Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere (G. Leopardi)
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- เผยแพร่เมื่อ 5 ม.ค. 2025
- Il cortometraggio per la regia di Ermanno Olmi (1954) è la trascrizione di un ipotetico dialogo tra un venditore di calendari e un passante; scritto da Giacomo Leopardi.
Il venditore rappresenta un ingenuo punto di vista ottimistico: l'anno venturo sarà più bello di tutti i precedenti. Il passante in modo socratico gli contrappone una visione vera e disincantata della realtà.
Come dice il neuroscienziato Rick Hanson, "il nostro cervello ha il velcro per il negativo e il teflon per il positivo"
''Vorrei una vita così, come Dio me la mandasse, senza altri patti...''
L'ingenua sincerità del venditore, che nondimeno porta con sé un candido ottimismo. La vita è un dono meraviglioso, e lo sperare nell'avvenire è ciò che alimenta la voglia di andare avanti. Saranno pure illusioni, ma senza di essere ci è impossibile vivere. Un semplice capolavoro.
Studiammo a scuola questo messaggio.Ora ascoltarlo e'stato un piacere.
Leopardi, sempre di moda in qualsiasi tempo, in qualsiasi situazione, introspezione melanconica e ancora non pessimista
è meraviglioso, grazie. Il mio amato Leopardi nella lettura di Olmi. Che meraviglia.
"Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice"
Raffaele Aliper
"Speriamo"
Speriamo...
la vita e teatro oggi sei alla ribalta domani chissa' e di sicuro per tutti prima o poi scende il sipario . ..godiamocela grande olmi
Molto prodondo eh vorrei una vita come ho vissuto gioie tanti dolori in famiglia e contento della mia scelta! Deo gratias buon 2025
GG per Leopardi
😊💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯👋👋👋👋👋
Mi dissocio dalla dissociazione
Speriamo 😂😂😂
Gg per Leopardi
piú un molonologo che dialogo....il malcapitato venditore prende, con stoica tranquillitá, le proprompenti chiacchiere dell´altro.
fortunatamente acquista un calendario, il minimo sennó l´avrebbe mandato a quel paese.
A parte la visione "socratica" della realtà, non mi trovo d'accordo sul finale del racconto, perché, caso forse strano, rifarei tutto ciò che ho passato (ma solo con una ulteriore possibilità evolutiva)
sono d'accordo.Felice anno
ma non si sente!!!!