Maurizio Migliori: Il contributo degli antichi.

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  • เผยแพร่เมื่อ 8 เม.ย. 2014
  • Eidoteca con BCC Alta Brianza organizza 6 incontri a tema "Prendila con filosofia - vivere filosoficamente il tempo della crisi".
    Lunedì 7 aprile 2014 Maurizio migliori dialoga con don Agostino Clerici

ความคิดเห็น • 18

  • @andrea541970
    @andrea541970 10 ปีที่แล้ว

    Il dialogo è stato fin dall'inizio della filosofia uno strumento prezioso della riflessione.

  • @Sars78
    @Sars78 7 ปีที่แล้ว

    Bell'intervento.

  • @lucabovolenta5632
    @lucabovolenta5632 7 ปีที่แล้ว

    Io mangio sempre cose schifose, che non mi danno piacere, perché se mangiassi cose che mi danno piacere, diventerei una cicciobomba diabetica ed imbottita di colesterolo. Secondo, chi l'ha detto che dobbiamo essere felici? Ad ogni modo, I love that man.

  • @satorarepo3982
    @satorarepo3982 9 ปีที่แล้ว

    GRAZIE PER AVER CARICATO IL VIDEO DI QUESTO OTTIMO DOCENTE. CE NE SONO ALTRI?

    • @carloalbertocamamusa6466
      @carloalbertocamamusa6466 9 ปีที่แล้ว

      Sul canale _UNIMCWebTV_ ne troverai alcuni, benché non molto lunghi.

    • @Gandrea018
      @Gandrea018 8 ปีที่แล้ว

      +Sator Arepo No

    • @Gabriele1979
      @Gabriele1979 8 ปีที่แล้ว

      +Sator Arepo Ci sono due video, divisi l'uno in tre parti e l'altro in due, caricati dall'Università del Sacro Cuore di Milano. E'stato mio professore a Macerata. Un grande.

    • @satorarepo3982
      @satorarepo3982 8 ปีที่แล้ว

      Grazie per la Sua segnalazione.

  • @DrDivago
    @DrDivago 5 ปีที่แล้ว

    Grazie per il video e, soprattutto, per aver offerto un contributo sul grande Platone. Solo una domanda: Maurizio Migliori parla della crisi e afferma: “non abbiamo un sistema categoriale minimamente all’altezza dei problemi che abbiamo di fronte” (9:25 nel video), ma se fosse, invece, che la crisi è proprio la precisa conseguenza del nostro sistema categoriale? Inoltre, a 13:25, dichiara che "la caratteristica dell’Occidente è la ragione" e identifica questa con “la ragione tecnica” (ritenendo che questa trovi espressione nelle matematiche!) fornendo, ossia, un’interpretazione heideggeriana della ragione e attribuendo questa ai Greci. Quest'interpretazione, purtroppo, non è corretta e, per molti modi, si torna all'osservazione citata sulla natura dei problemi che ci troviamo ad affrontare: è proprio la ragione della tecnica (quella che Horkheimer, ispirandosi al suo maestro, chiamerà "Instrumentelle Vernunft", "ragione strumentale") a creare essa stessa l’ostacolo che impedisce di superare i problemi in quanto, come ogni razionalità chiusa, cerca la soluzione dei problemi nel contesto dei paradigmi che li hanno creati. In proposito sarebbe utile la lettura del saggio ormai classico “I Greci e l’irrazionale” (“The Greeks and the Irrational”) di E. R. Dodds in cui viene ben spiegato come la ragione dei Greci non stia tutta sotto uno stesso cappello. Leggere Platone, poi, significa anche intuire come egli ponga una ragione dentro la ragione e di questa non si può dare una lettura intera, soprattutto non se ne può dare una lettura rigida o meccanica, ma soltanto indicare un percorso, per questo il grande Greco era anche Maestro.
    Grazie ancora per le attività culturali di Eidoteca e cordiali saluti.

    • @domenicobruno1672
      @domenicobruno1672 5 ปีที่แล้ว

      la matematica, e il logos come calcolo e' differente dalla matematica divina,che non e' quantitativa,almeno seconda alcune letture su Platone e forse Pitagora, poi I greci hanno sempre scritto che il nous e' superiore al logos, e' sbagliato dare della grecita' una lettura illuminista e razionalista,nel senso moderno

    • @DrDivago
      @DrDivago 5 ปีที่แล้ว

      Grazie per la replica. Concordo, come si evince dal commento precedente, che non si debba dare una lettura illuminista o razionalista della grecità e su questo Dodds (ma non solo) offre un contributo decisivo. Il νοῦς - e molti altri termini chiave del pensiero greco - ha indubbiamente una primarietà nei Presocratici ma è, al tempo stesso, un concetto difficile da rinchiudere in una lettura univoca e varia grandemente da Omero fino ad Aristotele, passando ovviamente per Anassagora o Platone (si veda la critica ad Anassagora nel "Fedone"). La grecità è troppo grande e poliedrica per venire rinchiusa sotto un solo cappello o per venire insegnata come se fosse una sola voce. Cordiali saluti.

    • @domenicobruno1672
      @domenicobruno1672 5 ปีที่แล้ว

      +Dr Divago ha ragione sulla non univocita' di alcuni termini,in Platone non e' chiaro come.Aristotele per es.,ma credo che sia probabile che molti di loro,non mettessero la ragione dialettica,calcolante,al vertice,ma altre cose:nous,daimon, idee ecc.... la cosa che avevano in comune pero' ci sarebbe:la giusta misura,la necessita', e il finito, oggi anche molti ,presunti neogreci,neopagani, difficilmente riescono ad abbandonare categorie Cristiane ,come possibilita' ,invece della necessita', imprevedibilita' dell'evento, decisionalita' ecc....

    • @DrDivago
      @DrDivago 5 ปีที่แล้ว

      Gentile Domenico Bruno, mi trova perfettamente d'accordo: la terminologia antica è tutt'altro che univoca ed il fatto che oggi si creda altrimenti è dovuto al pessimo insegnamento scolastico/accademico su questi temi che vengono ricomposti in programmi e tabelle didattiche che lasciano sinceramente il tempo che trovano. Il Suo riferimento alla commistione di categorie contemporanee nel pensiero antico come, per l'appunto, nel caso del pensiero cristiano che rilegge i temi della grecità dei quali agli inizi si è nutrito e li passa poi per ben altro è paradigmatico. Del resto, basta mettere insieme pensiero ebraico, neoplatonismo e cultura romana per trovarvi la gran parte dei temi della cristianità, ignorare questo significa avventurarsi in discorsi che non portano da nessuna parte. Per questo lamento spesso l'assenza di un dialogo culturale con cui sarebbe possibile continuare a discutere dei grandi temi del pensiero che oggi languono in larga parte abbandonati. Cordiali saluti.

    • @domenicobruno1672
      @domenicobruno1672 5 ปีที่แล้ว

      +Dr Divago gentile Divago,io sono un lettore della domenica,mai letto queste cose a scuola,e forse e' stata una fortuna, girano ancora leggende nere come il dualismo,corpo anima,nella nostra cultura occidentale,a.scopo denigratorio, ma I greci non avevano questo dualismo,e forse nemmeno Platone,che cita gli orfici,per altri scopi, ironia della storia e' che il cristianesimo adotta la concezione,assente nella bibbia,di natura e leggi, o contro natura,della grecita', leggi immutabili e eterne nel cambiamento del cosmo,ma oggi e' piu' seria idea semita e islamica non di leggi ma come dicono gli islamici di abitudine di Dio, abitudine ,non sicura,ma mutabile,indeterminabile, realta' che poggia su una liberta' ,indeterminabile, degli greci,va salvato,il procedere autonomo,da religione ,economia ecc,nella ricerca razionale, e nella politica come comunita' in dialogo di parlanti,e non soltanto ascoltatori, e poi il senso della misura, questo assente ormai oggi.