Oltre a questo canale, che rimarrà riservato per i video di matematica&musica, ho creato un canale dedicato alla musica che mi piace riproporre cantando, mi piacerebbe che ti iscrivessi: th-cam.com/users/eppifader
bravissimo. bra-vis-si-mo. Spiegazione chiara, lineare, benissimo illustrata e sonorizzata, alla giusta velocità di esposizione. Non si potrebbe fare di meglio. Grazie mille!
Pensavo di sperticarmi in giudizi entusiastici ma vedo che il tono è meritatamente lo stesso per tutti. Mai sentita una spiegazione tanto chiara ad un argomento tutt'altro che semplice, che coinvolge perfino la psiche umana. Mi sono spesso chiesto queste cose, ma fino ad oggi sono stato convinto che i dodici mezzi toni della scala cromatica fossero semplicemente in progressione geometrica in ragione di radice dodicesima di due, per passare dal do al do successivo, avevo anche provato con generatori software improvvisati a costruire una scala, con risultato approssimativo anche se non drammaticamente, ma la scala sulla tastiera di un piano era un'altra cosa. Ringrazio l'autore Federico per la splendida trattazione, e la fortuna di avermela fatta incontrare. Se ci fosse il voto sarebbe 7 stelle su 5.
ESATTAMENTE IL MOTIVO PER CUI MI SONO SEMPRE STATI SUI COGLIONI I MUSICISTI... HO CHIESTO PER ANNI DI SPIEGARE PERCHE' SUONASSERO QUELLA ROBA... NIENTE. Più confusi di Peter Griffin che dimentica come ci si siede. E io le trasformate di Fourier (a.k.a. FFT) le vedo in elettronica eh... UNA INCAZZATURA EPICA, SPECIE QUANDO SAREBBE BASTATO UN QUARTO D'ORA E UN MAGO DI INSEGNANTE REALMENTE PADRONE DELLA MATERIA CHE REALIZZA QUESTO VIDEO.
@@MVVblog oh, un Marco sarvatico, servatico, salvatico... oh come cazzo se scrive... boh, vabbè quello nzomma! :-) calma un attimo! Tu parli di PERCEZIONE, ovverosia quella magggica funzione del pessimo cervello umano che porta a immagazzinare dati a cazzo (pareidolia, cognitive bias, eccetera eccetera) Ne deriva ovviamente che il problema è legato agli errori di costruzione di tale macchina e dei sensori annessi (e `recchie come se dice a Roma) e non al numero di hertz che una vibrazione possiede in un dato istante di tempo. Poi ovvio, in teoria (ovvero assumendo la situazione ideale) si può calcolare sinapsi per sinapsi quali cazzatine portano il singolo dato registrato dalle 'RECCHIE ad essere PERCEPITO come INFAUSTO... in pratica 100 miliardi di neuroni prova un pò a simularli per tirare fuori matemaggicamente la risposta che cerchi... :-)) e tale risposta varrebbe solo per l'esemplare che hai testato... non necessariamente identico a tutti gli altri E comunque mejo un morto n asa che un isano all'usci ehm nei commenti! :-))))))
@@MVVblog Tendiamo a percepire gradevoli gli intervalli definiti da semplici rapporti aritmetici (quelli mostrati nel video), perché tanto più sono semplici, tanto più le onde che li compongono hanno un periodo breve (pensa al minimo comune multiplo in matematica). Ad esempio, in un accordo maggiore hai oltre alla fondamentale (rapporto 1/1) una terza maggiore (5/4) e una quinta giusta (3/2, cioè il rapporto più semplice possibile che non sia l'ottava): se pensi alle forme d'onda, vedrai che si "incastrano" alla perfezione e la loro somma ha un periodo piuttosto breve, dato il piccolo minimo comune multiplo tra questi rapporti (solo 15 volte la fondamentale, se non erro). Prova a fare gli stessi conti con accordi più dissonanti, e ti renderai conto del problema!
I don't speak Italian but I do speak Portuguese, Spanish and English. I could clearly understand your explanation and this is by far the best I've ever seen in respect to why we give name to only seven notes. Congratulations.
Sono un ingegnere attempato e non mi ero mai avvicinato alla teoria della musica, fino a questo video. Grazie a te mi sono reso conto che la difficoltà che pensavo era tutta un mio pregiudizio e che avevo tutti gli strumenti per comprendere. Ho perso, da deficiente, ben 26 anni di una cosa piacevolissima!!!! Grazie. Iscritto!!!!
In questo periodo di "divulgatori rockstar" (Barbero, Bressanini...) sei il primo divulgatore di musica, complimenti! P.S. sei entrato nelle grazie dell'altissimo algoritmo di TH-cam, non sprecare l'occasione e pubblica un video! Anche uno breve in cui spieghi di cosa parlerai nei prossimi video.
Stupendo, fantastico, meraviglioso questo modo in cui matematica e musica si fondono assieme. Non ho parole della bellezza e perfezione di questo alfabeto che ci consente di creare la musica. Grazie mille per questo video rivelatore. Sono felicissima di aver capito la ragione del perché 7 note.
Mi sono sempre chiesto perché tra mi e fa e si e do ci sia solo mezzo tono e nessuno me lo ha mai saputo spiegare... comincio a capirci qualcosa... bravo!
È una rappresentazione molto stiracchiata. Se si prende un Do puro non conterrà nessuna armonica e non puoi trasformare proprio niente. Le armoniche in un suono di uno strumento non sono tutte correlate, ne caratterizzano il suono in vari modi, e non restano uguali nel dominio del tempo. Pensa al colpo del rullante, si può scomporre quel colpo in una miriade di sinusoidi di frequenza e intensità diverse, che se ricomposte daranno nuovamente vita al suono di partenza ( la quantità delle sinusoidi determina la precisione della trsformata ) . Questa è la trasformata. Per capirne di più warmplace.ru/soft/ans/
@@MVVblog quindi non esiste ancora una spiegazione per le proprietà psicoacustiche elencate in questo video? Perché il nostro orecchio e cervello sente simili note con frequenze a multiplo di 2 e allegre o tristi insiemi di note distanziate da determinati intervalli?
@@MVVblog Il "do puro" non esiste, se non in matematica (o sul sintetizzatore). Tutti gli strumenti esibiscono armoniche intere oltre la fondamentale (quelle descritte nel video), per una questione fisica, ecco perché il video basa su quelle tutta la costruzione della scala. Sono le caratteristiche di queste armoniche (cioè quali sono più forti e quali più deboli) a definire il timbro dello strumento. Ovviamente, riprendendo il tuo esempio "estremo" del rullante, un enorme ruolo lo gioca la disomogenea variazione nel tempo dell'ampiezza di queste armoniche, ma questo è un altro discorso. C'è un bel video qui su TH-cam (cerca "weird music test you have to try") in cui Andrew Huang sfida i suoi amici musicisti a riconoscere lo strumento usato per suonare una nota a cui viene tolto l'attacco iniziale (dove si concentra il grosso di queste variazioni armoniche): diventa molto difficile, proprio perché tutti i suoni si riducono a poco più che una fondamentale e qualche armonica.
Bello bello bello!!! Mi son sempre fatto queste domande soprattutto che sono diventante impellenti quando ho approcciato la teoria musicale, e secondo me dovrebbe essere la prima cosa da insegnare/domandare ("perchè 7?", "perchè queste?", "cosa sono le note?", "cos'è un suono?"), bisogna partire da qui... almeno per la mia mente (malata)! Grazie!!!
Semplicemente meraviglioso. Nonostante una laurea in astrofisica in gioventu sono riuscito solo ora che ho 55 anni a capire il vero nesso fra Matematica e Musica che inseguivo da sempre e che nessuno mai é riuscito a spiegarmi cosi. Fantastico. Abbonato subito il canale e in attesa di altre perle cosi. Grazie.
Curiosità: I nomi italiani delle note (do, re, mi, fa, sol, la, si) derivano da un inno medievale a San Giovanni Battista: UT queant laxis REsonare fibris MIra gestorum FAmuli tuorum SOLve polluti LAbii reatum Sancte Iohannes P.S UT è diventato successivamente do, e il SI è l'unione delle iniziali S e I. Comunque bel video, grazie! Traduzione: affinché i tuoi servi possano cantare con voci libere le meraviglie delle tue azioni, cancella il peccato, o santo Giovanni, dalle loro labbra indegne.
@@GioJonnhyK La musica ha avuto un grande sviluppo grazie alla chiesa influenzando molti autori importanti che si sono anche dedicati alla musica sacra es.: Mozart, Bach e altri autori anche recenti
Affascinante oltre che istruttivo . Grande maestria a fare diventere comprensibile e facile cose complicate e sfuggenti come queste appena spiegate. Grszie.
Complimenti spiegazione tecnicamente ineccepibile e resa con grande chiarezza. Avevo delle perplessità quando ho cominciato a vedere il video ma assolutamente fugate nel vederlo. Like ed iscrizione immediati. PS conosco già gli argomenti ma meriti un supporto.
La seconda puntata non è mai stata pubblicata? O sono io che non riesco a trovarla? Il video è molto interessante. Sono cose che chi studia musica dovrebbe sapere ma spiegate così hanno un valore divulgativo molto più accessibile a tutti. Complimenti per la chiarezza espositiva. 🙌🏼
Mi unisco a questa richiesta! Complimenti davvero per questa spiegazione così ben fatta, pacata e coadiuvata dalla grafica, che mi ha fatto fare un bel passo in avanti nella comprensione dell'argomento. Sarebbe bello poter continuare il percorso con quanto proposto alla fine del video, grazie fin da ora per quello che potrai fare.
Bravissimo, interessante e coinciso. Sarebbe interessante continuare con le altre note e chiarire il tema del "comma" e la differenza tra diesis e bemolle. Ricordo, ad esempio, di aver sentito dire che i violinisti devono poter far sentire la differenza tra do diesis e re bemolle. Grazie per l'ottimo lavoro.
Molte persone hanno provato a spiegarmi la magia della musica, inutilmente. Ero quasi rassegnato alla mia ottusità, ma dopo questo video ho l'impressione che la sto cominciando a capire veramente. Grazie. Mi dispiace che non hai continuato con le altre lezioni, le avrei sicuramente seguite. Spero che tu riprenda e nel frattempo mi iscrivo al canale e attivo le notifiche 😉
La "magia" della musica non si spiega. E' come cercare di spiegare perché è buono un cioccolatino. Ci si lascia invadere dalla musica, si lascia che ci faccia risuonare, ci abbandoniamo al genere che più ci piace e ci fa stare bene. C'è musica per tutti.
Grazie mille! Io pensavo che fossero 7 solo perché dall’inno a san giovanni battista erano stati presi sette nomi per le note... mi hai fatto capire un sacco di cose
Bravissimo ottima spiegazione. Complimenti. Io suono l'armonica a bocca ad orecchio. Ma questa esaudiente spiegazione mi induce ad andare in fondo per capire meglio l'uso delle note.
finalmente scopro il mistero e di più 😊 . Curioso , nel illuminotecnica ci sono moltissime analogie con il suono/note , del resto suono e luce sono comunque frequenze , anche nella luce l'occhio percepisce solo la frazione più alta se sommate , ad esempio le luci stradali al sodio in realtà emettono luce arcobaleno cioè tutte le frequenze ma il nostro occhio percepisce solo la frazione a noi visibile più alta cioè il rosso arancio .
grazie per la spiegazione.... ammetto di essermi un pò perso nei passaggi di equivalenza delle frazioni... sono tantissimi anni che frequento poco la matematica per essere così presente da capirli al volo... ma tant'è... per il resto molto chiaro ed utile... aspetto prosieguo. Di nuovo grazie. Ivo
Ottimo video, con rigorosa spiegazione corredata da una grafica impeccabile. Ho un paio di domande: 1. Con che programma hai realizzato la grafica? 2. Come spieghi l'esistenza, nel mondo, di altre scale? Ad esempio la scala pentatonica, esatonale, napoletana ecc ... Grazie infinite 🙏
Powerpoint, e qualche grafico/figura con Matlab. Riguardo le altre scale: ognuna ha la sua ragione d'essere, nei prossimi video tratterò anche la scala minore. In questo video mi sono focalizzato sulla scala maggiore che è la base della musica occidentale (non per niente corrisponde ai tasti bianchi del pianoforte)
@Andrea V. in che senso? La scala cromatica è fatta da tutti i 12 suoni, mentre quella maggiore dai tasti bianchi. Io sto sottolineando l'importanza di quest'ultima, non sto negando l'esistenza della prima
bellissimo molto interessante, con nozioni del genere si può imparare la composizione di accordi e motivi per poi strutturarli e creare una strofa , aiutare alla comprensione di come è fatto o strutturato un pianoforte e come suonare in maniera chiare e non solo a memoria , grazie attendo con ansia un prossimo video !
Grazie per questo interessantissimo video. Amo la matematica e la musica e non avevo mai letto o visto una spiegazione così chiara sull'origine matematica delle note. Ottimo lavoro!
Hi Federico, Kenny from Facebook music theory group here. Your video is very good - very well presented and your voice over is easily understood (I worked in Italy a lot and speak Spanish so well spoken Italian is pretty easy for me to understand especially about music), one thing though - through Facebook the subtitles are in English but when I use the You Tube app - the subtitles are in Italian. Maybe I'm doing something wrong I think your approach is good as an introduction, add the graphics are excellent only thing I'd hope for is a little more on the mathematical reason WHY given your chosen fundamental that Fa had to be added. There are ways around that mathematically and musically, funny thing is that (this is a personal opinion) most mathematicians I've heard and read dealing with this subject don't really understand that the scale produced by a fundamental isn't the major scale, it's the Lydian... And most musicians don't understand that only the first six overtones can be used to produce (normal) music. Anyway good luck with your music and of course your channel. Kind regards Kenny
hello Kenny, why are you saying that a fundamental is producing a lydian scale? C lydian should have F# instead of F; why should F# be chosen instead of F? In the video I tried to explain that, starting from C major chord notes, and moving a third up or down (alternating major and minor thirds) you get all the other notes of the scale, made by A minor and E minor plus F major and G major chords.
@@MathMusicFedericoForte Hi Federico. Thanks for the reply. I'm not criticsing your video at all - far from it. The point I was making is that some (not all) mathematicians don't realise that if you build a scale from a fundamental using consecutive fifths (which is what some do rather than using the overtone series) you get C G D A E B F#.... And then they say that's a scale... It is but it isn't a major scale in the sense that it's the white keys on a piano. Scale formation wasn't ever done that way by musicians.... Only by mathematicians.... That's what I meant. Sorry if it came across incorrectly. Hope this makes sense. Take care Kenny PS - just one thing - "chords don't actually exist" was what I was taught and what most music theorists believe (including me) so I tend to disagree that they should be a starting point to explain why there are seven pitches in a major scale.... But it's a start.
Ottimo video. Non sapevo queste cose e le avevo solo intuire suonando Chitarra e Tromba! Grazie. L'unico appunto è che la trasformata di fourier si applica, se ben ricordo, ai suoni naturali e non ai suoni di sintesi del video! Grazie ancora!
Bellissima descrizione della musica naturale. Sbaglio o quello indicato con Re-, essendo distinto dal Re, dovrebbe essere il Mi-doppio-bemolle? Trovo la spiegazione in questo video un ottimo spunto all'approccio della musica naturale (che si basa sulla costruzione delle note sugli armonici naturali) e ai temperamenti (basati su altri rapporti matematici di convenienza come la radice-12a di 2 per il temperamento equabile).
Complimenti e grazie. Tutto chiaro e perfettamente spiegato, matematicamente e visualmente. Mi resta solo una domanda in testa: perche' la frequenza di 264 Hz (DO3 o DO centrale) e ' stata scelta come la base di partenza di tutto? Inoltre il DO non ha una frequenza di 261,6 Hz? Rinnovo i complimenti e aspetto con ansia nuovi video!!!
volendo lasciare il LA a 440Hz come da standard, la frequenza del DO deve essere 264Hz in quanto 264*5/3=440. Inoltre, cosi' facendo, tutte le 7 note della scala maggiore hanno una frequenza esprimibile con un numero intero di Hz. Il 261.6Hz e' nella scala temperata, per avere il LA a 440Hz: infatti 261.6*2^(9/12)=440
@@MathMusicFedericoForte Grazie mille della risposta e del chiarimento. Ora e' tutto chiaro. Un'ultima curiosita' tutto parte da una nota specifica quale che sia. Questa nota e' stata identificata per qualche motivo particolare e' e' una convensione persa nel tempo?
Ottima spiegazione tecnica. Bella realizzazione grafica, complimenti. Se ti interesserà potresti affrontare il problema della determinazione della frequenza del LA a 440 Hz e delle controversie dell’’800 per “mantenerlo” a valori più bassi (432 o 430,54 Hz). A me ha sempre intrigato il fatto che con l’accordatura “standardizzata” la tastiera del pianoforte va dai 27,5 Hz del LA basso (DO a 33 Hz) ai 4224 Hz del DO alto, invece col LA a 432 Hz andrebbe da 27 Hz (DO a 32,4 Hz) a 4147,2 Hz … sarebbe proprio insopportabile se mancassero 76,8 Hz … e non ha cambiato nulla il fatto che siano stati aggiunti?
@@MathMusicFedericoForte A te sembra piacere l’aspetto matematico e “teutonico” che ha prevalso fra i decisori della conformità e della standardizzazione. Ai musicisti, Verdi ecc. interessavano altre considerazioni … soprattutto quel che percepiva il loro orecchio, parrebbe: www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/270480.pdf Uno stralcio: In una lettera alla commissione musicale del Governo, riportata dal decreto del 1884, Giuseppe Verdi scrisse: «Fin da quando venne adottato in Francia il diapason normale, io consigliai venisse seguito l'esempio anche da noi; e domandai formalmente alle orchestre di diverse città d'Italia, fra le altre a quella della Scala, di abbassare il corista uniformandosi al normale francese. Se la Commissione musicale istituita dal nostro Governo crede, per esigenze matematiche, di ridurre le 435 vibrazioni del corista francese in 432, la differenza è così piccola, quasi impercettibile all'orecchio, ch'io aderisco di buon grado. Sarebbe grave, gravissimo errore adottare, come viene da Roma proposto, un diapason di 450. Io pure sono d'opinione con lei che l'abbassamento del corista non toglie nulla alla sonorità ed al brio dell'esecuzione; ma dà al contrario qualche cosa di più nobile, di più pieno e maestoso che non potrebbero dare gli strilli di un corista troppo acuto. Per parte mia vorrei che un solo corista venisse adottato in tutto il mondo musicale. La lingua musicale è universale: perchè dunque la nota che ha nome La a Parigi o a Milano dovrebbe diventare un Si bemolle a Roma?».
in realta' la scelta della frequenza per accordare gli strumenti e' del tutto arbitraria, in fondo lo e' anche la definizione dell'Hertz, unita' di misura delle frequenze, o meglio del Secondo, da cui l'Hertz deriva direttamente. Per cui una vale l'altra. Quel che conta di piu' e' il rapporto relativo tra frequenze, piu' che le frequenze assolute. Detto cio', a me non dispiace l'accordatura a 440Hz perche' in questo modo si riesce a esprimere ciascuna delle 7 note dell'ottava centrale della scala naturale con multipli interi dell'Hertz, ma questo e' vero anche se si scegliessero altre accordature (LA a 400Hz o 480Hz) e in ogni caso non rende tale accordatura migliore o peggiore di altre dal punto di vista uditivo/percettivo
Esta es una de las mejores explicaciones que he visto. Yo conocía algunas cosas pero no por qué la tercera y quinta nota (mi y sol) armonizan así de bien con la primera (do). La respuesta es Fourier. ¡Gracias!
Meraviglioso! Grazie per questa spiegazione, è interessantissima. Mi permetti un suggerimento però? Credo che nel video, i suoni siano troppo forti o la voce sia troppo tenue, per sentire la tua spiegazione devo assordarmi con i suoni.
Video fantastico! Alcuni concetti li conoscevo già, ma qui sono stati rispiegati in maniera chiarissima e rigorosa, inoltre se ne sono aggiunti molti altri. Grazie!!! Come io sia arrivato a questo video non lo so... dev'essere stato il Diabolus in Musica a portarmici 😀
Bellissimo video, spieghi veramente bene, complimenti! Ho una domanda da farti perché non ho capito. Intorno al minuto 8:00 spieghi gli intervalli maggiori e minori e affermi che fra MI e DO c'è una intervallo di 5/4 e fra SOL e MI di 6/5. Come gli hai calcolati? 5/4-1=1/4 e 3/2-5/4=1/4. Grazie
Gli intervalli si calcolano come rapporti, non come differenze, a causa della loro "natura" logaritmica. Per cui distanza tra mi e sol: (3/2)/(5/4)=6/5
Complimenti! Bellissima e illuminante la relazione e, anche se qualcuno potrebbe osservare che la voce è un po' sommessa, io trovo che questo ti distingue dallo "youtubing" troppo urlato e un po' banale che va per la maggiore...
Complimenti per la precisa spiegazione. Avevo sempre saputo che i suoni tra un'ottava erano stati calcolati ponendo in modo equidistante le frequenze. ad esempio, da la 220hz e la 440hz dividendo 220/12 e sommando 18,33 in successione.
bravissimo... Esatto, e da qui, Gioseffo Zarlino, col monocordo, "Inventò" la scala naturale, o detta zarliniana....(e le note del monocordo, guarda caso, coincidono con le armoniche, scoperte molti anni dopo!!!!)...C C G C E G Bb..ecc .. Complimenti!!.. Sono svenuto leggendo peer anni il Righini!!!...
Caro Federico, ma gli altri argomenti correlati, citati a fine video, li hai già pubblicati o ancora da pubblicare? Te lo chiedo perché non riesco a trovarli. Grazie ancora e complimenti sempre.
Bellissima spiegazione, grazie! Ho sentito parlare di accordatura temperata, ha qualcosa a che fare con quello che dici nel video? Sarebbe bello tu ne parlassi. Grazie.
Tutto bellissimo. Complimenti! Ho però una domanda: aver posto il DO a 264Hz è una pura convenzione o c'è un motivo preciso? poteva essere posto ad una frequenza diversa (e dunque tutto il resto shiftare più in su e più in giù in base ai rapporti tra le stesse)?
Si, certamente, è una convenzione. Il 264 è scelto per mantenere il LA a 440hz anche nella scala naturale. Con questa scelta, oltretutto, tutte le 7 note della scala corrispondono a valori di hz interi, che non è male
Bravissimo ! In tutte le teorie si dice che le sette note (Ut-re-mi-fa-sol-la-si) derivano dal fatto che Guido d'Arezzo ( che poi era di Pomposa) nell'Inno Ut queant laxis,resonare fibris, ecc, aveva scorto la successione delle sette note. Questo può essere interessante, ma non spiega alcunché. Spiegato con le frequenze , il Circolo delle quinte appare chiaro e ci permette di capire non solo gli intervalli ( tritono compreso /diabolus in musica) ma anche gli accordi di tre suoni maggiori o minori.. Si omette poi di dire che Ut diventa do, forse perché il Doni volle cambiare Ut con l'inizio del proprio nome , Do, appunto.
Ottima precisazione. Il video si basa in parte sul metodo elaborato dal buon Pitagora sul suo monocordo, in parte sulle ricerche di Zarlino. Ci sarebbero inoltre da aggiungere le analogie coi tetracordi greci, le scale modali ottenibili dai loro abbinamenti, ci sarebbe da parlare delle approssimazioni apportate dal temperamento equabile con cui si adotta il rapporto di 2^(1/12) come intervallo di semitono (scelta che di fatto rende impossibile replicare i valori intermedi ricavati dal metodo riportato nel video, se non quello dell'ottava), e la cosa si complicherebbe notevolmente se si parlasse anche solo dei principali temperamenti storicamente adottati. È un discorso davvero lungo e complesso quello delle note musicali, ma questo video lo comincia ad affrontare in maniera interessante e (relativamente agli obiettivi prefissati) decisamente esaustiva, soprattutto grazie alla matematica con la quale -ben prima dei tempi del quadrivio- era nota una certa qual parentela.
Possiedo tutti i libri citati , ma amerei ricordare anche il Breviario di musica di Cartesio, che parte proprio dai calcoli di Pitagora, come scrive a Mersenne. Un modo assai utile per capire , potrebbe essere l'accordatura del clavicembalo : si fanno le ottave pure, poi le terze pure ( o le quinte, ma in genere le terze) , poi è necessario restringere di un comma le quinte, fino alla cosiddetta "quinta del lupo.". Grazie per la risposta.
Guido d'Arezzo ha solo dato il nome alle note, non le ha spiegate fisicamente, anche perchè già si utlizzavano quasi tutte, a parte il SI.Questo sistema serviva al coro per leggere e ricordare i suoni ed imparare velocemente i canti gregoriani. Il succesivo nome DO deriva molto più probabilmente da Domine Deus.
@@giavarina Ringrazio ancora per la bellissima spiegazione e anche per la precisazione di Do da "Domine Deus".. Se mi permetti ( chiedo venia) faccio una precisazione: lasciando perdere il temperamento equabile e accordando con la chiavetta il clavicembalo (ottave pure, ,terze pure e problema delle quinte nei vari sistemi (quinta del lupo) ,tutto derivato dai calcoli di Pitagora che termina col si diesis". Grazie mille.
Pur ritenendo estremamente valido ed interessante il video riguardante le 7 Note musicali per il quale faccio i miei complimenti all’autore, ed in attesa dei prossimi video, noto che l’unica «NOTA» stonata e’ assimilare il Do al Rosso. Come risalire alla corrispondenza del colore raddoppiando le frequenze del La : La 4° = 440 Hz, La 5° = 880 Hz, La 6° = 1760 Hz, ……….La 44° = 483.785 Ghz . La gamma delle frequenze sonore e’ compresa tra 20 Hz e 20.000 Hz, oltre questa soglia troviamo gli ultrasuoni ed a seguire nello spettro magnetico ci sono le radiofrequenze, l’infrarosso, la zona del «VISIBILE», l’ultravioletto, i raggi X ed i raggi Gamma. Pertanto, attraverso il nostro orecchio siamo in grado di percepire fino al La 9° = 14080 Hz perche’ il La 10° = 28.160 Hz si trova nella zona degli ultrasuoni non udibili dall’uomo. La zona del «VISIBILE» (per i nostri occhi) e' tra 400.000 e 800.000 GHz, e duplicando per 44 volte la frequenza delle 7 Note musicali si risale a quale dei 7 colori dell’arcobaleno corrisponde la loro frequenza. FA# 4° = 370,00 Hz - FA# 44° = 406.808 GHz = inizio del VISIBILE SOL 4° = 391,99 Hz - SOL 44° = 431.008 GHz = ROSSO LA 4° = 440,00 Hz - LA 44° = 483.785 GHz = ARANCIONE SI 4° = 493,88 Hz - SI 44° = 543.026 GHz = GIALLO DO 4° = 523,25 Hz - DO 44° = 575.318 GHz = VERDE (centro del VISIBILE) RE 4° = 587,33 Hz - RE 44° = 645.776 GHz = AZZURRO MI 4° = 659,26 Hz - MI 44° = 724.864 GHz = BLU FA 4° = 698,46 Hz - FA 44° = 767.964 GHz = VIOLA FA# 5° = 740,00 Hz - FA# 45° = 813.616 GHz = fine del VISIBILE ;)
wow! non ci avevo pensato! interessante analisi, ne' terro' conto nei prossimi video che faro' se mi dai il permesso :-), quando dovro' scegliere i colori per rappresentare le note!
Ma la scelta di riferimento frequenza per la nota tonale, come per il LA diapason che prendiamo come riferimento per accordare, è del tutto arbitrario. Storicamente è stato adottato ma fisicamente si potevano prendere anche altre frequenza di partenza all'interno dello spettro sonoro.
@@juditta2003 il LA e' una convenzione come il 440 hz, per esempio molti preferiscono il LA 432 hz. Dipende dai gusti :) . Ma e' pur vero che se dobbiamo intonare due pianoforti, uno in Giappone e l'altro a Milano, come facciamo? ecco perche' il LA 440.
@@paolodipasquale5954 certo ma non è attinente a quello che ho scritto. La corrispondenza fra nome colore e nome diatonico della scala è del tutto arbitrario.
I commenti sono attualmente 112, numero unico di emergenza ed omettendo il primo uno, perchè ripetuto, rimane 12, il numero dei semitoni in una ottava. Se aggiungo questo 113-esimo commento cosa accade? 😀 da vecchio appassionato di musica e acustica che diede tutti gli esami di matematica e fisica ma non ha mai frequentato conservatori di musica, apprezzo questo video sulla nascita delle popolari note moderne.
Video estremamente interessante per quanto mi riguarda: ho sempre trovato affascinante la connessione tra la fisica e matematica e la musica. Una domanda credo molto importante per l'autore di questo post, se già non ha avuto modo di trattare la fondamentale questione: la scala che effettivamente utilizziamo nella musica occidentale è il temperamento equabile che è derivata proprio da questi intervalli che se non erro sono chiamati intonazione naturale. Purtroppo come gli studiosi musicali sanno, il grave problema che ha portato a questa derivazione è in particolare il fatto che negli strumenti a intonazione fissa, cambiando tonalità si ottengono intervalli diversi da quelli di partenza. Ora però mi chiedo: almeno nella musica elettronica dove si può facilmente ovviare a questo problema con l'impostazione di scale corrette e negli strumenti a intonazione non fissa (es. violino) il risultato sonoro migliore su un brano che non moduli, non si ottiene appunto con questa scala naturale al posto del temperamento equabile? Anche nel caso di modulazione a un'altra tonalità all'interno di uno stesso brano (es. da Do maggiore a Sol maggiore), la correzione però nel senso delle rispettive scale naturali, genererebbe un effetto acustico sgradevole o invece rimarrebbe ancora preferibile? Grazie nel caso della risposta e mi scuso per l'inevitabilmente lungo quesito in relazione alla questione posta.
e' una questione annosa, quella che tu sollevi. Io sono convinto che l'intonazione naturale sia quella che suona meglio, ma bisognerebbe provare in diverse situazioni e vedere se in tutti i casi il risultato sia gradevole e le modulazioni siano gestibili. Trovi parecchi video in cui si fanno confronti tra just intonation e equal temperament. C'e' anche una sorta di brano musicale che dimostrerebbe la limitazione di usare la scala naturale (Benedetti's puzzle: th-cam.com/video/TYhPAbsIqA8/w-d-xo.html).
@@MathMusicFedericoForte grazie della pronta risposta e del link, che rimanda vedo a un creatore di contenuti online anch'esso molto interessante sebbene in inglese. Mi piacerebbe trovare anche libri che approfondiscono la questione di come si è arrivati a queste note e la differenza appunto tra le varie intonazioni principali. Ne ha da consigliarmene? Ad ogni modo la seguirò qui nella sua interessantissima rubrica al riguardo.
Bravissimo. Dal minuto 6:20 mi sono smarrito, complice le immense lacune non colmate a tempo debito es.: 6:29 " riportate all'interno dell'intervallo f1;f2 avrà un rapporto di 3/2". Devo trovare la strada per capirlo.
Oltre a questo canale, che rimarrà riservato per i video di matematica&musica, ho creato un canale dedicato alla musica che mi piace riproporre cantando, mi piacerebbe che ti iscrivessi:
th-cam.com/users/eppifader
😊 bello,interessante
Prchè è stata scelta proprio quella frequenza per po darle il primo nome?
@@lauravaccario2788 ciao, è una scelta arbitraria, in questo caso è stata scelta per far uscire il LA proprio a 440Hz, come da standard Inter
È tutto meraviglioso... Ma io come ci sono finito qui alle due di notte?
Ahahah..idem
Io alle 3 e 22 HAHAHAHA
Ahah ma è un maleficio allora. Io alle 3.40
Io alle 4:00 di ieri.
😂😂 anch’io!! Ore 2.22
bravissimo. bra-vis-si-mo.
Spiegazione chiara, lineare, benissimo illustrata e sonorizzata, alla giusta velocità di esposizione. Non si potrebbe fare di meglio.
Grazie mille!
Non so come e perché sia finito qua dentro, ma ammetto che questo video è veramente stupendo! Grazie mille!
Pensavo di sperticarmi in giudizi entusiastici ma vedo che il tono è meritatamente lo stesso per tutti. Mai sentita una spiegazione tanto chiara ad un argomento tutt'altro che semplice, che coinvolge perfino la psiche umana. Mi sono spesso chiesto queste cose, ma fino ad oggi sono stato convinto che i dodici mezzi toni della scala cromatica fossero semplicemente in progressione geometrica in ragione di radice dodicesima di due, per passare dal do al do successivo, avevo anche provato con generatori software improvvisati a costruire una scala, con risultato approssimativo anche se non drammaticamente, ma la scala sulla tastiera di un piano era un'altra cosa.
Ringrazio l'autore Federico per la splendida trattazione, e la fortuna di avermela fatta incontrare. Se ci fosse il voto sarebbe 7 stelle su 5.
Fantastico, la connessione tra matematica e musica che mi è sempre sfuggita e che nessuno sembra sapere spiegare. Grazie!
ESATTAMENTE IL MOTIVO PER CUI MI SONO SEMPRE STATI SUI COGLIONI I MUSICISTI... HO CHIESTO PER ANNI DI SPIEGARE PERCHE' SUONASSERO QUELLA ROBA... NIENTE.
Più confusi di Peter Griffin che dimentica come ci si siede.
E io le trasformate di Fourier (a.k.a. FFT) le vedo in elettronica eh...
UNA INCAZZATURA EPICA, SPECIE QUANDO SAREBBE BASTATO UN QUARTO D'ORA E UN MAGO DI INSEGNANTE REALMENTE PADRONE DELLA MATERIA CHE REALIZZA QUESTO VIDEO.
@@GioJonnhyK Ma perchè noi percepiamo solo alcune frequenze come intonate, e altre come stonate, si può matematicamente spiegare questo?
@@MVVblog oh, un Marco sarvatico, servatico, salvatico... oh come cazzo se scrive... boh, vabbè quello nzomma! :-)
calma un attimo!
Tu parli di PERCEZIONE, ovverosia quella magggica funzione del pessimo cervello umano che porta a immagazzinare dati a cazzo (pareidolia, cognitive bias, eccetera eccetera)
Ne deriva ovviamente che il problema è legato agli errori di costruzione di tale macchina e dei sensori annessi (e `recchie come se dice a Roma) e non al numero di hertz che una vibrazione possiede in un dato istante di tempo.
Poi ovvio, in teoria (ovvero assumendo la situazione ideale) si può calcolare sinapsi per sinapsi quali cazzatine portano il singolo dato registrato dalle 'RECCHIE ad essere PERCEPITO come INFAUSTO... in pratica 100 miliardi di neuroni prova un pò a simularli per tirare fuori matemaggicamente la risposta che cerchi... :-)) e tale risposta varrebbe solo per l'esemplare che hai testato... non necessariamente identico a tutti gli altri
E comunque mejo un morto n asa che un isano all'usci ehm nei commenti! :-))))))
@@MVVblog Tendiamo a percepire gradevoli gli intervalli definiti da semplici rapporti aritmetici (quelli mostrati nel video), perché tanto più sono semplici, tanto più le onde che li compongono hanno un periodo breve (pensa al minimo comune multiplo in matematica). Ad esempio, in un accordo maggiore hai oltre alla fondamentale (rapporto 1/1) una terza maggiore (5/4) e una quinta giusta (3/2, cioè il rapporto più semplice possibile che non sia l'ottava): se pensi alle forme d'onda, vedrai che si "incastrano" alla perfezione e la loro somma ha un periodo piuttosto breve, dato il piccolo minimo comune multiplo tra questi rapporti (solo 15 volte la fondamentale, se non erro). Prova a fare gli stessi conti con accordi più dissonanti, e ti renderai conto del problema!
I don't speak Italian but I do speak Portuguese, Spanish and English. I could clearly understand your explanation and this is by far the best I've ever seen in respect to why we give name to only seven notes. Congratulations.
Thanks, Mauricio
Non ho mai visto una spiegazione più chiara e senza semplificazioni di questa. Complimenti!
Essenziale, preciso, giusto ritmo di spiegazione per poterti seguire bene. Ottimo lavoro!
Sono un ingegnere attempato e non mi ero mai avvicinato alla teoria della musica, fino a questo video. Grazie a te mi sono reso conto che la difficoltà che pensavo era tutta un mio pregiudizio e che avevo tutti gli strumenti per comprendere. Ho perso, da deficiente, ben 26 anni di una cosa piacevolissima!!!! Grazie. Iscritto!!!!
In questo periodo di "divulgatori rockstar" (Barbero, Bressanini...) sei il primo divulgatore di musica, complimenti!
P.S. sei entrato nelle grazie dell'altissimo algoritmo di TH-cam, non sprecare l'occasione e pubblica un video! Anche uno breve in cui spieghi di cosa parlerai nei prossimi video.
seconda puntata: th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
Stupendo, fantastico, meraviglioso questo modo in cui matematica e musica si fondono assieme. Non ho parole della bellezza e perfezione di questo alfabeto che ci consente di creare la musica. Grazie mille per questo video rivelatore. Sono felicissima di aver capito la ragione del perché 7 note.
Mi sono sempre chiesto perché tra mi e fa e si e do ci sia solo mezzo tono e nessuno me lo ha mai saputo spiegare... comincio a capirci qualcosa... bravo!
grandioso, la trasformata di Fourier per spiegare l'esistenza delle note. complimenti per la spiegazione
È una rappresentazione molto stiracchiata. Se si prende un Do puro non conterrà nessuna armonica e non puoi trasformare proprio niente. Le armoniche in un suono di uno strumento non sono tutte correlate, ne caratterizzano il suono in vari modi, e non restano uguali nel dominio del tempo. Pensa al colpo del rullante, si può scomporre quel colpo in una miriade di sinusoidi di frequenza e intensità diverse, che se ricomposte daranno nuovamente vita al suono di partenza ( la quantità delle sinusoidi determina la precisione della trsformata ) . Questa è la trasformata. Per capirne di più warmplace.ru/soft/ans/
@@MVVblog quindi non esiste ancora una spiegazione per le proprietà psicoacustiche elencate in questo video? Perché il nostro orecchio e cervello sente simili note con frequenze a multiplo di 2 e allegre o tristi insiemi di note distanziate da determinati intervalli?
@@MVVblog Fai solo confusione. Non aggiungi niente di utile alla comprensione. Frasi buttate là, senza né capo né coda.
@@MVVblog Il "do puro" non esiste, se non in matematica (o sul sintetizzatore). Tutti gli strumenti esibiscono armoniche intere oltre la fondamentale (quelle descritte nel video), per una questione fisica, ecco perché il video basa su quelle tutta la costruzione della scala. Sono le caratteristiche di queste armoniche (cioè quali sono più forti e quali più deboli) a definire il timbro dello strumento. Ovviamente, riprendendo il tuo esempio "estremo" del rullante, un enorme ruolo lo gioca la disomogenea variazione nel tempo dell'ampiezza di queste armoniche, ma questo è un altro discorso. C'è un bel video qui su TH-cam (cerca "weird music test you have to try") in cui Andrew Huang sfida i suoi amici musicisti a riconoscere lo strumento usato per suonare una nota a cui viene tolto l'attacco iniziale (dove si concentra il grosso di queste variazioni armoniche): diventa molto difficile, proprio perché tutti i suoni si riducono a poco più che una fondamentale e qualche armonica.
Bello bello bello!!! Mi son sempre fatto queste domande soprattutto che sono diventante impellenti quando ho approcciato la teoria musicale, e secondo me dovrebbe essere la prima cosa da insegnare/domandare ("perchè 7?", "perchè queste?", "cosa sono le note?", "cos'è un suono?"), bisogna partire da qui... almeno per la mia mente (malata)! Grazie!!!
Bravissimo.
Per un ignorante totale della musica, che però ha competenza discreta in fisica, è stato illuminante e chiarissimo.
Semplicemente meraviglioso.
Nonostante una laurea in astrofisica in gioventu sono riuscito solo ora che ho 55 anni a capire il vero nesso fra Matematica e Musica che inseguivo da sempre e che nessuno mai é riuscito a spiegarmi cosi.
Fantastico.
Abbonato subito il canale e in attesa di altre perle cosi. Grazie.
perchè gli strimpellatori oggi onnipresenti SONO I PRIMI A NON SAPERLO!!!
Curiosità:
I nomi italiani delle note (do, re, mi, fa, sol, la, si) derivano da un inno medievale a San Giovanni Battista:
UT queant laxis
REsonare fibris
MIra gestorum
FAmuli tuorum
SOLve polluti
LAbii reatum
Sancte Iohannes
P.S UT è diventato successivamente do, e il SI è l'unione delle iniziali S e I.
Comunque bel video, grazie!
Traduzione: affinché i tuoi servi possano cantare con voci libere le meraviglie delle tue azioni, cancella il peccato, o santo Giovanni, dalle loro labbra indegne.
i preti demmerda stanno sempre in mezzo... ah Meslier, Meslier...
A Guido D'Arezzo piace questo elemento
@@GioJonnhyK La musica ha avuto un grande sviluppo grazie alla chiesa influenzando molti autori importanti che si sono anche dedicati alla musica sacra es.: Mozart, Bach e altri autori anche recenti
Stavo per scrivere la stessa cosa,ma come fai tu a saperlo?studi musica al conservatorio?suoni qualche strumento?io suono il pianoforte 🎹
@@lorenzogirotto suoni strumenti?
Affascinante oltre che istruttivo . Grande maestria a fare diventere comprensibile e facile cose complicate e sfuggenti come queste appena spiegate. Grszie.
Bello. Fantastico ascoltare la musica ed ignorare cosa c'è alla base dei nostri stimoli. Frequenze, matematica, studiosi.
Complimenti spiegazione tecnicamente ineccepibile e resa con grande chiarezza. Avevo delle perplessità quando ho cominciato a vedere il video ma assolutamente fugate nel vederlo. Like ed iscrizione immediati. PS conosco già gli argomenti ma meriti un supporto.
Eccezionale esempio di didattica. Complimenti per l’idea e grazie per l’impegno e lo sforzo
La seconda puntata non è mai stata pubblicata? O sono io che non riesco a trovarla?
Il video è molto interessante. Sono cose che chi studia musica dovrebbe sapere ma spiegate così hanno un valore divulgativo molto più accessibile a tutti. Complimenti per la chiarezza espositiva. 🙌🏼
Mi unisco a questa richiesta! Complimenti davvero per questa spiegazione così ben fatta, pacata e coadiuvata dalla grafica, che mi ha fatto fare un bel passo in avanti nella comprensione dell'argomento. Sarebbe bello poter continuare il percorso con quanto proposto alla fine del video, grazie fin da ora per quello che potrai fare.
seconda puntata: th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
@@stefanando seconda puntata: th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
@@enrico9057 seconda puntata: th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
Bravissimo, interessante e coinciso. Sarebbe interessante continuare con le altre note e chiarire il tema del "comma" e la differenza tra diesis e bemolle. Ricordo, ad esempio, di aver sentito dire che i violinisti devono poter far sentire la differenza tra do diesis e re bemolle. Grazie per l'ottimo lavoro.
Comma e alterazioni saranno argomenti dei prossimi video!
Complimenti per la spiegazione per il tono di voce e per il cuscino armonico che accompagna il tutto .meraviglioso.
Molte persone hanno provato a spiegarmi la magia della musica, inutilmente. Ero quasi rassegnato alla mia ottusità, ma dopo questo video ho l'impressione che la sto cominciando a capire veramente.
Grazie.
Mi dispiace che non hai continuato con le altre lezioni, le avrei sicuramente seguite. Spero che tu riprenda e nel frattempo mi iscrivo al canale e attivo le notifiche 😉
La "magia" della musica non si spiega. E' come cercare di spiegare perché è buono un cioccolatino. Ci si lascia invadere dalla musica, si lascia che ci faccia risuonare, ci abbandoniamo al genere che più ci piace e ci fa stare bene.
C'è musica per tutti.
seconda puntata: th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
ti prego continua questa serie, è interessantissima 🙏♥️
seconda puntata: th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
@@MathMusicFedericoForte
Grazie mille! Io pensavo che fossero 7 solo perché dall’inno a san giovanni battista erano stati presi sette nomi per le note... mi hai fatto capire un sacco di cose
Molto ben fatto. Il video migliore che ho visto su questo argomento.
Non so nulla di musica ma sono un esperto in trasformate di Fourier e analisi in frequenza. Grazie per questo tassello che mi mancava! 👍
Molto interessante, erano anni che cercavo un video simile, bel lavoro!
Eh ma si vede infatti.. 🤣🤣🤣🤣
finalmente mi hai chiarito un dubbio che ho avuto per tanto tempo, bravo
Bravissimo ottima spiegazione. Complimenti. Io suono l'armonica a bocca ad orecchio. Ma questa esaudiente spiegazione mi induce ad andare in fondo per capire meglio l'uso delle note.
Ma GRAZIEEEE!!!!!!!! Sei il miglior insegnante sul pianeta!!!!!!!!!!!
Una sola parola, SPETTACOLARE,grazie veramente per la lezione!!!
Come laureato in fisica e reduce da un corso online di teoria musicale trovo questo video utilissimo e veramente illuminante
Stavo cercando da molto un video come questo! Grazie
finalmente scopro il mistero e di più 😊 .
Curioso , nel illuminotecnica ci sono moltissime analogie con il suono/note , del resto suono e luce sono comunque frequenze , anche nella luce l'occhio percepisce solo la frazione più alta se sommate , ad esempio le luci stradali al sodio in realtà emettono luce arcobaleno cioè tutte le frequenze ma il nostro occhio percepisce solo la frazione a noi visibile più alta cioè il rosso arancio .
Molto, molto interessante. Sia come contenuti che come presentazione. Bravo!
Spiegato in modo semplicemente straordinario
Complimenti per come sai rendere chiari concetti complessi!
grazie per la spiegazione.... ammetto di essermi un pò perso nei passaggi di equivalenza delle frazioni... sono tantissimi anni che frequento poco la matematica per essere così presente da capirli al volo... ma tant'è... per il resto molto chiaro ed utile... aspetto prosieguo. Di nuovo grazie. Ivo
seconda puntata: th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
Quando pubblichi il prossimo? Ottimo davvero questo video. Chiarissimo e rigoroso.
Federico Forte ok . Mi sono iscritto al tuo canale. Grazie ancora.
seconda puntata: th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
Video eccezionale, complimenti, sia per la grafica che per la spiegazione!
(Razie. Bello
Ma l accordo diminuito come lo inserisci nella struttura armonica che rappresenti nel finale?
Ottimo video, con rigorosa spiegazione corredata da una grafica impeccabile. Ho un paio di domande:
1. Con che programma hai realizzato la grafica?
2. Come spieghi l'esistenza, nel mondo, di altre scale? Ad esempio la scala pentatonica, esatonale, napoletana ecc ...
Grazie infinite 🙏
Powerpoint, e qualche grafico/figura con Matlab.
Riguardo le altre scale: ognuna ha la sua ragione d'essere, nei prossimi video tratterò anche la scala minore. In questo video mi sono focalizzato sulla scala maggiore che è la base della musica occidentale (non per niente corrisponde ai tasti bianchi del pianoforte)
@Andrea V. ti sei mai chiesto come mai si è scelto di mettere 7 tasti bianchi e 5 neri? Non potevano metterli tutti bianchi? O 6 bianchi e 6 neri?
@Andrea V. beh questo lo so. Magari puoi guardare i 2 video che ho fatto e poi ne riparliamo
@Andrea V. in che senso? La scala cromatica è fatta da tutti i 12 suoni, mentre quella maggiore dai tasti bianchi. Io sto sottolineando l'importanza di quest'ultima, non sto negando l'esistenza della prima
@Andrea V. beh ho fatto un video di 14 minuti che lo spiega. Se magari avessi voglia di guardarlo mi piacerebbe sapere che ne pensi
bellissimo molto interessante, con nozioni del genere si può imparare la composizione di accordi e motivi per poi strutturarli e creare una strofa , aiutare alla comprensione di come è fatto o strutturato un pianoforte e come suonare in maniera chiare e non solo a memoria , grazie attendo con ansia un prossimo video !
seconda puntata: th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
Grazie per questo interessantissimo video. Amo la matematica e la musica e non avevo mai letto o visto una spiegazione così chiara sull'origine matematica delle note. Ottimo lavoro!
Bravo! La migliore spiegazione che io abbia mai visto
Hi Federico, Kenny from Facebook music theory group here. Your video is very good - very well presented and your voice over is easily understood (I worked in Italy a lot and speak Spanish so well spoken Italian is pretty easy for me to understand especially about music), one thing though - through Facebook the subtitles are in English but when I use the You Tube app - the subtitles are in Italian. Maybe I'm doing something wrong
I think your approach is good as an introduction, add the graphics are excellent only thing I'd hope for is a little more on the mathematical reason WHY given your chosen fundamental that Fa had to be added. There are ways around that mathematically and musically, funny thing is that (this is a personal opinion) most mathematicians I've heard and read dealing with this subject don't really understand that the scale produced by a fundamental isn't the major scale, it's the Lydian... And most musicians don't understand that only the first six overtones can be used to produce (normal) music. Anyway good luck with your music and of course your channel. Kind regards Kenny
hello Kenny, why are you saying that a fundamental is producing a lydian scale? C lydian should have F# instead of F; why should F# be chosen instead of F? In the video I tried to explain that, starting from C major chord notes, and moving a third up or down (alternating major and minor thirds) you get all the other notes of the scale, made by A minor and E minor plus F major and G major chords.
@@MathMusicFedericoForte Hi Federico. Thanks for the reply. I'm not criticsing your video at all - far from it. The point I was making is that some (not all) mathematicians don't realise that if you build a scale from a fundamental using consecutive fifths (which is what some do rather than using the overtone series) you get C G D A E B F#.... And then they say that's a scale... It is but it isn't a major scale in the sense that it's the white keys on a piano. Scale formation wasn't ever done that way by musicians.... Only by mathematicians.... That's what I meant. Sorry if it came across incorrectly. Hope this makes sense. Take care Kenny
PS - just one thing - "chords don't actually exist" was what I was taught and what most music theorists believe (including me) so I tend to disagree that they should be a starting point to explain why there are seven pitches in a major scale.... But it's a start.
Sono capitato qui per caso e non me ne sono più distaccato, grazie per questo video!
Cacchio! Finalmente qualcuno che mi ha fatto capire come funziona la musica!!!
eccellente lavoro Federico: grazie molte per la chiarezza e l'eleganza!
Stupendo questo Canalee!! Stiamo proprio per affrotare le Serie di Fourier in analisi II 😉
Veramente una bellissima spiegazione! Spero di vederne altri di video così!
seconda puntata: th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
Questo video è prezioso. Chiarezza e semplicità.
Con 2870 iscritti più di 100 mila visualizzazioni hai preso 4050 like un motivo ci sarà. Grazie Federico sei veramente Forte.
Ottimo video. Non sapevo queste cose e le avevo solo intuire suonando Chitarra e Tromba! Grazie. L'unico appunto è che la trasformata di fourier si applica, se ben ricordo, ai suoni naturali e non ai suoni di sintesi del video! Grazie ancora!
Puoi applicarla a quello che vuoi! È solo uno strumento di analisi
Bellissimo video, attendo il seguito!
Scam and homoerotic
I tuoi video didattici sono veramente meravigliosi, grazie e complimenti
Grandissimo! Spiegazione matematica di una chiarezza esemplare!
Saranno solo sette ma quando canto io non ne becco nemmeno una, mi sembra statisticamente impossibile... Grazie della lezione, interessante
Bellissima descrizione della musica naturale. Sbaglio o quello indicato con Re-, essendo distinto dal Re, dovrebbe essere il Mi-doppio-bemolle? Trovo la spiegazione in questo video un ottimo spunto all'approccio della musica naturale (che si basa sulla costruzione delle note sugli armonici naturali) e ai temperamenti (basati su altri rapporti matematici di convenienza come la radice-12a di 2 per il temperamento equabile).
In realtà il re- è una nota distinta dal mibb
Grazie per averlo indicato in modo così chiaro e scientifico!
Complimenti e grazie. Tutto chiaro e perfettamente spiegato, matematicamente e visualmente. Mi resta solo una domanda in testa: perche' la frequenza di 264 Hz (DO3 o DO centrale) e ' stata scelta come la base di partenza di tutto? Inoltre il DO non ha una frequenza di 261,6 Hz? Rinnovo i complimenti e aspetto con ansia nuovi video!!!
volendo lasciare il LA a 440Hz come da standard, la frequenza del DO deve essere 264Hz in quanto 264*5/3=440. Inoltre, cosi' facendo, tutte le 7 note della scala maggiore hanno una frequenza esprimibile con un numero intero di Hz.
Il 261.6Hz e' nella scala temperata, per avere il LA a 440Hz: infatti 261.6*2^(9/12)=440
@@MathMusicFedericoForte Grazie mille della risposta e del chiarimento. Ora e' tutto chiaro. Un'ultima curiosita' tutto parte da una nota specifica quale che sia. Questa nota e' stata identificata per qualche motivo particolare e' e' una convensione persa nel tempo?
su wikipedia trovi un po' di storia: it.wikipedia.org/wiki/La_(nota)
complimenti x il nuovo canale,ci andava un QUARK sul mondo della musica grazie
Ottima spiegazione tecnica. Bella realizzazione grafica, complimenti.
Se ti interesserà potresti affrontare il problema della determinazione della frequenza del LA a 440 Hz e delle controversie dell’’800 per “mantenerlo” a valori più bassi (432 o 430,54 Hz).
A me ha sempre intrigato il fatto che con l’accordatura “standardizzata” la tastiera del pianoforte va dai 27,5 Hz del LA basso (DO a 33 Hz) ai 4224 Hz del DO alto, invece col LA a 432 Hz andrebbe da 27 Hz (DO a 32,4 Hz) a 4147,2 Hz … sarebbe proprio insopportabile se mancassero 76,8 Hz … e non ha cambiato nulla il fatto che siano stati aggiunti?
a me piace il LA accordato a 440Hz perche' cosi' le 7 note della scala naturale si esprimono tutte con un numero intero di Hz
@@MathMusicFedericoForte
A te sembra piacere l’aspetto matematico e “teutonico” che ha prevalso fra i decisori della conformità e della standardizzazione.
Ai musicisti, Verdi ecc. interessavano altre considerazioni … soprattutto quel che percepiva il loro orecchio, parrebbe:
www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/270480.pdf
Uno stralcio:
In una lettera alla commissione musicale del Governo, riportata dal decreto del 1884, Giuseppe Verdi scrisse: «Fin da quando venne adottato in Francia il diapason normale, io consigliai venisse seguito l'esempio anche da noi; e domandai formalmente alle orchestre di diverse città d'Italia, fra le altre a quella della Scala, di abbassare il corista uniformandosi al normale francese.
Se la Commissione musicale istituita dal nostro Governo crede, per esigenze matematiche, di
ridurre le 435 vibrazioni del corista francese in 432, la differenza è così piccola, quasi impercettibile all'orecchio, ch'io aderisco di buon grado.
Sarebbe grave, gravissimo errore adottare, come viene da Roma proposto, un diapason di 450. Io pure sono d'opinione con lei che l'abbassamento del corista non toglie nulla alla sonorità ed al brio dell'esecuzione; ma dà al contrario qualche cosa di più nobile, di più pieno e maestoso che non potrebbero dare gli strilli di un corista troppo acuto.
Per parte mia vorrei che un solo corista venisse adottato in tutto il mondo musicale. La lingua musicale è universale: perchè dunque la nota che ha nome La a Parigi o a Milano dovrebbe diventare un Si bemolle a Roma?».
@@MathMusicFedericoForte anche a me piacerebbe che spiegasse in un video questa questione del Do "cambiato", se possibile. Grazie.
in realta' la scelta della frequenza per accordare gli strumenti e' del tutto arbitraria, in fondo lo e' anche la definizione dell'Hertz, unita' di misura delle frequenze, o meglio del Secondo, da cui l'Hertz deriva direttamente. Per cui una vale l'altra. Quel che conta di piu' e' il rapporto relativo tra frequenze, piu' che le frequenze assolute. Detto cio', a me non dispiace l'accordatura a 440Hz perche' in questo modo si riesce a esprimere ciascuna delle 7 note dell'ottava centrale della scala naturale con multipli interi dell'Hertz, ma questo e' vero anche se si scegliessero altre accordature (LA a 400Hz o 480Hz) e in ogni caso non rende tale accordatura migliore o peggiore di altre dal punto di vista uditivo/percettivo
La spiegazione di gran lunga più chiara ed esatta del mistero delle sette note! Complimenti! A quando le prossime lezioni? Angelo
immagino tu abbia gia' visto la seconda puntata: th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
La terza e' in preparazione
@@MathMusicFedericoForte Certo che l'ho vista! Attendo la terza con trepidazione ... e grazie!
Spettacolo!! Semplice e chiarissimo! 10+!!!!
Bellissima spiegazione Federico. Ho trovato quello che cercavo. Grazie
Complimenti, video molto interessante! :) Posso chiederti che programma utilizzi per spiegarti così bene?
powerpoint
Forte! Rimane un ottimo risultato, non pensavo si potesse raggiungere con PowerPoint! Grazie mille! :)
Esta es una de las mejores explicaciones que he visto. Yo conocía algunas cosas pero no por qué la tercera y quinta nota (mi y sol) armonizan así de bien con la primera (do). La respuesta es Fourier. ¡Gracias!
Meraviglioso! Grazie per questa spiegazione, è interessantissima.
Mi permetti un suggerimento però? Credo che nel video, i suoni siano troppo forti o la voce sia troppo tenue, per sentire la tua spiegazione devo assordarmi con i suoni.
Video fantastico! Alcuni concetti li conoscevo già, ma qui sono stati rispiegati in maniera chiarissima e rigorosa, inoltre se ne sono aggiunti molti altri. Grazie!!!
Come io sia arrivato a questo video non lo so... dev'essere stato il Diabolus in Musica a portarmici 😀
Bellissimo video, spieghi veramente bene, complimenti! Ho una domanda da farti perché non ho capito. Intorno al minuto 8:00 spieghi gli intervalli maggiori e minori e affermi che fra MI e DO c'è una intervallo di 5/4 e fra SOL e MI di 6/5. Come gli hai calcolati? 5/4-1=1/4 e 3/2-5/4=1/4. Grazie
Gli intervalli si calcolano come rapporti, non come differenze, a causa della loro "natura" logaritmica. Per cui distanza tra mi e sol: (3/2)/(5/4)=6/5
Complimenti! Bellissima e illuminante la relazione e, anche se qualcuno potrebbe osservare che la voce è un po' sommessa, io trovo che questo ti distingue dallo "youtubing" troppo urlato e un po' banale che va per la maggiore...
Bellissima ed esaustiva spiegazione. Complimenti e grazie mille.
Molto interessante, grazie mille!
Voglio la prossima puntata! :)
seconda puntata: th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
Complimenti per la precisa spiegazione. Avevo sempre saputo che i suoni tra un'ottava erano stati calcolati ponendo in modo equidistante le frequenze. ad esempio, da la 220hz e la 440hz dividendo 220/12 e sommando 18,33 in successione.
No, in realtà la suddivisione è in scala logaritmica, ogni nota è in rapporto costante con la precedente, e il rapporto vale 2^(1/12)
Grazie mille. Attendo altre interessanti spiegazioni. 👍🏻
Eccellente!!! Complimenti, chiaro ed esaustivo!
bravissimo... Esatto, e da qui, Gioseffo Zarlino, col monocordo, "Inventò" la scala naturale, o detta zarliniana....(e le note del monocordo, guarda caso, coincidono con le armoniche, scoperte molti anni dopo!!!!)...C C G C E G Bb..ecc .. Complimenti!!.. Sono svenuto leggendo peer anni il
Righini!!!...
Stupenda spiegazione. Geniale. Complimenti
Caro Federico, ma gli altri argomenti correlati, citati a fine video, li hai già pubblicati o ancora da pubblicare? Te lo chiedo perché non riesco a trovarli. Grazie ancora e complimenti sempre.
Molto ben fatto, didattica esemplare. Sei stato davvero bravo.
Bel video! Ben fatto!
Bellissima spiegazione, grazie!
Ho sentito parlare di accordatura temperata, ha qualcosa a che fare con quello che dici nel video?
Sarebbe bello tu ne parlassi.
Grazie.
Ciao, ne faccio un cenno nel video successivo: m.th-cam.com/video/2ogakMGST4E/w-d-xo.html
Meravigliosa descrizione👍
Finalmente ho capito, finalmente ha senso. Rimango una capra in musica, ma mi hai insegnato una cosa bella.
Fantastico ho finalmente capito la relazione tra musica e matematica.
Tutto bellissimo. Complimenti!
Ho però una domanda: aver posto il DO a 264Hz è una pura convenzione o c'è un motivo preciso? poteva essere posto ad una frequenza diversa (e dunque tutto il resto shiftare più in su e più in giù in base ai rapporti tra le stesse)?
Si, certamente, è una convenzione. Il 264 è scelto per mantenere il LA a 440hz anche nella scala naturale. Con questa scelta, oltretutto, tutte le 7 note della scala corrispondono a valori di hz interi, che non è male
Lezione splendida. Chapeau.
Bravissimo! Semplice, comprensibile e conciso!
Bravissimo ! In tutte le teorie si dice che le sette note (Ut-re-mi-fa-sol-la-si) derivano dal fatto che Guido d'Arezzo ( che poi era di Pomposa) nell'Inno Ut queant laxis,resonare fibris, ecc, aveva scorto la successione delle sette note. Questo può essere interessante, ma non spiega alcunché. Spiegato con le frequenze , il Circolo delle quinte appare chiaro e ci permette di capire non solo gli intervalli ( tritono compreso /diabolus in musica) ma anche gli accordi di tre suoni maggiori o minori.. Si omette poi di dire che Ut diventa do, forse perché il Doni volle cambiare Ut con l'inizio del proprio nome , Do, appunto.
Ottima precisazione. Il video si basa in parte sul metodo elaborato dal buon Pitagora sul suo monocordo, in parte sulle ricerche di Zarlino. Ci sarebbero inoltre da aggiungere le analogie coi tetracordi greci, le scale modali ottenibili dai loro abbinamenti, ci sarebbe da parlare delle approssimazioni apportate dal temperamento equabile con cui si adotta il rapporto di 2^(1/12) come intervallo di semitono (scelta che di fatto rende impossibile replicare i valori intermedi ricavati dal metodo riportato nel video, se non quello dell'ottava), e la cosa si complicherebbe notevolmente se si parlasse anche solo dei principali temperamenti storicamente adottati. È un discorso davvero lungo e complesso quello delle note musicali, ma questo video lo comincia ad affrontare in maniera interessante e (relativamente agli obiettivi prefissati) decisamente esaustiva, soprattutto grazie alla matematica con la quale -ben prima dei tempi del quadrivio- era nota una certa qual parentela.
Possiedo tutti i libri citati , ma amerei ricordare anche il Breviario di musica di Cartesio, che parte proprio dai calcoli di Pitagora, come scrive a Mersenne. Un modo assai utile per capire , potrebbe essere l'accordatura del clavicembalo : si fanno le ottave pure, poi le terze pure ( o le quinte, ma in genere le terze) , poi è necessario restringere di un comma le quinte, fino alla cosiddetta "quinta del lupo.". Grazie per la risposta.
Guido d'Arezzo ha solo dato il nome alle note, non le ha spiegate fisicamente, anche perchè già si utlizzavano quasi tutte, a parte il SI.Questo sistema serviva al coro per leggere e ricordare i suoni ed imparare velocemente i canti gregoriani. Il succesivo nome DO deriva molto più probabilmente da Domine Deus.
@@giavarina Ringrazio ancora per la bellissima spiegazione e anche per la precisazione di Do da "Domine Deus".. Se mi permetti ( chiedo venia) faccio una precisazione: lasciando perdere il temperamento equabile e accordando con la chiavetta il clavicembalo (ottave pure, ,terze pure e problema delle quinte nei vari sistemi (quinta del lupo) ,tutto derivato dai calcoli di Pitagora che termina col si diesis". Grazie mille.
Pur ritenendo estremamente valido ed interessante il video riguardante le 7 Note musicali per il quale faccio i miei complimenti all’autore, ed in attesa dei prossimi video, noto che l’unica «NOTA» stonata e’ assimilare il Do al Rosso.
Come risalire alla corrispondenza del colore raddoppiando le frequenze del La :
La 4° = 440 Hz, La 5° = 880 Hz, La 6° = 1760 Hz, ……….La 44° = 483.785 Ghz .
La gamma delle frequenze sonore e’ compresa tra 20 Hz e 20.000 Hz, oltre questa soglia troviamo gli ultrasuoni ed a seguire nello spettro magnetico ci sono le radiofrequenze, l’infrarosso, la zona del «VISIBILE», l’ultravioletto, i raggi X ed i raggi Gamma.
Pertanto, attraverso il nostro orecchio siamo in grado di percepire fino al La 9° = 14080 Hz perche’ il La 10° = 28.160 Hz si trova nella zona degli ultrasuoni non udibili dall’uomo.
La zona del «VISIBILE» (per i nostri occhi) e' tra 400.000 e 800.000 GHz, e duplicando per 44 volte la frequenza delle 7 Note musicali si risale a quale dei 7 colori dell’arcobaleno corrisponde la loro frequenza.
FA# 4° = 370,00 Hz - FA# 44° = 406.808 GHz = inizio del VISIBILE
SOL 4° = 391,99 Hz - SOL 44° = 431.008 GHz = ROSSO
LA 4° = 440,00 Hz - LA 44° = 483.785 GHz = ARANCIONE
SI 4° = 493,88 Hz - SI 44° = 543.026 GHz = GIALLO
DO 4° = 523,25 Hz - DO 44° = 575.318 GHz = VERDE (centro del VISIBILE)
RE 4° = 587,33 Hz - RE 44° = 645.776 GHz = AZZURRO
MI 4° = 659,26 Hz - MI 44° = 724.864 GHz = BLU
FA 4° = 698,46 Hz - FA 44° = 767.964 GHz = VIOLA
FA# 5° = 740,00 Hz - FA# 45° = 813.616 GHz = fine del VISIBILE
;)
wow! non ci avevo pensato! interessante analisi, ne' terro' conto nei prossimi video che faro' se mi dai il permesso :-), quando dovro' scegliere i colori per rappresentare le note!
@@MathMusicFedericoForte Certamente, .........puoi prendere i colori esatti @ www.academia.edu/2401099/CHROMOSCALE_-_Unique_Language_for_Sounds_Colors_and_Numbers
.............ed aspettiamo i tuoi prossimi video !!!
Ma la scelta di riferimento frequenza per la nota tonale, come per il LA diapason che prendiamo come riferimento per accordare, è del tutto arbitrario. Storicamente è stato adottato ma fisicamente si potevano prendere anche altre frequenza di partenza all'interno dello spettro sonoro.
@@juditta2003 il LA e' una convenzione come il 440 hz, per esempio molti preferiscono il LA 432 hz. Dipende dai gusti :) . Ma e' pur vero che se dobbiamo intonare due pianoforti, uno in Giappone e l'altro a Milano, come facciamo? ecco perche' il LA 440.
@@paolodipasquale5954 certo ma non è attinente a quello che ho scritto. La corrispondenza fra nome colore e nome diatonico della scala è del tutto arbitrario.
I commenti sono attualmente 112, numero unico di emergenza ed omettendo il primo uno, perchè ripetuto, rimane 12, il numero dei semitoni in una ottava. Se aggiungo questo 113-esimo commento cosa accade? 😀 da vecchio appassionato di musica e acustica che diede tutti gli esami di matematica e fisica ma non ha mai frequentato conservatori di musica, apprezzo questo video sulla nascita delle popolari note moderne.
Questa voce funziona meglio dei video: “ascolta 3 ore di pioggia per dormire”
io l'ho ascoltato a velocità 1.5 X
:D
Video estremamente interessante per quanto mi riguarda: ho sempre trovato affascinante la connessione tra la fisica e matematica e la musica. Una domanda credo molto importante per l'autore di questo post, se già non ha avuto modo di trattare la fondamentale questione: la scala che effettivamente utilizziamo nella musica occidentale è il temperamento equabile che è derivata proprio da questi intervalli che se non erro sono chiamati intonazione naturale. Purtroppo come gli studiosi musicali sanno, il grave problema che ha portato a questa derivazione è in particolare il fatto che negli strumenti a intonazione fissa, cambiando tonalità si ottengono intervalli diversi da quelli di partenza. Ora però mi chiedo: almeno nella musica elettronica dove si può facilmente ovviare a questo problema con l'impostazione di scale corrette e negli strumenti a intonazione non fissa (es. violino) il risultato sonoro migliore su un brano che non moduli, non si ottiene appunto con questa scala naturale al posto del temperamento equabile? Anche nel caso di modulazione a un'altra tonalità all'interno di uno stesso brano (es. da Do maggiore a Sol maggiore), la correzione però nel senso delle rispettive scale naturali, genererebbe un effetto acustico sgradevole o invece rimarrebbe ancora preferibile? Grazie nel caso della risposta e mi scuso per l'inevitabilmente lungo quesito in relazione alla questione posta.
e' una questione annosa, quella che tu sollevi. Io sono convinto che l'intonazione naturale sia quella che suona meglio, ma bisognerebbe provare in diverse situazioni e vedere se in tutti i casi il risultato sia gradevole e le modulazioni siano gestibili. Trovi parecchi video in cui si fanno confronti tra just intonation e equal temperament. C'e' anche una sorta di brano musicale che dimostrerebbe la limitazione di usare la scala naturale (Benedetti's puzzle: th-cam.com/video/TYhPAbsIqA8/w-d-xo.html).
@@MathMusicFedericoForte grazie della pronta risposta e del link, che rimanda vedo a un creatore di contenuti online anch'esso molto interessante sebbene in inglese. Mi piacerebbe trovare anche libri che approfondiscono la questione di come si è arrivati a queste note e la differenza appunto tra le varie intonazioni principali. Ne ha da consigliarmene? Ad ogni modo la seguirò qui nella sua interessantissima rubrica al riguardo.
Bravissimo. Dal minuto 6:20 mi sono smarrito, complice le immense lacune non colmate a tempo debito es.: 6:29 " riportate all'interno dell'intervallo f1;f2 avrà un rapporto di 3/2". Devo trovare la strada per capirlo.
Se dividi o moltiplichi per 2 ottieni una nota equivalente a quella di partenza
@@MathMusicFedericoForte grazie, farò degli esercizi pratici
Complimenti, video istruttivo e ben spiegato
Iscrittissimo, davvero molto interessante
Video stupendo e di grande capacità esplicativa. Complimenti e grazie per la spiegazione