Ciao, Andrea. Grazie mille. Se per "tubo di pvc" intendi il sistema di irrigazione più espanso, direi che la differenza è nello spazio utilizzato: nel "secchio" hai le piantine in crescita in uno spazio più definito.
Ho provato un po' tutto sul balcone meglio di tutti per un principiante sono i prodotti "waterfarm ghe" che sono molto più duraturi delle imitazioni e non costano molto (70 euro a vaso) Dunque iniziate con 2 o 3 di quelli per imparare e andate sul sicuro. Riguardo altre ditte si può risparmiare un po' ma fate sempre attenzione alla qualità dei materiali e alla facilità di manutenzione e riparazione.
@@liccardo.antonio se posso permettermi voglio raccomandarvi una ditta italiana che fa vasi buoni e molto economici la growilla... Presi direttamente on line in ditta costano davvero poco e vanno benissimo... Non mi pagano per dirlo perché li ho presi e vanno benissimo.
Ciao, ottimo video. Io ho un orto tradizionale di 600 mq ma coltivo da anni fiori e fragole con il sistema kratky senza pompe o aeratori e mi trovo da Dio.
Ciao, e grazie mille! Questo video nacque dalla voglia di "automatizzare" l'insufflazione d'aria. Sono in tanti a usare l'idroponica di Kratky e a trovarsi benissimo (anche io, per alcuni stadi di vita o secondo mie esigenze di spazio, preferisco lasciare "in ammollo" le piantine!). Per chi stesse leggendo: il metodo Kratky è l'ideale per le specie vegetali che radicano in lunghezza e che hanno un ciclo più breve e, soprattutto nelle stagioni più rigide, si ha tempo da dedicare a un controllo più accurato delle condizioni dell'acqua e delle radici - perché è più facile ritrovarsi un'acqua melmosa e/o radici marcescenti a causa di eventuali patogeni.
Grazie, Pietro. Il nespolo lo portai a casa dei miei, e pare stia crescendo bene. L'anguria non l'ho più curata perché non avevo spazio, né interesse a coltivarla. I pomodori oramai hanno colonizzato una zona ben soleggiata del balconorto: li ho piantati in un vaso grande, tutti assieme, e stanno già fruttificando. I peperoncini li ho messi a dimora e pare vogliono darsi da fare! Appena finisce di piovere, riavvio la EcoDWP con peperoncini ultrapiccanti. Vedremo come andrà!
Mi devi scusare il ritardo mostruoso col quale ti rispondo: le notifiche di YT non sono il massimo! Il nutriente solido usato nel video è un nutriente generico.
@@pietrofavero9401 i fertilizzanti generici costano pochissimo ma spesso hanno qualche mancanza riguardo l'idroponica ... Io ho sperimentato diversi fertilizzanti idrosolubili per uso fogliare che sono i più simili a quelli idroponici. Mi sono trovato bene con flortis energy rosso che ha una formulazione abbastanza completa e spostata sul potassio per pomodori e cetrioli.... Manca solo il magnesio che Io ho integrato con del sale inglese comprato in farmacia. Il flortis funziona bene a TDS 1000ppm (ec = tds/500) a cui è sufficiente aggiungere un pizzico di sale inglese ogni 20 litri di soluzione. Esiste anche il flortis energy giallo e il flortis energy blu ma per le coltivazioni non troppo impegnative e cambiando la soluzione settimanalmente, non ho visto grosse differenze tranne che con le lattughe che col blu vengono meglio. La soluzione dopo una settimana non è esausta perciò può essere riciclata per i fiori e per gli ortaggi in vaso o in terra. Riguardo il PH io uso una tecnica eccentrica, cioè invece di impazzire per tenere il ph fisso tra 5.7 e 6.3 come fanno tutti, faccio il ph a 5.0 e poi aspetto che sale a 8.0 e poi di nuovo a 5 e 8 perché le variazioni temporanee non disturbano granché le piante. Per correggere uso acido citrico in polvere per il ph- e bicarbonato di potassio per il ph+. Altrimenti ti prendi i prodotti della Ghe che sono i più performanti di tutti quelli in commercio e spendi molto ma il risultato è super. La soluzione coi sistemi wdc e oxyring è esausta intorno a 3 o 5 settimane, dipende da tanti fattori tra cui la temperatura, il litraggio del serbatoio, e l'ortaggio coltivato, dunque direi che con un po' di pratica puoi anche cambiarla dopo 15 giorni, ma ogni settimana è ancora meglio. Con il flortis+sale inglese direi che puoi raggiungere l'85% di quello ottenibile coi prodotti costosi Ghe a patto di correggere spesso il ph e anche la concentrazione in ppm che non deve mai superare 1350ppm altrimenti intossichi le piante e invece di crescere di più rallentano.
Grazie mille! In genere, l'acqua si riporta a livello, rabboccando, se procede tutto secondo i piani. Se dovesse diventare torbida, andrebbe cambiata e bisognerebbe capire cosa è andato storto (radici marce, crescita di alghe...).
Ciao Antonio, grazie x i tuoi video e i tuoi consigli, una domanda, se l impianto viene fatto con una esposizione ai raggi solari diciamo x un 12 ore al giorno, cosa mi consiglieresti di fare? Le piante subiranno problemi? Grazie ancora fai altri video a presto
Ciao, Massimo. Grazie a te per aver gradito il mio lavoro! Un'esposizione ai raggi solari per 12 ore è ottima se hai messo a dimora piante che hanno bisogno di tanto sole. Devi evitare però che l'acqua dell'impianto si riscaldi (a un aumento della temperatura corrisponde un abbassamento dell'ossigeno disciolto nell'acqua). Un secchio ben spesso esposto a sole pieno può evitare questo problema. Altrimenti circonda il secchio con altro materiale utile: se hai spazio, metti il secchio esterno in un altro secchio ancora, oppure avvolgi il secchio con un tessuto come la juta. Fammi sapere come procederai!
@@liccardo.antonio grazie per la tua risposta, sicuramente userò il doppio secchio è una tecnica di coltivazione affascinante, grazie cmq x il tuo lavoro al prossimo video.
Ciao a te! Le pietre porose possono sfarinare. Ma dipende da una miriade di fattori. E, comunque, ci vuole assai tempo. Il consiglio che posso darti è utilizzare, per esempio, argilla espansa PER GIARDINAGGIO: rispetto a quella edile (che sembra uguale, ma non lo è) costa leggermente in più, ma è più resistente nel tempo e ha un pH ottimale.
@@zNoVaX8 corretto. Anche se i puristi diranno "dipende". Ed è vero: anche qui, dipende da un sacco di variabili. La più decisiva, però, è l'esposizione ai raggi solari, che tendono infierire sulla concentrazione di ossigeno disciolto. Quindi, la risposta breve è: mezza giornata di aerazione è ok, copri dalla luce diretta il mezzo liquido in cui sono immerse le radici e goditi quest'avventura! Anzi, ti chiedo di farmi sapere come procederà, qualora iniziassi questa metodica. Grazie ancora per avermi scritto: sono felice di aver destato la tua curiosità!
Ciao ottima spiegazione. Ma volevo chiederti questo, e’ possibile replicare questo con piante acquatiche? Se si posso procedere allo stesso modo? Grazie
Ciao, Stefano. Grazie mille! Per le piante acquatiche il sistema ricorda molto quello degli acquari classici: acqua, luci artificiali e "ossigenatore", con sul fondo il substrato adatto se le piante acquatiche lo richiedono. Quindi le piante andrebbero messe dentro al secchio, non sotto. Se poi vuoi poter vedere le piante, quindi fuori dal secchio, al sistema bisognerebbe aggiungere almeno l'emulsione sulle foglie.
Antonio Liccardo ok! Ma come substrato posso usare solo la lana di roccia, quindi in vasca avrei solo la piantina avvolta da lana di roccia nel vasetto, un po’ come si vede nei negozi di acquariof. Che vendono piante e pesci. Naturalmente tutti i fertilizzanti somministrati manualmente non dal fondo. E’ un progetto sostenibile?
Buonasera, ho guardato questo video ed ho avuto subito la voglia di provare. Semplice e chiaro ottimo lavoro. Vorrei sapere ogni quanto va cambiata l'acqua nel contenitore.
David, in primis: grazie! Poi: l'acqua teoricamente non va cambiata mai. Va aggiunta quando questa scende di livello e, a seconda del fornitore, va aggiunto il fertilizzante apposito. Se dovessero formarsi alghe (specie quando la luce penetra nel vaso esterno e arriva all'acqua) o crearsi fiocchi solidi (se le radici dovessero sfaldarsi perché troppo ammorbidite, per esempio), in quel caso l'acqua la cambierei e pulirei ben bene il contenitore.
Allora: considera che non sarebbe più periodo di semina del basilico, viste le temperature più basse e luce solare più fioca (al contrario della primavera, periodo ottimale per il suo sviluppo). Per sopperire a ciò, dovresti creare una "camera di crescita", vale a dire uno spazio dove ricreare condizioni "più primaverili". Per questo, ti serve una lampada per piante che vada a illuminare e a riscaldare e un contenitore che trattenga al meglio il calore. Una mini serra, in pratica!
Credo di sì, basta far in modo che non si riscaldi la soluzione in cui sono immerse le radici. Puoi creare una Light box, una scatola con dentro la lampada, che contenga solo la parte apicale della pianta (foglie e fusto ma non radici).
Ciao Antonio, se dovessi ricorrere all illuminazione artificiale al 100% ci sono delle tipologie di lampada più efficienti di altre? Eventualmente potrei aumentare le ore di luce per incrementare la produzione senza danneggiare la pianta?
Ciao, Matt. Sull'illuminazione artificiale, si passa a quella che è definita come "coltivazione indoor". Quindi, diversa dalla coltivazione in balconorto. Comunque sia, non ci sono lampade più efficienti di altre, piuttosto sono utili a seconda dello stadio di crescita, dello spazio che hai a disposizione, di quante piante vuoi coltivare, di quanta energia elettrica disponi e di quanta manutenzione vuoi farti carico. Faccio un esempio: uso lampade CFL (compatte a fluorescenza) per la fase vegetativa (dalla germinazione alla crescita del fusto), per passare alla fioritura con le lampade HPS (a scarica di gas), con dei fotoperiodi ben precisi e differenti per i vari stadi di crescita: crescita ottimale, con spesa maggiore in termini economici e temporali. Oppure metto lampadine con una "gradazione" della luce media, utile quindi a tutti gli stadi: crescita media ma risparmio sotto tutti i punti di vista.
Ciao, Oscar. Quello che vai a insufflare non è ossigeno puro, ma è aria che prendi da fuori e spingi nell'acqua. Quindi, nessun problema! L'importante è che il getto d'aria non sia troppo forte e nemmeno troppo vicino alle radici, perché ci sarebbe il rischio di danneggiarle.
@@liccardo.antonio ah capito, beh in effetti non'è ossigeno puro😂 Che danneggiava le radici nn lo sapevo, buono a sapersi. E se metto la bombola di ossigeno puro? Mi diventa un albero alla seconda settimana? 😂😂 Grazie per la risposta✌️✌️
@@oscarmessina1366 In effetti, ci sono degli studi di idroponica in serra controllata, in cui è stata usata una quantità specifica di ossigeno puro ad alta concentrazione, e che ha migliorato la crescita di alcune specie vegetali. Però, essendo l'ossigeno un gas che viene concentrato in una bombola, bisogna sapere per bene come maneggiarlo, per evitare di far saltare in aria mezzo quartiere! E per una resa ottimale, bisogna conoscere anche le leggi che riguardano i gas (tipo quella di Henry e sul rapporto con la temperatura). Quindi, va bene sperimentare, ma sempre in totale sicurezza! Riguardo al danneggiamento delle radici, intendevo dire che una spinta forte le potrebbe danneggiare: insufflando aria nell'acqua in cui queste sono immerse, vai comunque ad applicare una forza sulle radici, che potrebbero non resistere.
@@liccardo.antonio magari più avanti ci provo, me le studio un po' ste tecniche😂 Si in effetti l'ossigeno puro in casa nn mi sembra una buona idea, magari più avanti😂✌️
Ciao, Vincenzo! Grazie mille! Di libri sull'idroponica ce ne sono un'infinità. Io ho cominciato a cercare sulla Rete e molto spesso le informazioni che mi servivano le trovavo nelle note alla fine di .pdf, post o simili, perché alcuni autori si soffermano di più sugli elementi nutritivi, altri sull'esposizione luminosa, e così via.
Per cominciare, ci sono dei libri ben recensiti dagli utenti. Te ne riporto 3: Costo abbordabile: "DIY Hydroponic Gardens" di Tyler Baras. Sezioni ben divise per macroargomenti. Gratis con Kindle Amazon Unlimited: "Hydroponics: The Essential Hydroponics Guide: A Step-By-Step Hydroponic Gardening Guide to Grow Fruit, Vegetables, and Herbs at Home" di Andy Jacobson. Ci sono molte references, anche sulle semplici definizioni. In italiano: "Idroponica per tutti", di William Texier. Lo dice anche il titolo: per tutti. Quindi, è molto chiaro. Spero di essere stato più preciso.
Ti direi di sì, ma dipende molto dai vegetali (alcuni si "abituano" all'ambiente - come raccolgono sostanze, rilasciano altrettanti elementi nel mezzo di coltura). In alcuni casi, come nel Metodo Kratky, basta aggiungere un po' di acqua quando il livello comincia a scendere. Però quello è un metodo passivo. Se resti su questo canale, appena ho tempo pubblico il mio video sul primo step assoluto sull'idroponica (è già pronto lo script, la linea guida in .pdf e alcune scene già sono state girate. Ma per amore della sperimentazione ho ripetuto gli esperimenti più volte prima di pronunciarmi!).
Si possono far germinare i semi di anguria in acqua per poi metterli in dimora, ma conviene poggiarli su uno strato inerte che ne permetta l'idratazione e contemporaneamente eviti di farli marcire (es. un "cuscino" di lana di roccia).
Bisognerebbe avere un po' di spazio in più per la cyclette e un po' di tempo da dedicare alla forma fisica. Sicuramente è un'idea green e salutista allo stesso tempo!
Ciao. Metà giornata è acceso e per l'altra metà si ricarica. C'è un pulsante apposito. Quindi lo lascio caricare dal primo mattino sino a dopo pranzo, poi lo metto in funzione e lo lascio così fino a che non si scarica (generalmente, poche ore prima dell'alba).
Salve, ottimo video ben spiegato, avrei alcune domande e le scrivo qui di seguito: 1. Si può passare da idroponica a coltivazione in vaso con terra normale mettendo la pianta con le radici ben sviluppate per terminare la coltivazione? Se si, quando bisogna fare quel passaggio? Prima o dopo che ha dato i suoi frutti? 2. Ogni quanto va cambiata l'acqua nei bidoni? (sempre se va fatto) 3. Per quanto tempo può rimanere spento l'aeratore senza arrecare danno alla pianta? 4. Esiste un metodo di coltivazione idroponica che consente di partire da zero (cioè dal seme) senza che prima venga fatto germogliare e sviluppare nel terriccio? Se sì, quale? Grazie in anticipo 👍
Salve. Grazie, innanzitutto. Allora: 1. Si può passare, certo. Ed è consigliato farlo prima della fruttificazione. 2. L'acqua, se trattata bene, non va mai cambiata. Al limite, si rabbocca se il livello si è abbassato. 3. L'aeratore dovrebbe essere attivato sempre, o almeno per buona parte della giornata. Per ragioni organizzative, io lo lasciavo attivo la notte, sfruttavo le ore del mattino per ricaricarlo e all'imbrunire lo riattivavo. Le piante hanno retto bene e l'acqua non ne risentiva. 4. Esiste, e sarebbe argomento di nuovo video che purtroppo non ho ancora fatto. Ti anticipo che basterebbe anche lasciar galleggiare degli strati inerti assorbenti (lana di roccia, fibra di cocco...) in una tinozza di acqua, con sopra i semo desiderati. A presto!
Sì. Cerca "Dott. Antonio Liccardo". È la mia pagina in cui raccolgo e pubblico materiale vario diviso per categorie, ma che hanno la biologia come perno centrale.
le radici con la luce si danneggiano, meglio un secchio che non fa passare la luce, inoltre di sostenibile c'è solo la decentralizzazione della produzione (qui casalinga) ma la fonte dei nutrienti resta a circolo aperto. Questa a parere mio non é sostenibilità, la sostenibilità é creare un sistema che ricircola da esso i nutrimenti cui ha bisogno. Altrimenti bisognerebbe prendere i nutrimenti da un azienda seria che li riproduce in maniera sostenibile, così con nutrimenti di idroponica generale, sei solo andato a decentralizzare una produzione che comunque a monte sfrutta il terreno in modo non circolare.
Nel video dico chiaramente che il vaso esterno deve coprire le radici dai raggi solari (e non solo le radici, ma l'intero liquido in cui esse sono immerse). Il metodo proposto soffre di una carenza di parametri che dovrebbero essere implementati per rendere l'impianto da basilare (e quindi soggetto a imperfezioni) a più strutturato e quindi più professionale. Per me, era il modo più giusto per incuriosire i più scettici. E, consapevole delle critiche che sarebbero sicuramente arrivate per non aver (ancora) approfondito ogni singolo aspetto dell'argomento, mettendoci la faccia. 😉
Come dicevo, l'argomento non è stato approfondito in tempo. E per sostenibilità si intendono tante cose. Quella presente in questo video, per esempio, è evitare l'uso della corrente elettrica. Ma ci sta, la critica. 😉
@@northtales376 quella che intendi tu in italiano è l'autosostenibilità anche se molti professoroni italioti dicono solo sostenibilità argomento interessante se non fosse che poi quelli che vorrebbero imporla per legge se la rimangiano quando decidono di fornire le armi per allungare i tempi di una guerra già persa in partenza. Riguardo il secchio da imbianchino riciclato che fa passare la luce posso garantirti che non crea problemi alle radici (ne ho fatti diversi) ma il problema è un altro e cioè le micro-alghe verdi che vanno a mangiarsi il PH- e il fertilizzante dunque ti ritrovi il PH ballerino e la soluzione dura poco. È sufficiente un foglio di alluminio intorno al secchio o della tinta nera sull'esterno del secchio.
Video realizzato veramente male trattando argomenti delicati in maniera superficiale tralasciando vari aspetti primari come i parametri di PH essenziali per il monitoraggio delle nostre colture e dando consigli alla carlona privi di fondamenta e reale utilità vedi "Portate il pannello in case e caricatelo con la luce artificiale...". Mi dispiace, spero che i prossimi contenuti siano migliori. Un saluto
Non solo puoi dare, ma DEVI dare. Il senso di mettere questi video su internet è proprio questo: la condivisione. E per questo ti ringrazio. Se ci fai caso, alla fine del video il secchio più grande viene posizionato in un vaso di color antracite, proprio per evitare che la luce danneggi le radici e che il calore da essa prodotto possa aumentare la temperatura dell'acqua. Purtroppo per mancanza di tempo non ho continuato a fare video a tema idroponica, ma non ho ancora abbandonato il progetto. Verranno tempi migliori. Ma ti ringrazio, davvero, per il tuo contributo.
@@liccardo.antonio i pesci hanno un ecosistema molto delicato però l attrezzatura può essere utile considera che normalmente in acquario ci sono un piante acquatiche .. è prevista attrezzatura per la crescita di nn piante magari con qualche modifica.. potrebbe essere utile utilizzare l attrezzatura per la germogliazione di piante da interrare vedremo
In acquaponica, per farla breve, le piante radicano nell'acquario, ma fusto e foglie sono all'esterno. Pensavo volessi creare un sistema del genere. Invece, da come ho capito, vuoi usare un acquario come vaso per l'acquaponica. È corretto?
"Ni". Fai girare acqua, non insuffli aria. Però rimestando l'acqua eviti che questa ristagni e, in più, acquista un minimo di aria al suo interno. Il sistema di cui tu parli è una variante attiva dei vasi comunicanti.
Gli apparati fotosintetici hanno bisogno di luce per funzionare! Quindi, per le piante, "senza sole" è ammissibile se intendi "pochissima luce" o "uso di luci artificiali"!
Ciao Antonio,bel video, qual'é la differenza tra questo sistema e il tubo di pvc?! Grazie mille!
Ciao, Andrea. Grazie mille. Se per "tubo di pvc" intendi il sistema di irrigazione più espanso, direi che la differenza è nello spazio utilizzato: nel "secchio" hai le piantine in crescita in uno spazio più definito.
Ho provato un po' tutto sul balcone meglio di tutti per un principiante sono i prodotti "waterfarm ghe" che sono molto più duraturi delle imitazioni e non costano molto (70 euro a vaso) Dunque iniziate con 2 o 3 di quelli per imparare e andate sul sicuro.
Riguardo altre ditte si può risparmiare un po' ma fate sempre attenzione alla qualità dei materiali e alla facilità di manutenzione e riparazione.
Grazie per il tuo contributo!
@@liccardo.antonio se posso permettermi voglio raccomandarvi una ditta italiana che fa vasi buoni e molto economici la growilla... Presi direttamente on line in ditta costano davvero poco e vanno benissimo... Non mi pagano per dirlo perché li ho presi e vanno benissimo.
Grazie
E di che? 😊
Ciao, ottimo video.
Io ho un orto tradizionale di 600 mq ma coltivo da anni fiori e fragole con il sistema kratky senza pompe o aeratori e mi trovo da Dio.
Ciao, e grazie mille!
Questo video nacque dalla voglia di "automatizzare" l'insufflazione d'aria.
Sono in tanti a usare l'idroponica di Kratky e a trovarsi benissimo (anche io, per alcuni stadi di vita o secondo mie esigenze di spazio, preferisco lasciare "in ammollo" le piantine!).
Per chi stesse leggendo:
il metodo Kratky è l'ideale per le specie vegetali che radicano in lunghezza e che hanno un ciclo più breve e, soprattutto nelle stagioni più rigide, si ha tempo da dedicare a un controllo più accurato delle condizioni dell'acqua e delle radici - perché è più facile ritrovarsi un'acqua melmosa e/o radici marcescenti a causa di eventuali patogeni.
Mi piace. Hai comprato online i prodotti?
Sono contento che ti piaccia!
Ho comprato tutto nei vari negozi della mia zona (ferramenta, negozi di bricolage, gardening).
Video utilissimo, come stanno andando le piante nella parte finale del video? (Nespolo, anguria etc.)
Grazie, Pietro.
Il nespolo lo portai a casa dei miei, e pare stia crescendo bene. L'anguria non l'ho più curata perché non avevo spazio, né interesse a coltivarla. I pomodori oramai hanno colonizzato una zona ben soleggiata del balconorto: li ho piantati in un vaso grande, tutti assieme, e stanno già fruttificando. I peperoncini li ho messi a dimora e pare vogliono darsi da fare!
Appena finisce di piovere, riavvio la EcoDWP con peperoncini ultrapiccanti. Vedremo come andrà!
Grande! Mi hai semplificato una cosa che sto “studiando” da qualche giorno! Sapresti dirmi il nome dei nutrienti in polvere che hai usato?
Mi devi scusare il ritardo mostruoso col quale ti rispondo: le notifiche di YT non sono il massimo!
Il nutriente solido usato nel video è un nutriente generico.
@@pietrofavero9401 i fertilizzanti generici costano pochissimo ma spesso hanno qualche mancanza riguardo l'idroponica ... Io ho sperimentato diversi fertilizzanti idrosolubili per uso fogliare che sono i più simili a quelli idroponici.
Mi sono trovato bene con flortis energy rosso che ha una formulazione abbastanza completa e spostata sul potassio per pomodori e cetrioli.... Manca solo il magnesio che Io ho integrato con del sale inglese comprato in farmacia.
Il flortis funziona bene a TDS 1000ppm (ec = tds/500) a cui è sufficiente aggiungere un pizzico di sale inglese ogni 20 litri di soluzione.
Esiste anche il flortis energy giallo e il flortis energy blu ma per le coltivazioni non troppo impegnative e cambiando la soluzione settimanalmente, non ho visto grosse differenze tranne che con le lattughe che col blu vengono meglio.
La soluzione dopo una settimana non è esausta perciò può essere riciclata per i fiori e per gli ortaggi in vaso o in terra.
Riguardo il PH io uso una tecnica eccentrica, cioè invece di impazzire per tenere il ph fisso tra 5.7 e 6.3 come fanno tutti, faccio il ph a 5.0 e poi aspetto che sale a 8.0 e poi di nuovo a 5 e 8 perché le variazioni temporanee non disturbano granché le piante.
Per correggere uso acido citrico in polvere per il ph- e bicarbonato di potassio per il ph+.
Altrimenti ti prendi i prodotti della Ghe che sono i più performanti di tutti quelli in commercio e spendi molto ma il risultato è super.
La soluzione coi sistemi wdc e oxyring è esausta intorno a 3 o 5 settimane, dipende da tanti fattori tra cui la temperatura, il litraggio del serbatoio, e l'ortaggio coltivato, dunque direi che con un po' di pratica puoi anche cambiarla dopo 15 giorni, ma ogni settimana è ancora meglio.
Con il flortis+sale inglese direi che puoi raggiungere l'85% di quello ottenibile coi prodotti costosi Ghe a patto di correggere spesso il ph e anche la concentrazione in ppm che non deve mai superare 1350ppm altrimenti intossichi le piante e invece di crescere di più rallentano.
Bruno, il tuo contributo è stato graditissimo e prezioso.
Grazie mille, davvero.
ottimo video ma ogni quanto si cambia l'acqua?
Grazie mille!
In genere, l'acqua si riporta a livello, rabboccando, se procede tutto secondo i piani.
Se dovesse diventare torbida, andrebbe cambiata e bisognerebbe capire cosa è andato storto (radici marce, crescita di alghe...).
il nespolo hahahahha bello comunque il video !!!
Ciao Antonio, grazie x i tuoi video e i tuoi consigli, una domanda, se l impianto viene fatto con una esposizione ai raggi solari diciamo x un 12 ore al giorno, cosa mi consiglieresti di fare? Le piante subiranno problemi? Grazie ancora fai altri video a presto
Ciao, Massimo. Grazie a te per aver gradito il mio lavoro!
Un'esposizione ai raggi solari per 12 ore è ottima se hai messo a dimora piante che hanno bisogno di tanto sole. Devi evitare però che l'acqua dell'impianto si riscaldi (a un aumento della temperatura corrisponde un abbassamento dell'ossigeno disciolto nell'acqua). Un secchio ben spesso esposto a sole pieno può evitare questo problema. Altrimenti circonda il secchio con altro materiale utile: se hai spazio, metti il secchio esterno in un altro secchio ancora, oppure avvolgi il secchio con un tessuto come la juta.
Fammi sapere come procederai!
@@liccardo.antonio grazie per la tua risposta, sicuramente userò il doppio secchio è una tecnica di coltivazione affascinante, grazie cmq x il tuo lavoro al prossimo video.
Ciao Antonio ma le pietre porose ad un certo punto si consumano? Se sì, quanto durano?
Ciao a te!
Le pietre porose possono sfarinare. Ma dipende da una miriade di fattori. E, comunque, ci vuole assai tempo.
Il consiglio che posso darti è utilizzare, per esempio, argilla espansa PER GIARDINAGGIO: rispetto a quella edile (che sembra uguale, ma non lo è) costa leggermente in più, ma è più resistente nel tempo e ha un pH ottimale.
Grazie😁. Invece l'apporto dell'aeratore non è necessario h24, va bene che sia attivo solo mezza giornata. Corretto?
@@zNoVaX8 corretto. Anche se i puristi diranno "dipende". Ed è vero: anche qui, dipende da un sacco di variabili. La più decisiva, però, è l'esposizione ai raggi solari, che tendono infierire sulla concentrazione di ossigeno disciolto.
Quindi, la risposta breve è: mezza giornata di aerazione è ok, copri dalla luce diretta il mezzo liquido in cui sono immerse le radici e goditi quest'avventura!
Anzi, ti chiedo di farmi sapere come procederà, qualora iniziassi questa metodica.
Grazie ancora per avermi scritto: sono felice di aver destato la tua curiosità!
Chiaro, grazie mille 😁
Ciao ottima spiegazione. Ma volevo chiederti questo, e’ possibile replicare questo con piante acquatiche? Se si posso procedere allo stesso modo? Grazie
Ciao, Stefano. Grazie mille!
Per le piante acquatiche il sistema ricorda molto quello degli acquari classici: acqua, luci artificiali e "ossigenatore", con sul fondo il substrato adatto se le piante acquatiche lo richiedono. Quindi le piante andrebbero messe dentro al secchio, non sotto.
Se poi vuoi poter vedere le piante, quindi fuori dal secchio, al sistema bisognerebbe aggiungere almeno l'emulsione sulle foglie.
Antonio Liccardo per emulsione intendi nebulizzare acqua? Oppure semplice te tenerle coperte?
@@stefanoruggiero6930Acqua spruzzata sulle foglie.
Antonio Liccardo ok! Ma come substrato posso usare solo la lana di roccia, quindi in vasca avrei solo la piantina avvolta da lana di roccia nel vasetto, un po’ come si vede nei negozi di acquariof. Che vendono piante e pesci. Naturalmente tutti i fertilizzanti somministrati manualmente non dal fondo. E’ un progetto sostenibile?
@@stefanoruggiero6930 Non solo ti dico che è sostenibile, ma anche che non vedo l'ora di vederlo! Fammi sapere!
Buonasera, ho guardato questo video ed ho avuto subito la voglia di provare. Semplice e chiaro ottimo lavoro. Vorrei sapere ogni quanto va cambiata l'acqua nel contenitore.
David, in primis: grazie!
Poi: l'acqua teoricamente non va cambiata mai. Va aggiunta quando questa scende di livello e, a seconda del fornitore, va aggiunto il fertilizzante apposito.
Se dovessero formarsi alghe (specie quando la luce penetra nel vaso esterno e arriva all'acqua) o crearsi fiocchi solidi (se le radici dovessero sfaldarsi perché troppo ammorbidite, per esempio), in quel caso l'acqua la cambierei e pulirei ben bene il contenitore.
Ciao e complimenti, io avrei intenzione di coltivare il basilico in casa, hai delle dritte utili? grazie
Ciao, e grazie mille!
Hai già pensato a quando e in che punto della casa coltivarlo?
@@liccardo.antonio vorrei iniziare tra qualche settimana. Il tempo di procurarmi il materiale utile. Lo metterei in soggiorno o cucina.
Allora: considera che non sarebbe più periodo di semina del basilico, viste le temperature più basse e luce solare più fioca (al contrario della primavera, periodo ottimale per il suo sviluppo).
Per sopperire a ciò, dovresti creare una "camera di crescita", vale a dire uno spazio dove ricreare condizioni "più primaverili".
Per questo, ti serve una lampada per piante che vada a illuminare e a riscaldare e un contenitore che trattenga al meglio il calore.
Una mini serra, in pratica!
@@liccardo.antonio perfetto, e per la successiva crescita invece? idroponica con luce artificiale può bastare?
Credo di sì, basta far in modo che non si riscaldi la soluzione in cui sono immerse le radici.
Puoi creare una Light box, una scatola con dentro la lampada, che contenga solo la parte apicale della pianta (foglie e fusto ma non radici).
Ciao Antonio, se dovessi ricorrere all illuminazione artificiale al 100% ci sono delle tipologie di lampada più efficienti di altre? Eventualmente potrei aumentare le ore di luce per incrementare la produzione senza danneggiare la pianta?
Ciao, Matt.
Sull'illuminazione artificiale, si passa a quella che è definita come "coltivazione indoor". Quindi, diversa dalla coltivazione in balconorto.
Comunque sia, non ci sono lampade più efficienti di altre, piuttosto sono utili a seconda dello stadio di crescita, dello spazio che hai a disposizione, di quante piante vuoi coltivare, di quanta energia elettrica disponi e di quanta manutenzione vuoi farti carico.
Faccio un esempio: uso lampade CFL (compatte a fluorescenza) per la fase vegetativa (dalla germinazione alla crescita del fusto), per passare alla fioritura con le lampade HPS (a scarica di gas), con dei fotoperiodi ben precisi e differenti per i vari stadi di crescita: crescita ottimale, con spesa maggiore in termini economici e temporali. Oppure metto lampadine con una "gradazione" della luce media, utile quindi a tutti gli stadi: crescita media ma risparmio sotto tutti i punti di vista.
bello e bravo
intendi il Balconorto? Quello è bellissimo! :D
Ciao, volevo chiederti se si può esagerare con l'ossigeno rilasciato nella soluzione, nn da problemi??
Ciao, Oscar.
Quello che vai a insufflare non è ossigeno puro, ma è aria che prendi da fuori e spingi nell'acqua. Quindi, nessun problema!
L'importante è che il getto d'aria non sia troppo forte e nemmeno troppo vicino alle radici, perché ci sarebbe il rischio di danneggiarle.
@@liccardo.antonio ah capito, beh in effetti non'è ossigeno puro😂
Che danneggiava le radici nn lo sapevo, buono a sapersi.
E se metto la bombola di ossigeno puro? Mi diventa un albero alla seconda settimana? 😂😂
Grazie per la risposta✌️✌️
@@oscarmessina1366 In effetti, ci sono degli studi di idroponica in serra controllata, in cui è stata usata una quantità specifica di ossigeno puro ad alta concentrazione, e che ha migliorato la crescita di alcune specie vegetali. Però, essendo l'ossigeno un gas che viene concentrato in una bombola, bisogna sapere per bene come maneggiarlo, per evitare di far saltare in aria mezzo quartiere! E per una resa ottimale, bisogna conoscere anche le leggi che riguardano i gas (tipo quella di Henry e sul rapporto con la temperatura).
Quindi, va bene sperimentare, ma sempre in totale sicurezza!
Riguardo al danneggiamento delle radici, intendevo dire che una spinta forte le potrebbe danneggiare: insufflando aria nell'acqua in cui queste sono immerse, vai comunque ad applicare una forza sulle radici, che potrebbero non resistere.
@@liccardo.antonio magari più avanti ci provo, me le studio un po' ste tecniche😂
Si in effetti l'ossigeno puro in casa nn mi sembra una buona idea, magari più avanti😂✌️
@@oscarmessina1366 studiare, studiare sempre!
Fammi sapere come procede (anche per sincerarmi che tu non sia saltato in aria!).
Ciao Antonio ottima spiegazione e bel video!
Avrei intenzione di coltivare fagiolini avresti qualche dritta?
Magari libri da consigliare?
Grazie
Ciao, Vincenzo! Grazie mille!
Di libri sull'idroponica ce ne sono un'infinità. Io ho cominciato a cercare sulla Rete e molto spesso le informazioni che mi servivano le trovavo nelle note alla fine di .pdf, post o simili, perché alcuni autori si soffermano di più sugli elementi nutritivi, altri sull'esposizione luminosa, e così via.
Per cominciare, ci sono dei libri ben recensiti dagli utenti. Te ne riporto 3:
Costo abbordabile:
"DIY Hydroponic Gardens" di Tyler Baras.
Sezioni ben divise per macroargomenti.
Gratis con Kindle Amazon Unlimited:
"Hydroponics: The Essential Hydroponics Guide: A Step-By-Step Hydroponic Gardening Guide to Grow Fruit, Vegetables, and Herbs at Home" di Andy Jacobson.
Ci sono molte references, anche sulle semplici definizioni.
In italiano:
"Idroponica per tutti", di William Texier.
Lo dice anche il titolo: per tutti. Quindi, è molto chiaro.
Spero di essere stato più preciso.
Cosa fare se non si dispone di areatore? Cambiare acqua più spesso? Grazie
Ti direi di sì, ma dipende molto dai vegetali (alcuni si "abituano" all'ambiente - come raccolgono sostanze, rilasciano altrettanti elementi nel mezzo di coltura).
In alcuni casi, come nel Metodo Kratky, basta aggiungere un po' di acqua quando il livello comincia a scendere. Però quello è un metodo passivo.
Se resti su questo canale, appena ho tempo pubblico il mio video sul primo step assoluto sull'idroponica (è già pronto lo script, la linea guida in .pdf e alcune scene già sono state girate. Ma per amore della sperimentazione ho ripetuto gli esperimenti più volte prima di pronunciarmi!).
Si possono fare I semi di anguria in acqua e dopo metterli in terra?
Si possono far germinare i semi di anguria in acqua per poi metterli in dimora, ma conviene poggiarli su uno strato inerte che ne permetta l'idratazione e contemporaneamente eviti di farli marcire (es. un "cuscino" di lana di roccia).
Quindi devo trovare lana di roccia? Senno una spugna?
Anche una spugna credo vada bene.
stavo pensando l areatore lo potresti attivare con una ciclet tu pedali ti mantieni in forma e le piante respirano
Bisognerebbe avere un po' di spazio in più per la cyclette e un po' di tempo da dedicare alla forma fisica. Sicuramente è un'idea green e salutista allo stesso tempo!
Salve potrei sapere laeratore per quanto tempo rimane acceso
Ciao.
Metà giornata è acceso e per l'altra metà si ricarica. C'è un pulsante apposito.
Quindi lo lascio caricare dal primo mattino sino a dopo pranzo, poi lo metto in funzione e lo lascio così fino a che non si scarica (generalmente, poche ore prima dell'alba).
Ciaooo antonio cosa si puo coltivare
Ciao, Vincenzo!
Direi: quello che si vuole! :D
Dici dove posso comprare l'ossigeno autore quelo uquale del video
Se intendi l'aeratore, basta che cerchi su un rivenditore on line qualsiasi "ossigenatore pannelli solari".
Salve, ottimo video ben spiegato, avrei alcune domande e le scrivo qui di seguito:
1. Si può passare da idroponica a coltivazione in vaso con terra normale mettendo la pianta con le radici ben sviluppate per terminare la coltivazione? Se si, quando bisogna fare quel passaggio? Prima o dopo che ha dato i suoi frutti?
2. Ogni quanto va cambiata l'acqua nei bidoni? (sempre se va fatto)
3. Per quanto tempo può rimanere spento l'aeratore senza arrecare danno alla pianta?
4. Esiste un metodo di coltivazione idroponica che consente di partire da zero (cioè dal seme) senza che prima venga fatto germogliare e sviluppare nel terriccio? Se sì, quale?
Grazie in anticipo 👍
Salve. Grazie, innanzitutto.
Allora:
1. Si può passare, certo. Ed è consigliato farlo prima della fruttificazione.
2. L'acqua, se trattata bene, non va mai cambiata. Al limite, si rabbocca se il livello si è abbassato.
3. L'aeratore dovrebbe essere attivato sempre, o almeno per buona parte della giornata. Per ragioni organizzative, io lo lasciavo attivo la notte, sfruttavo le ore del mattino per ricaricarlo e all'imbrunire lo riattivavo. Le piante hanno retto bene e l'acqua non ne risentiva.
4. Esiste, e sarebbe argomento di nuovo video che purtroppo non ho ancora fatto. Ti anticipo che basterebbe anche lasciar galleggiare degli strati inerti assorbenti (lana di roccia, fibra di cocco...) in una tinozza di acqua, con sopra i semo desiderati.
A presto!
Ci sei su Facebook?
Sì.
Cerca "Dott. Antonio Liccardo". È la mia pagina in cui raccolgo e pubblico materiale vario diviso per categorie, ma che hanno la biologia come perno centrale.
le radici con la luce si danneggiano, meglio un secchio che non fa passare la luce, inoltre di sostenibile c'è solo la decentralizzazione della produzione (qui casalinga) ma la fonte dei nutrienti resta a circolo aperto. Questa a parere mio non é sostenibilità, la sostenibilità é creare un sistema che ricircola da esso i nutrimenti cui ha bisogno. Altrimenti bisognerebbe prendere i nutrimenti da un azienda seria che li riproduce in maniera sostenibile, così con nutrimenti di idroponica generale, sei solo andato a decentralizzare una produzione che comunque a monte sfrutta il terreno in modo non circolare.
Nel video dico chiaramente che il vaso esterno deve coprire le radici dai raggi solari (e non solo le radici, ma l'intero liquido in cui esse sono immerse).
Il metodo proposto soffre di una carenza di parametri che dovrebbero essere implementati per rendere l'impianto da basilare (e quindi soggetto a imperfezioni) a più strutturato e quindi più professionale.
Per me, era il modo più giusto per incuriosire i più scettici.
E, consapevole delle critiche che sarebbero sicuramente arrivate per non aver (ancora) approfondito ogni singolo aspetto dell'argomento, mettendoci la faccia. 😉
Non é questione di avere un impianto basilare o sofisticato, é questione che hai scritto sostenibile e poi non hai trattato della sostenibilità
Come dicevo, l'argomento non è stato approfondito in tempo.
E per sostenibilità si intendono tante cose. Quella presente in questo video, per esempio, è evitare l'uso della corrente elettrica.
Ma ci sta, la critica. 😉
@@northtales376 quella che intendi tu in italiano è l'autosostenibilità anche se molti professoroni italioti dicono solo sostenibilità argomento interessante se non fosse che poi quelli che vorrebbero imporla per legge se la rimangiano quando decidono di fornire le armi per allungare i tempi di una guerra già persa in partenza.
Riguardo il secchio da imbianchino riciclato che fa passare la luce posso garantirti che non crea problemi alle radici (ne ho fatti diversi) ma il problema è un altro e cioè le micro-alghe verdi che vanno a mangiarsi il PH- e il fertilizzante dunque ti ritrovi il PH ballerino e la soluzione dura poco.
È sufficiente un foglio di alluminio intorno al secchio o della tinta nera sull'esterno del secchio.
Video realizzato veramente male trattando argomenti delicati in maniera superficiale tralasciando vari aspetti primari come i parametri di PH essenziali per il monitoraggio delle nostre colture e dando consigli alla carlona privi di fondamenta e reale utilità vedi "Portate il pannello in case e caricatelo con la luce artificiale...". Mi dispiace, spero che i prossimi contenuti siano migliori. Un saluto
Ciao, Luca.
Grazie del feedback.
Il faraone sullo sfondo mi fa capire che sei di Salerno
In realtà, il Faraone è internazionale.
sai tipo la dinamo che invece di far accendere la lampadina ti carica l areatore
Se posso dare un consiglio ti direi di evitare i secchi così trasparenti..alle radici non piace la luce..meglio un secchio nero
Non solo puoi dare, ma DEVI dare. Il senso di mettere questi video su internet è proprio questo: la condivisione. E per questo ti ringrazio.
Se ci fai caso, alla fine del video il secchio più grande viene posizionato in un vaso di color antracite, proprio per evitare che la luce danneggi le radici e che il calore da essa prodotto possa aumentare la temperatura dell'acqua.
Purtroppo per mancanza di tempo non ho continuato a fare video a tema idroponica, ma non ho ancora abbandonato il progetto. Verranno tempi migliori.
Ma ti ringrazio, davvero, per il tuo contributo.
Io proverò a seminare pomodori e cetrioi in un acquario sfruttando le lampade per piante acquatiche .. chissà che funziona
Con i pesci, quindi in acquaponica?
@@liccardo.antonio i pesci hanno un ecosistema molto delicato però l attrezzatura può essere utile considera che normalmente in acquario ci sono un piante acquatiche .. è prevista attrezzatura per la crescita di nn piante magari con qualche modifica.. potrebbe essere utile utilizzare l attrezzatura per la germogliazione di piante da interrare vedremo
In acquaponica, per farla breve, le piante radicano nell'acquario, ma fusto e foglie sono all'esterno. Pensavo volessi creare un sistema del genere. Invece, da come ho capito, vuoi usare un acquario come vaso per l'acquaponica.
È corretto?
Se io collego più secchi e faccio girare l'acqua con una pompa e uguale secondo te
"Ni". Fai girare acqua, non insuffli aria. Però rimestando l'acqua eviti che questa ristagni e, in più, acquista un minimo di aria al suo interno.
Il sistema di cui tu parli è una variante attiva dei vasi comunicanti.
Il faraone veglia su di te
Il Faraone tutto può. "Con il semplice contatto".
E andrebbe bene pure in un capannone non troppo ariato e senza sole
Gli apparati fotosintetici hanno bisogno di luce per funzionare! Quindi, per le piante, "senza sole" è ammissibile se intendi "pochissima luce" o "uso di luci artificiali"!
Il fratello di rosario liccardo
Grande citazione a un grande po-po-po-podcast!
ma sei parente di quel liccardo?
"Mi dissocio!", cit.
@@liccardo.antonio Rosario a parte ottimo video se e quando mi faccio l'orto in balcone ti mando una foto 😉
È fattuale che sarà un piacere per me ricevere tali foto!