Beh, secondo me è una lezione densa di elementi e riflessioni! Per quanto riguarda il pessimismo sulla democrazia lo definirei più che altro realismo intellettuale storico. Cioè analisi dello sviluppo delle democrazie all'interno delle dinamiche del capitalismo . Da quì, certo, muoversi a tutti i livelli nella e per la democrazia é doveroso. Ma la riflessione critica di essa (pure se possa diventare anche cinica) é indispensabile. Sennò non capiamo la storia, né i probabili futuri.
Ottimo studioso di storia della filosofia politica, purtroppo oramai completamente involuto in una visione semicomplottistica della realtà, fondata su una pseudoscienza come lo è la geopolitica (come d'altronde succede con molti suoi colleghi quali Preterossi, Cacciari e Agamben). Non stupisce, partendo dal marxismo e passando da Schmitt l'esito non poteva essere molto diverso (deterministico, onnicomprensivo, monocausale, totalmente avulso dal confronto con una puntuale e fattuale ricerca storica sui fatti che pretende di incasellare nei suoi macroschemi). È la classica propaganda che funziona sulle persone semicolte, nostalgiche dei preti e bisognose di un qualche guru depositario di una verità alternativa che gli squaderni un mondo che non capiscono; magari meglio se il sedicente guru gli dice che è tutto un komplotto degli ammerikani così trovano pure un capro espiatorio per il loro fallimento esistenziale.
Lei critica Galli avvicinandolo a Preterossi e Cacciari e facendo riferimento al marxismo. È evidente che la sua posizione politica è altra. Non so se anche lei è un filosofo, ma trovo alquanto offensivo per chi segue e condivide il pensiero di Galli ( ma non il suo) tracciarlo di "semicolto ". Sarebbe più utile, nonché onesto, spiegare nel merito dell'argomento trattato dal professore, il suo punto di vista di uomo dotato di cultura superiore
@@JS-hw5ro Seguo con grande interesse le lezioni, le analisi e le valutazioni del professor Carlo Galli. Ammiro con grande rispetto la sua vastissima cultura. Però sono restato un po' male, quando, al termine di questa specifica relazione sull’origine e sulla natura dei conflitti armati, ha replicato alle considerazioni dei due giovani, che chiedevano chiarimenti. Mi ha un po' infastidito sentirgli dire che, alla fin fine, nessuno sa bene in che cosa consista la vera democrazia! In parte condivido, ma distrutti "i miti", ci si preclude ogni speranza di scorgere una luce in fondo al tunnel! Nessuno sa... ma dobbiamo sforzarci di capire... perché la guerra è un male assoluto!!!
Ho solo 5 anni di meno del prof. e mi ricordo bene cosa fosse la parzialmente realizzata democrazia prima dell'89 e quanto fosse migliore la vita per i più, quindi comprendo il fastidio e concordo che ha trionfato il capitalismo ma non la democrazia
Grande cultura più grande cinismo: esito strepitoso. Il professor Galli è insuperabile per lucidità, ampiezza e cattiveria. Grazie davvero.
Bellissima lezione!
Se si potesse avere un po di più l'audio specialmente per noi anziani.Grazie per quello che potete fare.
Beh, secondo me è una lezione densa di elementi e riflessioni! Per quanto riguarda il pessimismo sulla democrazia lo definirei più che altro realismo intellettuale storico. Cioè analisi dello sviluppo delle democrazie all'interno delle dinamiche del capitalismo . Da quì, certo, muoversi a tutti i livelli nella e per la democrazia é doveroso. Ma la riflessione critica di essa (pure se possa diventare anche cinica) é indispensabile. Sennò non capiamo la storia, né i probabili futuri.
Ottimo studioso di storia della filosofia politica, purtroppo oramai completamente involuto in una visione semicomplottistica della realtà, fondata su una pseudoscienza come lo è la geopolitica (come d'altronde succede con molti suoi colleghi quali Preterossi, Cacciari e Agamben). Non stupisce, partendo dal marxismo e passando da Schmitt l'esito non poteva essere molto diverso (deterministico, onnicomprensivo, monocausale, totalmente avulso dal confronto con una puntuale e fattuale ricerca storica sui fatti che pretende di incasellare nei suoi macroschemi). È la classica propaganda che funziona sulle persone semicolte, nostalgiche dei preti e bisognose di un qualche guru depositario di una verità alternativa che gli squaderni un mondo che non capiscono; magari meglio se il sedicente guru gli dice che è tutto un komplotto degli ammerikani così trovano pure un capro espiatorio per il loro fallimento esistenziale.
Lei critica Galli avvicinandolo a Preterossi e Cacciari e facendo riferimento al marxismo. È evidente che la sua posizione politica è altra. Non so se anche lei è un filosofo, ma trovo alquanto offensivo per chi segue e condivide il pensiero di Galli ( ma non il suo) tracciarlo di "semicolto ". Sarebbe più utile, nonché onesto, spiegare nel merito dell'argomento trattato dal professore, il suo punto di vista di uomo dotato di cultura superiore
ogni 5 minuti 3 minuti di pubblicità, ma questa è una fondazione o un azienda per utili attraverso contenuti culturali, incredibile
Contro la Serbia valeva l'ingerenza umanitaria...
ma anche l'afganistan d'altronde un paese nato è stato aggredito
ok ma stando alla luce dei fatti le domocrazie tra di loro non fanno guerra
E, alla fine, il brillante conferenziere emise un cupo brontolio!!!
?
@@JS-hw5ro Seguo con grande interesse le lezioni, le analisi e le valutazioni del professor Carlo Galli. Ammiro con grande rispetto la sua vastissima cultura. Però sono restato un po' male, quando, al termine di questa specifica relazione sull’origine e sulla natura dei conflitti armati, ha replicato alle considerazioni dei due giovani, che chiedevano chiarimenti. Mi ha un po' infastidito sentirgli dire che, alla fin fine, nessuno sa bene in che cosa consista la vera democrazia! In parte condivido, ma distrutti "i miti", ci si preclude ogni speranza di scorgere una luce in fondo al tunnel! Nessuno sa... ma dobbiamo sforzarci di capire... perché la guerra è un male assoluto!!!
@@rinotamisani3179 Grazie per la risposta, condivido.
@@rinotamisani3179 ho l'impressione che il prof sia molto pessimista, chissà, forse l'età, invecchiando lo diventiamo un po' tutti
Ho solo 5 anni di meno del prof. e mi ricordo bene cosa fosse la parzialmente realizzata democrazia prima dell'89 e quanto fosse migliore la vita per i più, quindi comprendo il fastidio e concordo che ha trionfato il capitalismo ma non la democrazia