Ho avuto ansia sociale fin da quando avevo solo 11 anni ora ne ho 22 e ne sono uscita al punto che svolgo un mestiere prettamente sociale, se qualcuno me l’avesse detto non ci avrei mai creduto. Il mio consiglio è quello di affidarvi a un bravo psicoterapeuta per individuare la causa di questa ansia e comprenderla. Abbiate forza è una sfida che se superata rende forti e ricchi dentro, nel percorso vi dico che ci sono sempre alti e bassi ma abbiate sempre il coraggio di non tirarvi mai indietro e provarci e vedrete che migliorerà tanto. Ve lo dice una persona che è arrivata a non uscire più di casa, non riuscivo nemmeno a pagare qualcosa alla cassa che avevo attacchi di panico. Se c’è l’ho fatta io che ero al limite potete farcela anche voi!
@@roby7889 certo, di certo non è un problema che si risolve in nulla eh. È normale che ci vuole un po' di tempo e poi, perché? Ahhaha. È come andare in palestra mica ti pompi o dimagrisci subito. Non c'è fretta le cose vengono con naturalezza. Si vive con tranquillità, si convive con le proprie paure e basta, chissene. Un problema simile non si elimina subito ma con pazienza e positività.
@@roby7889 vivere così come? Mica bisogna farne una tragedia. L'ansia può essere forte quanto vuoi ma a mano a mano diminuisce. Basta stare tranquilli e non preoccuparsi.
Ormai è più di un anno che soffro di ansia sociale, la quale mi sono autodiagnosticato in quanto tutti i sintomi che ne derivano corrispondono al mio malessere. È incredibile come le abbia provate tutte per affrontare le situazioni che mi creano questo disagio e tali azioni non mi hanno portato alcun giovamento. Io mi ritengo una persona intelligente ed ho un alta considerazione di me e non riuscire a brillare in pubblico fa davvero male. Tutto questo mi ha portato ad allontanarmi e di conseguenza a non essere più ricercato. I miei genitori non riescono a capire che questi avvenimenti sono più forti di me, non dipendono dal mio volere. Succedono e basta. Sono consapevole che questo disagio sia stupido e che magari non è come penso io. Mi autoconvinco che andrà bene, aumentando l'autostima, preparando discorsi, ma appena mi trovo difronte a certi contesti capisco di non stare bene e questo male mi fa stare malissimo anche dopo l'esaurimento della riunione. Ho le capacità, ho una buona conoscenza, sono un ottimo studente giuridico. Perchè non riesco ad esplodere? Perchè non posso essere come gli altri? Perchè devo soffrire in questo modo? Perchè devo pensare come far finire la mia esistenza? Il dialogo, nel mio caso, non serve a niente. Dopo essere andato più di una decina di volte dallo psicologo sono arrivato a questa conclusione e non so cosa fare. La mia vita da appena 20enne mi fa pensare ad un emblema di un noto filosofo:" è meglio possedere una conoscenza universale delle cose ma non riuscendola ad esternare a nessuno o esserne capaci ma essendo stupidi?"
secondo me (visto che hai detto che sei andato dallo psicologo 10 volte) hai solo trovato uno psicologo non capace. ne esistono e anche molti purtroppo. psicologi che ti fanno solo perdere soldi e tempo proprio perché non sanno fare il loro lavoro. il mio consiglio è quello di riprovare ad andare da un altro psicologo diverso, ovviamente, da quello in cui sei già andato, perché so cosa si prova a soffrire di ansia sociale ed è uno è uno schifo. non meriti di soffrire così
mi rispecchio al 200% in ciò che ha detto e purtroppo ho già provato ad andare da uno psicologo per questo. ma con scarsi risultati, infatti questo psicologo dove andavo, non solo non mi ha minimamente aiutato in mesi ma in più screditava i miei evidenti problemi di ansia dicendo che le cose gravi erano altre, in più certe volte mi rideva addirittura in faccia, mi faceva sentire ancora più a disagio mentre ero in seduta con lui e ogni settimana dovevo ripetere sempre le stesse cose perché letteralmente non si ricordava nemmeno come mi chiamassi…. assurdo abbiano una laurea. la cosa peggiore è l’accettazione passiva del fatto che in certe situazioni di ansia non riesco nemmeno a respirare e che non posso farci nulla se non sopportare
Per quanto mi riguarda tutto iniziò alla recita scolastica di fine anno in quinta elementare. Dovevo semplicemente dire una frase di ‘raccordo’ tra un’esibizione ed un’altra. Davanti al microfono mi bloccai completamente, il mio imbarazzo duro’ 5 forse 6 o 7 interminabili secondi. Alla fine intervenne la maestra ed io tornai nel gruppo dei miei compagni. Volevo morire e scappai a piedi a casa
Un'altra cosa che causa forte disagio nello stare tra la gente è l'aspetto e nel mio caso per via della bocca. Fin da quando sono bambino ho sempre avuto le labbra un po' gonfie ma soprattutto sempre rotte. Le pellicine e i taglietti che si formano o il semplice gesto di sorridere mi fa provare un bruciore come se le avessi cosparse di sale. Oltre a questo sono anche deperito e sento dolori generalizzati alle gambe, tutto questo è assurdo perché non sono già abbastanza i disagi interni...ci sono anche i problemi somatici generati da questo disturbo. È un inferno e spero di riuscire ad uscirne con la terapia
io non riesco ad usare il telefono.... perchè non so cosa veramente pensa l'interlocutore, non riuscendo a vedere la sua faccia .. magari finge ascolto e invece è annoiato e fa segni di impazienza
Non sei sola e a questo punto nemmeno io. Voglio iniziare un percorso psicologico perché mi sto privando di troppo da troppo tempo. Se può servirti/ci parlare ti lascio un contatto
Grazie e di cuore anche io a te. Sappi che ti capisco, anch'io spesso ho paura dell'abbandono e quindi "fuggo" per prima. Cerco di fare del mio meglio per cambiare ciò che non mi rende felice ecco, ci provo...
siii l'ho visto in francese nella scorsa quarantena! bellissimo me lo rivedo. Sai io sono piuttosto sociale e nascondo molto bene, ma ora si è aggravato e in alcuni ambiti (tipo riunioni e simili) proprio mi è impossibile partecipare, l'idea stessa mi fa avere sintomi gastroenterici imbarazzanti che normalmente se sono tranquilla non ho. Ho iniziato a parlarne dopo 30 anni...è già un piccolo passo
@@opssto6795 Hai reso l'idea. .È un cane che si morde la coda: vorrei non pensarci ma il meccanismo ormai si innesca istantaneo e so che non farei in tempo a "fuggire" così evito con stratagemmi impegnativi e l'ultima volta rinunciando ad un contratto fisso...Ed ora sono in quarantena disoccupata, ergo pochi soldi x le terapie. Punto poi è PERCHÉ cosa c'è alla base di tutto ciò? Ironia della sorte avevo un primo appuntamento con uno psicologo e...quarantena! Farmaci non ho mai voluto prenderne e personalmente Sto volgendo la mia vita al naturale così se non dovessi superare i disturbi starò in una casetta nel bosco con orto e animali...Mi fa piacere scambiare opinioni perché è la prima volta che mi confronto con qualcuno che vive emozioni simili. Quantomeno l'unione fa la forza!
salve Giuseppe, direi di no. Nella letteratura scientifica le ricerche sui pazienti con disturbo dell'ansia sociale dicono che tra l'esordio e la ricerca di terapia passano mediamente 16 anni, questo perché chi soffre di ansia sociale, proprio per la natura del disturbo, ci mette molto a trovare la forza per cercare un aiuto
Ho avuto ansia sociale fin da quando avevo solo 11 anni ora ne ho 22 e ne sono uscita al punto che svolgo un mestiere prettamente sociale, se qualcuno me l’avesse detto non ci avrei mai creduto. Il mio consiglio è quello di affidarvi a un bravo psicoterapeuta per individuare la causa di questa ansia e comprenderla. Abbiate forza è una sfida che se superata rende forti e ricchi dentro, nel percorso vi dico che ci sono sempre alti e bassi ma abbiate sempre il coraggio di non tirarvi mai indietro e provarci e vedrete che migliorerà tanto. Ve lo dice una persona che è arrivata a non uscire più di casa, non riuscivo nemmeno a pagare qualcosa alla cassa che avevo attacchi di panico. Se c’è l’ho fatta io che ero al limite potete farcela anche voi!
Posso chiederti come hai risolto
Mado ahhaha pure io. Io a 19 anni ci sono ancora un po' dentro ma son sicuro che ancora qualche anno e via.
@@francescotorfini2752 ancora qualche anno? E tu sei disposto a vivere ancora così per anni? Ma vedi di risolvere il problema subito
@@roby7889 certo, di certo non è un problema che si risolve in nulla eh. È normale che ci vuole un po' di tempo e poi, perché? Ahhaha. È come andare in palestra mica ti pompi o dimagrisci subito. Non c'è fretta le cose vengono con naturalezza. Si vive con tranquillità, si convive con le proprie paure e basta, chissene. Un problema simile non si elimina subito ma con pazienza e positività.
@@roby7889 vivere così come? Mica bisogna farne una tragedia. L'ansia può essere forte quanto vuoi ma a mano a mano diminuisce. Basta stare tranquilli e non preoccuparsi.
In situazioni sociali che temo le mani mi sudano all'inverosimile,arrivando ,a volte, a gocciolare,e questo genera ancora più ansia
Per me è lo stesso.. E così disagiante
Ormai è più di un anno che soffro di ansia sociale, la quale mi sono autodiagnosticato in quanto tutti i sintomi che ne derivano corrispondono al mio malessere. È incredibile come le abbia provate tutte per affrontare le situazioni che mi creano questo disagio e tali azioni non mi hanno portato alcun giovamento. Io mi ritengo una persona intelligente ed ho un alta considerazione di me e non riuscire a brillare in pubblico fa davvero male. Tutto questo mi ha portato ad allontanarmi e di conseguenza a non essere più ricercato. I miei genitori non riescono a capire che questi avvenimenti sono più forti di me, non dipendono dal mio volere. Succedono e basta. Sono consapevole che questo disagio sia stupido e che magari non è come penso io. Mi autoconvinco che andrà bene, aumentando l'autostima, preparando discorsi, ma appena mi trovo difronte a certi contesti capisco di non stare bene e questo male mi fa stare malissimo anche dopo l'esaurimento della riunione. Ho le capacità, ho una buona conoscenza, sono un ottimo studente giuridico. Perchè non riesco ad esplodere? Perchè non posso essere come gli altri? Perchè devo soffrire in questo modo? Perchè devo pensare come far finire la mia esistenza? Il dialogo, nel mio caso, non serve a niente. Dopo essere andato più di una decina di volte dallo psicologo sono arrivato a questa conclusione e non so cosa fare. La mia vita da appena 20enne mi fa pensare ad un emblema di un noto filosofo:" è meglio possedere una conoscenza universale delle cose ma non riuscendola ad esternare a nessuno o esserne capaci ma essendo stupidi?"
secondo me (visto che hai detto che sei andato dallo psicologo 10 volte) hai solo trovato uno psicologo non capace. ne esistono e anche molti purtroppo. psicologi che ti fanno solo perdere soldi e tempo proprio perché non sanno fare il loro lavoro. il mio consiglio è quello di riprovare ad andare da un altro psicologo diverso, ovviamente, da quello in cui sei già andato, perché so cosa si prova a soffrire di ansia sociale ed è uno è uno schifo. non meriti di soffrire così
mi rispecchio al 200% in ciò che ha detto e purtroppo ho già provato ad andare da uno psicologo per questo. ma con scarsi risultati, infatti questo psicologo dove andavo, non solo non mi ha minimamente aiutato in mesi ma in più screditava i miei evidenti problemi di ansia dicendo che le cose gravi erano altre, in più certe volte mi rideva addirittura in faccia, mi faceva sentire ancora più a disagio mentre ero in seduta con lui e ogni settimana dovevo ripetere sempre le stesse cose perché letteralmente non si ricordava nemmeno come mi chiamassi…. assurdo abbiano una laurea. la cosa peggiore è l’accettazione passiva del fatto che in certe situazioni di ansia non riesco nemmeno a respirare e che non posso farci nulla se non sopportare
Io sono arrivato all’avere paura di camminare..
Anche io
Io addirittura ad avere ansia di me stesso, non so come spiegarlo esattamente 😭😢
Ahhh... Ti capisco
Ti capisco
Ti capisco
Io ho ansia solo per andare ad un karaoke anche se non devo cantare , sudo , divento rosso , tremo ....
Come va adesso
Io non riesco proprio a stare tra la gente....per esempio a scuola mi sento osservata e inizio a tremare....
Per quanto mi riguarda tutto iniziò alla recita scolastica di fine anno in quinta elementare. Dovevo semplicemente dire una frase di ‘raccordo’ tra un’esibizione ed un’altra. Davanti al microfono mi bloccai completamente, il mio imbarazzo duro’ 5 forse 6 o 7 interminabili secondi. Alla fine intervenne la maestra ed io tornai nel gruppo dei miei compagni. Volevo morire e scappai a piedi a casa
Un'altra cosa che causa forte disagio nello stare tra la gente è l'aspetto e nel mio caso per via della bocca. Fin da quando sono bambino ho sempre avuto le labbra un po' gonfie ma soprattutto sempre rotte.
Le pellicine e i taglietti che si formano o il semplice gesto di sorridere mi fa provare un bruciore come se le avessi cosparse di sale.
Oltre a questo sono anche deperito e sento dolori generalizzati alle gambe, tutto questo è assurdo perché non sono già abbastanza i disagi interni...ci sono anche i problemi somatici generati da questo disturbo.
È un inferno e spero di riuscire ad uscirne con la terapia
ps. il burrocacao, creme, balsami e affari curativi non hanno effetto su di me
salve, potrebbe dirmi qualcosa sul mutismo selettivo, grazie
E se succede solo in ambiti lavorativi?
io non riesco ad usare il telefono.... perchè non so cosa veramente pensa l'interlocutore, non riuscendo a vedere la sua faccia .. magari finge ascolto e invece è annoiato e fa segni di impazienza
Dottore sa se qualcuno ha sintomi intestinali? Questo è talmente imbarazzante da far evitare qualsiasi situazione😢 Qualcuno li ha?
Non sei sola e a questo punto nemmeno io. Voglio iniziare un percorso psicologico perché mi sto privando di troppo da troppo tempo. Se può servirti/ci parlare ti lascio un contatto
Odd weird non vedo più il tuo commento e non posso più darti il mio contatto
Grazie e di cuore anche io a te. Sappi che ti capisco, anch'io spesso ho paura dell'abbandono e quindi "fuggo" per prima. Cerco di fare del mio meglio per cambiare ciò che non mi rende felice ecco, ci provo...
siii l'ho visto in francese nella scorsa quarantena! bellissimo me lo rivedo. Sai io sono piuttosto sociale e nascondo molto bene, ma ora si è aggravato e in alcuni ambiti (tipo riunioni e simili) proprio mi è impossibile partecipare, l'idea stessa mi fa avere sintomi gastroenterici imbarazzanti che normalmente se sono tranquilla non ho. Ho iniziato a parlarne dopo 30 anni...è già un piccolo passo
@@opssto6795 Hai reso l'idea. .È un cane che si morde la coda: vorrei non pensarci ma il meccanismo ormai si innesca istantaneo e so che non farei in tempo a "fuggire" così evito con stratagemmi impegnativi e l'ultima volta rinunciando ad un contratto fisso...Ed ora sono in quarantena disoccupata, ergo pochi soldi x le terapie. Punto poi è PERCHÉ cosa c'è alla base di tutto ciò? Ironia della sorte avevo un primo appuntamento con uno psicologo e...quarantena! Farmaci non ho mai voluto prenderne e personalmente Sto volgendo la mia vita al naturale così se non dovessi superare i disturbi starò in una casetta nel bosco con orto e animali...Mi fa piacere scambiare opinioni perché è la prima volta che mi confronto con qualcuno che vive emozioni simili. Quantomeno l'unione fa la forza!
Una volta quando la prof doveva consegnare le verifiche io per ansia di avere un voto basso ho iniziato a tremare e non mi riuscivo a controllare haha
non è ansia sociale ma vabbè
Quindi vuole dire che per risolvere il problema bisogna circa aspettare 16 anni?!?!?
salve Giuseppe, direi di no. Nella letteratura scientifica le ricerche sui pazienti con disturbo dell'ansia sociale dicono che tra l'esordio e la ricerca di terapia passano mediamente 16 anni, questo perché chi soffre di ansia sociale, proprio per la natura del disturbo, ci mette molto a trovare la forza per cercare un aiuto
nicola Marsigli Grazie per la risposta. Comunque bel video
Dott ma quali sono i fattori eziologici?