.avvocato complimenti per il suo stile . mi sono laureata in giurisprudenza a Brescia nel 2003 poi ho mollato il praticantato . con il suo modo farebbe venire voglia di riprendere a chiunque!!
Riguardo al punto 2: ma ci mancherebbe che il lavoratore ha comunque diritto alla NASPI, a prescindere del motivo del licenziamento... sono soldi suoi! La NASPI rappresenta infatti una parte dei contributi trattenuti dalle buste paga e versati dal datore proprio per il lavoratore, e non a caso si calcola proprio in base alle settimane contributive. Ci mancherebbe che l'Inps facesse storie! Anzi, a ben vedere, l'anomalia è che in caso di dimissioni il lavoratore non abbia riconosciuto il suo sacrosanto diritto!
Non è così. La Naspi non ha nulla a che vedere con la previdenza propriamente detta e non ha nulla a che vedere con i contributi versati (anche se non vi sono stati versamenti da parte del datore, la Naspi spetta comunque purché il rapporto di lavoro non venga disconosciuto). Essa è intervento rientrante nelle funzioni di assistenza sociale, è finanziata dallo Stato (quindi dalle imposte comuni) ed è legata alla retribuzione percepita dal lavoratore nei 4 anni precedenti. Per ottenerla occorre una dichiarazione di disponibilità allo svolgimento dell'attività lavorativa/formazione: quindi se il lavoratore decide di non lavorare e basta, nemmeno dopo le proposte provenienti dai centri per l'impiego o addirittura rifiutando di dare la propria disponibilità, la Naspi non spetta. Parimenti non spetta se il lavoratore può accedere alla pensione o se prende servizio presso altro datore di lavoro (ma ci sono tante partcolarità ed eccezioni). Poi è chiaro che dietro la dicitura "dimissioni" si nascondono spessissimo situazioni in cui il lavoratore non ha lasciato il posto di lavoro per libera scelta ma è stato forzato: occorrerebbe una controriforma del diritto del lavoro che riequilibrasse un po' la situazione permettendo un po' di giustizia sostanziale nei confronti dei lavoratori ma mi sembra che non sia tra le priorità delle forze politiche presenti in Parlamento (così come di quelle che si sono susseguite negli ultimi decenni).
@@gigiottotenerotto7365 Ciao, alcune ottime puntualizzazioni, ma che "La Naspi non ha nulla a che vedere con la previdenza" mi dispiace ma non concordo, così come non concordo che non sia, almeno parzialmente, finanziata dagli stessi contribuenti. Comunque rileggendomi a distanza di mesi, nel mio precedente messaggio ho semplificato un po' troppo, lo ammetto ;) Sull'ultimo punto concordo al 100%, il mondo del lavoro è spaccato come non mai, tra diverse classi di lavoratori sfruttati, sfruttatissimi (stagionali, co.co.co., p.iva e precari vari) e paria senza casta (riders, digital workers, e lavoro nero puro).
L'errore di fondo è che la Naspi viene finanziata prevalentemente con contributi obbligatori totalmente a carico del datore di lavoro pari al 1,61% dell'imponibile previdenziale. Nessuna trattenuta a carico del lavoratore.
Buongiorno chi non a più articolo 18 grazie a chi lo ha permesso ora siamo schiavi di perdere il lavoro è cercare che gli siamo sempre simpatici ! Non abbiamo più diritti anche se ci comportiamo bene siamo sfruttati e pagati poco dove gli scioperi non ci sono più come una volta ! I nostri genitori hanno lottato per i diritti la classe mobile dove la vita aumenta e lo stipendio mai di questo deve parlare Avvocato fate girare questo messaggio è per tutti noi siamo tra i penultimi in Europa è una vergogna in Italia 🇮🇹 si sa solo parlare !!!!
Ciao a tutti questa gente ci prende sempre in giro con le loro leggi dobbiamo reagire è farci sentire ! Chi ha una famiglia non può andare via da queste leggi e’ dalla bellissima Italia ma reagire i nostri figli è la nostra vita non vale niente per loro , ci girano intorno per le loro pensioni e stipendi da capogiro . Io sono un povero operaio come tanti e fra poco disoccupato
Tema NASPI: non capisco come mai, avvocato, cita sempre il dipendente che "viene licenziato per inadempimenti/cattiva condotta (giustificato motivo soggettivo") versus chi viene licenziato per giustificati motivi oggettivi, tralasciando sempre che la maggiore platea a cui spetta il contributo di ricollocazione è quella dei disoccupati a seguito della scadenza naturale di un contratto a tempo determinato, o in somministrazione. Che poi, tra l'altro, il maggior tasso di furbi sta proprio in quest'ultima categoria. Ad esempio: lo stato controlla se al lavoratore, a scadenza contrattuale, viene proposta una proroga che quest'ultimo non accetta? Oppure, se il "lavoratore" rifiuta proposte di lavoro fatte da aziende e agenzie, preferendo il sussidio statale? Manca tutta questa parte , a mio avviso, che è molto consistente e davvero poco accettabile.
Salve, complimenti per la rubrica molto comprensibile. Avrei una domanda, se qualcuno ci cerca sul posto di lavoro chiamando il centralino dell'azienda e cercando di un dipendente senza autorizzazione, commette reato?
Come le stavo dicendo mi ha licenziato senza preavviso e solo dopo che ho fatto lavori pesanti come spostare i mobili e i altro questo a fatto aggravare il mio stato di bipolarismo e depressione maggiore nonché problemi alla schiena tutto attestabile,non ho
Premesso che è sempre un piacere seguirti, l'illecito penale cui fai riferimento nel video riguarda solo i contributi a carico del dipendente (art. 2 comma 1, legge 638/1983). Il mancato versamento dei contributi a carico del datore non costituisce invece reato, salvo che nella ipotesi prevista dall'art. 37, legge 689/1981. Un caro saluto.
Ciao.... Mi pare che te ne intendi 😎 Volevo chiederti... Sai se io posso pretendere che mi vengano pagati i contributi x il lavoro che ho svolto nel 2018 x 3 mesi? Non me li hanno versati....
Ho un regolare lavoro a tempo indeterminato e sono volontario VVF. Gli interventi effettuati con i VVF sono retribuiti e questi vanno in somma nella dichiarazione dei redditi. La cosa grottesca arriva ora: Le retribuzioni (Statali) non prevedono il versamento contributivo ai fini pensionistici ma, all'atto della dichiarazione dei redditi fanno somma, incidono sul reddito stesso e lo Stato chiede indietro le tasse! Ma come, lo Stato stesso prima ci paga IN NERO non versando i contributi e poi ci obbliga a pagare le tasse su questi soldi perché fanno reddito? E' possibile contestare questa condizione? Premetto che come volontario eseguo il mio dovere NON per soldi ma per spirito -appunto- di volontariato . Se lo Stato non mi pagasse gli interventi lo farei lo stesso, anzi, mi sentirei meno preso per i fondelli visto che le rinunce alla vita privata, alle festività, all'essere disponibili a qualunque ora del giorno e della notte , al mettere a repentaglio la mia incolumità sono "investimenti" della mia persona per la comunità e senza fini di lucro.
@@nicolofrongia8537 Primo: chi sei e che competenze hai in merito a quanto ho scritto. Secondo: è evidente che non sai di cosa sto parlando. Terzo: Non ho chiesto consiglio a terze parti soprattutto quando queste danno risposte non tecniche e competenti.
@@fabiopadova6200 Evidentemente se quanto ho scritto ti fa così ridere ne sai più di me: Dimmi un po' simpaticone, sei un volontario? Hai prove contrarie a quanto ho scritto? Forza dai, dimostrami che ho torto e che sei competente al posto di ridere senza dare risposte esaustive.
Per quella regola del periodo di comporto Non ho capito una cosa. Se sei licenziato perché sei stato assente, ma non hai superato quel periodo di assenza, il licenziamento viene considerato Nullo quindi devi tornare al lavoro. Tuttavia per tutta la durata del processo, un vero per tutto il tempo nel quale il licenziamento non era nullo, tu sei stato assente dal lavoro in quanto eri licenziato. Questo non ha creato problemi all'epoca Appunto perché eri licenziato, Ma una volta concluso il processo Il licenziamento è considerato nullo, come se non fosse mai avvenuto. Allora il fatto che io sia stato assente per tutto questo tempo é di colpo immotivato, visto che non sono mai stato licenziato. Allora tutti quei giorni di normale assenza diventano giorni di assenza dal lavoro, e ammettendo che il processo sia iniziato a dicembre, per concludersi a dicembre dell'anno successivo, io ho maturato in un istante un anno di assenza. Questo probabilmente supera il periodo di comporto, il datore di lavoro potrà quindi licenziarmi seduta stante, Appunto perché avrò superato quel periodo
Il periodo di comporto è il tempo durante il quale, in caso di assenza per malattia o per infortunio, il lavoratore ha diritto a conservare il posto di lavoro, pertanto non può affatto parlarsi di assenza immotivata del lavoratore (ingiustamente licenziato e successivamente reintegrato). Il lavoratore sarebbe tornato al lavoro se non fosse stato licenziato, pertanto il datore paga il mancato percepimento dei compensi per tutto il tempo in cui ha ingiustamente tenuto il lavoratore a casa.
Averlo saputo prima... Pensa che io mi sono dovuta dimettere da un lavoro a tempo determinato, il tipo mi aveva inquadrata come aiuto cameriera, ero cuoca, mi faceva fare il triplo di ore che apparivano in busta paga, e poi mi ha cacciata perché non mi vaccinavo anche se mi facevo il tampone rapido.... Insomma, uno stronzo 😓
Visto che siamo in tema lavoro avrei una domanda da porle : dal momento che mio marito percepisce il reddito di cittadinanza e io in qualità di coniuge essendo appunto inserita nel nucleo familiare e attualmente non e sottolineo NON ISCRITTA A COLLOCAMENTO ; fatto presente che difronte ad una convocazione da parte mia e di mio marito presso gli uffici del centro di IMPIEGO AL LAVORO , ho dovuto OBBLIGATORIAMENTE accettare la D.I.D. ossia la DISPOSIZIONE IMMEDIATA ALL' IMPIEGO previa perdita del R.ID. intestato a mio marito . Ma i diretti del cittadino sanciti dalla costituzione italiana e non dalle leggi europee , dove sono finiti ? Io mi sono sentita calpestata sia come persona che come madre e donna poiche messa in croce da una prassi che NON permette all'individuo di scegliere liberamente ....e poi la chiamano democrazia! !!!!! GRADIREI UNA RISPOSTA ( per favore ) GRAZIE !.
Avvocato, sono un installatore di impianti fotovoltaici quindi il mio lavoro si svolge sempre al di fuori della sede (vari cantieri), mi spetta l'indennita di trasferta? CCNL pmi confimi
Una domanda. Nel caso un dipendente durante la attivita lavorativa fosse colto da un malore (es. Infarto o ischemia) che puo portare al doversi allontanare per un lungo periodo di tempo dal lavoro puo portare ad un licenziamento per giusta causa?
No, il licenziamento per giusta causa riguarda un inadempimento notevolissimo che non comporta la prosecuzione del rapporto di lavoro, nemmeno temporanea. Nel caso descritto da te, il datore di lavoro potrà licenziare per giustificato motivo oggettivo, cioè per ragioni inerenti all'organizzazione dell'azienda, rispettando però il principio dell'extrema ratio: prima di licenziare per tali ragioni un lavoratore x, il datore di lavoro ha l'obbligo di provare ad inserirlo in mansioni differenti, nonché livelli di inquadramento inferiori (in tal caso legittimi proprio per tutelare il posto di lavoro in sé) Inoltre, un ramo della giurisprudenza tende a definire il concetto di licenziamento per inidoneità fisica e psichica lavorativa e extra lavorativa al di fuori del licenziamento per giustificato oggettivo.
Naturalmente, il licenziamento sarà efficace e lecito se il periodo di comporto per sommatoria stabilito dal relativo CCNL verrà sforato. Spero di essere stato chiaro!
Signor avvocato , 10 anni fa nel mio condominio , abbiamo fatto dei lavoro straordinari, e io ho versato in bonifici la somma di 12000euro all'amministratore, e lui ogni anno vi metteva una cifra e dopo 5 anni a chiuso il bilancio e in detrazioni, tra il 36%e 50% mi vedo la cifra di 6300 e non 12000 in detrazioni, e ancora oggi il caf ogni anno mi mi fra la detrazione sulla cifra di 6300 e non su 12000, mi può indicare quale è la legge in riguardo, la ringrazio anticipatamente
riguardo alla questione al minuto 5:00, non è cosi semplice fare i furbi perchè se uno non si presenta più sul posto di lavoro il datore può non licenziarlo per ripicca e metterlo in aspettativa per non pagargli lo stipendio, emettendo un cedolino a zero euro. A quel punto i costi di gestione di un dipendente assenteista saranno minimi e lo costringerà a licenziarsi di sua volontà, rinunciando cosi allo stipendio e perdendo il diritto all'indennità di disoccupazione, che scatta solo in caso di cessato rapporto di lavoro, non in caso di aspettativa.
Secondo me in Italia chi sta' bene sono quelli che non lavorano....ricevono tutti i diritti...non pagano medicine...assistente sanitaria gratuita...bonus di ogni specie gas metano corrente benzina ecc.ecc.pacco alimentare ...diritto a una casa popolare....non pagano tasse nazionale regionali e comunali...infine .con un lavoro in nero vivono meglio di chi riceve uno stipendio regolare....per premio lo STATO ci da' anche la pensione di vecchia senza aver versati contributi...il mondo gira al contrario.. Scusate dimenticavo il reddito di cittadinanza o universale...a questo mi chiedo il fesso sono io che lavoro alzandomi alle 6 di mattino e pagare tutte le tasse per mantenere i parassiti e mafiosi che succhiano il sangue agli onesti che lavorano..
Salve avv mi chiamo Franco dore sono stato assunto con il collocamento mirato legge 68/99 le condizioni fisiche sono peggiorate mi sono ho avuto da parte del medico del lavoro del azienda delle prescrizioni di alternanza da postura da in piedi a seduto non riesco più a fare quel tipo di mansione i miei rappresentanti sindacali sono assenti come mi devo comportare
non possiamo avere solo cavalieri l'l'indiscutibile professionalita e ambizione personale sono fonte di orgolgio e soddisfazione per chi effettivamente è un indispensabile ingranaggio di un sistema che funziona un buon dipendente è inpagabile
Invece si può chiedere un risarcimento per annunci di lavoro fuorvianti? Ad esempio mi candido in un posto per assistenza clienti, ricevo la telefonata per fissare il colloquio, vado lì e scopro che mi sono candidato in un ufficio vendita, io che per vari motivi non voglio fare vendita e l'annuncio non parla assolutamente di vendita di fatto ho perso tempo, per legge potrei chiedere un risarcimento?
Se l imprenditore, non ha i soldi, per pagare contributi e dipendenti.... CHIUDE. Dichiara fallimento, va a fare il dipendente....fa quello che vuole La naspi i dipendenti se la sono strapagata lavorando, ci mancherebbe non potesse usufruirne
anni fa sono stato pesantemente mobbizzato (addirittura con tanto di processo e condanna, tutto abilmente orchestrato fin nei minimi dettagli, quanta cattiveria e odio nei comunali). Non sono stato risarcito per l'inattività forzata e per la depressione che mi ha colpito. Ho fatto domanda per la NASPI ma mi è stata negata perchè, si legge nell'istanza di diniego (letta x caso un mese fa, che se aspettavo loro potevo morire e forse era quello che volevano), ero dipendente pubblico. Non si sa più a chi dare retta.
La mia ditta ha fallito e a quanto pare il mio datore di lavoro non può pagare a nessuno dei 4 operai il TFR, ho lavorato 11 anni senza mai richiederlo e ora non dovrei prendere ciò che mi spetta, che dovrei fare?
Se era una società di persone, ti puoi rifare sul patrimonio del datore e, contemporaneamente, avvisare l'inps. Se era una società di capitali idem, ma ti rifai sui beni dell'impresa. A prescindere quindi devi insinuarti nel fallimento della società, poichè i lavoratori sono preposti rispetto ad altri creditori nella liquidazione.
Ah be dopo entrate nel magico mondo delle agenzie immobiliari dove è tutto a discrezione di serieta o buffonaggine se ti pagano o no, tanto i contributi sono cazzi tuoi ( del titolare della partita iva )
Che schifo la prima parte,tutela lo stato e non i dipendenti, un altra circostanza lo vissuta di persona promessa di lavoro poi rifiutata ma poi non ho insistito poiché si trattava di un mese
Io ho lavorato (purtroppo) dal 14/2/2018 a fine maggio 2018 in una cooperativa sociale di Verona. Il contratto di lavoro era collaborazione occasionale (dicono che non devono versarli fino a che il lavoratore non ha guadagnato 5000€, ma è vero?). Per caso posso fare causa pretendendo che mi versino i contributi x quei 3 mesi li'? No perché all' Inps ho controllato.... E non ci sono i contributi versati x questo lavoro!!
@@stefanol1359 😱😱😱preferirei di no... Ma da quello che ne so fanno tutte alla stessa maniera .... La mia si occupava di istruzione... Diciamo che è a borgo Venezia ...e arrivata la fine dell' anno scolastico (2017/18) mi hanno buttato via come un fazzoletto usato.... Bah... Se vuoi scrivimi al 347 699 73 63 Infatti mi dicevo: vedi tanti insegnanti nuovi, avranno molti iscritti... Invece è perché avendo il contratto di collaborazione occasionale, arrivati ai 5000,00€ dovrebbero versare i contributi Inps... Invece loro cosa fanno x non pagare? Cambiano personale... Bah, che mondo....
Se la coop del caz.. ti paga quando gli fà comodo e tu hai bollette da pagare (oltre all'affitto) la legge dice che la paga puoi aspettarla anche per 3 mesi prima di iniziare una causa, questa è la legge? Che gioia...
Aggiungerò un commento più esaustivo dopo aver finito il video ma ritengo giusto ricevere la naspi anche in caso di giusta causa perché mi trovo nell'impossibilità di avere giustizia, il datore non mi paga, non sono tutelato perché le mie spese continuano malgrado il mancato pagamento, se mi licenzio resto senza lo stipendio e senza naspi e il datore non mi licenzia nonostante dica di non potermi pagare, dove li prendo io i soldi per le spese? Io ho lavorato e lavoro devo farlo gratis? Se la ditta fallisce non è detto che prendo gli arretrati. Poi nel mio caso non paga ne me ne i miei contributi. Fate voi.
Se uno vuole essere licenziato e' molto semplice, alzi le mani a un collega, a un cliente, o a un fornitore , e vedrai che sei licenziato e subito anche.
Non è cosi facile fare il decreto ingiuntivo per il mancato pagamento delle retribuzioni. Una volta il giudice rigetto' il decreto perché le buste paga non erano timbrate dal datore di lavoro. Figurati se il datore di lavoro me li timbrava....
Salve, Non sono stato pagato il lavoro di un intero anno con la scusa che non ho fatto la fattura entro la fine dell'anno. Posso ancora provare a farmi pagare, nonostante siano gia' passati un paio di anni dell'accaduto ? :(
16:01 ispettorato del lavoro, parlo per esperienza, dopo il tentativo di conciliazione a cui il DL non ha neanche risposto, l'ispettorato ha detto che devo fare causa e loro "(semplifico) se ne lavano le mani" morale della favola? una gran perdita di tempo l'ispettorato
In Italia ci sono troppe cose che non vanno bene...
.avvocato complimenti per il suo stile . mi sono laureata in giurisprudenza a Brescia nel 2003 poi ho mollato il praticantato . con il suo modo farebbe venire voglia di riprendere a chiunque!!
Credo che l'argomento telecamere di sorveglianza sul luogo di lavoro possa essere un argomento molto interessante.
Magari da farci un video .
Quanto sei bello Avvocato certo oltre che bravo!! 👍💯❤️💋🍭🐾
AVV.. bravissimo complimenti, 👍😘
Utilissme informazioni...grande continua cosi !!!
Tu sei un grande !!
Riguardo al punto 2: ma ci mancherebbe che il lavoratore ha comunque diritto alla NASPI, a prescindere del motivo del licenziamento... sono soldi suoi! La NASPI rappresenta infatti una parte dei contributi trattenuti dalle buste paga e versati dal datore proprio per il lavoratore, e non a caso si calcola proprio in base alle settimane contributive. Ci mancherebbe che l'Inps facesse storie! Anzi, a ben vedere, l'anomalia è che in caso di dimissioni il lavoratore non abbia riconosciuto il suo sacrosanto diritto!
Non è così. La Naspi non ha nulla a che vedere con la previdenza propriamente detta e non ha nulla a che vedere con i contributi versati (anche se non vi sono stati versamenti da parte del datore, la Naspi spetta comunque purché il rapporto di lavoro non venga disconosciuto). Essa è intervento rientrante nelle funzioni di assistenza sociale, è finanziata dallo Stato (quindi dalle imposte comuni) ed è legata alla retribuzione percepita dal lavoratore nei 4 anni precedenti. Per ottenerla occorre una dichiarazione di disponibilità allo svolgimento dell'attività lavorativa/formazione: quindi se il lavoratore decide di non lavorare e basta, nemmeno dopo le proposte provenienti dai centri per l'impiego o addirittura rifiutando di dare la propria disponibilità, la Naspi non spetta. Parimenti non spetta se il lavoratore può accedere alla pensione o se prende servizio presso altro datore di lavoro (ma ci sono tante partcolarità ed eccezioni). Poi è chiaro che dietro la dicitura "dimissioni" si nascondono spessissimo situazioni in cui il lavoratore non ha lasciato il posto di lavoro per libera scelta ma è stato forzato: occorrerebbe una controriforma del diritto del lavoro che riequilibrasse un po' la situazione permettendo un po' di giustizia sostanziale nei confronti dei lavoratori ma mi sembra che non sia tra le priorità delle forze politiche presenti in Parlamento (così come di quelle che si sono susseguite negli ultimi decenni).
@@gigiottotenerotto7365 Ciao, alcune ottime puntualizzazioni, ma che "La Naspi non ha nulla a che vedere con la previdenza" mi dispiace ma non concordo, così come non concordo che non sia, almeno parzialmente, finanziata dagli stessi contribuenti.
Comunque rileggendomi a distanza di mesi, nel mio precedente messaggio ho semplificato un po' troppo, lo ammetto ;)
Sull'ultimo punto concordo al 100%, il mondo del lavoro è spaccato come non mai, tra diverse classi di lavoratori sfruttati, sfruttatissimi (stagionali, co.co.co., p.iva e precari vari) e paria senza casta (riders, digital workers, e lavoro nero puro).
L'errore di fondo è che la Naspi viene finanziata prevalentemente con contributi obbligatori totalmente a carico del datore di lavoro pari al 1,61% dell'imponibile previdenziale. Nessuna trattenuta a carico del lavoratore.
Buongiorno chi non a più articolo 18 grazie a chi lo ha permesso ora siamo schiavi di perdere il lavoro è cercare che gli siamo sempre simpatici ! Non abbiamo più diritti anche se ci comportiamo bene siamo sfruttati e pagati poco dove gli scioperi non ci sono più come una volta ! I nostri genitori hanno lottato per i diritti la classe mobile dove la vita aumenta e lo stipendio mai di questo deve parlare Avvocato fate girare questo messaggio è per tutti noi siamo tra i penultimi in Europa è una vergogna in Italia 🇮🇹 si sa solo parlare !!!!
Per favore fate girare questo messaggio siamo veramente messi male un GROSSO SALUTO A TUTTI NOI CIAO
Ciao a tutti questa gente ci prende sempre in giro con le loro leggi dobbiamo reagire è farci sentire ! Chi ha una famiglia non può andare via da queste leggi e’ dalla bellissima Italia ma reagire i nostri figli è la nostra vita non vale niente per loro , ci girano intorno per le loro pensioni e stipendi da capogiro . Io sono un povero operaio come tanti e fra poco disoccupato
Bravo così si spiegano le cose. Continua cosi
BRAVISSIMO TI SEGUO CON PIACERE E SIMPATIA
Tema NASPI: non capisco come mai, avvocato, cita sempre il dipendente che "viene licenziato per inadempimenti/cattiva condotta (giustificato motivo soggettivo") versus chi viene licenziato per giustificati motivi oggettivi, tralasciando sempre che la maggiore platea a cui spetta il contributo di ricollocazione è quella dei disoccupati a seguito della scadenza naturale di un contratto a tempo determinato, o in somministrazione.
Che poi, tra l'altro, il maggior tasso di furbi sta proprio in quest'ultima categoria. Ad esempio: lo stato controlla se al lavoratore, a scadenza contrattuale, viene proposta una proroga che quest'ultimo non accetta?
Oppure, se il "lavoratore" rifiuta proposte di lavoro fatte da aziende e agenzie, preferendo il sussidio statale?
Manca tutta questa parte , a mio avviso, che è molto consistente e davvero poco accettabile.
Un contratto a termine dà diritto alla Naspi, eventuali proposte di proroga sono ininfluenti.
Se tu rifiuti un contratto indeterminato perdi la naspi
Salve, complimenti per la rubrica molto comprensibile. Avrei una domanda, se qualcuno ci cerca sul posto di lavoro chiamando il centralino dell'azienda e cercando di un dipendente senza autorizzazione, commette reato?
Come le stavo dicendo mi ha licenziato senza preavviso e solo dopo che ho fatto lavori pesanti come spostare i mobili e i altro questo a fatto aggravare il mio stato di bipolarismo e depressione maggiore nonché problemi alla schiena tutto attestabile,non ho
non hai finito il discorso
Premesso che è sempre un piacere seguirti, l'illecito penale cui fai riferimento nel video riguarda solo i contributi a carico del dipendente (art. 2 comma 1, legge 638/1983). Il mancato versamento dei contributi a carico del datore non costituisce invece reato, salvo che nella ipotesi prevista dall'art. 37, legge 689/1981. Un caro saluto.
Ciao.... Mi pare che te ne intendi 😎
Volevo chiederti... Sai se io posso pretendere che mi vengano pagati i contributi x il lavoro che ho svolto nel 2018 x 3 mesi? Non me li hanno versati....
@@ivanbombana7282Il discorso è troppo impegnativo per questa sede, ma assolutamente sì. Rivolgiti all'Ispettorato del lavoro o ad un sindacato.
@@ivanbombana7282
Attento alla prescrizione.
Avv. Vivissimi complimenti pwe i tuoi video.
Ho un regolare lavoro a tempo indeterminato e sono volontario VVF. Gli interventi effettuati con i VVF sono retribuiti e questi vanno in somma nella dichiarazione dei redditi. La cosa grottesca arriva ora: Le retribuzioni (Statali) non prevedono il versamento contributivo ai fini pensionistici ma, all'atto della dichiarazione dei redditi fanno somma, incidono sul reddito stesso e lo Stato chiede indietro le tasse! Ma come, lo Stato stesso prima ci paga IN NERO non versando i contributi e poi ci obbliga a pagare le tasse su questi soldi perché fanno reddito? E' possibile contestare questa condizione? Premetto che come volontario eseguo il mio dovere NON per soldi ma per spirito -appunto- di volontariato . Se lo Stato non mi pagasse gli interventi lo farei lo stesso, anzi, mi sentirei meno preso per i fondelli visto che le rinunce alla vita privata, alle festività, all'essere disponibili a qualunque ora del giorno e della notte , al mettere a repentaglio la mia incolumità sono "investimenti" della mia persona per la comunità e senza fini di lucro.
Pablo Bardella non devi farti pagare in nero! Quei soldi sono soldi stanziati sicuramente dallo stato che sono arrivati in mano a qualcuno
@@nicolofrongia8537 Primo: chi sei e che competenze hai in merito a quanto ho scritto. Secondo: è evidente che non sai di cosa sto parlando. Terzo: Non ho chiesto consiglio a terze parti soprattutto quando queste danno risposte non tecniche e competenti.
Pablo Bardella mi scusi mr competenza vvf
" le retribuzioni (statali) non prevedono il versamento contributivo ai fini pensionistici. "
Mai sentito una boiata del genere. 🤣🤣🤣🤣🤣
@@fabiopadova6200 Evidentemente se quanto ho scritto ti fa così ridere ne sai più di me: Dimmi un po' simpaticone, sei un volontario? Hai prove contrarie a quanto ho scritto? Forza dai, dimostrami che ho torto e che sei competente al posto di ridere senza dare risposte esaustive.
Mi chiedevo comunque una cosa. Se i contributi sono in base agli stipendi, se non pago gli stipendi non devo i contributi. :-)
Molto utile
Per quella regola del periodo di comporto Non ho capito una cosa. Se sei licenziato perché sei stato assente, ma non hai superato quel periodo di assenza, il licenziamento viene considerato Nullo quindi devi tornare al lavoro. Tuttavia per tutta la durata del processo, un vero per tutto il tempo nel quale il licenziamento non era nullo, tu sei stato assente dal lavoro in quanto eri licenziato. Questo non ha creato problemi all'epoca Appunto perché eri licenziato, Ma una volta concluso il processo Il licenziamento è considerato nullo, come se non fosse mai avvenuto. Allora il fatto che io sia stato assente per tutto questo tempo é di colpo immotivato, visto che non sono mai stato licenziato. Allora tutti quei giorni di normale assenza diventano giorni di assenza dal lavoro, e ammettendo che il processo sia iniziato a dicembre, per concludersi a dicembre dell'anno successivo, io ho maturato in un istante un anno di assenza. Questo probabilmente supera il periodo di comporto, il datore di lavoro potrà quindi licenziarmi seduta stante, Appunto perché avrò superato quel periodo
Il periodo di comporto è il tempo durante il quale, in caso di assenza per malattia o per infortunio, il lavoratore ha diritto a conservare il posto di lavoro, pertanto non può affatto parlarsi di assenza immotivata del lavoratore (ingiustamente licenziato e successivamente reintegrato). Il lavoratore sarebbe tornato al lavoro se non fosse stato licenziato, pertanto il datore paga il mancato percepimento dei compensi per tutto il tempo in cui ha ingiustamente tenuto il lavoratore a casa.
Averlo saputo prima... Pensa che io mi sono dovuta dimettere da un lavoro a tempo determinato, il tipo mi aveva inquadrata come aiuto cameriera, ero cuoca, mi faceva fare il triplo di ore che apparivano in busta paga, e poi mi ha cacciata perché non mi vaccinavo anche se mi facevo il tampone rapido.... Insomma, uno stronzo 😓
Visto che siamo in tema lavoro avrei una domanda da porle : dal momento che mio marito percepisce il reddito di cittadinanza e io in qualità di coniuge essendo appunto inserita nel nucleo familiare e attualmente non e sottolineo NON ISCRITTA A COLLOCAMENTO ; fatto presente che difronte ad una convocazione da parte mia e di mio marito presso gli uffici del centro di IMPIEGO AL LAVORO , ho dovuto OBBLIGATORIAMENTE accettare la D.I.D. ossia la DISPOSIZIONE IMMEDIATA ALL' IMPIEGO previa perdita del R.ID. intestato a mio marito . Ma i diretti del cittadino sanciti dalla costituzione italiana e non dalle leggi europee , dove sono finiti ? Io mi sono sentita calpestata sia come persona che come madre e donna poiche messa in croce da una prassi che NON permette all'individuo di scegliere liberamente ....e poi la chiamano democrazia! !!!!! GRADIREI UNA RISPOSTA ( per favore ) GRAZIE !.
Avvocato, sono un installatore di impianti fotovoltaici quindi il mio lavoro si svolge sempre al di fuori della sede (vari cantieri), mi spetta l'indennita di trasferta? CCNL pmi confimi
Grazie avvocato
Una domanda. Nel caso un dipendente durante la attivita lavorativa fosse colto da un malore (es. Infarto o ischemia) che puo portare al doversi allontanare per un lungo periodo di tempo dal lavoro puo portare ad un licenziamento per giusta causa?
No, il licenziamento per giusta causa riguarda un inadempimento notevolissimo che non comporta la prosecuzione del rapporto di lavoro, nemmeno temporanea.
Nel caso descritto da te, il datore di lavoro potrà licenziare per giustificato motivo oggettivo, cioè per ragioni inerenti all'organizzazione dell'azienda, rispettando però il principio dell'extrema ratio: prima di licenziare per tali ragioni un lavoratore x, il datore di lavoro ha l'obbligo di provare ad inserirlo in mansioni differenti, nonché livelli di inquadramento inferiori (in tal caso legittimi proprio per tutelare il posto di lavoro in sé)
Inoltre, un ramo della giurisprudenza tende a definire il concetto di licenziamento per inidoneità fisica e psichica lavorativa e extra lavorativa al di fuori del licenziamento per giustificato oggettivo.
Naturalmente, il licenziamento sarà efficace e lecito se il periodo di comporto per sommatoria stabilito dal relativo CCNL verrà sforato.
Spero di essere stato chiaro!
@@Karmee chiarissimo. La ringrazio
Avvocato, in questa puntata è stato ampiamente esaustivo.
Ciao. Angelo puoi fare un video su come si esegue un arresto senza commettere errori.
Signor avvocato , 10 anni fa nel mio condominio , abbiamo fatto dei lavoro straordinari, e io ho versato in bonifici la somma di 12000euro all'amministratore, e lui ogni anno vi metteva una cifra e dopo 5 anni a chiuso il bilancio e in detrazioni, tra il 36%e 50% mi vedo la cifra di 6300 e non 12000 in detrazioni, e ancora oggi il caf ogni anno mi mi fra la detrazione sulla cifra di 6300 e non su 12000, mi può indicare quale è la legge in riguardo, la ringrazio anticipatamente
@@michelangeloamato8920
È un avvocato non un fiscalista, e si vede dagli errori che commette.
riguardo alla questione al minuto 5:00, non è cosi semplice fare i furbi perchè se uno non si presenta più sul posto di lavoro il datore può non licenziarlo per ripicca e metterlo in aspettativa per non pagargli lo stipendio, emettendo un cedolino a zero euro.
A quel punto i costi di gestione di un dipendente assenteista saranno minimi e lo costringerà a licenziarsi di sua volontà, rinunciando cosi allo stipendio e perdendo il diritto all'indennità di disoccupazione, che scatta solo in caso di cessato rapporto di lavoro, non in caso di aspettativa.
In apettativa ti ci può mettere solo se hai minimo 10 anni di servizio continuato, questo non lo dici?
@@freddyk4866 ok, non lo sapevo, grazie della precisazione.
In tal caso devi denunciare? Nel caso un'azienda mi faccia perdere tempo
Avvocato buonasera volevo chiedere ma quando vieni assunto a tempo indeterminato e neanche passa un mese si licenzia cosa posso fare?
L'evasione è salvezza.
Secondo me in Italia chi sta' bene sono quelli che non lavorano....ricevono tutti i diritti...non pagano medicine...assistente sanitaria gratuita...bonus di ogni specie gas metano corrente benzina ecc.ecc.pacco alimentare ...diritto a una casa popolare....non pagano tasse nazionale regionali e comunali...infine .con un lavoro in nero vivono meglio di chi riceve uno stipendio regolare....per premio lo STATO ci da' anche la pensione di vecchia senza aver versati contributi...il mondo gira al contrario..
Scusate dimenticavo il reddito di cittadinanza o universale...a questo mi chiedo il fesso sono io che lavoro alzandomi alle 6 di mattino e pagare tutte le tasse per mantenere i parassiti e mafiosi che succhiano il sangue agli onesti che lavorano..
Sig Avvocato, che pesa per emigrazione clandestina verso la Europa?. Come sara l'Europa dopo 2050 ?
Salve avv mi chiamo Franco dore sono stato assunto con il collocamento mirato legge 68/99 le condizioni fisiche sono peggiorate mi sono ho avuto da parte del medico del lavoro del azienda delle prescrizioni di alternanza da postura da in piedi a seduto non riesco più a fare quel tipo di mansione i miei rappresentanti sindacali sono assenti come mi devo comportare
Avvocato lei mi ricorda Daniel Craig
non possiamo avere solo cavalieri
l'l'indiscutibile professionalita e ambizione personale sono fonte di orgolgio e soddisfazione per chi effettivamente è un indispensabile ingranaggio di un sistema che funziona
un buon dipendente è inpagabile
solo in italia, è pieno di furbi così.....il Porsche però se lo tengono...
Invece si può chiedere un risarcimento per annunci di lavoro fuorvianti? Ad esempio mi candido in un posto per assistenza clienti, ricevo la telefonata per fissare il colloquio, vado lì e scopro che mi sono candidato in un ufficio vendita, io che per vari motivi non voglio fare vendita e l'annuncio non parla assolutamente di vendita di fatto ho perso tempo, per legge potrei chiedere un risarcimento?
E quale risarcimento vorresti richiedere? Al massimo ti ridanno i soldi del biglietto del treno 😂
Nella mia lettera di licenziamento dice, " SEI LICENZIATO PERCHE NON SONO D'ACCORDO CON LE CONDIZIONI MSSI DAL SINDACATO"....?!
Carissimo avvocato si parla di cartelle fino al 2015 rottamate ma e'vero
Perdoni la domanda, avvocato, ma la regola sul demansionamento può essere applicata alle chiusure per covid e il rifiuto del vaccino?
Quanti giorni dura il periodo di comporto per il datore di lavoro
È se l'azienda va in concordato preventivo la naspi ti dà ugualmente la disoccupazione ❓
7:10 certo ma come lo provi?
Se l imprenditore, non ha i soldi, per pagare contributi e dipendenti.... CHIUDE. Dichiara fallimento, va a fare il dipendente....fa quello che vuole
La naspi i dipendenti se la sono strapagata lavorando, ci mancherebbe non potesse usufruirne
Tutte legge all'italiana barzellette
anni fa sono stato pesantemente mobbizzato (addirittura con tanto di processo e condanna, tutto abilmente orchestrato fin nei minimi dettagli, quanta cattiveria e odio nei comunali). Non sono stato risarcito per l'inattività forzata e per la depressione che mi ha colpito. Ho fatto domanda per la NASPI ma mi è stata negata perchè, si legge nell'istanza di diniego (letta x caso un mese fa, che se aspettavo loro potevo morire e forse era quello che volevano), ero dipendente pubblico. Non si sa più a chi dare retta.
La mia ditta ha fallito e a quanto pare il mio datore di lavoro non può pagare a nessuno dei 4 operai il TFR, ho lavorato 11 anni senza mai richiederlo e ora non dovrei prendere ciò che mi spetta, che dovrei fare?
@Br3athe It già fatto non preoccuparti, sento altri pareri perché non mi convince la situazione
Avvocato o se non puoi fatti pagare in materiali
Il Tfr è garatito dallo stato
Se era una società di persone, ti puoi rifare sul patrimonio del datore e, contemporaneamente, avvisare l'inps. Se era una società di capitali idem, ma ti rifai sui beni dell'impresa. A prescindere quindi devi insinuarti nel fallimento della società, poichè i lavoratori sono preposti rispetto ad altri creditori nella liquidazione.
@@keglerich5895 Bel riconoscimento verso chi ti di ha dato lavoro per anni, complimenti.
Ah be dopo entrate nel magico mondo delle agenzie immobiliari dove è tutto a discrezione di serieta o buffonaggine se ti pagano o no, tanto i contributi sono cazzi tuoi ( del titolare della partita iva )
Che schifo la prima parte,tutela lo stato e non i dipendenti, un altra circostanza lo vissuta di persona promessa di lavoro poi rifiutata ma poi non ho insistito poiché si trattava di un mese
Io ho lavorato (purtroppo) dal 14/2/2018 a fine maggio 2018 in una cooperativa sociale di Verona. Il contratto di lavoro era collaborazione occasionale (dicono che non devono versarli fino a che il lavoratore non ha guadagnato 5000€, ma è vero?). Per caso posso fare causa pretendendo che mi versino i contributi x quei 3 mesi li'? No perché all' Inps ho controllato.... E non ci sono i contributi versati x questo lavoro!!
@@stefanol1359 😱😱😱preferirei di no... Ma da quello che ne so fanno tutte alla stessa maniera .... La mia si occupava di istruzione... Diciamo che è a borgo Venezia ...e arrivata la fine dell' anno scolastico (2017/18) mi hanno buttato via come un fazzoletto usato.... Bah... Se vuoi scrivimi al 347 699 73 63
Infatti mi dicevo: vedi tanti insegnanti nuovi, avranno molti iscritti... Invece è perché avendo il contratto di collaborazione occasionale, arrivati ai 5000,00€ dovrebbero versare i contributi Inps... Invece loro cosa fanno x non pagare? Cambiano personale... Bah, che mondo....
@@stefanol1359 come si chiama la tua? E dove si trova? In effetti nel 2018 anche io avevo trovato in febbraio.... Strano....
@@stefanol1359 buona fortuna 🤣🤣
Comunque se cercano x l' estate prossima fammi sapere.... Io cerco dalla meta' di prossimo.... X l' estate almeno....
@@stefanol1359 Come è andata? 🤣🤣🤣
Se la coop del caz.. ti paga quando gli fà comodo e tu hai bollette da pagare (oltre all'affitto) la legge dice che la paga puoi aspettarla anche per 3 mesi prima di iniziare una causa, questa è la legge? Che gioia...
Comunque '' buste pagA''
Aggiungerò un commento più esaustivo dopo aver finito il video ma ritengo giusto ricevere la naspi anche in caso di giusta causa perché mi trovo nell'impossibilità di avere giustizia, il datore non mi paga, non sono tutelato perché le mie spese continuano malgrado il mancato pagamento, se mi licenzio resto senza lo stipendio e senza naspi e il datore non mi licenzia nonostante dica di non potermi pagare, dove li prendo io i soldi per le spese? Io ho lavorato e lavoro devo farlo gratis? Se la ditta fallisce non è detto che prendo gli arretrati. Poi nel mio caso non paga ne me ne i miei contributi. Fate voi.
Se uno vuole essere licenziato e' molto semplice, alzi le mani a un collega, a un cliente, o a un fornitore , e vedrai che sei licenziato e subito anche.
Il lavoratore in Nero deve essere punito per prima
Sì toglierebbe il lavoro in Nero
Come sempre: prima mangia lo stato poi, se avanza qualcosa, mangia il lavoratore...che ipocrisia
10k euro
Non è cosi facile fare il decreto ingiuntivo per il mancato pagamento delle retribuzioni. Una volta il giudice rigetto' il decreto perché le buste paga non erano timbrate dal datore di lavoro. Figurati se il datore di lavoro me li timbrava....
Troppe leggi contro i datori di lavoro..e questo comporta tagli e contratti del cavolo..
Salve,
Non sono stato pagato il lavoro di un intero anno con la scusa che non ho fatto la fattura entro la fine dell'anno. Posso ancora provare a farmi pagare, nonostante siano gia' passati un paio di anni dell'accaduto ? :(
16:01 ispettorato del lavoro, parlo per esperienza, dopo il tentativo di conciliazione a cui il DL non ha neanche risposto, l'ispettorato ha detto che devo fare causa e loro "(semplifico) se ne lavano le mani"
morale della favola? una gran perdita di tempo l'ispettorato
Degno di essere ministro!
che schifo
Sai quante persone se ne fregano delle Legge ,Altrimenti TUTTI gli Avvocati sarebbero disoccupati
Questa è la legge?
Chissenefrega: prima gli stipendi, poi le tasse.
Fate vedere chi comanda!
Non sono tasse ma contributi previdenziali, ha fatto un minestrone.
Che pasticcione, mischia le imposte che chiama tasse con i contributi previdenziali.
Caro avvocato lascia perdere ambiti che non conosci. 👎