Bello. Una domanda: come fa la distribuzione del Qi ad essere una gaussiana se palesemente è asimmetrica? (La media è 100, qualcuno ha piú di 200, nessuno ha meno di zero). Intendi che è approssimabile a?
La distribuzione teorica del QI nei test più moderni è una gaussiana _per definizione_ . I test convertono i punteggi grezzi (ad esempio "avere risposto correttamente a 43 domande su 45") in percentili (ad esempio "con 43/45 hai un QI corrispondente al 99° percentile"). Avendo i dati di quante persone risolvono tot esercizi, è possibile ricavare una distribuzione normale, con una sua media e una sua deviazione standard. Per convenzione (e facilità di confronto fra test diversi) la distribuzione dei punteggi grezzi viene poi "normalizzata" in una distribuzione gaussiana avente media e mediana 100, e deviazione standard 15 (attenzione: 15 è la deviazione standard più utilizzata, ma alcuni test hanno deviazione standard 16, altri addirittura 24, quindi bisogna sempre fare riferimento al test specifico utilizzato). Questo significa che _è possibile_ avere punteggi teorici inferiori a 0. Sono equivalenti, come rarità, a punteggi superiori a 200. Tuttavia una gaussiana con media 100 e deviazione standard 15 implica che, perlomeno in teoria, punteggi superiori a 194 o inferiori a 6 sono posseduti statisticamente da _zero persone_ (perché implicherebbe una rarità inferiore a 1/8.000.000.000, e nel mondo siamo meno di 8.000.000.000 di persone). Quando si sentono punteggi superiori a 200 questo significa che: o il test utilizzato non usava deviazione standard 15 (probabilmente usava deviazione standard 24), oppure il test è molto inaccurato nel valutare IQ molto alti (quindi restituisce dei punteggi, ma quei punteggi "non hanno senso" dal punto di vista statistico). I test professionali sono ben calibrati per valutare il range 70-130, a volte 55-145. Oltre queste soglie perdono in precisione, anche se ovviamente la gaussiana in teoria va avanti all'infinito sia nel lato sinistro sia nel lato destro. Spero sia più chiaro :)
Una delle cose che mi fa arrabbiare di più è ricondurre l'intelligenza alle sole abilità logiche-matematiche. Era più intelligente Enrico Fermi o Beethoven? O era più intelligente Faraday o Bach o Borges?
Due considerazioni che si possono fare sono le seguenti: 1) a livelli così alti (es. Enrico Fermi) i tradizionali test del QI non riescono a misurare accuratamente ciò che dovrebbero misurare (la loro validità si ferma molto prima); 2) c'è comunque una discreta probabilità che il QI di personaggi "umanistici" come Bach o Borges sarebbe stato parecchio elevato, per due motivi. Primo, i test più completi (es. WAIS IV) oggi misurano anche abilità non strettamente logico-matematiche, come la comprensione verbale, la memoria di lavoro (fondamentale in ambito musicale) e la velocità di elaborazione. Secondo, la correlazione fra le varie abilità è alta. Ad esempio chi ha un'elevata comprensione verbale tende anche ad avere elevate capacità logiche, e un elevato QI complessivo (esistono eccezioni ovviamente). In ogni caso la gara a "chi è più intelligente" lascia un po' il tempo che trova. Probabilmente è più produttivo concentrarsi sui risultati e i contributi dati nel mondo reale (se proprio si vuole fare una gara, cosa che non è obbligatoria).
Grazie mille per il video perche' si parla di un tema molto interessante ❤
grazie per il video, è un argomento sempre interessante! Eloisa svelaci il tuo QI!
La tipa sembrava un po’ in trance tutto il tempo😂
a che eta si puo fare il test?
Il test si può fare dai 16 anni compiuti. Trovi tutte le informazioni a questo link: _www.mensa.it/ammissione-tramite-test-ufficiale/_
Il test con Mensa dai 16 anni in su. Però il test di QI con un centro o studio specializzato dai 6-8 anni in poi.
@@Luca_Parodi l’ho fatto e mi h dato 125, che faccio ora?
Bello.
Una domanda: come fa la distribuzione del Qi ad essere una gaussiana se palesemente è asimmetrica? (La media è 100, qualcuno ha piú di 200, nessuno ha meno di zero).
Intendi che è approssimabile a?
Sì è così, infatti il ragazzo ha specificato per quello mediana e la ragazza voleva correggerlo, ma in realtà credo avesse ragione lui.
La distribuzione teorica del QI nei test più moderni è una gaussiana _per definizione_ . I test convertono i punteggi grezzi (ad esempio "avere risposto correttamente a 43 domande su 45") in percentili (ad esempio "con 43/45 hai un QI corrispondente al 99° percentile"). Avendo i dati di quante persone risolvono tot esercizi, è possibile ricavare una distribuzione normale, con una sua media e una sua deviazione standard. Per convenzione (e facilità di confronto fra test diversi) la distribuzione dei punteggi grezzi viene poi "normalizzata" in una distribuzione gaussiana avente media e mediana 100, e deviazione standard 15 (attenzione: 15 è la deviazione standard più utilizzata, ma alcuni test hanno deviazione standard 16, altri addirittura 24, quindi bisogna sempre fare riferimento al test specifico utilizzato). Questo significa che _è possibile_ avere punteggi teorici inferiori a 0. Sono equivalenti, come rarità, a punteggi superiori a 200. Tuttavia una gaussiana con media 100 e deviazione standard 15 implica che, perlomeno in teoria, punteggi superiori a 194 o inferiori a 6 sono posseduti statisticamente da _zero persone_ (perché implicherebbe una rarità inferiore a 1/8.000.000.000, e nel mondo siamo meno di 8.000.000.000 di persone). Quando si sentono punteggi superiori a 200 questo significa che: o il test utilizzato non usava deviazione standard 15 (probabilmente usava deviazione standard 24), oppure il test è molto inaccurato nel valutare IQ molto alti (quindi restituisce dei punteggi, ma quei punteggi "non hanno senso" dal punto di vista statistico). I test professionali sono ben calibrati per valutare il range 70-130, a volte 55-145. Oltre queste soglie perdono in precisione, anche se ovviamente la gaussiana in teoria va avanti all'infinito sia nel lato sinistro sia nel lato destro. Spero sia più chiaro :)
@@dodddo1879 comunque un dettaglio da nerd. Splendido video
Una delle cose che mi fa arrabbiare di più è ricondurre l'intelligenza alle sole abilità logiche-matematiche. Era più intelligente Enrico Fermi o Beethoven? O era più intelligente Faraday o Bach o Borges?
Due considerazioni che si possono fare sono le seguenti: 1) a livelli così alti (es. Enrico Fermi) i tradizionali test del QI non riescono a misurare accuratamente ciò che dovrebbero misurare (la loro validità si ferma molto prima); 2) c'è comunque una discreta probabilità che il QI di personaggi "umanistici" come Bach o Borges sarebbe stato parecchio elevato, per due motivi. Primo, i test più completi (es. WAIS IV) oggi misurano anche abilità non strettamente logico-matematiche, come la comprensione verbale, la memoria di lavoro (fondamentale in ambito musicale) e la velocità di elaborazione. Secondo, la correlazione fra le varie abilità è alta. Ad esempio chi ha un'elevata comprensione verbale tende anche ad avere elevate capacità logiche, e un elevato QI complessivo (esistono eccezioni ovviamente). In ogni caso la gara a "chi è più intelligente" lascia un po' il tempo che trova. Probabilmente è più produttivo concentrarsi sui risultati e i contributi dati nel mondo reale (se proprio si vuole fare una gara, cosa che non è obbligatoria).
scemenza significa mancanza