@@silviagazzotti bel video condivido quasi in toto quello che ha detto tranne l'ultima parte. È vero come dice lei, che qualificando il cliente si"educa" e si possono anticipare eventuali obiezioni, ma come probabilmente sa' sul campo non sempre funziona così... cioè il cliente può esser molto contraddittorio quindi rimangiarsi quello che lui stesso ha affermato. Secondo il mio punto di vista e la mia esperienza un buon venditore deve avere un'ottimo autocontrollo e così da non lasciarsi influenzare della frustrazione generata dalla situazione . Chi obietta tutto su tutto alla fine non compra, la verità e che non hanno il coraggio di dire un no diretto e inventa scuse...sta a noi capirlo e liquidarlo con eleganza. Lei cosa né pensa?
@@ant.1601 Ovviamente ogni caso è da valutare a sé, in base al contesto, il ruolo che abbiamo nei confronti del cliente e quanto ci teniamo alla relazione. Come professionisti non possiamo avere il controllo totale della situazione e di ciò che l'altro dice, ma possiamo mantenere su di noi la responsabilità della nostra comunicazione e cercare una mediazione. Se pensiamo che l'altro sia un caso perso, come faremo a recuperare il rapporto? L'autocontrollo è d'obbligo per essere professionali, sono d'accordissimo. Molto spesso è una questione di tranquillizzare il cliente, ascoltarlo, farlo sentire accolto. Queste strategie non fanno miracoli e non risolvono tutti i casi, ma aiutano a portarci in vantaggio se vogliamo riequilibrare la situazione critica.
@@silviagazzotti a volte( 3su 10) mi capitano dei clienti che sembrano venuti solo per farsi un giro turistico....il bello che prima di prendere appuntamento li qualifico sempre! ( forse non li qualifico bene- forse)a volte capita che certi clienti non solo si rimangiano quello che loro stesso hanno affermato 48 ore prima al telefono al momento della qualificazione( ok ci puo' anche stare), ma la cosa che mi infastidisce e' la sensazione che vogliono a tutti i costi trovare il cosi detto pelo nell' uovo'' per rompere le scatole anche in maniera maleducata.
@@ant.1601 Può succedere, e allora devi capire come filtrarli (se possibile) in entrata, in modo da non dedicare tempo a smistarli quando potresti farlo in altro modo. Attenzione a non classificarli troppo, altrimenti rischi di trattarli in modo diverso, senza rendertene conto (se penso che sia un rompiscatole, non sarò disponibile totalmente)
Ciao cara come posso fare a far capire alle mie clienti che devono rispettare gli orari degli appuntamenti e che non devono disturbarmi nei giorni non lavorativi ? Grazie mille
Ciao Giovy, intanto mi chiederei se hai fatto tu qualcosa inizialmente per farglielo fare. Magari senza rendertene conto per mostrarti disponibile hai risposto una prima volta oppure hai detto "contattami quando vuoi", e da lì è difficile rieducarle e riabituarle. In generale ora ciò che puoi fare è spiegare (e se serve rispiegare) come funzionano gli orari e gli appuntamenti e magari il fine anno è perfetto per dare nuove regole da Gennaio 😉
Mi hai dato un ottimo spunto per un prossimo video. Per riassumere comunque hai alcune strade più facili: allontanarti dalla situazione per sbollentare la rabbia o la risposta rapida che però sarebbe deleteria. O verbalizzare la tua tensione, spiegando che ti fa innervosire o ti dispiace quando ti viene detto così. Parla partendo con il "io" e non attaccando con il "tu", sennò ci cadi in pieno e si finisce facilmente in un conflitto che va in escalation. So che è un argomento vasto, mi segno il tema per girarci un video prossimamente!
Grazie
Prego, grazie a te
@@silviagazzotti bel video condivido quasi in toto quello che ha detto tranne l'ultima parte. È vero come dice lei, che qualificando il cliente si"educa" e si possono anticipare eventuali obiezioni, ma come probabilmente sa' sul campo non sempre funziona così... cioè il cliente può esser molto contraddittorio quindi rimangiarsi quello che lui stesso ha affermato. Secondo il mio punto di vista e la mia esperienza un buon venditore deve avere un'ottimo autocontrollo e così da non lasciarsi influenzare della frustrazione generata dalla situazione . Chi obietta tutto su tutto alla fine non compra, la verità e che non hanno il coraggio di dire un no diretto e inventa scuse...sta a noi capirlo e liquidarlo con eleganza.
Lei cosa né pensa?
@@ant.1601 Ovviamente ogni caso è da valutare a sé, in base al contesto, il ruolo che abbiamo nei confronti del cliente e quanto ci teniamo alla relazione.
Come professionisti non possiamo avere il controllo totale della situazione e di ciò che l'altro dice, ma possiamo mantenere su di noi la responsabilità della nostra comunicazione e cercare una mediazione. Se pensiamo che l'altro sia un caso perso, come faremo a recuperare il rapporto?
L'autocontrollo è d'obbligo per essere professionali, sono d'accordissimo. Molto spesso è una questione di tranquillizzare il cliente, ascoltarlo, farlo sentire accolto.
Queste strategie non fanno miracoli e non risolvono tutti i casi, ma aiutano a portarci in vantaggio se vogliamo riequilibrare la situazione critica.
@@silviagazzotti a volte( 3su 10) mi capitano dei clienti che sembrano venuti solo per farsi un giro turistico....il bello che prima di prendere appuntamento li qualifico sempre! ( forse non li qualifico bene- forse)a volte capita che certi clienti non solo si rimangiano quello che loro stesso hanno affermato 48 ore prima al telefono al momento della qualificazione( ok ci puo' anche stare), ma la cosa che mi infastidisce e' la sensazione che vogliono a tutti i costi trovare il cosi detto pelo nell' uovo'' per rompere le scatole anche in maniera maleducata.
@@ant.1601 Può succedere, e allora devi capire come filtrarli (se possibile) in entrata, in modo da non dedicare tempo a smistarli quando potresti farlo in altro modo.
Attenzione a non classificarli troppo, altrimenti rischi di trattarli in modo diverso, senza rendertene conto (se penso che sia un rompiscatole, non sarò disponibile totalmente)
Ciao cara come posso fare a far capire alle mie clienti che devono rispettare gli orari degli appuntamenti e che non devono disturbarmi nei giorni non lavorativi ? Grazie mille
Ciao Giovy, intanto mi chiederei se hai fatto tu qualcosa inizialmente per farglielo fare. Magari senza rendertene conto per mostrarti disponibile hai risposto una prima volta oppure hai detto "contattami quando vuoi", e da lì è difficile rieducarle e riabituarle.
In generale ora ciò che puoi fare è spiegare (e se serve rispiegare) come funzionano gli orari e gli appuntamenti e magari il fine anno è perfetto per dare nuove regole da Gennaio 😉
Salve Dottoressa, seguo i suoi video con molto interesse, dove posso contattarla. Grazie
Gentile Lucia trova il form per scrivermi sul mio sito web, alla sezione contatti.
Come si allenta la tensione emotiva che ti sale durante una provocazioni?
Mi hai dato un ottimo spunto per un prossimo video.
Per riassumere comunque hai alcune strade più facili: allontanarti dalla situazione per sbollentare la rabbia o la risposta rapida che però sarebbe deleteria.
O verbalizzare la tua tensione, spiegando che ti fa innervosire o ti dispiace quando ti viene detto così.
Parla partendo con il "io" e non attaccando con il "tu", sennò ci cadi in pieno e si finisce facilmente in un conflitto che va in escalation.
So che è un argomento vasto, mi segno il tema per girarci un video prossimamente!
@@silviagazzotti grazie dottoressa, attendo il video👍...