È come se fossero riflessioni silenziose durante una sessione in palestra, interrotte continuamente dagli ordini irritanti della personal trainer. È frustrante da ascoltare, ma è effettivamente ciò che avviene quando nel bel mezzo di un'attività, condivisa, come in questo caso, la nostra testa vola in alto da un'altra parte, seguendo il flusso dei nostri pensieri e viene disturbata da rumori e comunicazioni esterne. Simpaticissima e geniale.
La battuta su Sordi è una delle più iconiche e più irritanti di Moretti, un atto di arroganza e di consapevolezza, un giudizio sul cinema italiano e su se stesso. Ci meritiamo Alberto Sordi e Nanni Moretti. Sordi è stato il più innovativo e talentuoso interprete della commedia all'italiana. Moretti è stato il più talentuoso e intelligente cineasta italiano della sua generazione.
E' un'idea geniale. Tenta di riflettere sulla gioventù dell'epoca, impegnata, malinconica e forse consapevole dell'impotenza di poter cambiare il mondo,quel mondo che si e' abbandonato al narcisismo e alla vittoria dell'estetica, rappresentata da questa personal trainer in una della miriade delle palestre che esistono . E la voce della personal copre le riflessioni. L'estetica copre il pensiero.
Francesco Palumbo È bello e lodevole il tuo pensiero, ma non è ciò che ha voluto mostrare Moretti. Il suo è semplicemente un modo singolare di raccontare alcuni aneddoti sui suoi film.
Estetica, narcisismo... Quella generazione è passata dal pacifismo alle pistole, dalla speranza nel futuro all'eroina. Chi non è morto o perso in India, fa bei film, scrive libri, o non può più sentire "68" o "77" neanche alle estrazioni del Lotto.
Più che di un'idea geniale si tratta dell'ennesima manifestazione della nevrosi di cui Moretti sembra aver sempre sofferto. La nevrosi di voler apparire disarmonico e quindi, nella sua visione pseudo-narcisista, di voler apparire a tutti i costi _"originale"_ ottendendo solo l'irritazione del pubblico che non certo si fa preda dei suoi trucchetti dilettantistici.
@@axelproduction3612hai chiesto direttamente a Moretti? Praticamente hai voluto dargli dell'idiota! 50 anni di comunicazione cinematografica inconsapevole!
Quando la gente vede la scena con la battuta su Alberto Sordi non ride perché non c'è assolutamente nulla da ridere. È uno dei punti dove emerge la parte seria e drammatica del film. Il protagonista che è già in crisi per motivi personali non accetta a ragione la dozzinale italietta individualista, egoista e qualunquista incarnata dai personaggi di Alberto Sordi nei suoi numerosi film che il tipo del bar incarna a sua volta. Sordi non fu mai un attore a 360 gradi. Lo disse Fellini dicendo di lui che era caratterizzato come Topolino e non poteva pertanto farlo lavorare in altri sui film, e lo disse il suo immenso collega Nino Manfredi che vale la pena di citare per intero: “Alberto Sordi è un attore che ha un talento dieci volte più grande del mio. È un talento naturale che, però, non ha educato. Sordi non può fare altro che sé stesso, non ha mai fatto altro in vita sua ed è per questo che oggi è finito! Io quando facevo Ponzio Pilato cercavo di “essere” Ponzio Pilato, ma Sordi chi cerca di essere quando recita? Lui rimane sempre sé stesso e non è assolutamente vero che la sua è la ‘storia di un italiano’, al massimo è la storia di un romano e non è che io lo dica solo oggi. È da mo’ che me so’ accorto di questa cosa: quando giravamo nel ’68 in Angola, Riusciranno i nostri eroi… glielo ho detto pure a lui. Gli ho detto: ‘Senti Albè, ma perché non te prepari?’. Non mi capiva, e da allora non ha più voluto lavorare con me, se non nei film dove manco ci incontravamo e pensa che prima noi abbiamo vissuto tanto assieme. Qualche anno fa c’avevano proposto di girare un ‘Giulietta e Romeo’ ambientato al giorno d’oggi nella periferia di Roma dove io e lui facevamo le parti di Capuleti e Montecchi, sai che ha risposto? ‘Se c’è Manfredi, non lo faccio.‘ La scuola che abbiamo fatto noi non l’ha fatta nessuno e si sente che Sordi non ha nessuna scuola e che viene dalla strada. Va benissimo! Ma c’hai il soffitto basso e prima o poi ti fermi, come gli è successo a lui. Secondo me lui non ha letto Stanislawski e non sa manco chi è Cechov… Sordi è un personaggio, io sono un attore, perché faccio tanti personaggi”. Ha fatto bene altresì Zeffirelli a non inserirlo nel suo documentario su Roma in quanto la macchietta di italiano che ha presentato all'estero è disdicevole per noi italiani oltre che non veritiera. Pasolini fece bene a dire di lui che nel suo personaggio non c'era bontà e che all'estero non aveva successo perché non poteva essere compreso e far ridere un pubblico internazionale. Poi anche Moretti mette in scena sempre se stesso e le sue nevrosi personali accentuandole, ma lui è autore di tutti i suoi film e se li è costruiti addosso uno ad uno, il cinema d'autore è cosa altra rispetto all'industria dove sono richiesti attori duttili capaci di caratterizzare ogni personaggio in ogni film in modo differente. Certamente poi Sordi ha avuto la fortuna di vivere e recitare in un periodo nel quale di film se ne facevano tanti ed aveva autori molto bravi. Quando hanno affidato a lui buone sceneggiature ed è stato diretto da registi validi lui ha dato comunque buone prove attoriali sempre nell'ambito del suo stile personale, mentre quando è stato lasciato a se stesso si vede che ha prevalso il Sordi personaggio, tuttavia qui ci interessa parlare di ciò che lui incarna e rappresenta in molti film ed è ciò che critica il personaggio-Moretti e di rimando il regista-moretti in Ecce Bombo che col suo film cercava di fare una critica sia alla società di allora, che al cinema di cassetta precedente e coevo.
Alberto Secondi ha volutamente fatto se stesso nel suo ancor più voluto stile da strapaese. Questo emerge nella commedia ma financo nel dramma (Un borghese piccolo, piccolo). Lui come Totò non avevano ragione di tentare altri personaggi: è uno stile attoriale.
Condivido soprattutto la prima frase di Manfredi. "Alberto Sordi è un attore che ha un talento dieci volte più grande del mio". Sordi è stato l'attore comico più innovativo del cinema italiano. Senza Sordi non avremmo avuto né Manfredi né Gassman. L'albertosordismo è stato invece una malattia cronica del cinema italiano, malattia che trova la sua genesi nel neorealismo e centra il suo approdo proprio nel cinema di Nanni Moretti, il quale è un altro figlio inconsapevole di Sordi.
Ma Manfredi che ha fatto di buono? Giusto Geppetto, la pubblicità della Lavazza e poco altro Come mai uno che si vanta di saper interpretare tanti personaggi, almeno da me è ricordato per pochi film Non ho mai capito perchè sia stato inserito fra i colonelli della commedia all'italiana Di Fellini che si può dire? Quello che disse di lui Franca Valeri: Hanno continuato a dirgli che era un grande e si è convinto pure lui di esserlo Di Moretti che vuoi dire ? Sarà ricordato per poche cose, Alberto sarà ricordato in eterno perchè lui non era solo un attore , era molto di più: lui era e sarà ALBERTO SORDI
@@pierpaolocondorelli2747Manfredi ha superbamente interpretato due capolavori di Ettore Scola: C'eravamo Tanto Amati e Brutti Sporchi e Cattivi. Fu molto bravo anche in Pane e Cioccolata. Fu uno degli alfieri della commedia all'italiana, esattamente come Sordi (che è stato - e va detto - uno dei più grandi attori del mondo). Sordi, come giustamente asserisce Monicelli, fu un grande comico e un grande tragico. In Un Borghese Piccolo Piccolo offrì una delle migliori interpretazioni maschili mai apparse al cinema. Che non si preparasse, è vero. Sordi (come Mastroianni o Totò), andavano sul set avendo magari mangiato prima un piatto di pasta e fagioli. Il personaggio, lo inventavano sul momento. Erano degli "anti" actor's studio
moretti moretti , ehehe cerca sempre di demolire gli stilemmi e le corazzate potiomkin , con uno sguardo diverso , sicuramente , dice sempre quel che non si dovrebbe dire, per far riflettere un po , c'è chi ride, chi si incacchia , chi ride del senso del paradosso. A volte mi viene in mente l'arte dada ...... solo da adulto l'ho compreso meglio davvero , per disicanto mi è piaciuto molto di piu raggiunta la maturita mentale , in francia questo genere di umorismo è molto comune nel cinema e nella commedia ......senso di disagio incluso , ridiamo di noi , come gesto creativo e ironico , non distruttivo e mai banale ...... Alberto era un attore molto piu semplice e compresibile , belle delle sue parti dei film di monicelli, fellini , la grande guerra mi piacque , ma anche le commedie con la vitti , non male anche le parti con la cardinale , gli stava bene quella parte e nella realta ridanciano e dalla battuta pronta , l' ho sempre visto cosi come nel marchese del grillo '' io so io e voi non siete un c....o'' . non male davvero ma non era tra i miei favoriti........
@@indiano4071 Li capiscono anche adesso, Moretti è un maestro riconosciuto, ma c'è sempre qualche ritardatario legato alle boiate qualunquiste di Sordi, soprattutto Sordi regista
Personalmente, io sono del parere che gli italiani, non tutti....molti ma non tutti, si identificavano con i comportamenti di Alberto Sordi....e percepire la battuta sull'attore romano, li ha offesi come "una bestemmia in chiesa"
Che poi non è una critica a Sordi ma piuttosto ai suoi personaggi, cinici, menefreschi, arrivisti, pavidi e anche egoisti, nei quali non credo che tutti si identifichino. Basti pensare pensare al Medico della Matua, a Finché c'è guerra c'è speranza e tanti altri. Quando poi esce dal cliché che gli avevano appiccicato, dà un'interpretazione eccellente nella Grande guerra.
Tuttavia credo che siano molti di più gli italiani che si identificano nei personaggi portati in scena da Sordi, persino la classe operaia degli anni 70 (in teoria quella che avrebbe dovuto essere meglio rappresentata sa Moretti) si rivedeva perfettamente nei personaggi sordiani, un esempio tra tutti Un Borghese piccolo piccolo, peraltro uscito un anno prima di Ecce Bombo.
Non esiste il paragone...due cinema troppo diversi. Se ridi guardando i film di Moretti vuol dire che non ne hai colto l'obiettivo. Se non ridi guardando i film di Sordi è un problema
Tipico della nevrosi di cui Moretti sembra aver sempre sofferto. La nevrosi di voler apparire disarmonico e quindi, nella sua visione pseudo-narcisista, di voler apparire a tutti i costi _"originale"_ ottendendo solo l'irritazione del pubblico che non certo casca nei suoi trucchetti dilettantistici.
È come se fossero riflessioni silenziose durante una sessione in palestra, interrotte continuamente dagli ordini irritanti della personal trainer. È frustrante da ascoltare, ma è effettivamente ciò che avviene quando nel bel mezzo di un'attività, condivisa, come in questo caso, la nostra testa vola in alto da un'altra parte, seguendo il flusso dei nostri pensieri e viene disturbata da rumori e comunicazioni esterne. Simpaticissima e geniale.
..ma dai...
Incredibile che guardino Moretti senza capirlo nemmeno
ma solo a me piace moltissimo?
Io lo adoro.
Anche io
praticamente
Lo adoro❤
Io lo amo anche se sono etero mo..
La battuta su Sordi è una delle più iconiche e più irritanti di Moretti, un atto di arroganza e di consapevolezza, un giudizio sul cinema italiano e su se stesso. Ci meritiamo Alberto Sordi e Nanni Moretti. Sordi è stato il più innovativo e talentuoso interprete della commedia all'italiana. Moretti è stato il più talentuoso e intelligente cineasta italiano della sua generazione.
No, Moretti è stato solo il più pesante e il più spocchioso della sua generazione.
Su Sordi siamo d'accordo.
Moretti é stato ed é un ottimo cineasta. Ma é una persona con un carattere odiosissimo.
E' un'idea geniale. Tenta di riflettere sulla gioventù dell'epoca, impegnata, malinconica e forse consapevole dell'impotenza di poter cambiare il mondo,quel mondo che si e' abbandonato al narcisismo e alla vittoria dell'estetica, rappresentata da questa personal trainer in una della miriade delle palestre che esistono . E la voce della personal copre le riflessioni. L'estetica copre il pensiero.
Francesco Palumbo È bello e lodevole il tuo pensiero, ma non è ciò che ha voluto mostrare Moretti. Il suo è semplicemente un modo singolare di raccontare alcuni aneddoti sui suoi film.
È un film autobiografico e questa scena non fa altro che rimarcare quanto sia (coscientemente) egocentrico
Estetica, narcisismo...
Quella generazione è passata dal pacifismo alle pistole, dalla speranza nel futuro all'eroina.
Chi non è morto o perso in India, fa bei film, scrive libri, o non può più sentire "68" o "77" neanche alle estrazioni del Lotto.
Più che di un'idea geniale si tratta dell'ennesima manifestazione della nevrosi di cui Moretti sembra aver sempre sofferto. La nevrosi di voler apparire disarmonico e quindi, nella sua visione pseudo-narcisista, di voler apparire a tutti i costi _"originale"_ ottendendo solo l'irritazione del pubblico che non certo si fa preda dei suoi trucchetti dilettantistici.
@@axelproduction3612hai chiesto direttamente a Moretti? Praticamente hai voluto dargli dell'idiota! 50 anni di comunicazione cinematografica inconsapevole!
Quando la gente vede la scena con la battuta su Alberto Sordi non ride perché non c'è assolutamente nulla da ridere. È uno dei punti dove emerge la parte seria e drammatica del film. Il protagonista che è già in crisi per motivi personali non accetta a ragione la dozzinale italietta individualista, egoista e qualunquista incarnata dai personaggi di Alberto Sordi nei suoi numerosi film che il tipo del bar incarna a sua volta. Sordi non fu mai un attore a 360 gradi. Lo disse Fellini dicendo di lui che era caratterizzato come Topolino e non poteva pertanto farlo lavorare in altri sui film, e lo disse il suo immenso collega Nino Manfredi che vale la pena di citare per intero:
“Alberto Sordi è un attore che ha un talento dieci volte più grande del mio. È un talento naturale che, però, non ha educato. Sordi non può fare altro che sé stesso, non ha mai fatto altro in vita sua ed è per questo che oggi è finito! Io quando facevo Ponzio Pilato cercavo di “essere” Ponzio Pilato, ma Sordi chi cerca di essere quando recita? Lui rimane sempre sé stesso e non è assolutamente vero che la sua è la ‘storia di un italiano’, al massimo è la storia di un romano e non è che io lo dica solo oggi. È da mo’ che me so’ accorto di questa cosa: quando giravamo nel ’68 in Angola, Riusciranno i nostri eroi… glielo ho detto pure a lui. Gli ho detto: ‘Senti Albè, ma perché non te prepari?’. Non mi capiva, e da allora non ha più voluto lavorare con me, se non nei film dove manco ci incontravamo e pensa che prima noi abbiamo vissuto tanto assieme. Qualche anno fa c’avevano proposto di girare un ‘Giulietta e Romeo’ ambientato al giorno d’oggi nella periferia di Roma dove io e lui facevamo le parti di Capuleti e Montecchi, sai che ha risposto? ‘Se c’è Manfredi, non lo faccio.‘ La scuola che abbiamo fatto noi non l’ha fatta nessuno e si sente che Sordi non ha nessuna scuola e che viene dalla strada. Va benissimo! Ma c’hai il soffitto basso e prima o poi ti fermi, come gli è successo a lui. Secondo me lui non ha letto Stanislawski e non sa manco chi è Cechov… Sordi è un personaggio, io sono un attore, perché faccio tanti personaggi”. Ha fatto bene altresì Zeffirelli a non inserirlo nel suo documentario su Roma in quanto la macchietta di italiano che ha presentato all'estero è disdicevole per noi italiani oltre che non veritiera. Pasolini fece bene a dire di lui che nel suo personaggio non c'era bontà e che all'estero non aveva successo perché non poteva essere compreso e far ridere un pubblico internazionale. Poi anche Moretti mette in scena sempre se stesso e le sue nevrosi personali accentuandole, ma lui è autore di tutti i suoi film e se li è costruiti addosso uno ad uno, il cinema d'autore è cosa altra rispetto all'industria dove sono richiesti attori duttili capaci di caratterizzare ogni personaggio in ogni film in modo differente. Certamente poi Sordi ha avuto la fortuna di vivere e recitare in un periodo nel quale di film se ne facevano tanti ed aveva autori molto bravi. Quando hanno affidato a lui buone sceneggiature ed è stato diretto da registi validi lui ha dato comunque buone prove attoriali sempre nell'ambito del suo stile personale, mentre quando è stato lasciato a se stesso si vede che ha prevalso il Sordi personaggio, tuttavia qui ci interessa parlare di ciò che lui incarna e rappresenta in molti film ed è ciò che critica il personaggio-Moretti e di rimando il regista-moretti in Ecce Bombo che col suo film cercava di fare una critica sia alla società di allora, che al cinema di cassetta precedente e coevo.
Alberto Secondi ha volutamente fatto se stesso nel suo ancor più voluto stile da strapaese. Questo emerge nella commedia ma financo nel dramma (Un borghese piccolo, piccolo).
Lui come Totò non avevano ragione di tentare altri personaggi: è uno stile attoriale.
Condivido soprattutto la prima frase di Manfredi. "Alberto Sordi è un attore che ha un talento dieci volte più grande del mio". Sordi è stato l'attore comico più innovativo del cinema italiano. Senza Sordi non avremmo avuto né Manfredi né Gassman. L'albertosordismo è stato invece una malattia cronica del cinema italiano, malattia che trova la sua genesi nel neorealismo e centra il suo approdo proprio nel cinema di Nanni Moretti, il quale è un altro figlio inconsapevole di Sordi.
Ma Manfredi che ha fatto di buono? Giusto Geppetto, la pubblicità della Lavazza e poco altro Come mai uno che si vanta di saper interpretare tanti personaggi, almeno da me è ricordato per pochi film Non ho mai capito perchè sia stato inserito fra i colonelli della commedia all'italiana Di Fellini che si può dire? Quello che disse di lui Franca Valeri: Hanno continuato a dirgli che era un grande e si è convinto pure lui di esserlo Di Moretti che vuoi dire ? Sarà ricordato per poche cose, Alberto sarà ricordato in eterno perchè lui non era solo un attore , era molto di più: lui era e sarà ALBERTO SORDI
@@pierpaolocondorelli2747Manfredi ha superbamente interpretato due capolavori di Ettore Scola: C'eravamo Tanto Amati e Brutti Sporchi e Cattivi. Fu molto bravo anche in Pane e Cioccolata. Fu uno degli alfieri della commedia all'italiana, esattamente come Sordi (che è stato - e va detto - uno dei più grandi attori del mondo). Sordi, come giustamente asserisce Monicelli, fu un grande comico e un grande tragico. In Un Borghese Piccolo Piccolo offrì una delle migliori interpretazioni maschili mai apparse al cinema. Che non si preparasse, è vero. Sordi (come Mastroianni o Totò), andavano sul set avendo magari mangiato prima un piatto di pasta e fagioli. Il personaggio, lo inventavano sul momento. Erano degli "anti" actor's studio
@@pippocalippo2447 Ecco perchè Alberto è il migliore di tutti, Proprio perchè senza prepararsi più di tanto era un gigante della recitazione
Ahahaha, questo breve filmato mi ha riportato a Caro Diario.
Sincronismo perfetto tra il flusso mentale del genio Moretti e quello corporale della bravissima Patrizia Quaranta
L ho trovato stancante... come una conversazione continuamente interrotta che crea un calo di attenzione. A una certa ti dico ciao.
Ciao.
Vaaabeeneee CIAO.
La solita roba cervellotica di Moretti.
moretti moretti , ehehe cerca sempre di demolire gli stilemmi e le corazzate potiomkin , con uno sguardo diverso , sicuramente , dice sempre quel che non si dovrebbe dire, per far riflettere un po , c'è chi ride, chi si incacchia , chi ride del senso del paradosso. A volte mi viene in mente l'arte dada ...... solo da adulto l'ho compreso meglio davvero , per disicanto mi è piaciuto molto di piu raggiunta la maturita mentale , in francia questo genere di umorismo è molto comune nel cinema e nella commedia ......senso di disagio incluso , ridiamo di noi , come gesto creativo e ironico , non distruttivo e mai banale ...... Alberto era un attore molto piu semplice e compresibile , belle delle sue parti dei film di monicelli, fellini , la grande guerra mi piacque , ma anche le commedie con la vitti , non male anche le parti con la cardinale , gli stava bene quella parte e nella realta ridanciano e dalla battuta pronta , l' ho sempre visto cosi come nel marchese del grillo '' io so io e voi non siete un c....o'' . non male davvero ma non era tra i miei favoriti........
Tra cent' anni ancora si vedranno e si ameranno i film di TOTO' E SORDI , di Moretti forse, e dico forse, rimarrà la birra!!!!
Tra cent'anni capiranno i film di Moretti
@@indiano4071 Li capiscono anche adesso, Moretti è un maestro riconosciuto, ma c'è sempre qualche ritardatario legato alle boiate qualunquiste di Sordi, soprattutto Sordi regista
21enne e apprezzo di più film di Moretti
concordo
@emilianoturazzi quindi checché ne dicano i rosiconi, Moretti ha lasciato un'impronta nel cinema italiano.
Personalmente, io sono del parere che gli italiani, non tutti....molti ma non tutti, si identificavano con i comportamenti di Alberto Sordi....e percepire la battuta sull'attore romano, li ha offesi come "una bestemmia in chiesa"
grande
anche in queste piccole cose riesce ad essere Nanni Moretti
Che poi non è una critica a Sordi ma piuttosto ai suoi personaggi, cinici, menefreschi, arrivisti, pavidi e anche egoisti, nei quali non credo che tutti si identifichino. Basti pensare pensare al Medico della Matua, a Finché c'è guerra c'è speranza e tanti altri. Quando poi esce dal cliché che gli avevano appiccicato, dà un'interpretazione eccellente nella Grande guerra.
Tuttavia credo che siano molti di più gli italiani che si identificano nei personaggi portati in scena da Sordi, persino la classe operaia degli anni 70 (in teoria quella che avrebbe dovuto essere meglio rappresentata sa Moretti) si rivedeva perfettamente nei personaggi sordiani, un esempio tra tutti Un Borghese piccolo piccolo, peraltro uscito un anno prima di Ecce Bombo.
come si fa a non amarlo 🤷
Ma come parla questa
ma non poteva raccontarci le cose normalmente?
Radio Bottiglia non sarebbe Nanni moretti...
No. Non poteva
"normalmente" tipo intervista da reality show?
Assomiglia sempre più a suo padre.
laspilly Vero, il signor Luigi, è stato mio professore per 3 anni.
Da che film è tratta questa scena?
Ma è un film o che cosa?.Siccome recita come è nella vita è difficile distinguere
ehhh
ma quando si ride? vale più mezzo frammento di qualsiasi film di sordi dell’intera filmografia di questo montato
Non esiste il paragone...due cinema troppo diversi.
Se ridi guardando i film di Moretti vuol dire che non ne hai colto l'obiettivo.
Se non ridi guardando i film di Sordi è un problema
"facce ride" lo puoi dire solo a Sordi, che ti meriti
Ti meriti lo schifo
@@normanbates429 Sordi lo merito e lo amo
Non ce la fai, non ce l'hai fatta, non potrai farcela. Tutto qua.
Sul serio? Una personal trainer? Possono permetterselo tutti gli operai?
? Te lo meriti Alberto Sordiiiii
dA DOVE è TRATTO QUESTO FILMATO'?
Caro Nanni.
Anche io adoro Nanni Moretti,ma questa quá che lo interrompe sempre quando parla di Ecce Bombo (il film più bello,secondo me) è fastidiosissimo!
Tipico della nevrosi di cui Moretti sembra aver sempre sofferto. La nevrosi di voler apparire disarmonico e quindi, nella sua visione pseudo-narcisista, di voler apparire a tutti i costi _"originale"_ ottendendo solo l'irritazione del pubblico che non certo casca nei suoi trucchetti dilettantistici.
5:47 beh?
Negato per il cinema sia da regista che, ancor peggio, da attore. Deve ringraziare conoscenze e competenze... Di partito.
Il radical chic di monteverde vecchio
Albertone= l'imperatore del cinema , re di Roma , romanista verace, Moretti un laziale
Che bello vederti rosicare