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Non sono assolutamente d'accordo con la tua opinione per 2 motivi molto semplici 1- non puoi usare l'ignoranza come scusa. Perchè chiunque abbia studiato qualcosa sa che per ogni cosa che puoi dire di sapere ce ne saranno almeno altre 3 che non saprai fosse solo per la mancanza di tempo. Quindi il non sapere una cosa è viverla come una colpa è una visione da bambini,perciò non voglio piegarmi al "non sa una cosa giustifichiamolo" perchè è un buon momento per imparare nel caso. 2-non mi piace il pensiero che hanno molte persone di dover fare a brandelli un ragionamento complesso in pezzettini facilmente digeribili per il più fesso degli ascoltatori. Cioè veramente senti il bisogno di fare questi dietrologismi e cercare in un post così "semplice" come un hater potrebbe smontarlo ,in maniera anche molto debole secondo me.
Tale e quale è un programma di imitazione. Ogni settimana ad un performer vengono assegnati una canzone di un personaggio da imitare, nella successiva settimana dovrà imitarne perfettamente la voce e le movenze, verrà seguito da un vocal coach e da un imitatore professionista per riuscire a rendere omaggio al personaggio al meglio delle proprie capacità. Il personale addetto al trucco e parrucco fa un ottimo lavoro per rendere il look del performer identico al personaggio da imitare. Guardando il programma traspare chiaramente l'impegno che performer, coach, truccatori e parrucchieri mettono per la buona riuscita dell'imitazione e MAI questa è fatta con intento derisorio, le movenze e la voce non sono mai esagerate per far ridere, sono semplicemente fedeli all'originale. Sinceramente seppure sia chiaro che io non sia in target per quel programma, non lo reputo brutto o offensivo. Secondo me gli unici in malafede in questa storia sono quelli di Vice.
Secondo Wikipedia il blackface "consiste nel truccarsi in modo marcatamente non realistico per assumere le sembianze stilizzate di una persona di pelle nera". Non è questo il caso. In Tale e Quale Show lo scopo è assomigliare il più possibile a una determinata persona: se si cerca di assomigliare a una persona bionda ci si tinge i capelli di biondo, se si cerca di assomigliare a una persona con gli occhi azzurri si mettono delle lenti a contatto azzurre, se si cerca di assomigliare a una persona dalla carnagione scura ci si colora la pelle di scuro. Per come la vedo io sarebbe molto più razzista impedire alla concorrente di imitare Beyoncé perché il colore della pelle non coincide.
@Emanuele676 noi non siamo un paese con una grande popolazione nera, tranne che nello sport e in casi limite come LilAngel e Bello Figo non ci sono personaggi di colore troppo conosciuti. Ma anche posto che avessimo una popolazione nera di, che so, il 20%, cosa che renderebbe molto più facile per dei neri diventare delle celebrità e quindi entrare a Tale e Quale. Cosa vorresti fare? Prendere due o tre concorrenti neri a stagione per fargli fare appositamente e solo per assegnargli le imitazioni di artisti neri? Ma ancora meglio, siccome non siamo in un Paese in cui c'è questa grande percentuale nera, vorresti che togliessero dai personaggi imitabili del programma tutti gli artisti neri (cosa che molto probabilmente faranno, a questo punto)? Nel primo caso sembrerebbe davvero triste, marcherebbe ancora di più delle differenze che senza questi dibattiti non necessari (nel nostro Paese) nessuno avrebbe mai notato, nel secondo caso sarebbe in qualche modo un danno per "l'arte" e per l'espressione in generale, e diventerebbe a modo suo un'altra forma di discriminazione, eliminando la rappresentazione di interi faldoni di artisti non correlati tra di loro se non per il fatto di condividere lo stesso colore della pelle (che spesso non coincide nemmeno con una comune etnia). Il contesto è semprr importante, altrimenti si finisce come con Viggo Mortensen, accusato di razzismo dopo aver recitato da protagonista in un bellissimo film antirazzista come The Green Book solo per aver spiegato il contesto in cui nella pellicola, ambientata nei primi anni '60, i personaggi usano frequentemente la parola "nigger".
@Emanuele676 Puoi stabilire tra te e te che l'ultima parte è inventata, o puoi cercare su google qualcosa sulla linea di "Viggo Mortensen racism green book apology" e risalire sia al fatto sia alle scuse pubbliche che l'attore si è trovato costretto a fare per difendersi da accuse causate essenzialmente da una poca sensibilità per il contesto delle cose, o da una certa volontà polemica a cui peraltro siamo piuttosto avvezzi anche noi italiani. Non ti dirò la solita frasetta fatta "non mi conosci nemmeno", le persone valgono meno delle parole che dicono, ma ti inviterei a evitare di dare etichette generalizzanti a chi ha posizioni o sensibilità differenti dalle tue. Se si facesse "come fanno in America" (paese differente dall'Italia, con una storia e, più importante, una cultura sociale e poltica sensibilmente differenti dal contesto in cui viviamo), oltre al fatto che non credo questo format esista in America, e in un programma che mira a imitare sia la voce che, ben inteso, l'aspetto di artisti famosi scegliessimo di far fare l'imitazione di Stewie Wonder o di Bob Marley a un artista bianco senza truccarlo in modo che sembri afroamericano il risultato sarebbe forse più grottesco di una eventuale blackface, e forse attirerebbe altre critiche, per esempio quella di whitewashing. Il programma diventerebbe più ridicolo e cringe di quello che già è. Io non ti ho attaccato personalmente, e non denigro il tuo punto di vista perché non ritengo che tu abbia torto, la mia intenzione era solo quella di spiegarti come la vedo su questo caso specifico, che non reputo reo di blackface nel senso politico del termine. Ovviamente sei libero di insultarmi e di etichettarmi come vuoi, ma penso che imparare ad aprirsi seriamente al dialogo, e non partire con le lame puntate, sarebbe di estremo beneficio per questo Paese (visto anche che probabilmente alle prossime elezioni finiremo probabilmente con un governo estremamente pericoloso, estremamente solido ed estremamente polarizzante con le sue "ideologie".
Hai ragione ed infatti faccio le seguenti considerazioni: 1. Dubito che le "blackfaces" fatte nei secoli per interpretare Otello avessero dei fini razzisti. 2. "Tale e quale show" potrà farci cagare, però onestamente questo è irrilevante, credo che non ci siano i minimi dubbi che una "blackface" in quel programma abbia mai avuto le anche solo i più distanti intenti razzisti. Nel programma si imitano alla perfezione personaggi famosi (e di fatto gli si rende omaggio), se avesse performato il personaggio senza "blackface" sarebbe stato "whitewashing"ed oggi staremmo parlando di una reazione di vice ancor più caustica. Se avessimo escluso i personaggi famosi di pelle nera avremmo settorializzato l'umanità in almeno due parti: quelli che si possono imitare, quelli che non si possono imitare perchè troppo diversi, concretizzando nei fatti e nelle menti lo scricchiolare del concetto "razza umana" a dispetto di quello di "razze umane". 3. Assolutizzare il razzismo eterno della "blackface" significa condannarci idealmente ad un odio senza fine. In teoria, una società che ha superato il razzismo, è una società in cui i comportamenti ed i simboli si scaricano dai loro significati più forti in senso razzista. 4. L'ignoranza è sempre colpevole? Io credo che il fatto che oggi persone, in certe parti del mondo, usino la "blackface" ignorandone il significato statunitense, sia per certi versi una benedizione, perchè significa che ci saranno parti del mondo in cui il rapporto tra bianchi e neri non sarà avvelenato totalmente dal rancore del passato. 5. Il problema non era la "blackface", era farla nei "minstrel show" che alludevano ad una visione del mondo razzista, ed oggi fare una "blackface" è razzista non di per sè ma se allude alla visione del mondo che stava dietro i "minstrel show" ottocenteschi. Ottimo video comunque, ci voleva.
Ma infatti ! Proprio come diceva wesa è una questione di contestualizzazione, ci possono tranquillamente essere delle black face senza che ci sia alcun intento razzista, e quest da cosa dipende? Dal contesto e dalla coerenza che un soggetto porta avanti. Wesa quindi parla di comunicazione, ma qui il problema è alla radice, ovvero che non c è neanche lontamantente razzismo
@@gmatt4140 in realtà Wesa ha detto che Vice ha ragione, ma ha sbagliato i modi. Invece, è palese che Vice abbia anche torto, oltre ad aver sbagliato i modi.
@Emanuele676 il programma si basa sull'imitazione vocale e visiva del personaggio, ergo non imitare personaggi di colore per evitare la blackface (che tra l'altro non ha senso chiamare così in quanto non ha nessuna deriva offensiva) a me sembrerebbe alquanto razzista
@Emanuele676 Per essere blackface non basta che ci sia una faccia tinta a imitare il colore della pelle nera, la blackface è un fenomeno in cui è necessario che vi sia un intento denigratorio verso l'etnia, che quindi si vada ad intendere che le persone nere sono inferiori in quanto nere. Ergo, non è questo il caso.
Concordo con quello che hai detto, e aggiungo alla discussione una domanda: E' davvero Blackface quella di Tale e Quale? Perchè la blackface (e invito tutti ad andare a leggere tutte le definizioni che trovate online) parla di un trucco volto a deridere e/o denigrare, accentuando o esagerando i tratti somatici di una persona di colore. E per quanto mi riguarda T&Q non fa nulla di tutto ciò. Anzi, lo scopo del programma è proprio quello di assomigliare nella maniera più federe possibile al cantante di turno. Io ci vedo anche un senso di rispetto in tutto ciò. Mi piacerebbe sapere la vostra opinione su questo, perchè potrei tranquillamente avere torto
@Cannibal Studios Questo vorrebbe dire praticamente non fare imitare (Anche fisicamente) una celebrità di colore in un programma basato sull'imitazione solo perché sarebbe un gesto razzista? Per me è molto più razzista questo :/
@Cannibal Studios Il punto è che vengono resi leggermente più chiari/scuri anche se devono imitare persone dello stesso paese Per fare un esempio scherzoso, attore x deve imitare Carlo Conti, notoriamente molto scuro di pelle. In questo caso andrebbe bene perché non afro americano? O, viceversa Attore y deve imitare il cantante dei Die Antwoord (Duo sudafricano ma sono bianchi colore latte) Viene truccato per somigliare il più possibile, quindi reso molto più pallido. Anche in questo caso va bene perché vabbè sono bianchi?
@Cannibal Studios "blackface non é così facile da separare dal suo significato" allora forse il problema lo ha chi tira in ballo il blackface perché non riesce a scollegarlo dal contesto che l'ha creato "uno può mettere svastiche ovunque come decorazione" si images.app.goo.gl/ywjeirqgJFfyF4us6 "chiedere scusa" e allora chiediamo scusa anche alle famiglie dei cantanti defunti che sono stati imitati e facciamo cantare ed imitare ai bianchi solo canzoni da bianchi e ai neri canzoni da neri (it sounds like racist, don't you think so?). Per quanto mi riguarda il punto sta li, non tanto la satira - che nel tale e quale non mi pare ci sia- ma nel fatto che se un concorrente nero partecipasse e dovesse interpretare un cantante bianco allora cosa succederebbe? Le uniche soluzioni che mi vengono in mente sono le seguenti: -> si chiude tale e quale o si elimina l'imitazione fisica (e il problema morirebbe con la trasmissione) -> bianchi imitano bianchi, neri imitano neri (e sarebbe fascismo, rai cattolica amica di Soros, questa è segregazione e patapim e patapam) -> ci rendiamo con che nel nostro contesto sociale - come la questione della svastica sul Buddha- il blackface non esiste, nel senso che "per noi" la faccia pitturata di nero non è necessariamente blackface ma semplice imitazione fisica di una persona scura.
@Cannibal Studios Non parliamo di stati uniti che altrimenti esce solo tanta ipocrisia ed irrazionalità da ogni fronte. Restando sull'argomento blackface, nello show di cui si parla non si può definire blackface, manca qualsiasi denigrazione nei confronti dei neri, punto. Se poi vogliamo dire che il trasformismo per somigliare persone di colore sia sbagliato allora tanto vale considerare qualsiasi forma di trasformismo sbagliato, perchè chi pensa che solo truccandosi da nero si faccia qualcosa di brutto è il primo a peccare di razzismo, anche perchè di casi in cui le imitazioni vanno a imitare i tratti di qualcuno di specifico o di qualche categoria ce ne sono infiniti. Tra l'altro se lo si fa con una certa consapevolezza e precisi intenti si può anche giocare sul prendere in giro categorie di qualunque tipo, sono cose che nella satira si fanno spessissimo. Giusto per precisare che è assurdo avere un dogmatismo riguardo certe robe, quello che va fatto è sempre analizzare e contestualizzare.
Questo video torna attualissimo dopo la polemica sull'imitazione di Ghali e a me vedere tante persone che reputo intelligenti, sprecare energie per vietare a chiunque di pittarsi il viso, fa male al cuore.
In un mondo in cui viene una leggera nausea anche solo leggendo i titoli dei giorniali o ascoltando il notiziario radio in auto -per non parlare delle discussioni sui social- un video come questo è un balsamo per le orecchie, e una speranza per il destino dell'umanità.
Usare la Blackface per uno spettacolo come T&Q show, è esattamente come indossare una divisa militare fascista facendo il saluto romano in un film o teatro. *C O N T E S T U A L I Z Z A R E*
@Emanuele676 Perché cadi nel dogmatismo, ecco perché. Si scade in quelle persone che vogliono Apu fuori dai Simpson perché è lo stereotipo dell'Indiano, e quindi gli Indiani si offendono. Che si fa? Aboliamo in toto gli stereotipi? Se l'intenzione non è quella di promuovere positivamente un simbolo negativo, non vedo perché dovrebbe essere censurato. Un saluto fascista *contestualizzato* non ti trasforma automaticamente in un fascista, una blackface *contestualizzata* non ti trasforma automaticamente in un nostalgico della segregazione.
@Emanuele676 Poi che siano simboli negativi perché rimandano a periodi non proprio felici, siamo tutti d'accordo. Ma è vitale contestualizzare un gesto/simbolo prima di scagliarsi come dei fanatici.
Ma quindi la tipa di Tale e Quale avrebbe dovuto assomigliare a Beyonce mantenendo la sua pelle chiara? I rompiscatole non avrebbero visto anche in questo del razzismo?
@@gmatt4140 grosso problema dei progressisti estremisti che non capiscono che così facendo distruggono la nostra stessa causa repellendo chiunque non dia esattamente come.loro e creando i Salvini di turno
Come per la campionessa degli EuroCosplay, Livanart (Francese). Ragazza bianca europea che decide di portare un cosplay di Pyke, personaggio di LoL, maschio, nero e zombie. Vince la competizione ma, accusata di blackface, non potrà partecipare ai mondiali con quel cosplay.... Contesto.
@@CarloRossi54523 perché di base non me ne frega un cazzo e so che la gente normale capirà cosa ci sta scritto. Per non contare che lavorando in un albergo l'inglese è più di una seconda lingua
@@CarloRossi54523 "La cultura italiana sta morendo" 30/10/2019 Nemmeno nella mia facoltà (e faccio filosofia) sento persone dire ancora questa stronzata come slogan In ogni caso (anyway), sì, spesso e volentieri effettivamente usare anglismi o italianizzazioni di verbi inglesi ha poco senso, ma solo per una questione puramente pragmatica ed estetica: la lingua italiana è quella che parlano tutti gli italiani, se vuoi farti capire da un italiano devi parlare italiano se vuoi andare sul sicuro (vero laureati in marketing?!), in più è bella come suona e a volte si dicono delle oscenità in inglese maccheronico quando l'equivalente italiano suona meglio o risulta più elegante... Tuttavia può essere vero pure il contrario ed è necessario accettarlo, altrimenti si fa soltanto la figura del Don Chisciotte della situazione. Per non parlare della questione delle parole intraducibili che è un argomento tanto affascinante quanto vasto
@@Lazy_berry Per quanto riguarda la questione principale del tuo commento, sì, effettivamente conta anche l'intenzione, però quella è una questione puramente personale ed interna all'agente e non possedendo un "intenzionografo" dobbiamo o fidarci di ciò che ci dice l'agente riguardo all'azione oppure cercare di dedurlo sulla base di ragionamenti e sulla base di ciò che poteva sapere a riguardo del contesto... E poi in un certo senso anche l'intenzione fa parte del contesto, quindi ha senso, però alla fine non muta di troppo il discorso
@@CarloRossi54523 Di fronte a cotanta maestà non posso che inchinarmi, o don, mio superiore fratello di patria. In codesto momento vorrei acchiappare un torpedone per raggiungerla e potermi genuflettere ai suoi piedi, non avrei saputo argomentare con cotanta passione e cognizione di causa. Mi permetta di offrirle un colaziopranzo, magari trasportato fino all'albergo in cui risiederei (pagato attraverso il sito in rete "Prenotazione.commerciale") grazie ad un servizio di consegna-cibo come "Trasportu" o "Giusto mangiare", magari a base di sbriciolini ricoperti di maionese o salsa dolce di pomodoro, oppure qualcosa di più grazioso, qualcosa da poter inquadrare e immortalare attraverso il programmino "Instagramma" oppure "Faccialibro" Giuro comunque, non ridevo così tanto da parecchio, ti prego di continuare
Considerando che la trasmissione si basa su alcuni personaggi che vengono truccati e imitano altri personaggi famosi, in forma di omaggio, tirare in ballo la questione black face mi sembra davvero inadeguato. Essendo un omaggio e non una denigrazione non vi è nulla di offensivo o denigratorio. Sarebbe invece razzista se nella trasmissione venissero imitati e omaggiati solo personaggi bianchi per non incorrere nella black face, escludendo tutti gli artisti afroamericani, africani o asiatici come se questi non avessero lo stesso valore di quelli bianchi. Sarebbe lo stesso se i personaggi chiamati ad imitare fossero di etnie varie e interpretassero solo personaggi della propria etnia. Come detto nel video contestualizzare è fondamentale.
Posto che il maiuscolo, il grassetto e la ripetizione a schermo pieno si traducono in un messaggio urlato con le vene del collo gonfie e la faccia incazzosa (anziché comunicarlo civilmente), ripeterlo con un’insistenza che rasenta la schizofrenia , non ammettere repliche o eccezioni riduce la volontà di un confronto (che credo sia quello che si va cercando, postandolo su un social network) ad un monologo delirate, che appare già in partenza antipatico ma finisce addirittura per venire percepito come sopruso. Questo, per lo meno e ciò che emerge dalla combinazione infelice “argomento e modalità di comunicazione”, ci sono altri temi per i quali un post simile potrebbe essere l’unico sensato, non tanti ma esistono ma qui stona proprio: titolo del video azzeccatissimo
Io sono ignorante in questo tema. Il rifiuto della blackface non dovrebbe dipendere anche e sopratutto da "cosa" fa l'attore? Cantare un brano di Beyonce ha lo stesso valore culturale di un attore che imita la scimmia?
Io faccio cosplay e in questo mondo, se decidi di partecipare alle gare, vieni valutato in base alla somiglianza al personaggio, oltre che alla qualità dei costumi, del trucco e parrucco e dalla recitazione. Volevo portare la principessa Tiana, perché mi è sempre piaciuta l'idea di una principessa forte e indipendente, che non si lascia intimorire dalle diversità e sconfigge la maledizione pur di salvare il suo amore. Ovviamente questo denotava un certo rispetto e una certa ammirazione per il personaggio, quindi portarlo in fiera doveva essere un omaggio. Niente, non l'ho fatto per paura delle critiche per la blackface, anche se le mie intenzioni erano l'opposto che denigrare i neri. Peccato, mi sarebbe piaciuto tanto. :(
Ciao Wesa, la doverosa premessa è che condivido e sposo appieno il tuo pensiero riguardo a questa discussione, che al suo interno nasconde comunque un forte effetto paradossale, mi spiego meglio, conosco bene la trasmissione sebbene non rientri neanch'io nel target dei destinatari ma ahimé la subisco di riflesso ai miei genitori, "Tale e quale" come si può evincere dal nome è un programma intento a fare imitazioni in tutto e per tutto tali e quali, offrendo un intrattenimento spiccio e scanzonato, la critica fattagli è appunto quella di ignorare che il Blakface è una pratica razzista che mira a screditare una categoria di persone, oppure se si vuole essere un po' più maliziosi si potrebbe dire che è una pratica che la RAI porta avanti in quanto discriminatori di genere, e qui arriva il paradosso, se "tale e quale" evitasse di imitare persone con la carnagione scura per non esser tacciati di razzismo e quindi stando attenti che i partecipanti imitino solo cantanti corrispondenti al proprio colorito non sarebbe comunque una pratica razzista alla stregua del blackface? Inoltre, il blackface è tale quando il makeup è volutamente fatto male, così da rendere chi ne fa uso la parodia di qualcun altro con il solo scopo di mortificare, orribile, ma non mi sembra questo il caso. Spero di non esser uscito troppo fuori tema, un abbraccio.
Video importantissimo Rick! Sentendo a posteriori (dopo aver visto questo video intendo, non so se si possa usare così l'espressione) alcune opinioni rilasciate sul tema della Black Face, ma anche di altri temi legati al mondo della discriminazione e delle minoranze, ho trovato molto spesso questi errori di comunicazione che, inevitabilmente, rendevano il loro discorso, anche giusto come sottolinei tu, spocchioso e inefficace. Onestamente se non avessi ascoltato prima te il loro modo di porti la questione mi avrebbe solo dato fastidio, quasi ti davano dello scemo mettendo in gioco una pretesa di ovvietà senza alcuna base. Se non ti avessi ascoltato i loro discorsi non avrebbero avuto alcuna efficacia, anzi, probabilmente mi avrebbero fatto accantonare la questione con un "Si, Vabbè, avranno ragione ma, che esagerazione e in italia queste cose non ci sono e bla bla bla...." insomma, la risposta di tutti. Bella, anche perchè mi hai fatto involontariamente ragionare su delle cose collaterali importanti e potenzialmente ricchissime, sento che il tuo video e questa questione potrebbero avermi aperto ad una dimensione alla quale ambivo da tempo senza rendermene conto. Grazie mille :)
Aprire tutto un discorso, come tu dici, su una sottigliezza tale... dandole quest'importanza.. Sottolineare l'importanza di un'idea giusta che viene comunicata in modo assurdo, e quindi attuata ancor peggio... Ti ho amato. Queste sono le sottigliezze che dobbiamo ricordare... che ci affondano, le vere sfide della nostra epoca.
Ma se il programma prevede il travestimento in un personaggio. Sì sta dicendo: che non si possono imitare cantanti di colore? O che se devi farlo, devi essere nero? Sì sta dicendo quindi che ci sono interpretazione solo per i bianchi e quelle solo per i neri? Ma non è come avere i bagni solo per gli ebrei ?
@@Misterwhiters il programma consiste nell'imitazione oltre la capacità di saper cantare come chi si imita. Inoltre se andiamo a prendere l'esempio citato in causa, e se avete mai visto nella vita Beyoncé, stiamo a parlare di una ragazza che nell'imitarla ha messo un po' di trucco non "nero" come nella blackface, ma un minimo di fard per scurire la pelle di una tonalità. Non credo che il fard sia blackface. E credo che ha tutta la libertà di farlo. Questo polverone alla fine porterà solo a un taglio volontario da parte dei produttori a tutti i concorrenti che vogliono imitare un nero, rendendo il programma solo di bianchi che interpretano bianchi per evitare polemica si sta esattamente a istituire i "bagni per gli ebrei" Queste battaglie sono battaglie di ideali malati, obbligare/vietare qualcosa farà solo proliferare la stessa. Se volevano peggiorare la situazione è esattamente questo che si deve fare.
@Emanuele676 mettiti nei panni dei produttori Dal loro punto di vista, prossimamente eviteranno raffigurazioni di cantanti neri, e da qui a poco ci ritroviamo a denunciare il fatto che i cantanti neri non vengono rappresentati mai in quel programma. Si chiama pensiero critico, ti mostro le estreme conseguenze delle tue pseudo buone azioni. Magari ci mettiamo un filo di contesto e notiamo che queste battaglie sono le lotte contro i mulini a vento. È sorprendente come i vostri ideali vi facciano risultare autoritari esattamente come i fascisti che volete tanto combattere, e cui disprezzate. Anche perché queste battaglie, decontestualizzate e perseguire per hashtag nella assoluta ricerca dell'argomento chiaccherato, e nella continua ricerca dei like, Sono le principali motivazioni per cui mi devo beccare idioti come Salvini
@Emanuele676 altra cosa, smettiamola di abbracciare usanze problematiche di altri paesi. Una black face fatta qui è una cosa, fatta in America un altra. Di fatto, tutto questo polverone è nato da un Americana in italia. Ma dal punto di vista della ragazza ha senso, perché lei è nera e Americana. Per lei ha un importanza socioculturale. Ma noi cazzoni bianchi italiani, che facciamo tweet, e ci sentiamo in dovere di dire la nostra risultiamo ridicoli. Anche questo tuo comento non contempla un idea diversa al"non si deve fare"
@Emanuele676 onestamente non colpevolizerei così quella persona che si è tinta. Perché è tutto decontestualizzato. Tra vietare e permettere preferisco permettere, accettare che qualcuno si offenderà è meglio di vietare. Ma tanto so che per la tua visione non è così, quindi la discussione capisco che è sterile. Ma tant'è che preferisco un mondo dove qualcuno può offendersi.
@@lazypiola Ottimo. Finalmente ho una connessione decente(fibra) e si può star fluidi. Not bad idea, organizzare una multi con 4/5 cast in contemporanea ;)
Wow. Questo è forse in assoluto il primissimo video lungo in cui mi ritrovo pienamente d'accordo su tutto, su ogni parola che hai detto. Poi questi termini forbiti ma giusti sono qualcosa di sublime, bravissimo. E naturalmente grazie grazie grazie per aver detto ciò che hai detto, mai nulla fu più vero
Non c'è bisogno di andare in Corea del Nord. Ricordo distintamente una recita come quella che hai descritto organizzata dalla mia scuola materna (provincia di Milano) parecchi anni fa. A me e ad altri bambini colorarono la pelle di marrone, ci fecero indossare delle gonnelline di finta paglia in modo da rappresentare gli africani. C'erano altri vestiti da indiani d'America con le penne e le frecce e altri vestiti da asiatici con una sorta di kimono e i cappelli gialli a forma di cono. In tutto questo il tema della recita era qualcosa sulla linea di "accettare le diversità perché siamo tutti fratelli". Lo trovo un esempio molto calzante di come, in maniera sbagliata (se nel contesto sbagliato), si possa perseguire una morale positiva. Spero solo di non venire sputtanato in futuro per colpa di qualche foto di me a 5 anni con la blackface...
Molto interessante questo video e le puntualizzazioni sull'importanza di ricordare il contesto. Vorrei ricordare un caso simile avvenuto quasi un anno fa, di cui Prada era protagonista: tra gli animaletti della collezione "pradamalia" la scimmietta fu molto associata alla blackface e alla fine fu ritirata dal mercato. A me anche al tempo la reazione mi sembrò eccessivamente "dogmatica".
Mi piace veramente tanto come esponi i tuoi argomenti, ma ancora di più come ragioni. Secondo me, una persona come te nella posizione giusta, potrebbe dare un ottimo contributo alla società.
Ho provato a proporre piu o meno il tuo discorso nella comment session di ieri, e viste le risposte ottenute ho scoperto che a quanto pare son razzista. non lo sapevo. Non sapevo nemmeno che Elio in tapparella lo fosse.
Ciao Wesa. Ho apprezzato la tua analisi inerente alla contestualizzazione e, in particolare, all'importanza della conoscenza e della consapevolezza del contesto stesso. Però, ripeterti più volte nell'affermare che la trasmissione oggetto delle critiche sia uno schifo, una cosa da poveracci, ecc, senza però aver speso un po' di tempo (anche 5 minuti) per informarti meglio in merito, non avrebbe guastato. Facendo così, secondo me, ti sei comportato come Vice, perché dai per scontato una cosa pur non considerandola nel contesto. Probabilmente non avrebbe cambiato di molto l'argomentazione nella sua fattispecie. D'altro canto avrebbe sicuramente portato nuovi elementi e dettagli al tuo video, piuttosto che cadute di stile proprio come "schifo" o "poveracci". Sempre complimenti per i tuoi lavori!
Completamente d'accordo con la tua analisi. Piccolissimo appunto sul fatto che ti è scappato un giudizio di merito sulla trasmissione (Tale e quale) senza conoscerla . Lo dice infatti il titolo stesso che il CONTESTO è quello della totale "imitazione dell'originale", bianco, nero, maschio, femmina, verde, blu.... senza nessun altro secondo fine. La trasmissione quindi può anche "essere penosa" come ipotizzi (dipende ovviamente dai gusti personali), ma sicuramente ignora qualunque riferimento al blackface.
12:20 Sono totalmente d'accordo e penso questa apparente sottigliezza che tieni molto a mettere in luce sia una delle più grandi chiavi per disinnescare molto odio e ignoranza, arretratezza, cattiva politica etc. Insomma, se uno trasforma una sua opinione in un dogma che non va argomentato, per la serie 'è così e basta', per quanto il risultato del suo ragionamento, ovvero la sua posizione, sia giusta, la sua modalità sbagliata fornisce un'informazione sottesa: che è legittimo usare questa modalità. E se è legittimo possono farlo anche gli altri con altre cose sbagliate. È come legalizzare un'arma e pretendere che poi non venga usata anche da malintenzionati! Non si risponde ad una narrazione con un'altra narrazione... o ripetendo la stessa cosa. Ma si cuce il messaggio a seconda di chi hai davanti. La branca della Linguistica detta Pragmatica spiega benissimo come sia proprio il messaggio linguistico dal punto di vista informativo strutturato così in modo binario. Ovvero c'è sempre un'informazione condivisa (tema) su cui si innesta un nuovo apporto informativo (rema). E vale anche per cose piu complesse. La cosa che mi stupisce è proprio come Vice senza volerlo abbia esplicitato al massimo questo atteggiamento di nazipolitically correct con l'idea della lavagna, che lo fa quasi da diventare parossistico... Venendo più nel merito sulla questione io penso che negli USA ci sia una sensibilità diversa sull'argomento perché c'è una memoria ancora molto fresca su quello che è stato subito dagli afroamericani. Ma a parte il contesto Italia diverso, il sub-contesto Tale e Quale show lo consideriamo? Caspita ma l'avete mai visto? Non è per niente un programma comico di caricature stile villaggio turistico... È una trasmissione molto bon ton con una squadra degna della RAI di truccatori, sarti, vocal coach, coach di imitazioni e ballo... La finalità che si prefigge la trasmissione (che a quanto pare il pubblico condivide) è di far rivivere in diretta momenti culto della musica e dello spettacolo.. sia del presente che del passato. Poi piace anche l'aspetto tecnico di vedere come il partecipante si misura con la dizione, l'interpretazione e infine il momento quasi liturgico dell'esibizione. Spesso l'esibizione è un tributo ad artisti del passato. Penso che questa trasmissione sia un tentativo riuscito abbastanza bene di creare un prodotto che pur in un canale vetusto come RAI cerca di abbracciare un pubblico trasversale, infatti spesso cercano di imitare anche icone un po' più giovanili anche se dovrebbero spingere di più in questo senso. Io la definisco una sorta di X factor rilassante e bon ton per le famiglie. Senza avere la falsa pretesa di sfornare popstar che poi fanno flop. Ti fa rivivere in un grande frullatore momenti cult di musica e spettacolo. Il cast è scelto abbastanza bene in modo tale da non fare il suddetto effetto villaggio turistico infatti ci sono molti che già fanno di professione cantanti e sono bravissimi anche se non sempre molto famosi, oppure attori, che comunque per lavoro usano la voce, la dizione e interpretano, quindi non è così lontano, poi va be' ci mettono anche personaggi più "televisivi" che talvolta però si rivelano bravi, altre volte no. L'unica cosa di non grande livello è la giuria a parte la Goggi che è da decenni imitatrice, cantante, attrice, conduttrice, ed è un po' de facto la presidente di giuria, gli altri sono molto improvvisati e qualcuno a volte molto imbarazzante. Quindi l'unica cosa che non condivido è un po' il bollare come squallida la trasmissione senza averla mai vista.. anche qui si va un po' in una sorta di dogmatismo
Inizialmente ho storto il naso pensando "non mi aspettavo che Wesa prendesse in mano un argomento senza aver visto la trasmissione di cui si parla" per poi ritrovarmi compiaciuto dal trovarlo come un gioco concettuale che si sposa perfettamente con il senso del discorso, non è importante la questione specifica ma il modo in cui vengono affrontate certe tematiche.
Per quanto riguarda il discorso nella sua generalità va bene la frase: Avere torto, avendo ragione. Nel caso particolare io direi: Avere torto, avendo torto. Nessuna malizia nell'azione, nessuna intenzione di offendere o discriminare... Forse banalizzo, ma occorre buonsenso.
Nel giro di poco tempo è già la seconda volta che mi ritrovo a leggere di black face. La prima volta fu sulla notizia di una bravissima Cosplayer che è stata estromessa da una competizione europea perché il personaggio che voleva portare è di colore, mi pare fosse Fortnite il gioco, insomma, lei si è fatta il mazzo per preparare un costume e un make up con le contro palle, di un suo personaggio preferito per altro e la giuria del campionato Europeo di cosplay, la butta fuori accusandola di black face e razzismo. Poi viene fuori sto post, che come hai giustamente detto tu, ha del ridicolo per il modo in cui è presentato e argomentato, se così si può dire. Stiamo veramente raschiando il fondo
Totalmente d'accordo. Senza bisogno di andare a fare esempi assurdi, te ne trovo uno facilissimo. Il film Cloud Atlas, per scelta narrativa, fa recitare tutte le storie agli stessi attori facendo interpretare parti differenti ogni volta. Quindi ci sono attori di colore in white face, attori occidentali in trucco orientale, attori uomini truccati da donna e viceversa. Però ha comunque ricevuto centinaia di critiche di sjw che non avevano capito nulla dell'idea dietro (manco quando era stata spiegata in modo esplicito dai registi).
Questa non vuol' essere una domanda retorica o un attacco verso nessuno eh...se, ad esempio, volessi fare il cosplay di un personaggio di colore di un film, di un videogioco ecc. e quindi senza alcun intento razzista, anzi, proprio come un omaggio positivo verso il soggetto che, magari, è anche il mio preferito dell'opera? Perché non dovrebbe essere accettato socialmente?
@Emanuele676 Grazie per la risposta! Sono d'accordo con te, infatti credo che il problema sia l'enfatizzazione dello stereotipo, ed è quello di cui mi offenderei anch'io...ma quello che intendevo io è la riproposizione di un personaggio scritto in un opera. Ad esempio se qualcuno facesse il cosplay (che sicuramente è già stato fatto) di Vito Corleone, personalmente, non mi offenderei (al contrario del tuo esempio che, giustamente, sarebbe come rappresentare la mafia in sè oppure, altro esempio, potrebbe essere quello di vestirsi con la divisa fascista o nazista, sbagliatissimo secondo me) ma qui parlavo della possibilità di vestirsi come, che ne so, Barrett di Final Fantasy 7 oppure Marcelus Wallace di Pulp Fiction...non è un gran problema sia chiaro, se questa della anti-blackface diventa una prerogativa anche in Italia, sicuramente non muore nessuno. L'unica cosa che dispiace è che magari gente in buona fede (come l'esempio ipotetico della Nord Corea fatto da Wesa o magari quelli di Tale e Quale Show) potrebbe venir accusata di essere razzista solo per aver interpretato una volta un personaggio nero. Tutto qua 😊 grazie ancora per la risposta
@Emanuele676 Perché i neri non possono pensarla diversamente da quello che viene imposto loro da qualche fanatico liberal bianco, che magari scrive su vice. Poi scopri il razzista.
Visto che tutti parlano già del programma volevo fare un altro esempio molto vicino Cosplay (che di fatto è la stessa cosa del programma) Ma se io devo tributare un personaggio che ha un colore della pelle diverso dal mio, perché dovrebbe essere vietato e moralmente scorretto farlo? Normalmente non sì fa, soprattutto per questioni pratiche, ne neri con personaggi bianchi ne bianchi con personaggi neri e spesso nemmeno per personaggi con colori inusuali (vedasi cosplayer di Majin bu); ciò non toglie che se io voglio risultare il più simile possibile è inevitabile che io mi dipinga per risultare dello stesso colore, soprattutto se è rilevante ai fini del personaggio: esempio calzante, ma per alcuni è pure più importante, i ninja del villaggio della nuvola di Naruto sono un popolo nero (più bruni scuro) con i capelli bianchi e dipingersi di scuro è importante tanto quanto mettersi la parrucca platino Eppure, alcuni cosplayer (non ricordo casi specifici, mi spiace) sono stati fortemente criticati per averlo fatto, ma sono delle critiche sciocche e che non tengono per niente la funzione di tributo che ha dipingersi la pelle; e questo varrebbe pure se qualcuno nero decidesse di dipingersi di chiaro per tributare al meglio un personaggio bianco è la stessa cosa in questo contesto È sciocco slegare le regole dal contesto, cacchio!
Ma davvero stiamo giudicando un presunto esempio di razzismo su una trasmissione che fa del suo fulcro proprio quello di imitare personaggi famosi nell’aspetto, sembianze e stile canoro? Davvero lo stiamo facendo? Avrebbe dovuto interpretare un Beyoncé bianca? Detto francamente wesa credo che sia il dibattito giusto sull’esempio sbagliato
Concordo con tutto quanto hai detto, proclamare un'idea presentandola come qualcosa che non possa essere discussa ma semplicemente accettata non è utile a nessuno, in realtà nemmeno alla scienza o alla matematica.
Questi venti minuti rappresentano per me una didascalia perfetta al percorso di vita che ha avuto la comunicazione del movimento cinque stelle negli anni. Sempre pensato che questo dogmatismo tracotante sia stato il peccato capitale e dei politici dell'ultimo decennio e dei loro elettori o commentatori social astenentisi che volevano insegnare il senso critico a imposizioni. Video da sottolineare.
Io in questi messaggi ci vedo malafede: comunicare male apposta un messaggio che chi è privo di ragione critica può condividere (perché sì, anche chi condivide idee "buone" può benissimo essere acritico) così da ottenere un follower in più. Poi hai fatto emergere un problema molto pericoloso: accettare come dogmi inattaccabili idee che nel loro significato e contesto sono giuste, ma che reiterate e ripetute così a caso solo per segnalare la propria non appartenenza (non sono razzista e quindi non appartengo ai gruppi degli ignoranti, fascisti ecc) portano ad effetti indesiderati, a rafforzare la controparte che aspetta solo di questo per nutrirsi e rincarare la dose di stima dei suoi seguaci.
la "menata" sulla blackface mi fa sempre pensare a come Microsoft abbia cambiato campo minato in campo fiorito nelle nazioni dove effettivamente perdere qualche pezzo saltando su una mina è piuttosto facile. Non è che ci sia stata una levata di scudi nel resto del mondo per l'insensibilità di chi gioca a campo minato. è chiaro che tutto dipende dal contesto.
Hai ragione su tutta la linea, è che hai parlato talmente bene che non so cosa aggiungere. Forse non condivido la tua posizione "bonaria" sul politcally correct, ma ora mi guarderò il video relativo.
Hai perfettamente ragione, anche quando dici che è difficile resistere alla tentazione di aggredire verbalmente chi ti aggredisce, chi pensa, parla e agisce contro gli esseri umani, contro il diritto di esistere degli altri. È difficile restare calmi quando vengono toccati argomenti tanto dirimenti, però è l'unica strada.
Ma perchè mai truccarsi per assomigliare a una persona nera SPECIFICA deve essere interpretato come se fosse una Blackface, che è proprio una MASCHERA? A me sembrano chiaramente due cose diverse. Perchè a carnevale un bianco potrebbe travestirsi da Silvio Berlusconi ma non da Barack Obama? Io credo che il problema nemmeno dovrebbe porsi, visto che sono cose nettamente diverse. (Specifico che il video di Wesa affronta il problema più ampio, e pure più interessante, riguardante la comunicazione, quindi rimane sempre valido. Solo che mi sembra un problema comunque grave che non si riesca a distinguere un travestimento che ha lo scopo di imitare un personaggio, da una maschera denigratoria, tra l'altro proveniente da un'altra cultura)
Apprezzo l'analisi, ma non condivido il tuo modo di farlo senza nemmeno minimamente avere idea di cosa si sta parlando (la trasmissione). Hai ripetuto più volte nel video di non averla mai vista, non sapere cosa fanno, etc... ci sarebbero voluti pochi minuti per spulciare un video ed almeno farsi un'idea e sarebbe servita all'analisi di questo caso specifico. Posto che il tuo discorso sia di carattere generale e la trasmissione un pretesto per parlarne ti pongo una domanda. In breve nella trasmissione si eseguono imitazioni di artisti (cantanti) di ogni epoca e paese. La caratteristica principale (che la differenzia da un semplice programma di musica) è che le imitazioni sono spinte all'estremo da trucco, costumi, studio dei movimenti (oltre ovviamente la voce) in modo da renderli quasi perfetti ed identici all'originale (non si tratta di un po' di pomata colorata in faccia). Ora, è chiaro che esistono diversi artisti di successo di colore nel mondo per cui chiedo a te o a chiunque altro (magari avere un'opinione di qualcuno di colore, meglio se americano), cosa di questo risulterebbe meno razzista? - Escludere artisti di colore del tutto (verrebbe giù il cielo) - Prendere gli unici 2-3 personaggi VIP di colore italiani e farli interpretare tutti a loro (tristezza infinita e polemiche sicure) - Far interpretare ai bianchi anche gli artisti di colore senza black face e perdere il 70% della somiglianza rispetto agli altri concorrenti che sono praticamente sosia (e anche qui polemica su perchè gli uni vengono fatti perfetti e gli altri no). A me la scelta che hanno fatto mi sembra la più sensata e sinceramente la MENO razzista di quelle possibili.
D'accordo assolutamente con il messaggio fulcro del video, cioè l'importanza del CONTESTO, mi permetto di unirmi a chi fa notare che, pur non essendo il suo target, la trasmissione sia dignitosa e non trash. Non scade mai nella presa in giro, neanche in modo subliminare, dei cantautori/cantanti originali; a volte, si può assistere a esibizioni malriuscite o trucco non somigliante, e relative battute sulla bravura sull'interprete o sulla non somiglianza. Per questo motivo non definirei neanche la trasmissione un 'contesto di ignoranza' perchè si permette il 'trucco etnico'. Inviterei chiunque commenti il video e decida di esprimersi sulla trasmissione di guardare almeno qualche esibizione per farsi un'idea minima, per non correre il rischio di cadere nello stesso errore di chi critica qualcosa con pregiudizio
Mi trovi pienamente d’accordo, l’argomentazione è l’unico mezzo utile a garantire l’autorevolezza di un idea. Affrontare il mondo in maniera dogmatica, ad esempio, è stato probabilmente il più grande problema comunicativo della sinistra odierna che ha offerto il fianco ai partiti sovranisti. Il famoso “pensiero unico” è figlio di questo atteggiamento e nel momento in cui quella che dovrebbe essere una visione del mondo tendenzialmente giusta priva di argomentazioni le sue idee è il momento in cui chi si oppone passa per libero pensatore poiché utilizza una dialettica seducente per combatterne una violenta. Quante volte abbiamo sentito la meloni o salvini (passando per i loro elettori) appellarsi al diritto di avere una propria idea? I leader di destra hanno dato forza argomentativa alle proprie idee (in maniera spesso sgangherata e parziale) mentre la loro controparte invece che appellarsi alle innumerevoli ragioni che avrebbe potuto avere ha usato un linguaggio spesso violento (proprio in funzione del dogmatismo intrinseco) additando chi non aderiva a tale pensiero di essere poco più di un orango mal cresciuto. Il che potrebbe anche essere vero ma DEVI spiegarmi esattamente le ragioni per cui lo sono. Nel momento in cui una persona si sente obbligata ad aderire ad un idea senza avere gli strumenti per capirla cercherà in ogni modo di opporvisi aderendo a qualunque pensiero (giusto o sbagliato che sia) purché sia ben argomentato e di facile comprensione. In questo caso specifico poi si è voluto sminuire quello che è un pezzo fondamentale del discorso ossia la differenza culturale. La cultura di un paese, la sua storia e le sue radici non si possono mai svincolare dalla fattispecie in analisi. Un gesto, un idea, un pensiero hanno valore estremamente diverso a seconda del contesto e della cultura di riferimento che rappresenta in gran parte delle situazioni il tassello più importante per la lettura di una realtà o di un comportamento sociale.
Se io fossi nera non mi sentirei offesa dal fatto che si faccia un’imitazione all’interno di un gioco basato sul travestimento ma dal fatto che non ci siano(o siano quasi inesistenti )giornalisti, medici, impiegati pubblici, insegnanti neri...a volte, e lo dico con tutto il rispetto, mi sembra si abbia il gusto della polemica a vuoto
@@jacopo.mazzei purtroppo parecchi uomini non capiscono quanto sia da cavernicoli una cosa del genere, per mia personale esperienza circa l'80%. Ma non mi piace divagare, parlo parecchio per metafore e questa era fine a sé stessa, non era volta a creare altri dibattiti.
@@ricciolidodio4600 il disagio però può esserci sempre, il punto del video è proprio che a volte è giustificato, a volte no. La Black face usata con l'intento di denigrare e umiliare una persona di colore è razzista, una persona truccata per uno spettacolo teatrale invece no. Non è il gesto di colorare il viso che è razzista in se, ma come viene utilizzato. Ci sarà sempre qualcuno che si sentirà offeso ma bisogna cercare di capire il contesto in cui una cosa viene fatta.
Infatti non ho fatto nessun riferimento al programma, ho risposto ad un commento simile che diceva che nel 2019 non ci si dovrebbe più offendere per la pratica del black face. Le generalizzazioni non mi piacciono e tanto meno chi dice "Eh, io fossi nero non mi offenderei", a prescindere dal contesto, è troppo facile parlare "dall'esterno" e cioè da persona che certe cose non le vive sulla propria pelle. Per il resto sono d'accordo con te.
Anche la questione di Trudeau e di condannare retroattivamente il suo blackface (che non era all'epoca un problema, e non era stato fatto per motivi razzisti) ha dell'assurdo, quasi del fanatismo inquisitorio.
Mi sembra che si voglia vedere del marcio dove non c'è. Tale e quale è uno show basato sull'imitare i cantanti e se per imitare Beyoncé bisogna mettersi del trucco in faccia, sia che sia per scopo satirico sia per scopo (come nel suddetto programma) di pura imitazione, non vedo dove sia il problema. Se Crozza facesse un'imitazione di Obama, anche molto derisoria come quella di Razzi, con, per ovvi motivi, una black face, non ci vedrei del razzismo finché il colore della pelle non è il motivo diretto di una battuta, di uno sketch o di un giudizio negativo. D'altronde, nessuno scrive articoli su Crozza quando imita l'accento fiorentino di Renzi o l'accento milanese di Berlusconi. Beyoncé è stata imitata in quanto cantante, non in quanto persona di colore.
16:20 Nono. La trasmissione si chiama TALE E QUALE show e, perciò, devi imitare al meglio delle possibilità (stilisticamente e FISICAMENTE) il cantante che ti è stato imitato (quindi, se ti capita un cantante di colore, dovrsi truccarti per scurirti il volto, così come, se devi imitare un cantante asiatico o svedese, dovrai utilizzare altri tipi di make up per rendere la tua carnagione e i tuoi tratti somatici il più simili possibile a quelli dell'artista a cui devi rendere omaggio). Non è mai stato sfruttato il trucco per avere espedienti comici o per irridere o denigrare l'artista che viene imitato, anzi. (Inoltre, rispetto alle solite trasmissioni Rai, è molto sopra la media)
Tralasciando la trasmissione, che immagino essere particolarmente trash, nel leggere le varie argomentazioni su twitter a riguardo ho pensato esattamente al titolo del tuo video. Come passare dalla parte del torto in tempo zero!
Trovo che il problema, come mi sembra abbia detto anche Wesa, sia prendere un'azione meccanica ed oggettivamente visibile (tingersi la faccia di nero) con l'interpretazione soggettiva anche se giustamente condivisa che ad essa noi associamo (razzismo) e costruirci sopra un precetto morale che vuole essere assoluto. Questa abitudine di ridurre tutto a precetti semplici e seguirli alla lettera è stata una delle prime impressioni che ho avuto sugli Statunitensi quando ci sono stato in contatto per un po' di tempo (si parla sempre in generale eh, non sono mica tutti così), in Italia non è una tendenza che ho avuto modo di vedere, anche se magari mi sbaglio, e sono contento della cosa. Oltre ad essere una cosa dogmatica, questa pappetta di precettistica sulla b.f da parte di Vice mi pare anche un insulto all'intelletto di chi legge il post, come se l'autore volesse invitarci a non fare sforzi interpretativi sui fatti ma di ridurre tutto ad uno schema semplice di buoni e di cattivi, come in "Air Force One" con il fighissimo presidente Harrison Ford che pesta di botte i terroristi brutti e cattivi. Magari importiamo da oltre l'Atlantico più hamburger e meno paralogismi 😄
Wesa, tu fai un discorso molto bello sulla necessità di curare, oltre il messaggio, anche il modo in cui lo comunichiamo. Tutto interessante e, a parer mio, molto giusto. Ti faccio i miei sinceri complimenti. Ma non posso fare a meno di pensare che dall'altro lato c'è un Salvini che con la Nutella e i discorsi razzisti da bar ci sta vincendo le elezioni e una Giorgia Meloni che con urla sgraziate e odio profondo sta facendo salire i fascisti nei sondaggi. Sono certa che il discorso che fai tu abbia un senso grosso come una casa, soprattutto in questo momento, ma mi chiedo a quanto serva. Noi siamo qui, nell'ambiente più o meno protetto della community, a ragionare e - diciamocelo - sentirci anche molto fichi per questa nostra facoltà, e intanto là fuori il paese è in mano a gente che del politically correct se ne sbatte, e i cui team di esperti in comunicazione suggeriscono l'esatto opposto del contenuto di questo video, ossia: semplificazione estrema in modo che anche i bifolchi ci arrivino, slogan superdogmatici, linguaggio terra terra, culto della personalità e dell'autorità che non si discute, delegittimazione e derisione dell'avversario e presunzione di infallibilità. Mi chiedo, come possiamo applicare i concetti da te espressi così bene nella vita di tutti i giorni e fare in modo che abbiano un impatto reale? Come possiamo anche solo sperare di poter influenzare, per non dire cambiare, il modo in cui si comunicano le cose importanti in questo paese? Spero di non aver scritto in maniera dispersiva. Complimenti per il tuo lavoro.
È la prima volta che commento ad un tuo video e mi sento molto in soggezione...sono sostanzialmente d'accordo con chi pensa che la black face non sia solo dipingersi la faccia di nero quando non si è neri ma che ci debba essere un intento denigratorio (e mi sembra che sia questo il messaggio che il tuo video voleva dare: il contesto è parte del significato di un simbolo). Solo che adesso sto avendo un cortocircuito mentale sul paradosso della tolleranza e su quanto l'essere intolleranti verso gli intolleranti possa essere considerato un dogma...l'intolleranza è una forma di ignoranza, anche se fosse ignoranza inconsapevole?. Mi rendo conto che il mio commento è abbastanza slegato dal video
Il post mi sembra voler fissare forzatamente un unico significato/intento ad un gesto indipendentemente dal contesto. Non mi sembra che questo sia corretto. Lo show in questione è un programma in cui si imitano altre persone, non vedo perché uno dovrebbe limitersi a imitare la propria etnia. A questo punto mi chiedo se il problema è stato il colorarsi la pelle in sé o se sia successo altro per giustificare questa risposta
Wesa bel video come al solito, però a sto giro credo che ti saresti dovuto informare su tale e quale show. Da non fruitore della televisione in generale basta conoscere un minimo la trasmissione per capire che questo gesto non era assolutamente razzista. Lo show si basa su dei concorrenti che devono cercare di assomigliare il più possibile sia esteticamente che dal punto di vista canoro a dei cantanti famosi; quindi oltre al discorso che hai fatto tu che è giustissimo, secondo me bisognerebbe anche dire che questa denuncia in particolare è inutile e sterile.
Grazie, cercavo questi contenuti per approfondire sull'argomento. Conoscevo a malapena questo fenomeno (ne avevo soltanto sentito parlare), ma ho dovuto approfondire quando ho sentito che la trasmissione "tale e quale show" fosse stata accusata. Continuo ad avere le mie idee a riguardo, potremmo dire che "per rispetto" della causa, non userei un cosplay di un personaggio nero in nessun contesto, ma spero che questo possa cambiare presto. Anche nei commenti leggo di persone che hanno cambiato idea su un cosplay TEMENDO di essere accusati di blackface, veramente? Bisogna TEMERE di essere chiamati razzisti? Neanche fossimo in un regime. (Sottolineo il messaggio provocatorio).
Ho avuto una discussione su questo tema con delle ragazze/ragazzi molto attive/i sull'argomento, ed è successo proprio quello che hai detto tu. Durante la discussione ho notato che quello a cui avevo dato vita stava offrendo una sponda a chi veramente è razzista, mentre il mio intento era solo quello di discutere tranquillamente sull'accaduto.
@@eros1990 stavo scherzando comunque...cioe se fossi stato in te la discussione l'avrei fatto pero avrei snobbato il razzista che cercava di cavalcare l'onda del dissenso
A me pare che sia proprio questo post a cercare di incastrarsi in un contesto che in realtà non gli riguarda. Mi spiego. Come leggevo anche in altri commenti, tale trasmissione prevede che, in modo randomico, i partecipanti vengano chiamati ad imitare un artista a caso, che sia Albano o, appunto, in questo caso Beyoncé. A questo punto vengono istruiti in tutto ciò che caratterizza questo artista, da come canta, a come si muove, e alla fine vengono imparruccati, truccati, per assomigliarci anche visivamente il più possibile. Perciò, mi chiedo, in questo determinato caso ha senso parlare di razzismo, di Black Face? Per quanto a me la trasmissione non piaccia, ma potrebbe essere al pari di un cosplay per quanto mi riguarda. Come faccio a vestirmi da Junior (Piccolo) di Dragon ball se non mi trucco la pelle di verde? Per assomigliare a Beyoncé o a qualsiasi altro artista dovrò attingere a tutto ciò che lo caratterizza, e in questo caso il colore della pelle è paragonabile alla sua capigliatura, non so se mi spiego. Certamente poi, la Black Face porta con sé una storia, ma in questo specifico caso, non si sta parlando di qualcuno che si è truccato in quel modo per beffarsi di un'etnia, bensì, per assomigliare ad una cantante che evidentemente ha la carnagione più scura di colui/colei che doveva interpretarla e assomigliarle. Non so, mi sembra un post a vuoto che vuole cercare di polemizzare laddove non ce n'è bisogno
Nell'opera lirica ci sono personaggi di colore, che oggi come oggi riusciamo a trovare dei tenori neri per interpretare Otello o delle Soprano nere per interpretare Aida sono la persona più contenta del mondo, altrimenti il cantante si DEVE truccare la faccia... il "Moro di Venezia" non può essere bianco, A meno che non cambino la storia e lo facciano diventare Albino... che dopo la versione della Carmen in cui lei uccide lui ormai non mi stupireu più di nulla
Mai visto "Scrubs"? Fantastico. I due protagonisti amici sono uno bianco (JD) e uno nero (Turk). Si chiamano affettuosamente con epiteti buffi, x esempio il bianco chiama l'altro "cioccolatino", si vogliono bene, le caratteristiche dell'altro sono amate. È razzista? Riconoscere affettuosamente una bella caratteristica dell'altro a me sa di buono (altrimenti significa che è acclarato che "nero" è brutto?). In una puntata, addirittura, Turk, per vincere una discussione con una persona bianca, insinua che l'interlocutore sia razzista... l'altro si ritira impaurito dell'etichetta, ma Turk se ne è solo approffittato. Tutto passa con leggerezza...con la giusta leggerezza. Forse sbaglio, forse non c'entra con l'argomento, ma a me piace pensare che sarebbe bene andare avanti e dare nuovi e positivi significati ad alcune cose. Nella trasmissione Tale e Quale, NON vengono presi in giro, secondo me vengono omaggiati i grandi cantanti. Vogliamo chiudere questa polemica? Diciamo alla trasmissione di chiamare un nero e fargli interpretare un bianco. Punto.
Ciao Wesa, video molto interessante (come sempre d’altronde 👏), soprattutto per l’aspetto dogma/libero pensiero. Quest volta non sono del tutto d’accordo con alcuni punti da te sollevati. Non seguo la televisione, né questa trasmissione in particolare, ma mi è capitato di vederne più puntate negli scorsi anni, perché piaceva molto a miei ex-suoceri e perché, sebbene sia una trasmissione intellettualmente poco interessante, non è certo spazzatura... Certo, se avessero guardato Ciao Darwin sarei andato in camera 🤦🏻♂️ Detto ciò, credo che - come tu stesso dici - il Blackface non possa essere sbagliato sempre e a priori, ma in base al contesto. Sempre se di Blackface si può parlare, visto che le imitazioni di questo programma non nascono mai per prendersi gioco dei cantanti, ma per omaggiarli, mentre il Blackface è un trucco stilizzato, esagerato che ha come obbiettivo quello di prendere in giro le persone dalla pelle scura. Tornando al programma... lo studio della vocalità, delle movenze del cantante viene presa con molta serietà dai partecipanti, in linea con lo scopo del programma. Accanto all’ottima cura della performance non può che esserci una grande attenzione ai dettagli anche per quanto riguarda trucco, parrucco, vestiti ecc... e credo sia giusto così, visto che il programma è basato sulla miglior imitazione (nel senso di somiglianza, non di sfottò), e non sulla parodia. Secondo me l’utilizzo del trucco in questo contesto è molto rispettoso. Magari, potrebbe essere utile, visto che per alcune persone il tema è molto sentito, che gli autori del programma esplicitassero la loro distanza dal voler parodizzare i vari personaggi, anche se seguendone un paio di puntate, mi sembra sia abbastanza palese agli occhi dello spettatore. So che il punto del tuo video era un altro e su quello mi trovo perfettamente d’accordo. Ho però ritenuto doveroso fare questa distinzione, perché ho avuto la sensazione che sminuissi troppo un programma televisivo sicuramente semplice, ma non becero.
Concordo in toto con te, far passare tale e quale come trasmissione trash senza conoscerla è come dire che colpo grosso è un programma altamente culturale...informiamoci meglio anche sulle intenzioni del programma che si cita,a maggior ragione se si deve dare importanza alle intenzioni ;)
Grazie per questo video! Che poi, io mi chiedo: se è sempre e comunque offensiva la blackface perché si tratta di un bianco che si "traveste" da nero, allora sono sempre e comunque offensive anche le drag queen perché sono uomini che si travestono da donne (peraltro in maniera molto più estremizzata e parodistica di quanto si sia fatto al Tale e Quale)?
E' liberatorio vedere che i commenti sono per la maggior parte schierati a favore del programma.Semplicemente, quello che è avvenuto nel programma non rientra nella definizione di "blackface". Dire "le intenzioni non contano, la gente si offende" non mi pare un argomentazione valida.
In USA sanno che è offensivo per noi italiani stereotiparci con pizza mafia e mandolino, eppure lo fanno e continuano a ripeterlo in continuazione appena ce n' è l' occasione...o forse non lo sanno che ci offendiamo così tanto? Secondo me vale lo stesso discorso per questo blackface, semplicemente noi lo facciamo a cuore leggero, non ce ne rendiamo conto non pensando che sia offensivo. Perlomeno io la penso così. Charlie Chaplin fece una caricatura maestosa di Hitler... Nessuno si è offeso
Esempio pessimo. Mai visto nessun italiano offendersi per pizza mafia mandolino, anzi ho l'impressione che siano gli italiani stessi a scherzarci. Io stesso ci scherzo su. C'è una palese differenza tra fare battute sugli stereotipi e pensare che questi stereotipi siano una rappresentazione accurata della realtà, e dubito che gli americani pensino che siamo davvero così.
Perdonami ma lo stereotipo italiano visto dagli americani a me non fa ridere e se a te non dà fastidio non vuol dire che valga lo stesso per tutta la comunità italiana, stessa cosa vale per quello che penso io, volevo dire solamente che non per forza bisogna prendersela se qualcuno fa qualcosa che involontariamente offende una comunità
Per citare il mio buon compatriota Shy di Breaking Italy, un altro esempio "blackface" che strettamente tale non è sono i mamuthones e altri tipi di personaggi folkloristici sardi, raffigurati da attori con maschere o pitture nere sul viso.
Il tuo discorso è inoppugnabile e ne sono rimasto estasiato; Per quanto riguarda Tale e Quale Show che ho avuto modo di vedere un paio di volte, sostanzialmente il suo scopo è prendere dei cantanti o dei vip (che hanno abbastanza tempo libero per partecipare allo show) e per diverse puntate farli competere in una gara a chi è più bravo a imitare un determinato cantante Nazionale O internazionale, non solo nella voce ma anche nelle caratteristiche fisiche gestuali eccetera eccetera... Va da sé quindi che per quanto riguarda il comparto visivo tali persone vengano truccate da esperti di make-up per renderli simili ai cantanti che andranno ad imitare. ed è così che un Gabriele Cirilli può diventare un PSY e un Valerio Scanu può diventare un Lionel Richie (esempi a caso). ora L'obiettivo non è assolutamente offendere tali cantanti né tantomeno la loro etnia, Casomai l'obiettivo è quello di dare al pubblico di Rai 1 un'offerta musicale molto varia che spontaneamente magari non cercherebbero: ed è così che la "sciura Maria" dopo 40 anni di Celentano va a scoprire una Shakira poiché è cantata da Orietta Berti o un Ray Charles cantato da Enrico Papi. Diciamo che in un certo senso in questo show io vedo una buona intenzione di divulgazione musicale a un pubblico che guardando questo Show guadagnerebbe in consapevolezza e perderebbe ignoranza (Sì il target è quello). in Italia Purtroppo c'è il problema che non abbiamo molti cantanti di pelle nera (quantomeno non tra quelli che hanno abbastanza tempo libero per poter partecipare a questo Show) Ma anche se li avessimo, far interpretare ai solo i concorrenti di colore personaggi di colore sarebbe un' estremizzazione a livello di quello che sta succedendo al momento in Usa con il Voice acting.
Sono d'accordo. Questo secondo me è l'estremizzazione del politically-correct e come ogni estremizzazione è stupida e fa solo danni. Non è così che si combatte il razzismo. E poi, vogliamo parlare del caso di Justin Trudeau?
@@WesaChannel Dato che leggerai il messaggio colgo l'occasione per ringraziarti della tua presenza su TH-cam in generale e soprattutto per aver girato 2 video nello specifico: quello su Semenya e "università e futuro". Spettacolari entrambi
Concordo con Wesa sull'analisi relativa al blackface ma credo che ci siano cose al di fuori dell ambito scientifico che possano essere "dogmatizzate". Mi viene in mente lo stupro o la pedofilia, in questi casi il contesto è irrilevante. P.S. Wesa sei un grande ti stimo veramente tanto *love*
Ciao Wesa. Video interessantissimo, mi ha ricordato una questione-polemica di quest'estate che mi permetto di sottoporti. Se non sbaglio a giugno, all'Arena di Verona é andata in scena "Aida", di Giuseppe Verdi, un melodramma ambientato in Egitto la cui protagonista, Aida appunto, è di colore. Il soprano che avrebbe dovuto cantare, di nazionalità statunitense, si era rifiutato di pitturarsi la faccia di marrone, a differenza di quanto era stato indicato dalla regia, perché considerata una pratica inopportuna e razzista: decise che avrebbe cantato nei panni di un'Aida caucasica. Molti opinionisti si erano espressi in merito alla questione, ricordo il tenore Placido Domingo che aveva dichiarato che Aida è nera e che, per rispetto e senso dell'opera, la cantante sarebbe dovuta sembrare africana. Non mi sono poi informato su come sia effettivamente andata in scena l'opera. Da un lato l'osservazione di Domingo è sensata: Aida è nera, Otello è un moro, Cho Cho San è giapponese e le loro storie acquisiscono il senso che l'autore aveva pensato solo in questi contesti. Eppure mi sembra, come hai evidenziato, un modo di recitare superato, forse perché leggermente offensivo. Posso chiederti se hai un'opinione in merito? Grazie in anticipo, continua così!
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Non sono assolutamente d'accordo con la tua opinione per 2 motivi molto semplici
1- non puoi usare l'ignoranza come scusa. Perchè chiunque abbia studiato qualcosa sa che per ogni cosa che puoi dire di sapere ce ne saranno almeno altre 3 che non saprai fosse solo per la mancanza di tempo. Quindi il non sapere una cosa è viverla come una colpa è una visione da bambini,perciò non voglio piegarmi al "non sa una cosa giustifichiamolo" perchè è un buon momento per imparare nel caso.
2-non mi piace il pensiero che hanno molte persone di dover fare a brandelli un ragionamento complesso in pezzettini facilmente digeribili per il più fesso degli ascoltatori.
Cioè veramente senti il bisogno di fare questi dietrologismi e cercare in un post così "semplice" come un hater potrebbe smontarlo ,in maniera anche molto debole secondo me.
Tale e quale è un programma di imitazione. Ogni settimana ad un performer vengono assegnati una canzone di un personaggio da imitare, nella successiva settimana dovrà imitarne perfettamente la voce e le movenze, verrà seguito da un vocal coach e da un imitatore professionista per riuscire a rendere omaggio al personaggio al meglio delle proprie capacità.
Il personale addetto al trucco e parrucco fa un ottimo lavoro per rendere il look del performer identico al personaggio da imitare.
Guardando il programma traspare chiaramente l'impegno che performer, coach, truccatori e parrucchieri mettono per la buona riuscita dell'imitazione e MAI questa è fatta con intento derisorio, le movenze e la voce non sono mai esagerate per far ridere, sono semplicemente fedeli all'originale.
Sinceramente seppure sia chiaro che io non sia in target per quel programma, non lo reputo brutto o offensivo.
Secondo me gli unici in malafede in questa storia sono quelli di Vice.
Mia inutile opinione, quella in questione non é blak fece.
@Emanuele676 0:59
E oltre Wesa, anche la definizione di Black Face richiede proprio che sia fatta per fare una caricatura
Secondo Wikipedia il blackface "consiste nel truccarsi in modo marcatamente non realistico per assumere le sembianze stilizzate di una persona di pelle nera". Non è questo il caso. In Tale e Quale Show lo scopo è assomigliare il più possibile a una determinata persona: se si cerca di assomigliare a una persona bionda ci si tinge i capelli di biondo, se si cerca di assomigliare a una persona con gli occhi azzurri si mettono delle lenti a contatto azzurre, se si cerca di assomigliare a una persona dalla carnagione scura ci si colora la pelle di scuro. Per come la vedo io sarebbe molto più razzista impedire alla concorrente di imitare Beyoncé perché il colore della pelle non coincide.
@Emanuele676 noi non siamo un paese con una grande popolazione nera, tranne che nello sport e in casi limite come LilAngel e Bello Figo non ci sono personaggi di colore troppo conosciuti. Ma anche posto che avessimo una popolazione nera di, che so, il 20%, cosa che renderebbe molto più facile per dei neri diventare delle celebrità e quindi entrare a Tale e Quale. Cosa vorresti fare? Prendere due o tre concorrenti neri a stagione per fargli fare appositamente e solo per assegnargli le imitazioni di artisti neri? Ma ancora meglio, siccome non siamo in un Paese in cui c'è questa grande percentuale nera, vorresti che togliessero dai personaggi imitabili del programma tutti gli artisti neri (cosa che molto probabilmente faranno, a questo punto)? Nel primo caso sembrerebbe davvero triste, marcherebbe ancora di più delle differenze che senza questi dibattiti non necessari (nel nostro Paese) nessuno avrebbe mai notato, nel secondo caso sarebbe in qualche modo un danno per "l'arte" e per l'espressione in generale, e diventerebbe a modo suo un'altra forma di discriminazione, eliminando la rappresentazione di interi faldoni di artisti non correlati tra di loro se non per il fatto di condividere lo stesso colore della pelle (che spesso non coincide nemmeno con una comune etnia).
Il contesto è semprr importante, altrimenti si finisce come con Viggo Mortensen, accusato di razzismo dopo aver recitato da protagonista in un bellissimo film antirazzista come The Green Book solo per aver spiegato il contesto in cui nella pellicola, ambientata nei primi anni '60, i personaggi usano frequentemente la parola "nigger".
@Emanuele676 Puoi stabilire tra te e te che l'ultima parte è inventata, o puoi cercare su google qualcosa sulla linea di "Viggo Mortensen racism green book apology" e risalire sia al fatto sia alle scuse pubbliche che l'attore si è trovato costretto a fare per difendersi da accuse causate essenzialmente da una poca sensibilità per il contesto delle cose, o da una certa volontà polemica a cui peraltro siamo piuttosto avvezzi anche noi italiani.
Non ti dirò la solita frasetta fatta "non mi conosci nemmeno", le persone valgono meno delle parole che dicono, ma ti inviterei a evitare di dare etichette generalizzanti a chi ha posizioni o sensibilità differenti dalle tue. Se si facesse "come fanno in America" (paese differente dall'Italia, con una storia e, più importante, una cultura sociale e poltica sensibilmente differenti dal contesto in cui viviamo), oltre al fatto che non credo questo format esista in America, e in un programma che mira a imitare sia la voce che, ben inteso, l'aspetto di artisti famosi scegliessimo di far fare l'imitazione di Stewie Wonder o di Bob Marley a un artista bianco senza truccarlo in modo che sembri afroamericano il risultato sarebbe forse più grottesco di una eventuale blackface, e forse attirerebbe altre critiche, per esempio quella di whitewashing. Il programma diventerebbe più ridicolo e cringe di quello che già è.
Io non ti ho attaccato personalmente, e non denigro il tuo punto di vista perché non ritengo che tu abbia torto, la mia intenzione era solo quella di spiegarti come la vedo su questo caso specifico, che non reputo reo di blackface nel senso politico del termine. Ovviamente sei libero di insultarmi e di etichettarmi come vuoi, ma penso che imparare ad aprirsi seriamente al dialogo, e non partire con le lame puntate, sarebbe di estremo beneficio per questo Paese (visto anche che probabilmente alle prossime elezioni finiremo probabilmente con un governo estremamente pericoloso, estremamente solido ed estremamente polarizzante con le sue "ideologie".
Hai ragione ed infatti faccio le seguenti considerazioni:
1. Dubito che le "blackfaces" fatte nei secoli per interpretare Otello avessero dei fini razzisti.
2. "Tale e quale show" potrà farci cagare, però onestamente questo è irrilevante, credo che non ci siano i minimi dubbi che una "blackface" in quel programma abbia mai avuto le anche solo i più distanti intenti razzisti. Nel programma si imitano alla perfezione personaggi famosi (e di fatto gli si rende omaggio), se avesse performato il personaggio senza "blackface" sarebbe stato "whitewashing"ed oggi staremmo parlando di una reazione di vice ancor più caustica. Se avessimo escluso i personaggi famosi di pelle nera avremmo settorializzato l'umanità in almeno due parti: quelli che si possono imitare, quelli che non si possono imitare perchè troppo diversi, concretizzando nei fatti e nelle menti lo scricchiolare del concetto "razza umana" a dispetto di quello di "razze umane".
3. Assolutizzare il razzismo eterno della "blackface" significa condannarci idealmente ad un odio senza fine. In teoria, una società che ha superato il razzismo, è una società in cui i comportamenti ed i simboli si scaricano dai loro significati più forti in senso razzista.
4. L'ignoranza è sempre colpevole? Io credo che il fatto che oggi persone, in certe parti del mondo, usino la "blackface" ignorandone il significato statunitense, sia per certi versi una benedizione, perchè significa che ci saranno parti del mondo in cui il rapporto tra bianchi e neri non sarà avvelenato totalmente dal rancore del passato.
5. Il problema non era la "blackface", era farla nei "minstrel show" che alludevano ad una visione del mondo razzista, ed oggi fare una "blackface" è razzista non di per sè ma se allude alla visione del mondo che stava dietro i "minstrel show" ottocenteschi.
Ottimo video comunque, ci voleva.
Risposta FANTASTICA!
Lo scopo della trasmissione, è di imitare fedelmente i personaggi senza prenderli in giro.
Ergo, nel programma non c'è Black Face.
Ma infatti ! Proprio come diceva wesa è una questione di contestualizzazione, ci possono tranquillamente essere delle black face senza che ci sia alcun intento razzista, e quest da cosa dipende? Dal contesto e dalla coerenza che un soggetto porta avanti.
Wesa quindi parla di comunicazione, ma qui il problema è alla radice, ovvero che non c è neanche lontamantente razzismo
@@gmatt4140 in realtà Wesa ha detto che Vice ha ragione, ma ha sbagliato i modi. Invece, è palese che Vice abbia anche torto, oltre ad aver sbagliato i modi.
Perché quella virgola dopo ‘trasmissione’?
@Emanuele676 il programma si basa sull'imitazione vocale e visiva del personaggio, ergo non imitare personaggi di colore per evitare la blackface (che tra l'altro non ha senso chiamare così in quanto non ha nessuna deriva offensiva) a me sembrerebbe alquanto razzista
@Emanuele676 Per essere blackface non basta che ci sia una faccia tinta a imitare il colore della pelle nera, la blackface è un fenomeno in cui è necessario che vi sia un intento denigratorio verso l'etnia, che quindi si vada ad intendere che le persone nere sono inferiori in quanto nere. Ergo, non è questo il caso.
Concordo con quello che hai detto, e aggiungo alla discussione una domanda:
E' davvero Blackface quella di Tale e Quale?
Perchè la blackface (e invito tutti ad andare a leggere tutte le definizioni che trovate online) parla di un trucco volto a deridere e/o denigrare, accentuando o esagerando i tratti somatici di una persona di colore.
E per quanto mi riguarda T&Q non fa nulla di tutto ciò. Anzi, lo scopo del programma è proprio quello di assomigliare nella maniera più federe possibile al cantante di turno. Io ci vedo anche un senso di rispetto in tutto ciò.
Mi piacerebbe sapere la vostra opinione su questo, perchè potrei tranquillamente avere torto
c'e' poco da discutere, hai perfettamente ragione. Lo scopo e' palesato nel nome del programma cazzo.
@Cannibal Studios Questo vorrebbe dire praticamente non fare imitare (Anche fisicamente) una celebrità di colore in un programma basato sull'imitazione solo perché sarebbe un gesto razzista? Per me è molto più razzista questo :/
@Cannibal Studios Il punto è che vengono resi leggermente più chiari/scuri anche se devono imitare persone dello stesso paese
Per fare un esempio scherzoso, attore x deve imitare Carlo Conti, notoriamente molto scuro di pelle.
In questo caso andrebbe bene perché non afro americano?
O, viceversa
Attore y deve imitare il cantante dei Die Antwoord (Duo sudafricano ma sono bianchi colore latte)
Viene truccato per somigliare il più possibile, quindi reso molto più pallido. Anche in questo caso va bene perché vabbè sono bianchi?
@Cannibal Studios "blackface non é così facile da separare dal suo significato" allora forse il problema lo ha chi tira in ballo il blackface perché non riesce a scollegarlo dal contesto che l'ha creato
"uno può mettere svastiche ovunque come decorazione" si images.app.goo.gl/ywjeirqgJFfyF4us6
"chiedere scusa" e allora chiediamo scusa anche alle famiglie dei cantanti defunti che sono stati imitati e facciamo cantare ed imitare ai bianchi solo canzoni da bianchi e ai neri canzoni da neri (it sounds like racist, don't you think so?).
Per quanto mi riguarda il punto sta li, non tanto la satira - che nel tale e quale non mi pare ci sia- ma nel fatto che se un concorrente nero partecipasse e dovesse interpretare un cantante bianco allora cosa succederebbe?
Le uniche soluzioni che mi vengono in mente sono le seguenti:
-> si chiude tale e quale o si elimina l'imitazione fisica (e il problema morirebbe con la trasmissione)
-> bianchi imitano bianchi, neri imitano neri (e sarebbe fascismo, rai cattolica amica di Soros, questa è segregazione e patapim e patapam)
-> ci rendiamo con che nel nostro contesto sociale - come la questione della svastica sul Buddha- il blackface non esiste, nel senso che "per noi" la faccia pitturata di nero non è necessariamente blackface ma semplice imitazione fisica di una persona scura.
@Cannibal Studios Non parliamo di stati uniti che altrimenti esce solo tanta ipocrisia ed irrazionalità da ogni fronte. Restando sull'argomento blackface, nello show di cui si parla non si può definire blackface, manca qualsiasi denigrazione nei confronti dei neri, punto. Se poi vogliamo dire che il trasformismo per somigliare persone di colore sia sbagliato allora tanto vale considerare qualsiasi forma di trasformismo sbagliato, perchè chi pensa che solo truccandosi da nero si faccia qualcosa di brutto è il primo a peccare di razzismo, anche perchè di casi in cui le imitazioni vanno a imitare i tratti di qualcuno di specifico o di qualche categoria ce ne sono infiniti. Tra l'altro se lo si fa con una certa consapevolezza e precisi intenti si può anche giocare sul prendere in giro categorie di qualunque tipo, sono cose che nella satira si fanno spessissimo. Giusto per precisare che è assurdo avere un dogmatismo riguardo certe robe, quello che va fatto è sempre analizzare e contestualizzare.
Questo video torna attualissimo dopo la polemica sull'imitazione di Ghali e a me vedere tante persone che reputo intelligenti, sprecare energie per vietare a chiunque di pittarsi il viso, fa male al cuore.
In un mondo in cui viene una leggera nausea anche solo leggendo i titoli dei giorniali o ascoltando il notiziario radio in auto -per non parlare delle discussioni sui social- un video come questo è un balsamo per le orecchie, e una speranza per il destino dell'umanità.
Usare la Blackface per uno spettacolo come T&Q show, è esattamente come indossare una divisa militare fascista facendo il saluto romano in un film o teatro.
*C O N T E S T U A L I Z Z A R E*
@Emanuele676 E il punto è che non dovrebbero esserlo *se contestualizzati*
@Emanuele676 Perché cadi nel dogmatismo, ecco perché. Si scade in quelle persone che vogliono Apu fuori dai Simpson perché è lo stereotipo dell'Indiano, e quindi gli Indiani si offendono. Che si fa? Aboliamo in toto gli stereotipi? Se l'intenzione non è quella di promuovere positivamente un simbolo negativo, non vedo perché dovrebbe essere censurato. Un saluto fascista *contestualizzato* non ti trasforma automaticamente in un fascista, una blackface *contestualizzata* non ti trasforma automaticamente in un nostalgico della segregazione.
@Emanuele676 Poi che siano simboli negativi perché rimandano a periodi non proprio felici, siamo tutti d'accordo. Ma è vitale contestualizzare un gesto/simbolo prima di scagliarsi come dei fanatici.
Esattamente la stessa cosa non esattamente, però close enough
Esatto.
Il tuo ragionamento mi ha messo i brividi per quanto è profondamente bello e ampio.
Ma quindi la tipa di Tale e Quale avrebbe dovuto assomigliare a Beyonce mantenendo la sua pelle chiara? I rompiscatole non avrebbero visto anche in questo del razzismo?
e pensa a un ipotetico concorrente nero. Dovrebbe fare solo cantanti neri senno' e' razzismo al contrario?
È un classico caso in cui si vuole per forza cercare il razzismo o il sessismo laddove non c è nulla solo per potersi ergere un livello superiore
Sarebbe stato whitewashing 🤣
Si, vice avrebbe scritto "il whitewashing non è mai accettabile"
@@gmatt4140 grosso problema dei progressisti estremisti che non capiscono che così facendo distruggono la nostra stessa causa repellendo chiunque non dia esattamente come.loro e creando i Salvini di turno
Video da sottotitolare in 50 lingue e diffondere in tutto il mondo. Complimenti.
Grazie, hai espresso delle cose che condivido, ho nella testa e non riesco a comunicare con la chiarezza che hai tu.
Come per la campionessa degli EuroCosplay, Livanart (Francese). Ragazza bianca europea che decide di portare un cosplay di Pyke, personaggio di LoL, maschio, nero e zombie.
Vince la competizione ma, accusata di blackface, non potrà partecipare ai mondiali con quel cosplay....
Contesto.
Oltre al "context does matter" anche l'intenzione conta
@@CarloRossi54523 perché di base non me ne frega un cazzo e so che la gente normale capirà cosa ci sta scritto.
Per non contare che lavorando in un albergo l'inglese è più di una seconda lingua
@@CarloRossi54523
"La cultura italiana sta morendo"
30/10/2019
Nemmeno nella mia facoltà (e faccio filosofia) sento persone dire ancora questa stronzata come slogan
In ogni caso (anyway), sì, spesso e volentieri effettivamente usare anglismi o italianizzazioni di verbi inglesi ha poco senso, ma solo per una questione puramente pragmatica ed estetica: la lingua italiana è quella che parlano tutti gli italiani, se vuoi farti capire da un italiano devi parlare italiano se vuoi andare sul sicuro (vero laureati in marketing?!), in più è bella come suona e a volte si dicono delle oscenità in inglese maccheronico quando l'equivalente italiano suona meglio o risulta più elegante... Tuttavia può essere vero pure il contrario ed è necessario accettarlo, altrimenti si fa soltanto la figura del Don Chisciotte della situazione.
Per non parlare della questione delle parole intraducibili che è un argomento tanto affascinante quanto vasto
@@CarloRossi54523 "lA cUlTUra sTa moRenDo!"
Oltre al fatto che parliamo di lingua e non cultura. La lingua muta, non muore. Studiati un po' di storia
@@Lazy_berry
Per quanto riguarda la questione principale del tuo commento, sì, effettivamente conta anche l'intenzione, però quella è una questione puramente personale ed interna all'agente e non possedendo un "intenzionografo" dobbiamo o fidarci di ciò che ci dice l'agente riguardo all'azione oppure cercare di dedurlo sulla base di ragionamenti e sulla base di ciò che poteva sapere a riguardo del contesto... E poi in un certo senso anche l'intenzione fa parte del contesto, quindi ha senso, però alla fine non muta di troppo il discorso
@@CarloRossi54523
Di fronte a cotanta maestà non posso che inchinarmi, o don, mio superiore fratello di patria.
In codesto momento vorrei acchiappare un torpedone per raggiungerla e potermi genuflettere ai suoi piedi, non avrei saputo argomentare con cotanta passione e cognizione di causa.
Mi permetta di offrirle un colaziopranzo, magari trasportato fino all'albergo in cui risiederei (pagato attraverso il sito in rete "Prenotazione.commerciale") grazie ad un servizio di consegna-cibo come "Trasportu" o "Giusto mangiare", magari a base di sbriciolini ricoperti di maionese o salsa dolce di pomodoro, oppure qualcosa di più grazioso, qualcosa da poter inquadrare e immortalare attraverso il programmino "Instagramma" oppure "Faccialibro"
Giuro comunque, non ridevo così tanto da parecchio, ti prego di continuare
Considerando che la trasmissione si basa su alcuni personaggi che vengono truccati e imitano altri personaggi famosi, in forma di omaggio, tirare in ballo la questione black face mi sembra davvero inadeguato.
Essendo un omaggio e non una denigrazione non vi è nulla di offensivo o denigratorio.
Sarebbe invece razzista se nella trasmissione venissero imitati e omaggiati solo personaggi bianchi per non incorrere nella black face, escludendo tutti gli artisti afroamericani, africani o asiatici come se questi non avessero lo stesso valore di quelli bianchi.
Sarebbe lo stesso se i personaggi chiamati ad imitare fossero di etnie varie e interpretassero solo personaggi della propria etnia.
Come detto nel video contestualizzare è fondamentale.
Posto che il maiuscolo, il grassetto e la ripetizione a schermo pieno si traducono in un messaggio urlato con le vene del collo gonfie e la faccia incazzosa (anziché comunicarlo civilmente), ripeterlo con un’insistenza che rasenta la schizofrenia , non ammettere repliche o eccezioni riduce la volontà di un confronto (che credo sia quello che si va cercando, postandolo su un social network) ad un monologo delirate, che appare già in partenza antipatico ma finisce addirittura per venire percepito come sopruso. Questo, per lo meno e ciò che emerge dalla combinazione infelice “argomento e modalità di comunicazione”, ci sono altri temi per i quali un post simile potrebbe essere l’unico sensato, non tanti ma esistono ma qui stona proprio: titolo del video azzeccatissimo
Io sono ignorante in questo tema. Il rifiuto della blackface non dovrebbe dipendere anche e sopratutto da "cosa" fa l'attore? Cantare un brano di Beyonce ha lo stesso valore culturale di un attore che imita la scimmia?
i gufi a testa in giù mi turbano l'anima.
ops
Ora non posso più non vederli!!! Possa un pixel lampeggiarti in allegria sullo schermo!!
@@cicchetebom questa è una cosa molto brutta da dire.
@@alessandravanderpeduth ma ho detto in allegria.. molto pong e poco.. definitivo (non intendevo augurare la rottura dello schermo!!)
@@cicchetebom nah, nah, inutile che fai marcia indietro. Sei senza cuore! 😭
Oddio li ho notati solo leggendo questo commento😅 pensavo fossero 2 cuscini a caso
Io faccio cosplay e in questo mondo, se decidi di partecipare alle gare, vieni valutato in base alla somiglianza al personaggio, oltre che alla qualità dei costumi, del trucco e parrucco e dalla recitazione.
Volevo portare la principessa Tiana, perché mi è sempre piaciuta l'idea di una principessa forte e indipendente, che non si lascia intimorire dalle diversità e sconfigge la maledizione pur di salvare il suo amore.
Ovviamente questo denotava un certo rispetto e una certa ammirazione per il personaggio, quindi portarlo in fiera doveva essere un omaggio.
Niente, non l'ho fatto per paura delle critiche per la blackface, anche se le mie intenzioni erano l'opposto che denigrare i neri. Peccato, mi sarebbe piaciuto tanto. :(
Esattamente, questo è il problema. Speriamo che in un futuro tu possa creare quel cosplay, ritengo comunque la tua scelta saggia, evitare i conflitti.
4:30 tutti sanno ... tutti sanno che ?
TUTTI SANNO KE MANGIO PASTA PASTA
TUTTI SANNO KE MANGIO PASTA
COL TONNOOOO
Con TONNOHHH
Ciao Wesa, la doverosa premessa è che condivido e sposo appieno il tuo pensiero riguardo a questa discussione, che al suo interno nasconde comunque un forte effetto paradossale, mi spiego meglio, conosco bene la trasmissione sebbene non rientri neanch'io nel target dei destinatari ma ahimé la subisco di riflesso ai miei genitori, "Tale e quale" come si può evincere dal nome è un programma intento a fare imitazioni in tutto e per tutto tali e quali, offrendo un intrattenimento spiccio e scanzonato, la critica fattagli è appunto quella di ignorare che il Blakface è una pratica razzista che mira a screditare una categoria di persone, oppure se si vuole essere un po' più maliziosi si potrebbe dire che è una pratica che la RAI porta avanti in quanto discriminatori di genere, e qui arriva il paradosso, se "tale e quale" evitasse di imitare persone con la carnagione scura per non esser tacciati di razzismo e quindi stando attenti che i partecipanti imitino solo cantanti corrispondenti al proprio colorito non sarebbe comunque una pratica razzista alla stregua del blackface?
Inoltre, il blackface è tale quando il makeup è volutamente fatto male, così da rendere chi ne fa uso la parodia di qualcun altro con il solo scopo di mortificare, orribile, ma non mi sembra questo il caso.
Spero di non esser uscito troppo fuori tema, un abbraccio.
Video importantissimo Rick! Sentendo a posteriori (dopo aver visto questo video intendo, non so se si possa usare così l'espressione) alcune opinioni rilasciate sul tema della Black Face, ma anche di altri temi legati al mondo della discriminazione e delle minoranze, ho trovato molto spesso questi errori di comunicazione che, inevitabilmente, rendevano il loro discorso, anche giusto come sottolinei tu, spocchioso e inefficace. Onestamente se non avessi ascoltato prima te il loro modo di porti la questione mi avrebbe solo dato fastidio, quasi ti davano dello scemo mettendo in gioco una pretesa di ovvietà senza alcuna base. Se non ti avessi ascoltato i loro discorsi non avrebbero avuto alcuna efficacia, anzi, probabilmente mi avrebbero fatto accantonare la questione con un "Si, Vabbè, avranno ragione ma, che esagerazione e in italia queste cose non ci sono e bla bla bla...." insomma, la risposta di tutti. Bella, anche perchè mi hai fatto involontariamente ragionare su delle cose collaterali importanti e potenzialmente ricchissime, sento che il tuo video e questa questione potrebbero avermi aperto ad una dimensione alla quale ambivo da tempo senza rendermene conto. Grazie mille :)
Aprire tutto un discorso, come tu dici, su una sottigliezza tale... dandole quest'importanza.. Sottolineare l'importanza di un'idea giusta che viene comunicata in modo assurdo, e quindi attuata ancor peggio...
Ti ho amato. Queste sono le sottigliezze che dobbiamo ricordare... che ci affondano, le vere sfide della nostra epoca.
Ma se il programma prevede il travestimento in un personaggio.
Sì sta dicendo: che non si possono imitare cantanti di colore? O che se devi farlo, devi essere nero?
Sì sta dicendo quindi che ci sono interpretazione solo per i bianchi e quelle solo per i neri?
Ma non è come avere i bagni solo per gli ebrei ?
Tecnicamente la controparte suggerisce di farlo, sì, ma senza colorare la pelle.
@@Misterwhiters il programma consiste nell'imitazione oltre la capacità di saper cantare come chi si imita.
Inoltre se andiamo a prendere l'esempio citato in causa, e se avete mai visto nella vita Beyoncé, stiamo a parlare di una ragazza che nell'imitarla ha messo un po' di trucco non "nero" come nella blackface, ma un minimo di fard per scurire la pelle di una tonalità.
Non credo che il fard sia blackface.
E credo che ha tutta la libertà di farlo.
Questo polverone alla fine porterà solo a un taglio volontario da parte dei produttori a tutti i concorrenti che vogliono imitare un nero, rendendo il programma solo di bianchi che interpretano bianchi per evitare polemica si sta esattamente a istituire i "bagni per gli ebrei"
Queste battaglie sono battaglie di ideali malati, obbligare/vietare qualcosa farà solo proliferare la stessa. Se volevano peggiorare la situazione è esattamente questo che si deve fare.
@Emanuele676 mettiti nei panni dei produttori
Dal loro punto di vista, prossimamente eviteranno raffigurazioni di cantanti neri, e da qui a poco ci ritroviamo a denunciare il fatto che i cantanti neri non vengono rappresentati mai in quel programma.
Si chiama pensiero critico, ti mostro le estreme conseguenze delle tue pseudo buone azioni.
Magari ci mettiamo un filo di contesto e notiamo che queste battaglie sono le lotte contro i mulini a vento.
È sorprendente come i vostri ideali vi facciano risultare autoritari esattamente come i fascisti che volete tanto combattere, e cui disprezzate.
Anche perché queste battaglie, decontestualizzate e perseguire per hashtag nella assoluta ricerca dell'argomento chiaccherato, e nella continua ricerca dei like, Sono le principali motivazioni per cui mi devo beccare idioti come Salvini
@Emanuele676 altra cosa, smettiamola di abbracciare usanze problematiche di altri paesi.
Una black face fatta qui è una cosa, fatta in America un altra.
Di fatto, tutto questo polverone è nato da un Americana in italia.
Ma dal punto di vista della ragazza ha senso, perché lei è nera e Americana. Per lei ha un importanza socioculturale.
Ma noi cazzoni bianchi italiani, che facciamo tweet, e ci sentiamo in dovere di dire la nostra risultiamo ridicoli.
Anche questo tuo comento non contempla un idea diversa al"non si deve fare"
@Emanuele676 onestamente non colpevolizerei così quella persona che si è tinta. Perché è tutto decontestualizzato.
Tra vietare e permettere preferisco permettere, accettare che qualcuno si offenderà è meglio di vietare.
Ma tanto so che per la tua visione non è così, quindi la discussione capisco che è sterile. Ma tant'è che preferisco un mondo dove qualcuno può offendersi.
"maccaroni, pizza e mandolino", "non è mai accettabile".
:)
le video- ricette di Tasty non sono mai accettabili
ciao car-issimo, vista la mia rispostina poco sopra la tua? :)
@@lazypiola Ciao Super Paolo! A quando una chiacchierata?
-_-
Perche no :) magari next week sta settimana sto un poco imborracciato :)
@@lazypiola Ottimo.
Finalmente ho una connessione decente(fibra) e si può star fluidi.
Not bad idea, organizzare una multi con 4/5 cast in contemporanea ;)
Wow. Questo è forse in assoluto il primissimo video lungo in cui mi ritrovo pienamente d'accordo su tutto, su ogni parola che hai detto. Poi questi termini forbiti ma giusti sono qualcosa di sublime, bravissimo. E naturalmente grazie grazie grazie per aver detto ciò che hai detto, mai nulla fu più vero
La lavagna di Bart Simpson mi ha uccisa. :D
Veramente un bel video, grazie!
Post di Vice visto qualche giorno fa, ma ero convinto che la polemica su "tale e quale" facesse riferimento a Conti. Grazie per la precisazione!
Non c'è bisogno di andare in Corea del Nord. Ricordo distintamente una recita come quella che hai descritto organizzata dalla mia scuola materna (provincia di Milano) parecchi anni fa. A me e ad altri bambini colorarono la pelle di marrone, ci fecero indossare delle gonnelline di finta paglia in modo da rappresentare gli africani. C'erano altri vestiti da indiani d'America con le penne e le frecce e altri vestiti da asiatici con una sorta di kimono e i cappelli gialli a forma di cono. In tutto questo il tema della recita era qualcosa sulla linea di "accettare le diversità perché siamo tutti fratelli". Lo trovo un esempio molto calzante di come, in maniera sbagliata (se nel contesto sbagliato), si possa perseguire una morale positiva.
Spero solo di non venire sputtanato in futuro per colpa di qualche foto di me a 5 anni con la blackface...
Questo video andrebbe trasmesso in tutte le scuole per insegnare il pensiero critico.
Molto interessante questo video e le puntualizzazioni sull'importanza di ricordare il contesto.
Vorrei ricordare un caso simile avvenuto quasi un anno fa, di cui Prada era protagonista: tra gli animaletti della collezione "pradamalia" la scimmietta fu molto associata alla blackface e alla fine fu ritirata dal mercato.
A me anche al tempo la reazione mi sembrò eccessivamente "dogmatica".
Robert Downey jr ha fatto un film con la blackface, dunque il problema a mio avviso è come lo si porta in scena
Mi piace veramente tanto come esponi i tuoi argomenti, ma ancora di più come ragioni. Secondo me, una persona come te nella posizione giusta, potrebbe dare un ottimo contributo alla società.
Plot twist: avevano torto avendo torto con la parvenza di avere ragione
Un video davvero interessante e che fa riflettere.
Un modo interessante di parlare di argomenti così importanti.
Complimenti ☺
Ho provato a proporre piu o meno il tuo discorso nella comment session di ieri, e viste le risposte ottenute ho scoperto che a quanto pare son razzista. non lo sapevo. Non sapevo nemmeno che Elio in tapparella lo fosse.
Ma ti ricordi che meraviglia la festa delle medie?
Ciao Wesa. Ho apprezzato la tua analisi inerente alla contestualizzazione e, in particolare, all'importanza della conoscenza e della consapevolezza del contesto stesso.
Però, ripeterti più volte nell'affermare che la trasmissione oggetto delle critiche sia uno schifo, una cosa da poveracci, ecc, senza però aver speso un po' di tempo (anche 5 minuti) per informarti meglio in merito, non avrebbe guastato. Facendo così, secondo me, ti sei comportato come Vice, perché dai per scontato una cosa pur non considerandola nel contesto.
Probabilmente non avrebbe cambiato di molto l'argomentazione nella sua fattispecie. D'altro canto avrebbe sicuramente portato nuovi elementi e dettagli al tuo video, piuttosto che cadute di stile proprio come "schifo" o "poveracci".
Sempre complimenti per i tuoi lavori!
Completamente d'accordo con la tua analisi. Piccolissimo appunto sul fatto che ti è scappato un giudizio di merito sulla trasmissione (Tale e quale) senza conoscerla . Lo dice infatti il titolo stesso che il CONTESTO è quello della totale "imitazione dell'originale", bianco, nero, maschio, femmina, verde, blu.... senza nessun altro secondo fine. La trasmissione quindi può anche "essere penosa" come ipotizzi (dipende ovviamente dai gusti personali), ma sicuramente ignora qualunque riferimento al blackface.
Uno dei tuoi migliori video. Complimenti per l'analisi
Chapeau per il video, stupendo e ben argomentato
Sei stato grandissimo in questo video Wesa.
Bello il pensiero sul dogma, anche perché l'immagine di Vice m'ha ricordato il "SISISISISI" col volto di Mussolini, anziché Bart.
12:20 Sono totalmente d'accordo e penso questa apparente sottigliezza che tieni molto a mettere in luce sia una delle più grandi chiavi per disinnescare molto odio e ignoranza, arretratezza, cattiva politica etc. Insomma, se uno trasforma una sua opinione in un dogma che non va argomentato, per la serie 'è così e basta', per quanto il risultato del suo ragionamento, ovvero la sua posizione, sia giusta, la sua modalità sbagliata fornisce un'informazione sottesa: che è legittimo usare questa modalità. E se è legittimo possono farlo anche gli altri con altre cose sbagliate. È come legalizzare un'arma e pretendere che poi non venga usata anche da malintenzionati! Non si risponde ad una narrazione con un'altra narrazione... o ripetendo la stessa cosa. Ma si cuce il messaggio a seconda di chi hai davanti. La branca della Linguistica detta Pragmatica spiega benissimo come sia proprio il messaggio linguistico dal punto di vista informativo strutturato così in modo binario. Ovvero c'è sempre un'informazione condivisa (tema) su cui si innesta un nuovo apporto informativo (rema). E vale anche per cose piu complesse. La cosa che mi stupisce è proprio come Vice senza volerlo abbia esplicitato al massimo questo atteggiamento di nazipolitically correct con l'idea della lavagna, che lo fa quasi da diventare parossistico... Venendo più nel merito sulla questione io penso che negli USA ci sia una sensibilità diversa sull'argomento perché c'è una memoria ancora molto fresca su quello che è stato subito dagli afroamericani. Ma a parte il contesto Italia diverso, il sub-contesto Tale e Quale show lo consideriamo? Caspita ma l'avete mai visto? Non è per niente un programma comico di caricature stile villaggio turistico... È una trasmissione molto bon ton con una squadra degna della RAI di truccatori, sarti, vocal coach, coach di imitazioni e ballo... La finalità che si prefigge la trasmissione (che a quanto pare il pubblico condivide) è di far rivivere in diretta momenti culto della musica e dello spettacolo.. sia del presente che del passato. Poi piace anche l'aspetto tecnico di vedere come il partecipante si misura con la dizione, l'interpretazione e infine il momento quasi liturgico dell'esibizione. Spesso l'esibizione è un tributo ad artisti del passato. Penso che questa trasmissione sia un tentativo riuscito abbastanza bene di creare un prodotto che pur in un canale vetusto come RAI cerca di abbracciare un pubblico trasversale, infatti spesso cercano di imitare anche icone un po' più giovanili anche se dovrebbero spingere di più in questo senso. Io la definisco una sorta di X factor rilassante e bon ton per le famiglie. Senza avere la falsa pretesa di sfornare popstar che poi fanno flop. Ti fa rivivere in un grande frullatore momenti cult di musica e spettacolo. Il cast è scelto abbastanza bene in modo tale da non fare il suddetto effetto villaggio turistico infatti ci sono molti che già fanno di professione cantanti e sono bravissimi anche se non sempre molto famosi, oppure attori, che comunque per lavoro usano la voce, la dizione e interpretano, quindi non è così lontano, poi va be' ci mettono anche personaggi più "televisivi" che talvolta però si rivelano bravi, altre volte no. L'unica cosa di non grande livello è la giuria a parte la Goggi che è da decenni imitatrice, cantante, attrice, conduttrice, ed è un po' de facto la presidente di giuria, gli altri sono molto improvvisati e qualcuno a volte molto imbarazzante. Quindi l'unica cosa che non condivido è un po' il bollare come squallida la trasmissione senza averla mai vista.. anche qui si va un po' in una sorta di dogmatismo
Inizialmente ho storto il naso pensando "non mi aspettavo che Wesa prendesse in mano un argomento senza aver visto la trasmissione di cui si parla" per poi ritrovarmi compiaciuto dal trovarlo come un gioco concettuale che si sposa perfettamente con il senso del discorso, non è importante la questione specifica ma il modo in cui vengono affrontate certe tematiche.
Si vedeva dall'inizio che l'argomento del video ti aveva fatto girare i 'gufi'.
Ottimo video come sempre, continua così 👍🏻
Sei coraggioso a parlare di questo argomento, ma fai bene
Argomentazioni level:wesa sono da aspirare assolutamente
Per quanto riguarda il discorso nella sua generalità va bene la frase: Avere torto, avendo ragione. Nel caso particolare io direi: Avere torto, avendo torto. Nessuna malizia nell'azione, nessuna intenzione di offendere o discriminare... Forse banalizzo, ma occorre buonsenso.
Nel giro di poco tempo è già la seconda volta che mi ritrovo a leggere di black face. La prima volta fu sulla notizia di una bravissima Cosplayer che è stata estromessa da una competizione europea perché il personaggio che voleva portare è di colore, mi pare fosse Fortnite il gioco, insomma, lei si è fatta il mazzo per preparare un costume e un make up con le contro palle, di un suo personaggio preferito per altro e la giuria del campionato Europeo di cosplay, la butta fuori accusandola di black face e razzismo. Poi viene fuori sto post, che come hai giustamente detto tu, ha del ridicolo per il modo in cui è presentato e argomentato, se così si può dire. Stiamo veramente raschiando il fondo
Totalmente d'accordo. Senza bisogno di andare a fare esempi assurdi, te ne trovo uno facilissimo. Il film Cloud Atlas, per scelta narrativa, fa recitare tutte le storie agli stessi attori facendo interpretare parti differenti ogni volta. Quindi ci sono attori di colore in white face, attori occidentali in trucco orientale, attori uomini truccati da donna e viceversa. Però ha comunque ricevuto centinaia di critiche di sjw che non avevano capito nulla dell'idea dietro (manco quando era stata spiegata in modo esplicito dai registi).
Questa non vuol' essere una domanda retorica o un attacco verso nessuno eh...se, ad esempio, volessi fare il cosplay di un personaggio di colore di un film, di un videogioco ecc. e quindi senza alcun intento razzista, anzi, proprio come un omaggio positivo verso il soggetto che, magari, è anche il mio preferito dell'opera? Perché non dovrebbe essere accettato socialmente?
@Emanuele676 Grazie per la risposta! Sono d'accordo con te, infatti credo che il problema sia l'enfatizzazione dello stereotipo, ed è quello di cui mi offenderei anch'io...ma quello che intendevo io è la riproposizione di un personaggio scritto in un opera. Ad esempio se qualcuno facesse il cosplay (che sicuramente è già stato fatto) di Vito Corleone, personalmente, non mi offenderei (al contrario del tuo esempio che, giustamente, sarebbe come rappresentare la mafia in sè oppure, altro esempio, potrebbe essere quello di vestirsi con la divisa fascista o nazista, sbagliatissimo secondo me) ma qui parlavo della possibilità di vestirsi come, che ne so, Barrett di Final Fantasy 7 oppure Marcelus Wallace di Pulp Fiction...non è un gran problema sia chiaro, se questa della anti-blackface diventa una prerogativa anche in Italia, sicuramente non muore nessuno. L'unica cosa che dispiace è che magari gente in buona fede (come l'esempio ipotetico della Nord Corea fatto da Wesa o magari quelli di Tale e Quale Show) potrebbe venir accusata di essere razzista solo per aver interpretato una volta un personaggio nero. Tutto qua 😊 grazie ancora per la risposta
@Emanuele676 Perché i neri non possono pensarla diversamente da quello che viene imposto loro da qualche fanatico liberal bianco, che magari scrive su vice. Poi scopri il razzista.
Visto che tutti parlano già del programma volevo fare un altro esempio molto vicino
Cosplay (che di fatto è la stessa cosa del programma)
Ma se io devo tributare un personaggio che ha un colore della pelle diverso dal mio, perché dovrebbe essere vietato e moralmente scorretto farlo?
Normalmente non sì fa, soprattutto per questioni pratiche, ne neri con personaggi bianchi ne bianchi con personaggi neri e spesso nemmeno per personaggi con colori inusuali (vedasi cosplayer di Majin bu); ciò non toglie che se io voglio risultare il più simile possibile è inevitabile che io mi dipinga per risultare dello stesso colore, soprattutto se è rilevante ai fini del personaggio: esempio calzante, ma per alcuni è pure più importante, i ninja del villaggio della nuvola di Naruto sono un popolo nero (più bruni scuro) con i capelli bianchi e dipingersi di scuro è importante tanto quanto mettersi la parrucca platino
Eppure, alcuni cosplayer (non ricordo casi specifici, mi spiace) sono stati fortemente criticati per averlo fatto, ma sono delle critiche sciocche e che non tengono per niente la funzione di tributo che ha dipingersi la pelle; e questo varrebbe pure se qualcuno nero decidesse di dipingersi di chiaro per tributare al meglio un personaggio bianco è la stessa cosa in questo contesto
È sciocco slegare le regole dal contesto, cacchio!
8:56 chissà se il "terrunciello" di Abatantuono è classificabile come "meridional face" -_-
Blasting dogmatism wesa style
Ma davvero stiamo giudicando un presunto esempio di razzismo su una trasmissione che fa del suo fulcro proprio quello di imitare personaggi famosi nell’aspetto, sembianze e stile canoro? Davvero lo stiamo facendo? Avrebbe dovuto interpretare un Beyoncé bianca? Detto francamente wesa credo che sia il dibattito giusto sull’esempio sbagliato
@Emanuele676 ma non siamo in usa...
@Emanuele676 Ma noi per fortuna non siamo in America e non abbiamo il loro ridicolo e folle estremismo (anche se lo stiamo piano piano assorbendo)
Concordo con tutto quanto hai detto, proclamare un'idea presentandola come qualcosa che non possa essere discussa ma semplicemente accettata non è utile a nessuno, in realtà nemmeno alla scienza o alla matematica.
Questi venti minuti rappresentano per me una didascalia perfetta al percorso di vita che ha avuto la comunicazione del movimento cinque stelle negli anni. Sempre pensato che questo dogmatismo tracotante sia stato il peccato capitale e dei politici dell'ultimo decennio e dei loro elettori o commentatori social astenentisi che volevano insegnare il senso critico a imposizioni. Video da sottolineare.
Bisognerebbe fare una citazione per ogni tua frase. Grazie Wesa
Io in questi messaggi ci vedo malafede: comunicare male apposta un messaggio che chi è privo di ragione critica può condividere (perché sì, anche chi condivide idee "buone" può benissimo essere acritico) così da ottenere un follower in più.
Poi hai fatto emergere un problema molto pericoloso: accettare come dogmi inattaccabili idee che nel loro significato e contesto sono giuste, ma che reiterate e ripetute così a caso solo per segnalare la propria non appartenenza (non sono razzista e quindi non appartengo ai gruppi degli ignoranti, fascisti ecc) portano ad effetti indesiderati, a rafforzare la controparte che aspetta solo di questo per nutrirsi e rincarare la dose di stima dei suoi seguaci.
la "menata" sulla blackface mi fa sempre pensare a come Microsoft abbia cambiato campo minato in campo fiorito nelle nazioni dove effettivamente perdere qualche pezzo saltando su una mina è piuttosto facile. Non è che ci sia stata una levata di scudi nel resto del mondo per l'insensibilità di chi gioca a campo minato. è chiaro che tutto dipende dal contesto.
Hai ragione su tutta la linea, è che hai parlato talmente bene che non so cosa aggiungere.
Forse non condivido la tua posizione "bonaria" sul politcally correct, ma ora mi guarderò il video relativo.
Hai perfettamente ragione, anche quando dici che è difficile resistere alla tentazione di aggredire verbalmente chi ti aggredisce, chi pensa, parla e agisce contro gli esseri umani, contro il diritto di esistere degli altri.
È difficile restare calmi quando vengono toccati argomenti tanto dirimenti, però è l'unica strada.
Ma perchè mai truccarsi per assomigliare a una persona nera SPECIFICA deve essere interpretato come se fosse una Blackface, che è proprio una MASCHERA? A me sembrano chiaramente due cose diverse. Perchè a carnevale un bianco potrebbe travestirsi da Silvio Berlusconi ma non da Barack Obama? Io credo che il problema nemmeno dovrebbe porsi, visto che sono cose nettamente diverse.
(Specifico che il video di Wesa affronta il problema più ampio, e pure più interessante, riguardante la comunicazione, quindi rimane sempre valido. Solo che mi sembra un problema comunque grave che non si riesca a distinguere un travestimento che ha lo scopo di imitare un personaggio, da una maschera denigratoria, tra l'altro proveniente da un'altra cultura)
LetteraNumero bravo
Apprezzo l'analisi, ma non condivido il tuo modo di farlo senza nemmeno minimamente avere idea di cosa si sta parlando (la trasmissione). Hai ripetuto più volte nel video di non averla mai vista, non sapere cosa fanno, etc... ci sarebbero voluti pochi minuti per spulciare un video ed almeno farsi un'idea e sarebbe servita all'analisi di questo caso specifico.
Posto che il tuo discorso sia di carattere generale e la trasmissione un pretesto per parlarne ti pongo una domanda. In breve nella trasmissione si eseguono imitazioni di artisti (cantanti) di ogni epoca e paese. La caratteristica principale (che la differenzia da un semplice programma di musica) è che le imitazioni sono spinte all'estremo da trucco, costumi, studio dei movimenti (oltre ovviamente la voce) in modo da renderli quasi perfetti ed identici all'originale (non si tratta di un po' di pomata colorata in faccia).
Ora, è chiaro che esistono diversi artisti di successo di colore nel mondo per cui chiedo a te o a chiunque altro (magari avere un'opinione di qualcuno di colore, meglio se americano), cosa di questo risulterebbe meno razzista?
- Escludere artisti di colore del tutto (verrebbe giù il cielo)
- Prendere gli unici 2-3 personaggi VIP di colore italiani e farli interpretare tutti a loro (tristezza infinita e polemiche sicure)
- Far interpretare ai bianchi anche gli artisti di colore senza black face e perdere il 70% della somiglianza rispetto agli altri concorrenti che sono praticamente sosia (e anche qui polemica su perchè gli uni vengono fatti perfetti e gli altri no).
A me la scelta che hanno fatto mi sembra la più sensata e sinceramente la MENO razzista di quelle possibili.
D'accordo assolutamente con il messaggio fulcro del video, cioè l'importanza del CONTESTO, mi permetto di unirmi a chi fa notare che, pur non essendo il suo target, la trasmissione sia dignitosa e non trash.
Non scade mai nella presa in giro, neanche in modo subliminare, dei cantautori/cantanti originali; a volte, si può assistere a esibizioni malriuscite o trucco non somigliante, e relative battute sulla bravura sull'interprete o sulla non somiglianza.
Per questo motivo non definirei neanche la trasmissione un 'contesto di ignoranza' perchè si permette il 'trucco etnico'.
Inviterei chiunque commenti il video e decida di esprimersi sulla trasmissione di guardare almeno qualche esibizione per farsi un'idea minima, per non correre il rischio di cadere nello stesso errore di chi critica qualcosa con pregiudizio
Mi trovi pienamente d’accordo, l’argomentazione è l’unico mezzo utile a garantire l’autorevolezza di un idea. Affrontare il mondo in maniera dogmatica, ad esempio, è stato probabilmente il più grande problema comunicativo della sinistra odierna che ha offerto il fianco ai partiti sovranisti. Il famoso “pensiero unico” è figlio di questo atteggiamento e nel momento in cui quella che dovrebbe essere una visione del mondo tendenzialmente giusta priva di argomentazioni le sue idee è il momento in cui chi si oppone passa per libero pensatore poiché utilizza una dialettica seducente per combatterne una violenta. Quante volte abbiamo sentito la meloni o salvini (passando per i loro elettori) appellarsi al diritto di avere una propria idea? I leader di destra hanno dato forza argomentativa alle proprie idee (in maniera spesso sgangherata e parziale) mentre la loro controparte invece che appellarsi alle innumerevoli ragioni che avrebbe potuto avere ha usato un linguaggio spesso violento (proprio in funzione del dogmatismo intrinseco) additando chi non aderiva a tale pensiero di essere poco più di un orango mal cresciuto. Il che potrebbe anche essere vero ma DEVI spiegarmi esattamente le ragioni per cui lo sono. Nel momento in cui una persona si sente obbligata ad aderire ad un idea senza avere gli strumenti per capirla cercherà in ogni modo di opporvisi aderendo a qualunque pensiero (giusto o sbagliato che sia) purché sia ben argomentato e di facile comprensione. In questo caso specifico poi si è voluto sminuire quello che è un pezzo fondamentale del discorso ossia la differenza culturale. La cultura di un paese, la sua storia e le sue radici non si possono mai svincolare dalla fattispecie in analisi. Un gesto, un idea, un pensiero hanno valore estremamente diverso a seconda del contesto e della cultura di riferimento che rappresenta in gran parte delle situazioni il tassello più importante per la lettura di una realtà o di un comportamento sociale.
Se io fossi nera non mi sentirei offesa dal fatto che si faccia un’imitazione all’interno di un gioco basato sul travestimento ma dal fatto che non ci siano(o siano quasi inesistenti )giornalisti, medici, impiegati pubblici, insegnanti neri...a volte, e lo dico con tutto il rispetto, mi sembra si abbia il gusto della polemica a vuoto
E infatti non lo sei. Anche gli uomini non capiscono il nostro disagio nell'essere fischiate per strada, non significa che il disagio non esista.
@@ricciolidodio4600 Non so che uomini frequenti tu, ma non ho mai sentito un uomo sostenere che fischiare ad una donna per strada sia innocuo
@@jacopo.mazzei purtroppo parecchi uomini non capiscono quanto sia da cavernicoli una cosa del genere, per mia personale esperienza circa l'80%. Ma non mi piace divagare, parlo parecchio per metafore e questa era fine a sé stessa, non era volta a creare altri dibattiti.
@@ricciolidodio4600 il disagio però può esserci sempre, il punto del video è proprio che a volte è giustificato, a volte no. La Black face usata con l'intento di denigrare e umiliare una persona di colore è razzista, una persona truccata per uno spettacolo teatrale invece no. Non è il gesto di colorare il viso che è razzista in se, ma come viene utilizzato. Ci sarà sempre qualcuno che si sentirà offeso ma bisogna cercare di capire il contesto in cui una cosa viene fatta.
Infatti non ho fatto nessun riferimento al programma, ho risposto ad un commento simile che diceva che nel 2019 non ci si dovrebbe più offendere per la pratica del black face. Le generalizzazioni non mi piacciono e tanto meno chi dice "Eh, io fossi nero non mi offenderei", a prescindere dal contesto, è troppo facile parlare "dall'esterno" e cioè da persona che certe cose non le vive sulla propria pelle. Per il resto sono d'accordo con te.
Anche la questione di Trudeau e di condannare retroattivamente il suo blackface (che non era all'epoca un problema, e non era stato fatto per motivi razzisti) ha dell'assurdo, quasi del fanatismo inquisitorio.
Mi sembra che si voglia vedere del marcio dove non c'è. Tale e quale è uno show basato sull'imitare i cantanti e se per imitare Beyoncé bisogna mettersi del trucco in faccia, sia che sia per scopo satirico sia per scopo (come nel suddetto programma) di pura imitazione, non vedo dove sia il problema. Se Crozza facesse un'imitazione di Obama, anche molto derisoria come quella di Razzi, con, per ovvi motivi, una black face, non ci vedrei del razzismo finché il colore della pelle non è il motivo diretto di una battuta, di uno sketch o di un giudizio negativo. D'altronde, nessuno scrive articoli su Crozza quando imita l'accento fiorentino di Renzi o l'accento milanese di Berlusconi. Beyoncé è stata imitata in quanto cantante, non in quanto persona di colore.
Grazie mi hai fatto accorgere delle spessore di The Il Post : odio i dogmatici .
16:20
Nono. La trasmissione si chiama TALE E QUALE show e, perciò, devi imitare al meglio delle possibilità (stilisticamente e FISICAMENTE) il cantante che ti è stato imitato (quindi, se ti capita un cantante di colore, dovrsi truccarti per scurirti il volto, così come, se devi imitare un cantante asiatico o svedese, dovrai utilizzare altri tipi di make up per rendere la tua carnagione e i tuoi tratti somatici il più simili possibile a quelli dell'artista a cui devi rendere omaggio).
Non è mai stato sfruttato il trucco per avere espedienti comici o per irridere o denigrare l'artista che viene imitato, anzi.
(Inoltre, rispetto alle solite trasmissioni Rai, è molto sopra la media)
Tralasciando la trasmissione, che immagino essere particolarmente trash, nel leggere le varie argomentazioni su twitter a riguardo ho pensato esattamente al titolo del tuo video. Come passare dalla parte del torto in tempo zero!
Trovo che il problema, come mi sembra abbia detto anche Wesa, sia prendere un'azione meccanica ed oggettivamente visibile (tingersi la faccia di nero) con l'interpretazione soggettiva anche se giustamente condivisa che ad essa noi associamo (razzismo) e costruirci sopra un precetto morale che vuole essere assoluto.
Questa abitudine di ridurre tutto a precetti semplici e seguirli alla lettera è stata una delle prime impressioni che ho avuto sugli Statunitensi quando ci sono stato in contatto per un po' di tempo (si parla sempre in generale eh, non sono mica tutti così), in Italia non è una tendenza che ho avuto modo di vedere, anche se magari mi sbaglio, e sono contento della cosa.
Oltre ad essere una cosa dogmatica, questa pappetta di precettistica sulla b.f da parte di Vice mi pare anche un insulto all'intelletto di chi legge il post, come se l'autore volesse invitarci a non fare sforzi interpretativi sui fatti ma di ridurre tutto ad uno schema semplice di buoni e di cattivi, come in "Air Force One" con il fighissimo presidente Harrison Ford che pesta di botte i terroristi brutti e cattivi.
Magari importiamo da oltre l'Atlantico più hamburger e meno paralogismi 😄
Wesa, tu fai un discorso molto bello sulla necessità di curare, oltre il messaggio, anche il modo in cui lo comunichiamo. Tutto interessante e, a parer mio, molto giusto. Ti faccio i miei sinceri complimenti. Ma non posso fare a meno di pensare che dall'altro lato c'è un Salvini che con la Nutella e i discorsi razzisti da bar ci sta vincendo le elezioni e una Giorgia Meloni che con urla sgraziate e odio profondo sta facendo salire i fascisti nei sondaggi.
Sono certa che il discorso che fai tu abbia un senso grosso come una casa, soprattutto in questo momento, ma mi chiedo a quanto serva. Noi siamo qui, nell'ambiente più o meno protetto della community, a ragionare e - diciamocelo - sentirci anche molto fichi per questa nostra facoltà, e intanto là fuori il paese è in mano a gente che del politically correct se ne sbatte, e i cui team di esperti in comunicazione suggeriscono l'esatto opposto del contenuto di questo video, ossia: semplificazione estrema in modo che anche i bifolchi ci arrivino, slogan superdogmatici, linguaggio terra terra, culto della personalità e dell'autorità che non si discute, delegittimazione e derisione dell'avversario e presunzione di infallibilità. Mi chiedo, come possiamo applicare i concetti da te espressi così bene nella vita di tutti i giorni e fare in modo che abbiano un impatto reale? Come possiamo anche solo sperare di poter influenzare, per non dire cambiare, il modo in cui si comunicano le cose importanti in questo paese? Spero di non aver scritto in maniera dispersiva.
Complimenti per il tuo lavoro.
Vero, me lo chiedo tutti i giorni pure io
qualcuno conosce una battuta black humor sui curdi ? perche in questo momento storico vengono presi per il culo dal mondo intero ma senza ironia🙀
Per favore: sposiamoci.
È la prima volta che commento ad un tuo video e mi sento molto in soggezione...sono sostanzialmente d'accordo con chi pensa che la black face non sia solo dipingersi la faccia di nero quando non si è neri ma che ci debba essere un intento denigratorio (e mi sembra che sia questo il messaggio che il tuo video voleva dare: il contesto è parte del significato di un simbolo). Solo che adesso sto avendo un cortocircuito mentale sul paradosso della tolleranza e su quanto l'essere intolleranti verso gli intolleranti possa essere considerato un dogma...l'intolleranza è una forma di ignoranza, anche se fosse ignoranza inconsapevole?. Mi rendo conto che il mio commento è abbastanza slegato dal video
Il post mi sembra voler fissare forzatamente un unico significato/intento ad un gesto indipendentemente dal contesto. Non mi sembra che questo sia corretto. Lo show in questione è un programma in cui si imitano altre persone, non vedo perché uno dovrebbe limitersi a imitare la propria etnia. A questo punto mi chiedo se il problema è stato il colorarsi la pelle in sé o se sia successo altro per giustificare questa risposta
Wesa bel video come al solito, però a sto giro credo che ti saresti dovuto informare su tale e quale show. Da non fruitore della televisione in generale basta conoscere un minimo la trasmissione per capire che questo gesto non era assolutamente razzista. Lo show si basa su dei concorrenti che devono cercare di assomigliare il più possibile sia esteticamente che dal punto di vista canoro a dei cantanti famosi; quindi oltre al discorso che hai fatto tu che è giustissimo, secondo me bisognerebbe anche dire che questa denuncia in particolare è inutile e sterile.
Grazie, cercavo questi contenuti per approfondire sull'argomento.
Conoscevo a malapena questo fenomeno (ne avevo soltanto sentito parlare), ma ho dovuto approfondire quando ho sentito che la trasmissione "tale e quale show" fosse stata accusata.
Continuo ad avere le mie idee a riguardo, potremmo dire che "per rispetto" della causa, non userei un cosplay di un personaggio nero in nessun contesto, ma spero che questo possa cambiare presto. Anche nei commenti leggo di persone che hanno cambiato idea su un cosplay TEMENDO di essere accusati di blackface, veramente? Bisogna TEMERE di essere chiamati razzisti? Neanche fossimo in un regime. (Sottolineo il messaggio provocatorio).
Ho avuto una discussione su questo tema con delle ragazze/ragazzi molto attive/i sull'argomento, ed è successo proprio quello che hai detto tu. Durante la discussione ho notato che quello a cui avevo dato vita stava offrendo una sponda a chi veramente è razzista, mentre il mio intento era solo quello di discutere tranquillamente sull'accaduto.
Infatti te ne stavi zitto e a cuccia...ora per colpa tua magari ci sono merde razziste
@@bogo_wanderlust3692 ❤
@@eros1990 stavo scherzando comunque...cioe se fossi stato in te la discussione l'avrei fatto pero avrei snobbato il razzista che cercava di cavalcare l'onda del dissenso
mettere i gufi a testa in giu' e' oggettivamente una pratica inaccettabile
A me pare che sia proprio questo post a cercare di incastrarsi in un contesto che in realtà non gli riguarda. Mi spiego. Come leggevo anche in altri commenti, tale trasmissione prevede che, in modo randomico, i partecipanti vengano chiamati ad imitare un artista a caso, che sia Albano o, appunto, in questo caso Beyoncé. A questo punto vengono istruiti in tutto ciò che caratterizza questo artista, da come canta, a come si muove, e alla fine vengono imparruccati, truccati, per assomigliarci anche visivamente il più possibile. Perciò, mi chiedo, in questo determinato caso ha senso parlare di razzismo, di Black Face? Per quanto a me la trasmissione non piaccia, ma potrebbe essere al pari di un cosplay per quanto mi riguarda. Come faccio a vestirmi da Junior (Piccolo) di Dragon ball se non mi trucco la pelle di verde? Per assomigliare a Beyoncé o a qualsiasi altro artista dovrò attingere a tutto ciò che lo caratterizza, e in questo caso il colore della pelle è paragonabile alla sua capigliatura, non so se mi spiego. Certamente poi, la Black Face porta con sé una storia, ma in questo specifico caso, non si sta parlando di qualcuno che si è truccato in quel modo per beffarsi di un'etnia, bensì, per assomigliare ad una cantante che evidentemente ha la carnagione più scura di colui/colei che doveva interpretarla e assomigliarle. Non so, mi sembra un post a vuoto che vuole cercare di polemizzare laddove non ce n'è bisogno
Nell'opera lirica ci sono personaggi di colore, che oggi come oggi riusciamo a trovare dei tenori neri per interpretare Otello o delle Soprano nere per interpretare Aida sono la persona più contenta del mondo, altrimenti il cantante si DEVE truccare la faccia... il "Moro di Venezia" non può essere bianco, A meno che non cambino la storia e lo facciano diventare Albino... che dopo la versione della Carmen in cui lei uccide lui ormai non mi stupireu più di nulla
Mai visto "Scrubs"? Fantastico. I due protagonisti amici sono uno bianco (JD) e uno nero (Turk). Si chiamano affettuosamente con epiteti buffi, x esempio il bianco chiama l'altro "cioccolatino", si vogliono bene, le caratteristiche dell'altro sono amate. È razzista? Riconoscere affettuosamente una bella caratteristica dell'altro a me sa di buono (altrimenti significa che è acclarato che "nero" è brutto?). In una puntata, addirittura, Turk, per vincere una discussione con una persona bianca, insinua che l'interlocutore sia razzista... l'altro si ritira impaurito dell'etichetta, ma Turk se ne è solo approffittato. Tutto passa con leggerezza...con la giusta leggerezza. Forse sbaglio, forse non c'entra con l'argomento, ma a me piace pensare che sarebbe bene andare avanti e dare nuovi e positivi significati ad alcune cose.
Nella trasmissione Tale e Quale, NON vengono presi in giro, secondo me vengono omaggiati i grandi cantanti. Vogliamo chiudere questa polemica? Diciamo alla trasmissione di chiamare un nero e fargli interpretare un bianco. Punto.
Ciao Wesa,
video molto interessante (come sempre d’altronde 👏), soprattutto per l’aspetto dogma/libero pensiero.
Quest volta non sono del tutto d’accordo con alcuni punti da te sollevati.
Non seguo la televisione, né questa trasmissione in particolare, ma mi è capitato di vederne più puntate negli scorsi anni, perché piaceva molto a miei ex-suoceri e perché, sebbene sia una trasmissione intellettualmente poco interessante, non è certo spazzatura...
Certo, se avessero guardato Ciao Darwin sarei andato in camera 🤦🏻♂️
Detto ciò, credo che - come tu stesso dici - il Blackface non possa essere sbagliato sempre e a priori, ma in base al contesto.
Sempre se di Blackface si può parlare, visto che le imitazioni di questo programma non nascono mai per prendersi gioco dei cantanti, ma per omaggiarli, mentre il Blackface è un trucco stilizzato, esagerato che ha come obbiettivo quello di prendere in giro le persone dalla pelle scura.
Tornando al programma... lo studio della vocalità, delle movenze del cantante viene presa con molta serietà dai partecipanti, in linea con lo scopo del programma.
Accanto all’ottima cura della performance non può che esserci una grande attenzione ai dettagli anche per quanto riguarda trucco, parrucco, vestiti ecc... e credo sia giusto così, visto che il programma è basato sulla miglior imitazione (nel senso di somiglianza, non di sfottò), e non sulla parodia.
Secondo me l’utilizzo del trucco in questo contesto è molto rispettoso.
Magari, potrebbe essere utile, visto che per alcune persone il tema è molto sentito, che gli autori del programma esplicitassero la loro distanza dal voler parodizzare i vari personaggi, anche se seguendone un paio di puntate, mi sembra sia abbastanza palese agli occhi dello spettatore.
So che il punto del tuo video era un altro e su quello mi trovo perfettamente d’accordo.
Ho però ritenuto doveroso fare questa distinzione, perché ho avuto la sensazione che sminuissi troppo un programma televisivo sicuramente semplice, ma non becero.
Concordo in toto con te, far passare tale e quale come trasmissione trash senza conoscerla è come dire che colpo grosso è un programma altamente culturale...informiamoci meglio anche sulle intenzioni del programma che si cita,a maggior ragione se si deve dare importanza alle intenzioni ;)
Grazie per questo video! Che poi, io mi chiedo: se è sempre e comunque offensiva la blackface perché si tratta di un bianco che si "traveste" da nero, allora sono sempre e comunque offensive anche le drag queen perché sono uomini che si travestono da donne (peraltro in maniera molto più estremizzata e parodistica di quanto si sia fatto al Tale e Quale)?
E' liberatorio vedere che i commenti sono per la maggior parte schierati a favore del programma.Semplicemente, quello che è avvenuto nel programma non rientra nella definizione di "blackface". Dire "le intenzioni non contano, la gente si offende" non mi pare un argomentazione valida.
Lo credo anch'io.
Sono felice che ci sia gente che pensa che le cose vadano prima analizzate e contestualizzate e poi se ritenute sbagliate criticate.
Concordo in toto.
Sei bravissimo!
Se ti interessa il tema, ti consiglio il libro "Il colore della nazione".
In USA sanno che è offensivo per noi italiani stereotiparci con pizza mafia e mandolino, eppure lo fanno e continuano a ripeterlo in continuazione appena ce n' è l' occasione...o forse non lo sanno che ci offendiamo così tanto? Secondo me vale lo stesso discorso per questo blackface, semplicemente noi
lo facciamo a cuore leggero, non ce ne rendiamo conto non pensando che sia offensivo. Perlomeno io la penso così. Charlie Chaplin fece una caricatura maestosa di Hitler... Nessuno si è offeso
Esempio pessimo. Mai visto nessun italiano offendersi per pizza mafia mandolino, anzi ho l'impressione che siano gli italiani stessi a scherzarci. Io stesso ci scherzo su. C'è una palese differenza tra fare battute sugli stereotipi e pensare che questi stereotipi siano una rappresentazione accurata della realtà, e dubito che gli americani pensino che siamo davvero così.
Perdonami ma lo stereotipo italiano visto dagli americani a me non fa ridere e se a te non dà fastidio non vuol dire che valga lo stesso per tutta la comunità italiana, stessa cosa
vale per quello che penso io, volevo dire solamente che non per forza bisogna prendersela se qualcuno fa qualcosa che involontariamente offende una comunità
Per citare il mio buon compatriota Shy di Breaking Italy, un altro esempio "blackface" che strettamente tale non è sono i mamuthones e altri tipi di personaggi folkloristici sardi, raffigurati da attori con maschere o pitture nere sul viso.
Il tuo discorso è inoppugnabile e ne sono rimasto estasiato; Per quanto riguarda Tale e Quale Show che ho avuto modo di vedere un paio di volte, sostanzialmente il suo scopo è prendere dei cantanti o dei vip (che hanno abbastanza tempo libero per partecipare allo show) e per diverse puntate farli competere in una gara a chi è più bravo a imitare un determinato cantante Nazionale O internazionale, non solo nella voce ma anche nelle caratteristiche fisiche gestuali eccetera eccetera... Va da sé quindi che per quanto riguarda il comparto visivo tali persone vengano truccate da esperti di make-up per renderli simili ai cantanti che andranno ad imitare. ed è così che un Gabriele Cirilli può diventare un PSY e un Valerio Scanu può diventare un Lionel Richie (esempi a caso). ora L'obiettivo non è assolutamente offendere tali cantanti né tantomeno la loro etnia, Casomai l'obiettivo è quello di dare al pubblico di Rai 1 un'offerta musicale molto varia che spontaneamente magari non cercherebbero: ed è così che la "sciura Maria" dopo 40 anni di Celentano va a scoprire una Shakira poiché è cantata da Orietta Berti o un Ray Charles cantato da Enrico Papi. Diciamo che in un certo senso in questo show io vedo una buona intenzione di divulgazione musicale a un pubblico che guardando questo Show guadagnerebbe in consapevolezza e perderebbe ignoranza (Sì il target è quello). in Italia Purtroppo c'è il problema che non abbiamo molti cantanti di pelle nera (quantomeno non tra quelli che hanno abbastanza tempo libero per poter partecipare a questo Show) Ma anche se li avessimo, far interpretare ai solo i concorrenti di colore personaggi di colore sarebbe un' estremizzazione a livello di quello che sta succedendo al momento in Usa con il Voice acting.
Ma tutto questo caos per Carlo Conti?
Perché non fai un video sull'assurda polemica su Via col vento? Sarebbe interessante.
Condivido appieno. Vice secondo me semplifica un sacco i fatti.
Interessante! Magari esplicitiamo più spesso che la matematica esplicita sempre gli assiomi e poi argomenta completamente :)
Sono d'accordo. Questo secondo me è l'estremizzazione del politically-correct e come ogni estremizzazione è stupida e fa solo danni. Non è così che si combatte il razzismo. E poi, vogliamo parlare del caso di Justin Trudeau?
Wesa posso chiederti come mai nelle ultime settimane hai girato così pochi video?
Sono stato malaticcio e non sono ancora al top. Settimana prossima spero di ripartire come si deve
@@WesaChannel Dato che leggerai il messaggio colgo l'occasione per ringraziarti della tua presenza su TH-cam in generale e soprattutto per aver girato 2 video nello specifico: quello su Semenya e "università e futuro". Spettacolari entrambi
Concordo con Wesa sull'analisi relativa al blackface ma credo che ci siano cose al di fuori dell ambito scientifico che possano essere "dogmatizzate". Mi viene in mente lo stupro o la pedofilia, in questi casi il contesto è irrilevante.
P.S. Wesa sei un grande ti stimo veramente tanto *love*
Ciao Wesa. Video interessantissimo, mi ha ricordato una questione-polemica di quest'estate che mi permetto di sottoporti. Se non sbaglio a giugno, all'Arena di Verona é andata in scena "Aida", di Giuseppe Verdi, un melodramma ambientato in Egitto la cui protagonista, Aida appunto, è di colore. Il soprano che avrebbe dovuto cantare, di nazionalità statunitense, si era rifiutato di pitturarsi la faccia di marrone, a differenza di quanto era stato indicato dalla regia, perché considerata una pratica inopportuna e razzista: decise che avrebbe cantato nei panni di un'Aida caucasica. Molti opinionisti si erano espressi in merito alla questione, ricordo il tenore Placido Domingo che aveva dichiarato che Aida è nera e che, per rispetto e senso dell'opera, la cantante sarebbe dovuta sembrare africana. Non mi sono poi informato su come sia effettivamente andata in scena l'opera. Da un lato l'osservazione di Domingo è sensata: Aida è nera, Otello è un moro, Cho Cho San è giapponese e le loro storie acquisiscono il senso che l'autore aveva pensato solo in questi contesti. Eppure mi sembra, come hai evidenziato, un modo di recitare superato, forse perché leggermente offensivo. Posso chiederti se hai un'opinione in merito? Grazie in anticipo, continua così!