Diciamolo pure: questo video dimostra quanto limitata sia la nostra capacità d’espressione. In tutto il video non ho sentito un vero contraddittorio, cioè non ho sentito un solo ragionamento a sfavore di un’affermazione, che giustamente si può ritenere errata. Ho solo sentito che è sbagliato affermare che alle donne manchi un pelo di aggressività, per affermarsi in questo mondo. Ah, sì? Certo, Barbero lo pone come conditio sine qua non il non successo femminile ma, in tutta onestà, non credo che volesse colpevolizzare le donne. Semplicemente, da storico e da uomo, vede che la nostra società è un tantino patriarcale e che risponde a precisi requisiti maschili: l’aggressività, cioè imporsi con una determinata forza e convinzione, è una legge che viviamo tutti e tutti la possiamo constatare. Sarebbe stato più interessante, anziché smentire le parole dette da un uomo ed estorte da un preciso contesto, investigare sul tema, chiedersi se è così oppure no e, se no, portare avanti fatti, ragionamenti, esercitando un pensiero critico che non deve confermare o ribaltare le idee, per partito preso, ma per fare una dovuta ricerca su un aspetto ancora oscuro. È chiaro, che le donne non sono inferiori agli uomini e se, socialmente, ricoprono ruoli ancora stereotipati è perché si muovono entro un sistema ancora patriarcale, che non le favorisce riguardo alla carriera, ma neanche riguardo alla maternità. Ed è chiaro che le donne, per fare entrambe le cose, devono fare il doppio della fatica di un uomo, perché il mondo non è strutturato sui loro bisogni. Ma, visto che tante persone la pensano diversamente, dovremmo anche chiederci : sono tutti bigotti, maschilisti o ci può essere qualcos’altro? Siamo tutti uguali, intendendo di avere pari diritti e doveri o qualche diversità c’è? Diversità che non devono giustificare le disparità, le quali comunque continuano tuttora ad esserci. Le donne possono davvero sostenere tutto quello che fanno gli uomini? Lo fanno allo stesso modo, meglio o peggio? E perché? Credo che le donne siano arrivate fin qui, storicamente parlando, perché in passato non c’era altro spazio, ma adesso che ci sarebbero spazi e libertà di scelta, le donne spingono così tanto per ricoprire certi ruoli? È di loro interesse o interessa loro anche altro? E, con ciò, non intendo l’idea sessista che alle donne interessino solo “cose da donne”. Non tirerò fuori neanche il concetto di “natura”. Mi chiedo solo se esistano, all’interno dei due generi, delle inclinazioni intrinseche, a prescindere dall’educazione, la quale, comunque, ha il potere di influenzare notevolmente gusti e idee di ogni individuo: ma, fino a che punto? Quanto grande è il potere dell’educazione su ognuno di noi? Siamo una tabula rasa, fin dalla nascita, su cui scrivere o riprogrammare ogni cosa, oppure qualcosa di innato, personale e intrinsecò c’è in ognuno? Sono questi i temi ai quali hanno cercato di rispondere psicologi e filosofi, da qualche secolo a questa parte. Senza riuscire a mettere la parola “fine” in questo dibattito, che rimane ancora aperto. Le idee, portate avanti dai media oggi e in questo video, sono giuste, sono corrette ma non si può arrivare, di nuovo, a una rieducazione dell’intera società, semplicemente tirando una linea e dicendo: questo è giusto e questo è sbagliato. Educhiamo le persone a farsi le dovute domande, allarghiamo il compito della scuola ed educhiamo, anche in questa sede, al pensiero critico, a usarlo, creando dei veri dibattiti sul tema, come su altri temi, senza la costituzione di gruppi da stadio: ne siamo in grado o lo facciamo perché la specie sapiens-sapiens più in là non riesce ad andare? A che punto, della nostra civiltà, siamo arrivati? Nessuno di noi dovrebbe montare in cattedra, se non lo fa Barbero, abituato per lavoro a farlo, perché dovremmo sentirci noi i più attrezzati a farlo? Confrontiamoci, creiamo simposi.
Ammiro Alessandro Barbero come essere umano e come divulgatore storico. Mi va bene che abbia una sua tendenza politica perché nel complesso nelle sue lezioni non diventa fazioso. Il suo scopo professionale è la completezza del racconto storico. Il suo approccio disincantato gli permette di fare valutazioni contingenti anche quando si insiste a chiedergli opinioni sull'attualità. Lui è un medievista. Come storico è perfettamente in grado di essere di sinistra e allo stesso tempo di dichiarare che lui è molto contento che l'Italia si stata liberata dagli americani, i quali in quel preciso frangente si allearono, non senza fatica, con forze locali partigiane, e non dai sovietici. Il problema sta nell'elogio dell'aggressività come requisito per il successo ed è un problema patriarcale oltre che ormonale. Da un punto di vista strettamente biologico è naturale che corpi maschili e corpi femminili siano un po' diversi perché preposti a compiti naturali diversi. La questione maschile vs femminile fa passare in secondo piano il fatto che da sempre gli umani in genere lottano per la supremazia all'interno del loro campo specifico. Donne contro donne e uomini contro uomini nei rispettivi ambiti. Se l'aggressività (e anche la spregiudicatezza decisionale anche a costo di sopprimere qualcuno) è considerata una buona qualità per avere successo è evidente che si è trattato per lungo tempo di un una questione all'interno del potere maschile e che ancora si ragiona il quel mondo, come un vecchio calco applicato a nuove realtà. Un antico maschio non aveva il problema delle donne che gli potessero rubare il potere, ma il potere di altri maschi ce l'aveva eccome fin dalla caverne! Se adesso un uomo volesse avere successo in un ambito considerato tradizionalmente femminile, ad esempio la cura ed educazione dell'infanzia, potrebbe considerare l'aperta aggressività e la spregiudicatezza come qualità utili in quell'ambito o gli si ritorcerebbero contro? Dovrebbe sviluppare dolcezza e dedizione o perdurare nel testosterone a manetta? Bisogna anche tenere conto che il sistema tradizionale non perdona appartenenze incrociate. L'aggressività ammirata nei maschi nelle donne viene ancora percepita come stronxaggine (anni fa la pubblicità dello shampoo Pantene descrisse benissimo questa dinamica) Per contro la gentilezza ammirata nelle femmine viene ancora percepita come effeminazione nell'uomo.
@@negy2570ti soffermi secondo me troppo sulla parola aggressività. È stata una domanda diciamo sorpresa, un'intervista, secondo me come termine poteva sostituirsi tranquillamente a intrapendenza, per esempio, o carisma, non lo so. Non credo si soffermasse su aggressività ma intesa come violenza
Barbero ha posto semplicemente una "questio", come fanno gli uomini d'intelletto, come faceva Socrate e compagnia bella nei simposi, una semplice domanda per trovare la soluzione. Se non capite questo, per cortesia smettetela di seguire Barbero e seguite Fedez che è meglio per tutti.
La cosa che mi colpisce è che di fronte ad una persona che pone una domanda, un interrogativo, un dubbio su cui riflettere e del quale osservare in modo oggettivo i possibili sviluppi, un'altra persona lo critica, attraverso un pregiudizio, maneggiato come dato di fatto. Rispetto all'approccio di questo ragazzo, così sicuro e in un certo senso trincerato dietro un facile sarcasmo, preferisco di gran lunga l'approccio piu scientifico, pulito, aperto e possibilista del professore, che di fatto, non ha affermato niente di piu di un "vediamo come andrà". Oggi, chi osa sostenere che uomini e donne siano semplicemente diversi, con caratteristiche generali medie diverse, viene lapidato. Vorrei anche sottolineare, che questo rifiuto verso le differenze, che potrebbero essere di reciproco arricchimento se vissute in modo sano, strizza l'occhio a una certa forma di "fede" (che da per scontata l'uguaglianza...ben diversa dalla parità!), come se i corpi e "le anime" fossero separate...corpi diversi, ma anime uguali. Se invece si opta per un pensiero piu scientifico, "l'anima", il temperamento, certi tratti del carattere sono in buona misura determinati in modo diretto o indiretto dal corpo e sono un epifenomeno dell'attività del cervello e del modo in cui risponde all'ambiente... quindi, corpi diversi, contribuiscono a renderci diversi. Non migliori o peggiori (che barba essere costretti a fare tutte queste precisazioni), ma diversi! Tutti che esaltano per moda le diversità...culturali e "raziali" per poi demonizzare quelle sessuali, appiattendo tutto in un indistinto grigiolino neutro e senza chiariscuri. Un applauso al pensiero aperto e coraggioso del professore. Invito chi volesse approfondire in modo scientifico e non demagogico, di vedersi i video del professor Vallortigara sui cervelli maschili e femminili (basta cercarli su youtube).
Non credo sia stato colto il senso del video.😅 Ci sono certamente criteri biologici, ma continuare a limitarsi solamente a quelli significa non avere minimamente chiaro l'intero quadro generale, né tanto meno essere formati al di là dell' ambito "scientifico/biologico". Praticamente non è stato capito metà video.
@@SRandom91il senso, inteso come superficialità? Mi permetta, guardi, il video, per me, rappresenta LA superficialità e, direi, anche invidia. Si, invidia, perché con quel sarcasmo da bar Margherita questo signor “nessuno”, e non lo paragono ad Odisseo, sia chiaro 😅, che cerca di vendere qualcosa, vorrebbe criticare gente preparata che se affronta un argomento lo ha approfondito. In estrema sintesi vorrebbe ergersi sopra ad essi. Utilizzando la mera critica e non il vero confronto. E come spesso accade prendono una frase, decontestualizzandola. Sembrerebbe una nuova moda. Ma, estrapolare frasi da un contesto comporta distorsione della realtà. Questa tecnica subdola non porta solamente a distorcere il senso delle cose e perciò a falsare la verità, ma è anche, e forse ancor di più, un problema di libertà di opinione e di informazione. Mediamente utilizzata dai mediocri o da chi vuole attaccare un avversario. Il signore del video mi sembra faccia parte dei primi. E certamente non segue ne Io Donna, ne legge cio che riporta Feminist.com (riconosciuto a livello internazionale). In particolare su Feminist.com si leggono le stesse cose che ha detto Barbero, cose ovvie, e ci si interroga su come, queste differenze, possano essere viste come un punto di forza. Stanno rivedendo molte cose, sempre per difendere in maniera reale i diritti della Donna, e non solo a parole. Se il signore in questione volesse affrontare l’argomento seriamente non farebbe tutta ‘sta pappardella. Inviterebbe Barbero, e persone quali Cristina Gramolini e Barbara Alberti e li si avrebbe un confronto serio. Ma approfondire significa prepararsi e non scadere nell’ovvio. Tanto più con calibri di tal fatta.
@@SRandom91 In verità, penso proprio di averlo capito e ho compreso ciò che hai scritto...solo su una cosa vorrei farti notare un particolare: nessuno si limita a considerare solo i criteri biologici...ma proprio perchè ci sono, sono reali ed evidenti e sono anche il basamento da cui ci sviluppiamo...ha senso proprio partire da lì per costruire, valutare ecc tutto il resto.
Barbero è uno dei pochi onesti intellettualmente ancora in circolazione. Mai stato a sinistra politicamente parlando, ma ho sempre stimato gente con le palle quadre a prescindere dall'ideologia e Barbero è davvero un'ottima mente.
@@anonimo6603 ahah beh di sicuro non lo sono quelle delle donne . in ogni caso è l'idea degli attributi che non ho mai capito , magari me la spieghi ? cosa significa "avere gli attributi " e perchè o quando lo si dice ?
Per me la domanda di barbero è più che legittima. Nella storia esistono sempre concause e cause minori: il fatto che la causa principale del gap attuale tra uomini e donne siano la cultura e la società in cui siamo immersi non significa assolutamente che non possano esserci altre cause che hanno contribuito a mantenere questo gap. Se le premesse scientifiche e logiche sono sensate, ha senso porsi la domanda, anzi doveroso direi. È già emerso, proprio come accennava barbero, che esistono differenze fisiologiche tra uomini e donne come per esempio (a livello statistico) la tendenza all'aggressività. Chiedersi se quest'ultima differenza e altre influenzano il tessuto sociale sarebbe una discriminazione esattamente verso chi? Ah, e chi dice che sta insultando le donne: da quando aggressività e sfrontatezza sono caratteristiche positive? Il fatto che la conseguenza di queste caratteristiche sia diventare leader non rende necessariamente migliori le persone che le posseggono. Edit: mi ha fatto veramente male vedere il modo in cui hai sbeffeggiato questo commento su instagram. Come ben dicevi, a volte i nostri idoli vanno completamente contro quello in cui crediamo e ci spiazzano. Ti stimo comunque per tante cose. Edit 2: ringrazio tutte le persone che stanno dibattendo civilmente sotto a questo commento. Davvero begli spunti, mi avete ridato il sorriso.
Barbero ha detto semplicemente che viviamo ancora in una società molto conservatrice e diamo troppo merito all'aggressività politica che alla vera meritocrazia. Barbero secondo me ha voluto far riflettere sul vero motivo per cui le donne sono ancora discriminate: Ovvero siamo noi a volerlo. Noi siamo costruttori di queste società. Noi siamo coloro che vogliono mantenere questo status quo. Barbero invita la gente a migliorare, a cercare la vera parità di diritto. Barbero vuol far riflettere e aiutare tutte le persone chiamate in causa, sopra tutto le donne, sul fatto che se vogliamo veramente cambiare dobbiamo proprio abbandonare questa società schematica e, sopra tutto, togliere lo stereotipo dell'uomo virile e della donna mite. Dobbiamo dar merito alla mente, al genio, alle capacità, indipendentemente dal sesso o dall'orientamento sessuale. Se, per esempio, una donna in un test risulta più dotata rispetto al suo concorrente uomo, io devo premiare quella donna. Ma non perché è donna, ma perché mi ha portato risultati migliori rispetto al suo collega. Stessa cosa se fosse successo all'inverso. Barbero ha ragione su questo punto: Dobbiamo distruggere gli stereotipi se vogliamo vivere veramente liberi e uguali. PS: Voglio ricordare che Barbero è stato uno dei pochi a far conoscere in Italia Cristina da Pizzano, prima grande donna letterata del medioevo, studiata e amata in Francia ma semi sconosciuta in Italia. Tra l'altro, fu la prima donna ad incoraggiare le donne a studiare, a lavorare, ad essere indipendenti, arrivando a scrivere un libro contro gli Stereotipi di genere, ovvero "La Città delle Donne".
@@sig_tostapane8692 io aspetterei a dire così , gli uomini fanno i lavori più faticosi , ci si aspetta che siano indipendenti prima che le ragazze che contribuiscano in famiglia e sono soggetti più facilmente ad andare in prigione … la società e strutturata da pesce mangia pesce più grosso le caratteristiche sono ricchezza , intelligenza e conoscenze non c’entra un cazzo essere maschi e il tuo background
Io leggendo l'intervista e soffermandomi su questa risposta avevo dato un'interpretazione diversa. Il fatto che per avere successo serva aggressività e spavalderia non è un problema della donna a cui mancano, né dell'uomo che le possiede (socialmente costruite e non davvero intrinseche), bensì di un sistema che prevede che i successi personsli siano legati al carattere individuale che non tiene conto di tanti altri fattori... quindi Barbero secondo me non voleva mettere l'accento su ciò che le donne intrisicamente non abbiano bensì su un modello di pensiero "americaneggiante" che vede nel solo individuo il mezzo e il fine di tutti i suoi achievements. Pace
@@vincenzodemarchis7736 quoto, un buon esempio (anche se so che è un effetto e può essere dovuto a varie cause e non necessariamente a quella, però dai, capiamoci) è che la stragrande maggioranza delle persone in carcere è uomo, e tendenzialmente le caratteristiche che portano a commettere crimini sono proprio gli estremi di quella spavalderia e arroganza di cui parla barbero. Il video mi è piaciuto, ma gio rimarca come le parole di barbero siano sbagliate, quando in realta i fatti puntano proprio a quella conclusione. È fastidioso come questa mentalità progressista sia volta al voler negare le differenze tra uomo e donna, tra l’altro invalidando se stessa e le sacrosante differenze tra gender (se no per quale motivo le persone transessuali vorrebbero cambiare sesso se non ci fossero differenze intrinseche tra i due generi). Barbero purtroppo si è invischiato nel peggior ambito di polemica di questi tempi, ma probabilmente sapeva a cosa andava incontro, mi dispiace comunque che si sia creata questa piccola shitstorm nei sui confronti
@@thomascicutto9216 sono perfettamente d’accordo con ciò che hai detto, ed è fastidioso come oggi non si possa esprimere un dubbio, porsi delle domande (anche basandosi sulla pura osservazione della realtà) che subito si viene bollati come trogloditi maschilisti. Inoltre, non trovo corretto come l’opinione di Barbero venga definita errata a prescindere.
@@thomascicutto9216 Diciamo che neanche la questione Biologica è relativa. Per Barbero, alla fine, tutti hanno pari opportunità e per lui il potere dev'essere dato in maniera meritocratica, al di là se sei maschio o femmina, con o senza muscoli. Alla fine, studiando storia, si può anche capire come gran parte degli uomini (e delle donne) del passato erano tutto tranne che stereotipi del loro sesso, proprio perché erano "eccezionali". Ed è questa eccezionalità, che è dentro ognuno di noi, a far emergere il vero potenziale dell'essere umano. La biologia è la biologia, ma questo non deve impedire che maschi e femmine possano essere predisposti a fare gli stessi lavori. Ovvio, ci sarà sempre un campo dove gli uomini saranno la maggioranza e un'altro in cui saranno le donne ad esserlo. Ma appunto la domanda di Barbero più che un'ovvietà è un modo per dire: "Ma forse non è arrivato il momento, in quanto uomini e donne, di abbandonare questi stereotipi di genere e provare a fare qualcosa di diverso?" Perché un'uomo non può fare la badante? Perché un'uomo non può provare a fare l'ostetrico? Perché un'uomo non può essere amorevole e sensibile come una donna? E la donna, perché non può fare il meccanico? Perché non può fare la dirigente aziendale? Ecco la vera domanda: Perché come specie non riusciamo ad uscire fuori dagli schemi? Infatti, come spiegato dal professore, coloro che fanno la Storia sono coloro che "rompono" questi schemi. E per dire che la maggioranza di carcerati è uomini, bisogna tenere conto anche di una cosa: Un'uomo può essere più facilmente incolpato di un crimine, anche se non lo ha veramente commesso, perché la società è convinta che certi delitti li possa fare solo un'uomo. Eppure di casi di donne che hanno commissionato omicidi (vedi il caso Gucci) oppure che hanno commesso materialmente delitti c'è ne sono. Semplicemente, siamo condizionati socialmente a pensare che un'uomo può fare questo e non la donna (ovviamente per giusti dati biologici che, però, non sono la verità assoluta). Diciamo che alla fine, se proprio vogliamo evolverci come specie, dobbiamo abbandonare il concetto di razza e sesso e pensare a noi come individuo. Come diceva Kennedy: "Non pensare cosa il tuo paese può far per te. Chiediti invece cosa tu puoi fare per il tuo paese." E citando una frase del Professore alla conferenza sulle Donne nel Medioevo: "Ovvio che la stragrande maggioranza dei dotti sono uomini: Se mandaste anche le ragazze a scuola, vedrete che presto avrete molte donne dotte come gli uomini".
Sono un studente brasiliano di italiano...A casaccio ho trovato Barbero in TH-cam...Penso che abbia guardato tutti i suoi videi!! È veramente affascinante!!!
Ma quindi le ricerche scientifiche che dimostrano che nel cervello femminile alcune aree sono più attive di altre rispetto ai maschi? E i livelli ormonali molto differenti tra uomo e donna? Queste differenze non hanno alcuna rilevanza? Barbero se lo chiede? Ma non si ferma lì,incalzato dall intervistatore aggiunge che se l'unico ostacolo per la parità derivasse dalla società maschilista basterebbe educare qualche generazione e il problema,con molta probabilità,sparirebbe. Io non vedo niente di sbagliato...chi vuole decidere a priori che certe domande non devono essere fatte è antiscentifico.. dopo tutte le evidenze è lecito chiedersi se ci sono fattori biologici che rallentano la parità dei sessi... ma siamo sicuri che non ci siano fattori caratteriali dovuti ai diversi livelli ormonali che influiscono nella faccenda? Qua m sembra che domande del tutto lecite in campo scientifico non possano essere nemmeno pensate,eppure quando c'è da riconoscere al genere femminile qualità mentali e conportamentali derivanti dalla predisposizione biologica nessuno fa na piega,poi però ci si dimentica che tali peculiarità sono una diversità e che hanno un peso in ambito sociologico. Vogliamo per forza affermare che uomo e donna sono identici in tutto e per tutto,ok...ma questo è un approccio antiscentifico
Ho sentito parlare Barbero delle donne in molte occasioni e ne ho sempre sentito parlare con molto rispetto, non paternalistico e con un atteggiamento mai maschilista né superficiale. Mi sbaglierò, ma la prima volta che ho sentito la frase incriminata l'ho letta interpretandola in un modo diverso. In un mondo sbagliato, dove prevale la brutale competizione, in un mondo dove la cultura dominante è quella capitalistica, sarà mai che le donne, che nella sua visione sono più portare a valori di solidarietà, di pacificazione ecc. non emergano perché "strutturalmente" non possono accettare una visione così guerriera della vita? Credo che in questa visione delle donne, nel dire che siano strutturalmente diverse, volesse intende "migliori" e che non c'entrano nulla con un mondo costruito ad immagine e somiglianza di chi vuole una vita macha tutta improntata alla battaglia. Che è ben altro dal pensare a Barbero come un misogino qualunque e qualunquista
La cosa grave e' che il professor Barbero ha posto una domanda, non ha dato una risposta. Le reazioni ci dicono che questo periodo storico, che gode di una relativa liberta' materiale, e' illibero dal punto di vista ideologico. Quale ideologia? Un ideologia delirante: negare le peculiarita' di uomo e donna, strutturalmente complementari. E dico strutturalmente dal punto di vista biologico, psichico e attitudinale.
Chi ha criticato Barbero non ha capito niente di come ha ragionato, ovvero secondo il "femminismo della differenza", che prende in considerazione le differenze esistenti tra uomo e donna invece di negarle, ma non va di moda oggi e per questo la gente lo critica, perché il femminismo che va di moda è quello intersezionale e dell'uguaglianza e se non ragioni così sei un BoOmEr SeSsIsTa!!1!!. Ci sono comportamenti che sono collegati alla biologia. Mediamente gli uomini sono più competitivi biologicamente parlando, così come le donne sono più materne. È ovvio che ci siano sempre le eccezioni, che bisogni considerare i fattori sociali, ma giustamente Barbero si chiede: eppure mi sembra che le donne le opportunità le abbiano, quindi qual è il problema? Non bisogna escludere nessuna ipotesi, inclusa quella biologica. È stato già preso in considerazione il problema strutturale, ma non quello biologico. Non è un ragionamento da boomer, è un ragionamento analitico da intellettuale che prende in considerazione anche le posizioni più scomode, come tipico di Barbero. Forse, potrebbe anche suggerire che la questione del gender pay gap sia stata affrontata superficialmente (che è verissimo). Non sta dicendo che siano le donne ad avere colpa, solo che i problemi vanno guardati da tutti i punti di vista. Il problema con Barbero, è solo che la pensa diversamente da una sinistra americana falsamente progressista che ci sta influenzando decisamente troppo e dove non esiste più il dialogo o il senso critico e di cui Gio Pizzi si fa cretinamente portavoce senza pensare con la sua testa. Detto questo, io sono di sinistra (quella vera), sono una millennial, sono donna e sono laureata in Beni Culturali, quindi comprendo come ragioni uno storico, ovvero utilizzando il suo senso critico. Purtroppo, si nota sempre più come il senso critico e il dibattito vengano contrastati e come le nuove generazioni ne siano sempre più prive, non capendo il potere dei media sulle loro idee. Come al solito gli TH-camr parlano di ciò che non conoscono. Come quando Rick DuFer fece il video di critica su Noam Chomsky avendo palesemente letto solo la pagina Wikipedia e a me si drizzarono i capelli. Oppure Breaking Italy che dice che non c'è la censura su TH-cam. A volte giuro che non capisco se sono in malafede o solamente molto ignoranti.
@@ChronicaMortalis Porre una domanda invece di dare una risposta non è una cosa grave per uno studioso, ma è l'abc di chi è alla ricerca della verità. Anche l'idea della complementarietà strutturale di uomo e donna è solo un modo di leggere la loro coesistenza su questo pianeta. Chi ha detto che si devono completare a tutti i costi? Potrebbero anche coesistere senza completarsi. Il loro compito potrebbe anche essere quello di svilupparsi e di cercare una strada di coesistenza che non coincide con l'ingranare dei meccanismi speculari. Essere strutturalmente complementari potrebbe esitare nel mantenimento, certamente privo di conflittualità, dello status quo.
@@nickn2794 la "maternità" delle donne alla quale lei si riferisce è in gran parte frutto del condizionamento sociale, non completamente certo, ma la socializzazione fa la sua parte. Dire che una persona si "fa cretinamente portavoce senza pensare con la sua testa" non è esattamente applicare l'insegnamento di Barbero di guardare i problemi da tutti i punti di vista.
@@paolapom Scusi ma noi siamo animali, l'istinto materno non a caso si chiama istinto perché non viene insegnato ed è un fattore biologico. Se ha mai avuto degli animali, noterà l'enorme differenza tra la maternità di una gatta e di un gatto. E noterà anche la competitività nei maschi. È biologia. Certo, io non penso che i problemi delle donne riguardino solo la biologia e nemmeno Barbero, sicuramente ci sono sia fattori sociali che biologici, però sono in corso degli studi scientifici a riguardo proprio per rispondere a queste domande, quindi sono più che legittime.
Al di la del discorso fatto da Barbero, che può essere giusto o sbagliato e ne si potrebbe parlare, mi ha fatto molto piacere vedere come, essendo un’opinione contrapposta alle tue idee, è stata subito bollata come sbagliata pur appoggiandosi su dati e su un ragionamento logico quantomeno lineare. Non hai veramente provato a sviscerare l’argomento ma semplicemente hai continuato a ripetere quanto questa logica fosse evidentemente sbagliata per circa 5 minuti e dopodiché, senza ancora aver mosso una sola critica degna di questo nome contro il valore della tesi del professore , hai spiegato come sopravvivere al “crollo dei nostri idoli”. Particolarmente bella, poi, è la parte in cui, dopo avere detto che l’argomentazione di Barbero è STORICAMENTE inaccurata, decidi di giustificare il tutto con la storia delle suffragette, che sicuramente Barbero non poteva in nessun modo conoscere e a cui non avrà mai pensato prima di elaborare questa tesi. Detto tutto questo, mi sembra proprio che questo video sia un enorme bias di conferma ambulante e che il video in sé non abbia nessun valore vero e proprio se non quello di cavalcare l’onda di un fatto che ha causato scalpore.
Purtroppo è un atteggiamento tipico di una certa sinistra per cui se non sei in linea con il proprio pensiero sei da condannare. Per questo definire Barbero semplicemente di sinistra è limitativo. Barbero è forse un rarissimo esempio di uomo di sinistra ma intellettualmente onesto e coraggioso.
@@elonmusketeer1118 Cosa c'entra in questo discorso? Sembra tanto: "E allora le foibe?" Io sto dicendo che in questo caso i giornali hanno estrapolato le frasi dal contesto. Una lettera è completa come dichiarazione. Poi dalla tua domanda sembra quasi che abbia firmato un manifesto nazista. Ha espresso dei dubbi sull'uso del green pass in maniera civile. Io per esempio non concordo con Barbero sul green pass, ma posso rispettare la sua posizione visto che si esprime in maniera civile.
@@jansojele289 e si può essere d'accordo o meno, ma rifugiarsi nel "poveretto è un boomer e non arriva a capire la complessità del mondo contemporaneo" mi pare un po' una scemenza
@@niccolofattori4393 nono per carità io ho anche molta stima per lui però sta domanda retorica che ha fatto andrebbe spiegata oppure sono libero di dire che è stata una uscita stupida
@@niccolofattori4393 È un video fatto malissimo perché basato sull'ignoranza del femminismo stesso e sulla distorsione delle parole dello storico, nonché mancante di senso critico. Infatti, esiste il "femminismo della differenza" che non nega le differenze tra uomo e donna e si pone le stesse domande di Barbero. L'ignorante qui è proprio Gio Pizzi, che non sa che esistono diversi tipi di femminismo, non solo quello dell'uguaglianza ed intersezionale che va di moda oggi. Ed è gravissimo che abbia fatto un video del genere.
Ho messo NON MI PIACE al video per una semplice ragione. Il Prof. Barbero si è posto una domanda e tutta l'argomentazione di GioPizzi sta invece nel rispondere che non è ammissibile quell'ipotesi perché ne esiste un'altra. Il che è palesemente una fallacia logica se non una tecnica retorica spicciola. Dà per scontato che non possano esserci differenze comportamentali tra uomo e donna dovute alla biologia e non all'educazione. Non è possibile invece che giochino un ruolo importante entrambi i fattori?
La questione dovrebbe essere indagata a fondo da un punto di vista scientifico. Invece chi anche solo si pone la questione viene sommerso da una montagna di merda per paura che ciò possa essere strumentalizzato per fini discriminatori. Quando al contrario è solo studiando tale questione, e prendendo coscienza delle innegabili differenze biologiche tra uomo e donna e di quali effetti abbiano, che si può pensare di ridurre la discriminazione.
D'accordissimo. GioPizzi inoltre striglia Barbero per non aver mai letto alcuni testi femministi, il che peggiora ancor di più la situazione. Nella scienza, e nello specifico nella Biologia evoluzionista e negli studi di antropologia (se vogliamo focalizzarci solo sugli esseri umani), non esiste il concetto di maschilista/femminista, buono/cattivo, giusto/sbagliato. Non ha senso. Gio Pizzi è bravissimo, intendiamoci, ma qui dimostra tutta la sua non conoscenza del tema, se non in uno strato superficiale, quello in cui non era Barbero.
Se parli di differenze biologiche dovresti usare i termini maschio e femmina, in ogni caso i sessi non sono solo due poiché esistono anche persone intersex (1,7% della popolazione), se ti riferisci al genere non esistono solo uomini e donne. La questione non è complessa, di più e hai ragione a dire che ci sono differenze innegabili da un punto di vista biologico ma questo è già abbastanza condiviso dalla comunità scientifica. Barbero però non si sta basando sulla scienza, sta ponendo una domanda che più che una domanda è un’insinuazione e si sta basando sugli stereotipi di genere (in fondo se non è un esperto, come lui stesso ammette, è abbastanza scontato che si stia basando su questo). Quello che ha detto è grave ed è sbagliato, ma penso che chiunque nella vita abbia detto o pensato cose basate sugli stereotipi di genere. Purtroppo sono parte integrante della nostra società e del nostro modo di pensare, più che condannare qualcuno dobbiamo usarli per educarci e riflettere. Certo che se uno dice, ad esempio, che le donne sono inferiori rispetto agli uomini, è tutt’altro discorso.
@@vittoriapellegrini9463 Barbero si chiede se queste differenze contribuiscano, oltre alle questioni culturali, a mantenere un distacco tra maschi e femmine nel "successo" nella società umana. E, udite udite, la cosa non è solo non sessista ma è anche tranquillamente plausibile. Dunque la risposta alla domanda di Barbero io non ce l'ho ma se devo scommettere i miei 10 euro punto sul sì. Scartare l'ipotesi a priori, qualora si rivelasse fondata, potrebbe ostacolare il percorso verso una società più equa. P.s.: 1000 euro non c'è li punterei poiché non ci son certezze.
Il pezzo di intervista sulla stampa è molto generico e sintetico. C'è un video su TH-cam in cui Barbero risponde a delle domande su un suo libro ed espone il suo punto di vista su questo tema, ed è molto più lungo, complesso, argomentato e articolato rispetto a ciò che stanno scrivendo i giornalisti. Giornalisti che sono famosi per modellare le notizie a piacimento pur di scatenare indignazione e avere click.
Però stai dando per scontato che la visione attuale del problema sia giusta e che le soluzioni attuate per risolverlo siano efficaci, che per carità magari lo è pure ma a parer mio non bisognerebbe MAI dare nulla per scontato in nessun ambito. Dubitare di qualcosa, se fatto in maniera intelligente e costruttiva è ottimo e porta ad una visione più ampia della questione. Affermare che sia SBAGLIATO il fatto che Il prof. abbia posto una riflessione su tale tema è secondo me raccapricciante e sintomo del fatto che non si stia affatto cercando di risolvere la questione, ma di inculcare a forza un'idea in testa alle persone... cosa che (sempre a parer mio) porterà ad un effetto totalmente opposto a quello che si volveva ottenere.
@@gabrieleporru4443 Che la penso come Gio: per quanto rispetti e ammiri il prof. Barbero, per me rimane sempre un essere umano e può prendere delle cantonate come tutti noialtri.
@@Brightgard sì certo, ma mi riferivo al bias di conferma. Pensavo che intendessi fosse una cosa negativa, dal momento che l'hai menzionato, quindi mi confonde un po'😂In effetti si può anche avere ragione quando si ragiona per un bias di conferma (penso?) ma pensavo sottintendessi ci fosse qualcosa di sbagliato nel ragionamento
@@gabrieleporru4443 Effettivamente il tuo ragionamento ha senso 😅 L’ho menzionato perché nella mia ottica il bias era quello di considerare il professore un essere umano. Anche se qui effettivamente più che di bias si potrebbe parlare di parere o opinione. Ammetto che forse ho usato la parola a sproposito.
@@Brightgard no, invece forse penso che abbia ragione. Adesso non so la radice etimologica e i significati di "bias", però in un certo senso funziona come un bias, perché è quello che dicono tutti, quello che si dice sempre, e, per quanto il concetto sia sostanzialmente veritiero, a un certo punto, molto presto, quando siamo piccoli, cominciamo ad affidarci all'idea senza più pensarci sopra nel momento in cui lo facciamo, e ripetendola quando ci serve o sembra opportuno. Poi certo, c'è una comunque ampio ragiomento dietro a questa opinione, magari anche personalmente, però funziona un po' come un bias. Diciamo semplicemente che è una cosa piuttosto scontata e noiosa. Fa parte di quelle banalità che si dicono sempre, ma a volte, pur ripetendole così tante volte, o forse proprio perché se ne abusa, un po' come gli antibiotici, si finisce per tradire
Ricordiamo cordialmente che nonostante il prezzo della benzina continui a crescere, ne basta poca per un disgraziato incendio alla vostra abitazione :)
L'unica cosa interessante che ho appreso da quell'articolo è che barbero ha fatto altre 3 lezioni alla fondazione intesa Sanpaolo e queste non sono ancora disponibili online 😠😠😠
Barbero: "io spero di riuscire a rispondere senza dare adito a fraintendimenti" shitstorm mode: ON Attenzione che Barbero si è posto un quesito, non ha fatto un'affermazione.
@oiuet souiu a te non viene in mente l ipotesi che talvolta sia tu a non aver capito..?!? ..non dico sempre, ma talvolta e che sia tu a capire poco e non l' immenso Barbero ?
Barbero si è semplicemente chiesto se le differenze di genere potessero in qualche modo influire sul gap tutt'ora presente. Non si è certo messo a dire che l'unico motivo per cui le donne non hanno ancora raggiunto la parità di genere sia perché sono strutturalmente inferiori o altro, quindi non ho trovato nulla di sbagliato
Giopizzi mi dispiace ma i fatti sono altri: le donne non hanno meno diritti degli uomini e viviamo in una società praticamente paritaria, dove ciò non significa che si hanno sempre gli stessi identici diritti e doveri ma che per via di varie differenze anche fisiche e biologiche a volte è più avvantaggiato un sesso rispetto all’altro ma, in generale, nessuno dei due è represso. Questa vittimizzazione di alcune donne (e vorrei sottolineare, alcune, perché non tutte sono così per fortuna) non fa altro che danneggiare la società in cui viviamo, facendola regredire, solo nel verso opposto rispetto a prima.
@@lorenzoerbacci7369 ti ringrazio Sono sincero, l'ho appena ascoltata e non è cambiato niente Barbero dice che dovremmo chiederci se il fatto che non abbiamo ancora raggiunto la parità, nonostante ne avremmo i mezzi, sia dovuto solo dalle discriminazioni oppure c'è un fattore genetico Giusto?
Barbero ha detto una cosa che è in realtà ovvia e sotto gli occhi di tutti: uomini e donne non sono uguali, hanno GENERALMENTE propensioni e talenti diversi. Per cui non è affatto sbagliato affermare che alcuni lavori o posizioni lavorative tendono ad essere occupati in prevalenza da uomini ed altre da donne non solo perché persistono condizionamenti esterni, ma anche perché esistono talenti ed inclinazioni personali differenti nei generi.
Sono una donna di 47 anni, madre, moglie, stimata nel mio lavoro e pilastro di tutta la famiglia, in senso largo. Sono figlia di una sedicente femminista sessantottina che ha fatto le sue lotte ma poi a casa prendeva le botte da mio padre e nonostante avesse un lavoro sicuro non ha mai trovato il coraggio di lasciarlo e portarci via dall'inferno fino a che non ci ho pensato io a 21 anni. Conclusione: non ho mai accettato l'etichetta di femminismo per due motivi, il primo è che uomini e donne sono diversi ed io voglio che questa diversità venga riconosciuta, il secondo è che non accetto un discorso di schieramenti opposti. Barbero non ha offeso nessuno e non ha sbagliato, ha dato forse il via ad una giusta riflessione. Ma forse io sono avvantaggiata nel capirlo, sono sarda, e qui da noi resiste ancora il matriarcato, che non significa potere esclusivo delle donne, né prevaricazione, ma riconoscimento e onore
Io non capisco come molti possano non capire una questione così semplice,gli uomini e le donne sono di certo diversi. Se si parla di dignità e diritti naturalmente quelle DEVONO essere uguali, tutto qui. Noi siamo il risultato di un evoluzione, è naturale che abbiamo propensioni diverse, l'uomo ad esempio abituato a colpire, mirare per cacciare o combattere ha una migliore percezione della profondità e per questo è più facile che guidi meglio l'auto. Le donne che stavano in un ambiente circoscritto ad accudire la prole hanno una maggiore percezione selettiva e periferica, per questo noi non vediamo i calzini nel cassetto o la lattina di birra in frigo anche se c'è l'abbiamo sotto il naso ma non perché siamo scemi, semplicemente perché siamo uomini. Dobbiamo volerci bene e basta perché l'umanità ha bisogno di entrambi e se vuoi bene alla donna devi trattarla al pari degli uomini, cosa che purtroppo ancora non avviene.
I social sono stupendi Quando Barbero difendeva il revisionismo storico di Montanari sulle Foibe e sull'Esodo Giuliano era intoccabile, e chiunque osasse criticarlo veniva fustigato a suon di "ipse dixit"; ora, invece, che ha toccato temi cari ai SJW, esiste un "problema Barbero". Ogni giorno ringrazio l'aver cancellato i social
@@orsobruno1980beh, no. Ha detto una cosa sbagliata. Le donne non sono meno capaci degli uomini. Le donne vengono però educate in un modo per il quale devono essere passive, zitte, poco lavoro e figli, vengono allontanate dalle materie stem ed altri problemi. Le donne non sono a livelli di professioni alte come gli uomini perché viviamo in un sistema patriarcale e maschilista, che privilegia bianchi, uomini benestanti.
Barbero è una persona onesta e coraggiosa. E ci vuole molto più coraggio per dire che _potrebbero_ esserci differenze biologiche tra uomini e donne (un fatto ovviamente vero), che a dire che se l'Italia fascista avesse vinto la guerra sarebbero stati cazzi (un fatto ovviamente vero). Che ci volesse più coraggio è palese dalle conseguenze: è stato osannato per una e linciato per l'altra. E onestamente trovo il modo di "perdonare" Barbero di questo video, seppure ovviamente condivisibile, davvero poco coraggioso. Perdonarlo sminuendo l'ipotesi come se fosse un vecchio rincoglionito che non ha letto o capito la letteratura femminista (ho come l'impressione che il prof ne abbia letta molto più di GioPizzi, viste le citazioni che ho sentito da lui da Susan B. Anthony e Wollstonecraft a Simone de Beauvoir e Naomi Wolf), invece di discutere nel merito la sua obiezione, lo trovo davvero un comportamento becero.
Esattamente, sembra che la critica che viene mossa qui sia: "Barbero non avrebbe dovuto dire quella frase perchè in questo momento storico è sbagliato dire qualunque cosa che possa essere anche minimamente presa come una diminuzione del sesso femminile." Mi sembra più che altro un atteggiamento rasente la censura, dove tutto quello che non è in linea con la vulgata del momento deve essere respinto a priori.
@@birdtower2801 Anche perché (palesemente) la posizione di Barbero è molto più raffinata della banalità semplicistica di GioPizzi. Pizzi sostiene la posizione che non si debba _sospettare_ che vi siano differenze, e schernire chi se lo chiede, perché crede sia una posizione femminista. Mentre ovviamente è il viceversa. Se devo curare un problema devo prima diagnosticarne correttamente le cause. Facciamo un esempio non completamente campato in aria. Immaginiamo che il motivo delle differenze sia un sistema economico e culturale che premia l'aggressività sul lavoro, unita ad una differenza biologica tra i sessi nell'aggressività. Se io assumo che i sessi siano uguali, posso provare quanto voglio a risolvere il problema della parità, non ci riuscirò. Capendo il problema, posso affrontare il problema alla radice: correggere il sistema perché premi il capace e non l'aggressivo. Il fatto che Barbero provando a fare un commeno deve sentirsi dire, da professore ordinario che fa seminari sulla figura della donna pieni di citazioni femministe, da uno scrittore di fantapolitica "perdonatelo, è un anziano che non ha studiato il femminismo", mostra che non c'è speranza di risolvere i problemi. L'illuminismo e la scienza, che ci fanno vivere nel benessere, si basano sul non avere dogmi.
Grazie. Non avrei saputo dirlo meglio, nonostante la stima generale per questo canale. Spero che il commento venga letto (e compreso) dallo stesso Gio Pizzi.
Si', bravissimo. Un' operazioncella infantile e squallida, fin dal titolo. E una saccenza e presunzione che le parole pronunciate in velocita' non riescono a nascondere.
Ho messo mi piace al commento perché spero seriamente che GioPizzi legga, ci rifletta e risponda. Non perché necessariamente condivido il vostro pensiero ragazzi, ma sono seriamente curioso di vedere cosa risponderebbe GioPizzi. Sinceramente a mio dire sollevate una polemica molto interessante. E lo dico da grande fan di Gio, il "mi piace" al video l'ho messo istintivamente per una grande stima al fatto che mi (ci) abbia invitato a mettere in discussione dei capisaldi della nostra cultura maschilista. TUTTAVIA, al tempo stesso, ho anche tolto istintivamente quel "mi piace" non appena vi ho letto, perché avete dato voce ad alcune perplessità che invece, quando ho messo mi piace, ho preferito sopprimere, convinto che "chi si deve mettere in discussione sono io, non quello che dice GioPizzi o che dice anche tutta la cultura del politicamente corretto pregno SOLO di Rancore (che ritengo lontana dalla cultura del politicamente corretto che oltre al rancore detiene anche voglia di comprendere, perdonare, e promulgare il bene senza dover fare i fascisti con chi sbaglia)". E invece mi metto in discussione volentieri, dato che io a differenza sia di Barbero che di GioPizzi, letteratura sul femminismo non ne ho letta. Però, al tempo stesso, non voglio neanche sopprimere i miei dubbi solo perché al giorno d'oggi qualcuno ritiene che sia giusto- per bilanciare le ingiustizie sociali di sempre- lapidare chi mette in dubbio con (Pura) curiosità ciò che dice il mainstream rivoluzionario (vedi Barbero). "Ma guarda te, mi tocca fare il conservatore a me che mi fa schifo" (semi cit. per intenditori)
STEM per le donne - tutto quello che posso dire a riguardo è che da uno dei club Soroptimist, e parliamo di un club mondiale squisitamente al femminile composto da donne capaci che generalmente coprono ruoli importanti e di responsabilità nelle rispettive professioni, mi è stato chiesto di produrre una locandina per un incontro stem. In sintesi si promuoveva ad una platea femminile l'accesso al mondo accademico tecnico scientifico. Tra i presupposti da cui muoveva questa iniziativa, uno studio statistico approdato alla conclusione che a parità di preparazione le femmine tendono a non "lanciarsi" ad affrontare ad esempio il test d'ingresso di una determinata facoltà. Cercando di spiegarmi peggio, in sostanza per un maschio è mediamente sufficiente un grado di preparazione decisamente inferiore rispetto a quello di una femmina per mettersi in gioco e tentare una certa strada. Non ricordo i numeri esatti ma lo scarto era notevole: un 30-40% di preparazione per i maschi contro un 70-80% per le donne. All'incirca. Che mi sembra tra l'altro una cosa piuttosto ovvia: l'autore di questo video gioca sullo stereotipo delle donne che rompono i coglioni, e penso si possa affermare senza incappare in uno scandalo che in generale le donne sono o mostrano o si mostrano, la si metta come si vuole, tendenzialmente molto più insicure dei maschi. Che detta in un'altra maniera, l'altra faccia della stessa medaglia è che sono molto più prudenti dei maschi e quindi che tendono meno ad osare. Che forse, e qui mi sbilancio mutuando dal senso della vista che è decisamente diverso da quello dell'uomo che ha una visione periferica decisamente meno sviluppata, sono in grado di percepire maggiormente il grado di complessità di una data situazione tradotto essendo più sensibili alla realtà, ne sono anche più rispettose e questo spesso si traduce in termini di cautela. Forse la natura ha premiato le donne più caute perché magari più brave a conservare intatta la prole. Non a caso i bambini da piccoli spesso tendono a farsi più male quando sono con i padri che sono più spericolati. Forse, e concludo con il mio sproloquio, tutto sommato le parole di Barbero erano azzeccate, e il problema del mondo maschilista è solo un aspetto di criticità inserito in una questione forse più grande e critica per le donne, il mondo fortemente competitivo.
Non è difficile da capire, Barbero ha solo posto una domanda, una possibilità, limitarsi a dire "è assolutamente sbagliato" cosa dovrebbe aggiungere alla discussione esattamente?
Giopizzi ha dovuto fare la supercazzola perché rimarcare l'ovvio è bello, e perché i suoi bias non gli permettono di capire quando una persona pone un quesito e non un dato di fatto
Chi vuole prendersi la briga di rispondere che "e' sbagliato" deve fornire studi che dimostrino una inequivocabile sovrapponibilita' nelle distribuzioni statistiche di determinate misure in gruppi di uomini e di donne. Altrimenti si deve mettere in coda al prof. e dire "non lo so".
@@gasparddelanuit3462 a dire il vero di solito è chi formula una teoria ad averne l'onere della prova, se poi si portano delle prove allora è possibile fare assunzioni a partire dalla teoria e di conseguenza smentirle e mi sembra proprio questo il caso: barbero dice che le donne forse mancano di incisività e caparbietà e gio risponde che è ingiusto nei confronti di tutti coloro che per i diritti delle donne (come per ogni altra minoranza) hanno dovuto farsi largo tra odio e timore a forza di violenza e sit in, poi dice che casomai è l'ambiente fortemente patriarcale a sminuire le capacità della donna (o per come la vedo io è la famiglia con una mentalità prettamente patriarcale che era/è, anche se ora in modo, minore sempre stata improntata ad educare le figlie affinchè fossero delle buone compagne tagliando così loro quello spirito più competitivo)
@@marcomorri5666 non facciamo a rimbalzarci la palla. L'ipotesi meno "economica" e' che questi due gruppi diversi abbiano distribuzioni identiche, la piu' scontata e generale invece e' che siano diversi. L'onere della prova sta a chi vuole dimostrare l'ipotesi meno economica. Sai cosa significa ipotesi economica?
Boh.... Barbero puntualizza sul fatto di non essere un esperto della materia e poi, come detto da Giò fa' una domanda e quindi mi chiedo.... Dove sta' il problema?
È quello che mi chiedo anch'io, ci fosse più gente che ammette di non essere esperta prima di cercare di rispondere, senza quindi sottrarsi alla domanda o rispondendo ad un altra domanda mai posta. Se la risposta che da, dandosi il beneficio del dubbio, non ci piace quello che possiamo fare è trovarne un altra, senza dire: " Barbero ha detto una ca##ata".
@@giuliom3564 Non hai mai capito niente del video? Le donne sono ancora indietro in alcuni abmbiti (in molti altri sono avanti), per questione storiche, non di certo fisiologiche. L'affermazione di Barbero è sbagliata e ignorante.
Non hai mai capito niente del video? Le donne sono ancora indietro in alcuni abmbiti (in molti altri sono avanti), per questione storiche, non di certo fisiologiche. L'affermazione di Barbero è sbagliata e ignorante.
@@spano1723, certo, perché lo dicono spano e Giopizzi. Come si permette un qualsiasi professore di storia di mettere in discussione l'affermazione di chi afferma che gli uomini si devono "mettere in discussione"?
Barbero dice " ma non sarà che la causa sia un aspetto problematico che porta gli uomini ad avere un ruolo con conseguenze negative?" Poi ovviamente in questa società si prendono e si deducono cose del tutto a cazzo.
Ma quindi le ricerche scientifiche che dimostrano che nel cervello femminile alcune aree sono più attive di altre rispetto ai maschi? E i livelli ormonali molto differenti tra uomo e donna? Queste differenze non hanno alcuna rilevanza? Barbero se lo chiede? Ma non si ferma lì,incalzato dall intervistatore aggiunge che se l'unico ostacolo per la parità derivasse dalla società maschilista basterebbe educare qualche generazione e il problema,con molta probabilità,sparirebbe. Io non vedo niente di sbagliato...chi vuole decidere a priori che certe domande non devono essere fatte è antiscentifico.. dopo tutte le evidenze è lecito chiedersi se ci sono fattori biologici che rallentano la parità dei sessi... ma siamo sicuri che non ci siano fattori caratteriali dovuti ai diversi livelli ormonali che influiscono nella faccenda? Qua m sembra che domande del tutto lecite in campo scientifico non possano essere nemmeno pensate,eppure quando c'è da riconoscere al genere femminile qualità mentali e conportamentali derivanti dalla predisposizione biologica nessuno fa na piega,poi però ci si dimentica che tali peculiarità sono una diversità e che hanno un peso in ambito sociologico. Vogliamo per forza affermare che uomo e donna sono identici in tutto e per tutto,ok...ma questo è un approccio antiscentifico
Oddio. Dipende da cosa ti serve per lavorare bene. Se devi spostare sacchi di cemento stai tranquillo che quella differenza strutturale sia fondamentale nelle selezione e efficacia del lavoratore
@@alexing86 e su quello non ci piove, c'è una differenza importante nella distribuzione della forza fisica e quindi gli uomini saranno favoriti per i compiti dove serve la forza fisica. Il problema sono altre caratteristiche. Ed è un casino. Per esempio l'aggressività nel contesto di oggi può favorire nel raggiungere posizioni di potere. Ma è giusto che sia così? Probabilmente no. Ma è anche la nostra natura (natura umana, intendo). Non ho una soluzione e va benissimo abbattere barriere artificiali ma non è detto che abbattute tutte le barriere la società diventerà magicamente equa.
@@matteoperin9736 Fermarci solo allo stato di natura è decisamente limitante dato che noi, esseri umani, la trasformiamo questa natura e ci modifichiamo nel corso del tempo. Spero di essermi spiegato
Non stiamo forse raggiungendo il limite se non si può neanche più fare domande solo perchè scomode? Se avesse solo voluto avviare una sana discussione storica sul tema delle differenze di genere? No? Non si può proprio? Bisogna accettare tutto per vero? Ma solo le vostre favolette però, e quando anche voi non sarete d'accordo tra di voi che farete?
Purtroppo o sei d'accordo con il femminismo intersezionale e dell'uguaglianza, o sei un boomer sessista. Come se non esistessero diversi tipi di femminismo tra cui il femminismo della differenza che considera le differenze tra uomo e donna.
Il professor Barbero da un buon esempio di quello che molti di noi dovremmo fare: porre domande e considerare le risposte, anche se possono sembrare andar contro la nostra tesi iniziale. Il vero problema sono quelli che utilizzano questa vicenda come cavallo di battaglia: da un lato chi parte con la caccia alle streghe per il minimo "sgarro" e devono macchiare la reputazione altrui per migliorare la propria, e dall'altra chi vorrebbe accaparrarselo tra le file dei sessisti "politicamente incorretti" che spesso traducono "differenze tra i sessi" in "più diritti/meno diritti".
Barbero non ha fatto altro che rispondere:"Non lo so", (come non lo sa nessuno). Ha fatto un'ipotesi in senso dubitativo e si è detto disposto a cambiarla, appunto perchè su questa cosa non ha certezze (come non ce l'ha nessuno). GioPizzi invece a quanto pare LO SA e ha delle certezze: non c'entra assolutamente una presunta differenza fra i sessi ma è l'influenza dell'ambiente e quindi del potere maschile che questo ambiente lo domina. Preferisco Barbero, disposto a cambiare idea, che GioPizzi che la sua idea ce l'ha già. Comunque ottimo video, complimenti all'autore e like.
Giopizzi lo sa perché evidentemente si è informato, sono stati fatti diversi studi a riguardo, e non è stata trovata differenza alcuna fra cervello maschile e femminile. Tutto il resto sono differenze dovuto dall’ambiente in cui si cresce. Che poi, al di là degli studi, non ci vuole un genio a capirlo...
@@spano1723 "e non è stata trovata differenza alcuna fra cervello maschile e femminile." Immagino come per tanti altri organi, ma non credo voglia dire molto: "l'ambiente in cui si cresce" data da almeno 200.000 anni, direi che attitudini prese in questo lasso di tempo sono ormai più che consolidate e determinano la differenza fra i sessi. Che cambino in qualche anno mi sembra difficile. Giopizzi non mi pare particolarmente informato perchè non porta alcun argomento a sostegno, solo la sua pur rispettabile opionione.
@@spano1723 In realtà gli studi sia di carattere biologico che sociale si stanno ancora conducendo. L'antropologia si pone le domande di Barbero e tenta di rispondervi, quindi non è sbagliato né sessista porsele. Cosa facciamo, blocchiamo la ricerca e il dibattito quando ci si pone domande non politicamente corrette? Ricordo anche che uomo e donna hanno un funzionamento ormonale diverso, di cui hanno parlato altri meglio di quanto possa fare io. È sbagliato guardare il problema solamente dal punto di vista culturale.
Sul secondo punto è esattamente il contrario: appena va sull’attualità, banalizza tutto (vedasi questione su GP e la sua scelta folle di mettere la firma su quel documento pieno di falsità)
Eh ovvio per voi fans non ha colpe, mai. Ha sempre ragione. Appena lo si tocca partite in quarta e lo difendete similmente come fanno i renziani con Renzi. Mah
@@albertozanaboni5970 Sul Greenpass ha ragione da vendere infatti. È una misura ipocrita che serve a liberare il governo da ogni responsabilità (visto che il vaccino non è obbligatorio ma il greenpass si: controsenso), compiendo un ricatto nei confronti dei cittadini. E non fraintendetemi, mi sono vaccinato e la reputo una "mossa ipocrita giustificata" ma sempre ipocrita rimane.
Ma dai! Non è il santo patrono o il miracolato di Lourdes 😂 È solo un uomo e sbaglia anche lui come possono fare tutti, io credo che sia giusto porsi a livello critico senza assorbire passivamente tutto ciò che dice.
Barbero è insuperabile, potrei ascoltarlo per ore senza stancarmi, e alla fine della sua “lezione” mi sento insoddisfatto perché vorrei ancora un’altra ora 😄😄
Ma quindi le ricerche scientifiche che dimostrano che nel cervello femminile alcune aree sono più attive di altre rispetto ai maschi? E i livelli ormonali molto differenti tra uomo e donna? E le evidenze scientifiche che donne e uomini sono, biologicamente più portati per alcune materie scolastiche? Queste differenze non hanno alcuna rilevanza? Barbero se lo chiede? Ma non si ferma lì,incalzato dall intervistatore aggiunge che se l'unico ostacolo per la parità derivasse dalla società maschilista basterebbe educare qualche generazione e il problema,con molta probabilità,sparirebbe. Io non vedo niente di sbagliato...chi vuole decidere a priori che certe domande non devono essere fatte è antiscentifico.. dopo tutte le evidenze è lecito chiedersi se ci sono fattori biologici che rallentano la parità dei sessi... ma siamo sicuri che non ci siano fattori caratteriali dovuti ai diversi livelli ormonali che influiscono nella faccenda? Qua m sembra che domande del tutto lecite in campo scientifico non possano essere nemmeno pensate,eppure quando c'è da riconoscere al genere femminile qualità mentali e conportamentali derivanti dalla predisposizione biologica nessuno fa na piega,poi però ci si dimentica che tali peculiarità sono una diversità e che hanno un peso in ambito sociologico. Vogliamo per forza affermare che uomo e donna sono identici in tutto e per tutto,ok...ma questo è un approccio antiscentifico
Nono lo so Giò, mi sarebbe piaciuto sentire il concetto NETTO “farsi domande e cercare risposte non è mai sbagliato”. Qua passa l’idea che siccome la domanda va su un tema spinoso e di cui non sa molto (come lui stesso premette), allora non va benissimo. Non lo so, la logica “non possiamo farci domande su cose che conosciamo poco” in un paio di passaggi logici ci porta anche a “non tutti i cittadini possono votare” mi sa. Mi mette un po’ a disagio come ragionamento
Puoi farti domande su cose che conosci poco, a maggior ragione se sono cose che riguardano argomenti spinosi come la parità di genere! Il problema è che se scegli di essere un personaggio pubblico devi stare attento a ciò che dici e soprattutto a come lo dici. Barbero ha detto una cosa altamente sessista a mio avviso. Ha fatto un’insinuazione più che una domanda, se uno si pone una domanda è perché vuole trovare una risposta educandosi ed approfondendo il tema, se dici una cosa del genere senza saperne nulla stai più che altro insinuando. Credo che sia normale avere stereotipi di genere, ma non per questo vanno bene e non sono sbagliati. Tutti noi li abbiamo ed è inutile mettere Barbero alla gogna, però dobbiamo stare attenti a cosa diciamo (a maggior ragione se siamo personaggi pubblici) e dobbiamo cercare di educarci maggiormente a risguardo. Ha fatto uno scivolone, certo non ai livelli di Montemagno, ma comunque dovrebbe scusarsi (sempre che non l’abbia già fatto)
@@vittoriapellegrini9463 cioè, tu reputi sessista domandarsi se esistano differenze strutturali tra maschi e femmine che avvantaggiano o svantaggiano l'uno o l'altro sesso in un determinato ambito? Ergo, non bisogna mai domandarsi se esistano differenze tra maschi e femmine in nessun ambito. Ergo, a morte la scienza quando va contro la mia fede?
@@caiosempronio4920 Non reputo sessista porsi questa domanda di per sé, le reputo sessista perché, secondo me, è una domanda che deriva da stereotipi di genere e non da un minimo di conoscenza scientifica in materia.
@@vittoriapellegrini9463 ti invito a vedere dal minuto 29.30 al minuto 37.30 nel quale Barbero parla di ciò che dici tu. Poi se avrai voglia, scrivi un commento su ciò che hai sentito. th-cam.com/video/UiDoS-5PmhY/w-d-xo.html
@@vittoriapellegrini9463 credi che la scienza si sia già interrogata in tal senso e che si sia già data una risposta solidamente condivisa? Se la risposta è sì, allora si può parlare di ignoranza di Barbero, altrimenti l'ignoranza risiede altrove.
Ma guarda che quello che dice Barbero non è assolutamente sbagliato e lo dico da donna. Per esempio, nell'ambito della negoziazione, gli uomini battono le donne 10 a 1. E io che la negoziazione la insegno, posso confermare che quello che manca alle donne è proprio ciò che ha detto Barbero
Concordo, le donne sono secondo me biologicamente meno portate all'aggressività e purtroppo viviamo in un mondo dove in molti contesti l'aggressività paga.
@@sandroorlandoni2614ecco, magari evolvere come società per basarsi meno sull'aggressività e più sulla capacità di cooperare nell' interesse di tutti e del pianeta potrebbe essere una buona cosa. Visto anche come siamo messi.
Dovrebbe parlare solo di sé stesso, dato che esiste il femminismo della differenza che non nega le differenze tra uomo e donna. Ma probabilmente Gio Pizzi, che vuole fare la lezione a Barbero, si è letto SOLO Angela Davis, che non è nemmeno un'antropologa. Perché servirebbe appunto un antropologo per rispondere alle domande, più che legittime, di Barbero. Infatti sono in corso studi.
Comunque se volete sentire barbero sull'argomento donne e parità ne ha parlato molto e approfonditamente, ma in più discorsi negli anni. Questa intervista sulla stampa non rende molta giustizia.
Ho 87 anni e penso che le donne devono ancora fare tanto lavoro su se stesse, non tutte sono come le femministe auspicano, preferiscono fare il lavoro a maglia che leggare un quotidiano, quindi assolvo il proff che ha fatto la foto di una realta attuale senza porre limiti all' evoluzione che puo avere il mondo femminile, in un futoro prossimo,ma che ora non e ancora al meglio
Hai perfettamente centrato il problema di molti di noi: L'OTTUSITÀ. Nella fattispecie, la tendenza a ridurre l'interezza di una persona ad una frase detta o a un errore fatto, come se proprio l'errore non fosse opportunità di crescita. A me sembra che Barbero, come tanti altri, abbia tra le virtù che ne fanno una risorsa culturale, la capacità di mettersi in discussione. Quindi, teniamocelo stretto e prendiamo esempio da lui. Siamo aperti e costruttivi, non ottusi odiatori.
è sempre importante riuscire a umanizzare le proprie figure di riferimento, se no si finisce col idealizzare una persona e renderla ciò che non è, pensando che lui/lei abbia la verità in mano e che omologando il nostro pensiero al suo ci porti indiscutibilmente alla ragione. Bellissimo video e molto importante
Si bello il concetto, sbagliato l'esempio. Quindi tutti gli studi di biologia sul cervello li buttiamo alle ortiche? Ormoni che agiscono determinando un "cervello femminile" o un "cervello maschile". Questi termini esistono in etologia. Il professore si è posto una domanda più che legittima, non si è dato una risposta. La Biologia fa pensare in modo diverso, questo può vedersi nel mondo del lavoro? Se per voi è una domanda così assurda, significa che non siete aperti a porvi domande scomode. Affermare che tutti gli essere umani debbano avere stessi diritti è una cosa, dire che tutti gli esseri umani pensano in ugual modo è un altro discorso. Ciò non toglie i problemi culturali, che non centrano nulla con la fisiologia umana Barbero sapeva di essere impopolare perchè sa come funziona, la storia si ripete, e oggi va di moda pensare che uomo e donna sia identici, come agli inizi 900 la colpa della caduta dell'impero romano era senza dubbio dell'immograzione, nessuna altra causa... Cose già viste, per fortuna è grande storico e continuera ad insegnare e a far riflettere a che è aperto mentalmente
@@ulisse3887 Guarda io non mi sono neanche espresso sulla questione, perché come osservi tu ci sono dei dati che possono zittire qualsiasi nostra "opinione". Il mio commento era rivolto esclusivamente alla conclusione di Gio, nel quale cerca appunto di umanizzare Barbero. Non esiste un "con Barbero" o "contro Barbero" ma si può stimare e ammirare una persona anche avendo talvolta pensieri diversi e che i tuttologi non esistono
@@alessandrobosi3497 Concordo sicuramente con la conclusione umana di GiòPizzi, non con l'esempio. Perché mentre dire che non tutti sappiamo tutto e non tutti siamo perfetti è assolutamente vero, ed accettare che si possa dire una cavolata senza essere crocefissi per questo è meritevole, quando lo si declina su un caso specifico e una persona specifica risulta insultante e arrogante. Se io dicessi "Il commento di Alessandro Bosi è quello che è, ma dobbiamo capirlo, non è che tutti possano sapere tutto, a volte la gente dice cazzate", ti risulta piacevole o un mirabile esempio della bellezza di perdonare l'ignoranza altrui? Giò sta _scusando_ Barbero per il suo commento, sostanzialmente dandogli dell'anziano che non ha letto la letteratura femminista e non capisce la complessità delle interazioni sociali, che è davvero assurdo.
Gio però hai mancato un punto fondamentale e banalizzato il punto di vista di barbero. L'ipotesi strutturale è reale non campata in aria. Ci sono studi seppur dibattuti. L'uomo ha più testosterone che spinge a comportamenti più rischiosi e decisi. Il cervello tra uomo e donna è diverso. E questo è un argomento a pro delle transizioni di genere, ovvero cervelli maschi in corpi femminili e viceversa. Pare proprio in base alle azioni degli ormoni durante lo sviluppo. Considera che anche nell'autismo il cervello viene chiamato ipermaschile. Proprio, forse per le azioni del testosterone. Seconda me ti è uscito un video un po ideologizzato verso gli estremi di questo political correct e negando parti di realtà. Specifico "verso", sei stato equilibrato ma un po spostato di là.
Già. Hai centrato il punto. Senza contare che esiste il femminismo della differenza che si pone le stesse domande di Barbero. Esistono tanti tipi di femminismo, ma evidentemente proprio Gio, che vuole fare la lezione a Barbero, non lo sa...
Adoro Barbero e il suo stile divulgativo, ma per deformazione mia, non metto nessuno sul piedistallo, ognuno di noi, per quanto istruito e preparato su una materia possa essere, può avere opinioni discutibili o opinabili per altri. In questo video, seppur fatto con la solita sagacia e simpatia, Gio la fa un po' fuori dal vaso con un po' di burlesca spocchietta radical chic. Nel parte in cui dice "il professore dovrebbe andare a leggersi...", ho avuto un mancamento, ho immagino me che dico a Messi: "Sai, dovresti approfondire meglio questo dribbling...".
Io sono d'accordo con lui, donna e uomo sono diversi a livello fisico. Altrimenti la nostra specie sarebbe asessuata. Le diseguaglianze stanno nei diritti e si vuole assolutamente che i due sessi siano uguali, perché i diritti acquisiti dagli uomini nei secoli sono derivati sostanzialmente della forza, come dice Barbero. Ma la società ora è diversa, non conquistiamo le terre con battaglie campali, in questa epoca sono altre le qualità che contano. Quindi per me è stupido andare contro chi dice che siamo diversi. Magari le donne hanno proprio le qualità che servono in questo momento, e potrebbero rifarsi sfruttandole, invece che volere apparire a tutti i costi uguali a chi criticano. Trovo che sia abbastanza assurdo, bisogna imparare a conoscere i propri punti di forza e utilizzare quelli... O stiamo dicendo che tutti sanno fare tutto, e chi dice il contrario è un mostro?! Lo sottolineo in grassetto: non sto dicendo che le donne valgono meno. Non bisogna confondere i diritti di una persona, che non centrano nulla con il sesso, con caratteristiche fisiche che ci ritroviamo dalla nascita.
Cara Fada, la questione è meno semplice; cosa intendi tu per caratteristiche fisiche?fin che parliamo di uno sviluppo muscolare un pò meno importante nelle donne o la presenza della prostata negli uomini ok, ma quando si parla di sistema nervoso e neuroendocrino la faccenda si complica; si complica perchè a differenze tra connessioni cerebrali delle diverse parti di cervello che si osservano tra uomo e donna (cosi' come si osservano differenze cromosomiche (doppia x e y) che generano quadri ormonali differenti, da una parte il testosterone dall'altra progesterone ed estrogeno) devono per forza corrispondere differenze nelle prestazioni nei due diversi tipi di intelligenza e di conseguenza differenti attitudini per differenti abilità...Cosi' come è inevitabile che siano differenti i due modi che uomo e donna hanno di gestire le emozioni (tra cui anche e soprattutto quelle che esprimono il modo di vedere i rapporti di coppia, la scelta del partner e relative strategie) Certe forma di femminismo invece ammettono solo delle differenze dal collo in giu' e negano proterviamente tutte quelle dal collo in su...Tali differenze nella maggior parte dei casi invece esistono, come molti studi di psicologia hanno appurato, ma sono lievi ,ma su certi altri punti sono molto evidenti e probabilmente stanno alla base dei frequenti fallimenti relazionali uomo donna ed al relativo e conseguente sfascio delle famiglie moderne. Se anzichè predicare continuamente fino alla nausea che uomo e donna sono uguali ( e che eventuali differenze siano sempre e solo il frutto del "complotto maschilista" anzichè di due differenti evoluzioni biologiche nei due sessi,quali si osservano in Tutti gli organismi della biosfera) si educassero i giovani a prenderne atto ed ad accettarle, i due pianeti, Venere e Marte potrebbero almeno un pò avvicinarsi...Se si continua invece a negarle si sbatterà la testa continuamente contro un muro che sta li' da centinaia di migliaia di anni e chiaramente non sarà mai lui a rompersi...
@@franzettiluca2787 Esatto, soprattutto sul punto dell'avvicinamento. Ci si avvicina quando si accetta che maschi e femmine siano "sottomessi" alla biologia. Quindi sarebbe già una conquista se lasciassimo solo quella come unica sottomissione asintoticamente eliminabile - come avviene con la "morte" nel Cristianesimo ad esempio, "ultimo nemico ad essere vinto" - e risolvessimo invece progressivamente tutte le altre sottomissioni autoimposteci a partire da gerarchie di potere. In questo sta una visione "sana" del progressismo, non certo nella distruzione compulsiva di qualcosa che strutturalmente ci caratterizza.
Io penso che il professore Barbero abbia ragione. Effettivamente gli uomini sono più spacconi, sia sul lavoro sia sul lato affettivo. Perché siamo delle perfezioniste a volte al limite della follia e stiamo a farci le pulci le uno con le altre. Gli uomini sono più menefreghisti. Si accettano di più.
Piccola precisazione: il Prof. Barbero ha parlato di differenze strutturali, non biologiche. Le differenze strutturali del cervello si ottengono attraverso l'educazione: in base a come siamo educati a pensare, stimoliamo certe aree del cervello e ne iniziamo altre che fisicamente crescono in maniera diversa. La domanda del Prof. Barbero, per come l'ha posta, è quindi traducibile in: "È possibile che in un mondo creato dagli uomini, con un'idea di successo creata dagli uomini, le donne, educate in maniera diversa dagli uomini e quindi con differenze strutturali, facciano fatica a raggiungere un'idea di successo creata dagli uomini?" Pensiamo un attimo all'idea dell'uomo di successo. Nell'idea di uomo di successo comune le caratteristiche sono quelle del maschio tossico: sicuro di sé al punto da non mettersi in discussione, inarrestabile al punto da non lasciarsi turbare da emozioni ecc., sempre in totale controllo, pronto a sacrificare tutto (e tutti) per i suoi obiettivi. L'idea di uomo di successo è diventata anche idea di donna di successo ma senza cambiare caratteristiche: e l'educazione di maschi e femmine ancora oggi è diversa e provoca in età adulta differenze strutturali. Viene da chiedersi, ora, se queste non influiscano.
Quelle che tu chiami differenze strutturali potrebbero benissimo essere differenze biologiche viste come differenze di due encefali formatisi e cresciuti sotto due differenti tipologie di influssi ormonali cioè ormoni maschili e ormoni femminili; infatti il cromosoma y nel maschio inizia a farsi sentire, (con la sua azione di mascolinizzazione dell'individuo che lo porta), ancora prima dello sviluppo dell'encefalo e idem vale per il doppio x della femmina. Ciò avviene anche in tutti gli altri animali in quanto è ovvio che per ragioni di strategie riproduttive e di rapporti costi benefici, a causa del fatto che, presso i mammiferi almeno, nei due sessi gli investimenti rispettivi nella riproduzione sono molto diversi nel maschio (quasi nulli) che nella femmina (molto più ingenti), le sinapsi che sottendono ai futuri comportamenti (anche e soprattutto in ambito sessuale , ma non solo) non solo sono diverse, ma addirittura opposte ( o perlomeno sarà presente una differente predisposizione a percepire differenti educazioni). Insomma voglio dire che è assurdo pensare che uomo e donna siano biologicamente diversi solo dal collo in giù e non dal collo in su, cosa della quale hanno tentato invano di convincersi le femministe al prezzo di scadere nel ridicolo; e questo è vero almeno se ammettiamo che l'uomo sia un animale come gli altri, cioè che sia soggetto alle stesse identiche leggi dell'evoluzione (che per forza ancora agiscono perche, in proporzione, siamo usciti dalle caverne solo "un secondo" fa). Del resto sempre più conferme ci arrivano dalla psicologia: ad esempio presso tutti i popoli e tutte le culture le bambine in età precocissima preferiscono giocare con le bambole mentre i bambini con soldatini e macchinine ; e questi studi tengono già conto di eventuali fattori correttivi che implichino eventuali differenze culturali che nel caso in questione non sembrano tra l'altro avere alcun potere, vista anche la precocissima età nella quale emergono queste preferenze. Un' altra cruciale osservazione fu fatta qualche decennio fa su un gruppo di bambini maschi molto piccoli evirati dalla nascita per problemi all'apparato riproduttivo; biologicamente avrebbero dovuto sentirsi femmine ,ma nonostante le cure ormonali del caso, continuarono per tutta la vita a sentirsi maschi, segno evidente questo che, una volta che il cervello ,nelle sue strutture fondamentali, quale ad esempio, e appunto, il senso di identità, ha preso forma ,niente e nessuno potrà cambiare questa tendenza. E queste osservazioni sono state ampiamente dimostrate anche nei topi (puoi immaginarti che abbiano fatto tutti gli esperimenti possibili, laddove nell'uomo per ovvie ragioni non sono fattibili). Riconoscere tali differenze ,al pari di tette ,culi e labbra, potrebbe essere saggio perchè è da qui che si potrebbe poi discutere di conseguenza; il negarle appare ridicolo, grottesco e politico e tutto ciò con la scienza c'entra come i cavoli a merenda.
@@elwiwi3645 ciao El wiki e mille grazie della risposta! Se hai le fonti sono interessato e ti chiedo gentilmente di segnalarmele; ancora grazie e buon week end!
Barbero non ha detto nulla di sbagliato, non ha dato colpa alle vittime, ma praticamente dice che in questo sistema capitalistico e competitivo l'uomo si adatta meglio per la sua maggiore spavalderia e arrivismo, che più che qualità sono difetti dell'uomo che però aiutano nel mondo che viviamo.
Se uno è in buona fede non c'è da offendersi c'è solo da confrontarsi. Tutti quanti abbiamo le nostre convinzioni basate sulla nostra conoscenza limitata di determinati argomenti, se non accettassi questo in Barbero, non potrei accettarlo neanche su di me. La differenza nel tono tra quello che dice Barbero nell'intervista, e la stessa cosa detta da altr* in diversi contesti per me è chiara come il sole. Mi dispiace solo che certe persone che parlano solo per provocare questa differenza non la vedono e non la capiscono.
Le domande di Barbero sono più che legittime tant'è che si sta tentando di rispondere con degli studi scientifici a riguardo. Il suo è un atteggiamento da intellettuale che prende in considerazione tutte le ipotesi senza escludere nulla, per quanto scomode. Tra l'altro il femminismo della differenza ragiona sulle stesse questioni no? Non esiste solo il femminismo dell'uguaglianza ed internazionale che va di moda oggi. Di femminismi ne esistono tanti. Perchè, se non sei esattamente quel tipo di femminista, allora sei un boomer con bias sessisti ed ignorante? Questa visione che impedisce il dialogo è preoccupante. Tra l'altro, se escludiamo quelli che veramente sono boomer sessisti dal dialogo con la cancel culture, li indirizziamo verso l'estremizzazione. Ma alla politica la polarizzazione, creare divisioni sociali e culturali, ha sempre fatto bene perché indirizza l'elettorato, specialmente quello giovane (come me) che qualche anno fa non sapeva cosa votare.
Certo mi meraviglia che non venga in mente a nessuno di prendere sul serio quelle parole e dar per scontato che l’imperativo postmoderno de “la donna è come l’uomo” é il mantra da seguire per i prossimi 20 anni. Sinceramente il fatto che vi schieriate tutti uniformemente sa un lato mi fa rabbrividire un po’..
Fino ai 25 anni forse avrei fatto il tuo stesso discorso, poi crescendo ho capito che le cose sono più complesse e chiedersi le cose che si chiede Barbero non è né infelice né sbagliato fintanto che si rimane in un ambito di dibattito civile... per dire sulla componente femminile nelle facoltà STEM sono arrivato a pensare che le donne sono mediamente meno interessate a quelle materie, e le prime a sostenerlo sono amiche e colleghe che ingegneria l'hanno fatta... quindi sì, se la femminista di turno mi dice "il fatto che le donne a fisica sono solo il 15% è colpa del patriarcato" mi fa girare le balle perché è un'affermazione avulsa dalla realtà
Perché si è più o meno interessati a qualcosa? Certamente in parte per propensioni innate, ma ANCHE per l'esposizione a determinati modelli durante la crescita. Dire che qualcuno è "mediamente meno interessato" è abbastanza superficiale e poco utile.
@@n.s.3105 non credo assolutamente. La componente innata/istintuale e quella derivata/indotta concorrono in egual misura a costituite un essere umano adulto, e sbaglia tanto chi, come Ayn Rand, sostiene che siamo governati solo da inclinazioni e qualità personali, sia chi, estremizzando il pensiero marxista, sostiene che siamo solo prodotto di una società. Un fondo di partenza che porta mediamente le donne ad essere meno interessate e propense alle materie scientifiche da un punto di vista non indotto ci deve essere, difatti se prendi la società umana più avanzata e paritaria, quella scandinava, li addirittura le percentuali sono minori di quelle dei paesi mediterranei o di paesi ancora più arretrati dal pubto di vista della cultura della parità come Cina o, addirittura, Iran
@@angelosica93 Devi vederla in un modo un po' più ampio, non è solo l'ingegneria, è l'incoraggiamento più o meno esplicito verso determinati campi che sì, avviene fin da bambini.
@@emanuelechelini5163 Il fatto che ci sia una correlazione fra essere donne ed essere meno o più interessate ad altre cose, così come essere uomini ed essere più o meno interessati ad altre cose, è assolutamente arbitrario. Se non ci sono prove scientifiche che questa correlazione esista, sono tutte solo supposizione campate per aria. Sarebbe come dire che c'è una correlazione fra avere gli occhi marroni ed essere interessati, che ne so, all'agricoltura, solo perché magari si osserva che la maggior parte degli agricoltori ha gli occhi marroni.
Ma perchè sbagliatissmo? Se mi dici perchè quello della differenza strutturale è un tabù che ha ragione di esistere perchè potrebbe portare a discriminazioni posso essere d'accordo, ok, ma è l'unica motivazione valida. Per il resto porsi la domanda su una cosa come questa, dove abbiamo tutto tranne che certezze, se fatto davvero e solo con curiosità scientifica, è assolutamente giusto.
È una domanda che da donna trovo fastidiosa a pelle, ma una domanda purtroppo legittima e spero con tutta me stessa che la risposta sia no, e spero che lo sia anche per lui. Nonostante ciò adoro barbero come divulgatore e continuerò a seguire le sue lezioni. È veramente su un altro livello quando si tratta di farti appassionare alla storia
Ma quindi le ricerche scientifiche che dimostrano che nel cervello femminile alcune aree sono più attive di altre rispetto ai maschi? E i livelli ormonali molto differenti tra uomo e donna? Queste differenze non hanno alcuna rilevanza? Barbero se lo chiede? Ma non si ferma lì,incalzato dall intervistatore aggiunge che se l'unico ostacolo per la parità derivasse dalla società maschilista basterebbe educare qualche generazione e il problema,con molta probabilità,sparirebbe. Io non vedo niente di sbagliato...chi vuole decidere a priori che certe domande non devono essere fatte è antiscentifico.. dopo tutte le evidenze è lecito chiedersi se ci sono fattori biologici che rallentano la parità dei sessi... ma siamo sicuri che non ci siano fattori caratteriali dovuti ai diversi livelli ormonali che influiscono nella faccenda? Qua m sembra che domande del tutto lecite in campo scientifico non possano essere nemmeno pensate,eppure quando c'è da riconoscere al genere femminile qualità mentali e conportamentali derivanti dalla predisposizione biologica nessuno fa na piega,poi però ci si dimentica che tali peculiarità sono una diversità e che hanno un peso in ambito sociologico. Vogliamo per forza affermare che uomo e donna sono identici in tutto e per tutto,ok...ma questo è un approccio antiscentifico
@@matteoperin9736 Tra maschi e femmine non esiste nessuna differenza di predisposizione allo studio di alcune materie piuttosto che di altre, basta osservare le nuove generazioni per rendersene conto.
A mio avviso Barbero non si chiede nulla di strano... Il problema semmai è che stai politicizzando un messaggio e fraintendendo la domanda che si pone Barbero, che non è affatto retorica, e quindi non allude a nulla. Sta semplicemente dicendo che il mondo del lavoro è competitivo e che nella competizione determinate caratteristiche del carattere aiutino (lui dice spavalderia, invece secondo me è pura aggressività e competitività). In tal caso, intende Barbero, una caratteristica fisiologica come la maggiore produzione di testosterone da parte dell'uomo può favorire l'insorgere di quei tratti di carattere che aiutano nella competizione. Di contro, una maggiore intelligenza emotiva (che non è una cosa frivola ma la capacità di immedesimarsi nei sentimenti dell'altro) dà di sicuri un vantaggio alle donne che infatti eccellono in ruoli di mediazione, politica e non... A dire il vero tu mi stai molto più simpatico di Barbero (che comunque mi diverte) e spero tu abbia solo preso un granchio, che ci può stare ogni tanto, visto soprattutto l'ottimo lavoro che svolgi... Non hai bisogno di appoggiare pruriti ultrafemmisti glam alla Frida... Uid Lov.
Sono una ragazza e faccio un ITIS quindi questo discorso salta fuori spesso. Per dire, nella mia classe siamo 4 ragazze su trenta, nelle altre di informatica sono solo maschi. È sicuramente vero che alcune ragazze si sentono dire da quando sono piccole che cos’è come ingegneria e meccanica sono “da maschi” o non se la sentono di entrare in un campo prevalentemente maschile in cui la discriminazione effettivamente c’è. Però è anche vero che, fondamentalmente, maschi e femmine tendono ad essere diversi. Gran parte delle ragazze che conosco non si sognerebbero neanche di fare un percorso simile, non perché non possano o altro ma semplicemente perché non gli interessa, e allo stesso modo i ragazzi tendono ad avere passioni e interessi diversi e ad essere portati per materie diverse. Quello che è sbagliato è pensare che se la maggioranza dei meccanici sono maschi allora una ragazza non può fare il meccanico. Insomma, generalizzare è sbagliato e sicuramente il fattore discriminazione non è l’unica spiegazione per cui certi settori sono prevalentemente maschili o femminili
Semplicemente Barbero è intellettualmente onesto e in un paese dove il giornalismo e gli intellettuali fanno solo propaganda e non informazione/cultura sembra un qualcosa di incredibile.
Non è necessario specificare la propria inclinazione politica, uno storico, degno di tal nome, è assolutamente imparziale nel narrare i fatti, come se fosse un osservatore esterno al nostro mondo. E uno di quegli uomini storici è il professor Barbero.
@@leonardodibella953 impossibile, non esistono persone capaci di interpretare e narrare la storia senza essere influenzati da molti fattori, come religione e posizione politica
@@untizioacaso2847 credo di dover dibattere, gli storici hanno l'obbligo di narrarli oggettivamente, tramite dati, date, fatti, ecc... non è impossibile, è solo cercare di non fare gli stronzi ipocriti, difficile, ma senza dubbio non impossibile
@@davidemarino4139 sì ma anche essendo totalmente oggettivi è quasi inevitabile dare, per esempio, più peso agli aspetti positivi o negativi di un personaggio storico sulla base della nostra educazione e dei punti di vista. E POooiiiii c'è il fatto che alcuni fatti oggettivamente veri sono ritenuti "opinione politica" e "di parte" semplicemente perché vanno contro alla narrazione dominante.
Allora, banalizzando, quello che dice Barbero secondo me è questo: "se c'è un sistema in cui i più stronzi arrivano primi, è possibile che quelli che rimangono sempre indietro deficitino di questa stronzaggine?" Eh.. boh, sembra un dubbio quantomeno opportuno.
Hai detto una cosa molto stupida. Ti sei dimenticato un piccolo particolare. Gli ultimi, si sono uniti alla forza lavoro letteralmente milleni dopo dei primi. L'unico dubbio opportuno è se questo ritardo, questo combattere per i diritti, sia ancora oggi cause di disparità. Un pò come i neri in America. Qualsiasi altra narrattiva "biologica" sarebbe razzista in quel caso, ed è maschilista in questo caso.
@@spano1723 Una domanda: ma tu, ogni tanto, provi anche a pensare con la tua testa e a leggere cose che sfidano la tua opinione? In altre parole: eserciti il tuo senso critico, oppure ripeti a pappagallo quello che senti dire dall'influencer "progressista" di turno?
@@nickn2794 Ma chi se li fila gli influencer. Di quello che ho scritto ne sono convinto al 100%. Come si fa a fare un discorso sugli "ultimi" e "primi", e prendendolo come causa effetto: donne indietro -> donne deficit di una determinita caratteristica. Mentre invece l'unico causa effetto storicamente veriterio, e non è un segreto, è: donne discriminate -> donne indietro. Mi domande te come fai a pensare al contrario, e dimenticarti di centinaia in cui le donne sul lavoro siano state discriminate. Sia chiaro, che un deficit al punto di vista fisico ci sia quello è innegabile, e penso qualsiasi femminista sarebbe d'accordo, ed è quello che ha portato allo svantaggio nel corso dei precedenti migliaia di anni. Ma questo non c'entra con l'attuale ambiete di lavoro, che però porta gli strascichi di quello più antico basato su appunto la forza fisica.
@@spano1723 ci tengo a provare a capire il tuo punto di vista,anche se è passato un po' spero ti ricordi la questione. Non capisco in cosa tu non sia d' accordo con Barbero,dal momento che lui si domanda semplicemente se, in un sistema lavorativo fatto su misura dell' uomo a causa del patriarcato, le donne non manchino biologicamente di un' attitudine che premia in questo sistema vigente. Mi sembra una domanda legittima dal momento che esistono differenze tra i due sessi, una tra le quali gli ormoni, ma non sappiamo stabilire scientificamente se si possa affermare che una differenza a livello caratteriale c'è
@@spano1723 Addirittura "molto stupida"? 😂 Non è razzista dire che ci sono differenze tra diverse etnie, così come non è sessista dire che ci sono differenze tra i sessi. In quest'ultimo caso le differenze potrebbero non essere solamente quelle più scontate, cioè quelle fisiche, sulle quali ti concentri tu, ma probabilmente anche caratteriali. Se dovessi argomentare questa tesi ci metterei sicuramente un'impronta biologica, e oltre a quella anche l'eredità, che va sempre più scomparendo almeno nel mondo occidentale, di un'educazione disparitaria che privilegiava un sesso sull'altro, e che quindi anch'essa incideva sul carattere oltre che sulle effettive possibilità di impiego.
Io non so, ma continuo a pensare che quello "stutturale", conoscendo la cultura di sinistra del professore, possa intendere che il problema è nella società in sé che rende forse le donne poco aggressive e via dicendo,non della donna come donna.
Quindi uno ha sbagliato perché ha posto una domanda legittima? (In ambito scientifico, ogni domanda è legittima, se proprio dobbiamo dire ovvietà...). Che poi, ci sono degli studi di psicologia che indagano differenze STATISTICHE tra maschi e femmine, e sembrerebbe ci siano, anche se ovviamente non si applicano al 100% dei casi (il termine stesso "statistiche" implica che non si riferiscano a tutti i casi, ma la gente non sa un cazzo ma parla tanto, quindi specifichiamo le ovvietà), ma quando si indagano alcune cose la gente si incazza e impazzisce, come il povero Gio che ha tirato su tutto sto pippone solo per dire che non è nemmeno lecito porsi certe domande perché il politicamente corretto ha deciso a priori che NON DEVE esserci alcuna differenza statistica tra generi
Esiste il "femminismo della differenza", che si interroga proprio sulle questioni sollevate da Barbero. Insomma Gio Pizzi ha fatto un video ignorante con la pretesa di fare la lezione a un professore che di femminismo penso ne sappia di più. Di una bassezza intellettuale disarmante. Ma da quando il Wokeism americano ci influenza, non ragioniamo più. Tutto diventa boomer vs millennials e addio senso critico.
@@nickn2794 concordo, ha fatto una figura da vero saccente, peraltro commentando non una affermazione (che comunque sarebbe stata una tesi perlomeno degna di essere presa in considerazione), ma una domanda che Barbero ha posto / proposto come quesito scientifico. Che poi esiste tutta una branca di psicologia che indaga le differenze statistiche tra generi, tanto per dire...
@@canaledisfogo4698 Infatti stanno venendo condotti studi proprio per rispondere alle domande di Barbero, che evidentemente lo sa perché è un accademico, figuriamoci, legge più di Gio. Ma poi perché buttarla sul boomerismo, che Barbero ha sempre fatto tanto per le donne storiche ed è più di sinistra di Gio. Dato che i boomer sono quelli che han fatto le lotte degli anni '60, i boomer progressisti non sono pochi. Se Gio usasse un po' il suo senso critico avrebbe capito che il boomerismo è una sciocchezza per indirizzare l'elettorato giovane che prima non sapeva cosa votare. La politica si alimenta di polarizzazione. Se no nessuno va a votare.
Ciao Gio :) punto di vista: proprio perché è storicamente ingiusto, secondo me barbero è stato frainteso, si è spiegato male o l'intervista è stata abbreviata. Come disse in un'altra intervista proprio rispondendo alla stessa domanda, barbero usa parole diverse: parla di differenza caratteriali dovuta alla cultura. Barbero non può non sapere, e sono certa lo sappia da studioso anche dell'epoca moderna, che le donne vengono educate ad essere remissive e sottomesse in una società machista e aggressiva. È un disciplinamento culturale che vive da secoli, che standardizza uomini e donne in una società che mira all'eccellenza maschile. Barbero questo lo sa, e quando ne parla lui senza mediazioni di un intervistatore che riporta ciò che dice, non manca del suo solito coraggio, ma usa parole esplicite come "spero di non essere frainteso" etc. E quando parla di struttura, lo fa in termini accademici, non biologici, dunque una struttura in senso culturale e sociologico. Io sono perfettamente d'accordo col punto del tuo video, perché anche barbero avesse detto LA cazzata l'approccio giusto sarebbe assolutamente il tuo, ritengo però che lui, che magari può essere a digiuno di teoria femminista, non possa esserlo di concetti storici portanti come il disciplinamento sociale millenario a cui tutti siamo sottoposti, e reputo si meriti la fiducia che possa essere stato frainteso o stravolto, come spesso accade. Un abbraccio
@@edodem2 o è stato frainteso o si è spiegato male. Gli do questo beneficio del dubbio perché non può non aver studiato il disciplinamento sociale massiccio soprattutto durante l'epoca dell'inquisizione romana e perché l'ho ascoltato parlare direttamente per ore di donne, oltre a leggere i suoi libri dedicati al tema, e non ha mai mai fatto trapelare manco per sbaglio l'idea di alterità biologica. Secondo me utilizza il termini "strutturale" in accezione culturale e letta così ha perfettamente senso: se ti crescono per essere remissiva e docile, in una società aggressiva e competitiva, è pacifico che avrai più difficoltà ad affermarti. Conoscendo come comunica Barbero, che si perde sempre in 18161 esempi e mette i puntini sulle i per non essere frainteso, dubito che cinque righe di intervista possano controbilanciare le ore e ore di girato in cui esprime il suo pensiero e i libri che ha scritto sulle donne. Sono più incline a pensare che sia stato uno scivolone comunicativo, magari suo, in cui ha sottovalutato quanto sintetizzare un pensiero potesse essere passabile di fraintendimento attraverso dei social che lui non frequenta e dunque non conosce.
@@margherita8659 sicuramente Barbero si esprimerà nuovamente per chiarire quanto detto, ma se anche quel "strutturale" che nell'intervista sembra a tutti gli effetti alludere alla sfera biologica, venisse riconfermato da lui stesso, che problema ci sarebbe esattamente?
@@edodem2 non ho parlato di problema, questo è un altro discorso e non penso sia il luogo per fare una discussione antropologica su uomo e donna né sulla difficoltà, eventualmente avesse ragione sostenendo una differenza biologica, nel capire dove sta la cultura e dove sta la biologia. Non è il focus del mio discorso. Io sto parlando di comunicazione e del pensiero di una persona specifica: una comunicazione di tre righe che contraddice il percorso accademico che certamente barbero ha fatto e le parole che ha detto e scritto sul tema in tutti questi anni. Questo è il punto. Voleva dire ciò che gli stiamo attribuendo? Si è spiegato male o l'intervista è un sunto di una conversazione ben più lunga? Secondo me il punto da cui partire è qui. Ciononostante se barbero avesse veramente voluto fare trapelare ciò che è uscito, io personalmente non sono d'accordo ma sono d'accordo con quanto ha detto Gio: non ha detto che le donne devono stare in cucina e zitte, si è in caso posto una domanda a cui secondo me può arrivare a rispondere riprendendo in mano i suoi studi visto che la risposta è materia prima di ciò che leggiamo noi studiosi di storia ogni giorno e finisce lì, niente di drammatico e certamente niente che richieda la crocifissione indegna di questi giorni.
@@margherita8659 non so quale sia stato il suo pensiero in merito non essendo un suo grande seguace però ti linko direttamente qui la fonte: th-cam.com/video/ZfTSyOiNPwg/w-d-xo.html Diciamo che non sono proprio tre righe di comunicazione e sembra abbastanza chiaro il suo discorso, detto ciò io non ho nessuna particolare opinione a riguardo dato la complessità dell'argomento a cui neanche intellettuali e scienziati sanno dare una risposta esatta o univoca, in poche parole mi sembra un atteggiamento abbastanza ipocrita il semplice fatto di schierarsi per una determinata visione
Lui non ha detto che alle donne manca qualcosa, si è solo chiesto se potesse esserci qualche differenza biologica strutturale fra maschi e femmine che porta i primi più bravi in alcuni ambiti e le seconde in altri.
Stavolta non sono d'accordo con la tua conclusione. Troppo sbrigativo definire quello di Barbero uno scivolone, secondo me è invece può essere un'analisi con un serio ragionamento dietro (condivisibile o meno) che nel tempo di una conferenza stampa non ha avuto modo di elaborare. È innegabile che, generalizzando, uomini e donne abbiano differenze caratteriali intrinseche (ovviamente poi ci sono le eccezioni in entrambi i sensi, ma delle tendenze sono comprovate), e se in tutte le società esistite da una parte all'altra del globo in migliaia di anni, l'uomo ha prevalso socialmente, un motivo probabilmente c'è. Con due parole Barbero ha ipotizzato che questo possa essere dovuto non tanto ad una mancanza di competenze (e le donne che hanno lasciato un segno nella storia lo hanno dimostrato) ma quanto più ad una tendenza ad imporsi con meno aggressività, il che non mi sembra né un difetto né offensivo. Oggigiorno, la società è più matura e sensibile a questi argomenti e quindi andiamo nel senso opposto. Pertanto oggi le grandi differenze di genere sono un retaggio di una società patriarcale bella solida, ma c'è da domandarsi, perché questa società è patriarcale?
È un video fatto malissimo perché basato sull'ignoranza del femminismo stesso e sulla distorsione delle parole dello storico, nonché mancante di senso critico. Infatti, esiste il femminismo della differenza che non nega le differenze tra uomo e donna e si pone le stesse domande di Barbero. L'ignorante qui è proprio Gio Pizzi, che non sa che esistomo diversi tipi di femminismo, non solo quello dell'uguaglianza ed intersezionale che va di moda oggi. Ed è gravissimo che abbia fatto un video del genere.
@@nickn2794 non lo definirei gravissimo. Gio pizzi ha solo avuto un po troppa fretta nell'indignarsi, d'altronde anche lui ha espresso solo un suo pensiero. è un tema, quello della parità di genere, talmente attuale e scottante che è difficile per tutti non ustionarsi o peggio prendere il forcone la torcia ed unirsi alla folla indignata. Quello che mi ha più ratttristito è vedere la sua reazione su Instagram a questi commenti (non il mio, ma altri precedenti) dove invece di proporre un dialogo schernisce le persone non ammettendo differenti punti di vista. Boh, un po' dispiace. Ma magari fa solo parte del personaggio.
Secondo me Barbero voleva semplicemente dire che è la meritocrazia che deve andare avanti .Se tu vuoi correre i 100 metri e non hai il fisico non puoi pretendere che gli altri si mettano a correre alla tua velocità per darti la possibilità di vincere.
Gran video come sempre
Il Profeta del Maestro ammira i suoi discepoli
Oooooo ciaooooo
Maestro
Quando Barbero farà un video risposta conteremo su di te, saluti profeta🙌🏼
La voce del professore è qui
Evil Giò Pizzi: "mi spiego meglio"
Ahahahah
AHAHAHAHHAHAHAHAHA
Hahahah good meme
-non comprate il mio libro
-buonasera squadra
-fanculo i miei patreon
-nessuno sponsor oggi
-pacciani era colpevole
-mamma, papà, pecorino
"Andiamo a bruciargli la casa"
-Alessandro Barbero
Messerlapo da castiglionchio, giudice
Vorrei metterla come suoneria messaggi, peccato che non sia capace
la gente lo sa, li conoscono per nome
Stavo cercando questo commento, grazie
S P R A N G A
Diciamolo pure: questo video dimostra quanto limitata sia la nostra capacità d’espressione. In tutto il video non ho sentito un vero contraddittorio, cioè non ho sentito un solo ragionamento a sfavore di un’affermazione, che giustamente si può ritenere errata. Ho solo sentito che è sbagliato affermare che alle donne manchi un pelo di aggressività, per affermarsi in questo mondo. Ah, sì? Certo, Barbero lo pone come conditio sine qua non il non successo femminile ma, in tutta onestà, non credo che volesse colpevolizzare le donne. Semplicemente, da storico e da uomo, vede che la nostra società è un tantino patriarcale e che risponde a precisi requisiti maschili: l’aggressività, cioè imporsi con una determinata forza e convinzione, è una legge che viviamo tutti e tutti la possiamo constatare. Sarebbe stato più interessante, anziché smentire le parole dette da un uomo ed estorte da un preciso contesto, investigare sul tema, chiedersi se è così oppure no e, se no, portare avanti fatti, ragionamenti, esercitando un pensiero critico che non deve confermare o ribaltare le idee, per partito preso, ma per fare una dovuta ricerca su un aspetto ancora oscuro. È chiaro, che le donne non sono inferiori agli uomini e se, socialmente, ricoprono ruoli ancora stereotipati è perché si muovono entro un sistema ancora patriarcale, che non le favorisce riguardo alla carriera, ma neanche riguardo alla maternità. Ed è chiaro che le donne, per fare entrambe le cose, devono fare il doppio della fatica di un uomo, perché il mondo non è strutturato sui loro bisogni. Ma, visto che tante persone la pensano diversamente, dovremmo anche chiederci : sono tutti bigotti, maschilisti o ci può essere qualcos’altro? Siamo tutti uguali, intendendo di avere pari diritti e doveri o qualche diversità c’è? Diversità che non devono giustificare le disparità, le quali comunque continuano tuttora ad esserci. Le donne possono davvero sostenere tutto quello che fanno gli uomini? Lo fanno allo stesso modo, meglio o peggio? E perché? Credo che le donne siano arrivate fin qui, storicamente parlando, perché in passato non c’era altro spazio, ma adesso che ci sarebbero spazi e libertà di scelta, le donne spingono così tanto per ricoprire certi ruoli? È di loro interesse o interessa loro anche altro? E, con ciò, non intendo l’idea sessista che alle donne interessino solo “cose da donne”. Non tirerò fuori neanche il concetto di “natura”. Mi chiedo solo se esistano, all’interno dei due generi, delle inclinazioni intrinseche, a prescindere dall’educazione, la quale, comunque, ha il potere di influenzare notevolmente gusti e idee di ogni individuo: ma, fino a che punto? Quanto grande è il potere dell’educazione su ognuno di noi? Siamo una tabula rasa, fin dalla nascita, su cui scrivere o riprogrammare ogni cosa, oppure qualcosa di innato, personale e intrinsecò c’è in ognuno? Sono questi i temi ai quali hanno cercato di rispondere psicologi e filosofi, da qualche secolo a questa parte. Senza riuscire a mettere la parola “fine” in questo dibattito, che rimane ancora aperto. Le idee, portate avanti dai media oggi e in questo video, sono giuste, sono corrette ma non si può arrivare, di nuovo, a una rieducazione dell’intera società, semplicemente tirando una linea e dicendo: questo è giusto e questo è sbagliato. Educhiamo le persone a farsi le dovute domande, allarghiamo il compito della scuola ed educhiamo, anche in questa sede, al pensiero critico, a usarlo, creando dei veri dibattiti sul tema, come su altri temi, senza la costituzione di gruppi da stadio: ne siamo in grado o lo facciamo perché la specie sapiens-sapiens più in là non riesce ad andare? A che punto, della nostra civiltà, siamo arrivati? Nessuno di noi dovrebbe montare in cattedra, se non lo fa Barbero, abituato per lavoro a farlo, perché dovremmo sentirci noi i più attrezzati a farlo? Confrontiamoci, creiamo simposi.
Ammiro Alessandro Barbero come essere umano e come divulgatore storico.
Mi va bene che abbia una sua tendenza politica perché nel complesso nelle sue lezioni non diventa fazioso. Il suo scopo professionale è la completezza del racconto storico. Il suo approccio disincantato gli permette di fare valutazioni contingenti anche quando si insiste a chiedergli opinioni sull'attualità.
Lui è un medievista. Come storico è perfettamente in grado di essere di sinistra e allo stesso tempo di dichiarare che lui è molto contento che l'Italia si stata liberata dagli americani, i quali in quel preciso frangente si allearono, non senza fatica, con forze locali partigiane, e non dai sovietici.
Il problema sta nell'elogio dell'aggressività come requisito per il successo ed è un problema patriarcale oltre che ormonale. Da un punto di vista strettamente biologico è naturale che corpi maschili e corpi femminili siano un po' diversi perché preposti a compiti naturali diversi.
La questione maschile vs femminile fa passare in secondo piano il fatto che da sempre gli umani in genere lottano per la supremazia all'interno del loro campo specifico.
Donne contro donne e uomini contro uomini nei rispettivi ambiti.
Se l'aggressività (e anche la spregiudicatezza decisionale anche a costo di sopprimere qualcuno) è considerata una buona qualità per avere successo è evidente che si è trattato per lungo tempo di un una questione all'interno del potere maschile e che ancora si ragiona il quel mondo, come un vecchio calco applicato a nuove realtà.
Un antico maschio non aveva il problema delle donne che gli potessero rubare il potere, ma il potere di altri maschi ce l'aveva eccome fin dalla caverne!
Se adesso un uomo volesse avere successo in un ambito considerato tradizionalmente femminile, ad esempio la cura ed educazione dell'infanzia, potrebbe considerare l'aperta aggressività e la spregiudicatezza come qualità utili in quell'ambito o gli si ritorcerebbero contro? Dovrebbe sviluppare dolcezza e dedizione o perdurare nel testosterone a manetta?
Bisogna anche tenere conto che il sistema tradizionale non perdona appartenenze incrociate.
L'aggressività ammirata nei maschi nelle donne viene ancora percepita come stronxaggine (anni fa la pubblicità dello shampoo Pantene descrisse benissimo questa dinamica)
Per contro la gentilezza ammirata nelle femmine viene ancora percepita come effeminazione nell'uomo.
@@negy2570ti soffermi secondo me troppo sulla parola aggressività. È stata una domanda diciamo sorpresa, un'intervista, secondo me come termine poteva sostituirsi tranquillamente a intrapendenza, per esempio, o carisma, non lo so. Non credo si soffermasse su aggressività ma intesa come violenza
Barbero ha posto semplicemente una "questio", come fanno gli uomini d'intelletto, come faceva Socrate e compagnia bella nei simposi, una semplice domanda per trovare la soluzione. Se non capite questo, per cortesia smettetela di seguire Barbero e seguite Fedez che è meglio per tutti.
Grazie per la sintesi.
comincio a pensare che Pizzi sia un cretino
Professore qual è il suo ideale politico?
"erano dei re, e i re si DECAPITANO"
hahahahaha
monarcòmaco
Che la sinistra riparta da barbero
@@stanconato5047 Che l'Italia riparta da Barbero
@@stanconato5047 pure la destra
Nessuno:
Gio: "Mi spiego peggio"
Grande classico che rimarrà negli annali digitali
Magari lo sapete già tutti ma è preso dal grande Bergonzoni (comico). Questo non toglie nulla ovviamente, era solo per curiosità.
@@mikk31984 ah ok, Bergonzoni, chi era costui ? (Citazione da "Carneade, chi era costui?")
No, non lo sapevo
@@mikk31984 Neanche io lo sapevo! Grazie, magari mi capiterà di incappare in lui:)
Ormai mi ha influenzato così tanto il suo parlare che lo dico pure con gli amici, manca poco e anche con i professori
stavo mettendo mi piace... ma sono 666, chi sono io poi
Occhio con quel "perdonare l'accento torinese" che è un attimo che scatta il "andiamo a bruciargli la casa" 😂
Non capisco... Noi Torinesi abbiamo un accento?
@@MaxStirner123 Si purtroppo
@@Tom-bb3fm Davvero?
@@MaxStirner123 si...anche voi russi
@@Tom-bb3fm ma cot dise??? Ma lasa perdi va...boia faussssss
La cosa che mi colpisce è che di fronte ad una persona che pone una domanda, un interrogativo, un dubbio su cui riflettere e del quale osservare in modo oggettivo i possibili sviluppi, un'altra persona lo critica, attraverso un pregiudizio, maneggiato come dato di fatto.
Rispetto all'approccio di questo ragazzo, così sicuro e in un certo senso trincerato dietro un facile sarcasmo, preferisco di gran lunga l'approccio piu scientifico, pulito, aperto e possibilista del professore, che di fatto, non ha affermato niente di piu di un "vediamo come andrà".
Oggi, chi osa sostenere che uomini e donne siano semplicemente diversi, con caratteristiche generali medie diverse, viene lapidato.
Vorrei anche sottolineare, che questo rifiuto verso le differenze, che potrebbero essere di reciproco arricchimento se vissute in modo sano, strizza l'occhio a una certa forma di "fede" (che da per scontata l'uguaglianza...ben diversa dalla parità!), come se i corpi e "le anime" fossero separate...corpi diversi, ma anime uguali.
Se invece si opta per un pensiero piu scientifico, "l'anima", il temperamento, certi tratti del carattere sono in buona misura determinati in modo diretto o indiretto dal corpo e sono un epifenomeno dell'attività del cervello e del modo in cui risponde all'ambiente... quindi, corpi diversi, contribuiscono a renderci diversi.
Non migliori o peggiori (che barba essere costretti a fare tutte queste precisazioni), ma diversi!
Tutti che esaltano per moda le diversità...culturali e "raziali" per poi demonizzare quelle sessuali, appiattendo tutto in un indistinto grigiolino neutro e senza chiariscuri.
Un applauso al pensiero aperto e coraggioso del professore.
Invito chi volesse approfondire in modo scientifico e non demagogico, di vedersi i video del professor Vallortigara sui cervelli maschili e femminili (basta cercarli su youtube).
Completamente d'accordo. Grazie
Non credo sia stato colto il senso del video.😅
Ci sono certamente criteri biologici, ma continuare a limitarsi solamente a quelli significa non avere minimamente chiaro l'intero quadro generale, né tanto meno essere formati al di là dell' ambito "scientifico/biologico".
Praticamente non è stato capito metà video.
@@SRandom91il senso, inteso come superficialità? Mi permetta, guardi, il video, per me, rappresenta LA superficialità e, direi, anche invidia. Si, invidia, perché con quel sarcasmo da bar Margherita questo signor “nessuno”, e non lo paragono ad Odisseo, sia chiaro 😅, che cerca di vendere qualcosa, vorrebbe criticare gente preparata che se affronta un argomento lo ha approfondito. In estrema sintesi vorrebbe ergersi sopra ad essi. Utilizzando la mera critica e non il vero confronto. E come spesso accade prendono una frase, decontestualizzandola. Sembrerebbe una nuova moda. Ma, estrapolare frasi da un contesto comporta distorsione della realtà. Questa tecnica subdola non porta solamente a distorcere il senso delle cose e perciò a falsare la verità, ma è anche, e forse ancor di più, un problema di libertà di opinione e di informazione. Mediamente utilizzata dai mediocri o da chi vuole attaccare un avversario. Il signore del video mi sembra faccia parte dei primi. E certamente non segue ne Io Donna, ne legge cio che riporta Feminist.com (riconosciuto a livello internazionale). In particolare su Feminist.com si leggono le stesse cose che ha detto Barbero, cose ovvie, e ci si interroga su come, queste differenze, possano essere viste come un punto di forza. Stanno rivedendo molte cose, sempre per difendere in maniera reale i diritti della Donna, e non solo a parole. Se il signore in questione volesse affrontare l’argomento seriamente non farebbe tutta ‘sta pappardella. Inviterebbe Barbero, e persone quali Cristina Gramolini e Barbara Alberti e li si avrebbe un confronto serio. Ma approfondire significa prepararsi e non scadere nell’ovvio. Tanto più con calibri di tal fatta.
@@SRandom91 In verità, penso proprio di averlo capito e ho compreso ciò che hai scritto...solo su una cosa vorrei farti notare un particolare: nessuno si limita a considerare solo i criteri biologici...ma proprio perchè ci sono, sono reali ed evidenti e sono anche il basamento da cui ci sviluppiamo...ha senso proprio partire da lì per costruire, valutare ecc tutto il resto.
@@MPaolo1981 io preferisco partire dalla cultura e dalla società. Punti di vista o libri diversi.
Barbero è uno dei pochi onesti intellettualmente ancora in circolazione. Mai stato a sinistra politicamente parlando, ma ho sempre stimato gente con le palle quadre a prescindere dall'ideologia e Barbero è davvero un'ottima mente.
quindi ti è impossibile stimare una donna
@@vixoaduo7288 Perché? Pensi che le palle degli uomini siano di forma quadrata?
@@anonimo6603 ahah beh di sicuro non lo sono quelle delle donne . in ogni caso è l'idea degli attributi che non ho mai capito , magari me la spieghi ? cosa significa "avere gli attributi " e perchè o quando lo si dice ?
@@vixoaduo7288 È un modo di dire che non mira a offendere nessuno
Il Jordan Peterson Italiano
Per me la domanda di barbero è più che legittima. Nella storia esistono sempre concause e cause minori: il fatto che la causa principale del gap attuale tra uomini e donne siano la cultura e la società in cui siamo immersi non significa assolutamente che non possano esserci altre cause che hanno contribuito a mantenere questo gap. Se le premesse scientifiche e logiche sono sensate, ha senso porsi la domanda, anzi doveroso direi. È già emerso, proprio come accennava barbero, che esistono differenze fisiologiche tra uomini e donne come per esempio (a livello statistico) la tendenza all'aggressività. Chiedersi se quest'ultima differenza e altre influenzano il tessuto sociale sarebbe una discriminazione esattamente verso chi? Ah, e chi dice che sta insultando le donne: da quando aggressività e sfrontatezza sono caratteristiche positive? Il fatto che la conseguenza di queste caratteristiche sia diventare leader non rende necessariamente migliori le persone che le posseggono.
Edit: mi ha fatto veramente male vedere il modo in cui hai sbeffeggiato questo commento su instagram. Come ben dicevi, a volte i nostri idoli vanno completamente contro quello in cui crediamo e ci spiazzano. Ti stimo comunque per tante cose.
Edit 2: ringrazio tutte le persone che stanno dibattendo civilmente sotto a questo commento. Davvero begli spunti, mi avete ridato il sorriso.
Finalmente uno che ha capito quello che voleva dire Barbero
Questo commento merita più like. Hai riassunto in poche righe e dato una conclusione del discorso migliore del video stesso.
Barbero ha detto semplicemente che viviamo ancora in una società molto conservatrice e diamo troppo merito all'aggressività politica che alla vera meritocrazia. Barbero secondo me ha voluto far riflettere sul vero motivo per cui le donne sono ancora discriminate: Ovvero siamo noi a volerlo. Noi siamo costruttori di queste società. Noi siamo coloro che vogliono mantenere questo status quo. Barbero invita la gente a migliorare, a cercare la vera parità di diritto. Barbero vuol far riflettere e aiutare tutte le persone chiamate in causa, sopra tutto le donne, sul fatto che se vogliamo veramente cambiare dobbiamo proprio abbandonare questa società schematica e, sopra tutto, togliere lo stereotipo dell'uomo virile e della donna mite. Dobbiamo dar merito alla mente, al genio, alle capacità, indipendentemente dal sesso o dall'orientamento sessuale. Se, per esempio, una donna in un test risulta più dotata rispetto al suo concorrente uomo, io devo premiare quella donna. Ma non perché è donna, ma perché mi ha portato risultati migliori rispetto al suo collega. Stessa cosa se fosse successo all'inverso. Barbero ha ragione su questo punto: Dobbiamo distruggere gli stereotipi se vogliamo vivere veramente liberi e uguali.
PS: Voglio ricordare che Barbero è stato uno dei pochi a far conoscere in Italia Cristina da Pizzano, prima grande donna letterata del medioevo, studiata e amata in Francia ma semi sconosciuta in Italia. Tra l'altro, fu la prima donna ad incoraggiare le donne a studiare, a lavorare, ad essere indipendenti, arrivando a scrivere un libro contro gli Stereotipi di genere, ovvero "La Città delle Donne".
@@sig_tostapane8692 io aspetterei a dire così , gli uomini fanno i lavori più faticosi , ci si aspetta che siano indipendenti prima che le ragazze che contribuiscano in famiglia e sono soggetti più facilmente ad andare in prigione … la società e strutturata da pesce mangia pesce più grosso le caratteristiche sono ricchezza , intelligenza e conoscenze non c’entra un cazzo essere maschi e il tuo background
@@dywirnach783 si, ma a mettergli quel peso agli uomini sono ALTRI uomini.
Ogni femminista già lo sa questo.
Io leggendo l'intervista e soffermandomi su questa risposta avevo dato un'interpretazione diversa. Il fatto che per avere successo serva aggressività e spavalderia non è un problema della donna a cui mancano, né dell'uomo che le possiede (socialmente costruite e non davvero intrinseche), bensì di un sistema che prevede che i successi personsli siano legati al carattere individuale che non tiene conto di tanti altri fattori... quindi Barbero secondo me non voleva mettere l'accento su ciò che le donne intrisicamente non abbiano bensì su un modello di pensiero "americaneggiante" che vede nel solo individuo il mezzo e il fine di tutti i suoi achievements. Pace
in realtà vari studi psicologici dicono che sono intrinseche
@@vincenzodemarchis7736 quoto, un buon esempio (anche se so che è un effetto e può essere dovuto a varie cause e non necessariamente a quella, però dai, capiamoci) è che la stragrande maggioranza delle persone in carcere è uomo, e tendenzialmente le caratteristiche che portano a commettere crimini sono proprio gli estremi di quella spavalderia e arroganza di cui parla barbero. Il video mi è piaciuto, ma gio rimarca come le parole di barbero siano sbagliate, quando in realta i fatti puntano proprio a quella conclusione. È fastidioso come questa mentalità progressista sia volta al voler negare le differenze tra uomo e donna, tra l’altro invalidando se stessa e le sacrosante differenze tra gender (se no per quale motivo le persone transessuali vorrebbero cambiare sesso se non ci fossero differenze intrinseche tra i due generi). Barbero purtroppo si è invischiato nel peggior ambito di polemica di questi tempi, ma probabilmente sapeva a cosa andava incontro, mi dispiace comunque che si sia creata questa piccola shitstorm nei sui confronti
@@thomascicutto9216 ti stimo e condivido appieno... vorrei spaccare tutto perché son tutte minchiate
@@thomascicutto9216 sono perfettamente d’accordo con ciò che hai detto, ed è fastidioso come oggi non si possa esprimere un dubbio, porsi delle domande (anche basandosi sulla pura osservazione della realtà) che subito si viene bollati come trogloditi maschilisti. Inoltre, non trovo corretto come l’opinione di Barbero venga definita errata a prescindere.
@@thomascicutto9216 Diciamo che neanche la questione Biologica è relativa. Per Barbero, alla fine, tutti hanno pari opportunità e per lui il potere dev'essere dato in maniera meritocratica, al di là se sei maschio o femmina, con o senza muscoli.
Alla fine, studiando storia, si può anche capire come gran parte degli uomini (e delle donne) del passato erano tutto tranne che stereotipi del loro sesso, proprio perché erano "eccezionali". Ed è questa eccezionalità, che è dentro ognuno di noi, a far emergere il vero potenziale dell'essere umano.
La biologia è la biologia, ma questo non deve impedire che maschi e femmine possano essere predisposti a fare gli stessi lavori. Ovvio, ci sarà sempre un campo dove gli uomini saranno la maggioranza e un'altro in cui saranno le donne ad esserlo.
Ma appunto la domanda di Barbero più che un'ovvietà è un modo per dire: "Ma forse non è arrivato il momento, in quanto uomini e donne, di abbandonare questi stereotipi di genere e provare a fare qualcosa di diverso?" Perché un'uomo non può fare la badante? Perché un'uomo non può provare a fare l'ostetrico? Perché un'uomo non può essere amorevole e sensibile come una donna? E la donna, perché non può fare il meccanico? Perché non può fare la dirigente aziendale? Ecco la vera domanda: Perché come specie non riusciamo ad uscire fuori dagli schemi?
Infatti, come spiegato dal professore, coloro che fanno la Storia sono coloro che "rompono" questi schemi.
E per dire che la maggioranza di carcerati è uomini, bisogna tenere conto anche di una cosa: Un'uomo può essere più facilmente incolpato di un crimine, anche se non lo ha veramente commesso, perché la società è convinta che certi delitti li possa fare solo un'uomo. Eppure di casi di donne che hanno commissionato omicidi (vedi il caso Gucci) oppure che hanno commesso materialmente delitti c'è ne sono. Semplicemente, siamo condizionati socialmente a pensare che un'uomo può fare questo e non la donna (ovviamente per giusti dati biologici che, però, non sono la verità assoluta).
Diciamo che alla fine, se proprio vogliamo evolverci come specie, dobbiamo abbandonare il concetto di razza e sesso e pensare a noi come individuo.
Come diceva Kennedy: "Non pensare cosa il tuo paese può far per te. Chiediti invece cosa tu puoi fare per il tuo paese."
E citando una frase del Professore alla conferenza sulle Donne nel Medioevo: "Ovvio che la stragrande maggioranza dei dotti sono uomini: Se mandaste anche le ragazze a scuola, vedrete che presto avrete molte donne dotte come gli uomini".
Sono un studente brasiliano di italiano...A casaccio ho trovato Barbero in TH-cam...Penso che abbia guardato tutti i suoi videi!! È veramente affascinante!!!
Siamo tanti stranieri che avevano imparato la istoria italiana per Alessandro Barbero con tanto piacere...
Barbero è un ottimo divulgatore storico e per questo lo seguo e lo seguirò ancora
Ma se non sbaglio la frase è stata un pò distorta
Barbero è una storico,serio
@@sergiovastano5422 al contrario delle sue nemesi, i neoborbonici
Ma quindi le ricerche scientifiche che dimostrano che nel cervello femminile alcune aree sono più attive di altre rispetto ai maschi? E i livelli ormonali molto differenti tra uomo e donna? Queste differenze non hanno alcuna rilevanza? Barbero se lo chiede? Ma non si ferma lì,incalzato dall intervistatore aggiunge che se l'unico ostacolo per la parità derivasse dalla società maschilista basterebbe educare qualche generazione e il problema,con molta probabilità,sparirebbe. Io non vedo niente di sbagliato...chi vuole decidere a priori che certe domande non devono essere fatte è antiscentifico.. dopo tutte le evidenze è lecito chiedersi se ci sono fattori biologici che rallentano la parità dei sessi... ma siamo sicuri che non ci siano fattori caratteriali dovuti ai diversi livelli ormonali che influiscono nella faccenda? Qua m sembra che domande del tutto lecite in campo scientifico non possano essere nemmeno pensate,eppure quando c'è da riconoscere al genere femminile qualità mentali e conportamentali derivanti dalla predisposizione biologica nessuno fa na piega,poi però ci si dimentica che tali peculiarità sono una diversità e che hanno un peso in ambito sociologico. Vogliamo per forza affermare che uomo e donna sono identici in tutto e per tutto,ok...ma questo è un approccio antiscentifico
@@matteoperin9736 è vero, però comunque se vai a vedere la frase è diversa
Ho sentito parlare Barbero delle donne in molte occasioni e ne ho sempre sentito parlare con molto rispetto, non paternalistico e con un atteggiamento mai maschilista né superficiale. Mi sbaglierò, ma la prima volta che ho sentito la frase incriminata l'ho letta interpretandola in un modo diverso. In un mondo sbagliato, dove prevale la brutale competizione, in un mondo dove la cultura dominante è quella capitalistica, sarà mai che le donne, che nella sua visione sono più portare a valori di solidarietà, di pacificazione ecc. non emergano perché "strutturalmente" non possono accettare una visione così guerriera della vita? Credo che in questa visione delle donne, nel dire che siano strutturalmente diverse, volesse intende "migliori" e che non c'entrano nulla con un mondo costruito ad immagine e somiglianza di chi vuole una vita macha tutta improntata alla battaglia. Che è ben altro dal pensare a Barbero come un misogino qualunque e qualunquista
La cosa grave e' che il professor Barbero ha posto una domanda, non ha dato una risposta. Le reazioni ci dicono che questo periodo storico, che gode di una relativa liberta' materiale, e' illibero dal punto di vista ideologico. Quale ideologia? Un ideologia delirante: negare le peculiarita' di uomo e donna, strutturalmente complementari. E dico strutturalmente dal punto di vista biologico, psichico e attitudinale.
Chi ha criticato Barbero non ha capito niente di come ha ragionato, ovvero secondo il "femminismo della differenza", che prende in considerazione le differenze esistenti tra uomo e donna invece di negarle, ma non va di moda oggi e per questo la gente lo critica, perché il femminismo che va di moda è quello intersezionale e dell'uguaglianza e se non ragioni così sei un BoOmEr SeSsIsTa!!1!!. Ci sono comportamenti che sono collegati alla biologia. Mediamente gli uomini sono più competitivi biologicamente parlando, così come le donne sono più materne. È ovvio che ci siano sempre le eccezioni, che bisogni considerare i fattori sociali, ma giustamente Barbero si chiede: eppure mi sembra che le donne le opportunità le abbiano, quindi qual è il problema? Non bisogna escludere nessuna ipotesi, inclusa quella biologica. È stato già preso in considerazione il problema strutturale, ma non quello biologico. Non è un ragionamento da boomer, è un ragionamento analitico da intellettuale che prende in considerazione anche le posizioni più scomode, come tipico di Barbero. Forse, potrebbe anche suggerire che la questione del gender pay gap sia stata affrontata superficialmente (che è verissimo). Non sta dicendo che siano le donne ad avere colpa, solo che i problemi vanno guardati da tutti i punti di vista. Il problema con Barbero, è solo che la pensa diversamente da una sinistra americana falsamente progressista che ci sta influenzando decisamente troppo e dove non esiste più il dialogo o il senso critico e di cui Gio Pizzi si fa cretinamente portavoce senza pensare con la sua testa. Detto questo, io sono di sinistra (quella vera), sono una millennial, sono donna e sono laureata in Beni Culturali, quindi comprendo come ragioni uno storico, ovvero utilizzando il suo senso critico. Purtroppo, si nota sempre più come il senso critico e il dibattito vengano contrastati e come le nuove generazioni ne siano sempre più prive, non capendo il potere dei media sulle loro idee. Come al solito gli TH-camr parlano di ciò che non conoscono. Come quando Rick DuFer fece il video di critica su Noam Chomsky avendo palesemente letto solo la pagina Wikipedia e a me si drizzarono i capelli. Oppure Breaking Italy che dice che non c'è la censura su TH-cam. A volte giuro che non capisco se sono in malafede o solamente molto ignoranti.
@@ChronicaMortalis Porre una domanda invece di dare una risposta non è una cosa grave per uno studioso, ma è l'abc di chi è alla ricerca della verità. Anche l'idea della complementarietà strutturale di uomo e donna è solo un modo di leggere la loro coesistenza su questo pianeta. Chi ha detto che si devono completare a tutti i costi? Potrebbero anche coesistere senza completarsi. Il loro compito potrebbe anche essere quello di svilupparsi e di cercare una strada di coesistenza che non coincide con l'ingranare dei meccanismi speculari. Essere strutturalmente complementari potrebbe esitare nel mantenimento, certamente privo di conflittualità, dello status quo.
@@nickn2794 la "maternità" delle donne alla quale lei si riferisce è in gran parte frutto del condizionamento sociale, non completamente certo, ma la socializzazione fa la sua parte. Dire che una persona si "fa cretinamente portavoce senza pensare con la sua testa" non è esattamente applicare l'insegnamento di Barbero di guardare i problemi da tutti i punti di vista.
@@paolapom Scusi ma noi siamo animali, l'istinto materno non a caso si chiama istinto perché non viene insegnato ed è un fattore biologico. Se ha mai avuto degli animali, noterà l'enorme differenza tra la maternità di una gatta e di un gatto. E noterà anche la competitività nei maschi. È biologia. Certo, io non penso che i problemi delle donne riguardino solo la biologia e nemmeno Barbero, sicuramente ci sono sia fattori sociali che biologici, però sono in corso degli studi scientifici a riguardo proprio per rispondere a queste domande, quindi sono più che legittime.
Al di la del discorso fatto da Barbero, che può essere giusto o sbagliato e ne si potrebbe parlare, mi ha fatto molto piacere vedere come, essendo un’opinione contrapposta alle tue idee, è stata subito bollata come sbagliata pur appoggiandosi su dati e su un ragionamento logico quantomeno lineare.
Non hai veramente provato a sviscerare l’argomento ma semplicemente hai continuato a ripetere quanto questa logica fosse evidentemente sbagliata per circa 5 minuti e dopodiché, senza ancora aver mosso una sola critica degna di questo nome contro il valore della tesi del professore , hai spiegato come sopravvivere al “crollo dei nostri idoli”.
Particolarmente bella, poi, è la parte in cui, dopo avere detto che l’argomentazione di Barbero è STORICAMENTE inaccurata, decidi di giustificare il tutto con la storia delle suffragette, che sicuramente Barbero non poteva in nessun modo conoscere e a cui non avrà mai pensato prima di elaborare questa tesi.
Detto tutto questo, mi sembra proprio che questo video sia un enorme bias di conferma ambulante e che il video in sé non abbia nessun valore vero e proprio se non quello di cavalcare l’onda di un fatto che ha causato scalpore.
Amen
Purtroppo è un atteggiamento tipico di una certa sinistra per cui se non sei in linea con il proprio pensiero sei da condannare. Per questo definire Barbero semplicemente di sinistra è limitativo. Barbero è forse un rarissimo esempio di uomo di sinistra ma intellettualmente onesto e coraggioso.
Sono brasiliana e studio italiano per poter ascoltare questo meraviglioso professore!❤❤❤❤
👁️👃👁️🙏
Eu ainda lembro un pouco de Portugues, faz bem a aprender a nossa lingua Italiana 😀🌻
Questa notifica mi ha davvero emozionato
"Che cosa possiamo recriminare al professore?" Il fatto di essersi fatto intervistare e che abbiano estrapolato una frase dal contesto
E la lettera contro il green pass che ha firmato?
@@elonmusketeer1118 E quindi? È vietato pensare altrimenti? Addirittura neanche le domande possono essere poste?
@@elonmusketeer1118 Cosa c'entra in questo discorso? Sembra tanto: "E allora le foibe?" Io sto dicendo che in questo caso i giornali hanno estrapolato le frasi dal contesto. Una lettera è completa come dichiarazione. Poi dalla tua domanda sembra quasi che abbia firmato un manifesto nazista. Ha espresso dei dubbi sull'uso del green pass in maniera civile. Io per esempio non concordo con Barbero sul green pass, ma posso rispettare la sua posizione visto che si esprime in maniera civile.
@@elonmusketeer1118 ha fatto bene
@@elonmusketeer1118 perché vuole il vaccino obbligatorio e vuole che lo stato si prenda le sue responsabilità
Se implichi che Barbero non capisca la complessità dei sistemi umani mi viene un po' da ridere, eh.
Eh ho capito ma fino a prova contraria sta intervista l'ha fatta e quelle cose le ha dette
@@jansojele289 e si può essere d'accordo o meno, ma rifugiarsi nel "poveretto è un boomer e non arriva a capire la complessità del mondo contemporaneo" mi pare un po' una scemenza
@@niccolofattori4393 nono per carità io ho anche molta stima per lui però sta domanda retorica che ha fatto andrebbe spiegata oppure sono libero di dire che è stata una uscita stupida
@@niccolofattori4393 È un video fatto malissimo perché basato sull'ignoranza del femminismo stesso e sulla distorsione delle parole dello storico, nonché mancante di senso critico. Infatti, esiste il "femminismo della differenza" che non nega le differenze tra uomo e donna e si pone le stesse domande di Barbero. L'ignorante qui è proprio Gio Pizzi, che non sa che esistono diversi tipi di femminismo, non solo quello dell'uguaglianza ed intersezionale che va di moda oggi. Ed è gravissimo che abbia fatto un video del genere.
@@nickn2794 concordo
L’accento torinese di Barbero è musica per le nostre orecchie ❤️
Che poi è astigiano, l'accento, più che torinese
Io non lo sento 🙈
Torino state of mind
Ho messo NON MI PIACE al video per una semplice ragione.
Il Prof. Barbero si è posto una domanda e tutta l'argomentazione di GioPizzi sta invece nel rispondere che non è ammissibile quell'ipotesi perché ne esiste un'altra. Il che è palesemente una fallacia logica se non una tecnica retorica spicciola. Dà per scontato che non possano esserci differenze comportamentali tra uomo e donna dovute alla biologia e non all'educazione. Non è possibile invece che giochino un ruolo importante entrambi i fattori?
La questione dovrebbe essere indagata a fondo da un punto di vista scientifico. Invece chi anche solo si pone la questione viene sommerso da una montagna di merda per paura che ciò possa essere strumentalizzato per fini discriminatori. Quando al contrario è solo studiando tale questione, e prendendo coscienza delle innegabili differenze biologiche tra uomo e donna e di quali effetti abbiano, che si può pensare di ridurre la discriminazione.
@@Monocero93 applausi, cazzzo
D'accordissimo. GioPizzi inoltre striglia Barbero per non aver mai letto alcuni testi femministi, il che peggiora ancor di più la situazione. Nella scienza, e nello specifico nella Biologia evoluzionista e negli studi di antropologia (se vogliamo focalizzarci solo sugli esseri umani), non esiste il concetto di maschilista/femminista, buono/cattivo, giusto/sbagliato. Non ha senso.
Gio Pizzi è bravissimo, intendiamoci, ma qui dimostra tutta la sua non conoscenza del tema, se non in uno strato superficiale, quello in cui non era Barbero.
Se parli di differenze biologiche dovresti usare i termini maschio e femmina, in ogni caso i sessi non sono solo due poiché esistono anche persone intersex (1,7% della popolazione), se ti riferisci al genere non esistono solo uomini e donne. La questione non è complessa, di più e hai ragione a dire che ci sono differenze innegabili da un punto di vista biologico ma questo è già abbastanza condiviso dalla comunità scientifica. Barbero però non si sta basando sulla scienza, sta ponendo una domanda che più che una domanda è un’insinuazione e si sta basando sugli stereotipi di genere (in fondo se non è un esperto, come lui stesso ammette, è abbastanza scontato che si stia basando su questo). Quello che ha detto è grave ed è sbagliato, ma penso che chiunque nella vita abbia detto o pensato cose basate sugli stereotipi di genere. Purtroppo sono parte integrante della nostra società e del nostro modo di pensare, più che condannare qualcuno dobbiamo usarli per educarci e riflettere. Certo che se uno dice, ad esempio, che le donne sono inferiori rispetto agli uomini, è tutt’altro discorso.
@@vittoriapellegrini9463 Barbero si chiede se queste differenze contribuiscano, oltre alle questioni culturali, a mantenere un distacco tra maschi e femmine nel "successo" nella società umana. E, udite udite, la cosa non è solo non sessista ma è anche tranquillamente plausibile. Dunque la risposta alla domanda di Barbero io non ce l'ho ma se devo scommettere i miei 10 euro punto sul sì.
Scartare l'ipotesi a priori, qualora si rivelasse fondata, potrebbe ostacolare il percorso verso una società più equa.
P.s.: 1000 euro non c'è li punterei poiché non ci son certezze.
Il pezzo di intervista sulla stampa è molto generico e sintetico. C'è un video su TH-cam in cui Barbero risponde a delle domande su un suo libro ed espone il suo punto di vista su questo tema, ed è molto più lungo, complesso, argomentato e articolato rispetto a ciò che stanno scrivendo i giornalisti. Giornalisti che sono famosi per modellare le notizie a piacimento pur di scatenare indignazione e avere click.
Puoi dirmi il video?
C'è una domanda di una ragazza, il prof comincia a parlare al minuto 29 e 30s th-cam.com/video/UiDoS-5PmhY/w-d-xo.html
Anche questo è vero, il giornalismo italiano è in decadenza
@@NoBorda29 *è merda, già da diversi anni
@@damn_jaz9895 Si assolutamente, volevo semplicemente essere delicato
Il problema con Barbero è che la fama attira invidiosi e persone che vogliono fare i "professorini" su quello che uno può o non può credere e dire.
🥇
Molto interessante questo commento sotto questo video, quasi emblematico
Parli di gio pizzi vé?
@@FREDY-su6kb Parla di tanti, non solo Gio Pizzi.
Bravo!
Barbero è il migliore storico Italiano, una persona onesta, sincera e preparatissima. Sicuramente è anche un ottimo professore!
Però stai dando per scontato che la visione attuale del problema sia giusta e che le soluzioni attuate per risolverlo siano efficaci, che per carità magari lo è pure ma a parer mio non bisognerebbe MAI dare nulla per scontato in nessun ambito.
Dubitare di qualcosa, se fatto in maniera intelligente e costruttiva è ottimo e porta ad una visione più ampia della questione.
Affermare che sia SBAGLIATO il fatto che Il prof. abbia posto una riflessione su tale tema è secondo me raccapricciante e sintomo del fatto che non si stia affatto cercando di risolvere la questione, ma di inculcare a forza un'idea in testa alle persone... cosa che (sempre a parer mio) porterà ad un effetto totalmente opposto a quello che si volveva ottenere.
“Barbero è un essere umano […] e può sbagliare” oooooh! E anche oggi ho assecondato il mio bias di conferma. Complimenti come sempre!
Cosa intendi?
@@gabrieleporru4443
Che la penso come Gio: per quanto rispetti e ammiri il prof. Barbero, per me rimane sempre un essere umano e può prendere delle cantonate come tutti noialtri.
@@Brightgard sì certo, ma mi riferivo al bias di conferma. Pensavo che intendessi fosse una cosa negativa, dal momento che l'hai menzionato, quindi mi confonde un po'😂In effetti si può anche avere ragione quando si ragiona per un bias di conferma (penso?) ma pensavo sottintendessi ci fosse qualcosa di sbagliato nel ragionamento
@@gabrieleporru4443
Effettivamente il tuo ragionamento ha senso 😅
L’ho menzionato perché nella mia ottica il bias era quello di considerare il professore un essere umano. Anche se qui effettivamente più che di bias si potrebbe parlare di parere o opinione. Ammetto che forse ho usato la parola a sproposito.
@@Brightgard no, invece forse penso che abbia ragione. Adesso non so la radice etimologica e i significati di "bias", però in un certo senso funziona come un bias, perché è quello che dicono tutti, quello che si dice sempre, e, per quanto il concetto sia sostanzialmente veritiero, a un certo punto, molto presto, quando siamo piccoli, cominciamo ad affidarci all'idea senza più pensarci sopra nel momento in cui lo facciamo, e ripetendola quando ci serve o sembra opportuno. Poi certo, c'è una comunque ampio ragiomento dietro a questa opinione, magari anche personalmente, però funziona un po' come un bias. Diciamo semplicemente che è una cosa piuttosto scontata e noiosa. Fa parte di quelle banalità che si dicono sempre, ma a volte, pur ripetendole così tante volte, o forse proprio perché se ne abusa, un po' come gli antibiotici, si finisce per tradire
Chiunque ha un problema con Barbero, ha un problema con me.
Ricordiamo cordialmente che nonostante il prezzo della benzina continui a crescere, ne basta poca per un disgraziato incendio alla vostra abitazione :)
@@DrBrooza 😱😱😱
😐
@@DrBrooza reciproca.
Ci stiamo cagando sotto
7° Dan?😂
Penso che il prof.Barbero sia una persona intellettualmente onesta,e questo oggi è una rarità preziosa.
Pensi? Pensa pensa 😁
L'unica cosa interessante che ho appreso da quell'articolo è che barbero ha fatto altre 3 lezioni alla fondazione intesa Sanpaolo e queste non sono ancora disponibili online 😠😠😠
Le trovi in podcast su spotify, sono vecchiotte
@@TeresaIndiveri no quelle le ho sentite, queste sono su Caterina la grande, Nilde iotti e non ricordo la terza... E sono inedite di quest'anno!
@@alfredoschmitd9884 Ma quest'anno non ha fatto le tre guerre civili ( Inglese francese americana?)
@@GaussGauss-xt8pn quello è il festival di Sarzana, io parlo delle lezioni che ha fatto alla fondazione intesa San Paolo
@@alfredoschmitd9884 Ah OK grazie!
Barbero: "io spero di riuscire a rispondere senza dare adito a fraintendimenti"
shitstorm mode: ON
Attenzione che Barbero si è posto un quesito, non ha fatto un'affermazione.
Appunto !
lo sappiamo ma dobbiamo polarizzare ed ideologizzare ogni cosa per riconoscere e affermare noi stessi !!
@oiuet souiu a te non viene in mente l ipotesi che talvolta sia tu a non aver capito..?!? ..non dico sempre, ma talvolta e che sia tu a capire poco e non l' immenso Barbero ?
@@francescoventilatore bravo
Quesito sessista
Barbero si è semplicemente chiesto se le differenze di genere potessero in qualche modo influire sul gap tutt'ora presente. Non si è certo messo a dire che l'unico motivo per cui le donne non hanno ancora raggiunto la parità di genere sia perché sono strutturalmente inferiori o altro, quindi non ho trovato nulla di sbagliato
Anche io l'ho interpetato così.
Giopizzi mi dispiace ma i fatti sono altri: le donne non hanno meno diritti degli uomini e viviamo in una società praticamente paritaria, dove ciò non significa che si hanno sempre gli stessi identici diritti e doveri ma che per via di varie differenze anche fisiche e biologiche a volte è più avvantaggiato un sesso rispetto all’altro ma, in generale, nessuno dei due è represso. Questa vittimizzazione di alcune donne (e vorrei sottolineare, alcune, perché non tutte sono così per fortuna) non fa altro che danneggiare la società in cui viviamo, facendola regredire, solo nel verso opposto rispetto a prima.
Concordo. Bravo.
A mio parere avete frainteso drasticamente quello che volesse dire
Ottimo, tu che hai capito cosa volesse dire puoi spiegarmelo dato che probabilmente ho frainteso?
@@jansojele289 vai a vedere e ascoltare la sua intervista completa (dura 7 minuti la sua risposta a riguardo) e sono sicuro cha capirai
@@lorenzoerbacci7369 ti ringrazio
Sono sincero, l'ho appena ascoltata e non è cambiato niente
Barbero dice che dovremmo chiederci se il fatto che non abbiamo ancora raggiunto la parità, nonostante ne avremmo i mezzi, sia dovuto solo dalle discriminazioni oppure c'è un fattore genetico
Giusto?
@@jansojele289 no, leggi il commento di Giovanni Pedretti e il secondo commento di risposta, spiega meglio ciò che intende Barbero
@@jansojele289 ma anche i commenti di Love Pizza e la risposta di PrinceKopa 91
Barbero ha detto una cosa che è in realtà ovvia e sotto gli occhi di tutti: uomini e donne non sono uguali, hanno GENERALMENTE propensioni e talenti diversi. Per cui non è affatto sbagliato affermare che alcuni lavori o posizioni lavorative tendono ad essere occupati in prevalenza da uomini ed altre da donne non solo perché persistono condizionamenti esterni, ma anche perché esistono talenti ed inclinazioni personali differenti nei generi.
Sono una donna di 47 anni, madre, moglie, stimata nel mio lavoro e pilastro di tutta la famiglia, in senso largo. Sono figlia di una sedicente femminista sessantottina che ha fatto le sue lotte ma poi a casa prendeva le botte da mio padre e nonostante avesse un lavoro sicuro non ha mai trovato il coraggio di lasciarlo e portarci via dall'inferno fino a che non ci ho pensato io a 21 anni. Conclusione: non ho mai accettato l'etichetta di femminismo per due motivi, il primo è che uomini e donne sono diversi ed io voglio che questa diversità venga riconosciuta, il secondo è che non accetto un discorso di schieramenti opposti. Barbero non ha offeso nessuno e non ha sbagliato, ha dato forse il via ad una giusta riflessione. Ma forse io sono avvantaggiata nel capirlo, sono sarda, e qui da noi resiste ancora il matriarcato, che non significa potere esclusivo delle donne, né prevaricazione, ma riconoscimento e onore
Il professore anche in questo caso è sulla strada giusta
Io non capisco come molti possano non capire una questione così semplice,gli uomini e le donne sono di certo diversi.
Se si parla di dignità e diritti naturalmente quelle DEVONO essere uguali, tutto qui.
Noi siamo il risultato di un evoluzione, è naturale che abbiamo propensioni diverse, l'uomo ad esempio abituato a colpire, mirare per cacciare o combattere ha una migliore percezione della profondità e per questo è più facile che guidi meglio l'auto.
Le donne che stavano in un ambiente circoscritto ad accudire la prole hanno una maggiore percezione selettiva e periferica, per questo noi non vediamo i calzini nel cassetto o la lattina di birra in frigo anche se c'è l'abbiamo sotto il naso ma non perché siamo scemi, semplicemente perché siamo uomini.
Dobbiamo volerci bene e basta perché l'umanità ha bisogno di entrambi e se vuoi bene alla donna devi trattarla al pari degli uomini, cosa che purtroppo ancora non avviene.
Peccato che la scienza dica il contrario.
I social sono stupendi
Quando Barbero difendeva il revisionismo storico di Montanari sulle Foibe e sull'Esodo Giuliano era intoccabile, e chiunque osasse criticarlo veniva fustigato a suon di "ipse dixit"; ora, invece, che ha toccato temi cari ai SJW, esiste un "problema Barbero".
Ogni giorno ringrazio l'aver cancellato i social
Parole sante
“Cancellato i social” - *è su youtube*
Usare ancora "SJW" come insulto nel 2021 non si può proprio vedere, scusami tanto.
Barbero non ha mai fatto revisionismo sulle foibe, ha solo ribadito una verità storica
@@gattobello6802 i video dei gatti e delle lontrine non si guardano da soli, quindi mi sacrifico
Ascoltare questo video è stata un'incredibile perdita di tempo che non recupererò mai più...
Il Prof Barbero è e rimane un mito, come docente, come divulgatore e come persona
Ma comunque non aveva detto niente di sbagliato. Ogni tanto anche i divulgatori migliori si fanno trascinare dal politically correct e dal femminismo.
@@orsobruno1980beh, no. Ha detto una cosa sbagliata. Le donne non sono meno capaci degli uomini. Le donne vengono però educate in un modo per il quale devono essere passive, zitte, poco lavoro e figli, vengono allontanate dalle materie stem ed altri problemi. Le donne non sono a livelli di professioni alte come gli uomini perché viviamo in un sistema patriarcale e maschilista, che privilegia bianchi, uomini benestanti.
Barbero è una persona onesta e coraggiosa. E ci vuole molto più coraggio per dire che _potrebbero_ esserci differenze biologiche tra uomini e donne (un fatto ovviamente vero), che a dire che se l'Italia fascista avesse vinto la guerra sarebbero stati cazzi (un fatto ovviamente vero). Che ci volesse più coraggio è palese dalle conseguenze: è stato osannato per una e linciato per l'altra.
E onestamente trovo il modo di "perdonare" Barbero di questo video, seppure ovviamente condivisibile, davvero poco coraggioso. Perdonarlo sminuendo l'ipotesi come se fosse un vecchio rincoglionito che non ha letto o capito la letteratura femminista (ho come l'impressione che il prof ne abbia letta molto più di GioPizzi, viste le citazioni che ho sentito da lui da Susan B. Anthony e Wollstonecraft a Simone de Beauvoir e Naomi Wolf), invece di discutere nel merito la sua obiezione, lo trovo davvero un comportamento becero.
Esattamente, sembra che la critica che viene mossa qui sia: "Barbero non avrebbe dovuto dire quella frase perchè in questo momento storico è sbagliato dire qualunque cosa che possa essere anche minimamente presa come una diminuzione del sesso femminile."
Mi sembra più che altro un atteggiamento rasente la censura, dove tutto quello che non è in linea con la vulgata del momento deve essere respinto a priori.
@@birdtower2801 Anche perché (palesemente) la posizione di Barbero è molto più raffinata della banalità semplicistica di GioPizzi. Pizzi sostiene la posizione che non si debba _sospettare_ che vi siano differenze, e schernire chi se lo chiede, perché crede sia una posizione femminista. Mentre ovviamente è il viceversa. Se devo curare un problema devo prima diagnosticarne correttamente le cause.
Facciamo un esempio non completamente campato in aria. Immaginiamo che il motivo delle differenze sia un sistema economico e culturale che premia l'aggressività sul lavoro, unita ad una differenza biologica tra i sessi nell'aggressività. Se io assumo che i sessi siano uguali, posso provare quanto voglio a risolvere il problema della parità, non ci riuscirò. Capendo il problema, posso affrontare il problema alla radice: correggere il sistema perché premi il capace e non l'aggressivo.
Il fatto che Barbero provando a fare un commeno deve sentirsi dire, da professore ordinario che fa seminari sulla figura della donna pieni di citazioni femministe, da uno scrittore di fantapolitica "perdonatelo, è un anziano che non ha studiato il femminismo", mostra che non c'è speranza di risolvere i problemi. L'illuminismo e la scienza, che ci fanno vivere nel benessere, si basano sul non avere dogmi.
Grazie.
Non avrei saputo dirlo meglio, nonostante la stima generale per questo canale. Spero che il commento venga letto (e compreso) dallo stesso Gio Pizzi.
Si', bravissimo. Un' operazioncella infantile e squallida, fin dal titolo. E una saccenza e presunzione che le parole pronunciate in velocita' non riescono a nascondere.
Ho messo mi piace al commento perché spero seriamente che GioPizzi legga, ci rifletta e risponda.
Non perché necessariamente condivido il vostro pensiero ragazzi, ma sono seriamente curioso di vedere cosa risponderebbe GioPizzi.
Sinceramente a mio dire sollevate una polemica molto interessante.
E lo dico da grande fan di Gio, il "mi piace" al video l'ho messo istintivamente per una grande stima al fatto che mi (ci) abbia invitato a mettere in discussione dei capisaldi della nostra cultura maschilista. TUTTAVIA, al tempo stesso, ho anche tolto istintivamente quel "mi piace" non appena vi ho letto, perché avete dato voce ad alcune perplessità che invece, quando ho messo mi piace, ho preferito sopprimere, convinto che "chi si deve mettere in discussione sono io, non quello che dice GioPizzi o che dice anche tutta la cultura del politicamente corretto pregno SOLO di Rancore (che ritengo lontana dalla cultura del politicamente corretto che oltre al rancore detiene anche voglia di comprendere, perdonare, e promulgare il bene senza dover fare i fascisti con chi sbaglia)".
E invece mi metto in discussione volentieri, dato che io a differenza sia di Barbero che di GioPizzi, letteratura sul femminismo non ne ho letta.
Però, al tempo stesso, non voglio neanche sopprimere i miei dubbi solo perché al giorno d'oggi qualcuno ritiene che sia giusto- per bilanciare le ingiustizie sociali di sempre- lapidare chi mette in dubbio con (Pura) curiosità ciò che dice il mainstream rivoluzionario (vedi Barbero).
"Ma guarda te, mi tocca fare il conservatore a me che mi fa schifo" (semi cit. per intenditori)
Presto i nemici del prof verranno coinvolti in una brutale guera senza tregua nella quale le loro scatole craniche verranno spaccate
Spaccare é una parola Longobarda!
@@gabrielecamilli3574 d’altronde non erano una società di filosofi
In maniera molto longobarda
SPHACCHATE
Ahahahhbahahahahaha
STEM per le donne - tutto quello che posso dire a riguardo è che da uno dei club Soroptimist, e parliamo di un club mondiale squisitamente al femminile composto da donne capaci che generalmente coprono ruoli importanti e di responsabilità nelle rispettive professioni, mi è stato chiesto di produrre una locandina per un incontro stem. In sintesi si promuoveva ad una platea femminile l'accesso al mondo accademico tecnico scientifico. Tra i presupposti da cui muoveva questa iniziativa, uno studio statistico approdato alla conclusione che a parità di preparazione le femmine tendono a non "lanciarsi" ad affrontare ad esempio il test d'ingresso di una determinata facoltà. Cercando di spiegarmi peggio, in sostanza per un maschio è mediamente sufficiente un grado di preparazione decisamente inferiore rispetto a quello di una femmina per mettersi in gioco e tentare una certa strada. Non ricordo i numeri esatti ma lo scarto era notevole: un 30-40% di preparazione per i maschi contro un 70-80% per le donne. All'incirca. Che mi sembra tra l'altro una cosa piuttosto ovvia: l'autore di questo video gioca sullo stereotipo delle donne che rompono i coglioni, e penso si possa affermare senza incappare in uno scandalo che in generale le donne sono o mostrano o si mostrano, la si metta come si vuole, tendenzialmente molto più insicure dei maschi. Che detta in un'altra maniera, l'altra faccia della stessa medaglia è che sono molto più prudenti dei maschi e quindi che tendono meno ad osare. Che forse, e qui mi sbilancio mutuando dal senso della vista che è decisamente diverso da quello dell'uomo che ha una visione periferica decisamente meno sviluppata, sono in grado di percepire maggiormente il grado di complessità di una data situazione tradotto essendo più sensibili alla realtà, ne sono anche più rispettose e questo spesso si traduce in termini di cautela. Forse la natura ha premiato le donne più caute perché magari più brave a conservare intatta la prole. Non a caso i bambini da piccoli spesso tendono a farsi più male quando sono con i padri che sono più spericolati. Forse, e concludo con il mio sproloquio, tutto sommato le parole di Barbero erano azzeccate, e il problema del mondo maschilista è solo un aspetto di criticità inserito in una questione forse più grande e critica per le donne, il mondo fortemente competitivo.
Non è difficile da capire, Barbero ha solo posto una domanda, una possibilità, limitarsi a dire "è assolutamente sbagliato" cosa dovrebbe aggiungere alla discussione esattamente?
Giopizzi ha dovuto fare la supercazzola perché rimarcare l'ovvio è bello, e perché i suoi bias non gli permettono di capire quando una persona pone un quesito e non un dato di fatto
Ok ma sono sicuro che molta gente la abbia interpretata, possibilmente a torto, come una domanda retorica.
Chi vuole prendersi la briga di rispondere che "e' sbagliato" deve fornire studi che dimostrino una inequivocabile sovrapponibilita' nelle distribuzioni statistiche di determinate misure in gruppi di uomini e di donne. Altrimenti si deve mettere in coda al prof. e dire "non lo so".
@@gasparddelanuit3462 a dire il vero di solito è chi formula una teoria ad averne l'onere della prova, se poi si portano delle prove allora è possibile fare assunzioni a partire dalla teoria e di conseguenza smentirle e mi sembra proprio questo il caso: barbero dice che le donne forse mancano di incisività e caparbietà e gio risponde che è ingiusto nei confronti di tutti coloro che per i diritti delle donne (come per ogni altra minoranza) hanno dovuto farsi largo tra odio e timore a forza di violenza e sit in, poi dice che casomai è l'ambiente fortemente patriarcale a sminuire le capacità della donna (o per come la vedo io è la famiglia con una mentalità prettamente patriarcale che era/è, anche se ora in modo, minore sempre stata improntata ad educare le figlie affinchè fossero delle buone compagne tagliando così loro quello spirito più competitivo)
@@marcomorri5666 non facciamo a rimbalzarci la palla. L'ipotesi meno "economica" e' che questi due gruppi diversi abbiano distribuzioni identiche, la piu' scontata e generale invece e' che siano diversi. L'onere della prova sta a chi vuole dimostrare l'ipotesi meno economica. Sai cosa significa ipotesi economica?
Boh.... Barbero puntualizza sul fatto di non essere un esperto della materia e poi, come detto da Giò fa' una domanda e quindi mi chiedo.... Dove sta' il problema?
È quello che mi chiedo anch'io, ci fosse più gente che ammette di non essere esperta prima di cercare di rispondere, senza quindi sottrarsi alla domanda o rispondendo ad un altra domanda mai posta.
Se la risposta che da, dandosi il beneficio del dubbio, non ci piace quello che possiamo fare è trovarne un altra, senza dire: " Barbero ha detto una ca##ata".
il problema é che ha detto na gran cagata, ma come dice l’autore del video non per questo va demonizzato
1:15 "perdonare l'accento torinese". si vede che Gio è milanese
Che poi praticamente l'accento Torinese è più italiano del toscano
@@davideluciani1754 coooooosa??!!??!!
@@davideluciani1754 Io non percepisco nessun accento quando parla Barbero
@@davideluciani1754 A Torino non abbiamo accento
@@MaxStirner123 tranne quando andiamo in veneto
La cosa che più descrive l'intelligenza umana è "farsi e fare molte domande " : non avere la presunzione di avere tutte le risposte😊
Insomma, aveva ragione Barbero: ha detto una cosa impopolare, come ha annunciato, e la reazione isterica suscitata è una prova...
@oiuet souiu Barbecero
@oiuet souiu Barbero non ha detto nulla di sbagliato.
@@giuliom3564 Non hai mai capito niente del video? Le donne sono ancora indietro in alcuni abmbiti (in molti altri sono avanti), per questione storiche, non di certo fisiologiche. L'affermazione di Barbero è sbagliata e ignorante.
Non hai mai capito niente del video? Le donne sono ancora indietro in alcuni abmbiti (in molti altri sono avanti), per questione storiche, non di certo fisiologiche. L'affermazione di Barbero è sbagliata e ignorante.
@@spano1723, certo, perché lo dicono spano e Giopizzi. Come si permette un qualsiasi professore di storia di mettere in discussione l'affermazione di chi afferma che gli uomini si devono "mettere in discussione"?
Barbero dice " ma non sarà che la causa sia un aspetto problematico che porta gli uomini ad avere un ruolo con conseguenze negative?" Poi ovviamente in questa società si prendono e si deducono cose del tutto a cazzo.
Già. Giuro che sono al limite della sopportazione degli TH-camr. Sembra che il loro mestiere ormai sia parlare di cose che non capiscono.
@@nickn2794 😆 stessa cosa che ho penato anche io
La risposta potrebbe anche essere: "sì, ci sono differenze strutturali ed è sbagliata una società che favorisca in base a questi criteri".
Ma quindi le ricerche scientifiche che dimostrano che nel cervello femminile alcune aree sono più attive di altre rispetto ai maschi? E i livelli ormonali molto differenti tra uomo e donna? Queste differenze non hanno alcuna rilevanza? Barbero se lo chiede? Ma non si ferma lì,incalzato dall intervistatore aggiunge che se l'unico ostacolo per la parità derivasse dalla società maschilista basterebbe educare qualche generazione e il problema,con molta probabilità,sparirebbe. Io non vedo niente di sbagliato...chi vuole decidere a priori che certe domande non devono essere fatte è antiscentifico.. dopo tutte le evidenze è lecito chiedersi se ci sono fattori biologici che rallentano la parità dei sessi... ma siamo sicuri che non ci siano fattori caratteriali dovuti ai diversi livelli ormonali che influiscono nella faccenda? Qua m sembra che domande del tutto lecite in campo scientifico non possano essere nemmeno pensate,eppure quando c'è da riconoscere al genere femminile qualità mentali e conportamentali derivanti dalla predisposizione biologica nessuno fa na piega,poi però ci si dimentica che tali peculiarità sono una diversità e che hanno un peso in ambito sociologico. Vogliamo per forza affermare che uomo e donna sono identici in tutto e per tutto,ok...ma questo è un approccio antiscentifico
Infatti seguendo altri interventi di Barbero si capisce che intende più “ci sono differenze strutturali e il sistema è una merda”
Oddio. Dipende da cosa ti serve per lavorare bene. Se devi spostare sacchi di cemento stai tranquillo che quella differenza strutturale sia fondamentale nelle selezione e efficacia del lavoratore
@@alexing86 e su quello non ci piove, c'è una differenza importante nella distribuzione della forza fisica e quindi gli uomini saranno favoriti per i compiti dove serve la forza fisica.
Il problema sono altre caratteristiche. Ed è un casino. Per esempio l'aggressività nel contesto di oggi può favorire nel raggiungere posizioni di potere. Ma è giusto che sia così? Probabilmente no. Ma è anche la nostra natura (natura umana, intendo). Non ho una soluzione e va benissimo abbattere barriere artificiali ma non è detto che abbattute tutte le barriere la società diventerà magicamente equa.
@@matteoperin9736 Fermarci solo allo stato di natura è decisamente limitante dato che noi, esseri umani, la trasformiamo questa natura e ci modifichiamo nel corso del tempo. Spero di essermi spiegato
Davvero un "so tutto io" quasi divertente da ascoltare in quanto tale, grazie!
Non stiamo forse raggiungendo il limite se non si può neanche più fare domande solo perchè scomode?
Se avesse solo voluto avviare una sana discussione storica sul tema delle differenze di genere? No? Non si può proprio? Bisogna accettare tutto per vero? Ma solo le vostre favolette però, e quando anche voi non sarete d'accordo tra di voi che farete?
Purtroppo o sei d'accordo con il femminismo intersezionale e dell'uguaglianza, o sei un boomer sessista. Come se non esistessero diversi tipi di femminismo tra cui il femminismo della differenza che considera le differenze tra uomo e donna.
Si sono d’accordo con te. Parlare di differenze biologiche di genere oggi is the new sessismo becero.
Grande delusione nella mancanza di comprensione di quello che intendeva il professore.
Vabè Giò ti stimo per tante cose non puoi essere perfetto.
Il professor Barbero da un buon esempio di quello che molti di noi dovremmo fare: porre domande e considerare le risposte, anche se possono sembrare andar contro la nostra tesi iniziale.
Il vero problema sono quelli che utilizzano questa vicenda come cavallo di battaglia: da un lato chi parte con la caccia alle streghe per il minimo "sgarro" e devono macchiare la reputazione altrui per migliorare la propria, e dall'altra chi vorrebbe accaparrarselo tra le file dei sessisti "politicamente incorretti" che spesso traducono "differenze tra i sessi" in "più diritti/meno diritti".
Al prof. Barbero più di qualcuno dovrebbe lustrare le scarpe, per non dire altro...
Barbero non ha fatto altro che rispondere:"Non lo so", (come non lo sa nessuno). Ha fatto un'ipotesi in senso dubitativo e si è detto disposto a cambiarla, appunto perchè su questa cosa non ha certezze (come non ce l'ha nessuno).
GioPizzi invece a quanto pare LO SA e ha delle certezze: non c'entra assolutamente una presunta differenza fra i sessi ma è l'influenza dell'ambiente e quindi del potere maschile che questo ambiente lo domina.
Preferisco Barbero, disposto a cambiare idea, che GioPizzi che la sua idea ce l'ha già.
Comunque ottimo video, complimenti all'autore e like.
Giopizzi lo sa perché evidentemente si è informato, sono stati fatti diversi studi a riguardo, e non è stata trovata differenza alcuna fra cervello maschile e femminile. Tutto il resto sono differenze dovuto dall’ambiente in cui si cresce.
Che poi, al di là degli studi, non ci vuole un genio a capirlo...
@Roberto De Paolis esattamente
@@spano1723 "e non è stata trovata differenza alcuna fra cervello maschile e femminile."
Immagino come per tanti altri organi, ma non credo voglia dire molto: "l'ambiente in cui si cresce" data da almeno 200.000 anni, direi che attitudini prese in questo lasso di tempo sono ormai più che consolidate e determinano la differenza fra i sessi. Che cambino in qualche anno mi sembra difficile.
Giopizzi non mi pare particolarmente informato perchè non porta alcun argomento a sostegno, solo la sua pur rispettabile opionione.
@@spano1723 In realtà gli studi sia di carattere biologico che sociale si stanno ancora conducendo. L'antropologia si pone le domande di Barbero e tenta di rispondervi, quindi non è sbagliato né sessista porsele. Cosa facciamo, blocchiamo la ricerca e il dibattito quando ci si pone domande non politicamente corrette? Ricordo anche che uomo e donna hanno un funzionamento ormonale diverso, di cui hanno parlato altri meglio di quanto possa fare io. È sbagliato guardare il problema solamente dal punto di vista culturale.
L'unica colpa di Barbero? Non essere ipocrita e populista.
Sul secondo punto è esattamente il contrario: appena va sull’attualità, banalizza tutto (vedasi questione su GP e la sua scelta folle di mettere la firma su quel documento pieno di falsità)
Eh ovvio per voi fans non ha colpe, mai. Ha sempre ragione. Appena lo si tocca partite in quarta e lo difendete similmente come fanno i renziani con Renzi. Mah
@@albertozanaboni5970 ciò non lo rende populista
@@albertozanaboni5970 Sul Greenpass ha ragione da vendere infatti. È una misura ipocrita che serve a liberare il governo da ogni responsabilità (visto che il vaccino non è obbligatorio ma il greenpass si: controsenso), compiendo un ricatto nei confronti dei cittadini.
E non fraintendetemi, mi sono vaccinato e la reputo una "mossa ipocrita giustificata" ma sempre ipocrita rimane.
@@giacomo_2142 Non sono un fan ed avrò visto forse 3/4 video suoi.
Il prof non si tocca
Anche perché quella del prof non è una affermazione, ma un punto di domanda 👍
Ma dai!
Non è il santo patrono o il miracolato di Lourdes 😂
È solo un uomo e sbaglia anche lui come possono fare tutti, io credo che sia giusto porsi a livello critico senza assorbire passivamente tutto ciò che dice.
Che ne sai? Secondo me si tocca anche lui
Stihazzi, grazie di avermelo detto
E perché?
riguardo uomo donna, non è sbagliato per niente, anzi , Barbero ha ragione al 200%
Barbero è insuperabile, potrei ascoltarlo per ore senza stancarmi, e alla fine della sua “lezione” mi sento insoddisfatto perché vorrei ancora un’altra ora 😄😄
Alla domanda finale "quindi cosa dobbiamo fare ora con Barbero?" mi aspettavo saltasse fuori il video "ANDIAMO A BRUCIARGLI LA CASA"
Finale canonico del video
Ma quindi le ricerche scientifiche che dimostrano che nel cervello femminile alcune aree sono più attive di altre rispetto ai maschi? E i livelli ormonali molto differenti tra uomo e donna? E le evidenze scientifiche che donne e uomini sono, biologicamente più portati per alcune materie scolastiche? Queste differenze non hanno alcuna rilevanza? Barbero se lo chiede? Ma non si ferma lì,incalzato dall intervistatore aggiunge che se l'unico ostacolo per la parità derivasse dalla società maschilista basterebbe educare qualche generazione e il problema,con molta probabilità,sparirebbe. Io non vedo niente di sbagliato...chi vuole decidere a priori che certe domande non devono essere fatte è antiscentifico.. dopo tutte le evidenze è lecito chiedersi se ci sono fattori biologici che rallentano la parità dei sessi... ma siamo sicuri che non ci siano fattori caratteriali dovuti ai diversi livelli ormonali che influiscono nella faccenda? Qua m sembra che domande del tutto lecite in campo scientifico non possano essere nemmeno pensate,eppure quando c'è da riconoscere al genere femminile qualità mentali e conportamentali derivanti dalla predisposizione biologica nessuno fa na piega,poi però ci si dimentica che tali peculiarità sono una diversità e che hanno un peso in ambito sociologico. Vogliamo per forza affermare che uomo e donna sono identici in tutto e per tutto,ok...ma questo è un approccio antiscentifico
SGOZZAMENTO
Nono lo so Giò, mi sarebbe piaciuto sentire il concetto NETTO “farsi domande e cercare risposte non è mai sbagliato”.
Qua passa l’idea che siccome la domanda va su un tema spinoso e di cui non sa molto (come lui stesso premette), allora non va benissimo.
Non lo so, la logica “non possiamo farci domande su cose che conosciamo poco” in un paio di passaggi logici ci porta anche a “non tutti i cittadini possono votare” mi sa.
Mi mette un po’ a disagio come ragionamento
Puoi farti domande su cose che conosci poco, a maggior ragione se sono cose che riguardano argomenti spinosi come la parità di genere! Il problema è che se scegli di essere un personaggio pubblico devi stare attento a ciò che dici e soprattutto a come lo dici. Barbero ha detto una cosa altamente sessista a mio avviso. Ha fatto un’insinuazione più che una domanda, se uno si pone una domanda è perché vuole trovare una risposta educandosi ed approfondendo il tema, se dici una cosa del genere senza saperne nulla stai più che altro insinuando. Credo che sia normale avere stereotipi di genere, ma non per questo vanno bene e non sono sbagliati. Tutti noi li abbiamo ed è inutile mettere Barbero alla gogna, però dobbiamo stare attenti a cosa diciamo (a maggior ragione se siamo personaggi pubblici) e dobbiamo cercare di educarci maggiormente a risguardo. Ha fatto uno scivolone, certo non ai livelli di Montemagno, ma comunque dovrebbe scusarsi (sempre che non l’abbia già fatto)
@@vittoriapellegrini9463 cioè, tu reputi sessista domandarsi se esistano differenze strutturali tra maschi e femmine che avvantaggiano o svantaggiano l'uno o l'altro sesso in un determinato ambito?
Ergo, non bisogna mai domandarsi se esistano differenze tra maschi e femmine in nessun ambito.
Ergo, a morte la scienza quando va contro la mia fede?
@@caiosempronio4920 Non reputo sessista porsi questa domanda di per sé, le reputo sessista perché, secondo me, è una domanda che deriva da stereotipi di genere e non da un minimo di conoscenza scientifica in materia.
@@vittoriapellegrini9463 ti invito a vedere dal minuto 29.30 al minuto 37.30 nel quale Barbero parla di ciò che dici tu. Poi se avrai voglia, scrivi un commento su ciò che hai sentito. th-cam.com/video/UiDoS-5PmhY/w-d-xo.html
@@vittoriapellegrini9463 credi che la scienza si sia già interrogata in tal senso e che si sia già data una risposta solidamente condivisa?
Se la risposta è sì, allora si può parlare di ignoranza di Barbero, altrimenti l'ignoranza risiede altrove.
Ma guarda che quello che dice Barbero non è assolutamente sbagliato e lo dico da donna.
Per esempio, nell'ambito della negoziazione, gli uomini battono le donne 10 a 1. E io che la negoziazione la insegno, posso confermare che quello che manca alle donne è proprio ciò che ha detto Barbero
Concordo, le donne sono secondo me biologicamente meno portate all'aggressività e purtroppo viviamo in un mondo dove in molti contesti l'aggressività paga.
@@sandroorlandoni2614ecco, magari evolvere come società per basarsi meno sull'aggressività e più sulla capacità di cooperare nell' interesse di tutti e del pianeta potrebbe essere una buona cosa. Visto anche come siamo messi.
“Barbero, come molti di noi, non sa niente”. Lo ha detto davvero!
Dovrebbe parlare solo di sé stesso, dato che esiste il femminismo della differenza che non nega le differenze tra uomo e donna. Ma probabilmente Gio Pizzi, che vuole fare la lezione a Barbero, si è letto SOLO Angela Davis, che non è nemmeno un'antropologa. Perché servirebbe appunto un antropologo per rispondere alle domande, più che legittime, di Barbero. Infatti sono in corso studi.
Comunque se volete sentire barbero sull'argomento donne e parità ne ha parlato molto e approfonditamente, ma in più discorsi negli anni. Questa intervista sulla stampa non rende molta giustizia.
In quanti avranno skippato a tentativi per beccare il momento giusto in cui finisce la pubblicità?
Ho 87 anni e penso che le donne devono ancora fare tanto lavoro su se stesse, non tutte sono come le femministe auspicano, preferiscono fare il lavoro a maglia che leggare un quotidiano, quindi assolvo il proff che ha fatto la foto di una realta attuale senza porre limiti all' evoluzione che puo avere il mondo femminile, in un futoro prossimo,ma che ora non e ancora al meglio
Barbero "gli italiani non erano "brava gente"
Nova Lectio "PAPAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA'!"
Nova Lectio è un ibrido tra Barbero e Barbascura
@@MaxStirner123 ovvio, solo con più di teorie dei Rotchild ,argomenti neoborbinici sull' unità e teorie del debito debunkate da what's up economy.
Nova lectio fascio
@@francescobacci9463 ma che ti sei bevuto?
@@philporock6622 l'evil olio di ricino
Hai perfettamente centrato il problema di molti di noi: L'OTTUSITÀ. Nella fattispecie, la tendenza a ridurre l'interezza di una persona ad una frase detta o a un errore fatto, come se proprio l'errore non fosse opportunità di crescita. A me sembra che Barbero, come tanti altri, abbia tra le virtù che ne fanno una risorsa culturale, la capacità di mettersi in discussione. Quindi, teniamocelo stretto e prendiamo esempio da lui. Siamo aperti e costruttivi, non ottusi odiatori.
Il problema di Alessandro Barbero è che starlo a sentire è una droga❤️
è sempre importante riuscire a umanizzare le proprie figure di riferimento, se no si finisce col idealizzare una persona e renderla ciò che non è, pensando che lui/lei abbia la verità in mano e che omologando il nostro pensiero al suo ci porti indiscutibilmente alla ragione. Bellissimo video e molto importante
Difficile da far capire, ma la migliore delle soluzioni.
Si bello il concetto, sbagliato l'esempio.
Quindi tutti gli studi di biologia sul cervello li buttiamo alle ortiche? Ormoni che agiscono determinando un "cervello femminile" o un "cervello maschile". Questi termini esistono in etologia.
Il professore si è posto una domanda più che legittima, non si è dato una risposta. La Biologia fa pensare in modo diverso, questo può vedersi nel mondo del lavoro?
Se per voi è una domanda così assurda, significa che non siete aperti a porvi domande scomode.
Affermare che tutti gli essere umani debbano avere stessi diritti è una cosa, dire che tutti gli esseri umani pensano in ugual modo è un altro discorso.
Ciò non toglie i problemi culturali, che non centrano nulla con la fisiologia umana
Barbero sapeva di essere impopolare perchè sa come funziona, la storia si ripete, e oggi va di moda pensare che uomo e donna sia identici, come agli inizi 900 la colpa della caduta dell'impero romano era senza dubbio dell'immograzione, nessuna altra causa...
Cose già viste, per fortuna è grande storico e continuera ad insegnare e a far riflettere a che è aperto mentalmente
th-cam.com/video/pVa_LtxNJ9A/w-d-xo.html
@@ulisse3887 Guarda io non mi sono neanche espresso sulla questione, perché come osservi tu ci sono dei dati che possono zittire qualsiasi nostra "opinione". Il mio commento era rivolto esclusivamente alla conclusione di Gio, nel quale cerca appunto di umanizzare Barbero. Non esiste un "con Barbero" o "contro Barbero" ma si può stimare e ammirare una persona anche avendo talvolta pensieri diversi e che i tuttologi non esistono
@@alessandrobosi3497 Concordo sicuramente con la conclusione umana di GiòPizzi, non con l'esempio. Perché mentre dire che non tutti sappiamo tutto e non tutti siamo perfetti è assolutamente vero, ed accettare che si possa dire una cavolata senza essere crocefissi per questo è meritevole, quando lo si declina su un caso specifico e una persona specifica risulta insultante e arrogante. Se io dicessi "Il commento di Alessandro Bosi è quello che è, ma dobbiamo capirlo, non è che tutti possano sapere tutto, a volte la gente dice cazzate", ti risulta piacevole o un mirabile esempio della bellezza di perdonare l'ignoranza altrui?
Giò sta _scusando_ Barbero per il suo commento, sostanzialmente dandogli dell'anziano che non ha letto la letteratura femminista e non capisce la complessità delle interazioni sociali, che è davvero assurdo.
Barbero ha solo sollevato uno spunto di riflessione. Ma beh, riflettere non è per tutti
Gio però hai mancato un punto fondamentale e banalizzato il punto di vista di barbero.
L'ipotesi strutturale è reale non campata in aria. Ci sono studi seppur dibattuti.
L'uomo ha più testosterone che spinge a comportamenti più rischiosi e decisi.
Il cervello tra uomo e donna è diverso. E questo è un argomento a pro delle transizioni di genere, ovvero cervelli maschi in corpi femminili e viceversa. Pare proprio in base alle azioni degli ormoni durante lo sviluppo.
Considera che anche nell'autismo il cervello viene chiamato ipermaschile. Proprio, forse per le azioni del testosterone.
Seconda me ti è uscito un video un po ideologizzato verso gli estremi di questo political correct e negando parti di realtà. Specifico "verso", sei stato equilibrato ma un po spostato di là.
Già. Hai centrato il punto. Senza contare che esiste il femminismo della differenza che si pone le stesse domande di Barbero. Esistono tanti tipi di femminismo, ma evidentemente proprio Gio, che vuole fare la lezione a Barbero, non lo sa...
Adoro Barbero e il suo stile divulgativo, ma per deformazione mia, non metto nessuno sul piedistallo, ognuno di noi, per quanto istruito e preparato su una materia possa essere, può avere opinioni discutibili o opinabili per altri. In questo video, seppur fatto con la solita sagacia e simpatia, Gio la fa un po' fuori dal vaso con un po' di burlesca spocchietta radical chic. Nel parte in cui dice "il professore dovrebbe andare a leggersi...", ho avuto un mancamento, ho immagino me che dico a Messi: "Sai, dovresti approfondire meglio questo dribbling...".
Se fosse passata la legge zan ti avrebbero denunciato per sto commento
@@MrMuti22 ahaha no dai.
La sua divulgazione su Caporetto un pezzo magnifico
Barbero, l'uomo che sarei voluto diventare.
Barbero, l'uomo che voglio diventare.
Barbero, l'uomo che voglio.
Barbero, l'uomo
Barbero,
Io sono d'accordo con lui, donna e uomo sono diversi a livello fisico. Altrimenti la nostra specie sarebbe asessuata.
Le diseguaglianze stanno nei diritti e si vuole assolutamente che i due sessi siano uguali, perché i diritti acquisiti dagli uomini nei secoli sono derivati sostanzialmente della forza, come dice Barbero.
Ma la società ora è diversa, non conquistiamo le terre con battaglie campali, in questa epoca sono altre le qualità che contano.
Quindi per me è stupido andare contro chi dice che siamo diversi. Magari le donne hanno proprio le qualità che servono in questo momento, e potrebbero rifarsi sfruttandole, invece che volere apparire a tutti i costi uguali a chi criticano.
Trovo che sia abbastanza assurdo, bisogna imparare a conoscere i propri punti di forza e utilizzare quelli... O stiamo dicendo che tutti sanno fare tutto, e chi dice il contrario è un mostro?!
Lo sottolineo in grassetto: non sto dicendo che le donne valgono meno. Non bisogna confondere i diritti di una persona, che non centrano nulla con il sesso, con caratteristiche fisiche che ci ritroviamo dalla nascita.
Cara Fada, la questione è meno semplice; cosa intendi tu per caratteristiche fisiche?fin che parliamo di uno sviluppo muscolare un pò meno importante nelle donne o la presenza della prostata negli uomini ok, ma quando si parla di sistema nervoso e neuroendocrino la faccenda si complica; si complica perchè a differenze tra connessioni cerebrali delle diverse parti di cervello che si osservano tra uomo e donna (cosi' come si osservano differenze cromosomiche (doppia x e y) che generano quadri ormonali differenti, da una parte il testosterone dall'altra progesterone ed estrogeno) devono per forza corrispondere differenze nelle prestazioni nei due diversi tipi di intelligenza e di conseguenza differenti attitudini per differenti abilità...Cosi' come è inevitabile che siano differenti i due modi che uomo e donna hanno di gestire le emozioni (tra cui anche e soprattutto quelle che esprimono il modo di vedere i rapporti di coppia, la scelta del partner e relative strategie) Certe forma di femminismo invece ammettono solo delle differenze dal collo in giu' e negano proterviamente tutte quelle dal collo in su...Tali differenze nella maggior parte dei casi invece esistono, come molti studi di psicologia hanno appurato, ma sono lievi ,ma su certi altri punti sono molto evidenti e probabilmente stanno alla base dei frequenti fallimenti relazionali uomo donna ed al relativo e conseguente sfascio delle famiglie moderne. Se anzichè predicare continuamente fino alla nausea che uomo e donna sono uguali ( e che eventuali differenze siano sempre e solo il frutto del "complotto maschilista" anzichè di due differenti evoluzioni biologiche nei due sessi,quali si osservano in Tutti gli organismi della biosfera) si educassero i giovani a prenderne atto ed ad accettarle, i due pianeti, Venere e Marte potrebbero almeno un pò avvicinarsi...Se si continua invece a negarle si sbatterà la testa continuamente contro un muro che sta li' da centinaia di migliaia di anni e chiaramente non sarà mai lui a rompersi...
@@franzettiluca2787 Esatto, soprattutto sul punto dell'avvicinamento. Ci si avvicina quando si accetta che maschi e femmine siano "sottomessi" alla biologia. Quindi sarebbe già una conquista se lasciassimo solo quella come unica sottomissione asintoticamente eliminabile - come avviene con la "morte" nel Cristianesimo ad esempio, "ultimo nemico ad essere vinto" - e risolvessimo invece progressivamente tutte le altre sottomissioni autoimposteci a partire da gerarchie di potere. In questo sta una visione "sana" del progressismo, non certo nella distruzione compulsiva di qualcosa che strutturalmente ci caratterizza.
Giò: chi è la donna più importante nella politica italiana oggi?
io: la Boldrini...(?)
Giò: Giorgia Meloni
io: ahhhh
Io ho pensato a Emma Bonino
@@lamalello ma chi l'ha vota quella
@@xyloabc1831 la, non l'ha
E purtroppo nessuno
@@lamalello perché purtroppo?
@@lamalello l'ha è corretto, chi la ha votata= chi l'ha votata
Io penso che il professore Barbero abbia ragione. Effettivamente gli uomini sono più spacconi, sia sul lavoro sia sul lato affettivo. Perché siamo delle perfezioniste a volte al limite della follia e stiamo a farci le pulci le uno con le altre. Gli uomini sono più menefreghisti. Si accettano di più.
Giopizzi che (crede di) spiegare a Barbero come analizzare la società attuale.
Sull'internet si vede e si sente davvero di tutto.
Chi cazzo è giopizzi
@@nicolomascheroni2531 Grazie, mi sono scompisciato.
Conoscendo la stampa italiana, il loro prossimo scoop sarà "Giopizzi youtuber: le donne rompono i coglioni"
Piccola precisazione: il Prof. Barbero ha parlato di differenze strutturali, non biologiche. Le differenze strutturali del cervello si ottengono attraverso l'educazione: in base a come siamo educati a pensare, stimoliamo certe aree del cervello e ne iniziamo altre che fisicamente crescono in maniera diversa. La domanda del Prof. Barbero, per come l'ha posta, è quindi traducibile in: "È possibile che in un mondo creato dagli uomini, con un'idea di successo creata dagli uomini, le donne, educate in maniera diversa dagli uomini e quindi con differenze strutturali, facciano fatica a raggiungere un'idea di successo creata dagli uomini?"
Pensiamo un attimo all'idea dell'uomo di successo. Nell'idea di uomo di successo comune le caratteristiche sono quelle del maschio tossico: sicuro di sé al punto da non mettersi in discussione, inarrestabile al punto da non lasciarsi turbare da emozioni ecc., sempre in totale controllo, pronto a sacrificare tutto (e tutti) per i suoi obiettivi. L'idea di uomo di successo è diventata anche idea di donna di successo ma senza cambiare caratteristiche: e l'educazione di maschi e femmine ancora oggi è diversa e provoca in età adulta differenze strutturali. Viene da chiedersi, ora, se queste non influiscano.
Quelle che tu chiami differenze strutturali potrebbero benissimo essere differenze biologiche viste come differenze di due encefali formatisi e cresciuti sotto due differenti tipologie di influssi ormonali cioè ormoni maschili e ormoni femminili; infatti il cromosoma y nel maschio inizia a farsi sentire, (con la sua azione di mascolinizzazione dell'individuo che lo porta), ancora prima dello sviluppo dell'encefalo e idem vale per il doppio x della femmina. Ciò avviene anche in tutti gli altri animali in quanto è ovvio che per ragioni di strategie riproduttive e di rapporti costi benefici, a causa del fatto che, presso i mammiferi almeno, nei due sessi gli investimenti rispettivi nella riproduzione sono molto diversi nel maschio (quasi nulli) che nella femmina (molto più ingenti), le sinapsi che sottendono ai futuri comportamenti (anche e soprattutto in ambito sessuale , ma non solo) non solo sono diverse, ma addirittura opposte ( o perlomeno sarà presente una differente predisposizione a percepire differenti educazioni). Insomma voglio dire che è assurdo pensare che uomo e donna siano biologicamente diversi solo dal collo in giù e non dal collo in su, cosa della quale hanno tentato invano di convincersi le femministe al prezzo di scadere nel ridicolo; e questo è vero almeno se ammettiamo che l'uomo sia un animale come gli altri, cioè che sia soggetto alle stesse identiche leggi dell'evoluzione (che per forza ancora agiscono perche, in proporzione, siamo usciti dalle caverne solo "un secondo" fa). Del resto sempre più conferme ci arrivano dalla psicologia: ad esempio presso tutti i popoli e tutte le culture le bambine in età precocissima preferiscono giocare con le bambole mentre i bambini con soldatini e macchinine ; e questi studi tengono già conto di eventuali fattori correttivi che implichino eventuali differenze culturali che nel caso in questione non sembrano tra l'altro avere alcun potere, vista anche la precocissima età nella quale emergono queste preferenze. Un' altra cruciale osservazione fu fatta qualche decennio fa su un gruppo di bambini maschi molto piccoli evirati dalla nascita per problemi all'apparato riproduttivo; biologicamente avrebbero dovuto sentirsi femmine ,ma nonostante le cure ormonali del caso, continuarono per tutta la vita a sentirsi maschi, segno evidente questo che, una volta che il cervello ,nelle sue strutture fondamentali, quale ad esempio, e appunto, il senso di identità, ha preso forma ,niente e nessuno potrà cambiare questa tendenza. E queste osservazioni sono state ampiamente dimostrate anche nei topi (puoi immaginarti che abbiano fatto tutti gli esperimenti possibili, laddove nell'uomo per ovvie ragioni non sono fattibili). Riconoscere tali differenze ,al pari di tette ,culi e labbra, potrebbe essere saggio perchè è da qui che si potrebbe poi discutere di conseguenza; il negarle appare ridicolo, grottesco e politico e tutto ciò con la scienza c'entra come i cavoli a merenda.
Grazie!
@@giuliomarco1268 ti ringrazio infinitamente di questo commento.
@@giuliomarco1268 peccato che gli studi più nuovi stanno evidenziando il contrario.
@@elwiwi3645 ciao El wiki e mille grazie della risposta! Se hai le fonti sono interessato e ti chiedo gentilmente di segnalarmele; ancora grazie e buon week end!
Giopizzi sei un ideologizzato del cavolo.
La domanda di Barbero è legittimissima, il problema è molto più grande con te.
Barbero non ha detto nulla di sbagliato, non ha dato colpa alle vittime, ma praticamente dice che in questo sistema capitalistico e competitivo l'uomo si adatta meglio per la sua maggiore spavalderia e arrivismo, che più che qualità sono difetti dell'uomo che però aiutano nel mondo che viviamo.
Barbero non ha affatto detto una cosa sbagliata. Ha solo avuto il coraggio di porre una domanda. Chiedersi una qualunque cosa non e' mai sbagliato.
Se uno è in buona fede non c'è da offendersi c'è solo da confrontarsi. Tutti quanti abbiamo le nostre convinzioni basate sulla nostra conoscenza limitata di determinati argomenti, se non accettassi questo in Barbero, non potrei accettarlo neanche su di me.
La differenza nel tono tra quello che dice Barbero nell'intervista, e la stessa cosa detta da altr* in diversi contesti per me è chiara come il sole. Mi dispiace solo che certe persone che parlano solo per provocare questa differenza non la vedono e non la capiscono.
Le domande di Barbero sono più che legittime tant'è che si sta tentando di rispondere con degli studi scientifici a riguardo. Il suo è un atteggiamento da intellettuale che prende in considerazione tutte le ipotesi senza escludere nulla, per quanto scomode. Tra l'altro il femminismo della differenza ragiona sulle stesse questioni no? Non esiste solo il femminismo dell'uguaglianza ed internazionale che va di moda oggi. Di femminismi ne esistono tanti. Perchè, se non sei esattamente quel tipo di femminista, allora sei un boomer con bias sessisti ed ignorante? Questa visione che impedisce il dialogo è preoccupante. Tra l'altro, se escludiamo quelli che veramente sono boomer sessisti dal dialogo con la cancel culture, li indirizziamo verso l'estremizzazione. Ma alla politica la polarizzazione, creare divisioni sociali e culturali, ha sempre fatto bene perché indirizza l'elettorato, specialmente quello giovane (come me) che qualche anno fa non sapeva cosa votare.
GioPizzi, sono in profondo disaccordo con lei. Con i suoi principi e i suoi concetti.
Certo mi meraviglia che non venga in mente a nessuno di prendere sul serio quelle parole e dar per scontato che l’imperativo postmoderno de “la donna è come l’uomo” é il mantra da seguire per i prossimi 20 anni. Sinceramente il fatto che vi schieriate tutti uniformemente sa un lato mi fa rabbrividire un po’..
Fino ai 25 anni forse avrei fatto il tuo stesso discorso, poi crescendo ho capito che le cose sono più complesse e chiedersi le cose che si chiede Barbero non è né infelice né sbagliato fintanto che si rimane in un ambito di dibattito civile... per dire sulla componente femminile nelle facoltà STEM sono arrivato a pensare che le donne sono mediamente meno interessate a quelle materie, e le prime a sostenerlo sono amiche e colleghe che ingegneria l'hanno fatta... quindi sì, se la femminista di turno mi dice "il fatto che le donne a fisica sono solo il 15% è colpa del patriarcato" mi fa girare le balle perché è un'affermazione avulsa dalla realtà
Perché si è più o meno interessati a qualcosa? Certamente in parte per propensioni innate, ma ANCHE per l'esposizione a determinati modelli durante la crescita. Dire che qualcuno è "mediamente meno interessato" è abbastanza superficiale e poco utile.
@@n.s.3105 non credo assolutamente. La componente innata/istintuale e quella derivata/indotta concorrono in egual misura a costituite un essere umano adulto, e sbaglia tanto chi, come Ayn Rand, sostiene che siamo governati solo da inclinazioni e qualità personali, sia chi, estremizzando il pensiero marxista, sostiene che siamo solo prodotto di una società.
Un fondo di partenza che porta mediamente le donne ad essere meno interessate e propense alle materie scientifiche da un punto di vista non indotto ci deve essere, difatti se prendi la società umana più avanzata e paritaria, quella scandinava, li addirittura le percentuali sono minori di quelle dei paesi mediterranei o di paesi ancora più arretrati dal pubto di vista della cultura della parità come Cina o, addirittura, Iran
@@n.s.3105 Si parla d'ingegneria ok? Non proprio una materia che fin da bambini ti dicono essere solo maschile..
Cioè non se ne parla proprio
@@angelosica93 Devi vederla in un modo un po' più ampio, non è solo l'ingegneria, è l'incoraggiamento più o meno esplicito verso determinati campi che sì, avviene fin da bambini.
@@emanuelechelini5163 Il fatto che ci sia una correlazione fra essere donne ed essere meno o più interessate ad altre cose, così come essere uomini ed essere più o meno interessati ad altre cose, è assolutamente arbitrario. Se non ci sono prove scientifiche che questa correlazione esista, sono tutte solo supposizione campate per aria. Sarebbe come dire che c'è una correlazione fra avere gli occhi marroni ed essere interessati, che ne so, all'agricoltura, solo perché magari si osserva che la maggior parte degli agricoltori ha gli occhi marroni.
Ma perchè sbagliatissmo? Se mi dici perchè quello della differenza strutturale è un tabù che ha ragione di esistere perchè potrebbe portare a discriminazioni posso essere d'accordo, ok, ma è l'unica motivazione valida. Per il resto porsi la domanda su una cosa come questa, dove abbiamo tutto tranne che certezze, se fatto davvero e solo con curiosità scientifica, è assolutamente giusto.
È una domanda che da donna trovo fastidiosa a pelle, ma una domanda purtroppo legittima e spero con tutta me stessa che la risposta sia no, e spero che lo sia anche per lui. Nonostante ciò adoro barbero come divulgatore e continuerò a seguire le sue lezioni. È veramente su un altro livello quando si tratta di farti appassionare alla storia
Chi ha esordito facendo il siparietto "le donne rompono i coglioni?". Da donna che non la manda a dire proprio non hai fatto una gran bella figura.
Nonostante tutto questo, Barbero è la migliore persona in Italia :)
Ma quindi le ricerche scientifiche che dimostrano che nel cervello femminile alcune aree sono più attive di altre rispetto ai maschi? E i livelli ormonali molto differenti tra uomo e donna? Queste differenze non hanno alcuna rilevanza? Barbero se lo chiede? Ma non si ferma lì,incalzato dall intervistatore aggiunge che se l'unico ostacolo per la parità derivasse dalla società maschilista basterebbe educare qualche generazione e il problema,con molta probabilità,sparirebbe. Io non vedo niente di sbagliato...chi vuole decidere a priori che certe domande non devono essere fatte è antiscentifico.. dopo tutte le evidenze è lecito chiedersi se ci sono fattori biologici che rallentano la parità dei sessi... ma siamo sicuri che non ci siano fattori caratteriali dovuti ai diversi livelli ormonali che influiscono nella faccenda? Qua m sembra che domande del tutto lecite in campo scientifico non possano essere nemmeno pensate,eppure quando c'è da riconoscere al genere femminile qualità mentali e conportamentali derivanti dalla predisposizione biologica nessuno fa na piega,poi però ci si dimentica che tali peculiarità sono una diversità e che hanno un peso in ambito sociologico. Vogliamo per forza affermare che uomo e donna sono identici in tutto e per tutto,ok...ma questo è un approccio antiscentifico
Ma...
Cosa c'entra?
Condivido!!
@@matteoperin9736 Tra maschi e femmine non esiste nessuna differenza di predisposizione allo studio di alcune materie piuttosto che di altre, basta osservare le nuove generazioni per rendersene conto.
A mio avviso Barbero non si chiede nulla di strano... Il problema semmai è che stai politicizzando un messaggio e fraintendendo la domanda che si pone Barbero, che non è affatto retorica, e quindi non allude a nulla. Sta semplicemente dicendo che il mondo del lavoro è competitivo e che nella competizione determinate caratteristiche del carattere aiutino (lui dice spavalderia, invece secondo me è pura aggressività e competitività). In tal caso, intende Barbero, una caratteristica fisiologica come la maggiore produzione di testosterone da parte dell'uomo può favorire l'insorgere di quei tratti di carattere che aiutano nella competizione. Di contro, una maggiore intelligenza emotiva (che non è una cosa frivola ma la capacità di immedesimarsi nei sentimenti dell'altro) dà di sicuri un vantaggio alle donne che infatti eccellono in ruoli di mediazione, politica e non... A dire il vero tu mi stai molto più simpatico di Barbero (che comunque mi diverte) e spero tu abbia solo preso un granchio, che ci può stare ogni tanto, visto soprattutto l'ottimo lavoro che svolgi... Non hai bisogno di appoggiare pruriti ultrafemmisti glam alla Frida... Uid Lov.
Sono una ragazza e faccio un ITIS quindi questo discorso salta fuori spesso. Per dire, nella mia classe siamo 4 ragazze su trenta, nelle altre di informatica sono solo maschi.
È sicuramente vero che alcune ragazze si sentono dire da quando sono piccole che cos’è come ingegneria e meccanica sono “da maschi” o non se la sentono di entrare in un campo prevalentemente maschile in cui la discriminazione effettivamente c’è. Però è anche vero che, fondamentalmente, maschi e femmine tendono ad essere diversi. Gran parte delle ragazze che conosco non si sognerebbero neanche di fare un percorso simile, non perché non possano o altro ma semplicemente perché non gli interessa, e allo stesso modo i ragazzi tendono ad avere passioni e interessi diversi e ad essere portati per materie diverse. Quello che è sbagliato è pensare che se la maggioranza dei meccanici sono maschi allora una ragazza non può fare il meccanico. Insomma, generalizzare è sbagliato e sicuramente il fattore discriminazione non è l’unica spiegazione per cui certi settori sono prevalentemente maschili o femminili
Semplicemente Barbero è intellettualmente onesto e in un paese dove il giornalismo e gli intellettuali fanno solo propaganda e non informazione/cultura sembra un qualcosa di incredibile.
Io sono di destra, ma adoro Barbero. Sia come scrittore che come "personaggio". Non sempre la politica è ciò che conta
Non è necessario specificare la propria inclinazione politica, uno storico, degno di tal nome, è assolutamente imparziale nel narrare i fatti, come se fosse un osservatore esterno al nostro mondo. E uno di quegli uomini storici è il professor Barbero.
@@leonardodibella953 ognuno è libero di specificare la sua posizione politica, quindi si.... Ha fatto bene:)
@@leonardodibella953 impossibile, non esistono persone capaci di interpretare e narrare la storia senza essere influenzati da molti fattori, come religione e posizione politica
@@untizioacaso2847 credo di dover dibattere, gli storici hanno l'obbligo di narrarli oggettivamente, tramite dati, date, fatti, ecc... non è impossibile, è solo cercare di non fare gli stronzi ipocriti, difficile, ma senza dubbio non impossibile
@@davidemarino4139 sì ma anche essendo totalmente oggettivi è quasi inevitabile dare, per esempio, più peso agli aspetti positivi o negativi di un personaggio storico sulla base della nostra educazione e dei punti di vista. E POooiiiii c'è il fatto che alcuni fatti oggettivamente veri sono ritenuti "opinione politica" e "di parte" semplicemente perché vanno contro alla narrazione dominante.
Allora, banalizzando, quello che dice Barbero secondo me è questo: "se c'è un sistema in cui i più stronzi arrivano primi, è possibile che quelli che rimangono sempre indietro deficitino di questa stronzaggine?" Eh.. boh, sembra un dubbio quantomeno opportuno.
Hai detto una cosa molto stupida. Ti sei dimenticato un piccolo particolare. Gli ultimi, si sono uniti alla forza lavoro letteralmente milleni dopo dei primi. L'unico dubbio opportuno è se questo ritardo, questo combattere per i diritti, sia ancora oggi cause di disparità. Un pò come i neri in America. Qualsiasi altra narrattiva "biologica" sarebbe razzista in quel caso, ed è maschilista in questo caso.
@@spano1723 Una domanda: ma tu, ogni tanto, provi anche a pensare con la tua testa e a leggere cose che sfidano la tua opinione? In altre parole: eserciti il tuo senso critico, oppure ripeti a pappagallo quello che senti dire dall'influencer "progressista" di turno?
@@nickn2794 Ma chi se li fila gli influencer. Di quello che ho scritto ne sono convinto al 100%. Come si fa a fare un discorso sugli "ultimi" e "primi", e prendendolo come causa effetto: donne indietro -> donne deficit di una determinita caratteristica. Mentre invece l'unico causa effetto storicamente veriterio, e non è un segreto, è: donne discriminate -> donne indietro.
Mi domande te come fai a pensare al contrario, e dimenticarti di centinaia in cui le donne sul lavoro siano state discriminate.
Sia chiaro, che un deficit al punto di vista fisico ci sia quello è innegabile, e penso qualsiasi femminista sarebbe d'accordo, ed è quello che ha portato allo svantaggio nel corso dei precedenti migliaia di anni. Ma questo non c'entra con l'attuale ambiete di lavoro, che però porta gli strascichi di quello più antico basato su appunto la forza fisica.
@@spano1723 ci tengo a provare a capire il tuo punto di vista,anche se è passato un po' spero ti ricordi la questione. Non capisco in cosa tu non sia d' accordo con Barbero,dal momento che lui si domanda semplicemente se, in un sistema lavorativo fatto su misura dell' uomo a causa del patriarcato, le donne non manchino biologicamente di un' attitudine che premia in questo sistema vigente. Mi sembra una domanda legittima dal momento che esistono differenze tra i due sessi, una tra le quali gli ormoni, ma non sappiamo stabilire scientificamente se si possa affermare che una differenza a livello caratteriale c'è
@@spano1723 Addirittura "molto stupida"? 😂 Non è razzista dire che ci sono differenze tra diverse etnie, così come non è sessista dire che ci sono differenze tra i sessi. In quest'ultimo caso le differenze potrebbero non essere solamente quelle più scontate, cioè quelle fisiche, sulle quali ti concentri tu, ma probabilmente anche caratteriali. Se dovessi argomentare questa tesi ci metterei sicuramente un'impronta biologica, e oltre a quella anche l'eredità, che va sempre più scomparendo almeno nel mondo occidentale, di un'educazione disparitaria che privilegiava un sesso sull'altro, e che quindi anch'essa incideva sul carattere oltre che sulle effettive possibilità di impiego.
Io non so, ma continuo a pensare che quello "stutturale", conoscendo la cultura di sinistra del professore, possa intendere che il problema è nella società in sé che rende forse le donne poco aggressive e via dicendo,non della donna come donna.
Quindi uno ha sbagliato perché ha posto una domanda legittima? (In ambito scientifico, ogni domanda è legittima, se proprio dobbiamo dire ovvietà...).
Che poi, ci sono degli studi di psicologia che indagano differenze STATISTICHE tra maschi e femmine, e sembrerebbe ci siano, anche se ovviamente non si applicano al 100% dei casi (il termine stesso "statistiche" implica che non si riferiscano a tutti i casi, ma la gente non sa un cazzo ma parla tanto, quindi specifichiamo le ovvietà), ma quando si indagano alcune cose la gente si incazza e impazzisce, come il povero Gio che ha tirato su tutto sto pippone solo per dire che non è nemmeno lecito porsi certe domande perché il politicamente corretto ha deciso a priori che NON DEVE esserci alcuna differenza statistica tra generi
sposami
Esiste il "femminismo della differenza", che si interroga proprio sulle questioni sollevate da Barbero. Insomma Gio Pizzi ha fatto un video ignorante con la pretesa di fare la lezione a un professore che di femminismo penso ne sappia di più. Di una bassezza intellettuale disarmante. Ma da quando il Wokeism americano ci influenza, non ragioniamo più. Tutto diventa boomer vs millennials e addio senso critico.
@@nickn2794 concordo, ha fatto una figura da vero saccente, peraltro commentando non una affermazione (che comunque sarebbe stata una tesi perlomeno degna di essere presa in considerazione), ma una domanda che Barbero ha posto / proposto come quesito scientifico. Che poi esiste tutta una branca di psicologia che indaga le differenze statistiche tra generi, tanto per dire...
@@canaledisfogo4698 Infatti stanno venendo condotti studi proprio per rispondere alle domande di Barbero, che evidentemente lo sa perché è un accademico, figuriamoci, legge più di Gio. Ma poi perché buttarla sul boomerismo, che Barbero ha sempre fatto tanto per le donne storiche ed è più di sinistra di Gio. Dato che i boomer sono quelli che han fatto le lotte degli anni '60, i boomer progressisti non sono pochi. Se Gio usasse un po' il suo senso critico avrebbe capito che il boomerismo è una sciocchezza per indirizzare l'elettorato giovane che prima non sapeva cosa votare. La politica si alimenta di polarizzazione. Se no nessuno va a votare.
Ciao Gio :) punto di vista: proprio perché è storicamente ingiusto, secondo me barbero è stato frainteso, si è spiegato male o l'intervista è stata abbreviata. Come disse in un'altra intervista proprio rispondendo alla stessa domanda, barbero usa parole diverse: parla di differenza caratteriali dovuta alla cultura. Barbero non può non sapere, e sono certa lo sappia da studioso anche dell'epoca moderna, che le donne vengono educate ad essere remissive e sottomesse in una società machista e aggressiva. È un disciplinamento culturale che vive da secoli, che standardizza uomini e donne in una società che mira all'eccellenza maschile. Barbero questo lo sa, e quando ne parla lui senza mediazioni di un intervistatore che riporta ciò che dice, non manca del suo solito coraggio, ma usa parole esplicite come "spero di non essere frainteso" etc. E quando parla di struttura, lo fa in termini accademici, non biologici, dunque una struttura in senso culturale e sociologico. Io sono perfettamente d'accordo col punto del tuo video, perché anche barbero avesse detto LA cazzata l'approccio giusto sarebbe assolutamente il tuo, ritengo però che lui, che magari può essere a digiuno di teoria femminista, non possa esserlo di concetti storici portanti come il disciplinamento sociale millenario a cui tutti siamo sottoposti, e reputo si meriti la fiducia che possa essere stato frainteso o stravolto, come spesso accade.
Un abbraccio
Quindi riassumendo il tuo commento barbero è stato frainteso? Se si in che modo?
@@edodem2 o è stato frainteso o si è spiegato male. Gli do questo beneficio del dubbio perché non può non aver studiato il disciplinamento sociale massiccio soprattutto durante l'epoca dell'inquisizione romana e perché l'ho ascoltato parlare direttamente per ore di donne, oltre a leggere i suoi libri dedicati al tema, e non ha mai mai fatto trapelare manco per sbaglio l'idea di alterità biologica. Secondo me utilizza il termini "strutturale" in accezione culturale e letta così ha perfettamente senso: se ti crescono per essere remissiva e docile, in una società aggressiva e competitiva, è pacifico che avrai più difficoltà ad affermarti. Conoscendo come comunica Barbero, che si perde sempre in 18161 esempi e mette i puntini sulle i per non essere frainteso, dubito che cinque righe di intervista possano controbilanciare le ore e ore di girato in cui esprime il suo pensiero e i libri che ha scritto sulle donne. Sono più incline a pensare che sia stato uno scivolone comunicativo, magari suo, in cui ha sottovalutato quanto sintetizzare un pensiero potesse essere passabile di fraintendimento attraverso dei social che lui non frequenta e dunque non conosce.
@@margherita8659 sicuramente Barbero si esprimerà nuovamente per chiarire quanto detto, ma se anche quel "strutturale" che nell'intervista sembra a tutti gli effetti alludere alla sfera biologica, venisse riconfermato da lui stesso, che problema ci sarebbe esattamente?
@@edodem2 non ho parlato di problema, questo è un altro discorso e non penso sia il luogo per fare una discussione antropologica su uomo e donna né sulla difficoltà, eventualmente avesse ragione sostenendo una differenza biologica, nel capire dove sta la cultura e dove sta la biologia. Non è il focus del mio discorso. Io sto parlando di comunicazione e del pensiero di una persona specifica: una comunicazione di tre righe che contraddice il percorso accademico che certamente barbero ha fatto e le parole che ha detto e scritto sul tema in tutti questi anni. Questo è il punto. Voleva dire ciò che gli stiamo attribuendo? Si è spiegato male o l'intervista è un sunto di una conversazione ben più lunga? Secondo me il punto da cui partire è qui. Ciononostante se barbero avesse veramente voluto fare trapelare ciò che è uscito, io personalmente non sono d'accordo ma sono d'accordo con quanto ha detto Gio: non ha detto che le donne devono stare in cucina e zitte, si è in caso posto una domanda a cui secondo me può arrivare a rispondere riprendendo in mano i suoi studi visto che la risposta è materia prima di ciò che leggiamo noi studiosi di storia ogni giorno e finisce lì, niente di drammatico e certamente niente che richieda la crocifissione indegna di questi giorni.
@@margherita8659 non so quale sia stato il suo pensiero in merito non essendo un suo grande seguace però ti linko direttamente qui la fonte: th-cam.com/video/ZfTSyOiNPwg/w-d-xo.html
Diciamo che non sono proprio tre righe di comunicazione e sembra abbastanza chiaro il suo discorso, detto ciò io non ho nessuna particolare opinione a riguardo dato la complessità dell'argomento a cui neanche intellettuali e scienziati sanno dare una risposta esatta o univoca, in poche parole mi sembra un atteggiamento abbastanza ipocrita il semplice fatto di schierarsi per una determinata visione
A.Barbero...un uomo equilibrato...ce ne fossero di più !
Lui non ha detto che alle donne manca qualcosa, si è solo chiesto se potesse esserci qualche differenza biologica strutturale fra maschi e femmine che porta i primi più bravi in alcuni ambiti e le seconde in altri.
Stavolta non sono d'accordo con la tua conclusione. Troppo sbrigativo definire quello di Barbero uno scivolone, secondo me è invece può essere un'analisi con un serio ragionamento dietro (condivisibile o meno) che nel tempo di una conferenza stampa non ha avuto modo di elaborare. È innegabile che, generalizzando, uomini e donne abbiano differenze caratteriali intrinseche (ovviamente poi ci sono le eccezioni in entrambi i sensi, ma delle tendenze sono comprovate), e se in tutte le società esistite da una parte all'altra del globo in migliaia di anni, l'uomo ha prevalso socialmente, un motivo probabilmente c'è. Con due parole Barbero ha ipotizzato che questo possa essere dovuto non tanto ad una mancanza di competenze (e le donne che hanno lasciato un segno nella storia lo hanno dimostrato) ma quanto più ad una tendenza ad imporsi con meno aggressività, il che non mi sembra né un difetto né offensivo. Oggigiorno, la società è più matura e sensibile a questi argomenti e quindi andiamo nel senso opposto. Pertanto oggi le grandi differenze di genere sono un retaggio di una società patriarcale bella solida, ma c'è da domandarsi, perché questa società è patriarcale?
È un video fatto malissimo perché basato sull'ignoranza del femminismo stesso e sulla distorsione delle parole dello storico, nonché mancante di senso critico. Infatti, esiste il femminismo della differenza che non nega le differenze tra uomo e donna e si pone le stesse domande di Barbero. L'ignorante qui è proprio Gio Pizzi, che non sa che esistomo diversi tipi di femminismo, non solo quello dell'uguaglianza ed intersezionale che va di moda oggi. Ed è gravissimo che abbia fatto un video del genere.
@@nickn2794 non lo definirei gravissimo. Gio pizzi ha solo avuto un po troppa fretta nell'indignarsi, d'altronde anche lui ha espresso solo un suo pensiero. è un tema, quello della parità di genere, talmente attuale e scottante che è difficile per tutti non ustionarsi o peggio prendere il forcone la torcia ed unirsi alla folla indignata. Quello che mi ha più ratttristito è vedere la sua reazione su Instagram a questi commenti (non il mio, ma altri precedenti) dove invece di proporre un dialogo schernisce le persone non ammettendo differenti punti di vista. Boh, un po' dispiace. Ma magari fa solo parte del personaggio.
Secondo me Barbero voleva semplicemente dire che è la meritocrazia che deve andare avanti .Se tu vuoi correre i 100 metri e non hai il fisico non puoi pretendere che gli altri si mettano a correre alla tua velocità per darti la possibilità di vincere.