non si tratta di "mente umana" ma di contatto con la realtà, non a caso il concetto è anche intrinseco nella definizione etimologica del termine intelligenza. Chi è più "sveglio" i problemi li affronta prima (se può, o almeno prova con esito non scontato) chi è più stupido (o in condizioni di comodo) in ritardo o addirittura per nulla e non mi riferisco solo alla specie umana. Ovviamente questo è un prezzo del benessere eccessivo, o plusvalore, ed il regalare l'autorità a persone che non escono mai o mai sono uscite dalla condizione di "comodo" ha aumentato questa problematica in quanto non hanno esperienze empiriche per poter rendersi lontanamente conto del problema. Il problema non è l'istruzione ma che quei termini "economici" si fondano su convinzioni ottocentesche dove i beni liberi erano considerati illimitati (aria, acqua ecc...) in barba alle più semplici verità scientifiche come il ciclo dell'acqua appunto, ed anche quella è una falsità presa come verità solamente per comodo ed irresponsabilità. La responsabilità non è politica ma proprio economica ed è impossibile che la causa di un effetto nefasto possa rimediare i propri errori senza capacità adeguate, in questo caso addirittura intrinseche alla propria formazione.
Immenso come sempre il nostro Piero😀
Il grande Piero Angela.
Un esempio raro di onestà intellettuale, curiosità insaziabile, razionalità.
Piero Angela la saggezza fatta persona.
Che grande persona Piero Angela !
non si tratta di "mente umana" ma di contatto con la realtà, non a caso il concetto è anche intrinseco nella definizione etimologica del termine intelligenza. Chi è più "sveglio" i problemi li affronta prima (se può, o almeno prova con esito non scontato) chi è più stupido (o in condizioni di comodo) in ritardo o addirittura per nulla e non mi riferisco solo alla specie umana. Ovviamente questo è un prezzo del benessere eccessivo, o plusvalore, ed il regalare l'autorità a persone che non escono mai o mai sono uscite dalla condizione di "comodo" ha aumentato questa problematica in quanto non hanno esperienze empiriche per poter rendersi lontanamente conto del problema. Il problema non è l'istruzione ma che quei termini "economici" si fondano su convinzioni ottocentesche dove i beni liberi erano considerati illimitati (aria, acqua ecc...) in barba alle più semplici verità scientifiche come il ciclo dell'acqua appunto, ed anche quella è una falsità presa come verità solamente per comodo ed irresponsabilità. La responsabilità non è politica ma proprio economica ed è impossibile che la causa di un effetto nefasto possa rimediare i propri errori senza capacità adeguate, in questo caso addirittura intrinseche alla propria formazione.
Mah. L'analfabetismo non è una tragedia, si dovrebbe usare il termine oralità.