Grazie Emanuele, il lavoro che fai é preziosissimo. Spesso i divulgatori risultano scolatici e ripetitivi mentre tu affronti argomenti che onestamente non conoscevo affatto e che ci mettono in contatto con il nostro passato. Grazie ancora e spero in tanti nuovi contenutI
Grazie per il video, estremamente approfondito, ti sto seguendo da un po' (e leggendo il tuo libro, che è preziosissimo) e ti ringrazio per il lavoro che porti avanti!
Questo è decisamente il mio video preferito, anche io spesso mi chiedevo perché Giano, nonostante fosse chiamato sovrano/dio degli Dèi, fosse collocato sotto Giove (tra l'altro l'epiteto è riportato nel fr. 1 del Carmen Saliare da Varrone nel contesto dei versus). Diciamo che ce l'ho a cuore anche perché ho fatto la tesi sui Salii e quindi il collegamento era quello. Grazie!🙌
@@stefanomurru1020 mandamela pure! Poi dopo che la discuti, o dopo che la pubblichi, magari ne parliamo in una live dedicata ;-) mandami un messaggio su instagram, così ti giro la mail dove mandarla ;-)
Complimenti per il video! Data la radice del mio nome sono sempre stato affascinato al culto di Giano. L'importanza di Giano può essere sottolineata anche dal fatto che probabilmente in una prima fase potesse essere un Dio solare. Senza contare che molte divinità fluviale, sorgive o genericamente acquatiche fossero suoi figli (vedasi Tiber Dio del Tevere e Marika Dea aurunca dell'acqua, un suo tempio è a pochi chilometri dalla mia città). Anni fa (una decina) mi imbattei in articoli che accumunavano Giano a Romolo, Italo per restare a casa nostra, e addirittura a Noè quindi al diluvio universale in quanto trai suoi patronati c'erano le acque, la navigazione ed aver diffuso l'agricoltura (interpretazione forse un pò troppo fantasiosa ma affascina di).
Fantastico video Emanuele. Ho sempre pensato ai dei romani semplicemente come gli dei greci con altri nomi, questo a causa dei miti che condividono le rispettive controparti romane e greche. Con i tuoi video sto scoprendo un mondo per me totalmente inesplorato. Trovo che Giano, sotto molti aspetti, ha una funzione che potremmo equiparare agli Dii Involuti degli etruschi o alla Ananke greca, divinità che mantengono un ordine così importante che anche gli dei stessi devono rispettarlo. Sulle riflessioni finali mi permetto di citare un passaggio dell'Iliade. Zeus esplicita a sua moglie Era il desiderio di alterare il destino di suo figlio Serpedonte, evitando la sua morte nella guerra di Troia. Era lo ammonisce, affermando che se facesse ciò tutti gli altri dei si sentirebbero legittimati a fare altrettanto per i mortali che sono i loro protetti e lui perderebbe la sua autorità sugli altri dei perché per primo è venuto meno a ciò che il Destino ha stabilito. Il compito di Zeus non è solo quello di rispettare le scelte del Destino ma di assicurarsi che anche gli altri dei facciano altrettanto. Molti leggono questo passaggio come una contradizione del concetto di Destino ineluttabile per gli dei, in verità ha molte sfaccettature. Ci mostra come per i greci l'ordine nel mondo era regolato dal fatto che ogni forza del cosmo rispetti il proprio ruolo. Lo scenario degli dei che se ne infischiano delle decisioni del Destino e agiscono in un ruolo che non è il loro ci viene mostrato come qualcosa di terribile perché porterebbe solo disordine. Infatti, seppur a malincuore per l'imminente morte del figlio, Zeus riconosce che sua moglie ha ragione e decide saggiamente di non intervenire. Si concede solamente di recuperare il corpo di Serpedonte per impedire che gli achei ne facciano scempio e lo riporta nella sua patria per garantirgli almeno la degna sepoltura.
davvero interessante! Grazie :D La classe dirigente romana (che è quella che ci ha lasciato le fonti scritte) fece propri i miti greci, tentando -spesso goffamente- di tradurli e inserirli nel contesto religioso romano. Questo creò un sacco di incongruenze e di confusione. A questo passaggio dedicherò infatti ben tre lezioni dell'intero corso, perché è molto complesso. Ciò a ulteriore dimostrazione che non si tratta della stessa religione, come comunemente si pensa. A ben vedere infatti, sono davvero poche le divinità davvero paragonabili tra mondo greco e romano. Eppure, le funzioni si dividono ampiamente anche in queste! Infatti è proprio la struttura delle due religioni ad essere diverse. Se vuoi, sul canale trovi una playlist che si chiama religione greca vs romana. I video sono molto vecchi e poco belli esteticamente e con un brutto montaggio, ma il contenuto è sempre valido :-)
sicuramente ad uno dei miei prossimi eventi. Non so di dove sei, ma il corso si concluderà con una visita guidata a Roma, e sarà una splendida occasione per trovarsi tutti insieme :D
Video interessantissimo. Ero finora rimasto vittima della concezione secondo la quali gli dei greci e romani erano omologhi 😅. Sapevo che Giano era un’eccezione ma poco sapevo di lui e della sua supremazia. Ben venga il ripristino di una corretta informazione ❤
Complimenti, eccellente spiegazione dei caratteri di questa affascinante divinita' autoctona. Parlo molto di Giano (e di Dioniso) nel mio romanzo storico "Gli ultimi Re di Roma - la dinastia etrusca che governo' la Citta' Eterna", da poco disponibile anche in inglese. Le divinita' romane arcaiche sono le piu' interessanti.
Bellissimo video su un dio che nn conoscevo, posso confermare sul rex sacrorum in epoca regia. Praticamente re-sacerdote e probabilmente furono proprio i re a creare le lex regie le primissime leggi distinte dallo ius romano.
Giano era la fonte primaria che ha creato il reggente per quel periodo designato. Tra l´altro anche nella mitologia greca Zeus doveva sottostare alla Moira e si era pure ritirato di fronte a Nyx che era intervenuta a proteggere il figlio Hypnos. Quasi a dire che le forze primordiali mettevano in soggezione anche le divinitá.
Ho una domanda: è già stato fatto o è in programma un video sull'impatto avuto dal giudaismo prima e dal cristianesimo poi sulla religione di Stati romana?
Il Rex sacrorum era il sacerdote che ricollegava ad ere precedenti al Kali Yuga (età del bronzo)! L' età dell' oro (Satya Yuga), era di Saturno! Ere precedenti alla mortalità ed al materialismo scollegato dai Principi ("solidificazione del mondo", della realtà percepita e percepibile per citare Guenon), i saturnalia erano le feste più importanti e Giano bifronte un portale temporale e spaziale per gli iniziati, una possibilità di invertire il corso del tempo, un mistero da rispettare per il popolo...
diventa sempre più chiaro che di mitologia romana non ci è insegnato nulla, e peggio ancora, non veniamo neppure avvertiti delle lacune che generano. Alla scuola e ai divulgatori basta poggiarsi sulla comoda idea che Grecia e Roma si siano come sovrapposte. È un vero peccato. Proprio per questo il tuo lavoro diventa preziosissimo per chi ha interesse.
Precisissimo. Tutto chiaro, l'etimologia del nome deriverebbe da ianua cioè porta oppure ci sono anche altre interpretazioni vista l'importanza della divinità? Comunque W il dio Termine che non si è spostato dal Campidoglio, il mio preferito 😊
L'etimologia è la stessa di Giove, derivano entrambi dall'indoeuropeo *dieu, che significa "cielo luminoso". Anche ianua ha la stessa etimologia. Il problema è che non si sa se sia nato prima il termine "ianua" o "ianus", ovvero se sia la porta che il nome al dio, oppure il contrario. Ad ogni modo il legame è indiscutibile ;-) Terminus è un dio fantastico!
@@AdMaioraVertite -Infatti, Giove-Jupiter-Diupiter = Padre del dì, della luce. In sardo la porta è detta Jana, Janna o Gianna. Gennargentu = Porta d'argento. Genova/Jenua era un’antica porta sul mare. In sardegna vi sono migliaia di Domus de janas (case della dea Diana), necropoli scavate nella roccia risalenti al IV millennio a.C.
Giano/Diano è il corrispettivo maschile di Diana/Jana, la dea lunare. Atraverso la porta passa la luce solare o lunare (die - luce, da cui deriva il dì-diorno-giorno). Giove, Jupiter-Diupiter = Padre del dì, della luce). In sardo la porta è detta Jana, Janna o Gianna. Genova/Jenua era un’antica porta sul mare. All’interno delle Domus de janas (case della dea Diana), necropoli scavate nella roccia risalenti al IV millennio a.C., vi sono porte finte da cui Caronte (conducente del carro da corsa o da guerra) portava le anime dei defunti nell’aldilà.
Nelle mie zone ci sono tante zone chiamate Iana, al femminile, come valle Iana, sotto Iana, insieme ad anche borgo di Iano. Ovviamente in dialetto perché sono nomi popolari antichissimi. Come mai, è possibile che siano collegate a Giano anche al femminile?
@@patriziasforza8484 ottima domanda! La toponomastica tende a rimanere spesso invariata, se non con pochissime modifiche linguistiche. Molte delle città e dei luoghi attuali hanno lo stesso nome (o molto simile) dei luoghi antichi. Nelle zone rurali a volte il nome è dato dalla presenza di un luogo di culto. È pieno di località che hanno nel nome il termine “fana” “fano” che sono italianizzazioni del latino “fanum” che era il tempio extraurbano. Non è invece impossibile che cambi il genere! Quindi si, potrebbe esserci un collegamento con Giano. Però, molti nomi di località sono emersi nel medioevo! Quindi anche se c’è questa possibilità non è detto che sia necessariamente così. So che ti ho dato una risposta che non è una risposta, ma bisognerebbe cercare uno studio specifico della toponomastica nella tua zona 😊
Giusto un paio di curiosità Sono sempre attento alla parte linguistica, Ianus da quale radice viene? Non mi sembra possa essere la radice indoeuropea *Di-w (quella per intenderci che ha dato vita a Ζευς, Διος, deus, divus) Il rex sacrorum mi par di capire che non aveva potestas, aveva auctoritas? Ci hai parlato del rex sacrorum in età repubblicana, in età imperiale? Non lo ricordo tra le titolature imperiali
@@giacomofratini7140 pare strano invece l’etimologia di Ianus è la stessa di Iovis Infatti è *dieu (questa è la grafica corretta) -> Diovis/Dianus/Diana -> Iovis/Ianus/Diana La caduta della “d” è testimoniata dalla sopravvivenza nel nome del flamine di Giove, il flamen Dialis. Inizialmente aveva una potestas reale, ma poi divenne via via sempre più formale. Per esempio, era lui che riuniva i comizi curiati, che in età monarchica erano fondamentali, ma in età imperiale servivano per pochi atti, tipo la registrazione delle eredità. Oppure, quando il pontefice chiamava a raccolta il popolo per indire le feste, era il Rex Sacrorum ad elencarle. In tutti questi atti, si esprime un potere formale estremo, ma nei fatti non poteva cambiare niente. È come il presidente della repubblica da noi: formalmente è il capo di stato e dell’esercito, ma di fatto non può fare nulla senza l’accordo del parlamento. Non era nelle titolature imperiali perché se facevi il rex non potevi ricoprire nessuna magistratura. Invece se eri pontefice si! Fu questo a determinare l’erosione dei poteri del rex, perché era distante dalla vita politica… ma rimase anche illeso dalla sua corruzione
@@AdMaioraVertite ah, ecco sì infatti non ero sicuro della radice, per questo ho specificato le parole che da essa provengono. Grazie anche per le precisazioni riguardo ai poteri del rex sacrorum
@@Andrea-tw7rc non direi, perché le varie età che lui fa ricominciare sono tra loro diverse. Invece c’era una dea che si occupava dell’eterno ritorno, e quella è Anna Perenna. Questa dea veniva venerata alle idi di marzo. Sul canale trovi un video dedicato alle idi di marzo 😉
Ma visto che Giano è il dio dell'inizio e della fine non può essere paragonato a Maha-Krisna del culto krisnaista, perché lui in un capitolo della Bhagavadgita si definisce l'origine e la fine di ogni cosa
Non saprei perché non conosco così bene le religioni dell'estremo oriente. Però, in generale, tendo a diffidare delle identificazioni tra divinità di popoli diversi, perché emergono sempre grossi problemi.
@@AdMaioraVertite In generale sia la religione romana che quella indiana fanno parte della cultura indo-europea, quindi è normale che ci siano delle somiglianze
@@renfuji2356 vabè, certo, ma le similitudini non determinano una identificazione possibile. Marte e Ares sono entrambe divinità della guerra, ma sono totalmente diverse. Il primo è solo protettore dei campi, con tratti difensivi (gli altri aspetti della guerra sono affidati ad altre divinità). Invece il secondo occupa tutti gli aspetti della guerra. Figurarsi col mondo indiano che è ancor più lontano ;-)
@@AdMaioraVertite tornando al discorso che fai tu nel che non si possono paragonare gli dei romani con altri allora perché Apuleio quando parla dei molti nomi di DIO afferma che in grecia Giove era chiamato Zeus e Saturno Kronos:"Pur essendo uno, dio è invocato con molti nomi 62, della moltitudine dei suoi aspetti, della cui diversità è costituita la sua forza. Il fatto che egli rechi aiuto (abiuvando) gli vale l’appellativo di Iuppiter (= Giove), mentre i Greci - davvero a buon diritto - lo chiamano Zeus, perché egli è l’autore della nostra vita. Saturno, poi, essi lo chiamano Kronos, come se fosse una sorta di chronos (= tempo), che non ha avuto inizio [371] e che non avrà fine.[....]"?
@@renfuji2356 Apuleio non è l'unico autore a fare questo genere di affermazioni. Ma resta il fatto che le descrizioni di queste divinità e del loro comportamento in Grecia e a Roma non corrispondono. Nella Tarda Repubblica si incontrarono due interessi comuni: la Grecia conquistata aveva interesse a considerare i Romani come dei loro, altrimenti tutta la loro struttura sociale fondata sul fatto che i Greci avevano diritto alla libertà mentre i barbari no, sarebbe crollata. Ai Romani faceva comodo legarsi ad una cultura riconosciuta in tutto il mediterraneo come punto di riferimento culturale, così da giustificare il dominio creato dopo le guerre puniche. Ma, al netto di quello che dicono gli autori tardo-repubblicani e di età augustea, se vai a controllare i caratteri delle divinità, i riti, le feste, i templi, è tutto molto diverso.
Le porte intese, va da se, non sono gli infissi ma sono le porte del cielo, ossia i solstizi, le colonne d'ercole, il "non plus ultra". Queste "porte" sono il limite di estensione massima e minima che l'arco solare raggiunge ai solstizi, con l'effetto macroscopico di rendere il giorno/notte piu corto o lungo (per via mediana i giorni/ notti degli equinozi). la dualita di giano sta nella dualita del confine invalicabile che egli rappresenta, ripeto i solstizi. Giano è dunque il dio del tempo e poiche per gli antichi il tempo è il movimento degli astri celesti, egli è sostanziamente il "mondo dell'eclittica" e quindi tutto cio che il concetto di eclittica (assunta nel suo senso piu ampio) contiene. I pianeti (inserendovi anche sole e luna) vi si muovono dentro. facile dunque capire che giove è una parte di giano (ragionare sempre in termini geocentrici per cortesia). I greci sovente parlano di smembramenti di divinita, i romani invece non rappresentano, non parlano di un giano smembrato, ma resta che giove ne è una sua parte, in esso si muove. Ancora preciso che giano non puo definirsi "il cielo", poiche cielo è assolutamente generico. Egli è un concetto uranografico precisissimo e tecnico, che possiamo tradurre in maniera approssimativa con l'eclittica, intendendo questa come il meccanismo che esprime il movimento/tempo delle cose (le piu importanti! ) quelle celesti e i limiti e leggi che devono rispettare. Egli è quindi il dio del prima e del dopo, perche è ll cerchio dell'eclittica, che a sua volta è il cerchio del tempo che in quanto cerchio non ha un inizio e non ha una fine, ma un eterno ritornare su se stesso, ripetersi. Come posso, uomo dell'antichità, rappresentare questo complessissimo concetto? Certo uruboros, ma anche con una raffigurazione di un essere bifronte che guarda sia avanti e sia dietro e che quindi guarda "in cerchio", osserva "in circonferenza". Ulteriore precisazione, poiche comprendo che liberarsi del nostro concetto di eclittica è difficile. L'eclittica per noi è il cerchio immaginario (si lo so che in realta è un ellisse, ma copernico è venuto molto dopo il mito) che la terra delinea ruotando intorno al sole, in ratica l'orbita della terra intorno al sole, ma sappiamo che empiricamente sembra sia il sole a ruotare intorno a noi. Gli antichi avevano una concezione geocentrica del cosmo e in una concezione geocentrica il sole non è che uno degli altri corpi ruotanti con la luna e i cinque pianeti (piu i punti draconici, il draco che mangia il sole, ossia i punti in cui la rotazione di sole e luna determinano le eclissi, che anch'essi ruotano nell'eclittica da cui il nome)attorno alla terra, col suo asse centro di tutte le cose e dea madre. A questo punto il mondo dell'eclittica delinea in generico l'insieme di questi nove elementi che ruotano di moto opposto a quello delle stelle fisse (da qui l'importanza degli stessi). Spesso questa divinita "eclittica" veniva squartata/smembrata nei vari miti greci per rendere conto del fatto che i pianeti hanno fra loro inclinazioni leggermente diverse nelle loro orbite intorno al sole (diremo noi oggi). Nei loro moti apparenti però, presi dalla terra, ciascuno compie rotazioni/movimenti assolutamente aprossimabili all'inclinazione espressa dalla traiettoria apparente del sole. Giano pur non essendo squartato, esprime attraverso la sua bifrontalitá l'essere il cerchio massimo che contiene il tutto, il kosmos. Le divinita greche, romane e tutte quelle in generale del mondo antico, esprimono queste forze rotanti presenti nel mondo dell'eclittica cosi come su definito. Le varie sfumature e differenze fra loro sono scrivibile alle diverse culture umane, allo stratificarsi dei popoli nei tempi e negli spazo e sono legate ad esigenze specifiche e diverse tipiche di genti specifiche e diverse che portano ad esaltare aspetti alcuni piuttosto che altri. Gli dei sono molteplici (politeismo) perche molteplici sono i gruppi umani, che se anche si uniscono fra loro conservano come fossili i ricordi di vecchie divinità e di vecchi nomi. Eppure a ben vedere si tratta sempre di quelle poche potestá, sempre e comunque le stesse benvhe nominate in mille modi diversi. Perche? perche giove era lo stesso punto luminoso nel cielo, colá per tutti, cosi come saturno (il sole nero) e come marte, etc, e sempre per tutti era evidente che il sole nel suo moto esprimeva sempre lo stesso confine invalicabile e oltre gli era impedito andare dalla "necessita". Gli dei delle genti sembrano tutti diversi, lo erano a volte nei nomi e in alcune caratteristiche che premeva sottileare per finalità varie e circostanziali, eppure tutti questi dei alla fine esprimevano le stesse 5 o 7 o 9 lucette, che le notti, in maniera apparentemente autonoma e coraggiosa, benché ordinata e guidata da leggi ferree dominate dal numero e dalla misura, osavano muoversi di moto opposto a quello delle stelle fisse. Nel fare questo, consentivano all'uomo di poter misurare il tempo e da ciò dare un senso alla realta. Se non era questa la funzione divina per eccellenza! E la sua comprensione il dono piu grande che gli dei potessero fare all'uomo. Quindi giano è si unico dei romani, ma esprime allo stesso tempo un concetto uranografico che è comunque anche sempre presente ed espresso in tutti i popoli della terra (pur distanti nello spazio e nel tempo), con sfumature diverse eppure sempre riconoscibili. Il quadro sara anche diverso nei colori, ma la cornice non cambia mai ed è guardando quella che si riconosce il vero soggetto: quel cielo notturno i cui attori costituiscono quella volta variopinta (è lui il sacro craal! ) che sovrasta le teste dell'umanita. Quando l'uomo capi che poteva misurare i movimenti degli astri ricavandone un ritmo con cui dominare il proprio ambiente, la propria esistenza e quindi organizzare il suo mondo, quel lontano giorno, nacquero la scienza e la civiltà. Ecco perche le conquiste culturali sono sempre indicate come dono degli dei, in un certo senso lo sono, l'uomo si dovette organizzare nei problemi quotidiani e risolverli per poi potersi permettere di osservare/misurare/contare i ritmi delle stelle/dei e osservando/misurando/contando i ritmi delle stelle/dei si organizzava in quella che diventava, passo dopo passo, inciampo dopo inciampo, la civiltà.
Intanto grazie per il lunghissimo commento molto ben costruito. Posso concordare sul discorso in generale, però i collegamenti che fai dal taglio un po' "esoterico" hanno bisogno di trovare una rispondenza nelle fonti... che -purtroppo- non c'è. Ma fare ipotesi male non fa! E chissà che magari emerga qualche nuova fonte che potrà corroborare la spiegazione che hai dato! In ogni caso grazie, è stato un piacere leggerti :-)
@@AdMaioraVertite come dici in altro video, spesso si tratta di concetti appartenenti a religioni segrete, con segreti, con iniziazioni e per iniziati e soprattutto punizioni mortali e maledizioni eterne per chi le violava. Capisco assolutamente che la storia come scienza si fa sulle fonti, non c'è molto da aggiungere, è così ed è giusto. Tuttavia bisogna anche dire che quando consideriamo la storia delle religioni ed andiamo a ritroso, affrontiamo un contesto che è il luogo per definizione delle non fonti, guai a rivelare i segreti e prima ancora neanche si scriveva, anzi l'alfabeto stesso non sarebbe altro che una stenografia standardizzatasi nel tempo della "forma" delle principali costellazioni zodiacali e galattiche (poi sempre più rimaneggiate, eppure sono anche qui adesso evidenti a se stesse). Resta un limite che si deve considerare, ma ripeto, capisco bene che maneggiarlo è troppo complicato, forse impossibile, come è per noi impossibile oggi intervistare per dire un Pitagora (il quale vedi sopra non ci rivelerebbe comunque nulla! Aimé)
Momento, nulla di iniziatico in senso greco o egizio, la religione era pubblica. Ma ciò non va neanche preso alla lettera o in maniera troppo rigida. pensa ai rituali di fondazione che erano bellamente ceduti agli etruschi che era argomento loro e meglio non metterci troppo le mani, ancora i libri sibillini...il nome della città (o meglio i nomi della città )Insomma avevano i loro segreti religiosi che pochi sapevano. Anche se assolutamente si, vivevano normalmente la religione in maniera molto più pragmatica e pubblica che altri popoli. Forse erano anche portati a problematicizzarla meno, tendevano meno a chiedersi il perché di un rito e ne coglievano benissimo il senso utilitaristico.
@@fabriziosarigu1250 eh infatti. Il nome segreto di Roma è l'unico esempio. Ma era vietato dirlo, chiederlo o ricercarlo, il che rende impossibile anche qualunque iniziazione ;-)
Molto interessante. Però di questo periodo la seconda persona singolare è una scelta sbagliata. Quando un video usa la seconda singolare di solito chiudo al volo e bollo come truffa.
in Sardegna Genna Silana designa un passo montano, una porta. E’ evidente l’assonanza con l’inglese Gate. Noi quando uscimmo dalla patonza di mamma cioe’ dalla porta fummo Generati. Giano e’ l’unica divinita’ che e’ in se e per se’ e non e’ stato generato. Semplicemente, e’ colui che e’. Ecco perche’ e’ sopra tutti gli Dei. Una divinita’ di importazione indo europea in cui l’aspetto del pensiero critico e del dubbio , del libero arbitrio , della legittimita’ del bene e del male giustifica l’aspetto bifronte Rappresenta l’essenza della nostra umanita’. Divinita’ antica come l’etrusca Potnia ( Pot - recipiente-ventre) , detta volgarmente Potta dai toscani veraci.
a Genova si dice che il nome provenga proprio dal Dio Giano bifronte e in piazza banchi la chiesa che esiste tutt'ora fu eretta sui ruderi di un antico tempio pagano proprio dedicato a lui ma si dice sia solo una leggenda!
fu quel furbacchione di Augusto a far declinare il Rex Sacrorum per paura che gli facesse ombra quando il Princeps divenne pontefice massimo nel 13 a.e.v.
Vorrei sapere se ,almeno in futuro, sia previsto un corso di lingua latina che tenda al ripristino, in tutti i sensi, di questo idioma . Del resto il latino è la madre di tutte le lingue e fino ad un secolo fa fu la lingua di filosofi e matematici , in tutta Europa e in tutto il mondo !
Grazie Emanuele, il lavoro che fai é preziosissimo. Spesso i divulgatori risultano scolatici e ripetitivi mentre tu affronti argomenti che onestamente non conoscevo affatto e che ci mettono in contatto con il nostro passato. Grazie ancora e spero in tanti nuovi contenutI
@@lero84 grazie mille!🥹
A me piace andare a studiare questi aspetti strani, è quello che mi diverte di più 😊
Grazie per il video, estremamente approfondito, ti sto seguendo da un po' (e leggendo il tuo libro, che è preziosissimo) e ti ringrazio per il lavoro che porti avanti!
@@TheWitchWriter-f1c grazie mille😊❤️
Caspita che belle lezioni! Grazie
Grazie! Sempre ricco e preciso!
Quante cose che non conoscevo .Grazie, sei il migliore!
Questo è decisamente il mio video preferito, anche io spesso mi chiedevo perché Giano, nonostante fosse chiamato sovrano/dio degli Dèi, fosse collocato sotto Giove (tra l'altro l'epiteto è riportato nel fr. 1 del Carmen Saliare da Varrone nel contesto dei versus). Diciamo che ce l'ho a cuore anche perché ho fatto la tesi sui Salii e quindi il collegamento era quello. Grazie!🙌
@@stefanomurru1020 ahhh! Fantasticooo! 🤩 ma si può leggere questa tesi? È pubblicata?😊
@@AdMaioraVertite non ancora, la pubblico dopo che mi laureo (ottobre); se vuoi te la invio via mail dimmi te 💪
@@stefanomurru1020 mandamela pure! Poi dopo che la discuti, o dopo che la pubblichi, magari ne parliamo in una live dedicata ;-)
mandami un messaggio su instagram, così ti giro la mail dove mandarla ;-)
@@AdMaioraVertite te l'ho inviata 👋
@@stefanomurru1020 questa settimana devo terminare un po' di lavori, ma la prossima settimana la leggo insieme alla tesi di un'altra ragazza :D
Questi sono gli approfondimenti che piacciono a me, grazie!
Grazie per i tuoi video Emanuele
Insieme a Dioniso, vedo Giano come uno degli dei più affascinanti. Nel suo guardare ad Oriente e ad Occidente, egli guarda alla vita e alla morte
esatto! L'inizio e la fine :D
Sono molto contenta che i tuoi video siano tornati a uscire con scadenza ravvicinata!
Video stupendo, come sempre 😍
@@gianlucaperuzzo391 grazie mille🥹❤️
Complimenti per il video! Data la radice del mio nome sono sempre stato affascinato al culto di Giano.
L'importanza di Giano può essere sottolineata anche dal fatto che probabilmente in una prima fase potesse essere un Dio solare. Senza contare che molte divinità fluviale, sorgive o genericamente acquatiche fossero suoi figli (vedasi Tiber Dio del Tevere e Marika Dea aurunca dell'acqua, un suo tempio è a pochi chilometri dalla mia città). Anni fa (una decina) mi imbattei in articoli che accumunavano Giano a Romolo, Italo per restare a casa nostra, e addirittura a Noè quindi al diluvio universale in quanto trai suoi patronati c'erano le acque, la navigazione ed aver diffuso l'agricoltura (interpretazione forse un pò troppo fantasiosa ma affascina di).
Fantastico video Emanuele.
Ho sempre pensato ai dei romani semplicemente come gli dei greci con altri nomi, questo a causa dei miti che condividono le rispettive controparti romane e greche. Con i tuoi video sto scoprendo un mondo per me totalmente inesplorato.
Trovo che Giano, sotto molti aspetti, ha una funzione che potremmo equiparare agli Dii Involuti degli etruschi o alla Ananke greca, divinità che mantengono un ordine così importante che anche gli dei stessi devono rispettarlo.
Sulle riflessioni finali mi permetto di citare un passaggio dell'Iliade. Zeus esplicita a sua moglie Era il desiderio di alterare il destino di suo figlio Serpedonte, evitando la sua morte nella guerra di Troia. Era lo ammonisce, affermando che se facesse ciò tutti gli altri dei si sentirebbero legittimati a fare altrettanto per i mortali che sono i loro protetti e lui perderebbe la sua autorità sugli altri dei perché per primo è venuto meno a ciò che il Destino ha stabilito. Il compito di Zeus non è solo quello di rispettare le scelte del Destino ma di assicurarsi che anche gli altri dei facciano altrettanto. Molti leggono questo passaggio come una contradizione del concetto di Destino ineluttabile per gli dei, in verità ha molte sfaccettature. Ci mostra come per i greci l'ordine nel mondo era regolato dal fatto che ogni forza del cosmo rispetti il proprio ruolo. Lo scenario degli dei che se ne infischiano delle decisioni del Destino e agiscono in un ruolo che non è il loro ci viene mostrato come qualcosa di terribile perché porterebbe solo disordine. Infatti, seppur a malincuore per l'imminente morte del figlio, Zeus riconosce che sua moglie ha ragione e decide saggiamente di non intervenire. Si concede solamente di recuperare il corpo di Serpedonte per impedire che gli achei ne facciano scempio e lo riporta nella sua patria per garantirgli almeno la degna sepoltura.
davvero interessante! Grazie :D
La classe dirigente romana (che è quella che ci ha lasciato le fonti scritte) fece propri i miti greci, tentando -spesso goffamente- di tradurli e inserirli nel contesto religioso romano. Questo creò un sacco di incongruenze e di confusione. A questo passaggio dedicherò infatti ben tre lezioni dell'intero corso, perché è molto complesso.
Ciò a ulteriore dimostrazione che non si tratta della stessa religione, come comunemente si pensa.
A ben vedere infatti, sono davvero poche le divinità davvero paragonabili tra mondo greco e romano. Eppure, le funzioni si dividono ampiamente anche in queste! Infatti è proprio la struttura delle due religioni ad essere diverse.
Se vuoi, sul canale trovi una playlist che si chiama religione greca vs romana. I video sono molto vecchi e poco belli esteticamente e con un brutto montaggio, ma il contenuto è sempre valido :-)
Grande Emanuele, bella lezione.
@@giovannidesantis5679 grazie mille 😁
Moderni questi Romani ! . Sempre affezionati ai Riti e alle Festività
Eccomi in ascolto
Più che interessante, grazie Emanuele
@@mauroorso1963 sono molto contento che ti sia stato utile😊
accidenti Emanuele sei una fonte inesauribile d’informazioni. Complimenti. 😊 spero presto di conoscerci di persona 🐺
sicuramente ad uno dei miei prossimi eventi. Non so di dove sei, ma il corso si concluderà con una visita guidata a Roma, e sarà una splendida occasione per trovarsi tutti insieme :D
Mi piace la storia e sei il migliore
Video interessantissimo. Ero finora rimasto vittima della concezione secondo la quali gli dei greci e romani erano omologhi 😅. Sapevo che Giano era un’eccezione ma poco sapevo di lui e della sua supremazia. Ben venga il ripristino di una corretta informazione ❤
Complimenti, eccellente spiegazione dei caratteri di questa affascinante divinita' autoctona. Parlo molto di Giano (e di Dioniso) nel mio romanzo storico "Gli ultimi Re di Roma - la dinastia etrusca che governo' la Citta' Eterna", da poco disponibile anche in inglese. Le divinita' romane arcaiche sono le piu' interessanti.
Bellissimo video su un dio che nn conoscevo, posso confermare sul rex sacrorum in epoca regia. Praticamente re-sacerdote e probabilmente furono proprio i re a creare le lex regie le primissime leggi distinte dallo ius romano.
@@Ermagron esatto😁❤️
Giano era la fonte primaria che ha creato il reggente per quel periodo designato. Tra l´altro anche nella mitologia greca Zeus doveva sottostare alla Moira e si era pure ritirato di fronte a Nyx che era intervenuta a proteggere il figlio Hypnos. Quasi a dire che le forze primordiali mettevano in soggezione anche le divinitá.
Al fianco di Giano c’è la presenza di Carmenta, Antevora e Postvorta passato e futuro. Carda il nume dei cardini della porta
Grazie🎉
Altro che lungo l' avrei ascoltato molto più a lungo 👏👏👏👏
@@catiabonifazi52 ❤️❤️❤️❤️
Ho una domanda: è già stato fatto o è in programma un video sull'impatto avuto dal giudaismo prima e dal cristianesimo poi sulla religione di Stati romana?
Figata, ho lasciato il 100esimo placet.
piccoli piaceri della vita a parte... a quando un bel video su Vulcano?
Grazie mille!
che bello davvero.
grazie
Il Rex sacrorum era il sacerdote che ricollegava ad ere precedenti al Kali Yuga (età del bronzo)! L' età dell' oro (Satya Yuga), era di Saturno! Ere precedenti alla mortalità ed al materialismo scollegato dai Principi ("solidificazione del mondo", della realtà percepita e percepibile per citare Guenon), i saturnalia erano le feste più importanti e Giano bifronte un portale temporale e spaziale per gli iniziati, una possibilità di invertire il corso del tempo, un mistero da rispettare per il popolo...
diventa sempre più chiaro che di mitologia romana non ci è insegnato nulla, e peggio ancora, non veniamo neppure avvertiti delle lacune che generano. Alla scuola e ai divulgatori basta poggiarsi sulla comoda idea che Grecia e Roma si siano come sovrapposte. È un vero peccato. Proprio per questo il tuo lavoro diventa preziosissimo per chi ha interesse.
Purtroppo hai ragione... è una dinamica che è molto comoda per tutti!
Concordo .....a me hanno fatto anche di peggio le scuole i greci furono i migliori , a me non pare proprio
Precisissimo. Tutto chiaro, l'etimologia del nome deriverebbe da ianua cioè porta oppure ci sono anche altre interpretazioni vista l'importanza della divinità?
Comunque W il dio Termine che non si è spostato dal Campidoglio, il mio preferito 😊
L'etimologia è la stessa di Giove, derivano entrambi dall'indoeuropeo *dieu, che significa "cielo luminoso". Anche ianua ha la stessa etimologia. Il problema è che non si sa se sia nato prima il termine "ianua" o "ianus", ovvero se sia la porta che il nome al dio, oppure il contrario. Ad ogni modo il legame è indiscutibile ;-)
Terminus è un dio fantastico!
@@AdMaioraVertite -Infatti, Giove-Jupiter-Diupiter = Padre del dì, della luce. In sardo la porta è detta Jana, Janna o Gianna. Gennargentu = Porta d'argento. Genova/Jenua era un’antica porta sul mare. In sardegna vi sono migliaia di Domus de janas (case della dea Diana), necropoli scavate nella roccia risalenti al IV millennio a.C.
Giano/Diano è il corrispettivo maschile di Diana/Jana, la dea lunare. Atraverso la porta passa la luce solare o lunare (die - luce, da cui deriva il dì-diorno-giorno). Giove, Jupiter-Diupiter = Padre del dì, della luce). In sardo la porta è detta Jana, Janna o Gianna. Genova/Jenua era un’antica porta sul mare. All’interno delle Domus de janas (case della dea Diana), necropoli scavate nella roccia risalenti al IV millennio a.C., vi sono porte finte da cui Caronte (conducente del carro da corsa o da guerra) portava le anime dei defunti nell’aldilà.
Video clamoroso, estremamente interessante! Non so se lo fai già, ma dovresti scrivere dei libri di divulgazione.
@@NichezKranios l’ho fatto! Li trovi facilmente in libreria o su amazon 😊
Ci puoi fare un video su la venerazione delle divinità egizie nella antica roma
oh cavolo... questo è un contenuto per nulla semplice da fare. Ci proverò :-)
Qualche volta ho sentito usare il termine "Janu" ( Giano ) per appellare chi compie un voltafaccia
woow! Dove l'hai sentito? Intendo dire, in che contesto? O in che dialetto?
@@AdMaioraVertite siciliano
@@eneasicael3272 davvero interessante! Grazie :-)
Ci puoi descrivere la storia del culto di mitra nella roma antica !⏳grazie !
segno! Ma intanto, se ti va, trovi nelle live una sui culti solari in cui ne parliamo in parte :-)
Nel mio piccolo paesino in Basilicata abbiamo Monte Giano, una faccia rivolta ad oriente e una ad occidente.
Giano potrebbe essere il Dio della pedagogia, della formazione permanente dell' essere umano ...
Nelle mie zone ci sono tante zone chiamate Iana, al femminile, come valle Iana, sotto Iana, insieme ad anche borgo di Iano. Ovviamente in dialetto perché sono nomi popolari antichissimi. Come mai, è possibile che siano collegate a Giano anche al femminile?
@@patriziasforza8484 ottima domanda!
La toponomastica tende a rimanere spesso invariata, se non con pochissime modifiche linguistiche. Molte delle città e dei luoghi attuali hanno lo stesso nome (o molto simile) dei luoghi antichi. Nelle zone rurali a volte il nome è dato dalla presenza di un luogo di culto. È pieno di località che hanno nel nome il termine “fana” “fano” che sono italianizzazioni del latino “fanum” che era il tempio extraurbano.
Non è invece impossibile che cambi il genere!
Quindi si, potrebbe esserci un collegamento con Giano.
Però, molti nomi di località sono emersi nel medioevo! Quindi anche se c’è questa possibilità non è detto che sia necessariamente così.
So che ti ho dato una risposta che non è una risposta, ma bisognerebbe cercare uno studio specifico della toponomastica nella tua zona 😊
Giusto un paio di curiosità
Sono sempre attento alla parte linguistica, Ianus da quale radice viene? Non mi sembra possa essere la radice indoeuropea *Di-w (quella per intenderci che ha dato vita a Ζευς, Διος, deus, divus)
Il rex sacrorum mi par di capire che non aveva potestas, aveva auctoritas?
Ci hai parlato del rex sacrorum in età repubblicana, in età imperiale? Non lo ricordo tra le titolature imperiali
@@giacomofratini7140 pare strano invece l’etimologia di Ianus è la stessa di Iovis
Infatti è
*dieu (questa è la grafica corretta) -> Diovis/Dianus/Diana -> Iovis/Ianus/Diana
La caduta della “d” è testimoniata dalla sopravvivenza nel nome del flamine di Giove, il flamen Dialis.
Inizialmente aveva una potestas reale, ma poi divenne via via sempre più formale. Per esempio, era lui che riuniva i comizi curiati, che in età monarchica erano fondamentali, ma in età imperiale servivano per pochi atti, tipo la registrazione delle eredità. Oppure, quando il pontefice chiamava a raccolta il popolo per indire le feste, era il Rex Sacrorum ad elencarle.
In tutti questi atti, si esprime un potere formale estremo, ma nei fatti non poteva cambiare niente. È come il presidente della repubblica da noi: formalmente è il capo di stato e dell’esercito, ma di fatto non può fare nulla senza l’accordo del parlamento.
Non era nelle titolature imperiali perché se facevi il rex non potevi ricoprire nessuna magistratura. Invece se eri pontefice si! Fu questo a determinare l’erosione dei poteri del rex, perché era distante dalla vita politica… ma rimase anche illeso dalla sua corruzione
@@AdMaioraVertite ah, ecco sì infatti non ero sicuro della radice, per questo ho specificato le parole che da essa provengono. Grazie anche per le precisazioni riguardo ai poteri del rex sacrorum
@@giacomofratini7140 prego 🙂
Potrebbe considerarsi Giano un simbolo dell’Eterno Ritorno dell’Eguale ?
@@Andrea-tw7rc non direi, perché le varie età che lui fa ricominciare sono tra loro diverse.
Invece c’era una dea che si occupava dell’eterno ritorno, e quella è Anna Perenna. Questa dea veniva venerata alle idi di marzo. Sul canale trovi un video dedicato alle idi di marzo 😉
Apprezzo l'argomento e la dedizione, perfavore comprati una poltrona, il dondolo da il mal di mare.
@@AleBar-dq4wb Lui sta comodo li e credo sia una sedia bellissima!
Votate Immanuel Viottus Pipatus alle elezioni rex sacrorum 2777 AUC.
MAMMA MIA SUBITO!
ONORE A VIOTTI!
Se mi votate vi prometto la fine dell’età del ferro🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
@@AdMaioraVertitequella sarebbe l'unica proposta elettorale sensata e seria nella storia d'Italia!
Ma visto che Giano è il dio dell'inizio e della fine non può essere paragonato a Maha-Krisna del culto krisnaista, perché lui in un capitolo della Bhagavadgita si definisce l'origine e la fine di ogni cosa
Non saprei perché non conosco così bene le religioni dell'estremo oriente. Però, in generale, tendo a diffidare delle identificazioni tra divinità di popoli diversi, perché emergono sempre grossi problemi.
@@AdMaioraVertite In generale sia la religione romana che quella indiana fanno parte della cultura indo-europea, quindi è normale che ci siano delle somiglianze
@@renfuji2356 vabè, certo, ma le similitudini non determinano una identificazione possibile. Marte e Ares sono entrambe divinità della guerra, ma sono totalmente diverse. Il primo è solo protettore dei campi, con tratti difensivi (gli altri aspetti della guerra sono affidati ad altre divinità). Invece il secondo occupa tutti gli aspetti della guerra. Figurarsi col mondo indiano che è ancor più lontano ;-)
@@AdMaioraVertite tornando al discorso che fai tu nel che non si possono paragonare gli dei romani con altri allora perché Apuleio quando parla dei molti nomi di DIO afferma che in grecia Giove era chiamato Zeus e Saturno Kronos:"Pur essendo uno, dio è invocato con molti nomi 62, della moltitudine dei suoi aspetti, della cui diversità è costituita la sua forza. Il fatto che egli rechi aiuto (abiuvando) gli vale l’appellativo di Iuppiter (= Giove), mentre i
Greci - davvero a buon diritto - lo chiamano Zeus, perché egli è l’autore della nostra vita. Saturno, poi, essi lo chiamano Kronos, come se fosse una sorta di chronos (= tempo), che non ha avuto inizio [371] e che non avrà fine.[....]"?
@@renfuji2356 Apuleio non è l'unico autore a fare questo genere di affermazioni. Ma resta il fatto che le descrizioni di queste divinità e del loro comportamento in Grecia e a Roma non corrispondono. Nella Tarda Repubblica si incontrarono due interessi comuni: la Grecia conquistata aveva interesse a considerare i Romani come dei loro, altrimenti tutta la loro struttura sociale fondata sul fatto che i Greci avevano diritto alla libertà mentre i barbari no, sarebbe crollata. Ai Romani faceva comodo legarsi ad una cultura riconosciuta in tutto il mediterraneo come punto di riferimento culturale, così da giustificare il dominio creato dopo le guerre puniche.
Ma, al netto di quello che dicono gli autori tardo-repubblicani e di età augustea, se vai a controllare i caratteri delle divinità, i riti, le feste, i templi, è tutto molto diverso.
Le porte intese, va da se, non sono gli infissi ma sono le porte del cielo, ossia i solstizi, le colonne d'ercole, il "non plus ultra". Queste "porte" sono il limite di estensione massima e minima che l'arco solare raggiunge ai solstizi, con l'effetto macroscopico di rendere il giorno/notte piu corto o lungo (per via mediana i giorni/ notti degli equinozi). la dualita di giano sta nella dualita del confine invalicabile che egli rappresenta, ripeto i solstizi. Giano è dunque il dio del tempo e poiche per gli antichi il tempo è il movimento degli astri celesti, egli è sostanziamente il "mondo dell'eclittica" e quindi tutto cio che il concetto di eclittica (assunta nel suo senso piu ampio) contiene. I pianeti (inserendovi anche sole e luna) vi si muovono dentro. facile dunque capire che giove è una parte di giano (ragionare sempre in termini geocentrici per cortesia). I greci sovente parlano di smembramenti di divinita, i romani invece non rappresentano, non parlano di un giano smembrato, ma resta che giove ne è una sua parte, in esso si muove. Ancora preciso che giano non puo definirsi "il cielo", poiche cielo è assolutamente generico. Egli è un concetto uranografico precisissimo e tecnico, che possiamo tradurre in maniera approssimativa con l'eclittica, intendendo questa come il meccanismo che esprime il movimento/tempo delle cose (le piu importanti! ) quelle celesti e i limiti e leggi che devono rispettare. Egli è quindi il dio del prima e del dopo, perche è ll cerchio dell'eclittica, che a sua volta è il cerchio del tempo che in quanto cerchio non ha un inizio e non ha una fine, ma un eterno ritornare su se stesso, ripetersi. Come posso, uomo dell'antichità, rappresentare questo complessissimo concetto? Certo uruboros, ma anche con una raffigurazione di un essere bifronte che guarda sia avanti e sia dietro e che quindi guarda "in cerchio", osserva "in circonferenza". Ulteriore precisazione, poiche comprendo che liberarsi del nostro concetto di eclittica è difficile. L'eclittica per noi è il cerchio immaginario (si lo so che in realta è un ellisse, ma copernico è venuto molto dopo il mito) che la terra delinea ruotando intorno al sole, in ratica l'orbita della terra intorno al sole, ma sappiamo che empiricamente sembra sia il sole a ruotare intorno a noi. Gli antichi avevano una concezione geocentrica del cosmo e in una concezione geocentrica il sole non è che uno degli altri corpi ruotanti con la luna e i cinque pianeti (piu i punti draconici, il draco che mangia il sole, ossia i punti in cui la rotazione di sole e luna determinano le eclissi, che anch'essi ruotano nell'eclittica da cui il nome)attorno alla terra, col suo asse centro di tutte le cose e dea madre. A questo punto il mondo dell'eclittica delinea in generico l'insieme di questi nove elementi che ruotano di moto opposto a quello delle stelle fisse (da qui l'importanza degli stessi). Spesso questa divinita "eclittica" veniva squartata/smembrata nei vari miti greci per rendere conto del fatto che i pianeti hanno fra loro inclinazioni leggermente diverse nelle loro orbite intorno al sole (diremo noi oggi). Nei loro moti apparenti però, presi dalla terra, ciascuno compie rotazioni/movimenti assolutamente aprossimabili all'inclinazione espressa dalla traiettoria apparente del sole. Giano pur non essendo squartato, esprime attraverso la sua bifrontalitá l'essere il cerchio massimo che contiene il tutto, il kosmos. Le divinita greche, romane e tutte quelle in generale del mondo antico, esprimono queste forze rotanti presenti nel mondo dell'eclittica cosi come su definito. Le varie sfumature e differenze fra loro sono scrivibile alle diverse culture umane, allo stratificarsi dei popoli nei tempi e negli spazo e sono legate ad esigenze specifiche e diverse tipiche di genti specifiche e diverse che portano ad esaltare aspetti alcuni piuttosto che altri. Gli dei sono molteplici (politeismo) perche molteplici sono i gruppi umani, che se anche si uniscono fra loro conservano come fossili i ricordi di vecchie divinità e di vecchi nomi. Eppure a ben vedere si tratta sempre di quelle poche potestá, sempre e comunque le stesse benvhe nominate in mille modi diversi. Perche? perche giove era lo stesso punto luminoso nel cielo, colá per tutti, cosi come saturno (il sole nero) e come marte, etc, e sempre per tutti era evidente che il sole nel suo moto esprimeva sempre lo stesso confine invalicabile e oltre gli era impedito andare dalla "necessita". Gli dei delle genti sembrano tutti diversi, lo erano a volte nei nomi e in alcune caratteristiche che premeva sottileare per finalità varie e circostanziali, eppure tutti questi dei alla fine esprimevano le stesse 5 o 7 o 9 lucette, che le notti, in maniera apparentemente autonoma e coraggiosa, benché ordinata e guidata da leggi ferree dominate dal numero e dalla misura, osavano muoversi di moto opposto a quello delle stelle fisse. Nel fare questo, consentivano all'uomo di poter misurare il tempo e da ciò dare un senso alla realta. Se non era questa la funzione divina per eccellenza! E la sua comprensione il dono piu grande che gli dei potessero fare all'uomo. Quindi giano è si unico dei romani, ma esprime allo stesso tempo un concetto uranografico che è comunque anche sempre presente ed espresso in tutti i popoli della terra (pur distanti nello spazio e nel tempo), con sfumature diverse eppure sempre riconoscibili. Il quadro sara anche diverso nei colori, ma la cornice non cambia mai ed è guardando quella che si riconosce il vero soggetto: quel cielo notturno i cui attori costituiscono quella volta variopinta (è lui il sacro craal! ) che sovrasta le teste dell'umanita. Quando l'uomo capi che poteva misurare i movimenti degli astri ricavandone un ritmo con cui dominare il proprio ambiente, la propria esistenza e quindi organizzare il suo mondo, quel lontano giorno, nacquero la scienza e la civiltà. Ecco perche le conquiste culturali sono sempre indicate come dono degli dei, in un certo senso lo sono, l'uomo si dovette organizzare nei problemi quotidiani e risolverli per poi potersi permettere di osservare/misurare/contare i ritmi delle stelle/dei e osservando/misurando/contando i ritmi delle stelle/dei si organizzava in quella che diventava, passo dopo passo, inciampo dopo inciampo, la civiltà.
Intanto grazie per il lunghissimo commento molto ben costruito. Posso concordare sul discorso in generale, però i collegamenti che fai dal taglio un po' "esoterico" hanno bisogno di trovare una rispondenza nelle fonti... che -purtroppo- non c'è.
Ma fare ipotesi male non fa! E chissà che magari emerga qualche nuova fonte che potrà corroborare la spiegazione che hai dato!
In ogni caso grazie, è stato un piacere leggerti :-)
@@AdMaioraVertite come dici in altro video, spesso si tratta di concetti appartenenti a religioni segrete, con segreti, con iniziazioni e per iniziati e soprattutto punizioni mortali e maledizioni eterne per chi le violava. Capisco assolutamente che la storia come scienza si fa sulle fonti, non c'è molto da aggiungere, è così ed è giusto. Tuttavia bisogna anche dire che quando consideriamo la storia delle religioni ed andiamo a ritroso, affrontiamo un contesto che è il luogo per definizione delle non fonti, guai a rivelare i segreti e prima ancora neanche si scriveva, anzi l'alfabeto stesso non sarebbe altro che una stenografia standardizzatasi nel tempo della "forma" delle principali costellazioni zodiacali e galattiche (poi sempre più rimaneggiate, eppure sono anche qui adesso evidenti a se stesse). Resta un limite che si deve considerare, ma ripeto, capisco bene che maneggiarlo è troppo complicato, forse impossibile, come è per noi impossibile oggi intervistare per dire un Pitagora (il quale vedi sopra non ci rivelerebbe comunque nulla! Aimé)
@@fabriziosarigu1250 in realtà sono 10 anni che spiego che la religione romana non aveva nulla di iniziatico né di misterico 😅
Momento, nulla di iniziatico in senso greco o egizio, la religione era pubblica. Ma ciò non va neanche preso alla lettera o in maniera troppo rigida. pensa ai rituali di fondazione che erano bellamente ceduti agli etruschi che era argomento loro e meglio non metterci troppo le mani, ancora i libri sibillini...il nome della città (o meglio i nomi della città )Insomma avevano i loro segreti religiosi che pochi sapevano. Anche se assolutamente si, vivevano normalmente la religione in maniera molto più pragmatica e pubblica che altri popoli. Forse erano anche portati a problematicizzarla meno, tendevano meno a chiedersi il perché di un rito e ne coglievano benissimo il senso utilitaristico.
@@fabriziosarigu1250 eh infatti. Il nome segreto di Roma è l'unico esempio. Ma era vietato dirlo, chiederlo o ricercarlo, il che rende impossibile anche qualunque iniziazione ;-)
Molto interessante. Però di questo periodo la seconda persona singolare è una scelta sbagliata. Quando un video usa la seconda singolare di solito chiudo al volo e bollo come truffa.
in Sardegna Genna Silana designa un passo montano, una porta. E’
evidente l’assonanza con l’inglese Gate. Noi quando uscimmo dalla patonza di mamma cioe’ dalla porta fummo Generati. Giano e’
l’unica divinita’ che e’ in se e per se’ e non e’ stato generato. Semplicemente, e’ colui che e’. Ecco perche’ e’ sopra tutti gli Dei. Una divinita’ di importazione indo europea in cui l’aspetto del pensiero critico e del dubbio , del libero arbitrio , della legittimita’ del bene e del male giustifica l’aspetto bifronte Rappresenta l’essenza della nostra umanita’. Divinita’
antica come l’etrusca Potnia ( Pot - recipiente-ventre) , detta volgarmente Potta dai toscani veraci.
a Genova si dice che il nome provenga proprio dal Dio Giano bifronte e in piazza banchi la chiesa che esiste tutt'ora fu eretta sui ruderi di un antico tempio pagano proprio dedicato a lui ma si dice sia solo una leggenda!
I greci non avevano il dio Cronos assimilabile al Giano?
a seconda del momento di comodo trovi Cronos identificato con Saturno o con Giano. Ma in realtà non corrisponde a nessuno dei due ;-)
fu quel furbacchione di Augusto a far declinare il Rex Sacrorum per paura che gli facesse ombra quando il Princeps divenne pontefice massimo nel 13 a.e.v.
Non sarà che vediamo la gerarchia degli dei romani filtrata attraverso quella greca?
@@fabioderose eh… direi proprio di si 👌🏼👌🏼👌🏼👌🏼
Vorrei sapere se ,almeno in futuro, sia previsto un corso di lingua latina che tenda al ripristino, in tutti i sensi, di questo idioma . Del resto il latino è la madre di tutte le lingue e fino ad un secolo fa fu la lingua di filosofi e matematici , in tutta Europa e in tutto il mondo !
Gano era Posedoni Grecho mi sembra lo Sentita da Storichi Italiani❤❤❤