💚 Dedicato agli amici macchinisti, ferrovieri e appassionati di ferrovia che ho conosciuto in questi anni in giro per l'Italia. Lascio a voi "il compito" di aggiungere esperienze, aneddoti e dettagli su questi magnifici bestioni di metallo...
Sempre perfetto! Per quanto riguarda la frenatura a recupero, a Forlì abbiamo realizzato un sistema, primo in Europa in ambito ferroviario, per l'accumulo di energia attraverso batterie di condensatori in SSE, inoltre la linea di contatto viene alimentata con raddrizzatori a IGBT raffreddati a liquido.
urca... che cosa fantastica.. avevo sentito parlare di impianti innovativi per il recupero energia, ma non sapevo niente di Forlì. Anche in ambito segnalamento da diversi anni si stanno provando sistemi per ottenere energia dalla 3kV quando sia in fase di recupero.. ma per ora è tutto sperimentale.
Pier, la e633 nel suo complesso è una bibbia dell'elettronica anni 70. Non ha nessun processore e tutte le funzioni, compresi i timer per il pilotaggio delle tre colonne chopper, sono fatti a porte logiche. I due enormi armadi in cabina sono pieni di schede e ciascuna fa una specifica funzione logica o analogica. Per trovare i guasti bisognava andare col pacco di schemi (enorme) e seguire con l'oscilloscopio i segnali, come si stesse riparando una televisione. Anche la catena di controllo dell'azionamento sembra uscita danun libro di controlli automatici, con gli anelli di corrente e velocitá chiaramente identificabili. L'accensione dei 6 gto in serie per motore era fatta attraverso un unico circuito unifilare (un unico impulso) che veniva trasmesso ai 6 gate tramite accoppiamenti a trasformatore... Veramente un museo su ruote. Mi piacerebbe recuperarne gli schemi!
.... mamma mia... ho i brividi... una cosa è parlare dei principi e schemi di principio... un'altra cosa è vedere schemi veri e soprattutto armadi di elettronica a bordo treno. Immagino a livello di schermatura elettromagnetico.. che delirio... lo vedo spesso per la parte di captazione RSC con le "campane".... questi grossi filtri... belli pesanti per schermare la parte di segnalamento SCMT rispetto al rumore prodotto dagli azionamenti
Io ho tutti gli schemi delle E632-E633, ma sono contenuti in un libro di circa 300pag. Volevo inserire qualche schema ma non mi fa inserire le foto nei commenti.
Grazie alla sua passione , tante lacune scolastiche le sto capendo ora io arrivo da un mondo non quello ferroviario ma quello funiviario e pure lì di usa parte della tecnologia spiegata , le funivie più vecchie usano ancora oggi il War Leonard composto da motore trifase e dinamo mentre ancore oggi si usano azionamenti con motore in cc ci sono nuovi progetti Leitner o Doppelmayer dove usano motore posso passo senza riduttore cioè calettati direttamente al volano motore italianissima Leitner 👍compimenti
grazie!! In effetti la trazione elettrica nel tuo settore è molto interessante avendo curve di potenza e coppia decisamente diverse... si potrebbe fare un approfondimento. Grazie per lo spunto!
@@PierAisa In effetti nel caso di funivie o funicolari c'è anche un'altra grossa differenza perché il motore è esterno al mezzo in movimento e quindi direttamente connesso all'alimentazione.
... esattamente il bilancio energetico e modello fisico cambia pesantemente specialmente per la distribuzione delle forze e delle masse... basti pensare alla tensione della fune e alla gravità applicata alle cabine... interessante
@@PierAisa essi alla apertura dei freni servizio e emergenza specialmente sulle seggiovie e piani inclinati si ha un notevole momento torcente sul motore a velocità zero , la parte di potenza del motore è molto più semplice ci sono dei diodi scr i quali prendono alimentazione dalla trifase e la convertono in continua seghettando la semionda mentre per la frenatura elettrica vengono montate delle resistenze di frenatura le quali lavorano pochissimo , sulle seggiovie è difficile avere carico in discesa , sulle funivie invece dove succede spesso di avere il pieno carico anche in discesa , su quelle più datate c’è il war Leonard mentre se comandate con ponte diodi credo sulle nuovissime installazioni ci sia un convertitore continua alternata io di mia esperienza ho visto sempre resistenze molto più affidabili essendo trasporto pubblico e soggetto alle regole della motorizzazione civile
Questi video sulla trazione elettrica sono davvero fantastici ed esaurienti, capaci di stimolare la curiosità anche dei più profani in materia. Buona domenica, Pier.
grazie Giovanni, si, tratta di un settore di nicchia, che vale la pena esplorare, perché ricco di tecnica e ottime invenzioni, oltre al fatto che si maneggiano numeri in termini di tensioni, correnti e potenze decisamente importanti.
Non ho nulla a che fare con il mondo treni , ma questa serie mi affascina davvero moltissimo . Grande Pier . Comunque nel campo Carelli elevatori c'è parecchio in comune.
Bellissimo video Pier. Io sono appassionato di treni da anni e ho sempre studiato la tecnica delle motrici (elettromotrici, locomotive). Video davvero interessante.
grazie gentilissimo, se ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist. Trovi i video ferroviari inserendo nella casella di ricerca la parola traz oppure ferr oppure circuito
Et voilà, lezione completata! Innanzitutto buona domenica e grazie per questo prezioso malloppo, che fosse anche di un'ora, sarebbe sempre ben accetto :D Spiegazioni chiare ed esaustive, sarebbe poi interessante un accenno ai valori di tensione e corrente in gioco durante le varie fasi dell'avvio, della marcia e della frenata.
grazie! Si una bella polpetta da mangiare seduti. Si potrebbe modellare il tutto appunto in Ltspice per vedere come si muovono le correnti nei diversi scenari, buona domenica!
Ho visto anche l'altro video sull'impiantistica dei treni a funzionamento elettrico. Il tuo canale è un santo Graal di contenuti sempre esaustivi ed è un vero piacere ascoltarti e documentarsi con la tua contagiosa passione😉
Fanatici questi video sulla trazione. Da appassionato di ferrovie é davvero interessante approfondire questo argomento. Mi viene in mente il suono della Automotrice ALE724 (che ho avuto anche il piacere di condurre grazie ad un macchinista) dove in avviamento il suono del chopper era ben udibile se si stava sulla carrozza motrice. Complimenti Pier!
grazie... ricevere commenti dagli addetti ai lavori è per me un onore ... che leggende che sono passate sulla rete ferroviaria.. ognuna con una sua musica . Grazie!
Meraviglioso come sempre e grazie della menzione ❤ io sono ancora lontano dall'essere ex macchinista :) se passi dalla toscana fai un trillo! Qua, a differenza delle reostatiche, l'elettronica alleggerisce il lavoro del macchinista (purtroppo e per fortuna). Le macchine a chopper hanno un suono fantastico, rimangono ancora oggi alcune automotrici (da me in toscana le Ale642) e i locomotori di Mercitalia E652. Aspetto con ansia il video sugli inverter che ormai hanno conquistato le ferrovie.
ma prego.... non sono mai sufficienti i ringraziamenti per quelli che fate.. in Toscana ho frequentato le zone e gli impianti di Grosseto e Livorno e di recente Firenze Campo Marte
@@PierAisa io sono assegnato a Firenze SMN ma frequento quegli impianti. Sarebbe interessante parlare anche di macchine diesel-elettriche come il D445 per la parte elettrica che è pura magia
Mi ero sempre chiesto come funzionavano gli azionamenti dei treni e questa è una spiegazione coi fiocchi. Grazie Pier per aver condiviso i contenuti.....
Ciao questa è la parte che copre le prime applicazioni elettroniche poi gli azionamenti moderni hanno schemi decisamente più complicati che copriremo in parte 3
Wowww... sono appassionato di elettronica e tecnologia ferroviaria ! È come se mi avessi regalato una torta con tante candeline!!! Complimenti e Grazie !!!
Spiegazione teorica come al solito esaustiva. Ho lavorato per molti anni sugli etr e particolarmente etr450 poi sui mezzi successivi. Per completezza volevo mettere in evidenza che per gli etr450 (motori c.c.)venivano effettuati 3 cambi frequenza di funzionamento del complesso chopper (comandati dall'elettronica)dall' avvio a rotabile fermo incrementando la velocita'.
grazie per questa informazione molto interessante ... proprio quello che serve... il legame con il monto reale, che io non ho (purtroppo), perché il mondo ferroviario lo vedo dal lato del segnalamento, dal circuito di binario in giù e quindi ne vedo solo gi effetti, sulla corrente di ritorno in sottostazione. Ciao e alla prossima.
Caro Pier, OTTIMO come sempre visto e descrizioni pazzesche. Da appassionato di Elettronica e da D.M., mi fa piacere apprendere anche nozioni di chi sta (o stava) dall'altra parte, cioè il personale di macchina. ;-) Poi aspettiamo anche il funzionamento teorico dei nuovi LOC INTEROPERABILI, cioè i multitensione
grazie! D. M.... che onore. Ne ho conosciuti tanti durante le mie trasferte ferroviarie di segnalamento... specialmente per i problemi legati ai Circuiti di binario
Bello ! Quando si hanno le conoscenze, l' esperienza e la passione , argomenti complessi ci vengono trasmessi in modo chiaro . . . e filano lisci e veloci come un TRENO ! p.s. : una puntata sui circuiti di pilotaggio di questi mega-tiristori (leggermente più potenti dei BR103) come la vedi ? di nuovo complimenti, Grande Pier . Un saluto da iw0dph Roberto
grazie!! Mi ero proposto di contenere in due episodi la parte più generale sulla trazione elettrica, ma servirà una terza parte... poi eventualmente si potranno fare approfondimenti su richiesta. Ciao e alla prossima
Ciao Pier, anche questa volta abbiamo volato alto, nel vedere come i tristori (nome che sembra trasmettere l'idea che questi componenti siano "tristi"😂) sono utilizzati nella trazione ferroviaria, e come consentono di ridurre lo "spreco" di energia. Fino a qualche anno fa, quando ancora l'illuminazione led era un miraggio, era facile (ma anche ora) trovare in casa dei dispositivi simili, che appunto con l'accoppiata triac e diac affettano la sinusoide ottenendo la variazione del "valore efficace" della tensione di alimentazione alla lampada, generando la variazione continua di luminosità. Grazie, buon fine domenica e, alla prossima!
Come sempre Pier video molto esaustivo sull' argomento, anche se non sone del settore ferrovie, gli IGBT ad esempio che lavorano a 1200 ampere li ho visti e collaudati negli inverters solari ,tensioni e potenze molto elevati ...........
Pier ti vorrei tanto come professore di elettronica 🤩🤩🤩... Peccato io faccia il liceo😌... Comunque amo troppo questi video... Grazie mille e continua così
Adesso parte 2. La prima parta mi é letteralmente volata. Complimenti davvero Edit: questa é un po' più ostica che di elettronica sono parecchio mancante purtroppo.. ma é affascinante vedere come la trazione di mezzi da decine di tonnellate possa essere rappresentata con il tratto elegante dell'astrazione del disegno elettrico.. fantastico 😉
@@PierAisa Grande 👍 Devo essere sincero ad un certo punto mi son perso per mancanze mie, ma la qualità della dialettica didattica é davvero notevole. E sono innamorato del mondo ferroviario (soprattutto la storia, ci sono i cinegiornale FS che sono magnifici) Grazie degli ottimi contenuti che porta sempre :) Tantissimi auguri di buon Natale!
Video con questi contenuti non si trovano da nessun'altra parte. I 50 minuti (a fronte di giorni interi di studio e ricerca) anche questa volta sono volati, merito sempre del tua perfetta capacità divulgativa. Un mix giusto di tempi, sintesi e l'uso sapiente di carta e penna, sono sicuro che l'uso di sterili slide non avrebbe lo stesso potere coinvolgente di una mano che scrive. La riprova è che questi contenuti pur non avendo una applicazione pratica diretta, ugualmente suscitano grande interesse. Sarebbe affascinante vedere qualche immagine di questi dispositivi per vedere le soluzioni pratiche adottate per superare le insidie ed i problemi che si incontrano nell'operare con simili tensioni e correnti, potenze estreme con le quali non ci si confronterà mai nei circuiti che normalmente trattiamo. Vero è che sto sperimentando proprio con SCR e SCS di potenza, nell'ordine dei 100A e 400V in uno dei tanti progetti in continua evoluzione, ma la passione per l'elettronica è proprio questo: trovare sempre nuovi stimoli ed essere sempre prudentemente curiosi. Grazie Pier.
Grazie Enzo per il bellissimo messaggio, che mi dà ulteriore conforto, perché anch'io credo che carta e penna, siano il punto di partenza per molte avventure e progetti.... perché ben rappresentano il pensiero e le attività di progettazione. In questo frangente io sono solo un ambasciatore, un portavoce di una grande comunità di appassionati, che, come dici sono animati da sfrenata curiosità e questo è il motivo per cui in effetti il video riesce ad essere fruito, anche se si tratta di un formato compresso solo con carta e penna e senza gli effetti pirotecnici di un video tipo "riparazione". Le informazioni emesse sono molte ed a discreta velocità e quindi potrebbe risultare anche un po' pesante da digerire, specialmente a chi non ha una preparazione specifica. Ma io credo fortemente che proprio come un libro, che è un mezzo per immergersi in una storia, anche questo tipo di video rappresenta un mezzo e non un fine. Nei prossimi episodi ritorneremo un po' nei temi che coinvolgono anche le attività pratiche di laboratorio, ma mi piacerebbe mantenere vivo questo filone ferroviario, (magari a cadenza più bassa) perché anche io stesso quando ho ripercorso queste materie mi sono reso conto che su alcune cose, ad un primo studio non avevo colto fino in fondo la potenza del vero significato. Per quanto riguarda le immagini devo organizzarmi per poter mostrare qualcosa che non sia protetto da diritti di autore e che sia allo stesso tempo significativo per quello che abbiamo visto fino adesso in teoria. Il mio sogno sarebbe di andare di persona all'interno di questi bestioni metallici.... e filmare.
@@PierAisa Ottima idea quella di aggiungere anche queste tematiche più di nicchia sicuramente, ma molto affascinanti. Certo con una cadenza anche mensile o ogni 2/3 settimane, considerando il lavoro di ricerca e preparazione dei video. Il sogno di molti, intrufolarsi in luoghi inaccessibili, per vedere il frutto dell'ingegno umano....
👍👍👍👍👍🫀Ciao Pier! è d'obbligo mettere il like a priori visto che ci ho lavorato una vita coi chopper montati sui carrelli elettrici naturalmente non a migliaia di V ma con batterie da 48 e 80 Volt e sui più evoluti fino a quelli controllati col CAN Bus, aggiungerò poi altro, ora vado a vedermi il video.
ho visto anche il video sugli azionamenti tradizionali a reostato e anche questo è avvincente. Avevo già letto degli azionamenti a chopper sulle E633 e derivate e prima ancora sulla E444 005 ma avere la spiegazione in video è tutta un'altra cosa. Volevo solo integrare che fra i tanti vantaggi dell'azionamento a chooper fu l'incremento di potenza e coppia dei mezzi dovuto anche al fatto che i motori erano collegati sempre in parallello fra di loro assicurando la migliore aderenza preziosa in fase di spunto. Per contro perde un azionamento sulle E633/E632/E652 significava per le E633/2 e E652 perdere un carrello motore di colpo....nonostante gli azionamenti fossero stati pensati "modulari" fra di loro ci vorrà tempo e affinamento dei componenti a semiconduttori per arrivare alla modularità di oggi. Ottimo video!
Fantastico! Sarebbe bello capire anche il discorso dei fili sopra al pantografo ho visto tramite qualche ricerca che non è affatto semplice il loro posizionamento... sarebbe bello sapere qualcosa in più.. 😊
grazie... le linee aeree sono oggetti molto delicati con molti elementi di progettazione che dipendono da tanti fattori.. in parte tre dedichiamo qualche considerazione e calcolo.
Complimenti e grazie, Video interessantissimo, vengo dall'elettronica tlc/rf e dare un occhiata a cose che conosco poco come la grossa elettronica di potenza risveglia sani interessi anche teorici (parte che colpevolmente ho lasciato arrugginire) . Immagino quanto ricchi di implicazioni tecniche siano gli apparati reali: Isolamento, EMI, gestione termica, SOA, pilotaggio, diagnostica, layout fisico...
grazie... con questi numeri anche un "semplice" filtro può occupare una stanza intera... ricordo di aver visitato una interconnessione 3KV DC - 2x25kV AC che comprendeva un filtro LC..... installato appunto in un locale...
Vero, ad esempio una cosa che mi piacerebbe vedere almeno una volta sono le stazioni terminali di conversione degli elettrodotti HVDC tipo quello tra Italia e Grecia.
Le voglio citare un caso, che io definisco come chopper "ibrido, in quanto la regolazione della corrente, nella prima fase di avviamento, viene espletata si, da un chopper, ma anche da un resistore. Parlo delle Ale 724, una elettromotrice dalle elevate doti di accelerazione e frenatura. Per consentire una economicità è una semplificazione di costruzione e anche per limitare gli ingombri, è stata scelta la configurazione di chopper a frequenza fissa (260 Hz x 2). Come si può immaginare, l'angolo di conduzione dei ti ristori, non può soddisfare la richiesta di avere un pieno controllo della limitazione della corrente a rotabile in avvio. Per ovviare, è stato inserito nel circuito, un resistore del valore di circa 29 Ohm che, con Alfa ( angolo di conduzione ) minimo e a rotabile ancora fermo, limita la corrente a circa 150 A. Tale resistore ( utilizzato anche nella frenatura elettrica), viene escluso da un apposito contattore quando il trasduttore di tensione motorica rileva un valore di 500 V ai capi dei motori di trazione.
Non capisco una mazza di elettronica e ho giusto alcune basi di elettrotecnica date dal classico esame universitario di ingegneria del 2°/3° anno. Ma questi video mi piacciono moltissimo
Bel video interessante del chopper per la trazione elettrica complimenti per il video sempre interessante e una spiegazione eccellente complimenti per il video grande Pier Aisa ciao da Riccardo Bella 995
Pier, sei sempre perfetto e preciso, anche per argomenti cosi' ostici per noi profani, ti volevo chiedere se la frenata d'emergenza ha dei circuiti particolari o viene eseguita con lo stesso circuito ma in maniera ,diciamo, piu' energetica, scusa se ho detto castroneria.
Grazie, domanda molto importante. La frenata di emergenza coinvolge la condotta pneumatica, che é sempre in pressione e quando deve intervenire scarica e quindi viene azionato il freno ad attrito. Dunque un treno per poter circolare deve avere il circuito "in pressione".
@@PierAisa Sapevi che la tigre, pur non essendo articolata, ma grazie ai carrelli flottanti lateralmente (in particolare quello centrale) riesce a gestire curve più strette del caimano?
.. eh no non lo sapevo.... ma infatti vi ringrazio molto per completare con queste chicche il video... grazie! A ben pensarci una tigre è più agile di un caimano 😜
@@PierAisa all'inizio la tigre ha avuto grossi problemi di affidabilità dell'elettronica. I primi esperimenti con i frazionatori erano stati effettuati su un esemplare della E.444, la tartaruga.
07:10 Quei tiristori enormi, li ho incontrati sui Transmitters FM di Collins/Continental, da 10 e 30kW, servivano per regolare l'anodica della Finale. 25:24 Il Chopper a Tiristori, che genera poi quel rumore-nota che sentiamo quando i treni iniziano la marcia (sul "Desiro" si sente dolo quello, dato che è silenziosissimo) 39:39 ecco qui potresti fare un video spiegando come recuperare l'energia in fase di frenata. Perché onestamente se ne parla molto ma principi, schemi etc, niente. Oddio il principio l'hai spiegato, ma intendo un video dedicato costruendo un circuito che recuperi l'energia di un motorino in frenata. Per far capire e dimostrare con esempi pratici.
... ogni azionamento "suona" diverso, con questi numeri di corrente e tensione... anche i livelli sonori sono interessanti.. per quanto riguarda il recupero lo vedremo presto in puntata tre, dove parleremo delle sottostazioni elettriche reversibili che hanno il compito di ributtare l'energia sulle linee trifasi AT
@@PierAisa questo è davvero istruttivo. Immagino che sia lo stesso principio applicato anche sulle auto elettriche per il recupero dell’energia in frenata.
... Di base abbiamo degli invertitori controllati.. si a livello di principio è simile, anche se nel caso di EV si ributta in batteria con numeri un po' diversi
Ciao Pier sempre il numero uno nelle spiegazioni. Noi in ditta abbiamo spesso problemi sugli SCR su moduli da 25kw plug-in, quando vengono inseriti sul sistema ricevono tensione violentemente si auto accendono (auto innesco) perchè a valle hanno la batteria di condensatori considerevoli. gli ingenieri non sanno come risolvere.🤕 Tu cosa potresti proporre?
grazie per il commento... questo è un bel problemone... bisognerebbe proteggere il gate con una zavorra, in modo da filtrare disturbi spurii... chiaramente significa perdere un po' di potenza.... non è facile...
ok, se si pensa alla sua struttura interna pnpn con diverse dimensioni e parassiti non possiamo escludere inneschi a fronte di brusche variazioni. Credo che sia indispensabile in qualche modo addolcire le variazioni, come si fa tramite dei circuiti snubber
Complimenti, non capisco la soluzione motori corrente continua (Edison) e recupero su diodi a volano dell'energia a cambio / risparmio energetico in corrente alternata dato che li si regola con i triac o nuclei magnetici saturabili (Tesla / Ferraris) per i raddrizzatori antichi i diodi al mercurio, non ho visto finora dai tempi dello studio dell macchine elettriche (elettromeccanica) l'utilizzo del freno Pasqualini.
Il motore e soprattutto l'induttore di livellamento, sono il magazzino di energia che viene caricato quando i tiristori sono in conduzione e restituiscono l'energia tramite i diodi quando i tiristori sono spenti. Questo meccanismo consente l'erogazione di energia in modo regolabile nel rispetto delle massime caratteristiche di tensione corrente e derivate di tutti i dispositivi elettronici
Ciao Pier, da nipote di macchinista FS, ti ringrazio per questo video. Una domanda tra serio e faceto: passando accanto alla stazione della mia città si vede la cabina di trasformazione/raddrizzamento. Ma il "conto" energetico di Trenitalia chi lo paga e, di questi tempi, come può essere tollerato un aumento così vertiginoso?
grazie gentilissimo. L'attribuzione dei costi energetici è una questione abbastanza complicata, e sarebbe molto bello approfondirà, perché come visto in puntata 1 (th-cam.com/video/L8_NEYXHwJc/w-d-xo.html) la distribuzione della energia su rete industriale trifase AT, la sua trasformazione in MT con eventuale recupero da catenaria associato alle Sottostazioni Elettriche è un meccanismo abbastanza complesso che dipende da tantissimi fattori, non ultimo il dispacciamento nazionale di energia effettuato da Terna, e quindi inevitabilmente i prezzi che vengono stabiliti ogni giorno in base ai fabbisogni sono complessi da capire. Credo che le "bollette" che arrivano a Trenitalia in questo periodo siano adeguate alla situazione generale ancora schiava del gas... qui in Italia..
Puntata/argomento molto interessante, pazzesco pensare alle caratteristiche di questi gruppi di thyristori che devono sopportare correnti e potenze necessarie in questo campo, quanto in percentuale si recupera con una frenata con recupero energia e reimmissione in linea?
la quantità recuperata dipende molto anche dalla caratteristica della linea. Un caso interessante sono le linee con grande pendenza dove potrebbe valere il concetto del "contrappeso energetico" come avviene per gli ascensori. Nella prossima puntata faremo qualche conto ma solitamente siamo in area 20-30%
Pier, visto il piglio divulgativo e la passione che poni negli argomenti, hai mai pensato di insegnare? Avresti secondo me contribuito (facendo scaturire interesse) a formare dei begli ing.
Mi sembra di capire che i choppers siano utilizzati più che altro per limitare la potenza assorbita in avviamento. Ma mi domandavo: i treni hanno l'esigenza di modulare anche la velocità come succede con le auto? Nel qual caso usano i choppers?
I chopper sono usati per tutte le fasi della marcia. Considerando la caratteristica meccanica di una data locomotiva, essa deve esprimere una forza ad una data velocità e questo richiede una regolazione al motore che con il chopper è semplificata, esistono alcune impostazioni di duty cycle predefinite. Se leggi nei commenti ci sono alcuni casi pratici
come mio solito, propongo un argomento per un nuovo video,ma nel caso specifico cè il concreto rischio che stia proponendo qualcosa di obsoleto. I primi tempi di esercizio le E633 erano zeppe di problemi. So che erano dotate di un interruttore ercolani,che interrompeva l alimentazione qualora la macchina emettesse sul binario delle spurie che avrebbero potuto interferire coi segnali di controllo.Mi piacerebbe saperne di piu sul suo funzionamento, e ne approfitto per chiedere se sulle locomotive di nuova generazione è ancora presente o se si tratta di un rischio limitato ai chopper
Ottimo spunto di riflessione. Dal punto di vista del segnalamento ferroviario parlo per quello che riguarda i circuiti di binario, esiste un dispositivo di rilevazione armoniche a bordo che serve proprio a eseguire questo taglio che ha nome "Inibizione rivelatore correnti armoniche RCA - Franchini". Non ti saprei dire poi su che flotta viene installato e con quali criteri
@@PierAisa l unica cosa che so è che, al tempo, il locomotore si fermava ma non occorreva fare soccorso.Per non bloccare la linea, l'interruttore poteva essere riarmato ma si poteva ripartire solo dopo avere avvisato il DCO ( o chi all epoca di competenza) affinche non si fidassero solo dei circuiti di binario
Mi è partita la risposta per errore. A completamento: prima degli impulsi per l'accensione del chopper, deve risultare già carico il condensatore di commutazione - Sempre parlando delle 724, alla chiusura del contattore crt2, che esclude la resistenza, viene anche inviata una breve seri di impulsi ai ti ristori di frenatura onde evitare che il transiente di corrente possa causare un fastidioso strappo. I motori sono a valle del chopper. Se trovo lo schema, sarò lieto di inviarglielo. Grazie per le sue interessanti descrizioni.
💚 Dedicato agli amici macchinisti, ferrovieri e appassionati di ferrovia che ho conosciuto in questi anni in giro per l'Italia. Lascio a voi "il compito" di aggiungere esperienze, aneddoti e dettagli su questi magnifici bestioni di metallo...
Ciao Pier, ma lavori nell'ambito ferroviario dal lato veicolo o infrastruttura?
sono sul segnalamento di terra e di bordo e quindi i rotabili li "subisco"..
@@PierAisa quindi scmt ed ertms livello 2 sono il tuo pane quotidiano
@@claudiosavito3243 eh già...
Sempre perfetto! Per quanto riguarda la frenatura a recupero, a Forlì abbiamo realizzato un sistema, primo in Europa in ambito ferroviario, per l'accumulo di energia attraverso batterie di condensatori in SSE, inoltre la linea di contatto viene alimentata con raddrizzatori a IGBT raffreddati a liquido.
urca... che cosa fantastica.. avevo sentito parlare di impianti innovativi per il recupero energia, ma non sapevo niente di Forlì. Anche in ambito segnalamento da diversi anni si stanno provando sistemi per ottenere energia dalla 3kV quando sia in fase di recupero.. ma per ora è tutto sperimentale.
A questo punto mi incuriosisce vedere questa componentistica.
Potrebbe essere un video futuro, sul campo! 🙂👍🏻👍🏻👍🏻
... ehhh magari.. dai vediamo se si riesce a filmare qualche storico "disco"....
Piacerebbe pure a me .
Pier, la e633 nel suo complesso è una bibbia dell'elettronica anni 70. Non ha nessun processore e tutte le funzioni, compresi i timer per il pilotaggio delle tre colonne chopper, sono fatti a porte logiche. I due enormi armadi in cabina sono pieni di schede e ciascuna fa una specifica funzione logica o analogica. Per trovare i guasti bisognava andare col pacco di schemi (enorme) e seguire con l'oscilloscopio i segnali, come si stesse riparando una televisione. Anche la catena di controllo dell'azionamento sembra uscita danun libro di controlli automatici, con gli anelli di corrente e velocitá chiaramente identificabili. L'accensione dei 6 gto in serie per motore era fatta attraverso un unico circuito unifilare (un unico impulso) che veniva trasmesso ai 6 gate tramite accoppiamenti a trasformatore... Veramente un museo su ruote. Mi piacerebbe recuperarne gli schemi!
.... mamma mia... ho i brividi... una cosa è parlare dei principi e schemi di principio... un'altra cosa è vedere schemi veri e soprattutto armadi di elettronica a bordo treno. Immagino a livello di schermatura elettromagnetico.. che delirio... lo vedo spesso per la parte di captazione RSC con le "campane".... questi grossi filtri... belli pesanti per schermare la parte di segnalamento SCMT rispetto al rumore prodotto dagli azionamenti
Io ho tutti gli schemi delle E632-E633, ma sono contenuti in un libro di circa 300pag. Volevo inserire qualche schema ma non mi fa inserire le foto nei commenti.
Pier se mi mandi la tua mail t'invio il manuale completo in .pdf
grazie si qui viene rimosso tutto
@@PierAisa infatti mi sa è sparito anche il mio commento con il link allo schema di principio dello zundkabel...
Grazie alla sua passione , tante lacune scolastiche le sto capendo ora io arrivo da un mondo non quello ferroviario ma quello funiviario e pure lì di usa parte della tecnologia spiegata , le funivie più vecchie usano ancora oggi il War Leonard composto da motore trifase e dinamo mentre ancore oggi si usano azionamenti con motore in cc ci sono nuovi progetti Leitner o Doppelmayer dove usano motore posso passo senza riduttore cioè calettati direttamente al volano motore italianissima Leitner 👍compimenti
grazie!! In effetti la trazione elettrica nel tuo settore è molto interessante avendo curve di potenza e coppia decisamente diverse... si potrebbe fare un approfondimento. Grazie per lo spunto!
@@PierAisa In effetti nel caso di funivie o funicolari c'è anche un'altra grossa differenza perché il motore è esterno al mezzo in movimento e quindi direttamente connesso all'alimentazione.
... esattamente il bilancio energetico e modello fisico cambia pesantemente specialmente per la distribuzione delle forze e delle masse... basti pensare alla tensione della fune e alla gravità applicata alle cabine... interessante
@@PierAisa essi alla apertura dei freni servizio e emergenza specialmente sulle seggiovie e piani inclinati si ha un notevole momento torcente sul motore a velocità zero , la parte di potenza del motore è molto più semplice ci sono dei diodi scr i quali prendono alimentazione dalla trifase e la convertono in continua seghettando la semionda mentre per la frenatura elettrica vengono montate delle resistenze di frenatura le quali lavorano pochissimo , sulle seggiovie è difficile avere carico in discesa , sulle funivie invece dove succede spesso di avere il pieno carico anche in discesa , su quelle più datate c’è il war Leonard mentre se comandate con ponte diodi credo sulle nuovissime installazioni ci sia un convertitore continua alternata io di mia esperienza ho visto sempre resistenze molto più affidabili essendo trasporto pubblico e soggetto alle regole della motorizzazione civile
grazie per il prezioso commento!!!
Questi video sulla trazione elettrica sono davvero fantastici ed esaurienti, capaci di stimolare la curiosità anche dei più profani in materia. Buona domenica, Pier.
grazie Giovanni, si, tratta di un settore di nicchia, che vale la pena esplorare, perché ricco di tecnica e ottime invenzioni, oltre al fatto che si maneggiano numeri in termini di tensioni, correnti e potenze decisamente importanti.
@@PierAisa concordo, è un argomento perfettamente in linea con la filosofia degli elettronici entusiasti.
Non vedo l'ora che ci parli dei vecchi raddrizzatori ai vapori di mercurio e del loro fascino.
che meraviglia.. furono la prima vera alternativa al mondo reostatico, prima ancora che arrivassero i semiconduttori
Non ho nulla a che fare con il mondo treni , ma questa serie mi affascina davvero moltissimo .
Grande Pier .
Comunque nel campo Carelli elevatori c'è parecchio in comune.
I 47 minuti della puntata sono volati via proprio come vola un ETR ad alta velocità.... Grande! Complimenti e grazie per l'interessante lezione.
grazie a voi per la...... tenacia..
Bellissimo video Pier.
Io sono appassionato di treni da anni e ho sempre studiato la tecnica delle motrici (elettromotrici, locomotive).
Video davvero interessante.
grazie gentilissimo, se ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist. Trovi i video ferroviari inserendo nella casella di ricerca la parola traz oppure ferr oppure circuito
@@PierAisa Grazie. 🙂
Ciao Pier argomenti molto interessanti sempre spiegati bene. Buona domenica.
grazie.. sono un po' oesantucce da digerire.. consiglio di evitare il dopo pasto 🤣🤣
Et voilà, lezione completata! Innanzitutto buona domenica e grazie per questo prezioso malloppo, che fosse anche di un'ora, sarebbe sempre ben accetto :D
Spiegazioni chiare ed esaustive, sarebbe poi interessante un accenno ai valori di tensione e corrente in gioco durante le varie fasi dell'avvio, della marcia e della frenata.
grazie! Si una bella polpetta da mangiare seduti. Si potrebbe modellare il tutto appunto in Ltspice per vedere come si muovono le correnti nei diversi scenari, buona domenica!
@@PierAisa già!
Ho visto anche l'altro video sull'impiantistica dei treni a funzionamento elettrico. Il tuo canale è un santo Graal di contenuti sempre esaustivi ed è un vero piacere ascoltarti e documentarsi con la tua contagiosa passione😉
grazie gentilissimo! Buona domenica
Fanatici questi video sulla trazione. Da appassionato di ferrovie é davvero interessante approfondire questo argomento. Mi viene in mente il suono della Automotrice ALE724 (che ho avuto anche il piacere di condurre grazie ad un macchinista) dove in avviamento il suono del chopper era ben udibile se si stava sulla carrozza motrice. Complimenti Pier!
grazie... ricevere commenti dagli addetti ai lavori è per me un onore ... che leggende che sono passate sulla rete ferroviaria.. ognuna con una sua musica . Grazie!
Straordinaria lezione 🔝🔝🔝 complimenti Pier👍
grazie buona domenica!
Meraviglioso come sempre e grazie della menzione ❤ io sono ancora lontano dall'essere ex macchinista :) se passi dalla toscana fai un trillo! Qua, a differenza delle reostatiche, l'elettronica alleggerisce il lavoro del macchinista (purtroppo e per fortuna). Le macchine a chopper hanno un suono fantastico, rimangono ancora oggi alcune automotrici (da me in toscana le Ale642) e i locomotori di Mercitalia E652. Aspetto con ansia il video sugli inverter che ormai hanno conquistato le ferrovie.
ma prego.... non sono mai sufficienti i ringraziamenti per quelli che fate.. in Toscana ho frequentato le zone e gli impianti di Grosseto e Livorno e di recente Firenze Campo Marte
@@PierAisa io sono assegnato a Firenze SMN ma frequento quegli impianti. Sarebbe interessante parlare anche di macchine diesel-elettriche come il D445 per la parte elettrica che è pura magia
ok grazie perfetto se so di passare da quelle parti ti avverto
Mi ero sempre chiesto come funzionavano gli azionamenti dei treni e questa è una spiegazione coi fiocchi. Grazie Pier per aver condiviso i contenuti.....
Ciao questa è la parte che copre le prime applicazioni elettroniche poi gli azionamenti moderni hanno schemi decisamente più complicati che copriremo in parte 3
Bellissima seconda parte, è veramente interessante scoprire il mondo ferroviario
grazie! Avrei voluto chiudere con questa seconda... ma abbiamo troppo materiale sulla alternata... servirà una parte tre. Buona domenica
Wowww... sono appassionato di elettronica e tecnologia ferroviaria ! È come se mi avessi regalato una torta con tante candeline!!! Complimenti e Grazie !!!
... pensato per voi... sono video un po' di nicchia, ma. ci tenevo a fare un pó di richiami in questo settore conosciuto da pochi fortunati.
Spiegazione teorica come al solito esaustiva. Ho lavorato per molti anni sugli etr e particolarmente etr450 poi sui mezzi successivi. Per completezza volevo mettere in evidenza che per gli etr450 (motori c.c.)venivano effettuati 3 cambi frequenza di funzionamento del complesso chopper (comandati dall'elettronica)dall' avvio a rotabile fermo incrementando la velocita'.
grazie per questa informazione molto interessante ... proprio quello che serve... il legame con il monto reale, che io non ho (purtroppo), perché il mondo ferroviario lo vedo dal lato del segnalamento, dal circuito di binario in giù e quindi ne vedo solo gi effetti, sulla corrente di ritorno in sottostazione. Ciao e alla prossima.
Caro Pier, OTTIMO come sempre visto e descrizioni pazzesche. Da appassionato di Elettronica e da D.M., mi fa piacere apprendere anche nozioni di chi sta (o stava) dall'altra parte, cioè il personale di macchina.
;-) Poi aspettiamo anche il funzionamento teorico dei nuovi LOC INTEROPERABILI, cioè i multitensione
grazie! D. M.... che onore. Ne ho conosciuti tanti durante le mie trasferte ferroviarie di segnalamento... specialmente per i problemi legati ai Circuiti di binario
Bello ! Quando si hanno le conoscenze, l' esperienza e la passione , argomenti complessi ci vengono trasmessi in modo chiaro . . . e filano lisci e veloci come un TRENO !
p.s. : una puntata sui circuiti di pilotaggio di questi mega-tiristori (leggermente più potenti dei BR103) come la vedi ?
di nuovo complimenti, Grande Pier .
Un saluto da iw0dph Roberto
grazie!! Mi ero proposto di contenere in due episodi la parte più generale sulla trazione elettrica, ma servirà una terza parte... poi eventualmente si potranno fare approfondimenti su richiesta. Ciao e alla prossima
Congratulazioni Pier, e grazie per l'eccellente spiegazione!!! Aspetto con molto piacere la terza parte. 👍👍
grazie... sono video un po' tosti, ma ogni tanto necessari.. ciao e alla prossima!
Presente, per ora fino a 14:48, nell'arco della giornata me lo gusto tutto!
... ehhh mi sa che servono diverse sessioni... 🤣🤣
Buona giornata e buona domenica a te Pier e alla community
grazie Aldo, buona domenica!
Ottima spiegazione Pier. Buona Domenica.
grazie!!! Un po' tosto come contenuto... buona domenica!!
@@PierAisa si , non proprio "per tutti" . ma molto interessante. I grafici danno risposta a molte domande.
Grazie Pier
Ciao Pier, anche questa volta abbiamo volato alto, nel vedere come i tristori (nome che sembra trasmettere l'idea che questi componenti siano "tristi"😂) sono utilizzati nella trazione ferroviaria, e come consentono di ridurre lo "spreco" di energia. Fino a qualche anno fa, quando ancora l'illuminazione led era un miraggio, era facile (ma anche ora) trovare in casa dei dispositivi simili, che appunto con l'accoppiata triac e diac affettano la sinusoide ottenendo la variazione del "valore efficace" della tensione di alimentazione alla lampada, generando la variazione continua di luminosità. Grazie, buon fine domenica e, alla prossima!
grazie per il commento... é molto intetessante vedere l'evoluzione tecnologica e quali sono state le tappe e i passaggi per arrivare al giorno d'oggi
Ciao Pier, i complimenti bisogna farli a te !!!! Argomenti molto interessanti e affascinanti.
.. ma che scherzi.. io sono solo un ambasciatore uldi una grande comunità.. tostissima
Come sempre Pier video molto esaustivo sull' argomento, anche se non sone del settore ferrovie, gli IGBT ad esempio che lavorano a 1200 ampere li ho visti e collaudati negli inverters solari ,tensioni e potenze molto elevati ...........
... se si commettono errori... si può festeggiare il capodanno in laboratorio 🤣🤣 buona domenica!
Pier ti vorrei tanto come professore di elettronica 🤩🤩🤩... Peccato io faccia il liceo😌... Comunque amo troppo questi video... Grazie mille e continua così
grazie! Beh dai andiamo avanti così... ogni tanto ci scappa qualche video più teorico come questo... bisogna affrontarlo con calma.
Adesso parte 2.
La prima parta mi é letteralmente volata. Complimenti davvero
Edit: questa é un po' più ostica che di elettronica sono parecchio mancante purtroppo.. ma é affascinante vedere come la trazione di mezzi da decine di tonnellate possa essere rappresentata con il tratto elegante dell'astrazione del disegno elettrico.. fantastico 😉
grazie! Ho in cantiere la parte tre sugli azionamenti in alternata. Spero di poterci lavorare durante le Feste.
@@PierAisa Grande 👍
Devo essere sincero ad un certo punto mi son perso per mancanze mie, ma la qualità della dialettica didattica é davvero notevole. E sono innamorato del mondo ferroviario (soprattutto la storia, ci sono i cinegiornale FS che sono magnifici)
Grazie degli ottimi contenuti che porta sempre :)
Tantissimi auguri di buon Natale!
@@mauriziovolpi7691 grazie sono video pesanti, ma on il dovuto tempo e pazienza passano anche senza basi specifiche di elettrotecnica e fisica
Video con questi contenuti non si trovano da nessun'altra parte. I 50 minuti (a fronte di giorni interi di studio e ricerca) anche questa volta sono volati, merito sempre del tua perfetta capacità divulgativa. Un mix giusto di tempi, sintesi e l'uso sapiente di carta e penna, sono sicuro che l'uso di sterili slide non avrebbe lo stesso potere coinvolgente di una mano che scrive. La riprova è che questi contenuti pur non avendo una applicazione pratica diretta, ugualmente suscitano grande interesse. Sarebbe affascinante vedere qualche immagine di questi dispositivi per vedere le soluzioni pratiche adottate per superare le insidie ed i problemi che si incontrano nell'operare con simili tensioni e correnti, potenze estreme con le quali non ci si confronterà mai nei circuiti che normalmente trattiamo. Vero è che sto sperimentando proprio con SCR e SCS di potenza, nell'ordine dei 100A e 400V in uno dei tanti progetti in continua evoluzione, ma la passione per l'elettronica è proprio questo: trovare sempre nuovi stimoli ed essere sempre prudentemente curiosi. Grazie Pier.
Grazie Enzo per il bellissimo messaggio, che mi dà ulteriore conforto, perché anch'io credo che carta e penna, siano il punto di partenza per molte avventure e progetti.... perché ben rappresentano il pensiero e le attività di progettazione. In questo frangente io sono solo un ambasciatore, un portavoce di una grande comunità di appassionati, che, come dici sono animati da sfrenata curiosità e questo è il motivo per cui in effetti il video riesce ad essere fruito, anche se si tratta di un formato compresso solo con carta e penna e senza gli effetti pirotecnici di un video tipo "riparazione". Le informazioni emesse sono molte ed a discreta velocità e quindi potrebbe risultare anche un po' pesante da digerire, specialmente a chi non ha una preparazione specifica. Ma io credo fortemente che proprio come un libro, che è un mezzo per immergersi in una storia, anche questo tipo di video rappresenta un mezzo e non un fine. Nei prossimi episodi ritorneremo un po' nei temi che coinvolgono anche le attività pratiche di laboratorio, ma mi piacerebbe mantenere vivo questo filone ferroviario, (magari a cadenza più bassa) perché anche io stesso quando ho ripercorso queste materie mi sono reso conto che su alcune cose, ad un primo studio non avevo colto fino in fondo la potenza del vero significato. Per quanto riguarda le immagini devo organizzarmi per poter mostrare qualcosa che non sia protetto da diritti di autore e che sia allo stesso tempo significativo per quello che abbiamo visto fino adesso in teoria. Il mio sogno sarebbe di andare di persona all'interno di questi bestioni metallici.... e filmare.
@@PierAisa Ottima idea quella di aggiungere anche queste tematiche più di nicchia sicuramente, ma molto affascinanti. Certo con una cadenza anche mensile o ogni 2/3 settimane, considerando il lavoro di ricerca e preparazione dei video. Il sogno di molti, intrufolarsi in luoghi inaccessibili, per vedere il frutto dell'ingegno umano....
Bellissimo video... spiegazione eccellente... complimenti pier.
Buona domenica
grazie.... e complimenti per la... resistenza
Molto interessante! Spero domenica prossima in una riparazione 🙈🙈🙈
... sto facendo la pianificazione video... ho diverse cose che si incastrano l'una con l'altra. Giovedì dovrei aver deciso.
@@PierAisa penso d'aver visto tutti i video di riparazione tipo 6 volte 😅😅😅 li trovo rilassanti 😄😄😄 haha
Buona Domenica Pier
buna domenica!
👍👍👍👍👍🫀Ciao Pier! è d'obbligo mettere il like a priori visto che ci ho lavorato una vita coi chopper montati sui carrelli elettrici naturalmente non a migliaia di V ma con batterie da 48 e 80 Volt e sui più evoluti fino a quelli controllati col CAN Bus, aggiungerò poi altro, ora vado a vedermi il video.
grazie Nonno Beppe anche in ambito veicoli elettrici e batterie ci sarebbe molto da dire... buona domenica
ho visto anche il video sugli azionamenti tradizionali a reostato e anche questo è avvincente. Avevo già letto degli azionamenti a chopper sulle E633 e derivate e prima ancora sulla E444 005 ma avere la spiegazione in video è tutta un'altra cosa. Volevo solo integrare che fra i tanti vantaggi dell'azionamento a chooper fu l'incremento di potenza e coppia dei mezzi dovuto anche al fatto che i motori erano collegati sempre in parallello fra di loro assicurando la migliore aderenza preziosa in fase di spunto. Per contro perde un azionamento sulle E633/E632/E652 significava per le E633/2 e E652 perdere un carrello motore di colpo....nonostante gli azionamenti fossero stati pensati "modulari" fra di loro ci vorrà tempo e affinamento dei componenti a semiconduttori per arrivare alla modularità di oggi. Ottimo video!
grazie mille per il commento molto interessante... come sempre gli addetti ai lavori portano in commento delle chicche... grazie!
Fantastico! Sarebbe bello capire anche il discorso dei fili sopra al pantografo ho visto tramite qualche ricerca che non è affatto semplice il loro posizionamento... sarebbe bello sapere qualcosa in più.. 😊
grazie... le linee aeree sono oggetti molto delicati con molti elementi di progettazione che dipendono da tanti fattori.. in parte tre dedichiamo qualche considerazione e calcolo.
Complimenti e grazie, Video interessantissimo, vengo dall'elettronica tlc/rf e dare un occhiata a cose che conosco poco come la grossa elettronica di potenza risveglia sani interessi anche teorici (parte che colpevolmente ho lasciato arrugginire) . Immagino quanto ricchi di implicazioni tecniche siano gli apparati reali: Isolamento, EMI, gestione termica, SOA, pilotaggio, diagnostica, layout fisico...
grazie... con questi numeri anche un "semplice" filtro può occupare una stanza intera... ricordo di aver visitato una interconnessione 3KV DC - 2x25kV AC che comprendeva un filtro LC..... installato appunto in un locale...
Vero, ad esempio una cosa che mi piacerebbe vedere almeno una volta sono le stazioni terminali di conversione degli elettrodotti HVDC tipo quello tra Italia e Grecia.
Le voglio citare un caso, che io definisco come chopper "ibrido, in quanto la regolazione della corrente, nella prima fase di avviamento, viene espletata si, da un chopper, ma anche da un resistore. Parlo delle Ale 724, una elettromotrice dalle elevate doti di accelerazione e frenatura. Per consentire una economicità è una semplificazione di costruzione e anche per limitare gli ingombri, è stata scelta la configurazione di chopper a frequenza fissa (260 Hz x 2). Come si può immaginare, l'angolo di conduzione dei ti ristori, non può soddisfare la richiesta di avere un pieno controllo della limitazione della corrente a rotabile in avvio. Per ovviare, è stato inserito nel circuito, un resistore del valore di circa 29 Ohm che, con Alfa ( angolo di conduzione ) minimo e a rotabile ancora fermo, limita la corrente a circa 150 A. Tale resistore ( utilizzato anche nella frenatura elettrica), viene escluso da un apposito contattore quando il trasduttore di tensione motorica rileva un valore di 500 V ai capi dei motori di trazione.
grazie! Sapevo di alcune soluzioni miste, ma senza avere nozione dei valori... utilissimo. Ci vediamo al prossimo episodio della serie.
Non capisco una mazza di elettronica e ho giusto alcune basi di elettrotecnica date dal classico esame universitario di ingegneria del 2°/3° anno. Ma questi video mi piacciono moltissimo
grazie sono un po' tosti, ma con calma si possono seguire
Bel video interessante del chopper per la trazione elettrica complimenti per il video sempre interessante e una spiegazione eccellente complimenti per il video grande Pier Aisa ciao da Riccardo Bella 995
grazie ciao Riccardo ci vediamo alla prossima!
Pier, sei sempre perfetto e preciso, anche per argomenti cosi' ostici per noi profani, ti volevo chiedere se la frenata d'emergenza ha dei circuiti particolari o viene eseguita con lo stesso circuito ma in maniera ,diciamo, piu' energetica, scusa se ho detto castroneria.
Grazie, domanda molto importante. La frenata di emergenza coinvolge la condotta pneumatica, che é sempre in pressione e quando deve intervenire scarica e quindi viene azionato il freno ad attrito. Dunque un treno per poter circolare deve avere il circuito "in pressione".
Hai cambiato "animale", eh? Vedo ancora qualche tigre al traino di treni merci... Bravo Pier, grazie per la seconda parte, sempre molto tecnica!
ehh la tigre... grazie a voi che seguite!! Buona domenica
@@PierAisa Sapevi che la tigre, pur non essendo articolata, ma grazie ai carrelli flottanti lateralmente (in particolare quello centrale) riesce a gestire curve più strette del caimano?
.. eh no non lo sapevo.... ma infatti vi ringrazio molto per completare con queste chicche il video... grazie! A ben pensarci una tigre è più agile di un caimano 😜
@@PierAisa all'inizio la tigre ha avuto grossi problemi di affidabilità dell'elettronica. I primi esperimenti con i frazionatori erano stati effettuati su un esemplare della E.444, la tartaruga.
.... immagino.. chissà quanti guasti all'inizio delle messe in servizio... da indagare, capire e risolvere
07:10 Quei tiristori enormi, li ho incontrati sui Transmitters FM di Collins/Continental, da 10 e 30kW, servivano per regolare l'anodica della Finale.
25:24 Il Chopper a Tiristori, che genera poi quel rumore-nota che sentiamo quando i treni iniziano la marcia (sul "Desiro" si sente dolo quello, dato che è silenziosissimo)
39:39 ecco qui potresti fare un video spiegando come recuperare l'energia in fase di frenata. Perché onestamente se ne parla molto ma principi, schemi etc, niente. Oddio il principio l'hai spiegato, ma intendo un video dedicato costruendo un circuito che recuperi l'energia di un motorino in frenata. Per far capire e dimostrare con esempi pratici.
... ogni azionamento "suona" diverso, con questi numeri di corrente e tensione... anche i livelli sonori sono interessanti.. per quanto riguarda il recupero lo vedremo presto in puntata tre, dove parleremo delle sottostazioni elettriche reversibili che hanno il compito di ributtare l'energia sulle linee trifasi AT
@@PierAisa questo è davvero istruttivo. Immagino che sia lo stesso principio applicato anche sulle auto elettriche per il recupero dell’energia in frenata.
... Di base abbiamo degli invertitori controllati.. si a livello di principio è simile, anche se nel caso di EV si ributta in batteria con numeri un po' diversi
Ciao Pier sempre il numero uno nelle spiegazioni. Noi in ditta abbiamo spesso problemi sugli SCR su moduli da 25kw plug-in, quando vengono inseriti sul sistema ricevono tensione violentemente si auto accendono (auto innesco) perchè a valle hanno la batteria di condensatori considerevoli. gli ingenieri non sanno come risolvere.🤕 Tu cosa potresti proporre?
grazie per il commento... questo è un bel problemone... bisognerebbe proteggere il gate con una zavorra, in modo da filtrare disturbi spurii... chiaramente significa perdere un po' di potenza.... non è facile...
Moduli UPS
Più che disturbo sul gate ricevono di colpo tensione e questo li autoinnesca
ok, se si pensa alla sua struttura interna pnpn con diverse dimensioni e parassiti non possiamo escludere inneschi a fronte di brusche variazioni. Credo che sia indispensabile in qualche modo addolcire le variazioni, come si fa tramite dei circuiti snubber
23:24 secondo me sarebbe bello vedere qualche simulazione Spice per chiarire i dubbi a chi è poco pratico con SCR e simili ⚡
Curiosa Pier Alessandro la ehm "coincidenza" 1948...un anno dopo un famigerato 1947...
Complimenti, non capisco la soluzione motori corrente continua (Edison) e recupero su diodi a volano dell'energia a cambio / risparmio energetico in corrente alternata dato che li si regola con i triac o nuclei magnetici saturabili (Tesla / Ferraris) per i raddrizzatori antichi i diodi al mercurio, non ho visto finora dai tempi dello studio dell macchine elettriche (elettromeccanica) l'utilizzo del freno Pasqualini.
Il motore e soprattutto l'induttore di livellamento, sono il magazzino di energia che viene caricato quando i tiristori sono in conduzione e restituiscono l'energia tramite i diodi quando i tiristori sono spenti. Questo meccanismo consente l'erogazione di energia in modo regolabile nel rispetto delle massime caratteristiche di tensione corrente e derivate di tutti i dispositivi elettronici
Ciao Pier, da nipote di macchinista FS, ti ringrazio per questo video. Una domanda tra serio e faceto: passando accanto alla stazione della mia città si vede la cabina di trasformazione/raddrizzamento. Ma il "conto" energetico di Trenitalia chi lo paga e, di questi tempi, come può essere tollerato un aumento così vertiginoso?
grazie gentilissimo. L'attribuzione dei costi energetici è una questione abbastanza complicata, e sarebbe molto bello approfondirà, perché come visto in puntata 1 (th-cam.com/video/L8_NEYXHwJc/w-d-xo.html) la distribuzione della energia su rete industriale trifase AT, la sua trasformazione in MT con eventuale recupero da catenaria associato alle Sottostazioni Elettriche è un meccanismo abbastanza complesso che dipende da tantissimi fattori, non ultimo il dispacciamento nazionale di energia effettuato da Terna, e quindi inevitabilmente i prezzi che vengono stabiliti ogni giorno in base ai fabbisogni sono complessi da capire. Credo che le "bollette" che arrivano a Trenitalia in questo periodo siano adeguate alla situazione generale ancora schiava del gas... qui in Italia..
Azionamenti elettrici...grande branca dell'elettrotecnica/elettronica...
Puntata/argomento molto interessante, pazzesco pensare alle caratteristiche di questi gruppi di thyristori che devono sopportare correnti e potenze necessarie in questo campo, quanto in percentuale si recupera con una frenata con recupero energia e reimmissione in linea?
la quantità recuperata dipende molto anche dalla caratteristica della linea. Un caso interessante sono le linee con grande pendenza dove potrebbe valere il concetto del "contrappeso energetico" come avviene per gli ascensori. Nella prossima puntata faremo qualche conto ma solitamente siamo in area 20-30%
@@PierAisa 👍👍👍non male comunque la %
Pier, visto il piglio divulgativo e la passione che poni negli argomenti, hai mai pensato di insegnare? Avresti secondo me contribuito (facendo scaturire interesse) a formare dei begli ing.
grazie! Sarebbe molto bello. Nel mio piccolo faccio formazione internamente in azienda...
Mi sembra di capire che i choppers siano utilizzati più che altro per limitare la potenza assorbita in avviamento.
Ma mi domandavo: i treni hanno l'esigenza di modulare anche la velocità come succede con le auto?
Nel qual caso usano i choppers?
I chopper sono usati per tutte le fasi della marcia. Considerando la caratteristica meccanica di una data locomotiva, essa deve esprimere una forza ad una data velocità e questo richiede una regolazione al motore che con il chopper è semplificata, esistono alcune impostazioni di duty cycle predefinite. Se leggi nei commenti ci sono alcuni casi pratici
Eccomi...presente...
Ciao Marco, buona domenica... sempre ai primi posti all'appello 😜
👏👏👍
come mio solito, propongo un argomento per un nuovo video,ma nel caso specifico cè il concreto rischio che stia proponendo qualcosa di obsoleto. I primi tempi di esercizio le E633 erano zeppe di problemi. So che erano dotate di un interruttore ercolani,che interrompeva l alimentazione qualora la macchina emettesse sul binario delle spurie che avrebbero potuto interferire coi segnali di controllo.Mi piacerebbe saperne di piu sul suo funzionamento, e ne approfitto per chiedere se sulle locomotive di nuova generazione è ancora presente o se si tratta di un rischio limitato ai chopper
Ottimo spunto di riflessione. Dal punto di vista del segnalamento ferroviario parlo per quello che riguarda i circuiti di binario, esiste un dispositivo di rilevazione armoniche a bordo che serve proprio a eseguire questo taglio che ha nome "Inibizione rivelatore correnti armoniche RCA - Franchini". Non ti saprei dire poi su che flotta viene installato e con quali criteri
@@PierAisa l unica cosa che so è che, al tempo, il locomotore si fermava ma non occorreva fare soccorso.Per non bloccare la linea, l'interruttore poteva essere riarmato ma si poteva ripartire solo dopo avere avvisato il DCO ( o chi all epoca di competenza) affinche non si fidassero solo dei circuiti di binario
@@AndreaMouton Grazie infinite come sempre per il ritorno dall'esperienza... ha un grande valore aggiunto
21:02 *acceso :)
Mi è partita la risposta per errore. A completamento: prima degli impulsi per l'accensione del chopper, deve risultare già carico il condensatore di commutazione - Sempre parlando delle 724, alla chiusura del contattore crt2, che esclude la resistenza, viene anche inviata una breve seri di impulsi ai ti ristori di frenatura onde evitare che il transiente di corrente possa causare un fastidioso strappo. I motori sono a valle del chopper. Se trovo lo schema, sarò lieto di inviarglielo. Grazie per le sue interessanti descrizioni.
grazie gentilissimo, nel caso ecco la mia mail pieraisaforum@gmail.com, con ovviamente l'impegno di tenerlo riservato.
Pier ti ho mandato per jumbomail il pdf delle Loc.632/633. Attenzione che scade il 27 c.m.
spettacolare... ricevuto. Grazie infinite!
TROPPO DIFFICILE