Verissimo, Fantastico e' il sostantivo qualificativo giusto. Il commento sembra scritto proprio Da Isaac Asimov, grande scrittore di fantascienza, ma in un raro momento di ebbrezza .
Nella prima parte del Doc. si parla delle somiglianze, delle differenze tra Gramsci e Togliatti che fra l’altro da giovani erano veramente amici(già prima dell’esperienza giornalistica in “Ordine Nuovo”). Togliatti “non mosse un dito” per Gramsci,forse il genovese aveva già vinto nel P.C.I. perché meno sognatore più equilibrato,zelante e realista...così si conquisto’ la fedeltà a Stalin. “Il Migliore” fu’,comunque,davvero bravo...fino alla fine.
Ottimo e Abbondante; come diceva Alberto Sordi descrivendo al generale il rancio dei soldati che faceva schifo. Ottimo (e Abbondante) dice Albertone nostro di questo documentario per analfabeti .
Togliatti considerava Chruschiev un chiaccherone; e il suo "discorso segreto" goffo e manchevole. Sapeva che in quel modo avrebbe solo fatto scoppiare controrivoluzioni nei paesi dell'Est. Ma che non incideva sulle radici dello stalinismo; riducendolo al "culto della personalita'". E spresse questo nell'articolo su: Tempi Moderni. Il suo modello era la Chiesa Cattolica che sapeva correggere i suoi orrendi crimini storici di massa ( pensate al genocidio dei Catari; al macello dei Valdesi ), superandoli nel tempo - e mantenendo la sua ispirazione originaria.
@@Simplebutnotsimpler Balle, avevano molto in comune. La teoria marxista esita necessariamente in una fase dittatoriale in cui le libertà individuali sono compromesse, lo dice Marx stesso nel Manifesto.
@@TueLesPigeons Il maoismo ha fondato la Cina moderna dopo il secolo delle umiliazioni e la guerra dell'oppio vinta dai colonialisti angloamericani che imponeva alla Cina di produrre la droga per l' esportazione e di legalizzarne il consumo interno. Per questo il padre di Roosevelt predidente divenne l'americano piu' ricco. Per questo Mao e' celebrato da un miliardo e mezzo di cinesi e il suo ritratto campeggia su Tien Amien
È interessante come documentario ma manca che si parli delle foibe e della lettera che Togliatti scrisse a Tito. Mi aspettavo anche almeno una citazione su "Il redivivo tiburtino"
Il Partito Comunista d'Italia (Sezione Italiana dell' Internazionale Comunista- o Terza Inrernazionale)) fu fondato a Livorno (per i curatori dii Storia Festival: cittadina della Toscana, in Italia) il 31 Gennaio 1921. Lo possono comodamente anche accertare su " Dalla Preistoria ad Oggi", corso di storia per gli Istituti Tecnici, di Giorgio Spini .
Non tentenna. Ma un cauto che doveva inquadrare tutte le immense incognite del sistema storicamente determinato, per tenere insieme un movimento mondiale. Questo non significa che non abbia commesso errori. Infatti era solamente un uomo. Ma di grandissime qualita' politico-intellettuali (come x es. ha messo, ultimo, in luce Lucio Magri -Il Sarto Di Ulm)..
Bravo Pierfrancesco! Avrei voluto scrivere io il suo giudizio lapidario. Ho solo una riserva sull'intelligenza di Togliatti: che fu simile alla destrezza di Stalin - il quale molto intelligente davvero non fu.
Tentenna era stato chiamato, prima di Togliatti, Carlo Alberto. Il quale comunque rimane complessivamente un benemerito nella storia italiana. Lo stesso a mio parere può dirsi di Togliatti. Se fosse anaffettivo dovrebbero poterlo dire le sue compagne di vita e la sua figlia adottiva o quelli che lo hanno conosciuto personalmente. Ma non mi pare che nessuno abbia mai detto questo di lui.
Alla scuola elementare il mio maestro non ci ha parlato d'altro che dei crimini "russi" (senza mai menzionare Stalin). Mai una parola sulla Russia, che è stata la prima vittima di Stalin. Togliatti porta la responsabilità (e la vergogna) di non avere scritto le sue memorie. Era l'unico che poteva farlo. E noi oggi potremmo affiancarle alle grandi memorie di Churchill e di De Gaulle - anche indipendentemente dal loro contenuto veritiero (di cui sarebbe stato lecito dubitare).
@@luciliocogato9746 Non ho mai saputo che ci siano età anagrafiche in cui si scrivono le proprie memorie - se non le autobiografie, che sono un'altra cosa. Le memorie politiche si scrivono a mente fresca dopo la conclusione di una grande esperienza politica. Le ultime che ho letto, assai interessanti, sono quelle di John Dean, "La strana alleanza", uscite un anno dopo la conclusione della guerra nel 1946. Curchill e De Gaulle iniziarono subito a stendere i loro appunti sulla base di lettere e documenti in loro possesso. Luigi Albertini scrisse i "Venti anni di vita politica" dopo l'estromissione dalla direzione del Corriere - ma di quanti altri protagonisti della politica italiana non possediamo le memorie? Mi viene in mente Salandra, ma non il padrone dell'Italia liberale Giolitti; e non credo valga la pena di leggere Badoglio o Graziani. Altri dirigenti del Partito Comunista hanno narrato la Guerra Partigiana di Liberazione, e gli archivi delle Brigate Garibaldi sono stati pubblicati in tre grossi volumi. Di un archivio Togliatti non mi risulta l'esistenza. Difendere la reticenza di Togliatti e l'imperfettibile mediocrità della sua statura oratoria, signor Cogato, mi sembra impresa vana. Che dopo Jalta e gli sbarchi alleati in Italia non si potesse fare ciò che fu tentato in Grecia mi sembra chiaro; ma Tito, che non ha lasciato memorie note a me, né al mondo, ha saputo assumere posizioni indipendenti. Il PCI (di cui oggi dobbiamo riconoscere i meriti, al confronto col PD) non ha mai variato la sua posizione politica se non dopo ch'essa era stata variata nell'URSS. Sempre che non si mettano in capo l'elmo di Scipio, c'è un indiscutibile vizio di mediocrità nella statura degli statisti italiani, che andrebbe spiegato. E oggi la storia di questa nostra antropologia politica continua... Ma intanto cominciamo col riconoscere, per favore, che uno dei nostri vizi nazionali è la mancanza di capacità di raccoglimento e la sudditanza ai fatti - fatti da altri. Ultimo caso è quello di Renzi: il quale, anziché mettersi in casa a raccogliere le idee per un anno o due, ha continuato a correre qua e là sfaccendando, come le mosche. Anziché cercare scuse, signor Cogato, proviamo a supporre che l'intellettuale italiano soffra di un difetto di cultura politecnica che gli deriva dal classicismo degli studi giovanili. E mettiamo fine, una buona volta, al liceo classico come scuola d'eccellenza. L'ordinamento gentiliano degli studi è l'ultimo legame di continuità diretta fra la repubblica democratica e il regime fascista. In esso non si apprende altro che la sudditanza al Dettato dell'Autore. Vuol sapere quale lettura mi ha entusiasmato anche più delle memorie di Churchill - che rimangono un'impresa letteraria, e sono state premiate come tali? Le memorie di Lloyd George. Quelle, sì, che andrebbero lette nelle scuole per fare lezioni di talento politico! Un saluto - augurandomi di non averla annoiata.
@@michelebarbieri4932 Non ci sono età anagrafiche ma per scrivere un'opera storica monumentale come quella di Churchill (che io in gioventù acquistai a York in un negozio di libri usati in occasione di un inter rail portandomela poi per 15 giorni nello zaino) serve molto tempo anche solo per raccogliere e verificare i documenti necessari. Questo tempo Churchill, dopo la guerra, lo ha avuto, Togliatti no perché ha avuto sino al suo ultimo giorno di vita pesanti responsabilità politiche da gestire in prima persona. Inoltre Churchill dopo la guerra aveva a sua completa disposizione gli archivi statali britannici e americani, stuoli di persone alle sue dipendenze oltre, ovviamente, a un'invidiabile rete di relazioni personali con tutti i più importanti politici e militari del mondo occidentale. Moltissime di queste persone hanno collaborato con lui nella stesura della sua "Storia della II guerra mondiale". Infine Churchill, come tutti gli aristocratici, i militari e i giornalisti (era tutte e tre le cose) aveva la storia come principale interesse e competenza. Per passare anni a scrivere di storia ci vuole una grande motivazione a farlo. Detto questo il Nobel per la letteratura a Churchill invogliò troppi giornalisti anche nostrani a improvvisarsi storici e in questo senso non so, visti i risultati, se sia stato sempre un gran bene.
Da questo documentario, per quanto interessante, certo non si riesce a capirlo. Grazie al personale prestigio di Togliatti nell'ambito del comunismo internazionale, alla sua prudente intelligenza politica, alla sua grande cultura e ai suoi comunque saldi legami con Mosca Togliatti ha fatto del PCI il più importante partito comunista dell'Europa occidentale. Questo ha consentito all'Italia di prosperare in relativo equilibrio tra i due blocchi contrapposti all'epoca della guerra fredda. La presenza in Italia di un forte partito comunista era un contrappeso alla limitazione di sovranità dovuta alle basi militari americane, alla CIA e ai servizi segreti di HM britannica che controllavano i nostri finti servizi segreti nazionali. Questo ha creato in Italia una sorta di equilibrio tra i poteri delle due superpotenze dell'epoca sul quale gli italiani ha potuto prosperare e vivere in relativa libertà. La presenza del PCI ha evitato a più riprese e per anni che gli angloamericani e, soprattutto gli inglesi, ci facessero fare la fine della Grecia o dei paesi sudamericani rimettendo in piedi qualche forma di dittatura fascista o di democratura. Inoltre Togliatti col suo equilibrio, buonsenso e il suo rifiuto della violenza ha pacificato il paese evitando avventure rivoluzionarie violente nel proprio campo, indicando una via democratica al comunismo e invece tenendo a bada, nel campo avverso, il ventre eternamente fascista e codino del paese. Ha cercato e promosso, prima di tutti, un rapporto con le religioni, a partire da quella cattolica, basato sul rispetto reciproco e sulla ricerca di affinità tra il messaggio di speranza e di attenzione ai poveri e deboli e la prospettiva socialista. Con la sua grande cultura ha consentito che il PCI esercitasse un grande ascendente sul mondo della letteratura e delle arti in modo che per un po' l'Italia non ha più prodotto intellettuali pericolosamente guerrafondai, violenti, opportunisti, presuntuosi e alla fine pagliacceschi come D'Annunzio o Marinetti ma intellettuali seri che si mettono umilmente al servizio del paese e usano la loro cultura non per giocare ai superuomini ma per dare voce al popolo. In questo modo la cultura Italiana per un po', dopo la guerra, nonostante fosse un paese sconfitto, in macerie e con le pezze al fondoschiena ha potuto porsi su un piano di relativa parità rispetto alla dilagante egemonia culturale americana e dire ancora qualcosa che internazionalmente avesse qualche peso. Infine, cosa davvero non trascurabile, il PCI di Togliatti ha procurato per decenni una gran quantità di lucrosi affari nei paesi dell'Est alle imprese italiane grazie ai suoi rapporti con tutto il mondo comunista. Se, ad esempio la FIAT 124 è diventata il secondo o terzo modello di auto più prodotto nella storia dell'automobile questo è dovuto alla qualità del progetto ma anche al fatto che gli fosse stato aperto il grande mercato sovietico. Ma non ci fu solo la FIAT, anche, in campo chimico la Montecatini e molte altre imprese beneficiarono largamente di accordi col governo sovietico patrocinati dalla mediazione del PCI. Ma soprattutto
Il suo Leader e' diventato Amadeo Bordiga. Gramsci pur presente alla scissione di Livorno, neanche prese la parola. Gramsci divenne segretario del Partito con le polemiche sorte tra il bordighismo e la Centrale di Mosca. Nel 1925 con le "Tesi di Lione".
Belle le immagini. E basta. Sembra confesionato da Comunione e Liberazione. E' con questa diseducazione della storia e della memoria che l'Italia e' decaduta moralmente e intellettualmente.
Infatti era meglio non parlarne affatto, come si è fatto finora, migliore educazione alla memoria. Proprio la sinistra italiana parlamentare è decaduta moralmente e intellettualmente.
@@massimocolonnello6065 Che sciocchezza. La stessa logica del sistema del massimo profitto e interesse e' il comitato di agenti che ne e' il raccio sociale, ha scatenato nel mondo 2 immani stragi mondiali. Ed ora avendo come principale struento operativo l'aggressionearmata, si apresta a spingere alle sogliedella 3a. I costi umani della industrializzazione accelerata che ha fatto dell'URSSla seconda potena mondiale sino al 1953, sono atroci. Ma infinitamente, infinitamente minori dei costi che le potenze europee e oltre atlantico hanno imposto alle classi operaie interne per tre secoli e ai popoli di Africa,Asia, America Latina da 5. .Un confronto di vittime di massa e' sempre odioso, ma quello dell'URSS che doveva accelerare i tempi o perire perche viveva tra odiatori annichilenti,da Churchill a Theodor Roosevelt a Hitler, la strada era segnata. Stalin rimane una figura controversa, persino per Mao Zedong (70-30)/Mentre e' rivalutata in diversi paesi del Sud del mondo. Conannare la sua "pesca a strascico", il suo cinismo ache porto ad una macchiana sovrastrutturale. falsa e fragile e' un bene. Ma con sprito da compagni e per continuare su binari sani. Altrimenti si ha questa funesta confusione che circonda il modo oggi. Mentre questo e'sano. Le elites ocidentale non hanno mai aperto i loro archivi dell'oorore infinito e mai lo aranno se non incalzati, In alcuni casi neanche tenevanoun registro deilloro genocidi, renendo l'operazione verita' ancora piu' temeraria. Dovrai pagare un prezzo per il tempo che mi hai rubato per dover ribadire cose ovvie. Ribadisco con un "Bravo" la mia mirabile sintesi precedente che racchiudeva in poche parole e compete quelloche ho dovuto prolungare a causa della tua provocazione, ma in modo necesariamente incompleto.
@@massimocolonnello6065 Era meglio parlarne di piu'. Molto di piu'. Ma meglio. Cioe' col metodo che ci ha insegnato la scienza. Cioe' inquadrando i fenomenti nelle loro condizioni. E cautamente rilevando le alternative concrete possibilli. L'unica cosa inammissibile - il moralismo, soprattutto da elementi che non avrebbero nessuna ragione.( di lato. Attribuisci sempre alle persone che hanno un giudizio indipendente, le cose che non hanno mai detto e pensato?)
@@massimocolonnello6065 "Educazione alla memoria" è un'espressione che non si può sentire, via. Casomai bisogna educare la gente alla ricerca storica. La memoria, invece, è sempre iinevitabilmente personale e soggettiva. Quindi da una parte è ingannevole, dall'altra è uno spazio di libertà personale che una comunità o un governo non devono pretendere di poter "educare" dall'esterno.
Avrei voluto vedere voi, critici di Togliatti, cosa avreste fatto nelle sue condizioni e in quel terribile momento storico. Avreste fatto quello che tutta l'Europa sta facendo nei confronti del popolo Palestinese. Cioè niente. Studiatelo Togliatti invece di scrivere cose senza senso.
Qualcuno può spiegarmi quali pregi ha avuto questo politico Italiano al quale è intitolata una strada nella capitale d'Italia? Scusate la mia ognoranza in merito, senza voler fare offesa a nessuno. Grazie
Documentario fantastico , Grazie
Verissimo, Fantastico e' il sostantivo qualificativo giusto.
Il commento sembra scritto proprio Da Isaac Asimov, grande scrittore di fantascienza, ma in un raro momento di ebbrezza .
Ottimo documentario educativo e istruttivo, per i bambini delle elementari
No, Dell'Asilo . Se no, "contestano" .
Argomentare per favore
Nella prima parte del Doc. si parla delle somiglianze, delle differenze tra Gramsci e Togliatti che fra l’altro da giovani erano veramente amici(già prima dell’esperienza giornalistica in “Ordine Nuovo”). Togliatti “non mosse un dito” per Gramsci,forse il genovese aveva già vinto nel P.C.I. perché meno sognatore più equilibrato,zelante e realista...così si conquisto’ la fedeltà a Stalin. “Il Migliore” fu’,comunque,davvero bravo...fino alla fine.
Ottimo davvero. Grazie
Ottimo e Abbondante; come diceva Alberto Sordi descrivendo al generale il rancio dei soldati che faceva schifo. Ottimo (e Abbondante) dice Albertone nostro di questo documentario per analfabeti .
Interessantissimo!
Storia raccontata con i piedi, per non dire altro.......
Un PERFETTO INFAME ...
Togliatti considerava Chruschiev un chiaccherone; e il suo "discorso segreto" goffo e manchevole. Sapeva che in quel modo avrebbe solo fatto scoppiare controrivoluzioni nei paesi dell'Est. Ma che non incideva sulle radici dello stalinismo; riducendolo al "culto della personalita'". E spresse questo nell'articolo su: Tempi Moderni. Il suo modello era la Chiesa Cattolica che sapeva correggere i suoi orrendi crimini storici di massa ( pensate al genocidio dei Catari; al macello dei Valdesi ), superandoli nel tempo - e mantenendo la sua ispirazione originaria.
Il problema è il marxismo. Lo stalinismo e il maoismo vengono da lì.
@@TueLesPigeons sono diversi ed erano distanti dal marxismo
@@Simplebutnotsimpler Balle, avevano molto in comune. La teoria marxista esita necessariamente in una fase dittatoriale in cui le libertà individuali sono compromesse, lo dice Marx stesso nel Manifesto.
Esatto. Fa piacere leggere ogni tanto un commento davvero informato e non ideologico.
@@TueLesPigeons Il maoismo ha fondato la Cina moderna dopo il secolo delle umiliazioni e la guerra dell'oppio vinta dai colonialisti angloamericani che imponeva alla Cina di produrre la droga per l' esportazione e di legalizzarne il consumo interno. Per questo il padre di Roosevelt predidente divenne l'americano piu' ricco. Per questo Mao e' celebrato da un miliardo e mezzo di cinesi e il suo ritratto campeggia su Tien Amien
"La più amata chiesa di Mosca, la chiesa di..." - e il nome non si sente. Complimenti al fonico!
Si sente,si sente,non dire belinate,riascoltalo con attenzione,dice la chiesa del Cristo Salvatore.
È interessante come documentario ma manca che si parli delle foibe e della lettera che Togliatti scrisse a Tito. Mi aspettavo anche almeno una citazione su "Il redivivo tiburtino"
Il Partito Comunista d'Italia (Sezione Italiana dell' Internazionale Comunista- o Terza Inrernazionale)) fu fondato a Livorno (per i curatori dii Storia Festival: cittadina della Toscana, in Italia) il 31 Gennaio 1921.
Lo possono comodamente anche accertare su " Dalla Preistoria ad Oggi", corso di storia per gli Istituti Tecnici, di Giorgio Spini .
Ercole Ercoli detto Tentenna (Pietro Tresso dixit), detto il Migliore, maestro di doppiezza, uno stalinista intelligente, colto, cinico e anaffettivo.
Pierfrancesco Bottero simile al suo discepolo D'Alema
Non tentenna. Ma un cauto che doveva inquadrare tutte le immense incognite del sistema storicamente determinato, per tenere insieme un movimento mondiale. Questo non significa che non abbia commesso errori. Infatti era solamente un uomo. Ma di grandissime qualita' politico-intellettuali (come x es. ha messo, ultimo, in luce Lucio Magri -Il Sarto Di Ulm)..
@D'Alema? Un modesto funzionario di provincia..pagherebbe!
Bravo Pierfrancesco! Avrei voluto scrivere io il suo giudizio lapidario. Ho solo una riserva sull'intelligenza di Togliatti: che fu simile alla destrezza di Stalin - il quale molto intelligente davvero non fu.
Tentenna era stato chiamato, prima di Togliatti, Carlo Alberto. Il quale comunque rimane complessivamente un benemerito nella storia italiana. Lo stesso a mio parere può dirsi di Togliatti. Se fosse anaffettivo dovrebbero poterlo dire le sue compagne di vita e la sua figlia adottiva o quelli che lo hanno conosciuto personalmente. Ma non mi pare che nessuno abbia mai detto questo di lui.
Alla scuola elementare il mio maestro non ci ha parlato d'altro che dei crimini "russi" (senza mai menzionare Stalin). Mai una parola sulla Russia, che è stata la prima vittima di Stalin. Togliatti porta la responsabilità (e la vergogna) di non avere scritto le sue memorie. Era l'unico che poteva farlo. E noi oggi potremmo affiancarle alle grandi memorie di Churchill e di De Gaulle - anche indipendentemente dal loro contenuto veritiero (di cui sarebbe stato lecito dubitare).
Togliatti è morto molto più giovane di Curchill e de Gaulle. Prima dell'età della pensione in cui di solito un politico scrive le sue memorie.
@@luciliocogato9746 Non ho mai saputo che ci siano età anagrafiche in cui si scrivono le proprie memorie - se non le autobiografie, che sono un'altra cosa. Le memorie politiche si scrivono a mente fresca dopo la conclusione di una grande esperienza politica. Le ultime che ho letto, assai interessanti, sono quelle di John Dean, "La strana alleanza", uscite un anno dopo la conclusione della guerra nel 1946. Curchill e De Gaulle iniziarono subito a stendere i loro appunti sulla base di lettere e documenti in loro possesso. Luigi Albertini scrisse i "Venti anni di vita politica" dopo l'estromissione dalla direzione del Corriere - ma di quanti altri protagonisti della politica italiana non possediamo le memorie? Mi viene in mente Salandra, ma non il padrone dell'Italia liberale Giolitti; e non credo valga la pena di leggere Badoglio o Graziani. Altri dirigenti del Partito Comunista hanno narrato la Guerra Partigiana di Liberazione, e gli archivi delle Brigate Garibaldi sono stati pubblicati in tre grossi volumi. Di un archivio Togliatti non mi risulta l'esistenza.
Difendere la reticenza di Togliatti e l'imperfettibile mediocrità della sua statura oratoria, signor Cogato, mi sembra impresa vana. Che dopo Jalta e gli sbarchi alleati in Italia non si potesse fare ciò che fu tentato in Grecia mi sembra chiaro; ma Tito, che non ha lasciato memorie note a me, né al mondo, ha saputo assumere posizioni indipendenti. Il PCI (di cui oggi dobbiamo riconoscere i meriti, al confronto col PD) non ha mai variato la sua posizione politica se non dopo ch'essa era stata variata nell'URSS.
Sempre che non si mettano in capo l'elmo di Scipio, c'è un indiscutibile vizio di mediocrità nella statura degli statisti italiani, che andrebbe spiegato. E oggi la storia di questa nostra antropologia politica continua... Ma intanto cominciamo col riconoscere, per favore, che uno dei nostri vizi nazionali è la mancanza di capacità di raccoglimento e la sudditanza ai fatti - fatti da altri. Ultimo caso è quello di Renzi: il quale, anziché mettersi in casa a raccogliere le idee per un anno o due, ha continuato a correre qua e là sfaccendando, come le mosche.
Anziché cercare scuse, signor Cogato, proviamo a supporre che l'intellettuale italiano soffra di un difetto di cultura politecnica che gli deriva dal classicismo degli studi giovanili. E mettiamo fine, una buona volta, al liceo classico come scuola d'eccellenza. L'ordinamento gentiliano degli studi è l'ultimo legame di continuità diretta fra la repubblica democratica e il regime fascista. In esso non si apprende altro che la sudditanza al Dettato dell'Autore. Vuol sapere quale lettura mi ha entusiasmato anche più delle memorie di Churchill - che rimangono un'impresa letteraria, e sono state premiate come tali? Le memorie di Lloyd George. Quelle, sì, che andrebbero lette nelle scuole per fare lezioni di talento politico! Un saluto - augurandomi di non averla annoiata.
@@michelebarbieri4932 Non ci sono età anagrafiche ma per scrivere un'opera storica monumentale come quella di Churchill (che io in gioventù acquistai a York in un negozio di libri usati in occasione di un inter rail portandomela poi per 15 giorni nello zaino) serve molto tempo anche solo per raccogliere e verificare i documenti necessari. Questo tempo Churchill, dopo la guerra, lo ha avuto, Togliatti no perché ha avuto sino al suo ultimo giorno di vita pesanti responsabilità politiche da gestire in prima persona.
Inoltre Churchill dopo la guerra aveva a sua completa disposizione gli archivi statali britannici e americani, stuoli di persone alle sue dipendenze oltre, ovviamente, a un'invidiabile rete di relazioni personali con tutti i più importanti politici e militari del mondo occidentale.
Moltissime di queste persone hanno collaborato con lui nella stesura della sua "Storia della II guerra mondiale".
Infine Churchill, come tutti gli aristocratici, i militari e i giornalisti (era tutte e tre le cose) aveva la storia come principale interesse e competenza. Per passare anni a scrivere di storia ci vuole una grande motivazione a farlo.
Detto questo il Nobel per la letteratura a Churchill invogliò troppi giornalisti anche nostrani a improvvisarsi storici e in questo senso non so, visti i risultati, se sia stato sempre un gran bene.
@@michelebarbieri4932 dei crimini degli americani non se ne parla mai
Se questo demente era il Migliore,non oso immaginarmi il peggiore.
17:24
Non ho capito cosa abbia fatto di buono Togliatti.
Farsi passare per finto democratico...
Il PCI difendeva i lavoratori in Italia. Vergognatevi di certi commenti.
@@sal-z3q Sì e poi sono arrivati i maglioncini in cachemire di Bertinotti e lo champagne di Rizzo. Facciamoci delle domande
@@MrJapino infatti e si vedono i risultati
Da questo documentario, per quanto interessante, certo non si riesce a capirlo. Grazie al personale prestigio di Togliatti nell'ambito del comunismo internazionale, alla sua prudente intelligenza politica, alla sua grande cultura e ai suoi comunque saldi legami con Mosca Togliatti ha fatto del PCI il più importante partito comunista dell'Europa occidentale. Questo ha consentito all'Italia di prosperare in relativo equilibrio tra i due blocchi contrapposti all'epoca della guerra fredda. La presenza in Italia di un forte partito comunista era un contrappeso alla limitazione di sovranità dovuta alle basi militari americane, alla CIA e ai servizi segreti di HM britannica che controllavano i nostri finti servizi segreti nazionali. Questo ha creato in Italia una sorta di equilibrio tra i poteri delle due superpotenze dell'epoca sul quale gli italiani ha potuto prosperare e vivere in relativa libertà. La presenza del PCI ha evitato a più riprese e per anni che gli angloamericani e, soprattutto gli inglesi, ci facessero fare la fine della Grecia o dei paesi sudamericani rimettendo in piedi qualche forma di dittatura fascista o di democratura. Inoltre Togliatti col suo equilibrio, buonsenso e il suo rifiuto della violenza ha pacificato il paese evitando avventure rivoluzionarie violente nel proprio campo, indicando una via democratica al comunismo e invece tenendo a bada, nel campo avverso, il ventre eternamente fascista e codino del paese. Ha cercato e promosso, prima di tutti, un rapporto con le religioni, a partire da quella cattolica, basato sul rispetto reciproco e sulla ricerca di affinità tra il messaggio di speranza e di attenzione ai poveri e deboli e la prospettiva socialista. Con la sua grande cultura ha consentito che il PCI esercitasse un grande ascendente sul mondo della letteratura e delle arti in modo che per un po' l'Italia non ha più prodotto intellettuali pericolosamente guerrafondai, violenti, opportunisti, presuntuosi e alla fine pagliacceschi come D'Annunzio o Marinetti ma intellettuali seri che si mettono umilmente al servizio del paese e usano la loro cultura non per giocare ai superuomini ma per dare voce al popolo. In questo modo la cultura Italiana per un po', dopo la guerra, nonostante fosse un paese sconfitto, in macerie e con le pezze al fondoschiena ha potuto porsi su un piano di relativa parità rispetto alla dilagante egemonia culturale americana e dire ancora qualcosa che internazionalmente avesse qualche peso. Infine, cosa davvero non trascurabile, il PCI di Togliatti ha procurato per decenni una gran quantità di lucrosi affari nei paesi dell'Est alle imprese italiane grazie ai suoi rapporti con tutto il mondo comunista. Se, ad esempio la FIAT 124 è diventata il secondo o terzo modello di auto più prodotto nella storia dell'automobile questo è dovuto alla qualità del progetto ma anche al fatto che gli fosse stato aperto il grande mercato sovietico. Ma non ci fu solo la FIAT, anche, in campo chimico la Montecatini e molte altre imprese beneficiarono largamente di accordi col governo sovietico patrocinati dalla mediazione del PCI. Ma soprattutto
Mai è stato ex vice primo ministro Togliatti.... è stato ex vicepresidente del Consiglio... Cmq un documentario molto tendenzioso
Solo
Per fortuna qualcuno se ne accorge
Il suo Leader e' diventato Amadeo Bordiga. Gramsci pur presente alla scissione di Livorno, neanche prese la parola. Gramsci divenne segretario del Partito con le polemiche sorte tra il bordighismo e la Centrale di Mosca. Nel 1925 con le "Tesi di Lione".
Belle le immagini. E basta.
Sembra confesionato da Comunione e Liberazione. E' con questa diseducazione della storia e della memoria che l'Italia e' decaduta moralmente e intellettualmente.
Infatti era meglio non parlarne affatto, come si è fatto finora, migliore educazione alla memoria. Proprio la sinistra italiana parlamentare è decaduta moralmente e intellettualmente.
@@massimocolonnello6065 Che sciocchezza. La stessa logica del sistema del massimo profitto e interesse e' il comitato di agenti che ne e' il raccio sociale, ha scatenato nel mondo 2 immani stragi mondiali. Ed ora avendo come principale struento operativo l'aggressionearmata, si apresta a spingere alle sogliedella 3a. I costi umani della industrializzazione accelerata che ha fatto dell'URSSla seconda potena mondiale sino al 1953, sono atroci. Ma infinitamente, infinitamente minori dei costi che le potenze europee e oltre atlantico hanno imposto alle classi operaie interne per tre secoli e ai popoli di Africa,Asia, America Latina da 5. .Un confronto di vittime di massa e' sempre odioso, ma quello dell'URSS che doveva accelerare i tempi o perire perche viveva tra odiatori annichilenti,da Churchill a Theodor Roosevelt a Hitler, la strada era segnata. Stalin rimane una figura controversa, persino per Mao Zedong (70-30)/Mentre e' rivalutata in diversi paesi del Sud del mondo. Conannare la sua "pesca a strascico", il suo cinismo ache porto ad una macchiana sovrastrutturale. falsa e fragile e' un bene. Ma con sprito da compagni e per continuare su binari sani. Altrimenti si ha questa funesta confusione che circonda il modo oggi. Mentre questo e'sano. Le elites ocidentale non hanno mai aperto i loro archivi dell'oorore infinito e mai lo aranno se non incalzati, In alcuni casi neanche tenevanoun registro deilloro genocidi, renendo l'operazione verita' ancora piu' temeraria.
Dovrai pagare un prezzo per il tempo che mi hai rubato per dover ribadire cose ovvie. Ribadisco con un "Bravo" la mia mirabile sintesi precedente che racchiudeva in poche parole e compete quelloche ho dovuto prolungare a causa della tua provocazione, ma in modo necesariamente incompleto.
@@massimocolonnello6065 Era meglio parlarne di piu'. Molto di piu'. Ma meglio. Cioe' col metodo che ci ha insegnato la scienza. Cioe' inquadrando i fenomenti nelle loro condizioni. E cautamente rilevando le alternative concrete possibilli. L'unica cosa inammissibile - il moralismo, soprattutto da elementi che non avrebbero nessuna ragione.( di lato. Attribuisci sempre alle persone che hanno un giudizio indipendente, le cose che non hanno mai detto e pensato?)
@@massimocolonnello6065 "Educazione alla memoria" è un'espressione che non si può sentire, via. Casomai bisogna educare la gente alla ricerca storica. La memoria, invece, è sempre iinevitabilmente personale e soggettiva. Quindi da una parte è ingannevole, dall'altra è uno spazio di libertà personale che una comunità o un governo non devono pretendere di poter "educare" dall'esterno.
Avrei voluto vedere voi, critici di Togliatti, cosa avreste fatto nelle sue condizioni e in quel terribile momento storico. Avreste fatto quello che tutta l'Europa sta facendo nei confronti del popolo Palestinese. Cioè niente. Studiatelo Togliatti invece di scrivere cose senza senso.
Come lo mando a Barbero?
Barbero non è stalinista
@@carlabisio6589 vive con nostalgia i tempi dell'URSS, creata da Stalin.
@@TueLesPigeons
A me non sembra
Lo mandi pure a Luciano Canfora..
Finché rinchiudevano i kulaki chissenefrega
nome da cancellare da tutti i cartigli
Amico. Di. Stalin
Qualcuno può spiegarmi quali pregi ha avuto questo politico Italiano al quale è intitolata una strada nella capitale d'Italia? Scusate la mia ognoranza in merito, senza voler fare offesa a nessuno. Grazie
Ha guidato il PCI negli anni difficili del dopoguerra.
che vi piaccia o meno, il pci è stato uno dei fondatori della prima repubblica
È stato sempre dalla parte degli ultimi, e ha rischiato anche la vita per questa scelta.
Il migliore ....figuriamoci gli altri......
Non. Dorme. Lui. Lo. Sa
Dov'è morto il figlio di Togliatti?
Modena
Dio non ha creato nessun essere inutile, ma con quel Togliatti c’è andato molto vicino
Con te c'è riuscito
@@sal-z3q Obiettivo perfettamente centrato
Grazie da un appassionato.
Ecco chi e' stato Togliatti
Sottomissione a Stalin compreso tutto il PCI.