Dobbiamo renderci conto della fortuna che abbiamo a poter accedere a certi contenuti gratuitamente. Trovo ammirevole l’opera di divulgazione che il direttore Caracciolo e Limes stanno portando avanti. Mi auguro che questo impegno e l’entusiasmo che sta riscontrando sulla rete possano portare ad un programma tv sullo stile di “dagli Appennini alle Ande”.
Assolutamente d'accordo. Il Direttore Caracciolo sta svolgendo un opera non solo di divulgazione ma anche pedagogica. Ho l'impressione che stante la situazione in Italia si sia convinto che gioco forza debba partire da li per poter poi arrivare, chissà quando, a ben altri livelli. Si spiega cosi l'annuale Festival di Limes di Genova, con una giornata interamente dedicata alle scuole ed il neonato festival del mare. Colpisce sempre comunque la preparazione sua, dei suoi collaboratori e degli ospiti rispetto ai politici ed alti burocrati/militari invitati. Purtroppo, lo dico senza astio, questi ultimi sembrano, con rarissime eccezioni, non essere pienamente consci del mondo in cui si muovono... E pensare che basterebbe avere l'umiltà o la semplice accortezza di coinvolgere quelli di Limes che ritengo essere dei fuoriclasse della geopolitica per preparazione, accume e chiarezza di idee oltretutto espresse in maniera pacata e puntuale. Bravissimi!
Assolutamente d'accordo. Il Direttore Caracciolo sta svolgendo un opera non solo di divulgazione ma anche pedagogica. Ho l'impressione che stante la situazione in Italia si sia convinto che gioco forza debba partire da li per poter poi arrivare, chissà quando, a ben altri livelli. Si spiega cosi l'annuale Festival di Limes di Genova, con una giornata interamente dedicata alle scuole ed il neonato festival del mare. Colpisce sempre comunque la preparazione sua, dei suoi collaboratori e degli ospiti rispetto ai politici ed alti burocrati/militari invitati. Purtroppo, lo dico senza astio, questi ultimi sembrano, con rarissime eccezioni, non essere pienamente consci del mondo in cui si muovono... E pensare che basterebbe avere l'umiltà o la semplice accortezza di coinvolgere quelli di Limes che ritengo essere dei fuoriclasse della geopolitica per preparazione, accume e chiarezza di idee oltretutto espresse in maniera pacata e puntuale. Bravissimi!
@@luigilozollaro6131 Consideri che i diplomatici non possono fare affermazioni troppo specifiche. Un diplomatico in carica non è un divulgatore e può dire sia in privato e sopprattutto pubblicamente una frazione di ciò che dice un analista politico o uno storico.
@@HMJM9 Il suo punto è assolutamente corretto, è che talvolta ho la brutta sensazione che alcuni di questi non sappiano cosa dire piuttosto che trattenersi dal dirlo. Spero proprio di sbagliarmi.
@@HMJM9 Il quale a sua volta non può dire più di 3/4 di verità, dato che in Italia è tuttora vigente l'armistizio di Cassibile, nella gerarchia delle fonti viene ben prima del testo costituzionale.
Rubrica davvero molto interessante. Sono veramente contento che Limes si stia espandendo sempre più e la notizia della nuova scuola di geopolitica è una novità incredibile per il nostro paese.
E' sempre un piacere ascoltare Lucio Caracciolo. Grazie Direttore e grazie Alfonso Desiderio, hai fatto un enorme lavoro con la produzione di questi video e il canale TH-cam di Limes in generale!
Alle superiori c'è bisogno che il programma di storia si sforzi di andare oltre il secondo dopoguerra: non è possibile che nelle scuole si spieghino a malapena i 50 anni della repubblica, senza quasi toccare i cambiamenti sociali, culturali e politici che sono accaduti in tutti questi decenni. Non meravigliamoci, poi, se le persone si disinteressano alla politica e non sanno neanche chi è che governa.
@@M.G.2000 C'è la tendenza non solo da noi a retrodatare i programmi di quinta superiore. Perché mai? Non solo in Italia (con la riforma Gelmini il programma di storia di quinta inizia, nuovamente dal 1870 invece che dal 1914), ma anche in Francia dove il programma di quinta iniziava - fino all'anno scorso - dopo la II guerra mondiale, ora si invece con quell'evento. Certamente iniziano mezzo secolo prima di noi!!! Per il resto non credo si possa generalizzare.....
@@M.G.2000 il problema è che quella non è più storia, ma è memoria. Non si hanno le fonti, i documenti ed il distacco necessario per trattarle come se fossero argomenti storici. Ci sono personaggi anzianotti ma ancora vivi che nascondono la polvere sotto il tappeto e atti non ancora desecretati, inoltre gli scolari di oggi hanno ancora il nonno che racconta in casa di Berlinguer e Andreotti ed il babbo che racconta di Bossi e Berlusconi, per questo si parla di memoria e non di storia.
@@mrwolf84 Capisco bene che quegli anni siano ancora troppo recenti da poter essere scritti sui libri di scuola, ma mi sembra ingiusto che per conoscere fatti di quarant'anni fa, si debba avere un personale interesse da soddisfare in privato, oppure ci si debba iscrivere alla facoltà di storia. Almeno un'infarinatura generale dei grandi eventi del dopoguerra, delle personalità, delle lotte politiche sarebbe sufficiente per far capire grossomodo agli studenti la storia recente del proprio Paese.
@@mrwolf84 ed è precisamente per questo che nei programmi si deve includere quel periodo. Dare almeno i non molti fatti certi ed esporre le diverse interpretazioni in merito punto se no la nostra storia recente viene lasciata alla memoria, che inevitabilmente è sentimentalmente caricata, delle famiglie
Beh, guardi, non so cosa dire Sr. Caracciolo: La vostra qualita', la vostra analisi, i vostri argomenti, sono di una insegnanza tale, che ci aprono ad una realta' che conoscevamo solo parzialmente e sommariamente. Un "Thank you, thank you" da Atlanta, USA. Roberto Pasquini
Grazie Direttore, Grazie ALF! Imprescindibili le carte di super Laura! Notevole il testo Storia Contemporanea dei proff. Caracciolo e Roccucci (2017)! Ora serve uno spazio su Rai5, perché la Scuola di Limes è dedicata giustamente ai giovani dotati di alto livello... Ma per tutti gli altri appassionati di Storia e Geopolitica organizzate qualcosa, please...! ❤️
Direi anche su Rai3, non mi pare che ci sia tanto di meglio... comunque spero davvero tanto che a Limes prendano in considerazione questa idea di fare un programma tv
Complimenti per la qualità dell’opera di divulgazione che state portando avanti. Solo una nota tecnica: mettete a posto l’audio della sigla perché si sente solo sul canale sx. Grazie.
18 gennaio 1871 (unificazione tedesca). 3 febbraio 1871 (proclamazione di Roma Capitale). Minimi comun denominatori: 1) unificazioni avvenute contro la Francia; 2) due date cancellate rispettivamente in Germania ed in Italia.
La Francia è stata decisiva per l'unificazione italiana, tuttavia manteneva un patronato su Roma...dopo Sedan la Francia non era più un grado di opporsi all'annessione di Roma, come poi sarà...
@@antoniotrolese9804 La Francia del secondo impero non aveva le risorse per una vera politica imperiale e quindi è sempre stata molto ondivaga come ad esempio in Italia. Lo scontro con la Prussia era una bomba ad orologeria innescata da Bismarck dopo la guerra vittoriosa per lo Schleswig-Holstein. In quel contesto il secondo impero francese non poteva che perdere e crollare perché era una dittatura bonapartista esternamente sfavillante ma internamente fragile.
La storia è sempre utile per comprendere il mondo di oggi. Mi è tornato in mente un dipinto di Von Werner (credo sia lo stesso autore della scena che ritrae la proclamazione dell'Imperatore), visto su un libro di Daverio, dove si vedono dei soldati prussiani, con tanto di stivali infangati,sbracati in un elegante salotto di Parigi.
È proprio vero: l'arte, celebrativa e non, ci restituisce spesso le dimensioni del passato che altrimenti sarebbe lontano. Riflettere sulla Storia aiuta a comprendere il presente. A questo proposito, non va dimenticato il cuore dell'identitá francotedesca: in giorni più antichi era localizzabile nel regno scomparso di Burgundia, narrato e ricostruito da Bart Van Loo.
Pagine sconosciute e particolari di storia. Nessuna sorpresa. Caracciolo e: una persona davvero colta che evidenzia aspetti sinora trascurati. Bravo. Molto bravo...
Felicitazioni vivissime per la nuova presentazione con l'augurio che queste lezioni facciano breccia nella scuola. A proposito dell'accoglienza con cui taluni paesi accolsero la riunificazione tedesca dopo la caduta del muro, mi pare di ricordare che qualcuno in Italia attribuì ad Andreotti una frase che suonava più o meno così: a noi la Germania piace così tanto che preferiremmo continuare ad averne due.
Grazie per queste interessantissime geostorie .... le utilizzo per i miei studenti di scuola superiore, per fare anche vedere come si fa 'informazione' e si contrastano pregiudizi, ignoranza e fake news con intelligenza, lucidità e solidità storiografica.
Certo che spesso le cose si nascondono in bella vista, come ad esempio il fatto che la Germania e i Tedeschi abbiano tanti nomi, contro ad esempio Francia, Italia, Svezia etc etc., abitati rispettivamente da Francesi, Italiani, Svedesi etc etc. Anzi, la Germania ha nome diverso anche a seconda delle lingue (vedesi come la chiamano i Francesi).
I francesi chiamano la Germania Alemagne, che prende il nome dagli Alamanni, uno dei tanti popoli germanici che abitavano quelle. Ma a loro volta il loro paese prende il nome da il più importante e famoso popolo germanico della storia, i franchi. Cmq, rispetto alla Germania del 1871, ci sono delle differenze abissali. Non ultimo il rapporto tra bavaresi e prussiani, con i primi che sono forse la parte più dinamica e ricca della Germania di oggi, con identità e tradizioni intatte, mentre i secondi praticamente non esistono più, venendo a mancare perfino i territori di origine. quella che ieri era la Prussia oggi può essere la Westfalia, con tutto quello che comporta. Parliamo di gente che ha una grande tradizione lavorativa e industriale, mentre la Prussia era un paese con un forte radicamento nella società agricola e militare. La Germania non sarà mai più una grande potenza militare e di conseguenza, non sarà più un gigante della scena politica internazionale. Di quella economica si.
Incredibile come Garibaldi, in tutti i casi in cui si è trovato co-protagonista di imprese belliche, e in ogni paese, Italia compresa e soprattutto, non abbia tratto alcun vantaggio personale. Solo gloria immortale postuma.
La guerra franco -prussiana insegna a non sottovalutare la Germania. La Germania è paragonabile alle dita di una mano : indipendenti tra loro ma capaci di unirsi in un pugno.
Davvero molto interessante. Anche se non ho capito la differenza tra il concetto di Germania e di tedeschi. Forse quest'ultimo termine si riferisce in particolare ai prussiani? O ai germanofoni (quindi compresi gli austriaci)?
Salve e benvenutissimo! Ecco finalmente....andiamo alle radici delle cose in Europa. Adesso rimango curioso della differenza tra "Germania" "Tedeschi" "Prussiani"
Posso permettermi una correzione? L'ordinamento dell'Impero tedesco (allora assoggettato al Regno di Prussia) e che ancor'oggi fondamentalmente resiste fu opera del Cancelliere Von Bismark piu' che del Kaiser.
@@nero.malpelo si, forse ho usato una parola non proprio corretta, anche se, e' bene ricordarlo, i principati del sud erano filo asburgici. Diciamo che la guerra Austro-Prussiana fece capir loro che coi tizi su a Koenigsberg era meglio non scherzare, ecco 😃
Andando un po' fuori tema e parlando quindi di uno stato che si è formato qualche anno prima dell'Impero tedesco, secondo voi l'Italia quanto durerà? Chi si occupa di geopolitica sa che tutti gli stati nascono e poi scompaiono, quando toccherà all'Italia e a causa di cosa?
Non è casuale che in Germania ci sia una repubblica federale. Ognuno dei vari Länder è orgoglioso molto più delle radici proprie , con le diverse anime religiose e storiche, che non della storia comune. Ancora oggi gli ex prussiani vengono derisi a carnevale in tutta la Renania.
Io vivo la Germania il nazionalismo è un sentimento radicato nel loro DNA non vedo paragoni in giro nelle altre nazioni..certi fenomeni potevano nascere ed attecchire in maniera così forte e radicata solo da loro..Cmq grandissimo volk
L'audio è basso perché i registi di questi educational non sanno stare al posto loro. Mettono voci basse o musiche alte o lampi di luce o altre corbellerie per farsi notare quando parlano questi personaggi, sono invidiosi... 😄
In mezzo a tutte le interessanti informazioni, mi ha sorpreso un dettaglio, ma Garibaldi non era nizzardo? Sicuramente eroe del risorgimento italiano, ma non mi aspettavo tutto questo astio dai francesix
@@nero.malpelo Sarebbe stata declassata se NON fosse stata scelta come capitale: la città che ha dominato il mondo antico ed è stata il cuore del cristianesimo per secoli non può essere un semplice capoluogo di provincia.
@@nero.malpelo Se stai parlando dei palazzi umbertini costruiti nei decenni dopo l'unificazione, francamente non vedo quale sia il problema. Stiamo parlando di uffici governativi e istituzionali costruiti per accogliere i nuovi ministeri del regno in un una città che non era provvista. Anche in Francia, a metà Ottocento, Parigi è stata modernizzata abbattendo vari quartieri che risalivano a Medioevo, sostituiti con gli eleganti appartamenti che oggi caratterizzano la capitale francese. Poi, Roma che cosa non ha guadagnato in estetica? Ha guadagnato con lo stile liberty di inizio Novecento, con l'Altare della Patria (a mio parere meraviglioso) e nel ventennio è stata la città in cui è stato costruito l'Eur, apprezzato ancora oggi. Per quanto riguarda l'avvento della Repubblica, di architetture discutibili ce ne sono in tutta Italia, ma Roma si è salvata anche grazie alla sua bellezza classica: come sarebbe oggi, se avesse gli stessi palazzi moderni che ci sono a Milano? La malagestione, poi, non è un problema solo a Roma, ma chi ci dice che non sarebbe così problematica anche se fosse solo il capoluogo del Lazio? P.S. Se non Roma, chi altra? Milano? Torino? Firenze? Napoli? È una questione che va oltre la politica o l'urbanistica: è una questione di principio e di storia.
Dobbiamo renderci conto della fortuna che abbiamo a poter accedere a certi contenuti gratuitamente. Trovo ammirevole l’opera di divulgazione che il direttore Caracciolo e Limes stanno portando avanti. Mi auguro che questo impegno e l’entusiasmo che sta riscontrando sulla rete possano portare ad un programma tv sullo stile di “dagli Appennini alle Ande”.
Assolutamente d'accordo. Il Direttore Caracciolo sta svolgendo un opera non solo di divulgazione ma anche pedagogica. Ho l'impressione che stante la situazione in Italia si sia convinto che gioco forza debba partire da li per poter poi arrivare, chissà quando, a ben altri livelli. Si spiega cosi l'annuale Festival di Limes di Genova, con una giornata interamente dedicata alle scuole ed il neonato festival del mare. Colpisce sempre comunque la preparazione sua, dei suoi collaboratori e degli ospiti rispetto ai politici ed alti burocrati/militari invitati. Purtroppo, lo dico senza astio, questi ultimi sembrano, con rarissime eccezioni, non essere pienamente consci del mondo in cui si muovono... E pensare che basterebbe avere l'umiltà o la semplice accortezza di coinvolgere quelli di Limes che ritengo essere dei fuoriclasse della geopolitica per preparazione, accume e chiarezza di idee oltretutto espresse in maniera pacata e puntuale. Bravissimi!
Assolutamente d'accordo. Il Direttore Caracciolo sta svolgendo un opera non solo di divulgazione ma anche pedagogica. Ho l'impressione che stante la situazione in Italia si sia convinto che gioco forza debba partire da li per poter poi arrivare, chissà quando, a ben altri livelli. Si spiega cosi l'annuale Festival di Limes di Genova, con una giornata interamente dedicata alle scuole ed il neonato festival del mare. Colpisce sempre comunque la preparazione sua, dei suoi collaboratori e degli ospiti rispetto ai politici ed alti burocrati/militari invitati. Purtroppo, lo dico senza astio, questi ultimi sembrano, con rarissime eccezioni, non essere pienamente consci del mondo in cui si muovono... E pensare che basterebbe avere l'umiltà o la semplice accortezza di coinvolgere quelli di Limes che ritengo essere dei fuoriclasse della geopolitica per preparazione, accume e chiarezza di idee oltretutto espresse in maniera pacata e puntuale. Bravissimi!
@@luigilozollaro6131 Consideri che i diplomatici non possono fare affermazioni troppo specifiche. Un diplomatico in carica non è un divulgatore e può dire sia in privato e sopprattutto pubblicamente una frazione di ciò che dice un analista politico o uno storico.
@@HMJM9
Il suo punto è assolutamente corretto, è che talvolta ho la brutta sensazione che alcuni di questi non sappiano cosa dire piuttosto che trattenersi dal dirlo. Spero proprio di sbagliarmi.
@@HMJM9 Il quale a sua volta non può dire più di 3/4 di verità, dato che in Italia è tuttora vigente l'armistizio di Cassibile, nella gerarchia delle fonti viene ben prima del testo costituzionale.
Rubrica davvero molto interessante. Sono veramente contento che Limes si stia espandendo sempre più e la notizia della nuova scuola di geopolitica è una novità incredibile per il nostro paese.
E' sempre un piacere ascoltare Lucio Caracciolo. Grazie Direttore e grazie Alfonso Desiderio, hai fatto un enorme lavoro con la produzione di questi video e il canale TH-cam di Limes in generale!
se solo alzassero il volume, mannaggia
Queste musichette di apertura anni ottanta sono meravigliose. Merito di Alfonso desiderio!
la locura
@@arkan4736 genioh
Terribile 😂
se solo fosse in stereo sarebbe perfetta
Ahahahahahah
Alfons colpisce ancora!
Rubrica attesissima, questo canale diventa sempre più interessante. State portando avanti un’opera davvero meritoria
Qualità elevatissima. Grazie Limes!
Qualcuno riformi l'insegnamento della storia alle superiori. Abbiamo bisogno di impostazioni come questa
Alle superiori c'è bisogno che il programma di storia si sforzi di andare oltre il secondo dopoguerra: non è possibile che nelle scuole si spieghino a malapena i 50 anni della repubblica, senza quasi toccare i cambiamenti sociali, culturali e politici che sono accaduti in tutti questi decenni. Non meravigliamoci, poi, se le persone si disinteressano alla politica e non sanno neanche chi è che governa.
@@M.G.2000 C'è la tendenza non solo da noi a retrodatare i programmi di quinta superiore. Perché mai? Non solo in Italia (con la riforma Gelmini il programma di storia di quinta inizia, nuovamente dal 1870 invece che dal 1914), ma anche in Francia dove il programma di quinta iniziava - fino all'anno scorso - dopo la II guerra mondiale, ora si invece con quell'evento. Certamente iniziano mezzo secolo prima di noi!!! Per il resto non credo si possa generalizzare.....
@@M.G.2000 il problema è che quella non è più storia, ma è memoria.
Non si hanno le fonti, i documenti ed il distacco necessario per trattarle come se fossero argomenti storici.
Ci sono personaggi anzianotti ma ancora vivi che nascondono la polvere sotto il tappeto e atti non ancora desecretati, inoltre gli scolari di oggi hanno ancora il nonno che racconta in casa di Berlinguer e Andreotti ed il babbo che racconta di Bossi e Berlusconi, per questo si parla di memoria e non di storia.
@@mrwolf84 Capisco bene che quegli anni siano ancora troppo recenti da poter essere scritti sui libri di scuola, ma mi sembra ingiusto che per conoscere fatti di quarant'anni fa, si debba avere un personale interesse da soddisfare in privato, oppure ci si debba iscrivere alla facoltà di storia.
Almeno un'infarinatura generale dei grandi eventi del dopoguerra, delle personalità, delle lotte politiche sarebbe sufficiente per far capire grossomodo agli studenti la storia recente del proprio Paese.
@@mrwolf84 ed è precisamente per questo che nei programmi si deve includere quel periodo. Dare almeno i non molti fatti certi ed esporre le diverse interpretazioni in merito punto se no la nostra storia recente viene lasciata alla memoria, che inevitabilmente è sentimentalmente caricata, delle famiglie
Comunque quatto quatto questo piccolo canale in un mese ha visto circa 10 mila nuovi iscritti. La qualità paga, anche su TH-cam
L'avevo appena notato anche io pochi minuti fa
Fa piacere che tante persone seguano limes ! Una piccola speranza per il futuro
Qui siamo oltre la qualità, mi fanno ancora provare fiducia e stima per l'umanità
@@caccaminguscia
In che modo?
@@Phed98 toni pacati, confronto, interventi brillanti, onestà intellettuale...tutte cose rare al giorno d oggi non credi?
Grandissimo Lucio Caracciolo! Spero di vedere presto una Geostoria sulla Svizzera!
Ma i parassiti mondiali,ma no lascia stare ... che è meglio.🖕😂👿
Bellissima nuova rubrica! complimenti!! sigla iniziale meravigliosa!!!
Ascoltare il direttore Caracciolo è sempre un'immensa delizia intellettuale. Grazie di cuore (e dalla mente )
Che bello sentite Caracciolo,isu qualsiasi argomento un eleganza,una chiarezza che ha pochi euguguali nel panorama giornalistico nostrani... grazie
La Storia che i libri non ci raccontano! grazie Limes .
Beh, guardi, non so cosa dire Sr. Caracciolo: La vostra qualita', la vostra analisi, i vostri argomenti, sono di una insegnanza tale, che ci aprono ad una realta' che conoscevamo solo parzialmente e sommariamente.
Un "Thank you, thank you" da Atlanta, USA.
Roberto Pasquini
Questi approfondimenti storici sono illuminanti. Spero che il Direttore ne faccia altri.
Un caro saluto
Grazie Direttore, Grazie ALF! Imprescindibili le carte di super Laura!
Notevole il testo Storia Contemporanea dei proff. Caracciolo e Roccucci (2017)!
Ora serve uno spazio su Rai5, perché la Scuola di Limes è dedicata giustamente ai giovani dotati di alto livello... Ma per tutti gli altri appassionati di Storia e Geopolitica organizzate qualcosa, please...! ❤️
Direi anche su Rai3, non mi pare che ci sia tanto di meglio... comunque spero davvero tanto che a Limes prendano in considerazione questa idea di fare un programma tv
Complimenti per la qualità dell’opera di divulgazione che state portando avanti. Solo una nota tecnica: mettete a posto l’audio della sigla perché si sente solo sul canale sx. Grazie.
Rubrica stupenda e interessantissima. È bello vedervi parlare di storia ❤️
Complimenti per la qualità dei contenuti che state proponendo. Io per premiare questo questo percorso intrapreso da Limes mi sono abbonato. Grazie 🙏
18 gennaio 1871 (unificazione tedesca). 3 febbraio 1871 (proclamazione di Roma Capitale). Minimi comun denominatori: 1) unificazioni avvenute contro la Francia; 2) due date cancellate rispettivamente in Germania ed in Italia.
La Francia è stata decisiva per l'unificazione italiana, tuttavia manteneva un patronato su Roma...dopo Sedan la Francia non era più un grado di opporsi all'annessione di Roma, come poi sarà...
@@antoniotrolese9804
La Francia del secondo impero non aveva le risorse per una vera politica imperiale e quindi è sempre stata molto ondivaga come ad esempio in Italia.
Lo scontro con la Prussia era una bomba ad orologeria innescata da Bismarck dopo la guerra vittoriosa per lo Schleswig-Holstein.
In quel contesto il secondo impero francese non poteva che perdere e crollare perché era una dittatura bonapartista esternamente sfavillante ma internamente fragile.
La storia è sempre utile per comprendere il mondo di oggi. Mi è tornato in mente un dipinto di Von Werner (credo sia lo stesso autore della scena che ritrae la proclamazione dell'Imperatore), visto su un libro di Daverio, dove si vedono dei soldati prussiani, con tanto di stivali infangati,sbracati in un elegante salotto di Parigi.
È proprio vero: l'arte, celebrativa e non, ci restituisce spesso le dimensioni del passato che altrimenti sarebbe lontano. Riflettere sulla Storia aiuta a comprendere il presente. A questo proposito, non va dimenticato il cuore dell'identitá francotedesca: in giorni più antichi era localizzabile nel regno scomparso di Burgundia, narrato e ricostruito da Bart Van Loo.
Resto sempre incantato ad ogni video. Bravissimi.
Bravi!! Non si può comprendere il presente, né fare una affidabile proiezione del futuro, senza aver compreso bene i fatti del passato.
Pagine sconosciute e particolari di storia. Nessuna sorpresa. Caracciolo e: una persona davvero colta che evidenzia aspetti sinora trascurati. Bravo. Molto bravo...
Felicitazioni vivissime per la nuova presentazione con l'augurio che queste lezioni facciano breccia nella scuola. A proposito dell'accoglienza con cui taluni paesi accolsero la riunificazione tedesca dopo la caduta del muro, mi pare di ricordare che qualcuno in Italia attribuì ad Andreotti una frase che suonava più o meno così: a noi la Germania piace così tanto che preferiremmo continuare ad averne due.
Grazie Lucio Caracciolo per tutto il lavoro fatto.
Lezione davvero magistrale, prof. Caracciolo!
Grazie per queste interessantissime geostorie .... le utilizzo per i miei studenti di scuola superiore, per fare anche vedere come si fa 'informazione' e si contrastano pregiudizi, ignoranza e fake news con intelligenza, lucidità e solidità storiografica.
Grazie, bella questa nuova iniziativa.
Ignoravo che il conflitto Franco Prussiano avesse fatto tante vittime tra i civili. Approfondirò.
Grazie per questa vostra opera di divulgazione chiara, senza la quale molta attualità europea passerebbe per casuale...
Bellissima rubrica. Ottimo canale. Grazie di tutto
Molto interessante questa nuova rubrica, grazie!!🔥
Ottimo ! Riprendere la geop. Dal sec xix è molto lodevole .....bellidea👍
Certo che spesso le cose si nascondono in bella vista, come ad esempio il fatto che la Germania e i Tedeschi abbiano tanti nomi, contro ad esempio Francia, Italia, Svezia etc etc., abitati rispettivamente da Francesi, Italiani, Svedesi etc etc. Anzi, la Germania ha nome diverso anche a seconda delle lingue (vedesi come la chiamano i Francesi).
I francesi chiamano la Germania Alemagne, che prende il nome dagli Alamanni, uno dei tanti popoli germanici che abitavano quelle. Ma a loro volta il loro paese prende il nome da il più importante e famoso popolo germanico della storia, i franchi. Cmq, rispetto alla Germania del 1871, ci sono delle differenze abissali. Non ultimo il rapporto tra bavaresi e prussiani, con i primi che sono forse la parte più dinamica e ricca della Germania di oggi, con identità e tradizioni intatte, mentre i secondi praticamente non esistono più, venendo a mancare perfino i territori di origine. quella che ieri era la Prussia oggi può essere la Westfalia, con tutto quello che comporta. Parliamo di gente che ha una grande tradizione lavorativa e industriale, mentre la Prussia era un paese con un forte radicamento nella società agricola e militare. La Germania non sarà mai più una grande potenza militare e di conseguenza, non sarà più un gigante della scena politica internazionale. Di quella economica si.
Incredibile come Garibaldi, in tutti i casi in cui si è trovato co-protagonista di imprese belliche, e in ogni paese, Italia compresa e soprattutto, non abbia tratto alcun vantaggio personale. Solo gloria immortale postuma.
Davvero interessante!
Grazie, bellissimo video
Grande Mr. Caracciolo !
Ottima iniziativa, magari sarebbe utile anche proporre qualche consiglio di lettura sul tema trattato alla fine di ogni video
Che belle queste lezioni di storia
La guerra franco -prussiana insegna a non sottovalutare la Germania. La Germania è paragonabile alle dita di una mano : indipendenti tra loro ma capaci di unirsi in un pugno.
Davvero molto interessante. Anche se non ho capito la differenza tra il concetto di Germania e di tedeschi. Forse quest'ultimo termine si riferisce in particolare ai prussiani? O ai germanofoni (quindi compresi gli austriaci)?
stupendo!!!!!
Bellissima lezione . Grazie e un'abbracio dal Brasile
Sigla da anni 80 è fantastica!!!
Grazie
Danke schön für das Video 🇩🇪
Interessante!
Salve e benvenutissimo! Ecco finalmente....andiamo alle radici delle cose in Europa. Adesso rimango curioso della differenza tra "Germania" "Tedeschi" "Prussiani"
Posso permettermi una correzione? L'ordinamento dell'Impero tedesco (allora assoggettato al Regno di Prussia) e che ancor'oggi fondamentalmente resiste fu opera del Cancelliere Von Bismark piu' che del Kaiser.
@@nero.malpelo si, forse ho usato una parola non proprio corretta, anche se, e' bene ricordarlo, i principati del sud erano filo asburgici. Diciamo che la guerra Austro-Prussiana fece capir loro che coi tizi su a Koenigsberg era meglio non scherzare, ecco 😃
Grazie.
Bellissima nuova rubrica
immenso Lucio Caracciolo!
Altra bellissima rubrica
Che cosa bella ascoltare il racconto della storia da
Che cosa bella ascoltare il racconto della storia da Lucio Caracciolo e dai suoi collaboratori ormai bravissimi !
La Sigla mi ricorda un film di lino banfi...
Peccato non poter sentire bene quel che lei dice !
Il volume della registrazione è forse troppo basso?
Con stima.
Ma Limes è sponsorizzato dalle lobby ebraiche Parigine?
@@nero.malpelo aaah ecco, mi sembrava che ci fosse dello schifo dietro... ops volevo dire "nesso".
Grazie delle delucidazioni !!
Grazie per avere colmato parte della mia ignoranza
Era ora!
Ad meliora et maiora semper! 🍷
Solo voglia, cultura di imporsi di tutti e due...ancora adesso sotto altre vesti, con altri modi...leggasi Euro
Che goduria il direttore. Altro che talk show. Complimenti.
notevole
La Comune di Parigi non ha nessuna rilevanza in questa Geostoria?
La comune di Parigi è rilevante più dal punto di vista culturale/politico, questa è appunto una Geostoria... :)
sembra più o meno uguale alla storia di carlo magno
Andando un po' fuori tema e parlando quindi di uno stato che si è formato qualche anno prima dell'Impero tedesco, secondo voi l'Italia quanto durerà?
Chi si occupa di geopolitica sa che tutti gli stati nascono e poi scompaiono, quando toccherà all'Italia e a causa di cosa?
Non è casuale che in Germania ci sia una repubblica federale. Ognuno dei vari Länder è orgoglioso molto più delle radici proprie , con le diverse anime religiose e storiche, che non della storia comune. Ancora oggi gli ex prussiani vengono derisi a carnevale in tutta la Renania.
Io vivo la Germania il nazionalismo è un sentimento radicato nel loro DNA non vedo paragoni in giro nelle altre nazioni..certi fenomeni potevano nascere ed attecchire in maniera così forte e radicata solo da loro..Cmq grandissimo volk
👍
Ma in lingua tedesca che differenza c'è tra imperatore di Germania (parola latina) e imperatore tedesco (parola di origine tedesca)?
Audio di nuovo basso, peccato visto il livello eccelente del contenuto.
L'audio è basso perché i registi di questi educational non sanno stare al posto loro.
Mettono voci basse o musiche alte o lampi di luce o altre corbellerie per farsi notare quando parlano questi personaggi, sono invidiosi... 😄
...en Italia allora non aveva nome come paese😩
Che cazzo dici ? L'Italia e invocata criticata etc dai grandi della ns letteratura da prima dell'anno mille.
Sono gli italiani che non esistono. CALPESTI E DERISI.... PERCHÈ NON SIAM POPOLO. (LEOPARDI)
In mezzo a tutte le interessanti informazioni, mi ha sorpreso un dettaglio, ma Garibaldi non era nizzardo?
Sicuramente eroe del risorgimento italiano, ma non mi aspettavo tutto questo astio dai francesix
...”finalmente Roma capitale d’Italia.” Finalmente? Errore storico. E certi errori sono irreparabili. È storia
@@nero.malpelo concordo! 👏👏
@@nero.malpelo Sarebbe stata declassata se NON fosse stata scelta come capitale: la città che ha dominato il mondo antico ed è stata il cuore del cristianesimo per secoli non può essere un semplice capoluogo di provincia.
@@nero.malpelo Se stai parlando dei palazzi umbertini costruiti nei decenni dopo l'unificazione, francamente non vedo quale sia il problema. Stiamo parlando di uffici governativi e istituzionali costruiti per accogliere i nuovi ministeri del regno in un una città che non era provvista. Anche in Francia, a metà Ottocento, Parigi è stata modernizzata abbattendo vari quartieri che risalivano a Medioevo, sostituiti con gli eleganti appartamenti che oggi caratterizzano la capitale francese. Poi, Roma che cosa non ha guadagnato in estetica? Ha guadagnato con lo stile liberty di inizio Novecento, con l'Altare della Patria (a mio parere meraviglioso) e nel ventennio è stata la città in cui è stato costruito l'Eur, apprezzato ancora oggi.
Per quanto riguarda l'avvento della Repubblica, di architetture discutibili ce ne sono in tutta Italia, ma Roma si è salvata anche grazie alla sua bellezza classica: come sarebbe oggi, se avesse gli stessi palazzi moderni che ci sono a Milano?
La malagestione, poi, non è un problema solo a Roma, ma chi ci dice che non sarebbe così problematica anche se fosse solo il capoluogo del Lazio?
P.S. Se non Roma, chi altra? Milano? Torino? Firenze? Napoli? È una questione che va oltre la politica o l'urbanistica: è una questione di principio e di storia.
Però solo 4 video.. :/ ... Sarebbe interessante la storia della famiglia Rothschild
Ma i tedeschi sono gli austriaci.
Raccontare la storia come un pettegolezzo, è perfettamente in linea con l'andazzo dell'attuale politica italiana, oggi al governo
Grazie