Seguo Giacomo e avevo già visto l'impianto....la prima volta che l'ho visto sono rimasto a bocca aperta perchè non capivo come facesse ad ascoltare metal con tale impianto...poi ho capito che, un impianto del genere può tutto...e questo è il bello!.... Bravi tutti e due...applausi a scena aperta...👏👏👏
Chi sostiene che il suo impianto è adatto a un solo genere dice in pratica che il suo impianto ha dei problemi! Sicuramente ogni impianto ha la sua firma sonora, ragione per cui è divertente cambiare componenti della propria catena d'ascolto. Ma se l'impianto lavora bene permette di GODERE (maiuscolo voluto) con qualsiasi genere musicale!
Grazie Marco, in effetti non sottolineo mai la mia propensione all'ascolto di moltissimi generi (forse qualche volta), ma non ho davvero nessuna difficoltà a passare, con questo sistema, da Chopin a Jean-Michel Jarre.
Bravo Gianluca, hai reso bene la percezione del suono che hai ascoltato. Io, se chioudo gli occhi, tendo ad addormantarmi immediatamente, quindi nella mia nuova sala d'ascolto ho predisposto un'illuminazione soft, tenue, suggestiva. Aiuta molto anche a rilassarsi ascoltando.
Che dire, spettacolo puro, passione e dedizione da encomio. Grazie per averci fatto accomodare in cotanta sala d'ascolto. Ho visto altri video di Giacomo, ma in questo caso, grazie anche alle capacità di ripresa del buon Gianluca, la resa visiva è mozzafiato. Ma le orecchie sono privilegiate in ogni caso :) Complimenti e bravissimi entrambi.
Le impennate in frequenza o gli indurimenti timbrici intorno a 7.000/10.000 hz sono abbastanza tipici dei bicono monovia, in quanto si trovano nella zona di incrocio tra i due coni (esperienza diretta su Supravox, Fostex e Lii Audio): infatti preferisco i largabanda fino a 7000/10000 hz integrati da un tweeter con la stessa efficienza e bassa frequenza di risonanza tagliati da un semplice condensatore (Mundorf Supreme Classic il minimo sindacale, le versioni Silver e Gold danno qualcosina in più ma sono sfumature). Condivido al 100% l'idea di ascoltare ad occhi chiusi, lasciando al solo udito il compito di ricostruire la sensazione spaziale senza interferenze visive: credo sia l'upgrade a costo zero più decisivo su ogni impianto. L'impianto è stupendo anche solo a vederlo: alta efficienza monovia o largabanda con single ended a valvole sono la tipologia più difficile da mettere a punto ma che può dare sensazioni davvero magiche con i piccoli gruppi orchestrali jazz o la musica da camera. Per avere coinvolgimenti più "fisici" ci sono i multivia a tromba: il problema sono sempre, purtroppo, le dimensioni dei diffusori che, per avere dei bassi decenti, hanno necessità di litraggi non indifferenti con entrambi i sistemi, per cui non sono per tutti gli ambienti.
è un impianto ragionato e voluto nell'intenzione dell'audiofilo possessore. Questa dovrebbe essere la regola principale per ogni impianto . Detto questo sono contento per Giacomo. Io sono contento del mio impianto che si basa su altre scelte che hanno dato risposta ad altre intenzioni
Da Giacomo si fa un'esperienza unica ed irripetibile nel suo genere,ogni volta che mi invita per un ascolto torno a casa disturbato da così tanta bellezza, sia per l'impianto molto particolare che e' riuscito a mettere insieme iniziando un pezzo alla volta gia' dai primi ascolti fatti da lui con un altro impianto sempre al TOP, ma soprattutto per la musica che riesce ad arrivarti alle orecchie. Io nel mio piccolo mi difenso ma quì sono lontano anni luce.
Video dai contenuti preziosi, curato e molto efficace nel trasmettere tantissime informazioni. Grazie!!! Anche io ascolto a luce soffusa, su una seduta comoda e composta, un impianto efficiente con amplificazione valvolare single ended integrata (Cary). A volte, con alcune incisioni, la realtà immersiva e tridimensionale che ne scaturisce crea un senso di vertigine dovuta all'illusione percettiva.
Quello di Giacomo è veramente un grande impianto con ogni componente che ha una sua storia, ma come tutti anche questo non è esente da caratteristiche che possono non piacere.
Mentre ti ascoltavo Giacomo pensavo a Manuel Fantoni (battente bandiera liberiana) di Verdone che alla fine gli dice "non è vero niente... ti ho raccontato un sacco di caxxateee!" e mi aspettavo che facessi lo stesso talmente folle la tua supercazzola sugli ampli mono pezzi unici a mano per il ristorante in vera pelle di criceto con valvole maltesi del 1387! :))) Si scherza eh!!! Complimenti alla tua follia e passione al top
Ciao Gianluca che dire ho visto un impianto davvero hi end o forse ancor piu superiore. Bellissimi componenti e tutto in perfetta sintonia. Gran bel video complimenti. Ciao.
Questi impianti, sono favolosi quando si ascolta musica di strumenti reali registrati in analogico (solitamente registrazioni fino a fine anni 70), ma quando vuoi ascoltare registrazioni moderne, la musica cambia notevolmente in peggio: senti tutti i difetti, anche e soprattutto equalizzazioni di registrazione errate. L' elevata dinamica percepita, è suono probabilmente non compresso da feeedback retroattivo (non ho idea se queste elettroniche siano "zero feedback", ma lo auspico perchè fa oggettivamente la differenza sul suono) La MOL degli altoparlanti è ovviamente bassa viste le dimensioni ed escursione del largabanda, e di conseguenza, la musica ritmata beat, è quel che è... A parer mio non serviva nemmeno dare un voto ad un impianto del genere perchè molto settoriale e per registrazioni specifiche e generi musicali specifici. Questo impianto, è similmente come un mezzo da competizione con una finestra operativa "stretta", Efficacissimo solo con specifici generi musicali e registrazioni.
Ti confermo l'assenza di feedback sui Sakuma, mentre il JI-300 è più complesso, molto atipico per come pensiamo di realizzare abitualmente un single-ended di 300B: alimentazione switching e feedback. Un ibrido concettuale tra tecnologia e minimalismo. Il suo feedback, sorprendentemente, non intralcia il respiro e la dinamica dell'oggetto. Corrette le tue considerazioni sul MOL, e quindi il punch in gamma bassa è modesto. I compromessi sono comunque meno gravi di quello che sembra a vedersi: riesco a spaziare con soddisfazione su tutti i generi, pur facendo certamente, e nettamente, meglio in quelli che hai citato. Non si pensi ad un impianto buono per quattro chitarre e due voci.
@@giacomopagani Ciao Giacomo, grazie per i tuoi chiarimenti, concordo sul fatto che puoi spaziare su vari generi, ma il 3/4 del problema sono le registrazioni, che come affermavo prima, impianti come il tuo, ne mostrano i limiti e diventano concedimi il termine, “meno orecchiabili”, se poi a questo problema delle registrazioni, il basso MOL del larga banda, non permette di ottenere grossi spostamenti d’aria, del 1/4 rimasto di registrazioni buone un’ ulteriore fetta musicale “punch” rimane limitata. In sostanza il tuo impianto è per pochi appassionati (aggiungerei DOC)
Lo abbiamo usato per praticità, ma senza omettere le sorgenti di punta qui dentro, che naturalmente sono i giradischi. Il digitale, da me, specie lato "liquida", è più utilitaristico che prestazionale, diciamo.
@@giacomopagani Gentile Giacomo buongiorno, in effetti l'intenzione del mio commento era quella... Appassionato di hi-fi da molto tempo, ho ancora in testa gli insegnamenti di Renato Giussani e nel tuo impianto vengono a mancare gli elementi per essere considerato hi-fi. Il tuo impianto è molto bello e affascinante, ma non rispettando certi dettami dell'hi-fi, non può essere considerato tale. Cordialmente, Mauro
@@mauroghigliani8661 caro Mauro, il fu Renato lo conosciamo un po' tutti e i suoi studi in hi-fi sono tanto preziosi quanto non esclusivi, come per tanti altri che hanno fatto ottime cose senza per questo azzeccarci sempre (vedi Nelson Pass). Se conoscessi le "puntate precedenti", sapresti che passione e riviste mi hanno fatto provare di tutto, e ho avuto in pianta stabile impianti che Renato avrebbe certamente, più facilmente "approvato". Tuttavia, se c'è una cosa infallibile che ho imparato in venticinque anni di hobby, è che fissarsi su un'unica strada porta a una spiacevole ottusità, e che l'ascolto "realistico" ha talmente tanti parametri da soddisfare e solleticare che nessuna filosofia abbraccia in modo omnicomprensivo. Ogni filosofia, compresa quella del mio impianto, compresa quella di Giussani, è una coperta corta e noi appassionati dobbiamo coprirci dove ci fa stare meglio. La mia coperta è cambiata per gioco moltissime volte negli anni, e chissà, nessuno può negare che potrá cambiare ancora. Un saluto!
Bel video, ma non hai evidenziato se l'ascolto sia stato dell'impianto mono o di quello stereo, o di entrambi, mi sarebbero piaciuti più dettagli in tal senso magari con un video anche più lunghetto.
l'ho detto: ho ascoltato entrambi, ma il giudizio è rivolto fondamentalmente alla catena stereo, non avendo riferimenti con cui giudicare registrazioni mono di jazz anni '50 che non avevo mai ascoltato prima!
Gianluca bella intervista , ma Giacomo Pagani e il suo impianto meritavano almeno un oretta …..un “Signore” Giacomo e un “Signore “ tu , vi siete trovati. Intendo dire per evitare fraintendimenti: persone educate e raffinate nei modi e nei gusti. Ciao.👍
Non professionale, per così dire, ma la grande quantità di arredo, di piante, e tutte le cose sparse in giro sono state messe, spostate, tolte, rimesse proprio in funzione dell'ascolto. Ho cercato di far suonare la stanza senza renderla un inquietante bunker.
@@giacomopagani chiedevo in virtù del giudizio sulle basse e le alte frequenze del buon Bocci in relazione alle tue risposte , laddove hai lasciato intendere che hai effettuato delle misurazioni e che eri a conoscenza delle cuspidi che Gianluigi denunciava sui 7khz. Concordo nel rispettare il concetto di casa e armonia e non trasformare il tutto in un orrido mobile a frattaglie , godendo del compromesso .
È un bel tema. Purtroppo, far esprimere un altoparlante largabanda così spinto richiede un mobile con una tromba molto complessa. Pensa che, lì dentro, ci sono 3,7 metri di sviluppo. La forma piramidale intorno all'altoparlante serve a ridurre il piú possibile l'area del baffle. Insomma, tante cose giocano ad uno scopo acustico ben preciso. A me piacciono pure!
Basta ridurre l'orientamento verso il punto d'ascolto ed il problema dell'effervescenza delle medie /Alte sparisce senza perdere messa a fuoco 5/10° non oltre un p'o di ABC per chi usa largabanda .
Visto che quello è l'ABC, ti svelo il DEF: se le faccio convergere meno, aumento l'interazione con le pareti e ottengo un risultato diverso, ma non del tutto migliore. Ho provato un'infinità di angolazioni, e potrei cambiare ancora man mano che il sistema e l'ambiente evolvono!
Si Giacomo Pagani è un mito nel suo mondo HI-END che personalmente non amo più di tanto ma è preparatissimo e precisissimo anche quando spiega il suo set-up - bel video
Che cavolo di riprese fai!!?? Fermo con la macchina fotografica e inquadra fisso gli impianti: non ho visto niente e mi è venuto il mal di mare con le inquadrature a schiaffo! Ti devo insegnare come fare riprese… 😂 Ma come può generare una emissione sonora al livello di quegli impianti, quando l’ambiente non è proprio l’ideale (pareti spoglie, pavimento in cotto con un tappeto insufficiente per smorzare le onde sonore molto lineari, al limite di eco). Boh?
@@GianlucaBocci😂😂 Rispondimi sulle impressioni di ascolto a quanto ho aggiunto a posteriori. Per come lo vedo io, quell’impianto si addice a una musica non rock, come piace a te, ma sul jazz, soul, classica (fino a un certo punto), lirica, sull’esaltazione delle voci. Ovviamente la composizione di un impianto segue il gusto personale del possessore, sia ben chiaro non è una critica, anzi.
Non ho le competenze per il video, che mi è piaciuto molto, ma posso rispondere per la stanza: non è spoglia come sembra, e il pavimento è un finto parquet per nulla "duro" come il cotto. È un locale pieno e strapieno di arredi, proprio allo scopo di migliorarne le prestazioni in musica.
È vero l’ho rivisto attentamente : non mi sembrava scorgere i listelli di legno del parquet, ma un pavimento uniforme tipo cotto chiaro. Allora se è così assorbe buona parte della propagazione delle onde sonore. Ma rimangono comunque quelle pareti spoglie e parallele. Ed è un peccato con quei diffusori pilotati da un impianto di alto pregio non vengono sfruttati al meglio.
Ti ringrazio per la stima sottintesa, ma non la metterei così: la differenza sta sempre nelle modi e nei contenuti che si trasmettono. Gianluca è un "giudice" appassionato ed educato, che si informa, che contestualizza ciò che dice, che si atteggia con classe e buone maniere, e che non le spara a vanvera. Oltretutto è un gioco, comunque fosse andata la pagella sarei stato felicissimo di aver trascorso una bella serata insieme!
personalmente preferisco solo abbassare le luci a livello di penombra e al resto non darei troppa importanza , ad esempio quell'ottimo trattamento acustico della parte di live music si potrebbe estendere anche alle pareti e soffitti del front end stereo dell'impianto e bastarebbe per mitigare anche quel fastidioso picco in frequenze medio acute che fateci caso : non sono i diffusori ma e' l'ambiente troppo scevro di trattamenti specifici , e per verificarlo bastera spostare i diffusori nella zona live music gia ben trattata godendo immediatamente di una differenza qualitativa in meglio a dir poco stupefacente !!
Sono buoni consigli ma non possono essere dati senza aver visto le misure: se agissi a pioggia in quel modo, ucciderei il sistema. Il picco del Lowther (o similari, come questi Stamm) può essere smussato in vari modi ma tutti i modi hanno un "costo" in termini di presenza e realismo, quindi alla fine si decide per il male minore. Non è detto che mi fermi qui, anzi, in tanti mesi sono stati fatti parecchi aggiustamenti e aggiornamenti al layout, ma quella vividezza in alto è raramente un difetto, tra un disco e l'altro, piuttosto un fatto di gusti.
@@giacomopagani e' ovvio che un minimo di misurazioni possono e devono essere fatte , devi considerare che l'ambiente e' parte integrante del sistema , mi e' capitato di sentire un impianto di grande levatura attorniato con delle liberie con vetrine assolutamente chiuse quindi riflettenti , ti sto parlando di b&w top di gamma la vecchia tra le recenti serie 801 pilotate da conrad jhonson valvolari con preamplificazione costosissima della emt e relativo giradischi e testina e non si potevano ascoltare , gli ho fatto aprire quelle maledette vetrine e qualcosa e' migliorato ma non piu' di un tanto perche' del vetro appeso vicino ai diffusori era pur sempre presente , pensare che sarebbero bastati 10 minuti di cacciavite per smontare le antine e risolvere la cosa forse anche definitivamente , i tuoi diffusori sono oggetti molto rari e straordinari , non cambiarli mai piuttosto aggiungici delle altec a7 con tromba mantaray e completa il tuo sistema con un passabanda sui tuoi diffusori di riferimento che lascino dello spazio per la bellissima regione dei super acuti la dove le mantaray scarseggiano un po per creare uno straordinario sub woofer con super acuti e sono convinto che ne sentiresti delle belle anche in dual mono tenendo le a7 quasi incollate ma esternamente rispetto alle altre e senza avvicinarle oltre tra di loro per non inficiare la finestra stereofonica , a proposito io sono un fonico di musica classica coristica e da camera una razza veramente in via di estinzione , a proposito le altec a7 in versione compatta erano usate anche in campo cinematografico professionale ad esempio per sonorizzare le riprese all'aperto del film Jesus Christ Superstar amplificate crown ma anche in molti lungometraggi della serie Star Treck e Star Wars ed in parecchi come tu sai bar bazar giapponesi , con i valvolari a basso wattaggio in classe a non esiste un diffusore che sappia cantare meglio forse solo le tue , se altresi punti all'estetica potresti cercarti delle Altec Barcellona che altri non sono che delle a7 addomesticate per situazioni home con party buffet eleganti , nel caso delle Barcellona andrebbero sollevate da terra e non poco per allineare i centri di emissione delle medie ed alte frequenze e credo che sarebbe saggio optare per dei supporti lignei magari in noce scolpito pieni di sabbia all'interno e con dei piedini disaccopianti sia a pavimento sia a contatto con le Barcellona , se non lo hai gia fatto ti consiglio di disaccopiare dal pavimento anche le altre cosi facendo potresti avvicinare il tuo ascolto verso una perfezione quasi assoluta , ma l'ambiente ti confermo che resta la prima incognita da risolvere e la cosa non va presa sotto gamba moglie e parenti tutti permettendo , buoni ascolti
Eheh si può dire davvero che i Deep Purple sono stati la prima band che abbia ascoltato: alle medie, avanti e indietro da scuola, con la raccolta di mio padre "Deepest Purple".
@@giacomopagani Caro Giacomo Sono Felice per il Riscontro SUI MAGNIFICI DEEP PURPLE perché : DEEP PURPLE Is DEEP PURPLE Yesterday, today , tomorrow Valentino
Seguo Giacomo e avevo già visto l'impianto....la prima volta che l'ho visto sono rimasto a bocca aperta perchè non capivo come facesse ad ascoltare metal con tale impianto...poi ho capito che, un impianto del genere può tutto...e questo è il bello!....
Bravi tutti e due...applausi a scena aperta...👏👏👏
Chi sostiene che il suo impianto è adatto a un solo genere dice in pratica che il suo impianto ha dei problemi! Sicuramente ogni impianto ha la sua firma sonora, ragione per cui è divertente cambiare componenti della propria catena d'ascolto. Ma se l'impianto lavora bene permette di GODERE (maiuscolo voluto) con qualsiasi genere musicale!
Grazie Marco, in effetti non sottolineo mai la mia propensione all'ascolto di moltissimi generi (forse qualche volta), ma non ho davvero nessuna difficoltà a passare, con questo sistema, da Chopin a Jean-Michel Jarre.
Ciao Gianluca, se non ricordo male Giacomo ha avuto in passato esperienze con le casse royal device.. avresti qualche info in proposito? Grazie mille!
Bravo Gianluca, hai reso bene la percezione del suono che hai ascoltato.
Io, se chioudo gli occhi, tendo ad addormantarmi immediatamente, quindi nella mia nuova sala d'ascolto ho predisposto un'illuminazione soft, tenue, suggestiva. Aiuta molto anche a rilassarsi ascoltando.
io ascoltando prevalentemente rock difficilmente mi addormento!
Che dire, spettacolo puro, passione e dedizione da encomio. Grazie per averci fatto accomodare in cotanta sala d'ascolto. Ho visto altri video di Giacomo, ma in questo caso, grazie anche alle capacità di ripresa del buon Gianluca, la resa visiva è mozzafiato. Ma le orecchie sono privilegiate in ogni caso :) Complimenti e bravissimi entrambi.
Grazie davvero!
Mi piace la concretezza dell’Rme. Bravo.
TANTA TANTA TANTA tanta tanta ROBA, è vero ascoltare con gli occhi chiusi!! grazie
Le impennate in frequenza o gli indurimenti timbrici intorno a 7.000/10.000 hz sono abbastanza tipici dei bicono monovia, in quanto si trovano nella zona di incrocio tra i due coni (esperienza diretta su Supravox, Fostex e Lii Audio): infatti preferisco i largabanda fino a 7000/10000 hz integrati da un tweeter con la stessa efficienza e bassa frequenza di risonanza tagliati da un semplice condensatore (Mundorf Supreme Classic il minimo sindacale, le versioni Silver e Gold danno qualcosina in più ma sono sfumature). Condivido al 100% l'idea di ascoltare ad occhi chiusi, lasciando al solo udito il compito di ricostruire la sensazione spaziale senza interferenze visive: credo sia l'upgrade a costo zero più decisivo su ogni impianto.
L'impianto è stupendo anche solo a vederlo: alta efficienza monovia o largabanda con single ended a valvole sono la tipologia più difficile da mettere a punto ma che può dare sensazioni davvero magiche con i piccoli gruppi orchestrali jazz o la musica da camera. Per avere coinvolgimenti più "fisici" ci sono i multivia a tromba: il problema sono sempre, purtroppo, le dimensioni dei diffusori che, per avere dei bassi decenti, hanno necessità di litraggi non indifferenti con entrambi i sistemi, per cui non sono per tutti gli ambienti.
Bravo Gianlu finalmente un audiofilo e un impianto originale e vintage come piace a me!!! Complimenti sta volta mi hai veramente stupito e emozionato!
emoziooone !!!
è un impianto ragionato e voluto nell'intenzione dell'audiofilo possessore. Questa dovrebbe essere la regola principale per ogni impianto . Detto questo sono contento per Giacomo. Io sono contento del mio impianto che si basa su altre scelte che hanno dato risposta ad altre intenzioni
Tutto splendido e commovente per passione e esperienza, bravo Gianluca come sempre tutto molto interessante 🤩
Da Giacomo si fa un'esperienza unica ed irripetibile nel suo genere,ogni volta che mi invita per un ascolto torno a casa disturbato da così tanta bellezza, sia per l'impianto molto particolare che e' riuscito a mettere insieme iniziando un pezzo alla volta gia' dai primi ascolti fatti da lui con un altro impianto sempre al TOP, ma soprattutto per la musica che riesce ad arrivarti alle orecchie. Io nel mio piccolo mi difenso ma quì sono lontano anni luce.
Caro Fiorenzo, a brevissimo ripetiamo...!
Video dai contenuti preziosi, curato e molto efficace nel trasmettere tantissime informazioni. Grazie!!! Anche io ascolto a luce soffusa, su una seduta comoda e composta, un impianto efficiente con amplificazione valvolare single ended integrata (Cary). A volte, con alcune incisioni, la realtà immersiva e tridimensionale che ne scaturisce crea un senso di vertigine dovuta all'illusione percettiva.
Bellissima la metafora della vertigine, e condivido!
Wow che favoloso impianto audio davvero sbalorditivo veramente, davvero molto molto bello complimenti a Giacomo 👏👏👏👏
Grazie mille!
Una visita che vale più di 100 mostre hi end....
Avrei voluto essere al posto tuo, credimi.
Un saluto
Bellissimo impianto!!!! ❤️
che meraviglia sono commosso....
Vero con gli occhi chiusi il suono diventa più dettagliato e armonioso e come se il cervello si concentrasse su un unico organo sensoriale un saluto
Quello di Giacomo è veramente un grande impianto con ogni componente che ha una sua storia, ma come tutti anche questo non è esente da caratteristiche che possono non piacere.
Mentre ti ascoltavo Giacomo pensavo a Manuel Fantoni (battente bandiera liberiana) di Verdone che alla fine gli dice "non è vero niente... ti ho raccontato un sacco di caxxateee!" e mi aspettavo che facessi lo stesso talmente folle la tua supercazzola sugli ampli mono pezzi unici a mano per il ristorante in vera pelle di criceto con valvole maltesi del 1387! :))) Si scherza eh!!! Complimenti alla tua follia e passione al top
Forte :-) Ci stava. Grazie mille, la passione davvero non manca.
😂🎉Grande 🎉
Un impianto non raro ,unico .
Pura hi end
Ciao Gianluca che dire ho visto un impianto davvero hi end o forse ancor piu superiore. Bellissimi componenti e tutto in perfetta sintonia. Gran bel video complimenti. Ciao.
Emoziooone!
Mi spiace ma non è lui il proprietario del gatto, lui è lo schiavo del gatto! I gatti dominano!
Giacomo sinonimo di passione ,che ha catturato da subito le emozioni pure dell' hi fi
Onorato :-))
@@giacomopagani una bella sorpresa poterti salutare e ringraziare ieri a Milano .con stima F .
Ciao, voto per scena e ricostruzione?
lì un bel 10 ci stava tutto!
Questi impianti, sono favolosi quando si ascolta musica di strumenti reali registrati in analogico (solitamente registrazioni fino a fine anni 70), ma quando vuoi ascoltare registrazioni moderne, la musica cambia notevolmente in peggio: senti tutti i difetti, anche e soprattutto equalizzazioni di registrazione errate.
L' elevata dinamica percepita, è suono probabilmente non compresso da feeedback retroattivo (non ho idea se queste elettroniche siano "zero feedback", ma lo auspico perchè fa oggettivamente la differenza sul suono)
La MOL degli altoparlanti è ovviamente bassa viste le dimensioni ed escursione del largabanda, e di conseguenza, la musica ritmata beat, è quel che è...
A parer mio non serviva nemmeno dare un voto ad un impianto del genere perchè molto settoriale e per registrazioni specifiche e generi musicali specifici.
Questo impianto, è similmente come un mezzo da competizione con una finestra operativa "stretta", Efficacissimo solo con specifici generi musicali e registrazioni.
Ti confermo l'assenza di feedback sui Sakuma, mentre il JI-300 è più complesso, molto atipico per come pensiamo di realizzare abitualmente un single-ended di 300B: alimentazione switching e feedback. Un ibrido concettuale tra tecnologia e minimalismo. Il suo feedback, sorprendentemente, non intralcia il respiro e la dinamica dell'oggetto.
Corrette le tue considerazioni sul MOL, e quindi il punch in gamma bassa è modesto.
I compromessi sono comunque meno gravi di quello che sembra a vedersi: riesco a spaziare con soddisfazione su tutti i generi, pur facendo certamente, e nettamente, meglio in quelli che hai citato. Non si pensi ad un impianto buono per quattro chitarre e due voci.
@@giacomopagani Ciao Giacomo, grazie per i tuoi chiarimenti, concordo sul fatto che puoi spaziare su vari generi, ma il 3/4 del problema sono le registrazioni, che come affermavo prima, impianti come il tuo, ne mostrano i limiti e diventano concedimi il termine, “meno orecchiabili”, se poi a questo problema delle registrazioni, il basso MOL del larga banda, non permette di ottenere grossi spostamenti d’aria, del 1/4 rimasto di registrazioni buone un’ ulteriore fetta musicale “punch” rimane limitata.
In sostanza il tuo impianto è per pochi appassionati (aggiungerei DOC)
avete usato anche lo streaming? non so se ce l'ha Giacomo
Lo abbiamo usato per praticità, ma senza omettere le sorgenti di punta qui dentro, che naturalmente sono i giradischi. Il digitale, da me, specie lato "liquida", è più utilitaristico che prestazionale, diciamo.
Non mi pare trattata acusticamente quella stanza....o sbaglio?
dimmi dove abita lo vorrei ascoltare pure io quell'impianto
Si ma alla fine per fare la stesso impianto quanto ci vuole? Curiosità non c'è un fuori onda per capire le dinamiche e come suona?
cosa intendi per "fuori onda"?
Bravo Gianluca, per un impianto Low-Fi sei stato fin troppo buono...
Touché!
@@giacomopagani Gentile Giacomo buongiorno, in effetti l'intenzione del mio commento era quella... Appassionato di hi-fi da molto tempo, ho ancora in testa gli insegnamenti di Renato Giussani e nel tuo impianto vengono a mancare gli elementi per essere considerato hi-fi. Il tuo impianto è molto bello e affascinante, ma non rispettando certi dettami dell'hi-fi, non può essere considerato tale. Cordialmente, Mauro
@@mauroghigliani8661 caro Mauro, il fu Renato lo conosciamo un po' tutti e i suoi studi in hi-fi sono tanto preziosi quanto non esclusivi, come per tanti altri che hanno fatto ottime cose senza per questo azzeccarci sempre (vedi Nelson Pass). Se conoscessi le "puntate precedenti", sapresti che passione e riviste mi hanno fatto provare di tutto, e ho avuto in pianta stabile impianti che Renato avrebbe certamente, più facilmente "approvato". Tuttavia, se c'è una cosa infallibile che ho imparato in venticinque anni di hobby, è che fissarsi su un'unica strada porta a una spiacevole ottusità, e che l'ascolto "realistico" ha talmente tanti parametri da soddisfare e solleticare che nessuna filosofia abbraccia in modo omnicomprensivo. Ogni filosofia, compresa quella del mio impianto, compresa quella di Giussani, è una coperta corta e noi appassionati dobbiamo coprirci dove ci fa stare meglio. La mia coperta è cambiata per gioco moltissime volte negli anni, e chissà, nessuno può negare che potrá cambiare ancora. Un saluto!
Bel video, ma non hai evidenziato se l'ascolto sia stato dell'impianto mono o di quello stereo, o di entrambi, mi sarebbero piaciuti più dettagli in tal senso magari con un video anche più lunghetto.
l'ho detto: ho ascoltato entrambi, ma il giudizio è rivolto fondamentalmente alla catena stereo, non avendo riferimenti con cui giudicare registrazioni mono di jazz anni '50 che non avevo mai ascoltato prima!
Gianluca bella intervista , ma Giacomo Pagani e il suo impianto meritavano almeno un oretta …..un “Signore” Giacomo e un “Signore “ tu , vi siete trovati. Intendo dire per evitare fraintendimenti: persone educate e raffinate nei modi e nei gusti. Ciao.👍
Lusingato, e confermo: Gianluca è proprio un "Signore". E un ottimo orecchio.
Sto per iscrivermi al canale....
Ma mancano i punti negativi!
Tanta robba, ma RME che ci fa l'ha in mezzo?
Nessun trattamento acustico ?
Non professionale, per così dire, ma la grande quantità di arredo, di piante, e tutte le cose sparse in giro sono state messe, spostate, tolte, rimesse proprio in funzione dell'ascolto. Ho cercato di far suonare la stanza senza renderla un inquietante bunker.
@@giacomopagani chiedevo in virtù del giudizio sulle basse e le alte frequenze del buon Bocci in relazione alle tue risposte , laddove hai lasciato intendere che hai effettuato delle misurazioni e che eri a conoscenza delle cuspidi che Gianluigi denunciava sui 7khz. Concordo nel rispettare il concetto di casa e armonia e non trasformare il tutto in un orrido mobile a frattaglie , godendo del compromesso .
Tutto bello, ma il Designer di queste casse prima sicuramente disegnava casse da morto…
È un bel tema. Purtroppo, far esprimere un altoparlante largabanda così spinto richiede un mobile con una tromba molto complessa. Pensa che, lì dentro, ci sono 3,7 metri di sviluppo. La forma piramidale intorno all'altoparlante serve a ridurre il piú possibile l'area del baffle. Insomma, tante cose giocano ad uno scopo acustico ben preciso. A me piacciono pure!
Ma li aveva ascoltati prima di comperarli negli States?
Macché: puro slancio di passione, per soddisfare quel prurito che era nato da adolescente, mentre mi riempivo gli occhi di recensioni sognanti.
Tante robe
Basta ridurre l'orientamento verso il punto d'ascolto ed il problema dell'effervescenza delle medie /Alte sparisce senza perdere messa a fuoco 5/10° non oltre un p'o di ABC per chi usa largabanda .
Visto che quello è l'ABC, ti svelo il DEF: se le faccio convergere meno, aumento l'interazione con le pareti e ottengo un risultato diverso, ma non del tutto migliore. Ho provato un'infinità di angolazioni, e potrei cambiare ancora man mano che il sistema e l'ambiente evolvono!
Questi impianti sono dedicati al Jazz, non certo metal/rock.
Ma io non ascolto (solo) Jazz.
@@giacomopagani Per il Jazz diciamo che perfetto, per altre cose no.
@@giacomopagani Ho trovato un Hiraga, il Maestro Paolizzi me lo ha modificato.
Che pezzi da novanta
Che accozzaglia inutile.
Benritrovato anche qui :-)
però solo 10 minuti
Si Giacomo Pagani è un mito nel suo mondo HI-END che personalmente non amo più di tanto ma è preparatissimo e precisissimo anche quando spiega il suo set-up - bel video
Ti ringrazio molto...!
Che cavolo di riprese fai!!?? Fermo con la macchina fotografica e inquadra fisso gli impianti: non ho visto niente e mi è venuto il mal di mare con le inquadrature a schiaffo!
Ti devo insegnare come fare riprese… 😂
Ma come può generare una emissione sonora al livello di quegli impianti, quando l’ambiente non è proprio l’ideale (pareti spoglie, pavimento in cotto con un tappeto insufficiente per smorzare le onde sonore molto lineari, al limite di eco). Boh?
dai che sto migliorando nei movimenti!
@@GianlucaBocci😂😂
Rispondimi sulle impressioni di ascolto a quanto ho aggiunto a posteriori.
Per come lo vedo io, quell’impianto si addice a una musica non rock, come piace a te, ma sul jazz, soul, classica (fino a un certo punto), lirica, sull’esaltazione delle voci. Ovviamente la composizione di un impianto segue il gusto personale del possessore, sia ben chiaro non è una critica, anzi.
Solo a me il pavimento sembra in legno anziché cotto ?
Non ho le competenze per il video, che mi è piaciuto molto, ma posso rispondere per la stanza: non è spoglia come sembra, e il pavimento è un finto parquet per nulla "duro" come il cotto. È un locale pieno e strapieno di arredi, proprio allo scopo di migliorarne le prestazioni in musica.
È vero l’ho rivisto attentamente : non mi sembrava scorgere i listelli di legno del parquet, ma un pavimento uniforme tipo cotto chiaro. Allora se è così assorbe buona parte della propagazione delle onde sonore. Ma rimangono comunque quelle pareti spoglie e parallele. Ed è un peccato con quei diffusori pilotati da un impianto di alto pregio non vengono sfruttati al meglio.
Usare in questo caso il termine “giudico” si vorrebbe intendere che tu ne dovresti sapere più di Giacomo? Non penso che questo sia veritiero.
Ti ringrazio per la stima sottintesa, ma non la metterei così: la differenza sta sempre nelle modi e nei contenuti che si trasmettono. Gianluca è un "giudice" appassionato ed educato, che si informa, che contestualizza ciò che dice, che si atteggia con classe e buone maniere, e che non le spara a vanvera. Oltretutto è un gioco, comunque fosse andata la pagella sarei stato felicissimo di aver trascorso una bella serata insieme!
Prendetevi un po' meno sul serio... e un po' di piú con ironia
personalmente preferisco solo abbassare le luci a livello di penombra e al resto non darei troppa importanza , ad esempio quell'ottimo trattamento acustico della parte di live music si potrebbe estendere anche alle pareti e soffitti del front end stereo dell'impianto e bastarebbe per mitigare anche quel fastidioso picco in frequenze medio acute che fateci caso : non sono i diffusori ma e' l'ambiente troppo scevro di trattamenti specifici , e per verificarlo bastera spostare i diffusori nella zona live music gia ben trattata godendo immediatamente di una differenza qualitativa in meglio a dir poco stupefacente !!
Sono buoni consigli ma non possono essere dati senza aver visto le misure: se agissi a pioggia in quel modo, ucciderei il sistema. Il picco del Lowther (o similari, come questi Stamm) può essere smussato in vari modi ma tutti i modi hanno un "costo" in termini di presenza e realismo, quindi alla fine si decide per il male minore. Non è detto che mi fermi qui, anzi, in tanti mesi sono stati fatti parecchi aggiustamenti e aggiornamenti al layout, ma quella vividezza in alto è raramente un difetto, tra un disco e l'altro, piuttosto un fatto di gusti.
@@giacomopagani e' ovvio che un minimo di misurazioni possono e devono essere fatte , devi considerare che l'ambiente e' parte integrante del sistema , mi e' capitato di sentire un impianto di grande levatura attorniato con delle liberie con vetrine assolutamente chiuse quindi riflettenti , ti sto parlando di b&w top di gamma la vecchia tra le recenti serie 801 pilotate da conrad jhonson valvolari con preamplificazione costosissima della emt e relativo giradischi e testina e non si potevano ascoltare , gli ho fatto aprire quelle maledette vetrine e qualcosa e' migliorato ma non piu' di un tanto perche' del vetro appeso vicino ai diffusori era pur sempre presente , pensare che sarebbero bastati 10 minuti di cacciavite per smontare le antine e risolvere la cosa forse anche definitivamente , i tuoi diffusori sono oggetti molto rari e straordinari , non cambiarli mai piuttosto aggiungici delle altec a7 con tromba mantaray e completa il tuo sistema con un passabanda sui tuoi diffusori di riferimento che lascino dello spazio per la bellissima regione dei super acuti la dove le mantaray scarseggiano un po per creare uno straordinario sub woofer con super acuti e sono convinto che ne sentiresti delle belle anche in dual mono tenendo le a7 quasi incollate ma esternamente rispetto alle altre e senza avvicinarle oltre tra di loro per non inficiare la finestra stereofonica , a proposito io sono un fonico di musica classica coristica e da camera una razza veramente in via di estinzione , a proposito le altec a7 in versione compatta erano usate anche in campo cinematografico professionale ad esempio per sonorizzare le riprese all'aperto del film Jesus Christ Superstar amplificate crown ma anche in molti lungometraggi della serie Star Treck e Star Wars ed in parecchi come tu sai bar bazar giapponesi , con i valvolari a basso wattaggio in classe a non esiste un diffusore che sappia cantare meglio forse solo le tue , se altresi punti all'estetica potresti cercarti delle Altec Barcellona che altri non sono che delle a7 addomesticate per situazioni home con party buffet eleganti , nel caso delle Barcellona andrebbero sollevate da terra e non poco per allineare i centri di emissione delle medie ed alte frequenze e credo che sarebbe saggio optare per dei supporti lignei magari in noce scolpito pieni di sabbia all'interno e con dei piedini disaccopianti sia a pavimento sia a contatto con le Barcellona , se non lo hai gia fatto ti consiglio di disaccopiare dal pavimento anche le altre cosi facendo potresti avvicinare il tuo ascolto verso una perfezione quasi assoluta , ma l'ambiente ti confermo che resta la prima incognita da risolvere e la cosa non va presa sotto gamba moglie e parenti tutti permettendo , buoni ascolti
110 Con Lode per i
DEEP. PURPLE .
IMPIANTO EXTRA ORDINARIO
Eheh si può dire davvero che i Deep Purple sono stati la prima band che abbia ascoltato: alle medie, avanti e indietro da scuola, con la raccolta di mio padre "Deepest Purple".
@@giacomopagani Caro Giacomo Sono Felice per il Riscontro SUI MAGNIFICI DEEP PURPLE perché :
DEEP PURPLE Is DEEP PURPLE
Yesterday, today , tomorrow
Valentino