Ciao Eleonora, il tuo video lo trovo molto istruttivo soprattutto per chi come te sa che poi con la laurea in tasca dovrá andare a lavorare come dipendente. Ovviamente se uno è figlio di papá e gli vengono date risorse (per mettersi in proprio) e agganci fin da subito (per procurarsi i lavori) la strada è molto più in discesa. Io ho un caro amico che rientra in questa categoria e ti assicuro che lui rifarebbe architettura altre 100 volte perchè per lui è stato tutto molto semplice e soprattutto in un territorio (come quello in cui vivo) dove si ha poca concorrenza i guadagni arrivano per forza.
Il lavoro nel marketing è creativo? Potresti parlarne. Io ho un back ground ingegneristico e almeno in Italia non mi sembra che sia molto diverso da quello che hai descritto. Sono veramente pochi i creativi la stragrande maggioranza dei meri esecutori o dei semplici burocrati
Ciao Alberto, assolutamente sì! Io mi occupo di content marketing e campagne pubblicitarie, quindi produco immagini e video, penso al messaggio, e scrivo articoli. Ho parlato spesso del mio lavoro e del cambio da architettura a Marketing, ti linko un esempio ma ne trovi altri sul canale! th-cam.com/video/CPpaQO_F_ZA/w-d-xo.html
Purtroppo concordo con te, questa struttura estremamente gerarchica è presente anche in UK e Svezia, difatti sono molti gli architetti della mia generazione che stanno cambiando campo :)
Sentendoti parlare degli architetti mi è sembrato di sentir parlare dei ricercatori e di tutti i professionisti della ricerca: sfruttamento, poco rispetto per le idee, progetti da riscrivere e da ripetere dal principio, trattamento da "schiavetto" soprattutto per gli entry level. Fortunatamente negli anni sono riuscita a trovare un equilibrio, a dire no, e soprattutto a disilludermi dal "mito" del ricercatore, che da sempre immaginavo come la più illustre delle menti di un paese. Non conosco molto la realtà degli architetti ma in Francia sembrano essere abbastanza soddisfatti, ma sempre e comunque stressati a livello di ore supplementari, nottate passate in studio etc. Comunque sia , la situazione mi sembra pari pari a quella dei professionisti della ricerca: in ritardo agli afterwork perché finisci tardi, niente weekend programmati perché nel fine settimana spesso lavori, niente cene fuori e spese in eccesso perché ti pagano male 😢
Ciao Eleonora. Mi ha molto colpito questo video perché sembra che più della realtà svedese tu stia parlando della peggiore realtà italiana. Una realtà fatta di stipendi da fame, continui compromessi, la perenne spada di Damocle sulla testa di poter perdere il posto, sfruttamento e tante altre orribili cose. Pensavo che la realtà scandinava in generale e svedese in particolare fosse molto più sidacalizzata di quella italiana, e anche senza arrivare alla vertenza i datori di lavoro nordeuropei fossero molto più interessati al benessere sul posto di lavoro, alla crescita professionale dei dopendenti e al rapporto umano in azienda, ma vedo che purtroppo così non è! Veramente mi hai aperto un vaso di pandora che non avrei mai pensato, posso chiederti se nel marketing hai notato tutti gli orrori del mondo dell'architettura? Ti ringrazio tantissimo!
Ciao Leonardo, grazie del commento ❤️ purtroppo la realtà del lavoro in architettura ha molte similitudini in tutto il mondo - ovviamente in Svezia gli stipendi sono più alti e c'è più tutela che in Italia, ma lo stipendio è comunque basso, gli straordinari un dovuto, e il rischio di disoccupazione sempre dietro l'angolo. Per un locale sicuramente è più facile cambiare lavoro e trovare di meglio, ma per noi expat la situazione che ho vissuto io è più o meno la norma. Per quanto riguarda il benessere dei junior Architects, credo proprio siano casi rarissimi in cui ci si interessa della loro crescita e benessere.
In marketing sto cento volte meglio :) ne ho parlato in diversi video, forse questo è uno degli ultimi ma ne trovi altri nel canale th-cam.com/video/CPpaQO_F_ZA/w-d-xo.html
Inoltre aggiungo che se cerchi in rete troverai tanti architetti nel mondo che stanno iniziando a lamentarsi e denunciare questa carriera deprimente. Ecco un articolo in inglese www.re-thinkingthefuture.com/architectural-community/a7027-the-struggles-of-being-an-architect/
@@PilgrimInSvezia Grazie mille Eleonora per avermi risposto, ho scoperto da pochissimo il tuo canale ma è per me una miniera d'informazioni su un mondo che percepivo molto diverso da quello che è.
L' Architettura è una passione e non si studia per fare soldi almeno che non sei uno dei pochissimi fortunati che ha un grande talento e apre lo studio proprio. Se avevi passione è sei diventato uno dei 50 architetti dello studio e lo vedi come un lavoro noioso diventa un mestieraccio come dici tu. Se vuoi un lavoro che ti fa guadagnare bene con meno sforzo è meglio fare altro. Oggi un tiktoker che non ha nemmeno la terza media prende 10-20k al mese alla faccia di chi ha passato una vita a studiare architettura.
Non sono d'accordo. Questa storia del "sacrificio per l'architettura' deve finire di modo tale che si smetta di sfruttare i professionisti con anni di studio ed esperienza alle spalle. L'architettura è prima di tutto un lavoro - che sicuramente si può fare con passione, ma deve avere la giusta retribuzione, i giusti orari di lavoro, e trattamenti rispettosi in studio (cosa che manco avviene in Italia). Comunque io come tanti altri se avessi saputo che degrado mi aspettava avrei sicuramente studiato altro, qualsiasi laurea sarebbe stata retribuita con un lavoro più dignitoso delle cose che ho sentito sugli studi italiani.
@@PilgrimInSvezia grazie per la tua testimonianza, condivido ogni aspetto di ciò che hai descritto, lo vivo anche io da architetto assunta in uno studio.
Grazie Eleonora per questo bellissimo video. Mi dispiace molto che, dopo avere ottenuto la laurea e conseguito il master in architettura, tu non abbia potuto svolgere la professione di architetto a causa delle retribuzioni basse e della poca considerazione professionale. Anche in Italia questo problema é molto sentito, sia che si tratti di architetti, di giovani avvocati ...., che sono retribuiti veramente pochissimo, mentre gli ingenieri, medici, professori universitari. sono pagati di più...un pó come in Svezia, e questo é un peccato perché la laurea in architettura dovrebbe essere un fiore all'occhiello. Comunque in Italia non sono solo gli architetti ad avere le retribuzioni basse: é il sistema Italia che é malato nel suo complesso e i sindacati hanno le loro colpe. Comunque sono contenta che sei riuscita a trovare un posto di lavoro importante che ti gratifica in ogni senso. Grazie per questo bel video molto interessante.
Video interessante, grazie Eleonora 😊
Ciao Eleonora, il tuo video lo trovo molto istruttivo soprattutto per chi come te sa che poi con la laurea in tasca dovrá andare a lavorare come dipendente. Ovviamente se uno è figlio di papá e gli vengono date risorse (per mettersi in proprio) e agganci fin da subito (per procurarsi i lavori) la strada è molto più in discesa. Io ho un caro amico che rientra in questa categoria e ti assicuro che lui rifarebbe architettura altre 100 volte perchè per lui è stato tutto molto semplice e soprattutto in un territorio (come quello in cui vivo) dove si ha poca concorrenza i guadagni arrivano per forza.
Il lavoro nel marketing è creativo? Potresti parlarne. Io ho un back ground ingegneristico e almeno in Italia non mi sembra che sia molto diverso da quello che hai descritto. Sono veramente pochi i creativi la stragrande maggioranza dei meri esecutori o dei semplici burocrati
Ciao Alberto, assolutamente sì! Io mi occupo di content marketing e campagne pubblicitarie, quindi produco immagini e video, penso al messaggio, e scrivo articoli. Ho parlato spesso del mio lavoro e del cambio da architettura a Marketing, ti linko un esempio ma ne trovi altri sul canale! th-cam.com/video/CPpaQO_F_ZA/w-d-xo.html
Purtroppo concordo con te, questa struttura estremamente gerarchica è presente anche in UK e Svezia, difatti sono molti gli architetti della mia generazione che stanno cambiando campo :)
Sentendoti parlare degli architetti mi è sembrato di sentir parlare dei ricercatori e di tutti i professionisti della ricerca: sfruttamento, poco rispetto per le idee, progetti da riscrivere e da ripetere dal principio, trattamento da "schiavetto" soprattutto per gli entry level. Fortunatamente negli anni sono riuscita a trovare un equilibrio, a dire no, e soprattutto a disilludermi dal "mito" del ricercatore, che da sempre immaginavo come la più illustre delle menti di un paese. Non conosco molto la realtà degli architetti ma in Francia sembrano essere abbastanza soddisfatti, ma sempre e comunque stressati a livello di ore supplementari, nottate passate in studio etc. Comunque sia , la situazione mi sembra pari pari a quella dei professionisti della ricerca: in ritardo agli afterwork perché finisci tardi, niente weekend programmati perché nel fine settimana spesso lavori, niente cene fuori e spese in eccesso perché ti pagano male 😢
Ciao Eleonora. Mi ha molto colpito questo video perché sembra che più della realtà svedese tu stia parlando della peggiore realtà italiana. Una realtà fatta di stipendi da fame, continui compromessi, la perenne spada di Damocle sulla testa di poter perdere il posto, sfruttamento e tante altre orribili cose. Pensavo che la realtà scandinava in generale e svedese in particolare fosse molto più sidacalizzata di quella italiana, e anche senza arrivare alla vertenza i datori di lavoro nordeuropei fossero molto più interessati al benessere sul posto di lavoro, alla crescita professionale dei dopendenti e al rapporto umano in azienda, ma vedo che purtroppo così non è! Veramente mi hai aperto un vaso di pandora che non avrei mai pensato, posso chiederti se nel marketing hai notato tutti gli orrori del mondo dell'architettura? Ti ringrazio tantissimo!
Ciao Leonardo, grazie del commento ❤️ purtroppo la realtà del lavoro in architettura ha molte similitudini in tutto il mondo - ovviamente in Svezia gli stipendi sono più alti e c'è più tutela che in Italia, ma lo stipendio è comunque basso, gli straordinari un dovuto, e il rischio di disoccupazione sempre dietro l'angolo. Per un locale sicuramente è più facile cambiare lavoro e trovare di meglio, ma per noi expat la situazione che ho vissuto io è più o meno la norma. Per quanto riguarda il benessere dei junior Architects, credo proprio siano casi rarissimi in cui ci si interessa della loro crescita e benessere.
In marketing sto cento volte meglio :) ne ho parlato in diversi video, forse questo è uno degli ultimi ma ne trovi altri nel canale th-cam.com/video/CPpaQO_F_ZA/w-d-xo.html
Inoltre aggiungo che se cerchi in rete troverai tanti architetti nel mondo che stanno iniziando a lamentarsi e denunciare questa carriera deprimente. Ecco un articolo in inglese www.re-thinkingthefuture.com/architectural-community/a7027-the-struggles-of-being-an-architect/
@@PilgrimInSvezia Grazie mille Eleonora per avermi risposto, ho scoperto da pochissimo il tuo canale ma è per me una miniera d'informazioni su un mondo che percepivo molto diverso da quello che è.
L' Architettura è una passione e non si studia per fare soldi almeno che non sei uno dei pochissimi fortunati che ha un grande talento e apre lo studio proprio. Se avevi passione è sei diventato uno dei 50 architetti dello studio e lo vedi come un lavoro noioso diventa un mestieraccio come dici tu. Se vuoi un lavoro che ti fa guadagnare bene con meno sforzo è meglio fare altro. Oggi un tiktoker che non ha nemmeno la terza media prende 10-20k al mese alla faccia di chi ha passato una vita a studiare architettura.
Non sono d'accordo. Questa storia del "sacrificio per l'architettura' deve finire di modo tale che si smetta di sfruttare i professionisti con anni di studio ed esperienza alle spalle. L'architettura è prima di tutto un lavoro - che sicuramente si può fare con passione, ma deve avere la giusta retribuzione, i giusti orari di lavoro, e trattamenti rispettosi in studio (cosa che manco avviene in Italia).
Comunque io come tanti altri se avessi saputo che degrado mi aspettava avrei sicuramente studiato altro, qualsiasi laurea sarebbe stata retribuita con un lavoro più dignitoso delle cose che ho sentito sugli studi italiani.
@@PilgrimInSvezia grazie per la tua testimonianza, condivido ogni aspetto di ciò che hai descritto, lo vivo anche io da architetto assunta in uno studio.
Grazie Eleonora per questo bellissimo video. Mi dispiace molto che, dopo avere ottenuto la laurea e conseguito il master in architettura, tu non abbia potuto svolgere la professione di architetto a causa delle retribuzioni basse e della poca considerazione professionale. Anche in Italia questo problema é molto sentito, sia che si tratti di architetti, di giovani avvocati ...., che sono retribuiti veramente pochissimo, mentre gli ingenieri, medici, professori universitari. sono pagati di più...un pó come in Svezia, e questo é un peccato perché la laurea in architettura dovrebbe essere un fiore all'occhiello. Comunque in Italia non sono solo gli architetti ad avere le retribuzioni basse: é il sistema Italia che é malato nel suo complesso e i sindacati hanno le loro colpe. Comunque sono contenta che sei riuscita a trovare un posto di lavoro importante che ti gratifica in ogni senso. Grazie per questo bel video molto interessante.