Questo video mi há piaciuto molto e continuo a stabilire connessioni con la lingua portoghese. In portoghese, “meia pataca” (mezza patacca) significa qualcosa di poco valore. “Patacão” (grande patacca) significa stupido. "Patacoada" significa un detto o un'azione stupida, una sciocchezza. Sentivo mia madre dire che una donna molto truccata era “empetecada”, guardando questo video pensavo che “empetecada” venisse anche da patacca, ma non è vero, perché viene da “peteca” . Il nome "peteca" deriva dal tupi, una lingua indigena sudamericana e significa "schiaffeggiare, colpire con la mano aperta". Nasce così "peteca" come un giocattolo realizzato con una base arrotondata, solitamente di cuoio, dove si incastrano delle piume, lanciate in aria con il palmo delle mani. “Empetecada” Si dice di chi è in evidenza per vestirsi male; banale. Esempio: è troppo “empetecada” per una festa della domenica pomeriggio.
In un video precedente parlavi di un tuo vecchio amico che non c'è più che è stato un tuo "mentore" per certi versi e che ascoltavi con grande passione. Beh, ti assicuro che anche ascoltare te è appassionante! Hai una cultura spaventosa, unita ad una capacità narrativa molto fluida, simpatica, esaustiva, coinvolgente e chi più ne ha più ne metta!
Ti dico la verità Roberto, mi sono spataccato a guardare questo video. Penso che nel romagnolo, come tanti dialetti italiani, non sia solo la parola a esprimere un concetto se non la tonalità con la quale si enfatizza. Mio nonno diceva "Il Romagnolo è capace di esprimere tutto con la parola "bon"."
In dialetto, romagnolo, si usa anche il termine "spataccarsi" per "divertirsi". Nello specifico "Am sò spatachè la faza", "Mi sono divertito la faccia", ad indicare che ci si è divertiti tantissimo. Questo almeno "dalle mie parti". 😉
Fantastico, non ho mai fatto caso al fatto che i dialetti si concentrano sugli aspetti esteriori della realtà anziché su quelli interiori. Secondo me questo dovrebbe diventare un appuntamento settimanale fisso per scoprire la bellezza della storia delle parole dialettali
Chissà perché mentre stavo ascoltando e la mia mente vagava, mi sono ritrovato a pensare: "ma se Mercadini facesse una specie di dizionario?" Mi sa che ci vorrebbero centinaia di Dvd per raccogliere i suoi pensieri e/o elucubrazioni.. ciao e ad maiora!
Fa un po' male vedere una persona straordinaria come te, un' oasi di cultura e tranquillità, una mosca bianca in un mondo di apparenza, emulazione e superficialità, con così pochi iscritti. Pochi rispetto al valore di quello che porti! sei un grande Roberto
Il modo in cui passi da un dialetto strettissimo (da umbro, ti giuro, non capisco una parola) ad un italiano forbito, è ALLUCINANTE! E la cosa bella è che potresti parlare mezz'ora della parola "allucinante", cosi, per il gusto di farlo! Complimenti, 10 e lode!
@@pippo9830 in realtà, ''medaglia'' è italiano, penso si riferisse all'uso che si fa pure qui dell'espressione, perché nel Logudoro si usa sì, ma in italiano, come analogia... PS almeno parlo di Bonorva e Sassari...
È incredibile come anche senza fare tagli , con la tua parlantina mi riesci ad intrattenere....senza sckippare in alcun modo , gli unici 2 che su YT sono riusciti a farmi questo effetto siete Tu e zeb89....quindi....congratulation !!!!
@@niccolaio1270 Che conosca Barbero credo sia fuori di dubbio, quantomeno a livello di personaggio noto. Su Mastoz può essere, però diciamo che la frase di Barbero senza Mastoz non basterebbe a farti ricordare Barbero. :)
La mia famiglia, i Savorelli, vive a Verona da più di settant'anni, ma ogni tuo video, questo in particolare, risuona ancora come un richiamo della giungla per le mie orecchie romagnole!
Un'analisi molto molto interessante! E ho scoperto l'origine del nostro verbo dialettale "spatasciass" ("spiaccicarsi", che i miei bimbi da piccoli traducevano in italiano con "spatasciarsi").
Molto bello e interessante, e con spiegazioni sul mio dialetto: eccezionale! Mi è stato chiesto di spiegare l'etimologia del termine: adesso potrò, senza più farmi cogliere impreparato!
Sono ancora al minuto 3 ma sfido che tu abbia menzionato Patacca, contrada di Avigliano (PZ). Motivi non noti a noi dei comuni vicini, ma è affascinante così.
31 minuti con l’orecchio incollato (sbirciavo di tanto in tanto) e mi sveglio alla fine rendendomi conto di esser stato quasi ipnotizzato... Mercadini sei un’attrazione incredibile!
Ciao Roberto proprio nel finale quando usi la parola “anarcoidi”per definire questi tuoi video senza regolarità,spontanei ed estemporanei mi è sorto un bisogno che qualcuno mi spieghi meglio cosa questa parola e tutte le sue declinazioni significhino realmente.Anche ovviamente in senso politico.Spesso infatti temo si abusi del suo reale significato politico,come di una marmaglia causata dall’assenza di regole,ma dalle (poche lo ammetto) ricerche mi è crollata questa convinzione e ha preso posto invece un idea di Anarchia come di qualcosa che pur “anarchicamente”è molto metodica e ordinata.Se un giorno in uno di questi tuoi video estemporanei per “non patreonisti” ti venisse voglia di cercare di spiegarmi meglio la faccenda te ne sarei molto grato.
Roberto mercadini, vorrei chiederti gentilmente se potevi fare un video sul angoscia che e un argomento che mi interessa molto i questo periodo. Sei un grande!
Roberto, la seguo da qualche giorno, in cui mi sono dilettato a guardare i suoi video, e dopo i video che lei ha presentato mi è venuto in mente un topic, legato al tema della libertà che ha trattato in modo esaustivo, i romanzi di tipo distopico, ad esempio un classico molto interessante ovvero Farenheit 451, quando e se ne avrà voglia mi piacerebbe un video sul tema distopico, grazie per l'attenzione.
Da bellariese questo video e' una manna dal cielo, bellissimo! Pensa che da noi c'e' l'incoronazione annuale del "Re dei pataca" con tanto di assemblea, titolo riservato a chi ha fatto la patacata piu' grossa dell'anno.
Bellissimo excursus "pataccaro". Io, da non romagnolo né emiliano, ho sempre conosciuto solo uno dei significati da te spiegati. Per me "sei un patacca" (locuzione che non uso e non sento usare qui in Liguria, e che ho appreso dai film), significava fino ad oggi solo "sei un ciarlatano" e simili, cioè qualcuno che dice e dice, affabula, crea attraenti cortine fumogene dietro alle quali si cela poca o nulla sostanza. E devo dire che, tra tutti i significati non legati all'organo femminile, mi pare quello che esprime meglio la corrispondenza filologica con le origini del termine: moneta falsa o di scarso valore, medaglia vistosa ma priva di corrispondenza ad azioni realmente, degne di encomio; quindi persona magniloquente, o seduttrice, ma senza sostanza: in fin dei conti falsa, imbrogliona. In questo senso ho letto qualcuno definire Mussolini "un patacca ", ma ai giorni nostri con lo stesso aggettivo è stato giustamente etichettato Renzi. E questo uso del termine, a ben vedere, spiega in qualche modo anche l'accezione di "matto", di chi dà in escandescenze. Perché quelle del matto, nell'immaginario popolare, possono anche essere viste di fatto come irrazionali millanterie (io sono Napoleone, sono Giulio Cesare), e le mattane più bislacche come pataccate, cioè atti avulsi da una reale logica sottesa, come una medaglia al valore data a un gerarca senza alcun merito: ma cosa puoi volere tu una donna, tu, vecchio demente? Voglio dire che io vedo invece una certa razionalità nel linguaggio, e forse in quello popolare ancora di più, essendo questo la traduzione di pensieri e giudizi svincolati dal'addomesticamento della cultura accademica e del mainstream. Se non è un libro, insomma, forse è comunque l'opera omnia di un unico autore, ovviamente con tutte le sfumature che questo comporta. Infatti, anche nell'uso apparentemente opposto di patacca (inteso come organo genitale,) non vedo contraddizioni: perché in fondo per millenni la condizione di minorità sociale in cui è stata la donna giustifica tutti e due i significati: dall'ingenuità di una sempliciotto chiusa in casa e ignorante, alla scaltrezza di una Penelope costretta a fare di necessità virtù. Non a caso, questa ambivalenza semantica, che in qualche modo dà conto anche di una profondità interiore tipica dell'universo femminile, non è dal linguaggio riconosciuta (et pour cause!) a noi maschi: e il membro maschile indica sempre qualcosa fatta o detta avventatamente, o male - una cazzata -, o un individuo tutt'altro che brillante - un minchione, un cazzone - se non addirittura quasi pericoloso nella sua noncuranza delle conseguenze delle proprie azioni: che testa di cazzo.
Bellissimo. Vorrei un video sulla forza intrinseca dei dialetti nel loro appiattimento e semplificazione dei comportamenti umani e delle sfumature d'animo delle persone, cioè chiamare patacca una figura così complessa ambigua e tossica come Trump a mio parere è una cosa tanto spontanea e semplice quanto perfetta: gli toglie qualsiasi carica pericolosa e lo trasforma in un pagliaccio, senza dover pensare a chissà quali battute di sfondo politico. Allo stesso modo la mancanza di molte espressioni nei dialetti ti porta a vedere le cose o bianche o nere, e spesso questo semplifica tanto le relazioni o i problemi personali (del tipo "è inutile farsi tante domande, quello o è un patacca o non lo è"). Prendiamo ad esempio la depressione: secondo me un fenomeno così è già difficile da spiegare in italiano, in dialetto ancora di più...Non dico che per questo motivo una volta era una malattia molto meno presente (vedi il tarantismo) ma magari vedere le cose "bianche o nere" rendeva il tutto più semplice ecco. Scusate se ho detto cose nonsense
Grazie mille Roberto video meraviglioso. Il termine dialetto non per tutte le parlate è corretto lingusticamente ma lo è solo sociolinguisticamente. Dobbiamo difendere le nostre lingue regionali e minoritarie e le varie caratteristiche delle divisioni dialettali!!!
Quanta ricchezza sei riuscito a tirare fuori a forza dalla povertà e piattezza del linguaggio, c'era più patacca nella parola patacca, di quanto un patacca come me potesse pensare
Video strepitoso, ha espanso la conoscenza sul termine specifico anche a me, nata e cresciuta in Romagna. L'evoluzione della lingua è un tema affascinante; è interessante come una parola assuma significati mutevoli, fino a crearne di contrastanti. L'opposto di ciò che ci si sforza ad esempio di ottenere (faticosamente, perché serve molta cura) in ambito scientifico, dove idealmente si vorrebbe che ogni termine o definizione identificasse uno e un solo elemento o fenomeno. Non credo daremo vita a un nuovo filone, tuttavia nel microcosmo della mia sede di lavoro (nel bolognese) si è creata una "bolla": usiamo ormai correntemente la parola "bazza", che in origine sta per "un ottimo affare, qualcosa di fortunato e conveniente", con la sola accezione opposta di "incombenza sgradevole, fregatura". Probabilmente prese piede anni fa, con qualcuno che aveva usato il termine in senso ironico (es. ).
Grazie, bellissimo video. Anche nel mio dialetto (bergamasco) non c'è davvero l'espressione "ti amo". Si usano gli equivalenti di "ti voglio bene" o "mi piaci", come in romagnolo. Mi è capitato di raccontarlo e alle persone pareva strano. Grazie per la tua chiave di lettura, la prossima volta saprò argomentare meglio!
Grande Roberto, analisi interessantissima e molto divertente. Data la tua grande curiosità e competenza in materia, potresti risalire all'origine della parola "tor" (prendere)?? Dai che te gla chév!
Anche con la spiegazione della parola "patacca", ascoltando la voce di Mercadini con il suo italiano perfetto, il mio cervello affetto da Alzheimer precoce ringrazia ♥️
Nel dialetto romagnolo c’è anche l’espressione “ mi sono proprio spattacato “; inteso come molto divertito o morto dalle risate. “A quella festa mi sono spataccato”.
Mi viene in mente ascoltando le varie traduzioni nei vari dialetti delle parole simili a patacca che rappresentano tutti degli aspetti negativi che il maschio assume nel momento in cui riceve tali connotazioni, portandomi ad una duplice riflessione: - da una parte la parola riferita originariamente alla donna, trasferendosi nell'uomo, riflette degli aspetti a quanto pare negativi che questa parrebbe portare con sé intrinsecamente, nella concezione comune - dall'altra il fatto stesso di assumere connotazione negativa quando assunti da un uomo mi porta alla riflessione che, sempre nella concezione comune, un uomo con elementi solitamente ritenuti femminili debba essere meno meritevole di lode, per un motivo o per un altro. Tutto questo mi suona così stantio oramai, ma il bello della parola è proprio la sua capacità di cambiare e prendere nuovi significati, nella speranza di poterle poi utilizzare per rappresentare il nostro paese come detto dal Mercadini. Sempre bravissimo ❤
Roberto. Mi piacerebbe ascoltarti in un video dove esponi il paradosso del concetto di "normalità" o di ciò che magari consideriamo bello o brutto. Complimenti per la tua arte. Un abbraccio.
Non so se può interessarti, ma dalle mie parti (provincia di Ragusa) il termine patacca indica il topinambur, non saprei dirti perchè, comunque è questo il significato con cui ho conosciuto questa parola. Ciao e grazie per il tuo lavoro
Ah ah ah mi sono spattacata la faccia!! (Beh bisognerebbe però fare un video sulle espansioni affettive in Romagna ad esempio mia nonna mentre mi abbracciava con entusiasmo, ridendo, mi diceva "at' amazz") ;) grazie per il video!!
Consiglio la visione del film "Asini", dove i romagnoli Ivano Marescotti e Fabio de Luigi danno più volte del patacca a Claudio Bisio. Bel film, da riscoprire.
Wow che interessante! La parola "patacca" è anche in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, anche se non in maniera così ricca e colorata. A Trieste perlomeno abbamo la parola "patacon", utilizzata sia in dialetto che nella sua forma italianizzata "patacone" (con una c perché a Trieste non si dicono le doppie): dal concetto delle monete grandi di poco valore, noi chiamiamo "pataconi" i gioielli di poco valore e di bigiotteria che sono molto grandi. Dato che non è considerato elegante portare gioielli grandi e di poco valore, dicendo "pataconi" si intende anche che sono kitch e poco fini. Il termine poi si è esteso a qualunque oggetto decorativo poco discreto (ma sempre di forna rotondeggiante) che stoni con gli oggetti circostanti, come delle decorazioni natalizie di grandi dimensioni (pataconi sono però anche lettere grandi e larghe scritte su un foglio). Infine "pataconi" sono anche brufoli, foruncoli, macchie, nei e rigonfiamenti dell'epidermide, che sono viste come cose grandi ed evidenti sul viso, che stonano con la bellezza di un viso regolare e liscio. Tutta la questione che parte dalla donna invece credo sia rimasta da voi, ma noi abbiamo "mona". Interessantissima la questione della mancanza di termini che esprimono concetti in dialetto... Mi viene in mente che nel latino arcaico (che si era sviluppato dagli idiomi dei popoli latini) mancavano nomi astratti per esprimere concetti, sensazioni ed emozioni, ed infatti i primi autori latini hanno dovuto coniarne di nuovi o importarli dal greco. Credo che il meccanismo sia lo stesso, e cioè che il latino arcaico era una lingua molto pratica che svolgeva il suo compito di far comunicare tra loro gli abitanti dell'italia Centrale, poi nel caso specifico del latino l'evoluzione subita è stata incredibile, dato che è rimasta la lingua ufficiale dei letterati e degli studiosi. Mi chiedo invece cosa hai da dire riguardo al volgare fiorentino: non ho la presunzione di farti notare l'uso del volgare di Dante, né quello degli autori toscani precedenti a lui, ma volevo sapere se pensi che il fiorentino sia un'eccezione (ma mi sembra strano perché l'hai citata come regola generale) oppure se parlando di dialetti intendi i dialetti appartenenti al patrimonio culturale del popollo, escludendo gli sporadici esempi in cui il dialetto è stato adibito ad altri scopi. Ho citato il fiorentino perché la sua evoluzione è stata la più importante, ma anche il dialetto siciliano e il provenzale hanno avuto i suoi casi di elevazione letteraria, come in un contesto leggermente diverso il napoletano è arrivato a livelli di espressione molto elevati. Dato che so che le tue affermazioni hanno un fondamento di solito, volevo solo sapere cosa ne pensi. Concludo facendoti ancora i complimenti per la ricchezza dei contenuti e la bellezza nella forma dei tuoi video, che hanno un valore incredibile dal punto di vista intrattenitivo, formativo e istruttivo!! Grazie per condividere la tua arte e genialità qui su TH-cam!
Secondo me c'è una certa sottigliezza nell'estensione del significato di patacca da ingenuo a buono d'animo, non si tratta solo di approssimazione. In effetti in un ambiente povero, dove bisogna lottare per sopravvivere e tenersi stretto quello che si ha (come si può immaginare sia quello da cui nascono i dialetti), il buono di cuore è ingenuo, o almeno appare facilmente tale agli occhi degli altri. "Ma come, perché hai dato via mille euro?!", "Eh lo so, mi son fatto impietosire...", "Ma sei proprio un patacca eh!"
Ho appena finito di vedere un divertente video di Giuseppe Giacobazzi a Zelig, in cui alla frase "c'è qui tanta patacca", come sinonimo di gnocca, ha fatto ridere il pubblico e subito dopo, taaac!, eccoti questo video con il Mercadini che parla della parola "Patacca": ed è stato un attimo che l'ho guardato! ^_^
Oggi mi hai fatto scoprire che tra il romagnolo e il napoletano ci sono più punti in comune di quanto credevo, mi piacerebbe vedere altri video sui dialetti. Inoltre non mi aspettavo la stoccata finale sull'attualità!
Video meraviglioso, come al solito. Piccolo appunto: nel Lazio “fregnone” è un po’ desueto. Tra l’altro esiste il maschile di “fregna”, che è “fregno” e che ha esattamente lo stesso significato (ovviamente, però, si rivolge al sesso maschile). Il corrispettivo di “patacca”, nel dialetto del Lazio (Roma e Ciociaria), credo sia “ ‘ncefalitico”. Ovviamente è una sciocchezza che non toglie nulla al video magistrale.
Abbiamo anche la più recente PIOTTA ovvero le vecchie 100 lire poi diventate 100mila lire. Per estensione piottare vuol dire andare a 100 all'ora o più in generale andare veloci. Da cui trae origine anche il papa più veloce della storia. PIO VIII.
Bel video! Mi ha fatto pensare a come differenti lingue hanno differenti modi di dire e come sia difficile a volte comprenderne o accettarne il significato. Non sai come mi da fastidio il fatto che in inglese non esiste un modo per dire "ti voglio bene", qua si amano tutti.. :D
è molto interessante notare il rapporto che hanno le varie lingue con l'aggettivazione dei sessi. notare come per esempio in spagnolo il maschile ha un'accezione positiva, mentre in italiano è l'inverso. ma come dici tu in questo video poi nei dialetti è ancora diverso
Tranne che per la definizione di "matto", confermo che per la LINGUA Napoletana, tutto il resto è uguale. Grazie Roberto, sempre un grande e MAI un PATACCA
Da piccolo mio babbo mi chiamava "fis-cia" (non so come scriverlo) e solo adesso - dopo decenni - capisco bene cosa voleva dire; meglio tardi che mai... Grazie per avermelo spiegato! :)
Tent per cmanzè, ciao Roberto!! ti volevo segnalare un ulteriore sfumatura di significato della parola patacca. Io abito in un paesino "tonda ma Remni" e per esempio ho notato che dalle mie parti, come anche nel savignanese e in alcuni paesi del santarcangiolese, la parola patacca prende il significato di insidioso, difficile, che nasconde un qualche pericolo o difficoltà. Per esempio una curva di una strada ghiacciata può essere patacca, nel senso che presenta delle insidie, occorre prestare attenzione: "stai attento a quella curva che è patacca. Così come un tappo o un bullone difficile da svitare può dirsi patacca perché magari nello svitare si rompe: "stai attento quando lo sviti che è un po' patacca..". Sarebbe interessante aggiungere alla visione della donna nel dialetto anche una sfumatura in questo senso: difficile e insidiosa.. Detto questo, at salut che mai !!
Roberto, la riflessione della parola "patacca" associata ad un oggetto piatto e tondo , mi ha fatto venire in mente un altro concetto/significato associato alla suddetta parola: dalle mie parti (Puglia) su usa questa parola come aggettivo/ dispregiativo , per descrivere una persona particolarmente impacciata / goffa e , date queste qualità, asociale. L'analogia tra la parola e questo significato potrebbe essere la vita piatta e monotona ( e quindi in un certo senso "circolare" ,"chiusa") che subconsciamente presupponiamo questa persona abbia ... potrebbe essere una spiegazione logica? Non farebbe altro che confermare l'enorme importanza del linguaggio e delle parole e della relazione tra le parole e la volontà di dare un nostro personale giudizio alle cose che ci circondano, ovvero esprimerci, come sto facendo ora
Ciao Roberto, una richiesta/suggerimento: visto che in questo bel video si parlava di cose romagnole, sarebbe interessante, se puoi, se vuoi, in futuro un video sui poeti i in lingua romagnola, che credo abbia prodotto una delle più ricche letterature vernacole in assoluto. Penso ad esempio a Raffaello Baldini e soprattutto al mio amatissimo Nino Pedretti [ok ovviamente c'è anche Tonino Guerra, ma quelli che ho citato per me sono più importanti]. Non so, sarebbe bello, anche se mi rendo conto che è un argomento un po' di nicchia.
-R: Agata, vuoi una storia vera, una leggenda, un mito, una fiaba o una favola?
-A: Cantami, oh Padre, il significato del dialettalismo "Patacca".
Le gesta erotiche di squaw pelle di luuuna
😅
Vedo che agata impara velocemente Omero
iniziano gli inside joke sotto i video di Mercadini, buon segno
Questo video mi há piaciuto molto e continuo a stabilire connessioni con la lingua portoghese. In portoghese, “meia pataca” (mezza patacca) significa qualcosa di poco valore.
“Patacão” (grande patacca) significa stupido.
"Patacoada" significa un detto o un'azione stupida, una sciocchezza.
Sentivo mia madre dire che una donna molto truccata era “empetecada”, guardando questo video pensavo che “empetecada” venisse anche da patacca, ma non è vero, perché viene da “peteca” .
Il nome "peteca" deriva dal tupi, una lingua indigena sudamericana e significa "schiaffeggiare, colpire con la mano aperta". Nasce così "peteca" come un giocattolo realizzato con una base arrotondata, solitamente di cuoio, dove si incastrano delle piume, lanciate in aria con il palmo delle mani.
“Empetecada” Si dice di chi è in evidenza per vestirsi male; banale. Esempio: è troppo “empetecada” per una festa della domenica pomeriggio.
Da romagnolo aspettavo questo video di approfondimento con trepidazione.
In un video precedente parlavi di un tuo vecchio amico che non c'è più che è stato un tuo "mentore" per certi versi e che ascoltavi con grande passione. Beh, ti assicuro che anche ascoltare te è appassionante! Hai una cultura spaventosa, unita ad una capacità narrativa molto fluida, simpatica, esaustiva, coinvolgente e chi più ne ha più ne metta!
Ti dico la verità Roberto, mi sono spataccato a guardare questo video. Penso che nel romagnolo, come tanti dialetti italiani, non sia solo la parola a esprimere un concetto se non la tonalità con la quale si enfatizza. Mio nonno diceva "Il Romagnolo è capace di esprimere tutto con la parola "bon"."
Pausa caffè (lungo) e mi ritrovo ad ascoltare mezz'ora di esegesi sulla parola patacca.
Dovrebbero darti un programma tv
MAMMA MIA LO STAVO PER DIRE!!!
Sono d'accordo con voi.
Mi aggiungo!
Firmiamo una petizione perché Roberto vada in tv
Ma perché retrocedere alla tv?
In dialetto, romagnolo, si usa anche il termine "spataccarsi" per "divertirsi". Nello specifico "Am sò spatachè la faza", "Mi sono divertito la faccia", ad indicare che ci si è divertiti tantissimo.
Questo almeno "dalle mie parti". 😉
Anche nel ravennate (da cui vengo).
Forse è perché indica quel divertirsi talmente tanto che ti spatacchi -spiaccichi/allarghi la faccia dal tanto ridere... chissà 🙂
@@FractalMannequin io sono originario di Cesena, anche se ora vivo in quel di Ravenna...
Anche dalle mie. Infatti l'ho scritto proprio sopra!!
Tutta l'Emilia-Romagna
L ORA DEL PATACCA LA VEN PAR ToT...me lo disse il mio titolare quando sfasciai la macchina
Ci spieghi l’origine della parola “Anselmoide Anemocomoro”?
Fantastico, non ho mai fatto caso al fatto che i dialetti si concentrano sugli aspetti esteriori della realtà anziché su quelli interiori. Secondo me questo dovrebbe diventare un appuntamento settimanale fisso per scoprire la bellezza della storia delle parole dialettali
Chissà perché mentre stavo ascoltando e la mia mente vagava, mi sono ritrovato a pensare: "ma se Mercadini facesse una specie di dizionario?" Mi sa che ci vorrebbero centinaia di Dvd per raccogliere i suoi pensieri e/o elucubrazioni.. ciao e ad maiora!
Fa un po' male vedere una persona straordinaria come te, un' oasi di cultura e tranquillità, una mosca bianca in un mondo di apparenza, emulazione e superficialità, con così pochi iscritti. Pochi rispetto al valore di quello che porti! sei un grande Roberto
Il tizio che per la prima volta su questo canale ha menzionato VYGOTSKIJ ha il merito di aver ispirato la serie di video più epica di sempre. XD
Dovremmo dargli una medaglia...
...anzi...
...una patacca!
Il modo in cui passi da un dialetto strettissimo (da umbro, ti giuro, non capisco una parola) ad un italiano forbito, è ALLUCINANTE! E la cosa bella è che potresti parlare mezz'ora della parola "allucinante", cosi, per il gusto di farlo!
Complimenti, 10 e lode!
Video e relative spiegazioni davvero interessanti! Ti seguo da molto. Sei davvero bravo!!!
Bellissimo video! Dalle mie parti in sardegna si usa la parola "medaglia" al posto di "patacca" quando ci si sporca sulla maglietta
uno di noi prima o poi dovrà fare un video sui significati di "bodale" e "occioroddo"
@@pippo9830 mia nonna è di Sassari, e da lei ho sentito più volte questa espressione
@@pippo9830 in realtà, ''medaglia'' è italiano, penso si riferisse all'uso che si fa pure qui dell'espressione, perché nel Logudoro si usa sì, ma in italiano, come analogia...
PS almeno parlo di Bonorva e Sassari...
Da oggi dirò solo per quella cosa: " macchia scura nel chiarore dell'incarnato"
Haahahaahhahaah
Viva la patacca giovane
8:56 ahahah essendo Veneto avevo pensato al corrispettivo, "mona" appunto, un attimo prima che tu facessi l'esempio :D bellissimo
ottime capacità di sintesi!
e come sempre straordinario il viaggio tra il primo e l’ultimo minuto
Starei ad ascoltarti per ore! Bellissima e interessante spiegazione, grazie.
È davvero incredibile come su una semplice parola riesci a tirare fuori un discorso molto interessante di ben mezz'ora.
Wow!
È incredibile come anche senza fare tagli , con la tua parlantina mi riesci ad intrattenere....senza sckippare in alcun modo , gli unici 2 che su YT sono riusciti a farmi questo effetto siete Tu e zeb89....quindi....congratulation !!!!
Roberto lei è qualcosa di magnifico
“insomma, non era una società di filosofi”
Vedo che Barbero docet :)
Ma il Maestro Mercadini ha messo mi piace perché conosce il video del Maestro Barbero?
Evidentemente. Mastoz o direttamente Barbero?
@@niccolaio1270 Che conosca Barbero credo sia fuori di dubbio, quantomeno a livello di personaggio noto. Su Mastoz può essere, però diciamo che la frase di Barbero senza Mastoz non basterebbe a farti ricordare Barbero. :)
@@sandrogattorno4962 si esatto, ESSO conosce ed sa !!!
La mia famiglia, i Savorelli, vive a Verona da più di settant'anni, ma ogni tuo video, questo in particolare, risuona ancora come un richiamo della giungla per le mie orecchie romagnole!
Un'analisi molto molto interessante! E ho scoperto l'origine del nostro verbo dialettale "spatasciass" ("spiaccicarsi", che i miei bimbi da piccoli traducevano in italiano con "spatasciarsi").
Grazie Mercadini, video bellissimo. La dualità pataca - fis-cha mi ha sbalordito.
Molto bello e interessante, e con spiegazioni sul mio dialetto: eccezionale!
Mi è stato chiesto di spiegare l'etimologia del termine: adesso potrò, senza più farmi cogliere impreparato!
Sono ancora al minuto 3 ma sfido che tu abbia menzionato Patacca, contrada di Avigliano (PZ). Motivi non noti a noi dei comuni vicini, ma è affascinante così.
31 minuti con l’orecchio incollato (sbirciavo di tanto in tanto) e mi sveglio alla fine rendendomi conto di esser stato quasi ipnotizzato... Mercadini sei un’attrazione incredibile!
Ciao Roberto proprio nel finale quando usi la parola “anarcoidi”per definire questi tuoi video senza regolarità,spontanei ed estemporanei mi è sorto un bisogno che qualcuno mi spieghi meglio cosa questa parola e tutte le sue declinazioni significhino realmente.Anche ovviamente in senso politico.Spesso infatti temo si abusi del suo reale significato politico,come di una marmaglia causata dall’assenza di regole,ma dalle (poche lo ammetto) ricerche mi è crollata questa convinzione e ha preso posto invece un idea di Anarchia come di qualcosa che pur “anarchicamente”è molto metodica e ordinata.Se un giorno in uno di questi tuoi video estemporanei per “non patreonisti” ti venisse voglia di cercare di spiegarmi meglio la faccenda te ne sarei molto grato.
Roberto mercadini, vorrei chiederti gentilmente se potevi fare un video sul angoscia che e un argomento che mi interessa molto i questo periodo. Sei un grande!
Grazie Maestro per queste riflessioni
Roberto, la seguo da qualche giorno, in cui mi sono dilettato a guardare i suoi video, e dopo i video che lei ha presentato mi è venuto in mente un topic, legato al tema della libertà che ha trattato in modo esaustivo, i romanzi di tipo distopico, ad esempio un classico molto interessante ovvero Farenheit 451, quando e se ne avrà voglia mi piacerebbe un video sul tema distopico, grazie per l'attenzione.
Solo un grande narratore può descrivere così poeticamente e in così poche parole il boschetto pubico
Come al solito, complimenti
Da bellariese questo video e' una manna dal cielo, bellissimo! Pensa che da noi c'e' l'incoronazione annuale del "Re dei pataca" con tanto di assemblea, titolo riservato a chi ha fatto la patacata piu' grossa dell'anno.
Bellissimo excursus "pataccaro".
Io, da non romagnolo né emiliano, ho sempre conosciuto solo uno dei significati da te spiegati.
Per me "sei un patacca" (locuzione che non uso e non sento usare qui in Liguria, e che ho appreso dai film), significava fino ad oggi solo "sei un ciarlatano" e simili, cioè qualcuno che dice e dice, affabula, crea attraenti cortine fumogene dietro alle quali si cela poca o nulla sostanza.
E devo dire che, tra tutti i significati non legati all'organo femminile, mi pare quello che esprime meglio la corrispondenza filologica con le origini del termine: moneta falsa o di scarso valore, medaglia vistosa ma priva di corrispondenza ad azioni realmente, degne di encomio; quindi persona magniloquente, o seduttrice, ma senza sostanza: in fin dei conti falsa, imbrogliona.
In questo senso ho letto qualcuno definire Mussolini "un patacca ", ma ai giorni nostri con lo stesso aggettivo è stato giustamente etichettato Renzi.
E questo uso del termine, a ben vedere, spiega in qualche modo anche l'accezione di "matto", di chi dà in escandescenze.
Perché quelle del matto, nell'immaginario popolare, possono anche essere viste di fatto come irrazionali millanterie (io sono Napoleone, sono Giulio Cesare), e le mattane più bislacche come pataccate, cioè atti avulsi da una reale logica sottesa, come una medaglia al valore data a un gerarca senza alcun merito: ma cosa puoi volere tu una donna, tu, vecchio demente?
Voglio dire che io vedo invece una certa razionalità nel linguaggio, e forse in quello popolare ancora di più, essendo questo la traduzione di pensieri e giudizi svincolati dal'addomesticamento della cultura accademica e del mainstream. Se non è un libro, insomma, forse è comunque l'opera omnia di un unico autore, ovviamente con tutte le sfumature che questo comporta.
Infatti, anche nell'uso apparentemente opposto di patacca (inteso come organo genitale,) non vedo contraddizioni: perché in fondo per millenni la condizione di minorità sociale in cui è stata la donna giustifica tutti e due i significati: dall'ingenuità di una sempliciotto chiusa in casa e ignorante, alla scaltrezza di una Penelope costretta a fare di necessità virtù.
Non a caso, questa ambivalenza semantica, che in qualche modo dà conto anche di una profondità interiore tipica dell'universo femminile, non è dal linguaggio riconosciuta (et pour cause!) a noi maschi: e il membro maschile indica sempre qualcosa fatta o detta avventatamente, o male - una cazzata -, o un individuo tutt'altro che brillante - un minchione, un cazzone - se non addirittura quasi pericoloso nella sua noncuranza delle conseguenze delle proprie azioni: che testa di cazzo.
Bellissimo. Vorrei un video sulla forza intrinseca dei dialetti nel loro appiattimento e semplificazione dei comportamenti umani e delle sfumature d'animo delle persone, cioè chiamare patacca una figura così complessa ambigua e tossica come Trump a mio parere è una cosa tanto spontanea e semplice quanto perfetta: gli toglie qualsiasi carica pericolosa e lo trasforma in un pagliaccio, senza dover pensare a chissà quali battute di sfondo politico. Allo stesso modo la mancanza di molte espressioni nei dialetti ti porta a vedere le cose o bianche o nere, e spesso questo semplifica tanto le relazioni o i problemi personali (del tipo "è inutile farsi tante domande, quello o è un patacca o non lo è").
Prendiamo ad esempio la depressione: secondo me un fenomeno così è già difficile da spiegare in italiano, in dialetto ancora di più...Non dico che per questo motivo una volta era una malattia molto meno presente (vedi il tarantismo) ma magari vedere le cose "bianche o nere" rendeva il tutto più semplice ecco. Scusate se ho detto cose nonsense
Grazie mille Roberto video meraviglioso. Il termine dialetto non per tutte le parlate è corretto lingusticamente ma lo è solo sociolinguisticamente.
Dobbiamo difendere le nostre lingue regionali e minoritarie e le varie caratteristiche delle divisioni dialettali!!!
Grande digressione Roberto. In Amarcord c'è un'altra scena emblematica in cui emerge la parola patacca, quella del Titta al cinema con la Gradisca
Quanta ricchezza sei riuscito a tirare fuori a forza dalla povertà e piattezza del linguaggio, c'era più patacca nella parola patacca, di quanto un patacca come me potesse pensare
Video fantastico, io da milanese pensavo che patacca significasse " inaffidabile", le tue spiegazioni sono sempre estremamente esplicative
Video strepitoso, ha espanso la conoscenza sul termine specifico anche a me, nata e cresciuta in Romagna.
L'evoluzione della lingua è un tema affascinante; è interessante come una parola assuma significati mutevoli, fino a crearne di contrastanti. L'opposto di ciò che ci si sforza ad esempio di ottenere (faticosamente, perché serve molta cura) in ambito scientifico, dove idealmente si vorrebbe che ogni termine o definizione identificasse uno e un solo elemento o fenomeno.
Non credo daremo vita a un nuovo filone, tuttavia nel microcosmo della mia sede di lavoro (nel bolognese) si è creata una "bolla": usiamo ormai correntemente la parola "bazza", che in origine sta per "un ottimo affare, qualcosa di fortunato e conveniente", con la sola accezione opposta di "incombenza sgradevole, fregatura". Probabilmente prese piede anni fa, con qualcuno che aveva usato il termine in senso ironico (es. ).
Un video con diversi strati di ascolto....😁👋
Grazie, bellissimo video. Anche nel mio dialetto (bergamasco) non c'è davvero l'espressione "ti amo". Si usano gli equivalenti di "ti voglio bene" o "mi piaci", come in romagnolo. Mi è capitato di raccontarlo e alle persone pareva strano. Grazie per la tua chiave di lettura, la prossima volta saprò argomentare meglio!
Da romagnolo faccio una standing ovation solitaria di fronte alla bellezza di questo video. Ascoltarti è sempre ammaliante
Da Trentino,Ladino, e confinante col Veneto, l'analogia con la parola "mona" è impressionante!
Ma vai così! La zona prossimale di Vygotskij si realizza ascoltandoti!
A Ravenna utilizziamo "spataccarsi" per descrivere un grande divertimento ludico o grande ilarità.
bello aha
Anche io sono di Ravenna e ho sempre creduto che spataccarsi dalle risate fosse un espressione italiana ahahahh
@@tomasduenas3919 il famoso “lol” di internet
Fosse*
@@tomasduenas3919 Ma non facevi prima a correggere veramente? :) E' tuo il commento, sei libero di modificarlo.
Bellissimo video, analisi etimologica interessantissima!
Ciao roberto ti hi conosciuto in teatro galli mentre facevi leonardo e ti ho rincontrato qua, grazie per avermi riempito di conoscenza
Non vedo l'ora di sentirlo 😁😁
"weee patacca!!!" chi se lo ricorda?
Ebbene si, dopo 20 anni capisco quella battuta!
Grazie Roby!
Da romagnolo di Faenza vedendo questo video mi sono chiesto la differenza fra sâs disum e matt, come sempre tanti complimenti
Grande Roberto, analisi interessantissima e molto divertente. Data la tua grande curiosità e competenza in materia, potresti risalire all'origine della parola "tor" (prendere)?? Dai che te gla chév!
Anche con la spiegazione della parola "patacca", ascoltando la voce di Mercadini con il suo italiano perfetto, il mio cervello affetto da Alzheimer precoce ringrazia ♥️
26:30 Penso che siamo davanti alla definizione perfetta di Albus Silente.
Nel dialetto romagnolo c’è anche l’espressione “ mi sono proprio spattacato “; inteso come molto divertito o morto dalle risate.
“A quella festa mi sono spataccato”.
Mi viene in mente ascoltando le varie traduzioni nei vari dialetti delle parole simili a patacca che rappresentano tutti degli aspetti negativi che il maschio assume nel momento in cui riceve tali connotazioni, portandomi ad una duplice riflessione:
- da una parte la parola riferita originariamente alla donna, trasferendosi nell'uomo, riflette degli aspetti a quanto pare negativi che questa parrebbe portare con sé intrinsecamente, nella concezione comune
- dall'altra il fatto stesso di assumere connotazione negativa quando assunti da un uomo mi porta alla riflessione che, sempre nella concezione comune, un uomo con elementi solitamente ritenuti femminili debba essere meno meritevole di lode, per un motivo o per un altro.
Tutto questo mi suona così stantio oramai, ma il bello della parola è proprio la sua capacità di cambiare e prendere nuovi significati, nella speranza di poterle poi utilizzare per rappresentare il nostro paese come detto dal Mercadini.
Sempre bravissimo ❤
La filologia è essa stessa realtà. Che bel video. Grazie Roberto :-)
Bel video! C’è del Fellini nella parte romagnola del termine 😄
Una rubrica sempre più divertente e intelligente. Bravo Roberto
Roberto. Mi piacerebbe ascoltarti in un video dove esponi il paradosso del concetto di "normalità" o di ciò che magari consideriamo bello o brutto. Complimenti per la tua arte. Un abbraccio.
Ti guardo sempre con grande interesse e piacere.
Proprio come disse Van Gogh: "Sono pazzo, non sono scemo." (Doctor Who, Vincent and the Doctor)
Non so se può interessarti, ma dalle mie parti (provincia di Ragusa) il termine patacca indica il topinambur, non saprei dirti perchè, comunque è questo il significato con cui ho conosciuto questa parola.
Ciao e grazie per il tuo lavoro
Abbasso la sintesiiiiii! Grazie :)
Ah ah ah mi sono spattacata la faccia!!
(Beh bisognerebbe però fare un video sulle espansioni affettive in Romagna ad esempio mia nonna mentre mi abbracciava con entusiasmo, ridendo, mi diceva "at' amazz") ;)
grazie per il video!!
Consiglio la visione del film "Asini", dove i romagnoli Ivano Marescotti e Fabio de Luigi danno più volte del patacca a Claudio Bisio. Bel film, da riscoprire.
Wow che interessante! La parola "patacca" è anche in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, anche se non in maniera così ricca e colorata. A Trieste perlomeno abbamo la parola "patacon", utilizzata sia in dialetto che nella sua forma italianizzata "patacone" (con una c perché a Trieste non si dicono le doppie): dal concetto delle monete grandi di poco valore, noi chiamiamo "pataconi" i gioielli di poco valore e di bigiotteria che sono molto grandi. Dato che non è considerato elegante portare gioielli grandi e di poco valore, dicendo "pataconi" si intende anche che sono kitch e poco fini. Il termine poi si è esteso a qualunque oggetto decorativo poco discreto (ma sempre di forna rotondeggiante) che stoni con gli oggetti circostanti, come delle decorazioni natalizie di grandi dimensioni (pataconi sono però anche lettere grandi e larghe scritte su un foglio). Infine "pataconi" sono anche brufoli, foruncoli, macchie, nei e rigonfiamenti dell'epidermide, che sono viste come cose grandi ed evidenti sul viso, che stonano con la bellezza di un viso regolare e liscio. Tutta la questione che parte dalla donna invece credo sia rimasta da voi, ma noi abbiamo "mona".
Interessantissima la questione della mancanza di termini che esprimono concetti in dialetto... Mi viene in mente che nel latino arcaico (che si era sviluppato dagli idiomi dei popoli latini) mancavano nomi astratti per esprimere concetti, sensazioni ed emozioni, ed infatti i primi autori latini hanno dovuto coniarne di nuovi o importarli dal greco. Credo che il meccanismo sia lo stesso, e cioè che il latino arcaico era una lingua molto pratica che svolgeva il suo compito di far comunicare tra loro gli abitanti dell'italia Centrale, poi nel caso specifico del latino l'evoluzione subita è stata incredibile, dato che è rimasta la lingua ufficiale dei letterati e degli studiosi. Mi chiedo invece cosa hai da dire riguardo al volgare fiorentino: non ho la presunzione di farti notare l'uso del volgare di Dante, né quello degli autori toscani precedenti a lui, ma volevo sapere se pensi che il fiorentino sia un'eccezione (ma mi sembra strano perché l'hai citata come regola generale) oppure se parlando di dialetti intendi i dialetti appartenenti al patrimonio culturale del popollo, escludendo gli sporadici esempi in cui il dialetto è stato adibito ad altri scopi. Ho citato il fiorentino perché la sua evoluzione è stata la più importante, ma anche il dialetto siciliano e il provenzale hanno avuto i suoi casi di elevazione letteraria, come in un contesto leggermente diverso il napoletano è arrivato a livelli di espressione molto elevati. Dato che so che le tue affermazioni hanno un fondamento di solito, volevo solo sapere cosa ne pensi.
Concludo facendoti ancora i complimenti per la ricchezza dei contenuti e la bellezza nella forma dei tuoi video, che hanno un valore incredibile dal punto di vista intrattenitivo, formativo e istruttivo!! Grazie per condividere la tua arte e genialità qui su TH-cam!
Secondo me c'è una certa sottigliezza nell'estensione del significato di patacca da ingenuo a buono d'animo, non si tratta solo di approssimazione. In effetti in un ambiente povero, dove bisogna lottare per sopravvivere e tenersi stretto quello che si ha (come si può immaginare sia quello da cui nascono i dialetti), il buono di cuore è ingenuo, o almeno appare facilmente tale agli occhi degli altri. "Ma come, perché hai dato via mille euro?!", "Eh lo so, mi son fatto impietosire...", "Ma sei proprio un patacca eh!"
Ti prego continua con questa rubrica😍
Ho appena finito di vedere un divertente video di Giuseppe Giacobazzi a Zelig, in cui alla frase "c'è qui tanta patacca", come sinonimo di gnocca, ha fatto ridere il pubblico e subito dopo, taaac!, eccoti questo video con il Mercadini che parla della parola "Patacca": ed è stato un attimo che l'ho guardato! ^_^
Finalmente ho capito quello che dice la suora in Amarcord :D
sono stato talmente veloce ad aprire il video che non risultava pubblicato ahah
Meraviglioso come sempre! Diventerà il tuo prossimo video virale!
“Hai piu patacche che un bambino di due anni”
Oggi mi hai fatto scoprire che tra il romagnolo e il napoletano ci sono più punti in comune di quanto credevo, mi piacerebbe vedere altri video sui dialetti. Inoltre non mi aspettavo la stoccata finale sull'attualità!
Video meraviglioso, come al solito.
Piccolo appunto: nel Lazio “fregnone” è un po’ desueto.
Tra l’altro esiste il maschile di “fregna”, che è “fregno” e che ha esattamente lo stesso significato (ovviamente, però, si rivolge al sesso maschile).
Il corrispettivo di “patacca”, nel dialetto del Lazio (Roma e Ciociaria), credo sia “ ‘ncefalitico”.
Ovviamente è una sciocchezza che non toglie nulla al video magistrale.
Spettacolo! Bravo. Ma anche tu sei un po' pataca 😄😄😄
Perché non sei ancora Ministro dell’istruzione?? 🤔🤔
Cosa dire... complimenti!
Le migliori pause studio (e che pause!)
Abbiamo anche la più recente PIOTTA ovvero le vecchie 100 lire poi diventate 100mila lire. Per estensione piottare vuol dire andare a 100 all'ora o più in generale andare veloci. Da cui trae origine anche il papa più veloce della storia. PIO VIII.
Bel video! Mi ha fatto pensare a come differenti lingue hanno differenti modi di dire e come sia difficile a volte comprenderne o accettarne il significato. Non sai come mi da fastidio il fatto che in inglese non esiste un modo per dire "ti voglio bene", qua si amano tutti.. :D
è molto interessante notare il rapporto che hanno le varie lingue con l'aggettivazione dei sessi. notare come per esempio in spagnolo il maschile ha un'accezione positiva, mentre in italiano è l'inverso. ma come dici tu in questo video poi nei dialetti è ancora diverso
Tranne che per la definizione di "matto", confermo che per la LINGUA Napoletana, tutto il resto è uguale.
Grazie Roberto, sempre un grande e MAI un PATACCA
30 minuti di desamina sulla parola patacca. Sublime
E in lingua Albanese "Pelltake" "Patacca". Una cosa grande e piatta.
Da piccolo mio babbo mi chiamava "fis-cia" (non so come scriverlo) e solo adesso - dopo decenni - capisco bene cosa voleva dire; meglio tardi che mai... Grazie per avermelo spiegato! :)
Grande Roberto, ho riso cosi forte che mi ha fatto male la gola :D
Grande Ivano Marescotti!!!
Tent per cmanzè, ciao Roberto!! ti volevo segnalare un ulteriore sfumatura di significato della parola patacca. Io abito in un paesino "tonda ma Remni" e per esempio ho notato che dalle mie parti, come anche nel savignanese e in alcuni paesi del santarcangiolese, la parola patacca prende il significato di insidioso, difficile, che nasconde un qualche pericolo o difficoltà. Per esempio una curva di una strada ghiacciata può essere patacca, nel senso che presenta delle insidie, occorre prestare attenzione: "stai attento a quella curva che è patacca. Così come un tappo o un bullone difficile da svitare può dirsi patacca perché magari nello svitare si rompe: "stai attento quando lo sviti che è un po' patacca..". Sarebbe interessante aggiungere alla visione della donna nel dialetto anche una sfumatura in questo senso: difficile e insidiosa.. Detto questo, at salut che mai !!
Nuova notifica: la voce di Mercadini che dice “MMMA!”
Ma la foto in alto dietro di te....
È un premio o una patacca?
😄 Grande Rob
Roberto stavolta hai omesso l'uscita finale che spesso fai: mi aspettavo un "Buona Patacca a tutti" 🤣
Solitamente non lascio commenti su TH-cam, ma questa volta mi sono sentito di fare un’eccezione: complimenti!
C'è il nuovo video di Roberto Mercadini. Si mette il like e poi lo si ascolta.
Finalmente ho capito: la terra ha forma di..patacca!
In effetti la parola _terrapatacchisti_ ha un suo bel perché. 😀
Roberto, la riflessione della parola "patacca" associata ad un oggetto piatto e tondo , mi ha fatto venire in mente un altro concetto/significato associato alla suddetta parola: dalle mie parti (Puglia) su usa questa parola come aggettivo/ dispregiativo , per descrivere una persona particolarmente impacciata / goffa e , date queste qualità, asociale. L'analogia tra la parola e questo significato potrebbe essere la vita piatta e monotona ( e quindi in un certo senso "circolare" ,"chiusa") che subconsciamente presupponiamo questa persona abbia ... potrebbe essere una spiegazione logica? Non farebbe altro che confermare l'enorme importanza del linguaggio e delle parole e della relazione tra le parole e la volontà di dare un nostro personale giudizio alle cose che ci circondano, ovvero esprimerci, come sto facendo ora
Fantastico come sempre!
Ciao Roberto, una richiesta/suggerimento: visto che in questo bel video si parlava di cose romagnole, sarebbe interessante, se puoi, se vuoi, in futuro un video sui poeti i in lingua romagnola, che credo abbia prodotto una delle più ricche letterature vernacole in assoluto. Penso ad esempio a Raffaello Baldini e soprattutto al mio amatissimo Nino Pedretti [ok ovviamente c'è anche Tonino Guerra, ma quelli che ho citato per me sono più importanti]. Non so, sarebbe bello, anche se mi rendo conto che è un argomento un po' di nicchia.
L’argomento sarà di nicchia per il mercato, ma la buona poesia è di interesse universale. 👍