Ascoltato d’un fiato, non mi fermo mai a vedere video TH-cam, ci sono arrivato per caso. Un incredibile, onesto, modesto, meraviglioso ed illuminante racconto di una persona che non conosco ma che dopo questo video ammiro e ringrazio per quel che mi ha trasmesso e dato. Grazie.
Complimenti Comandante ! una testimonianza da brividi !! Molto coinvolgente ed interessante l'aspetto psicologico dopo il suo rientro in gruppo e sul ritorno al volo dopo questa esperienza. Mi permetta di affermare che Lei si è stato "Superman" avendo dovuto da solo e senza alcun aiuto superare questo enorme stress subito. Ho ammirato tutti Voi piloti incredibili a bordo pista essendo stato VAM nel 1982 al 53° Stormo Cameri. Un anno indimenticabile della mia vita.
... grande ed emozionante storia, grazie - davvero interessante! * un commento aggiuntivo. Il modello 'S' era un signor F-104, eccome, ma era anche una generazione successiva con modifiche importanti e un aumento inevitabile dei pesi. Può essere interessante leggere resoconti di piloti USAF del 319th Fighter Interceptor Squadron, gli unici ad avere volato sulla sottovariante più sprint in assoluto tra tutti gli Starfighters: vale a dire, una manciata di F-104 modello 'A' su cui fu installato lo stesso motore 'GE-19' degli F-104'S' italiani. Ne furono modificati non più di 26, cominciando nell'autunno 1967, tutti del 319th Squadron basato a Homestead AFB nei pressi di Miami in Florida. Prendendo la cellula più leggera di tutte e montandoci sopra il motore più potente, ne uscì fuori una 'bomba' che non aveva rivali tra gli altri F-104 - alcune prove cronometrate di decollo su allarme effettuate con un carico ridotto all'indispensabile (50% di carburante interno + 2 Sidewinders in punta alle ali) diedero risultati a cui qualcuno non crede ancora oggi, ma sono tutti confermati. Dal rilascio freni fino a 14.000 metri di quota in 85 - 90 secondi, con un rapporto spinta-peso al decollo di 0,98 a 1. Una cosa impressionante che nessun' altra variante di F-104 in assetto operativo ha mai potuto vantare. Nonchè la possibilità di volare in crociera stabile alla quota di 22.200 metri, a velocità di Mach 2.0 CONTINUI (!!!) - equivalenti, lassù, a 2.090 Km/h..
Complimenti comandante...da piccolo volevo fare il pilota, adesso faccio l architetto, ma la passione per i racconti e l aeronautica rimane. Ho visto parecchie manifestazioni, e ne ricordo una nel 98,avevo 10 anni, a pratica di mare in cui ci fu la formazione dei 104...probabilmente c era lei. Aspetto la seconda parte dell intervista. Complimenti anche al canale per averci portato tutte questa testimonianze!
Grande persona lo conosciuto tramite TH-cam da pescatore, questa storia non la sapevo grande Roberto racconto da brividi, complimenti grande uomo lucidità in quelle circostanze 👏
Eccezionale! Grandissimo narratore, sincero fino in fondo nel racconto dei problemi successivi all'incidente. Chissà se il comandante ha confidato a qualcuno le sue paure o se qualcuno se n'è accorto. Questi racconti estremi stimolano la mia curiosità sull'animo umano.
Sono un pilota in addestramento (civile, ATPL). Ascoltare questo racconto è stata fantastico. Se uno giorno avrò metà del carisma della stoffa di questo pilota, ne sarò orgoglioso. Blue skies
@@cpt.robertoripamonti Crepi! Chissà, magari un giorno avrò l’onore di volare assieme a lei, ed imparare qualche trucco del mestiere. Si impara molto anche dalle piccole cose, sopratutto per noi alla prime armi. Grazie per queste testimonianze. Leonardo
Grande Comandante. Noto con piacere che nomina i suoi specialisti, persone che hanno dedicato la vita a rendere operativo questo meraviglioso F104. Grazie
Grazie per il suo racconto, dettagliato ed onesto. Lasciare l'AM deve essere una decisione difficile e ponderata, la voglia di volare è tanta ma la possibilità di farlo è inversamente proporzionale al grado rivestito. Fortunata l'Alitalia ad averla tra le sue fila!
Ripamonti, l'ho ricordo molto bene ad Amendola, pilota di altissima levatura e persona di profonda umanità, Grazie per la considerazione che ha nei confronti dei Specialisti
Magnifico! Racconto davvero toccante con dovizia di particolari tecnici interessantissimi per me semplice appassionato di aerei e esperto teorico in base a innumerevoli letture su riviste specializzate di aereonautica. Anche in questo caso sono fortemente rammaricato di come una persona sulla quale l'Aereonautica Militare aveva investito tanto sia in termini economici sia in termini tecnologici, possa poi decidere di abbandonare la stessa per vivere un'altra esperienza come detto dal tenente colonnello Ripamonti, certamente in Aviazione civile e, secondo il mio pensiero, molto certamente per motivi di ordine economico. Mah! Un uomo con quel bagaglio tecnico, perso per le generazioni di piloti militari future. Che peccato!!!! Comunque complimenti tenente colonnello per il suo curriculum e per la passione con cui parla dello "spillone", davvero aereo straordinario e molto, molto fuori dagli schemi comuni a quella categoria di "macchine" come si suol dire in gergo. Grazie per la impagabile testimonianza. Vittorio Basso. 😮
La ringrazio Comandante per questa bellissima testimonianza di vita in Aeronautica come di pilota F104, ho apprezzato molto le Sue considerazioni sugli aspetti psicologici conseguenti ad incidenti di volo.
Avevo letto tempo fa la sua storia nel suo sito web e mi era rimasta impressa per le varie problematiche che ha affrontato durante la sua carriera. Ascoltare una parte della sua storia, raccontata da lui in prima persona in un video, è stato molto bello. Spero ce ne siano altri...
quello che non ho capito, lui fu colpito da un fulmine? e ciò la ragione che perse il controllo? I'Italia ha fatto grandi passi in campo di del addestramento, piloti sia che addetti di manutenzione! saluti dalla Germania, una nazione dove il F104 ebbe molte critiche da parte dei piloti ed esperti per le molte perdite in Aerei e tragicamente anche di piloti!
Bellissima testimonianza! Ascoltare questo racconto, fa rifettere molto sulla passione del volo di questo militare che giornalmente si confrontato con il confine sottile fra vita e la morte. Grande uomo comune... Complimenti.
Molto probabilmente ho fatto la guardia quando lei era in servizio al 9* gruppo, tanta roba vivere quei momenti adesso lo rifarei anche se è stata dura, mi sono congedato con 180 guardie da VAM
Ciao Roberto, bellissimo racconto della tua esperienza in Aeronautica, è stato un piacere ascoltarti, mi hai fatto ricordare di tante persone che ho incontrato in Aeronautica! Posso dirti una cosa? Da noi Indiani, quando succedeva che dovevi cambiare per la seconda volta il velivolo si lasciava perdere e si cancellava la missione, forse era superstizione, ma non si sa mai....! Un grande abbraccio. Mauro.
Lavoro difficile ragazzi soprattutto su un aereo che non è mai stato un top. A quel tempo fare il pilota bisognava essere folli e di disastri con f104 c'è ne sono stati. Roberto è un maestro unico sia come pescatore conosciuto tanti anni fa' che come pilota caccia intercettori.Lo seguo sempre con Trabucco e Venturini e devo dirgli grazie per avermi fatto fare un quarto posto al lago Euro Roma nel 1995 sponsorizzato Crai ma forse non si ricorderà pesca al colpo. Ho iniziato con le carpe ascoltando le sue parole le video cassette e ancora oggi la pesca è la mia rovina nel bene......😂😂😂 . Un saluto e.....sempre presente .
Il parere dell'amico e collega Com.te Eligio Rous ex 155° Gruppo e Istruttore al 20° Gruppo... enjoy E basta parlar male dell'F104 da parte di chi non ci ha volato. Ma quale " bara volante"? I morti, certo, ci sono stati, ma ci sono stati anche su tutti gli altri velivoli militari. L'F104 per i tempi in cui è nato, è stato un aereo eccezionale. Le sue prestazioni? Superbe. Con l'aereo pulito, dal rilascio freni in pista, si arrivava a trentaseimila piedi, in un minuto e mezzo. Con tip e pylon da Istrana si andava sulle Madonie, in Sicilia, per esercitazioni e si ritornava ad Istrana in poco meno di due ore. La velocità? Superba. Mach 2,2 con l'S, per limiti dovuti all'alta temperatura,153 gradi, all'ingresso del compressore. L'accelerazione? Da paura. Con il muso giù ed il motore dentro, in un attimo si superava la velocità del suono. In volo livellato, l'F 104 a trentaseimila piedi, per accelerare, arrancava un po' nel regime transonico, ma, poi, superato 1,2 di Mach, lo Spillone accelerava come un purosangue. Nella decelerazione da Mach 2,2 si arrivava, in un attimo a cinquantamila piedi, limite massimo per chi, come noi, volava, senza tuta pressurizzata . Un giorno, per curiosità, superai quel limite e azzardai a salire a settantamila piedi. A quella quota, in pieno giorno, il cielo inizia a farsi scuro ed è una sensazione che non tranquillizza. L'F104 non era adatto a fare il cacciabombardiere? Forse sì, non era il suo ruolo, ma al poligono si comportava a dovere. Certo all'inizio della bassa quota con tip e pylon pieni, a 450 nodi, in virata stretta, si arrivava, facilmente, allo shaker, ma bastava farci l'abitudine. Al poligono spesso si beccava lo shaker ed anche il kicker, ma non era un intervento, che non si poteva contrastare. Come intercettore l'F104 non era dotato di cannoncini? È vero. Fu una scelta non felice, ma, probabilmente, si pensava, e non a torto, che l'F104 non dovesse ingaggiare combattimenti aerei. Dopo aver individuato l'obiettivo, l'F104 doveva lanciare i missili e sparire a velocità elevata. Anche nei combattimenti aerei, comunque, l'F104 si comportava egregiamente, sfruttando la sua grande capacità di salire in quota e sfruttare l'energia che si accumula, salendo. Si poteva finire anche a velocità zero con l'aereo che cadeva di coda e, poi, buttava giù , improvvisamente, il muso, acquistando subito grande velocità, con grande puzzo di kerosene bruciato, in cockpit. Anche da cavallo imbizzarrito, l'F 104 si comportava da gran signore. Acrobazia? Si poteva fare di tutto. Looping con o senza l'uso dei flaps su T/O, con o senza motore. Bastava partire veloci ed avere una mano dolce nel chiudere il looping. Tonneau? C'era l'avvertenza di non dare g negativi da rovesci e di non ruotare troppo velocemente, per evitare che l'aereo, a causa di effetti derivanti da accelerazioni, dovute al giroscopio, si mettesse di traverso, ma era un'avvertenza che lasciava un po' il tempo che trova, come quando si leggono le controindicazioni nell'assumere un farmaco. Volarci da giovane pilota è stato un gran onore, per me, ed è nato, in me, un grande amore verso questo eccezionale aereo. Guai allora a chi ne parla ancora male. Non si possono sopportare critiche cattive verso chi si ama. Prosit.
Mi immagino la faccia della signora quando ha aperto la porta e si è trovata davanti un marziano! Molto avvincente il racconto e la descrizione del lancio, oltre al rischio corso dentro al cumulo temporalesco è stato poi fortunato a evitare alta tensione e alberi (anche se a volte possono diventare un aiuto) ma soprattutto che il paracadute si sia evidentemente bagnato poco, altrimenti poteva finir male.
@@tazzinasellout7968 perché oggi non abbiamo militari ma impiegati pubblici pronti a sacrificare qualunque cosa in cambio dello stipendio. Basti vedere a quale politica reggono il gioco e a quali personaggi fanno la scorta.
@@cpt.robertoripamonti perché non organizzare un bel video con qualche racconto strepitoso sui combattimenti ACMI?Decimomannu per tradizione ha organizzato i migliori combattimenti aerei fra caccia di varie nazionalità compreso il primo dogfight simulato tra F15 Usafe e mig 29 Gaf Sarebbe una bella testimonianza! Saluti!
Chiedo aiuto a voi esperti per capire (sono un appassionato, ma evidentemente NON abbastanza) : Volava in condizioni I. M. [INDIA MIKE] che significa l'acronimo? Ha a che fare con IFR? Grazie per l'aiuto a comprendere
(i)ndia (M)ike - IM è l'acronimo per Instrument Meteorological (Conditions), che tradotto dall'inglese sarebbe condizioni meteorologiche strumentali, ossia con visibilità insufficiente a volare a vista e quindi con la necessità di basarsi sugli strumenti di bordo per volare e navigare.
Sul suo sito il Com.te Ripamonti, racconta che al terzo tentativo di riaccensione il motore si stava per riavviare ma la quota era ormai troppa bassa per tentare il recupero del velivolo... una di quelle scelte che nella vita di un pilota può fare la differenza tra chi la può raccontare e chi invece, non la racconterà mai più.
In realtà quando ho deciso di lanciarmi era un atto un terzo tentativo di accessione che ha proseguito a lancio avvenuto. La Commissione appurô che al momento del lancio anche se avessi avuto tutta la potenza del motore a disposizione, quota ed assetto erano tali che non c’era piû spazio di richiamata e quindi avrei sbattuto comunque contro il terreno.
Penso che un qualcosa del genere sia accaduto anche al capitano Vito Falco, precipitato col suo F104 in mezzo le montagne siciliane in una sera di maltempo, con pioggia lampi e fulmini, doveva atterrare a Trapani ma non rientrò, ero in servizio a Palermo e ho sentito di un 104 precipitato, successivamente si saprà che l'aereo era precipitato fra i monti e il pilota morto.
@@harpoonharpoon6259 confermo, soprattutto i tedeschi gli affibbiarono questo nomignolo perchè addestrandosi nel mare del Nord e pilotando ad alte manovre di escape, tiravano G ma il 104 non riesce a fare manovre strette ad alti G per la sua conformità alare, ecco che andava in stallo ad alta velocità e poi recuperarlo era un casino, ma per salvare l'aereo i piloti tedeschi, ma anche alcuni italiani, cercavano di rimetterlo in qualche assetto di volo, ma è difficile, e tra una manovra e l'altra la terra si avvicinava, il caldo dentro la cabina, la confusione, insomma era proprio una bara volante; in Vietnam gli americani hanno fatto pochissime missioni col 104 apposta perchè era velocissimo, ma per manovre avanzate di combattimento manovrato, il classico dogfight o per meglio delucidarvi come nel film Top Gun, l'aereo non riusciva in manovra escape e si trovava sempre con un semplice Mig 15 dietro;
@@tommygi7505 Il 104 tirava 7,33 G in configurazione clean e circa 5,5 in configurazione con la taniche. Avendo una corner speed elevata aveva necessariamente un ampio raggio di virata ma, non stallava affatto, prima di stallare , cosa che avviene solo ad alti angoli di attacco entrava in funzione lo shecker e a AOA 5, il kicker. La cloche veniva spinta in avanti proprio per impedire al Pilota di persistere nell'errore. Comunque abbiamo portato il 104 anche a velocità "0" e lasciandolo scivolare non ha mai avuto alcun problema. Era una macchina straordinaria
Ascoltato d’un fiato, non mi fermo mai a vedere video TH-cam, ci sono arrivato per caso.
Un incredibile, onesto, modesto, meraviglioso ed illuminante racconto di una persona che non conosco ma che dopo questo video ammiro e ringrazio per quel che mi ha trasmesso e dato. Grazie.
Complimenti Comandante ! una testimonianza da brividi !! Molto coinvolgente ed interessante l'aspetto psicologico dopo il suo rientro in gruppo e sul ritorno al volo dopo questa esperienza. Mi permetta di affermare che Lei si è stato "Superman" avendo dovuto da solo e senza alcun aiuto superare questo enorme stress subito.
Ho ammirato tutti Voi piloti incredibili a bordo pista essendo stato VAM nel 1982 al 53° Stormo Cameri.
Un anno indimenticabile della mia vita.
Io ho sempre ammirato Roberto Ripamonti, sia come pilota che come esperto pescatore.
Gli auguro il meglio per gli anni a venire.
un video da guardare 10 volte
GRAZIE
Bellissimo racconto comandate! Grazie per il suo importantissimo servizio alla nostra Patria! Tanta ammirazione!
Brividi! Grazie mille per questa emozionante testimonianza
Bellissimo racconto e molto bello lasciar trasparire il lato umano della vicenda professionale. Complimenti e bella testimonianza per i giovani.
Racconto straordinario e molto avvincente. Complimenti Comandante!!
Ho ascoltato questa storia con grandissimo interesse. Complimenti comandante per come l'ha raccontata.
Grandissimo Uomo! sono orgoglioso di avere gente cosi in Italia! Grazie Grazie Grazie!
Bellissimo racconto, grande modestia ed obbiettivita'. Complimenti !
Continuate così !! .... Bellissimi racconti sul 104 🔝🇮🇹🤘👍
Complimenti per la fluidità delle parole, nel racconto!
... grande ed emozionante storia, grazie - davvero interessante!
* un commento aggiuntivo. Il modello 'S' era un signor F-104, eccome, ma era anche una generazione successiva con modifiche importanti e un aumento inevitabile dei pesi. Può essere interessante leggere resoconti di piloti USAF del 319th Fighter Interceptor Squadron, gli unici ad avere volato sulla sottovariante più sprint in assoluto tra tutti gli Starfighters: vale a dire, una manciata di F-104 modello 'A' su cui fu installato lo stesso motore 'GE-19' degli F-104'S' italiani.
Ne furono modificati non più di 26, cominciando nell'autunno 1967, tutti del 319th Squadron basato a Homestead AFB nei pressi di Miami in Florida. Prendendo la cellula più leggera di tutte e montandoci sopra il motore più potente, ne uscì fuori una 'bomba' che non aveva rivali tra gli altri F-104 - alcune prove cronometrate di decollo su allarme effettuate con un carico ridotto all'indispensabile (50% di carburante interno + 2 Sidewinders in punta alle ali) diedero risultati a cui qualcuno non crede ancora oggi, ma sono tutti confermati.
Dal rilascio freni fino a 14.000 metri di quota in 85 - 90 secondi, con un rapporto spinta-peso al decollo di 0,98 a 1. Una cosa impressionante che nessun' altra variante di F-104 in assetto operativo ha mai potuto vantare. Nonchè la possibilità di volare in crociera stabile alla quota di 22.200 metri, a velocità di Mach 2.0 CONTINUI (!!!) - equivalenti, lassù, a 2.090 Km/h..
Complimenti comandante...da piccolo volevo fare il pilota, adesso faccio l architetto, ma la passione per i racconti e l aeronautica rimane. Ho visto parecchie manifestazioni, e ne ricordo una nel 98,avevo 10 anni, a pratica di mare in cui ci fu la formazione dei 104...probabilmente c era lei. Aspetto la seconda parte dell intervista. Complimenti anche al canale per averci portato tutte questa testimonianze!
Grazie per questa emozionante ricostruzione.
Grande persona lo conosciuto tramite TH-cam da pescatore, questa storia non la sapevo grande Roberto racconto da brividi, complimenti grande uomo lucidità in quelle circostanze 👏
Grazie infinite per questi racconti interessantissimi.Da pelle d'oca
Magnifico contributo, in attesa della seconda parte 💪🏼
Aspettavo il video racconto di Roberto con ansia. Grazie.
Eccezionale!
Grandissimo narratore, sincero fino in fondo nel racconto dei problemi successivi all'incidente. Chissà se il comandante ha confidato a qualcuno le sue paure o se qualcuno se n'è accorto. Questi racconti estremi stimolano la mia curiosità sull'animo umano.
No non credo se ne accorse nessuno e comunque non lo confidai nemmeno a mia moglie.
@@cpt.robertoripamonti , ancora complimenti, comandante, per la sua sincerità e onorato della sua cortese risposta.
Danke 🇩🇪✈️⚓️🇩🇪🛩⚓️🇩🇪
Grazie per la splendida testimonianza. Ad maiora!
Bel racconto che svela gli aspetti più umani di un pilota da caccia. L'ho trovato molto interessante e spero che possa ispirare molti giovani!
Storia assolutamente interessante, raccontata perfettamente, grazie mille!
grazie comandante e' stato un onore ascoltarla.attendo la continuazione.
Grazie, video bellissimo, ricordo di averla conosciuta in quegli anni alle gare di top casting, un saluto
Sono un pilota in addestramento (civile, ATPL). Ascoltare questo racconto è stata fantastico. Se uno giorno avrò metà del carisma della stoffa di questo pilota, ne sarò orgoglioso.
Blue skies
In bocca al lupo collega!
@@cpt.robertoripamonti Crepi! Chissà, magari un giorno avrò l’onore di volare assieme a lei, ed imparare qualche trucco del mestiere. Si impara molto anche dalle piccole cose, sopratutto per noi alla prime armi. Grazie per queste testimonianze.
Leonardo
Molto interessante...ringrazio il comandante e Ronin Film
Modesto, sincero, professionale 👍👍👍👍👍
Wow che racconto e che esperienze! Complimenti intervista bellissima
Grande Comandante. Noto con piacere che nomina i suoi specialisti, persone che hanno dedicato la vita a rendere operativo questo meraviglioso F104. Grazie
Ma senza gli specialisti, nessuno di noi avrebbe mai volato. Sono la linfa vitale dell'Aeronautica al pari e non certamente da meno , dei Piloti.
@@cpt.robertoripamonti Grazie Comandante da un ex armiere XX.
Che bel video, grazie !
Bellissimo racconto nella sua drammaticità, grazie. Anche mio padre avrebbe avuto da raccontare almeno 2 esperienze drammatiche...
Grazie per il suo racconto, dettagliato ed onesto. Lasciare l'AM deve essere una decisione difficile e ponderata, la voglia di volare è tanta ma la possibilità di farlo è inversamente proporzionale al grado rivestito. Fortunata l'Alitalia ad averla tra le sue fila!
Ripamonti, l'ho ricordo molto bene ad Amendola, pilota di altissima levatura e persona di profonda umanità, Grazie per la considerazione che ha nei confronti dei Specialisti
Magnifico! Racconto davvero toccante con dovizia di particolari tecnici interessantissimi per me semplice appassionato di aerei e esperto teorico in base a innumerevoli letture su riviste specializzate di aereonautica. Anche in questo caso sono fortemente rammaricato di come una persona sulla quale l'Aereonautica Militare aveva investito tanto sia in termini economici sia in termini tecnologici, possa poi decidere di abbandonare la stessa per vivere un'altra esperienza come detto dal tenente colonnello Ripamonti, certamente in Aviazione civile e, secondo il mio pensiero, molto certamente per motivi di ordine economico. Mah! Un uomo con quel bagaglio tecnico, perso per le generazioni di piloti militari future. Che peccato!!!! Comunque complimenti tenente colonnello per il suo curriculum e per la passione con cui parla dello "spillone", davvero aereo straordinario e molto, molto fuori dagli schemi comuni a quella categoria di "macchine" come si suol dire in gergo. Grazie per la impagabile testimonianza. Vittorio Basso.
😮
Grande Roberto, complimenti. Mi ricordo del tuo racconto qualche anno fa.... da brividi.
Una vera e bella esperienza. Grazie per aver condiviso 🔝🔝🔝🔝
Bellissimo video. Complimenti 👏
Grazie per il bello racconto, bellissima cariera e vita
Troppo forte, complimenti per la bravura e la simpatia
Finalmente aspetto il seguito
La ringrazio Comandante per questa bellissima testimonianza di vita in Aeronautica come di pilota F104, ho apprezzato molto le Sue considerazioni sugli aspetti psicologici conseguenti ad incidenti di volo.
Grazie!
Bel racconto, grazie.
Racconto meraviglioso !
Complimenti a Lei per la capacità dimostrata!
bravissimo sincero molto umano grazie
Grandi racconti di storie vissute da grandi persone
Complimenti Comandante ...!!
ho imparato a conoscerlo come un grande pescatore ma non avrei mai immaginato fosse un pilota dell'am..
Fantastica testimonianza sotto ogni aspetto
Grazie, canale interessante e testimonianze preziose!
th-cam.com/video/eC-xxjLlJlM/w-d-xo.html
Bel racconto
Spettacolo , grande uomo
Anzi a pescare le carpe.....grande Roberto,eri il mio paladino di gioventù sulla rivista pescare...
Anzi, lo sei Ancora....
Grandissimo Ripamonti! È anche un angler di grande competenza.
Bellissimo racconto!
Bellissimo racconto... emozionante!!
Lo starei ad ascoltare per ore. Grazie per aver condiviso la sua esperienza C.nte!
Bel canale...
Spettacolare...!!!
Grande Roberto!
Avevo letto tempo fa la sua storia nel suo sito web e mi era rimasta impressa per le varie problematiche che ha affrontato durante la sua carriera. Ascoltare una parte della sua storia, raccontata da lui in prima persona in un video, è stato molto bello. Spero ce ne siano altri...
quello che non ho capito, lui fu colpito da un fulmine? e ciò la ragione che perse il controllo? I'Italia ha fatto grandi passi in campo di del addestramento, piloti sia che addetti di manutenzione! saluti dalla Germania, una nazione dove il F104 ebbe molte critiche da parte dei piloti ed esperti per le molte perdite in Aerei e tragicamente anche di piloti!
Bel racconto , complimenti
Orgoglioso di essere italiano . LA STIMO . Grazie per la bellissima testimonianza . Tempra . Carattere . Disciplina . Forza . Umiltà . .
Grazie Comandante per la sua lucida e chiara esperienza e la sua professionalità .
Grande !!!!!
Buon natale a tutti gli amici del canale e ai nostri Piloti (ed ex Piloti) dell Aeronautica. W le nostre forze armate!!!!
Bellissima testimonianza! Ascoltare questo racconto, fa rifettere molto sulla passione del volo di questo militare che giornalmente si confrontato con il confine sottile fra vita e la morte. Grande uomo comune... Complimenti.
Molto probabilmente ho fatto la guardia quando lei era in servizio al 9* gruppo, tanta roba vivere quei momenti adesso lo rifarei anche se è stata dura, mi sono congedato con 180 guardie da VAM
Ciao Roberto, bellissimo racconto della tua esperienza in Aeronautica, è stato un piacere ascoltarti, mi hai fatto ricordare di tante persone che ho incontrato in Aeronautica! Posso dirti una cosa? Da noi Indiani, quando succedeva che dovevi cambiare per la seconda volta il velivolo si lasciava perdere e si cancellava la missione, forse era superstizione, ma non si sa mai....! Un grande abbraccio.
Mauro.
Bel racconto, un applauso ai piloti dell'Aeronautica
Bellissimo racconto lucido dettagliato ma sicuramente devastante
Grande uomo
Scusate la domanda ma durante l’intervista viene ripetuto più volte “India mike”, precisamente a cosa si riferisce?
IMC: instrumental metereological condition
Charlie era al bar...
RIFERITO A QUALE VIDEO ?
@@carlonardi8534 this video
Slang progressivamente sempre più stretto fino a diventare quasi del tutto incomprensibile: mai lasciar parlare un pilota a ruota libera! 😊
Lavoro difficile ragazzi soprattutto su un aereo che non è mai stato un top. A quel tempo fare il pilota bisognava essere folli e di disastri con f104 c'è ne sono stati. Roberto è un maestro unico sia come pescatore conosciuto tanti anni fa' che come pilota caccia intercettori.Lo seguo sempre con Trabucco e Venturini e devo dirgli grazie per avermi fatto fare un quarto posto al lago Euro Roma nel 1995 sponsorizzato Crai ma forse non si ricorderà pesca al colpo. Ho iniziato con le carpe ascoltando le sue parole le video cassette e ancora oggi la pesca è la mia rovina nel bene......😂😂😂 . Un saluto e.....sempre presente .
Il parere dell'amico e collega Com.te Eligio Rous ex 155° Gruppo e Istruttore al 20° Gruppo... enjoy
E basta parlar male dell'F104 da parte di chi non ci ha volato. Ma quale " bara volante"? I morti, certo, ci sono stati, ma ci sono stati anche su tutti gli altri velivoli militari.
L'F104 per i tempi in cui è nato, è stato un aereo eccezionale. Le sue prestazioni? Superbe. Con l'aereo pulito, dal rilascio freni in pista, si arrivava a trentaseimila piedi, in un minuto e mezzo. Con tip e pylon da Istrana si andava sulle Madonie, in Sicilia, per esercitazioni e si ritornava ad Istrana in poco meno di due ore. La velocità? Superba. Mach 2,2 con l'S, per limiti dovuti all'alta temperatura,153 gradi, all'ingresso del compressore. L'accelerazione? Da paura. Con il muso giù ed il motore dentro, in un attimo si superava la velocità del suono. In volo livellato, l'F 104 a trentaseimila piedi, per accelerare, arrancava un po' nel regime transonico, ma, poi, superato 1,2 di Mach, lo Spillone accelerava come un purosangue. Nella decelerazione da Mach 2,2 si arrivava, in un attimo a cinquantamila piedi, limite massimo per chi, come noi, volava, senza tuta pressurizzata . Un giorno, per curiosità, superai quel limite e azzardai a salire a settantamila piedi. A quella quota, in pieno giorno, il cielo inizia a farsi scuro ed è una sensazione che non tranquillizza.
L'F104 non era adatto a fare il cacciabombardiere? Forse sì, non era il suo ruolo, ma al poligono si comportava a dovere. Certo all'inizio della bassa quota con tip e pylon pieni, a 450 nodi, in virata stretta, si arrivava, facilmente, allo shaker, ma bastava farci l'abitudine. Al poligono spesso si beccava lo shaker ed anche il kicker, ma non era un intervento, che non si poteva contrastare.
Come intercettore l'F104 non era dotato di cannoncini? È vero. Fu una scelta non felice, ma, probabilmente, si pensava, e non a torto, che l'F104 non dovesse ingaggiare combattimenti aerei. Dopo aver individuato l'obiettivo, l'F104 doveva lanciare i missili e sparire a velocità elevata.
Anche nei combattimenti aerei, comunque, l'F104 si comportava egregiamente, sfruttando la sua grande capacità di salire in quota e sfruttare l'energia che si accumula, salendo. Si poteva finire anche a velocità zero con l'aereo che cadeva di coda e, poi, buttava giù , improvvisamente, il muso, acquistando subito grande velocità, con grande puzzo di kerosene bruciato, in cockpit. Anche da cavallo imbizzarrito, l'F 104 si comportava da gran signore.
Acrobazia? Si poteva fare di tutto. Looping con o senza l'uso dei flaps su T/O, con o senza motore. Bastava partire veloci ed avere una mano dolce nel chiudere il looping. Tonneau? C'era l'avvertenza di non dare g negativi da rovesci e di non ruotare troppo velocemente, per evitare che l'aereo, a causa di effetti derivanti da accelerazioni, dovute al giroscopio, si mettesse di traverso, ma era un'avvertenza che lasciava un po' il tempo che trova, come quando si leggono le controindicazioni nell'assumere un farmaco.
Volarci da giovane pilota è stato un gran onore, per me, ed è nato, in me, un grande amore verso questo eccezionale aereo.
Guai allora a chi ne parla ancora male. Non si possono sopportare critiche cattive verso chi si ama.
Prosit.
Eccezionale
Complimenti x la Sua fortuna
Mizzega raga!!!! Che avventura!!!! 🇮🇪👍
Un racconto interessantissimo!!.Uomini veramente coraggiosi,con delle capacità straordinarie!!.
Ho letto l’intervista da qualche parte anni fa...
Caspita mi sembrava di vivere le scene da quanto avvincente è stato il racconto
Starei ore ad ascoltare le storie di quest' uomo
Mi immagino la faccia della signora quando ha aperto la porta e si è trovata davanti un marziano! Molto avvincente il racconto e la descrizione del lancio, oltre al rischio corso dentro al cumulo temporalesco è stato poi fortunato a evitare alta tensione e alberi (anche se a volte possono diventare un aiuto) ma soprattutto che il paracadute si sia evidentemente bagnato poco, altrimenti poteva finir male.
Non capisco un'acca del gergo tecnico/militare, ma la testimonianza è avvincente
Beh, questo è bravo forte come storyteller.
Da brividi.
Storie che sembrano lontanissime confrontate con la miseria attuale.
MOLTO VERO TEMPI E PERSONAGGI CHE NON TORNANO PIU
Perché, MISERIA ATTUALE?.....
@@tazzinasellout7968 perché oggi non abbiamo militari ma impiegati pubblici pronti a sacrificare qualunque cosa in cambio dello stipendio.
Basti vedere a quale politica reggono il gioco e a quali personaggi fanno la scorta.
th-cam.com/video/eC-xxjLlJlM/w-d-xo.html
@@ZERODOSI mai sentito un pregiudizio tanto arbitrario. 😒
💪
Roberto grande Pescatore
Ci sono stati molti incidenti con i Loockeed ?
Non sarebbe male intervistare qualche pilota sui combattimenti ACMI a Decimomannu con aerei stranieri!
Eccomi qui.
Harrier RAF Vs f104!Abito praticamente vicino a Decimomannu!
@@cpt.robertoripamonti perché non organizzare un bel video con qualche racconto strepitoso sui combattimenti ACMI?Decimomannu per tradizione ha organizzato i migliori combattimenti aerei fra caccia di varie nazionalità compreso il primo dogfight simulato tra F15 Usafe e mig 29 Gaf Sarebbe una bella testimonianza! Saluti!
@@gopatornado79 ...and the winner was Attila ! ( Picca 1 )
Chiedo aiuto a voi esperti per capire (sono un appassionato, ma evidentemente NON abbastanza) :
Volava in condizioni I. M. [INDIA MIKE] che significa l'acronimo?
Ha a che fare con IFR?
Grazie per l'aiuto a comprendere
India Mike è un abbreviazione di India Mike Charlie (IMC) Instrument Meteorological Conditions
Nonostante si trattasse di una planata controllata, hai controllato dove puntava la prua? O non hai pensato alla tagedia del 6/12/1990?
Ma se non vedeva nemmeno dove stava andando come faceva ? 🤦🏻♂️
Scusatemi l'ignoranza ma non sono avvezzo alla terminologia aeronautica....piu volte ha citato di volare in condizioni indiamike... ovvero?
(i)ndia (M)ike - IM è l'acronimo per Instrument Meteorological (Conditions), che tradotto dall'inglese sarebbe condizioni meteorologiche strumentali, ossia con visibilità insufficiente a volare a vista e quindi con la necessità di basarsi sugli strumenti di bordo per volare e navigare.
Sul suo sito il Com.te Ripamonti, racconta che al terzo tentativo di riaccensione il motore si stava per riavviare ma la quota era ormai troppa bassa per tentare il recupero del velivolo... una di quelle scelte che nella vita di un pilota può fare la differenza tra chi la può raccontare e chi invece, non la racconterà mai più.
In realtà quando ho deciso di lanciarmi era un atto un terzo tentativo di accessione che ha proseguito a lancio avvenuto. La Commissione appurô che al momento del lancio anche se avessi avuto tutta la potenza del motore a disposizione, quota ed assetto erano tali che non c’era piû spazio di richiamata e quindi avrei sbattuto comunque contro il terreno.
Bellissimo racconto. Scusate l'ignoranza, cosa significa I.M. India Mike? grazie
vd risposte preced.
Grande!
Penso che un qualcosa del genere sia accaduto anche al capitano Vito Falco, precipitato col suo F104 in mezzo le montagne siciliane in una sera di maltempo, con pioggia lampi e fulmini, doveva atterrare a Trapani ma non rientrò, ero in servizio a Palermo e ho sentito di un 104 precipitato,
successivamente si saprà che l'aereo era precipitato fra i monti e il pilota morto.
Sbaglio oppure l'aereo F104 veniva chiamato la bara volante?
@@harpoonharpoon6259 confermo, soprattutto i tedeschi gli affibbiarono questo nomignolo perchè addestrandosi nel mare del Nord e pilotando ad alte manovre di escape, tiravano G ma il 104 non riesce a fare manovre strette ad alti G per la sua conformità alare, ecco che andava in stallo ad alta velocità e poi recuperarlo era un casino, ma per salvare l'aereo i piloti tedeschi, ma anche alcuni italiani, cercavano di rimetterlo in qualche assetto di volo, ma è difficile, e tra una manovra e l'altra la terra si avvicinava, il caldo dentro la cabina, la confusione,
insomma era proprio una bara volante;
in Vietnam gli americani hanno fatto pochissime missioni col 104 apposta perchè era velocissimo, ma per manovre avanzate di combattimento manovrato, il classico dogfight o per meglio delucidarvi come nel film Top Gun, l'aereo non riusciva in manovra escape e si trovava sempre con un semplice Mig 15 dietro;
@@tommygi7505 grazie per la spiegazione così accurata! Solo un'altra domanda. Quanti G negativi era capace di tirare la cellula del 104 ? Thanks
@@harpoonharpoon6259 questo non te lo so dire, non ho mai pilotato F104, lo si dovrebbe chiedere al comandante Ripamonti.
@@tommygi7505 Il 104 tirava 7,33 G in configurazione clean e circa 5,5 in configurazione con la taniche. Avendo una corner speed elevata aveva necessariamente un ampio raggio di virata ma, non stallava affatto, prima di stallare , cosa che avviene solo ad alti angoli di attacco entrava in funzione lo shecker e a AOA 5, il kicker. La cloche veniva spinta in avanti proprio per impedire al Pilota di persistere nell'errore. Comunque abbiamo portato il 104 anche a velocità "0" e lasciandolo scivolare non ha mai avuto alcun problema. Era una macchina straordinaria