Giorgione, se avessi avuto degli insegnanti come te a scuola, a quest'ora, sarei un docente universitario... Hai la capacità di spiegare cose complicate in maniera molto semplice. Non mi perdo neanche una tua lezione perchè ho il piacere di ascoltarti e imparare cose nuove che riguardano il ciclismo, sport che pratico da 10 anni, ne ho 45. Grazie per tutte le informazioni che dai a noi poveri mortali.
#giorgiorisponde Ciao Giorgio, seguo da tempo i video di GCN e tutti abbiamo capito per sommi capi la storia agonistica del tuo collega MARANGA, ti assicuro che i piccoli accenni che qualche volta inserisci nei video (come in questo) non fanno che alimentare la voglia di conoscerti meglio. Likes per tutti quelli che vogliono un video autobiografico del BRAMBO!!!!
Piacerebbe anche a me sentire Giorgione, ma non è facile se devi ancora metabolizzare il passato. Io ho cominciato a metabolizzare il mio dopo quasi trent'anni. Ammetto di essere un po' esagerato, ma tempo al tempo e magari avremo una grande storia da ascoltare!
Giorgio, stavolta mi hai insegnato molto. Interessantissimo. È la conferma che anche facendo tutto bene, chi è più fortunato per natura, ti batte. È una selezione naturale. 👍👍👍
Wooww! Cspita! Mi ero messo l'anima in pace prendendomi le mie colpe per non essere riuscito a diventare professionista, ma magari... nascendo trent'anni dopo...!!! Ahahah! A parte questo, grande Giorgione! GrazIe!!!
Video interessantissimo, davvero ben fatto. E buttiamoci lì anche una battuta: quindi anche nel ciclismo non solo nella vita la “durability” conta - o la potenza è nulla senza “controllo” 🤣🤣🤣
Molto utile, questi studi, anche se penso che sia più la fortuna di nascere campioni, e soprattutto la capacità di coltivare le proprie doti. È solo un mio parere personale. Bravo Giorgio
Complimenti che super lezione...molto interessante questo argomento ed in effetti spiega molte cose riguardo alle differenze tra i vari professionisti. Bravo Brambo. Attendiamo altre puntate a riguardo
Video molto didattico: così si capisce perché alcuni atleti spariscono dopo certe distanze o settimane di gara. Mi viene in mente Ulissi che dai 200 km in poi sparisce.
Ottimo video ed ottima spiegazione. Una piccola nota a Giorgio per il suo miglioramento continuo: la pronuncia comune di Joule è "giaul" sebbene la pronuncia corretta sia "giul" essendo il fisico inglese. Anche nel tomo I del libro universitario "Fisica" di Mazzoldi, Voci Nigro una nota spiega il perché della pronuncia.
#giorgiorisponde per quanto riguarda la mia esperienza (di pippa ciclistica vivente), quest'anno sto provando si ad introdurre lavori intensi alla fine, ma proprio per quello che hai detto tengo sempre una parte di qualità all'inizio da fresco. Giusto per fare un esempio, nella prima ora dell'uscita, faccio le mie due ripetute in soglia da 20', poi il resto dell'uscita è puro divertimento in Z2, magari assieme agli altri compagni, ed infine nell'ultima ora, metto un altra ripetuta in soglia e vedo quanto riesco a tenerla... a Maggio ti dico se ha funzionato 🤣 o se ho buttato tempo.
Ottimo video, interessante e chiaro...perché non fai una spiegazione di eventuali vantaggi-svantaggi e biomeccanica della pedalata con tacchette al mesopiede (frequente nel triathlon)? Ciao grazie
Sempre più convinto che l'istruzione delle scuole e università (tranne magnifiche eccezioni) sia un vero e proprio e provato fallimento umano! Giorgione ministro dell'istruzione, chi vota?? 😁👍
Ciao Giorgione, so che ne hai già accennato in episodi precedenti, ma vorrei chiederti se potessi trattare più nel dettaglio, con il beneficio dell'inventario, il discorso del "max fat burn" in relazione alla tipologia di allenamento. Magari con il supporto delle ricerche di Gallo, potreste far vedere due esempi di come un allenamento specifico (tabelle), su un pro ed un amatore (sempre che ci siano i dati), abbia spostato il picco max fat burn/W, alla destra del grafico, e contestualizzarlo ai risultati (di gara o test di laboratorio)? So che è una domandona, come menzionato del grafico, aiutare a sintetizzare ATP dai grassi (percorso metabolico lento) aiuta a preservare energia , quella da via aerobico degli zuccheri, per dosarla meglio quando serve, ma davvero non ci sono prove fondate su come allenare tutto questo? complimenti ancora per questa rubrica, personalmente una delle più affascinanti che avete (oltre a quella: "come fare a..") in gamba!
Allenare la zona 2 dovrebbe spostare la soglia anaerobica più in alto e quindi aumenterebbe l'uso dei grassi sui carboidrati anche a potenze più elevate, preservando i carboidrati per lo sprint finale. Fare test del lattato in corsa è possibile? Questo potrebbe aiutare a capire quanti carboidrati assumere e a che livello di durability si è durante le fasi cruciali della corsa?
L'intelligenza di Giorgio si vede nel commento al dato dei 4 watt e mezzo al minuto 6:30 Io insegno matematica e la capacitá di andare oltre al dato crudo, e calarlo nel contesto da cui emerge é davvero una dote fondamentale. Voto: 10
Gran bel video grazie! Come hanno fatto a stabilire chi è più preparato alla "resistenza alla fatica mentale"? Dato che non credo ci sia uno strumento di misura😅
Buonasera Giorgio, molto interessante L argomento ma da amatore come faccio a capire qual è il mio dato della durability prendendo come riferimento ad esempio interval. Icu?
#giorgiorisponde la tabella dei carboidrati è incrementale o assoluta? Cioè per uscita per dire di 5 ore un pro dovrebbe assumere 90gr di carboidrati ogni ora fin dall'inizio o a partire dalle 2 e mezzo?
Molto interessante... in realtà, penso che extrapolare i dati dalle competizioni, soprattutto passate rischi di sottostimare la durability del gruppo "meno vincente", in quanto si extrapola una potenza che è minore di quella massima potenzialmente esprimibile. Non è detto infatti che uno tiri a tutta anche gli ultimi kilometri se non si sta giocando la vittoria.
Adesso siamo curiosi di sapere la durability del Maranga. Solo che proporre la prova reale (misure prima e dopo 4 ore di simulazione gara) mi sembra sadismo puro... Non c'è modo di farlo smandruppando i dati storici di Strava?
#giorgiorisponde perché viene considerato il discorso tattico? Se un ciclista è bravo a "risparmiare" significa che dopo 3 ore potrà performare ad una certa intensità, e ne risentirà meno, perché avrà consumato meno kJ. Ma la durabilità viene valutato appunto sul consumo di kJ non sul tempo. Se una squadra è brava e riesce, per quanto si possa fare al giorno d'oggi, a portare il suo velocista all'arrivo abbastanza fresco, non significa che quel velocista ha una gran durability.
Giorgione, se avessi avuto degli insegnanti come te a scuola, a quest'ora, sarei un docente universitario... Hai la capacità di spiegare cose complicate in maniera molto semplice. Non mi perdo neanche una tua lezione perchè ho il piacere di ascoltarti e imparare cose nuove che riguardano il ciclismo, sport che pratico da 10 anni, ne ho 45. Grazie per tutte le informazioni che dai a noi poveri mortali.
#giorgiorisponde Ciao Giorgio, seguo da tempo i video di GCN e tutti abbiamo capito per sommi capi la storia agonistica del tuo collega MARANGA, ti assicuro che i piccoli accenni che qualche volta inserisci nei video (come in questo) non fanno che alimentare la voglia di conoscerti meglio. Likes per tutti quelli che vogliono un video autobiografico del BRAMBO!!!!
Piacerebbe anche a me sentire Giorgione, ma non è facile se devi ancora metabolizzare il passato. Io ho cominciato a metabolizzare il mio dopo quasi trent'anni. Ammetto di essere un po' esagerato, ma tempo al tempo e magari avremo una grande storia da ascoltare!
Il miglior canale per un appassionato di bici. Complimenti.
@Gerardo Caponigro grazie davvero! 🙏🏻
Giorgio, stavolta mi hai insegnato molto. Interessantissimo.
È la conferma che anche facendo tutto bene, chi è più fortunato
per natura, ti batte. È una selezione naturale. 👍👍👍
Wooww! Cspita! Mi ero messo l'anima in pace prendendomi le mie colpe per non essere riuscito a diventare professionista, ma magari... nascendo trent'anni dopo...!!! Ahahah! A parte questo, grande Giorgione! GrazIe!!!
Grande Brambo. Chiaro e esaustivo. Vado a detonare al primo cavalcavia👍
Ciao vi seguo da anni e vi trovo molto esaustivi come spiegazioni e contenuti nonché veramente simpatici...
Video interessantissimo, davvero ben fatto. E buttiamoci lì anche una battuta: quindi anche nel ciclismo non solo nella vita la “durability” conta - o la potenza è nulla senza “controllo” 🤣🤣🤣
Molto utile, questi studi, anche se penso che sia più la fortuna di nascere campioni, e soprattutto la capacità di coltivare le proprie doti. È solo un mio parere personale.
Bravo Giorgio
Il video che cercavo... Grazie 👍👍
Come al solito sei stato chiarissimo. Grazie ✌️
Complimenti che super lezione...molto interessante questo argomento ed in effetti spiega molte cose riguardo alle differenze tra i vari professionisti. Bravo Brambo. Attendiamo altre puntate a riguardo
Professor Giorgio Brambilla tanta roba ✊
Sempre interessante seguirti Giorgio... grazie
Video interessantissimo, il brambo sempre il nm1.
Grazie brambo
Esaustivo e preciso! grazie
Veramente bravo!
Video molto didattico: così si capisce perché alcuni atleti spariscono dopo certe distanze o settimane di gara. Mi viene in mente Ulissi che dai 200 km in poi sparisce.
Molto interessante e utile!
Ottimo video ed ottima spiegazione. Una piccola nota a Giorgio per il suo miglioramento continuo: la pronuncia comune di Joule è "giaul" sebbene la pronuncia corretta sia "giul" essendo il fisico inglese. Anche nel tomo I del libro universitario "Fisica" di Mazzoldi, Voci Nigro una nota spiega il perché della pronuncia.
Non mi sarei mai aspettato di trovare il Mazzoldi Nigro Voci su GCN Italia, ma eccoci qui
#giorgiorisponde per quanto riguarda la mia esperienza (di pippa ciclistica vivente), quest'anno sto provando si ad introdurre lavori intensi alla fine, ma proprio per quello che hai detto tengo sempre una parte di qualità all'inizio da fresco. Giusto per fare un esempio, nella prima ora dell'uscita, faccio le mie due ripetute in soglia da 20', poi il resto dell'uscita è puro divertimento in Z2, magari assieme agli altri compagni, ed infine nell'ultima ora, metto un altra ripetuta in soglia e vedo quanto riesco a tenerla... a Maggio ti dico se ha funzionato 🤣 o se ho buttato tempo.
Ottimo video, interessante e chiaro...perché non fai una spiegazione di eventuali vantaggi-svantaggi e biomeccanica della pedalata con tacchette al mesopiede (frequente nel triathlon)? Ciao grazie
L'ho sempre detto, per vincere devi partire forte e arrivare fortissimo, e puoi farlo solo se hai una grandissima durability
Bellissimo episodio
Molto interessante grazieeee! Io vengo dall atletica ,cosa cambia/alleno endurance
Sempre più convinto che l'istruzione delle scuole e università (tranne magnifiche eccezioni) sia un vero e proprio e provato fallimento umano!
Giorgione ministro dell'istruzione, chi vota?? 😁👍
Ciao Giorgione, so che ne hai già accennato in episodi precedenti, ma vorrei chiederti se potessi trattare più nel dettaglio, con il beneficio dell'inventario, il discorso del "max fat burn" in relazione alla tipologia di allenamento.
Magari con il supporto delle ricerche di Gallo, potreste far vedere due esempi di come un allenamento specifico (tabelle), su un pro ed un amatore (sempre che ci siano i dati), abbia spostato il picco max fat burn/W, alla destra del grafico, e contestualizzarlo ai risultati (di gara o test di laboratorio)?
So che è una domandona, come menzionato del grafico, aiutare a sintetizzare ATP dai grassi (percorso metabolico lento) aiuta a preservare energia , quella da via aerobico degli zuccheri, per dosarla meglio quando serve, ma davvero non ci sono prove fondate su come allenare tutto questo?
complimenti ancora per questa rubrica, personalmente una delle più affascinanti che avete (oltre a quella: "come fare a..")
in gamba!
Allenare la zona 2 dovrebbe spostare la soglia anaerobica più in alto e quindi aumenterebbe l'uso dei grassi sui carboidrati anche a potenze più elevate, preservando i carboidrati per lo sprint finale. Fare test del lattato in corsa è possibile? Questo potrebbe aiutare a capire quanti carboidrati assumere e a che livello di durability si è durante le fasi cruciali della corsa?
Ottimo e si aggiunge alla lista, l'ennesimo parametro in cui faccio schifo #vitellanzasoloatavola
L'intelligenza di Giorgio si vede nel commento al dato dei 4 watt e mezzo al minuto 6:30
Io insegno matematica e la capacitá di andare oltre al dato crudo, e calarlo nel contesto da cui emerge é davvero una dote fondamentale. Voto: 10
Gran bel video grazie! Come hanno fatto a stabilire chi è più preparato alla "resistenza alla fatica mentale"? Dato che non credo ci sia uno strumento di misura😅
Buonasera Giorgio, molto interessante L argomento ma da amatore come faccio a capire qual è il mio dato della durability prendendo come riferimento ad esempio interval. Icu?
si potrebbe anche fare un video sugli ultimi aggiornamenti
#giorgiorisponde la tabella dei carboidrati è incrementale o assoluta? Cioè per uscita per dire di 5 ore un pro dovrebbe assumere 90gr di carboidrati ogni ora fin dall'inizio o a partire dalle 2 e mezzo?
Da capire come fare a bruciare grassi ad alta intensità...
Preservando i carboidrati 👏
Ma non si rischiano più infortuni muscolari a fare lavori da stanchi?
Sarebbe interessante vedere un test di durability con il Maranga 😂😂😂
mitico Giorgio
Video interessante, incredibile il parametro Durability dei pro, praticamente partono a razzo ed arrivano a razzo.
Molto interessante... in realtà, penso che extrapolare i dati dalle competizioni, soprattutto passate rischi di sottostimare la durability del gruppo "meno vincente", in quanto si extrapola una potenza che è minore di quella massima potenzialmente esprimibile. Non è detto infatti che uno tiri a tutta anche gli ultimi kilometri se non si sta giocando la vittoria.
Grande Giorgio
Adesso siamo curiosi di sapere la durability del Maranga. Solo che proporre la prova reale (misure prima e dopo 4 ore di simulazione gara) mi sembra sadismo puro... Non c'è modo di farlo smandruppando i dati storici di Strava?
#giorgiorisponde perché viene considerato il discorso tattico? Se un ciclista è bravo a "risparmiare" significa che dopo 3 ore potrà performare ad una certa intensità, e ne risentirà meno, perché avrà consumato meno kJ. Ma la durabilità viene valutato appunto sul consumo di kJ non sul tempo. Se una squadra è brava e riesce, per quanto si possa fare al giorno d'oggi, a portare il suo velocista all'arrivo abbastanza fresco, non significa che quel velocista ha una gran durability.
Giorgione hai un libro sul quale studiare la scienza della bicicletta? Dacci qualche spunto dai! :)
Ancora un super video!!! Ma allora Giorgione, vista la tua durability, non saresti potuto diventare un uomo da pista? #giorgiorisponde
avrei voluto chiederlo io !
Bravi
Sei simpatico, sei preparato, le tue spiegazioni sono chiare...ma quando spieghi sei pesante come un libro di testo
1800...1400... questi numeri li ho solo per le cilindrate delle auto...
ps: io posso detonare già dopo la salita del corsello dei box... 🙂
Molto interessante, ma sul fatto che i prof riescono a "soffrire" di più rispetto agli amatori ho qualche dubbio... Ho fatto e visto cose...😆😆
perle di saggezza . quindi la durability si può definire come la ftp su più ore
Vista la grande differenza tra i giovani e i pro, escludi che "aiuti" farmacologici possano falsare i tests?
Si lo escludo, almeno per i dati raccolti negli ultimi 10 anni su professionisti professional e wt.