parte 3 | Vittorio Lubicz - Viaggio nel tempo della fisica e nella fisica del tempo
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- เผยแพร่เมื่อ 4 ก.ค. 2024
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Rubrica per la Notte Europea dei Ricercatori
Viaggio nel tempo della fisica e nella fisica del tempo.
Immaginiamo di rappresentare il tempo con un elastico che si può accorciare e allungare.
Contributo realizzato in occasione della Settimana della Scienza della Notte Europea dei Ricercatori.
👉 Programma Notte Europea dei Ricercatori 2020: nottericerca.uniroma3.it/
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Caro professore Lubicz ho seguito tutte le sue lezioni e farle i complimenti non soddisferebbe la sua bravura nello spiegare. Cosa posso commentare nei confronti di tutto quello esposto, non saprei da che parte cominciare, per il semplice fatto che vi sono dei punti che mi riesce difficile condividerli. Riassumo ricordando quando Einstein disse “mi rifiuto di credere che il buon Dio abbia voluto giocare a dadi con l’universo”. Ebbene, sicuramente non era ancora entrato nel merito del concetto indeterministico, ma sono convinto che nel suo grande cervello, non fosse del tutto estraneo al fatto che il concetto “delle leggi di simmetria”scaturite da quell’infinitesimo big-beng, non potessero divenire “antisimmetriche”ad opera di una interruzione quantistica. Sembra di convivere con due universi completamente distinti, (con delle fantasiose correlazioni e sovrapposizioni non ben definite relativisticamente), ed io personalmente, mi voglia perdonare, tale contesto non lo accetto. C’è parecchio in tutta la meccanica quantistica, che non mi è permesso qui discuterne, che non mi convince. Perdoni questa dissertazione fuori luogo e colgo l’occasione per inviarle i migliori saluti.
Nell'esempio del treno se il segnale luminoso ferma gli orologi sul treno si fermeranno alla stessa ora, ma nell'altro sistema di riferimento si fermeranno a orari diversi. Questo come si spiega? Grazieeee
Professore complimenti per le sue spiegazioni. C è però una cosa che non ho capito quando introduce l'esempio del perché non si puo superare c. Lei dice che anche l'osservatore sul treno non vedrebbe arrivare il raggio di luce sulla parete; ma non abbiamo detto che il raggio di luce per l'osservatore sul treno arriva comunque sulla parete a prescindere dalla velocita del treno? Anzi abbiamo detto che il raggio di luce per l'osservatore sul treno arriva nello stesso momento sulla parete davanti e in quella posteriore nel treno mentre esso è in movimento: e allora perche se la velocita è > c il raggio di luce non toccherà mai la parete anteriore nemmeno per l'osservatore sul treno?
La simultaneità relativa è una scemenza fisica, basta sparare, dal centro del treno, 2 proiettili invece che 2 raggi luminosi. Anche l'orologio a luce è una scemenza fisica (il fotone rimane indietro dato che non può essere spinto in avanti dal treno nella fase di rimbalzo, dato che il fotone non dipende dal moto della sorgente). E anche il principio galileano ("qualunque osservatore che faccia esperimenti sotto coperta non riesce a determinare se la nave sia in moto o ferma") è una scemenza fisica.
Ed infatti il capostazione dice al capotreno:
- "quando attraversi con il tuo treno la mia stazione, digita sul tuo smartphone android *#0*# e fai tap sul pulsante SENSOR, ebbene, vedrai apparire grafico e coordinate (grazie ad un chip che implementa i'interferometro di Sagnac) della tua posizione corrente, a questo punto mandami il corrispondente screenshot, ed io farò lo stesso con il mio smartphone, vedrai così che il mio screenshot presenta un grafico del tutto piatto delle mie tre coordinate spaziali, mentre il tuo screenshot no".
Ergo: non solo possiamo stabilire che io sono fermo e tu no, ma possiamo anche affermare che è falso il primo postulato di Einstein, grazie a Sagnac.
Possiamo dire che superare la velocità della luce viola il principio della causa effetto ?
Mi spiego un centometrista che corre più veloce della luce parte dai blocchi allo sparo il cronometrista aziona il cronometro quando vede il fumo dalla pistola ma il centometrista è arrivato prima che per il cronometrista sia sia verificato la causa cioè lo sparo
Forse per spazio assoluto Newton intendeva lo spazio infinito, senza confini, entità difficile per esserne consapevoli (io per primo). Grazie infinite per questo interessantissimo video
Lo spazio non è infinito ma è illimitato (come la superficie di una sfera).
@@carlocampanelli6503 Illimitato cioè in altre parole senza finire mai, giusto?
E no, infinito e illimitato sono due cose differenti. La superficie di una sfera non è infinita perché ha una grandezza misurabile... però è illimitata perché non ha un confine e quindi non ha neanche un centro. @@fernandoprevi3435