"Idee liberali-libertarie di tipo anarco-capitalista, qualora applicate al mondo reale della politica, produrrebbero tali forme di tirannia e oppressione come se ne sono viste poche nella storia dell'umanità" - Noam Chomsky
Il problema si pone quando metti in mezzo il capitalismo con l'anarchia, (o qualsiasi altra cosa, l'anarchia è semplicemente la libertà di un individuo, ciò si ferma nella libertà dell'altro) se un governo diventasse semplicemente anarchico, non ci sarebbero più istituzioni di potere e il problema della tirannia e oppressioni si risolverebbe. Tenendo il capitalismo dentro un governo anarchico quest'ultimo non sarà più anarchico ma capitalista, essendo i soldi, una forma di potere.
@@kappa5043 anche perché l'anarchia-capitalista punta a distruggere lo stato e tutte le classi sociali tranne quella dell'imprenditore e del lavoratore che viene schiavizzato
Questo podcast è sinceramente scadente da un punto di vista storico. A parte il fatto di inserire nella bibliografia solamente un certo tipo di "anarchismo", che poi più propriamente sarebbe l'anarco-capitalismo o libertarianismo di stampo americano e non l'anarco-individualismo classico (perché qui bisognerebbe scomodare Striner), io non riesco a capire come si possa arrivare a dire che esistono, ad esempio, un anarchismo marxista ed uno fascista, senza spiegare neanche cosa i termini significhino. Esistono ovviamente delle forme di anarchismo particolari, ma andrebbero spiegate facendo riferimento alle esperienze storiche concrete. L'anarchismo "marxista" in sé è contradditorio, dato che anarchici e marxisti non avevano la stessa visione del mondo, sebbene condividessero i fini. I marxisti ritenevano che si dovesse combattere il capitalismo anche facendo uso dello Stato e dunque dell'autorità insita in esso, mentre gli anarchici hanno espresso sempre posizioni contrarie all'utilizzo di ogni potere politico nella lotta al capitalismo. L'anarco fascismo non esiste, a meno che non si faccia storicamente riferimento a quelle esperienze facenti parte della galassia interventista italiana in cui anarchici, sindacalisti, socialisti rivoluzionari e alcuni pre-fascisti si unirono nell'esperienza dei Fasci che poi portò alla formazione del fascismo vero e proprio. O se proprio si vuole, si può fare riferimento ad esperienze europee ultraminoritarie degli ultimi decenni in cui elementi di destra sociale hanno fatto propria una certa estetica antagonista, e qui il riferimento è all'anarco-nazionalismo e all'autonomia nazionalista, ma non credo siano così conosciute a livello mainstream. Mi si perdoni l'eurocentrismo, ma un video in lingua italiana che parla di anarchismo e non cita le esperienze europee ed i relativi pensatori di riferimento(un banalissimo Bakunin che si può trovare su un qualsiasi testo di storia delle superiori, ma restando in campo italiano i nomi sono molteplici, a partire da Malatesta) mi risulta molto debole, e a voler essere cattivo anche un po' in malafede per confondere le idee sui molteplici significati del termine anarchismo. L'anarchia propriamente intesa si basa sulla distruzione principalmente dei poteri economico e politico, quindi in una visione che sia contraria al Capitale e allo Stato. Ovviamente questo non esaurisce l'anarchismo, che si basa sulla lotta e destituzione di ogni forma di potere, tant'è che all'interno dell'anarchismo sono confluite le questioni più disparate (anti-sessismo, anti-specismo, teoria queer, transumanesimo ecc). Non credo si troveranno mai anarchici che siano favorevoli ad un assoggettamento ad una autorità, anche se questo assoggettamento è "volontario". Le cose sono due: -Sei in buonafede, e dunque ignori non scientemente che esista tutto un filone di anarchismo che con il liberalismo(perché alla fine l'anarcocapitalismo non è altro che liberalismo portato alle estreme conseguenze) non ha mai avuto nulla a che fare -Sei in malafede, ed hai evitato scientemente di parlare dell'anarchismo sociale e delle sue ramificazioni che si sono sviluppate a partire dalla I internazionale dei lavoratori in poi.
Io (da profano) sono dalla tua parte per alcune cose. È vero che dal punto di vista storico non è esattamente ben fatto e concordo sul fatto che l'anarco fascismo sia veramente una cosa molto strana già solo per il fatto che, il fascismo era solamente una macchina di potere. Soffermarsi sul significato della parola fascismo vuol dire vedere quando mussolini era in difficoltà e, di conseguenza, correva a cambiare la propria linea di pensiero per prendereil maggior numero di consensi possibili. Invece penso che esista eccome la linea di pensiero anarco marxista. Anche se non erano mai dalla stessa parte, come hai detto tu stesso anarchismo e marxismo hanno gli stessi fini. Per concludere questa breve risposta, io (ripeto da profano) ritengo che questo sia un podcast di qualità discreta, non c'è male anche se andrebbero analizzati molto più a fondo molti argomebti importanti, ma è un podcast appunto. Chiunque come me o te voglia perbene analizzare questi argomenti deve per forza prendere un libro in mano e poi farsi un mazzo così. Tu probabilmente l'hai fatto a giudicare dalla risposta ben articolata che hai dato. Io invece a 14 anni nonne ho ancora avuto l'occasione e temo che già sia tardi per un liceale che dovrebbe cominciare ad affacciarsi al mondo del lavoro disconoscere questi importantissimi argomenti. Certamente però questo podcast e la tua risposta mi sono stati di enor.e stimolo e quindi ringrazio rick dufer ma soprattutto ringrazio te. Quello che ho letto in questa tua risposta mi ha fatto sicuramente venir voglia di studiare veramente. Magari dessero questi stimoli nelle nostre scuole!
@@skeletrin0433 ciao, perdonami per questa risposta così tardiva. Sono molto contento che quanto ho scritto ti sia servito da stimolo e spero tu abbia continuato il tuo percorso di studio. A 14 anni io ne sapevo meno di quanto probabilmente ne sai tu ora, e certi problemi non avevo ancora iniziato a pormeli, quindi fidati se ti dico che sei in tempo :) Non io ben capito cosa intendi dire sul fascismo, mentre su anarchismo e marxismo come amici-nemici ci sono tante letture e ci sarebbe davvero tanto da dire (ma me la risparmio). Se può esserti utile, la sezione italiana di Marxist Internet Archive ha una pagina Studenti con una serie di testi base (perlopiù di marxisti, ma non solo). In generale spulciare il sito può darti davvero tanti spunti. Inoltre in rete si trova anche l'opera completa di Cole intitolata "Storia del pensiero socialista", sono tanti libroni ma serve a capire da dove nascono determinate ideologie. Spero di esserti stato utile, un saluto
Sei un degrado per la societa siamo tutti fratelli in questo mondo e tu sei vittima di questo sistema non perche non hai studiato anzi... Ma perché critiche su l'amore pace e fratellanza che questo individuo ti vuol far scoprire diventa saggio!
@@lorenzodiambra5210 Quello che ha presentato il programma di Tremonti? Dove si proponeva che i giovani non avrebbero potuto più scegliere il lavoro perchè gli sarebbe stato assegnato da un'intelligenza artificiale? E che, se avessero rifiutato, sarebbe scattato un sistema sanzionatorio perchè il loro lavoro serve alla "famiglia" e al "paese", senza portare vere e proprie proposte concrete per migliorare la condizione lavorativa? 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Come dicevi alla civiltà da fastidio gente come noi poi il web essendo gestito da gente che non vuole fare sapere il bene ti riempie di critiche assurde forse sono pagati per farlo... Ma io ho ascoltato le tue parole e sono un miglioramento una trasformazione in bene di cio che siamo oggi
Ti seguo da un po' e ti stimo molto. Tuttavia qui non sei convincente. 1) è vero che alla nascita ogni italiano eredita 30.000 (non 130.000) € di debiti. Ma contemporaneamente eredita le infrastrutture, la scuola, il tessuto sociale acquistato (in parte) con quel denaro. Il debito (a differenza della salute, dell'istruzione, della cultura, ecc.) non lo seguirà se decidesse di lasciare il paese o se diventasse (di fatto) apolide. Se egli dovesse decidere di non far parte del tessuto sociale e produttivo di questo mondo, non pagherà le tasse con cui sono state finanziate la sua difesa, istruzione, sanità. D'altronde lui porterà via un pezzo dell'ospedale dove è nato, della legge che lo ha difeso, della scuola in cui è stato istruito quando anche quando, per ragioni anagrafiche, non poteva esprimere alcun consenso. La società che ha investito su di lui, non gli chiederà nulla in cambio quando deciderà di vivere al di fuori delle regole, in un altro paese o sulla panchina del parco. 2) secondo te, lo stato minimo dovrebbe solo fissare le regole necessarie per difendere la persona e la sua proprietà. Tuttavia appare evidente che questi sono concetti generalissimi. In che rapporto sono il diritto alla vita con quello alla proprietà? Posso uccidere chi sta rubando in casa mia? posso ferirlo? posso insultarlo? Cosa mi succede se uccido qualcuno per errore? chi valuterà l'errore? Chi definisce gli interessi funzionali alla difesa della proprietà/vita/esistenza. In base a cosa questo dovrà avvenire? Chi decide quale libertà è sopprimibile in virtù di quale autorità? Chi elegge il sovrano che stabilisce queste regole? Le regole che difendono il sovrano sono legittime? e quelle che difendono la sua autonomia? continuando per questa strada si arriva ad una tirannide assoluta. 3) sostieni che la forza dev'essere delegata ad organizzazioni che la debbano usare per difendere i propri consociati. E chi impedirà che queste organizzazioni usino la forza per opprimere i consociati delle altre organizzazioni? E chi impedirà alle organizzazioni di usare la forza per opprimere i propri consociati? Lo stato minimo? leggi vuote? Dio? 4) E' vero che le armate nel '900 hanno ucciso milioni di uomini. Ma nel '600, l'assenza di un potere apicale ha fatto lo stesso numero di morti... in un Europa composta da una frazione degli abitanti (Benchè sembri paradossale, si stima che l'aspettativa di vita si sia dimezzata a causa delle morti dirette ed indirette dovute alle guerre). L'assenza di uno stato non è solo l'assenza di un esercito. Ma è anche l'assenza di infrastrutture, di sanità, di giustizia, di umanità che gli eserciti sono posti a difendere. praticamente, vedo una utopia estrema. Ognuna delle proposte avanzate prescinde da due concetti: 1) l'essere umano tende sempre a usare male il potere. Rimuovere i potenti non significa rimuovere il potere che invece resta o in capo ad un altro potente oppure si diffonde nelle mani di una folla disordinata; senza filtro. Siccome il presupposto del tuo ragionamento è la scarsa fiducia nella folla, qui vedo una grave contraddizione. 2) lo stato democratico è l'unica istituzione che posso sperare tenga conto dei miei interessi sociali, non solo perché voto ma perché vi partecipo. In italia un lavoratore su 10 è del comparto pubblico (insegnante, poliziotto, magistrato, politico, ecc.) ed ognuno di loro esercita giornalmente una piccolissima frazione di potere interpretativo. L'insegnante spiegherà si ai suoi discenti la storia di un testo che gli sarà stato imposto ma lo farà con i suoi accenti e le sue idee. Il poliziotto arresterà si chi commette un reato definito da altri ma perseguirà con maggior impegno i reati che riterrà più aberranti. Il giudice condannerà si in base alle leggi del legislatore ma le interpreterà secondo la sua morale. L'amministratore dovrà si rispettare un mandato elettorale ma lo farà stabilendo le sue priorità... Insomma, in un'organizzazione complessa il potere politico è solo una parte del vero potere. A prescindere dalla retorica antifascista, anche le più grosse dittature del '900 non erano libere di applicare un potere assoluto perché Stalin, Hitler, Mussolini, Mao, Pol Pot, non erano soli ma dovevano affidarsi di collaboratori corrotti (o liberi).
@Niente Per quanto riguarda la sanità e l'istruzione credo che Fabrizio intendesse che dobbiamo pagare le tasse in quanto cittadini di uno stato. Al giorno d'oggi la sanità e l'istruzione sono accessibili a tutti, cosa che non sarebbe possibile in un fantomatico mondo anarchico.
Parlo da anarchico: se la costituzione fosse imparatacome l'avemarija o il paternoster, avremmo tutti un pezzo del nostro cuore nel nostro paese. Non dico che l?anarchia sia buona o cattiva filosofia, dico solo che la nostra costutuzione è ancora in vigore è perchè ci lascia liberi di fare quello che vogliamo. Tendiamo a criticare la nostra carta costituzionale perchè non comprendiamo a fondo che è un accordo tra padri costituenti che credevano nel futuro. La cultura odierna IMPONE di fare proseliti, tipo questa vetrina privata e gigantesca che è TH-cam.
01:00 oddio, però se applichi al comunismo il "se non ha mai funzionato, allora vuol dire che un motivo c'è"...allora dovresti applicarlo anche all'anarchismo E ciò detto da una a cui il comunismo..non piace
In realtà qua lui parla senza sapere, c'è una quantità così vasta di errori sia storici che teorici che un unico post per elencarli tutti sarebbe insufficiente. Ad ogni modo, il socialismo il controllo da parte dei lavoratori dei mezzi di produzione (campi, fabbriche, officine ecc... ovvero la proprietà PRIVATA) per soddisfare le necessità individuali e comunitarie, non solo per mangiare, ma anche per divertirsi e intrattenersi (chitarra, colori, macchina, casa, libri ecc... ovvero la proprietà PERSONALE). Dunque questo è il socialismo, il controllo da parte dei lavoratori dei mezzi di produzione; esso può tuttavia essere sia autoritario e centralizzato sotto il controllo dello stato (e qui si collocano Marx, Engels, Lenin, Stalin ecc...), sia libertario (cioè opposto allo stato - se è conservatore il libertarismo sarà favorevole alla proprietà privata e si chiamerà LIBERISMO se ritiene che lo stato debba solo assicurare la proprietà privata, mentre si chiamerà LIBERALISMO se ritiene che lo stato debba anche porre dei regolamenti, tra i pensatori liberali troviamo il famoso Adam Smith -), gli anarchici (quelli veri, non quelli descritti in questo video) sono appunto chiamati anche SOCIALISTI LIBERTARI, poiché ritengono che i lavoratori avere il controllo sui mezzi di produzione ma senza formare uno stato gerarchico formando una CONFEDERAZIONE DEMOCRATICA. Se sei interessato ad approfondire l'argomento ti suggerisco la lettura specialmente di Murray Bookchin oppure, più sbrigativo, se se abbastanza pratico con l'inglese ti consiglio la visione di questo video th-cam.com/video/A75IOK1zLvk/w-d-xo.html. Spero di non averti tediato, mi scuserai il lungo commento ma è davvero il massimo del riassunto che sono riuscito a fare. Ciao! :D
@@vorkutaofficer1788 assolutamente sì, ma qui non si parla di Unione Sovietica, ma di metodo, Marx era per la dittatura del proletariato (lo stato sarebbe stato dissolto in seguito) ed è stata proprio questa sua svolta autoritaria che ha condotto poi allo scontro con Proudhon e Bakunin (anarchici)
@@vorkutaofficer1788 certamente, ma nell'idea di Marx è una dittatura di classe sopra la classe subordinata del sottoproletariato. Tralasciando tutto ciò, io volevo semplicemente rispondere brevemente alla tua domanda, se poi sei interessato ad approfondire ancora di più la questione che vedo ti preme moltissimo puoi leggerti "scritto contro Marx" di Bakunin
anarchia nonmp in modello di società". Mentre quelle altre invece prendono spunto dal marxismo anzi c"e"una distorsione del pensiero stesso. La cosa straordinaria dell"anarchia, e"l"autogestione dei popoli., ma connessi. Ecco l"internazionalismo Anarchico può"essere fascista perche"costringe
Chi fosse interessato può trovare sul nostro canale alcuni brevi video che spiegano i principi e la pratica dell'anarcocapitalismo in modo chiaro e semplice :)
Guarda, ti consiglio di informarti per conto tuo! Perché in questo podcast oltre a esserci delle inesattezze storiche clamorose, manca proprio la base dell'argomento di cui si parla. Contenuto veramente scadente
@@dimitrifogolin Ho studiato i movimenti anarchici nel mio percorso universitario, sinceramente mettermi qui a fare il pippottone su tutti gli errori presenti in questo video mi sembrerebbe nuovamente non utile per te. Piuttosto approfondisci da solo e vedrai che questi errori storici grossolani ( non so se siano commessi in buona fede o meno e non mi interessa) ti si paleseranno davanti! Ti consiglio una buona lettura : La morale anarchica di Petr Kropotkin.
@@DailyCogito più che non all'altezza io direi che sei intellettualmente disonesto. oltre che un enciclopedia di qualunquismo e banalità. ma sopratutto ti arroghi il diritto di dire che cosa vuol dire "essere anarchico oggi" senza citare neanche di passaggio l'anarchia sociale, se non per denigrarla. quindi di fatto non parli di anarchia e neanche di anarchismo individualista, ma bensì di liberismo. cioè di sfrenato capitalismo. e infatti alla fine chiedi pure i soldi per tante perle di saggezza... un sistema economico basato sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura è antitetico a un sistema sociale come l'anarchia. la tua libertà esiste sulla pelle di milioni di persone che vivono in modo atroce, perché tu possa essere "libero" di fare il blogger nella tua ricca e ovattata realtà borghese... non mi ripeto penso che il commento in alto di DEMENZAHC sia perfetto ed esaustivo nel puntualizzare il perché. ciò che dimostra la disonestà è che rispondi piccato ad un commento che dice che non sei all'altezza, ma non rispondi al commento di Demenzahc, che sta lì da quasi un anno, e che pacatamente ti ha posto degli appunti che aprirebbero un bel dibattito sull'anarchia. suppongo che uno che si spaccia per filosofo non ha interesse che si apra una discussione che non può sostenere.
A chi parla mancano le basi sulla legittimazione del potere, sulla storia dello Stato moderno e delle Costituzioni, sul principio gerarchico, non conosce minimamente la Costituzione italiana né la separazione dei poteri tradizionali, la maggior parte di ciò che dice non ha nulla a che fare con la realtà. Nei primi 3 minuti spiega i concetti base su cui si basa l'anarchismo e sono perfettamente coincidenti con gli obiettivi della Costituzione, poi parla di "potere monopolistico dello Stato" (minuto 3.30) e già sbaglia concettualmente, perché lo Stato ha il monopolio del potere politico E BASTA, gli altri due poteri sociali, il potere economico e il potere culturale, sono poteri diffusi, inoltre i tre non possono autoalimentarsi a vicenda, fino a qui sembra già che a chi parla manchino le basi, probabilmente non ha studiato Weber. L'autodeterminazione è proprio uno dei Diritti garantiti dalla Costituzione e quindi dallo Stato, mi sa che non l'ha letta. In Italia non si può "recedere dal contratto" (rinunciare alla cittadinanza) se non se ne ha un'altra, non si può diventare apolidi. Non c'è bisogno che ogni cittadino firmi alcun contratto perché lo Stato-Apparato ha il potere d'imperio, inoltre bisogna sempre tornare a Weber e alla legittimazione del potere, fino ad oggi l'unica legittimazione accettabile è quella razionale-legale ed è il motivo per cui lo Stato non ha necessità di usare sempre la forza affinché i cittadini rispettino le sue disposizioni. La Costituzione non è un semplice contratto ma il fondamento su cui si basa il convivere della società italiana, è stato dato il consenso attraverso il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 a suffragio universale, la maggioranza ha deciso come succede in tutte le democrazie. La Costituzione non è un'entità monolitica, può essere modificata (seguendo degli iter particolari tali a garantire i Diritti da essa sanciti) e quindi restare valida per le generazioni a venire, perché calibrata sui loro bisogni. La Costituzione non "comanda" nessuno, semmai cerca di non far andare in contrasto i poteri tradizionali e di evitare che i poteri sociali si autoalimentino, impedendo quindi che si concentri un potere realmente monopolistico in una ristretta minoranza. La Costituzione spinge il più possibile affinché le persone possano pensare con la propria testa, inoltre il governo (anzi i governi) è subordinato a essa, mancano proprio le basi.
Votare significa esercitare i propri diritti politici partecipando al potere del popolo, non di certo scegliere tra un parlamentare meno peggio dell'altro, cosa che in Italia, come avrai capito, non esiste
"Idee liberali-libertarie di tipo anarco-capitalista, qualora applicate al mondo reale della politica, produrrebbero tali forme di tirannia e oppressione come se ne sono viste poche nella storia dell'umanità" - Noam Chomsky
Se c'è il capitalismo senza governo non devono neanche perdere tempo a rincoglionirci con la televisione,
cominciano subito col microchip.
Il problema si pone quando metti in mezzo il capitalismo con l'anarchia, (o qualsiasi altra cosa, l'anarchia è semplicemente la libertà di un individuo, ciò si ferma nella libertà dell'altro) se un governo diventasse semplicemente anarchico, non ci sarebbero più istituzioni di potere e il problema della tirannia e oppressioni si risolverebbe. Tenendo il capitalismo dentro un governo anarchico quest'ultimo non sarà più anarchico ma capitalista, essendo i soldi, una forma di potere.
@@kappa5043 anche perché l'anarchia-capitalista punta a distruggere lo stato e tutte le classi sociali tranne quella dell'imprenditore e del lavoratore che viene schiavizzato
Un governo anarchico non può esistere e l'anarco---capitalismo è soltanto un mostri mitologico partorito dalla mente deviata di capitalisti falliti
Sei un grande condivido in pieno!
Che belli che erano questi vecchi podcast! Semplici, ritmati, pacati, sinceri.
Mio dio, anche anarchico sei, le hai tutte
Spooner è un mito spaziale!!!!!!!
Grazie 🙏
Questo podcast è sinceramente scadente da un punto di vista storico.
A parte il fatto di inserire nella bibliografia solamente un certo tipo di "anarchismo", che poi più propriamente sarebbe l'anarco-capitalismo o libertarianismo di stampo americano e non l'anarco-individualismo classico (perché qui bisognerebbe scomodare Striner), io non riesco a capire come si possa arrivare a dire che esistono, ad esempio, un anarchismo marxista ed uno fascista, senza spiegare neanche cosa i termini significhino.
Esistono ovviamente delle forme di anarchismo particolari, ma andrebbero spiegate facendo riferimento alle esperienze storiche concrete. L'anarchismo "marxista" in sé è contradditorio, dato che anarchici e marxisti non avevano la stessa visione del mondo, sebbene condividessero i fini. I marxisti ritenevano che si dovesse combattere il capitalismo anche facendo uso dello Stato e dunque dell'autorità insita in esso, mentre gli anarchici hanno espresso sempre posizioni contrarie all'utilizzo di ogni potere politico nella lotta al capitalismo.
L'anarco fascismo non esiste, a meno che non si faccia storicamente riferimento a quelle esperienze facenti parte della galassia interventista italiana in cui anarchici, sindacalisti, socialisti rivoluzionari e alcuni pre-fascisti si unirono nell'esperienza dei Fasci che poi portò alla formazione del fascismo vero e proprio. O se proprio si vuole, si può fare riferimento ad esperienze europee ultraminoritarie degli ultimi decenni in cui elementi di destra sociale hanno fatto propria una certa estetica antagonista, e qui il riferimento è all'anarco-nazionalismo e all'autonomia nazionalista, ma non credo siano così conosciute a livello mainstream.
Mi si perdoni l'eurocentrismo, ma un video in lingua italiana che parla di anarchismo e non cita le esperienze europee ed i relativi pensatori di riferimento(un banalissimo Bakunin che si può trovare su un qualsiasi testo di storia delle superiori, ma restando in campo italiano i nomi sono molteplici, a partire da Malatesta) mi risulta molto debole, e a voler essere cattivo anche un po' in malafede per confondere le idee sui molteplici significati del termine anarchismo.
L'anarchia propriamente intesa si basa sulla distruzione principalmente dei poteri economico e politico, quindi in una visione che sia contraria al Capitale e allo Stato. Ovviamente questo non esaurisce l'anarchismo, che si basa sulla lotta e destituzione di ogni forma di potere, tant'è che all'interno dell'anarchismo sono confluite le questioni più disparate (anti-sessismo, anti-specismo, teoria queer, transumanesimo ecc).
Non credo si troveranno mai anarchici che siano favorevoli ad un assoggettamento ad una autorità, anche se questo assoggettamento è "volontario".
Le cose sono due:
-Sei in buonafede, e dunque ignori non scientemente che esista tutto un filone di anarchismo che con il liberalismo(perché alla fine l'anarcocapitalismo non è altro che liberalismo portato alle estreme conseguenze) non ha mai avuto nulla a che fare
-Sei in malafede, ed hai evitato scientemente di parlare dell'anarchismo sociale e delle sue ramificazioni che si sono sviluppate a partire dalla I internazionale dei lavoratori in poi.
Tutta la parte iniziale mi sembra riprenda proprio le argomentazioni tipiche degli an-cap come volontarismo e critica al contratto sociale...
Io (da profano) sono dalla tua parte per alcune cose. È vero che dal punto di vista storico non è esattamente ben fatto e concordo sul fatto che l'anarco fascismo sia veramente una cosa molto strana già solo per il fatto che, il fascismo era solamente una macchina di potere. Soffermarsi sul significato della parola fascismo vuol dire vedere quando mussolini era in difficoltà e, di conseguenza, correva a cambiare la propria linea di pensiero per prendereil maggior numero di consensi possibili. Invece penso che esista eccome la linea di pensiero anarco marxista. Anche se non erano mai dalla stessa parte, come hai detto tu stesso anarchismo e marxismo hanno gli stessi fini. Per concludere questa breve risposta, io (ripeto da profano) ritengo che questo sia un podcast di qualità discreta, non c'è male anche se andrebbero analizzati molto più a fondo molti argomebti importanti, ma è un podcast appunto. Chiunque come me o te voglia perbene analizzare questi argomenti deve per forza prendere un libro in mano e poi farsi un mazzo così. Tu probabilmente l'hai fatto a giudicare dalla risposta ben articolata che hai dato. Io invece a 14 anni nonne ho ancora avuto l'occasione e temo che già sia tardi per un liceale che dovrebbe cominciare ad affacciarsi al mondo del lavoro disconoscere questi importantissimi argomenti. Certamente però questo podcast e la tua risposta mi sono stati di enor.e stimolo e quindi ringrazio rick dufer ma soprattutto ringrazio te. Quello che ho letto in questa tua risposta mi ha fatto sicuramente venir voglia di studiare veramente. Magari dessero questi stimoli nelle nostre scuole!
@@skeletrin0433 ciao, perdonami per questa risposta così tardiva.
Sono molto contento che quanto ho scritto ti sia servito da stimolo e spero tu abbia continuato il tuo percorso di studio.
A 14 anni io ne sapevo meno di quanto probabilmente ne sai tu ora, e certi problemi non avevo ancora iniziato a pormeli, quindi fidati se ti dico che sei in tempo :)
Non io ben capito cosa intendi dire sul fascismo, mentre su anarchismo e marxismo come amici-nemici ci sono tante letture e ci sarebbe davvero tanto da dire (ma me la risparmio).
Se può esserti utile, la sezione italiana di Marxist Internet Archive ha una pagina Studenti con una serie di testi base (perlopiù di marxisti, ma non solo). In generale spulciare il sito può darti davvero tanti spunti.
Inoltre in rete si trova anche l'opera completa di Cole intitolata "Storia del pensiero socialista", sono tanti libroni ma serve a capire da dove nascono determinate ideologie.
Spero di esserti stato utile, un saluto
Sei un degrado per la societa siamo tutti fratelli in questo mondo e tu sei vittima di questo sistema non perche non hai studiato anzi... Ma perché critiche su l'amore pace e fratellanza che questo individuo ti vuol far scoprire diventa saggio!
No lezzionato
hai mai letto uno che sia un testo sull'anarchia?
Bellissimo video
3:15 Esattamente la cosa più importante, l'unica cosa a cui do realmente importanza. Se c'è questa, c'è benessere
Nel 2023 ci saranno le elezioni
l'unico partito votabile e FDI
@@lorenzodiambra5210 ahaha che troll
Quoto
@@lorenzodiambra5210 Quello che ha presentato il programma di Tremonti? Dove si proponeva che i giovani non avrebbero potuto più scegliere il lavoro perchè gli sarebbe stato assegnato da un'intelligenza artificiale? E che, se avessero rifiutato, sarebbe scattato un sistema sanzionatorio perchè il loro lavoro serve alla "famiglia" e al "paese", senza portare vere e proprie proposte concrete per migliorare la condizione lavorativa?
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Come dicevi alla civiltà da fastidio gente come noi poi il web essendo gestito da gente che non vuole fare sapere il bene ti riempie di critiche assurde forse sono pagati per farlo... Ma io ho ascoltato le tue parole e sono un miglioramento una trasformazione in bene di cio che siamo oggi
Musical tribute to Bruno Filippi "La federazione del dolore" 1919 th-cam.com/video/qPhqGdG0IBU/w-d-xo.html
Meraviglioso. Me lo riascolto regolarmente....
Studia anche, così capisci tutte le cazzate che ha detto
Ciao Ric! Ci puoi dare qualche input sul web sull'anarchia di stampo fascista? Grazie!
... lungi da me essere simpatizzante 🤭. Chiedo x un amico.
Non possiamo che essere pienamente d'accordo
Ti seguo da un po' e ti stimo molto. Tuttavia qui non sei convincente.
1) è vero che alla nascita ogni italiano eredita 30.000 (non 130.000) € di debiti. Ma contemporaneamente eredita le infrastrutture, la scuola, il tessuto sociale acquistato (in parte) con quel denaro. Il debito (a differenza della salute, dell'istruzione, della cultura, ecc.) non lo seguirà se decidesse di lasciare il paese o se diventasse (di fatto) apolide. Se egli dovesse decidere di non far parte del tessuto sociale e produttivo di questo mondo, non pagherà le tasse con cui sono state finanziate la sua difesa, istruzione, sanità. D'altronde lui porterà via un pezzo dell'ospedale dove è nato, della legge che lo ha difeso, della scuola in cui è stato istruito quando anche quando, per ragioni anagrafiche, non poteva esprimere alcun consenso. La società che ha investito su di lui, non gli chiederà nulla in cambio quando deciderà di vivere al di fuori delle regole, in un altro paese o sulla panchina del parco.
2) secondo te, lo stato minimo dovrebbe solo fissare le regole necessarie per difendere la persona e la sua proprietà. Tuttavia appare evidente che questi sono concetti generalissimi. In che rapporto sono il diritto alla vita con quello alla proprietà? Posso uccidere chi sta rubando in casa mia? posso ferirlo? posso insultarlo? Cosa mi succede se uccido qualcuno per errore? chi valuterà l'errore? Chi definisce gli interessi funzionali alla difesa della proprietà/vita/esistenza. In base a cosa questo dovrà avvenire? Chi decide quale libertà è sopprimibile in virtù di quale autorità? Chi elegge il sovrano che stabilisce queste regole? Le regole che difendono il sovrano sono legittime? e quelle che difendono la sua autonomia? continuando per questa strada si arriva ad una tirannide assoluta.
3) sostieni che la forza dev'essere delegata ad organizzazioni che la debbano usare per difendere i propri consociati. E chi impedirà che queste organizzazioni usino la forza per opprimere i consociati delle altre organizzazioni? E chi impedirà alle organizzazioni di usare la forza per opprimere i propri consociati? Lo stato minimo? leggi vuote? Dio?
4) E' vero che le armate nel '900 hanno ucciso milioni di uomini. Ma nel '600, l'assenza di un potere apicale ha fatto lo stesso numero di morti... in un Europa composta da una frazione degli abitanti (Benchè sembri paradossale, si stima che l'aspettativa di vita si sia dimezzata a causa delle morti dirette ed indirette dovute alle guerre). L'assenza di uno stato non è solo l'assenza di un esercito. Ma è anche l'assenza di infrastrutture, di sanità, di giustizia, di umanità che gli eserciti sono posti a difendere.
praticamente, vedo una utopia estrema. Ognuna delle proposte avanzate prescinde da due concetti:
1) l'essere umano tende sempre a usare male il potere. Rimuovere i potenti non significa rimuovere il potere che invece resta o in capo ad un altro potente oppure si diffonde nelle mani di una folla disordinata; senza filtro. Siccome il presupposto del tuo ragionamento è la scarsa fiducia nella folla, qui vedo una grave contraddizione.
2) lo stato democratico è l'unica istituzione che posso sperare tenga conto dei miei interessi sociali, non solo perché voto ma perché vi partecipo. In italia un lavoratore su 10 è del comparto pubblico (insegnante, poliziotto, magistrato, politico, ecc.) ed ognuno di loro esercita giornalmente una piccolissima frazione di potere interpretativo. L'insegnante spiegherà si ai suoi discenti la storia di un testo che gli sarà stato imposto ma lo farà con i suoi accenti e le sue idee. Il poliziotto arresterà si chi commette un reato definito da altri ma perseguirà con maggior impegno i reati che riterrà più aberranti. Il giudice condannerà si in base alle leggi del legislatore ma le interpreterà secondo la sua morale. L'amministratore dovrà si rispettare un mandato elettorale ma lo farà stabilendo le sue priorità... Insomma, in un'organizzazione complessa il potere politico è solo una parte del vero potere. A prescindere dalla retorica antifascista, anche le più grosse dittature del '900 non erano libere di applicare un potere assoluto perché Stalin, Hitler, Mussolini, Mao, Pol Pot, non erano soli ma dovevano affidarsi di collaboratori corrotti (o liberi).
@Niente Per quanto riguarda la sanità e l'istruzione credo che Fabrizio intendesse che dobbiamo pagare le tasse in quanto cittadini di uno stato. Al giorno d'oggi la sanità e l'istruzione sono accessibili a tutti, cosa che non sarebbe possibile in un fantomatico mondo anarchico.
Se c'è l'anarchia gli ospedali sono gratis
Sull anarchia i medici li paghiamo con quello che gli serve 🪵🍖👔🗿🏫
10.40-11.30 se nessuno ha il diritto di togliermi la vita, certo..dunque se ci provano ho io il diritto di difendermi?
Parlo da anarchico: se la costituzione fosse imparatacome l'avemarija o il paternoster, avremmo tutti un pezzo del nostro cuore nel nostro paese. Non dico che l?anarchia sia buona o cattiva filosofia, dico solo che la nostra costutuzione è ancora in vigore è perchè ci lascia liberi di fare quello che vogliamo. Tendiamo a criticare la nostra carta costituzionale perchè non comprendiamo a fondo che è un accordo tra padri costituenti che credevano nel futuro. La cultura odierna IMPONE di fare proseliti, tipo questa vetrina privata e gigantesca che è TH-cam.
01:00 oddio, però se applichi al comunismo il "se non ha mai funzionato, allora vuol dire che un motivo c'è"...allora dovresti applicarlo anche all'anarchismo
E ciò detto da una a cui il comunismo..non piace
Ma scusami Rick DuFer quale connubio ci può essere tra socialismo e anarchia?
In realtà qua lui parla senza sapere, c'è una quantità così vasta di errori sia storici che teorici che un unico post per elencarli tutti sarebbe insufficiente. Ad ogni modo, il socialismo il controllo da parte dei lavoratori dei mezzi di produzione (campi, fabbriche, officine ecc... ovvero la proprietà PRIVATA) per soddisfare le necessità individuali e comunitarie, non solo per mangiare, ma anche per divertirsi e intrattenersi (chitarra, colori, macchina, casa, libri ecc... ovvero la proprietà PERSONALE). Dunque questo è il socialismo, il controllo da parte dei lavoratori dei mezzi di produzione; esso può tuttavia essere sia autoritario e centralizzato sotto il controllo dello stato (e qui si collocano Marx, Engels, Lenin, Stalin ecc...), sia libertario (cioè opposto allo stato - se è conservatore il libertarismo sarà favorevole alla proprietà privata e si chiamerà LIBERISMO se ritiene che lo stato debba solo assicurare la proprietà privata, mentre si chiamerà LIBERALISMO se ritiene che lo stato debba anche porre dei regolamenti, tra i pensatori liberali troviamo il famoso Adam Smith -), gli anarchici (quelli veri, non quelli descritti in questo video) sono appunto chiamati anche SOCIALISTI LIBERTARI, poiché ritengono che i lavoratori avere il controllo sui mezzi di produzione ma senza formare uno stato gerarchico formando una CONFEDERAZIONE DEMOCRATICA. Se sei interessato ad approfondire l'argomento ti suggerisco la lettura specialmente di Murray Bookchin oppure, più sbrigativo, se se abbastanza pratico con l'inglese ti consiglio la visione di questo video th-cam.com/video/A75IOK1zLvk/w-d-xo.html.
Spero di non averti tediato, mi scuserai il lungo commento ma è davvero il massimo del riassunto che sono riuscito a fare. Ciao! :D
@@alvisepernechele373 veramente Marx era contro il dirigismo statalista sovietivo
@@vorkutaofficer1788 assolutamente sì, ma qui non si parla di Unione Sovietica, ma di metodo, Marx era per la dittatura del proletariato (lo stato sarebbe stato dissolto in seguito) ed è stata proprio questa sua svolta autoritaria che ha condotto poi allo scontro con Proudhon e Bakunin (anarchici)
@@alvisepernechele373 ma Marx col termine "dittatura del proletariato" intendevo una dittatura di classe, non policica
@@vorkutaofficer1788 certamente, ma nell'idea di Marx è una dittatura di classe sopra la classe subordinata del sottoproletariato. Tralasciando tutto ciò, io volevo semplicemente rispondere brevemente alla tua domanda, se poi sei interessato ad approfondire ancora di più la questione che vedo ti preme moltissimo puoi leggerti "scritto contro Marx" di Bakunin
W la liberta'......👍✌
anarchia nonmp in modello di società".
Mentre quelle altre invece prendono spunto dal marxismo anzi c"e"una distorsione del pensiero stesso. La cosa straordinaria dell"anarchia, e"l"autogestione dei popoli., ma connessi.
Ecco l"internazionalismo Anarchico può"essere fascista perche"costringe
Chi fosse interessato può trovare sul nostro canale alcuni brevi video che spiegano i principi e la pratica dell'anarcocapitalismo in modo chiaro e semplice :)
Questo podcast è sinceramente uno dei migliori in assoluto.
Guarda, ti consiglio di informarti per conto tuo! Perché in questo podcast oltre a esserci delle inesattezze storiche clamorose, manca proprio la base dell'argomento di cui si parla. Contenuto veramente scadente
@@samuelelamperti9232 mi pare ovvio che io cerchi informazioni per conto mio. Devi essere più specifico, meno generico e banale.
@@dimitrifogolin Ho studiato i movimenti anarchici nel mio percorso universitario, sinceramente mettermi qui a fare il pippottone su tutti gli errori presenti in questo video mi sembrerebbe nuovamente non utile per te. Piuttosto approfondisci da solo e vedrai che questi errori storici grossolani ( non so se siano commessi in buona fede o meno e non mi interessa) ti si paleseranno davanti! Ti consiglio una buona lettura : La morale anarchica di Petr Kropotkin.
Mi sbaglierò,ma visto la scarsa fiducia, soprattutto dei giovani verso la politica,
Credo che a breve l' anarchia trionferà.
Rick, ti amo.
Per aver detto un mare di cazzate? Onesto.
Lascia perdere, non sei all'altezza.
Beh, ora che me l'hai detto tu temo di dovermi arrendere.
@@DailyCogito più che non all'altezza io direi che sei intellettualmente disonesto. oltre che un enciclopedia di qualunquismo e banalità. ma sopratutto ti arroghi il diritto di dire che cosa vuol dire "essere anarchico oggi" senza citare neanche di passaggio l'anarchia sociale, se non per denigrarla. quindi di fatto non parli di anarchia e neanche di anarchismo individualista, ma bensì di liberismo. cioè di sfrenato capitalismo. e infatti alla fine chiedi pure i soldi per tante perle di saggezza... un sistema economico basato sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura è antitetico a un sistema sociale come l'anarchia. la tua libertà esiste sulla pelle di milioni di persone che vivono in modo atroce, perché tu possa essere "libero" di fare il blogger nella tua ricca e ovattata realtà borghese... non mi ripeto penso che il commento in alto di DEMENZAHC sia perfetto ed esaustivo nel puntualizzare il perché. ciò che dimostra la disonestà è che rispondi piccato ad un commento che dice che non sei all'altezza, ma non rispondi al commento di Demenzahc, che sta lì da quasi un anno, e che pacatamente ti ha posto degli appunti che aprirebbero un bel dibattito sull'anarchia. suppongo che uno che si spaccia per filosofo non ha interesse che si apra una discussione che non può sostenere.
Non ho mai ascoltato nulla di più banale.
su su! pensaci bene...qualcosa di più banale in tutta la tua vita, avrai ascoltato?..noo?? :( :)
A chi parla mancano le basi sulla legittimazione del potere, sulla storia dello Stato moderno e delle Costituzioni, sul principio gerarchico, non conosce minimamente la Costituzione italiana né la separazione dei poteri tradizionali, la maggior parte di ciò che dice non ha nulla a che fare con la realtà.
Nei primi 3 minuti spiega i concetti base su cui si basa l'anarchismo e sono perfettamente coincidenti con gli obiettivi della Costituzione, poi parla di "potere monopolistico dello Stato" (minuto 3.30) e già sbaglia concettualmente, perché lo Stato ha il monopolio del potere politico E BASTA, gli altri due poteri sociali, il potere economico e il potere culturale, sono poteri diffusi, inoltre i tre non possono autoalimentarsi a vicenda, fino a qui sembra già che a chi parla manchino le basi, probabilmente non ha studiato Weber.
L'autodeterminazione è proprio uno dei Diritti garantiti dalla Costituzione e quindi dallo Stato, mi sa che non l'ha letta.
In Italia non si può "recedere dal contratto" (rinunciare alla cittadinanza) se non se ne ha un'altra, non si può diventare apolidi. Non c'è bisogno che ogni cittadino firmi alcun contratto perché lo Stato-Apparato ha il potere d'imperio, inoltre bisogna sempre tornare a Weber e alla legittimazione del potere, fino ad oggi l'unica legittimazione accettabile è quella razionale-legale ed è il motivo per cui lo Stato non ha necessità di usare sempre la forza affinché i cittadini rispettino le sue disposizioni.
La Costituzione non è un semplice contratto ma il fondamento su cui si basa il convivere della società italiana, è stato dato il consenso attraverso il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 a suffragio universale, la maggioranza ha deciso come succede in tutte le democrazie.
La Costituzione non è un'entità monolitica, può essere modificata (seguendo degli iter particolari tali a garantire i Diritti da essa sanciti) e quindi restare valida per le generazioni a venire, perché calibrata sui loro bisogni.
La Costituzione non "comanda" nessuno, semmai cerca di non far andare in contrasto i poteri tradizionali e di evitare che i poteri sociali si autoalimentino, impedendo quindi che si concentri un potere realmente monopolistico in una ristretta minoranza.
La Costituzione spinge il più possibile affinché le persone possano pensare con la propria testa, inoltre il governo (anzi i governi) è subordinato a essa, mancano proprio le basi.
Lascia perdere l anarchia amico che non hai le idee chiare per carità
Anche se siamo anarchici dobbiamo votare.
se non votiamo adesso invece del capitalismo avremo la monarchia.
Dobbiamo votare
Quando arriverà l'anarchia non voteremo piu
Non sei anarchico sei democratico
Votare significa esercitare i propri diritti politici partecipando al potere del popolo, non di certo scegliere tra un parlamentare meno peggio dell'altro, cosa che in Italia, come avrai capito, non esiste
si la MONA archia mi sa che nessuno capisca cosa vuol dire , anarchia , e cosa vuol dire essere libero e responsabile
Paro paro la mia ideologia
studia