La Facciata di San Michele in Foro
ฝัง
- เผยแพร่เมื่อ 14 ม.ค. 2025
- La facciata a vela della chiesa di San Michele in foro è quasi autonoma rispetto al precedente corpo della chiesa. Non solo, i quattro ordini di loggette che ne caratterizzano la parte alta sembrano applicate al corpo dell’edificio, sormontando la parte inferiore della facciata, conforme al romanico pisano, con i suoi severi portali. L’opera è attribuita con qualche remora allo stesso Guidetto che costruì anche la facciata di San Martino, negli anni del primo 200 i cantieri cittadini furono monopolizzati dal suddetto Guidetto.
Nei secoli i marmi, il calcare si deteriorarono e la facciata divenne cadente e forse anche pericolosa.
Nel 1866 partirono degli indifferibili lavori di restauro della facciata di San Michele, ne fu incaricato l’architetto Giuseppe Pardini, il quale seguendo la tradizione dei precedenti costruttori della facciata, pensò di inserire nei prodomi alle imposte degli archetti una serie di teste che sono un’allegoria al neonato regno d’Italia. La cosa creò scandalo e discussioni, tanto che Ruskin in un dagherrotipo del 1870 che vi abbiamo mostrato in altro video (madonna della salute) parla di distrutta chiesa di San Michele. Anche perché le precedenti teste fatte scolpire nel 1200 da Guidetto furono rimosse e disperse per essere sostituite dalle teste di Vittorio Emanuele II, Camillo Benso di Cavour, Pio IX, Napoleone III, Carlo Alberto di Savoia, Bettino Ricasoli e di santi a noi più vicini. Un’opera che andava ben oltre il restauro, si potrebbe parlare di un rifacimento. D’altra parte occorre tener presente la particolare situazione della chiesa di San Michele che proprietà comunale svolgeva anticamente anche funzioni civiche quali i consigli comunali ed era indicata negli antichi documenti come «palatium Sancti Michaelis in Foro»