Non aumentano i costi variabili unitari. Invece i costi variabili complessivi aumentano in proporzione alle quantità prodotte. Trovi tutto spiegato in questo articolo farenumeri.it/costi-fissi-e-variabili/ 👋🏻
Ciao Armando, è una osservazione corretta. Infatti, se hai notato, nel primo elenco del video (minuto 0:30) non abbiamo inserito subito il personale nei costi fissi. Nelle grandi aziende, che fanno uso di contratti a tempo determinato, possono essere considerati costi variabili perchè possono variare al variare della produzione. Nelle gran parte delle piccole imprese la quantità di dipendenti tende a rimanere costante, indipendentemente dalle vendite, e soprattutto quando si fanno i calcoli sul punto di pareggio, i dipendenti si considerano tra i costi fissi. Trovi qualche info in più nell'articolo collegato al video (link in descrizione) 👋🏻
Come si calcola indicenza dei costi fissi all'aumentare o diminuzione della quantità prodotta? Come si calcolerebbero i costi fissi, se oltre a produrre i divani l'azienda producesse anche sedie e tavoli? Sarebbe possibile calcolare i costi fissi partendo avendo solo i costi fissi totali e le quantità prodotte per ogni prodotto?
Ciao Damiano, nel lungo termine tutti i costi sono variabili. La distinzione tra costi fissi e variabili è importante nei budget annuali. Trovi una spiegazione approfondita nel link in fondo alla descrizione che riporto di seguito farenumeri.it/costi-fissi-e-variabili/
@@farenumeri Grazie, il mio dubbio però è come si calcolano i costi fissi quando si hanno più categorie di prodotti? Quali dati bisogna avere e che calcolo bisogna fare? Esempio: Se di hanno due categorie di prodotti che sono sedie e divani, come si possono calcolare i costi fissi dell'intera categoria dei divani e poi anche di un solo singolo divano e così anche per le sedie? Quando si ha un solo tipo di prodotto basta dividere i costi fissi per le quantità prodotte ma se si hanno più categorie, come si dividono veramente? Grazie mille per la disponibilità
@@damianoscavello9773 La questione che poni è tra le più complesse da affrontare in ambito di contabilità analitica. Infatti la linea di confine tra un costo fisso che fa capo ad una linea di prodotto, invece che ad un altra, è tutt'altro che oggettiva e richiede delle ripartizioni basate su parametri (driver) che variano in base al contesto produttivo. Ne trovi un cenno in questo articolo dedicato ai centri di costo: farenumeri.it/centri-di-costo/ In generale, la progettazione di un sistema di controllo con le problematiche che descrivi richiede competenze professionali che si acquisiscono negli anni, altrimenti si rischia di mettere in piedi un sistema che produce numeri sbagliati... con tutto quello che ne consegue sul piano gestionale. Se ti stai riferendo ad un problema che riguarda la tua azienda, consiglio di prendere contatto direttamente con noi che un po' di esperienza possiamo dire di averla :) farenumeri.it/consulenza-farenumeri/
@@farenumeri Grazie mille per la disponibilità. Per quanto riguarda le offerte o regali cosa bisogna valutare in ambito di contabilità per capire che possibilità si ha per non andare in perdita
ah ah ah certo ke produrre 600 divani x guadagnare solo 200 € a divano su un fatturato di 3200 € a divano, considerando poi la variabile della concorrenza (sleale) e dello stato (estorsore) ...il risultato è che si corrono meno rischi e si guadagna di più (in proporzione) ad andar a raccoglier pomodori. aha ah ah....viva L'Italia!😂
Davvero bravo! Mi stai salvando l'esame di economia e marketing :)
Ottimo, allora suggeriamo al prof di mostrarlo in classe... che magari può essere d'aiuto anche ad altri :)
Spiegazione perfetta. 🤩
Grazie! Leggere commenti come il tuo ci dà la carica per mettere in cantiere nuovi video 😀
Buonasera quando io ho calcolato i prezzi dell'anno successivo (700) ho trovato 1714
Corretta osservazione Kevin! Abbiamo scelta di arrotondare per semplificare l'esempio. Grazie :)
grazie mille!!!
Grazie Emma! Leggere commenti come il tuo ci dà la carica per mettere in cantiere nuovi video 😀
Molto bravo!!
Grazie, gli incoraggiamenti come i tuoi sono da stimolo per farne altri 😊
Spiegazione chiara e concisa! Solo una domanda, come mai i CV non aumentano in previsione di un output maggiore?
Non aumentano i costi variabili unitari.
Invece i costi variabili complessivi aumentano in proporzione alle quantità prodotte.
Trovi tutto spiegato in questo articolo
farenumeri.it/costi-fissi-e-variabili/
👋🏻
@@farenumeri Errore mio! Non li consideravo unitari.. Grazie mille!
Perchè considerate la manodopera come un costo fisso? Dal mio punto di vista andrebbe considerata come variabile
Ciao Armando, è una osservazione corretta.
Infatti, se hai notato, nel primo elenco del video (minuto 0:30) non abbiamo inserito subito il personale nei costi fissi.
Nelle grandi aziende, che fanno uso di contratti a tempo determinato, possono essere considerati costi variabili perchè possono variare al variare della produzione.
Nelle gran parte delle piccole imprese la quantità di dipendenti tende a rimanere costante, indipendentemente dalle vendite, e soprattutto quando si fanno i calcoli sul punto di pareggio, i dipendenti si considerano tra i costi fissi.
Trovi qualche info in più nell'articolo collegato al video (link in descrizione) 👋🏻
Come si calcola indicenza dei costi fissi all'aumentare o diminuzione della quantità prodotta?
Come si calcolerebbero i costi fissi, se oltre a produrre i divani l'azienda producesse anche sedie e tavoli? Sarebbe possibile calcolare i costi fissi partendo avendo solo i costi fissi totali e le quantità prodotte per ogni prodotto?
Ciao Damiano,
nel lungo termine tutti i costi sono variabili.
La distinzione tra costi fissi e variabili è importante nei budget annuali. Trovi una spiegazione approfondita nel link in fondo alla descrizione che riporto di seguito
farenumeri.it/costi-fissi-e-variabili/
@@farenumeri Grazie, il mio dubbio però è come si calcolano i costi fissi quando si hanno più categorie di prodotti?
Quali dati bisogna avere e che calcolo bisogna fare?
Esempio:
Se di hanno due categorie di prodotti che sono sedie e divani, come si possono calcolare i costi fissi dell'intera categoria dei divani e poi anche di un solo singolo divano e così anche per le sedie? Quando si ha un solo tipo di prodotto basta dividere i costi fissi per le quantità prodotte ma se si hanno più categorie, come si dividono veramente?
Grazie mille per la disponibilità
@@damianoscavello9773 La questione che poni è tra le più complesse da affrontare in ambito di contabilità analitica. Infatti la linea di confine tra un costo fisso che fa capo ad una linea di prodotto, invece che ad un altra, è tutt'altro che oggettiva e richiede delle ripartizioni basate su parametri (driver) che variano in base al contesto produttivo.
Ne trovi un cenno in questo articolo dedicato ai centri di costo:
farenumeri.it/centri-di-costo/
In generale, la progettazione di un sistema di controllo con le problematiche che descrivi richiede competenze professionali che si acquisiscono negli anni, altrimenti si rischia di mettere in piedi un sistema che produce numeri sbagliati... con tutto quello che ne consegue sul piano gestionale.
Se ti stai riferendo ad un problema che riguarda la tua azienda, consiglio di prendere contatto direttamente con noi che un po' di esperienza possiamo dire di averla :)
farenumeri.it/consulenza-farenumeri/
@@farenumeri Grazie mille per la disponibilità. Per quanto riguarda le offerte o regali cosa bisogna valutare in ambito di contabilità per capire che possibilità si ha per non andare in perdita
@@damianoscavello9773 Occorre calcolare se c'è "spazio" per quella spesa, in altre parole c'è da fare il budget
👋🏻
ah ah ah certo ke produrre 600 divani x guadagnare solo 200 € a divano su un fatturato di 3200 € a divano, considerando poi la variabile della concorrenza (sleale) e dello stato (estorsore) ...il risultato è che si corrono meno rischi e si guadagna di più (in proporzione) ad andar a raccoglier pomodori. aha ah ah....viva L'Italia!😂
Nel video abbiamo utilizzato numeri semplificati per rendere l'esempio facile da comprendere :)