Ugo Tognazzi, tra pubblico e privato - Doc ita (2010)
ฝัง
- เผยแพร่เมื่อ 2 ก.พ. 2025
- Ugo Tognazzi, tra pubblico e privato - Doc ita (2010)
Ugo Tognazzi: il ritratto di un grande attore italiano, tra pubblico e privato.
Il 27 ottobre del 1990, moriva Ugo Tognazzi, l'attore che con Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni e Nino Manfredi fu uno dei "mattatori" della commedia all'italiana.
Ugo Tognazzi è una bellissima storia, tutta italiana ma nello stesso tempo universale.
Un personaggio da raccontare proprio perché parliamo di un artista autentico, spontaneo, fuori dagli schemi, capace di emozionare sia il cuore che la ragione di un intero popolo.
Un uomo non elitario, né tantomeno snob.
Ugo è stato, ed è, uno dei padri dei sentimenti, dei gusti e delle tradizioni di tutti noi italiani.
Questo è un documentario sull'indimenticabile attore cremonese, un racconto biografico composto esclusivamente di materiali dal 1954 ai primi anni '80; un percorso "a capitoli" intorno alle sue vicende pubbliche e private.
Primo capitolo: gli anni dell'infanzia e gli avventurosi esordi nel mondo dello spettacolo, raccontati in prima persona, mentre, il capitolo "Ugo Tognazzi e le donne" è composto dalle risposte sollecitate da vari intervistatori, sui suoi rapporti con l'universo femminile.
E poi: "Tognazzi e la cucina", per sentirlo parlare di gastronomia e rivederlo all'opera ai fornelli dalla rubrica "Linea contro Linea" 1967.
Sono invece momenti gioviali quelli suscitate nel capitolo "Tognazzi e gli amici", per rivivere l'atmosfera del torneo di tennis che organizzava nella sua villa a Velletri a cui partecipava tutto il cinema italiano, raccontato per "Cronache italiane" da un giovane Gianni Minà.
E accanto al Tognazzi "privato", nel capitolo "Tognazzi e il cinema", l'attore, che nella sua carriera ha girato circa 150 film, risponde sulla sua identità professionale (da "Anteprima" 1966).
Il capitolo si conclude con alcune dichiarazioni d'affetto che rilascia a Gianmi Raccanelli per "TG2 Dossier" (1981) sulle nuove generazioni di attori brillanti, come Verdone, Troisi, Nichetti, Moretti, Benigni, che nei primi anni '80, si affacciavano sul grande schermo.
Infine, due memorabili "burle" che Ugo Tognazzi ha compiuto durante la sua carriera: nel 1967 nello show televisivo, "Il Tappabuchi", con la complicità del sodale Raimondo Vianello, compare in un breve stacchetto musicale senza rivelarlo al pubblico; e poi, le false prime pagine di quotidiani nazionali, distribuite il 3 maggio 1979 dalla rivista satirica "Il Male" dove viene indicato come "Capo delle Brigate Rosse", scherzo che provocò molte polemiche nei mesi a venire.
Queste immagini non raccontano soltanto Ugo Tognazzi, ma anche un cinema, e un paese, diverso da quello attuale.
Documentario denso di immagini e di ricordi, davanti al quale si ride, ci si commuove, ci si ricorda di come eravamo, tutti noi: più allegri, più solidali, meno spaventati.