Salve, ottimi video! Vorrei chiederle due cose: ho trovato la normativa CEI UNEL 35024/1 ma sembra che la data di pubblicazione sia del 1997. Possono comunque essere utili le tabelle riportate o dovrei fare riferimento a qualcosa di più aggiornato? Se si, come posso recuperarla? Il secondo quesito è questo: visto che la resistenza è indirettamente proporzionale alla lunghezza del conduttore (lascio perdere la reattanza per semplicità concettuale), è possibile affermare che quanto più vicino al contatore si verifica il cortocircuito, tanto più alta è la Icc presunta?
Ciao. Le tabelle unel vanno sempre bene, le ho usate da studente e le ho fatte usare da insegnante. Per quanto riguarda il secondo quesito, più ci avviciniamo al quadro più la corrente di corto circuito aumenta perché, a parità di tensione, cala l'impedenza o la resistenza che ad essa si oppone. Grazie per aver visitato il mio canale.
@@salvatoreriolo1228 Perfetto, sto iniziando a mettere insieme i vari pezzi allora! Per il momento ho iniziato con lo studio della corrente continua (legge di Ohm, potenza, leggi di Kirchoff, teoremi Thevenin/Norton, massimo trasferimento di potenza, circuiti resistivi serie/parallelo, condensatori e induttori) e ora mi sto avvicinando all'alternata (per questo evito come la peste parolacce come "impedenza", "reattanza" e simili, ma prima o poi dovrò affrontarle :D). Grazie a lei per i suoi video!
Buonasera Sig.Salvatore, spesso si sente parlare di Icc lato Enel di 5Ka, e quindi da formula Icn 》Icc si sceglie un MGT con un Potere di Icn subito a valle del contatore C20A 6Ka e poi a valle tutti MGTD con un Icn da 4.5Ka. Non capisco perché bisogna tenere in considerazione la Icc a monte, soprattutto se la cabina Enel é vicino casa. Spero di essere riuscito a spiegarmi. Grazie in anticipo per la sua gentile risposta
Ciao. Nel punto di consegna la Icc è quella designata dall'ente distributore quindi va bene 6 KA per un eventuale guasto ai morsetti dell'interruttore (cosa molto difficile ma pur sempre probabile). Poi quando ci si sposta a valle, con la presenza dei cavi di collegamento, è sufficiente proporre un dispositivo di protezione con Icn pari a 4.5 KA. Se poi la protezione è impostata in modo selettivo, tutto va bene. Spero di aver risposto al tuo quesito.
@@salvatoreriolo1228 grazie per la risposta. Non mi é chiaro il discorso Icc a monte lato Enel. Se per esempio Enel cambia un TRAFO oppure dei cavi e li sostituisce raddoppiando il tutto, raddoppia anche la Icc di Enel, corretto? Quindi la Icc per ipotesi diventa 12KA lato Enel, mentre lato utenza rimane a 6KA, cosa succede? Non mi é chiaro il concetto perché ci dobbiamo preoccupare della Icc a monte, il calcolo non viene fatto per Icc a valle? Grazie mille
@@rosarioparlatore7020 Ciao. Chiariamo le cose. La scelta del potere di interruzione dell'interruttore nel punto di consegna va fatta in base ai dati forniti dall'ente distributore. Poi per quanto riguarda tutti quelli installati nei vari quadri dell'impianto elettrico dipende dai calcoli della corrente di corto circuito presunta nei punti di derivazione dei cavi tenendo presente la max e la minima per la giusta taratura dei dispositivi di protezione.
Buonasera e grazie per la spiegazione. Un chiarimento: quindi visto che la Icc é 608A come protezione a monte un interruttore magnetotermico con una Icn da 4.5Ka va più che bene, corretto? Oppure mi sto sbagliando? Grazie
Questo cortocircuito sarebbe un cortocircuito fase neutro giusto (guasto "bifase") ? Nel caso di contatto accidentale della fase con un percorso metallico, nel calcolo della Icc non dobbiamo tener conto della resistenza e reattanza del neutro.
Ciao. Il corto circuito tra fase e neutro è definito corto F-N mentre quello tra due fasi è detto Bifase. Nel caso di corto tra fase e una parte metallica, la Ig, detta corrente di guasto a terra, sarà limitata dalla resistenza di guasto e dalla resistenza di terra Rt. Grazie per aver visitato il mio canale.
Ciao. La resistenza e la reattanza di rete rappresentano il valore di impedenza della rete interconnessa a monte del nostro impianto. Essi sono praticamente ininfluenti per il calcolo delle correnti di corto circuito in un impianto civile o industriale senza cabina propria. Assumono importanza nel caso di impianti industriali con cabina/e propria/e. Grazie per aver visitato il mio canale
Ciao. La corrente di corto circuito in un impianto elettrico non è la banale amplificazione di quella di normale esercizio. Nella realtà essa inizia in modo asimmetrico, cioè la sua onda non è perfettamente sinusoidale, non oscilla in modo corretto rispetto al tempo ed ha un valore di picco più grande della corrente di corto circuito simmetrica cioè quella che si ha dopo brevissimo tempo, che oscilla correttamente nel tempo e che risulta una amplificazione della corrente di normale esercizio. Sarà questa corrente quella che gli interruttori interromperanno e non la prima. Questo vuol dire che l'interruttore deve sopportare la corrente asimmetrica prima di entrare in funzione. Per fortuna, come ho detto prima, il tempo che intercorre fra le due è brevissimo. Grazie per aver visitato il mio canale.
Ciao. Negli impianti elettrici dove le sezioni delle fasi non sono elevate, caso degli impianti di tipo civile, la sezione del neutro e della fase risultano essere uguali. Di conseguenza anche Rf è uguale ad Rn perché il materiale è il rame cioè resistivita costante e la lunghezza anche pari a quella della linea. Siccome R = resistivitá × lunghezza/ sezione, se tutto è costante, saranno costanti e uguali le due resistenze di fase e neutro. Questo non si verifica negli impianti industriali dove le sezioni di fase sono più grosse ed i neutri possono essere scelti di sezione pari a metà della fase ma con un minimo di 16 mm². In tal caso Rf ed Rn non saranno uguali. Spero di aver chiarito il tuo dubbio. Grazie per aver visitato il mio canale.
Grazie di tutto ma alla fine volevo capire nel mio garage ho un contatore da 1,5 Kw e un impianto luce con cavi da 1,5 millimetri quadri e un impianto prese che comanda anche la serranda elettrica con cavi da 2,5 millimetri quadri come faccio a calcolare che Magnetotermici mettere per ciascuna linea....visto che vorrei sezionarla in tre parti....COMANDO SERRANDA, COMANDO PRESE, COMANDO LUCI...sto guardando mille video e poi mi sono imbattuto in Lei Professore ....ma mi scusi io non ci ho capito nulla perchè sono ignorante.
Ciao. Il quesito si risolve in questo modo: generalmente i magnetotermici per uso civile hanno un potere di interruzione di 3-4.5 KA più che sufficienti per la protezione della linea. Bisogna però stare attenti nella scelta della corrente nominale In dello stesso. Ricordo che deve essere minore o tuttalpiù uguale alla portata del cavo Iz per non avere sorprese quando si verificano dei sovraccarichi. Grazie per aver visitato il mio canale
Grazie per la spiegazione.. chiara e scorrevole
👍👍👍🙋♂️
Salve, ottimi video! Vorrei chiederle due cose: ho trovato la normativa CEI UNEL 35024/1 ma sembra che la data di pubblicazione sia del 1997. Possono comunque essere utili le tabelle riportate o dovrei fare riferimento a qualcosa di più aggiornato? Se si, come posso recuperarla?
Il secondo quesito è questo: visto che la resistenza è indirettamente proporzionale alla lunghezza del conduttore (lascio perdere la reattanza per semplicità concettuale), è possibile affermare che quanto più vicino al contatore si verifica il cortocircuito, tanto più alta è la Icc presunta?
Ciao. Le tabelle unel vanno sempre bene, le ho usate da studente e le ho fatte usare da insegnante. Per quanto riguarda il secondo quesito, più ci avviciniamo al quadro più la corrente di corto circuito aumenta perché, a parità di tensione, cala l'impedenza o la resistenza che ad essa si oppone.
Grazie per aver visitato il mio canale.
@@salvatoreriolo1228 Perfetto, sto iniziando a mettere insieme i vari pezzi allora! Per il momento ho iniziato con lo studio della corrente continua (legge di Ohm, potenza, leggi di Kirchoff, teoremi Thevenin/Norton, massimo trasferimento di potenza, circuiti resistivi serie/parallelo, condensatori e induttori) e ora mi sto avvicinando all'alternata (per questo evito come la peste parolacce come "impedenza", "reattanza" e simili, ma prima o poi dovrò affrontarle :D). Grazie a lei per i suoi video!
Buonasera Sig.Salvatore, spesso si sente parlare di Icc lato Enel di 5Ka, e quindi da formula Icn 》Icc si sceglie un MGT con un Potere di Icn subito a valle del contatore C20A 6Ka e poi a valle tutti MGTD con un Icn da 4.5Ka. Non capisco perché bisogna tenere in considerazione la Icc a monte, soprattutto se la cabina Enel é vicino casa. Spero di essere riuscito a spiegarmi. Grazie in anticipo per la sua gentile risposta
Ciao. Nel punto di consegna la Icc è quella designata dall'ente distributore quindi va bene 6 KA per un eventuale guasto ai morsetti dell'interruttore (cosa molto difficile ma pur sempre probabile). Poi quando ci si sposta a valle, con la presenza dei cavi di collegamento, è sufficiente proporre un dispositivo di protezione con Icn pari a 4.5 KA. Se poi la protezione è impostata in modo selettivo, tutto va bene. Spero di aver risposto al tuo quesito.
@@salvatoreriolo1228 grazie per la risposta. Non mi é chiaro il discorso Icc a monte lato Enel. Se per esempio Enel cambia un TRAFO oppure dei cavi e li sostituisce raddoppiando il tutto, raddoppia anche la Icc di Enel, corretto? Quindi la Icc per ipotesi diventa 12KA lato Enel, mentre lato utenza rimane a 6KA, cosa succede? Non mi é chiaro il concetto perché ci dobbiamo preoccupare della Icc a monte, il calcolo non viene fatto per Icc a valle? Grazie mille
@@rosarioparlatore7020
Ciao. Chiariamo le cose. La scelta del potere di interruzione dell'interruttore nel punto di consegna va fatta in base ai dati forniti dall'ente distributore. Poi per quanto riguarda tutti quelli installati nei vari quadri dell'impianto elettrico dipende dai calcoli della corrente di corto circuito presunta nei punti di derivazione dei cavi tenendo presente la max e la minima per la giusta taratura dei dispositivi di protezione.
Buonasera e grazie per la spiegazione. Un chiarimento: quindi visto che la Icc é 608A come protezione a monte un interruttore magnetotermico con una Icn da 4.5Ka va più che bene, corretto? Oppure mi sto sbagliando? Grazie
Ciao. Certo che Icn = 4.5 KA è più che sufficiente.
Grazie per aver visitato il mio canale
Questo cortocircuito sarebbe un cortocircuito fase neutro giusto (guasto "bifase") ? Nel caso di contatto accidentale della fase con un percorso metallico, nel calcolo della Icc non dobbiamo tener conto della resistenza e reattanza del neutro.
Ciao. Il corto circuito tra fase e neutro è definito corto F-N mentre quello tra due fasi è detto Bifase.
Nel caso di corto tra fase e una parte metallica, la Ig, detta corrente di guasto a terra, sarà limitata dalla resistenza di guasto e dalla resistenza di terra Rt.
Grazie per aver visitato il mio canale.
Buongiorno , non riesco a trovare le tabelle con i dati di RF/RN e XF/XN , a quale cei unel fanno riferimento? Grazie
Ciao. Tabella Unel 35023-70. Comunque in ogni testo di impianti elettrici o manuale dovresti trovarle.
Grazie per aver visitato il mio canale
Buongiorno scusi, ma la reattanza di rete e la resistenza di rete cosa sono se poi si parla di reattanza e resistenza di fase neutro grazie
Ciao. La resistenza e la reattanza di rete rappresentano il valore di impedenza della rete interconnessa a monte del nostro impianto. Essi sono praticamente ininfluenti per il calcolo delle correnti di corto circuito in un impianto civile o industriale senza cabina propria. Assumono importanza nel caso di impianti industriali con cabina/e propria/e.
Grazie per aver visitato il mio canale
Buongiorno.
Per piacere, siccome ignoro la differenza tra corrente di cc simmetrica e asimmetrica.
Potrebbe dirmi le differenze?
Grazie
Ciao. La corrente di corto circuito in un impianto elettrico non è la banale amplificazione di quella di normale esercizio. Nella realtà essa inizia in modo asimmetrico, cioè la sua onda non è perfettamente sinusoidale, non oscilla in modo corretto rispetto al tempo ed ha un valore di picco più grande della corrente di corto circuito simmetrica cioè quella che si ha dopo brevissimo tempo, che oscilla correttamente nel tempo e che risulta una amplificazione della corrente di normale esercizio. Sarà questa corrente quella che gli interruttori interromperanno e non la prima. Questo vuol dire che l'interruttore deve sopportare la corrente asimmetrica prima di entrare in funzione. Per fortuna, come ho detto prima, il tempo che intercorre fra le due è brevissimo.
Grazie per aver visitato il mio canale.
Salve, potrebbe spiegarmi cosa c'entra la sezione con RF=RN? RF e RN non sono resistenza di fase e di neutro?
Ciao. Negli impianti elettrici dove le sezioni delle fasi non sono elevate, caso degli impianti di tipo civile, la sezione del neutro e della fase risultano essere uguali. Di conseguenza anche Rf è uguale ad Rn perché il materiale è il rame cioè resistivita costante e la lunghezza anche pari a quella della linea. Siccome R = resistivitá × lunghezza/ sezione, se tutto è costante, saranno costanti e uguali le due resistenze di fase e neutro. Questo non si verifica negli impianti industriali dove le sezioni di fase sono più grosse ed i neutri possono essere scelti di sezione pari a metà della fase ma con un minimo di 16 mm². In tal caso Rf ed Rn non saranno uguali.
Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
Grazie per aver visitato il mio canale.
@@salvatoreriolo1228 la ringrazio!
Grazie di tutto ma alla fine volevo capire nel mio garage ho un contatore da 1,5 Kw e un impianto luce con cavi da 1,5 millimetri quadri e un impianto prese che comanda anche la serranda elettrica con cavi da 2,5 millimetri quadri come faccio a calcolare che Magnetotermici mettere per ciascuna linea....visto che vorrei sezionarla in tre parti....COMANDO SERRANDA, COMANDO PRESE, COMANDO LUCI...sto guardando mille video e poi mi sono imbattuto in Lei Professore ....ma mi scusi io non ci ho capito nulla perchè sono ignorante.
Ciao. Il quesito si risolve in questo modo: generalmente i magnetotermici per uso civile hanno un potere di interruzione di 3-4.5 KA più che sufficienti per la protezione della linea. Bisogna però stare attenti nella scelta della corrente nominale In dello stesso. Ricordo che deve essere minore o tuttalpiù uguale alla portata del cavo Iz per non avere sorprese quando si verificano dei sovraccarichi.
Grazie per aver visitato il mio canale