Ne vediamo e sentiamo di ogni ormai! Sembra quasi che nel mondo (o almeno qui da noi in Occidente) si siano tutti talmente tanto abituati a questa vita del giorno d’oggi dove hai tutto facile, servito e riverito, che si voglia cercare di fare le cose più assurde per aggiungere un pizzico di brivido alle vite così monotone che ormai tutti viviamo…
Mi dispiace che questo video abbia così pochi commenti, solleva le giuste osservazioni. Comunque non è la prima volta che accade una cosa del genere e non sarà l'ultima, non è una challenge strettamente usata all'utilizzo di internet. Io sono pro alla liberalizzazione semi-totale delle libertà personali, per cui non giudico nessuna della persone che hanno partecipato. Il problema però è che molto probabilmente pochissime tra quelle, e sicuramente non la ragazza, erano lì per piacere personale, è molto più probabile che tutto sia nato dagli incentivi di un ritorno economico/di fama. Non c'è bisogno di spiegare perché autocostringersi a fare qualcosa di veramente al limite per i motivi sbagliati potrebbe recare incommensurabili danni mentali, e pressioni mediatiche a cui si accorge di non poter sottostare soltanto dopo averle ricevute. Per cui credo che più che un limite alle effettive azioni personali, dovremmo supportare un sistema di istruzione non solo prettamente didattico ma anche improntato a una gestione emozionale, razionale e preparata della persona interiore, affrontando i rischi e benefici di alcuni scenari possibili, e non lasciare, come accade adesso, che tutto si sviluppi autonomamente.
Ne vediamo e sentiamo di ogni ormai! Sembra quasi che nel mondo (o almeno qui da noi in Occidente) si siano tutti talmente tanto abituati a questa vita del giorno d’oggi dove hai tutto facile, servito e riverito, che si voglia cercare di fare le cose più assurde per aggiungere un pizzico di brivido alle vite così monotone che ormai tutti viviamo…
Mi dispiace che questo video abbia così pochi commenti, solleva le giuste osservazioni.
Comunque non è la prima volta che accade una cosa del genere e non sarà l'ultima, non è una challenge strettamente usata all'utilizzo di internet.
Io sono pro alla liberalizzazione semi-totale delle libertà personali, per cui non giudico nessuna della persone che hanno partecipato. Il problema però è che molto probabilmente pochissime tra quelle, e sicuramente non la ragazza, erano lì per piacere personale, è molto più probabile che tutto sia nato dagli incentivi di un ritorno economico/di fama. Non c'è bisogno di spiegare perché autocostringersi a fare qualcosa di veramente al limite per i motivi sbagliati potrebbe recare incommensurabili danni mentali, e pressioni mediatiche a cui si accorge di non poter sottostare soltanto dopo averle ricevute.
Per cui credo che più che un limite alle effettive azioni personali, dovremmo supportare un sistema di istruzione non solo prettamente didattico ma anche improntato a una gestione emozionale, razionale e preparata della persona interiore, affrontando i rischi e benefici di alcuni scenari possibili, e non lasciare, come accade adesso, che tutto si sviluppi autonomamente.