Io sono uno studente al primo anno di medicina, onestamente nutro forti dubbi per questa facoltà, provengo da un liceo artistico, sono cresciuto quindi applicando sempre molto la creatività. Nel corso degli anni mi sono appassionato allo sport, all'alimentazione e da lì , attraverso tanti giri, sono arrivato a medicina. Adesso però non mi sento pienamente soddisfatto, anzi, sono più i giorni in cui mi lamento e sbuffo che quelli in cui mi sento soddisfatto. Paradossalmente va tutto bene, entrato al primo tentativo nella mia prima scelta, i primi esami tutti passati con ottimi voti al primo tentativo, ma non mi sento IO. Purtroppo la scuola non ci aiuta a scegliere un percorso, veniamo accompagnati con la manina fino all'ultimo giorno di superiore e poi ci tirano un calcio e ci lasciano dispersi in un mare di informazioni e possibilità; da lì poi bisogna capire il percorso giusto e se lo si sbaglia, avere la lucidità, il coraggio e la volontà di cambiare, soprattutto se ci si trova nella FANTOMATICA medicina
Si è vero..purtroppo, spesso, non si fanno scelte realmente consapevoli. Considera però che i primi anni di medicina sono solo nozioni (spesso utili solo per passare l'esame e non per la futura pratica medica)..il bello viene dopo
Oltre ad essere un chirurgo bravissimo, la ricorderò e la sceglierò sempre per la sua onestà e la sua umiltà. Mi ricordo che volevo pagarla sunto dopo l'intervento e lei mi disse "lo farà al controllo, non diventiamo né più ricchi né più poveri". Dio la benedica per ciò che fa e per come lo fa. ❤
@@fabiofiliacimaxillofacciale sono quella paziente che aveva un dente del giudizio sul palato tolto a maggio 2019 ai parioli e che non sapeva compilare gli assegni :-) 😀
Da medico posso dire che questo video rappresenta un pericolo per i giovani studenti in medicina. Un conto è dire che la strada per diventare medico è piena di ostacoli e che la professione medica è tosta, un altro conto è dire 'lascia stare'. Tra l'altro lei è molto seguito dagli studenti perciò credo che questi contenuti non facciano altro che mandare in crisi studenti che stanno già affrontando il loro caos personale causato dalla difficoltà degli studi e dalle mille incertezze. La professione medica può essere splendida e si può declinare in infiniti modi; sta al singolo sapere che strada prendere. Bisogna cercare di non avere la testa piena per fare questo lavoro ma lasciare andare. Fidatevi non demordete, il lavoro del medico può essere bellissimo, dare tante soddisfazioni e paga anche bene in molti casi. Un saluto
Caro Paolo Certamente la professione del medico è bella, non posso negarlo, del resto nel video dico che "..lo faccio con passione, mi piace moltissimo.." (5:37) Permettimi di fare alcune considerazioni che faccio nel video, riportando però dati reali: - Il rapporto medico paziente, per mille motivi che non è mia intenzione esporre in questa sede, si è inesorabilmente incrinato (Basti pensare che ogni anno i medici subiscono circa 35.000 denunce per presunti casi di malasanità, dato in aumento costantemente di circa l'8% ogni anno) - Sicuramente che medicina non sia una facoltà così allettante lo dimostra il sempre DEcrescente numero di partecipanti ai test di ingresso. - Che la sanità pubblica non stia cercando di ampliare la propria cerchia di specialisti, tutt'altro, lo dimostra il fatto che ogni anno vanno in pensione più medici di quanti ne siano disponibili per rimpiazzarli o che le nuove assunzioni siano bloccate (o avvengano con estrema lentezza) non ricordo più neanche da quanti anni. - I problemi nell'attività (sicuramente di più in ambito chirurgico) sono il pane quotidiano di ogni medico. Non sempre gli interventi o le terapie danno un buon esito o non creano problemi. Te lo dice uno che a febbraio del 2020 correva in scooter, fregandosene di semafori, municipale e limiti di velocità (alle 4 di notte) per riportare in sala un paziente con un importante sanguinamento in atto, il tutto attaccato al telefono chiamando il trasfusionale, laboratorio analisi, anestesista, aiuto ecc (per carità, non è la normalità, ma sono cose che possono succedere) - L'impegno è obbligatorio e costante. Scusami ma durante la specializzazione avevo un monte ore mensile che faceva impressione, sono riuscito a totalizzare 311 ore di presenza in 31 giorni. Diventato specialista, i primi anni, rimanevo uno dei pochi a coprire la sala operatoria il pomeriggio-sera, visto che ero uno degli ultimi arrivati. Sono costretto, a volte, a sacrificare il tempo che potrei trascorrere con le mie figlie per interventi slittati, saltati, cene abbandonate perchè reperibile per il pronto soccorso, appuntamenti mancati.. - Per quanto riguarda il lato economico, perdonami ma per le responsabilità che abbiamo ed i rischi che corriamo sono pochi i soldi che arrivano a fine mese. Soprattutto sono di poco superiori a chi, in ambito sanitario, svolge la mansione di amministrativo e, con tutto il rispetto, c'è una gran bella differenza. Ovviamente è differente se si esegue attività privata ma, comunque, è ulteriore lavoro da aggiungersi alle 38 ore settimanali. - Se ce ne fosse bisogno, a supporto della NON buona "salute" dei medici italiani, ti cito una ricerca dall'European General Practice Research Network che ha riscontrato un nostro livello di stress quasi doppio (43%) rispetto alla media dei colleghi europei (22%). Il burnout è più che una realtà. Qui non si mette in discussione se sia bello o meno esercitare la professione del medico ma solo se ne valga la pena per i motivi che ti ho elencato e per gli altri che saprai. Perdonami ma dire che fare il medico è "tosto" lo trovo estremamente riduttivo. Si è vero sono molto seguito da giovani medici ma se hanno visto anche un solo mio video dei 140 che ho caricato nel corso degli anni, mi auguro abbiano notato quanto entusiasmo e dedizione abbia verso il mio lavoro ed i "miei" pazienti. Non vorrei sembrarti cinico ma: Se un futuro medico decide di non seguire la sua passione per un mio video di 6 minuti (in cui espongo le problematiche "comuni") probabilmente non era una sua vera passione e credo di fargli un favore nel farlo desistere. (Sono sicuro che tu capirai il senso di queste mie ciniche parole) Mi permetto di precisare che di questi argomenti te ne parla una persona che non ha avuto il minimo problema nella sua carriera; vuoi per fortuna, per l'impegno o le capacità..eseguo la mia attività assistenziale, in una struttura pubblica, esattamente dal giorno successivo la mia specializzazione, ho un'attività pubblica e privata che mi rendono entusiasta ma, per quanto a me sia andato tutto bene (e spero continui così), non posso non vedere quello che mi accade intorno.
@@fabiofiliacimaxillofacciale Dottor Filiaci intanto mi scuso se le sono sembrato un po' veemente nel mio primo messaggio. Comprendo tutti questi punti da lei elencati e nutro una stima onesta nei suoi confronti. Condivido tutto, davvero. Io faccio l'anestesista e conosco i carichi di lavoro a cui siamo esposti e a cui sono esposti soprattutto gli specializzandi. In Italia c'è uno sfruttamento del medico incredibile e lo sforzo non è ripagato come dovrebbe. Mi permetta di dire però che questo vale per tantissime professioni in Italia, non solo per i medici. Il discorso medico legale ed 'emotivo' riguardante l'errore medico che lei cita sempre vale per tutte le specializzazioni ma in particolare per chirurghi e anestesisti. Quello che mi sento sempre di dire è che le strade sono infinite. Esistono tantissime realtà interessanti, tantissime specializzazioni e tante vie da percorrere. C'è anche l'estero. Conosco la realtà dell'umberto I e so il caos in cui verte. È per tutti questi motivi e altri che non sconsiglierei di fare il medico. Certo metterei anche io in guardia come lei e forse il suo 'sconsigliare' era solo un monito piuttosto che un vero e proprio consiglio. In ogni caso se tutti i chirurghi fossero come lei il mondo della medicina sarebbe migliore. Un caro saluto
@@paolorossi2029prima precisazione siamo colleghi quindi diamoci tranquillamente del tu La mia era solo una risposta punto per punto delle argomentazioni esposte nel video. Sicuramente lo sfruttamento medico è eccessivo. Riusciamo a sostenere carichi di lavoro enormi, che permettono di continuare la nostra attività assistenziale, senza far notare il numero di operatori sanitari che realmente servirebbero. Come in tante professioni ma la differenza macroscopica è che sempre meno è accettato che il medico sia un essere umano e che la medicina non sia completamente affidabile e non presenti risultati positivi nel 100% dei casi Comunque si..il mio era un invito a riflettere su una professione che nell'immaginario collettivo è quanto di meglio si possa aspirare ma la cui realtà è differente Anche io conosco molto bene la realtà del Policlinico lavorandoci. In tempi migliori ci sentiamo e ci andiamo a prendere un caffè 😉
Desidero ringraziarla per il suo impegno, la sua trasparenza e la disponibilità. Fortunatamente i pazienti così come i medici non sono tutti uguali. :)
Colgo l'occasione per chiederle gentilmente se l'intervento ai turbinati con radioterapia comporta obbligatoriamente l'anestesia generale? Inoltre le chiedo se fosse possibile riprendere già il lavoro nel giorno successivo all'intervento? Grazie infinite.
molto triste vedere questo video solo ora a 5 mesi dalla laurea, spesso penso e spero che questi sei anni siano i più brutti e che dopo sarà meglio, poi vedo queste cose...che tristezza
Sicuramente medicina non è esaltante.. soprattutto perché si lavora, quasi esclusivamente, sulla formazione teorica e molto poco su quella pratica. Ma con la specializzazione vedrai che sarà diverso L'entusiasmo lo devi avere per forza altrimenti crolli dopo poco..è dura..ma se la cosa ti piace, se senti che è la tua passione, il tuo futuro..non fermarti solo perché è dura! Le soddisfazioni che avrai nella tua professione ti riempiranno di forza e le delusioni ti getteranno nello sconforto in una altalena di emozioni che però ti faranno amare questo "lavoro". Come me tanti colleghi vivono ogni giorno quello che senti nel video ma, allo stesso tempo, testardi, continuiamo a fare il lavoro più bello, quello per cui ci siamo sacrificati tanto e tanto lo faremo. Ti do solo un consiglio..fa sempre del tuo meglio non curante di quello che ti accade intorno..cerca di essere il miglior medico che TU possa essere e vedrai che verrai ripagata di tutto!
@@fabiofiliacimaxillofacciale grazie mille per la risposta, proprio ora che sono sul Dionigi mentre studio chiru generale avevo bisogno di un messaggio “di conforto” così. È che io so e ho sempre saputo che non è un lavoro facile, che ogni giorno sicuramente bisogna combattere con mille ansie e paure di non fare abbastanza o di aver fatto male. Ma sentirlo dire direttamente da un medico come lei, con una carriera affermata e un bel po di esperienza mi ha abbattuto. Mi sono proprio detta: “ma davvero mi aspetta una vita così?” Se neanche lei che è così tanto “in vetta” come carriera è pienamente soddisfatto e appagato, come potrò esserlo io? La passione c’è, senza dubbio, è l’unica cosa in cui mi vedo. Solo che penso tanti problemi nel percorso magari un giorno questa passione la affievoliranno e sarà solo burn out. Condivido tutto quello che ha detto nel video comunque, anche sul rapporto medico paziente, e anzi anche se in un modo un po’ “crudo” penso sia giusto che chi vuole iniziare un percorso del genere sappia che non sta andando a fare grey’s anatomy! Spero davvero che sia come dice lei, e che un giorno facendo un bilancio tra cose negative e positive di questo lavoro , il peso vada a favore di quelle positive! In bocca al lupo e buon lavoro Dottore:)
@@sathyasoncini7475 si l'ambiente in cui si lavora, a volte, la passione si affievolisce mA non sconpare. L'entusiasmo ti verrà dai paziente..si a volte saranno "nemici" ma se lavori con passione, e questo si percepisce, riceverai, umanamente, molto più di quanto immagini! In bocca al lupo per l'esame e per la tua carriera. 😉 P.s. consiglio "paterno" ..mai sentirsi "in vetta".. perché c'è sempre tanto ed ancora da imparare e da saper fare meglio!
Da medico sottoscrivo tutto ciò che ha detto questo collega. Ho letto sul giornale che al test d'ingresso per accedere alla facoltà di medicina si sono presentate circa 60.000 persone (2020). Purtroppo ancora c'è in giro la credenza (soprattutto le famiglie che spingono i figli verso questa scelta) che fare il medico assicuri una certa vita agiata. Sappiate che non è più così nella stragrande maggioranza dei casi. Sappiate che il medico ha completamente perso quel ruolo sociale che ha caratterizzato questa figura professionale nei secoli passati. Il medico oggi è sbeffeggiato dagli amministratori e dai politici, malmenato dalla gente che crede la scienza medica sia un qualcosa capace di risolvere ogni problema di salute e se non risolvi il problema ti puoi aspettare di tutto (da una denuncia ingiustificata ad un cazzotto in faccia). Dall'altro lato invece alcuni amministratori credono che per le patologie da loro definite "banali" il medico non serve (vedi le dichiarazioni dell'ex assessore alla sanità della regione Emilia Romagna dott. Venturi) e quindi può essere tranquillamente sostituito da altri professionisti sanitari. Lo stipendio è tra i più bassi del mondo occidentale (nel pubblico) e molti medici sono sottopagati nei vari servizi privati e convenzionati. Siamo immersi in una burocrazia che non ammette deroghe all'esercizio dell'arte medica (si, la medicina è ancora un'arte pur essendo una scienza applicata ma di tipo EURISTICO). Per i giovani medici poi la situazione è quasi drammatica. Poche possibilità di specializzarsi in Italia e se hai la fortuna di entrare in una scuola di specializzazione, ad esempio quelle chirurgiche, devi essere mooolto fortunato se alla fine del percorso hai fatto qualche intervento in prima persona. Bisognerebbe andare nei licei a spiegare queste cose invece di fare un test d'ingresso. Chi ha sale nella zucca ci pensa 10 volte prima di imbarcasi in minimo 10 anni di studio molto teorico e poco pratico. Lo rifarei? A differenza del collega io lo rifarei, perché amo gli studi medici e tutta la mia vita l'ho dedicata alla medicina (che tra l'altro richiede uno studio continuo che non è solo per "tenersi aggiornati" ma è un dovere morale finché si è abilitati a svolgere la professione medica). Quindi se sentite in voi forte la vocazione per lo studio delle scienze mediche (non la vocazione di aiutare le persone, quella non c'entra nulla, potete aiutare le persona anche facendo altri mestieri) allora iscrivetevi a medicina (il test si supera se lo si vuole).
dai su non facciamo sta retorica, il medico rimane ancora ad oggi una figura professionale che gode di grande considerazione e prestigio sociale...sulla retribuzione ok magari rispetto ad altri paesi è inferiore ma cmq tale da consentire un tenore di vita da benestante!
Buonasera professore, sono un suo studente :) Volevo confrontarmi su una questione. Se è pur vero che nel pubblico le remunerazioni sono standard (e forse anche sottostimate per il carico di lavoro e stress)... non crede che nel privato siano spesso eccessive, dovute più alla speculazione che all'effettivo carico di lavoro? La salute può essere assimilabile ad una merce, ma ad una merce molto particolare: il paziente/consumatore si trova necessariamente in condizione di fragilità quando si rivolge ad un medico, spesso vive condizioni di ansia, paura ed urgenza, contando anche l'abbisale asimmetria informativa. Non crede che tutto ciò non finisca per premiare le strutture con una strategia marketing efficace? che si tenda, per conflitto d'interesse, a prediligere interventi costosi anche quando non strettamente necessari? che si sfrutti l'incapacità del paziente a valutare oggettivamente la prestazione e quindi farsi un idea sua propria di un giusta parcella? Ho assistito, spesso, a vere e proprie ingiustizie ( e nulla invece vorrei togliere ai tanti medici che fanno il loro lavoro in strutture private con grande senso etico e deontologico) La ringrazio per i suoi video!
Remunerazioni assolutamente sotto lo standard se consideriamo la necessità di minimo 9 anni massimo 11 anni di studio (non considerando dottorati ecc) e soprattutto se paragonati a paesi europei non molto distanti da noi. Il carico di lavoro sicuramente è importante ed aggravato dalla burocratica che è necessario assolvere prima di qualunque atto medico o chirurgico. Non dimentichiamoci anche le problematiche medicolegali (l'Italia è uno dei 4 paesi al mondo in cui un medico può essere denunciato penalmente, assieme a Polonia Messico e Cina). Ti faccio riflettere solo sul fatto che se un chirurgo opera un paziente e, per i motivi più disparati, quest'ultimo, perde la vita, il medico può essere accusato di omicidio colposo (a lui ed al suo avvocato spetterà il computi di scagionarsi dall'accusa). Per quanto riguarda gli onorari devi considerare che ogni prestazione medica, per quanto al paziente "costi" solo il ticket, è seguita da un rimborso da parte della regione all'ospedale che ha erogato il servizio. In realtà, con le nostre tasse, già paghiamo tutti i servizi di cui usufruiamo ed anche molto di più di quanto tu possa immaginare e con onorari simili a quelli privati Sicuramente in ambiente privato è possibile che, a volte, vengano forzate le indicazioni o che vengano eseguiti interventi non strettamente necessari. Allo stesso tempo, in questi casi, non si parla di professionisti ma di disonesti, eticamente non corretti Tipologia di persone che purtroppo si incontrano in ogni tipo di professione sia medica che non. Ma quella è l'indole umana, da condannare, ma è un male comune a tutti
il guadagno è importante ma è importante anche cosa ti dà il tuo lavoro in termini di salute psicofisica, mio padre era medico conosco le problematiche, è molto difficile anche perché al giorno d’oggi sono tutti peofessori e pochi approcciano al professionista con il dovuto rispetto.
Sente parlare di guadagno perche' e' uno dei fattori importanti per la valutazione di un lavoro (non a detta mia ma per la psicologia) Comunque si..la salute fisica e mentale e' estremamente importante e si.. ormai le persone si approcciano ai medi in maniera democratica e, per quanto le mie parole potrebbero essere fraintese, la medicina e' tutto eccetto che democratica
@@fabiofiliacimaxillofacciale il sapere è intrinsecamente antidemocratico, il diritto allo studio è una mezza buffonata, nei ruoli chiave contano certe università, certi MBA, eccetra.
grazie della sua sincerità, né approfitto anche io per farle una domanda sono uno studente di fisioterapia e spesso penso al fatto che forse avrei dovuto fare medicina non so però effettivamente cosa mi spinga in quella direzione (forse motivazioni legate al ruolo che il medico effettivamente ha o a motivazioni di carattere economico) so solo che quando ormai un anno e mezzo fa ho scelto di fare fisioterapia - nonostante avessi anche passato il test di medicina proprio nella mia città - perché volevo dedicarmi al paziente e “condividere” in qualche modo con lui il percorso riabilitativo, cosa che invece temo il medico riesca a fare solo in maniera alquanto distaccata a quanto emerge dal video lei mi spronerebbe a proseguire la carriera di fisioterapista, corretto? una seconda domanda è: cosa avrebbe invece scelto di fare tornando indietro cercando di tenere sempre fede alle inclinazioni personali che l’avevano spinta a intraprendere la laurea in medicina?
Il ruolo del medico, come sente dal video, è stato molto ridimensionanto se non annullato e reso un mero esecutote di una prestazione (per quanto la persona è ancora in grado di fare la differenza). Le motivazioni economiche, se parliamo di un normale impiego in un ospedale, non sussistono visto che lo stipendio non è molto più alto di un amministrativo Ma al di là di queste considerazioni deve fare solo quello che le piace per trovare le sue soddisfazioni e nulla più. Per rispondere alla sua seconda domanda le dico che sono sempre stato affascinato dal funzionamento della mente umana..le direi psicologia
Ciao, ti scrivo perché mi trovo in una situazione analoga alla tua, solo che io ho scelto medicina. Sono entrata quest’anno al primo tentativo(anche se ho 21 anni, gli scorsi anni ho fatto altro), solo che avevo questo dubbio di scelta tra fisioterapia e medicina. Alla fine ho scelto quest’ultima in quanto mi sembrava la cosa più completa, visto che il corpo umano mi affascina tutto, e avere una visione completa mi sembrava la cosa migliore. Inoltre in molti mi avevano detto che gli ospedali sono pieni di fisioterapisti e che molti non sono contenti del lavoro svolto perché ripetitivo però boh. Cioè ora ho appena iniziato, quindi non sono ancora le materie prettamente mediche, anzi. Ci sono ancora cose come chimica e fisica che per me sono abbastanza facili. Ma anche solo facendo anatomia 1 (che comunque mi sta piacendo) mi rendo conto di quanto nel dettaglio dovremmo andare a fare OGNI SINGOLA MATERIA(come è giusto che sia per diventare medico) e quindi mi sto chiedendo quanto davvero ne valga la pena entrare dentro questa bolla gigantesca della durata di 6 anni e passa che è la medicina, quando magari avrei potuto davvero fare qualcosa di più “tranquillo” che comunque mi sarebbe piaciuto tantissimo come la fisioterapia. Laurea con cui avrei tra l’altro potuto avere un contatto diretto con il paziente, se non addirittura più stretto rispetto ad esempio ad un fisiatra, che prescrive la terapia medicinale o fisica che poi il paziente farà con il fisioterapista. E dopo la quale avrei potuto fare master e specializzarmi ancora di più verso le cose che avrei voluto approfondire della fisioterapia. Mi sto facendo tutti questi problemi già da ora perché non voglio arrivare al terzo/ quarto anno satura e pentita, ma allo stesso tempo ho paura che lasciando medicina per fisioterapia poi tra tanti anni mi pentirei di non aver potuto approfondire come si fa in medicina quando avrei potuto. Quindi sto cercando quante più esperienze possibile per essere certa e proseguire come un treno o cambiare subito. So che comunque ognuno ha la sua storia e la decisione dipende da me, però ti volevo chiedere, tu che ora hai fatto fisioterapia e non so se hai finito o no, ad oggi come ti senti? Hai ancora dubbi sul fatto di medicina o sei contento così? grazie in anticipo se mi risponderai!
concordo pienamente con la sua riflessione , ne approfitto per chiederle quali sono le prospettive di qui a 20 30 anni del lavoro nelle chirurgie ,a me affascinano ed al contempo mi spaventano ma per alcune mi sembra che non ce ne sia più bisogno. Cosa ne pensa ? Inoltre mi preoccupa la possibilità che durante la specializzazione non mi insegnino ad operare
Spero vivamente di avere ragione ma credo che la chirurgia oncologica, nei prossimi decenni tenderà a ridursi molto. Del resto, nei tumori la soluzione è soprattutto medica e non chirurgica (spesso, quest'ultima, è altamente demolitiva, peggiora la qualità di vita dei pazienti e ha un tasso di mortalità troppo alto) Per quanto riguarda la tua paura solo un consiglio: cerca un centro di eccellenza, sono più inclini ad insegnare e soprattutto anche solo guardare un professionista lavorare ti permetterà di imparare moltissime cose (ma ti accorgerai di averle apprese, probabilmente, solo dopo la specializzazione)
Dottore innanzitutto la ringrazio col cuore per la qualita dei suoi video, mi hanno aiutato a comprendere meglio l'esame di maxillo. Volevo chiederle un consiglio: ha esperienze di colleghi espatriati in svizzera o ha mai preso in considerazione tale opportunità? Sinceramente visti questi presupposti stavo valutando l idea di proseguire come mmg o medico medicina interna in ticino. Cosa mi consiglierebbe?
Sinceramente colleghi in svizzera no ma ho colleghi che si sono trasferiti in francia, canada ecc si e dai loro racconti sembra utile l'idea di abbandonare l'Italia (Purtroppo) Per i maxillo facciali la cosa è più complessa perchè nel resto d'Europa, per svolgere l'attività di maxillo facciale, è necessario essere anche laureati in odontoiatria. Fortunatamente, non avrei proprio il tempo materiale per prendermi una seconda laurea.. consideri che rispondo ai commenti all'1 di notte 😅
Buona sera, Io ho scelto biotecnologie mediche, come magistrale e poi specializzazione in : patologia clinica e biochimica clinica (laboratorio analisi del sangue) cosa ne pensa ? Una scelta tranquilla?
Io non sono pienamente d'accordo. Soprattutto nel consigliare ai ragazzi giovani di lasciar stare. Secondo me non è un buon consiglio da dare, così indiscriminatamente, a priori, perché le vie dopo medicina sono infinite e tra i ragazzi a cui consiglia di lasciar perdere ce ne potrebbero essere parecchi che sceglieranno un percorso differente dal suo e che li appagherà. Per esempio già scegliere una clinica, anziché una chirurgia, attutisce di molto il discorso legato ai contenziosi medico legali, che sono una spina nel fianco oggigiorno. Una laurea in medicina è un trampolino di lancio, non è una meta e scoraggiare ragazzi che vogliono intraprendere una strada che li potrebbe portare ad avere possibilità lavorative molto distanti dal suo campo non mi sembra molto saggio. Discorso diverso se un neo laureato le dicesse di voler intraprendere maxillo facciale, e a tal proposito sarebbe sicuramente più consono un discorso come quello fatto in questo video. Magari mi sbaglio eh, sono solo a metà percorso di studi e quindi non ho la pretesa di sapere, però il suo discorso mi suona troppo generalista basato su esperienze di un campo troppo specialistico per farne derivare un assunto generale come quello di sconsigliare in toto l'iscrizione a medicina. Sono d'accordo invece col fatto che fa ragionare i ragazzi che si avvicinano a questo mondo sul fatto che non si tratta di una posizione speciale e agiata come spesso si sente in giro. Troppi idealizzano questa professione e spesso si trovano (ormai avanti nel percorso) davanti ad una delusione delle proprie aspettative. Saluti.
Ma sicuramente le idee espresse nel video sono considerazioni assolutamente personali che possono essere condivise oppure no. Allo stesso tempo le problematiche di cui parlo non sono collegate soltanto alla chirurgia maxillofacciale ma capita, in un ambiente così ristretto come l ambito medico, di confrontarsi molto spesso con colleghi delle discipline più disparate e spesso So si concordi nell'affermare determinate cose. Sicuramente si, l'ambito chirurgico e a sé stante (infatti escono dalle specilizzazioni sempre meno chirurghi) ma non pensi che l'ambiente medico sia esente da problematiche medicolega. Inoltre, può vedere il video come un esortazione a pensare bene prima di intraprendere una strada estremamente idealizzata da televisioni e giornali
video utilissimo! io sono uno studente al 5 anno di Odontoiatria a Chieti e ne approfitto per chiedere quale testo mi consiglia per studiare chirurgia maxillo-facciale. Il nostro prof consiglia il testo di Sandro Pelo, lei che dice?
Diciamo che da chirurgo maxillo facciale non potrei che non consigliarle il testo della SICMF (sociatà italiana di chirurgia maxillo facciale) dal titolo Trattato di patologia chirurgica maxillo - facciale Ottimo trattato, anche se forse particolareggiato, in cui ho avuto il piacere di curare la stesura di un capitolo
dottore le volevo esporre i miei pensieri degli ultimi giorni: sono uno studente alla soglia del sesto anno di odontoiatria e seguendo la professione di mio padre otorino, ma anche grazie ai suoi video, sta balenando in me l'idea di passare a fare medicina e poi eventualmente specializzarmi in chirurgia maxillo-facciale. Lei cosa ne pensa? Conosce odontoiatri che dopo hanno preso la laurea anche in medicina? Crede che essendo io ormai 28 enne (prima di iniziare odonto ho lavorato diversi anni) sia troppo tardi pur avendo con la laurea di odonto un percorso abbreviato in medicina? Video comunque come sempre illuminante!
Si conosco alcuni odontoiatri che hanno successivamente preso la laurea in medicina e poi la specializzazione in maxillo. 28 anni di età non sono molti ma l'importante è non rimpiangere di aver scelto l'una o l'altra strada. Come sente dal video, non è tutto rose e fiori il mondo del medico ma come ormai in tutte le professioni sanitarie. Anche mio padre, otorino, mi sconsigliava di fare medicina..sotto certi punti di vista lo capisco solo ora, sotto altri aveva ragione 😅
@@fabiofiliacimaxillofacciale dottore grazie per la risposta, curioso come entrambi i nostri genitori siano otorino :) io la seguo su linkedin, potrebbe, ovviamente se i suoi colleghi sono d'accordo, lasciarmi il contatto di questi odontoiatri che lei conosce che successivamente hanno fatto anche medicina? A me piace odonto e non ho mai rimpianto di aver scelto medicina 6 anni fa fino ad ora, in cui sto vedendo proprio crescere il mio interesse nel distretto testa-collo e non vorrei essere limitato solo all' ambito dell' odontoiatria ma estendere le mie competenze
Probabilmente in questo particolare momento storico di recessione economica, perdita di identità sociale ed individuale, dissoluzione dei diritti del lavoro, ostilità verso il prossimo vissuto come competitor, nessuna professione è così gratificante. Lei valuta gli aspetti negativi dell'esercizio della sua professione medica ma mi sembra sottovalutare i disagi di altri lavori. D'accordo che nessuno regala nulla ma spesso non vi è proporzionalità tra ore lavorate, disagio e retribuzione, i 2,8 milioni all'anno percepiti da Fabio Fazio, quanto percepito da un calciatore, un amministratore delegato, un semplice commesso del parlamento supera i 100.000 euro, non mi sembra ci sia proporzione con un lavoratore precario che percepisce poco più di un reddito di cittadinanza. Forse oggi l'unico titolo di studio che garantisce una retribuzione medio alta per i tempi è medicina e solo per questo la facoltà è così richiesta.
Sono perfettamente d'accordo con lei L'unica cosa è che il video non si limita alla considerazione economica della professione medica Sono espressi ulteriori punti critici della vita, attuale, del medico che non la rendono a mio giudizio una professione allettante. Uno stile di vita, responsabilità e preoccupazioni che non giustificano uno stipendio di circa 2200 euro al mese per un medico ospedaliero. Purtroppo, per quanto ogni anno moltissime persone provino il test di medicina, il numero dei medici, ma soprattutto dei chirurghi è in netta diminuzione P.s. Non era mia intenzione sottovalutare i disagi di altri lavoratori sono solo considerazioni inerenti la mia particolare categoria che vive di leggende e falsi miti. La saluto cordialmente.
Roberto Strambo, immagino che non sei dentro questo mondo, ti posso dire che quello che dice è vero, non immagini quello che un medico si espone legalmente in ogni sua azione, il Chirurgo in primis e non immagini quanto stress bisogna attraversare per finire un percorso di studi di così pesante. Spero che le cose cambieranno altrimenti non ci saranno persone che cureranno concretamente i malati, con i rischi correlati che qualcuno si deve prendere. Ti consiglio di guardare le specialità più richieste e vedrai che nessuno in Italia vuole fare chirurgia e i motivi sono solamente legati allo stile di vita che ti induce a fare. Io vorrei fare il chirurgo, ma non voglio che la mia vita sia solo lavoro, dato che già da studente per laurea ti porta a sacrificare tutto, compleanni, viaggi, vacanze, ecc.
Certamente si! Medicina, come tante altre facoltà, non è difficile è solo molto impegnativa. E se hai veramente la passione, non basterà un po di fatica a fermarti 😉
tutti i medici che conosco in italia e al estero fanno almeno uno dei loro figli : medico ! come mai ? nelle vie principali di tutte le citta le ville sono di notai e medici.... il problema e un altro : essere un medico bravo ! ma come in tutte le classi a scuola solo 5 % e da 10 e lode...
@@fabiofiliacimaxillofacciale certo! Ma se iniziassimo di da piccolo a tamponare le malattie genetiche … non è semplice perché in primis il paziente deve essere consapevole e pronto ad affrontare una prevenzione o malattia, io penso che per guarire bisogna provare dolore… fa parte della natura… io penso che l’alimentazione, i trattamenti energetici, la meditazione, l’ozonoterapia, le camminate, yoga, stare nella natura è il digiuno terapeutico… è la psiche … tutto questo lavoro porta a benefici… un mio amico per un trauma al ginocchio ha adatto il digiuno e tutto si è sistemato in tempi più brevi + tecar + fisio😉
Quando ho superato il test ho deciso di non aspettare gli scorrimenti che mi avrebbero permesso di accedere a medicina e ho scelto di fare odontoiatria. Col senno di poi credo di aver fatto bene, anche se sicuramente lo stress e le problematiche medico-legali esistono anche nella nostra professione e le retribuzioni nel privato possono non essere alte come quelle di un medico.
Si ormai le problematiche medicolegali sono di tutte le professioni sanitarie e non solo Per quanto riguarda le "retribuzioni nel privato" non necessariamente sono più alte nella professione medica
Infermiera e oggi laureata in psicologia. Non so perché continuo a voler lavorare nel mondo della sanità. Se rinasco voglio un pezzo di terra da coltivare!
Se con MMG intende il medico di base..si certo ne vale assolutamente la pena!!! Per qualunque problema inviano dallo specialista Sono tenuti a fare 28 ore settimanali e non 38 come i medici ospedalieri (10 ore a settimana sono molte mi creda) Remunerazione economica di gran lunga superiore ad uno specialista del SSN Una pensione di gran lunga superiore alla media dei medici, in relazione a quanto versato annualmente all'ENPAM. Non vedo lati negativi!
@@fabiofiliacimaxillofacciale classica descrizione di chi non sa nemmeno di cosa parla. Io sono un medico di medicina generale e non accetto di sentire frasi come "per qualsiasi cosa inviano dallo specialista". Così come da collega dovrebbe sapere che spesso si lavora 10 ore al giorno tra attività clinica, visite domiciliari e pratiche burocratiche. Dovrebbe inoltre avere l'onestà intellettuale di dire che in qualità di liberi professionisti in convenzione col SSN non abbiamo ferie, nè malattia, nè TFR nè pensione INPS, inoltre tutte le spese relative a studio e personale sono a nostro carico. Pertanto rifletta sulle sue valutazioni poco felici
Non per smontare nessuno ma chi lavorava davvero una follia erano gli specializzandi di chirurgia generale negli u.s.a. negli anni ottanta... 110-120 ore settimanali sempre per 5 anni... www.google.com/amp/s/hbr.org/amp/2019/07/is-an-80-hour-workweek-enough-to-train-a-doctor
@@andreapirozzi4227 @Andrea Pirozzi scusami collega ho visto la tua risposta solo ora. Sicuramente non tutti i medici di base ma tutti i medici di base che conosco io si! Probabilmente sarò solo sfortunato. Pensa che alcuni, me lo raccontavano ridendo a cena, non vanno neanche a studio e fanno fate le ricette alle segretarie. Ed anche tu avrai l'onestà intellettuale di dire che qualunque problema ( perché giustamente non si può essere esperti in tutto) c'è l'opzione specialista. Anche per quanto riguarda gli orari lavorativi converrai che sono ridotti rispetto a quelli degli ospedalieri? 10 ore lavorative in un giorno è un evento possibile ma certo non è la normalità Inutile dire del differente trattamento economico, rispetto a dipendenti del SSN che è..importante! Tfr ecc..come tutti i liberi professionisti che però per guadagnare le vostre cifre devono lavorare un bel po di più. Certo non avete INPS ma un EMPAM che favorisce sicuramente i MMG Ferie spese ecc tutto a vostro carico ma sappiamo perfettamente come funziona.. sappi che vedo spesso giovani medici neolaureati o neospecialisti che eseguono sostituzioni dei medici di base e preferisco non commentare quanto sento. Sicuramente tu sarai bravo non lo metto in dubbio ma ti assicuro che ne vedo e ne sento tante da colleghi come da pazienti che obbligatoriamente, prima di venire da me, devono passare per una vostra valutazione. Perdonami ma non sarò completamente a conoscenza del "vostro mondo" ma qualcosina la conosco. Discorso a parte, ovviamente, è il momento storico che stiamo vivendo e per cui, per gran parte di voi, nutro un enorme stima
Cara collega L'inizio è lento e difficile ma poi, con il tempo e le soddisfazioni, impariamo a selezionare le cose per cui vale veramente la pena amareggiarsi. Non so se lo rifarei ..ma adoro fare il medico!!!
@@fabiofiliacimaxillofacciale Fare l'avvocato intende? I partecipanti all'esame di Stato del 2023 sono stati 4 volte in meno rispetto al 2013. È forse la professione più in declino sull'intero territorio nazionale, nessuno vuole più farlo a causa della pratica forense non retribuita, necessaria capacità di procacciarsi clienti, e dubbi sui guadagni. Aggiunga ai 18 mesi di pratica non retribuita l'introduzione di una scuola forense obbligatoria, il tutto dopo 5 anni di magistrale. Credo che non sia paragonabile con il voler fare il medico dove già da specializzandi si viene pagati. PS. La scuola obbligatoria ovviamente è a pagamento:)
Mi chiedo perchè non esista una politica sindacale dei medici che lavori per migliorare le condizioni di lavoro. Finirete per essere tutti esauriti. Non a caso il 50% dei medici Italiani lamenta condizioni di bourn out. Ragionando a posteriori ,molti direbbero della professione scelta per passione "non so se lo rifarei" . Ma è anche sicuro che se si sapessero sin dall'inizio molte cose, due sarebbero le strade:1 ) " non seguire la propria passione" 2) agire in modo piu organizzato e rilassato,consapevole.
Perché purtroppo i rappresentanti dei medici non contano nulla in un sistema che sta riducendo la professione ad un mero orario di lavoro Sul burnout ho girato un video
Mi scusi ma solo ora mi accorgo di non averle risposto. Si è vero..ed al di là di quello che sente ogni giorno al telegiornale ci sono moltissimi piccoli "eroi" che fanno miracoli ogni giorno
Ormai tutte le professioni sanitarie vivono sostanzialmente gli stessi problemi ed a volte il rischio e lo stile di vita non sempre sono ripagati da soddisfazioni professionali
Da collega te lo sconsiglio. Stessi problemi, tante responsabilità, stipendio non adeguato al sacrificio richiesto. Unica soddisfazione è il sorriso dei pazienti....metti sul piatto della bilancia la passione con tutto quello che ti ho detto. Il mio consiglio se vuoi lavorare in sanità scegli un altro percorso dove male che vada potrai avere un piano B con la libera professione e la possibilità di uno studio, tipo fisioterapista logopedista dietista psicologa ecc puoi farlo anche da IP ma è diverso. Per una sorta di retaggio popolare l'infermiere è ancora l'ultimo nella scala gerarchica della sanità, è un laureato che resta confinato nel comparto, non c'è stato adeguamento con le competenze richieste e le condizioni economiche e lavorative. Me lo dissero a suo tempo circa 20 anni fa ma non colsi il consiglio. Oggi mi pento...e cerco soluzioni per i 16 anni che mi restano da lavorare prima della pensione (impensabili da infermiera di Rsa). In bocca al lupo cara.
Io sono uno studente al primo anno di medicina, onestamente nutro forti dubbi per questa facoltà, provengo da un liceo artistico, sono cresciuto quindi applicando sempre molto la creatività. Nel corso degli anni mi sono appassionato allo sport, all'alimentazione e da lì , attraverso tanti giri, sono arrivato a medicina. Adesso però non mi sento pienamente soddisfatto, anzi, sono più i giorni in cui mi lamento e sbuffo che quelli in cui mi sento soddisfatto. Paradossalmente va tutto bene, entrato al primo tentativo nella mia prima scelta, i primi esami tutti passati con ottimi voti al primo tentativo, ma non mi sento IO. Purtroppo la scuola non ci aiuta a scegliere un percorso, veniamo accompagnati con la manina fino all'ultimo giorno di superiore e poi ci tirano un calcio e ci lasciano dispersi in un mare di informazioni e possibilità; da lì poi bisogna capire il percorso giusto e se lo si sbaglia, avere la lucidità, il coraggio e la volontà di cambiare, soprattutto se ci si trova nella FANTOMATICA medicina
Si è vero..purtroppo, spesso, non si fanno scelte realmente consapevoli. Considera però che i primi anni di medicina sono solo nozioni (spesso utili solo per passare l'esame e non per la futura pratica medica)..il bello viene dopo
Oltre ad essere un chirurgo bravissimo, la ricorderò e la sceglierò sempre per la sua onestà e la sua umiltà. Mi ricordo che volevo pagarla sunto dopo l'intervento e lei mi disse "lo farà al controllo, non diventiamo né più ricchi né più poveri". Dio la benedica per ciò che fa e per come lo fa. ❤
Grazie mille. A dirle la verità non l'ho riconosciuta dal nome del canale ma mi fa piacere abbia un bel ricordo
@@fabiofiliacimaxillofacciale sono quella paziente che aveva un dente del giudizio sul palato tolto a maggio 2019 ai parioli e che non sapeva compilare gli assegni :-) 😀
Da medico posso dire che questo video rappresenta un pericolo per i giovani studenti in medicina. Un conto è dire che la strada per diventare medico è piena di ostacoli e che la professione medica è tosta, un altro conto è dire 'lascia stare'. Tra l'altro lei è molto seguito dagli studenti perciò credo che questi contenuti non facciano altro che mandare in crisi studenti che stanno già affrontando il loro caos personale causato dalla difficoltà degli studi e dalle mille incertezze. La professione medica può essere splendida e si può declinare in infiniti modi; sta al singolo sapere che strada prendere. Bisogna cercare di non avere la testa piena per fare questo lavoro ma lasciare andare. Fidatevi non demordete, il lavoro del medico può essere bellissimo, dare tante soddisfazioni e paga anche bene in molti casi. Un saluto
Caro Paolo
Certamente la professione del medico è bella, non posso negarlo, del resto nel video dico che "..lo faccio con passione, mi piace moltissimo.." (5:37)
Permettimi di fare alcune considerazioni che faccio nel video, riportando però dati reali:
- Il rapporto medico paziente, per mille motivi che non è mia intenzione esporre in questa sede, si è inesorabilmente incrinato (Basti pensare che ogni anno i medici subiscono circa 35.000 denunce per presunti casi di malasanità, dato in aumento costantemente di circa l'8% ogni anno)
- Sicuramente che medicina non sia una facoltà così allettante lo dimostra il sempre DEcrescente numero di partecipanti ai test di ingresso.
- Che la sanità pubblica non stia cercando di ampliare la propria cerchia di specialisti, tutt'altro, lo dimostra il fatto che ogni anno vanno in pensione più medici di quanti ne siano disponibili per rimpiazzarli o che le nuove assunzioni siano bloccate (o avvengano con estrema lentezza) non ricordo più neanche da quanti anni.
- I problemi nell'attività (sicuramente di più in ambito chirurgico) sono il pane quotidiano di ogni medico. Non sempre gli interventi o le terapie danno un buon esito o non creano problemi. Te lo dice uno che a febbraio del 2020 correva in scooter, fregandosene di semafori, municipale e limiti di velocità (alle 4 di notte) per riportare in sala un paziente con un importante sanguinamento in atto, il tutto attaccato al telefono chiamando il trasfusionale, laboratorio analisi, anestesista, aiuto ecc (per carità, non è la normalità, ma sono cose che possono succedere)
- L'impegno è obbligatorio e costante. Scusami ma durante la specializzazione avevo un monte ore mensile che faceva impressione, sono riuscito a totalizzare 311 ore di presenza in 31 giorni. Diventato specialista, i primi anni, rimanevo uno dei pochi a coprire la sala operatoria il pomeriggio-sera, visto che ero uno degli ultimi arrivati. Sono costretto, a volte, a sacrificare il tempo che potrei trascorrere con le mie figlie per interventi slittati, saltati, cene abbandonate perchè reperibile per il pronto soccorso, appuntamenti mancati..
- Per quanto riguarda il lato economico, perdonami ma per le responsabilità che abbiamo ed i rischi che corriamo sono pochi i soldi che arrivano a fine mese. Soprattutto sono di poco superiori a chi, in ambito sanitario, svolge la mansione di amministrativo e, con tutto il rispetto, c'è una gran bella differenza. Ovviamente è differente se si esegue attività privata ma, comunque, è ulteriore lavoro da aggiungersi alle 38 ore settimanali.
- Se ce ne fosse bisogno, a supporto della NON buona "salute" dei medici italiani, ti cito una ricerca dall'European General Practice Research Network che ha riscontrato un nostro livello di stress quasi doppio (43%) rispetto alla media dei colleghi europei (22%). Il burnout è più che una realtà.
Qui non si mette in discussione se sia bello o meno esercitare la professione del medico ma solo se ne valga la pena per i motivi che ti ho elencato e per gli altri che saprai.
Perdonami ma dire che fare il medico è "tosto" lo trovo estremamente riduttivo.
Si è vero sono molto seguito da giovani medici ma se hanno visto anche un solo mio video dei 140 che ho caricato nel corso degli anni, mi auguro abbiano notato quanto entusiasmo e dedizione abbia verso il mio lavoro ed i "miei" pazienti.
Non vorrei sembrarti cinico ma: Se un futuro medico decide di non seguire la sua passione per un mio video di 6 minuti (in cui espongo le problematiche "comuni") probabilmente non era una sua vera passione e credo di fargli un favore nel farlo desistere. (Sono sicuro che tu capirai il senso di queste mie ciniche parole)
Mi permetto di precisare che di questi argomenti te ne parla una persona che non ha avuto il minimo problema nella sua carriera; vuoi per fortuna, per l'impegno o le capacità..eseguo la mia attività assistenziale, in una struttura pubblica, esattamente dal giorno successivo la mia specializzazione, ho un'attività pubblica e privata che mi rendono entusiasta ma, per quanto a me sia andato tutto bene (e spero continui così), non posso non vedere quello che mi accade intorno.
@@fabiofiliacimaxillofacciale Dottor Filiaci intanto mi scuso se le sono sembrato un po' veemente nel mio primo messaggio. Comprendo tutti questi punti da lei elencati e nutro una stima onesta nei suoi confronti. Condivido tutto, davvero. Io faccio l'anestesista e conosco i carichi di lavoro a cui siamo esposti e a cui sono esposti soprattutto gli specializzandi. In Italia c'è uno sfruttamento del medico incredibile e lo sforzo non è ripagato come dovrebbe. Mi permetta di dire però che questo vale per tantissime professioni in Italia, non solo per i medici. Il discorso medico legale ed 'emotivo' riguardante l'errore medico che lei cita sempre vale per tutte le specializzazioni ma in particolare per chirurghi e anestesisti. Quello che mi sento sempre di dire è che le strade sono infinite. Esistono tantissime realtà interessanti, tantissime specializzazioni e tante vie da percorrere. C'è anche l'estero. Conosco la realtà dell'umberto I e so il caos in cui verte. È per tutti questi motivi e altri che non sconsiglierei di fare il medico. Certo metterei anche io in guardia come lei e forse il suo 'sconsigliare' era solo un monito piuttosto che un vero e proprio consiglio. In ogni caso se tutti i chirurghi fossero come lei il mondo della medicina sarebbe migliore. Un caro saluto
@@paolorossi2029prima precisazione siamo colleghi quindi diamoci tranquillamente del tu
La mia era solo una risposta punto per punto delle argomentazioni esposte nel video.
Sicuramente lo sfruttamento medico è eccessivo. Riusciamo a sostenere carichi di lavoro enormi, che permettono di continuare la nostra attività assistenziale, senza far notare il numero di operatori sanitari che realmente servirebbero. Come in tante professioni ma la differenza macroscopica è che sempre meno è accettato che il medico sia un essere umano e che la medicina non sia completamente affidabile e non presenti risultati positivi nel 100% dei casi
Comunque si..il mio era un invito a riflettere su una professione che nell'immaginario collettivo è quanto di meglio si possa aspirare ma la cui realtà è differente
Anche io conosco molto bene la realtà del Policlinico lavorandoci.
In tempi migliori ci sentiamo e ci andiamo a prendere un caffè 😉
Sono un giovane medico e ho incontrato casualmente questo video. Sento e condivido tutto quel che dice. Grazie Dottore
Desidero ringraziarla per il suo impegno, la sua trasparenza e la disponibilità. Fortunatamente i pazienti così come i medici non sono tutti uguali. :)
Assolutamente..sono solo persone..alcune pessime altre no 😅
Colgo l'occasione per chiederle gentilmente se l'intervento ai turbinati con radioterapia comporta obbligatoriamente l'anestesia generale? Inoltre le chiedo se fosse possibile riprendere già il lavoro nel giorno successivo all'intervento? Grazie infinite.
molto triste vedere questo video solo ora a 5 mesi dalla laurea, spesso penso e spero che questi sei anni siano i più brutti e che dopo sarà meglio, poi vedo queste cose...che tristezza
Sicuramente medicina non è esaltante.. soprattutto perché si lavora, quasi esclusivamente, sulla formazione teorica e molto poco su quella pratica. Ma con la specializzazione vedrai che sarà diverso
L'entusiasmo lo devi avere per forza altrimenti crolli dopo poco..è dura..ma se la cosa ti piace, se senti che è la tua passione, il tuo futuro..non fermarti solo perché è dura! Le soddisfazioni che avrai nella tua professione ti riempiranno di forza e le delusioni ti getteranno nello sconforto in una altalena di emozioni che però ti faranno amare questo "lavoro". Come me tanti colleghi vivono ogni giorno quello che senti nel video ma, allo stesso tempo, testardi, continuiamo a fare il lavoro più bello, quello per cui ci siamo sacrificati tanto e tanto lo faremo.
Ti do solo un consiglio..fa sempre del tuo meglio non curante di quello che ti accade intorno..cerca di essere il miglior medico che TU possa essere e vedrai che verrai ripagata di tutto!
@@fabiofiliacimaxillofacciale grazie mille per la risposta, proprio ora che sono sul Dionigi mentre studio chiru generale avevo bisogno di un messaggio “di conforto” così. È che io so e ho sempre saputo che non è un lavoro facile, che ogni giorno sicuramente bisogna combattere con mille ansie e paure di non fare abbastanza o di aver fatto male. Ma sentirlo dire direttamente da un medico come lei, con una carriera affermata e un bel po di esperienza mi ha abbattuto. Mi sono proprio detta: “ma davvero mi aspetta una vita così?” Se neanche lei che è così tanto “in vetta” come carriera è pienamente soddisfatto e appagato, come potrò esserlo io?
La passione c’è, senza dubbio, è l’unica cosa in cui mi vedo. Solo che penso tanti problemi nel percorso magari un giorno questa passione la affievoliranno e sarà solo burn out.
Condivido tutto quello che ha detto nel video comunque, anche sul rapporto medico paziente, e anzi anche se in un modo un po’ “crudo” penso sia giusto che chi vuole iniziare un percorso del genere sappia che non sta andando a fare grey’s anatomy!
Spero davvero che sia come dice lei, e che un giorno facendo un bilancio tra cose negative e positive di questo lavoro , il peso vada a favore di quelle positive!
In bocca al lupo e buon lavoro Dottore:)
@@sathyasoncini7475 si l'ambiente in cui si lavora, a volte, la passione si affievolisce mA non sconpare.
L'entusiasmo ti verrà dai paziente..si a volte saranno "nemici" ma se lavori con passione, e questo si percepisce, riceverai, umanamente, molto più di quanto immagini!
In bocca al lupo per l'esame e per la tua carriera. 😉
P.s. consiglio "paterno" ..mai sentirsi "in vetta".. perché c'è sempre tanto ed ancora da imparare e da saper fare meglio!
Sono sicuro che ora sarai laureata, magari entrata in ssm ed entusiasta della tua scelta:)
Da medico sottoscrivo tutto ciò che ha detto questo collega. Ho letto sul giornale che al test d'ingresso per accedere alla facoltà di medicina si sono presentate circa 60.000 persone (2020). Purtroppo ancora c'è in giro la credenza (soprattutto le famiglie che spingono i figli verso questa scelta) che fare il medico assicuri una certa vita agiata. Sappiate che non è più così nella stragrande maggioranza dei casi. Sappiate che il medico ha completamente perso quel ruolo sociale che ha caratterizzato questa figura professionale nei secoli passati. Il medico oggi è sbeffeggiato dagli amministratori e dai politici, malmenato dalla gente che crede la scienza medica sia un qualcosa capace di risolvere ogni problema di salute e se non risolvi il problema ti puoi aspettare di tutto (da una denuncia ingiustificata ad un cazzotto in faccia). Dall'altro lato invece alcuni amministratori credono che per le patologie da loro definite "banali" il medico non serve (vedi le dichiarazioni dell'ex assessore alla sanità della regione Emilia Romagna dott. Venturi) e quindi può essere tranquillamente sostituito da altri professionisti sanitari. Lo stipendio è tra i più bassi del mondo occidentale (nel pubblico) e molti medici sono sottopagati nei vari servizi privati e convenzionati. Siamo immersi in una burocrazia che non ammette deroghe all'esercizio dell'arte medica (si, la medicina è ancora un'arte pur essendo una scienza applicata ma di tipo EURISTICO). Per i giovani medici poi la situazione è quasi drammatica. Poche possibilità di specializzarsi in Italia e se hai la fortuna di entrare in una scuola di specializzazione, ad esempio quelle chirurgiche, devi essere mooolto fortunato se alla fine del percorso hai fatto qualche intervento in prima persona. Bisognerebbe andare nei licei a spiegare queste cose invece di fare un test d'ingresso. Chi ha sale nella zucca ci pensa 10 volte prima di imbarcasi in minimo 10 anni di studio molto teorico e poco pratico. Lo rifarei? A differenza del collega io lo rifarei, perché amo gli studi medici e tutta la mia vita l'ho dedicata alla medicina (che tra l'altro richiede uno studio continuo che non è solo per "tenersi aggiornati" ma è un dovere morale finché si è abilitati a svolgere la professione medica). Quindi se sentite in voi forte la vocazione per lo studio delle scienze mediche (non la vocazione di aiutare le persone, quella non c'entra nulla, potete aiutare le persona anche facendo altri mestieri) allora iscrivetevi a medicina (il test si supera se lo si vuole).
dai su non facciamo sta retorica, il medico rimane ancora ad oggi una figura professionale che gode di grande considerazione e prestigio sociale...sulla retribuzione ok magari rispetto ad altri paesi è inferiore ma cmq tale da consentire un tenore di vita da benestante!
Collega mio purtroppo è così 😞
Buonasera professore, sono un suo studente :)
Volevo confrontarmi su una questione. Se è pur vero che nel pubblico le remunerazioni sono standard (e forse anche sottostimate per il carico di lavoro e stress)... non crede che nel privato siano spesso eccessive, dovute più alla speculazione che all'effettivo carico di lavoro?
La salute può essere assimilabile ad una merce, ma ad una merce molto particolare: il paziente/consumatore si trova necessariamente in condizione di fragilità quando si rivolge ad un medico, spesso vive condizioni di ansia, paura ed urgenza, contando anche l'abbisale asimmetria informativa. Non crede che tutto ciò non finisca per premiare le strutture con una strategia marketing efficace? che si tenda, per conflitto d'interesse, a prediligere interventi costosi anche quando non strettamente necessari? che si sfrutti l'incapacità del paziente a valutare oggettivamente la prestazione e quindi farsi un idea sua propria di un giusta parcella? Ho assistito, spesso, a vere e proprie ingiustizie ( e nulla invece vorrei togliere ai tanti medici che fanno il loro lavoro in strutture private con grande senso etico e deontologico)
La ringrazio per i suoi video!
Remunerazioni assolutamente sotto lo standard se consideriamo la necessità di minimo 9 anni massimo 11 anni di studio (non considerando dottorati ecc) e soprattutto se paragonati a paesi europei non molto distanti da noi.
Il carico di lavoro sicuramente è importante ed aggravato dalla burocratica che è necessario assolvere prima di qualunque atto medico o chirurgico.
Non dimentichiamoci anche le problematiche medicolegali (l'Italia è uno dei 4 paesi al mondo in cui un medico può essere denunciato penalmente, assieme a Polonia Messico e Cina). Ti faccio riflettere solo sul fatto che se un chirurgo opera un paziente e, per i motivi più disparati, quest'ultimo, perde la vita, il medico può essere accusato di omicidio colposo (a lui ed al suo avvocato spetterà il computi di scagionarsi dall'accusa).
Per quanto riguarda gli onorari devi considerare che ogni prestazione medica, per quanto al paziente "costi" solo il ticket, è seguita da un rimborso da parte della regione all'ospedale che ha erogato il servizio. In realtà, con le nostre tasse, già paghiamo tutti i servizi di cui usufruiamo ed anche molto di più di quanto tu possa immaginare e con onorari simili a quelli privati
Sicuramente in ambiente privato è possibile che, a volte, vengano forzate le indicazioni o che vengano eseguiti interventi non strettamente necessari. Allo stesso tempo, in questi casi, non si parla di professionisti ma di disonesti, eticamente non corretti
Tipologia di persone che purtroppo si incontrano in ogni tipo di professione sia medica che non. Ma quella è l'indole umana, da condannare, ma è un male comune a tutti
Se ahi un team, usa SCRUM. Fai le sprint review e lo sprint planning. Poi aggiusti tutto con l'esperienza.
il guadagno è importante ma è importante anche cosa ti dà il tuo lavoro in termini di salute psicofisica, mio padre era medico conosco le problematiche, è molto difficile anche perché al giorno d’oggi sono tutti peofessori e pochi approcciano al professionista con il dovuto rispetto.
Sente parlare di guadagno perche' e' uno dei fattori importanti per la valutazione di un lavoro (non a detta mia ma per la psicologia)
Comunque si..la salute fisica e mentale e' estremamente importante e si.. ormai le persone si approcciano ai medi in maniera democratica e, per quanto le mie parole potrebbero essere fraintese, la medicina e' tutto eccetto che democratica
@@fabiofiliacimaxillofacciale il sapere è intrinsecamente antidemocratico, il diritto allo studio è una mezza buffonata, nei ruoli chiave contano certe università, certi MBA, eccetra.
grazie della sua sincerità, né approfitto anche io per farle una domanda
sono uno studente di fisioterapia e spesso penso al fatto che forse avrei dovuto fare medicina
non so però effettivamente cosa mi spinga in quella direzione (forse motivazioni legate al ruolo che il medico effettivamente ha o a motivazioni di carattere economico)
so solo che quando ormai un anno e mezzo fa ho scelto di fare fisioterapia - nonostante avessi anche passato il test di medicina proprio nella mia città - perché volevo dedicarmi al paziente e “condividere” in qualche modo con lui il percorso riabilitativo, cosa che invece temo il medico riesca a fare solo in maniera alquanto distaccata
a quanto emerge dal video lei mi spronerebbe a proseguire la carriera di fisioterapista, corretto?
una seconda domanda è: cosa avrebbe invece scelto di fare tornando indietro cercando di tenere sempre fede alle inclinazioni personali che l’avevano spinta a intraprendere la laurea in medicina?
Il ruolo del medico, come sente dal video, è stato molto ridimensionanto se non annullato e reso un mero esecutote di una prestazione (per quanto la persona è ancora in grado di fare la differenza).
Le motivazioni economiche, se parliamo di un normale impiego in un ospedale, non sussistono visto che lo stipendio non è molto più alto di un amministrativo
Ma al di là di queste considerazioni deve fare solo quello che le piace per trovare le sue soddisfazioni e nulla più.
Per rispondere alla sua seconda domanda le dico che sono sempre stato affascinato dal funzionamento della mente umana..le direi psicologia
Ciao, ti scrivo perché mi trovo in una situazione analoga alla tua, solo che io ho scelto medicina. Sono entrata quest’anno al primo tentativo(anche se ho 21 anni, gli scorsi anni ho fatto altro), solo che avevo questo dubbio di scelta tra fisioterapia e medicina. Alla fine ho scelto quest’ultima in quanto mi sembrava la cosa più completa, visto che il corpo umano mi affascina tutto, e avere una visione completa mi sembrava la cosa migliore. Inoltre in molti mi avevano detto che gli ospedali sono pieni di fisioterapisti e che molti non sono contenti del lavoro svolto perché ripetitivo però boh. Cioè ora ho appena iniziato, quindi non sono ancora le materie prettamente mediche, anzi. Ci sono ancora cose come chimica e fisica che per me sono abbastanza facili. Ma anche solo facendo anatomia 1 (che comunque mi sta piacendo) mi rendo conto di quanto nel dettaglio dovremmo andare a fare OGNI SINGOLA MATERIA(come è giusto che sia per diventare medico) e quindi mi sto chiedendo quanto davvero ne valga la pena entrare dentro questa bolla gigantesca della durata di 6 anni e passa che è la medicina, quando magari avrei potuto davvero fare qualcosa di più “tranquillo” che comunque mi sarebbe piaciuto tantissimo come la fisioterapia. Laurea con cui avrei tra l’altro potuto avere un contatto diretto con il paziente, se non addirittura più stretto rispetto ad esempio ad un fisiatra, che prescrive la terapia medicinale o fisica che poi il paziente farà con il fisioterapista. E dopo la quale avrei potuto fare master e specializzarmi ancora di più verso le cose che avrei voluto approfondire della fisioterapia. Mi sto facendo tutti questi problemi già da ora perché non voglio arrivare al terzo/ quarto anno satura e pentita, ma allo stesso tempo ho paura che lasciando medicina per fisioterapia poi tra tanti anni mi pentirei di non aver potuto approfondire come si fa in medicina quando avrei potuto. Quindi sto cercando quante più esperienze possibile per essere certa e proseguire come un treno o cambiare subito. So che comunque ognuno ha la sua storia e la decisione dipende da me, però ti volevo chiedere, tu che ora hai fatto fisioterapia e non so se hai finito o no, ad oggi come ti senti? Hai ancora dubbi sul fatto di medicina o sei contento così? grazie in anticipo se mi risponderai!
@@elenafratocchi siamo nella stessa situazione, sarei curioso anche io
@@NotaBene2 non lasciate medicina, io l'ho lasciata per Odontoiatria e me ne pento
Elena, io sono laureata in medicina. Da come scrivi hai le idee molto chiare, sei ancora in tempo per tornare indietro e fare ciò che ti piace
*PRIMO A COMMENTATE QUESTO MERAVIGLIOSO VIDEO!* Buon fine settimana 🙋 carissimo amico!
Grazie mille
concordo pienamente con la sua riflessione , ne approfitto per chiederle quali sono le prospettive di qui a 20 30 anni del lavoro nelle chirurgie ,a me affascinano ed al contempo mi spaventano ma per alcune mi sembra che non ce ne sia più bisogno. Cosa ne pensa ? Inoltre mi preoccupa la possibilità che durante la specializzazione non mi insegnino ad operare
Spero vivamente di avere ragione ma credo che la chirurgia oncologica, nei prossimi decenni tenderà a ridursi molto. Del resto, nei tumori la soluzione è soprattutto medica e non chirurgica (spesso, quest'ultima, è altamente demolitiva, peggiora la qualità di vita dei pazienti e ha un tasso di mortalità troppo alto)
Per quanto riguarda la tua paura solo un consiglio: cerca un centro di eccellenza, sono più inclini ad insegnare e soprattutto anche solo guardare un professionista lavorare ti permetterà di imparare moltissime cose (ma ti accorgerai di averle apprese, probabilmente, solo dopo la specializzazione)
Dottore innanzitutto la ringrazio col cuore per la qualita dei suoi video, mi hanno aiutato a comprendere meglio l'esame di maxillo. Volevo chiederle un consiglio: ha esperienze di colleghi espatriati in svizzera o ha mai preso in considerazione tale opportunità? Sinceramente visti questi presupposti stavo valutando l idea di proseguire come mmg o medico medicina interna in ticino. Cosa mi consiglierebbe?
Sinceramente colleghi in svizzera no ma ho colleghi che si sono trasferiti in francia, canada ecc si e dai loro racconti sembra utile l'idea di abbandonare l'Italia (Purtroppo)
Per i maxillo facciali la cosa è più complessa perchè nel resto d'Europa, per svolgere l'attività di maxillo facciale, è necessario essere anche laureati in odontoiatria.
Fortunatamente, non avrei proprio il tempo materiale per prendermi una seconda laurea.. consideri che rispondo ai commenti all'1 di notte 😅
Eccomi, quasi odontoiatra che però vuole fare anche il maxillo 😂
Buona sera, Io ho scelto biotecnologie mediche, come magistrale e poi specializzazione in : patologia clinica e biochimica clinica (laboratorio analisi del sangue) cosa ne pensa ? Una scelta tranquilla?
Si..il mio riferimento in particolare era dato all'area chirurgica che è sempre più interessata da problematiche medicolegali
Io non sono pienamente d'accordo. Soprattutto nel consigliare ai ragazzi giovani di lasciar stare.
Secondo me non è un buon consiglio da dare, così indiscriminatamente, a priori, perché le vie dopo medicina sono infinite e tra i ragazzi a cui consiglia di lasciar perdere ce ne potrebbero essere parecchi che sceglieranno un percorso differente dal suo e che li appagherà. Per esempio già scegliere una clinica, anziché una chirurgia, attutisce di molto il discorso legato ai contenziosi medico legali, che sono una spina nel fianco oggigiorno. Una laurea in medicina è un trampolino di lancio, non è una meta e scoraggiare ragazzi che vogliono intraprendere una strada che li potrebbe portare ad avere possibilità lavorative molto distanti dal suo campo non mi sembra molto saggio.
Discorso diverso se un neo laureato le dicesse di voler intraprendere maxillo facciale, e a tal proposito sarebbe sicuramente più consono un discorso come quello fatto in questo video.
Magari mi sbaglio eh, sono solo a metà percorso di studi e quindi non ho la pretesa di sapere, però il suo discorso mi suona troppo generalista basato su esperienze di un campo troppo specialistico per farne derivare un assunto generale come quello di sconsigliare in toto l'iscrizione a medicina.
Sono d'accordo invece col fatto che fa ragionare i ragazzi che si avvicinano a questo mondo sul fatto che non si tratta di una posizione speciale e agiata come spesso si sente in giro. Troppi idealizzano questa professione e spesso si trovano (ormai avanti nel percorso) davanti ad una delusione delle proprie aspettative.
Saluti.
Ma sicuramente le idee espresse nel video sono considerazioni assolutamente personali che possono essere condivise oppure no. Allo stesso tempo le problematiche di cui parlo non sono collegate soltanto alla chirurgia maxillofacciale ma capita, in un ambiente così ristretto come l ambito medico, di confrontarsi molto spesso con colleghi delle discipline più disparate e spesso So si concordi nell'affermare determinate cose. Sicuramente si, l'ambito chirurgico e a sé stante (infatti escono dalle specilizzazioni sempre meno chirurghi) ma non pensi che l'ambiente medico sia esente da problematiche medicolega.
Inoltre, può vedere il video come un esortazione a pensare bene prima di intraprendere una strada estremamente idealizzata da televisioni e giornali
video utilissimo! io sono uno studente al 5 anno di Odontoiatria a Chieti e ne approfitto per chiedere quale testo mi consiglia per studiare chirurgia maxillo-facciale. Il nostro prof consiglia il testo di Sandro Pelo, lei che dice?
Diciamo che da chirurgo maxillo facciale non potrei che non consigliarle il testo della SICMF (sociatà italiana di chirurgia maxillo facciale) dal titolo Trattato di patologia chirurgica maxillo - facciale
Ottimo trattato, anche se forse particolareggiato, in cui ho avuto il piacere di curare la stesura di un capitolo
@@fabiofiliacimaxillofacciale la ringrazio per la risposta! Meglio un libro dettagliato che uno carente :)
dottore le volevo esporre i miei pensieri degli ultimi giorni: sono uno studente alla soglia del sesto anno di odontoiatria e seguendo la professione di mio padre otorino, ma anche grazie ai suoi video, sta balenando in me l'idea di passare a fare medicina e poi eventualmente specializzarmi in chirurgia maxillo-facciale. Lei cosa ne pensa? Conosce odontoiatri che dopo hanno preso la laurea anche in medicina? Crede che essendo io ormai 28 enne (prima di iniziare odonto ho lavorato diversi anni) sia troppo tardi pur avendo con la laurea di odonto un percorso abbreviato in medicina? Video comunque come sempre illuminante!
Si conosco alcuni odontoiatri che hanno successivamente preso la laurea in medicina e poi la specializzazione in maxillo. 28 anni di età non sono molti ma l'importante è non rimpiangere di aver scelto l'una o l'altra strada.
Come sente dal video, non è tutto rose e fiori il mondo del medico ma come ormai in tutte le professioni sanitarie.
Anche mio padre, otorino, mi sconsigliava di fare medicina..sotto certi punti di vista lo capisco solo ora, sotto altri aveva ragione 😅
@@fabiofiliacimaxillofacciale dottore grazie per la risposta, curioso come entrambi i nostri genitori siano otorino :) io la seguo su linkedin, potrebbe, ovviamente se i suoi colleghi sono d'accordo, lasciarmi il contatto di questi odontoiatri che lei conosce che successivamente hanno fatto anche medicina? A me piace odonto e non ho mai rimpianto di aver scelto medicina 6 anni fa fino ad ora, in cui sto vedendo proprio crescere il mio interesse nel distretto testa-collo e non vorrei essere limitato solo all' ambito dell' odontoiatria ma estendere le mie competenze
Probabilmente in questo particolare momento storico di recessione economica, perdita di identità sociale ed individuale, dissoluzione dei diritti del lavoro, ostilità verso il prossimo vissuto come competitor, nessuna professione è così gratificante. Lei valuta gli aspetti negativi dell'esercizio della sua professione medica ma mi sembra sottovalutare i disagi di altri lavori. D'accordo che nessuno regala nulla ma spesso non vi è proporzionalità tra ore lavorate, disagio e retribuzione, i 2,8 milioni all'anno percepiti da Fabio Fazio, quanto percepito da un calciatore, un amministratore delegato, un semplice commesso del parlamento supera i 100.000 euro, non mi sembra ci sia proporzione con un lavoratore precario che percepisce poco più di un reddito di cittadinanza. Forse oggi l'unico titolo di studio che garantisce una retribuzione medio alta per i tempi è medicina e solo per questo la facoltà è così richiesta.
Sono perfettamente d'accordo con lei
L'unica cosa è che il video non si limita alla considerazione economica della professione medica Sono espressi ulteriori punti critici della vita, attuale, del medico che non la rendono a mio giudizio una professione allettante.
Uno stile di vita, responsabilità e preoccupazioni che non giustificano uno stipendio di circa 2200 euro al mese per un medico ospedaliero.
Purtroppo, per quanto ogni anno moltissime persone provino il test di medicina, il numero dei medici, ma soprattutto dei chirurghi è in netta diminuzione
P.s. Non era mia intenzione sottovalutare i disagi di altri lavoratori sono solo considerazioni inerenti la mia particolare categoria che vive di leggende e falsi miti.
La saluto cordialmente.
Roberto Strambo, immagino che non sei dentro questo mondo, ti posso dire che quello che dice è vero, non immagini quello che un medico si espone legalmente in ogni sua azione, il Chirurgo in primis e non immagini quanto stress bisogna attraversare per finire un percorso di studi di così pesante. Spero che le cose cambieranno altrimenti non ci saranno persone che cureranno concretamente i malati, con i rischi correlati che qualcuno si deve prendere. Ti consiglio di guardare le specialità più richieste e vedrai che nessuno in Italia vuole fare chirurgia e i motivi sono solamente legati allo stile di vita che ti induce a fare. Io vorrei fare il chirurgo, ma non voglio che la mia vita sia solo lavoro, dato che già da studente per laurea ti porta a sacrificare tutto, compleanni, viaggi, vacanze, ecc.
molto d'accordo.
Io ho 17 e veramente tanto vorrei diventare medico , secondo lei c'è la farò?
Certamente si!
Medicina, come tante altre facoltà, non è difficile è solo molto impegnativa.
E se hai veramente la passione, non basterà un po di fatica a fermarti 😉
tutti i medici che conosco in italia e al estero fanno almeno uno dei loro figli : medico ! come mai ?
nelle vie principali di tutte le citta le ville sono di notai e medici....
il problema e un altro : essere un medico bravo !
ma come in tutte le classi a scuola solo 5 % e da 10 e lode...
Bisognerebbe basare la salute sul benessere e non malattia , se migliorassimo la qualità di vita ci sarebbero meno malati
La qualità di vita è estremamente importante anche se nulla può in alcune patologie
@@fabiofiliacimaxillofacciale certo! Ma se iniziassimo di da piccolo a tamponare le malattie genetiche … non è semplice perché in primis il paziente deve essere consapevole e pronto ad affrontare una prevenzione o malattia, io penso che per guarire bisogna provare dolore… fa parte della natura… io penso che l’alimentazione, i trattamenti energetici, la meditazione, l’ozonoterapia, le camminate, yoga, stare nella natura è il digiuno terapeutico… è la psiche … tutto questo lavoro porta a benefici… un mio amico per un trauma al ginocchio ha adatto il digiuno e tutto si è sistemato in tempi più brevi + tecar + fisio😉
Quando ho superato il test ho deciso di non aspettare gli scorrimenti che mi avrebbero permesso di accedere a medicina e ho scelto di fare odontoiatria. Col senno di poi credo di aver fatto bene, anche se sicuramente lo stress e le problematiche medico-legali esistono anche nella nostra professione e le retribuzioni nel privato possono non essere alte come quelle di un medico.
Si ormai le problematiche medicolegali sono di tutte le professioni sanitarie e non solo
Per quanto riguarda le "retribuzioni nel privato" non necessariamente sono più alte nella professione medica
@@fabiofiliacimaxillofacciale spero che lo Stato si metta una mano sulla coscienza prima o poi
Infermiera e oggi laureata in psicologia. Non so perché continuo a voler lavorare nel mondo della sanità. Se rinasco voglio un pezzo di terra da coltivare!
hahaha ..è un'opzione da non scartare.. potremmo avviare un'azienda agricola
@@fabiofiliacimaxillofacciale siiiiiii
Fare il MMG secondo lei? 😃
Se con MMG intende il medico di base..si certo ne vale assolutamente la pena!!!
Per qualunque problema inviano dallo specialista
Sono tenuti a fare 28 ore settimanali e non 38 come i medici ospedalieri (10 ore a settimana sono molte mi creda)
Remunerazione economica di gran lunga superiore ad uno specialista del SSN
Una pensione di gran lunga superiore alla media dei medici, in relazione a quanto versato annualmente all'ENPAM.
Non vedo lati negativi!
@@fabiofiliacimaxillofacciale classica descrizione di chi non sa nemmeno di cosa parla. Io sono un medico di medicina generale e non accetto di sentire frasi come "per qualsiasi cosa inviano dallo specialista". Così come da collega dovrebbe sapere che spesso si lavora 10 ore al giorno tra attività clinica, visite domiciliari e pratiche burocratiche. Dovrebbe inoltre avere l'onestà intellettuale di dire che in qualità di liberi professionisti in convenzione col SSN non abbiamo ferie, nè malattia, nè TFR nè pensione INPS, inoltre tutte le spese relative a studio e personale sono a nostro carico. Pertanto rifletta sulle sue valutazioni poco felici
Non per smontare nessuno ma chi lavorava davvero una follia erano gli specializzandi di chirurgia generale negli u.s.a. negli anni ottanta...
110-120 ore settimanali sempre per 5 anni...
www.google.com/amp/s/hbr.org/amp/2019/07/is-an-80-hour-workweek-enough-to-train-a-doctor
@@andreapirozzi4227 @Andrea Pirozzi scusami collega ho visto la tua risposta solo ora. Sicuramente non tutti i medici di base ma tutti i medici di base che conosco io si! Probabilmente sarò solo sfortunato. Pensa che alcuni, me lo raccontavano ridendo a cena, non vanno neanche a studio e fanno fate le ricette alle segretarie.
Ed anche tu avrai l'onestà intellettuale di dire che qualunque problema ( perché giustamente non si può essere esperti in tutto) c'è l'opzione specialista.
Anche per quanto riguarda gli orari lavorativi converrai che sono ridotti rispetto a quelli degli ospedalieri? 10 ore lavorative in un giorno è un evento possibile ma certo non è la normalità
Inutile dire del differente trattamento economico, rispetto a dipendenti del SSN che è..importante!
Tfr ecc..come tutti i liberi professionisti che però per guadagnare le vostre cifre devono lavorare un bel po di più. Certo non avete INPS ma un EMPAM che favorisce sicuramente i MMG
Ferie spese ecc tutto a vostro carico ma sappiamo perfettamente come funziona.. sappi che vedo spesso giovani medici neolaureati o neospecialisti che eseguono sostituzioni dei medici di base e preferisco non commentare quanto sento.
Sicuramente tu sarai bravo non lo metto in dubbio ma ti assicuro che ne vedo e ne sento tante da colleghi come da pazienti che obbligatoriamente, prima di venire da me, devono passare per una vostra valutazione.
Perdonami ma non sarò completamente a conoscenza del "vostro mondo" ma qualcosina la conosco.
Discorso a parte, ovviamente, è il momento storico che stiamo vivendo e per cui, per gran parte di voi, nutro un enorme stima
Per un odontoiatra vale lo stesso? 😮
Tempi molto duri collega...
Avrei dovuto vedere questo video prima della laurea...
Cara collega
L'inizio è lento e difficile ma poi, con il tempo e le soddisfazioni, impariamo a selezionare le cose per cui vale veramente la pena amareggiarsi.
Non so se lo rifarei ..ma adoro fare il medico!!!
Dai ragazzi mai come decidere di fare l'avvocato
Diciamo solo che sono in molti ad avere questa passione
@@fabiofiliacimaxillofacciale Fare l'avvocato intende? I partecipanti all'esame di Stato del 2023 sono stati 4 volte in meno rispetto al 2013.
È forse la professione più in declino sull'intero territorio nazionale, nessuno vuole più farlo a causa della pratica forense non retribuita, necessaria capacità di procacciarsi clienti, e dubbi sui guadagni.
Aggiunga ai 18 mesi di pratica non retribuita l'introduzione di una scuola forense obbligatoria, il tutto dopo 5 anni di magistrale.
Credo che non sia paragonabile con il voler fare il medico dove già da specializzandi si viene pagati.
PS. La scuola obbligatoria ovviamente è a pagamento:)
Mi chiedo perchè non esista una politica sindacale dei medici che lavori per migliorare le condizioni di lavoro. Finirete per essere tutti esauriti. Non a caso il 50% dei medici Italiani lamenta condizioni di bourn out.
Ragionando a posteriori ,molti direbbero della professione scelta per passione "non so se lo rifarei" . Ma è anche sicuro che se si sapessero sin dall'inizio molte cose, due sarebbero le strade:1 ) " non seguire la propria passione" 2) agire in modo piu organizzato e rilassato,consapevole.
Perché purtroppo i rappresentanti dei medici non contano nulla in un sistema che sta riducendo la professione ad un mero orario di lavoro
Sul burnout ho girato un video
I bravi medici andrebbero trattati molto meglio!!! Siete eroici!!
Mi scusi ma solo ora mi accorgo di non averle risposto. Si è vero..ed al di là di quello che sente ogni giorno al telegiornale ci sono moltissimi piccoli "eroi" che fanno miracoli ogni giorno
Il medico non guadagna assai in senso stretto ma guadagna assai se lavora assai.
Certamente..come qualunque persona capace, motivata e volenterosa
Cosa mi dice di Infermieristica? Ho 21 anni e ho questo pallino
Ormai tutte le professioni sanitarie vivono sostanzialmente gli stessi problemi ed a volte il rischio e lo stile di vita non sempre sono ripagati da soddisfazioni professionali
Da collega te lo sconsiglio. Stessi problemi, tante responsabilità, stipendio non adeguato al sacrificio richiesto. Unica soddisfazione è il sorriso dei pazienti....metti sul piatto della bilancia la passione con tutto quello che ti ho detto. Il mio consiglio se vuoi lavorare in sanità scegli un altro percorso dove male che vada potrai avere un piano B con la libera professione e la possibilità di uno studio, tipo fisioterapista logopedista dietista psicologa ecc puoi farlo anche da IP ma è diverso. Per una sorta di retaggio popolare l'infermiere è ancora l'ultimo nella scala gerarchica della sanità, è un laureato che resta confinato nel comparto, non c'è stato adeguamento con le competenze richieste e le condizioni economiche e lavorative. Me lo dissero a suo tempo circa 20 anni fa ma non colsi il consiglio. Oggi mi pento...e cerco soluzioni per i 16 anni che mi restano da lavorare prima della pensione (impensabili da infermiera di Rsa). In bocca al lupo cara.