È stato una leggenda. Ha mostrato al mondo che l’uomo è, oltre ogni ragionamento, poesia pura. Ha dato a noi quanto mai nessuno aveva fatto prima, è stato l’unico a mettere tutto sé stesso nelle sue parole che scandivano un’esistenza triste, incompreso dai più. Mi piace pensare che ora abbia trovato la pace.
Silvia, rimembri ancora Quel tempo della tua vita mortale, Quando beltà splendea Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, E tu, lieta e pensosa, il limitare Di gioventù salivi? Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi. Era il maggio odoroso: e tu solevi Così menare il giorno. Io gli studi leggiadri Talor lasciando e le sudate carte, Ove il tempo mio primo E di me si spendea la miglior parte, D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, Le vie dorate e gli orti, E quinci il mar da lungi, e quindi il monte. Lingua mortal non dice Quel ch'io sentiva in seno. Che pensieri soavi, Che speranze, che cori, o Silvia mia! Quale allor ci apparia La vita umana e il fato! Quando sovviemmi di cotanta speme, Un affetto mi preme Acerbo e sconsolato, E tornami a doler di mia sventura. O natura, o natura, Perchè non rendi poi Quel che prometti allor? perchè di tanto Inganni i figli tuoi? Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi Il fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Nè teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore Anche peria fra poco La speranza mia dolce: agli anni miei Anche negaro i fati La giovanezza. Ahi come, Come passata sei, Cara compagna dell'età mia nova, Mia lacrimata speme! Questo è quel mondo? questi I diletti, l'amor, l'opre, gli eventi Onde cotanto ragionammo insieme? Questa la sorte dell'umane genti? All'apparir del vero Tu, misera, cadesti: e con la mano La fredda morte ed una tomba ignuda Mostravi di lontano.
La voce del grande Arnoldo Foa' rende ancora più bella questa eccezionale poesia . Diciamo Grazie ai grandi POETI dei secoli scorsi , che ci hanno regalato delle cose che al giorno d'oggi nessuno ci può dare . Purtroppo la tecnologia ha preso il posto della fantasia .
Che meraviglia! Ringrazio, non senza un velo di malinconia e commossa nostalgia, i miei maestri e professori che me l'hanno fatta studiare a memoria. Sono passati cinquant' anni e un doveroso ringraziamento da parte mia va alla maestra di scuola elementare Elsa Degara, al maestro Battista Zanoner (zigher), a Valentino Rovisi (Tinoto), al prof. Giancarlo Vincenzi, gli insegnanti che ho avuto la fortuna e il privilegio di conoscere e apprezzarne le virtù umane e professionali, e che tanto mi hanno dato e continuano a darmi, nonostante che siano deceduti da tempo. La recitazione di Foà è quanto di meglio si possa ascoltare. Grazie.Mauro Chiocchetti Maza - Moena - Valle di Fassa.
I versi indelebili di questa poesia di Leopardi, uno dei più grandi poeti universali se non il più in assoluto, suscitano in me tantissimi ricordi della mia giovinezza trascorsa tra i banchi della scuola. Vecchi tempi meravigliosamente diversi da quelli in cui stiamo vivendo. Allora c'era molta umanità nella nostra società.
@@stonethecrow80 Usi condizionali che sanno di invidia livorosa. Questa è una splendida lettura del canto leopardiano, che possano essercene di altrettanto intensi è tutto da dimostrare. Sciocco.
Anni fa' sono stata à casa 🏡 del grande ,,, Giacomo Leopardi ,,,,, là MIA emozione è iniziata già Prima di entrare ,, stiamo per entrare una scala importante, entriamo alla Prima stanza alla seconda stanza si cominciano à vedere cose che appartenevano al grande personaggio ,, dà una finestra si vede là casa 🏠 dove abitava là ragazza che lui innamorato dedica con parole meravigliose ,,,, à Silvia ,,,,, che bellezza ,,,, tutto quello che ho visto dentro là casa Era poesia ,dal letto dove dormiva,dallo scaldino dove metteva il carbone per scaldarsi ,il tavolino dove c'era tutto quello che serviva per scrivere le sue poesie,,, quello che ricordo stanze con tantissimi libri ,le spiegazioni di un signore , della sua malattia che ha sofferto molto ,,,, ma' è stato ripagato con là sua intelligenza ,tute le cose belle che non si sa il valore che ancora oggi possiamo dare ,,, grazie alla splendida è bellissima voce dì,,, Arnoldo Foà ,,, che ci lascia il ricordo indelebile di una delle tante poesie ,,,,, à Silvia ,,,,, ché bei ricordi , ma' che emozione ,,,,,,
Dopo due anni di lentissime letture su cosa abbia capito e insegnato Siddhartha Gotama, su cosa sia la respirazione e il tocco che esercita sulla porzione minima di pelle fra le narici e il labbro superiore, sempre più fine, sempre più sottile dei fenomeni che sorgono e scompaiono ogni istante fuori e dentro noi, dopo tutte queste cose fondamentali, pratiche, molto utili, studiate molto e provate mai abbastanza, rileggo Giacomo Leopardi, la sua commozione per la vita che scorrendo si consuma e sento che l'ha detta così bene, così correttamente nel canto dedicato a Silvia, con uno struggimento che potrebbe essere di gioia se solo non avesse segno. Respirando nello spazio limitato sotto al naso rimane solo una presenza viva che contiene tutto, che cresce e passa, cresce e passa, e Giacomo Leopardi diventa un uomo più vivo di come l'ho mai percepito in tutto ciò che ha scritto. È così difficile farsi capire con le parole. Quanto avrà patito per usarle così bene. Ci sono altri modi ma lui ha scelto le parole ed è un piacere capirle dentro di sé, oltre la lettura. C'è qualcosa di comune e lontanissimo fra gli uomini, come la felicità o il dispiacere per essere o non essere riusciti a raggiungerla in tempo.
Magnifica interpretazione della mitica "A Silvia " . Leopardi ,che gloria per.l'Italia ! Ogni parola di grande Poesia gustata nell:'interpretazione Ogni semplice parola vibra eterna e veritiera.
Una delle più belle poesie dal Big bang ,il quale quasi si vergogna di aver preceduto così abbondantemente negli anni una tale bellezza. Giacomino mio grazie per le cose belle che hai scritto.
Silvia , rimembri ancora Quel tempo della tua vita mortale Quando beltà splendea Negli occhi ridenti è fugitivi È tu,lieve persona, il limitare Di gioventù salivi?
Occhi umidi e stretta al cuore !!!! Ringrazio il mio maestro e in seguito il mio professore che mi hanno fatto incontrare la poesia! Leopardi orgoglio italiano ❤
A Silvia è una delle più famose poesie di Leopardi. Un amore platonico, una ragazza diripettaia. Si vedevano per strada e Silvia era giovane e bella. Era un'amicizia o un innamoramento giovanile eppure una cosa non vissuta viene trasformata in una poesia piena di sentimento e di dolore per questa morte ingiusta. E la sua visione di ragazza non piu' in vita lo turba talmente tanto da instaurare un dialogo sull'ingiustizia della vita. Che il poeta come un oscuro presagio avvverti' sempre su di sé, ma seppe trasformarlo in quel lirismo fatale che sempre gli fu vicino e visse come un destino.
Oggi ricorre l'onomastico di chi porta il nome Silvia e come onorarlo se non con questa meravigliosa poesia di Leopardi ? E' un grande onore : Auguri !
Silvia rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale quando beltà splendea nei tuoi occhi ridenti e fuggitivi e tu lieta e pensosa il limitar di gioventù salivi
Il nostro amico era intento a dolersi profondamente e con rimpianto amaro della gioventù perduta, di Silvia che, incolpevole e sfortunata, aveva visto sfiorire i suoi anni belli e sereni nella morte. Non sarebbe stato preferibile che avesse studiato scienza e medicina, in modo da essere più utile all'umanità e contribuire a sconfiggere il morbo e il male di Silvia? Si è pianto addosso tutta la vita e ha convinto un sacco di gente che era quello il significato del vivere umano. Per fortuna che Pasteur ha dato una bella spinta al progresso, se avessimo avuto tutti Leopardi e nessun Galileo oggi saremmo pieni di piaghe e dolori.
Silvia rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale, quando beltà splendea negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi e tu, lieta e pensosa il limitare di gioventù salivi? Suonavan le quiete stanze e le vie d' intorno al tuo perpetuo canto Allor che all'opre femminili intenta sedevi Assai contenta di quel vago avvenir che in mente avevi Era il maggio odoroso e tu solevi così menare il giorno Io gli stugi leggiadri talor lasciando e le sudate carte ove il tempo mio primo e di me si spendea la miglior parte D'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce Ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti E quinci il mar da lungi e quindi il monte Lingua mortal non dice quel ch'io sentiva in seno Che pensieri soavi Che speranze Che cori, o Silvia mia Quale allor ci apparia la vita umana e il fato Quando sovviemmi si cotanta speme un affetto mi preme acerbo e sconsolato E tornami a doler di mia sventura O natura, o natura perché non rendi poi quel che prometti allor? Perché di tanto inganni i figli tuoi? Tu pria che l'erbe inaridisse il verno Da chiuso morbo combattuta e vinta perivi o tenella e non vedevi il fior degli anni tuoi Non ti molceva il core la dolce lode or delle negre chiome Or degli sguardi innamorati e schivi Nè teco le compagna ai dì festivi ragionavan d'amore Anche peria fra poco la speranza mia dolce Agli anni miei anche negaro i fati la giovinezza Ahi come, come passata sei cara compagna dell'età mia nova, mia lacrimata speme. Questo è quel mondo? Questi i diletti, l'amor, l'opre, gli eventi onde cotanto ragionammo insieme? Questa la sorte dell'umane genti? All'apparir del vero tu misera cadesti e con la mano la fredda morte ed una tomba ignuda mostravi di lontano.
La voce di Arnoldo Foa' è la piu' adatta a Leopardi, non trascina inutile retorica, la rende quello che è semplice e profonda come la sua voce. Peccato che la musica copra un po' troppo le parole, dovrebbe essere come all'inizio, dietro e appena soffusa.
Questo capolavoro Leopardi la dedicò alla figlia del cocchiere di casa Leopardi .....ne era innamorato......se non sbaglio la ragazza si chiamava Teresa......morì giovanissima
Si saranno sicuramente incontrati e riconosciuti Giacomo e Arnoldo là dove tutto è luce e armonia,
il poeta e il suo più bravo e affine interprete
È stato una leggenda. Ha mostrato al mondo che l’uomo è, oltre ogni ragionamento, poesia pura. Ha dato a noi quanto mai nessuno aveva fatto prima, è stato l’unico a mettere tutto sé stesso nelle sue parole che scandivano un’esistenza triste, incompreso dai più. Mi piace pensare che ora abbia trovato la pace.
Concordo su tutto ma sono canti ...
Non poesie
Leopardi mi conduce a definire un dolcissimo evocativo.e suggestivo ricordo con note malinconiche
Trovo la musica troppo alta rispetto alla voce che sfugge in alcuni momenti. Comunque bellissima.
Matteo, purtruppo l'uomo e anche la bestia più schifosa, visto che è l'unico a farsi la guerra.
Foà, mi viene da piangere a sentire questo capolavoro ancor più bello letto da te. Sei GRANDE
Voce meravigliosa di Arnoldo Foà per una straordinaria poesia....
Quando la poesia diviene lirica
Nella sua sofferenza e tristezza, Leopardi ci ha donato il massimo della sua anima poetica.
In questo mondo così turbolento che momenti di pace ascoltare Leopardi, specialmente se letto da Arnoldo Foà.
Silvia, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu, lieta e pensosa, il limitare
Di gioventù salivi?
Sonavan le quiete
Stanze, e le vie dintorno,
Al tuo perpetuo canto,
Allor che all'opre femminili intenta
Sedevi, assai contenta
Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
Così menare il giorno.
Io gli studi leggiadri
Talor lasciando e le sudate carte,
Ove il tempo mio primo
E di me si spendea la miglior parte,
D'in su i veroni del paterno ostello
Porgea gli orecchi al suon della tua voce,
Ed alla man veloce
Che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
Le vie dorate e gli orti,
E quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
Quel ch'io sentiva in seno.
Che pensieri soavi,
Che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia
La vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
Un affetto mi preme
Acerbo e sconsolato,
E tornami a doler di mia sventura.
O natura, o natura,
Perchè non rendi poi
Quel che prometti allor? perchè di tanto
Inganni i figli tuoi?
Tu pria che l'erbe inaridisse il verno,
Da chiuso morbo combattuta e vinta,
Perivi, o tenerella. E non vedevi
Il fior degli anni tuoi;
Non ti molceva il core
La dolce lode or delle negre chiome,
Or degli sguardi innamorati e schivi;
Nè teco le compagne ai dì festivi
Ragionavan d'amore
Anche peria fra poco
La speranza mia dolce: agli anni miei
Anche negaro i fati
La giovanezza. Ahi come,
Come passata sei,
Cara compagna dell'età mia nova,
Mia lacrimata speme!
Questo è quel mondo? questi
I diletti, l'amor, l'opre, gli eventi
Onde cotanto ragionammo insieme?
Questa la sorte dell'umane genti?
All'apparir del vero
Tu, misera, cadesti: e con la mano
La fredda morte ed una tomba ignuda
Mostravi di lontano.
Ah
Oooook
La struggente malinconia del ricordo di ciò che poteva essere ma non fu'....
Meravigliosa! Non esiste poesia più commovente, la so a memoria, è veramente stupenda...
Grazie, non avevo capito! Pensavo stesse recitando sotto il ponte di Gibuti, se non ci fossi stato te...
Surreale, eterea, la voce di Foa riesce a trasmettere perfettamente delle emozioni d'amore e morte altrimenti solo percepibili.
La voce del grande Arnoldo Foa' rende ancora più bella questa eccezionale poesia . Diciamo Grazie ai grandi POETI dei secoli scorsi , che ci hanno regalato delle cose che al giorno d'oggi nessuno ci può dare . Purtroppo la tecnologia ha preso il posto della fantasia .
Direi, invece, che ha preso il posto dell'arte.
Che meraviglia! Ringrazio, non senza un velo di malinconia e commossa nostalgia, i miei maestri e professori che me l'hanno fatta studiare a memoria. Sono passati cinquant' anni e un doveroso ringraziamento da parte mia va alla maestra di scuola elementare Elsa Degara, al maestro Battista Zanoner (zigher), a Valentino Rovisi (Tinoto), al prof. Giancarlo Vincenzi, gli insegnanti che ho avuto la fortuna e il privilegio di conoscere e apprezzarne le virtù umane e professionali, e che tanto mi hanno dato e continuano a darmi, nonostante che siano deceduti da tempo. La recitazione di Foà è quanto di meglio si possa ascoltare. Grazie.Mauro Chiocchetti Maza - Moena - Valle di Fassa.
quando un maestro fa amare ciò che insegna è senza ombra di dubbio un grande maestro ... ed è bello sentire queste parole sincere di gratitudine.
La sua poesia mi purifica l'anima mia,facendomi amare di più la vita
Grazie, Grazie. Meravigliosa Poesia.Recitata Da un Grande Maestro. Grazie💝
Grazie Foà e grazie anche a te, Leopardi, una compagnia sublime durante questa quarantena.
Molto commovente ascoltare questa slendida poesia dalla voce di Arnoldo Foà.
I versi indelebili di questa poesia di Leopardi, uno dei più grandi poeti universali se non il più in assoluto, suscitano in me tantissimi ricordi della mia giovinezza trascorsa tra i banchi della scuola. Vecchi tempi meravigliosamente diversi da quelli in cui stiamo vivendo. Allora c'era molta umanità nella nostra società.
Leopardi ha scritto per essere letto da Foà. SUBLIME. UNICO.
pensavo la stessa cosa....
@@stonethecrow80
Usi condizionali che sanno di invidia livorosa. Questa è una splendida lettura del canto leopardiano, che possano essercene di altrettanto intensi è tutto da dimostrare. Sciocco.
Anni fa' sono stata à casa 🏡 del grande ,,, Giacomo Leopardi ,,,,, là MIA emozione è iniziata già Prima di entrare ,, stiamo per entrare una scala importante, entriamo alla Prima stanza alla seconda stanza si cominciano à vedere cose che appartenevano al grande personaggio ,, dà una finestra si vede là casa 🏠 dove abitava là ragazza che lui innamorato dedica con parole meravigliose ,,,, à Silvia ,,,,, che bellezza ,,,, tutto quello che ho visto dentro là casa Era poesia ,dal letto dove dormiva,dallo scaldino dove metteva il carbone per scaldarsi ,il tavolino dove c'era tutto quello che serviva per scrivere le sue poesie,,, quello che ricordo stanze con tantissimi libri ,le spiegazioni di un signore , della sua malattia che ha sofferto molto ,,,, ma' è stato ripagato con là sua intelligenza ,tute le cose belle che non si sa il valore che ancora oggi possiamo dare ,,, grazie alla splendida è bellissima voce dì,,, Arnoldo Foà ,,, che ci lascia il ricordo indelebile di una delle tante poesie ,,,,, à Silvia ,,,,, ché bei ricordi , ma' che emozione ,,,,,,
Mammmmaaaa mia se chiudo gli occhi vengo trasportata in un'altra epoca...bellissimo
Una poesia stupenda, le sue poesie più belle le so tutte a memoria...
Grazie mille , con la tua interpretazione di questa opera poetica c’è l’ho fatta ad impararla a memoria più velocemente !
Grazie mille❤️❤️
Bellissima Poesia.e Bellissima Recitata dal Maestro Foa'.
Leopardi ha deliziato con la sua poesia che ha raggiunto vertici ineguagliabili.
Versi degni di lode! Costellati di poesia e di romanticismo puro!
A Silvia è la più bella poesia di tutti i tempi !
Dopo due anni di lentissime letture su cosa abbia capito e insegnato Siddhartha Gotama, su cosa sia la respirazione e il tocco che esercita sulla porzione minima di pelle fra le narici e il labbro superiore, sempre più fine, sempre più sottile dei fenomeni che sorgono e scompaiono ogni istante fuori e dentro noi, dopo tutte queste cose fondamentali, pratiche, molto utili, studiate molto e provate mai abbastanza, rileggo Giacomo Leopardi, la sua commozione per la vita che scorrendo si consuma e sento che l'ha detta così bene, così correttamente nel canto dedicato a Silvia, con uno struggimento che potrebbe essere di gioia se solo non avesse segno. Respirando nello spazio limitato sotto al naso rimane solo una presenza viva che contiene tutto, che cresce e passa, cresce e passa, e Giacomo Leopardi diventa un uomo più vivo di come l'ho mai percepito in tutto ciò che ha scritto. È così difficile farsi capire con le parole. Quanto avrà patito per usarle così bene. Ci sono altri modi ma lui ha scelto le parole ed è un piacere capirle dentro di sé, oltre la lettura. C'è qualcosa di comune e lontanissimo fra gli uomini, come la felicità o il dispiacere per essere o non essere riusciti a raggiungerla in tempo.
Commento stupendo
Non è possibile smettere di ascoltarla e riascoltarla...tanto è un capolavoro e tanto meravigliosa è la voce di Foà!
Recitata meravigliosamente.
Adesso io apprezzo seriamente questo poeta e pura tranquillità vivere e sentire ciò che vorresti seriamente all inizio imparare e poi capire...
Nel senso capire il poeta
Magnifica interpretazione della mitica "A Silvia " . Leopardi ,che gloria per.l'Italia ! Ogni parola di grande Poesia gustata nell:'interpretazione
Ogni semplice parola vibra eterna e veritiera.
Grazie per cuore ❤e la gentile notifica ,ringrazio di cuore ❤ ma il mio cuore ❤lo dedicò a Leopardi.
Interpretazione grandiosa racchiude amore e sensibilità❤
E una poesia bellissima mi fa piangere ogni volta che la sento
Soddisfatta!!! La poesia e musica è emozionante. Grandi interpreti.
Adoro giacomo Leopardi e le sue poesie e so a memoria a silva
E " bellissima....grazie per avermi regalato questa splendida emozione...la voce è bellissima. ..splendida è l interpretszione
Una delle più belle poesie dal Big bang ,il quale quasi si vergogna di aver preceduto così abbondantemente negli anni una tale bellezza. Giacomino mio grazie per le cose belle che hai scritto.
Leopardi letto da Foa'. Pura poesia...
Grandissima poesia, la mia preferita!!!❤
bellissimo...interprete..musica e poesia..sono meravigliosi.....
mio dio, ho i brividi, bellissima
+Black Ayumi
ESCILE
+Massimo Russo perché proprio io?
Perché ti amo. Tu non lo sai, e nemmeno io. Magia della poesia.
sei un poeta.
Amina pensa che son qui perché come compito per casa per domani la devo imparare a memoria
Si riascolta sempre volentieri, le memorie dello studio scolastico sono sempre vivaci.
Ho 64 anni e la ricordo ancora......cosa dire......è favolosa
❤ Giacomo Leopardi grande poeta e Arnoldo Foà bravo interprete di questa bella poesia.❤❤❤❤❤❤
Sono rapita da cotanta bellezza e dolcezza ...nessuna voce poteva meglio rappresentarla !!! Mio poeta ,saresti felice nell'ascoltarla!
Like se la ascolti nel 2019
Luca Pernice dopo mannucci
La ascolto ne 2020 allora ho messo dislike
Le note in sottofondo arricchiscono la sua voce profonda,ma la poesia è struggente di per sé
Silvia , rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale
Quando beltà splendea
Negli occhi ridenti è fugitivi
È tu,lieve persona, il limitare
Di gioventù salivi?
Non ho parole per quanto è bello
È bellissimo!!! Wow Lo conosco la la la poesia Giacomo Leopardi l’ho ce l’ho già nella memoria
Voce unica, irripetibile, grande partecipazione.
"Lingua mortal non dice quel ch'io sentiva in seno".
Occhi umidi e stretta al cuore !!!! Ringrazio il mio maestro e in seguito il mio professore che mi hanno fatto incontrare la poesia! Leopardi orgoglio italiano ❤
Voce stupenda, super rilassante😍
Stupenda , sublime , meravigliosa ...
Che ricordi meravigliosi
A Silvia è una delle più famose poesie di Leopardi. Un amore platonico, una ragazza diripettaia. Si vedevano per strada e Silvia era giovane e bella. Era un'amicizia o un innamoramento giovanile eppure una cosa non vissuta viene trasformata in una poesia piena di sentimento e di dolore per questa morte ingiusta. E la sua visione di ragazza non piu' in vita lo turba talmente tanto da instaurare un dialogo sull'ingiustizia della vita. Che il poeta come un oscuro presagio avvverti' sempre su di sé, ma seppe trasformarlo in quel lirismo fatale che sempre gli fu vicino e visse come un destino.
Like se hai da impararla a memoria 😢
In che anno sei?
Dioniso 3 media
L'ho imparata a memoria negli anni '60 😂
Io la so tutta è la mia preferita. (Sono una ragazza di 14 anni con l'account di mia madre.)
Io per domani💗
Oggi ricorre l'onomastico di chi porta il nome Silvia e come onorarlo se non con questa meravigliosa poesia di Leopardi ? E' un grande onore : Auguri !
Infatti ringrazio i miei genitori per aver scelto per me questo nome...
semplicemente sublime...
grazie Leo
Silvia Santamarianova sei bella e ti chiami Silvia :-)
nun ce provà
Stupenda,.. Grazie di❤️
Non ho parole....bellissima.
Meravigliosa e Soave! 😍 😍 😍
Silvia rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale quando beltà splendea nei tuoi occhi ridenti e fuggitivi e tu lieta e pensosa il limitar di gioventù salivi
Preciosa. Gracias, Leonardo, por hacérmela conocer.
Giacomo Leopardi è il mio poeta preferito.
Ps sono una ragazza con l'account di mia madre. MI CHIAMO DILETTA e ho 14 anni.
Io amo Leopardi. ho amato la sua poesia sui banchi di scuola.
non ci sono parole. stunned
Voce sublime. Grazie
Stupenda interpretazione.
É qualcosa di divino
Bellissima,giovinezza di prima..♥
Il nostro amico era intento a dolersi profondamente e con rimpianto amaro della gioventù perduta, di Silvia che, incolpevole e sfortunata, aveva visto sfiorire i suoi anni belli e sereni nella morte. Non sarebbe stato preferibile che avesse studiato scienza e medicina, in modo da essere più utile all'umanità e contribuire a sconfiggere il morbo e il male di Silvia? Si è pianto addosso tutta la vita e ha convinto un sacco di gente che era quello il significato del vivere umano. Per fortuna che Pasteur ha dato una bella spinta al progresso, se avessimo avuto tutti Leopardi e nessun Galileo oggi saremmo pieni di piaghe e dolori.
Incanto, meraviglia
Silvia rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale, quando beltà splendea negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi e tu, lieta e pensosa il limitare di gioventù salivi?
Suonavan le quiete stanze e le vie d' intorno al tuo perpetuo canto
Allor che all'opre femminili intenta sedevi
Assai contenta di quel vago avvenir che in mente avevi
Era il maggio odoroso e tu solevi così menare il giorno
Io gli stugi leggiadri talor lasciando e le sudate carte ove il tempo mio primo e di me si spendea la miglior parte
D'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce
Ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti
E quinci il mar da lungi e quindi il monte
Lingua mortal non dice quel ch'io sentiva in seno
Che pensieri soavi
Che speranze
Che cori, o Silvia mia
Quale allor ci apparia la vita umana e il fato
Quando sovviemmi si cotanta speme un affetto mi preme acerbo e sconsolato
E tornami a doler di mia sventura
O natura, o natura perché non rendi poi quel che prometti allor?
Perché di tanto inganni i figli tuoi?
Tu pria che l'erbe inaridisse il verno
Da chiuso morbo combattuta e vinta perivi o tenella e non vedevi il fior degli anni tuoi
Non ti molceva il core la dolce lode or delle negre chiome
Or degli sguardi innamorati e schivi
Nè teco le compagna ai dì festivi ragionavan d'amore
Anche peria fra poco la speranza mia dolce
Agli anni miei anche negaro i fati la giovinezza
Ahi come, come passata sei cara compagna dell'età mia nova, mia lacrimata speme.
Questo è quel mondo? Questi i diletti, l'amor, l'opre, gli eventi onde cotanto ragionammo insieme? Questa la sorte dell'umane genti?
All'apparir del vero tu misera cadesti e con la mano la fredda morte ed una tomba ignuda mostravi di lontano.
Amore puro. Foà immenso
Grazie.E' meravigliosa.
La voce di Arnoldo Foa' è la piu' adatta a Leopardi, non trascina inutile retorica, la rende quello che è semplice e profonda come la sua voce. Peccato che la musica copra un po' troppo le parole, dovrebbe essere come all'inizio, dietro e appena soffusa.
Splendida, ricordo della mia maturità ❤
Meraviglioso Foà💖
Voce meravigliosa
ho 13 anni e devo studiarla a memoria e dura
oggi mi trovo io al tuo posto😔è veramente difficile!
Ti Capisco....
idem
Ke sfiga raga
+Ale Oro sono ancora alla prima strofa 😢😢😢😢😢
Grazie per averti conosciuta inspired to Leopardi
che meraviglia
Stupenda
Empatia pura!
Vivere nel ricordo..
Like se l'ascolti nel 2020
grande maestro e grande attore,grazie -giorgio lo fermo
Orgogliosa di portare questo nome...
Arnoldo Foà che voce sublime
Io amo leopardi ❤️❤️
Grazie.
che splendore.
Rimembrano i beati versi nel lago del cuore mio.
Straordinario
Che bella poesia
Questo capolavoro Leopardi la dedicò alla figlia del cocchiere di casa Leopardi .....ne era innamorato......se non sbaglio la ragazza si chiamava Teresa......morì giovanissima
Io forse la porterò all'esame
Complimenti, è letta davvero benissimo
I brividi!🥰