Anch'io ho peccato in gioventù di P. IVA. E sono convintissimo che la funzione continua a cui accenni sia una soluzione accettabile da tutti (tranne, forse, dai più ricchi). Ciò detto, per capire i perché dietro 'sto sistema barbaro che ci ritroviamo, bisogna far propria l'idea che il sistema Italia è un sistema legacy, non è una codebase intonsa dove il software architect può progettare tutto da zero. Ogni 2-3 anni, poi, il software architect del sistema Italia viene quasi sempre sostituito: questi non ha alcun interesse a skillarsi davvero o a fare refactoring lungimiranti; spesso mira a fare progetti facili, veloci ma percepibili come di grande impatto dagli stake holders non tecnici; piccole feature di tante piccole PR che mirano ad accumulare sprint point da mostrare alla prossima performance review per evitare di andare in PIP prima del tempo o per prendere qualche bonus. È la famosa montagna di m. Ma a lui, il software architect, non importa: è in perenne leetcoding (=campagna elettorale), pronto al prossimo colloquio perché tanto sa bene che non arriverà a vedere la fine del suo mandato (ovvero i cinque anni canonici) men che mai esser rieletto per continuare un piano di più ampio respiro che costerebbe molta più fatica. Mi auguro l'analogia abbia senso. I forfettari pagano pochissime tasse, ma pochissime davvero. Ma questo regime (e quello prima, dei minimi) nacque come hotfix per un problema di base: i giovani non lavoravano perché (a) nessuno li assumeva (costi di assunzione altissimi e rischi di non poter mandare a casa i nullafacenti tutti a carico delle aziende); (b) la tassazione iniziale, per i piccoli, era troppo alta. La variabile (b) era più facile da modificare e creava una montagna di side effects positivi in ottica di performance review semestrale (esempi: impatto sulla popolazione velocissimo; creava la fazione flat-tax sfruttabile come bacino elettorale; rendeva i giovani sempre precari ma li faceva/fa sentire "imprenditori di se stessi", etc). Come hotfix funzionò alla grande (in termini miopi di ottimizzazione del numerello degli occupati, ad erodere quello dei NEET), ma serviva una fase per rimuovere la hotfix e fare refactoring strutturale - per il quale un mandato non basta - e che mai arrivò. Il singolo che si incazza perché, una volta che ha finito il tempo del forfettario, inizia a pagare le tasse davvero dimostra che non ha compreso la legge di Lavoisier: qualcuno le tasse le dovrà pur pagare. Faceva meglio a lamentarsi anche prima, quando col forfettario di tasse ne pagava poco e niente.
@@kairosplayer5955oddio pochissimo contando irpef e inps stai sul 33%, molto meno dei 70% standard ma comunque non pochi rapportati ad altri paesi, non tanto in valore assoluto quanto in rapporto coi servizi ricevuti in cambio
@@Skyblob24 ma soprattutto che cavolo di corsi vorrebbe vendere uno che si dipinge come filosofo??? (questo è il vero arcano) ammenochè non è lui ad aver scritto i discorsi al ministro Giuli (magari guadagna così, il tal caso giusto farglieli pagare cari tali deliri 🙃)
DIciamo che il forfettario in Italia è un perfetto campione di come funziona il nostro paese: io (Stato) ti aiuto finché rimani "piccolo" e stai nel tuo. Se provi a emergere e creare valore (che diventa PIL), ti massacro. Non voglio creare valore, PIL, innovazione, progresso. Ti dò di che vivere e fattelo bastare, anzi, sii grato. Come l'impiego pubblico: sei intoccabile e illicenziabile. Però, se sei una persona brillante e "patriota" (in senso buono, non salviniano o meloniano...) e provi a fare qualcosa di valido a vantaggio della collettività, non solo non hai alcun premio, ma, anzi, il sistema crea le condizioni affinché, se sbagli, tu sia emarginato (o, peggio, mobbizzato o, nei peggiori casi, tu finisca sotto procedimento penale). Non è un un problema fiscale o normativo, è culturale. Lo Stato è spesso lo specchio del suo popolo. Noi siamo un popolo che vuole lo "Stato-mamma" che provvede a noi e ci da di che vivere e, in cambio, accettiamo di buon grado che lo Stato stesso non progredisca e che le cose non cambino. Non a caso l'impiego pubblico è visto come il Sacro Graal in Italia. Noi veniamo letteralmente cresciuti con l'idea che l'impiego pubblico sia sinonimo di felicità.
Ottima analisi. Concordo anche io, purtroppo. C'è da sperare che le prossime generazioni cambino marcia, grazie anche al fatto che i vecchi moriranno, e gradualmente anche la cultura che hanno propagato in questi decenni.
@@pietrobeta6588 Le prossime generazioni sono ancora peggio: rispetto ai loro genitori sono ancora più infettati da un socialismo da operetta, dove solo si prende e niente si da, e odiano il proprio Paese e lo Stato.
Beh, col fatto di essere praticamente illicenziabile, di non fare un ca**o da mattina a sera e potersi permettere di essere anche "assenteisti cronici", furbetti del cartellino, di non dover per forza esser laureato e con un salario che però ti permette una vita nella norma con qualche accortezza, ma anche qualche sfizio (puoi farti più che una vacanza in stati con una valuta più debole). Non è troppo lontano dal sacro Graal.
4:03 il punto è che se tu apri attività nel 2023, nel 2023 non paghi tasse Nel 2024 paghi le tasse sul 2023 e l’anticipo per il 2024, circa un 40% di anticipo. Nel 2025 paghi le tasse sul 2024, sconti l’anticipo e paghi l’anticipo sul 2025. Faccio un esempio sulla mia situazione: Ho aperto la mia attività nel 2021, nel 2021 non ho pagato nulla. A luglio 2022 ho pagato le tasse sul 2021, a dicembre 2022 ho pagato l’anticipo sul 2022. Quindi la cosa sembra strana tuttavia lo sfasò temporale è il fulcro del discorso. Andando più nel dettaglio nel 22 ho pagato rispetto al fatturato 21 il 36% (considerando contributi e fisco). Nel 23 ho pagato tasse rispetto al fatturato 22 del 12.5%. Nel 24 rispetto al fatturato del 23 ho pagato tasse pari al 21%. Essendo novembre posso anche stimare quante tasse pagherò nel 25 rispetto al mio fatturato 24, ovvero circa il 25%. Va considerato che ad influenzare queste differenze di tassazione vi sono molti fattori, il primo è che i contributi si deducono per regime di cassa. Pertanto se io verso i contributi del 22 nel 23, quelli li deduco sul fatturato del 23 non del 22. Inoltre io sono in flat tax, per cui la tassazione è più “bassa”, ma i contributi sono invariati nella %.
Arrivate le tasse dopo un anno di partita Iva, sapevi dell'anticipo del 100% sul secondo anno? Molti no... E si ritrovano con due anni interi in un colpo.
Non e' proprio cosi' soprattutto, come da tuo esempio, nel 2024. Se viene utilizzato il metodo storico l'acconto irpef e' del 100%. Roba complessa che i commercialisti stessi faticano a spiegare, piu' tutta una serie di adempimenti che cambiano di anno in anno. Un esempio quest'anno si poteva rateizzare secondo acconto irpef di novembre, anno nuovo non piu'
Per le SRL l'acconto IRES è 100% dell'importo dovuto sull'anno precedente (Quindi se devo pagare 20k di ires per il 2023, il mio acconto sul 2024 è 20k, totale 40k). Inoltre a dicembre le SRL hanno anche un acconto IVA sul quarto trimestre che è un meccanismo simile a quanto detto per l'IRES. Il problema di questo meccanismo perverso è che devi mantenere una crescita (in termini di EBITDA) costante o nulla per andare a regime e prevedere quante tasse devi pagare. Se hai delle variazione di EBITDA troppo grandi in positivo sai già che le pagherai l'anno dopo. Il problema è che se l'anno dopo vai male oppure ritorni nella tua performance media vuol dire che dovrai pagare tasse su guadagni previsti che non otterrai quell'anno e quindi a livello di cashflow son cazzi. Devi tirare in qualche modo quell'anno (rateizzando con ravvedimento operoso) e aspettare l'anno successivo in cui avrai presumibilmente dei crediti d'imposta. Questo è il vero problema perverso che bisogna imparare a gestire. Poi se ci mettiamo costi del lavoro dipendente si apre un altro cinema. Su RAL devi fare x1,5 e ottieni il tuo costo dipendente.
@@mauriziobaldicchi406 ma nel caso delle imposte sostitutive la base imponibile non è il fatturato? i costi sono già stati calcolati in base alla categoria d’appartenenza e l’importante è la soglia d’appartenenza o sbaglio?
Tutto bello eh. Però STRANAMENTE: - il 47% degli italiani non fa dichiarazione delle tasse - oltre il 40% di chi dichiara, dichiara meno di 15k - il 14% di chi paga le tasse, paga quasi il 2/3 del totale. E sono persone che dichiarano tra 30k e 50k Bellissimi tutti i discorsi (al solito di Dufer: banali e poco approfonditi) sul "socio occulto", ma il vero socio occulto di chi paga tasse è chi non le paga! Ps: sono partita iva da sempre
Serpente che si morde la coda: le tasse sono alte perché in pochi le pagano ok, ma allora fare controlli più seri, applicare una tassazione vera e concreta? Dovevamo aspettare il pos perché i baristi dichiarassero ogni fottuto caffè? Rick ha tutte le ragioni del mondo e lui forse paga tasse così alte perché dichiara tutto e in quanto tale ha tutto il diritto di lamentarsi e di richiedere un controllo più serio che porti un abbassamento della tassazione.
@@f1a1marini peraltro: "non concordo con la tassazione perché è sbagliata. E quindi vado in un Paese dove hanno una marea di norme illiberali e restrittive in confronto all'italia" Leggi: per il soldo sono disposto ad andare contro ad una marea di cose in cui credo. Davvero eticamente ineccepibile!
Fixare il problema della forfettaria mi sembra in realta' abbastanza semplice. In Repubblica Ceca, come libero professionista hai diritto ad una forfettaria fino a 80k di fatturato. Questa agevolazione si applica sempre, indipendentemente dal tuo fatturato. Se, ad esempio, fatturi 200k, i primi 80k saranno forfettari, i restanti 120k andranno sotto il regime standard. In questo modo continui ad aiutare i piccoli ma incentivi, chi puo', a crescere.
ragazzi non perdete il focus reale...il regime forfettario non incentiva a lavorare poco ma incentiva ad evadere tanto così rimani sotto i minimi e paghi poco pur lavorando come prima!
Serve anche ad aiutare studi/aziendine (es. studi di architettura) a far lavorare personale a P.IVA senza assumerli con contratto, non dimentichiamoci questa altra ladrata legalizzata.
@@lp7493avete risolto coi vostri due commenti. Rick dice di avere più commercialisti ma non ho capito che tavoletta gli hanno raccontato prima che aprisse l’azienda
@@miliziametallicascaricare cosa? C’è pieno di lavori dove non scarichi nulla, pensa un medico che fa visite specialistiche in studio. È il fiorire del nero perché conviene.
Incredibile come Rick Dufer abbia menzionato, e fatto suoi, tutti e soli i luoghi comuni portati avanti dalla nostra mediocre classe imprenditoriale, più abile a piagnucolare che a creare valore aggiunto
Se levassi le parole 'mediocre' e 'piagnucolare' da questo commento, ti renderesti conto come in effetti ci sia un problema oggettivo nel fare impresa in italia.
la classe imprenditoriale è mediocre proprio perchè non c'è apertura verso nuove imprese e imprenditori. Il figlio del papi che eredita la fabbrichetta sarà sempre un mediocre rispetto a chi è partito da 0
Certo, è risputo che orde di stranieri facciano a pugni per venire ad investire qui in Italia, Ma poi, potresti essere tu a creare valore aggiunto visto che ne sai!
La nostra classe imprenditoriale e tra i primi posti al mondo ..ti ricordo che il modello del nord est e stato studiato nelle universita italiane prima che venisse distrutto dalla sleale concorrenza cinese..Ma zano la capitale della sedia e Prato sono solo un esempio e quindi non dire cazzate
Secondo me, per come è impostato il video di Dufer, specie in termini di numeri, è damagogo. Io ho personalmente p.iva ordinaria (ex forfettaria). Allo stesso tempo ho una SRL ed addirittura busta paga dipendente. Mi reputo discretamente competente in merito di imposte anche se mi occupo di altro. Ebbene, TUTTE le srl in italia pagano "soltanto" IRES ed IRAP. Se vogliamo starci larghi possiamo calcolare un 30% ma, notare bene, si calcola SUGLI UTILI, non sul fatturato. Possibile che abbiano fatturato 230k e non abbiano spese di qlcun tipo? Stipendi loro, compensi collaboratori, costi di ufficio, utenze, rimborsi spese vari, licenze software... Mi sembra poco credibile. Se anche fosse, le imposte su 230k sarebbero 69k in saldo e 69k in acconto che però finisci di pagare A NOVEMBRE dell'anno in corso, quindi non è un vero e proprio anticipo visto che hai già fatturato la quasi totalità di quello che guadagnerai nell'anno solare. Lui parla anche di INPS, quindi secondo me sta calcolando i contributi sulle buste paga, che però non sono propriamente imposte. Ho avuto la fortuna di fare libera professione anche in altri paesi, compresa l'Islanda che aveva una flat tax al 40% ed IVA al 25.5%. Sicuramente siamo lontani dalle imposte Svizzere o Americane, ma piangiamo molto di più degli altri. In Belgio o appunto in Islanda pagano di più e si lamentano meno. My 2 cents.
Il problema centrale però è un altro, ovvero il gap che c'è tra forfettario e il resto. È quello il freno alla crescita di chiunque e quindi anche del paese. Senza contare che pagare un acconto su un utile non ancora calcolato di per sé è follia, che cazzo vuol dire che è l'anno in corso? Se quell'anno vivi una crisi per qualche motivo ti sotterra. È proprio un principio che non ha senso di esistere.
Bello come ci tiene in continuazione a sottolineare come lui lo fa per dar da mangiare alle persone e non perchè vuole fare impresa e quindi profitto. Se era per dar lavoro alle persone poteva aprirsi una onlus e prendersi uno stipendio base e aveva anche sconti sulle tasse. Cosi poteva crescere come onlus e dare lavoro sempre a piu persone. Basta con la lagna dell'imprenditore brava persona che vuol dare lavoro alla gente per piacere.
Un paio di anni fa, essendo completamente ignorante in ambito investimento e previdenza complementare, mi sono informato per capire se avesse senso passare da regime forfettario a regime ordinario per versare più contributi inps. Chi mi segue la contabilità mi ha fatto i conteggi e risultava che il primo anno in regime ordinario avrei dovuto versare in tasse, contributi, acconti, ecc, una somma più alta del fatturato dell'anno precedente...
se non stai in ordinaria non hai tutte le informazioni necessarie per monitorare un'azienda al fine di farla crescere se quello è il tuo scopo. Bisogna eliminare il nero quando si vuole diventare grossi. Tenere traccia di ogni uscita sia essa un costo o un investimento. È inoltre necessario integrare la fiscalità con il controllo di gestione e il marketing (cosa vendere a chi e come). Aprire una pizzeria e metterci a lavorare la famiglia per campare e farsi qualche vacanza grazie al nero non è imprenditoria...
Faccio notare che per quelli che escono dal forfetario esiste la flat tax incrementale, il concordato preventivo biennale e tante altre belle agevolazioni per chi ha redditi d'impresa e da lavoratore autonomo, rigorosamente persone fisiche. Il modello è quello purtroppo. Vogliono il paese delle botteghe, del libero professionista anni 60. Quello del paese dove passi e dici "quello fa l'avvocato!", "quello è commercialista!", "quello fa il dottore!", mi raccomando pronunciarlo con una nota di ammirazione, stupore, riverenza, e inginocchiarsi al passaggio. Sennò sanzione! Ecchecavolo!
Il problema non sono le tasse, sono i risultati degli investimenti derivanti da queste tasse. Quando scuole, ospedali e trasporti non funzionano, non sono efficienti, un paese è tecnicamente fallito perchè sono l’ossatura essenziale di un paese civile. Vivere del fantomatico turismo perchè “paese più bello al mondo” direi sia insufficiente o meglio, potrebbe esserlo, ma anche qui manca la capacità di investire nella cultura.
@ per turismo non intendo disco spiaggia e ombrellone in prima fila, allungando la mancia al tipo con la canottiera. Parlo di turismo strutturato come biglietti unici per più luoghi, prezzi congrui per visitare posti e musei che all’estero costerebbero il 300% in più. Con una galleria di quelle italiane alcune realtà all’estero ci gestiscono una fetta del PIL eccome, ma SANNO farlo. È un piccolo esempio di come con risorse minime fuori dal confine sappiano sfruttare al meglio ciò che possiedono, in Italia è esattamente il contrario: con l’abbondanza crei buchi di bilancio.
@@ilFarmacista ma appena proponi di magari, forse, un po' alla volta, far rispettare le regole a balneari e tassisti, apriti cielo. Quanti problemi che si incastrano malissimo in sto paese...
Tra le altre cose assurde in Italia, se hai una partita iva e vuoi fare una pensione aggiuntiva puoi scaricarla fino ad un massimo di 5.164,57 euro all'anno. Come mai questa cifra? Perché corrisponde a 10 milioni di lire. Siamo fermi ancora alle lire per argomenti quali pensioni integrative.
Tra l'altro si ha un bel da dire quando si parla di produttività rallentamento nell'innovazione: come si fa a fare innovazione, a migliorare un business, del cui miglioramento tra l'altro ha interesse anche lo stesso stato (in quanto più introiti = più tasse in valore assoluto), quando quelle risorse invece sono perse in tassazione?
RIP, la Cogito Studios è una SNC (non una SRL). Questo significa, tra le altre cose, che i soci "non si danno uno stipendio" ma tutti gli introiti sono tassati direttamente personalmente. Non puoi quindi neanche "lasciare i soldi in azienda", perché i soldi dell'azienda sono già a capo dei soci.
@@mr_rip se la società non ha un'organizzazione complessa, la snc solitamente conviene ed ha una burocrazia più snella, per esempio non hanno l'obbligo di avere un bilancio pubblico
@@donatotortella8061eh già...ma sto tizio le spara grosse da tanto...non poteva fare il prof di filosofia? Gli tirava il culo fare il precario come ho fatto io per anni e tanti altri ..poi ho cambiato lavoro
Io di finanza non capisco niente, voglio solo esprimere quella che è la mia esperienza: Sono un forfettario, guadagno in media 30k lordi l'anno e faccio ZERO nero. Lavoro da casa a costo quasi zero e si, so che non è molto ma sta crescendo pian piano. Il problema è che ora ho un figlio e vorrei valutare l'affittare un ufficio, ma "non mi conviene" in quanto nel mio regime ho un FISSO di spese (forfait) che posso detrarre come spesa. Voglio comprare nuova attrezzatura? Vado a rosicchiare la parte di guadagno che già scarico anche se in realtà ho speso zero.. e per me è demenziale perché lo stato mi sta dicendo "non investire, non spendere, non crescere". Non far girare l'economia affittando uno spazio, comprando un computer, aggiornando licenze.
Veramente lo stato ti sta dicendo che se vuoi dedurre le tue spese puoi farlo tranquillamente ma col cazzo che paghi il 5% di tasse, che mi sembra anche giusto
Veramente lo stato ti sta dicendo che ti fa un regalo, facendoti pagare un cazzo di tasse rispetto a qualunque altro regime fiscale. Passa all’ordinario, così puoi scaricare le spese reali, ma ti becchi anche la tassazione ordinaria… fai due conti e vedi cosa ti conviene. In generale il forfettari non ha ragione di esistere.
@@Ablertone fai presto a fare i conti: - al reddito lordo deduci i contributi (nel peggiore dei casi 24-30%); - applichi il coefficiente di deducibilità (dipende dalla categoria merceologica. Un avvocato ha una sorta di "franchigia" del 20% su cui non paga le tasse, mentre l'ambulante ha il 50%). Dovrebbe sostituire in maniera forfettaria l'impossibilità a dedursi i costi della propria attività; - a quel punto calcoli le tasse. Quindi quando dicono che un forfettario paga il 15% sul lordo, in realtà devi togliere i contributi, più il coefficiente di deducibilità. Quindi in questo caso lo calcoli su meno di 20.000€.
Disinformazione pura e semplice. Intanto se fai impresa ti devi informare su come funziona la fiscalità nel paese in cui stai facendo impresa. Poi è ovvio che se consideri anche gli acconti e i contributi arrivi a quella cifra. Se gli acconti sono più alti, l’anno dopo non pagherai imposte. Ma è matematica base. Smettiamola con sta paranoia delle tasse, ci sono tutti gli strumenti per la gestione fiscale e, soprattutto, nessuno ti obbliga a scegliere un tipo di società piuttosto che un’altra. L’intensità del trauma fiscale è inversamente proporzionale al livello di cultura fiscale dell’imprenditore. E quello di Rick sembra molto basso.
@ i discorsi da fare sono due: - se hai voglia di informarti, oggi, con qualche ora su Google e TH-cam, trovi tutto quello che serve per avere un’infarinatura generale. Diciamo il minimo indispensabile per non farsi sorprendere da 165k di tasse ;) - se hai già un consulente/commercialista chiedi e ti sarà dato (con quello che costano). Bisogna sfruttare le figure professionali che esistono e che possono sicuramente arrivare ad un livello di approfondimento notevole e, soprattutto, specifico per ogni situazione. Mi sorprende molto che Rick dica di avere addirittura due commercialisti e che nessuno gli abbia spiegato come funziona la fiscalità in Italia. Anche perché con quel fatturato un commercialista basta e avanza. A meno che uno dei due sia un suo parente o qualcuno che offre servizi pro bono.
Dufer o come cavolo si chiama, è quello che giudica chi ha dubbi su altre argomentazioni. Adesso che si scontra con la realtà gli sembra tutto assurdo... complimenti, finalmente si è svegliato
oltre che le aziende anche le persone fiseche con un buon stipendio pagano tantissimo. Un dipendente, con qualifica dirigenziale, con una retribuzione lorda di circa 80-90mila € paga un'aliquota media del 35% di irpef (ovvero 31600 su 90000€) a cui devi aggiungere i contributi previdenzali che sono altissimi e non recupererai mai, considerando il costo opportunità di investirli a lungo termine. è un sistema funzionale solo a professionisti evasori o che stanno nel forfettario e alle grandi imprese. Un sistema che va verso il fallimento
Infatti è da poco uscita la notizia che la stragrande maggiornaza delle tasse in italia è pagata dai lavoratori dipendenti con reddito superiore a 40k(eccomi qua).
infatti terribile. considera che molti si fanno pagare volentieri gli straordinari o anche alcuni aumenti come rimborso spese forfettario, in modo da non sforare scaglione o da non vedersi quasi la metà dellà aumento eroso dalle tasse
@@lucaferri7626L'ho visto fare anche io, sarebbe a tutti gli effetti illegale... Però poi vedi forfettari che con 80K di fatturato lordo pagano il 15% di aliquota, e magari si lamentano pure perché "Eh ma la P.IVA è terribile, voi dipendenti avete pagate vacanze malattie, e poi avete 13esima/14esima..." (Discorsi reali, giuro) e pensi che tutto sommato non è così immorale se un po' di soldi allo stato li rubi anche tu 😂
Io sono un forfettario e non mi sognerei mai di uscirne. Le motivazioni le hai dette molto bene in questo video. Per guadagnare la stessa cifra netta con una partita iva normale dovrei fatturare almeno il doppio. Molto meglio lavorare meno e meglio consentendomi di vivere tranquillo.
19:15 Sono giovane e stupido e di queste cose mi informo solo ora, e la questione della "funziona continua" è la prima cosa che mi è venuta in mente appena ho sentito di sta cazzata della tassazione a fasce di reddito
@@1998marcom Infatti la cosa migliore sarebbe la funzione integrale (continua per definzione) di un polinomio - parametri e grado da discutere - , che è (a meno di tassazioni "negative") strettamente monotona. Probabilmente tutti quelli che hanno una abitudine logico - matematica vorrebbero essere coccolati di più, ma mi piace sempre ricordare che viviamo in un sistema dove il quorum del referendum abrogativo, per come è posto rende più potente non andare a votare che votare "no", con una palese inefficacia dello strumento. Quindi quando vedo che milioni di persone comunque imperterrite votano ugualmente "no", alla fine mi dico che andare a proporre funzioni monotone, polinomi, integrali ("no ma io non c'ho mai capito niente di matematica, per carità che tanto non serve a niente") sarebbe, nel migliore dei casi, fiato sprecato.
@@Tommaso_Cavanacome la fai questa funzione,in base a cosa...ci sarebbe cmq gente che si lamenta...i gradini nascono dal passato per semplificare la vita a colori che facevano i conti a mano...allora io dico...oggi con l informatica nemmeno dei commerciali avresti bisogno e potresti fare tutto i quasi in tempo reale o giornalmente
@@lelez75 infatti ho detto che grado del polinomio e parametri sono da discutere, e quella è una scelta politica. Il punto di fondo è che non hai più effetti a gradino, certo potresti avere una curva molto ripida.. ed il problema un po' si ripresenterebbe, ma avresti più continuità. Non sono P.I. ma penso che i commercialisti oggi servano soprattutto per pagare meno tasse possibili, quindi detrazioni, deduzioni, etc; non tanto a fare un calcolo diretto. Il lavoro sarebbe praticamente zero!
GRAZIE! Un bel video video su principi di economia e finanza. Qui sono veramente first principles, senza invischiarsi inutilmente in dettagli come codici ateco come fanno i commercialisti, anche quelli che “divulgano” su youtube. È sempre più raro vedere una sana dose di scetticismo anche verso qualcuno con cui si è d’accordo. Concordi con gran parte del video, ma le cifre buttate ACDC suonavano un po’ esagerate ed è giusto dirlo. E non è che se sono d’accordo con Du Fer (per una volta) allora devo sorvolare sul fatto che esce i numeri dal cappello senza spiegare se sono acconti o no (come ho visto fare in passato da persone che finché collaboravano con Du Fer gli lasciavano passare ogni cosa). E poi quello che serve qui è una sana dose di STEM. La retorica sul socio invisibile la possiamo lasciare agli umanisti (e alla cash-flow academy, che mi sembra che i bot avessero uno script sul socio invisibile, ma forse ricordo male). Noi vogliamo la funzione monotona non decrescente. Formule e grafici, non chiacchiere. Grazie!
posso dire che (da ignorante) sto per finire il mio primo anno di p.iva forfettaria, e sì le tasse vere e proprie allo stato, sono irrisorie, ma dovendo aggiungere OBBLIGATORIAMENTE inps, arrivo ad una pressione fiscale nel primo anno del 46 %? (si mi anticipo le cose per l'anno dopo con gli acconti) però trovo comunque che sia una cosa che possa stroncare molte persone in ogni caso, che non ci arrivano al anno dopo. Io ci son rimasto un po' male, perchè dicono appunto incentiviamo i giovani ecc, ma come faccio ad incentivarmi se devo aspettare almeno due anni per avere un margine decente. Perchè oggettivamente quando inizi, magari ti compri attrezzatura (faccio il filmmaker) , hai delle spese, quindi se le aggiungi al 46% di pressione, cosa ti rimane? p.s riconosco che ci sono condizioni peggiori (mio papà me ne parla spesso) , però non riesco proprio a seguire il filo logico, ove questo modo fiscale possa aiutare davvero qualcuno che sta iniziando. magari mi sbaglio, però ecco volevo condividere una mia esperienza da 21 enne
l'irpef forfettario è al 15, se aggiungi il 26 di inps come fai ad arrivare a 46? hai dimenticato di dire che versi non sul 100% del fatturato, nel mio caso sul 78%.
@@miliziametallica ti dico , facendo due conti, contando saldo irpef, acconto 1 irpef, saldo inps, acconto 1 inps, ed infine acconto 2 irpef e acconto 2 inps, mi vien fuori che sul mio fatturato, la quota di tasse che pagherò nel 2025 sarà il 46 % del mio fatturato Poi certo mi sto anticipando dei soldi per l'anno dopo, però il mio discorso era proprio questo ossia che ne primo anno di attività è tutt'altro che invogliante. Che ne pensi?
@@miliziametallica si 78 , io leggo e il mio commercialista mi ha detto che ci sono nel primo anno di una attività, 2 acconti perchè non hai nulla di pregresso.
Che poi sarebbe facile se solo implementassero gli scaglioni come già ci sono in tante altre cose delle spese italiane (vedi bollette del GAS). Tu sai che i primi 85k vengono tassati al 5/15% e saranno sempre tassati in questo modo + da 85k ai tuoi ipotetici 100k facciamo che vengono tassati al 22% (chiaramente solo la differenza tra i 100K e gli 85k). In più aggiungi le componenti fisse che già comunque prima di raggiungere la barriera pagavi. In questo modo hai che dopo gli 85k comunque il tuo netto sale, solo meno velocemente. Che pure ci sta. Però non ha senso che superata la barriera degli 85k tu guadagni di netto di meno, è proprio stupida come cosa. Fa venire voglia di cappare il forfettario, andare all'estero (magari tipo Austria, Francia, Svizzera, Slovenia per stare vicino all'Italia se vuoi mantenere gli stessi clienti) prendere agevolazioni lì e poi ritornare col decreto rientro cervelli e farsi altri 5 anni di agevolazioni per poi andare di nuovo fuori. Vedi tu se bisogna fare questi giochetti per portare a casa una somma decente
L'unica cosa positiva di questo sistema folle è che paghi le tasse a posteriori e quindi detieni per mesi(un anno e mezzo il primo anno) soldi che poi verserai in tasse. Questo ti dà l'opportunità di investire questi soldi e farci un ricavo che ammortizzi le tasse, in un periodo storico con tassi decenti(basta un conto deposito o un ETF monetario) questo si traduce in un vantaggio rispetto ad altri stati dove versi l'IRPEF ogni mese. A livello mentale sarebbe forse più sano pagare ogni mese una quota piuttosto che vedersi rate da decine di k ogni tot mesi; è un sistema che favorisce chi si fa bene i calcoli di quanto pagherà e sa investire di conseguenza. E' una magra consolazione certo, ma si cerca di vedere il lato positivo in mezzo al disastro. P.s: Il problema del regime ordinario è che è un regime che funziona solo se abbatti l'IRPEF scaricando spese e quindi non si presta a lavori intellettuali o moderni dove non ci sono o quasi spese vive, è un divario tra legge e paese reale che la politica dovrebbe capire e adeguare.
Puoi sempre scaricare in parte l auto, la benzina, il pranzo...cene di lavoro...bollette internet se hai lo studio in casa...computer, software...che é cmq roba che pagheresti cmq
@@lelez75 anche se scarichi quello che dici è difficile abbattere un' Irpef così pesante. Il PC e la macchina non le compri ogni anno e le puoi scaricare in una certa percentuale e in tot anni. Anche se ti impegni (e diventa quasi un secondo lavoro) non se ne esce, non conviene.
Lo stato che si assiste e non assiste. È come se lo stato sia il villain e chi lotta è un eroe. Il secondo, affrontando una lotta quasi persa il partenza o fa lavoretti in nero per aumentare un po' lesperienza o parte verso nuovi orizzonti perché il villain è talmente potente che è inutile combattere.
Rick Du Fer ha appena scoperto che deve pagare le tasse! Chi l' avrebbe mai detto ???? Mi ricorda quella volta che ha scoperto che un lavoratore che sciopera un giorno non percepisce lo stipendio per quella giornata 🤣
Sempre un peccato vedere commenti di persone che palesemente non sanno niente di una realtà, ma la giudicano come se la conoscessero. Dedichiamo tanto impegno ogni giorno e si cerca di portare un progetto culturale nel modo più sostenibile e coerente possibile, non puoi sapere le difficili decisioni che ci sono dietro, e lo capisco da una parte perché è molto complessa, ma dall'altra penso sia più utile riflettere su se stessi e pensare di fare le cose al meglio, che denigrare il lavoro di altri sperando di sentirsi meglio.
Al di là degli autonomi, un discorso simile lo vivo nella mia srl con commercialista e consulente del lavoro terrorizzati che la mia società possa superare i 15 dipendenti... oltre i 15 dipendenti scattano tutta una serie di adempimenti per i quali vivo costantemente un terrorismo psicologico da parte dei miei consulenti (aumento quota versamenti INPS, obbligo di assunzione di un disabile eccetera). Mi pare assurdo che un piccolo (piccolissimo nel mio caso) imprenditore debba sentirsi in colpa perchè decide di non castrarsi autonomamente (o non decide di intraprendere strade diverse da quelle previste dalle norme di legge, ad esempio "assumendo" a partita iva).
È utopia pagare le tasse in automatico nel momento in cui si incassano i soldi di una fattura? Niente commercialisti per darmi notizie nefaste. Cash flow immediato per lo Stato. Possibilità di un controllo più granulare e automatizzato da parte dello Stato in modo da andare a far le pulci prima a chi fa le zanzate sotto banco.
@@augustopedron6349il senso è che se decresci potrebbero esserci delle colpe interne. Magari si perdono di vista i bisogni dei clienti, sperpero di danaro inutile, obsolescenza delle tecnologie utilizzate non affrontate ecc… Mentre chi cresce generalmente è perché sta creando valore o comunque produce valore in costante aumento. Ovviamente entrambi i casi sono da considerare al netto di eventi straordinari sia in positivo che in negativo.
che meraviglia quando mi imbatto in video che mi fanno dire non ho perso tempo, Giorgio e anche Paolo Coletti , in campo finanziario ... continuate cosi.
Anche per noi dipendenti pubblici la tassazione è onerosa,ormai viaggia al 42%, vedersi mangiare praticamente metà stipendio,a fronte di risposte statali inadeguate,servizi e sanità allo sbando ,e tantissimo lavoro sommerso impunito, fa girare non poco le gonadi
Mi piacerebbe un sistema che non richiedesse obbligatoriamente commercialisti o patronati, che mi facesse pagare in percentuale sul guadagno anche abbastanza alto ma che potrei tenere sempre sotto controllo sapendo in ogni momento quanto pagherò di tasse e non prevedesse l'acconto 😊 P.s. eliminare la marca da bollo!!!
Raga non lamentiamoci troppo del forfettario, se no rischiamo veramente di trovarci più nulla. Basterebbe un forfettario ad uscita progressiva e non una funzione a scalino
Funziona esattamente così il primo anno non paghi tasse. Il secondo anno paghi il primo più gli acconti per il secondo. Come hai detto bisogna vedere i costi. Ipotizzando una struttura aziendale molto snella è normale che i costi siano minimi, poi dipende da come un commercialista ti prepara al cambiamento da forfettario a "ordinario"; e quindi trovare i possibili angoli di "elusione". Se si apre un srl si può cmq rimanere nel forfettario. Si apre un azienda dove te che sei forfettario avrai meno del 50% o cmq meno della maggioranza del capitale cosi puoi fatturare alla tua società. Poi bisogna sempre valutare il forfettario perché sei escluso da qualunque tipologia di detrazione nel tuo modello dei redditi a causa degli indici di redditività; dunque se si volessero usare "bonus o varie detrazioni bisognerebbe valutare sempre in che tipologia di codice ateco si è (sempre considerando il forfettario). Insomma il forfettario conviene di molto quando ci si trova negli indici di redditività molto bassi (40%) mentre se ci si trova nel (78%) bisogna iniziare a valutare e avere un consulente che abbia la voglia di simulare tutte le possibilità. Nella fiscalità se trovi il giusto consulente nonostante le alte tassazioni trovi cmq il modo di pagare molto meno rispetto a quello che si dovrebbe facendo il "corretto". Poi ci sarebbe da fare un discorso più articolato e preciso facendo un distingua tra imposte sui redditi e contribuzione previdenziale ecc ecc.....
si deve considerare anche la parte contributiva e il ragionamento dovrebbe essere centrato su quanto il pagamento di tasse e contributi incida sulla liquidità disponibile
L'articolo 53 della costituzione ci dice che ognuno deve contribuire in ragione della propria capacità cosa che significa che deve essere progressiva. Una funzione propriamente continua non si può fare ma si potrebbe pensare una funzione con derivata non continua ovvero cambiare la pendenza della retta dopo una certa soglia di reddito.
Sembra tu abbia detto cose sensate mentre hai detto due cose false. 1) contribuire in base alle proprie disponibilità non implica automaticamente che le aliquote marginali debbano essere crescenti, ma solo che la funzione tasse = f(lordo) sia monotona crescente, per assurdo anche logaritmica. 2) arcotangente.
@mr_rip nell'articolo stesso si parla sistema progressivo quindi si l'aliquota marginale deve crescere. Detto in parole povere la flat tax completa non si può applicare per costituzione. Per il discorso della derivata effettivamente ho fatto un errore grossolano però va beh ci siamo capiti 😅. Intendevo una derivata a scaglioni comunque
L’ultima proposizione dell’articolo 53 Cost. dice che “Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Questo significa che non ogni aliquota deve essere progressiva, bensì che nel complesso il sistema tributario lo sia. Di conseguenza, ragionando in termini di funzioni, non vuol dire che una funzione continua sia incostituzionale, ma soltanto che quella funzione continua non abbia la capacità di caratterizzare l’intero sistema
In Italia diviene poco efficiente dopo i 70k. Il regime forfettario porta i professionisti a fare nero. In Italia il drenaggio fiscale ha ucciso la classe media molto di più che lo scarso aumento dei salari.
Personalmente con p.iva forfettaria ho un utile di 60k e rotti annui, onestamente non la vedo troppo come una limitazione attualmente anche perché con 5k di stipendio mensile ho poco da lamentarmi
Le numeriche sinceramente non mi tornano tanto, soprattutto quella del suo amico che paga 100k di tasse su 120k di fatturato. Secondo me qui ci stanno mettendo insieme Tasse + Inps che sono oneri personali e anche IVA che però si recupera e quindi non è un costo e anticipi che li recuperi l'anno dopo. Insomma, un po' di numeri buttati a caso
@@mattiabigi001 l'iva in azienda come quella di rick dove non hai acquisti non la recuperi per nulla. E anche l'inps alla fine sarà personale e non della ditta ma pagare devi sempre pagarla.
@@andreabarcellini Se non riesci a recuperarla c'è un problema di pianificazione fiscale allora, poi inps va comunque pagata si ma se facciamo i conti fatti bene esce una cifra normale non il 70% come dice lui. Poi in ogni caso le tasse (tranne inps) si calcolano sull'utile quindi assumere personale puoi farlo perchè la spesa di personale si scarica al 100% quindi è falso dire "con quei soldi ci avrei potuto prendere una persona" in quanto appunto è una spesa detraibile.
Ma ancora co sta pianificazione,in italia si paga troppo stop uno se la può girare come vuole ma lo stato è ingordo fiscalmente e punitivo se vuoi crescere
@@mattiabigi001 alcune attività non hanno acquisti o ne hanno pochissimi e quindi di iva non recuperi assolutamente nulla. Ti faccio un esempio assurdo ma esemplificativo: un insegnante che apre partita iva per lezioni private ha 0 costi fissi. Con un regime forfettario pagherebbe 15% irpef e 26% insp sul 78% del fatturato (circa un totale di 33% di tasse). Se passasse nel normale avrebbe un minimo del 23% irpef, 26% inps, 22% iva per un totale di 71% tasse
Io ignorantissimo in materia chiedo : Se ho capito bene, siamo ultimi in Europa per produzione perché essendo noi uno stato con piccole/piccolissime imprese queste ultime si ritrovano a non superare certe soglie con carichi di lavori che non devono appunto superare certe soglie di fatturato facendo a nero certi lavori per sopravvivere? Sperdo di essere stato chiaro 😅
@@justme9084 la cosa che mi fa arrabbiare è che in Italia fino al 2020 se uno si accontentava dei suoi 16-1700 al mese vivevi bene e non avevi troppe pretese dalla vita; adesso con un 40% di inflazione in 3 anni quei soldi non sono neanche lontanamente sufficienti per campare bene, ma se vuoi fare quel qualcosina in più col lavoro e puntare a 2200 netti mensili o di piu, vieni tassato così pesantemente che ti passa ogni minima ambizione, costringendoci tutti a restare intrappolati nella classe medio-bassa.
@@adrianlungu4638 guarda , bisogna fare buon viso a cattivi gioco. Lo stato vuole incularmi? Benissimo, trovo il modo per incularlo, Semplice. (Sicuramente usciranno i buonisti a dire che per colpa nostra l'Italia è nella merda, gli stessi che per anni hanno votato sinistra con i prosciutti negli occhi )
Il regime forfettario non è fatto per gli artigiani o per quelli che vogliono fare impresa e avere dipendenti. È fatto per i professionisti iscritti ad un ordine con una propria cassa previdenziale, che collaborano con uno o più studi professionali e magari portano avanti qualche cliente/commessa in autonomia. Il limite di 85k è esagerato, perché il singolo professionista può fare concorrenza sleale a quegli studi che potenzialmente richiederebbero la sua collaborazione. Un professionista che collabora con studi professionali (penso per es ad un architetto o un commercialista) ha spese irrisorie da dover scaricare, quindi non può giocare sull’imponibile e si ritroverebbe a dover pagare tasse troppo sostanziose per fatturati minuscoli (di 30k/anno se va bene). Quando il regime forfettario aveva la soglia di 35k/anno era perfetto, perché ti obbligava a passare ad un regime ordinario semplificato nel momento in cui ti creavi un portafoglio clienti in grado di farti camminare da solo, aprendo un tuo studio (quindi con spese da poter scaricare) e magari chiedendo ad altri professionisti di collaborare per alcune commesse, scaricando quindi altri costi.
Questo perché lo stai vedendo limitato a una piccola parte. Il forfettario è utilizzato anche da medici che in questo momento coprono turni in ps che altrimenti sarebbero scoperti, e non possono far certo concorrenza in alcun modo a un pronto soccorso.
@@FabioPizzigallo la mia risposta non esclude il caso da te citato, anzi, lo comprende tranquillamente. Il concetto della concorrenza, era utile al solo scopo di criticare il tetto troppo elevato. Nel tuo esempio si parla di professionisti, con iscrizione ad una cassa previdenziale e che prestano attività presso un ente terzo, esattamente quello che ho descritto👌
@@poch3510 e appunto il mio dirti che non li comprendi è proprio in relazione al tuo pensiero sul tetto elevato... quel tetto è troppo basso in questo caso, non ha senso un tetto più basso per i motivi che riporti.
@@FabioPizzigallo aiutami a capire, cosa intendi precisamente per coprire turni altrimenti scoperti? Parliamo di medici dipendenti in struttura che fanno degli extra e devono aprirsi una p. Iva, parliamo di medici liberi professionisti che oltre alla propria attività principale fanno degli extra o parliamo di medici liberi professionisti che basano la loro attività su questo tipo di servizio?
Ciao Giorgione poeta :-) Sembri leggermente complottista a dire che lo stato ha scelto i confini attivamente di dove un cittadino può stare. Io penso che sia successo per caso poiché chi aveva bisogno di voti ha fatto diversi accorgimenti per avvantaggiare chi poteva dare voti. Quindi è successo in modo accidentale.
Nella vita ho avuto ditte singole, società e cooperative. Posso serenamente dire che lo stato italiano è vessatorio e arraffone, è contro il lavoro e l'impresa. Posso altrettanto dire che si andava bene fino al 2000.
D'accordo con il punto di vista di Giorgio sul regime forfettario. Tuttavia, è un argomento altamente divisivo: tra i suoi utilizzatori è raro trovare qualcuno che non lo difenda a spada tratta, spesso senza comprenderne le distorsioni e le ingiustizie che genera. Ad esempio, alcune categorie professionali nel settore della progettazione edilizia si lamentano frequentemente, auspicando la trasformazione dei propri contratti di finta collaborazione professionale in veri e propri contratti subordinati, con tutte le garanzie che ne derivano. Se il regime forfettario non esistesse, il confronto tra il regime ordinario da libero professionista e un contratto di lavoro subordinato risulterebbe molto più equilibrato in termini di costi e tassazione. Tuttavia, il forfettario elimina alla radice ogni discussione sul merito, poiché distorce profondamente le economie delle aziende che ne fanno largo uso.
Non ho capito: tu conosci progettisti (architetti/ingegneri immagino) che si lamentano del loro inquadramento come finte p.iva ma che non comprendono le ingiustizie che genera il forfettario? O intendevi che sono tra i pochi a rendersene conto?
@@frared2704. Ciao! Quello che noto è che molte persone si lamentano del loro inquadramento come finte partite IVA, ma vedono comunque il regime forfettario come un aiuto alla loro situazione. A mio avviso, avviare una battaglia contro le finte partite IVA senza considerare o includere il tema del forfettario ha poco senso. Questo perché aziende e lavoratori, nel valutare i due scenari possibili (forza lavoro come finte partite IVA o come dipendenti), effettuano sempre un confronto economico. Il regime forfettario, infatti, è estremamente vantaggioso rispetto alle aliquote IRPEF del regime ordinario(la differenza è quasi imbarazzante). Per questa ragione, nel confronto con un contratto da dipendente, il regime forfettario vince a mani basse. Facciamo un esempio: se un'azienda volesse mantenere invariati i salari netti dei finti dipendenti trasformandoli in dipendenti reali (e ipotizzando che questi finti dipendenti rientrino tutti nel forfettario), i costi aziendali sarebbero molto più elevati rispetto a uno scenario in cui il forfettario non esistesse. Senza il forfettario, infatti, il confronto sarebbe tra una partita IVA in regime ordinario e un contratto da dipendente, rendendo il divario economico meno marcato. Altra strada sarebbe accettare salari netti piu bassi per maggiori garanzie, ma anche li, molto impopolare. Che poi se non ci fosse quel regime, in molte industries il risultato sarebbe di far ricadere i costi sul cliente finale, potresti avvantaggiare il nero, ma non ci sarebbe svantaggio competitivo rispetto ai competitors. My 2 cents eh
@@frared2704 Ciao! Quello che noto è che molte persone si lamentano del loro inquadramento come finte partite IVA, ma vedono comunque il regime forfettario come un aiuto alla loro situazione. A mio avviso, avviare una battaglia contro le finte partite IVA senza considerare o includere il tema del forfettario ha poco senso. Questo perché aziende e lavoratori, nel valutare i due scenari possibili (forza lavoro come finte partite IVA o come dipendenti), effettuano sempre un confronto economico. Il regime forfettario, infatti, è estremamente vantaggioso rispetto alle aliquote IRPEF del regime ordinario(la differenza è quasi imbarazzante). Per questa ragione, nel confronto con un contratto da dipendente, il regime forfettario vince a mani basse. Facciamo un esempio: se un'azienda volesse mantenere invariati i salari netti dei finti dipendenti trasformandoli in dipendenti reali (e ipotizzando che questi finti dipendenti rientrino tutti nel forfettario), i costi aziendali sarebbero molto più elevati rispetto a uno scenario in cui il forfettario non esistesse. Senza il forfettario, infatti, il confronto sarebbe tra una partita IVA in regime ordinario e un contratto da dipendente, rendendo il divario economico meno marcato. Altra strada sarebbe accettare salari netti piu bassi per maggiori garanzie, ma anche li, molto impopolare. Che poi se non ci fosse quel regime, in molte industries il risultato sarebbe di far ricadere i costi sul cliente finale, potresti avvantaggiare il nero, ma non ci sarebbe svantaggio competitivo rispetto ai competitors. My 2 cents eh
Ma di cosa stiamo parlando? Come si fa a fare un discorso serio sulla tassazione quando i dati di partenza sono elencati a caso e non sono confrontabili? Che le tasse siano antipatiche e vorremmo pagarne tutti meno mi sembra abbastanza ovvio, ma per discutere davvero dell'argomento non possiamo prendere per buono che lui abbia pagato 160k di tasse su 230k di FATTURATO
Infatti video di un qualunquismo imbarazzante 😂 il tutto senza specificare la forma societaria dell’azienda che Rip ha supposto essere una Srl mentre nei commenti leggevo che probabilmente Du Fer e socio hanno una snc… poi il forfettario non nasce certo per fare impresa con dipendenti ecc ma per i liberi professionisti e in tale ottica ha molto senso. Se vuoi crescere forse è meglio puntare ad avere una società di capitali dove se non sbaglio paghi solo iras al 26 sugli utili…
Una chicca del forfettario che non avevo capito bene fino ad un mesetto fa quando ne ho parlato con la mia commercialista: il limite di fatturato per mantenere il regime forfettario l'anno successivo è di 85k e questo è facile da capire. Quello che non si dice spesso è che se vai oltre i 100k la perdita del forfettario DIVENTA RETROATTIVA PER L'ANNO IN CORSO. Cioè, tutto il reddito dell'anno in corso ti viene tassato secondo il regime ordinario e per di più bisogna pagare anche l'IVA sulle fatture già emesse!! Quindi in pratica bisogna andare a rincorrere i clienti per stornargli le fatture anche già pagate e riemettergliele con aggiunta dell'IVA. Ovviamente, le eventuali spese che hai fatto senza fattura non le detrai più.
Il forfettario va benissimo per chi forfettario lo era già, lo è oggi, e lo sarà sempre come fatturato. L'idraulico, l'avvocato scarso, l'architetto in una zona con poco lavoro, l'elettricista, quello che fa montaggio video e viaggia tutto l'anno... Per loro è perfetto...erano già in quegli standard di fatturato, e si vedono quindi abbassare le tasse. Per chi vuole creare un'azienda, con macchinari, dipendenti, automezzi, capannone ect ect è impensabile. Come letto in un commento, bisognerebbe applicare un forfettario (fino a 85k) anche alle società. Nel senso che se fatturi 1milione, per i primi 85mila € le tasse le paghi da forfettario, e poi in regime ordinario. Così facendo magari in quegli 85k ci fai scappare il tuo stipendio e ci vivi, e il resto (che rimane dopo le tasse in regime ordinario) lo investi nell'azienda.
Ehm ma forse non è chiaro che il forfettario paga tasse sul fatturato e in base alla tipologia dell’attività e NON PUÒ scaricare niente… Meglio un 24% o quanto é(non vivo in Italia e quindi non so al 100% come funziona da quelle parti…)di una SRL piuttosto che un 5\10% sul fatturato eh… Il forfettario va giusto bene per il primo anno o Max due anni, per vedere un po’ se si è portati a lavorare in proprio senza investire troppo(con due lire avvìi tutto), ma poi si passa a SRL o ESTERO, se no davvero vuol dire che qualcosa nel business non funziona, anche perché avere p.iva per guadagnare 1000€ al mese molto meglio andare a lavorare al MC… Per avere senso un lavoro in proprio, ma minimo minimo bisogna puntare almeno a 5000€ mensili, ricordiamoci che non ci sono ferie pagate, non esiste malattia, si lavora 24h, livelli di stress assurdo… altro che indipendenza(parlo di chi pensa che 1000€ al mese in proprio sia meglio che non 1000€ sotto padrone….)
Boh... Secondo me fa delle tasse un unico calderone, include le tasse della società e le tasse delle prossime che hanno collaborato più i contributi... Sarebbe più corretto, in questo caso, parlate di tributi e non di tasse, benché l'analisi vada divisa in due parti, personale e aziendale. Se lui ha fatto l'imprenditore e basta(ossia gode dei dividendi e basta, non ha una salario) viene tassato alla fine 5 se non sbaglio dell' 26% circa, il resto viene poi tassato alla società, se non erro più o meno in percentuale simile. Vuol dire che si viene tassati più o meno alla fonte del 46% circa. Se si riceve un salario dalla propria azienda gli importi cambiano, ma chi sono anche i contributi di cui non si è parlato finora... È complesso, di base, ma neanche tanto. Se poi si va nei rivoli di deduzioni e detrazioni la cosa è più complessa...
Quando un aereo sta per entrare in stallo (rischio di precipitare), il modo di salvarlo è fallo precipitare... Prendendo velocità così, si può evitare lo stallo. Idem per il debito pubblico: abbassare le tasse per incentivare la crescita.
Il carburante sono le persone che VORREBBERO lavorare ma non aprono aziende perché le tasse sono proibitive. Ho svariati conoscenti che hanno aperto e chiuso dopo 2/3 anni perché avrebbero dovuto ipotecare la casa per gestire i debiti contratti per mantenere l'azienda. Questo sistema è malato. @@marcospacchi8443
@@Uomo-rattoanche! Ma prima abbassare le tasse per chi lavora, eliminare gli sprechi burocratici( che pesano il doppio dell'evasione). Dare la,colpa per il fallimento della politica, all'evasione è semplicemente ridicolo ed è una paraculata per far scannare i cittadini tra di loro. Così non capiscono dove sta il vero problema del perché l'italia sta marcendo. Stesso discorso degli immigrati che " ci rubano" il lavoro. Colpa loro, sì. Invece i nostri politici gestiscono con tanto amore e zelo la cosa pubblica...
Premetto che non conosco perfettamente il sistema tributario italiano, però ogni volta che provo ad approcciarmi ad esso per cercare di comprenderlo ho l'impressione che mi sfuggano alcuni elementi. È vero che in Italia c'è chi si lamenta, ma allo stesso tempo di SRL con 50/100/150 dipendenti ce ne sono, e non mi sembra se la passino male. È anche vero che la maggior parte di queste sono state fondate negli anni 80 e 90, ma la situazione all'epoca non era immensamente migliore rispetto a quella attuale, altrimenti saremmo cresciuti molto di più pre-2008. Quindi vuol dire che la crescita è in qualche modo possibile, semmai il problema è che mancano SPA. Inoltre, Rick afferma che è difficile acquistare case di proprietà in Italia, ma questo è palesemente falso perché uno dei problemi decennali dell'Italia è proprio l'eccessivo investimento nel mattone (ci sono anche quelli che hanno la seconda casa al mare o in montagna), contribuendo, tra l'altro, alle rendite di posizione. Onestamente, vedo una certa discrepanza tra lo stile di vita condotto da una grande fascia di popolazione e l'entità di queste lamentele.
sul discorso della casa, penso sia oggettivo il fatto che una partita iva abbia più difficoltà ad accedere ad un mutuo essendo che non ha un contratto indeterminato e uno stipendio fisso
@LORENZO59003 in che modo questo sarebbe "oggettivo"? Stai dicendo che un dipendente che guadagna 1500 € al mese è più agevolato? Tutte queste invettive a difesa delle p.iva italiane francamente non riesco a comprenderle.
Io quando dopo decenni di piva ordinaria sono riuscito a passare alla forfettaria del 15% su parte del fatturato mi sono trovato per la prima volta in vita "benestante" :) almeno come sensazione...per veri motivi prima non mi era stato possibile ma davvero un altro mondo perché hi ha poche spese da dedurre
Anni fa ho aperto la p.iva nei regimi dei minimi, poi sono passato a regime ordinario perché il materiale che acquistavo aumentava e ho deciso così, successivamente ho chiuso l'attività per la crisi dell' elettronica e a distanza di anni ora mi ritrovo dipende ma nuovamente con p.iva ordinaria e questo aiuta enormemente per delle spese che mi paga il datore di lavoro. Detto questo, se hai un forfettario e apri parallelamente una srl perdi il forfettario? Perché se così non fosse l'esubero degli 80k lo metti lì e finché il valore non diventa sensato non chiudi la p.iva personale, oppure se non si può allora pensare di aprire un p.iva estera sempre con lo stesso ragionamento
Svelo una cosa a questo amico: hanno scoperto l'America! E forse pure l'acqua calda! Il forfettario ha permesso di campare a tante attività, soprattutto di servizi (è poco adatto al commercio visti i limiti di fatturato) che altrimenti avrebbero avuto bassissima redditività. L'amico in questi anni se l'è cacciata ogni anno con un 5 o 15% e ora che paga normalmente come tutti noi giustamente gli brucia il culo. Benvenuto in Italia caro amico. Il forfettario è una delle poche cose buone che ha sostenuto la lega e ne hanno aumentato i limiti. Ricordo nel 2014 era a 30 mila euro. Na cosa ridicola
Le aziende che non riescono a stare sul mercato dovrebbero fallire non essere sussidiate, altrimenti fai la fine di AlItalia. Così magari le persone iniziano a capire che votare gente preparata sia utile e non arrivare al 20/30/40% di astensionismo.
Il forfettario è un prestatore d'opera. Srl è una cosa che dovrebbero aprire chi ha le competenze per farlo,ma in Italia tutti hanno competenze poi piangono.
Un' altra assurdità del regime forfettario è che un professionista ha gli stessi limiti di un commerciante. Io da commerciante ho una quantità di costi non assolutamente paragonabile ad un avvocato ad esempio, ed è logico che l'avvocato a parità di incassi (pur avendo dei costi forfettari piu bassi) guadagnera molto di piu di me. Oltre al fatto che io da commerciante sto subendo molto piu rincari rispetto ad un avvocato che ha pochi o zero costi... Il regime forfettario è importante, ma andrebbe rivisto, e sicuramente aumentato per il commercio. Magari si potrebbe fare che da 85 a 115 si paga il 20% anziché il 15...e man mano a salire fino a passare nell ordinario.
Sto paese da ogni fottuto punto di vista ti blocca e toglie prospettive. Se uno vuole fare la carriera accademica perché ama la ricerca é precario e poco pagato (nella maggior parte dei casi), se uno vuole creare azienda deve stare a "basso livello" sennò fallisce e forse fascisce uguale. Se ti fai il tuo lavoro normale 9-17 hai meno penseri ma quasi sempre guadagni comunque poco ormai per vivere una vita serena. La situazione é degenerata ormai
E poi ci sono i liberi professionisti o comunque chi ha un'attività che può permetterselo che per non sforare il forfettario fanno migliaia se non decine di migliaia di euro di nero. E in parlamento si guardano spaesati come John Travolta non capendo come arginare l'evasione.
io ho il forfettario da due anni e lavoro per un'azienda inglese. MI hanno proposto un aumento della mia paga orario e sono stato costretto a declinare l'aumento perché a conti fatti guadagnare di più mi fa incassare di meno....che amarezza
Non ho visto quel video ma mi sa che era completamente inutile. 1) se ha fatturato 230k e ha pagato 165k di tasse, è impossibile, perché le tasse si pagano sugli utili e non sul fatturato…. 2) non so esattamente come funziona esattamente in Italia, ma gli anticipi delle tasse non credo siano obbligatori, PERÓ poi si pagano degli interessi, ad esempio, non anticipi niente, non fai una stima delle tasse 2023, nel 2024 quando pagherai le tasse societarie del 2023, se é tipo 5k euro, dovresti versare 5k più tot% di interessi perché non avevi fatto l’anticipo.(dove vivo io, si paga il 10% se non si anticipano). 3) si fa un calderone di tutto, ma non ha senso quello che fa, e ho anche SERIAMENTE paura, che calcola pure il 22% di iva…….. comunque si, avrà fatto tasse societarie tasse personali sue e del socio, inps, avrà messo tutto… Quando se lasci i soldi in società, la tassazione é decisamente inferiore,anche perché al primo anno, non ha senso staccarsi dividendi o darsi stipendi alti, ma pensate alla crescita societaria imho… 4) parla di commercialisti etc etc, ma se paga davvero il 70% di tasse, gli conviene cercare un tax planner un po’ più sveglio, perché uno che ti fa pagare il 70% vuol dire che non sa fare il suo lavoro….
Condivido tutto e aggiungo che l'aspetto più delirante della forfettaria è l'impossibilità di detrarre le spese e pagare le tasse sull'utile. Cioè, è un regime pensato per chi sta avviando un' attività, quindi per chi inizialmente rinuncia ai propri guadagni per investire in strumentazione, pubblicità e tutto ció che sul lungo periodo rendono l'attività sostenibile, ma è anche un regime che rende sconvenienti le spese e gli investimenti, tanto che in alcune situazioni l'ordinaria è più conveniente. Follia
E il secondo anno che è tragico O l anno successivo ad un aumento di fatturato. Se quest anno fatturo 100 E ho un utile di 49k pago il 35% Se l'anno successivo ho un utile di 55% Sui 6k eccedenti pago il 44% di saldo e 44% di acconto Di fatto da 6 k restano 720euro (Poi anno dopo hai un credito e paghi meno tasse) ma resti senza liquidita
Da socio di una s.rl. del settore metalmeccanico, piccola impresa 9 dipendenti, posso capire la frustrazione. Il problema non è tanto l'Ires che è al 24%, onesto, ma tutto il resto... Le tasse ormai sono il 50% del costo del lavoro e vengono pretese con puntualità, quando i servizi invece sono erogati a loro piacimento. E per quanto riguarda le agenzie statali non ti agevolano minimamente ed anzi ti vessano, comportandosi come degli sceriffi. Mutuando le tue parole, se continua così rimarrano solo gli statali e li pagheranno con carta straccia...
23:34 sì ma oltretutto quella soglia andrebbe aggiornata ANNUALMENTE e non quando ci ricordiamo, visto che abbiamo un apposito ente (l'ISTAT) che tra le tante cose si occupa di stimare l'andamento dell'inflazione ogni mese
Il discorso finale, cioè per il quale, a meno di miei fraintendimenti, "se resti piccolo non aiuti il tuo paese" non lo condivido: non tutte le persone vogliono prendersi rischi e mettersi in proprio, molte persone preferiscono restare nel lavoro dipendente. Come non sono d'accordo con chi ha la partita IVA forf. deve necessariamente puntare a crescere, non vedo nulla di male nel chi sceglie di restar fermo con i suoi massimali. Purtroppo come quando se ne discute in politica, il ragionamento non è semplice e ha molte sfaccettature e contraddizioni considerando che ogni settore vive di storia a sé.
L’Italia è già soffocata da un mare di PMI che producono scarso valore aggiunto e si accontentano della mediocrità. Se tutti restano piccoli per non rischiare, chi dovrebbe innovare, crescere e trainare il paese? Continuare così significa condannarsi alla stagnazione economica.
Rick deve solo diventare da filosofo a escapologo fiscale. Ha detto una cazzata dietro l'altra da buon filosofo. Le tasse non le ha di certo pagate sul fatturato ma sull'utile. Per assurdo se non prelevi l'utile ma lo lasci in azienda non ci paghi il 26%. È assurdo quando dice che se non dovesse pagare cosi tante tasse avrebbe assunto un altra persona, mentre è l'esatto contrario , se avesse assunto un altra persona avrebbe aggiunto costi, di conseguenza abbassato l'utile e pagato meno tasse. Poi non c'è dubbio che ci sia una grande differenza di tassazione tra SRL e forfettario: io ho una Srl e mediamente pago il 30% di tasse, mia moglie con il forfettario paga il 2%. Io però non la vedrei cosi negativamente la questione, fare gli imprenditori e fatturare milioni non è da tutti, quindi se uno non è in grando di farlo ma non vuole fare il dipendente e si apre un piccolo business con cui ci campa dove sta il problema?
Bravissimo ... commento da mettere in primo piano...non ha detto cose giuste....ha visto la pilla e comincia come tanti a non voler pagare. Io si, ogni aumento da dipendente pago il 37% e mia moglie più del 50% (é medico). Cmq spara boiate anche su altri temi ..l ho visto qualche volta...lui vs Odifreddi... beh ..non c era storia...infatti non lo guardo più,con me avrebbe fallito 😂
Un ragionamento..che mi è venuto e "lo sparo"😅: L'ipertrofia della tassazione statale per certe fasce, collegato al "controllo della dimensione" statale mi collega direttamente all'ipotrofia del mercato in certe aree (provincia di Crotone...presente!). Questa determina due fenomeni opposti, entrambi urticanti, il mercato "vola basso" assieme ai prezzi di consumo quindi da noi la vita costa (e vale) meno. Questo agevola gli stipendiati con un contratto nazionale - per agevola voglio dire che gli rende possibile campare con un minimo di dignità...immaginatevi un piatto di pasta a tavola e, se sono in 2 "statali", una famiglia; non immaginatevi le ferrari. Dall'altra parte invece, nel privato, accade esattamente l'opposto: le parcelle sono decise dal mercato basso (e chiunque ha esperienza di nord e sud lo sa che sono praticamente la metà) mentre le tasse sono decise a livello nazionale.. ...và accorda sà chitarra...
Mio padre è nella stessa situazione, fattura più di centomila per offrire dei servizi quindi con spese che si può detrarre basse e in tasca rimangono trentamila, in Italia paghi le tasse per quelli che teoricamente non li hanno
Prima volta che commento. Conosco i colleghi che si occupano di tributario. Sanno a malapena l'aritmetica elementare, figuriamoci se si rendono conto del problema della mancanza di una funzione continua per determinare l'aliquota tributaria. Ricordo ancora un viaggio in macchina con un ordinario di tributario e la faccia che fece quando provai a spiegare il problema.
Soffriamo di burocrazia ed economia pianificata , sono sistemi che infine non lo fanno direttamente ma che pianificano anche la sfera in cui possiamo agire, perché determina lo status economico di un italiano = determina la sfera delle circostanze in cui puó agire. Direi che sono metodi di limitazione delle libertà di un individuo. Probabilmente stiamo vivendo per pagare qualcun'altro o qualcos'altro. Sul fatto che l'Italia sia socialista e statalista non ci piove. Quasi come se il governo italiano volesse raggiungere il monopolio lavorativo sopprimendoti cosi tanto da poi dover cercare fortuna solo nelle casse dello stato, portando come si fa da decenni le persone a cercare posti statali come fare l'insegnante cercare occupazioni comunali, o comunque in posti sicuri che possano essere multinazionali o grandi centri insomma.
Una seria proposta politica è stata a mio avviso la proposta di istituire un altro regime fiscale europeo. In qualunque paese UE apri una azienda o una professione hai le stesse regole fiscali. Si andrebbe ad aggiungere a tutti gli altri varii regimi fiscali ma avrebbe la forza di fare una attività che non si scontra con le bagatelle dei varii paesi. Non una armonizzazione ma proprio un'altra cosa 😊.Sarebbe in breve vincente e renderebbe questa UE un qualcosa di serio. 😊
@@LUDOVICOPAPALIA si esatto Mi ricordo anche in uno dei comizi fiume di Pannella 😊 Tra l'altro mi ricordo sempre di Pannella e di qualche membro del collettivo Il Manifesto negli anni '90 la proposta di pagare in busta paga tutti i soldi, compresi i contributi etc.. Li ci sarebbe stata la vera riforma fiscale perché tutti avrebbero avuto sotto controllo della propria retribuzione 🤣 😊
secondo anno ho fatto 500k, 250k utili e 200k tasse. la tipologia di azienda non mi permetteva di fare nero + ho investito pagando black beni per accescere l'azienda (non sapendo di pagare quasi il mio intero utile). non sapevo avrei pagato 200k tasse perchè un po' sono incosciente, un po' avevo una commercialista idiota. mi sono ritrovato a pagare più soldi di quelli che avevo. ho chiuso un'azienda che in 2 anni ha fatto quasi un mln partendo da 0. io sono stato scemo? sì, ma porcoddio se faccio 500k avrò possibilità di sbagliare 50k di investimenti senza dover chiudere?. e comunque ho dato 200k allo stato e se mi devo fare una tac devo andare al privato. rosico
No ma giura che la storia é vera? Cpsa faceva la tua azienda? Ma non avevi la possibilitá di chiedere un mutuo per pagare? Nel senso... se il progetto scalava cosí bene... in un anno avresti chiuso il mututo e guadagnato comunque alla grande. O no?
@GiacomoMattiazzi gestione di artisti/creator, organizzazione eventi e media company (radio, magazine, playlist). se avessi a tutti i costi voluto tenerla in piedi lo avrei potuto fare, ma nel mentre ho avuto una malattia abbastanza debilitante e tra quella e il fatto che lavoravo a ritmi non umani (e forse mi sono ammalato anche per quello) per guadagnare poco, per me non ne è valsa la pena. mi dispiace solo di non averla venduta, ma non sapevo come trovare acquirenti e soprattutto non vedevo l'ora di poter chiudere quel capitolo della mia vita.
Non capisco alcune cose relativa a tanti imprenditori che fanno video del genere: 1) non fanno MAI il confronto di quante tasse paga il dipendente e se lo fanno prendono solo quello che si vede in busta paga, senza considerare quello che c'è a monte 2) si lamentano dell' alta tassazione e che da dipendente si sta meglio, eppure non tornano a fare i dipendenti 3) se stai per fare impresa, ti sarai informato prima facendo dei conti su cosa ti aspetti, quindi perché poi ti lamenti? 4) l' idea che lo Stato italiano non voglia fare crescere il PIL del Paese e tenerci poveri, a che pro? Dovrebbe essere il contrario Lungi da me difendere l'Italia, io me ne sono andato all' estero, ma comunque a parte rare eccezioni tipo la Svizzera negli altri Stati europei paghi le stesse tasse in percentuale, la differenza è che si guadagna di più
Le tasse in italia sono ,esempio: Giugno2023= saldo tasse 2022 e primo acconto per le tasse del 2023 in base all'utile del 2022. Novembre2023= Secondo acconto delle tasse del 2023 in base all' utile del 2022. Giugno 2024= Saldo delle tasse del 2023 in base all'utile del 2023 e primo acconto delle tase del 2024 in base all'utile del 2023. E così via tutto gli anni. Più ogni tirmestre ci sono 1200€ di inps fissi. Piu c'è l'inail fissa 600/700€ annui .
Condivido quanto detto. Purtoppo fatico a immaginare una correzione "indolore" di questa follia del regime forfettario. Tutto cio' alimenta anche un sistema del lavoro malsano, con aziende che, volendo assumere nuovi giovani, li spingono ad aprire partite iva forfaittarie, perche' a conti fatti conviene a entrambi. (L'azienda paga meno per un collaboratore P.Iva rispetto a un dipendente, e il neo assunto riceve - a parita di lordo - molti piu' soldi) Come si potrebbe scardinare questa dinamica, senza mandare all'aria l'esistenza di queste persone e aziende, che sopravvivono grazie a un sistema fiscale "dopato" ?
Il problema del sistema saldo acconti e' che se hai una partita iva che cresce anno su anno(apparentemente una buona cosa) hai un problema di liquidita' e non riesci a re investire adeguatamente per crescere ulteriormente, solo un pizzico alla volta
manca un piccolo particolare: la banca per concederti un mutuo, nel valutare il tuo reddito da forfettario si tiene (anche giustamente) conservativa sapendo che domani lo stato potrebbe passare da x% a X+++%
Costi srl italiana solo per tenerla in piedi: almeno 4000 euro/anno per commercialista. Almeno 3600/anno per INPS gestione straordinaria per l'amministratore (che deve esserci). Per gli altri soci a volte lo stato ti comunica che li considera "soci lavoratori" (non so come faccia a ipotizzarlo) e ti obbliga anche per loro il versamento di Inps 3600 euro (cassa commercianti o artigiani). Sugli utili hai 24% di Ires e il 3.9% di Irap. Quello che ti resta, se lo vuoi tirare fuori è tassato il 26%. Quindi tasse altissime.
Il problema, quello vero e difficile da risolvere, sono gli evasori, i quali esisterebbero anche se le tasse fossero la metà di quelle attuali. È questo il vero ragionamento da fare: quante tasse in più entrerebbero se le si abbassassero? Conosco imprenditori capaci di far crescere aziende anche in Italia e che si lamentano nonostante crescano e abbiano 6 cifre di utile. E poi c'è il lato opposto, dei falliti che pensano che le tasse siano la causa del loro fallimento. Poi sono d' accordo sul fatto che purtroppo le tasse vengono impiegate male (es. Il posto fisso pubblico (ovvero impossibilità di essere licenziati nonostante l'incompetenza)) e che la burocrazia sia folle.
Ciao RIP, se apri una Srl il primo anno fiscale non paghi tasse perché in Italia si calcolano sulla previsione di utile dell’anno precedente (anno precedente era 0). Il secondo anno a giugno paghi il saldo sull’anno precedente (in questo caso il 100%) + acconto 60% dell’anno in corso (basato sull’anno precedente)e a novembre il 40% dell’anno in corso. Diciamo che il primo anno che paghi le tasse devi arrivare preparato..
ma dov'è che non costa così tanto? fra tassazione del reddito da dipendente/amministratore, tassazione del reddito di impresa e tassazione degli utili, o si va a Dubai o Estonia, o magari non è il 60 ma è il 55, o dico una fazzata?
La funzione continua c'era negli anni 70 e l'hanno sostituita con gli scaglioni aggiuntivi per il precedente sistema era ritenuto troppo complicato da gestire
Bellissima la gabbia del forfettario, ma un video sul lavoratore dipendente ci starebbe! Il forfettario comunque può far nero (in Italia). Il dipendente no. E dai 35k in su, almeno fino ai 45k, non c’è crescita
La logica però andrebbe ribaltata, altrimenti si diventa un paese del Sudamerica (mi dissocio da me stesso). Si dovrebbe smontare il sistema attuale, che fa passare da uno status di semi-paradiso fiscale (forfettario) a un massacro (ordinario) proprio per evitare l'evasione. Non dire "va beh, concentriamoci su altro che tanto la partita IVA può sempre ripiegare sull'evasione".
Puoi lavorare a nero anche da dipendente, chi te li vieta? Nel senso che oltre al lavoro per l'azienda fai anche altro per conto tuo. Tra l'altro in questo modo sei molto meno attenzionato dal fisco.
Solo in Italia mi sa che la prima cosa che si pensa sia sempre il nero, chi la pensa così farà poca strada… Ma poi spiegatemi, come si fa fare nero nel digitale? Che ogni pagamento oramai è tracciato?? Ok per il fisico, tipo bar, meccanici etc etc, ma quelli per me manco fanno testo…
Anch'io ho peccato in gioventù di P. IVA. E sono convintissimo che la funzione continua a cui accenni sia una soluzione accettabile da tutti (tranne, forse, dai più ricchi).
Ciò detto, per capire i perché dietro 'sto sistema barbaro che ci ritroviamo, bisogna far propria l'idea che il sistema Italia è un sistema legacy, non è una codebase intonsa dove il software architect può progettare tutto da zero. Ogni 2-3 anni, poi, il software architect del sistema Italia viene quasi sempre sostituito: questi non ha alcun interesse a skillarsi davvero o a fare refactoring lungimiranti; spesso mira a fare progetti facili, veloci ma percepibili come di grande impatto dagli stake holders non tecnici; piccole feature di tante piccole PR che mirano ad accumulare sprint point da mostrare alla prossima performance review per evitare di andare in PIP prima del tempo o per prendere qualche bonus. È la famosa montagna di m. Ma a lui, il software architect, non importa: è in perenne leetcoding (=campagna elettorale), pronto al prossimo colloquio perché tanto sa bene che non arriverà a vedere la fine del suo mandato (ovvero i cinque anni canonici) men che mai esser rieletto per continuare un piano di più ampio respiro che costerebbe molta più fatica.
Mi auguro l'analogia abbia senso.
I forfettari pagano pochissime tasse, ma pochissime davvero. Ma questo regime (e quello prima, dei minimi) nacque come hotfix per un problema di base: i giovani non lavoravano perché (a) nessuno li assumeva (costi di assunzione altissimi e rischi di non poter mandare a casa i nullafacenti tutti a carico delle aziende); (b) la tassazione iniziale, per i piccoli, era troppo alta.
La variabile (b) era più facile da modificare e creava una montagna di side effects positivi in ottica di performance review semestrale (esempi: impatto sulla popolazione velocissimo; creava la fazione flat-tax sfruttabile come bacino elettorale; rendeva i giovani sempre precari ma li faceva/fa sentire "imprenditori di se stessi", etc).
Come hotfix funzionò alla grande (in termini miopi di ottimizzazione del numerello degli occupati, ad erodere quello dei NEET), ma serviva una fase per rimuovere la hotfix e fare refactoring strutturale - per il quale un mandato non basta - e che mai arrivò. Il singolo che si incazza perché, una volta che ha finito il tempo del forfettario, inizia a pagare le tasse davvero dimostra che non ha compreso la legge di Lavoisier: qualcuno le tasse le dovrà pur pagare. Faceva meglio a lamentarsi anche prima, quando col forfettario di tasse ne pagava poco e niente.
Questo commento merita un video a se stante😂
@@kairosplayer5955oddio pochissimo contando irpef e inps stai sul 33%, molto meno dei 70% standard ma comunque non pochi rapportati ad altri paesi, non tanto in valore assoluto quanto in rapporto coi servizi ricevuti in cambio
Grazie
Fiero di essere il tuo secondo iscritto, dopo tua madre.
Bellissimo
è così velocizzato, che ha pagato anche l'acconto sulle tasse 2026
Ahaha
Ahahahaha
i corsi online venduti dagli influencer andrebbero tassati al 99%, anzi al 97%
no anche la tassazione deve finire col 7
@ ok 97,77%
@@GiovanniUrganti adesso molto meglio
@@Skyblob24 ma soprattutto che cavolo di corsi vorrebbe vendere uno che si dipinge come filosofo??? (questo è il vero arcano) ammenochè non è lui ad aver scritto i discorsi al ministro Giuli (magari guadagna così, il tal caso giusto farglieli pagare cari tali deliri 🙃)
@@glaxb17Il tuo commento denota ignoranza grammaticale e grettezza.
DIciamo che il forfettario in Italia è un perfetto campione di come funziona il nostro paese: io (Stato) ti aiuto finché rimani "piccolo" e stai nel tuo. Se provi a emergere e creare valore (che diventa PIL), ti massacro. Non voglio creare valore, PIL, innovazione, progresso. Ti dò di che vivere e fattelo bastare, anzi, sii grato.
Come l'impiego pubblico: sei intoccabile e illicenziabile. Però, se sei una persona brillante e "patriota" (in senso buono, non salviniano o meloniano...) e provi a fare qualcosa di valido a vantaggio della collettività, non solo non hai alcun premio, ma, anzi, il sistema crea le condizioni affinché, se sbagli, tu sia emarginato (o, peggio, mobbizzato o, nei peggiori casi, tu finisca sotto procedimento penale).
Non è un un problema fiscale o normativo, è culturale.
Lo Stato è spesso lo specchio del suo popolo. Noi siamo un popolo che vuole lo "Stato-mamma" che provvede a noi e ci da di che vivere e, in cambio, accettiamo di buon grado che lo Stato stesso non progredisca e che le cose non cambino. Non a caso l'impiego pubblico è visto come il Sacro Graal in Italia. Noi veniamo letteralmente cresciuti con l'idea che l'impiego pubblico sia sinonimo di felicità.
Purtroppo concordo
Ottima analisi. Concordo anche io, purtroppo. C'è da sperare che le prossime generazioni cambino marcia, grazie anche al fatto che i vecchi moriranno, e gradualmente anche la cultura che hanno propagato in questi decenni.
Hai pienamente ragione. INECCEPIBILE
@@pietrobeta6588 Le prossime generazioni sono ancora peggio: rispetto ai loro genitori sono ancora più infettati da un socialismo da operetta, dove solo si prende e niente si da, e odiano il proprio Paese e lo Stato.
Beh, col fatto di essere praticamente illicenziabile, di non fare un ca**o da mattina a sera e potersi permettere di essere anche "assenteisti cronici", furbetti del cartellino, di non dover per forza esser laureato e con un salario che però ti permette una vita nella norma con qualche accortezza, ma anche qualche sfizio (puoi farti più che una vacanza in stati con una valuta più debole). Non è troppo lontano dal sacro Graal.
4:03 il punto è che se tu apri attività nel 2023, nel 2023 non paghi tasse
Nel 2024 paghi le tasse sul 2023 e l’anticipo per il 2024, circa un 40% di anticipo.
Nel 2025 paghi le tasse sul 2024, sconti l’anticipo e paghi l’anticipo sul 2025.
Faccio un esempio sulla mia situazione:
Ho aperto la mia attività nel 2021, nel 2021 non ho pagato nulla. A luglio 2022 ho pagato le tasse sul 2021, a dicembre 2022 ho pagato l’anticipo sul 2022. Quindi la cosa sembra strana tuttavia lo sfasò temporale è il fulcro del discorso.
Andando più nel dettaglio nel 22 ho pagato rispetto al fatturato 21 il 36% (considerando contributi e fisco). Nel 23 ho pagato tasse rispetto al fatturato 22 del 12.5%. Nel 24 rispetto al fatturato del 23 ho pagato tasse pari al 21%.
Essendo novembre posso anche stimare quante tasse pagherò nel 25 rispetto al mio fatturato 24, ovvero circa il 25%.
Va considerato che ad influenzare queste differenze di tassazione vi sono molti fattori, il primo è che i contributi si deducono per regime di cassa. Pertanto se io verso i contributi del 22 nel 23, quelli li deduco sul fatturato del 23 non del 22. Inoltre io sono in flat tax, per cui la tassazione è più “bassa”, ma i contributi sono invariati nella %.
Arrivate le tasse dopo un anno di partita Iva, sapevi dell'anticipo del 100% sul secondo anno? Molti no... E si ritrovano con due anni interi in un colpo.
Ma che c'entra il fatturato? Le tesse si pagano sull'UTILE. --> U T I L E
Non e' proprio cosi' soprattutto, come da tuo esempio, nel 2024. Se viene utilizzato il metodo storico l'acconto irpef e' del 100%. Roba complessa che i commercialisti stessi faticano a spiegare, piu' tutta una serie di adempimenti che cambiano di anno in anno. Un esempio quest'anno si poteva rateizzare secondo acconto irpef di novembre, anno nuovo non piu'
Per le SRL l'acconto IRES è 100% dell'importo dovuto sull'anno precedente (Quindi se devo pagare 20k di ires per il 2023, il mio acconto sul 2024 è 20k, totale 40k).
Inoltre a dicembre le SRL hanno anche un acconto IVA sul quarto trimestre che è un meccanismo simile a quanto detto per l'IRES.
Il problema di questo meccanismo perverso è che devi mantenere una crescita (in termini di EBITDA) costante o nulla per andare a regime e prevedere quante tasse devi pagare.
Se hai delle variazione di EBITDA troppo grandi in positivo sai già che le pagherai l'anno dopo. Il problema è che se l'anno dopo vai male oppure ritorni nella tua performance media vuol dire che dovrai pagare tasse su guadagni previsti che non otterrai quell'anno e quindi a livello di cashflow son cazzi. Devi tirare in qualche modo quell'anno (rateizzando con ravvedimento operoso) e aspettare l'anno successivo in cui avrai presumibilmente dei crediti d'imposta. Questo è il vero problema perverso che bisogna imparare a gestire.
Poi se ci mettiamo costi del lavoro dipendente si apre un altro cinema. Su RAL devi fare x1,5 e ottieni il tuo costo dipendente.
@@mauriziobaldicchi406 ma nel caso delle imposte sostitutive la base imponibile non è il fatturato? i costi sono già stati calcolati in base alla categoria d’appartenenza e l’importante è la soglia d’appartenenza o sbaglio?
Il più filosofo di Dubai
Tutto bello eh.
Però STRANAMENTE:
- il 47% degli italiani non fa dichiarazione delle tasse
- oltre il 40% di chi dichiara, dichiara meno di 15k
- il 14% di chi paga le tasse, paga quasi il 2/3 del totale. E sono persone che dichiarano tra 30k e 50k
Bellissimi tutti i discorsi (al solito di Dufer: banali e poco approfonditi) sul "socio occulto", ma il vero socio occulto di chi paga tasse è chi non le paga!
Ps: sono partita iva da sempre
Serpente che si morde la coda: le tasse sono alte perché in pochi le pagano ok, ma allora fare controlli più seri, applicare una tassazione vera e concreta? Dovevamo aspettare il pos perché i baristi dichiarassero ogni fottuto caffè? Rick ha tutte le ragioni del mondo e lui forse paga tasse così alte perché dichiara tutto e in quanto tale ha tutto il diritto di lamentarsi e di richiedere un controllo più serio che porti un abbassamento della tassazione.
@degu5414 ma lui mica chiede un controllo più serio. Lui dice che o le tasse si abbassano, o va via
@@gmgasteresattamente. Non è la lamentela è la soluzione che è da bambini dell’asilo
@@f1a1marini peraltro: "non concordo con la tassazione perché è sbagliata. E quindi vado in un Paese dove hanno una marea di norme illiberali e restrittive in confronto all'italia"
Leggi: per il soldo sono disposto ad andare contro ad una marea di cose in cui credo.
Davvero eticamente ineccepibile!
Prima vanno abbassate, poi si può pretendere che tutti le paghino. Non riuscite a capire questo.
Fixare il problema della forfettaria mi sembra in realta' abbastanza semplice. In Repubblica Ceca, come libero professionista hai diritto ad una forfettaria fino a 80k di fatturato. Questa agevolazione si applica sempre, indipendentemente dal tuo fatturato. Se, ad esempio, fatturi 200k, i primi 80k saranno forfettari, i restanti 120k andranno sotto il regime standard. In questo modo continui ad aiutare i piccoli ma incentivi, chi puo', a crescere.
Bello questo sistema
80k moneta locale o euro?
Praticamente un forfettario progressivo.
@@nicolocosta9552 80k Euro circa, precisamente 2mln di corone ceche. Almeno fino al 2021, quando avevo la partita iva ceca.
Questa sarebbe una cosa intelligente
ragazzi non perdete il focus reale...il regime forfettario non incentiva a lavorare poco ma incentiva ad evadere tanto così rimani sotto i minimi e paghi poco pur lavorando come prima!
mah non penso perché quando passi al regime normale, puoi scaricare le spese che col forf. non puoi!
@miliziametallica dipende da che lavoro fai, se sei un artigiano secondo me riesci senza problemi
Serve anche ad aiutare studi/aziendine (es. studi di architettura) a far lavorare personale a P.IVA senza assumerli con contratto, non dimentichiamoci questa altra ladrata legalizzata.
@@lp7493avete risolto coi vostri due commenti. Rick dice di avere più commercialisti ma non ho capito che tavoletta gli hanno raccontato prima che aprisse l’azienda
@@miliziametallicascaricare cosa? C’è pieno di lavori dove non scarichi nulla, pensa un medico che fa visite specialistiche in studio. È il fiorire del nero perché conviene.
Incredibile come Rick Dufer abbia menzionato, e fatto suoi, tutti e soli i luoghi comuni portati avanti dalla nostra mediocre classe imprenditoriale, più abile a piagnucolare che a creare valore aggiunto
Sono contro questo tipo di persone ma se lo dicono tutti qualche domanda bisogna farsela comunque
Se levassi le parole 'mediocre' e 'piagnucolare' da questo commento, ti renderesti conto come in effetti ci sia un problema oggettivo nel fare impresa in italia.
la classe imprenditoriale è mediocre proprio perchè non c'è apertura verso nuove imprese e imprenditori. Il figlio del papi che eredita la fabbrichetta sarà sempre un mediocre rispetto a chi è partito da 0
Certo, è risputo che orde di stranieri facciano a pugni per venire ad investire qui in Italia, Ma poi, potresti essere tu a creare valore aggiunto visto che ne sai!
La nostra classe imprenditoriale e tra i primi posti al mondo ..ti ricordo che il modello del nord est e stato studiato nelle universita italiane prima che venisse distrutto dalla sleale concorrenza cinese..Ma zano la capitale della sedia e Prato sono solo un esempio e quindi non dire cazzate
Secondo me, per come è impostato il video di Dufer, specie in termini di numeri, è damagogo. Io ho personalmente p.iva ordinaria (ex forfettaria). Allo stesso tempo ho una SRL ed addirittura busta paga dipendente. Mi reputo discretamente competente in merito di imposte anche se mi occupo di altro. Ebbene, TUTTE le srl in italia pagano "soltanto" IRES ed IRAP. Se vogliamo starci larghi possiamo calcolare un 30% ma, notare bene, si calcola SUGLI UTILI, non sul fatturato. Possibile che abbiano fatturato 230k e non abbiano spese di qlcun tipo? Stipendi loro, compensi collaboratori, costi di ufficio, utenze, rimborsi spese vari, licenze software... Mi sembra poco credibile. Se anche fosse, le imposte su 230k sarebbero 69k in saldo e 69k in acconto che però finisci di pagare A NOVEMBRE dell'anno in corso, quindi non è un vero e proprio anticipo visto che hai già fatturato la quasi totalità di quello che guadagnerai nell'anno solare.
Lui parla anche di INPS, quindi secondo me sta calcolando i contributi sulle buste paga, che però non sono propriamente imposte.
Ho avuto la fortuna di fare libera professione anche in altri paesi, compresa l'Islanda che aveva una flat tax al 40% ed IVA al 25.5%.
Sicuramente siamo lontani dalle imposte Svizzere o Americane, ma piangiamo molto di più degli altri. In Belgio o appunto in Islanda pagano di più e si lamentano meno. My 2 cents.
Il problema centrale però è un altro, ovvero il gap che c'è tra forfettario e il resto. È quello il freno alla crescita di chiunque e quindi anche del paese.
Senza contare che pagare un acconto su un utile non ancora calcolato di per sé è follia, che cazzo vuol dire che è l'anno in corso? Se quell'anno vivi una crisi per qualche motivo ti sotterra. È proprio un principio che non ha senso di esistere.
Perché é una snc non una srl
Rick, velocizzato, è Daniele Luttazzi.
AHAHAHAHAHA
Gli piacerebbe! Il problema è che Luttazzi VUOLE far ridere... Rick temo di no. 😅
🤣🤣🤣🤣
Bello come ci tiene in continuazione a sottolineare come lui lo fa per dar da mangiare alle persone e non perchè vuole fare impresa e quindi profitto. Se era per dar lavoro alle persone poteva aprirsi una onlus e prendersi uno stipendio base e aveva anche sconti sulle tasse. Cosi poteva crescere come onlus e dare lavoro sempre a piu persone.
Basta con la lagna dell'imprenditore brava persona che vuol dare lavoro alla gente per piacere.
Un paio di anni fa, essendo completamente ignorante in ambito investimento e previdenza complementare, mi sono informato per capire se avesse senso passare da regime forfettario a regime ordinario per versare più contributi inps. Chi mi segue la contabilità mi ha fatto i conteggi e risultava che il primo anno in regime ordinario avrei dovuto versare in tasse, contributi, acconti, ecc, una somma più alta del fatturato dell'anno precedente...
Infatti le partite iva ordinarie sono inculati dallo stato in maniera assurda
però puoi scaricare le spese aziendali e anche quelle relative a beni che usi a metà tra casa e lavoro.
se non stai in ordinaria non hai tutte le informazioni necessarie per monitorare un'azienda al fine di farla crescere se quello è il tuo scopo.
Bisogna eliminare il nero quando si vuole diventare grossi.
Tenere traccia di ogni uscita sia essa un costo o un investimento.
È inoltre necessario integrare la fiscalità con il controllo di gestione e il marketing (cosa vendere a chi e come).
Aprire una pizzeria e metterci a lavorare la famiglia per campare e farsi qualche vacanza grazie al nero non è imprenditoria...
@@miliziametallica però solo se fatturi tanto.. io parlo di artigiani ecc.. gente comune.
@@lucabeitone3562 gli artigiani scaricano tanto dato che devono sempre acquistare attrezzatura, strumenti, ecc.
Faccio notare che per quelli che escono dal forfetario esiste la flat tax incrementale, il concordato preventivo biennale e tante altre belle agevolazioni per chi ha redditi d'impresa e da lavoratore autonomo, rigorosamente persone fisiche. Il modello è quello purtroppo. Vogliono il paese delle botteghe, del libero professionista anni 60. Quello del paese dove passi e dici "quello fa l'avvocato!", "quello è commercialista!", "quello fa il dottore!", mi raccomando pronunciarlo con una nota di ammirazione, stupore, riverenza, e inginocchiarsi al passaggio. Sennò sanzione! Ecchecavolo!
Il problema non sono le tasse, sono i risultati degli investimenti derivanti da queste tasse. Quando scuole, ospedali e trasporti non funzionano, non sono efficienti, un paese è tecnicamente fallito perchè sono l’ossatura essenziale di un paese civile. Vivere del fantomatico turismo perchè “paese più bello al mondo” direi sia insufficiente o meglio, potrebbe esserlo, ma anche qui manca la capacità di investire nella cultura.
Hai mai guardato cosa da il turismo in termini di Pil? Percentuali ridicole ed è anche un settore ad alta evasione e zero innovazione.
@@marcospacchi844310% del PIL se ricordo bene, non è poco
@@marcospacchi8443aggiungi anche basso valore aggiunto
@ per turismo non intendo disco spiaggia e ombrellone in prima fila, allungando la mancia al tipo con la canottiera. Parlo di turismo strutturato come biglietti unici per più luoghi, prezzi congrui per visitare posti e musei che all’estero costerebbero il 300% in più. Con una galleria di quelle italiane alcune realtà all’estero ci gestiscono una fetta del PIL eccome, ma SANNO farlo. È un piccolo esempio di come con risorse minime fuori dal confine sappiano sfruttare al meglio ciò che possiedono, in Italia è esattamente il contrario: con l’abbondanza crei buchi di bilancio.
@@ilFarmacista ma appena proponi di magari, forse, un po' alla volta, far rispettare le regole a balneari e tassisti, apriti cielo.
Quanti problemi che si incastrano malissimo in sto paese...
Tra le altre cose assurde in Italia, se hai una partita iva e vuoi fare una pensione aggiuntiva puoi scaricarla fino ad un massimo di 5.164,57 euro all'anno. Come mai questa cifra? Perché corrisponde a 10 milioni di lire. Siamo fermi ancora alle lire per argomenti quali pensioni integrative.
è esattamente quello il motivo di quella cifra
Gia, mai adeguata all'inflazione.
che c'entra in questo essere PIVA? anche un dipendente puo dedurre quel costo, con la stessa soglia
questo vale per chiunque, ma comunque l' italia è il paese delle cose fatte a metà
@@silviobianchi7129perché non hai datore di lavoro che paga i contributi
Tra l'altro si ha un bel da dire quando si parla di produttività rallentamento nell'innovazione: come si fa a fare innovazione, a migliorare un business, del cui miglioramento tra l'altro ha interesse anche lo stesso stato (in quanto più introiti = più tasse in valore assoluto), quando quelle risorse invece sono perse in tassazione?
RIP, la Cogito Studios è una SNC (non una SRL). Questo significa, tra le altre cose, che i soci "non si danno uno stipendio" ma tutti gli introiti sono tassati direttamente personalmente. Non puoi quindi neanche "lasciare i soldi in azienda", perché i soldi dell'azienda sono già a capo dei soci.
Non lo sapevo, che strana scelta...
@@mr_rip se la società non ha un'organizzazione complessa, la snc solitamente conviene ed ha una burocrazia più snella, per esempio non hanno l'obbligo di avere un bilancio pubblico
@@donatotortella8061eh già...ma sto tizio le spara grosse da tanto...non poteva fare il prof di filosofia? Gli tirava il culo fare il precario come ho fatto io per anni e tanti altri ..poi ho cambiato lavoro
Io di finanza non capisco niente, voglio solo esprimere quella che è la mia esperienza: Sono un forfettario, guadagno in media 30k lordi l'anno e faccio ZERO nero. Lavoro da casa a costo quasi zero e si, so che non è molto ma sta crescendo pian piano. Il problema è che ora ho un figlio e vorrei valutare l'affittare un ufficio, ma "non mi conviene" in quanto nel mio regime ho un FISSO di spese (forfait) che posso detrarre come spesa. Voglio comprare nuova attrezzatura? Vado a rosicchiare la parte di guadagno che già scarico anche se in realtà ho speso zero.. e per me è demenziale perché lo stato mi sta dicendo "non investire, non spendere, non crescere". Non far girare l'economia affittando uno spazio, comprando un computer, aggiornando licenze.
Veramente lo stato ti sta dicendo che se vuoi dedurre le tue spese puoi farlo tranquillamente ma col cazzo che paghi il 5% di tasse, che mi sembra anche giusto
Veramente lo stato ti sta dicendo che ti fa un regalo, facendoti pagare un cazzo di tasse rispetto a qualunque altro regime fiscale. Passa all’ordinario, così puoi scaricare le spese reali, ma ti becchi anche la tassazione ordinaria… fai due conti e vedi cosa ti conviene. In generale il forfettari non ha ragione di esistere.
Se hai tante spese da detrarre il forfettario forse non ti conviene piu’. Io da forfettario non vorrei mai passare al regime ordinario
Con 30k lordi e forfettario quanto è che ti rimane in tasca, se è lecito chiederlo?
@@Ablertone fai presto a fare i conti:
- al reddito lordo deduci i contributi (nel peggiore dei casi 24-30%);
- applichi il coefficiente di deducibilità (dipende dalla categoria merceologica. Un avvocato ha una sorta di "franchigia" del 20% su cui non paga le tasse, mentre l'ambulante ha il 50%). Dovrebbe sostituire in maniera forfettaria l'impossibilità a dedursi i costi della propria attività;
- a quel punto calcoli le tasse.
Quindi quando dicono che un forfettario paga il 15% sul lordo, in realtà devi togliere i contributi, più il coefficiente di deducibilità. Quindi in questo caso lo calcoli su meno di 20.000€.
Disinformazione pura e semplice.
Intanto se fai impresa ti devi informare su come funziona la fiscalità nel paese in cui stai facendo impresa.
Poi è ovvio che se consideri anche gli acconti e i contributi arrivi a quella cifra. Se gli acconti sono più alti, l’anno dopo non pagherai imposte.
Ma è matematica base.
Smettiamola con sta paranoia delle tasse, ci sono tutti gli strumenti per la gestione fiscale e, soprattutto, nessuno ti obbliga a scegliere un tipo di società piuttosto che un’altra.
L’intensità del trauma fiscale è inversamente proporzionale al livello di cultura fiscale dell’imprenditore.
E quello di Rick sembra molto basso.
Vabbè parliamo di uno che fa politica, non filosofia. Che ti potevi aspettare.
Almeno non ha dato la colpa a migranti e komunisthi! 🤣
@@Uomo-ratto ma se è circondato da sinistroidi? XD
Conosci gente che fa divulgazioni e corsi base seri sulla tassazione imprenditoriale in Italia? Grazie in anticipo
@ i discorsi da fare sono due:
- se hai voglia di informarti, oggi, con qualche ora su Google e TH-cam, trovi tutto quello che serve per avere un’infarinatura generale. Diciamo il minimo indispensabile per non farsi sorprendere da 165k di tasse ;)
- se hai già un consulente/commercialista chiedi e ti sarà dato (con quello che costano).
Bisogna sfruttare le figure professionali che esistono e che possono sicuramente arrivare ad un livello di approfondimento notevole e, soprattutto, specifico per ogni situazione.
Mi sorprende molto che Rick dica di avere addirittura due commercialisti e che nessuno gli abbia spiegato come funziona la fiscalità in Italia.
Anche perché con quel fatturato un commercialista basta e avanza. A meno che uno dei due sia un suo parente o qualcuno che offre servizi pro bono.
Dufer o come cavolo si chiama, è quello che giudica chi ha dubbi su altre argomentazioni. Adesso che si scontra con la realtà gli sembra tutto assurdo... complimenti, finalmente si è svegliato
oltre che le aziende anche le persone fiseche con un buon stipendio pagano tantissimo. Un dipendente, con qualifica dirigenziale, con una retribuzione lorda di circa 80-90mila € paga un'aliquota media del 35% di irpef (ovvero 31600 su 90000€) a cui devi aggiungere i contributi previdenzali che sono altissimi e non recupererai mai, considerando il costo opportunità di investirli a lungo termine. è un sistema funzionale solo a professionisti evasori o che stanno nel forfettario e alle grandi imprese. Un sistema che va verso il fallimento
Infatti è da poco uscita la notizia che la stragrande maggiornaza delle tasse in italia è pagata dai lavoratori dipendenti con reddito superiore a 40k(eccomi qua).
@tonyvisente5286 eccoci. Con le mie tasse superano lo stipendio lordo di mia moglie.
infatti terribile. considera che molti si fanno pagare volentieri gli straordinari o anche alcuni aumenti come rimborso spese forfettario, in modo da non sforare scaglione o da non vedersi quasi la metà dellà aumento eroso dalle tasse
@@lucaferri7626L'ho visto fare anche io, sarebbe a tutti gli effetti illegale... Però poi vedi forfettari che con 80K di fatturato lordo pagano il 15% di aliquota, e magari si lamentano pure perché "Eh ma la P.IVA è terribile, voi dipendenti avete pagate vacanze malattie, e poi avete 13esima/14esima..." (Discorsi reali, giuro) e pensi che tutto sommato non è così immorale se un po' di soldi allo stato li rubi anche tu 😂
Io sono un forfettario e non mi sognerei mai di uscirne. Le motivazioni le hai dette molto bene in questo video. Per guadagnare la stessa cifra netta con una partita iva normale dovrei fatturare almeno il doppio. Molto meglio lavorare meno e meglio consentendomi di vivere tranquillo.
più chiaro di così!
19:15 Sono giovane e stupido e di queste cose mi informo solo ora, e la questione della "funziona continua" è la prima cosa che mi è venuta in mente appena ho sentito di sta cazzata della tassazione a fasce di reddito
Sono viziato: chiederei anche strettamente monotona
@@1998marcom Infatti la cosa migliore sarebbe la funzione integrale (continua per definzione) di un polinomio - parametri e grado da discutere - , che è (a meno di tassazioni "negative") strettamente monotona.
Probabilmente tutti quelli che hanno una abitudine logico - matematica vorrebbero essere coccolati di più, ma mi piace sempre ricordare che viviamo in un sistema dove il quorum del referendum abrogativo, per come è posto rende più potente non andare a votare che votare "no", con una palese inefficacia dello strumento. Quindi quando vedo che milioni di persone comunque imperterrite votano ugualmente "no", alla fine mi dico che andare a proporre funzioni monotone, polinomi, integrali ("no ma io non c'ho mai capito niente di matematica, per carità che tanto non serve a niente") sarebbe, nel migliore dei casi, fiato sprecato.
@@Tommaso_Cavanacome la fai questa funzione,in base a cosa...ci sarebbe cmq gente che si lamenta...i gradini nascono dal passato per semplificare la vita a colori che facevano i conti a mano...allora io dico...oggi con l informatica nemmeno dei commerciali avresti bisogno e potresti fare tutto i quasi in tempo reale o giornalmente
@@lelez75 infatti ho detto che grado del polinomio e parametri sono da discutere, e quella è una scelta politica. Il punto di fondo è che non hai più effetti a gradino, certo potresti avere una curva molto ripida.. ed il problema un po' si ripresenterebbe, ma avresti più continuità. Non sono P.I. ma penso che i commercialisti oggi servano soprattutto per pagare meno tasse possibili, quindi detrazioni, deduzioni, etc; non tanto a fare un calcolo diretto. Il lavoro sarebbe praticamente zero!
GRAZIE!
Un bel video video su principi di economia e finanza. Qui sono veramente first principles, senza invischiarsi inutilmente in dettagli come codici ateco come fanno i commercialisti, anche quelli che “divulgano” su youtube.
È sempre più raro vedere una sana dose di scetticismo anche verso qualcuno con cui si è d’accordo. Concordi con gran parte del video, ma le cifre buttate ACDC suonavano un po’ esagerate ed è giusto dirlo. E non è che se sono d’accordo con Du Fer (per una volta) allora devo sorvolare sul fatto che esce i numeri dal cappello senza spiegare se sono acconti o no (come ho visto fare in passato da persone che finché collaboravano con Du Fer gli lasciavano passare ogni cosa).
E poi quello che serve qui è una sana dose di STEM. La retorica sul socio invisibile la possiamo lasciare agli umanisti (e alla cash-flow academy, che mi sembra che i bot avessero uno script sul socio invisibile, ma forse ricordo male). Noi vogliamo la funzione monotona non decrescente. Formule e grafici, non chiacchiere. Grazie!
posso dire che (da ignorante) sto per finire il mio primo anno di p.iva forfettaria, e sì le tasse vere e proprie allo stato, sono irrisorie, ma dovendo aggiungere OBBLIGATORIAMENTE inps, arrivo ad una pressione fiscale nel primo anno del 46 %? (si mi anticipo le cose per l'anno dopo con gli acconti) però trovo comunque che sia una cosa che possa stroncare molte persone in ogni caso, che non ci arrivano al anno dopo.
Io ci son rimasto un po' male, perchè dicono appunto incentiviamo i giovani ecc, ma come faccio ad incentivarmi se devo aspettare almeno due anni per avere un margine decente. Perchè oggettivamente quando inizi, magari ti compri attrezzatura (faccio il filmmaker) , hai delle spese, quindi se le aggiungi al 46% di pressione, cosa ti rimane?
p.s riconosco che ci sono condizioni peggiori (mio papà me ne parla spesso) , però non riesco proprio a seguire il filo logico, ove questo modo fiscale possa aiutare davvero qualcuno che sta iniziando.
magari mi sbaglio, però ecco volevo condividere una mia esperienza da 21 enne
l'irpef forfettario è al 15, se aggiungi il 26 di inps come fai ad arrivare a 46? hai dimenticato di dire che versi non sul 100% del fatturato, nel mio caso sul 78%.
@@miliziametallica ti dico , facendo due conti, contando saldo irpef, acconto 1 irpef, saldo inps, acconto 1 inps, ed infine acconto 2 irpef e acconto 2 inps, mi vien fuori che sul mio fatturato, la quota di tasse che pagherò nel 2025 sarà il 46 % del mio fatturato
Poi certo mi sto anticipando dei soldi per l'anno dopo, però il mio discorso era proprio questo ossia che ne primo anno di attività è tutt'altro che invogliante. Che ne pensi?
@FrancescoBortolan io verso irpef e inps piu i rispettivi acconti non capisco perché ne menzioni 2.
Ma versi sul 78% del fatturato?
@FrancescoBortolan dai clienti puoi farti dare il 4% di rivalsa inps
@@miliziametallica si 78 , io leggo e il mio commercialista mi ha detto che ci sono nel primo anno di una attività, 2 acconti perchè non hai nulla di pregresso.
Che poi sarebbe facile se solo implementassero gli scaglioni come già ci sono in tante altre cose delle spese italiane (vedi bollette del GAS). Tu sai che i primi 85k vengono tassati al 5/15% e saranno sempre tassati in questo modo + da 85k ai tuoi ipotetici 100k facciamo che vengono tassati al 22% (chiaramente solo la differenza tra i 100K e gli 85k). In più aggiungi le componenti fisse che già comunque prima di raggiungere la barriera pagavi. In questo modo hai che dopo gli 85k comunque il tuo netto sale, solo meno velocemente. Che pure ci sta. Però non ha senso che superata la barriera degli 85k tu guadagni di netto di meno, è proprio stupida come cosa. Fa venire voglia di cappare il forfettario, andare all'estero (magari tipo Austria, Francia, Svizzera, Slovenia per stare vicino all'Italia se vuoi mantenere gli stessi clienti) prendere agevolazioni lì e poi ritornare col decreto rientro cervelli e farsi altri 5 anni di agevolazioni per poi andare di nuovo fuori. Vedi tu se bisogna fare questi giochetti per portare a casa una somma decente
Ma funziona cosi infatti
L'unica cosa positiva di questo sistema folle è che paghi le tasse a posteriori e quindi detieni per mesi(un anno e mezzo il primo anno) soldi che poi verserai in tasse.
Questo ti dà l'opportunità di investire questi soldi e farci un ricavo che ammortizzi le tasse, in un periodo storico con tassi decenti(basta un conto deposito o un ETF monetario) questo si traduce in un vantaggio rispetto ad altri stati dove versi l'IRPEF ogni mese.
A livello mentale sarebbe forse più sano pagare ogni mese una quota piuttosto che vedersi rate da decine di k ogni tot mesi; è un sistema che favorisce chi si fa bene i calcoli di quanto pagherà e sa investire di conseguenza.
E' una magra consolazione certo, ma si cerca di vedere il lato positivo in mezzo al disastro.
P.s:
Il problema del regime ordinario è che è un regime che funziona solo se abbatti l'IRPEF scaricando spese e quindi non si presta a lavori intellettuali o moderni dove non ci sono o quasi spese vive, è un divario tra legge e paese reale che la politica dovrebbe capire e adeguare.
Puoi sempre scaricare in parte l auto, la benzina, il pranzo...cene di lavoro...bollette internet se hai lo studio in casa...computer, software...che é cmq roba che pagheresti cmq
@@lelez75 anche se scarichi quello che dici è difficile abbattere un' Irpef così pesante.
Il PC e la macchina non le compri ogni anno e le puoi scaricare in una certa percentuale e in tot anni.
Anche se ti impegni (e diventa quasi un secondo lavoro) non se ne esce, non conviene.
Lo stato che si assiste e non assiste. È come se lo stato sia il villain e chi lotta è un eroe. Il secondo, affrontando una lotta quasi persa il partenza o fa lavoretti in nero per aumentare un po' lesperienza o parte verso nuovi orizzonti perché il villain è talmente potente che è inutile combattere.
Rick Du Fer ha appena scoperto che deve pagare le tasse!
Chi l' avrebbe mai detto ????
Mi ricorda quella volta che ha scoperto che un lavoratore che sciopera un giorno non percepisce lo stipendio per quella giornata 🤣
Dufer è proprio alla deriva ormai, si elogia costantemente da 10 anni e contemporaneamente si marchetta per 2 euro in piu appena puo.
Sempre un peccato vedere commenti di persone che palesemente non sanno niente di una realtà, ma la giudicano come se la conoscessero. Dedichiamo tanto impegno ogni giorno e si cerca di portare un progetto culturale nel modo più sostenibile e coerente possibile, non puoi sapere le difficili decisioni che ci sono dietro, e lo capisco da una parte perché è molto complessa, ma dall'altra penso sia più utile riflettere su se stessi e pensare di fare le cose al meglio, che denigrare il lavoro di altri sperando di sentirsi meglio.
@@fedsanber"I danni della cogito Academy e le loro conseguenze sugli italiani" 😅
Hai ragione, non ho idea di cosa sia successo ma ormai è veramente a livelli preoccupanti. Mamma mia che finaccia ha fatto sto tizio...
Avercene di canali come Rick Dufer
@@fedsanbernon c'è ne frega un cazzo di quello che fate dietro
Al di là degli autonomi, un discorso simile lo vivo nella mia srl con commercialista e consulente del lavoro terrorizzati che la mia società possa superare i 15 dipendenti... oltre i 15 dipendenti scattano tutta una serie di adempimenti per i quali vivo costantemente un terrorismo psicologico da parte dei miei consulenti (aumento quota versamenti INPS, obbligo di assunzione di un disabile eccetera). Mi pare assurdo che un piccolo (piccolissimo nel mio caso) imprenditore debba sentirsi in colpa perchè decide di non castrarsi autonomamente (o non decide di intraprendere strade diverse da quelle previste dalle norme di legge, ad esempio "assumendo" a partita iva).
È utopia pagare le tasse in automatico nel momento in cui si incassano i soldi di una fattura?
Niente commercialisti per darmi notizie nefaste.
Cash flow immediato per lo Stato.
Possibilità di un controllo più granulare e automatizzato da parte dello Stato in modo da andare a far le pulci prima a chi fa le zanzate sotto banco.
Le storture di questo sistema sono intollerabili.
Il meccanismo degli acconti è diabolico e punisce ogni azienda che cresce.
Ma infatti bisogna spostarsi all' estero....oppure fare capire a chi ci governa che se vuole i cervelli allora deve dare lo un buon motivo
In realtà punisce chi decresce
@@augustopedron6349il senso è che se decresci potrebbero esserci delle colpe interne. Magari si perdono di vista i bisogni dei clienti, sperpero di danaro inutile, obsolescenza delle tecnologie utilizzate non affrontate ecc… Mentre chi cresce generalmente è perché sta creando valore o comunque produce valore in costante aumento. Ovviamente entrambi i casi sono da considerare al netto di eventi straordinari sia in positivo che in negativo.
@@augustopedron6349 punisce chi cresce l'anno X su X+1..., X+ infinito, punisce chi decresce sull'anno X+1 a X+2.
@@augustopedron6349punisce tutti per non fare distinzioni 😂
che meraviglia quando mi imbatto in video che mi fanno dire non ho perso tempo, Giorgio e anche Paolo Coletti , in campo finanziario ... continuate cosi.
Anche per noi dipendenti pubblici la tassazione è onerosa,ormai viaggia al 42%, vedersi mangiare praticamente metà stipendio,a fronte di risposte statali inadeguate,servizi e sanità allo sbando ,e tantissimo lavoro sommerso impunito, fa girare non poco le gonadi
Hai ragione, noi dipendenti pubblici, spina dorsale dello Stato, siamo tartassati!
Mi piacerebbe un sistema che non richiedesse obbligatoriamente commercialisti o patronati, che mi facesse pagare in percentuale sul guadagno anche abbastanza alto ma che potrei tenere sempre sotto controllo sapendo in ogni momento quanto pagherò di tasse e non prevedesse l'acconto 😊
P.s. eliminare la marca da bollo!!!
100% d'accordo!
Raga non lamentiamoci troppo del forfettario, se no rischiamo veramente di trovarci più nulla. Basterebbe un forfettario ad uscita progressiva e non una funzione a scalino
Funziona esattamente così il primo anno non paghi tasse. Il secondo anno paghi il primo più gli acconti per il secondo. Come hai detto bisogna vedere i costi.
Ipotizzando una struttura aziendale molto snella è normale che i costi siano minimi, poi dipende da come un commercialista ti prepara al cambiamento da forfettario a "ordinario"; e quindi trovare i possibili angoli di "elusione".
Se si apre un srl si può cmq rimanere nel forfettario. Si apre un azienda dove te che sei forfettario avrai meno del 50% o cmq meno della maggioranza del capitale cosi puoi fatturare alla tua società.
Poi bisogna sempre valutare il forfettario perché sei escluso da qualunque tipologia di detrazione nel tuo modello dei redditi a causa degli indici di redditività; dunque se si volessero usare "bonus o varie detrazioni bisognerebbe valutare sempre in che tipologia di codice ateco si è (sempre considerando il forfettario). Insomma il forfettario conviene di molto quando ci si trova negli indici di redditività molto bassi (40%) mentre se ci si trova nel (78%) bisogna iniziare a valutare e avere un consulente che abbia la voglia di simulare tutte le possibilità. Nella fiscalità se trovi il giusto consulente nonostante le alte tassazioni trovi cmq il modo di pagare molto meno rispetto a quello che si dovrebbe facendo il "corretto". Poi ci sarebbe da fare un discorso più articolato e preciso facendo un distingua tra imposte sui redditi e contribuzione previdenziale ecc ecc.....
si deve considerare anche la parte contributiva e il ragionamento dovrebbe essere centrato su quanto il pagamento di tasse e contributi incida sulla liquidità disponibile
L'articolo 53 della costituzione ci dice che ognuno deve contribuire in ragione della propria capacità cosa che significa che deve essere progressiva. Una funzione propriamente continua non si può fare ma si potrebbe pensare una funzione con derivata non continua ovvero cambiare la pendenza della retta dopo una certa soglia di reddito.
Sembra tu abbia detto cose sensate mentre hai detto due cose false.
1) contribuire in base alle proprie disponibilità non implica automaticamente che le aliquote marginali debbano essere crescenti, ma solo che la funzione tasse = f(lordo) sia monotona crescente, per assurdo anche logaritmica.
2) arcotangente.
@mr_rip nell'articolo stesso si parla sistema progressivo quindi si l'aliquota marginale deve crescere. Detto in parole povere la flat tax completa non si può applicare per costituzione. Per il discorso della derivata effettivamente ho fatto un errore grossolano però va beh ci siamo capiti 😅. Intendevo una derivata a scaglioni comunque
L’ultima proposizione dell’articolo 53 Cost. dice che “Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Questo significa che non ogni aliquota deve essere progressiva, bensì che nel complesso il sistema tributario lo sia. Di conseguenza, ragionando in termini di funzioni, non vuol dire che una funzione continua sia incostituzionale, ma soltanto che quella funzione continua non abbia la capacità di caratterizzare l’intero sistema
In Italia diviene poco efficiente dopo i 70k.
Il regime forfettario porta i professionisti a fare nero.
In Italia il drenaggio fiscale ha ucciso la classe media molto di più che lo scarso aumento dei salari.
Personalmente con p.iva forfettaria ho un utile di 60k e rotti annui, onestamente non la vedo troppo come una limitazione attualmente anche perché con 5k di stipendio mensile ho poco da lamentarmi
Hai ottime entrate ma mi sa che non hai capito un cazz del video!
Le numeriche sinceramente non mi tornano tanto, soprattutto quella del suo amico che paga 100k di tasse su 120k di fatturato. Secondo me qui ci stanno mettendo insieme Tasse + Inps che sono oneri personali e anche IVA che però si recupera e quindi non è un costo e anticipi che li recuperi l'anno dopo.
Insomma, un po' di numeri buttati a caso
I contributi Inps sono soldi buttati se hai meno di 50 anni.
@@mattiabigi001 l'iva in azienda come quella di rick dove non hai acquisti non la recuperi per nulla. E anche l'inps alla fine sarà personale e non della ditta ma pagare devi sempre pagarla.
@@andreabarcellini Se non riesci a recuperarla c'è un problema di pianificazione fiscale allora, poi inps va comunque pagata si ma se facciamo i conti fatti bene esce una cifra normale non il 70% come dice lui.
Poi in ogni caso le tasse (tranne inps) si calcolano sull'utile quindi assumere personale puoi farlo perchè la spesa di personale si scarica al 100% quindi è falso dire "con quei soldi ci avrei potuto prendere una persona" in quanto appunto è una spesa detraibile.
Ma ancora co sta pianificazione,in italia si paga troppo stop uno se la può girare come vuole ma lo stato è ingordo fiscalmente e punitivo se vuoi crescere
@@mattiabigi001 alcune attività non hanno acquisti o ne hanno pochissimi e quindi di iva non recuperi assolutamente nulla. Ti faccio un esempio assurdo ma esemplificativo: un insegnante che apre partita iva per lezioni private ha 0 costi fissi. Con un regime forfettario pagherebbe 15% irpef e 26% insp sul 78% del fatturato (circa un totale di 33% di tasse). Se passasse nel normale avrebbe un minimo del 23% irpef, 26% inps, 22% iva per un totale di 71% tasse
Il mio canale preferito di analisi matematica
27:07 la filosofia di zeb89
Io ignorantissimo in materia chiedo :
Se ho capito bene, siamo ultimi in Europa per produzione perché essendo noi uno stato con piccole/piccolissime imprese queste ultime si ritrovano a non superare certe soglie con carichi di lavori che non devono appunto superare certe soglie di fatturato facendo a nero certi lavori per sopravvivere?
Sperdo di essere stato chiaro 😅
è esattamente cosi
@adrianlungu4638 ottimo, rimango operaio che è meglio.
@@justme9084 la cosa che mi fa arrabbiare è che in Italia fino al 2020 se uno si accontentava dei suoi 16-1700 al mese vivevi bene e non avevi troppe pretese dalla vita; adesso con un 40% di inflazione in 3 anni quei soldi non sono neanche lontanamente sufficienti per campare bene, ma se vuoi fare quel qualcosina in più col lavoro e puntare a 2200 netti mensili o di piu, vieni tassato così pesantemente che ti passa ogni minima ambizione, costringendoci tutti a restare intrappolati nella classe medio-bassa.
@@adrianlungu4638 guarda , bisogna fare buon viso a cattivi gioco.
Lo stato vuole incularmi? Benissimo, trovo il modo per incularlo, Semplice.
(Sicuramente usciranno i buonisti a dire che per colpa nostra l'Italia è nella merda, gli stessi che per anni hanno votato sinistra con i prosciutti negli occhi )
In pratica Dal Ferro ha scoperto gli acconti IRPEF
😂😂😂
E magari non si è preparato ad affrontarli. Il primo anno è una bella botta
Il regime forfettario non è fatto per gli artigiani o per quelli che vogliono fare impresa e avere dipendenti. È fatto per i professionisti iscritti ad un ordine con una propria cassa previdenziale, che collaborano con uno o più studi professionali e magari portano avanti qualche cliente/commessa in autonomia. Il limite di 85k è esagerato, perché il singolo professionista può fare concorrenza sleale a quegli studi che potenzialmente richiederebbero la sua collaborazione. Un professionista che collabora con studi professionali (penso per es ad un architetto o un commercialista) ha spese irrisorie da dover scaricare, quindi non può giocare sull’imponibile e si ritroverebbe a dover pagare tasse troppo sostanziose per fatturati minuscoli (di 30k/anno se va bene). Quando il regime forfettario aveva la soglia di 35k/anno era perfetto, perché ti obbligava a passare ad un regime ordinario semplificato nel momento in cui ti creavi un portafoglio clienti in grado di farti camminare da solo, aprendo un tuo studio (quindi con spese da poter scaricare) e magari chiedendo ad altri professionisti di collaborare per alcune commesse, scaricando quindi altri costi.
Questo perché lo stai vedendo limitato a una piccola parte. Il forfettario è utilizzato anche da medici che in questo momento coprono turni in ps che altrimenti sarebbero scoperti, e non possono far certo concorrenza in alcun modo a un pronto soccorso.
@@FabioPizzigallo la mia risposta non esclude il caso da te citato, anzi, lo comprende tranquillamente. Il concetto della concorrenza, era utile al solo scopo di criticare il tetto troppo elevato. Nel tuo esempio si parla di professionisti, con iscrizione ad una cassa previdenziale e che prestano attività presso un ente terzo, esattamente quello che ho descritto👌
@@poch3510 e appunto il mio dirti che non li comprendi è proprio in relazione al tuo pensiero sul tetto elevato... quel tetto è troppo basso in questo caso, non ha senso un tetto più basso per i motivi che riporti.
@@FabioPizzigallo aiutami a capire, cosa intendi precisamente per coprire turni altrimenti scoperti? Parliamo di medici dipendenti in struttura che fanno degli extra e devono aprirsi una p. Iva, parliamo di medici liberi professionisti che oltre alla propria attività principale fanno degli extra o parliamo di medici liberi professionisti che basano la loro attività su questo tipo di servizio?
@@poch3510 liberi professionisti
Ciao Giorgione poeta :-) Sembri leggermente complottista a dire che lo stato ha scelto i confini attivamente di dove un cittadino può stare. Io penso che sia successo per caso poiché chi aveva bisogno di voti ha fatto diversi accorgimenti per avvantaggiare chi poteva dare voti. Quindi è successo in modo accidentale.
ho problemi con il Rasoio di Hanlon, ne sono consapevole :)
Nella vita ho avuto ditte singole, società e cooperative.
Posso serenamente dire che lo stato italiano è vessatorio e arraffone, è contro il lavoro e l'impresa.
Posso altrettanto dire che si andava bene fino al 2000.
D'accordo con il punto di vista di Giorgio sul regime forfettario. Tuttavia, è un argomento altamente divisivo: tra i suoi utilizzatori è raro trovare qualcuno che non lo difenda a spada tratta, spesso senza comprenderne le distorsioni e le ingiustizie che genera. Ad esempio, alcune categorie professionali nel settore della progettazione edilizia si lamentano frequentemente, auspicando la trasformazione dei propri contratti di finta collaborazione professionale in veri e propri contratti subordinati, con tutte le garanzie che ne derivano.
Se il regime forfettario non esistesse, il confronto tra il regime ordinario da libero professionista e un contratto di lavoro subordinato risulterebbe molto più equilibrato in termini di costi e tassazione. Tuttavia, il forfettario elimina alla radice ogni discussione sul merito, poiché distorce profondamente le economie delle aziende che ne fanno largo uso.
Non ho capito: tu conosci progettisti (architetti/ingegneri immagino) che si lamentano del loro inquadramento come finte p.iva ma che non comprendono le ingiustizie che genera il forfettario? O intendevi che sono tra i pochi a rendersene conto?
@@frared2704. Ciao! Quello che noto è che molte persone si lamentano del loro inquadramento come finte partite IVA, ma vedono comunque il regime forfettario come un aiuto alla loro situazione. A mio avviso, avviare una battaglia contro le finte partite IVA senza considerare o includere il tema del forfettario ha poco senso. Questo perché aziende e lavoratori, nel valutare i due scenari possibili (forza lavoro come finte partite IVA o come dipendenti), effettuano sempre un confronto economico.
Il regime forfettario, infatti, è estremamente vantaggioso rispetto alle aliquote IRPEF del regime ordinario(la differenza è quasi imbarazzante). Per questa ragione, nel confronto con un contratto da dipendente, il regime forfettario vince a mani basse.
Facciamo un esempio: se un'azienda volesse mantenere invariati i salari netti dei finti dipendenti trasformandoli in dipendenti reali (e ipotizzando che questi finti dipendenti rientrino tutti nel forfettario), i costi aziendali sarebbero molto più elevati rispetto a uno scenario in cui il forfettario non esistesse. Senza il forfettario, infatti, il confronto sarebbe tra una partita IVA in regime ordinario e un contratto da dipendente, rendendo il divario economico meno marcato. Altra strada sarebbe accettare salari netti piu bassi per maggiori garanzie, ma anche li, molto impopolare. Che poi se non ci fosse quel regime, in molte industries il risultato sarebbe di far ricadere i costi sul cliente finale, potresti avvantaggiare il nero, ma non ci sarebbe svantaggio competitivo rispetto ai competitors. My 2 cents eh
@@frared2704 Ciao! Quello che noto è che molte persone si lamentano del loro inquadramento come finte partite IVA, ma vedono comunque il regime forfettario come un aiuto alla loro situazione. A mio avviso, avviare una battaglia contro le finte partite IVA senza considerare o includere il tema del forfettario ha poco senso. Questo perché aziende e lavoratori, nel valutare i due scenari possibili (forza lavoro come finte partite IVA o come dipendenti), effettuano sempre un confronto economico.
Il regime forfettario, infatti, è estremamente vantaggioso rispetto alle aliquote IRPEF del regime ordinario(la differenza è quasi imbarazzante). Per questa ragione, nel confronto con un contratto da dipendente, il regime forfettario vince a mani basse.
Facciamo un esempio: se un'azienda volesse mantenere invariati i salari netti dei finti dipendenti trasformandoli in dipendenti reali (e ipotizzando che questi finti dipendenti rientrino tutti nel forfettario), i costi aziendali sarebbero molto più elevati rispetto a uno scenario in cui il forfettario non esistesse. Senza il forfettario, infatti, il confronto sarebbe tra una partita IVA in regime ordinario e un contratto da dipendente, rendendo il divario economico meno marcato. Altra strada sarebbe accettare salari netti piu bassi per maggiori garanzie, ma anche li, molto impopolare. Che poi se non ci fosse quel regime, in molte industries il risultato sarebbe di far ricadere i costi sul cliente finale, potresti avvantaggiare il nero, ma non ci sarebbe svantaggio competitivo rispetto ai competitors. My 2 cents eh
Ma di cosa stiamo parlando? Come si fa a fare un discorso serio sulla tassazione quando i dati di partenza sono elencati a caso e non sono confrontabili?
Che le tasse siano antipatiche e vorremmo pagarne tutti meno mi sembra abbastanza ovvio, ma per discutere davvero dell'argomento non possiamo prendere per buono che lui abbia pagato 160k di tasse su 230k di FATTURATO
Infatti video di un qualunquismo imbarazzante 😂 il tutto senza specificare la forma societaria dell’azienda che Rip ha supposto essere una Srl mentre nei commenti leggevo che probabilmente Du Fer e socio hanno una snc… poi il forfettario non nasce certo per fare impresa con dipendenti ecc ma per i liberi professionisti e in tale ottica ha molto senso. Se vuoi crescere forse è meglio puntare ad avere una società di capitali dove se non sbaglio paghi solo iras al 26 sugli utili…
Una chicca del forfettario che non avevo capito bene fino ad un mesetto fa quando ne ho parlato con la mia commercialista: il limite di fatturato per mantenere il regime forfettario l'anno successivo è di 85k e questo è facile da capire. Quello che non si dice spesso è che se vai oltre i 100k la perdita del forfettario DIVENTA RETROATTIVA PER L'ANNO IN CORSO. Cioè, tutto il reddito dell'anno in corso ti viene tassato secondo il regime ordinario e per di più bisogna pagare anche l'IVA sulle fatture già emesse!! Quindi in pratica bisogna andare a rincorrere i clienti per stornargli le fatture anche già pagate e riemettergliele con aggiunta dell'IVA. Ovviamente, le eventuali spese che hai fatto senza fattura non le detrai più.
Il forfettario va benissimo per chi forfettario lo era già, lo è oggi, e lo sarà sempre come fatturato.
L'idraulico, l'avvocato scarso, l'architetto in una zona con poco lavoro, l'elettricista, quello che fa montaggio video e viaggia tutto l'anno...
Per loro è perfetto...erano già in quegli standard di fatturato, e si vedono quindi abbassare le tasse.
Per chi vuole creare un'azienda, con macchinari, dipendenti, automezzi, capannone ect ect è impensabile.
Come letto in un commento, bisognerebbe applicare un forfettario (fino a 85k) anche alle società.
Nel senso che se fatturi 1milione, per i primi 85mila € le tasse le paghi da forfettario, e poi in regime ordinario.
Così facendo magari in quegli 85k ci fai scappare il tuo stipendio e ci vivi, e il resto (che rimane dopo le tasse in regime ordinario) lo investi nell'azienda.
Ehm ma forse non è chiaro che il forfettario paga tasse sul fatturato e in base alla tipologia dell’attività e NON PUÒ scaricare niente…
Meglio un 24% o quanto é(non vivo in Italia e quindi non so al 100% come funziona da quelle parti…)di una SRL piuttosto che un 5\10% sul fatturato eh…
Il forfettario va giusto bene per il primo anno o Max due anni, per vedere un po’ se si è portati a lavorare in proprio senza investire troppo(con due lire avvìi tutto), ma poi si passa a SRL o ESTERO, se no davvero vuol dire che qualcosa nel business non funziona, anche perché avere p.iva per guadagnare 1000€ al mese molto meglio andare a lavorare al MC…
Per avere senso un lavoro in proprio, ma minimo minimo bisogna puntare almeno a 5000€ mensili, ricordiamoci che non ci sono ferie pagate, non esiste malattia, si lavora 24h, livelli di stress assurdo… altro che indipendenza(parlo di chi pensa che 1000€ al mese in proprio sia meglio che non 1000€ sotto padrone….)
Boh... Secondo me fa delle tasse un unico calderone, include le tasse della società e le tasse delle prossime che hanno collaborato più i contributi... Sarebbe più corretto, in questo caso, parlate di tributi e non di tasse, benché l'analisi vada divisa in due parti, personale e aziendale. Se lui ha fatto l'imprenditore e basta(ossia gode dei dividendi e basta, non ha una salario) viene tassato alla fine 5 se non sbaglio dell' 26% circa, il resto viene poi tassato alla società, se non erro più o meno in percentuale simile. Vuol dire che si viene tassati più o meno alla fonte del 46% circa. Se si riceve un salario dalla propria azienda gli importi cambiano, ma chi sono anche i contributi di cui non si è parlato finora... È complesso, di base, ma neanche tanto. Se poi si va nei rivoli di deduzioni e detrazioni la cosa è più complessa...
Quando un aereo sta per entrare in stallo (rischio di precipitare), il modo di salvarlo è fallo precipitare... Prendendo velocità così, si può evitare lo stallo. Idem per il debito pubblico: abbassare le tasse per incentivare la crescita.
Si tutto bello ma l'aereo ha il carburante nei serbatoi, lo stato no
Il carburante sono le persone che VORREBBERO lavorare ma non aprono aziende perché le tasse sono proibitive. Ho svariati conoscenti che hanno aperto e chiuso dopo 2/3 anni perché avrebbero dovuto ipotecare la casa per gestire i debiti contratti per mantenere l'azienda. Questo sistema è malato. @@marcospacchi8443
@@marcospacchi8443 Vuol dire che fa crash. Poi cambiamo aereo e ripartiamo con un altro
Far pagare gli evasori.
@@Uomo-rattoanche! Ma prima abbassare le tasse per chi lavora, eliminare gli sprechi burocratici( che pesano il doppio dell'evasione). Dare la,colpa per il fallimento della politica, all'evasione è semplicemente ridicolo ed è una paraculata per far scannare i cittadini tra di loro. Così non capiscono dove sta il vero problema del perché l'italia sta marcendo. Stesso discorso degli immigrati che " ci rubano" il lavoro. Colpa loro, sì. Invece i nostri politici gestiscono con tanto amore e zelo la cosa pubblica...
Premetto che non conosco perfettamente il sistema tributario italiano, però ogni volta che provo ad approcciarmi ad esso per cercare di comprenderlo ho l'impressione che mi sfuggano alcuni elementi. È vero che in Italia c'è chi si lamenta, ma allo stesso tempo di SRL con 50/100/150 dipendenti ce ne sono, e non mi sembra se la passino male. È anche vero che la maggior parte di queste sono state fondate negli anni 80 e 90, ma la situazione all'epoca non era immensamente migliore rispetto a quella attuale, altrimenti saremmo cresciuti molto di più pre-2008. Quindi vuol dire che la crescita è in qualche modo possibile, semmai il problema è che mancano SPA. Inoltre, Rick afferma che è difficile acquistare case di proprietà in Italia, ma questo è palesemente falso perché uno dei problemi decennali dell'Italia è proprio l'eccessivo investimento nel mattone (ci sono anche quelli che hanno la seconda casa al mare o in montagna), contribuendo, tra l'altro, alle rendite di posizione. Onestamente, vedo una certa discrepanza tra lo stile di vita condotto da una grande fascia di popolazione e l'entità di queste lamentele.
sul discorso della casa, penso sia oggettivo il fatto che una partita iva abbia più difficoltà ad accedere ad un mutuo essendo che non ha un contratto indeterminato e uno stipendio fisso
@LORENZO59003 in che modo questo sarebbe "oggettivo"? Stai dicendo che un dipendente che guadagna 1500 € al mese è più agevolato? Tutte queste invettive a difesa delle p.iva italiane francamente non riesco a comprenderle.
Sono anni ormai che impazza la rubrica "youtubers & influencers scoprono le tasse"
Io quando dopo decenni di piva ordinaria sono riuscito a passare alla forfettaria del 15% su parte del fatturato mi sono trovato per la prima volta in vita "benestante" :) almeno come sensazione...per veri motivi prima non mi era stato possibile ma davvero un altro mondo perché hi ha poche spese da dedurre
Anni fa ho aperto la p.iva nei regimi dei minimi, poi sono passato a regime ordinario perché il materiale che acquistavo aumentava e ho deciso così, successivamente ho chiuso l'attività per la crisi dell' elettronica e a distanza di anni ora mi ritrovo dipende ma nuovamente con p.iva ordinaria e questo aiuta enormemente per delle spese che mi paga il datore di lavoro.
Detto questo, se hai un forfettario e apri parallelamente una srl perdi il forfettario? Perché se così non fosse l'esubero degli 80k lo metti lì e finché il valore non diventa sensato non chiudi la p.iva personale, oppure se non si può allora pensare di aprire un p.iva estera sempre con lo stesso ragionamento
Svelo una cosa a questo amico: hanno scoperto l'America! E forse pure l'acqua calda! Il forfettario ha permesso di campare a tante attività, soprattutto di servizi (è poco adatto al commercio visti i limiti di fatturato) che altrimenti avrebbero avuto bassissima redditività. L'amico in questi anni se l'è cacciata ogni anno con un 5 o 15% e ora che paga normalmente come tutti noi giustamente gli brucia il culo. Benvenuto in Italia caro amico. Il forfettario è una delle poche cose buone che ha sostenuto la lega e ne hanno aumentato i limiti. Ricordo nel 2014 era a 30 mila euro. Na cosa ridicola
Le aziende che non riescono a stare sul mercato dovrebbero fallire non essere sussidiate, altrimenti fai la fine di AlItalia. Così magari le persone iniziano a capire che votare gente preparata sia utile e non arrivare al 20/30/40% di astensionismo.
Il forfettario è un prestatore d'opera.
Srl è una cosa che dovrebbero aprire chi ha le competenze per farlo,ma in Italia tutti hanno competenze poi piangono.
Un' altra assurdità del regime forfettario è che un professionista ha gli stessi limiti di un commerciante.
Io da commerciante ho una quantità di costi non assolutamente paragonabile ad un avvocato ad esempio, ed è logico che l'avvocato a parità di incassi (pur avendo dei costi forfettari piu bassi) guadagnera molto di piu di me.
Oltre al fatto che io da commerciante sto subendo molto piu rincari rispetto ad un avvocato che ha pochi o zero costi...
Il regime forfettario è importante, ma andrebbe rivisto, e sicuramente aumentato per il commercio.
Magari si potrebbe fare che da 85 a 115 si paga il 20% anziché il 15...e man mano a salire fino a passare nell ordinario.
Ci sono le aliquote in base al codice ateco
@riccardoavanzi4194 no. L'aliquota è una sola. Al max ci sono le percentuali di abbattimento differenti.
@@raffaeleamoroso9274 l'effetto e lo stesso
Sto paese da ogni fottuto punto di vista ti blocca e toglie prospettive. Se uno vuole fare la carriera accademica perché ama la ricerca é precario e poco pagato (nella maggior parte dei casi), se uno vuole creare azienda deve stare a "basso livello" sennò fallisce e forse fascisce uguale. Se ti fai il tuo lavoro normale 9-17 hai meno penseri ma quasi sempre guadagni comunque poco ormai per vivere una vita serena. La situazione é degenerata ormai
E poi ci sono i liberi professionisti o comunque chi ha un'attività che può permetterselo che per non sforare il forfettario fanno migliaia se non decine di migliaia di euro di nero. E in parlamento si guardano spaesati come John Travolta non capendo come arginare l'evasione.
Rip, molti non escono dal forfettario. Semplicemente l’extra non lo dichiarano 💀
io ho il forfettario da due anni e lavoro per un'azienda inglese. MI hanno proposto un aumento della mia paga orario e sono stato costretto a declinare l'aumento perché a conti fatti guadagnare di più mi fa incassare di meno....che amarezza
Di quando è il video di rick? non lo trovo
19:28 anche non derivabile 🤣 (cry in analisi 1 che devo dare)
Domanda ma il live di ieri con PG non c'è in lista?
Non ho visto quel video ma mi sa che era completamente inutile.
1) se ha fatturato 230k e ha pagato 165k di tasse, è impossibile, perché le tasse si pagano sugli utili e non sul fatturato….
2) non so esattamente come funziona esattamente in Italia, ma gli anticipi delle tasse non credo siano obbligatori, PERÓ poi si pagano degli interessi, ad esempio, non anticipi niente, non fai una stima delle tasse 2023, nel 2024 quando pagherai le tasse societarie del 2023, se é tipo 5k euro, dovresti versare 5k più tot% di interessi perché non avevi fatto l’anticipo.(dove vivo io, si paga il 10% se non si anticipano).
3) si fa un calderone di tutto, ma non ha senso quello che fa, e ho anche SERIAMENTE paura, che calcola pure il 22% di iva…….. comunque si, avrà fatto tasse societarie tasse personali sue e del socio, inps, avrà messo tutto…
Quando se lasci i soldi in società, la tassazione é decisamente inferiore,anche perché al primo anno, non ha senso staccarsi dividendi o darsi stipendi alti, ma pensate alla crescita societaria imho…
4) parla di commercialisti etc etc, ma se paga davvero il 70% di tasse, gli conviene cercare un tax planner un po’ più sveglio, perché uno che ti fa pagare il 70% vuol dire che non sa fare il suo lavoro….
Rip l'acconto è pura follia. Fatico ancora a comprenderlo ogni qual volta facciamo il resoconto con il commercialista. XD
Condivido tutto e aggiungo che l'aspetto più delirante della forfettaria è l'impossibilità di detrarre le spese e pagare le tasse sull'utile. Cioè, è un regime pensato per chi sta avviando un' attività, quindi per chi inizialmente rinuncia ai propri guadagni per investire in strumentazione, pubblicità e tutto ció che sul lungo periodo rendono l'attività sostenibile, ma è anche un regime che rende sconvenienti le spese e gli investimenti, tanto che in alcune situazioni l'ordinaria è più conveniente. Follia
E il secondo anno che è tragico
O l anno successivo ad un aumento di fatturato.
Se quest anno fatturo 100
E ho un utile di 49k pago il 35%
Se l'anno successivo ho un utile di 55%
Sui 6k eccedenti pago il 44% di saldo e 44% di acconto
Di fatto da 6 k restano 720euro
(Poi anno dopo hai un credito e paghi meno tasse) ma resti senza liquidita
Ti sei dimenticato il piccolo dettaglio che quando apri partita iva per il primo anno e mezzo non devi pagare tasse
Da socio di una s.rl. del settore metalmeccanico, piccola impresa 9 dipendenti, posso capire la frustrazione. Il problema non è tanto l'Ires che è al 24%, onesto, ma tutto il resto...
Le tasse ormai sono il 50% del costo del lavoro e vengono pretese con puntualità, quando i servizi invece sono erogati a loro piacimento.
E per quanto riguarda le agenzie statali non ti agevolano minimamente ed anzi ti vessano, comportandosi come degli sceriffi.
Mutuando le tue parole, se continua così rimarrano solo gli statali e li pagheranno con carta straccia...
23:34 sì ma oltretutto quella soglia andrebbe aggiornata ANNUALMENTE e non quando ci ricordiamo, visto che abbiamo un apposito ente (l'ISTAT) che tra le tante cose si occupa di stimare l'andamento dell'inflazione ogni mese
Il discorso finale, cioè per il quale, a meno di miei fraintendimenti, "se resti piccolo non aiuti il tuo paese" non lo condivido: non tutte le persone vogliono prendersi rischi e mettersi in proprio, molte persone preferiscono restare nel lavoro dipendente. Come non sono d'accordo con chi ha la partita IVA forf. deve necessariamente puntare a crescere, non vedo nulla di male nel chi sceglie di restar fermo con i suoi massimali.
Purtroppo come quando se ne discute in politica, il ragionamento non è semplice e ha molte sfaccettature e contraddizioni considerando che ogni settore vive di storia a sé.
L’Italia è già soffocata da un mare di PMI che producono scarso valore aggiunto e si accontentano della mediocrità. Se tutti restano piccoli per non rischiare, chi dovrebbe innovare, crescere e trainare il paese? Continuare così significa condannarsi alla stagnazione economica.
Rick deve solo diventare da filosofo a escapologo fiscale. Ha detto una cazzata dietro l'altra da buon filosofo. Le tasse non le ha di certo pagate sul fatturato ma sull'utile. Per assurdo se non prelevi l'utile ma lo lasci in azienda non ci paghi il 26%. È assurdo quando dice che se non dovesse pagare cosi tante tasse avrebbe assunto un altra persona, mentre è l'esatto contrario , se avesse assunto un altra persona avrebbe aggiunto costi, di conseguenza abbassato l'utile e pagato meno tasse. Poi non c'è dubbio che ci sia una grande differenza di tassazione tra SRL e forfettario: io ho una Srl e mediamente pago il 30% di tasse, mia moglie con il forfettario paga il 2%. Io però non la vedrei cosi negativamente la questione, fare gli imprenditori e fatturare milioni non è da tutti, quindi se uno non è in grando di farlo ma non vuole fare il dipendente e si apre un piccolo business con cui ci campa dove sta il problema?
Bravissimo ... commento da mettere in primo piano...non ha detto cose giuste....ha visto la pilla e comincia come tanti a non voler pagare.
Io si, ogni aumento da dipendente pago il 37% e mia moglie più del 50% (é medico).
Cmq spara boiate anche su altri temi ..l ho visto qualche volta...lui vs Odifreddi... beh ..non c era storia...infatti non lo guardo più,con me avrebbe fallito 😂
Un ragionamento..che mi è venuto e "lo sparo"😅:
L'ipertrofia della tassazione statale per certe fasce, collegato al "controllo della dimensione" statale mi collega direttamente all'ipotrofia del mercato in certe aree (provincia di Crotone...presente!).
Questa determina due fenomeni opposti, entrambi urticanti, il mercato "vola basso" assieme ai prezzi di consumo quindi da noi la vita costa (e vale) meno.
Questo agevola gli stipendiati con un contratto nazionale - per agevola voglio dire che gli rende possibile campare con un minimo di dignità...immaginatevi un piatto di pasta a tavola e, se sono in 2 "statali", una famiglia; non immaginatevi le ferrari.
Dall'altra parte invece, nel privato, accade esattamente l'opposto: le parcelle sono decise dal mercato basso (e chiunque ha esperienza di nord e sud lo sa che sono praticamente la metà) mentre le tasse sono decise a livello nazionale..
...và accorda sà chitarra...
Mio padre è nella stessa situazione, fattura più di centomila per offrire dei servizi quindi con spese che si può detrarre basse e in tasca rimangono trentamila, in Italia paghi le tasse per quelli che teoricamente non li hanno
Prima volta che commento. Conosco i colleghi che si occupano di tributario. Sanno a malapena l'aritmetica elementare, figuriamoci se si rendono conto del problema della mancanza di una funzione continua per determinare l'aliquota tributaria. Ricordo ancora un viaggio in macchina con un ordinario di tributario e la faccia che fece quando provai a spiegare il problema.
Soffriamo di burocrazia ed economia pianificata , sono sistemi che infine non lo fanno direttamente ma che pianificano anche la sfera in cui possiamo agire, perché determina lo status economico di un italiano = determina la sfera delle circostanze in cui puó agire.
Direi che sono metodi di limitazione delle libertà di un individuo.
Probabilmente stiamo vivendo per pagare qualcun'altro o qualcos'altro.
Sul fatto che l'Italia sia socialista e statalista non ci piove.
Quasi come se il governo italiano volesse raggiungere il monopolio lavorativo sopprimendoti cosi tanto da poi dover cercare fortuna solo nelle casse dello stato, portando come si fa da decenni le persone a cercare posti statali come fare l'insegnante cercare occupazioni comunali, o comunque in posti sicuri che possano essere multinazionali o grandi centri insomma.
L'Italia è il paese che (NON) amo. Ma abbiamo il pistacchio di bronte dai 😍
😅!
Una seria proposta politica è stata a mio avviso la proposta di istituire un altro regime fiscale europeo. In qualunque paese UE apri una azienda o una professione hai le stesse regole fiscali. Si andrebbe ad aggiungere a tutti gli altri varii regimi fiscali ma avrebbe la forza di fare una attività che non si scontra con le bagatelle dei varii paesi. Non una armonizzazione ma proprio un'altra cosa 😊.Sarebbe in breve vincente e renderebbe questa UE un qualcosa di serio. 😊
DrinDrin: "that seems like a job for me"
Se non sbaglio era una proposta di Letta no?
@@LUDOVICOPAPALIA si esatto
Mi ricordo anche in uno dei comizi fiume di Pannella 😊
Tra l'altro mi ricordo sempre di Pannella e di qualche membro del collettivo Il Manifesto negli anni '90 la proposta di pagare in busta paga tutti i soldi, compresi i contributi etc..
Li ci sarebbe stata la vera riforma fiscale perché tutti avrebbero avuto sotto controllo della propria retribuzione 🤣
😊
secondo anno ho fatto 500k, 250k utili e 200k tasse.
la tipologia di azienda non mi permetteva di fare nero + ho investito pagando black beni per accescere l'azienda (non sapendo di pagare quasi il mio intero utile).
non sapevo avrei pagato 200k tasse perchè un po' sono incosciente, un po' avevo una commercialista idiota.
mi sono ritrovato a pagare più soldi di quelli che avevo.
ho chiuso un'azienda che in 2 anni ha fatto quasi un mln partendo da 0.
io sono stato scemo? sì, ma porcoddio se faccio 500k avrò possibilità di sbagliare 50k di investimenti senza dover chiudere?.
e comunque ho dato 200k allo stato e se mi devo fare una tac devo andare al privato. rosico
No ma giura che la storia é vera? Cpsa faceva la tua azienda? Ma non avevi la possibilitá di chiedere un mutuo per pagare? Nel senso... se il progetto scalava cosí bene... in un anno avresti chiuso il mututo e guadagnato comunque alla grande. O no?
@GiacomoMattiazzi gestione di artisti/creator, organizzazione eventi e media company (radio, magazine, playlist). se avessi a tutti i costi voluto tenerla in piedi lo avrei potuto fare, ma nel mentre ho avuto una malattia abbastanza debilitante e tra quella e il fatto che lavoravo a ritmi non umani (e forse mi sono ammalato anche per quello) per guadagnare poco, per me non ne è valsa la pena.
mi dispiace solo di non averla venduta, ma non sapevo come trovare acquirenti e soprattutto non vedevo l'ora di poter chiudere quel capitolo della mia vita.
@_22e22_ grazie per la condivisione! Spero tu stia meglio ora. Un saluto! ⭐
Non capisco alcune cose relativa a tanti imprenditori che fanno video del genere:
1) non fanno MAI il confronto di quante tasse paga il dipendente e se lo fanno prendono solo quello che si vede in busta paga, senza considerare quello che c'è a monte
2) si lamentano dell' alta tassazione e che da dipendente si sta meglio, eppure non tornano a fare i dipendenti
3) se stai per fare impresa, ti sarai informato prima facendo dei conti su cosa ti aspetti, quindi perché poi ti lamenti?
4) l' idea che lo Stato italiano non voglia fare crescere il PIL del Paese e tenerci poveri, a che pro? Dovrebbe essere il contrario
Lungi da me difendere l'Italia, io me ne sono andato all' estero, ma comunque a parte rare eccezioni tipo la Svizzera negli altri Stati europei paghi le stesse tasse in percentuale, la differenza è che si guadagna di più
Qualcuno sa se ha già parlato di javier milei ? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa mr.rip
Le tasse in italia sono ,esempio:
Giugno2023= saldo tasse 2022 e primo acconto per le tasse del 2023 in base all'utile del 2022.
Novembre2023= Secondo acconto delle tasse del 2023 in base all' utile del 2022.
Giugno 2024= Saldo delle tasse del 2023 in base all'utile del 2023 e primo acconto delle tase del 2024 in base all'utile del 2023.
E così via tutto gli anni.
Più ogni tirmestre ci sono 1200€ di inps fissi.
Piu c'è l'inail fissa 600/700€ annui .
Condivido quanto detto.
Purtoppo fatico a immaginare una correzione "indolore" di questa follia del regime forfettario.
Tutto cio' alimenta anche un sistema del lavoro malsano, con aziende che, volendo assumere nuovi giovani, li spingono ad aprire partite iva forfaittarie, perche' a conti fatti conviene a entrambi. (L'azienda paga meno per un collaboratore P.Iva rispetto a un dipendente, e il neo assunto riceve - a parita di lordo - molti piu' soldi)
Come si potrebbe scardinare questa dinamica, senza mandare all'aria l'esistenza di queste persone e aziende, che sopravvivono grazie a un sistema fiscale "dopato" ?
Il problema del sistema saldo acconti e' che se hai una partita iva che cresce anno su anno(apparentemente una buona cosa) hai un problema di liquidita' e non riesci a re investire adeguatamente per crescere ulteriormente, solo un pizzico alla volta
manca un piccolo particolare: la banca per concederti un mutuo, nel valutare il tuo reddito da forfettario si tiene (anche giustamente) conservativa sapendo che domani lo stato potrebbe passare da x% a X+++%
Costi srl italiana solo per tenerla in piedi: almeno 4000 euro/anno per commercialista. Almeno 3600/anno per INPS gestione straordinaria per l'amministratore (che deve esserci). Per gli altri soci a volte lo stato ti comunica che li considera "soci lavoratori" (non so come faccia a ipotizzarlo) e ti obbliga anche per loro il versamento di Inps 3600 euro (cassa commercianti o artigiani). Sugli utili hai 24% di Ires e il 3.9% di Irap. Quello che ti resta, se lo vuoi tirare fuori è tassato il 26%. Quindi tasse altissime.
Il problema, quello vero e difficile da risolvere, sono gli evasori, i quali esisterebbero anche se le tasse fossero la metà di quelle attuali. È questo il vero ragionamento da fare: quante tasse in più entrerebbero se le si abbassassero?
Conosco imprenditori capaci di far crescere aziende anche in Italia e che si lamentano nonostante crescano e abbiano 6 cifre di utile.
E poi c'è il lato opposto, dei falliti che pensano che le tasse siano la causa del loro fallimento.
Poi sono d' accordo sul fatto che purtroppo le tasse vengono impiegate male (es. Il posto fisso pubblico (ovvero impossibilità di essere licenziati nonostante l'incompetenza)) e che la burocrazia sia folle.
Ciao RIP, se apri una Srl il primo anno fiscale non paghi tasse perché in Italia si calcolano sulla previsione di utile dell’anno precedente (anno precedente era 0). Il secondo anno a giugno paghi il saldo sull’anno precedente (in questo caso il 100%) + acconto 60% dell’anno in corso (basato sull’anno precedente)e a novembre il 40% dell’anno in corso. Diciamo che il primo anno che paghi le tasse devi arrivare preparato..
finalmente un altro video del #megafonodellafinanza
ma dov'è che non costa così tanto? fra tassazione del reddito da dipendente/amministratore, tassazione del reddito di impresa e tassazione degli utili, o si va a Dubai o Estonia, o magari non è il 60 ma è il 55, o dico una fazzata?
La funzione continua c'era negli anni 70 e l'hanno sostituita con gli scaglioni aggiuntivi per il precedente sistema era ritenuto troppo complicato da gestire
Bellissima la gabbia del forfettario, ma un video sul lavoratore dipendente ci starebbe! Il forfettario comunque può far nero (in Italia). Il dipendente no. E dai 35k in su, almeno fino ai 45k, non c’è crescita
"col forfettario puoi fare nero" ebbasta dai, su...
La logica però andrebbe ribaltata, altrimenti si diventa un paese del Sudamerica (mi dissocio da me stesso). Si dovrebbe smontare il sistema attuale, che fa passare da uno status di semi-paradiso fiscale (forfettario) a un massacro (ordinario) proprio per evitare l'evasione.
Non dire "va beh, concentriamoci su altro che tanto la partita IVA può sempre ripiegare sull'evasione".
Puoi lavorare a nero anche da dipendente, chi te li vieta? Nel senso che oltre al lavoro per l'azienda fai anche altro per conto tuo. Tra l'altro in questo modo sei molto meno attenzionato dal fisco.
Solo in Italia mi sa che la prima cosa che si pensa sia sempre il nero, chi la pensa così farà poca strada…
Ma poi spiegatemi, come si fa fare nero nel digitale? Che ogni pagamento oramai è tracciato??
Ok per il fisico, tipo bar, meccanici etc etc, ma quelli per me manco fanno testo…