Hai perfettamente ragione. Ipocrisia falsita' inganni. Ognuno pensa a metterti i piedi in testa. Sono tutti tutti ma proprio tutti falsi buonisti. Prima di mettere al mondo un figlio fatevi una bella e profonda autocritica costruttiva. Niente si aggiusta da solo. Se non nasci a casa giusta...sei condannato ancora prima di nascere.
Gurdjieff lo pose bene in evidenza ai suoi discepoli: "Noi siamo sulla terra. La terra occupa un pessimo posto dal punto di vista cosmico. Fredda, lontana da tutto e con condizioni di vita particolarmente dure. Tutto deve essere guadagnato sia nella vita quotidiana che nel lavoro su di sè.".
IL 7 Febbraio del 2017 si tolse la vita il giovane Michele, stanco di sopportare tutti i disagi e le ingiustizie esistenti e persistenti in Italia. Nella lettera che ha scritto prima di morire dice chiaramente che non se la sente più di vivere in un paese, ova mai nulla cambierà. Ed è passato tutto inosservato, naturalmente. Onore e lode alla sua memoria!
Poteva pensare di andare a vivere in qualche altra parte del pianeta ove pensava di essere piu'felice provare ad emigrare, come hanno fatto milioni di italiani, ma non togliersi la vita. Con tante lacrime e una valigia di cartone, con sacrifici enormi ce l'hanno fatta. Coraggio, bisogna avere fede, e autostima.
7 anni dopo e siamo ancora nella stessa situazione. le sue parole sono sempre più vere e la speranza è sempre più piccola e velenosa. tutti i sogni che avevamo ci hanno solo illusi di poterli anche solo sfiorare con un dito e invece non eravamo nemmeno partiti, non avevamo avuto nemmeno una sola possibilità di lanciare il dado e muoverci anche solo di una casella.
Se posso permettermi, nessuno dei commenti che ho letto si avvicina vagamente a ciò che prova una persona che pensa seriamente a suicidarsi (che poi lo faccia o meno è davvero questione di un soffio); perché per esperienza diretta, passare anni ad addormentarsi sperando di non risvegliarsi e ad aprire gli occhi con la domanda "non voglio vivere anche questa giornata" non è dovuto ad un solo fatto, ma un insieme di cose di cui non ti senti parte, un insieme di cose di cui ti senti vittima, un insieme di sogni infranti e non avere la forza fisica ed emotiva per riprendere i pezzi della propria vita in mano.
Bisogna curarsi e farsi aiutare il più possibile per cercare di cambiare la propria disposizione mentale.. Bisogna trasformare i pensieri negativi osservando con distacco come se appartenesse ad un'altro per dare a sé stessi un'altra opportunità e pensare che se gli altri mi vogliono triste be io quella soddisfazione non gliela do
"...Combattere solo per sopravvivere, cercando di cavare il meglio dal peggio per avere il minimo possibile. Cosa me ne faccio del minimo? Io volevo ol massimo, ma il massimo non è a mia disposizione". Bellissime parole! RIP🌻
Non condivido, è un messaggio senza vita e senza voglia di combattere, perché bisogna combattere per sopravvivere e lottare per ciò che si desidera. "Cosa me ne faccio del minimo, io volevo il massimo e non è a mia di disposizione" Marciare per non marcire...
Per me sono parole orribili, si può essere felici anche senza avere il massimo, anzi è proprio a volere sempre di più che si finisce per non apprezzare veramente quello che si ha già
@@Mi18273testa di cazzo non dire cazzate qui initalia la situazione è invivibile porco dio svegliatevi brutte merde! Non funziona un cazzo qui la benzina costa 2 euro al litro quasi dio porco tutto il costo della vita sta aumendo e gli stipendi restano bassi, mentre quelli dei politici sono sempre belli gonfi ma svegliati, ciò che dici è anche vero ma a una certa alla gente gira il cazzo
Chi si suicida soffre molto. Sono persone molto fragile, ipersensibili. Povero ragazzo, ha detto solo la verità, la vita è solo dolore, per chi non vede amore, futuro e sincerità. Spero che tu possa essere in pace ora. Ciao piccolo, grande tesoro
Luciana Camia Amore e' una parola grossa . Spesso non ti vuoi accorgere del tuo vicino che sta male ..Non è un tuo familiare stretto quindi non ti importa ..in ogni caso sarà colpa sua ..!
Come si descrive un mondo assente, indifferente, vuoto, come questo? Ci sono molte persone che non vivono ma esistono. Perché in questa società devi sempre dare, mai avere, solo essere giudicati e pregiudizi. Esiste solo apparire.
Ciao Luciana, hai ragione, ma temo che le persone non cambieranno mai! Quindi, sempre dal mio punto di vista (condivisibile o meno), bisogna fare quello che si può e che ci faccia stare bene con noi stessi, fregandocene degli altri e di quello che vuole questa società di merda!
Non vi è alcuna fragilità nel suicidio ma una presa di posizione forte e decisa, una scelta non condivisibile nella nostra cultura cattobenpensante. I problemi sono reali mastodontici se non si ha fortuna. Molti sono destinati a questa tragica fine non perché fragili ma sfortunati. Inutile scrivere "bisogna reagire" vi è un ignoranza emotiva in queste due parole che si riduce alla mera mediocrità e credo che è meglio che molti in questi commenti farebbe più bella figura a non pronunciarsi.
Giusto non ci sono parole,mi dispiace tantissimo.,...della morte di questo ragazzo, che parole. dolci e commoventi ho sentito ,...mentre ascoltavo piangevo ,si pensa ai tanti ragazzi che possono pensare la stessa cosa ,che Dio li aiuti.
La cosa divertente è che chi ti sta attorno non si rende conto di quanto stai male, e ti viene puntualmente a dire: " dai, solo alla morte non c'è rimedio" Quando passi 37 anni fra dispiaceri, dolori, sfortune assortite,ansie, lutti e mai una gioia, una che fosse una, la morte È il rimedio.
quelle che vedono la morte come un qualcosa di negativo sono le persone più egoiste e materialiste di tutte, perché si godono una vita da sogno piena di soddisfazioni, soldi, viaggi e divertimenti, e hanno timore della morte perché gli porterebbe via tutto. "invece di stare chiuso in casa a deprimerti, prendi l'aereo e viaggia per il mondo, vivi un'esperienza indimenticabile!" lo farei volentieri ma sono povero.
Esatto, tutti quelli che dicono che la vita è un dono prezioso a cui non bisogna rinunciare, sono quelli che hanno tutto: sono sposati/fidanzati, hanno casa di proprietà, figli ,insomma hanno coronato il loro sogno. Nel mio caso, il sogno è destinato a rimanere tale. Allora visto che non ho niente e nessuno per cui andare avanti, visto che non ho uno scopo, posso tranquillamente lasciare questo mondo. Un tempo massimo me lo sono dato, manca poco ormai
Io trovo terribile che l'assistenza a cui si punta sia solamente psicologica si potrebbe benissimo fare qualcosa per andare incontro alle persone, aiutarle a seguire le loro inclinazioni, invece si pressa sulla funzione, sul diventare un numero della società e quando si ha una percezione profonda lo si capisce, e si resta molto soli, si può pagarla molto cara, ma si pretende sia solo la persona che deve curarsi
Io sono anni che spero di non svegliarmi più... Quando ti fanno sentire inutile quando con il tempo ti fanno perdere autostima, coraggio, ambizione, felicità. Arrivi ad un punto che non sai più cosa devi fare domani. Non sai più niente di niente NON SEI PIU NIENTE. ma nessuno lo vede se non tu!!
Sto ascoltando adesso questa lettera di 5 anni fa..... Parla del futuro... Lo schifo che stiamo vivendo oggi sembra che lui già lo sapesse.... Ora hai trovato la pace meravigliosa anima spero di avere la forza anch'io prima o poi di andar via da tutto questo schifo
Valentina, il fatto è che non aveva previsto nulla, era già uguale anche 6/7 anni fa, l'unica cosa che è cambiata è che è solo peggiorato tutto. Mi dispiace per Michele, in un altro paese avrebbe avuto una vita decente e non si sarebbe ridotto così.
Grazie mille. Grazie per aver dato voce ,a chi ha cercato la sua voce ..... Grazie. Grazie. E ancora grazie mille ❤ . . Buona fortuna a chi se la sente. ❤. Solo chi ci passa può capire. .
Una interpretazione da brividi, eccellente a tal punto da farmi immaginare Michele fluttuare in aria verso la sua giustizia. Ho sentito tutto il suo dolore e la felicità di essere finalmente libero Un pensiero a Libero De Rienzo ❤
la vita è bella solo se hai tanti soldi senno campi per mangiare, dormire, bere, lavorare. vita piena di rinunce, ansie. se tutti avessero il coraggio d sto ragazzo, staremo tutti meglio
@MixMix-hx5gp Già, dopo essersi goduti la vita al massimo e aver fatto baldoria ogni santo giorno... E tutti gli altri? A spaccarsi la schiena come muli per una paga da fame, ecco dove sono.
Solo rispetto per chi prova la pena più grande di tutte. Le persone migliori sono sempre quelle che soffrono di più a causa di un ambiente malato ed irrimediabilmente compromesso.
invece di volere solo che debbano farsi passare il disagio, che è terribilmente complicato a fronte di certi bistrattamenti, non si potrebbe proprio pensare di introdurre solidarietà, andare loro incontro nelle inclinazioni..
Spero che questo video, in futuro venga studiato nelle scuole. È inammissibile che un tema tanto delicato venga ignorato. Per esperienza personale, suggerisco a tutti i commenti qui presenti e chiunque ne venga in contatto, di pensare davvero a cosa significhi procedere con "il grande gesto". Mesi fa persi mio zio malato di tumore. Non avevo mai visto un uomo attacarsi così tanto alla vita, ha avuto un declino progressivo e sono stato com lui fino agli ultimi stenti. Da lui ho imparato che vivere significa lottare, perdendo magari ma con la consapevolezza di aver dato tutto. Auguro il meglio a tutti
Cruda verità! Io dalla mia ritengo il suicidio una sconfitta personale, più che altro perché sarei vittima del comportamento di altri, del loro egoismo e pertanto di persone che non ritengo degne di considerazione ma con le quali ahimè devo averci a che fare...e spesso da sottoposto. Per questo da ormai 5 anni vivo solo in una baita ereditata da uno zio, l'unica persona con cui avevo piacere a passare del tempo, che oltre a quello mi ha lasciato pure dei terreni. Ho tutte le utenze necessarie, la tranquillità e la salute, l'unica cosa della quale sono felicemente privo sono le interazioni sociali e l'onere di dover lavorare, difatti 1 volta al mese mi reco a riscuotere la retta di affitto dei terreni...non è molto ma mi garantisce una vita agiata. Ciononostante mi ritengo un fortunato a poter ovviare alla crudeltà della vita pur non rinunciandovi, Michele non ha avuto la mia medesima fortuna e pertanto ha trovato pace in un altro modo. Detesto compatire le persone per cui gli esprimo solo profondo rispetto per quella che, sebbene un tabù, una scelta.
@@DevTel guarda, per me sono tanti e complicati i motivi per cui uno si arriva ad ammazzare. Vuoi anche la mancanza di lavoro/interazioni sociali/mancanza di affetto... c'è chi si fa forza e tira avanti e prima o poi qualche cosa la trova, si arrangia e va avanti. Io stesso ho quasi trent'anni e ho le stesse mancanze di lavoro/ rapporti sociali e affettivi/ prospettive edificanti...che aveva questo mio coetaneo passato ormai a miglior vita, la capisco quella frustrazione schifosa, soprattutto quando vengono a farti pure la paternale da sopra...ma non so, penso sempre che nonostante tutto alla fine non stia scritto da nessuna parte come viverla sta cazzo di vita di merda, tanto alla fine ognuno la vive, appunto di merda diversa, anche chi sembra ricco e senza problemi e alla fine la morte arriva comunque per tutti. Nonostante tutti i problemi che possa avere io come giovane in Italia, sento solo che poteva andarmi pure ancora più di merda, perché la vita è cagna forte, potevo nascere donna povera in India per esempio, o disabile in qualche baraccopoli sudamericana, ebreo in Germania durante il Terzo Reich...la vita ha tutta una serie di nuance marroni di merda e si sa sbizzarrire alla grande in quanto a stronzaggine, quindi a volte ringrazio di stare dove sto...anche se capisco la frustrazione degli altri.
@@rospofiero9848 pensare a chi sta peggio di noi fa bene per apprezzare di più quello che abbiamo. Per stare al Mondo bisogna essere forti, egoisti e disposti a mangiar merda finché non sei in una posizione tale per cui puoi decidere di farla mangiare agli altri. Anche io per anni ho provato la frustrazione che provava Michele, e forse anche quella che provi tu, ironia della sorte fino a 30 anni (29 per essere precisi) quando ho deciso di vivere da eremita. Gli unici contatti sociali che ho sono con mia madre, i commessi del supermercato e gli affittuari dei terreni ereditati: 1 volta al mese mi reco da ognuno di loro per, nell'ordine di prima, un saluto, la spesa grande e la riscossione degli affitti. Io ero stanco di avere a che fare con recruiter irrispettosi, stage sottopagati, datori di lavoro troppo esigenti, relazioni amorose inconsistenti, amicizie superficiali, persone che mi sminuivano in virtù della mia condizione sociale di disoccupato o precario e infine, ma non meno importante, dei pregiudizi che ancora persistono nelle realtà di provincia riguardanti il fatto di non essere sposato, o comunque single, a ridosso dei 30 e di quelli più moderni per i quali un giovane deve fare un certo tipo di vita ed essere positivo e pieno di energie. Trovavo conforto solo dalle visite a mio zio che capiva il mio disagio. Apprezzavo di lui il fatto che non mi compatisse ma al contrario mi spronasse a non mollare e a non sottostare al giudizio altrui. Forse è proprio grazie a lui se non ho mai accarezzato l'idea di togliermi la vita. Come detto da 5 anni ormai lui non c'è più ma lo ringrazierò per sempre per il suo aiuto fra conforto morale e i beni che mi ha donato rendendomi finalmente padrone a 360 gradi della mia vita. Mia madre soffre un po a sapermi solo senza amici ne amore, ma le ho già detto che sto bene e l'unica persona che amo è lei. Anche io come te ringrazio per quello che ho, perché se fossi negli scenari che hai elencato starei sicuramente peggio, ma forse proprio per quello sarei più forte emotivamente. Ma la forza di volontà e anche l'ambizione le lascio volentieri agli altri, io preferisco essere definito un debole, uno strano, un asociale (voci che circolano nella mia cittadina di origine e che mi riporta mia madre) ma sapere che sono, a differenza loro, veramente libero.
A volte la depressione è talmente disarmante ed annientante da portarti paradossalmente ad ammirare chi è riuscito ad avere la forza mentale per sbrigare le pratiche per l'iter al suicidio assistito.
La depressione ed ansia ti porta ad ammirare chi e riuscito a suicidarsi. e quando senti che qualcuno è morto ( indipendentemente dalla causa di morte) ti chiedi perché non è toccato a me
Quanto individualismo, quanta lotta disperata per quantificare quanto valiamo agli occhi degli altri. Tutti che chiedono che lavoro fai, sei sposato quanto guadagni....e tutto finisce li. Siamo schiacciati dalle vibrazioni emotive di un immenso videogioco che non lascia spazio ai perdenti. O domini o sei dominato, o ti imponi sugli altri o gli altri si impongono su di te. NON SI CHIEDE PIU'....
il lavoro non si trova se non in nero, i parenti ti mettono pressioni, gli amici sono spariti, ci sei solo tu e la tua disperazione, solo come un cane.
@@simone1997ita Comprendo, per quanto possibile, sono poi anni difficili più che mai. Io riesco solo a trovare conforto nella fede, Senza di quella questa vita appare difficile e , a tratti, incomprensibile. Non riesco a proporre altre parole umane di conforto. La disperazione, però, arriva solo dal demonio. Io credo che, alla fine, la Provvidenza aiuti chi cerca di vivere onestamente e in Grazia di Dio. Se non abbiamo prospettive di vita eterna sembra assurda la nostra lotta quotidiana. Io confido nelle parole del Vangelo "Cercate per prima cosa il Regno dei Cieli, il resto vi sarà dato in sovrappiù".
La cosa più triste di essere disoccupato é la solitudine. Senza soldi non sei incluso in nulla: niente lavoro=niente vita sociale, niente sesso, niente realizzazione di alcun tipo. Se poi hai la sfortuna di non avere nulla da parte, manco mangi ... Quello che voglio dire é che la classe politica dovrebbe prendere maggiormente a cuore gli ultimi. Se il mercato del lavoro genera così tanta precarietà, presto la nostra società si sfalderà completamente.
la classe politica è lo specchio di un popolo e gli "ultimi" sono solo vittime di contesti sociali tossici dove disimparano ad aver fiducia in loro stessi e per questo, inevitabilmente saranno vittime dei propri error, ma solo per il male vessato da altri prima di loro. Talvolta, gli "ultimi" sono anche un comodissimo "capro espiatorio" per chi impunemente sbaglia. Purtroppo....
@@simone1997ita mah, benché io lavoro (non per società italiane e attualmente mi trovo all estero) non e mia intenzione fare vita sociale. Sono un tipo solo, da quando sono andato a vivere all estero, per ragioni di lavoro. Anche se ho un domicilio in Italia (dove ho moglie) non apprezzo fare vita sociale con gente stupida, materialista e piena di boria.... Come solitamente esistono nelle città italiane di provincia... Meno vedo certa gente meglio e per me. Oltretutto mi mettono di cattivo umore perche mi ricordano quando ero in Italia senza lavoro ....
Sono d'accordo con te, però è un po' ingenuo il discorso di prendere maggiormente a cuore gli ultimi da parte dei politici... è come chiedere ad un serpente di essere clemente e di avere pietà... non succederà mai.
@@marcos.3682 Sei un grande, ti stimo un sacco... mi hai fatto venire in mente troppi ricordi, gente che compra la macchina nuova e tutti a guardare la macchina per tutta la serata. le tipe ubriache e sguaiate che sembrano uscite dal circo... i gruppi di bestie urlanti, quelli vestiti tutti uguali, quelli con lo stesso taglio di capelli! i shit on you all.
Io non mi ammazzo perché per ora è ancora sopportabile e ogni tanto un bel film, una buona pizza, un bel posto da passeggiare lo trovo. Teoricamente dovrebbe restarmi una ventina di anni di vita. Finché non sarà pessima, e riuscirò a camminare da solo, mi godrò gli occasionali piccoli piaceri. Appena finiranno mi farò secco. Non è uno sfogo, una rihiesta d'aiuto, un chissà cosa. Avevo solo vodi testimoniare un approccio al suicidio senza fretta, ansia o disperazione. Prima o poi mi toccherà, e pensare che ho a disposizione questa uscita di sicurezza è tranquillizzante.
Quando ti toccherà farlo riuscirai andare contro l'istinto di sopravvivenza? Perché è confortante il pensiero del suicidio,ma effettuarlo è tutt'altro...
Anche io ci sto passando..ho un Doc che devo avere per forza una ragazza che mi ama e da amare..vergine..altrimenti soffro tanto..e se non la trovero' saro' costretto a suicidarmi..
Stupenda lettera di un ragazzo di 30 anni che ha saltato quel fosso che io ho paura di saltare. Sono anni che la vita mi delude, anni che soffro per le cattiveria delle persone! Voglio dare ancora una possibilità a questa vita, sinceramente mi sentirei una merda a lasciare le uniche due persone che mi hanno cresciuto amato e combattuto accanto a me Penso sia l unico motivo... Ah e comunque tra tutti questi commenti ci siete anche VOI che insultate e fate bullismo e vi coalizzate per prendere di mira il diverso... poi come se niente fosse vi lavate la coscienza con una bella sviolinata sui social su quanto siete progressisti per l ambiente e tutte le altre cagate che vi piace tanto sbandierare!! Siete i peggiori e se esiste il karma prima o poi ne farete le spese! Un abbraccio forte a tutti quelli che ogni giorno, anche se non trovano motivazioni si alzano e vivono non siete soli.
Forse ho capito alle persone a cui ti riferisci, comunque io penso che ci sono due modi per non soffrire mai più, il primo è morire e il secondo e andarsene
Grande michele, posso capirti, vivere senza soldi, sentirsi inutile e non in grado di fare le cose, sofferenza tutti i giorni come se fossero delle coltellate nello stomaco, ansia paura, sto passandk la stessa cosa, nessuno ti aiuta il mondo é indifferente, se ne accorgono solo qjando ormai e troppo tardi. Il desiderio avvolte di togliere la spina e far si che tutto si spegne ce sempre. Riposa in pace.
Cadere e poi rialzarsi è sacrosanto..ma dopo l ennesima caduta basta....Non si può sempre ricominciare..Bisogna essere uomini anche nel capire quando è il momento di andarsene ..
Capisco in pieno cosa ha scritto. Stesso pensiero che faccio io molto spesso. Questo mondo non mi appartiene e non appartiene a molti come me e questo ragazzo ha avuto nel suo gesto un grande coraggio e grande anima d'amore. Cerchiamo di cambiare questo mondo che non ci piace e mi rivolgo a chi capisce cosa sto dicendo. Cambiamo vita, non accettiamo questo sistema.. Sicuramente avremo vita più dura, ma almeno faremo qualcosa per cambiare tutto ciò! Soprattutto avremo anche se per pochi momenti, un motivo di felicità per vivere! Ci provo ogni giorno... Spero di non cedere mai per chi mi vuole bene.. Per dargli forza e coraggio. I miei cari sono la mia unica vera forza che mi tiene in piedi.
Libero mi mancherai. Non so se hai pensato qualcuna di quelle parole. È stato bello poterti incontrare e parlare e non sapere il tuo nome e fare finta di nulla. Siete e resterete due persone bellissime ❤️
“Il futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere e nemmeno partecipare.Buona fortuna a chi se la sente di farlo.” Grazie Michele,ne abbiamo bisogno,non sono credente ma ti auguro ovunque tu sia,di avere trovato la pace che meriti❤😢
Se non hai il coraggio significa che nel profondo non vuoi farla finta e che c'è ancora speranza. Lotta caro, lotta, lotta, lotta e lotta ancora. La vita è questa, ahimè, piaccia o non piaccia. Sforzati ad accettare che stare al mondo richiede questo.
Anch'io ho avuto pensieri suicidi. Ultimamente spesso, solo che non ho il coraggio di farlo, poi ho paura di morire. Comunque io avrei una domanda ma se ti suicidi vai nella casa dell'inferno? Io non ci credo, perché c'è gesu' che ci aspetta.
non è che manca il coraggio : il problema è che il metodo più semplice , rapido e indolore ( un'arma ... ) in Italia è difficile da mettere in pratica visti i vincoli imposti per ottenere il porto d'armi . Rimangono solo mezzi molto molto cruenti : l'impiccamento prima di tutto . O la caduta dall'alto . Metodi che comportano una morte lenta , dolorosa ...oltretutto non sicura .
Sto attraversando uno dei periodi più tristi, difficili, cupi della mia vita. Non sono certo un ragazzino a 40 anni, e questo mi fa sentire ancora peggio, e le parole di Michele risuonano tanto familiari nella mia testa e nel mio cuore nero, come se le avessi scritte io. In altri momenti, fossero state parole dette o scritte da un amico o da una persona cara, avrei fatto di tutto per provare a fargli cambiare idea, a fargli vedere come ci sia sempre una luce in fondo al tunnel. Invece provo la sua stessa rabbia, la sua stessa impotenza, e purtroppo non vedo nessuna luce, ma solo tanta solitudine e oscurità attorno e davanti a me, che davvero a volte non so se la mia vita abbia più un valore
Io mi riconosco in quello che è stato scritto in questa lettera. Un vero incubo: ogni giorno un sacco di problemi ,che, a volte, nonostante gli sforzi, non si riesce nemmeno a risolvere. Nulla di quello che desideravo e che ho provato ad ottenere, si è avverato. Tutto quello che faccio è vivere di riflesso le cose belle che capitano agli altri. A me solo cose negative ,e, quel poco che ho, è giusto quel minimo che basta per sopravvivere. Sopravvivere, appunto. Non come gli altri fanno, " assaporando la vita perchè è un dono prezioso e bisogna viverla giorno per giorno"....io ogni sera che mi addormento spero sempre che sia l'ultima. Perciò mi riconosco in tutto quello che è stato detto nel video.
E sapete cosa è ancor più orribile di questo? Che mentre la gente piangeva e piange questo povero ragazzo (che ha scritto una delle lettere più universalmente identificabili per molti a mio parere) la fuori c'è gente che è pronta a fare lo stesso gesto, e nessuno lo sa, a nessuno o a comunque pochissimi importa...importerà (forse) solo alla morte della persona, quando ormai sarà troppo tardi... Questo argomento non è mai stato granché considerato qui, piangiamo per chi se ne va ma a chi importa di chi c'è ma soffre tanto? Alla maggior parte della Società no di certo Lavora, produci, spaccati...a lei basta questo... "Ma si passerà!", "ehi c'è gente che sta peggio", "i problemi ce li abbiamo tutti"...queste le classiche frasi Speriamo che in futuro si cominci a sensibilizzare la gente sempre di più su questk argomento...nessuno...NESSUNO dovrebbe mai e poi mai sentirsi così, sentire che la vita é una condanna...che è inutile riprovarci...nessuno A coloro che leggono questo...non so quanta differenza potrà fare, ma siate sempre gentili con il vostro prossimo, che sia un collega, un compagno, uno che fa un colloquio di lavoro, un dipendente...ogni piccola parola ha un peso in grado di sbilanciare verso il meglio...o verso il peggio
Gesù è stata la soluzione per tanti e continuerà ad esserlo. Incominciando da te, perché tutti ne abbiamo bisogno, fa tuo il Vangelo di Giovanni come se stesse parlando personalmente a te . Perché questa è la realtà dei fatti, visto che si tratta della Parola di Dio, e la Parola di Dio è Lettera Viva.
eh, lo so.... ma quanta gente comprende questo... questo suicidio è solo un caso di una lunga serie di "invisibili" dimenticati da una societa individualista che pensa solo a fare bella figura sul dolore altrui....
Il tuo commento mi ha toccato nel profondo. Concordo su tutto, la gentilezza dovrebbe essere una cosa da insegnare ai bambini, forse così si avrebbe un mondo migliore. Purtroppo del suicidio se ne parla troppo poco, e questa società schifosa che abbiamo (soprattutto in Italia) non aiuta, anzi divide e ti fa sentire una nullità se non raggiungi determinati cose. Posso dire (per esperienza personale) che avere una famiglia e amici aiuta molto durante i momenti bui della vita. Vorrei che soprattutto chi soffre e sta pensando seriamente a suicidarsi avesse un'amico per starli vicino e ad aiutarlo magari dicendoli "che cazzo fai! poi io a chi rompo i coglioni". Le mie parole probabilmente non valgono niente ma essendo purtroppo una persona molto sensibile mando un abbraccio a tutte quelle persone che soffrono. PS:Avere un gatto mi ha aiutato a stare meglio.
Mi ritrovo molto in quello che ha detto provo sempre dispiacere che un essere umano si è ucciso ma forse un po’ lo invidio perché ha trovato quel pizzico di coraggio/follia che io non ho ancora trovato..
Ci vuole coraggio infatti. Molto coraggio e anche strumenti giusti... Perché a volte non è la morte che fa paura ma il modo di morire, e spesso non si trovano sistemi "indolore". Consiglio la lettura di una nota opera di Jacques Rigaut, un grande artista che scelse purtroppo la strada di Michele.
Non voglio entrare nei dettagli, ma quando si è stanchi di lottare per una vita che neanche riconosciamo essere nostra è l’unico pensiero che ti viene in mente. Razionale, lucido. Non siamo dei pazzi, la depressione non è pazzia. Meglio imbottiti di farmaci con tutto ciò che ne consegue? Una volta, solo una, vorrei avere il coraggio di essere egoista!
Dolce Laura anche io vorrei poterlo diventare, egoista, poiché tutto il resto non sta funzionando. Come stai? Perché non apriamo una sorta di gruppo per tutte noi anime perse dove poterci ritrovare online, seppur miseramente, ed avere quantomeno un sostegno di chi comprende il nostro malessere..
per me la depressione insensata è pazzia. come la mia conoscente 19 anni una vita davanti, con il lavoro che gli piace, e va in depressione perche si sceglie un fidanzato tossico che la tratta male e che si vede costretta a lasciare e allora tutti a compatirla e aiitarla. poi ci sono io 30 anni, senza lavoro ne fidanzate ne amici a vivere con i miei e a badare a mia mamma disabile. e se dico di essere depresso mi domandano anche come mai. la socetà e gia andata a puttane e nemmeno c'è ne rendiamo conto.
@@alessandrotenace6231 aleee ma tenace è il cognome? Cazzo è il colmo. Comunque non so, io avevo chiesto, ma sei il primo a rispondere. Non sono pratica di tecnologia, ma mi pare ci sia una app/chat dove ci si può aggiungere mediante nome anziché numero. Tipo whatsapp
Infatti a me sta cosa di pensare a chi sta peggio di me mi rende solo ancora più incazzata. Perché io mi devo sentire felice se il mio vicino di casa ha un tumore e io no? Se fossi io al suo posto e lui si sentisse felice perché io sono malata e lui no? Che cazzo di ragionamento è
A me ripetono costantemente queste cose ma non capiscono che non ci si può attaccare alle disgrazie degli altri per essere felici e continuare a vivere. Io soffro di depressione da più di 5 anni, ho l'età di questo ragazzo e mi rivedo in tutto quello che ha scritto, mi trovo nella stessa situazione, la vita per alcune persone è una maledizione. Quando non ti rimane più niente piano piano anche la salute comincia ad abbandonarti. Io ormai provo disgusto per il cibo e la mattina alzarmi dal letto è una fatica disumana perché so lo schifo che mi aspetta tutti i maledetti giorni. Sono anni che spero di chiudere gli occhi e morire nel sonno, so che non succederà e vorrei tanto trovare un modo dignitoso di mettere fine a questo schifo di vita senza soffrire ulteriormente. Tanto non si risolverà mai niente, basta con le frasi fatte, la vita si accanisce contro determinate persone che non troveranno mai pace.
Ho 15 anni, non sono triste della mia vita, ne lo sono mai stato, a dir la verità non so neanche perché sto vedendo questo video, mi vorrei dire una cosa: io a soli 15 anni ho affrontato una grande difficoltà che tante persone non affrontano in 80. Sono nato nel 2006, e nel 2008 mi hanno diagnosticato un dnet nella parte motoria del cervello, che causava epilessia parziale agli arti inferiori, perciò io vivevo normalmente fin quando le mie gambe non smettevano di funzionare e cadevo. Mi hanno operato 3 volte, rispettivamente nel 2008,2012 e 2014. Con la seconda operazione si sono risolte le crisi epilettiche ma il dnet sarebbe ricresciuto quindi fu necessario un altro Intervento. Sempre nel secondo intervento mi hanno danneggiato un'altra parte del cervello, e persi ciò che è chiamato"schema del passo", da quel momento la mia gamba sinistra ha iniziato a storcersi: prima il piede, poi il ginocchio e ora siamo al femore. Praticamente quando il piede è dritto il ginocchio è puntato a destra e il femore sconoccchia sull'anca e fa male quando cammino più del solito. Dopo 2 anni di didattica a distanza e niente attività fisica quasi non camminavo più dal dolore. Un giorno, a luglio 2021 mi ha chiamato un mio amico per chiedere se mi andasse di uscire, ero indeciso se seguire il desiderio o la necessità. Ho seguito il desiderio: sono uscito camminando a malapena, alzando tutto il bacino pur di non piegare la gamba. A fine giornata, dopo aver camminato abbastanza (siamo tutti senza motorino o macchinetta, quindi piedi o bus) mi sentivo sempre male, ma meno del solito e, soprattutto, più felice: mi stavo divertendo e sentivo anche di riuscire a camminare un pochetto meglio. A luglio sono uscito quasi tutti i giorni, e sono pure stato qualche giorno al mare, e sono rinato, ora continua a farmi male sia la gamba sia la schiena ma non impedisco a questi problemi di rovinare gli anni migliori della mia vita.
Questa è la lettera di un uomo con gli attributi , uno che lotta sempre e comunque e si accontenta di quello che ha...grazie ci sono ancora ( poche ) persone che mi piacciono così giovane ma che conosce l'umiltà sentimento raro ormai si preferisce il piagnisteo Coraggio sempre , arrendersi mai ....Che Dio ti benedica piccolo grande uomo !
Perché venire al mondo per lottare, per sgomitare per sopravvivere ? Perché venire al mondo in un sistema che fa di tutto per schiacciarti da quando sei nato ? L’eccesso di investimento sulla responsabilità individuale è forse lo strumento più subdolo e astuto mai creato dal sistema per autolegittimarsi. Non è il sistema che va cambiato, sei che tu devi adattarti, genufletterti e anche ringraziare. Sei tu che devi cambiare te stesso, altrimenti sei pigro e incapace. Questo il mantra che ci ripetono allo stremo, falso e subdolo come pochi. Finché non ci accorgeremo che il problema è il sistema intero e non i singoli individui, non andremo da nessuna parte. È la società, è il mondo che è sbagliato e fa schifo, non il povero Michele, a cui va tutta la mia più immensa stima ed empatia. C’è un modo per emanciparsi, almeno spiritualmente e non materialmente (purtroppo) da tutto questo, sapere cioè che non sei tu a essere sbagliato, è il mondo che è marcio, putrido e fa schifo. Questa consapevolezza, lucida e cristallina, potrebbe davvero liberarvi dalla gabbia delle contingenze. Sì, siamo tutti vittime delle contingenze, ma interiormente possiamo emanciparci quando capiamo che noi siamo a posto, che andiamo bene così, che è fuori a fare schifo, non noi. Terrò sempre a mente le parole di Michele. Avevi ragione Michele, su ogni singola cosa, spero che il tuo messaggio risuoni sempre come grido di dissenso a tutti coloro che vorranno ascoltarlo. Spero davvero che tu e Libero siate in un mondo migliore, ve lo meritate entrambi.
Un consiglio per tutte le persone che hanno commentato in modo negativo ( che addirittura pensano a suicidarsi), premetto che Anch'io sto passando un brutto momento, pensate che la parola "arrendersi " non deve esistere nel nostro vocabolario! E poi a dirla tutta se uno si suicida è come se gliela da vinta alle persone a cui stiamo sulle palle o che ci odiano! Io sta soddisfazione non gliela voglio dare!
Sono passati 6 anni dalla morte di Michele, la sua lettera ogni giorno che passa è sempre più vera. Adesso poi è anche peggio di prima... Un abbraccio a chi si sente male e non ha il coraggio di chiedere aiuto, io vi leggo e vi sento! Sono con voi! Facciamoci forza!
Concordo con te, mi rattrista leggere quello che scrivono i ragazzi in questo video. Vorrei aiutarli, anche solo parlandoci. So che non varrà niente , ma do un forte abbraccio e una carezza a questi ragazzi che soffrono.
@@emanuelesciortino7498purtroppo nel mondo di oggi è veramente un'impresa impossibile essere felice, anche il minimo essenziale è diventato impossibile chiedere e realizzare. 6 anni fa eravamo messi male, oggi ancora peggio. La lettera di Michele deve farci riflettere e cambiare per il meglio. Ma vedo che purtroppo è servito a ben poco...
@@isolirionband7300 Essere felici è molto difficile ma non impossibile. Poi ci vuole anche fortuna come tutte le cose, però bisogna almeno fare la propria parte, almeno io la penso così. Su questa parte un po hai ragione e un po hai torto, nel senso che se uno ha la forza di volontà prima o poi riesce almeno ad avere il minimo per tirare avanti, basta pensare ai nostri avi che tra tante difficoltà sono andati nelle Americhe e si sono fatti una nuova vita. Non voglio far passare il concetto che sia tutto facile, o che alla fine uno trovi la felicità, ma se hai la giusta forza di volontà e costanza ottieni almeno una vita abbastanza decente. So che non è facile (soprattutto per chi soffre di depressione), ma bisogna trovare la forza di andare avanti e soprattutto di non mollare mai.
@@emanuelesciortino7498 sono triste per la faccenda perchè invece di prendere in considerazione il gesto disperato e cambiare in meglio la società, si è peggiorati tanto e troppo. Non mi piace l'idea del suicidio come soluzione ma per la situazione in ciu era messo lui penso fosse l'unica opzione che aveva... Sempre che non avesse intenzione di fare tutt'altro o magari andare all'estero per cambiare vita, ma non credo che abbia funzionato.
Io voglio vedere se qualcuno scrive: " e , ma no, la vita è un dono, bisogna viverla giorno per giorno...anche se vedi tutto nero, la vita ti darà una bellissima sorpresa.....prima o poi." La vita un dono ma de che??? È un incubo. Ho provato diverse volte ad essere felice , ed ogni singola volta che raggiungevo qualcosa di simile alla felicità...è successo sempre qualcosa che mi ha smontato tutto. Della serie...la vita ti dà 10 ma si porta via 100. Sono stanco...ho 37 anni e me ne sento addosso 97.
Rimane il fatto, che non meriti di ucciderti. La vita non è semplice ma dalla morte non si torna indietro, la vita può cambiare la morte no, vivi, ti prego, non meriti la morte, sei giovane e anche se non lo fossi, il discorso cambia poco.
Non ho mai pensato di suicidarmi ,eppure ho vissuto senza famiglia dai 5 anni ai 15 e mi sono trovato in mezzo alla strada per altri 30 ,...ho sempre cercato qualcuno con cui relazionarmi .....in adolescenza qualche raro amico che mi sembrava mite e sincero , da adulto con qualche buon amico per condividere la grande poverta' e mancanza di casa , ma almeno non ero solo a passare le notti in stazione o al parco sempione sulle panchine con una coperta sporca , avevo anche trovato lavoro come lavapiatti , ma poi l' ho perso perche' alla sera ero stanco e dovevo dormire sulle panchine , per cui non ce l'ho piu fatta e sono tornato dai frati condividendo il percorso con qualche essere umano per parlare di qualcosa e per una ciotola di minestra . Ora va meglio ... sono sempre povero ma ho trovato una famiglia (ho 70 anni ) .....lo Stato mi da un assegno sociale
Credo che chi si suicida sia una persona molto coraggiosa: voi che giudicate cosa ne sapete di cosa ne sapete dello strazio che ha nella propria anima una persona?! La solitudine, il dolore, il vedere sempre gli altri che hanno la vita facile e tu che devi sempre mangiare lacrime, dolore e dispiacere! Non giudicate perchè chi si suicida desiderava solo una vita serena che purtroppo Dio non gli ha mai concesso...
@@duh5878 Due fratelli vivevano insieme nella stessa casa. Erano rimasti orfani fin da piccoli e il maggiore si era caricato di tutta la responsabilità che si possa avere per un fratello minore. Ma quest'ultimo man mano che cresceva prendeva cattive abitudini, compagnia malsane. Per questo motivo da tempo i fratelli si scontravano. Una notte il minore non rincasò come al solito, ma dopo tanto attendere rientrò fugacemente e con una confessione molto grave da fare. Aveva i vestiti sporchi di sangue e con voce alterata gridò al fratello che aveva bisogno di aiuto, i gendarmi erano in cerca di lui, perché in quella rapina andata male, aveva ucciso un uomo e ora quei vestiti sporchi di sangue erano diventati come un macigno che gli pesava addosso: la prova dei suoi misfatti. A quel punto il maggiore non indugiò a dirgli: "togliti i vestiti di dosso e prendi i miei" . Così mentre il minore scappò via, l'altro sì rivestì, ma di quelli sporchi e aspetto'. Quando arrivarono i gendarmi trovarono quell'uomo tutto solo e sporco di sangue, gli dissero: " sei qui, assassino!" ma egli tacque. Solo dopo pochi giorni subì il processo. Gli fu chiesto conto e ragione ma egli continuava a tacere . Infine fu condannato a morte. Un'ora prima dell'esecuzione, gli fu chiesto se avesse un ultimo desiderio. Il condannato annui, chiedendo solo un foglio di carta da spedire e una penna. Passano i giorni e quella lettera arrivo all'indirizzo di casa dei due fratelli. Il minore era lì, prese la lettera e la lesse. La lettera diceva: "Mio amato fratello, come vedi tu sei libero. Soltanto che quei vestiti che ti ho dati, mantienili puliti per come te li ho dati, perché io pago al tuo posto" A quel punto il minore in lacrime corse dal giudice e con foga estrema gli disse: "sono io il colpevole è me che dovete giustiziare. Mio fratello sta pagando una colpa che non merita" Il giudice rispose: "Ormai l'esecuzione è stata fatta, qualcuno ha pagato. Vai per la tua strada". È solo quello il punto. Il tuo fratello maggiore è Gesù
ormai il futuro in italia non esiste, non è possibile DOVER ELEMOSINARE IL LAVORO, è SCRITTO NELLA NOSTRA COSTITUZIONE, il governo NON FA NULLA per arginare il problema, sta solo copiando il modello americano che da noi NON FUNZIONA....
@@marcobenatti9245 a proposito, è il motivo per cui sono pro-aborto. Se sapessi da prima che mio figlio vivrebbe in un letto d'ospedale attaccato a delle macchine, gli garantirei solo infanzia, adolescenza e in generale una vita di merda.
Anch'io voglio pace penso sempre al suicidio,... Ormai la mia vita non a più senso e un mondo che non mi appartiene più ,... E dunque mi piace più il celo che la terra,..,.
Che sofferenza leggere questi commenti, seppur condivido ogni singola parola. Vorrei ci fosse un piccolo spazio dedicato a noi dove poterci sfogare e resistere insieme
Tra poco e'Natale, credere che Gesu' Dio creatore e Re Dell'Universo, ha voluto nascere facendosi un piccolo bambino, in una grotta stalla, povero, al freddo, e ha voluto come primi amici dei poveri pastori chedormivano fuori in qualche riparo con le loro pecore. Umile e povero x dimostrarti il suo amore x tutta l'umanita'. Rifiutato, bestemmiato, deriso, flagellato e messo in croce come un delinquente. E'lui che ci dà la gioia di vivere. Ragazzi avviciniamo i ai sacramenti, della confessione, riceviamo l'Eucaristia in grazia di Dio, E'lui che ci vuole felici, ci dà la forza di andare avanti, guardare quelli che stanno peggio, nel nostro piccolo aiutarli, piccoli gesti.lui sa cosa abbiamo bisogno, ma dobbiamo parlare con lui chiedere come un amico, dirgli le nostre difficcolta'. Non pensare di farla finita e'il nemico di Dio, il male che vuole rovinarti non ascoltare quei suggerimenti malvagi dell'inferno le nemico di Dio e degli uomini. Spera in Dio che ti Aiuti basta che tu credi Lui. Fidati è vedrai che si aprira'un portone, prega anche piccole preghiere sincere con il cuore e sii felice, e'quel Dio Baino in questo Natale ti porti tanta gioia e felicita'. Cancella subito i pensieri cattivi che ti vogliono distrutto!!!
Sarà, ma toglietela non ti risolverebbe niente.... e il fatto che soffre vuol dire che comunque sei dotato di volontà, certo non appagata, ma sempre una volontà
Ho compiuto 30 anni ieri e non so come cavoli ho fatto ad arrivarci. Il futuro non lo vedo bene ma cerco di avere sempre la speranza che le cose possano migliorare.
l'aspettativa è una delle cose che più ci distrugge... distrugge persino il più grande potenziale... se tu hai visto questo video e ti senti in una situazione simile... ricorda che la vita è un gioco e non può essere altrimenti... che sia call of duty o una partita di fifa... alla fine viviamo per la gioia di una kill o di un goal... non di certo per un arbitraggio onesto. il discorso di questo ragazzo mi da l'impressione di una persona tranquilla che ha vinto la battaglia dentro di se... ma non ha voluto combattere quella al di fuori di se... un peccato... perchè sarebbe potuto essere uno di quei punti di riferimento che tanto avrebbe voluto per se stesso. rip
7 anni dopo, il ragazzo ci aveva azzeccato, mi sto stufando di questa vita piena di problemi dove cercare un buon stipendio é veramente utopia e dove magari per iniziare un percorso per fare un determinato lavoro, devi spendere per la formazione e fare prestiti, e con i tassi di interesse di adesso è un suicidio bello e buono. Per non parlare della realtà politica italiana, dove tutto è polarizzato al massimo e non si riesce a trovare una via di mezzo, proprio come negli USA. Oppure come molte persone sui social ti facciano sentire in colpa per una determinata condizione, specie tra i gruppi femmisti, progressisti e altro. Ormai... È solamente questione di tempo prima di compiere l'atto.
Compiere l'atto equivarrebbe a fare vincere il sistema marcio che dobbiamo combattere. Ti consiglio lo studio sociologico del suicidio di Émile Durkheim ed in particolare l'analisi dettagliata che ne fa Barbasophia in uno dei suoi video. Detto ciò ti auguro tutto il meglio
Leggendo i commenti, mi ritrovo in sintonia con quello scritto da molti. Mi chiedo che senso abbia questa vita, questo sempre correre, dover essere sempre al top, un mondo macho in cui fai fatica a confessare, anche solo a te stesso, le tue debolezze. Vorrei trovare il coraggio per andarmene, e mi chiedo se serva più coraggio a farla finita o a continuare a vivere una vita del genere. Non riesco a trovare pace, il pensiero di questa vita difficile mi perseguita notte e giorno, gli unici momenti che ricerco sono quelli di dormire. Per il semplice fatto di non voler stare sveglio ed essere tormentato dal pensiero del peso della vita. Non ho mai eccelso in nulla, neanche in ciò che mi appassionava e in cui mi sono più fottutamente impegnato. E ora non c'è più nulla ad appassionarmi, a darmi gioia. Vorrei tanto trovare il coraggio e un modo indolore per non svegliarmi, e quasi mi spaventa più il provare dolore per alcuni attimi prima di morire, che non cosa mi aspetta dopo... Ma non ho più forza per lottare, e poi per cosa? Non vivere, ma semplicemente sopravvivere, per vedere un'altra alba... Donami il coraggio di farlo, non ce la faccio più a soffrire ed essere triste.
Non mollare mai, a prescindere da quanti anni tu abbia, fatti aiutare da uno psicoterapeuta, non avere paura di chiedere aiuto ad uno specialista. Sono lì per questo. Credimi, ti capisco, ci sono passato e sto piangendo nel leggerti e mentre sto scrivendo. Sai, non è così scontato e semplice stare al mondo. I problemi li hanno tutti. La vita è questo, più il tempo passa e più prendi consapevolezza di te stesso, anche se non ti sembra che accada nulla, in realtà, a livello inconscio, acquisisci sempre qualcosa. Purtroppo non posso dare consigli perché ognuno ha i propri problemi. Solo tu stesso sai quali sono. Fatti aiutare. La vita è sacra e finché respiri c'è sempre speranza.
Il mito del successo è una puttanata, una vita sensata non ha nulla a che fare con quello, nonostante un sacco di coglioni intrisi di ideologia neoliberista non facciano che ripetercelo dalla mattina alla sera su tv, giornali e social
Ho venticinque anni e mi rispecchio in tutto il contenuto della lettera, parola per parola. Il ragazzo in questione ci ha preso in pieno (non che fosse così difficile da dedurre): il futuro sarà sempre peggio. Nel frattempo la cattiveria della società si è ancor più inasprita; abbiamo superato una pandemia, ovvero il periodo - paradossalmente - migliore di questi ultimi anni. La crudeltà gratuita da parte degli altri, continue pretese di andare avanti con il teatrino di: “se ti impegni vedrai che ce la fai”. Cos’avrei fatto? Ognuno ha i propri limiti, ed io ho raggiunto il mio. Una persona sana di mente non si sveglia la mattina intenzionata a mollare tutto su due piedi: se arriva anche solo a pensare determinate cose è proprio perché è stufo marcio di una società tossica come la nostra, stile giapponese: meritocrazia inesistente in un sistema tra i più capitalisti che ci siano; l’anziano ha automaticamente ragione e tu, sbarbato di 20-30 anni, sei un delinquente fancazzista se non trascorri i successivi quarant’anni della tua vita a lavorare per quattro pugni di riso al mese. A 25 anni senti i tuoi amici di una vita parlare di mettere su famiglia, discorsi da far venire il latte alle ginocchia, altro che depressione! Ma non è propriamente colpa loro, o meglio: non lo è al 100%. Il sistema di cui tutti - che ci piaccia o meno - abbiamo la fortuna o sfortuna di fare parte, è riuscita nel suo intento: lavaggio del cervello a otto/nove persone su dieci; tutto questo si ripercuote nelle relazioni sociali, sul lavoro, in banca, al supermercato, alle poste, in ogni singolo angolo di un Paese bigotto e retrogrado fino al midollo. Siamo all’alba del 2024 e l’unico sussidio degno di nota è stato artatamente abolito da una classe politica che prima si rassicura il beneplacito dei pecoroni creduloni, parlando di immigrazione, tasse, burocrazia e quant’altro, per poi lasciarti con le chiappe piantonate in terra. Siamo nel 2024 e si continua a chinare la testa, a leccare i piedi dei propri padroni, etichettati come salvatori per quei 500 euro al mese che ti elargiscono a fine mese. Siamo nel 2024 e se, indicativamente, hai tra i quindici ed i trent’anni e non ti devasti l’organismo il Sabato sera al pub od in discoteca vieni visto come un menomato mentale, un soggetto da evitare come la peste bubbonica. Siamo nel 2024, anno in cui sono in corso sempre più ipocriti tentativi di sensibilizzare la società circa lo scempio che il sistema stesso ha creato, mettendo due pesi su due rami della bilancia; e la persona media ti snobba se non rispecchi standard già pre impostati. Nel nome del politically correct stanno distruggendo la speranza di intere generazioni. I più piccoli di me sono straordinariamente scaltri da un lato e consci dall’altro: perfettamente consapevoli di cosa accade loro intorno, stentano comunque a togliersi le fette di salame dagli occhi, in quanto hanno paura di dire la verità. È un peccato, no? E sarà sempre peggio. Personalmente il mio cervello ancora non mi ha dato quel lapsus necessario per commettere materialmente qualcosa di tanto nefasto quanto il suicidio, ma il pensiero sussiste da anni, ormai. Non sono - e mai sarò - in grado di cambiare anche solo un pezzo di terra di questo mondo da solo, indi per cui tanto vale rassegnarsi ed aspettare il punto di non ritorno. Nemmeno io ho intenzione di lottare una vita intera salvo giungere a ridicoli compromessi per accontentare un popolo che mi ha sempre condannato a prescindere da quello che facessi o dicessi. Mi raccomando, miei carissimi coetanei fieri di lavorare dodici ore al giorno per 1.000-1.500 miseri euro, arrivate anche solo a quarant’anni senza energie né fisiche né mentali e con il corpo di un novantenne per poi farvene altri trenta e percepire una pensione che non vi restituirà neanche lo 0.1% dei futili sacrifici che avrete fatto. Vi guarderò dall’Altro Mondo (per chi ci crede, personalmente mi riservo il beneficio del dubbio, da buon agnostico quale sono) - in quanto sarò due metri sotto terra già da parecchio tempo. Avanti tutta.
Ciao. Ti parlo da coetaneo. Condivido ogni parola che hai scritto. Ti dirò una cosa, che ti sembrerà una enorme banalità (ma che non è): il suicidio non è la soluzione. I boomer (l'attuale classe dirigente) se ne fregano dei giovani. Liquidano le questioni importanti con il solito "eeh ma io alla tua età, o il vecchio classico"i giovani non hanno voglia di lavorare ". La verità è che viviamo tempi duri (ce ne sono stati di peggiori), e siamo in una situazione di incomunicabilità tra generazioni. Per questo poi vengono eletti governi come quelli che abbiamo adesso. Purtroppo è così, la classe dirigente è penosa, ma noi ce la faremo. La nostra sofferenza ci renderà più forti. Stay strong brother.
Parole sante. Te lo dice un 26enne che lavora per 5 euro l’ora e che va avanti per inerzia senza un cane di amico, senza relazioni e senza aver mai avuto una donna.
Ciao, non ti conosco e non so chi sei, ma da molte cose che hai scritto, sembra che sia stato io a scrivere. Io ho 32 anni, 7 in più di te, ma entrambi vediamo la realtà allo stesso modo. Anche io come te spesso mi sento un pesce fuor d'acqua in questa società. La prima cosa che uno ti chiede quando ti incontra é "lavori?" oppure "come va il lavoro?". Ma che diamine di mondo è questo?? Io vedo un sacco di gente che sembrano l'una la fotocopia dell'altra, sembra che ragionino tutti solamente secondo canoni pre-impostati. Me ne accorgo con gli amici, me ne accorgo con la gente in generale. A 32 anni non lavori, magari neanche per colpa tua, e vieni etichettato come un fallito/emarginato, quando magari io e te abbiamo molti più talenti di tutti questi che ci giudicano messi assieme. Però loro sono stati cresciuti con la mentalità lavoro, casa, famiglia, e se raggiungono questi obiettivi sono felici, o meglio pensano di esserlo, perché appunto loro non sanno vedere oltre. Eppure io li osservo e a me non sembrano persone felici, ma solo imprigionate dentro uno schema ben preciso. Io non voglio venire qui a dire che nessuno deve lavorare, perché altrimenti il mondo non andrebbe avanti e il paese dei balocchi so bene che non esiste. Ma è come questa società che concepisce il lavoro, che è tremendo. Tantissime ore settimanali, ambienti tossici, competitivi, ritmi frenetici, e tutto questo per cosa?? Qual'è lo scopo di tutto questo?? Ma lo sanno che la vita è una sola e che è breve? Ogni volta che esco con gli amici, ormai i discorsi sono monopolizzati su come va il lavoro, sui problemi di vita e si è persa la spensieratezza e la voglia di stare assieme, perché come hai detto bene tu, tutto questo si riflette anche nelle relazioni sociali. Gente che è talmente stressata dalla vita, che automaticamente diventano dei menefreghisti spenti e tristi, che a volte nemmeno rispondono ai messaggi perché troppo presi dalla loro vita schematica. La nostra generazione dai 35 anni in giù, ma quanto è mediocre a livello di amicizie e rapporti umani?? Non saranno tutti così, ma parecchi si. Ah, e come dici tu, se l'unico divertimento è andare nei pub a bere il sabato sera, evidentemente lo si fa per scappare da questa realtà, pensa che tristezza. Siamo talmente tristi che sui social condividiamo le storie con foto dei bicchieri di spritz per far vedere agli altri che ci divertiamo, pensa quanta tristezza, melensaggine e stupidità in tutto questo. Comunque anche se spesso mi faccio prendere dallo sconforto, nemmeno io voglio suicidarmi. Dobbiamo cercare di resistere , perché la vita è breve, è dura, ma a volte anche imprevedibile, e tanto sappiamo che prima o poi dovremmo morire tutti un giorno, quindi tanto vale provare a starci in questo caos di mondo e provare a lottare, sperare e sognare, anche se sembra che tutto intorno vada a rotoli. Non può andar sempre tutto male, prima o poi dovrà pur esserci un raggio di sole anche per noi, e nonostante la maggior parte della gente non la pensi come noi, non è detto che per forza siamo noi quelli sbagliati. Ti saluto, e ti auguro il meglio dalla vita. Speriamo arrivi una rivincita anche per quelli come noi
@@gianbetti1896 Sono rimasto colpito da quello che hai scritto e mi piacerebbe tanto conoscere gente come te e magari fare gruppo. Hai proprio ragione, perché la prima domanda che si fa "è tutto bene a lavoro?" Non ti chiedono nemmeno come stai........ Pensiamo di essere più svegli di un cane o di un lupo, ma almeno loro sanno fare branco, condividendo obiettivi comuni. L'uomo è un animale sociale? La più grande stronzata mai detta: l'essere umano, almeno se consideriamo la società occidentale, è una creatura profondamente egoista ed individualista....questa è la realtà. Spesso mi chiedo che senso abbia, alzarsi la mattina e avere la tentazione di schiacciare l'altro, dimostrando di essere più bravo, più sveglio o intelligente. A me non interessa tutto questo, vorrei solo vivere in pace, senza il pensiero che qualcuno voglia fregarmi
Carissimo Michele condivido perfettamente ogni tua parola anche se di differente generazione. Oramai questi siamo, divisi in generazione dove nessuno ascolta e ti guarda negli occhi. Se ti avessi conosciuto prima ti avrei detto che " tra uccidere e morire io scelgo ogni giorno la vita" con le sue incognite ma con la speranza di un nuovo giorno luminoso e la curiosità di scoprire cosa succederà domani. Falcone diceva che il coraggioso muore una sola volta mentre il fifone muore piú volte al giorno. Il coraggio non sta nel non avere paura di fare una cosa ma farla nonostante la paura. Tu sei un coraggioso! Spero dal profondo del mio cuore che tu abbia trovato il tuo angolo di paradiso e che la tua anima brilli di luce e ti senta sicuro e protetto tra le braccia del Padre. R.I.P. e che la terra ti sia lieve.💐 Carmen
De André fece una splendida canzone, preghiera in gennaio, con tutto il cuore spero sia una realtà, e non solo una magnifica poesia. La vita è ingiusta.
Ammiro il coraggio del ragazzo... Io non voglio lasciare la mia famiglia in un ulteriore trauma... Vado avanti solo per loro... Anche se sono un peso...
Il mio peso somo stati propio i genitori alcolizzarti e psicopatici e che mi hanno lasciato per strada a 3 anni e quindi rapito e abusato...voi avete una fortuna ad avere dei genitori sani che nemmeno vi immaginate
Per la mia esperienza posso consigliare di adottare un animale domestico. A me ha aiutato molto. Gli animali hanno un'amore incondizionato e ti scaldano il cuore anche nei momenti peggiori. Un abbraccio e una carezza (purtroppo virtuale) a tutte quelle persone che soffrono.
La gente ripete ogni giorno che la vita è un dono, che dovremmo essere grati di essere al mondo e che dovremmo pensare sempre positivo. Per farlo però dobbiamo avere qualcosa che ci dia anche un falso barlume di speranza, di gioia, di affetto... Tutto ciò che abbiamo davanti è una vita di sacrifici per ottenere il minimo indispensabile per sopravvivere.. non si è mai abbastanza in nulla.. non c'è più nulla che dia un motivo per essere felici.. c'è chi sta peggio si.. ma se devo basare la mia vita su chi è messo peggio di me allora.. le prospettive sono veramente buie e deludenti
probabilmente è anche il clima di alta competizione che si è creato nella società...questo non sentirsi mai abbastanza...non essere mai al top....ma in realtà l'essere umano ha bisogni molto più semplici dell'essere al top, sarebbe utile quindi riprendere certi valori antichi e riportarli in quest'epoca tanto moderna quanto vuota
Nonostante la mia "tenera" età di 19 anni,lo capisco perfettamente;e anzi, credo che un po' tutti si rispecchino in lui. Trovare la chiave per galleggiare in un mondo del genere non è semplice,e chi non si accontenta alla fine sceglie di accontentarsi diversamente,arrivando a togliersi la vita. Ed è qui che ti chiedi:"Ma sarà davvero colpa mia,o è il mondo il problema?" Io penso che una società del genere non sia adatta per chi è più sensibile,più umano,più "debole". Lottate,lottate,ma uno di voi o io stesso questa partita la perde,è difficile trovare il colpevole..ma so di per certo che tutto lo schifo esistente non tutti lo tollerano,e chi purtroppo arriva a uccidersi,dimostra una grande forza oltre che una debolezza. Il grido d'aiuto lo ha lanciato Michele come anche molte altre persone,ci sono delle priorità da rivedere in senso umano,tanta gente si sente così e non mi stupirei se queste cose cominciassero ad avvenire molto più spesso del solito,in un pianeta dove per sopravvivere devi essere in un determinato modo,o comunque le emozioni e le parti più sensibili di noi vengono sminuite di continuo.
"tanta gente si sente così e non mi stupirei se queste cose cominciassero ad avvenire molto più spesso del solito" Esatto, tu non sai quanta gente si suicidi, adesso hanno anche censurato la maggior parte delle notizie inerenti al suicidio anche di chi è senza lavoro o chi si suicida per altri motivi pesanti... Comunque, non ti devi stupire, l'unica cosa da stupirsi, è il fatto che questo mondo giorno dopo giorno fa più schifo per colpa nostra.
E quando la causa del dolore sono io stessa? Cioè i miei pensieri, la mia mente che è bruciata, del fatto che non sono stabile, equilibrata, senza pensieri sensati, senza razionalità, senza capacità relazionali, disadattata, emarginata, criticata anche dalla famiglia... Che si fa? Se non posso contare su me stessa, né sugli altri perché nessuno capisce realmente qual è il mio problema, che si fa? Vorrei avere la forza di Michele di guardare ogni giorno la realtà in faccia e decidere serenamente di non volerne più far parte.
Ciao, curati. Sforzati, fai di tutto per lottare. Psicoterapia, volontariato. Se sei in vita, un motivo, a mio parere, c'è. Dovrà essere il destino e cause naturali a portarti via da questo mondo che, seppur Marcio, contiene tanta bellezza. Vivere è tutt'altro che scontato. Bisogna fare i conti col bene ed il male, che le giornate non sono tutte uguali. Piaccia o non piaccia è così. Buona vita. Ti auguro di cuore di trovare il tuo equilibrio, la capacità di lottare e di stare al mondo.
Ho fatto trent'anni la scorsa settimana, non mi è mai andato bene niente nella vita, sempre solo come un cane, le donne non mi calcolano, gli amici ormai sono ammogliati, il lavoro c'è e non c'è e se c'è non ci sono i soldi, ahhh come lo capisco sto ragazzo, anch'io mi sento di troppo, diverso. Purtroppo la dove ci sono i vincenti ci devono essere anche i perdenti.
Stessa situazione ma ho due anni in meno di te(28), penso che, ad un certo punto o trovi le motivazioni dentro di te per continuare a lottare, oppure ti lasci travolgere dagli eventi. La scelta è nostra, pillola rossa o pillola blu, accettare la Matrix o ritirarsi per sempre dai giochi.
Quando la tua vita è costellata da una serie di disgrazie, quando provi ad andare avanti e ricevi martellate sui denti, derisioni, nonostante tu stia cercando di impegnarti in qualcosa. Quando l'unica cosa che vorresti fare è stare dentro il letto e non uscirne mai, ma provi a sforzarti in tutti i modi per alzarti e provare ad avere una vita, ma c'è sempre costantemente qualcuno che ti dice che non sei adatto per quella cosa e ti giudica continuamente... Tutto ciò crea una grande frustrazione.
Lettera bellissima ed estremamente vera... Io avrei solo aggiunto l' ultima cosa.... E cioè che la dignità, l' onestà, il rispetto, ormai non contano più nulla, anzi sono elementi che svantaggiano ulteriormente l'individuo.... Oggi conta solo il danaro... Se ne hai e se lo puoi spendere allora sei una bravissima persona, anche se tiranno, allora sei compreso dagli altri anche quando saresti da bacchettate, sei sempre giustificato e giustificabile, sei avvicinato sempre, anche se sei un fuorilegge.... allora anche un lavoro disonesto non ti pregiudica nulla nei riguardi dei rapporti con gli altri, anzi sei conteso da tutti, donne comprese.... Caso contrario invece, se sei solo una brava persona, onestà, corretta, rispettosa, ma non hai soldi da spendere sei messo da parte, facilmente bollato e soprattutto la gente approfitta di queste tue doti per prevaricatori, per relegati in secondo e terzo piano.... Ha perfettamente ragione il ragazzo della lettera quando dice che andando avanti sarà sempre peggio... Si arriverà ad un punto che ci ammazzeremo l' un l' altro
Quel punto purtroppo credo sia già arrivato, concordo con te comunque, non c’è più rispetto ed educazione tra vicini di casa, verso il prossimo, la dignità ce l’ha sotto i piedi la gente...è vergognoso.
Carta molto emotiva . Spero che sia ricordato per molto tempo e eternità. Ha ragione nella lettera . Molte persone cattive ingannano ai buoni e sono sadici li piace vedere soffrire ai deboli e buoni.
Questa lettera esprime la sofferenza di una persona che ha smesso di lottare, la causa non è il mondo crudele e sbagliato ma la carenza di persone al suo fianco che lo vedessero e che lo ascoltassero. Non si muore per la delusione ma per la solitudine.
Non ce la faccio più sono stanca di pagare il male fatto dai miei familiari...ho cercato amici e la fede ma non riesco più a farcela e a fare " buon viso a pessima sorte "
Eh, ci aveva visto giusto in quanto al futuro. Arrivare a trent'anni e capire che hai tenuto duro per niente, come scalare una montagna senza fine dove più sali e meno c'è ossigeno, davvero getta nella rabbia e nella rassegnazione.
Purtroppo Michele sul futuro ci ha preso in pieno. È una dimensione che sbeffeggia le ambizioni, insulta i sogni... la cosa più tremenda è che ogni sua sillaba si rivela realistica.
Ho letto tante volte la sua lettera e ho la sua età...sono nella stessa situazione e purtroppo capisco il suo gesto io vorrei avere il coraggio di fare lo stesso perché ormai non mi è rimasto più niente.
@@luchy91ca almeno tu hai una bella famiglia a quanto ho capito, i miei genitori mi detestano e vivere con loro mi ha fatto ammalare di ansia e depressione... sostegno zero
@@luchy91caVorrei farla finita soprattutto perché non trovo lavoro e non posso farmi una vita, quindi no non lavoro. Non smetto mai di cercare ma nessuno vuole darmi una possibilità.
@@luchy91ca ho buttato 5 anni per laurearmi e non ho mai lavorato perché non ho mai trovato niente, una volta non andava bene l'età, una volta perché non ho esperienza, sempre scuse. Sto messa male. Ho la nausea cronica e lo stomaco distrutto perché sono stanca di vivere così.
@@luchy91ca tanto è tutto inutile butterei solo soldi (che non ho assolutamente e nessuno può aiutarmi) e sicuramente rimarrei senza lavoro lo stesso. Spero solo di decidermi presto a prendere coraggio e farla finita. Ormai la mia non è più vita ma una tortura.
@@alepi1896 Sono anche io sulla vostra barca e da quello che so siamo veramente tanti😭Giorno dopo giorno perdi sempre di più la speranza fino a perdere proprio la voglia di vivere...triste realtà di un mondo ormai andato a rotoli🤦♂️
Non bisogna chiedere scusa a nessuno perché la colpa tante volte è proprio degli altri che non ci hanno capiti non ci hanno supportati non ci hanno aiutati
Sono passati anni ma queste parole sono più attuali che mai Riposate in pace ❤
Le parole di questa lettera dicono solo la verità. La vita non è un dono e per molti è solo una condanna tremenda.
Vero la mia vita è una merda ed ho 14 anni
La vita è bella se hai meno di un tot di qi e non ti rendi conto di niente
Gesù dice: "Io sono la verità e la verità vi renderà liberi" ed é vero ❤️
@@surrealismomuto fanculo la religione
Hai perfettamente ragione. Ipocrisia falsita' inganni. Ognuno pensa a metterti i piedi in testa. Sono tutti tutti ma proprio tutti falsi buonisti. Prima di mettere al mondo un figlio fatevi una bella e profonda autocritica costruttiva. Niente si aggiusta da solo. Se non nasci a casa giusta...sei condannato ancora prima di nascere.
Mi sento molto vicino alla lettera di questo ragazzo, probabilmente perché sto provando le stesse cose...si resiste finché si può...
Tutto bene?
Ti capisco
idem
È uno schifo... Ci si sente una merda... Non avrò mai una famiglia...
@@tarantino1983 vero, io ormai penso che potrà andare sempre peggio...
Il fatto che esista il suicidio dimostra che nella vita ci siano cose che fanno più paura della morte . Cit.
Già!
La vita a volte fa più paura
Già..
Gurdjieff lo pose bene in evidenza ai suoi discepoli: "Noi siamo sulla terra. La terra occupa un pessimo posto dal punto di vista cosmico. Fredda, lontana da tutto e con condizioni di vita particolarmente dure.
Tutto deve essere guadagnato sia nella vita quotidiana che nel lavoro su di sè.".
Quant'è vero
IL 7 Febbraio del 2017 si tolse la vita il giovane Michele, stanco di sopportare tutti i disagi e le ingiustizie esistenti e persistenti in Italia. Nella lettera che ha scritto prima di morire dice chiaramente che non se la sente più di vivere in un paese, ova mai nulla cambierà. Ed è passato tutto inosservato, naturalmente. Onore e lode alla sua memoria!
nel frattempo le cose sono peggiorate, quindi aveva solo ragione
Non poteva Cambiare paese come ho fatto io ? Povero ragazzo
@@andreacampanelli2683 18 Luglio 2024 -- Ottima idea! Non gli è venuta sicuramente. Peccato.
Poteva pensare di andare a vivere in qualche altra parte del pianeta ove pensava di essere piu'felice provare ad emigrare, come hanno fatto milioni di italiani, ma non togliersi la vita. Con tante lacrime e una valigia di cartone, con sacrifici enormi ce l'hanno fatta. Coraggio, bisogna avere fede, e autostima.
@@elvirasa6727 ma perchè state sempre a giudicare?? ma uno sarà LIBERO di fare quello che vuole nella vita o deve dare conto agli altri?
7 anni dopo e siamo ancora nella stessa situazione. le sue parole sono sempre più vere e la speranza è sempre più piccola e velenosa. tutti i sogni che avevamo ci hanno solo illusi di poterli anche solo sfiorare con un dito e invece non eravamo nemmeno partiti, non avevamo avuto nemmeno una sola possibilità di lanciare il dado e muoverci anche solo di una casella.
Colpa dei clandestini, ma se lo dici sei rasista 😂
Combattere per sopravvivere, vivere per lavorare e non lavorare per vivere. Purtroppo ormai è così.
Se posso permettermi, nessuno dei commenti che ho letto si avvicina vagamente a ciò che prova una persona che pensa seriamente a suicidarsi (che poi lo faccia o meno è davvero questione di un soffio); perché per esperienza diretta, passare anni ad addormentarsi sperando di non risvegliarsi e ad aprire gli occhi con la domanda "non voglio vivere anche questa giornata" non è dovuto ad un solo fatto, ma un insieme di cose di cui non ti senti parte, un insieme di cose di cui ti senti vittima, un insieme di sogni infranti e non avere la forza fisica ed emotiva per riprendere i pezzi della propria vita in mano.
Hai una sensibilità fuori dal comune, i miei più sinceri complimenti....
xela1821046 condivido appieno perché è proprio così che mi sento anche io
L'ho vissuto nel tuo stesso modo, anche a me ogni tanto penso di volermi addormentare per non svegliarmi più. Ti capisco
Vero.
Bisogna curarsi e farsi aiutare il più possibile per cercare di cambiare la propria disposizione mentale.. Bisogna trasformare i pensieri negativi osservando con distacco come se appartenesse ad un'altro per dare a sé stessi un'altra opportunità e pensare che se gli altri mi vogliono triste be io quella soddisfazione non gliela do
"...Combattere solo per sopravvivere, cercando di cavare il meglio dal peggio per avere il minimo possibile. Cosa me ne faccio del minimo? Io volevo ol massimo, ma il massimo non è a mia disposizione". Bellissime parole! RIP🌻
Non condivido, è un messaggio senza vita e senza voglia di combattere, perché bisogna combattere per sopravvivere e lottare per ciò che si desidera.
"Cosa me ne faccio del minimo, io volevo il massimo e non è a mia di disposizione"
Marciare per non marcire...
@@Mi18273 beato te che non hai mai avuto problemi. Ipocrita
Per me sono parole orribili, si può essere felici anche senza avere il massimo, anzi è proprio a volere sempre di più che si finisce per non apprezzare veramente quello che si ha già
@@Mi18273testa di cazzo non dire cazzate qui initalia la situazione è invivibile porco dio svegliatevi brutte merde! Non funziona un cazzo qui la benzina costa 2 euro al litro quasi dio porco tutto il costo della vita sta aumendo e gli stipendi restano bassi, mentre quelli dei politici sono sempre belli gonfi ma svegliati, ciò che dici è anche vero ma a una certa alla gente gira il cazzo
Fa venire i brividi il tutto. Le parole di Michele, il modo in cui sono lette da De Rienzo, il momento in cui sono state scritte... Indimenticabile.
Ce ne sono tanti di Michele..❤
Chi si suicida soffre molto. Sono persone molto fragile, ipersensibili. Povero ragazzo, ha detto solo la verità, la vita è solo dolore, per chi non vede amore, futuro e sincerità. Spero che tu possa essere in pace ora. Ciao piccolo, grande tesoro
Luciana Camia Amore e' una parola grossa . Spesso non ti vuoi accorgere del tuo vicino che sta male ..Non è un tuo familiare stretto quindi non ti importa ..in ogni caso sarà colpa sua ..!
Come si descrive un mondo assente, indifferente, vuoto, come questo? Ci sono molte persone che non vivono ma esistono. Perché in questa società devi sempre dare, mai avere, solo essere giudicati e pregiudizi. Esiste solo apparire.
Ciao Luciana, hai ragione, ma temo che le persone non cambieranno mai! Quindi, sempre dal mio punto di vista (condivisibile o meno), bisogna fare quello che si può e che ci faccia stare bene con noi stessi, fregandocene degli altri e di quello che vuole questa società di merda!
Non vi è alcuna fragilità nel suicidio ma una presa di posizione forte e decisa, una scelta non condivisibile nella nostra cultura cattobenpensante. I problemi sono reali mastodontici se non si ha fortuna. Molti sono destinati a questa tragica fine non perché fragili ma sfortunati. Inutile scrivere "bisogna reagire" vi è un ignoranza emotiva in queste due parole che si riduce alla mera mediocrità e credo che è meglio che molti in questi commenti farebbe più bella figura a non pronunciarsi.
Giusto non ci sono parole,mi dispiace tantissimo.,...della morte di questo ragazzo, che parole. dolci e commoventi ho sentito ,...mentre ascoltavo piangevo ,si pensa ai tanti ragazzi che possono pensare la stessa cosa ,che Dio li aiuti.
La cosa divertente è che chi ti sta attorno non si rende conto di quanto stai male, e ti viene puntualmente a dire: " dai, solo alla morte non c'è rimedio"
Quando passi 37 anni fra dispiaceri, dolori, sfortune assortite,ansie, lutti e mai una gioia, una che fosse una,
la morte È il rimedio.
quelle che vedono la morte come un qualcosa di negativo sono le persone più egoiste e materialiste di tutte, perché si godono una vita da sogno piena di soddisfazioni, soldi, viaggi e divertimenti, e hanno timore della morte perché gli porterebbe via tutto.
"invece di stare chiuso in casa a deprimerti, prendi l'aereo e viaggia per il mondo, vivi un'esperienza indimenticabile!"
lo farei volentieri ma sono povero.
Esatto, tutti quelli che dicono che la vita è un dono prezioso a cui non bisogna rinunciare, sono quelli che hanno tutto: sono sposati/fidanzati, hanno casa di proprietà, figli ,insomma hanno coronato il loro sogno. Nel mio caso, il sogno è destinato a rimanere tale. Allora visto che non ho niente e nessuno per cui andare avanti, visto che non ho uno scopo, posso tranquillamente lasciare questo mondo. Un tempo massimo me lo sono dato, manca poco ormai
Io trovo terribile che l'assistenza a cui si punta sia solamente psicologica si potrebbe benissimo fare qualcosa per andare incontro alle persone, aiutarle a seguire le loro inclinazioni, invece si pressa sulla funzione, sul diventare un numero della società e quando si ha una percezione profonda lo si capisce, e si resta molto soli, si può pagarla molto cara, ma si pretende sia solo la persona che deve curarsi
pienamente d'accordo con te. siamo in due. tanto che ti aspetta ancora... meglio finire subito e indolormente.
@@Moonwalker1986-u1pSei ancora qui tra noi? Vorrei tanto parlarti
Io sono anni che spero di non svegliarmi più... Quando ti fanno sentire inutile quando con il tempo ti fanno perdere autostima, coraggio, ambizione, felicità. Arrivi ad un punto che non sai più cosa devi fare domani. Non sai più niente di niente NON SEI PIU NIENTE. ma nessuno lo vede se non tu!!
Anche io ti va di parlare?
@@Smykey ok
Dove possiamo parlare
Ti capisco io ho provato due volte a farla finita senza purtroppo riuscirci.
Daniele Cimino io vorrei andare in coma
Sto ascoltando adesso questa lettera di 5 anni fa..... Parla del futuro... Lo schifo che stiamo vivendo oggi sembra che lui già lo sapesse.... Ora hai trovato la pace meravigliosa anima spero di avere la forza anch'io prima o poi di andar via da tutto questo schifo
Valentina, il fatto è che non aveva previsto nulla, era già uguale anche 6/7 anni fa, l'unica cosa che è cambiata è che è solo peggiorato tutto. Mi dispiace per Michele, in un altro paese avrebbe avuto una vita decente e non si sarebbe ridotto così.
Grazie mille. Grazie per aver dato voce ,a chi ha cercato la sua voce ..... Grazie. Grazie. E ancora grazie mille ❤ . . Buona fortuna a chi se la sente. ❤. Solo chi ci passa può capire. .
❤️❤️❤️
Una interpretazione da brividi, eccellente a tal punto da farmi immaginare Michele fluttuare in aria verso la sua giustizia. Ho sentito tutto il suo dolore e la felicità di essere finalmente libero
Un pensiero a Libero De Rienzo ❤
la vita è bella solo se hai tanti soldi senno campi per mangiare, dormire, bere, lavorare. vita piena di rinunce, ansie. se tutti avessero il coraggio d sto ragazzo, staremo tutti meglio
@MixMix-hx5gp Già, dopo essersi goduti la vita al massimo e aver fatto baldoria ogni santo giorno... E tutti gli altri? A spaccarsi la schiena come muli per una paga da fame, ecco dove sono.
Esatto
Riposa in pace, Libero.
Riposate in pace, Libero e Michele.
Solo rispetto per chi prova la pena più grande di tutte. Le persone migliori sono sempre quelle che soffrono di più a causa di un ambiente malato ed irrimediabilmente compromesso.
gia... proprio cosi
Stravero ....
invece di volere solo che debbano farsi passare il disagio, che è terribilmente complicato a fronte di certi bistrattamenti, non si potrebbe proprio pensare di introdurre solidarietà, andare loro incontro nelle inclinazioni..
Michele spero che tu sia felice dove sei ora.
Sto piangendo anche io come l’attore che ha letto la tua lettera
TRA l'altro l'attore che ha letto la lettera è morto pure lui....
Questi gridi d'aiuto devono aprirci gli occhi, facciamo qualcosa verso chi è ancora vivo e rendiamo giustizia a questa vita spezzata.
Bellissima interpretazione pace anche alla tua anima Libero!!!
31 anni, disoccupato single mantenuto dai miei
Sei anche invalido?
Spero che questo video, in futuro venga studiato nelle scuole. È inammissibile che un tema tanto delicato venga ignorato.
Per esperienza personale, suggerisco a tutti i commenti qui presenti e chiunque ne venga in contatto, di pensare davvero a cosa significhi procedere con "il grande gesto". Mesi fa persi mio zio malato di tumore. Non avevo mai visto un uomo attacarsi così tanto alla vita, ha avuto un declino progressivo e sono stato com lui fino agli ultimi stenti. Da lui ho imparato che vivere significa lottare, perdendo magari ma con la consapevolezza di aver dato tutto. Auguro il meglio a tutti
Parole profetiche, più passa il tempo. Mi dispiace Michele, hai avuto un dono e una grande responsabilità: il dono dello sguardo lucido.
Solidarietà a questo ragazzo faccio gli stessi pensieri sul futuro pur non avendo pensieri suicidi.
Non lo giudicate. Al posto di quest'uomo poteva esserci un vostro amico, parente, figlio...
Potevate esserci VOI.
Non solo, potete ancora esserci...
Cruda verità! Io dalla mia ritengo il suicidio una sconfitta personale, più che altro perché sarei vittima del comportamento di altri, del loro egoismo e pertanto di persone che non ritengo degne di considerazione ma con le quali ahimè devo averci a che fare...e spesso da sottoposto.
Per questo da ormai 5 anni vivo solo in una baita ereditata da uno zio, l'unica persona con cui avevo piacere a passare del tempo, che oltre a quello mi ha lasciato pure dei terreni. Ho tutte le utenze necessarie, la tranquillità e la salute, l'unica cosa della quale sono felicemente privo sono le interazioni sociali e l'onere di dover lavorare, difatti 1 volta al mese mi reco a riscuotere la retta di affitto dei terreni...non è molto ma mi garantisce una vita agiata.
Ciononostante mi ritengo un fortunato a poter ovviare alla crudeltà della vita pur non rinunciandovi, Michele non ha avuto la mia medesima fortuna e pertanto ha trovato pace in un altro modo.
Detesto compatire le persone per cui gli esprimo solo profondo rispetto per quella che, sebbene un tabù, una scelta.
@@DevTel guarda, per me sono tanti e complicati i motivi per cui uno si arriva ad ammazzare. Vuoi anche la mancanza di lavoro/interazioni sociali/mancanza di affetto... c'è chi si fa forza e tira avanti e prima o poi qualche cosa la trova, si arrangia e va avanti. Io stesso ho quasi trent'anni e ho le stesse mancanze di lavoro/ rapporti sociali e affettivi/ prospettive edificanti...che aveva questo mio coetaneo passato ormai a miglior vita, la capisco quella frustrazione schifosa, soprattutto quando vengono a farti pure la paternale da sopra...ma non so, penso sempre che nonostante tutto alla fine non stia scritto da nessuna parte come viverla sta cazzo di vita di merda, tanto alla fine ognuno la vive, appunto di merda diversa, anche chi sembra ricco e senza problemi e alla fine la morte arriva comunque per tutti.
Nonostante tutti i problemi che possa avere io come giovane in Italia, sento solo che poteva andarmi pure ancora più di merda, perché la vita è cagna forte, potevo nascere donna povera in India per esempio, o disabile in qualche baraccopoli sudamericana, ebreo in Germania durante il Terzo Reich...la vita ha tutta una serie di nuance marroni di merda e si sa sbizzarrire alla grande in quanto a stronzaggine, quindi a volte ringrazio di stare dove sto...anche se capisco la frustrazione degli altri.
@@rospofiero9848 pensare a chi sta peggio di noi fa bene per apprezzare di più quello che abbiamo. Per stare al Mondo bisogna essere forti, egoisti e disposti a mangiar merda finché non sei in una posizione tale per cui puoi decidere di farla mangiare agli altri.
Anche io per anni ho provato la frustrazione che provava Michele, e forse anche quella che provi tu, ironia della sorte fino a 30 anni (29 per essere precisi) quando ho deciso di vivere da eremita.
Gli unici contatti sociali che ho sono con mia madre, i commessi del supermercato e gli affittuari dei terreni ereditati: 1 volta al mese mi reco da ognuno di loro per, nell'ordine di prima, un saluto, la spesa grande e la riscossione degli affitti.
Io ero stanco di avere a che fare con recruiter irrispettosi, stage sottopagati, datori di lavoro troppo esigenti, relazioni amorose inconsistenti, amicizie superficiali, persone che mi sminuivano in virtù della mia condizione sociale di disoccupato o precario e infine, ma non meno importante, dei pregiudizi che ancora persistono nelle realtà di provincia riguardanti il fatto di non essere sposato, o comunque single, a ridosso dei 30 e di quelli più moderni per i quali un giovane deve fare un certo tipo di vita ed essere positivo e pieno di energie.
Trovavo conforto solo dalle visite a mio zio che capiva il mio disagio. Apprezzavo di lui il fatto che non mi compatisse ma al contrario mi spronasse a non mollare e a non sottostare al giudizio altrui. Forse è proprio grazie a lui se non ho mai accarezzato l'idea di togliermi la vita.
Come detto da 5 anni ormai lui non c'è più ma lo ringrazierò per sempre per il suo aiuto fra conforto morale e i beni che mi ha donato rendendomi finalmente padrone a 360 gradi della mia vita.
Mia madre soffre un po a sapermi solo senza amici ne amore, ma le ho già detto che sto bene e l'unica persona che amo è lei.
Anche io come te ringrazio per quello che ho, perché se fossi negli scenari che hai elencato starei sicuramente peggio, ma forse proprio per quello sarei più forte emotivamente. Ma la forza di volontà e anche l'ambizione le lascio volentieri agli altri, io preferisco essere definito un debole, uno strano, un asociale (voci che circolano nella mia cittadina di origine e che mi riporta mia madre) ma sapere che sono, a differenza loro, veramente libero.
e stato purtroppo una vittima dell omerta e dell ostracismo che c e in u paese di merda come la penisola....
@@deborah.1188 l'India ha un miliardo di abitanti, come fai ad esserne sicuro?
Non posso passare la vita a combattere solo per sopravvivere.
A volte la depressione è talmente disarmante ed annientante da portarti paradossalmente ad ammirare chi è riuscito ad avere la forza mentale per sbrigare le pratiche per l'iter al suicidio assistito.
Anche all'iter del suicido non assistito ossia autonomo.... Quelli sì che hanno le PALLE
Io ho iniziato a fare tale pratiche e mi sento meglio perché so che sarò io a mettere fine a tutto. È una liberazione.
@@Stanza-lo2yw soffri di un male imguaribile?
La depressione ed ansia ti porta ad ammirare chi e riuscito a suicidarsi. e quando senti che qualcuno è morto ( indipendentemente dalla causa di morte) ti chiedi perché non è toccato a me
@@Stanza-lo2yw scusa se ti chiedo, ma puoi farle solo se sei malato terminale o in qualsiasi situazione ti trovi?
Quanto individualismo, quanta lotta disperata per quantificare quanto valiamo agli occhi degli altri. Tutti che chiedono che lavoro fai, sei sposato quanto guadagni....e tutto finisce li. Siamo schiacciati dalle vibrazioni emotive di un immenso videogioco che non lascia spazio ai perdenti. O domini o sei dominato, o ti imponi sugli altri o gli altri si impongono su di te. NON SI CHIEDE PIU'....
il lavoro non si trova se non in nero, i parenti ti mettono pressioni, gli amici sono spariti, ci sei solo tu e la tua disperazione, solo come un cane.
@@simone1997ita Comprendo, per quanto possibile, sono poi anni difficili più che mai. Io riesco solo a trovare conforto nella fede, Senza di quella questa vita appare difficile e , a tratti, incomprensibile. Non riesco a proporre altre parole umane di conforto. La disperazione, però, arriva solo dal demonio. Io credo che, alla fine, la Provvidenza aiuti chi cerca di vivere onestamente e in Grazia di Dio. Se non abbiamo prospettive di vita eterna sembra assurda la nostra lotta quotidiana. Io confido nelle parole del Vangelo "Cercate per prima cosa il Regno dei Cieli, il resto vi sarà dato in sovrappiù".
@@liviogaleasso concordo 😊👏🏻
@@Philip_Panther 👋👋🙏🙏🙏
La cosa più triste di essere disoccupato é la solitudine. Senza soldi non sei incluso in nulla: niente lavoro=niente vita sociale, niente sesso, niente realizzazione di alcun tipo.
Se poi hai la sfortuna di non avere nulla da parte, manco mangi ...
Quello che voglio dire é che la classe politica dovrebbe prendere maggiormente a cuore gli ultimi. Se il mercato del lavoro genera così tanta precarietà, presto la nostra società si sfalderà completamente.
È vero ma nonostante io lavori, in nero, come molti qui al sud la storia è la stessa...niente vita sociale.
la classe politica è lo specchio di un popolo e gli "ultimi" sono solo vittime di contesti sociali tossici dove disimparano ad aver fiducia in loro stessi e per questo, inevitabilmente saranno vittime dei propri error, ma solo per il male vessato da altri prima di loro. Talvolta, gli "ultimi" sono anche un comodissimo "capro espiatorio" per chi impunemente sbaglia. Purtroppo....
@@simone1997ita mah, benché io lavoro (non per società italiane e attualmente mi trovo all estero) non e mia intenzione fare vita sociale. Sono un tipo solo, da quando sono andato a vivere all estero, per ragioni di lavoro. Anche se ho un domicilio in Italia (dove ho moglie) non apprezzo fare vita sociale con gente stupida, materialista e piena di boria.... Come solitamente esistono nelle città italiane di provincia... Meno vedo certa gente meglio e per me. Oltretutto mi mettono di cattivo umore perche mi ricordano quando ero in Italia senza lavoro ....
Sono d'accordo con te, però è un po' ingenuo il discorso di prendere maggiormente a cuore gli ultimi da parte dei politici... è come chiedere ad un serpente di essere clemente e di avere pietà... non succederà mai.
@@marcos.3682 Sei un grande, ti stimo un sacco... mi hai fatto venire in mente troppi ricordi, gente che compra la macchina nuova e tutti a guardare la macchina per tutta la serata. le tipe ubriache e sguaiate che sembrano uscite dal circo... i gruppi di bestie urlanti, quelli vestiti tutti uguali, quelli con lo stesso taglio di capelli!
i shit on you all.
La vita non è un dono, ma una condanna alla sopravvivenza
Solo se non la si vive nel modo sano e giusto.
Dipende dai casi
@@isolirionband7300 E quale sarebbe il modo giusto di vivere la vita ?
@@magicadrian5879 Fare quuello che ci fa stare bene ed, se si ha possibilità, in qualsiasi modo, aiutare gli altri.
Buona vita e buona fortuna.
E dove cazzo vivi? In Siria? Ruanda?
Io non mi ammazzo perché per ora è ancora sopportabile e ogni tanto un bel film, una buona pizza, un bel posto da passeggiare lo trovo. Teoricamente dovrebbe restarmi una ventina di anni di vita. Finché non sarà pessima, e riuscirò a camminare da solo, mi godrò gli occasionali piccoli piaceri. Appena finiranno mi farò secco. Non è uno sfogo, una rihiesta d'aiuto, un chissà cosa. Avevo solo vodi testimoniare un approccio al suicidio senza fretta, ansia o disperazione. Prima o poi mi toccherà, e pensare che ho a disposizione questa uscita di sicurezza è tranquillizzante.
Vero. Spero in una malattia terminale. Mi hanno sempre ostacolata nella vita, perchè questo ostacolo no?
Quando ti toccherà farlo riuscirai andare contro l'istinto di sopravvivenza? Perché è confortante il pensiero del suicidio,ma effettuarlo è tutt'altro...
@@ResonantNewtci riusciremo...meglio la morte che una non vita.
Oh Cristo, è la stessa identica cosa che penso io e che da qualche tempo sto applicando.😂
Anche io ci sto passando..ho un Doc che devo avere per forza una ragazza che mi ama e da amare..vergine..altrimenti soffro tanto..e se non la trovero' saro' costretto a suicidarmi..
Stupenda lettera di un ragazzo di 30 anni che ha saltato quel fosso che io ho paura di saltare.
Sono anni che la vita mi delude, anni che soffro per le cattiveria delle persone! Voglio dare ancora una possibilità a questa vita, sinceramente mi sentirei una merda a lasciare le uniche due persone che mi hanno cresciuto amato e combattuto accanto a me Penso sia l unico motivo... Ah e comunque tra tutti questi commenti ci siete anche VOI che insultate e fate bullismo e vi coalizzate per prendere di mira il diverso... poi come se niente fosse vi lavate la coscienza con una bella sviolinata sui social su quanto siete progressisti per l ambiente e tutte le altre cagate che vi piace tanto sbandierare!! Siete i peggiori e se esiste il karma prima o poi ne farete le spese! Un abbraccio forte a tutti quelli che ogni giorno, anche se non trovano motivazioni si alzano e vivono non siete soli.
Forse ho capito alle persone a cui ti riferisci, comunque io penso che ci sono due modi per non soffrire mai più, il primo è morire e il secondo e andarsene
@@christianscuotto1722 andarsene dove?
@@MrLeo90100 estero
@@MrLeo90100 senza soldi dove vai?
Lavora in nero e metti da parte i soldi necessari.
La possibilità la devi dare a te stesso e non a sto paese di merda
Gli anni passano e vedendo come sta andando il mondo mi viene solo da pensare che Michele ha fatto bene.
Ha fatto benissimo. Solitudine, falsità, cattiverie, che campi a fare?!
@@simone1997ita Finchè riusciva ad combattere poteva andare bene, ma senza lavoro non può far nulla, il ritiro penso sia stata una buona idea...
Grande michele, posso capirti, vivere senza soldi, sentirsi inutile e non in grado di fare le cose, sofferenza tutti i giorni come se fossero delle coltellate nello stomaco, ansia paura, sto passandk la stessa cosa, nessuno ti aiuta il mondo é indifferente, se ne accorgono solo qjando ormai e troppo tardi. Il desiderio avvolte di togliere la spina e far si che tutto si spegne ce sempre. Riposa in pace.
È in un mondo migliore adesso, in questo mondo trovare la forza per andare avanti è molto difficile.
Mah
Chi si suicida non va in paradiso
@@e.fontanot3809 è passato un anno da questo tuo "mah". Spiega.
Cadere e poi rialzarsi è sacrosanto..ma dopo l ennesima caduta basta....Non si può sempre ricominciare..Bisogna essere uomini anche nel capire quando è il momento di andarsene ..
Ti abbraccio forte, forte.
Come stai adesso?
La vita è un ILLUSIONE
La vita è una MERDA SENSA SENSO
Riposa in pace. Te lo meriti più di tutti noi il tuo pezzo di paradiso 😢
Capisco in pieno cosa ha scritto. Stesso pensiero che faccio io molto spesso.
Questo mondo non mi appartiene e non appartiene a molti come me e questo ragazzo ha avuto nel suo gesto un grande coraggio e grande anima d'amore.
Cerchiamo di cambiare questo mondo che non ci piace e mi rivolgo a chi capisce cosa sto dicendo.
Cambiamo vita, non accettiamo questo sistema.. Sicuramente avremo vita più dura, ma almeno faremo qualcosa per cambiare tutto ciò!
Soprattutto avremo anche se per pochi momenti, un motivo di felicità per vivere!
Ci provo ogni giorno... Spero di non cedere mai per chi mi vuole bene.. Per dargli forza e coraggio.
I miei cari sono la mia unica vera forza che mi tiene in piedi.
Vivi, non arrenderti, la vita può cambiare
Libero mi mancherai. Non so se hai pensato qualcuna di quelle parole. È stato bello poterti incontrare e parlare e non sapere il tuo nome e fare finta di nulla. Siete e resterete due persone bellissime ❤️
“Il futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere e nemmeno partecipare.Buona fortuna a chi se la sente di farlo.”
Grazie Michele,ne abbiamo bisogno,non sono credente ma ti auguro ovunque tu sia,di avere trovato la pace che meriti❤😢
Vorrei avere anch'io il coraggio per farla finita, ma mi manca anche quello
Se non hai il coraggio significa che nel profondo non vuoi farla finta e che c'è ancora speranza. Lotta caro, lotta, lotta, lotta e lotta ancora. La vita è questa, ahimè, piaccia o non piaccia. Sforzati ad accettare che stare al mondo richiede questo.
Anch'io ho avuto pensieri suicidi. Ultimamente spesso, solo che non ho il coraggio di farlo, poi ho paura di morire. Comunque io avrei una domanda ma se ti suicidi vai nella casa dell'inferno? Io non ci credo, perché c'è gesu' che ci aspetta.
non è che manca il coraggio : il problema è che il metodo più semplice , rapido e indolore ( un'arma ... ) in Italia è difficile da mettere in pratica visti i vincoli imposti per ottenere il porto d'armi . Rimangono solo mezzi molto molto cruenti : l'impiccamento prima di tutto . O la caduta dall'alto . Metodi che comportano una morte lenta , dolorosa ...oltretutto non sicura .
@@federicomalipiero6002 l'arma è la stessa cosa che dissi alla mia psicologa... il metodo migliore
@@federicomalipiero6002pastiglie e dissanguamento
E ad oggi non è cambiato assolutamente nulla, anzi si torna ancora più indietro.
michele non ha vissuto il covid e adesso l'inflazione... stiamo messi ancora peggio
hai fatto bene michele. nessuno se ne fotte più ormai. mi associo.
Sto attraversando uno dei periodi più tristi, difficili, cupi della mia vita. Non sono certo un ragazzino a 40 anni, e questo mi fa sentire ancora peggio, e le parole di Michele risuonano tanto familiari nella mia testa e nel mio cuore nero, come se le avessi scritte io. In altri momenti, fossero state parole dette o scritte da un amico o da una persona cara, avrei fatto di tutto per provare a fargli cambiare idea, a fargli vedere come ci sia sempre una luce in fondo al tunnel. Invece provo la sua stessa rabbia, la sua stessa impotenza, e purtroppo non vedo nessuna luce, ma solo tanta solitudine e oscurità attorno e davanti a me, che davvero a volte non so se la mia vita abbia più un valore
La tua vita avrà sempre valore, non pensare di farla finita, non ne vale la pena, la vita può cambiare la morte no
Tutti dipende da noi. Non dimenticarlo mai!
Io mi riconosco in quello che è stato scritto in questa lettera. Un vero incubo: ogni giorno un sacco di problemi ,che, a volte, nonostante gli sforzi, non si riesce nemmeno a risolvere. Nulla di quello che desideravo e che ho provato ad ottenere, si è avverato. Tutto quello che faccio è vivere di riflesso le cose belle che capitano agli altri. A me solo cose negative ,e, quel poco che ho, è giusto quel minimo che basta per sopravvivere. Sopravvivere, appunto. Non come gli altri fanno,
" assaporando la vita perchè è un dono prezioso e bisogna viverla giorno per giorno"....io ogni sera che mi addormento spero sempre che sia l'ultima. Perciò mi riconosco in tutto quello che è stato detto nel video.
E sapete cosa è ancor più orribile di questo? Che mentre la gente piangeva e piange questo povero ragazzo (che ha scritto una delle lettere più universalmente identificabili per molti a mio parere) la fuori c'è gente che è pronta a fare lo stesso gesto, e nessuno lo sa, a nessuno o a comunque pochissimi importa...importerà (forse) solo alla morte della persona, quando ormai sarà troppo tardi...
Questo argomento non è mai stato granché considerato qui, piangiamo per chi se ne va ma a chi importa di chi c'è ma soffre tanto? Alla maggior parte della Società no di certo
Lavora, produci, spaccati...a lei basta questo...
"Ma si passerà!", "ehi c'è gente che sta peggio", "i problemi ce li abbiamo tutti"...queste le classiche frasi
Speriamo che in futuro si cominci a sensibilizzare la gente sempre di più su questk argomento...nessuno...NESSUNO dovrebbe mai e poi mai sentirsi così, sentire che la vita é una condanna...che è inutile riprovarci...nessuno
A coloro che leggono questo...non so quanta differenza potrà fare, ma siate sempre gentili con il vostro prossimo, che sia un collega, un compagno, uno che fa un colloquio di lavoro, un dipendente...ogni piccola parola ha un peso in grado di sbilanciare verso il meglio...o verso il peggio
Io adotto da tempo questa filosofia di vita : sii gentile sempre, perché ognuno di noi sta combattendo una battaglia di cui noi non sappiamo nulla
Gesù è stata la soluzione per tanti e continuerà ad esserlo. Incominciando da te, perché tutti ne abbiamo bisogno, fa tuo il Vangelo di Giovanni come se stesse parlando personalmente a te . Perché questa è la realtà dei fatti, visto che si tratta della Parola di Dio, e la Parola di Dio è Lettera Viva.
eh, lo so.... ma quanta gente comprende questo... questo suicidio è solo un caso di una lunga serie di "invisibili" dimenticati da una societa individualista che pensa solo a fare bella figura sul dolore altrui....
Concordo.
Il tuo commento mi ha toccato nel profondo.
Concordo su tutto, la gentilezza dovrebbe essere una cosa da insegnare ai bambini, forse così si avrebbe un mondo migliore.
Purtroppo del suicidio se ne parla troppo poco, e questa società schifosa che abbiamo (soprattutto in Italia) non aiuta, anzi divide e ti fa sentire una nullità se non raggiungi determinati cose.
Posso dire (per esperienza personale) che avere una famiglia e amici aiuta molto durante i momenti bui della vita.
Vorrei che soprattutto chi soffre e sta pensando seriamente a suicidarsi avesse un'amico per starli vicino e ad aiutarlo magari dicendoli "che cazzo fai! poi io a chi rompo i coglioni".
Le mie parole probabilmente non valgono niente ma essendo purtroppo una persona molto sensibile mando un abbraccio a tutte quelle persone che soffrono.
PS:Avere un gatto mi ha aiutato a stare meglio.
Mi ritrovo molto in quello che ha detto provo sempre dispiacere che un essere umano si è ucciso ma forse un po’ lo invidio perché ha trovato quel pizzico di coraggio/follia che io non ho ancora trovato..
Ci vuole coraggio infatti. Molto coraggio e anche strumenti giusti... Perché a volte non è la morte che fa paura ma il modo di morire, e spesso non si trovano sistemi "indolore". Consiglio la lettura di una nota opera di Jacques Rigaut, un grande artista che scelse purtroppo la strada di Michele.
Non voglio entrare nei dettagli, ma quando si è stanchi di lottare per una vita che neanche riconosciamo essere nostra è l’unico pensiero che ti viene in mente. Razionale, lucido. Non siamo dei pazzi, la depressione non è pazzia. Meglio imbottiti di farmaci con tutto ciò che ne consegue? Una volta, solo una, vorrei avere il coraggio di essere egoista!
La depressione non e pazzia.
Dolce Laura anche io vorrei poterlo diventare, egoista, poiché tutto il resto non sta funzionando. Come stai? Perché non apriamo una sorta di gruppo per tutte noi anime perse dove poterci ritrovare online, seppur miseramente, ed avere quantomeno un sostegno di chi comprende il nostro malessere..
per me la depressione insensata è pazzia. come la mia conoscente 19 anni una vita davanti, con il lavoro che gli piace, e va in depressione perche si sceglie un fidanzato tossico che la tratta male e che si vede costretta a lasciare e allora tutti a compatirla e aiitarla. poi ci sono io 30 anni, senza lavoro ne fidanzate ne amici a vivere con i miei e a badare a mia mamma disabile. e se dico di essere depresso mi domandano anche come mai. la socetà e gia andata a puttane e nemmeno c'è ne rendiamo conto.
@@Kikacl si apriamo un gruppo, dove possiamo sentirci ? Anche io sono disperato e non ho più voglia di vivere
@@alessandrotenace6231 aleee ma tenace è il cognome? Cazzo è il colmo. Comunque non so, io avevo chiesto, ma sei il primo a rispondere. Non sono pratica di tecnologia, ma mi pare ci sia una app/chat dove ci si può aggiungere mediante nome anziché numero. Tipo whatsapp
a tutti quelli che dicono "ma pensa te,pensa a chi ha un handicap o è malato e lotta"..NON si puo'giudicare!ognuno la vive a modo suo..
Esatto ognuno ha i suoi problemi bravo...io ho provato 2 volte a farla finita..la 3 andrà bene spero
@@Ale-sandro555 si ma non voglio cmq dire che sia giusto, spero tu cambi idea
Infatti a me sta cosa di pensare a chi sta peggio di me mi rende solo ancora più incazzata. Perché io mi devo sentire felice se il mio vicino di casa ha un tumore e io no? Se fossi io al suo posto e lui si sentisse felice perché io sono malata e lui no? Che cazzo di ragionamento è
A me ripetono costantemente queste cose ma non capiscono che non ci si può attaccare alle disgrazie degli altri per essere felici e continuare a vivere. Io soffro di depressione da più di 5 anni, ho l'età di questo ragazzo e mi rivedo in tutto quello che ha scritto, mi trovo nella stessa situazione, la vita per alcune persone è una maledizione. Quando non ti rimane più niente piano piano anche la salute comincia ad abbandonarti. Io ormai provo disgusto per il cibo e la mattina alzarmi dal letto è una fatica disumana perché so lo schifo che mi aspetta tutti i maledetti giorni. Sono anni che spero di chiudere gli occhi e morire nel sonno, so che non succederà e vorrei tanto trovare un modo dignitoso di mettere fine a questo schifo di vita senza soffrire ulteriormente. Tanto non si risolverà mai niente, basta con le frasi fatte, la vita si accanisce contro determinate persone che non troveranno mai pace.
@@alepi1896 mi dispiace molto..
Ho 15 anni, non sono triste della mia vita, ne lo sono mai stato, a dir la verità non so neanche perché sto vedendo questo video, mi vorrei dire una cosa: io a soli 15 anni ho affrontato una grande difficoltà che tante persone non affrontano in 80. Sono nato nel 2006, e nel 2008 mi hanno diagnosticato un dnet nella parte motoria del cervello, che causava epilessia parziale agli arti inferiori, perciò io vivevo normalmente fin quando le mie gambe non smettevano di funzionare e cadevo. Mi hanno operato 3 volte, rispettivamente nel 2008,2012 e 2014. Con la seconda operazione si sono risolte le crisi epilettiche ma il dnet sarebbe ricresciuto quindi fu necessario un altro Intervento. Sempre nel secondo intervento mi hanno danneggiato un'altra parte del cervello, e persi ciò che è chiamato"schema del passo", da quel momento la mia gamba sinistra ha iniziato a storcersi: prima il piede, poi il ginocchio e ora siamo al femore. Praticamente quando il piede è dritto il ginocchio è puntato a destra e il femore sconoccchia sull'anca e fa male quando cammino più del solito. Dopo 2 anni di didattica a distanza e niente attività fisica quasi non camminavo più dal dolore.
Un giorno, a luglio 2021 mi ha chiamato un mio amico per chiedere se mi andasse di uscire, ero indeciso se seguire il desiderio o la necessità. Ho seguito il desiderio: sono uscito camminando a malapena, alzando tutto il bacino pur di non piegare la gamba. A fine giornata, dopo aver camminato abbastanza (siamo tutti senza motorino o macchinetta, quindi piedi o bus) mi sentivo sempre male, ma meno del solito e, soprattutto, più felice: mi stavo divertendo e sentivo anche di riuscire a camminare un pochetto meglio. A luglio sono uscito quasi tutti i giorni, e sono pure stato qualche giorno al mare, e sono rinato, ora continua a farmi male sia la gamba sia la schiena ma non impedisco a questi problemi di rovinare gli anni migliori della mia vita.
Ti auguro fortissimo di ritrovare se non è proprio possibile la piena salute, almeno una condizione molto più sopportabile. Un grande in bocca al lupo
@@mariad.s.6760 Viva il lupo e grazie mille, buona domenica delle palme.
Questa è la lettera di un uomo con gli attributi , uno che lotta sempre e comunque e si accontenta di quello che ha...grazie ci sono ancora ( poche ) persone che mi piacciono così giovane ma che conosce l'umiltà sentimento raro ormai si preferisce il piagnisteo Coraggio sempre , arrendersi mai ....Che Dio ti benedica piccolo grande uomo !
Grazie per la testimonianza. Ti sono vicino.
Capisco il tuo ragionamento, senza offesa ma tutto questo non c'entra nulla con la depressione
Perché venire al mondo per lottare, per sgomitare per sopravvivere ? Perché venire al mondo in un sistema che fa di tutto per schiacciarti da quando sei nato ? L’eccesso di investimento sulla responsabilità individuale è forse lo strumento più subdolo e astuto mai creato dal sistema per autolegittimarsi. Non è il sistema che va cambiato, sei che tu devi adattarti, genufletterti e anche ringraziare. Sei tu che devi cambiare te stesso, altrimenti sei pigro e incapace. Questo il mantra che ci ripetono allo stremo, falso e subdolo come pochi. Finché non ci accorgeremo che il problema è il sistema intero e non i singoli individui, non andremo da nessuna parte. È la società, è il mondo che è sbagliato e fa schifo, non il povero Michele, a cui va tutta la mia più immensa stima ed empatia. C’è un modo per emanciparsi, almeno spiritualmente e non materialmente (purtroppo) da tutto questo, sapere cioè che non sei tu a essere sbagliato, è il mondo che è marcio, putrido e fa schifo. Questa consapevolezza, lucida e cristallina, potrebbe davvero liberarvi dalla gabbia delle contingenze. Sì, siamo tutti vittime delle contingenze, ma interiormente possiamo emanciparci quando capiamo che noi siamo a posto, che andiamo bene così, che è fuori a fare schifo, non noi. Terrò sempre a mente le parole di Michele. Avevi ragione Michele, su ogni singola cosa, spero che il tuo messaggio risuoni sempre come grido di dissenso a tutti coloro che vorranno ascoltarlo. Spero davvero che tu e Libero siate in un mondo migliore, ve lo meritate entrambi.
all'estero si vive dignitosamente per fortuna ma andarsene e cercare una nuova vita è difficile
Letto quello che hai scritto la penso come te
Finalmente una risposta parzialmente intelligente
@@simone1997ita hahahaha che cazzo c'entra questo adesso con il problema?
@@simone1997itasolo economicamente, il discorso non cambia
Un consiglio per tutte le persone che hanno commentato in modo negativo ( che addirittura pensano a suicidarsi), premetto che Anch'io sto passando un brutto momento, pensate che la parola "arrendersi " non deve esistere nel nostro vocabolario! E poi a dirla tutta se uno si suicida è come se gliela da vinta alle persone a cui stiamo sulle palle o che ci odiano! Io sta soddisfazione non gliela voglio dare!
Sono passati 6 anni dalla morte di Michele, la sua lettera ogni giorno che passa è sempre più vera. Adesso poi è anche peggio di prima... Un abbraccio a chi si sente male e non ha il coraggio di chiedere aiuto, io vi leggo e vi sento! Sono con voi! Facciamoci forza!
Concordo con te, mi rattrista leggere quello che scrivono i ragazzi in questo video.
Vorrei aiutarli, anche solo parlandoci.
So che non varrà niente , ma do un forte abbraccio e una carezza a questi ragazzi che soffrono.
Questo paese si merita di fallire.
@@emanuelesciortino7498purtroppo nel mondo di oggi è veramente un'impresa impossibile essere felice, anche il minimo essenziale è diventato impossibile chiedere e realizzare. 6 anni fa eravamo messi male, oggi ancora peggio. La lettera di Michele deve farci riflettere e cambiare per il meglio. Ma vedo che purtroppo è servito a ben poco...
@@isolirionband7300 Essere felici è molto difficile ma non impossibile.
Poi ci vuole anche fortuna come tutte le cose, però bisogna almeno fare la propria parte, almeno io la penso così.
Su questa parte un po hai ragione e un po hai torto, nel senso che se uno ha la forza di volontà prima o poi riesce almeno ad avere il minimo per tirare avanti, basta pensare ai nostri avi che tra tante difficoltà sono andati nelle Americhe e si sono fatti una nuova vita.
Non voglio far passare il concetto che sia tutto facile, o che alla fine uno trovi la felicità, ma se hai la giusta forza di volontà e costanza ottieni almeno una vita abbastanza decente.
So che non è facile (soprattutto per chi soffre di depressione), ma bisogna trovare la forza di andare avanti e soprattutto di non mollare mai.
@@emanuelesciortino7498 sono triste per la faccenda perchè invece di prendere in considerazione il gesto disperato e cambiare in meglio la società, si è peggiorati tanto e troppo. Non mi piace l'idea del suicidio come soluzione ma per la situazione in ciu era messo lui penso fosse l'unica opzione che aveva... Sempre che non avesse intenzione di fare tutt'altro o magari andare all'estero per cambiare vita, ma non credo che abbia funzionato.
Una lettera piena di dignita'.. E molto veritiera.. Ciao tesoro spero che tu abbia trovato la pace 💝💝💝
Io voglio vedere se qualcuno scrive: " e , ma no, la vita è un dono, bisogna viverla giorno per giorno...anche se vedi tutto nero, la vita ti darà una bellissima sorpresa.....prima o poi." La vita un dono ma de che??? È un incubo. Ho provato diverse volte ad essere felice , ed ogni singola volta che raggiungevo qualcosa di simile alla felicità...è successo sempre qualcosa che mi ha smontato tutto. Della serie...la vita ti dà 10 ma si porta via 100. Sono stanco...ho 37 anni e me ne sento addosso 97.
Rimane il fatto, che non meriti di ucciderti. La vita non è semplice ma dalla morte non si torna indietro, la vita può cambiare la morte no, vivi, ti prego, non meriti la morte, sei giovane e anche se non lo fossi, il discorso cambia poco.
Concordo tutte cazzate, solo come un cane senza un cazzo di amico per uscire e solo lavori in nero a 26 anni, mi sento inutile.
Non ho mai pensato di suicidarmi ,eppure ho vissuto senza famiglia dai 5 anni ai 15 e mi sono trovato in mezzo alla strada per altri 30 ,...ho sempre cercato qualcuno con cui relazionarmi .....in adolescenza qualche raro amico che mi sembrava mite e sincero , da adulto con qualche buon amico per condividere la grande poverta' e mancanza di casa , ma almeno non ero solo a passare le notti in stazione o al parco sempione sulle panchine con una coperta sporca , avevo anche trovato lavoro come lavapiatti , ma poi l' ho perso perche' alla sera ero stanco e dovevo dormire sulle panchine , per cui non ce l'ho piu fatta e sono tornato dai frati condividendo il percorso con qualche essere umano per parlare di qualcosa e per una ciotola di minestra . Ora va meglio ... sono sempre povero ma ho trovato una famiglia (ho 70 anni ) .....lo Stato mi da un assegno sociale
Profetico nella sua sofferenza
Qua non si tratta di sconfiggere un problema personale, ma di non accettare una società di me.....
Credo che chi si suicida sia una persona molto coraggiosa: voi che giudicate cosa ne sapete di cosa ne sapete dello strazio che ha nella propria anima una persona?! La solitudine, il dolore, il vedere sempre gli altri che hanno la vita facile e tu che devi sempre mangiare lacrime, dolore e dispiacere! Non giudicate perchè chi si suicida desiderava solo una vita serena che purtroppo Dio non gli ha mai concesso...
Dio non esiste
@@sifodyas8130 che la forza sia con te
@@r.f.680 Grazie Obi-Wan
Dio puó esistere o meno.. Non é quello il punto.. Nom é mai quello il punto
@@duh5878 Due fratelli vivevano insieme nella stessa casa. Erano rimasti orfani fin da piccoli e il maggiore si era caricato di tutta la responsabilità che si possa avere per un fratello minore. Ma quest'ultimo man mano che cresceva prendeva cattive abitudini, compagnia malsane.
Per questo motivo da tempo i fratelli si scontravano.
Una notte il minore non rincasò come al solito, ma dopo tanto attendere rientrò fugacemente e con una confessione molto grave da fare. Aveva i vestiti sporchi di sangue e con voce alterata gridò al fratello che aveva bisogno di aiuto, i gendarmi erano in cerca di lui, perché in quella rapina andata male, aveva ucciso un uomo e ora quei vestiti sporchi di sangue erano diventati come un macigno che gli pesava addosso: la prova dei suoi misfatti.
A quel punto il maggiore non indugiò a dirgli: "togliti i vestiti di dosso e prendi i miei" .
Così mentre il minore scappò via, l'altro sì rivestì, ma di quelli sporchi e aspetto'.
Quando arrivarono i gendarmi trovarono quell'uomo tutto solo e sporco di sangue, gli dissero: " sei qui, assassino!" ma egli tacque.
Solo dopo pochi giorni subì il processo. Gli fu chiesto conto e ragione ma egli continuava a tacere .
Infine fu condannato a morte.
Un'ora prima dell'esecuzione, gli fu chiesto se avesse un ultimo desiderio. Il condannato annui, chiedendo solo un foglio di carta da spedire e una penna.
Passano i giorni e quella lettera arrivo all'indirizzo di casa dei due fratelli.
Il minore era lì, prese la lettera e la lesse.
La lettera diceva: "Mio amato fratello, come vedi tu sei libero. Soltanto che quei vestiti che ti ho dati, mantienili puliti per come te li ho dati, perché io pago al tuo posto"
A quel punto il minore in lacrime corse dal giudice e con foga estrema gli disse: "sono io il colpevole è me che dovete giustiziare. Mio fratello sta pagando una colpa che non merita"
Il giudice rispose: "Ormai l'esecuzione è stata fatta, qualcuno ha pagato. Vai per la tua strada".
È solo quello il punto.
Il tuo fratello maggiore è Gesù
ed oggi le cose sono soltanto peggiorate: si tolgono la vita pure ragazzi più giovani, ventenni che non ce la fanno più.
ormai il futuro in italia non esiste, non è possibile DOVER ELEMOSINARE IL LAVORO, è SCRITTO NELLA NOSTRA COSTITUZIONE, il governo NON FA NULLA per arginare il problema, sta solo copiando il modello americano che da noi NON FUNZIONA....
@@annalou9176lavoro? Ormai è tutto sfruttamento, si lavora come schiavi per una paga di merda
sembra che l'abbia scritta io. Penso al suicidio 10 volte al giorno da anni
Una delle mie migliori amiche, non c'è più. Ed io...so già quando la "raggiungerò".
Perché questa non è vita.
Anche io dell' '80
@@marcobenatti9245 a proposito, è il motivo per cui sono pro-aborto. Se sapessi da prima che mio figlio vivrebbe in un letto d'ospedale attaccato a delle macchine, gli garantirei solo infanzia, adolescenza e in generale una vita di merda.
Anch'io voglio pace penso sempre al suicidio,... Ormai la mia vita non a più senso e un mondo che non mi appartiene più ,... E dunque mi piace più il celo che la terra,..,.
Che sofferenza leggere questi commenti, seppur condivido ogni singola parola. Vorrei ci fosse un piccolo spazio dedicato a noi dove poterci sfogare e resistere insieme
Andrea Pergolizzi ma quale cielo, quando uno muore dorme in una bara. Non c’è altro, non si è più coscienti.
Ci sto pensando, ormai, pur amando la vita. Ma tutto va a pezzi...
Cm mi rivedo in queste parole
Purtroppo penso UGUALE DA 14 anni. Io credo che tra poco succederà o io o loro
Tra poco e'Natale, credere che Gesu' Dio creatore e Re Dell'Universo, ha voluto nascere facendosi un piccolo bambino, in una grotta stalla, povero, al freddo, e ha voluto come primi amici dei poveri pastori chedormivano fuori in qualche riparo con le loro pecore. Umile e povero x dimostrarti il suo amore x tutta l'umanita'. Rifiutato, bestemmiato, deriso, flagellato e messo in croce come un delinquente. E'lui che ci dà la gioia di vivere. Ragazzi avviciniamo i ai sacramenti, della confessione, riceviamo l'Eucaristia in grazia di Dio, E'lui che ci vuole felici, ci dà la forza di andare avanti, guardare quelli che stanno peggio, nel nostro piccolo aiutarli, piccoli gesti.lui sa cosa abbiamo bisogno, ma dobbiamo parlare con lui chiedere come un amico, dirgli le nostre difficcolta'. Non pensare di farla finita e'il nemico di Dio, il male che vuole rovinarti non ascoltare quei suggerimenti malvagi dell'inferno le nemico di Dio e degli uomini. Spera in Dio che ti Aiuti basta che tu credi Lui. Fidati è vedrai che si aprira'un portone, prega anche piccole preghiere sincere con il cuore e sii felice, e'quel Dio Baino in questo Natale ti porti tanta gioia e felicita'. Cancella subito i pensieri cattivi che ti vogliono distrutto!!!
Parla propio di me, la vita non è un dono ma una maledizione
Sarà, ma toglietela non ti risolverebbe niente.... e il fatto che soffre vuol dire che comunque sei dotato di volontà, certo non appagata, ma sempre una volontà
Ho compiuto 30 anni ieri e non so come cavoli ho fatto ad arrivarci. Il futuro non lo vedo bene ma cerco di avere sempre la speranza che le cose possano migliorare.
it gets worse.
Sembra che parli di me.. Il 21 dicembre compio 29 anni e sto facendo una vita di merda.. Vado avanti finché posso..
Stai bene?
@@isolirionband7300 no
@@Padrino92Enzo Mi dispiace tanto, non hai trovato lavoro?
Da 3 anni ormai che penso al suicidio..lo capisco bene il ragazzo😔è dura la vita
Ti capisco, anche per me è così siamo in tanti qua a pensarci;) spero che tu non possa mai compierlo però.
l'aspettativa è una delle cose che più ci distrugge... distrugge persino il più grande potenziale... se tu hai visto questo video e ti senti in una situazione simile... ricorda che la vita è un gioco e non può essere altrimenti... che sia call of duty o una partita di fifa... alla fine viviamo per la gioia di una kill o di un goal... non di certo per un arbitraggio onesto.
il discorso di questo ragazzo mi da l'impressione di una persona tranquilla che ha vinto la battaglia dentro di se... ma non ha voluto combattere quella al di fuori di se... un peccato... perchè sarebbe potuto essere uno di quei punti di riferimento che tanto avrebbe voluto per se stesso.
rip
7 anni dopo, il ragazzo ci aveva azzeccato, mi sto stufando di questa vita piena di problemi dove cercare un buon stipendio é veramente utopia e dove magari per iniziare un percorso per fare un determinato lavoro, devi spendere per la formazione e fare prestiti, e con i tassi di interesse di adesso è un suicidio bello e buono.
Per non parlare della realtà politica italiana, dove tutto è polarizzato al massimo e non si riesce a trovare una via di mezzo, proprio come negli USA.
Oppure come molte persone sui social ti facciano sentire in colpa per una determinata condizione, specie tra i gruppi femmisti, progressisti e altro.
Ormai... È solamente questione di tempo prima di compiere l'atto.
Siamo in molti…io ho un casino di problemi a parte il lavoro
Compiere l'atto equivarrebbe a fare vincere il sistema marcio che dobbiamo combattere. Ti consiglio lo studio sociologico del suicidio di Émile Durkheim ed in particolare l'analisi dettagliata che ne fa Barbasophia in uno dei suoi video. Detto ciò ti auguro tutto il meglio
@@paolobiagi8195 non penso, fare lo schiavo fa cagare, non si resiste a lungo.
@paolobiagi8195 non risolvi niente. oggi più che mai la gnete neanche sa più che sia la giustizia.
Leggendo i commenti, mi ritrovo in sintonia con quello scritto da molti. Mi chiedo che senso abbia questa vita, questo sempre correre, dover essere sempre al top, un mondo macho in cui fai fatica a confessare, anche solo a te stesso, le tue debolezze. Vorrei trovare il coraggio per andarmene, e mi chiedo se serva più coraggio a farla finita o a continuare a vivere una vita del genere. Non riesco a trovare pace, il pensiero di questa vita difficile mi perseguita notte e giorno, gli unici momenti che ricerco sono quelli di dormire. Per il semplice fatto di non voler stare sveglio ed essere tormentato dal pensiero del peso della vita. Non ho mai eccelso in nulla, neanche in ciò che mi appassionava e in cui mi sono più fottutamente impegnato. E ora non c'è più nulla ad appassionarmi, a darmi gioia. Vorrei tanto trovare il coraggio e un modo indolore per non svegliarmi, e quasi mi spaventa più il provare dolore per alcuni attimi prima di morire, che non cosa mi aspetta dopo... Ma non ho più forza per lottare, e poi per cosa? Non vivere, ma semplicemente sopravvivere, per vedere un'altra alba... Donami il coraggio di farlo, non ce la faccio più a soffrire ed essere triste.
Non mollare mai, a prescindere da quanti anni tu abbia, fatti aiutare da uno psicoterapeuta, non avere paura di chiedere aiuto ad uno specialista. Sono lì per questo. Credimi, ti capisco, ci sono passato e sto piangendo nel leggerti e mentre sto scrivendo. Sai, non è così scontato e semplice stare al mondo. I problemi li hanno tutti. La vita è questo, più il tempo passa e più prendi consapevolezza di te stesso, anche se non ti sembra che accada nulla, in realtà, a livello inconscio, acquisisci sempre qualcosa. Purtroppo non posso dare consigli perché ognuno ha i propri problemi. Solo tu stesso sai quali sono. Fatti aiutare. La vita è sacra e finché respiri c'è sempre speranza.
Non farti accecare, sono momenti di crisi ma passano. Non lo sai cosa puo' riservarti il futuro.
Il mito del successo è una puttanata, una vita sensata non ha nulla a che fare con quello, nonostante un sacco di coglioni intrisi di ideologia neoliberista non facciano che ripetercelo dalla mattina alla sera su tv, giornali e social
Come stai adesso.
Ho venticinque anni e mi rispecchio in tutto il contenuto della lettera, parola per parola.
Il ragazzo in questione ci ha preso in pieno (non che fosse così difficile da dedurre): il futuro sarà sempre peggio. Nel frattempo la cattiveria della società si è ancor più inasprita; abbiamo superato una pandemia, ovvero il periodo - paradossalmente - migliore di questi ultimi anni.
La crudeltà gratuita da parte degli altri, continue pretese di andare avanti con il teatrino di: “se ti impegni vedrai che ce la fai”.
Cos’avrei fatto? Ognuno ha i propri limiti, ed io ho raggiunto il mio.
Una persona sana di mente non si sveglia la mattina intenzionata a mollare tutto su due piedi: se arriva anche solo a pensare determinate cose è proprio perché è stufo marcio di una società tossica come la nostra, stile giapponese: meritocrazia inesistente in un sistema tra i più capitalisti che ci siano; l’anziano ha automaticamente ragione e tu, sbarbato di 20-30 anni, sei un delinquente fancazzista se non trascorri i successivi quarant’anni della tua vita a lavorare per quattro pugni di riso al mese.
A 25 anni senti i tuoi amici di una vita parlare di mettere su famiglia, discorsi da far venire il latte alle ginocchia, altro che depressione!
Ma non è propriamente colpa loro, o meglio: non lo è al 100%. Il sistema di cui tutti - che ci piaccia o meno - abbiamo la fortuna o sfortuna di fare parte, è riuscita nel suo intento: lavaggio del cervello a otto/nove persone su dieci; tutto questo si ripercuote nelle relazioni sociali, sul lavoro, in banca, al supermercato, alle poste, in ogni singolo angolo di un Paese bigotto e retrogrado fino al midollo.
Siamo all’alba del 2024 e l’unico sussidio degno di nota è stato artatamente abolito da una classe politica che prima si rassicura il beneplacito dei pecoroni creduloni, parlando di immigrazione, tasse, burocrazia e quant’altro, per poi lasciarti con le chiappe piantonate in terra.
Siamo nel 2024 e si continua a chinare la testa, a leccare i piedi dei propri padroni, etichettati come salvatori per quei 500 euro al mese che ti elargiscono a fine mese.
Siamo nel 2024 e se, indicativamente, hai tra i quindici ed i trent’anni e non ti devasti l’organismo il Sabato sera al pub od in discoteca vieni visto come un menomato mentale, un soggetto da evitare come la peste bubbonica.
Siamo nel 2024, anno in cui sono in corso sempre più ipocriti tentativi di sensibilizzare la società circa lo scempio che il sistema stesso ha creato, mettendo due pesi su due rami della bilancia; e la persona media ti snobba se non rispecchi standard già pre impostati.
Nel nome del politically correct stanno distruggendo la speranza di intere generazioni. I più piccoli di me sono straordinariamente scaltri da un lato e consci dall’altro: perfettamente consapevoli di cosa accade loro intorno, stentano comunque a togliersi le fette di salame dagli occhi, in quanto hanno paura di dire la verità. È un peccato, no? E sarà sempre peggio.
Personalmente il mio cervello ancora non mi ha dato quel lapsus necessario per commettere materialmente qualcosa di tanto nefasto quanto il suicidio, ma il pensiero sussiste da anni, ormai.
Non sono - e mai sarò - in grado di cambiare anche solo un pezzo di terra di questo mondo da solo, indi per cui tanto vale rassegnarsi ed aspettare il punto di non ritorno. Nemmeno io ho intenzione di lottare una vita intera salvo giungere a ridicoli compromessi per accontentare un popolo che mi ha sempre condannato a prescindere da quello che facessi o dicessi.
Mi raccomando, miei carissimi coetanei fieri di lavorare dodici ore al giorno per 1.000-1.500 miseri euro, arrivate anche solo a quarant’anni senza energie né fisiche né mentali e con il corpo di un novantenne per poi farvene altri trenta e percepire una pensione che non vi restituirà neanche lo 0.1% dei futili sacrifici che avrete fatto.
Vi guarderò dall’Altro Mondo (per chi ci crede, personalmente mi riservo il beneficio del dubbio, da buon agnostico quale sono) - in quanto sarò due metri sotto terra già da parecchio tempo.
Avanti tutta.
Ciao. Ti parlo da coetaneo.
Condivido ogni parola che hai scritto.
Ti dirò una cosa, che ti sembrerà una enorme banalità (ma che non è): il suicidio non è la soluzione.
I boomer (l'attuale classe dirigente) se ne fregano dei giovani. Liquidano le questioni importanti con il solito "eeh ma io alla tua età, o il vecchio classico"i giovani non hanno voglia di lavorare ".
La verità è che viviamo tempi duri (ce ne sono stati di peggiori), e siamo in una situazione di incomunicabilità tra generazioni.
Per questo poi vengono eletti governi come quelli che abbiamo adesso.
Purtroppo è così, la classe dirigente è penosa, ma noi ce la faremo.
La nostra sofferenza ci renderà più forti.
Stay strong brother.
Le tue parole andrebbero scolpite nel marmo di qualche monumento.
Un discorso intriso di verità.
Parole sante. Te lo dice un 26enne che lavora per 5 euro l’ora e che va avanti per inerzia senza un cane di amico, senza relazioni e senza aver mai avuto una donna.
Ciao, non ti conosco e non so chi sei, ma da molte cose che hai scritto, sembra che sia stato io a scrivere. Io ho 32 anni, 7 in più di te, ma entrambi vediamo la realtà allo stesso modo. Anche io come te spesso mi sento un pesce fuor d'acqua in questa società. La prima cosa che uno ti chiede quando ti incontra é "lavori?" oppure "come va il lavoro?". Ma che diamine di mondo è questo?? Io vedo un sacco di gente che sembrano l'una la fotocopia dell'altra, sembra che ragionino tutti solamente secondo canoni pre-impostati. Me ne accorgo con gli amici, me ne accorgo con la gente in generale. A 32 anni non lavori, magari neanche per colpa tua, e vieni etichettato come un fallito/emarginato, quando magari io e te abbiamo molti più talenti di tutti questi che ci giudicano messi assieme. Però loro sono stati cresciuti con la mentalità lavoro, casa, famiglia, e se raggiungono questi obiettivi sono felici, o meglio pensano di esserlo, perché appunto loro non sanno vedere oltre. Eppure io li osservo e a me non sembrano persone felici, ma solo imprigionate dentro uno schema ben preciso. Io non voglio venire qui a dire che nessuno deve lavorare, perché altrimenti il mondo non andrebbe avanti e il paese dei balocchi so bene che non esiste. Ma è come questa società che concepisce il lavoro, che è tremendo. Tantissime ore settimanali, ambienti tossici, competitivi, ritmi frenetici, e tutto questo per cosa?? Qual'è lo scopo di tutto questo?? Ma lo sanno che la vita è una sola e che è breve? Ogni volta che esco con gli amici, ormai i discorsi sono monopolizzati su come va il lavoro, sui problemi di vita e si è persa la spensieratezza e la voglia di stare assieme, perché come hai detto bene tu, tutto questo si riflette anche nelle relazioni sociali. Gente che è talmente stressata dalla vita, che automaticamente diventano dei menefreghisti spenti e tristi, che a volte nemmeno rispondono ai messaggi perché troppo presi dalla loro vita schematica. La nostra generazione dai 35 anni in giù, ma quanto è mediocre a livello di amicizie e rapporti umani?? Non saranno tutti così, ma parecchi si. Ah, e come dici tu, se l'unico divertimento è andare nei pub a bere il sabato sera, evidentemente lo si fa per scappare da questa realtà, pensa che tristezza. Siamo talmente tristi che sui social condividiamo le storie con foto dei bicchieri di spritz per far vedere agli altri che ci divertiamo, pensa quanta tristezza, melensaggine e stupidità in tutto questo. Comunque anche se spesso mi faccio prendere dallo sconforto, nemmeno io voglio suicidarmi. Dobbiamo cercare di resistere , perché la vita è breve, è dura, ma a volte anche imprevedibile, e tanto sappiamo che prima o poi dovremmo morire tutti un giorno, quindi tanto vale provare a starci in questo caos di mondo e provare a lottare, sperare e sognare, anche se sembra che tutto intorno vada a rotoli. Non può andar sempre tutto male, prima o poi dovrà pur esserci un raggio di sole anche per noi, e nonostante la maggior parte della gente non la pensi come noi, non è detto che per forza siamo noi quelli sbagliati. Ti saluto, e ti auguro il meglio dalla vita. Speriamo arrivi una rivincita anche per quelli come noi
@@gianbetti1896 Sono rimasto colpito da quello che hai scritto e mi piacerebbe tanto conoscere gente come te e magari fare gruppo. Hai proprio ragione, perché la prima domanda che si fa "è tutto bene a lavoro?" Non ti chiedono nemmeno come stai........
Pensiamo di essere più svegli di un cane o di un lupo, ma almeno loro sanno fare branco, condividendo obiettivi comuni. L'uomo è un animale sociale? La più grande stronzata mai detta: l'essere umano, almeno se consideriamo la società occidentale, è una creatura profondamente egoista ed individualista....questa è la realtà. Spesso mi chiedo che senso abbia, alzarsi la mattina e avere la tentazione di schiacciare l'altro, dimostrando di essere più bravo, più sveglio o intelligente. A me non interessa tutto questo, vorrei solo vivere in pace, senza il pensiero che qualcuno voglia fregarmi
Carissimo Michele
condivido perfettamente ogni tua parola anche se di differente generazione.
Oramai questi siamo, divisi in generazione dove nessuno ascolta e ti guarda negli occhi.
Se ti avessi conosciuto prima ti avrei detto che " tra uccidere e morire io scelgo ogni giorno la vita"
con le sue incognite ma con la speranza di un nuovo giorno luminoso e la curiosità di scoprire cosa succederà domani.
Falcone diceva che il coraggioso muore una sola volta mentre il fifone muore piú volte al giorno.
Il coraggio non sta nel non avere paura di fare una cosa ma farla nonostante la paura.
Tu sei un coraggioso!
Spero dal profondo del mio cuore che tu abbia trovato il tuo angolo di paradiso e che la tua anima brilli di luce e ti senta sicuro e protetto tra le braccia del Padre.
R.I.P. e che la terra ti sia lieve.💐
Carmen
Non è assolutamente questo il mondo che mi doveva essere consegnato
De André fece una splendida canzone, preghiera in gennaio, con tutto il cuore spero sia una realtà, e non solo una magnifica poesia. La vita è ingiusta.
oggi andrò a trovare quel ragazzo…
Ammiro il coraggio del ragazzo... Io non voglio lasciare la mia famiglia in un ulteriore trauma... Vado avanti solo per loro... Anche se sono un peso...
Rivolgiti ad uno psicoterapeuta: lui ti aiuta (a me ha aiutato).
@@giabu7757 e ne sei uscito?
Lascia perdere quella voce che tanti sentono... voce che vuole distruggervi... voce bugiarda...
Tu sei prezioso.
Il mio peso somo stati propio i genitori alcolizzarti e psicopatici e che mi hanno lasciato per strada a 3 anni e quindi rapito e abusato...voi avete una fortuna ad avere dei genitori sani che nemmeno vi immaginate
Per la mia esperienza posso consigliare di adottare un animale domestico.
A me ha aiutato molto.
Gli animali hanno un'amore incondizionato e ti scaldano il cuore anche nei momenti peggiori.
Un abbraccio e una carezza (purtroppo virtuale) a tutte quelle persone che soffrono.
Parole che dovrebbero suonare forte perché raccontano una verità scomoda da digerire
La gente ripete ogni giorno che la vita è un dono, che dovremmo essere grati di essere al mondo e che dovremmo pensare sempre positivo. Per farlo però dobbiamo avere qualcosa che ci dia anche un falso barlume di speranza, di gioia, di affetto... Tutto ciò che abbiamo davanti è una vita di sacrifici per ottenere il minimo indispensabile per sopravvivere.. non si è mai abbastanza in nulla.. non c'è più nulla che dia un motivo per essere felici.. c'è chi sta peggio si.. ma se devo basare la mia vita su chi è messo peggio di me allora.. le prospettive sono veramente buie e deludenti
probabilmente è anche il clima di alta competizione che si è creato nella società...questo non sentirsi mai abbastanza...non essere mai al top....ma in realtà l'essere umano ha bisogni molto più semplici dell'essere al top, sarebbe utile quindi riprendere certi valori antichi e riportarli in quest'epoca tanto moderna quanto vuota
non dico ci sia il paradiso fuori dall'italia ma perlomeno si vive dignitosamente ma non è facile andarsene
@@simone1997ita un cazzo, la vita e dura per tutti. Ci sono poveri in tutto.
La vita non è un dono. Non lo è mai stata, è solo una convinzione malata indottrinata dall'ipocrisia cristiana.
Nonostante la mia "tenera" età di 19 anni,lo capisco perfettamente;e anzi, credo che un po' tutti si rispecchino in lui. Trovare la chiave per galleggiare in un mondo del genere non è semplice,e chi non si accontenta alla fine sceglie di accontentarsi diversamente,arrivando a togliersi la vita. Ed è qui che ti chiedi:"Ma sarà davvero colpa mia,o è il mondo il problema?" Io penso che una società del genere non sia adatta per chi è più sensibile,più umano,più "debole". Lottate,lottate,ma uno di voi o io stesso questa partita la perde,è difficile trovare il colpevole..ma so di per certo che tutto lo schifo esistente non tutti lo tollerano,e chi purtroppo arriva a uccidersi,dimostra una grande forza oltre che una debolezza. Il grido d'aiuto lo ha lanciato Michele come anche molte altre persone,ci sono delle priorità da rivedere in senso umano,tanta gente si sente così e non mi stupirei se queste cose cominciassero ad avvenire molto più spesso del solito,in un pianeta dove per sopravvivere devi essere in un determinato modo,o comunque le emozioni e le parti più sensibili di noi vengono sminuite di continuo.
"tanta gente si sente così e non mi stupirei se queste cose cominciassero ad avvenire molto più spesso del solito"
Esatto, tu non sai quanta gente si suicidi, adesso hanno anche censurato la maggior parte delle notizie inerenti al suicidio anche di chi è senza lavoro o chi si suicida per altri motivi pesanti...
Comunque, non ti devi stupire, l'unica cosa da stupirsi, è il fatto che questo mondo giorno dopo giorno fa più schifo per colpa nostra.
E quando la causa del dolore sono io stessa? Cioè i miei pensieri, la mia mente che è bruciata, del fatto che non sono stabile, equilibrata, senza pensieri sensati, senza razionalità, senza capacità relazionali, disadattata, emarginata, criticata anche dalla famiglia... Che si fa? Se non posso contare su me stessa, né sugli altri perché nessuno capisce realmente qual è il mio problema, che si fa? Vorrei avere la forza di Michele di guardare ogni giorno la realtà in faccia e decidere serenamente di non volerne più far parte.
Ciao, curati. Sforzati, fai di tutto per lottare. Psicoterapia, volontariato. Se sei in vita, un motivo, a mio parere, c'è. Dovrà essere il destino e cause naturali a portarti via da questo mondo che, seppur Marcio, contiene tanta bellezza. Vivere è tutt'altro che scontato. Bisogna fare i conti col bene ed il male, che le giornate non sono tutte uguali. Piaccia o non piaccia è così. Buona vita. Ti auguro di cuore di trovare il tuo equilibrio, la capacità di lottare e di stare al mondo.
dovresti consultare uno psichiatra o uno psicoterapeuta, se dici che hai la mente bruciata...allora è un problema mentale
@@albis89 grazie... È così difficile
Ho fatto trent'anni la scorsa settimana, non mi è mai andato bene niente nella vita, sempre solo come un cane, le donne non mi calcolano, gli amici ormai sono ammogliati, il lavoro c'è e non c'è e se c'è non ci sono i soldi, ahhh come lo capisco sto ragazzo, anch'io mi sento di troppo, diverso. Purtroppo la dove ci sono i vincenti ci devono essere anche i perdenti.
Stessa situazione a 24 anni. Gli amici non esistono, quando le cose non vanno spariscono tutti. Tutti si accontentano pur di avere un partner.
Stessa situazione ma ho due anni in meno di te(28), penso che, ad un certo punto o trovi le motivazioni dentro di te per continuare a lottare, oppure ti lasci travolgere dagli eventi. La scelta è nostra, pillola rossa o pillola blu, accettare la Matrix o ritirarsi per sempre dai giochi.
Come va adesso?
@@teresapulvirenti Buonasera, abbastanza bene, grazie!
@@stefanocestaro8504 sono veramente felice per te!
Quando la tua vita è costellata da una serie di disgrazie, quando provi ad andare avanti e ricevi martellate sui denti, derisioni, nonostante tu stia cercando di impegnarti in qualcosa. Quando l'unica cosa che vorresti fare è stare dentro il letto e non uscirne mai, ma provi a sforzarti in tutti i modi per alzarti e provare ad avere una vita, ma c'è sempre costantemente qualcuno che ti dice che non sei adatto per quella cosa e ti giudica continuamente... Tutto ciò crea una grande frustrazione.
Non lasciarti condizionate dagli altri, sii forte e vivi, non arrenderti
@@sea8112grandissimo aiuto bro
Lettera bellissima ed estremamente vera... Io avrei solo aggiunto l' ultima cosa.... E cioè che la dignità, l' onestà, il rispetto, ormai non contano più nulla, anzi sono elementi che svantaggiano ulteriormente l'individuo.... Oggi conta solo il danaro... Se ne hai e se lo puoi spendere allora sei una bravissima persona, anche se tiranno, allora sei compreso dagli altri anche quando saresti da bacchettate, sei sempre giustificato e giustificabile, sei avvicinato sempre, anche se sei un fuorilegge.... allora anche un lavoro disonesto non ti pregiudica nulla nei riguardi dei rapporti con gli altri, anzi sei conteso da tutti, donne comprese....
Caso contrario invece, se sei solo una brava persona, onestà, corretta, rispettosa, ma non hai soldi da spendere sei messo da parte, facilmente bollato e soprattutto la gente approfitta di queste tue doti per prevaricatori, per relegati in secondo e terzo piano.... Ha perfettamente ragione il ragazzo della lettera quando dice che andando avanti sarà sempre peggio... Si arriverà ad un punto che ci ammazzeremo l' un l' altro
Quel punto purtroppo credo sia già arrivato, concordo con te comunque, non c’è più rispetto ed educazione tra vicini di casa, verso il prossimo, la dignità ce l’ha sotto i piedi la gente...è vergognoso.
Le donne soprattutto hanno cancellato quel poco di umanità, interessate solo ed esclusivamente ai soldi.
L'era del consumismo
Letta da Libero è ancora più straziante , arriva come una coltellata al petto
Carta molto emotiva . Spero che sia ricordato per molto tempo e eternità.
Ha ragione nella lettera . Molte persone cattive ingannano ai buoni e sono sadici li piace vedere soffrire ai deboli e buoni.
Questa lettera esprime la sofferenza di una persona che ha smesso di lottare, la causa non è il mondo crudele e sbagliato ma la carenza di persone al suo fianco che lo vedessero e che lo ascoltassero. Non si muore per la delusione ma per la solitudine.
probabile
Anche, io a 26 anni sono solo.
Non ce la faccio più sono stanca di pagare il male fatto dai miei familiari...ho cercato amici e la fede ma non riesco più a farcela e a fare " buon viso a pessima sorte "
generazione 80. purtroppo la mia
Ciao anche la mia ...Non ti dico che spasso.
@@augusto8285 Vogliamo parlare della mia? Anno 96... 23 anni appena compiuti...
Eh, ci aveva visto giusto in quanto al futuro.
Arrivare a trent'anni e capire che hai tenuto duro per niente, come scalare una montagna senza fine dove più sali e meno c'è ossigeno, davvero getta nella rabbia e nella rassegnazione.
Pelle d'oca...e lacrime interne..
Infatti questo mondo nn fa x me. E tra poco saluterò tutti.
Purtroppo Michele sul futuro ci ha preso in pieno. È una dimensione che sbeffeggia le ambizioni, insulta i sogni... la cosa più tremenda è che ogni sua sillaba si rivela realistica.
Ho letto tante volte la sua lettera e ho la sua età...sono nella stessa situazione e purtroppo capisco il suo gesto io vorrei avere il coraggio di fare lo stesso perché ormai non mi è rimasto più niente.
@@luchy91ca almeno tu hai una bella famiglia a quanto ho capito, i miei genitori mi detestano e vivere con loro mi ha fatto ammalare di ansia e depressione... sostegno zero
@@luchy91caVorrei farla finita soprattutto perché non trovo lavoro e non posso farmi una vita, quindi no non lavoro. Non smetto mai di cercare ma nessuno vuole darmi una possibilità.
@@luchy91ca ho buttato 5 anni per laurearmi e non ho mai lavorato perché non ho mai trovato niente, una volta non andava bene l'età, una volta perché non ho esperienza, sempre scuse. Sto messa male. Ho la nausea cronica e lo stomaco distrutto perché sono stanca di vivere così.
@@luchy91ca tanto è tutto inutile butterei solo soldi (che non ho assolutamente e nessuno può aiutarmi) e sicuramente rimarrei senza lavoro lo stesso. Spero solo di decidermi presto a prendere coraggio e farla finita. Ormai la mia non è più vita ma una tortura.
@@alepi1896 Sono anche io sulla vostra barca e da quello che so siamo veramente tanti😭Giorno dopo giorno perdi sempre di più la speranza fino a perdere proprio la voglia di vivere...triste realtà di un mondo ormai andato a rotoli🤦♂️
Non bisogna chiedere scusa a nessuno perché la colpa tante volte è proprio degli altri che non ci hanno capiti non ci hanno supportati non ci hanno aiutati
Purtroppo solo tu sai come ti senti, il sesto senso non esiste. Gli altri, ahimè, non possono farci nulla.
Mi sento vicina a questo ragazzo❤ riposa in pace
Quando arriverà il momento, userò questa lettera rispetto a scriverne una io. Lui ha parlato meglio di chiunque possa fare di questo secolo.
Amati.