La dualità di Agrigento: prima provincia in ordine alfabetico, ma ultima per PIL. Da abitante di questa città (che, come molti altri, ha dovuto trasferirsi al Nord per l’istruzione universitaria), vi ringrazio per aver portato all'attenzione del Paese intero le grandi problematiche di questa terra, con la speranza che un futuro più roseo sia possibile.
lo stato ha sempre investito molto di più dove ti sei trasferito a scapito di dove sei nato. questo deve essere chiaro nella tua coscenza. non c'è da sperare. c'è da pretendere equità.
@@rieilaful è un concorso di colpa tra Stato, Regione e Comune. -Comune: a Porto Empedocle (casa natale di Cammilleri e Pirandello) si è fatto pressione per non far costruire un rigassificatore, e per far costruire un dissalatore, morale della favola, nel dubbio non si fa nulla. -Regione: da molti anni ti chiede un rinnovamento del sistema ferroviario (oltre 3 ore da Palermo e 6 da Messina in treno), rete autostradale praticamente assente o piena di deviazioni. -Stato: le sovvenzioni arrivano soprattutto dal punto di vista culturale, però al contempo i militari vanno a fare le esercitazioni a Punta Bianca (splendida area paesaggistica) e riempire di piombo i nostri mari, dopo i numerosi tentativi di convincere a scegliere un’altra area designata, le richieste non vengono ascoltate. Senza parlare del problema immigrazione, vorrei ricordare che Lampedusa appartiene alla provincia di Agrigento e la stragrande maggioranza di tutti gli immigrati vengono portati in alcun centri (ex hotel trasformati in centri di accoglienza, probabilmente perché le sovvenzioni statali sono più alti degli introiti) dell’agrigentino, per poi essere smistati chissà quando nelle altre regioni d’Italia o rispediti a casa.
@@maurocernera359scusa cosa c'entra "e lo dico da agrigentino"? Se è un fatto è un fatto. Non è un opinione. Anch'io sono agrigentino e vivo al Nord ma non sono così afflitto dal campanilismo. Io qua su mi trovo benissimo e schifo i miei compaesani che trovano solo il marcio al di fuori di Agrigento mentre manca l'acqua a casa e votano gente che dovrebbe stare in carcere
Cari amici, io sono di Catania, penso di parlare a nome della maggior parte dei siciliani qui quando vi dico che il problema di questa regione sono i siciliani, sembrerà una frase fatta ma è la verità. La cultura dello sfruttamento, dell'individualismo, del proteggere il proprio orticello dando fuoco a tutto il resto, è una mentalità talmente radicata che è impossibile porvi rimedio. E questo è tremendamente frustrante soprattutto quando si ama questa terra che sa regalare forti emozioni. Fa tanta rabbia
Ragazzi, da buon palermitano e siciliano mi permetto di dire che Rai & co. ve la possono sucare,e non poco. Un documentario che mostra finalmente le cose belle della nostra terra e il suo potenziale, senza ignorare i cancri della malagestione e dell'abbandono che ammalano la bellissima ma malata Trinacria. Un caloroso abbraccio a tutta la redazione di Nova Lectio e buon anno❤.
Frequentando (da pendolare) l'Università di Bologna, ho avuto modo di conoscere molti studenti fuorisede siciliani, provenienti da tutti e tre gli "spigoli" della Sicilia (Trapani, Messina, Ragusa), nonché da Agrigento. Per quanto mi pianga il cuore sentirglielo dire, nessuno di loro vuole tornare. Il ragazzo agrigentino in primis. Anch'io sono "emigrato" al Nord quando avevo cinque anni, da una cittadina della provincia di Caserta (vicina a Casal di Principe...), e non tornerei. Nel mio caso, però, ciò è dovuto al fatto che ormai sono cresciuto qui e mi sono ambientato bene, più che ad altri motivi. L'Emilia-Romagna (e soprattutto Bologna) non è l'El Dorado e ha anch'essa una caterva di problemi, come del resto l'Italia, ma è un posto che mi ha dato davvero tanto. E che soprattutto mi ha fatto scoprire il mio amore per le piste ciclabili! Questo video mi ha dato molta speranza. È bello vedere gente che ancora crede nelle potenzialità del proprio territorio. Anch'io, l'ultima volta che sono sceso, ho notato un cambiamento in positivo. Quando me n'ero andato dalla Campania, nel 2007, eravamo in piena crisi dei rifiuti, e il cassonetto davanti a casa mia era sempre ricolmo di spazzatura, così come i lati delle strade: lavatrici abbandonate, copertoni di automobili, macchine parcheggiate sui marciapiedi... Era un disastro. Quando sono tornato, invece, ho notato che la raccolta differenziata era diventata condominiale e che molti parcheggi erano a pagamento (e la gente, effettivamente, li pagava). Le strade erano più pulite, asfaltate e verniciate, c'era persino una nuova pista ciclabile, e la gente era certamente un po' più vecchia, ma comunque sorridente. Quei giorni mi hanno fatto ricredere: non tutto è perduto! Auguro un 2025 prospero alla mia vecchia casa, alla mia nuova, e a tutta la Sicilia
Ma come fanno quelli dell'acqua Vera a produrre acqua minerale in un posto così? Vuol dire che hanno la volontà di farlo, cosa che manca agli indolenti politici del posto. Perché non si uniscono in una protesta corale contro la decisione di costruire un ponte dal costo miliardario lasciando i cittadini assetati ?
Sono proprio come te, pari pari, ma la mia famiglia viene dal nolano. Sì, devo dire che la Campania fa vedere segni di miglioramento, ma sarò contento solo quando i campani avranno più o meno gli stessi servizi degli emiliano romagnoli. E quando la mia terra non verrà più stuprata dalla monnezza (che qui continua a essere buttata per strada da incivili che cittadini non si meritano di essere chiamati, camorra e imprenditori schifosi). Secondo me, noi che siamo cresciuti fuori ma che campani ci sentiamo lo stesso, possiamo essere una gran risorsa per la regione
Nessuno vuole tornare all’inizio, ci vuole tempo. Io sono tornato dopo 18 anni ma ti dico che se cerchi civiltà e ordine non é questo il posto dove stare. Da catanese
Bravi ragazzi! Mi piange il cuore vedere una Terra cosi bella e importante, lentamente degradare.. Sono nato in Argentina e mia mamma è praticamente siciliana, nata a Rosario, Argentina da genitori siciliani. Il nonno era di Menfi e la nonna era di Alessandria della Rocca in provincia di Agrigento.. Praticamente sono Argentino per metà Siciliano, nato a Rosario.. Ho sempre avuto una attrazione verso la Sicilia, un amore impossibile.. La Sicilia è un paradiso paradossale o un paradosso paradisiaco..
Anche i genitori di mia mamma sono di Alessandria della Rocca! Spero un giorno di poterlo vedere questo paesino! Comunque quelle 2 volte che ho visitato la Sicilia (sono nato e vivo a Bologna) mi ha pianto tanto il cuore: una terra con un potenziale da far impallidire la storia di Roma e la gastromia dell'Emilia Romagna, ma lasciata a sé stessa e non apprezzata e curata dalla maggioranza degli stessi siciliani.
@nikocesari pure io l'ho visitata solamente 2 volte purtroppo.. La prima con mia madre quando avevo 7 anni nel '91 e siamo andati giustamente a trovare i cugini della nonna a Alessandria della Rocca.. Ho pochi ricordi ma belli.., anche se si tratta di un borgo sperduto nel cuore della Sicilia.. Mi sa che andrò a fare un giro in qualsiasi momento.. Siamo vicini comunque.. Abito da più di 20 anni in provincia di Modena.
Mi chiedo, senza provocazione, quanta coscienza la popolazione abbia realmente che la mafia e' al centro di ogni questione. Spesso continuo a notare come si aspetti, sempre, una soluzione da qualche agente esterno, sempre una soluzione dall'altro da sé. Si rischia così che il futuro sia già segnato e la partita persa.
Benvenuti in Sicilia. Terra di Sole, Mare, Buon Cibo, Bella Gente e... ignoranza, sfruttamento del lavoro, edilizia fatta "a minkia" e totale assenza di acqua corrente. È tutta così. Non solo Agrigento.
@@Billsmillionnche ogniuno guarda il proprio orto. È così che è nata la mafia ed ha proliferato e continua a proliferare senza problemi. Regioni ( e tutto il paese eh non parlo solo del sud) dove i cittadini se gli proponi 10€ per pisciare nella falda acquifera ti chiedono se possono farlo tutte le volte o meno
Questo vostro mi sembra un servizio informativo molto ben descritto e documentato, che non guarda in faccia nessuno La comunicazione locale dovrebbe prendere esempio da voi Tanti complimenti
Mi è capitato di vedere documentari su paesi, città molto lontane dell'Italia. Ottimi video, e di grande qualità. Questo su Agrigento è di altrettanta qualità, parlando di un paese molto più vicino a noi e con tante curiosità che pochissimi conoscono. Inoltre non avete sottolineato solo i problemi, come si tende sempre a fare, ma anche modelli ed esempi da seguire. Ottimo, ottimo lavoro. Siete un esempio su come utilizzare il grande seguito che avete per portare vera informazione.
Ho visitato la prima volta Agrigento nel 1996. Al tempo il sito archeologico dei templi era in mano ai parcheggiatori abusivi. Uno schifo!! Tutto abbandonato, rifiuti ovunque, persone che tranquillamente saltavano le recinzioni per nn pagare il biglietto. Sono tornato la scorsa estate ed ho trovato un altro mondo, tutto ordinato e ben tenuto! BRAVI!
@alexitayt5544 PER FORTUNA!!! Io l'ho vissuta sempre e solo da turista, ma ricordo che nel 1996 quando ti fermavi nei paesini al massimo trovavi qualche sparuto alimentari gestito da anziani che affettavano ancora con l'affettatrice a mano! Ora é pieno di locali per turisti dove si mangiano ottimi prodotti locali a prezzi più che onesti! Finalmente la Sicilia dal punto turistico si é data una bella svegliata, perché prima era indietro anni luce rispetto alle altre regioni d'Italia!
Sono un ragazzo di Santo Stefano Quisquina(non Santo Stefano di Quisquinia), sede dello stabilimento dell'Acqua Vera. È vero che nel mio territorio abbiano avuto poca mancanza di acqua rispetto al resto della Sicilia, che il nostro bacino idrogeologico sia molto grande, ma proprio per sottolineare il fatto della mala gestione idrica della città di Agrigento recentemente è stata fatta richiesta per trivellare un nuovo pozzo in contrada Monna Farina, in modo da incrementare l'invaso verso il capoluogo non curante del fatto che ciò potrebbe depapeurare il bacino idrogeologico stesso, e in seguito a questi fatti il mio comune ha fatto ricorso al TAR, con processo in atto. Ciò dimostra come in Sicilia si voglia cercare una soluzione nociva per le realtà interne invece di investire in qualcosa di più utile e logico come dei dissalatori.
È senza dubbio da fare ma quando in due anni piove il 50% in meno hai comunque gli invasi vuoti, certo magari ci arrivi qualche mese dopo ma comunque il problema principale sono le riserve che a causa di mancanza di dighe o addirittura a causa del mancato collaudo delle stesse sono vuote o mezze piene @@davidebettin7100
Sono di Agrigento e voglio essere molto pignolo nell' enfatizzare i difetti. 1:50, si è difficile da arrivare perché non è solo lontana con le tempistiche delle "autostrade" di 1.5/2h , ma bensì 4h circa con i fatiscenti mezzi pubblici che ci ritroviamo a prendere ogni volta scesi agli aereoporti
Io sono nato e cresciuto in un paese vicino Agrigento e purtroppo ho potuto notare negli anni il degrado che avanza sempre di più! Sembra una città abbandonata a se stessa. Due anni fà ho pernottato tre notti nella città per visitare la Valle e tutti gli altri stupendi siti storici e per tre giorni di fila quasi tutti i bar e le attività commerciali erano chiuse per mancanza di acqua! Una cosa allucinante da vedere nel 2024! E attenzione Agrigento è città provincia😢
Sono di Licata, una città dell'agrigentino, ed il pensiero condiviso da tutti i miei coetanei è semplice: Il territorio ha un potenziale mostruoso, chi lo gestisce no. L'impressione generale è quella di essere stati dimenticati dai "piani alti" sotto vari punti di vista (mediatico, economico etc) e di essere considerati cittadini di serie Z (questa è purtroppo una frase che sento spesso e per quanto penso che sia un'iperbole vedo spesso alcuni casi che ne mostrano la veridicità). In tutto questo clima di insoddisfazione vi sono però TANTE persone che si rimboccano le maniche, imparano dai migliori e lavorano con tanta speranza e voglia di innovare quello che per molti è un territorio già andato. Da ragazzo ignorante che sono mi auguro soltanto che la negligenza e la strada facile (e che strade visto che le buche hanno visto nascere mia nonna) non siano più le scelte predefinite, ma piuttosto che si smetta di coprire con il lenzuolo tutte le problematiche ed i punti di miglioramento che vi sono (qualsiasi argomenti e persone tocchino)
Vengo dalla Campania e potrei dire grossomodo la stessa cosa, ma con un'aggiunta: la colpa va da imputare non solo alla classe dirigente, ma anche alla popolazione generale. Naturalmente non si possono fare semplificazioni, eppure ho la netta sensazione che tutto nasca da una certa mentalità comune all'intero Sud Italia.
Piú ti spingi a nord piú é probabile che la gente ritenga che sia colpa vostra dei cittadini questo. Vorrebbero che vi immoliate contro una presunta mafia che pensano sia come un azienda in cui puoi entrare e smantellare. L'unitá di italia é ormai su carta soltanto ..
Bellissimo video significativo ed esplicativo di una realtà del Sud Italia tanto importante quanto paradossale e putroppo verissima. Complimenti ragazzi di novalectio !!!
Da siciliano dico che i problemi della Sicilia, ovviamente, sono solo colpa dei siciliani. E di chi altri, se no?! In ordine: - cattiva amministrazione, per incompetenza e clientelismo; - inciviltà e ignoranza diffusa; - mentalità mafiosa e mancanza del senso di bene comune. Dove possiamo andare con questi presupposti? Dobbiamo volere TUTTI un cambiamento radicale di mentalità, valori e cultura, altrimenti la nostra terra resterà sempre una landa arretrata e disastrata. Non bastano poche gocce nel deserto...
Esatto,quando si parla di queste cose diventa sempre un concorso di colpa a ignoti. Prima è lo stato,poi l'amministrazione locale,poi la mafia,il clientelismo....Il cittadino medio se ne lava le mani e basta,tanto non è mai colpa della gente comune che da decenni continua vivacchiare a carico di questi ""sistemi"",che fino a quando le conseguenze negative non colpiscono direttamente loro vanno benissimo...
D'accordo al 100%, ma finché c'è gente che non vuole il cambiamento e che ignora o peggio si fa "comprare" dagli altri, le cose andranno sempre male. Detto ciò onore a chi si rimbocca le maniche tutti i giorni, la gente onesta c'è e ci sarà sempre ma è ancora poca
Eh però non fa figo dire che l'isolamento di Agrigento è anche dovuto ai giganteschi ritardi nella realizzazione della 640, in mano a una ditta mafiosa del nord Italia.
@@spelux7611 quando in Sicilia i deputati alla regione sono sempre gli stessi da decenni perché eletti in maniera clientelare i risultati sono questi, degrado e desolazione ovunque...
Sicilia: terra MERAVIGLIOSA dove le istituzione che dovrebbero curarne la crescita non esistono... che schifo, ci sarebbe un potenziale cosi grande... ancora una volta complimenti, complimenti e ancora complimenti alla squadra di Nova Lectio, canale d'informazione a mani basse migliore d'italia... GRAZIE RAGAZZI
Sono nato a Castelvetrano ma sono vissuto da sempre nell'agrigentino.Ho visto chiudere molti istituti che davano lavoro come zolfare ,pastifici,un cementificio . Io stesso per lavorare son dovuto emigrare e sono tornato solo perché il posto che occupo è pubblico ,altrimenti sarei rimasto a Milano. La mia sensazione è che ad Agrigento lavoro reale , produttivo ,quasi non c'è né,vi è prevalentemente terziario,andando avanti così questa zona purtroppo temo che nei prossimi decenni si svuotera'. Spero solo che un giorno anche se molto lontano chi salirà al potere lo faccia solo dopo aver superato degli esami con prove di scritto orale e pratica come qualsiasi altro cittadino che occupa un posto pubblico ,dimostrando di essere consapevole del ruolo che sta per andando ad occupare e che ne abbia davvero coscienza .
Non sono mai stato ad agrigento ma personalmente solo vedendo queste immagini la prima impressione che ho avuto è che è una città bellissima! Ha tanto potenziale e veramente tante bellezze che potrebbero dare moltissimo se ben sfruttate. Spero vivamente che la città possa prendere il volo nel 2025 perche se lo merita davvero!
Ricorda che quegli statali, soprattutto dirigenti,sono stati piazzati lì da qualche politico che quando vuole(soprattutto durante elezioni),alza la cornetta del telefono e ordina di mettere i bastoni tra le ruote bloccando appalti, finanziamenti,progetti,eccetera.
Sono nato e cresciuto a Favara, un piccolo comune vicino Agrigento. a 19 anni sono scappato via per fare l'università a Bologna. Oggi ho 25 anni e ogni volta che torno ritrovo una realtà sempre più deserta. I problemi sono davvero tanti, ma secondo me il problema principale non è stato trattato fin troppo a fondo. Per rendere un centro piccolo (e mal organizzato) come questo bisognerebbe, in primo luogo, risolvere il problema dei trasporti. Al di là della scomodità per raggiungere il posto, il mio discorso è di tipo puramente economico. Come può un posto del genere poter crescere economicamente se staccato dai punti nevralgici della stessa isola in cui si trova? In secondo luogo, un altro grande problema è la mentalità. Ad Agrigento e nelle zone circostanti regna il menefreghismo per il posto in cui si abita. Alle persone che vivono (e restano) lì non interessa veramente il cambiamento, o miglioramento delle loro zone. La situazione non penso migliorerà nel passare degli anni e l'unico futuro che riesco a vedere per questa parte sperduta della è quella di sprofondare lentamente in un baratro di inefficienza. Spero vivamente in un intervento da parte delle istituzioni, su tutti i piani, dalla sanità, all'istruzione, ai trasporti, ma senza di esso sarà veramente difficile vedere un cambiamento in positivo. Per Aspera
Purtroppo mi pare che il problema di menefreghismo e apatica rassegnazione, invece di ridursi ad Agrigento ed in generale al sud, si stia diffondendo in tutta la penisola; le persone, impossibilitate a cambiare le cose, hanno iniziato a disinteressarsene.
Bellissimo video, da speranza e positività! Grazie Nova Lectio. Un abbraccio e un in bocca al lupo a tutta la brava gente siciliana costretta a combattere varie difficoltà ❤
Complimenti per il bel video e complimenti a tutte quelle persone che credono nella loro terra dando speranza ad una zona impoverita dall'egoismo di poche persone. Da nordico ho sempre pensato che il male della Sicilia sia il legame mafia politica, ma in questo video l'ho intuito solo velatamente. Mi auguro che il vento stia finalmente cambiando grazie, per ora alle persone. La parola speranza è sicuramente più forte della disperazione che la storia propina.
Che documentartio fantastico. Non mi ero mai reso conto di quanto può essere simile Agrigento ad un piccolo comune toscano come il mio. Stesse dinamiche stessi problemi e stesse speranze.
Stessa corruzione praticamente. I problemi dei servizi-pubblici sono ravvisabili dal non-fare della burocrazia e amministrazione locale, altrimenti non si spiega tutta questa similitudine.
La Sicilia è la regione che più di tutte beneficerebbe da grandi opere pubbliche fatte bene. In altri paesi d'Europa città come Agrigento sarebbero hub universitari di rilevanza. Ma finché non ci si libera di cattive abitudini si fa poca strada e non la Sicilia solamente, ma l'Italia tutta ne ha davvero bisogno. Poi la Sicilia è comunque la quarta regione più popolosa ed è una fetta rilevante del suolo nazionale. Avere un tale territorio improduttivo è uno vero spreco. Sì alla sburocratizzazione, ma sì anche ad un forte cambio di mentalità e direzione. Vedo nella Sicilia più possibilità di rinascere come un polo tecnologico piuttosto che industriale. A parte i limiti territoriali e strutturali, è troppo tardi per seguire quella via. Mi ripeto. Un'università performante e le realtà che le si creano attorno sarebbero un toccasana. Start up e tencologia, ecco. In fondo è statistico che molti ragazzi del sud vadano al nord a studiare e poi molti non tornano alla fine. Una buona istruzione limiterebbe questo fenomeno. Ma in primis opere pubbliche serie sul problema idrico, sui bacini e su tutto ciò che serve. è impossibile svilupparsi dove mancano le basi
Gran documentario come sempre ❤️🔥 p.s.: vi consiglio anche un' altra città nel Sud Italia, Reggio Calabria. Vivrete le contraddizioni di una città il cui agglomerato urbano arriva a 200000 abitanti ma che ha forti problemi di lavoro, infrastrutture ecc in maniera molto simile ad Agrigento... 😢
Veramente complimenti per questo bellissimo video. Indicate le scandalose carenze, ma ci fate incontrare anche realtà e persone splendide, piene di passione. Speriamo che riescano a portare un vero cambiamento.
Nato e cresciuto a fontanelle, da anni ormai vivo a bergamo , vedere questo video mi ha fatto venire in mente tanti bei ricordi, ormai la Sicilia è solo la vacanza estiva ... con il mare di San leone o della scala dei turchi. Classe 1985 .... e chi come me si ricorda di Giovanni il mitico gelataio che rallegrava i nostri pomeriggi estivi.. ❤
La bolletta x fornitura di acqua è la più cara d'italia, e poi non hai acqua in casa se non riesci a rifornirsi quando la danno. Io mi ricordo negli anni 70 si rinvviavano interventi già programmati di chirurgia xk non si aveva biancheria pulita x mancanza d'acqua. Un anno mi sono trovata ad Agrigento x ferie io sono originaria di Agrigento eravamo disperati senza acqua piatti accatastati bagni non posso spiegare, ho telefonato in comune x denuncia quella situazione dicendo k siamo scappati x lavoro, tornare con tanti sacrifici x amore della nostra terra e famiglia, ed è vergognoso vivere in quelle condizioni dopo uno sfogo doloroso miracolo!!!...i rubinetti cominciano a sgorgare
Bellissimo! complimenti vivissimi, in bocca al lupo ad Agrigento e alla Sicilia tutta per la capitale della cultura e per risolvere le emergenze idriche e dei collegamenti.
Complimenti ai ragazzi di Scaro ed a tutti gli agrigentini che credono nella loro città e nel proprio territorio! Auguri per il prossimo anno! Siate di esempio e costringete i vostri amministratori comunali a divulgare questi esempi!
Io sono per metà calabrese e per metà siciliano e son felice che parliate di questi luoghi, i miei complementi a chi studia e non se ne va perché è difficile
Video benfatto e veritiero tanto quanto emozionante per un agrigentino, 1/2 decenni fa era molto difficile affrontare certe tematiche e certe discussioni perché spesso ci si accontentava, Agrigento è bella perché c’è il mare, bel clima tutto l’anno e quindi anche se ci sono dei problemi mi accontento, che devo fare d’altronde…così è, e sempre sarà… Ai nostri giorni invece, magari anche grazie a chi ha vissuto altre realtà parlare di certe tematiche è possibile e questo è emozionante… Bellissimo l’ accostamento della città al deserto, partire da zero per creare tanto e soprattutto “il deserto può fiorire”… piuttosto che lamentarsi invano facciamo qualcosa, Agrigento rifiorirà ❤
Sono nata e cresciuta a Licata, provincia di Agrigento. Se Agrigento è in queste condizioni, i comuni della sua provincia sono anche peggio! Ho 23 anni e ho frequentato l’Università di Catania (che comunque non è così lontana in linea d’aria), vi assicuro che tornare a Licata fa comprendere quanto sia grave la situazione. La città a partire dalle 19 di sera è deserta, il centro storico è vuoto, ci sono solo due bar in centro che (giustamente) si attivano a dovere solo nel weekend e durante i periodi di ferie. Da ragazza giovane e volenterosa di esprimersi, io sto preferendo andarmene definitivamente da questa terra senza speranza. Per quanto la apprezzi, per quanto capisca la sua incredibile bellezza, il problema sono proprio le persone che vi abitano, bloccate in questa perpetua inerzia, speranzose di un cambiamento che non sono disposte a cominciare (io per prima, preferisco andare dove potranno meglio apprezzare le mie potenzialità, a costo di una vita più costosa e meno “agiata”). Mi dispiace, ma questo video dimostra egregiamente quanto coraggio ci voglia per rimanere e tentare di cambiare qualcosa, spero che i ragazzi ci riescano ❤️
@@chiaradirosa6534 licata nell'ultimo anno è migliorata tantissimo, i locali anche durante la settimana vanno, soprattutto quelli del Centro Storico, essendo una città di mare è normale che in inverno non sia così frequentata...
Fai un video su come è stata fondata la Svizzera. ma non su come si sia arricchita ma proprio dal punto di vista storico come è stata fondata e il suo sviluppo nel corso dei secoli.
Un video meraviglioso, questi problemi esistono anche da me a Nicosia come in tantissimi altri paesi, in primis la struttura urbana e stradale, se farete un giorno un video sulle strade dell entro terra come la SS117 ho parecchi contatti che vi possono essere utili, per non parlare delle forniture idriche che sta creando problemi anche a Caltanissetta ❤
La Sicilia e Siciliani, potrebbero vivire senza l'aiuto di nessuno. C'è tutto ma purtroppo se il cavallo vincente non viene cavalcato da un fantino vincente ... rimarrà ferma! I due ragazzi alla fine del video un grande applauso 👏🏻👏🏻👏🏻 Grande video picciotti ! 👍🏻👍🏻👍🏻
Da agrigentino ma che purtroppo vive all'estero vi ringrazio per l'ottimo lavoro che avete fatto realizzando questo video, anche se manca qualche piccola chicca
Sarebbe stato proibitivo farlo nel periodo natalizio, soprattuto perché l’area dei templi è sopraelevata. No è quello il problema è tutto il contesto, tipo la vendita di biglietti prima ad una stretta cerchia di persone e poi successivamente al pubblico o il budget “dell’investimento” oltre i 600 mila euro.
@@simonsteel1069 il vero paradosso è pensare che questa città contava 500000 abitanti ai tempi dei greci ed era considerata da Pindaro “La più bella città dei comuni mortali”
Un video ben fatto, con informazioni sincere e basate sui fatti, fino al momento in cui avete deciso di elogiare un marchio di acqua in bottiglia, che è una delle cose meno sostenibili in assoluto. In un contesto dove le persone non hanno nemmeno accesso all'acqua corrente è a dir poco paradossale, soprattutto considerando il collegamento con la Nestlé, multinazionale spesso definita la più maligna al mondo. Cosa avete fatto per indagare concretamente su cosa restituisce a noi Siciliani questo marchio? Così come avete glissato completamente su cosa ci resterà di ciò che viene prodotto da questa imprenditoria poco locale e dal turismo di massa che ci travolgerà ancora di più nel 2025.
Quindi il problema è un’azienda privata che ha le concessioni per operare sul territorio e non la Regione e lo Stato che non fa un minimo di sforzo per sistemare le infrastrutture colabrodo che perdono acqua costantemente?
@@NovaLectio chiaramente "il problema" è sistemico. La privatizzazione e la negligenza della Regione e dello Stato sono entrambi fattori che ne fanno parte in quanto integrati nella logica dello sfruttamento e della mercificazione del territorio, delle risorse e dei corpi. Fino a quando continueremo a pensare che i problemi vadano risolti concentrandosi sul fattore individuale (per mantenere i privilegi che ci fanno comodo) e rifiutando un approccio globale non andremo da nessuna parte.
Allora, anzitutto la crisi idrica di Agrigento e, più in generale, della Sicilia, è il risultato di una catena di responsabilità che coinvolge molteplici attori, tra cui le istituzioni locali e nazionali, le politiche di privatizzazione, e, in parte, anche il comportamento delle multinazionali. Se guardiamo ai dati sulla gestione delle risorse idriche, emerge come le infrastrutture siano inadeguate e spesso fatiscenti: secondo studi recenti, gran parte dell’acqua immessa nelle reti si perde a causa di falle strutturali. Quindi, il problema principale non è solo chi imbottiglia l’acqua, ma l’incapacità di garantire un accesso equo e stabile alla risorsa più essenziale per la vita. La privatizzazione delle concessioni è un tema controverso, ma va inserito in un contesto più ampio. Accusare un marchio di acqua in bottiglia o una multinazionale rischia di diventare un esercizio retorico se non affrontiamo il nodo centrale: le istituzioni che non hanno mai progettato una gestione sostenibile del territorio. Non possiamo neppure ignorare che, in un sistema in cui lo Stato abdica al suo ruolo di garante delle risorse, altri attori entrano in scena per colmare il vuoto, spesso con dinamiche di mercato che, pur non essendo perfette, non nascono nel vuoto, ma in un contesto sistemico di abbandono. Infine, parlare di turismo di massa e imprenditoria ‘poco locale’ solleva un’altra questione importante: quanto della ricchezza generata viene reinvestita per migliorare la qualità della vita delle comunità locali? E quanto, invece, viene disperso in logiche estrattive che non lasciano nulla di tangibile ai territori? Forse il vero problema non è il singolo marchio, ma il modello economico e politico che abbiamo accettato come ‘normale’. Mi sembra che il modo in cui poni la questione riduca la responsabilità della crisi idrica a un unico attore: l’azienda. Ma sarebbe troppo semplicistico e poco onesto intellettualmente pensare che la colpa sia esclusivamente di chi opera legalmente all’interno di un sistema di concessioni. Non è l’esistenza di un’azienda, che opera nella legalità, a causare la crisi, ma l’incapacità delle istituzioni locali e nazionali di costruire e mantenere infrastrutture adeguate. Parlare di mercificazione del territorio senza includere le responsabilità pubbliche e politiche rischia di diventare una narrazione comoda, ma parziale. Il punto è questo: un’azienda che imbottiglia l’acqua non lo fa arbitrariamente. Lo fa perché ha ottenuto concessioni che qualcuno ha approvato. Allora la domanda più giusta è: perché le istituzioni non investono nella gestione delle risorse idriche per i cittadini e preferiscono cedere concessioni a lungo termine? Continuare a concentrarsi su un solo attore non aiuta a risolvere un problema che è invece profondamente legato a scelte politiche e amministrative. Sono d’accordo che serva un approccio globale e integrato. Ma per arrivarci, dobbiamo anche porci una domanda fondamentale: se non investiamo oggi in una riforma radicale delle infrastrutture idriche e del modello di governance, come possiamo sperare di cambiare il paradigma di sfruttamento e mercificazione delle risorse e dei territori?
@@NovaLectio Aggiungo che le percentuali riportate dal gestore sono parecchio smussate verso il basso, nel centro della Sicilia e quindi anche ad Agrigento per le perdite idriche arrivano a picchi del 70%
...boh...sono un emigrato, originario del posto, conosco 'bene' e 'personalmente' gente che ho rivisto, con sorpresa, in questo report (la buona fede di chi lo ha fatto è indiscutibile)...affermo con amarezza che Pirandello (uno nessuno e centomila o sei personaggi in cerca di autore..per intenderci) non poteva nascere in nessun altra parte del mondo...😢
Mi chiedo il senso del magnificare un'azienda privata che sfrutta una falda acquifera per i propri interessi commerciali privati, in una regione dove, come da voi descritto, la disponibilità di acqua è un grosso problema... Mah....
È un concorso di colpa tra Stato, Regione e Comune. -Comune: a Porto Empedocle (casa natale di Cammilleri e Pirandello) si è fatto pressione per non far costruire un rigassificatore, e per far costruire un dissalatore, morale della favola, nel dubbio non si fa nulla. -Regione: da molti anni ti chiede un rinnovamento del sistema ferroviario (oltre 3 ore da Palermo e 6 da Messina in treno), rete autostradale praticamente assente o piena di deviazioni. -Stato: le sovvenzioni arrivano soprattutto dal punto di vista culturale, però al contempo i militari vanno a fare le esercitazioni a Punta Bianca (splendida area paesaggistica) e riempire di piombo i nostri mari, dopo i numerosi tentativi di convincere a scegliere un’altra area designata, le richieste non vengono ascoltate. Senza parlare del problema immigrazione, vorrei ricordare che Lampedusa appartiene alla provincia di Agrigento e la stragrande maggioranza di tutti gli immigrati vengono portati in alcun centri (ex hotel trasformati in centri di accoglienza, probabilmente perché le sovvenzioni statali sono più alti degli introiti) dell’agrigentino, per poi essere smistati chissà quando nelle altre regioni d’Italia o rispediti a casa
mai colpa dei cittadini eh? sempre colpa degli altri...voi meridionali non vi assumete mai le vostre responsabilità. siete voi i colpevoli del vostro degrado
Amo la Sicilia, terra splendida, persone generose, ho parenti siciliani e la conosco. Ma mi sembra che qui si sia volutamente tenuta lontana la parola "mafia", che purtroppo non è scomparsa. Ed è quella che guida i questuanti, che spessissimo condiziona la politica e quindi le scelte amministrative. Che procura intoppi, ritardi, mancata evoluzione in tanti settori. Complimenti ai ragazzi che cercano di cambiare le cose e spero tanto che la loro forza ed il loro coraggio portino a nuovi frutti. La triste realtà è che li lasciano fare perchè non danno "troppo fastidio", è una sorta di contentino che va bene anche alle mafie. Finché non gli si pesta davvero i piedi. Non arrendetevi!
Sarebbe bello se facesse altri video sul problema idrico in sud Italia.. Io sono del Lazio ma svariate volte ho potuto assistere a tali problematiche recandomi in Sicilia e in Calabria, casi di cui ho raccolto anche testimonianze dirette dai miei parenti della provincia di Catanzaro. Comunque, sempre un piacere vedervi
A livello nazionale perdiamo il 42% dell'acqua presente nelle reti idriche... purtroppo con una rete vecchissima e gestita male i risultati sono questi...
Un’altro dettaglio che rende ancora più netti questi contrasti, è il fatto che per decenni è stata la provincia italiana più prolifica a livello culturale , nello specifico in ambito letterario (la statale ‘Strada degli Scrittori’ o ‘Strada dei poeti’ è lì a testimoniarlo)
Come sempre ottimo reportage. La Sicilia è una regione a statuto speciale. Guardate come stanno facendo le altre che lo sono. Nei primi minuti di video non ho potuto non notare (come ogni volta che vado in Sicilia) erbe infestanti nelle strade, cassoni del pattume straripanti, case scalcinate... Eravate la Magna Grecia. Abbiate orgoglio del vostro paradiso e trattatelo come merita
Grazie per questo bellissimo reportage e complimenti per la professionalità, tutto davvero di alto livello. Concordo con chi ha scritto che siamo a livelli superiori di quello della televisione! Continuate così.
ho visitato più volte Agrigento partendo da Donnalucata, la strada é una tortura. Corsia singola camion e 50cc uno dietro l'altro pochissime occasioni di sorpasso e traffico. Peccato secondo me ma non vivendoci per me é anchw molto affascinante, l'aspetto rurale e quasi scomodo mi sembra di viaggiare indietro nel tempo ❤️
Quando qualcuno ti dice che ci vuole un dissalatore ti sta prendendo per il culo. Il dissalatore va bene se hai le centrali nucleari e se hai l’ultimo modello, altrimenti non si può mantenere; ma in una regione che é quasi il doppio della Lombardia, e ha quasi la metà dei suoi abitanti quello che serve é un sistema ampio per la raccolta dell’acqua e un ottimo sistema di trasporto, tutto il resto é presa in giro.
Vogliamo una serie su tutte le città del Sud e sulle potenzialità! Descrivere le opportunità e potenzialità proprio come “l’America per i primi coloni” 💪💪💪
Io sono di San Leone zona balneare della città di Agrigento,se si possiede una modesta quantità di denaro in questa città si vive benissimo,clima e cibo sono fantastici MAAAAA se si è dei normali cittadini con 2 spicci in tasca viene difficilissimo avere una vita normale per questo non volendo entrare nelle forze dell’ordine ho dovuto a mio dispiacere andare a vivere in Olanda precisamente ad Amsterdam che ahimè possiede altri paradossi e cose ben poco piacevoli ma per quello che è il mero “Business “ mooooolto molto più avanti, ma questa è un altra storia. Agrigento è un po’ la metafora de mio cuore dolce e amaro allo stesso tempo .
Manca l'acqua, ma un'azienda (privata) padovana che produce 30mila bottiglia di ACQUA al GIORNO ha dislocato la produzione installando i loro impianti dove? ad AGRIGENTO. Vabbè.
Onestamente anche a me è sembrato controintuitivo ma ci sarà qualche motivo che mi sfugge sicuramente avere un impianto lì vicino facilita la distribuzione ma bisogna vedere come è gestito l'approvvigionamento
@@momimio è molto semplice, speculano sulla crisi idrica della rete pubblica "producendo" (stanno imbottigliamento usando tonnellate di plastica) quel bene che manca e che potrebbe uscire dai rubinetti. Il tutto facendo pure passare il messaggio della "sfida economica" e della nostalgia della propria famiglia dal cognome siciliano.
Bel documentario complimenti. Grazie per le belle parole su fontanelle, anche se sono di parte perché appunto sono cresciuto lì, credo che sia il miglior quartiere di Agrigento o quanto meno lo era fino ai primi anni del 2000..
Fratelli siciliani, avete la terra più bella del mondo. Curatela per i vostri figli, curatela per insegnare al mondo la bellezza. Un abbraccio da Trento.
Complimenti alle associazioni locali e ai giovani che si danno da fare! Speriamo in una soluzione definitiva per la siccità siciliana. La logistica è davvero un problema grosso in questa isola, sopratuttto il ragusano, il nisseno e l'agrigentino necessiterebbero di un investimento su ferrovie (specie l'alta velocità), e più collegamenti via bus con le citta metropolitane di Palermo, Messina e Catania e via aerea con le maggiori città del sud e nord italia
Il servizio è molto bello e permeato da un sentimento di speranza, purtroppo speranza che io non vedo possibile. Sono emigrato a Milano nel 2010, sono agrigentino ed ex abitante del quartiere fontanelle. Tuttavia, ogni volta che ritorno ad Agrigento mi intristisco e mi amareggio per una amministrazione comunale inetta e un senso civico delle persone che manca quasi totalmente. Il servizio, mi duole dirlo, non ha evidenziato un grande problema che è quello della spazzatura in giro per la città, frutto dell’inciviltà di chi abita e che causa un degrado urbano non da poco. Se vi fate un giro per la città noterete sacchi di spazzatura sparsi qua e là, così come noterete la presenza di aree adibite dagli stessi incivili a vere e proprie discariche. Oltre a questo è visibile a occhio nudo la mancanza di cura da parte dell’amministrazione comunale delle strade e dei marciapiedi, presi d’assalto da erbacce,a volte alte anche più di 1 metro. Sono un corridore e sono costretto, proprio nel quartiere fontanelle, a fare più di metà della mia corsa per strada perché i marciapiedi sono impraticabili a causa delle erbacce ma anche a causa delle deiezioni dei vari cani che i padroni non si curano di raccogliere. Per questo vado spesso a San Leone dove almeno i marciapiedi sono decenti. Le aree giochi per bambini sono pochissime e spesso oggetto di vandalizzazione da parte dei soliti incivili. Mancano piscine e palazzetti sportivi di qualità. Un’altra contraddizione che non avete segnalato è che Agrigento capitale della cultura 2025 è praticamente senza librerie. La bella via Atenea aveva una libreria Mondadori che ha chiuso da poco più di 1 anno. La storica libreria Deleo ha chiuso anch’essa da 1 annetto circa. Questo perché i suoi abitanti non leggono e quindi non si fanno soldi con la cultura. Poi vado al mare, guardo il tramonto e mi dimentico di tutti i problemi della città. Finito il tramonto, però, torno alla realtà della città che purtroppo è tristissima. Mi spiace ma allo stato attuale il non vedo futuro per questa città. Molto peggiorata rispetto al passato. Ci salvano solo i turisti che vanno nei ristoranti, compran souvenir e visitano i siti archeologici, altrimenti saremmo completamente decaduti.
La mia esperienza ad Agrigento da turista una decina di anni fa: l'ufficio turistico non sapeva che il Museo Archeologico fosse chiuso per lavori successivi ad un incendio.
Adattarsi alla mala gestione,piegarsi ai soprusi i più esiziali, cercando però sempre un ritorno personale per piccino che sia. Non chiamatela resilienza ma connivenza.
Nessuno tutela la mentalità "vivere oggi per oggi/domani"? Sebbene per alcuni potrebbe essere meglio se così fosse, teniamo conto anche del fatto che si tutelino anche forme di vita in via d'estinzione, perché tutto può essere una risorsa e perché il vuoto creatosi dalla mancanza di una cosa, potrebbe colmarsi con altro, non necessariamente migliore e formando dei nuovi equilibri a cui sarebbe bene prima valutare se si sia disposti ad adattarsi. Se invece per non estinguere l'umanità vogliamo adattarci ad uno sviluppo, io credo che sia molto meglio differenziato, piuttosto che globalmente omologato, perché ciò comporterebbe il conseguente crearsi di una situazione di fragilità sociale simile, nel paragone vegetale, a quello delle monoculture, dove può bastare un parassita, inteso anche più ampiamente come un qualsiasi problema comune, per annientare ogni individuo troppo simile e dipendente da tutti gli altri. Sarà che io tutelerei questo "pensiero dell'oggi per domani", perché lo "invidio" e da quanto scrivo non celo il fatto che ne sia privo.
Comunque siete a un livello superiore a quello di certi programmi TV
della maggior parte
Mmmmmm non so in tutto il documentario non ho sentito la parola MAFIA , famiglie criminali che tengono questa cittadina nell’assoluta povertà .
trovare un programma TV anche solo paragonabile a nova lectio è durissima
Non che ci voglia molto eh ...
ormai la TV è molto scadente considerando chi è rimasto a guardarla
La dualità di Agrigento: prima provincia in ordine alfabetico, ma ultima per PIL.
Da abitante di questa città (che, come molti altri, ha dovuto trasferirsi al Nord per l’istruzione universitaria), vi ringrazio per aver portato all'attenzione del Paese intero le grandi problematiche di questa terra, con la speranza che un futuro più roseo sia possibile.
Assieme ad Enna è la città con il più alto numero di migranti al nord, e lo dico da agrigentino
lo stato ha sempre investito molto di più dove ti sei trasferito a scapito di dove sei nato. questo deve essere chiaro nella tua coscenza. non c'è da sperare. c'è da pretendere equità.
@@rieilaful pretendila dai tuoi amministratori locali ed inizia a cambiare tu stesso in prima persona.
@@rieilaful è un concorso di colpa tra Stato, Regione e Comune.
-Comune: a Porto Empedocle (casa natale di Cammilleri e Pirandello) si è fatto pressione per non far costruire un rigassificatore, e per far costruire un dissalatore, morale della favola, nel dubbio non si fa nulla.
-Regione: da molti anni ti chiede un rinnovamento del sistema ferroviario (oltre 3 ore da Palermo e 6 da Messina in treno), rete autostradale praticamente assente o piena di deviazioni.
-Stato: le sovvenzioni arrivano soprattutto dal punto di vista culturale, però al contempo i militari vanno a fare le esercitazioni a Punta Bianca (splendida area paesaggistica) e riempire di piombo i nostri mari, dopo i numerosi tentativi di convincere a scegliere un’altra area designata, le richieste non vengono ascoltate. Senza parlare del problema immigrazione, vorrei ricordare che Lampedusa appartiene alla provincia di Agrigento e la stragrande maggioranza di tutti gli immigrati vengono portati in alcun centri (ex hotel trasformati in centri di accoglienza, probabilmente perché le sovvenzioni statali sono più alti degli introiti) dell’agrigentino, per poi essere smistati chissà quando nelle altre regioni d’Italia o rispediti a casa.
@@maurocernera359scusa cosa c'entra "e lo dico da agrigentino"? Se è un fatto è un fatto. Non è un opinione. Anch'io sono agrigentino e vivo al Nord ma non sono così afflitto dal campanilismo. Io qua su mi trovo benissimo e schifo i miei compaesani che trovano solo il marcio al di fuori di Agrigento mentre manca l'acqua a casa e votano gente che dovrebbe stare in carcere
Cari amici, io sono di Catania, penso di parlare a nome della maggior parte dei siciliani qui quando vi dico che il problema di questa regione sono i siciliani, sembrerà una frase fatta ma è la verità. La cultura dello sfruttamento, dell'individualismo, del proteggere il proprio orticello dando fuoco a tutto il resto, è una mentalità talmente radicata che è impossibile porvi rimedio. E questo è tremendamente frustrante soprattutto quando si ama questa terra che sa regalare forti emozioni.
Fa tanta rabbia
Ragazzi, da buon palermitano e siciliano mi permetto di dire che Rai & co. ve la possono sucare,e non poco. Un documentario che mostra finalmente le cose belle della nostra terra e il suo potenziale, senza ignorare i cancri della malagestione e dell'abbandono che ammalano la bellissima ma malata Trinacria. Un caloroso abbraccio a tutta la redazione di Nova Lectio e buon anno❤.
Sei un grande....❤
Frequentando (da pendolare) l'Università di Bologna, ho avuto modo di conoscere molti studenti fuorisede siciliani, provenienti da tutti e tre gli "spigoli" della Sicilia (Trapani, Messina, Ragusa), nonché da Agrigento. Per quanto mi pianga il cuore sentirglielo dire, nessuno di loro vuole tornare. Il ragazzo agrigentino in primis.
Anch'io sono "emigrato" al Nord quando avevo cinque anni, da una cittadina della provincia di Caserta (vicina a Casal di Principe...), e non tornerei. Nel mio caso, però, ciò è dovuto al fatto che ormai sono cresciuto qui e mi sono ambientato bene, più che ad altri motivi.
L'Emilia-Romagna (e soprattutto Bologna) non è l'El Dorado e ha anch'essa una caterva di problemi, come del resto l'Italia, ma è un posto che mi ha dato davvero tanto. E che soprattutto mi ha fatto scoprire il mio amore per le piste ciclabili!
Questo video mi ha dato molta speranza. È bello vedere gente che ancora crede nelle potenzialità del proprio territorio.
Anch'io, l'ultima volta che sono sceso, ho notato un cambiamento in positivo. Quando me n'ero andato dalla Campania, nel 2007, eravamo in piena crisi dei rifiuti, e il cassonetto davanti a casa mia era sempre ricolmo di spazzatura, così come i lati delle strade: lavatrici abbandonate, copertoni di automobili, macchine parcheggiate sui marciapiedi... Era un disastro.
Quando sono tornato, invece, ho notato che la raccolta differenziata era diventata condominiale e che molti parcheggi erano a pagamento (e la gente, effettivamente, li pagava). Le strade erano più pulite, asfaltate e verniciate, c'era persino una nuova pista ciclabile, e la gente era certamente un po' più vecchia, ma comunque sorridente. Quei giorni mi hanno fatto ricredere: non tutto è perduto!
Auguro un 2025 prospero alla mia vecchia casa, alla mia nuova, e a tutta la Sicilia
Ma come fanno quelli dell'acqua Vera a produrre acqua minerale
in un posto così? Vuol dire che hanno la volontà di farlo, cosa che manca agli indolenti politici del posto. Perché non si uniscono in una protesta corale contro la decisione di costruire un ponte dal costo miliardario lasciando i cittadini assetati ?
Sono proprio come te, pari pari, ma la mia famiglia viene dal nolano. Sì, devo dire che la Campania fa vedere segni di miglioramento, ma sarò contento solo quando i campani avranno più o meno gli stessi servizi degli emiliano romagnoli. E quando la mia terra non verrà più stuprata dalla monnezza (che qui continua a essere buttata per strada da incivili che cittadini non si meritano di essere chiamati, camorra e imprenditori schifosi). Secondo me, noi che siamo cresciuti fuori ma che campani ci sentiamo lo stesso, possiamo essere una gran risorsa per la regione
Nessuno vuole tornare all’inizio, ci vuole tempo. Io sono tornato dopo 18 anni ma ti dico che se cerchi civiltà e ordine non é questo il posto dove stare. Da catanese
D'accordo su tutto, ma i parcheggi a pagamento non sono un vanto😅(per me andrebbero aboliti ovunque)
Bravi ragazzi! Mi piange il cuore vedere una Terra cosi bella e importante, lentamente degradare.. Sono nato in Argentina e mia mamma è praticamente siciliana, nata a Rosario, Argentina da genitori siciliani. Il nonno era di Menfi e la nonna era di Alessandria della Rocca in provincia di Agrigento.. Praticamente sono Argentino per metà Siciliano, nato a Rosario.. Ho sempre avuto una attrazione verso la Sicilia, un amore impossibile.. La Sicilia è un paradiso paradossale o un paradosso paradisiaco..
Anche i genitori di mia mamma sono di Alessandria della Rocca! Spero un giorno di poterlo vedere questo paesino! Comunque quelle 2 volte che ho visitato la Sicilia (sono nato e vivo a Bologna) mi ha pianto tanto il cuore: una terra con un potenziale da far impallidire la storia di Roma e la gastromia dell'Emilia Romagna, ma lasciata a sé stessa e non apprezzata e curata dalla maggioranza degli stessi siciliani.
@nikocesari pure io l'ho visitata solamente 2 volte purtroppo.. La prima con mia madre quando avevo 7 anni nel '91 e siamo andati giustamente a trovare i cugini della nonna a Alessandria della Rocca.. Ho pochi ricordi ma belli.., anche se si tratta di un borgo sperduto nel cuore della Sicilia.. Mi sa che andrò a fare un giro in qualsiasi momento.. Siamo vicini comunque.. Abito da più di 20 anni in provincia di Modena.
Un saluto da Alessandria della rocca ❤ la terra dei vostri nonni é ancora qui e non perde la speranza
Tanto paradossale come l´Argentina penso.
Un abbraccio a tutti da Alessandria della Rocca e da tutta la provincia di Agrigento!
Siete sempre i benvenuti nella vostra terra.
9:47 “la burocrazia”. In italiano comprensibile: LA MAFIA
Si, strano il tema sia stato completamente saltato
@@fracanella I tempi sono cambiati
Mi chiedo, senza provocazione, quanta coscienza la popolazione abbia realmente che la mafia e' al centro di ogni questione. Spesso continuo a notare come si aspetti, sempre, una soluzione da qualche agente esterno, sempre una soluzione dall'altro da sé. Si rischia così che il futuro sia già segnato e la partita persa.
@@giuseppegenova4990 dai su sembri un po’ omertoso
Benvenuti in Sicilia. Terra di Sole, Mare, Buon Cibo, Bella Gente e... ignoranza, sfruttamento del lavoro, edilizia fatta "a minkia" e totale assenza di acqua corrente.
È tutta così. Non solo Agrigento.
Il risultato di 0 rispetto delle regole, cultura della furbizia e politiche di amici degli amici
E piena di immondizia!
@@stefanodipasquale38080 rispetto delle regole in che senso?
@@Billsmillionnche ogniuno guarda il proprio orto. È così che è nata la mafia ed ha proliferato e continua a proliferare senza problemi. Regioni ( e tutto il paese eh non parlo solo del sud) dove i cittadini se gli proponi 10€ per pisciare nella falda acquifera ti chiedono se possono farlo tutte le volte o meno
@@Billsmillionn in campo edilizio suppongo
Questo vostro mi sembra un servizio informativo molto ben descritto e documentato, che non guarda in faccia nessuno
La comunicazione locale dovrebbe prendere esempio da voi
Tanti complimenti
Mi è capitato di vedere documentari su paesi, città molto lontane dell'Italia. Ottimi video, e di grande qualità. Questo su Agrigento è di altrettanta qualità, parlando di un paese molto più vicino a noi e con tante curiosità che pochissimi conoscono. Inoltre non avete sottolineato solo i problemi, come si tende sempre a fare, ma anche modelli ed esempi da seguire. Ottimo, ottimo lavoro. Siete un esempio su come utilizzare il grande seguito che avete per portare vera informazione.
Ho visitato la prima volta Agrigento nel 1996. Al tempo il sito archeologico dei templi era in mano ai parcheggiatori abusivi. Uno schifo!! Tutto abbandonato, rifiuti ovunque, persone che tranquillamente saltavano le recinzioni per nn pagare il biglietto. Sono tornato la scorsa estate ed ho trovato un altro mondo, tutto ordinato e ben tenuto! BRAVI!
@@hulahoop8583 dal 96 a ora me è passata di acqua sotto ai ponti 😅.
@alexitayt5544 PER FORTUNA!!! Io l'ho vissuta sempre e solo da turista, ma ricordo che nel 1996 quando ti fermavi nei paesini al massimo trovavi qualche sparuto alimentari gestito da anziani che affettavano ancora con l'affettatrice a mano! Ora é pieno di locali per turisti dove si mangiano ottimi prodotti locali a prezzi più che onesti! Finalmente la Sicilia dal punto turistico si é data una bella svegliata, perché prima era indietro anni luce rispetto alle altre regioni d'Italia!
Sono un ragazzo di Santo Stefano Quisquina(non Santo Stefano di Quisquinia), sede dello stabilimento dell'Acqua Vera. È vero che nel mio territorio abbiano avuto poca mancanza di acqua rispetto al resto della Sicilia, che il nostro bacino idrogeologico sia molto grande, ma proprio per sottolineare il fatto della mala gestione idrica della città di Agrigento recentemente è stata fatta richiesta per trivellare un nuovo pozzo in contrada Monna Farina, in modo da incrementare l'invaso verso il capoluogo non curante del fatto che ciò potrebbe depapeurare il bacino idrogeologico stesso, e in seguito a questi fatti il mio comune ha fatto ricorso al TAR, con processo in atto. Ciò dimostra come in Sicilia si voglia cercare una soluzione nociva per le realtà interne invece di investire in qualcosa di più utile e logico come dei dissalatori.
Oppure nel riparare un po' alla volta la rete idrica in modo tale da diminuire le perdite
È senza dubbio da fare ma quando in due anni piove il 50% in meno hai comunque gli invasi vuoti, certo magari ci arrivi qualche mese dopo ma comunque il problema principale sono le riserve che a causa di mancanza di dighe o addirittura a causa del mancato collaudo delle stesse sono vuote o mezze piene @@davidebettin7100
@@samueljazz5106 io sono nato a santa Stefano quisquina sono di cammarata
Santo
sì ma in Sicilia, i dissalatori, non sono molto logici considerando i tantissimi contro che si portano dietro
Sono Siciliano, aspettavo da tanto questo video! Grazie per mostrare sempre la verità!
Buon anno a tutti❤
Sono di Agrigento e voglio essere molto pignolo nell' enfatizzare i difetti.
1:50, si è difficile da arrivare perché non è solo lontana con le tempistiche delle "autostrade" di 1.5/2h , ma bensì 4h circa con i fatiscenti mezzi pubblici che ci ritroviamo a prendere ogni volta scesi agli aereoporti
dai, da ctci stanno "solo" 3h
Io sono nato e cresciuto in un paese vicino Agrigento e purtroppo ho potuto notare negli anni il degrado che avanza sempre di più! Sembra una città abbandonata a se stessa. Due anni fà ho pernottato tre notti nella città per visitare la Valle e tutti gli altri stupendi siti storici e per tre giorni di fila quasi tutti i bar e le attività commerciali erano chiuse per mancanza di acqua! Una cosa allucinante da vedere nel 2024! E attenzione Agrigento è città provincia😢
Sono di Licata, una città dell'agrigentino, ed il pensiero condiviso da tutti i miei coetanei è semplice: Il territorio ha un potenziale mostruoso, chi lo gestisce no.
L'impressione generale è quella di essere stati dimenticati dai "piani alti" sotto vari punti di vista (mediatico, economico etc) e di essere considerati cittadini di serie Z (questa è purtroppo una frase che sento spesso e per quanto penso che sia un'iperbole vedo spesso alcuni casi che ne mostrano la veridicità). In tutto questo clima di insoddisfazione vi sono però TANTE persone che si rimboccano le maniche, imparano dai migliori e lavorano con tanta speranza e voglia di innovare quello che per molti è un territorio già andato.
Da ragazzo ignorante che sono mi auguro soltanto che la negligenza e la strada facile (e che strade visto che le buche hanno visto nascere mia nonna) non siano più le scelte predefinite, ma piuttosto che si smetta di coprire con il lenzuolo tutte le problematiche ed i punti di miglioramento che vi sono (qualsiasi argomenti e persone tocchino)
Fratello sono dalla tua parte
Saluti e buon anno da Gela❤️
Vengo dalla Campania e potrei dire grossomodo la stessa cosa, ma con un'aggiunta: la colpa va da imputare non solo alla classe dirigente, ma anche alla popolazione generale. Naturalmente non si possono fare semplificazioni, eppure ho la netta sensazione che tutto nasca da una certa mentalità comune all'intero Sud Italia.
Piú ti spingi a nord piú é probabile che la gente ritenga che sia colpa vostra dei cittadini questo.
Vorrebbero che vi immoliate contro una presunta mafia che pensano sia come un azienda in cui puoi entrare e smantellare.
L'unitá di italia é ormai su carta soltanto ..
Ti ringrazio per il commento, tu capisci il disagio che viviamo anche solo nell'essere ritenuti responsabili@@Dondolini94
Tanta roba il ristorante La Madia.
Bellissimo video significativo ed esplicativo di una realtà del Sud Italia tanto importante quanto paradossale e putroppo verissima. Complimenti ragazzi di novalectio !!!
Da Siciliano ho apprezzato tantissimo questo documentario, realizzato con garbo e professionalità e curato in maniera certosina
Da siciliano dico che i problemi della Sicilia, ovviamente, sono solo colpa dei siciliani. E di chi altri, se no?!
In ordine:
- cattiva amministrazione, per incompetenza e clientelismo;
- inciviltà e ignoranza diffusa;
- mentalità mafiosa e mancanza del senso di bene comune. Dove possiamo andare con questi presupposti? Dobbiamo volere TUTTI un cambiamento radicale di mentalità, valori e cultura, altrimenti la nostra terra resterà sempre una landa arretrata e disastrata.
Non bastano poche gocce nel deserto...
Esatto,quando si parla di queste cose diventa sempre un concorso di colpa a ignoti. Prima è lo stato,poi l'amministrazione locale,poi la mafia,il clientelismo....Il cittadino medio se ne lava le mani e basta,tanto non è mai colpa della gente comune che da decenni continua vivacchiare a carico di questi ""sistemi"",che fino a quando le conseguenze negative non colpiscono direttamente loro vanno benissimo...
D'accordo al 100%, ma finché c'è gente che non vuole il cambiamento e che ignora o peggio si fa "comprare" dagli altri, le cose andranno sempre male. Detto ciò onore a chi si rimbocca le maniche tutti i giorni, la gente onesta c'è e ci sarà sempre ma è ancora poca
Eh però non fa figo dire che l'isolamento di Agrigento è anche dovuto ai giganteschi ritardi nella realizzazione della 640, in mano a una ditta mafiosa del nord Italia.
@@spelux7611 quando in Sicilia i deputati alla regione sono sempre gli stessi da decenni perché eletti in maniera clientelare i risultati sono questi, degrado e desolazione ovunque...
Sicilia: terra MERAVIGLIOSA dove le istituzione che dovrebbero curarne la crescita non esistono... che schifo, ci sarebbe un potenziale cosi grande... ancora una volta complimenti, complimenti e ancora complimenti alla squadra di Nova Lectio, canale d'informazione a mani basse migliore d'italia... GRAZIE RAGAZZI
Sono nato a Castelvetrano ma sono vissuto da sempre nell'agrigentino.Ho visto chiudere molti istituti che davano lavoro come zolfare ,pastifici,un cementificio .
Io stesso per lavorare son dovuto emigrare e sono tornato solo perché il posto che occupo è pubblico ,altrimenti sarei rimasto a Milano.
La mia sensazione è che ad Agrigento lavoro reale , produttivo ,quasi non c'è né,vi è prevalentemente terziario,andando avanti così questa zona purtroppo temo che nei prossimi decenni si svuotera'.
Spero solo che un giorno anche se molto lontano chi salirà al potere lo faccia solo dopo aver superato degli esami con prove di scritto orale e pratica come qualsiasi altro cittadino che occupa un posto pubblico ,dimostrando di essere consapevole del ruolo che sta per andando ad occupare e che ne abbia davvero coscienza .
Non sono mai stato ad agrigento ma personalmente solo vedendo queste immagini la prima impressione che ho avuto è che è una città bellissima!
Ha tanto potenziale e veramente tante bellezze che potrebbero dare moltissimo se ben sfruttate.
Spero vivamente che la città possa prendere il volo nel 2025 perche se lo merita davvero!
guarda meglio
Regione a statuto speciale. Ci sono più statali che sedie. Se c'è qualcuno su cui puntare il dito siamo noi siciliani.
Ricorda che quegli statali, soprattutto dirigenti,sono stati piazzati lì da qualche politico che quando vuole(soprattutto durante elezioni),alza la cornetta del telefono e ordina di mettere i bastoni tra le ruote bloccando appalti, finanziamenti,progetti,eccetera.
@@dareius831 esattamente
Da siciliano sono sempre più convinto che il più grande guaio per la Sicilia sia lo statuto speciale, che oggi non ha più motivo di esistere!
Soprattutto quando i deputati regionali sono sempre gli stessi da decenni...
Sono nato e cresciuto a Favara, un piccolo comune vicino Agrigento. a 19 anni sono scappato via per fare l'università a Bologna. Oggi ho 25 anni e ogni volta che torno ritrovo una realtà sempre più deserta. I problemi sono davvero tanti, ma secondo me il problema principale non è stato trattato fin troppo a fondo. Per rendere un centro piccolo (e mal organizzato) come questo bisognerebbe, in primo luogo, risolvere il problema dei trasporti. Al di là della scomodità per raggiungere il posto, il mio discorso è di tipo puramente economico. Come può un posto del genere poter crescere economicamente se staccato dai punti nevralgici della stessa isola in cui si trova? In secondo luogo, un altro grande problema è la mentalità. Ad Agrigento e nelle zone circostanti regna il menefreghismo per il posto in cui si abita. Alle persone che vivono (e restano) lì non interessa veramente il cambiamento, o miglioramento delle loro zone. La situazione non penso migliorerà nel passare degli anni e l'unico futuro che riesco a vedere per questa parte sperduta della è quella di sprofondare lentamente in un baratro di inefficienza. Spero vivamente in un intervento da parte delle istituzioni, su tutti i piani, dalla sanità, all'istruzione, ai trasporti, ma senza di esso sarà veramente difficile vedere un cambiamento in positivo.
Per Aspera
Purtroppo mi pare che il problema di menefreghismo e apatica rassegnazione, invece di ridursi ad Agrigento ed in generale al sud, si stia diffondendo in tutta la penisola; le persone, impossibilitate a cambiare le cose, hanno iniziato a disinteressarsene.
Anch'io Favarese e purtroppo condivido il tuo commento, quando ritorno a Favara ogni volta resto stupido da come tutto rimanga "fermo".
Io sono di Messina ricordo Lorena la studentessa di Medicina del tuo paese... che triste destino😢
Avete ragione ci sono molti paradossi in Sicilia ed è triste che una città storia come Agrigento ricca di storia ed archeologia ci siano tanti disagi
Bellissimo video, da speranza e positività! Grazie Nova Lectio.
Un abbraccio e un in bocca al lupo a tutta la brava gente siciliana costretta a combattere varie difficoltà ❤
Complimenti per il bel video e complimenti a tutte quelle persone che credono nella loro terra dando speranza ad una zona impoverita dall'egoismo di poche persone.
Da nordico ho sempre pensato che il male della Sicilia sia il legame mafia politica, ma in questo video l'ho intuito solo velatamente.
Mi auguro che il vento stia finalmente cambiando grazie, per ora alle persone.
La parola speranza è sicuramente più forte della disperazione che la storia propina.
Che documentartio fantastico. Non mi ero mai reso conto di quanto può essere simile Agrigento ad un piccolo comune toscano come il mio. Stesse dinamiche stessi problemi e stesse speranze.
Stessa corruzione praticamente. I problemi dei servizi-pubblici sono ravvisabili dal non-fare della burocrazia e amministrazione locale, altrimenti non si spiega tutta questa similitudine.
Non avete l'acqua in Toscana?
La Sicilia è la regione che più di tutte beneficerebbe da grandi opere pubbliche fatte bene. In altri paesi d'Europa città come Agrigento sarebbero hub universitari di rilevanza. Ma finché non ci si libera di cattive abitudini si fa poca strada e non la Sicilia solamente, ma l'Italia tutta ne ha davvero bisogno.
Poi la Sicilia è comunque la quarta regione più popolosa ed è una fetta rilevante del suolo nazionale. Avere un tale territorio improduttivo è uno vero spreco. Sì alla sburocratizzazione, ma sì anche ad un forte cambio di mentalità e direzione.
Vedo nella Sicilia più possibilità di rinascere come un polo tecnologico piuttosto che industriale. A parte i limiti territoriali e strutturali, è troppo tardi per seguire quella via.
Mi ripeto. Un'università performante e le realtà che le si creano attorno sarebbero un toccasana. Start up e tencologia, ecco.
In fondo è statistico che molti ragazzi del sud vadano al nord a studiare e poi molti non tornano alla fine. Una buona istruzione limiterebbe questo fenomeno.
Ma in primis opere pubbliche serie sul problema idrico, sui bacini e su tutto ciò che serve. è impossibile svilupparsi dove mancano le basi
Grazie per le vostre opere di divulgazione, con la speranza di un giovane che un giorno possa cambiare questa situazione.
Ci siete andati molto delicatamente nel descrivere i problemi. Forse troppo delicatamente.
Gran documentario come sempre ❤️🔥 p.s.: vi consiglio anche un' altra città nel Sud Italia, Reggio Calabria. Vivrete le contraddizioni di una città il cui agglomerato urbano arriva a 200000 abitanti ma che ha forti problemi di lavoro, infrastrutture ecc in maniera molto simile ad Agrigento... 😢
La mentalità clientelare ahimè è diffusa anche nei piccoli comuni del profondo nord, molto di più di quanto non si pensi...
È la bassa densità di popolazione a causare il problema, averla alta non risolve automaticamente il problema, ma aiuta
Ok tutto bellissimo.
Ma perlomeno qui le strade son fatte senza coprire i tombini.
Sono Lodigiano e confermo 👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻 solo che IO al posto di piangermi addosso o abituarmi, propongo di fare un'insurrezione generale come nel 1848
Veramente complimenti per questo bellissimo video. Indicate le scandalose carenze, ma ci fate incontrare anche realtà e persone splendide, piene di passione. Speriamo che riescano a portare un vero cambiamento.
Ottimo video, grazie per il lavoro del canale!
Interessante, grazie mille per questo stupendo video. 🙏
Saluti da Siracusa, e speriamo che prima o poi le cose cambino in positivo nella nostra meravigliosa terra.
Buon anno a tutti.
Chi di speranza campa, disperato muore
Nato e cresciuto a fontanelle, da anni ormai vivo a bergamo , vedere questo video mi ha fatto venire in mente tanti bei ricordi, ormai la Sicilia è solo la vacanza estiva ... con il mare di San leone o della scala dei turchi. Classe 1985 .... e chi come me si ricorda di Giovanni il mitico gelataio che rallegrava i nostri pomeriggi estivi.. ❤
La bolletta x fornitura di acqua è la più cara d'italia, e poi non hai acqua in casa se non riesci a rifornirsi quando la danno. Io mi ricordo negli anni 70 si rinvviavano interventi già programmati di chirurgia xk non si aveva biancheria pulita x mancanza d'acqua. Un anno mi sono trovata ad Agrigento x ferie io sono originaria di Agrigento eravamo disperati senza acqua piatti accatastati bagni non posso spiegare, ho telefonato in comune x denuncia quella situazione dicendo k siamo scappati x lavoro, tornare con tanti sacrifici x amore della nostra terra e famiglia, ed è vergognoso vivere in quelle condizioni dopo uno sfogo doloroso miracolo!!!...i rubinetti cominciano a sgorgare
Bellissimo! complimenti vivissimi, in bocca al lupo ad Agrigento e alla Sicilia tutta per la capitale della cultura e per risolvere le emergenze idriche e dei collegamenti.
Complimenti ai ragazzi di Scaro ed a tutti gli agrigentini che credono nella loro città e nel proprio territorio!
Auguri per il prossimo anno!
Siate di esempio e costringete i vostri amministratori comunali a divulgare questi esempi!
Io sono per metà calabrese e per metà siciliano e son felice che parliate di questi luoghi, i miei complementi a chi studia e non se ne va perché è difficile
Video benfatto e veritiero tanto quanto emozionante per un agrigentino, 1/2 decenni fa era molto difficile affrontare certe tematiche e certe discussioni perché spesso ci si accontentava, Agrigento è bella perché c’è il mare, bel clima tutto l’anno e quindi anche se ci sono dei problemi mi accontento, che devo fare d’altronde…così è, e sempre sarà… Ai nostri giorni invece, magari anche grazie a chi ha vissuto altre realtà parlare di certe tematiche è possibile e questo è emozionante… Bellissimo l’ accostamento della città al deserto, partire da zero per creare tanto e soprattutto “il deserto può fiorire”… piuttosto che lamentarsi invano facciamo qualcosa, Agrigento rifiorirà ❤
Eu brasileira , descendente, tenho maior orgulho pela
História da Sicília ! Por uma história , vocês são a verdadeira história . Obrigada por tanto !
Ragazzi, grazie di questo servizio. Ormai davvero il vostro canale è davvero superiore ad una emittente TV
Sono nata e cresciuta a Licata, provincia di Agrigento. Se Agrigento è in queste condizioni, i comuni della sua provincia sono anche peggio! Ho 23 anni e ho frequentato l’Università di Catania (che comunque non è così lontana in linea d’aria), vi assicuro che tornare a Licata fa comprendere quanto sia grave la situazione. La città a partire dalle 19 di sera è deserta, il centro storico è vuoto, ci sono solo due bar in centro che (giustamente) si attivano a dovere solo nel weekend e durante i periodi di ferie. Da ragazza giovane e volenterosa di esprimersi, io sto preferendo andarmene definitivamente da questa terra senza speranza. Per quanto la apprezzi, per quanto capisca la sua incredibile bellezza, il problema sono proprio le persone che vi abitano, bloccate in questa perpetua inerzia, speranzose di un cambiamento che non sono disposte a cominciare (io per prima, preferisco andare dove potranno meglio apprezzare le mie potenzialità, a costo di una vita più costosa e meno “agiata”). Mi dispiace, ma questo video dimostra egregiamente quanto coraggio ci voglia per rimanere e tentare di cambiare qualcosa, spero che i ragazzi ci riescano ❤️
@@chiaradirosa6534 licata nell'ultimo anno è migliorata tantissimo, i locali anche durante la settimana vanno, soprattutto quelli del Centro Storico, essendo una città di mare è normale che in inverno non sia così frequentata...
Molto meglio di certi programmi culturali della televisione. Ancora una volta, complimenti.
Fai un video su come è stata fondata la Svizzera.
ma non su come si sia arricchita ma proprio dal punto di vista storico come è stata fondata e il suo sviluppo nel corso dei secoli.
Un video meraviglioso, questi problemi esistono anche da me a Nicosia come in tantissimi altri paesi, in primis la struttura urbana e stradale, se farete un giorno un video sulle strade dell entro terra come la SS117 ho parecchi contatti che vi possono essere utili, per non parlare delle forniture idriche che sta creando problemi anche a Caltanissetta ❤
Grazie per aver parlato della mia bella terra... ❤
Quanto vorrei tornare... Quanto mi mancano quei profumi... viva la Sicilia ❤
La Sicilia e Siciliani, potrebbero vivire senza l'aiuto di nessuno.
C'è tutto ma purtroppo se il cavallo vincente non viene cavalcato da un fantino vincente ... rimarrà ferma!
I due ragazzi alla fine del video un grande applauso 👏🏻👏🏻👏🏻
Grande video picciotti ! 👍🏻👍🏻👍🏻
Da agrigentino non pensavo mai ad un video del genere, inaspettato. Ma purtroppo molto reale
Amo un sacco i vostri documentari e da agrigentino posso dire che avete fatto veramente un lavoro fantastico
Da agrigentino ma che purtroppo vive all'estero vi ringrazio per l'ottimo lavoro che avete fatto realizzando questo video, anche se manca qualche piccola chicca
Ma il paradosso del concerto di Natale del Il Volo girato ad Agosto?!
Sarebbe stato proibitivo farlo nel periodo natalizio, soprattuto perché l’area dei templi è sopraelevata. No è quello il problema è tutto il contesto, tipo la vendita di biglietti prima ad una stretta cerchia di persone e poi successivamente al pubblico o il budget “dell’investimento” oltre i 600 mila euro.
@maurocernera359
Paradossal Activity
Ci ho pensato subito anche io
@francescoleonardo8364 che top😂
@@simonsteel1069 il vero paradosso è pensare che questa città contava 500000 abitanti ai tempi dei greci ed era considerata da Pindaro “La più bella città dei comuni mortali”
Un video ben fatto, con informazioni sincere e basate sui fatti, fino al momento in cui avete deciso di elogiare un marchio di acqua in bottiglia, che è una delle cose meno sostenibili in assoluto. In un contesto dove le persone non hanno nemmeno accesso all'acqua corrente è a dir poco paradossale, soprattutto considerando il collegamento con la Nestlé, multinazionale spesso definita la più maligna al mondo.
Cosa avete fatto per indagare concretamente su cosa restituisce a noi Siciliani questo marchio? Così come avete glissato completamente su cosa ci resterà di ciò che viene prodotto da questa imprenditoria poco locale e dal turismo di massa che ci travolgerà ancora di più nel 2025.
Quindi il problema è un’azienda privata che ha le concessioni per operare sul territorio e non la Regione e lo Stato che non fa un minimo di sforzo per sistemare le infrastrutture colabrodo che perdono acqua costantemente?
@@NovaLectio chiaramente "il problema" è sistemico. La privatizzazione e la negligenza della Regione e dello Stato sono entrambi fattori che ne fanno parte in quanto integrati nella logica dello sfruttamento e della mercificazione del territorio, delle risorse e dei corpi. Fino a quando continueremo a pensare che i problemi vadano risolti concentrandosi sul fattore individuale (per mantenere i privilegi che ci fanno comodo) e rifiutando un approccio globale non andremo da nessuna parte.
Allora, anzitutto la crisi idrica di Agrigento e, più in generale, della Sicilia, è il risultato di una catena di responsabilità che coinvolge molteplici attori, tra cui le istituzioni locali e nazionali, le politiche di privatizzazione, e, in parte, anche il comportamento delle multinazionali.
Se guardiamo ai dati sulla gestione delle risorse idriche, emerge come le infrastrutture siano inadeguate e spesso fatiscenti: secondo studi recenti, gran parte dell’acqua immessa nelle reti si perde a causa di falle strutturali. Quindi, il problema principale non è solo chi imbottiglia l’acqua, ma l’incapacità di garantire un accesso equo e stabile alla risorsa più essenziale per la vita.
La privatizzazione delle concessioni è un tema controverso, ma va inserito in un contesto più ampio. Accusare un marchio di acqua in bottiglia o una multinazionale rischia di diventare un esercizio retorico se non affrontiamo il nodo centrale: le istituzioni che non hanno mai progettato una gestione sostenibile del territorio. Non possiamo neppure ignorare che, in un sistema in cui lo Stato abdica al suo ruolo di garante delle risorse, altri attori entrano in scena per colmare il vuoto, spesso con dinamiche di mercato che, pur non essendo perfette, non nascono nel vuoto, ma in un contesto sistemico di abbandono.
Infine, parlare di turismo di massa e imprenditoria ‘poco locale’ solleva un’altra questione importante: quanto della ricchezza generata viene reinvestita per migliorare la qualità della vita delle comunità locali? E quanto, invece, viene disperso in logiche estrattive che non lasciano nulla di tangibile ai territori? Forse il vero problema non è il singolo marchio, ma il modello economico e politico che abbiamo accettato come ‘normale’.
Mi sembra che il modo in cui poni la questione riduca la responsabilità della crisi idrica a un unico attore: l’azienda. Ma sarebbe troppo semplicistico e poco onesto intellettualmente pensare che la colpa sia esclusivamente di chi opera legalmente all’interno di un sistema di concessioni.
Non è l’esistenza di un’azienda, che opera nella legalità, a causare la crisi, ma l’incapacità delle istituzioni locali e nazionali di costruire e mantenere infrastrutture adeguate. Parlare di mercificazione del territorio senza includere le responsabilità pubbliche e politiche rischia di diventare una narrazione comoda, ma parziale.
Il punto è questo: un’azienda che imbottiglia l’acqua non lo fa arbitrariamente. Lo fa perché ha ottenuto concessioni che qualcuno ha approvato. Allora la domanda più giusta è: perché le istituzioni non investono nella gestione delle risorse idriche per i cittadini e preferiscono cedere concessioni a lungo termine? Continuare a concentrarsi su un solo attore non aiuta a risolvere un problema che è invece profondamente legato a scelte politiche e amministrative.
Sono d’accordo che serva un approccio globale e integrato. Ma per arrivarci, dobbiamo anche porci una domanda fondamentale: se non investiamo oggi in una riforma radicale delle infrastrutture idriche e del modello di governance, come possiamo sperare di cambiare il paradigma di sfruttamento e mercificazione delle risorse e dei territori?
Si, hai ragione é veramente assurdo.
@@NovaLectio Aggiungo che le percentuali riportate dal gestore sono parecchio smussate verso il basso, nel centro della Sicilia e quindi anche ad Agrigento per le perdite idriche arrivano a picchi del 70%
...boh...sono un emigrato, originario del posto, conosco 'bene' e 'personalmente' gente che ho rivisto, con sorpresa, in questo report (la buona fede di chi lo ha fatto è indiscutibile)...affermo con amarezza che Pirandello (uno nessuno e centomila o sei personaggi in cerca di autore..per intenderci) non poteva nascere in nessun altra parte del mondo...😢
Non bisogna dare la colpa solo alle istituzioni, ma anche alle persone: dietro a tutto ci sono loro, non dimentichiamolo.
Mi chiedo il senso del magnificare un'azienda privata che sfrutta una falda acquifera per i propri interessi commerciali privati, in una regione dove, come da voi descritto, la disponibilità di acqua è un grosso problema...
Mah....
Azienda privata e non siciliana (prima francese adesso veneta). Il colonialismo lo abbiamo interiorizzato.
È un concorso di colpa tra Stato, Regione e Comune.
-Comune: a Porto Empedocle (casa natale di Cammilleri e Pirandello) si è fatto pressione per non far costruire un rigassificatore, e per far costruire un dissalatore, morale della favola, nel dubbio non si fa nulla.
-Regione: da molti anni ti chiede un rinnovamento del sistema ferroviario (oltre 3 ore da Palermo e 6 da Messina in treno), rete autostradale praticamente assente o piena di deviazioni.
-Stato: le sovvenzioni arrivano soprattutto dal punto di vista culturale, però al contempo i militari vanno a fare le esercitazioni a Punta Bianca (splendida area paesaggistica) e riempire di piombo i nostri mari, dopo i numerosi tentativi di convincere a scegliere un’altra area designata, le richieste non vengono ascoltate. Senza parlare del problema immigrazione, vorrei ricordare che Lampedusa appartiene alla provincia di Agrigento e la stragrande maggioranza di tutti gli immigrati vengono portati in alcun centri (ex hotel trasformati in centri di accoglienza, probabilmente perché le sovvenzioni statali sono più alti degli introiti) dell’agrigentino, per poi essere smistati chissà quando nelle altre regioni d’Italia o rispediti a casa
mai colpa dei cittadini eh? sempre colpa degli altri...voi meridionali non vi assumete mai le vostre responsabilità. siete voi i colpevoli del vostro degrado
Avete ragione non è paese morente è già morto.
Bellissimo è interessantissimo documentario! Grazie ragazzi per il vostro lavoro 🙏
Un servizio a livello di Report di Ranucci…siete bravissimi. Felice di sostenervi.
Amo la Sicilia, terra splendida, persone generose, ho parenti siciliani e la conosco. Ma mi sembra che qui si sia volutamente tenuta lontana la parola "mafia", che purtroppo non è scomparsa. Ed è quella che guida i questuanti, che spessissimo condiziona la politica e quindi le scelte amministrative. Che procura intoppi, ritardi, mancata evoluzione in tanti settori. Complimenti ai ragazzi che cercano di cambiare le cose e spero tanto che la loro forza ed il loro coraggio portino a nuovi frutti. La triste realtà è che li lasciano fare perchè non danno "troppo fastidio", è una sorta di contentino che va bene anche alle mafie. Finché non gli si pesta davvero i piedi.
Non arrendetevi!
Ottimo servizio, che mette in luce le contraddizioni dell'agrigentino che, mutatis mutandis, sono contraddizioni dell'isola tutta.
Complimenti per il video e auguri a tutti.❤
Siciliani, facciamoci sentire❤💛!
No grazie
Zitto polentone @@mixmax8866
@@mixmax8866 dai, facciamo i maturi almeno in questo canale :)
Ma vaxxancxulo
Meglio di no
Sarebbe bello se facesse altri video sul problema idrico in sud Italia..
Io sono del Lazio ma svariate volte ho potuto assistere a tali problematiche recandomi in Sicilia e in Calabria, casi di cui ho raccolto anche testimonianze dirette dai miei parenti della provincia di Catanzaro.
Comunque, sempre un piacere vedervi
A livello nazionale perdiamo il 42% dell'acqua presente nelle reti idriche... purtroppo con una rete vecchissima e gestita male i risultati sono questi...
Vedere la Sicilia che è senza dubbio una delle regioni italiane più belle in queste condizioni, mi fa tristezza. Ottimo documentario, continuate così.
Un’altro dettaglio che rende ancora più netti questi contrasti, è il fatto che per decenni è stata la provincia italiana più prolifica a livello culturale , nello specifico in ambito letterario (la statale ‘Strada degli Scrittori’ o ‘Strada dei poeti’ è lì a testimoniarlo)
Un bellissimo documentario. Mi avete fatto scendere la lacrimuccia 😢 complimenti a Nova Lectio ❤
Come sempre ottimo reportage. La Sicilia è una regione a statuto speciale. Guardate come stanno facendo le altre che lo sono. Nei primi minuti di video non ho potuto non notare (come ogni volta che vado in Sicilia) erbe infestanti nelle strade, cassoni del pattume straripanti, case scalcinate... Eravate la Magna Grecia. Abbiate orgoglio del vostro paradiso e trattatelo come merita
Grazie per questo bellissimo reportage e complimenti per la professionalità, tutto davvero di alto livello. Concordo con chi ha scritto che siamo a livelli superiori di quello della televisione! Continuate così.
Documentario stupendo!! Siete fortissimi, puro talento
Ottimo video. Davvero complimenti per la qualità raggiunta in questi anni. A presto. 😊
Veramente molto bravi! Altro che rai e Mediaset siete bravissimi!
ho visitato più volte Agrigento partendo da Donnalucata, la strada é una tortura.
Corsia singola camion e 50cc uno dietro l'altro pochissime occasioni di sorpasso e traffico. Peccato secondo me ma non vivendoci per me é anchw molto affascinante, l'aspetto rurale e quasi scomodo mi sembra di viaggiare indietro nel tempo ❤️
Quando qualcuno ti dice che ci vuole un dissalatore ti sta prendendo per il culo. Il dissalatore va bene se hai le centrali nucleari e se hai l’ultimo modello, altrimenti non si può mantenere; ma in una regione che é quasi il doppio della Lombardia, e ha quasi la metà dei suoi abitanti quello che serve é un sistema ampio per la raccolta dell’acqua e un ottimo sistema di trasporto, tutto il resto é presa in giro.
Vogliamo una serie su tutte le città del Sud e sulle potenzialità! Descrivere le opportunità e potenzialità proprio come “l’America per i primi coloni” 💪💪💪
documentario meraviglioso e detttagliat....meglio di molti canali divulgativi televisivi
Strano vero che la fonte che viene usata per imbottigliare l'acqua sia l'unica che non si esaurisce mai.Stranezze di questo paese.
Io sono di San Leone zona balneare della città di Agrigento,se si possiede una modesta quantità di denaro in questa città si vive benissimo,clima e cibo sono fantastici MAAAAA se si è dei normali cittadini con 2 spicci in tasca viene difficilissimo avere una vita normale per questo non volendo entrare nelle forze dell’ordine ho dovuto a mio dispiacere andare a vivere in Olanda precisamente ad Amsterdam che ahimè possiede altri paradossi e cose ben poco piacevoli ma per quello che è il mero “Business “ mooooolto molto più avanti, ma questa è un altra storia. Agrigento è un po’ la metafora de mio cuore dolce e amaro allo stesso tempo .
Manca l'acqua, ma un'azienda (privata) padovana che produce 30mila bottiglia di ACQUA al GIORNO ha dislocato la produzione installando i loro impianti dove? ad AGRIGENTO. Vabbè.
Onestamente anche a me è sembrato controintuitivo ma ci sarà qualche motivo che mi sfugge sicuramente avere un impianto lì vicino facilita la distribuzione ma bisogna vedere come è gestito l'approvvigionamento
questo sito si trova sopra le montagne e li l'acqua non manca il problema e che gli impianti che portano l'acqua ad Agrigento sono vecchi e rotti
@@angels6859 grazie
In generale, la provincia di Agrigento, è ricca di sorgenti di acqua, peccato che i condotti idrici fanno pena
@@momimio è molto semplice, speculano sulla crisi idrica della rete pubblica "producendo" (stanno imbottigliamento usando tonnellate di plastica) quel bene che manca e che potrebbe uscire dai rubinetti. Il tutto facendo pure passare il messaggio della "sfida economica" e della nostalgia della propria famiglia dal cognome siciliano.
Bel documentario complimenti. Grazie per le belle parole su fontanelle, anche se sono di parte perché appunto sono cresciuto lì, credo che sia il miglior quartiere di Agrigento o quanto meno lo era fino ai primi anni del 2000..
Fratelli siciliani, avete la terra più bella del mondo. Curatela per i vostri figli, curatela per insegnare al mondo la bellezza. Un abbraccio da Trento.
Complimenti alle associazioni locali e ai giovani che si danno da fare! Speriamo in una soluzione definitiva per la siccità siciliana. La logistica è davvero un problema grosso in questa isola, sopratuttto il ragusano, il nisseno e l'agrigentino necessiterebbero di un investimento su ferrovie (specie l'alta velocità), e più collegamenti via bus con le citta metropolitane di Palermo, Messina e Catania e via aerea con le maggiori città del sud e nord italia
Nella valle dei templi ho trovato il mio caro amico a quattro zampe qualche anno fa.
Salvini?
Bellissimo documentario complimenti, vi seguo sempre.
Complimenti per il servizio.
Agrigento ♥️
documentario eccezionale. è una ferita nel cuore vedere tutta questa incuria e mal amministrazione
......e buon 2025 a tutti. Vista la valle dei templi, bellissima❤
Il servizio è molto bello e permeato da un sentimento di speranza, purtroppo speranza che io non vedo possibile. Sono emigrato a Milano nel 2010, sono agrigentino ed ex abitante del quartiere fontanelle. Tuttavia, ogni volta che ritorno ad Agrigento mi intristisco e mi amareggio per una amministrazione comunale inetta e un senso civico delle persone che manca quasi totalmente. Il servizio, mi duole dirlo, non ha evidenziato un grande problema che è quello della spazzatura in giro per la città, frutto dell’inciviltà di chi abita e che causa un degrado urbano non da poco. Se vi fate un giro per la città noterete sacchi di spazzatura sparsi qua e là, così come noterete la presenza di aree adibite dagli stessi incivili a vere e proprie discariche. Oltre a questo è visibile a occhio nudo la mancanza di cura da parte dell’amministrazione comunale delle strade e dei marciapiedi, presi d’assalto da erbacce,a volte alte anche più di 1 metro. Sono un corridore e sono costretto, proprio nel quartiere fontanelle, a fare più di metà della mia corsa per strada perché i marciapiedi sono impraticabili a causa delle erbacce ma anche a causa delle deiezioni dei vari cani che i padroni non si curano di raccogliere. Per questo vado spesso a San Leone dove almeno i marciapiedi sono decenti. Le aree giochi per bambini sono pochissime e spesso oggetto di vandalizzazione da parte dei soliti incivili. Mancano piscine e palazzetti sportivi di qualità. Un’altra contraddizione che non avete segnalato è che Agrigento capitale della cultura 2025 è praticamente senza librerie. La bella via Atenea aveva una libreria Mondadori che ha chiuso da poco più di 1 anno. La storica libreria Deleo ha chiuso anch’essa da 1 annetto circa. Questo perché i suoi abitanti non leggono e quindi non si fanno soldi con la cultura. Poi vado al mare, guardo il tramonto e mi dimentico di tutti i problemi della città. Finito il tramonto, però, torno alla realtà della città che purtroppo è tristissima. Mi spiace ma allo stato attuale il non vedo futuro per questa città. Molto peggiorata rispetto al passato. Ci salvano solo i turisti che vanno nei ristoranti, compran souvenir e visitano i siti archeologici, altrimenti saremmo completamente decaduti.
La mia esperienza ad Agrigento da turista una decina di anni fa: l'ufficio turistico non sapeva che il Museo Archeologico fosse chiuso per lavori successivi ad un incendio.
Adattarsi alla mala gestione,piegarsi ai soprusi i più esiziali, cercando però sempre un ritorno personale per piccino che sia. Non chiamatela resilienza ma connivenza.
Brilliant as usual. Happy New Year my friends @Nova Lecteio
Nessuno tutela la mentalità "vivere oggi per oggi/domani"?
Sebbene per alcuni potrebbe essere meglio se così fosse, teniamo conto anche del fatto che si tutelino anche forme di vita in via d'estinzione, perché tutto può essere una risorsa e perché il vuoto creatosi dalla mancanza di una cosa, potrebbe colmarsi con altro, non necessariamente migliore e formando dei nuovi equilibri a cui sarebbe bene prima valutare se si sia disposti ad adattarsi.
Se invece per non estinguere l'umanità vogliamo adattarci ad uno sviluppo, io credo che sia molto meglio differenziato, piuttosto che globalmente omologato, perché ciò comporterebbe il conseguente crearsi di una situazione di fragilità sociale simile, nel paragone vegetale, a quello delle monoculture, dove può bastare un parassita, inteso anche più ampiamente come un qualsiasi problema comune, per annientare ogni individuo troppo simile e dipendente da tutti gli altri.
Sarà che io tutelerei questo "pensiero dell'oggi per domani", perché lo "invidio" e da quanto scrivo non celo il fatto che ne sia privo.
Ottimo servizio.
Il mio cuore piange, e così mi sono rassegnata a non poterci ritornare a vivere: sogno infranto, da pensionata, eppure spero ancora❤️
Che documentario stupendo ❤
Buon 2025 a tutti 🎉
Hello nova lectio, I with you a happy new year and thank you, for your videos, 🎉❤❤❤🎉❤❤🎉❤.
Grazie di questo bellissimo reportage 🔝