Un giorno, ennesima giornata campale in ufficio, un collega vedendo il mio scoramento mi disse: tu dovresti guardarti allo specchio e farti un applauso (per come stai gestendo questa situazione che pochi avrebbero avuto il coraggio di affrontare e quasi nessuno con questo risultati). Una frase che non dimenticherò mai. Le persone sensibili dovrebbero far così: guardarsi allo specchio e farsi un applauso, perché hanno la capacità di notare il particolare, commuoversi per un sorriso, assaporare il profumo del bosco ed i colori dell’aurora. Capaci di mettersi nei panni dell’altro e di gioire perché a fine giornata, grazie a qualcosa che hanno fatto il mondo è migliore di come lo avevano incontrato al mattino. Eppure quasi nessuno è disposto a riconoscerglielo, vengono considerate deboli, idealiste. Rischiano allora di sentirsi sbagliate, di cucirsi addosso la frase di quella poesia “salire in alto, restare soli, non sapere come scendere”. Ma arriva un momento in cui qualcuno ti illumina e ti fa capire che non devi farti deprivare di questa qualità, che magari devi gestire alcuni aspetti, ma che devi essere fiero di ciò che sei, di ciò che fai. E questo è come rinascere.
la cosa più importante per chi ha una forte emotività è imparare a non fare compromessi sulla propria sensibilità. Quasi sempre le persone fortemente emotive tendono a mettersi in discussione in ogni contesto e spesso ad accettare comportamenti che feriscono. Bisogna imparare a prendersi cura di se stessi ed essere categorici nel rifiutare ciò che non ci piace.
È proprio lì il punto. Nel saper dire no. Gli emotivi pensano quasi sempre di essere loro quelli che sbagliano nel venire toccati là dove altri invece se ne fregano. Desiderare di essere rispettati non é debolezza...la vera debolezza è passare sopra a situazioni...parole..gesti che ci feriscono ....in poche parole...come ha detto lei caro dottore...vendersi. Mi sono tanto riconosciuta e commossa. Grazie
Non è paura di dire di no, ma paura di essere giudicati come cattivi dopo averlo fatto. Il dire di no è una skill che va sviluppata per vivere in armonia con se stessi, e ti definisce come individuo.
@@BogdanCalota In definitiva è sempre la paura del rifiuto...dell'abbandono....una delle più grandi paure dell'essere umano ...paura che ha radici profonde e pratiche e che nasce con noi per la semplice ragione che fino a quando cresciamo la nostra sopravvivenza dipende dagli altri.
Io sono vetamente una bella persona l ho capito ed accettato da poco...basta non dare le perle ai porci. E questo non e' narcisismo ma profonda consapevolezza. Grazie grande Prof.
Riguardo a questo tema porto la mia testimonianza. Il fulcro di tanti disagi in cui sono incappata nel tempo è stata proprio la mia forte emotività. Ricordo che da piccolissima, all'asilo, venni sgridata da una maestra per aver preso una gomma senza permesso. Lo ricordo come un fatto che creò in me una voragine. Poco tempo dopo, mia nonna stava male e mio padre aveva deciso di non incontrarla e lei, quando le riferii questo, disse "bonu viaggiu" in sardo. Sentii un peso enorme. Era molto difficile per me vivere serenamente, tanto che ricordo che a 10 anni, già meditavo su quanto la felicità fosse effimera e, ogni volta che arrivava, mi chiedevo quando sarebbe andata via. Sono cresciuta in un contesto famigliare di forte deprivazione, un medico ha definito la mia vita come il medioevo. Vedevo tutto e più di chi mi circondava e la mia emotività, insostenibile, mi ha portata a voler aiutare il prossimo sempre di più. Nelle situazioni "sbagliate", nel dolore degli altri, io sapevo allontanarmi e trovare la soluzione. Ho vissuto per le soluzioni e di quelle poi sono diventata schiava. Oltre alle complesse vicende famigliari, motivo di quella continua ricerca di soluzioni, davo il mio meglio a scuola, perché amavo e amo conoscere, sapere. Ma il profitto non è durato per sempre e mi sono scontrata con l'ansia, gli attacchi di panico e lo stato depressivo che ogni tanto oscurava la mia stanzetta già fredda. Ricordo che la mia prima dottoressa mi disse che la mia emotività era un dono, ma un'arma a doppio taglio. Ora ho 20 anni e so che la mia emotività, la mia sensibilità, la mia intelligenza hanno senso d'esistere. A volte posso essere un po' dura, a volte posso allontanarmi e trovare una soluzione. E chissà, magari davvero un giorno diventerò medico, uno di quei medici che della propria sensibilità non fa uno scudo ma il veicolo per arrivare alle persone e curarle. Grazie mille a lei, professore e a Edoardo. Ho visto la puntata dove eravate ospiti di Cerbero e ne sono rimasta piacevolmente colpita, sappiate che, per quel che conta, io sono dalla vostra parte e cerco di condividervi il più possibile.
Pensavo parlasse una donna molto più grande, "20 anni" mi ha stupito. Io ne ho 24 e questo continuo soffermarmi su eventi anche piccoli, trarne un insegnamento e crescere più velocemente, forse persino arrivare più in alto di altri, mi ha fatto leggere il tuo messaggio con empatia, comprensione. Impari il doppio, soffri il doppio e vivi il doppio, ad oggi i pregi per me superano i difetti dell'essere come sono.
@@antoniocarusone6835 Sai, quando ero più piccolina dicevo che una mia giornata fosse come 1 anno della vita della maggior parte delle persone che mi circondavano. Ti lascio una canzone, "Laurea ad honorem" di Marracash. L'ho ascoltato per la prima volta grazie a questo canale.
@@Nina-id5on Appena letto il tuo messaggio, prima di ascoltare la canzone, ho apprezzato l'incontro qui nei commenti, l'aver condiviso gli stessi pensieri da bambini (e da adulti) ed il regalo della canzone. Forse resta un briciolo di amarezza di un incontro che è solo un incontro, sarà per questo che mi ha colpito particolarmente la frase della canzone: "Sai che tutti sono di passaggio". Te ne lascio una anch'io: Vent'anni, Scarda.
Ho pensato la stessa cosa, Antonio. La canzone che mi hai inviato, sembra non essere un caso, è arrivata. E vedi, persone come noi, vedono tutta la bellezza. Per questo, non a caso, ti lascio un'altra canzone, stavolta dal repertorio che mi sta più a cuore... "Cara" di Lucio Dalla. Dico tutto lì.
Gli emotivi si donano agli altri , si mettono sempre in seconda fila, lo fanno in maniera disinteressata, sono fatti così. Sono la parte migliore del mondo.
Credo che in questo periodo storico abbiamo necessità di imbatterci in video di questo tipo, faccio i miei più sentiti complimenti perché danno la possibilità a chi non si può permettere un percorso psichiatrico di affrontare e ragionare su dei temi importanti. Proprio perché credo che questi video salvino le persone (Sopratutto i più giovani) sottopongo un idea che pò arricchire i video, ovvero a fine video potrebbe consigliare 1 o 2 libri validi attinenti all’argomento trattato in modo da dare un ulteriore strumento all’ascoltatore. Rinnovo i miei complimenti
Sono PAS e spesso mi sembra che la mente o il cuore stiano per scoppiarmi a causa del sovraccarico emotivo e degli stimoli ambientali. Li percepisco e vivo con grossa intensità: li sento sulla pelle e poi mi scivolano dentro creando un ambiente affollato al quale io stessa non riesco a star dietro. Mi stancano, mi fanno distrarre, mi rendono difficile essere (con)centrata e produttiva. Eppure li benedico perché se non fosse così mi perderei molti dettagli al cui interno sono racchiusi universi interi. Connessioni, segni e ancora tante e tante emozioni sempre ricchissime. Non onde ma tsunami. Le onde te le aspetti perché sono parte costituente del mare, mentre gli tsunami ti colgono all' improvviso (mentre facevi altro) e ti travolgono. Piango se vedo una persona con disabilità o che vive per strada. Per un anziano curvo, per un gattino abbandonato o semplicemente tenero. Quando sono in luoghi in cui è stato causato un forte dolore (in cui si sono consumate tragedie, violenze o torture) sento un malessere fortissimo e spesso mi immobilizzo come le se gambe si rifiutassero di andare oltre. Ieri ho vissuto una violenta sindrome di Stendhal all' interno di una cappella barocca: era come se le statue e gli orpelli fossero vivi - più veri del mondo oggettivo - e che veicolassero un messaggio superiore. Questo mi ha disorientato mano a mano che mi avvicinavo a quelle figuri imponenti e sublimi che sembravano essere lì da sempre. Comunque, cosa posso dire... Sento tutto troppo forte. È la croce-delizia attorno a cui ruota gran parte delle mia vita (tempo, scelte, osservazioni ed azioni).
Da bambina quando cercavo di manifestare la mia sensibilità e vulnerabilità erano umiliazioni o botte.... Oggi allontanando molte persone ho capito come possa essere una risorsa... Sento molto la vita!!! C'è sempre qualcuno pronto a sminuirti ma come mi disse una persona : "Silvia mostrati al mondo ma protetta da vetri antiproiettili"... Come alcune statue sacre. Ho imparato pian piano a schermarmi senza per questo rinunciare a me!
Stavo per investire un cane quest’estate che era comparso all’ultimo in mezzo alla carreggiata. Pur essendo rimasto illeso ho provato un dispiacere enorme per la sola idea di poter recare la morte di un essere che vive. Mi si sono risvegliate delle paure che aveva da piccola. Le ho affrontate grazie alla medicina cinese. Il medico agopuntore a cui mi sono rivolta mi ha detto: la sua sensibilità non solo è qualcosa di normale, ma è qualcosa di bello e di prezioso. Va gestita ma è meglio averla che no. Grazie dott. per questo suo video.
Io ho sperimentato una forte emotività velata da una spiccata personalità che è stata dannosa xke gli altri si fermano all immagine ,quando la sensibilità va oltre e diventa sentire ,il mondo in te e fuori di te cambia , e tocchi chi sei veramente, q uesto Tamburello l ha visto molti anni fa ,grazie
Ho sempre ritenuto che sentire troppo fosse una condanna. Solo l'età avanzata mi ha fatto comprendere che questa era una benedizione . Ho sposato un nn narciso patolologico anafettivo che mi ha devastato. Ho raccolto i brandelli della mia vita e ho iniziato ad affrontare me stessa. Non avevo scelta. Tra il vivere e o morire ho preferito vivere. Non è stato facile perché sia in famiglia che con il matrimonio mi hanno fatto sentire una persona sbagliata perché non adeguata allo standard imposti. Ora ho capito che anche io dovevo guarire per non cercare un carnefice ancora. Noi amiamo troppo e abbiamo molto spesso la sindrome della crocerossina per essere accettate perché la famiglia ha demolito la nostra autostima e quindi non degne di poter avere un pensiero , una decisione , una scelta. Oggi sono una donna nuova benché sia rimasta molto empatica caratterialmente ma molte paure indotte le ho abbandonate con grande fatica.
Buonasera professore, non mi sento un rifiuto umano ma sono infastidita dalla mia elevata emotività e sensibilità. Mi affeziono troppo alle persone do tutta me stessa le aiuto nei momenti difficili e poi puntualmente mi deludono.
Grazie Professore Sono stata sempre accusata di forte sensibilità e questo mi ha portata a credere d essere fortemente sbagliata.. Ho perso me stessa..vergognandomi spesso della mia natura.. Il suo video è stato illuminante .non so come arriverò a ritrovarla ..quella me...ma un primo passo l ho mosso proprio oggi con la consapevolezza d avere un dono e non volerci più rinunciare . Mi sono venduta ..più volte... Da oggi non più..
Grazie dottore. Sentire queste parole da lei mi dà ancora più conferma di quello che inizio a pensare da un po' di anni a questa parte. Prima pensavo di essere io quella 'troppo' sensibile, dopo quando inizi a vedere le cose più chiaramente e imparare a dire di no e a rispettarti, capisci che sei sensibile e basta, emotiva senza la necessità di essere per forza sbagliata, io sono così, c'è chi non ne ha proprio, che non ci pensa due volte a dire una cosa e ferire e li, capisci che forse, tanto sbagliata non sei..!!
È bellissimo questo tema che lei ha trattato nel video. Io ho scoperto un po’ di anni fa di essere una persona ipersensibile e tutte quelle che credevo fossero “colpe” in realtà erano espressione del mio essere puro e autentico. Ho trovato in questi libri in cui ho scoperto questa caratteristica, tante risposte, poi nella realtà bisogna con il tempo imparare a gestire l’emotività e cercare di porre un limite alle richieste esterne.
Professore io mi rivedo nella sua descrizione e sono innamorata dei suoi modi,doni ,intelligenza, profondità. Avrei tanto desiderato parlare con lei. Almeno una volta.
Ci vuole tempo e pazienza per comprenderlo... Tempo per distaccarsi da chi sembra vincere sempre, ma è lontano anni luce dalla sensibilità. Diventare duri non è la soluzione.. Anche se a volte bisogna essere forti e allontanare chi si approfitta. Poi diventa tutto molto bello, vedi tutto in modo più profondo... Grazie è tutto verissimo ❤️🌺
Grazie professore, se un giorno capiterà mai che avremo una conversazione vis-à-vis spero o che sia di un istante perché entrambi abbiamo capito tutto o molto lunga perché avremo moltissimo da parlare, e di qualsiasi cosa. In ogni caso sarà bellissimo. questo è certo. Grazie, mille volte. Nel frattempo rimango ad ascoltarla.
Che lezione meravigliosa Antonino! E' una mia caratteristica che gli altri mi hanno sempre fatto pesare, come una condanna, ma alla fine la vita ha dato ragione a me! Ora con il tuo appoggio mi sento ancora piu' forte, grazie! 😍
Argomento molto interessante, sono anche io una di queste persone sensibili e emotive. Grazie dottore per le sue parole, sempre appropriate e incoraggianti
Soffro molto di questo e sinceramente nella vita mi causa solamente svantaggi e sofferenza...complimenti per i suoi video e per l'amore che ha per il suo lavoro, è sempre un'incanto sentirla🖤
Lei è uno spettacolo vivente. Le sue spiegazioni sono così chiare e vere che da l’idea essere per lei si una professione ma più ancor più una missione al bene . Grazie di cuore.
Caro Dottore Antonino, io ho una figlia di 40 anni. Da quando era piccola che per colpa della sua sensibilità ed emotività non riesce a vivere. Basta un soffio di vento, uno sguardo che per lei sembra critico nei suoi riguardi che arriva a sentirsi male, con attacchi di panico. Abbiamo noi genitori perso le speranze di vederla stare bene. È molto empatica con le persone. Chi la capisce l' apprezza, ma in generale anche quando andava a scuola non la consideravano come le altre. È questo il punto. Chi è troppo sensibile viene considerato diverso e quindi solo. Anche io mamma sono molto sensibile fin da piccola e per me è sempre stato un problema nei rapporti con le persone. Ma bene o male sono riuscita a dare la mia vita. Ma lei non riesce ad essere serena. Nonostante il bene che ha dato per le sue amiche, è stata ricambiata alla fine con un abbandono (specialmente quando hanno trovato il maschietto.) Adesso non ha fiducia in sé stessa al punto di non farsi neppure una sua vita lavorativa. Non so come aiutarla, e la vedo stare male tutti i giorni nella sua solitudine. Io mamma sto morendo insieme a lei. Mi scusi dottore del mio lungo sfogo e spero di avere un suo scritto.
Per me è stata una condanna perché sono sempre stata giudicata proprio per questo. Sin da quando ero piccola mi sono sentita dire "che esagerata"ecc. Ad oggi appaio fredda ma internamente ho un vulcano, un vero e proprio fuoco che guarda caso mi ha provocato una malattia cronica infiammatoria (nata da una somatizzazione ovviamente). Grazie per averne parlato❤️
È la prima volta in tutta la mia vita che sento qualcuno che descrive nel profondo la mia essenza....ascoltandola sento un misto di vulnerabilità e conforto , la ringrazio .
Io mi chiedo dove sono,sparse nel "mondo reale",le persone sensibili,delicate,empatiche,di cuore..difficilissimo incontrarle !! Forse siamo tutti qui a commentare Antonino ???!!💓
Grazie per aver trattato un argomento così importante per me che solo da poco riesco a vivere, in parte, come dono la mia iperemotivita' . Grazie per le parole sempre illuminanti e balsamiche per l'anima.
Caro dottore, io sono una "iperdotata" mi sono sempre sentita diversa dagli altri e questo mio sentire troppo gli altri e le situazioni, mi hanno creato non pochi.problemi nelle relazioni con gli altri perché i cosiddetti "normali" hanno sempre aproffitato delle mie fragilità e mentre io mi legavo e sentivo grande empatia per loro, loro vedevano in me la persona giusta per manipolare a loro piacimento...ora cerco di stare più ancorata alla realtà e di sentire di meno le emozioni..però sono rimasta sola...meglio così forse...
Mi verrebbe da dire che ogni cosa bella richiede un prezzo....e l'emotività sembra una gabbia dorata!In questo Mondo sempre più pratico e superficiale....l'emotività è un bellissimo dono che spesso porta sofferenza....io preferisco considerarla qualità di vita!
Sono molto sensibile e ho sempre timore di ferire gli altri con le mie scelte e cerco sempre di assecondare il volere degli altri per quanto possibile ma spesso gli altri si approfittano di me e riesco ad impormi, a dire la mia, a dire di no attraverso la rabbia.
Una volta che ho saputo in modo serio e documentato che sono una persona Alte Capcità, mi sono accettata e capita di più: un sollievo constatare che non ero "anormale!. Poi è venuto l'esercizio di imparare a capire come sono, a stare con gli altri, adattarsi e fare il più possibile per stare bene con gli altri e farli stare bene con me. Grazie.
io generalmente sono gentile con le persone,cerco di relazionarmi sempre in modo positivo,ma ho notato,purtroppo, che quando mi accade un problema che mi sembra irrisolvibile... come per difendermi,come per proteggermi,riesco a diventare brusca a volte anche dura...ho notato però che ci sono persone che hanno una grande capacità dentro di loro ed è quella di avere pazienza,persone che riescono a trovare la chiave giusta per farti sentire a proprio agio,per rasserenarti,senza giudicarti... anzi,devo dire con grande empatia,comprendendo come ti puoi sentire...sono persone speciali,lo capisci proprio quando hai bisogno che ci sono
Mi piace molto questo commento, forse perché ho provato ciò che scrivi. Sono arrivato a capire (o almeno così mi piace pensare) che, cercando di essere accondiscendente con il prossimo, gentile, ecc, non stavo facendo altro che inibire il mio reale io, con l'aspettativa e il desiderio di essere accettato e amato e, quindi, mi prostravo al prossimo...ma c'era una cosa fondamentale che mancava: l'amore verso me stesso, che è la condizione necessaria per amare gli altri (Amare davvero gli altri...non 'far vedere' di saper amare).
Io mi sento spesso problematica, soprattutto sento prima di tanti altri le cose, che poi si rivelano vere e non ascoltarmi mi ha portato grandi sofferenze. Mentre se espongo le mie perplessità mi è stato dato della paranoica ... Non sono in grado spesso di rispondere a tono, assorbo tante cose da sembrare permalosa mentre io vedo tanta indelicatezza. Mi sono sentita dare della TROPPO SENSIBILE, TROPPO EMOTIVA, TROPPO, TROPPO, TROPPO.... E ancora fatico, tanto
Grazie, mi ha dato l'imput per "settarmi". Con la sensibilità è come se si ingrandisce alla lente al microscopio avvenimenti e anche sfumature,atteggiamenti Certe volte è utile ma non sempre. Allo stesso tempo so di non voler passare per una che si inventa cose che non esistono. Quando vengo rrattata così è un disagio. Al tempo stesso pero' posso assecondare i tempi delle persone che mi stanno vicino
Dottore in questo periodo (un po’ lungo 😂) questi video che ho scoperto per caso sono un toccasana per me, la vostra delicatezza e professionalità sono uniche, mi rilasso ascoltando e capisco, perché siete così bravo a farvi capire, intendo tutto grazie a voi e ragiono sul proseguo del domani con un qualcosa in più che questi video mi stanno dando. Grazie
Questa emotività per mè si è trasformata in un disturbo borderline un pò complicato dà gestire, e sto imparando a farlo da pochi mesi grazie ai suoi video.
Video stupendo, mi ritrovo in ogni frase e in ogni parola, ma può credermi Dottore, è un dono difficile da portare, spesso somiglia più a una condanna a vita. Comunque la ringrazio per averne parlato, lo apprezzo molto.
Antonino, ho imparato col tempo a gestire l'emotività e a capire a chi poter far vedere la mia sensibilità. Forse da giovane trovavo tutto ciò una condanna. Oggi è un dono che ho imparato ad accogliere. 👋
Personalmente sono una persona emotiva e questo avvantaggia chi mi sta intorno (perché fanno presto a leggere i miei sentimenti) , mentre io mi prendo i biasimi (con conseguenti svantaggi)...allorché mi domando, se forse ci vorrebbe un bel po' di sana strafottenza per vivere più in pace, anche con se stessi...
É la percezione della realtà che calma la mente. Una realtà senza giudizi senza confronti senza violenza interna...una realtà scoperta dalla nostra curiosità di arrivare alla verità
Bravo dottore,,come ha evidenziato questi valori,oggi che vengono derisi,per fortuna che no siamo tutti uguali, giusto dosare un po' il troppo e vediamo il positivo, grazie
Negli anni ho lasciato che vedessero la mia emotività...non c'è nulla di male essere trasparenti e si vive meno condizionati. Grazie per la condivisione della sua conoscenza.
Bellissimo argomento, grazie proff. Anche importanti commenti, grazie. Un chiarimento: emotivita' e sensibilita', hanno aspetti comuni? Fanno parte della stessa medaglia? Grazie
Seguo il suo canale da qualche giorno e trovo il suo approccio agli argomenti molto delicato e centrato. In questo, sarà perché l'argomento mi appassiona particolarmente, ho avuto maggiormente la sensazione che lo sfiorasse appena senza addentrarsi troppo. Mi piacerebbe fosse approfondita la parte che riguarda l'iperdotazione a cui si accompagna questa spiccata sensibilità come amplificazione dei sensi
Io sono fortemente emotiva e sensibile,io la vedo come una condanna..sinceramente vorrei esserlo meno,si soffre troppo per tutto e si vive male. Sto provando ad essere più razionale,farsi controllare sempre dalle emozioni è pericoloso.
Io non lo sopporto, essere gestita dalle emozioni è terribile, la mente ha un’idea precisa di come comportarsi, ma il corpo trema, il cuore è tachicardico e la bocca è secca…Così non si riesce a gestire la vita.
Questo suo discorso mi ha emozionata. Mi ci sono ritrovata molto e ringrazio Dio per avermi fatto sentire queste sue parole, grazie davvero, un Caro saluto, e un forte abbraccio, anche da parte mia Antonino!
Lei mi ha descritta in tutto, questa sono io...per me è una condanna, però al contrario non mi sento forte anzi, molto debole. Sa,di questa emotività si viene anche derisi, purtroppo.
Purtroppo io lavoro in ambito sanitario (in ambito chirurgico) e la mia emotività mi blocca nella mia attività, mi rende nervosa, mi fa sbagliare, mi rende come una zavorra per lo staff. È una condanna e come risposta ho iniziato ad essere aggressiva con gli altri, a cercare di esser forte, fredda, come ha a detto lei, perché la mia debolezza attirava solo insulti e disistima. Ma ugualmente basta una sola parola o tono sbagliato per mettermi in difficoltà. Non ne uscirò mai.
Grazie per aver creato questo spazio nella rete che mi sta aiutando in un momento di crisi profonda. E se anche nella coppia l'emotività dell'uno si scontra con una certa rudezza ed insensibilità dell'altro? Io ringrazio il dono ed l'emotività, perché mi permette di apprezzare oggi a 48 anni l'incontro con una nuova amica, o l'apericena con persone affini, o la mostra di van gogh che ho prenotato con mia madre, tanto da essere "emozionata" come una ragazzina. Però poi c'è l'altra faccia della medaglia....
Un giorno, ennesima giornata campale in ufficio, un collega vedendo il mio scoramento mi disse: tu dovresti guardarti allo specchio e farti un applauso (per come stai gestendo questa situazione che pochi avrebbero avuto il coraggio di affrontare e quasi nessuno con questo risultati). Una frase che non dimenticherò mai. Le persone sensibili dovrebbero far così: guardarsi allo specchio e farsi un applauso, perché hanno la capacità di notare il particolare, commuoversi per un sorriso, assaporare il profumo del bosco ed i colori dell’aurora. Capaci di mettersi nei panni dell’altro e di gioire perché a fine giornata, grazie a qualcosa che hanno fatto il mondo è migliore di come lo avevano incontrato al mattino. Eppure quasi nessuno è disposto a riconoscerglielo, vengono considerate deboli, idealiste. Rischiano allora di sentirsi sbagliate, di cucirsi addosso la frase di quella poesia “salire in alto, restare soli, non sapere come scendere”. Ma arriva un momento in cui qualcuno ti illumina e ti fa capire che non devi farti deprivare di questa qualità, che magari devi gestire alcuni aspetti, ma che devi essere fiero di ciò che sei, di ciò che fai. E questo è come rinascere.
Invece di sentirsi sbagliati per certe persone bisognerebbe sentirsi sprecati. È la dura e cruda realtà.
Se ci fosse un modo per salvare i commenti preferiti, questo sarebbe il primo che salverei.
Volevo ringraziarti per la tua testimonianza, è molto bella ed aiuta molto a chi vive come te.
E sono d'accordo con Mattia è il commento che salverei se fosse possibile. Ora però mi piace rileggerlo più volte. Un abbraccio
...io nel frattempo ho fatto copia e incolla...è talmente bello quello che hai scritto che non può non essere divulgata...grazie di cuore...
la cosa più importante per chi ha una forte emotività è imparare a non fare compromessi sulla propria sensibilità. Quasi sempre le persone fortemente emotive tendono a mettersi in discussione in ogni contesto e spesso ad accettare comportamenti che feriscono. Bisogna imparare a prendersi cura di se stessi ed essere categorici nel rifiutare ciò che non ci piace.
Concordo.... provato sulla mia pelle
Se non si ha un intelligenza emotiva e un casino non si riesce a controllare emozioni
È proprio lì il punto. Nel saper dire no. Gli emotivi pensano quasi sempre di essere loro quelli che sbagliano nel venire toccati là dove altri invece se ne fregano. Desiderare di essere rispettati non é debolezza...la vera debolezza è passare sopra a situazioni...parole..gesti che ci feriscono ....in poche parole...come ha detto lei caro dottore...vendersi.
Mi sono tanto riconosciuta e commossa.
Grazie
Non è paura di dire di no, ma paura di essere giudicati come cattivi dopo averlo fatto. Il dire di no è una skill che va sviluppata per vivere in armonia con se stessi, e ti definisce come individuo.
@@BogdanCalota
In definitiva è sempre la paura del rifiuto...dell'abbandono....una delle più grandi paure dell'essere umano ...paura che ha radici profonde e pratiche e che nasce con noi per la semplice ragione che fino a quando cresciamo la nostra sopravvivenza dipende dagli altri.
Ed è esattamente per il fatto che consapevolizzi questo, che puoi gestire il tutto al meglio. 🙂
Il dott,sempre con estrema umanità,ci spiega la vita,e durante,ti dà più di una carezza.
Che belle parole....
Io sono vetamente una bella persona l ho capito ed accettato da poco...basta non dare le perle ai porci. E questo non e' narcisismo ma profonda consapevolezza. Grazie grande Prof.
Riguardo a questo tema porto la mia testimonianza.
Il fulcro di tanti disagi in cui sono incappata nel tempo è stata proprio la mia forte emotività. Ricordo che da piccolissima, all'asilo, venni sgridata da una maestra per aver preso una gomma senza permesso. Lo ricordo come un fatto che creò in me una voragine. Poco tempo dopo, mia nonna stava male e mio padre aveva deciso di non incontrarla e lei, quando le riferii questo, disse "bonu viaggiu" in sardo. Sentii un peso enorme. Era molto difficile per me vivere serenamente, tanto che ricordo che a 10 anni, già meditavo su quanto la felicità fosse effimera e, ogni volta che arrivava, mi chiedevo quando sarebbe andata via.
Sono cresciuta in un contesto famigliare di forte deprivazione, un medico ha definito la mia vita come il medioevo.
Vedevo tutto e più di chi mi circondava e la mia emotività, insostenibile, mi ha portata a voler aiutare il prossimo sempre di più. Nelle situazioni "sbagliate", nel dolore degli altri, io sapevo allontanarmi e trovare la soluzione. Ho vissuto per le soluzioni e di quelle poi sono diventata schiava.
Oltre alle complesse vicende famigliari, motivo di quella continua ricerca di soluzioni, davo il mio meglio a scuola, perché amavo e amo conoscere, sapere. Ma il profitto non è durato per sempre e mi sono scontrata con l'ansia, gli attacchi di panico e lo stato depressivo che ogni tanto oscurava la mia stanzetta già fredda. Ricordo che la mia prima dottoressa mi disse che la mia emotività era un dono, ma un'arma a doppio taglio. Ora ho 20 anni e so che la mia emotività, la mia sensibilità, la mia intelligenza hanno senso d'esistere. A volte posso essere un po' dura, a volte posso allontanarmi e trovare una soluzione. E chissà, magari davvero un giorno diventerò medico, uno di quei medici che della propria sensibilità non fa uno scudo ma il veicolo per arrivare alle persone e curarle.
Grazie mille a lei, professore e a Edoardo. Ho visto la puntata dove eravate ospiti di Cerbero e ne sono rimasta piacevolmente colpita, sappiate che, per quel che conta, io sono dalla vostra parte e cerco di condividervi il più possibile.
♥️.
Pensavo parlasse una donna molto più grande, "20 anni" mi ha stupito. Io ne ho 24 e questo continuo soffermarmi su eventi anche piccoli, trarne un insegnamento e crescere più velocemente, forse persino arrivare più in alto di altri, mi ha fatto leggere il tuo messaggio con empatia, comprensione. Impari il doppio, soffri il doppio e vivi il doppio, ad oggi i pregi per me superano i difetti dell'essere come sono.
@@antoniocarusone6835 Sai, quando ero più piccolina dicevo che una mia giornata fosse come 1 anno della vita della maggior parte delle persone che mi circondavano. Ti lascio una canzone, "Laurea ad honorem" di Marracash. L'ho ascoltato per la prima volta grazie a questo canale.
@@Nina-id5on Appena letto il tuo messaggio, prima di ascoltare la canzone, ho apprezzato l'incontro qui nei commenti, l'aver condiviso gli stessi pensieri da bambini (e da adulti) ed il regalo della canzone.
Forse resta un briciolo di amarezza di un incontro che è solo un incontro, sarà per questo che mi ha colpito particolarmente la frase della canzone: "Sai che tutti sono di passaggio".
Te ne lascio una anch'io: Vent'anni, Scarda.
Ho pensato la stessa cosa, Antonio. La canzone che mi hai inviato, sembra non essere un caso, è arrivata. E vedi, persone come noi, vedono tutta la bellezza. Per questo, non a caso, ti lascio un'altra canzone, stavolta dal repertorio che mi sta più a cuore... "Cara" di Lucio Dalla. Dico tutto lì.
Gli emotivi si donano agli altri , si mettono sempre in seconda fila, lo fanno in maniera disinteressata, sono fatti così. Sono la parte migliore del mondo.
Allora esistono gli angeli?
@@ninap6980 secondo te?
Andiamo verso le emozioni ma senza filtri ...abbiamo più reazioni negative nei rapporti con gli altri
Gli empatici
Gli angeli esistono
Credo che in questo periodo storico abbiamo necessità di imbatterci in video di questo tipo,
faccio i miei più sentiti complimenti perché danno la possibilità a chi non si può permettere un percorso psichiatrico di affrontare e ragionare su dei temi importanti.
Proprio perché credo che questi video salvino le persone (Sopratutto i più giovani) sottopongo un idea che pò arricchire i video,
ovvero a fine video potrebbe consigliare 1 o 2 libri validi attinenti all’argomento trattato in modo da dare un ulteriore strumento all’ascoltatore.
Rinnovo i miei complimenti
Caro Lorenzo un caro e sincero Saluto, aspetto tuo nuovo feedback sui video che vedrai
Sono PAS e spesso mi sembra che la mente o il cuore stiano per scoppiarmi a causa del sovraccarico emotivo e degli stimoli ambientali. Li percepisco e vivo con grossa intensità: li sento sulla pelle e poi mi scivolano dentro creando un ambiente affollato al quale io stessa non riesco a star dietro. Mi stancano, mi fanno distrarre, mi rendono difficile essere (con)centrata e produttiva. Eppure li benedico perché se non fosse così mi perderei molti dettagli al cui interno sono racchiusi universi interi. Connessioni, segni e ancora tante e tante emozioni sempre ricchissime. Non onde ma tsunami. Le onde te le aspetti perché sono parte costituente del mare, mentre gli tsunami ti colgono all' improvviso (mentre facevi altro) e ti travolgono. Piango se vedo una persona con disabilità o che vive per strada. Per un anziano curvo, per un gattino abbandonato o semplicemente tenero. Quando sono in luoghi in cui è stato causato un forte dolore (in cui si sono consumate tragedie, violenze o torture) sento un malessere fortissimo e spesso mi immobilizzo come le se gambe si rifiutassero di andare oltre. Ieri ho vissuto una violenta sindrome di Stendhal all' interno di una cappella barocca: era come se le statue e gli orpelli fossero vivi - più veri del mondo oggettivo - e che veicolassero un messaggio superiore. Questo mi ha disorientato mano a mano che mi avvicinavo a quelle figuri imponenti e sublimi che sembravano essere lì da sempre. Comunque, cosa posso dire... Sento tutto troppo forte. È la croce-delizia attorno a cui ruota gran parte delle mia vita (tempo, scelte, osservazioni ed azioni).
Buongiorno
Se volesse sarei interessato a conoscerla.
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Prof Tamburello
o
Edoardo Calderoni
Idem io. Ma cosa significa Pas?
Da bambina quando cercavo di manifestare la mia sensibilità e vulnerabilità erano umiliazioni o botte.... Oggi allontanando molte persone ho capito come possa essere una risorsa... Sento molto la vita!!! C'è sempre qualcuno pronto a sminuirti ma come mi disse una persona : "Silvia mostrati al mondo ma protetta da vetri antiproiettili"... Come alcune statue sacre.
Ho imparato pian piano a schermarmi senza per questo rinunciare a me!
Stavo per investire un cane quest’estate che era comparso all’ultimo in mezzo alla carreggiata. Pur essendo rimasto illeso ho provato un dispiacere enorme per la sola idea di poter recare la morte di un essere che vive. Mi si sono risvegliate delle paure che aveva da piccola. Le ho affrontate grazie alla medicina cinese. Il medico agopuntore a cui mi sono rivolta mi ha detto: la sua sensibilità non solo è qualcosa di normale, ma è qualcosa di bello e di prezioso. Va gestita ma è meglio averla che no. Grazie dott. per questo suo video.
Io ho sperimentato una forte emotività velata da una spiccata personalità che è stata dannosa xke gli altri si fermano all immagine ,quando la sensibilità va oltre e diventa sentire ,il mondo in te e fuori di te cambia , e tocchi chi sei veramente, q uesto Tamburello l ha visto molti anni fa ,grazie
Non ho capito,che vuoi dire ?
Come parla lei, nel piu' profondo dell'anima umana e come conosce e ci capisce , e' 1 dono anche questo..... Caro Professore Antonino !!
Simonetta un caro saluto!
Ho sempre ritenuto che sentire troppo fosse una condanna. Solo l'età avanzata mi ha fatto comprendere che questa era una benedizione . Ho sposato un nn narciso patolologico anafettivo che mi ha devastato. Ho raccolto i brandelli della mia vita e ho iniziato ad affrontare me stessa. Non avevo scelta. Tra il vivere e o morire ho preferito vivere. Non è stato facile perché sia in famiglia che con il matrimonio mi hanno fatto sentire una persona sbagliata perché non adeguata allo standard imposti. Ora ho capito che anche io dovevo guarire per non cercare un carnefice ancora. Noi amiamo troppo e abbiamo molto spesso la sindrome della crocerossina per essere accettate perché la famiglia ha demolito la nostra autostima e quindi non degne di poter avere un pensiero , una decisione , una scelta. Oggi sono una donna nuova benché sia rimasta molto empatica caratterialmente ma molte paure indotte le ho abbandonate con grande fatica.
🤗🤗🤗
lo stesso x me.
Brava Emanuela, devi essere orgogliosa di te stessa. Sei una grande donna.... ❤️❤️❤️
Le persone che sentono ogni cosa anche prima che succedono hanno una potente empatia che ha come effetto a volte con incontri negativi
💝🌹
Sin da bambina ho sempre pensato di non essere pronta a vivere sulla terra , un pianeta in cui mi sono sentita sempre fuori luogo.
È la stessa cosa che ho sempre provato io
Anchio😊
Buonasera professore, non mi sento un rifiuto umano ma sono infastidita dalla mia elevata emotività e sensibilità. Mi affeziono troppo alle persone do tutta me stessa le aiuto nei momenti difficili e poi puntualmente mi deludono.
Grazie Professore
Sono stata sempre accusata di forte sensibilità e questo mi ha portata a credere d essere fortemente sbagliata..
Ho perso me stessa..vergognandomi spesso della mia natura..
Il suo video è stato illuminante .non so come arriverò a ritrovarla ..quella me...ma un primo passo l ho mosso proprio oggi con la consapevolezza d avere un dono e non volerci più rinunciare .
Mi sono venduta ..più volte...
Da oggi non più..
Mamma mia, quest'uomo è una salvezza.
Grazie dottore. Sentire queste parole da lei mi dà ancora più conferma di quello che inizio a pensare da un po' di anni a questa parte. Prima pensavo di essere io quella 'troppo' sensibile, dopo quando inizi a vedere le cose più chiaramente e imparare a dire di no e a rispettarti, capisci che sei sensibile e basta, emotiva senza la necessità di essere per forza sbagliata, io sono così, c'è chi non ne ha proprio, che non ci pensa due volte a dire una cosa e ferire e li, capisci che forse, tanto sbagliata non sei..!!
È bellissimo questo tema che lei ha trattato nel video. Io ho scoperto un po’ di anni fa di essere una persona ipersensibile e tutte quelle che credevo fossero “colpe” in realtà erano espressione del mio essere puro e autentico. Ho trovato in questi libri in cui ho scoperto questa caratteristica, tante risposte, poi nella realtà bisogna con il tempo imparare a gestire l’emotività e cercare di porre un limite alle richieste esterne.
Posso sapere il titolo dei libri?
@@chiara1601 sì certo! Sono “mi dicevano che ero troppo sensibile” di Federica Bosco e “Persone altamente sensibili” di Elaine Aron☺️
@@mariacristinanapoli-operas6294 Grazie mille 😘
Questo video va divulgato nelle scuole, mostrato agli adulti allo sbando. Grazie professore.
Prof. Tu sei la Meraviglia di tutte le Meraviglie....Grazie di Esistere.
Professore io mi rivedo nella sua descrizione e sono innamorata dei suoi modi,doni ,intelligenza, profondità.
Avrei tanto desiderato parlare con lei.
Almeno una volta.
Dottore mio Lei è una persona veramente speciale. Non sa quanto mi aiutano le sue meravigliose parole
Che meraviglia Dottore ! Grazie❤
Grazie mille dott Antonio
Grazie Antonello, era proprio ciò di cui avevo bisogno, mi rispecchio a 360°
Da tenere in mente! Grazie dottore. Mi apro troppo con le persone sbagliate.
Sei seguita da un professionista ?
@@AntoninoTamburello sì certo!
Ci vuole tempo e pazienza per comprenderlo... Tempo per distaccarsi da chi sembra vincere sempre, ma è lontano anni luce dalla sensibilità. Diventare duri non è la soluzione.. Anche se a volte bisogna essere forti e allontanare chi si approfitta. Poi diventa tutto molto bello, vedi tutto in modo più profondo... Grazie è tutto verissimo ❤️🌺
Questo video ho bisogno di riascoltarlo ogni tanto......grazie mille🤗
Mi approccio a Lei lentamente dottore ...e con cura ... è difficile digerire certe riflessioni, ma è sempre un abbraccio caldo! Un abbraccio caro
Grazie professore, se un giorno capiterà mai che avremo una conversazione vis-à-vis spero o che sia di un istante perché entrambi abbiamo capito tutto o molto lunga perché avremo moltissimo da parlare, e di qualsiasi cosa. In ogni caso sarà bellissimo. questo è certo. Grazie, mille volte.
Nel frattempo rimango ad ascoltarla.
Grazie dottore per le sue parole,alle volte la mia estrema emotività mi fa sentire fuori dal mondo!
Che lezione meravigliosa Antonino! E' una mia caratteristica che gli altri mi hanno sempre fatto pesare, come una condanna, ma alla fine la vita ha dato ragione a me! Ora con il tuo appoggio mi sento ancora piu' forte, grazie! 😍
Doct lei parla mi commuovo a sentirla ecco meraviglioso❤
Argomento molto interessante, sono anche io una di queste persone sensibili e emotive. Grazie dottore per le sue parole, sempre appropriate e incoraggianti
Soffro molto di questo e sinceramente nella vita mi causa solamente svantaggi e sofferenza...complimenti per i suoi video e per l'amore che ha per il suo lavoro, è sempre un'incanto sentirla🖤
Che meraviglia questo video…❤
Lei è uno spettacolo vivente.
Le sue spiegazioni sono così chiare e vere che da l’idea essere per lei si una professione ma più ancor più una missione al bene .
Grazie di cuore.
Mi ha fatto piangere come una fontana. ❤ Grazie
È sempre un piacere ascoltarla dottore...anche lei ha avuto un dono ....aver scelto la sua professione 🌸
hai detto una cosa bellissima!
@@laradaniele8424 Grazie 🙏
Evero,hai detto una cosa bellissima !
Fantastico 🎉
Un video meraviglioso..parole che curano le ferite del cuore. Grazie
Quanto ha ragione il professore!!! Chi è fortemente emotivo deve imparare a dire di no a volte per gestire al meglio la propria emotività
Be'. Cosa dire .rimanere zzzzittiiiii.muti.silenziosi.tanto si capisce meglio.chiaro.limpido
È un incanto ascoltarla....sempre❤️
Caro Dottore Antonino, io ho una figlia di 40 anni. Da quando era piccola che per colpa della sua sensibilità ed emotività non riesce a vivere. Basta un soffio di vento, uno sguardo che per lei sembra critico nei suoi riguardi che arriva a sentirsi male, con attacchi di panico. Abbiamo noi genitori perso le speranze di vederla stare bene. È molto empatica con le persone. Chi la capisce l' apprezza, ma in generale anche quando andava a scuola non la consideravano come le altre. È questo il punto. Chi è troppo sensibile viene considerato diverso e quindi solo. Anche io mamma sono molto sensibile fin da piccola e per me è sempre stato un problema nei rapporti con le persone. Ma bene o male sono riuscita a dare la mia vita. Ma lei non riesce ad essere serena. Nonostante il bene che ha dato per le sue amiche, è stata ricambiata alla fine con un abbandono (specialmente quando hanno trovato il maschietto.) Adesso non ha fiducia in sé stessa al punto di non farsi neppure una sua vita lavorativa. Non so come aiutarla, e la vedo stare male tutti i giorni nella sua solitudine. Io mamma sto morendo insieme a lei. Mi scusi dottore del mio lungo sfogo e spero di avere un suo scritto.
Lei è sempre illuminante Professore!
sante parole..... Veritas 😊
Grazie Doc❤
Per me è stata una condanna perché sono sempre stata giudicata proprio per questo. Sin da quando ero piccola mi sono sentita dire "che esagerata"ecc. Ad oggi appaio fredda ma internamente ho un vulcano, un vero e proprio fuoco che guarda caso mi ha provocato una malattia cronica infiammatoria (nata da una somatizzazione ovviamente). Grazie per averne parlato❤️
Cerca il modo di esprimere piuttosto che reprimere, hai diritto ad esserci e dire la tua nel mondo
Quando dottoressa Carozza mi ha detto che noi siamo pieni di emozioni ci ho riflettuto ed è effettivamente vero
È la prima volta in tutta la mia vita che sento qualcuno che descrive nel profondo la mia essenza....ascoltandola sento un misto di vulnerabilità e conforto , la ringrazio .
Io mi chiedo dove sono,sparse nel "mondo reale",le persone sensibili,delicate,empatiche,di cuore..difficilissimo incontrarle !! Forse siamo tutti qui a commentare Antonino ???!!💓
Ma infatti, qui vedo tanti commenti…
peccato però che non si incontrano mai queste persone.
@@chiara1601 esatto... forse xche il mondo "reale" ci vuole diversi ed indossiamo una maschera x cercare di coprire la nostra sensibilità..
Grazie per aver trattato un argomento così importante per me che solo da poco riesco a vivere, in parte, come dono la mia iperemotivita' . Grazie per le parole sempre illuminanti e balsamiche per l'anima.
grazie Dottore! di solito guardo i suoi video per interesse nei temi affrontati, ma questa volta mi sento davvero meglio
Ho imparato a dare valore a questo dono col tempo grazie per le belle parole🥺❤️
Caro dottore, io sono una "iperdotata" mi sono sempre sentita diversa dagli altri e questo mio sentire troppo gli altri e le situazioni, mi hanno creato non pochi.problemi nelle relazioni con gli altri perché i cosiddetti "normali" hanno sempre aproffitato delle mie fragilità e mentre io mi legavo e sentivo grande empatia per loro, loro vedevano in me la persona giusta per manipolare a loro piacimento...ora cerco di stare più ancorata alla realtà e di sentire di meno le emozioni..però sono rimasta sola...meglio così forse...
Mi verrebbe da dire che ogni cosa bella richiede un prezzo....e l'emotività sembra una gabbia dorata!In questo Mondo sempre più pratico e superficiale....l'emotività è un bellissimo dono che spesso porta sofferenza....io preferisco considerarla qualità di vita!
Vero ,in questo mondo così frenetico e artificiale considerata un difetto,dosarla solo
Sono molto sensibile e ho sempre timore di ferire gli altri con le mie scelte e cerco sempre di assecondare il volere degli altri per quanto possibile ma spesso gli altri si approfittano di me e riesco ad impormi, a dire la mia, a dire di no attraverso la rabbia.
Una volta che ho saputo in modo serio e documentato che sono una persona Alte Capcità, mi sono accettata e capita di più: un sollievo constatare che non ero "anormale!. Poi è venuto l'esercizio di imparare a capire come sono, a stare con gli altri, adattarsi e fare il più possibile per stare bene con gli altri e farli stare bene con me. Grazie.
io generalmente sono gentile con le persone,cerco di relazionarmi sempre in modo positivo,ma ho notato,purtroppo, che quando mi accade un problema che mi sembra irrisolvibile... come per difendermi,come per proteggermi,riesco a diventare brusca a volte anche dura...ho notato però che ci sono persone che hanno una grande capacità dentro di loro ed è quella di avere pazienza,persone che riescono a trovare la chiave giusta per farti sentire a proprio agio,per rasserenarti,senza giudicarti... anzi,devo dire con grande empatia,comprendendo come ti puoi sentire...sono persone speciali,lo capisci proprio quando hai bisogno che ci sono
Mi piace molto questo commento, forse perché ho provato ciò che scrivi. Sono arrivato a capire (o almeno così mi piace pensare) che, cercando di essere accondiscendente con il prossimo, gentile, ecc, non stavo facendo altro che inibire il mio reale io, con l'aspettativa e il desiderio di essere accettato e amato e, quindi, mi prostravo al prossimo...ma c'era una cosa fondamentale che mancava: l'amore verso me stesso, che è la condizione necessaria per amare gli altri (Amare davvero gli altri...non 'far vedere' di saper amare).
Io mi sento spesso problematica, soprattutto sento prima di tanti altri le cose, che poi si rivelano vere e non ascoltarmi mi ha portato grandi sofferenze. Mentre se espongo le mie perplessità mi è stato dato della paranoica ... Non sono in grado spesso di rispondere a tono, assorbo tante cose da sembrare permalosa mentre io vedo tanta indelicatezza. Mi sono sentita dare della TROPPO SENSIBILE, TROPPO EMOTIVA, TROPPO, TROPPO, TROPPO.... E ancora fatico, tanto
Ti capisco benissimo
Quanto ti capisco!
Grazie, mi ha dato l'imput per "settarmi". Con la sensibilità è come se si ingrandisce alla lente al microscopio avvenimenti e anche sfumature,atteggiamenti Certe volte è utile ma non sempre. Allo stesso tempo so di non voler passare per una che si inventa cose che non esistono. Quando vengo rrattata così è un disagio. Al tempo stesso pero' posso assecondare i tempi delle persone che mi stanno vicino
Quanto è vero ..io il mio ritratto ❤️
Lei è davvero molto bravo dottore
Dottore in questo periodo (un po’ lungo 😂) questi video che ho scoperto per caso sono un toccasana per me, la vostra delicatezza e professionalità sono uniche, mi rilasso ascoltando e capisco, perché siete così bravo a farvi capire, intendo tutto grazie a voi e ragiono sul proseguo del domani con un qualcosa in più che questi video mi stanno dando. Grazie
Non serve indurirsi per acquistare sicurezza... meraviglioso... concordo...la sensibilità viene percepita purtroppo come fragilità
Questa emotività per mè si è trasformata in un disturbo borderline un pò complicato dà gestire, e sto imparando a farlo da pochi mesi grazie ai suoi video.
C è sempre qualcuno che capisce al volo che siamo emotivi...e approfittano
Video stupendo, mi ritrovo in ogni frase e in ogni parola, ma può credermi Dottore, è un dono difficile da portare, spesso somiglia più a una condanna a vita. Comunque la ringrazio per averne parlato, lo apprezzo molto.
Sono emotiva. Sensibile. Troppo buona. Mi sento debole per questo 😢 .
Antonino, ho imparato col tempo a gestire l'emotività e a capire a chi poter far vedere la mia sensibilità. Forse da giovane trovavo tutto ciò una condanna. Oggi è un dono che ho imparato ad accogliere. 👋
Personalmente sono una persona emotiva e questo avvantaggia chi mi sta intorno (perché fanno presto a leggere i miei sentimenti) , mentre io mi prendo i biasimi (con conseguenti svantaggi)...allorché mi domando, se forse ci vorrebbe un bel po' di sana strafottenza per vivere più in pace, anche con se stessi...
É la percezione della realtà che calma la mente. Una realtà senza giudizi senza confronti senza violenza interna...una realtà scoperta dalla nostra curiosità di arrivare alla verità
Grazie delle belle parole grazie
È vero il cervello è un organo come tanti altri organi che può ricomporsi e guarire, tranne se non si è ammalato in modo cronico.
Bravo dottore,,come ha evidenziato questi valori,oggi che vengono derisi,per fortuna che no siamo tutti uguali, giusto dosare un po' il troppo e vediamo il positivo, grazie
Parole sacrosante professore.
Grazie dottore ❤
Fantastiche le riparazioni
Grazie di ❤️
Negli anni ho lasciato che vedessero la mia emotività...non c'è nulla di male essere trasparenti e si vive meno condizionati. Grazie per la condivisione della sua conoscenza.
Bellissimo argomento, grazie proff. Anche importanti commenti, grazie. Un chiarimento: emotivita' e sensibilita', hanno aspetti comuni? Fanno parte della stessa medaglia? Grazie
Solo un grande GRAZIE
io mi sono commosso sentendola parlaree
Grazie
Sono guai dottore,ho la lacrima facile,se poi parliamo della sofferenza degli animali do di matto!
❤️❤️ grazie
Grazie professore ❤
Seguo il suo canale da qualche giorno e trovo il suo approccio agli argomenti molto delicato e centrato. In questo, sarà perché l'argomento mi appassiona particolarmente, ho avuto maggiormente la sensazione che lo sfiorasse appena senza addentrarsi troppo. Mi piacerebbe fosse approfondita la parte che riguarda l'iperdotazione a cui si accompagna questa spiccata sensibilità come amplificazione dei sensi
Professore la mia emotiva per me è stata un grande problema.
Io sono fortemente emotiva e sensibile,io la vedo come una condanna..sinceramente vorrei esserlo meno,si soffre troppo per tutto e si vive male. Sto provando ad essere più razionale,farsi controllare sempre dalle emozioni è pericoloso.
Non cambiare mai...
Io non lo sopporto, essere gestita dalle emozioni è terribile, la mente ha un’idea precisa di come comportarsi, ma il corpo trema, il cuore è tachicardico e la bocca è secca…Così non si riesce a gestire la vita.
Grazie Dottore ci trattano da sfigati ma non lo siamo❤
Questo suo discorso mi ha emozionata. Mi ci sono ritrovata molto e ringrazio Dio per avermi fatto sentire queste sue parole, grazie davvero, un Caro saluto, e un forte abbraccio, anche da parte mia Antonino!
Lei mi ha descritta in tutto, questa sono io...per me è una condanna, però al contrario non mi sento forte anzi, molto debole. Sa,di questa emotività si viene anche derisi, purtroppo.
incanta il medico Psichiatra Tamburello!
Davvero altro livello rispetto agli spicologi, quasi sempre degli opinionisti e sciocchi!
grazie ❤️
Per me è una condanna. Vorrei essere meno emotiva per evitare di essere delusa.
Spesso si sentono soli perché attorno quasi nessuno ha la stessa sensibilità,non hanno dei complici. Da qui il sentirsi diverse,quasi sbagliate.
Gia,proprio cosi
Purtroppo io lavoro in ambito sanitario (in ambito chirurgico) e la mia emotività mi blocca nella mia attività, mi rende nervosa, mi fa sbagliare, mi rende come una zavorra per lo staff. È una condanna e come risposta ho iniziato ad essere aggressiva con gli altri, a cercare di esser forte, fredda, come ha a detto lei, perché la mia debolezza attirava solo insulti e disistima. Ma ugualmente basta una sola parola o tono sbagliato per mettermi in difficoltà. Non ne uscirò mai.
Grazie per aver creato questo spazio nella rete che mi sta aiutando in un momento di crisi profonda. E se anche nella coppia l'emotività dell'uno si scontra con una certa rudezza ed insensibilità dell'altro? Io ringrazio il dono ed l'emotività, perché mi permette di apprezzare oggi a 48 anni l'incontro con una nuova amica, o l'apericena con persone affini, o la mostra di van gogh che ho prenotato con mia madre, tanto da essere "emozionata" come una ragazzina. Però poi c'è l'altra faccia della medaglia....