Bella conferenza, complimenti alla competenza del relatore. Il contenuto mi ha deluso sul pensiero del filosofo. Mi è rimasta l'impressione che Leibnitz sia un'altro dei grandi pensatore vittima del pensiero teologico. Dire che questo è il migliore dei mondi possibili sembra escludere che nell'infinito universo vi siano infiniti mondi e se vi sono sono peggiori di questo. Poi migliore in che senso? L'idea di un Dio col bilancino che misura la felicità (umana sembra sottinteso, quindi una visione prettamente religioso-umano-centrica creazionista) sembra uscire da un libro di pie favole religiose.
C'è un salto logico/argomentativo tra la necessità delle leggi matematiche, che fanno parte della struttura del pensiero, e si può ammettere che siano a priori della creazione, e la nozione di un dio creatore, onnipotente e benevolo. Che i movimenti tellurici non potessero non verificarsi a Lisbona, ma in una zona desertica, oppure non potessero non verificarsi affatto, non può avere la stessa necessità del teorema di Pitagora. Leibniz, condizionato dalla religione, non si chiede se il male (soprattutto quello fisico /naturale; diversamente da lui potremmo accettare il libero arbitrio per il male morale) nel mondo sia compatibile con l'esistenza di un dio personale, onnipotente ecc., ma, postulatane l 'esistenza, svolge un contorto argomento per conciliare il postulato con un'esperienza empirica che lo contraddice. Già Voltaire nel Candide aveva ridicolizzato l'astrusa teoria.
. DOMANDA SE UN PESCIOLINO DELL' OCEANO VOLESSE VEDERE TUTTO IL MARE IN CUI NUOTA,COSA DOVREBBE FARE ? E Se il MARE è DIO STESSO, COME FA A VEDERLO E COME FA A COMUNOCARE CON LUI ?
un mondo impossibile per dio onnipotente era POSSIBILE! Leibniz usa la logica umana questo è il suo limite.... Naturalmente lo fa perché deve e vuole difendere la tradizione religiosa , servendosi del fanatismo matematico in voga all'epoca (sorry sono stata politicamente scorretta)
Sono d'accordo. Gli esempi matematici sono validi in questo mondo, ma tanti matematici hanno ipotizzato, a partire da vari assiomi di base, dei mondi POSSIBILI con proprieta' diverse, dove non necessariamente il percorso piu' breve tra due punti e' una retta, ecc.
Ehm, non proprio. Il problema sta nel termine "onnipotenza", su cui andrebbe fatta chiarezza. Secondo Leibniz, onnipotenza NON SIGNIFICA fare tutto. Dio non può fare ciò che è assolutamente impossibile, ossia ciò la cui natura è auto-contraddittoria. Per esempio, Dio non può fare un triangolo quadrato. Secondo Leibniz Dio non può nemmeno cambiare le leggi della matematica, che sono verità necessarie ed eterne (a differenza di quelle della natura). O meglio, per farlo andrebbe contro la propria natura (il LOGOS), cioè non sarebbe Dio; che è lo stesso motivo per cui Dio "non può" ammalarsi, peccare, etc... che sono forme di impotenza, quindi il non poterlo fare prova proprio la sua perfezione. Dio può fare ogni cosa che sia possibile. Ciò che è impossibile, per sua definizione, non si può fare. Inoltre la creazione implica già per propria essenza la produzione di qualcosa che non è perfetto: se Dio creasse qualcosa senza imperfezione creerebbe se stesso, il che è, ancora, auto-contraddittorio. Attualizzare un mondo possibile significa far venire alla luce una serie i cui elementi sono compossibili, cioè esistono senza contraddirsi reciprocamente, tuttavia il grado di affermazione di una realtà IMPLICA NECESSARIAMENTE la contingenza e la dipendenza di un'altra. In parole povere, il fatto stesso che una realtà è creata (dipendente) la rende, per definizione, imperfetta. Semplicemente Dio, che non crea i possibili ma li ha da sempre come Idee presenti nel suo intelletto (e quindi non interferisce nemmeno con i singoli elementi delle serie, ma solo con la loro totalità), sceglie ed attualizza, inclinato dalla propria natura, il Migliore, quello in cui presente la "massima diversità compensata dall'identità" (un'infinità di fenomeni regolata da poche semplici leggi).
Dio non può violare le leggi della Logica perché, come da tradizione filosofica cristiana, Dio È la Logica, Dio È egli stesso Logos: è quindi evidente come non possa contraddire la Logica perché facendolo contraddirebbe sé stesso.
Sono felice di aver incontrato Mormino sulla mia strada! Lo considero un’acquisizione di ricchezza!
Mormino dalle spiegazioni limpide e accessibili a chiunque, pur affrontando temi molto complessi ma sempre interessanti
Mormino è un grande maestro.
Spettacolo Mormino!!! Bravissimo 👏 👏👏👏
bellissima conferenza! Grazie!
Bella conferenza, complimenti alla competenza del relatore. Il contenuto mi ha deluso sul pensiero del filosofo. Mi è rimasta l'impressione che Leibnitz sia un'altro dei grandi pensatore vittima del pensiero teologico. Dire che questo è il migliore dei mondi possibili sembra escludere che nell'infinito universo vi siano infiniti mondi e se vi sono sono peggiori di questo. Poi migliore in che senso? L'idea di un Dio col bilancino che misura la felicità (umana sembra sottinteso, quindi una visione prettamente religioso-umano-centrica creazionista) sembra uscire da un libro di pie favole religiose.
Ottima lezione. Grazie.
Muito bom!!!!Parabéns e obrigada!
C'è un salto logico/argomentativo tra la necessità delle leggi matematiche, che fanno parte della struttura del pensiero, e si può ammettere che siano a priori della creazione, e la nozione di un dio creatore, onnipotente e benevolo. Che i movimenti tellurici non potessero non verificarsi a Lisbona, ma in una zona desertica, oppure non potessero non verificarsi affatto, non può avere la stessa necessità del teorema di Pitagora. Leibniz, condizionato dalla religione, non si chiede se il male (soprattutto quello fisico /naturale; diversamente da lui potremmo accettare il libero arbitrio per il male morale) nel mondo sia compatibile con l'esistenza di un dio personale, onnipotente ecc., ma, postulatane l 'esistenza, svolge un contorto argomento per conciliare il postulato con un'esperienza empirica che lo contraddice. Già Voltaire nel Candide aveva ridicolizzato l'astrusa teoria.
Mormino non delude mai. Di che anno è la conferenza?
. DOMANDA
SE UN PESCIOLINO DELL' OCEANO VOLESSE VEDERE TUTTO IL MARE IN CUI NUOTA,COSA DOVREBBE FARE ?
E Se il MARE è DIO STESSO, COME FA A VEDERLO E COME FA A COMUNOCARE CON LUI ?
Ma c’è differenza dallo scrivere Leibnitz o Leibniz???
e come è possibile che l'uomo riesce migliorare il mondo se Dio non è riuscito?
secondo me Leibniz dice la stessa cosa di Agostino. il male dipende dal libero arbitrio dell'uomo. dalla libertà dell'uomo
piu' volte ripete che l'uomo è libero.
non da Dio.
un mondo impossibile per dio onnipotente era POSSIBILE! Leibniz usa la logica umana questo è il suo limite.... Naturalmente lo fa perché deve e vuole difendere la tradizione religiosa , servendosi del fanatismo matematico in voga all'epoca (sorry sono stata politicamente scorretta)
Sono d'accordo. Gli esempi matematici sono validi in questo mondo, ma tanti matematici hanno ipotizzato, a partire da vari assiomi di base, dei mondi POSSIBILI con proprieta' diverse, dove non necessariamente il percorso piu' breve tra due punti e' una retta, ecc.
Ehm, non proprio. Il problema sta nel termine "onnipotenza", su cui andrebbe fatta chiarezza. Secondo Leibniz, onnipotenza NON SIGNIFICA fare tutto. Dio non può fare ciò che è assolutamente impossibile, ossia ciò la cui natura è auto-contraddittoria. Per esempio, Dio non può fare un triangolo quadrato. Secondo Leibniz Dio non può nemmeno cambiare le leggi della matematica, che sono verità necessarie ed eterne (a differenza di quelle della natura). O meglio, per farlo andrebbe contro la propria natura (il LOGOS), cioè non sarebbe Dio; che è lo stesso motivo per cui Dio "non può" ammalarsi, peccare, etc... che sono forme di impotenza, quindi il non poterlo fare prova proprio la sua perfezione. Dio può fare ogni cosa che sia possibile. Ciò che è impossibile, per sua definizione, non si può fare. Inoltre la creazione implica già per propria essenza la produzione di qualcosa che non è perfetto: se Dio creasse qualcosa senza imperfezione creerebbe se stesso, il che è, ancora, auto-contraddittorio. Attualizzare un mondo possibile significa far venire alla luce una serie i cui elementi sono compossibili, cioè esistono senza contraddirsi reciprocamente, tuttavia il grado di affermazione di una realtà IMPLICA NECESSARIAMENTE la contingenza e la dipendenza di un'altra. In parole povere, il fatto stesso che una realtà è creata (dipendente) la rende, per definizione, imperfetta. Semplicemente Dio, che non crea i possibili ma li ha da sempre come Idee presenti nel suo intelletto (e quindi non interferisce nemmeno con i singoli elementi delle serie, ma solo con la loro totalità), sceglie ed attualizza, inclinato dalla propria natura, il Migliore, quello in cui presente la "massima diversità compensata dall'identità" (un'infinità di fenomeni regolata da poche semplici leggi).
@@agostinomarconi4274 condivido Dio non puo' violare le leggi della logica
secondo me è implicito per Leibniz che l'onnipotenza divina non sia in contraddizione con i principi della logica
Dio non può violare le leggi della Logica perché, come da tradizione filosofica cristiana, Dio È la Logica, Dio È egli stesso Logos: è quindi evidente come non possa contraddire la Logica perché facendolo contraddirebbe sé stesso.
Quelle di Leibniz in materia di teodicea erano solo fole