Solleva nell'aria i corpi a sorsi di sole di EMILIO LA GRECA ROMANO Estate 2024

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  • เผยแพร่เมื่อ 26 ส.ค. 2024
  • Ritrai minaccioso il vento
    che solleva voci russe,
    il sangue e il sole delle bocche.
    Nel buran delle steppe e delle pianure,
    forte, urlante come colore vergine vivo,
    s'elevano fiocchi di bufere
    di neve e corpi d'amore.
    E veniamo dalla purga agli occhi,
    al freddo che l'umido gela,
    alla polvere di diamante,
    al gelido soffio sulle steppe,
    al cuore caldo nelle largure,
    entro vera e pura massa d'aria;
    nel vento che porta gelate
    nel canto antico del sole facile
    del cuore e della sinagoga.
    Un'altra è la luna, nella quiete,
    ogni sera sorge diseguale,
    ora ridente, non s'accora.
    Così conviene al cuore
    d'amore infantile e geniale,
    onirico e di fede.
    Nella restata età bellezza,
    nell'avventura d'affezione,
    il canto vivo del colore
    nel dolore e nella guerra.
    Sospesi entro mistica visione
    e svelante cromatica magia,
    stiamo amati, siamo bellamente amati.
    E portami via nel soffio del tuo buran,
    nelle gelide russe piazze,
    ma col colore di stagion di schiusa,
    senza fiamme di Sinagoga e persecuzioni,
    nella poesia dello Shtetl,
    fra arcaici riti e innamorati voli,
    la musica remota della Torah.
    Svela tua Bella a cuori solitari,
    tua travolgente esuberanza.
    A bravata fusione d'amore
    gioia del librarsi in cielo,
    entro trasbordar di volo
    di levità d'affetto
    e nel fondersi libertà nel veleggiare,
    con solo brillare d'implacabile
    astro rovente.
    Sciogli cuori nel vento delle steppe
    e delle pianure,
    negli spazi degli innamorati,
    solleva nell'aria i corpi a sorsi di sole,
    a chiara speranza di meridie,
    nel suono d'uguale melodia teammim,
    nella cantillazione orante,
    nel volo d'amore sulla sinagoga.
    Solleva nell'aria i corpi a sorsi di sole
    di Emilio La Greca Romano
    Estate 2024

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