sarebbe molto interessante una videolezione su "memorie del sottosuolo" e su "l'Idiota". leggendo i libri di Dostoevskij si conoscono tutti i sentimenti, le irrazionalità dell'uomo. l' Unico scrittore che mi tartassa continuamente con una domanda che mi ha suscitato alla fine di ogni lettura(che ad avviso di uno studente come me lo qualifica inevitabilmente come uno dei migliori/il migliore dei tutti tempi): Com'è possibile che non si legga Dostoevskij a scuola? Baratterei "memorie del sottosuolo" con 10anni di scuola
Bella spiegazione sul romanzo dei fratelli Karamazov. Sono riuscito a capire il senso di quello che effettivamente voleva comunicare con questa lezione.
Grazie caro Matteo di aver parlato di Umanità proprio attraverso la cultura russa, incriminata nelle settimane passate. Una scelta filosofica, ermeneutica e politica a conferma che Bene e Male non hanno bandiera e che ogni cuore (e ogni cultura) può essere foriera di umanità e pietà. Con ammirazione, Elleny
Bella dissertazione. Per quel poco che ne so io, credo che per comprendere a tutto tondo la questione del nichilismo (e, poi, dei fascismi) sia passo obbligato la lettura de "L'uomo in rivolta" di Camus. Ora che ho superato il mezzo secolo di vita, mi rammarico che nessun insegnante mi abbia mai proposto quella lettura. Mi avrebbe aperto un mondo quaranta anni fa. Se poi ci aggiungiamo "La peste"....
Bellissima lezione come sempre, consiglio a tutti di cercare qui su youtube la rappresentazione teatrale di quest'opera se non sbaglio realizzata della RAI, non è affatto male.
Prof. Grazie per questo video così intenso e chiarificatore. Se le è possibile, pensi di farne uno su "L'idiota"...lo lessi tantissimi anni fa e ne rimasi molto colpita. Mi piacerebbe ascoltare una sua riflessione a riguardo.
Ti seguo sempre e anche questa volta l'analisi che dai è molto bella! Se posso fare soltanto un osservazione sulla pronuncia di Alësa che sarebbe "Alioscia". Un saluto!
@@MatteoSaudino Alioscia è proprio come si pronuncia in russo ed è preferibile che anche noi pronunciamo così. Un altro appunto: I demoni del titolo del grande romanzo sono da pronunciarsi con l'accento sulla o. Il titolo in russo è Biesy e cioè diavoli, demoni come plurale di Demonio. Detto questo, la sua lezione mi è piaciuta moltissimo, grazie di cuore.
Nella polifonia dei FK la parte nichilista di Ivan è quella diametralmente opposta a quella dell’autore. Questo dal video non si capisce. La grandezza di D. sta appunto nel rappresentare idee opposte alle sue con lo stesso vigore e la stessa passione che se fossero proprie. Dove il nichilismo è rappresentato/parodizzato al meglio è però nei Demòni.
Alla Samaritana Gesù disse: "... chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno..." E Fedor Dostoevskij, bevendo di quest'acqua, ci ha lasciato una delle più grandi testimonianze di fede mai scritte: "... non c'è nulla di più bello, di più profondo, di più simpatico, di più ragionevole, di più virile, e perfetto di Cristo... E non basta, se mi si dimostrasse che Cristo è fuori della verità ed effettivamente risultasse che la verità è fuori di Cristo, io preferirei restare con Cristo anziché con la verità". Amen!
O per tutti gli smerdjakov? Alla fine ricorda che in Ivan avviene una trasformazione interiore (lo si vede soprattutto nell'episodio in cui decide di aiutare l'uomo accasciato sulla neve per terra e nella posizione che prende nel processo). È vero che alla fine le sue azioni sono anche conseguenza del delirio che subisce, però secondo me l'Ivan della fine del romanzo è completamente diverso da quello dell'inizio. Smerdjakov è invece un po' lo Svrigalidov di delitto e castigo: entrambi non si riscattano e giungono al suicidio.
Alioscia( scrivo il nome come lo si pronuncia) rappresenta Dostojevky stesso, ed esprime una spiritualità fortemente cristiana......Dostojevsky NON aderisce al nichilismo.....
@@MatteoSaudino veramente, nella premessa, è Dostoevskij stesso a indicare Alekseij come suo eroe. Il gigante penso sia proprio lui. Bel video comunque
Hai ragione. I personaggi che nella letteratura Dostoevskiana corrispondono all'uomo del sottosuolo non rappresentano il pensiero D., ma ciò contro cui lui si scontra. Dostoevskij è alesa, Dostoevskij è myskin. Il nichilismo, l'ateismo, il superomismo, sono ciò coro cui D cerca di confrontarsi in tono critico. E lo fa esponendo questi pensieri nella loro realtà. Non comprendere ciò significa non comprendere Dostoevskij o, almeno, comprenderlo a metà
@@MatteoSaudino Non è del tutto vero in quanto l'eroe cristiano lo jurodivye è Alioscia , purtroppo devo attenermi alla grafia latina e in tal caso non posso usare la grafia in cirillico.
Professore, ma come fa a generare un'esperienza del genere con un semplice video? Ma lei fa conferenze in giro? Scrive libri? Si può seguirla dal vivo in qualche modo?
Bell'analisi, come sempre. Il tema del nichilismo e della sua diffusione presso la gioventù russa dell'epoca, ricordo fosse ancora più centrale in un altro grandissimo romanzo di Dostoevskij: "I Demoni".
Bellissimo video prof, ma avrei una domanda. Nella parte finale del video, cosa intende Ivan con il "biglietto" restituito a Dio? La ringrazio in anticipo.
Credo intenda la vita eterna che gli è stata "promessa" da Dio e soprattutto la realizzazione di un disegno divino che possa giustificare la sofferenza terrena di anime innocenti. Chiunque sarebbe disposto ad accettare questo compromesso ma Ivan non riesce a spiegarsi il motivo di questa sofferenza e piuttosto rinuncia alla fede.
Concludere che la sofferenza, alle volte intollerabile, degli innocenti non si giustifica in alcuna promessa o speme in un bene superiore, rientra di certo tra le prime riflessioni esistenziali che l'essere umano compie. Non servono 1000 pagine di Dostoevskij ormai a un passo dalla morte né analisi di esse per sapere che il resto della vita lo si può trascorrere nell'autoinganno o nell'accettazione.
Interessante questa lezione su Dostoevskij perché molto lontana, quasi opposta alla mia interpretazione dell'autore, dal mio punto di vista non un nichilista ma uno che combatte il nichilismo. Questa sua interpretazione mi avrebbe potuto aprire nuove vie interpretative, ma non mi è sembrata convincente e condivisibile.
Non c'è dubbio che sai come dici tu. L'intera letteratura Dostoevskiana non si spiega se non come critica al nichilismo. L'Idiota ne è perfetta rappresentazione. Ma anche l'uomo del sottosuolo. Lui è uno sconfitto, basta questo. Nonché pensare al fatto che D. Fosse estremamente cristiano, come si evince dal diario di uno scrittore.
Egr. prof Saudino, ma è sicuro che non esista una dimensione teologica e salvifica per l' essere umano nella complessa concezione metafisica di Dostoevskij ??????????????
Grazie prof..ho ascoltatato cpn attentione . Sono rimasta attenta , rSONO RIMASTA AFFASCINATA DALLA SUA SPIEGAZIONE.A PRESTTO NON VEDO L ORA DI LEGGERE I FRATELLI KARAMAZON..BYE SIMONA
È questo il dramma del libero arbitrio! I tre fratelli di sangue,usciti dallo stesso ventre,formano una dissonante{ in quanto libera* ed insolita😪 Trinità...}Devastante...
@@BlakJeezus perché Dostoevskij non è nichilista. è un realista. i suoi personaggi sono delle sfaccettature della sua anima. c'è un lato ateo e un lato profondamente credente. Ma nell insieme è una persona appassionata, che crede nella bellezza, nella pietà cristiana, e nell onestà intellettuale. anche ivan nei fratelli karamazov nel suo nichilismo nasconde una profonda fede ferita , nell infinito
Credo che quando si parla di Dostoevskij sia necessario esporre lo strumento letterario della polifonia (ogni personaggio nei suoi romanzi ha una voce ed espone la sua idea particolare). D. credeva che il modo migliore per confutare un'idea fosse mostrare come essa si dispiegasse nel mondo e decidere se accettarla o no (Diario di uno scrittore, lettere...). D. era un baciapile filozarista. E infatti egli è assolutamente contrario a qualsiasi visione sia positivista che nichilista (talvolta tra l'altro le due cose venivano associate, si pensi a Basarov di Padri e figli) e è invece a favore di un inveterato dogmatismo religioso. Per questa ragione tutti i cattivi di D. sono nichilisti: Ivan, Stavrogin, persino l'uomo del sottosuolo, il principe Verciovenki. Insomma faccio davvero fatica ad associare con tanta leggerezza come mi pare lei faccia Dostoevskij alla sua opera
Non capisco la tua ultima frase, in che modo dovrebbe essere difficile associare un autore alle sue opere? Tra l'altro mi sembra si contraddica abbastanza con il resto del tuo messaggio dove trovi una possibile chiave di lettura di questa questione, ossia la sua paura del nichilismo e quindi l'inserimento di personaggi "negativi" con questa caratteristica: Questo non sarebbe possibile senza un forte legame tra autore e opere.
@@_Alieno_ forse mi sono espresso male, ma mi è parso che il professore attribuisse a D. autore il pensiero di Ivan come personaggio, in particolare quando parla del "rifiuto della teologia". In D. più che in altri autori non si può dire che ogni personaggio mostri il volto dello scrittore, tanto più che personalmente ritengo più interessante Stavrogin rispetto a un principe Miskin qualsiasi. Così se uno si ferma ad una lettura superficiale può credere che D. sia in verità un nichilista che non crede in niente, cosa che come ho già spiegato non è affatto. Tutto qua
sarebbe molto interessante una videolezione su "memorie del sottosuolo" e su "l'Idiota". leggendo i libri di Dostoevskij si conoscono tutti i sentimenti, le irrazionalità dell'uomo. l' Unico scrittore che mi tartassa continuamente con una domanda che mi ha suscitato alla fine di ogni lettura(che ad avviso di uno studente come me lo qualifica inevitabilmente come uno dei migliori/il migliore dei tutti tempi): Com'è possibile che non si legga Dostoevskij a scuola? Baratterei "memorie del sottosuolo" con 10anni di scuola
Bella spiegazione sul romanzo dei fratelli Karamazov. Sono riuscito a capire il senso di quello che effettivamente voleva comunicare con questa lezione.
Grazie caro Matteo di aver parlato di Umanità proprio attraverso la cultura russa, incriminata nelle settimane passate. Una scelta filosofica, ermeneutica e politica a conferma che Bene e Male non hanno bandiera e che ogni cuore (e ogni cultura) può essere foriera di umanità e pietà. Con ammirazione, Elleny
Mi hai fatto venire voglia, a distanza di vent'anni, di riprendere in mano Dostoevskij... Grazie Matteo, un abbraccio!
Ciao caro, spero di vederti presto
Per una birra tra amici ho sempre tempo!😜
Lezione magistrale.. che capolavoro 'I fratelli Karamazov'..
Bella dissertazione. Per quel poco che ne so io, credo che per comprendere a tutto tondo la questione del nichilismo (e, poi, dei fascismi) sia passo obbligato la lettura de "L'uomo in rivolta" di Camus. Ora che ho superato il mezzo secolo di vita, mi rammarico che nessun insegnante mi abbia mai proposto quella lettura. Mi avrebbe aperto un mondo quaranta anni fa. Se poi ci aggiungiamo "La peste"....
...anche io ho superato da un po' il mezzo secolo di Vita e da poco ho riletto 'La peste'....forza e coraggio. Io Ripudio la guerra che è un flagello
Grande Camus,intelletuale onesto e umano,direi che dopo Dostoevskij il più accurato "cronista"dell'animo umano
Grazie... una rivelazione logica ma anche umana: siamo soggetti in ogni momento a noi, al mondo, al sogno e infine e grazie a Dio.
Straordinario ❤non smetterei mai di ascoltarla
Lezione stupenda, grazie Professore.
Bellissima lezione come sempre, consiglio a tutti di cercare qui su youtube la rappresentazione teatrale di quest'opera se non sbaglio realizzata della RAI, non è affatto male.
È molto bella
Grazie Prof, lezione davvero stupenda. Profondissimo il pensiero di Dostoevskij.
Io letto tre volte questo romanzo. In russo e italiano. L,ho capito la terza volta a 54 anni. Non leggo piu Dostoevski, troppo doloroso.
Un pensiero talmente complesso e profondo che da quel che ho letto può sviare con una lettura superficiale e aliena alla mentalità russa !!
Grazie per la lezione
Fantastico , Professore...grazie !
Prof. Grazie per questo video così intenso e chiarificatore. Se le è possibile, pensi di farne uno su "L'idiota"...lo lessi tantissimi anni fa e ne rimasi molto colpita. Mi piacerebbe ascoltare una sua riflessione a riguardo.
Grazie prof. Le sue lezioni sono un massaggio gratificante al cervello, dopo una giornata di pensieri sbagliati e inutili.
Ti seguo sempre e anche questa volta l'analisi che dai è molto bella! Se posso fare soltanto un osservazione sulla pronuncia di Alësa che sarebbe "Alioscia". Un saluto!
Volevo fare il russo 😂😂
@@MatteoSaudino Alioscia è proprio come si pronuncia in russo ed è preferibile che anche noi pronunciamo così.
Un altro appunto: I demoni del titolo del grande romanzo sono da pronunciarsi con l'accento sulla o. Il titolo in russo è Biesy e cioè diavoli, demoni come plurale di Demonio.
Detto questo, la sua lezione mi è piaciuta moltissimo, grazie di cuore.
Bella.... ma no coglie la complessità del sottosuolo del pensiero di Dostoevskij.
Quanto fantastico bello, grazie 😅
Immenso...grazie!!!
Nella polifonia dei FK la parte nichilista di Ivan è quella diametralmente opposta a quella dell’autore. Questo dal video non si capisce. La grandezza di D. sta appunto nel rappresentare idee opposte alle sue con lo stesso vigore e la stessa passione che se fossero proprie. Dove il nichilismo è rappresentato/parodizzato al meglio è però nei Demòni.
ciao Stefano, ci tenevo a complimentarmi per il tuo linguaggio forbito e ricercato
Grazie prof ho letto il libro è bellissimo
Professore, per favore, continui questa serie su Dostoevskij!
Preghiamo il prof. Saudino di leggere la concezione di Luigi Pareyson prima di dedicarvi un'altra videolezione.
Buongiorno prof! Potrebbe fare un video del rapporto tra Nietzsche e Heidegger (essere, nichilismo, eterno ritorno)?
Vedo con piacere che pure il professore e' un estimatore del Corto Maltese.
Prof. grazie per questa analisi molto interessante. Farà un analisi anche de "l'idiota" e "il giocatore"??
Alla Samaritana Gesù disse: "... chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno..." E Fedor Dostoevskij, bevendo di quest'acqua, ci ha lasciato una delle più grandi testimonianze di fede mai scritte: "... non c'è nulla di più bello, di più profondo, di più simpatico, di più ragionevole, di più virile, e perfetto di Cristo... E non basta, se mi si dimostrasse che Cristo è fuori della verità ed effettivamente risultasse che la verità è fuori di Cristo, io preferirei restare con Cristo anziché con la verità". Amen!
Grazie per avere citato una delle più grandi pagine del Vangelo. L'unica possibile risposta che apre orizzonti e profondità infinite
la dimensione evangelica è assente nell'analisi del prof. Saudino
@@pashaandreikin6388 è proprio quello che ho voluto evidenziare, per dimostrare il pregiudizio verso Gesù Cristo nostro Signore. Amen!
da non credente ho sempre trovato quella frase di D. molto bella profonda
I Fratelli Karamazov sono, per tutti gli "Ivan" già incruditi da questo mondo, una lettura estremamente confortante.
O per tutti gli smerdjakov? Alla fine ricorda che in Ivan avviene una trasformazione interiore (lo si vede soprattutto nell'episodio in cui decide di aiutare l'uomo accasciato sulla neve per terra e nella posizione che prende nel processo). È vero che alla fine le sue azioni sono anche conseguenza del delirio che subisce, però secondo me l'Ivan della fine del romanzo è completamente diverso da quello dell'inizio. Smerdjakov è invece un po' lo Svrigalidov di delitto e castigo: entrambi non si riscattano e giungono al suicidio.
Non è Ivan il protagonista eroe del romanzo, bensì Alesa.
Alioscia( scrivo il nome come lo si pronuncia) rappresenta Dostojevky stesso, ed esprime una spiritualità fortemente cristiana......Dostojevsky NON aderisce al nichilismo.....
Grazie
In Dostoevskij infatti vi sono i temi del nichilismo
Ivan è però il personaggio gigante
@@MatteoSaudino personaggio gigante, come il Tentatore...Dostoevskij è un cristiano profondamente tormentato.....
@@MatteoSaudino veramente, nella premessa, è Dostoevskij stesso a indicare Alekseij come suo eroe. Il gigante penso sia proprio lui. Bel video comunque
Hai ragione. I personaggi che nella letteratura Dostoevskiana corrispondono all'uomo del sottosuolo non rappresentano il pensiero D., ma ciò contro cui lui si scontra. Dostoevskij è alesa, Dostoevskij è myskin. Il nichilismo, l'ateismo, il superomismo, sono ciò coro cui D cerca di confrontarsi in tono critico. E lo fa esponendo questi pensieri nella loro realtà. Non comprendere ciò significa non comprendere Dostoevskij o, almeno, comprenderlo a metà
@@MatteoSaudino Non è del tutto vero in quanto l'eroe cristiano lo jurodivye è Alioscia , purtroppo devo attenermi alla grafia latina e in tal caso non posso usare la grafia in cirillico.
Sei un grande
TOPPISSIMO 👌👌👌
Professore, ma come fa a generare un'esperienza del genere con un semplice video? Ma lei fa conferenze in giro? Scrive libri? Si può seguirla dal vivo in qualche modo?
Buongiorno, secondo lei dostoevskij è un precursore anche di nietzsche in alcuni tratti del suo nichilismo?
No, anzi, ne sarebbe fortemente critico.
Bell'analisi, come sempre. Il tema del nichilismo e della sua diffusione presso la gioventù russa dell'epoca, ricordo fosse ancora più centrale in un altro grandissimo romanzo di Dostoevskij: "I Demoni".
Infatti il romanzo nichilista per eccellenza è Besi ovvero i Demoni
Hai fatto il Liceo Classico?
Bellissimo video prof, ma avrei una domanda. Nella parte finale del video, cosa intende Ivan con il "biglietto" restituito a Dio?
La ringrazio in anticipo.
Credo intenda la vita eterna che gli è stata "promessa" da Dio e soprattutto la realizzazione di un disegno divino che possa giustificare la sofferenza terrena di anime innocenti. Chiunque sarebbe disposto ad accettare questo compromesso ma Ivan non riesce a spiegarsi il motivo di questa sofferenza e piuttosto rinuncia alla fede.
@@marcorossi9343 Wow, grazie mille! Bellissima spiegazione :)
Concludere che la sofferenza, alle volte intollerabile, degli innocenti non si giustifica in alcuna promessa o speme in un bene superiore, rientra di certo tra le prime riflessioni esistenziali che l'essere umano compie. Non servono 1000 pagine di Dostoevskij ormai a un passo dalla morte né analisi di esse per sapere che il resto della vita lo si può trascorrere nell'autoinganno o nell'accettazione.
❤❤❤❤❤❤
Interessante questa lezione su Dostoevskij perché molto lontana, quasi opposta alla mia interpretazione dell'autore, dal mio punto di vista non un nichilista ma uno che combatte il nichilismo. Questa sua interpretazione mi avrebbe potuto aprire nuove vie interpretative, ma non mi è sembrata convincente e condivisibile.
Grazie per il commento
Non c'è dubbio che sai come dici tu. L'intera letteratura Dostoevskiana non si spiega se non come critica al nichilismo. L'Idiota ne è perfetta rappresentazione. Ma anche l'uomo del sottosuolo. Lui è uno sconfitto, basta questo. Nonché pensare al fatto che D. Fosse estremamente cristiano, come si evince dal diario di uno scrittore.
@@manuelquintile5096 I nichilisti alla fine sono nell'errore e verranno inesorabilmente sconfitti dalla vita.
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻🌼
Egr. prof Saudino, ma è sicuro che non esista una dimensione teologica e salvifica per l' essere umano nella complessa concezione metafisica di Dostoevskij ??????????????
Grazie prof..ho ascoltatato cpn attentione . Sono rimasta attenta , rSONO RIMASTA AFFASCINATA DALLA SUA SPIEGAZIONE.A PRESTTO NON VEDO L ORA DI LEGGERE I FRATELLI KARAMAZON..BYE SIMONA
O capito
Spiegazione personale è vero, ma che non corrisponde affatto a quella dello scrittore Russo
Addio signor Saudino . La percentuale di pubblicità supera la fininvest.
👍.
È questo il dramma del libero arbitrio! I tre fratelli di sangue,usciti dallo stesso ventre,formano una dissonante{ in quanto libera* ed insolita😪 Trinità...}Devastante...
Scusa ma a.me non piace come parli di Dostoevskij
E come mai non ti piace?
@@BlakJeezus perché Dostoevskij non è nichilista. è un realista. i suoi personaggi sono delle sfaccettature della sua anima. c'è un lato ateo e un lato profondamente credente. Ma nell insieme è una persona appassionata, che crede nella bellezza, nella pietà cristiana, e nell onestà intellettuale.
anche ivan nei fratelli karamazov nel suo nichilismo nasconde una profonda fede ferita , nell infinito
@@DiventaMORBIDO ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO!!!👏👏👏👏👏👏👏
@@angelos8568 grazie
@@DiventaMORBIDOottimo
Possiamo chiamarlo anche pensiero esistenzialista? Angoscia, non senso...
Gg prof
P
I suoi video sono dei tesori inestimabili, professore
Questa volta non ne sono affatto convinto !!!
E'l'uomo Adamo che ha trasmesso le sofferenze no Dio,Rivelazione 21:3-4
C'era un quarto fratello, pieno di odio, livore, schifato... Non esiste peggio di lui... Perché questo personaggio?....
......e se fosse semplicemente un olocausto di anime ? 🤔 😎
Credo che quando si parla di Dostoevskij sia necessario esporre lo strumento letterario della polifonia (ogni personaggio nei suoi romanzi ha una voce ed espone la sua idea particolare). D. credeva che il modo migliore per confutare un'idea fosse mostrare come essa si dispiegasse nel mondo e decidere se accettarla o no (Diario di uno scrittore, lettere...). D. era un baciapile filozarista. E infatti egli è assolutamente contrario a qualsiasi visione sia positivista che nichilista (talvolta tra l'altro le due cose venivano associate, si pensi a Basarov di Padri e figli) e è invece a favore di un inveterato dogmatismo religioso. Per questa ragione tutti i cattivi di D. sono nichilisti: Ivan, Stavrogin, persino l'uomo del sottosuolo, il principe Verciovenki. Insomma faccio davvero fatica ad associare con tanta leggerezza come mi pare lei faccia Dostoevskij alla sua opera
Non capisco la tua ultima frase, in che modo dovrebbe essere difficile associare un autore alle sue opere?
Tra l'altro mi sembra si contraddica abbastanza con il resto del tuo messaggio dove trovi una possibile chiave di lettura di questa questione, ossia la sua paura del nichilismo e quindi l'inserimento di personaggi "negativi" con questa caratteristica: Questo non sarebbe possibile senza un forte legame tra autore e opere.
@@_Alieno_ forse mi sono espresso male, ma mi è parso che il professore attribuisse a D. autore il pensiero di Ivan come personaggio, in particolare quando parla del "rifiuto della teologia". In D. più che in altri autori non si può dire che ogni personaggio mostri il volto dello scrittore, tanto più che personalmente ritengo più interessante Stavrogin rispetto a un principe Miskin qualsiasi. Così se uno si ferma ad una lettura superficiale può credere che D. sia in verità un nichilista che non crede in niente, cosa che come ho già spiegato non è affatto. Tutto qua
@@pietrodelladio6145 a me era sembrato che il prof avesse correttamente associato D con le idee di Aleksej.
Va bene comunque, grazie del chiarimento.
@@_Alieno_ in parte sì, ma non ha anche parlato di rifiuto della teologia?
Ivan però è presentato in modo gigantesco dunque vi è una apertura un dubbio
azzz che capolavoro i fratelli k. !
la morte di dio e del padre sono i grandi temi del libro