Grazie mille per queste condivisioni, mi stanno chiarendo un po' di idee!! Mi è anche venuta voglia di tornare al liceo e studiare la filosofia in maniera diversa!!👍Grazie🤍
Bellissima lezione. Sono d’accordo con te sull’ultima parte. La citazione del libro é assolutamente veritiera soprattutto nel mondo che stiamo costruendo.
Sono un vincitore del concorso ordinario che tra un paio di settimane salirà in cattedra. Dopo aver visto il tuo video, mi sento rinfrancato: ero spaventato da questo voler a tutti i costi imporre la didattica per competenze, ma dopo averti ascoltata ho capito che l'abuso della parola "competenza" ha solo sopravvalutato il tutto e camuffato la scoperta dell'acqua calda. Siamo tutti d'accordo che bisogna superare l'insegnamento nozionistico e stimolare gli alunni ad apprendere non solo contenuti, ma anche conoscenze tali da farli crescere come uomini e cittadini. Bene, per farlo secondo me il segreto è proporre i contenuti (io insegnerò lettere nelle scuole medie) in maniera accattivante, servendosi delle nuove tecnologie informatiche e facendo continui esempi e raffronti con situazioni del presente (anche frivole e vicine all'universo dei ragazzi), sia per facilitare l'apprendimento, sia per renderlo più interessante. Forse sbaglierò, ma la libertà di insegnamento mi consente di operare così. E gli alunni saranno i miei giudici supremi.
Caro direttore Faustini, la lettera del prof. Lucio Garofolo, apparsa sul suo giornale in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico relativa all’annosa diatriba conoscenze/competenze tra docenti e pedagogisti, mi obbliga ad approfondire l’argomento. In verità la diatriba non è bina ma trina: “conoscenze/abilità/competenze”. Riporto testualmente dalla “Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea” (22/5/2018), per la promozione dello sviluppo delle “competenze”, le seguenti definizioni: “La conoscenza si compone di fatti, cifre, idee e concetti che forniscono le basi per la comprensione”; “Per abilità si intende la capacità di applicare le conoscenze esistenti”; “Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti necessari per agire o reagire a idee, persone o situazioni”, in una parola per la propria realizzazione personale e occupazionale. Nonostante il linguaggio ermetico, una cosa emerge con chiarezza che chi le ha elaborate deve avere del processo di apprendimento un’idea economico-produttivistica a tre livelli di crescita: prima si conosce, poi si applica e infine si utilizza. Fanno giustamente osservare gli insegnanti che non è possibile distinguere, e nemmeno valutare, la conoscenza in sé dalla sua fruibilità: solo applicandole è possibile apprendere le regole grammaticali; solo riferendole ad un contesto è possibile cogliere il senso dei fatti storico-sociali. Perché allora insistere con distinzioni che sviliscono l’idea di conoscenza da sempre pensata come inclusiva dei tre aspetti? Semplice: per spiegare in modo plastico l’errore didattico degli insegnanti: l’essersi fermati al primo, imbottire cioè la mente degli studenti di nozioni imparate a memoria (“a pappagallo”) senza applicazione e riferimento alcuno. Quale miglior capro espiatorio cui addossare la responsabilità della non più celabile débâcle della scuola. C’è un passaggio nelle “Raccomandazioni”, illustrativo delle “competenze” che conferma questa pregiudiziale volontà correttiva: “Nell’economia della conoscenza, la memorizzazione di fatti e procedure non è sufficiente per conseguire progressi e successi; competenze quali il pensiero critico, la capacità di cooperare, la creatività, l’autoregolamentazione sono molto più importanti”. Tradotto: cari insegnanti, non potete continuare ad essere meri trasmettitori mnemonici di fatti e procedure: aggiornatevi! Ma appena viene svelata la prima arma di questo svecchiamento, la competenza del pensiero critico, scoppia liberatrice una risata atlantica. Già ai tempi di Socrate si sapeva che a nulla serve apprendere idee e concetti se non si sa farne uso critico: possibile che lor signori l’abbiano scoperto solo adesso? Il loro ammonimento ripetuto come un mantra “meno conoscenze, più competenze” è ridicolo oltre che offensivo: se il senso critico nei giovani si è atrofizzato non è per eccesso di conoscenze, ma per la loro penuria - visto l’entusiasmo con cui hanno accolto il consiglio - ché, se viene meno il grano, anche la farina scarseggia. Le altre competenze poi non è che siano tanto meno datate della prima. L’“autoregolazione” ad esempio cioè l’autodisciplina, la perseveranza nello studio, la responsabilità costruttiva un tempo i giovani se le facevano venire in fretta vista la quantità di conoscenze che dovevano dimostrare di aver assimilato per non rischiare la bocciatura; oggi, con la promozione assicurata, non potendo più pretenderle le si promuove. Povera scuola! Anche tra i pedagogisti nostrani v’è sconcerto; se messi colle spalle al muro finiscono coll’ammettere che più che convinzione, la loro è sudditanza: “L’Europa lo chiede”. È talmente insensata questa tripartizione del sapere che c’è chi pensa possa servire - cosa ancor più dissennata - ad allestire strumenti di misurazione oggettiva delle istituzioni scolastico-occupazionali europee. Dopo il diametro dei piselli e la curvatura dei cetrioli non ci sarebbe nulla di strano se standardizzassero pure le misure ideali del diplomato medio europeo e dei loro formatori. Sarebbe l’annichilimento della loro autonomia professionale. I docenti diverrebbero dei semplici passacarte.
Complimenti lezione esaustiva e molto chiara!😊😊 Ti chiedo se potresti trattare " come sviluppare la motivazione e l'autoefficacia negli alunni" Grazie e ti seguo con interesse😊😊
Le faccio sentiti e sinceri complimenti per il lavoro che ha fatto e sta facendo per divulgare online tali argomenti e per l'entusiasmo con cui lo fa. A distanza di quasi 20 anni dal corso di vari anni di SSIS che feci (compreso il sotegno) da cui ne uscii con altrettanto entusiasmo, dopo la mia esperienza di insegnante, e dopo aver ben rielaborato, imparato ulteriormente, e soprattutto disimparato, le confesso che sono pie-idiozie, la scuola oggi diviene sempre più ingovernabile, l'alunno reale ha una sua volontà cultura che non ha niente a che fare con l'alunno potenzialmente virtuoso e interattivo col bulbo della passione multi-culturale perenne. Spero che la cosa non le cada dolorosamente e pesantemente sulle spalle come nel mio caso.
@@monicazora4218 Vede cara signora, io di domande me ne faccio di continuo, se fosse così anche per lei forse cambierebbe la solita riposta a buon mercato. Se un'insegnate non è un demente, conosce l'argomento, lo sa illustrare, sa ascolatare le domande, ha esperienza nel capire il perchè degli errori e delle carenze concetutali dell'alunno, allora la classe avrebbe il DOVERE di essere diligente. Se la scuola, la cultura, della scula, la cultura della società, abolisce l'idea dell'impegno, del sacrificio, del senso del dovere, toglie gli strumenti disciplinari per imporre una legge (declinata come Foucoltiana struttura disciplinare del dispositivo) e pretende di sotituirlo con la gioia creativa, divertente, in base all'affermazione positiva del desiderio, e non il dovere essere che chiede il sacrificio. Ebbene fallisce, perchè ha nascosto dietro un pomposo linguaggio pseudo-pedagistico uan visione utopistica (retaggio di un deleuzianseimo 68-esco e altro) che purtroppo lei non coglie, e come lei la stragrande maggoanza dei docenti. Perchè non solo ho queste conoscenze, competenze, esperienze, ma le ho anche studiate per 3 anni, e vi ho fermamente e lungo creduto finchè non mi sono crollate addosso. Vede cara signora, al contraio di lei, io riconosco che alunni sono persone, con una loro volontà, autocoscenza, libertà e reposnsabilità, hanno uno spazio di libertà una loro anima se vogliamo in cui possono decidere. Lei invece presuppone a priori che "Dipende da noi insegnati, fatevela una domanda..", l'insegnante ha il dovere di spiegare una disciplina e di saper aiutare secondo le sue difficoltà A APTTO CHE l'alunno si comporti adeguatamente, percè se l'alunno noon fa il suo divere (neanche segue) non ha senso colpevoiolizzare l'insegnate. Invece è proprio così: se l'alunno non segue è segno che...l'insegnate è aducatore! Deve aver carisma! In sostanza l'alunno nno ha la responsabilità della propria responsabilità, perchè se è così è spontaneo e giusto, si vede che non ha la motivazione, ma è l'insegnate che dovrebbe crearla, allora si che l'alunno seguira e diventerà spontaneamente diligente. L'insengante educatore? Assurdo! Io non poropongo i miei valori morali, la mia visione di uomo e di mondo, questo e non altro significa educare, non sarebbe giusto, ma soprattutto non sarebbe possibile, perchè siamo storie incommensurabili! Carism? Allora questi scienziati dell'educazione, guardano un'esempi eccellente di lezione! Oppure come un cialtrone che andava al nome di PRof. ROsati "GAlileo diceve: l'insengante non insewgna alcunchè, egli ispira!" In sostanza dicono: queste eccelenze di relatà-llezione sono dovute al carisma dell'insegnante che crea quella realtà! Questa è la chiave! DIciamo che il carisma diventa un qualcosa di ineffabile, irrazionale, che quindi si può sempre evocare "Ebbeh, si vede che non ha carisma..) ma ha una funzione demagogica e ideologica precisa, cioè l'apprendimento non deve essere sviluppato nel piano del dover-essere, dover-studiare sacrificante, del dover-impegnarsi, appollinea. Ma nel piano del Io-VOglio desiderante, dionisiaco, tradotto con "creare la motivazione" QUesto miracolo richiede qualità magiche dette "Carisma". Ora il carisma, o autorevolezza è come la bellezza "nell'occhio di chi vede-, ha a che fare con quanto di più ineffabile è dentro la prsonalità, e dipende dalla cultura di chi è sensibile a tale "carisma" o fascino, in questo senso professori giovani ed avvenenti suscitano talvolta notevole carismo (proprio per l'avvenenza) e moptivazione (indiretta) da parte degli studenti, forse dovremmo fare un concorso di belleza a riguardo. Se io mi comportassi come si comportano un sacco di studenti (che ho avuto e che non ho avuto) lei non riuscirebbe neanche lontenamente non dico a studiare, ma neanche a comportarmi in modo rispettoso, perchè non me ne frega neienete, so che posso farlo, i provvedimenti non contano niente, basta che butti la un minimo di cosette, che poi ti salvano, se ha 2 in una disciplòina X smetti di studiarla tutto il quadrimestre, poi a febbraio ti fanno fare un compitino, facilitato con cui recuperi tutto! Prendi un rapporto, 2, 3, 4, intanto fai scoppiare quei fessi malpagati dei doventi, al massimo di darwanno 7 a condotto invece che 9, oggi si sa che è la scuola a accusarsi, e ad accusare l'insengante se tu vai male e fai così! Oggi se purtroppo dei ragazzi si suicidano un pedagogista univeritario raccoglie le storie e incentra nella scuola la corresponsabilità maggiore, descrivendo gli insegnanti come dei despota rigidi incapaci di insegnare, mille anni luce dalla famosa "FInlandia", oggi gli stessi alunni , specie i pessimi, nella loro immoralità ti dicono "Ebbe, ma se io faccio così è perchè è con lei che non mi va di impegnarmi, dopende da lei, con l'altro mi viene meglio!" Però non c'è niente da fare, la scuola andrò aventi così, finche non si aprirà il terreno sotto i piedi. MA già accade, anni fa giravano clip su yutube dui insegnati insultati, dileggiati, bullizzati, da alunni arroganti nelle risa generali, li hanno tolti tutti conl pretesto della privacy scolastica, ma la vera ragione è altra, che non si deve sapere, perchè le cuase di ciò sono nalla demenzialità che regge e governa la scuola. CIoè
@@sergiobuschi4201 empatia si chiama empatia e non si impara facendo corsi di aggiornamento ... ora capisco perché i miei alunni mi adorano . Buone vacanze
@@monicazora4218 Ma che anima bella! La coppia classe-proff più bella del mondo che ci dispiace per gli altri! Immagino che sia accessoriata con afirismi alla Don Milani. Quando le passa l'enfasi di autoamirazione provi a per comprendere che il problema è generale, io non parlo da frustrato che non riesce ad interagire positivamente con la classe, io curo eccome l'aspetto psico-pedagoco, ma non sono un demagogo, perchè si tratta di una vera e propria ideologia messa sotto le pieghe, di stampo deleuziano. Io gli auguro di continuare così, con questi successi, con queste convinzioni, perchè è molto probabile che lei incontri il negativo, che non è un potenzaile positivo che però deve essere guidato, aiutato a comprendere se stesso, la negatività non è conseguenza di un errore che compromette la positività. In tal caso, così come ora è bella soddisfatta, e crede al suo bel paradigma, poi si sentirà molto affranta dato che quel bel castello le crolla addosso, e ci vorrà molto prima che riesce a capacitarsi del "come è possibile?", finchè le va bene penserà "SOno io che sono brava, che curo l'ìaspetto psico-relazionale, so ascoltare, dire la buona parole,sper sorridere, incoraggiare, richiamare e correggere ma senza mortificare dando l'esempio, senza far dell'errore una colpa ecc. ecc. Sono gli altri che..." Le auguro di continuare nella sua presunzione. I miei non sono stati corsi di aggiornamento, ma 3 anni di SSIS, e vi erano docenti universitari molto più accaniti e specializzati nel ribadire concetti e idee cioè la sua. MA tali argomenti ho continuato a studiarli anche dopo tale periodo. Non cosa significa Empatia, ma cosa vogliamo intendere, quale funzione vogliamo dare a queta parola, dal punto di vista didattico-pedagogico? UNa sorta di Abra-catabra, infatti si faun viraggi di significato, mi spiego: Allor non è il conoscere, il saper spiegare, il saper rispondere e comprendere i le cause degli errori e misconoscenze ecc. CIoè il problema non deve essere posto nel piano del'apollineo, ma su quello del dionisiaco cioè si deve cogliere la coplessità affettivo.emotiva marasmatica del mondo interno dell'alunno, a chiave è l'emozione, il desiderio, quindi l'approccio "empatico" vuol tradurre proprio questa idea, attraverso il dionisiaco poi veicoli quello che prima di questa straordinario salto evoluzionistico avvweniva nel piano apollineo (lo studio e l'elaborazione dei contenuti, che si sviluppa con il sacrificio, non con con un'approccio positivo desiderante). PEnsare che questo sia possibile, che sia il compito che sidstematicamente deve prefissarsi il docente, e che se è un bravo docente raggiunge è come credere che Dragon Ball è realistico. Io lo chiamo "Il miracolo del dionisiaco", un film a rpoposito è propio "l'attimo fuggente" credere a quel film è come credere al signore degli anelli, perchè non è vero che l'italiano è noioso perchè ci sono alcune pagine tediose, ma poi lo rende come un'essenza di vita, gioia passione, tensioni grandiose che grandi uomini da giovani hanno vissuto proprio come opra cari giovani ecc. ecc. credere che sia così, ma che purtroppo gli insegnanti non hanno e non sanno trasmette questo entisuasmo ecc. ecc. è gravissimo! Poi dovrebbe sapere che l'empatia è trasmessa da mille vari fattori, in modo proprio si parla di ciò in ambito pubblicitario, devo creare empatia, suggestione, non concetti, o se devo proporre una presentatrice. MA però ci sono le anime belle, che dicono "E si è proprio così, infatti a me riesce" . Poi c'è il viraggio, cioè si pretende che attraverso il dionisiaco dell'empatia si veicolino concetti, nozioni. Non si può imperare il pianoforte perchè suonare alla grande come Michelangeli senza sforzo, trasportato dalla bellezza e dal desiderio di farlo...perchè non esiste! PEr suonare qul brano decentemente occorrono anni e anni di studio tedioso, di sacrificio, di umiltà, di obbedienza, di disciplina e autodisciplina. Il maestro può sostenere, cercare di appagare la motivazione SE ce l'hai, non te la crea! Consigli di riflessione: Anna Donise "Critica della ragione empatica" (su YT)
Grazie mille. I tuoi video sono molto chiari e utili. Dei video sulle principali metodologie didattiche costruttiviste sarebbero davvero interessanti. Oppure un rapido excursus sulle maggiori novità introdotte dalle riforme scolastiche dal '77 ad oggi 😊
Complimenti! Le volevo chiedere: al min 12 ca introduce le Indicazioni nazionali del 2012: si riferisce alle Indicazioni per il I ciclo? Se sì (come credo), traguardi di competenze e obiettivi di apprendimento riguardano scuola primaria e secondaria di primo grado e non licei, istituti tecnici e professionali. Grazie.
Spiegazione limpida e ottimamente organizzata. Molto brava. Faresti un video su una lezione spiegando i differenti metodi attivi di insegnamento? Grazie
scusa a cosa ti riferisci con "Riforma Fioroni DL. 296/2007"? Guardando online si tratta della legge finanziaria la 296/2007. Le indicazioni e gli allegati sulle competenze di cittadinanza che citi non sono invece nel D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 a firma del ministro Fioroni?
www.miur.gov.it/obbligo-scolastico Il Decreto Ministeriale che tu citi è corretto e dà attuazione alla legge, art. 1, comma 622 che prevede la distinzione tra obbligo scolastico e obbligo formativo
Grazie mille! queste video lezioni mi tengono compagnia a ferragosto per la preparazione al TFA....... ci sono anche video sulla preparazione per il concorso Storia e Filosofia?
Ciao! Ho sentito che i presocratici sono impegnati a risolvere problemi etici. Ti riferivi alla scuola eleatica o quella ionica? E soprattutto, al fatto che ci fosse la necessità di emanciparsi dalla casta sacerdotale o di partecipare alla democrazia della polis? Grazie in anticipo
Grazie per i tuoi video, esaustivi e ben fatti, in cui è chiara la passione di insegnamento. Ti chiedo cortesemente , se puoi, una simulazione di progettazione di attività didattica (SCUOLA PRIMARIA) comprensiva delle scelte contenuntistiche, didattiche, metodologiche e con esempi di utilizzo pratico dei TIC. Grazie infinite.
Ciao scusa ma dove si possono leggere questi concetti in modo strutturale, consigli qualche testo, in particolare questi sono contenuti per la seconda prova scritta del prossimo concorso ordinario vero ?
Manuale delle metodologie e tecnologie didattiche - Simone Editore. Sono contenuti utili a tutte e 3 le prove. In parte anche per l'eventuale preselettiva.
Buonasera. Complimenti, i tuoi video sono veramente utili. Volevo dirti che cercando la Raccomandazione sulle competenze chiave del 2006, ho trovato che a maggio scorso il Consiglio d'Europa ne ha adottata un'altra, in realtà non molto diversa, che ha sostituito la precedente. Ti risulta? Grazie ancora
lei è indubbiamente brava e preparata, ascoltarla è piacevole. Peccato però che utilizzi in abbondanza il famigerato "piuttosto che" nell'accezione errata attualmente molto di moda: cioè impiegandolo col significato disgiuntivo di o, oppure, mentre l’unico significato dal punto di vista etimologico e storico di piuttosto che è quello avversativo, come sinonimo di anziché, invece di. La prego per lei e per i suoi allievi di non cadere più in questa orrenda abitudine e utilizzare correttamente il termine, lei è brava non si perda in questi trabocchetti.
Il video è interessante e ti proponi bene i miei complimenti sono Andrea e sono un freelance per il futuro vorrei vederti nel mondo ICT se volessi sono 20 anni che sto nel mondo ICT potremmo collaborare
Il programma, o meglio le linee guida per competenze e conoscenze, sono stabilite a livello ministeriale nelle Indicazioni Nazionali poi l'insegnante prepara il proprio piano di lavoro ma con un minimo margine di scelta
Finalmente una persona che spiega in maniera chiara. Bravissima. Molto Utile anche per chi è alle prese con il concorso 2023/2024
Complimenti!
Concordo. Siamo sulla stessa barca, Elisabetta :-)
Impressionante quanto sei brava concisa e lineare. Se fossero tutte così le persone contro cui si concorre non ci sarebbe chance
Grazie mille per le tue parole, mi fa molto piacere essere d'aiuto
Ottimo contributo, grazie ❤
Grazie mille per queste condivisioni, mi stanno chiarendo un po' di idee!! Mi è anche venuta voglia di tornare al liceo e studiare la filosofia in maniera diversa!!👍Grazie🤍
Bellissima lezione. Sono d’accordo con te sull’ultima parte. La citazione del libro é assolutamente veritiera soprattutto nel mondo che stiamo costruendo.
Sono un vincitore del concorso ordinario che tra un paio di settimane salirà in cattedra. Dopo aver visto il tuo video, mi sento rinfrancato: ero spaventato da questo voler a tutti i costi imporre la didattica per competenze, ma dopo averti ascoltata ho capito che l'abuso della parola "competenza" ha solo sopravvalutato il tutto e camuffato la scoperta dell'acqua calda. Siamo tutti d'accordo che bisogna superare l'insegnamento nozionistico e stimolare gli alunni ad apprendere non solo contenuti, ma anche conoscenze tali da farli crescere come uomini e cittadini. Bene, per farlo secondo me il segreto è proporre i contenuti (io insegnerò lettere nelle scuole medie) in maniera accattivante, servendosi delle nuove tecnologie informatiche e facendo continui esempi e raffronti con situazioni del presente (anche frivole e vicine all'universo dei ragazzi), sia per facilitare l'apprendimento, sia per renderlo più interessante. Forse sbaglierò, ma la libertà di insegnamento mi consente di operare così. E gli alunni saranno i miei giudici supremi.
Che lavorone. Bravissima. A me queste cose sinceramente mi annoiano alquanto, ma s'a dda fa. Chapeau!
Caro direttore Faustini, la lettera del prof. Lucio Garofolo, apparsa sul suo giornale in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico relativa all’annosa diatriba conoscenze/competenze tra docenti e pedagogisti, mi obbliga ad approfondire l’argomento. In verità la diatriba non è bina ma trina: “conoscenze/abilità/competenze”. Riporto testualmente dalla “Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea” (22/5/2018), per la promozione dello sviluppo delle “competenze”, le seguenti definizioni: “La conoscenza si compone di fatti, cifre, idee e concetti che forniscono le basi per la comprensione”; “Per abilità si intende la capacità di applicare le conoscenze esistenti”; “Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti necessari per agire o reagire a idee, persone o situazioni”, in una parola per la propria realizzazione personale e occupazionale.
Nonostante il linguaggio ermetico, una cosa emerge con chiarezza che chi le ha elaborate deve avere del processo di apprendimento un’idea economico-produttivistica a tre livelli di crescita: prima si conosce, poi si applica e infine si utilizza.
Fanno giustamente osservare gli insegnanti che non è possibile distinguere, e nemmeno valutare, la conoscenza in sé dalla sua fruibilità: solo applicandole è possibile apprendere le regole grammaticali; solo riferendole ad un contesto è possibile cogliere il senso dei fatti storico-sociali. Perché allora insistere con distinzioni che sviliscono l’idea di conoscenza da sempre pensata come inclusiva dei tre aspetti? Semplice: per spiegare in modo plastico l’errore didattico degli insegnanti: l’essersi fermati al primo, imbottire cioè la mente degli studenti di nozioni imparate a memoria (“a pappagallo”) senza applicazione e riferimento alcuno. Quale miglior capro espiatorio cui addossare la responsabilità della non più celabile débâcle della scuola.
C’è un passaggio nelle “Raccomandazioni”, illustrativo delle “competenze” che conferma questa pregiudiziale volontà correttiva: “Nell’economia della conoscenza, la memorizzazione di fatti e procedure non è sufficiente per conseguire progressi e successi; competenze quali il pensiero critico, la capacità di cooperare, la creatività, l’autoregolamentazione sono molto più importanti”. Tradotto: cari insegnanti, non potete continuare ad essere meri trasmettitori mnemonici di fatti e procedure: aggiornatevi! Ma appena viene svelata la prima arma di questo svecchiamento, la competenza del pensiero critico, scoppia liberatrice una risata atlantica. Già ai tempi di Socrate si sapeva che a nulla serve apprendere idee e concetti se non si sa farne uso critico: possibile che lor signori l’abbiano scoperto solo adesso? Il loro ammonimento ripetuto come un mantra “meno conoscenze, più competenze” è ridicolo oltre che offensivo: se il senso critico nei giovani si è atrofizzato non è per eccesso di conoscenze, ma per la loro penuria - visto l’entusiasmo con cui hanno accolto il consiglio - ché, se viene meno il grano, anche la farina scarseggia. Le altre competenze poi non è che siano tanto meno datate della prima. L’“autoregolazione” ad esempio cioè l’autodisciplina, la perseveranza nello studio, la responsabilità costruttiva un tempo i giovani se le facevano venire in fretta vista la quantità di conoscenze che dovevano dimostrare di aver assimilato per non rischiare la bocciatura; oggi, con la promozione assicurata, non potendo più pretenderle le si promuove. Povera scuola! Anche tra i pedagogisti nostrani v’è sconcerto; se messi colle spalle al muro finiscono coll’ammettere che più che convinzione, la loro è sudditanza: “L’Europa lo chiede”. È talmente insensata questa tripartizione del sapere che c’è chi pensa possa servire - cosa ancor più dissennata - ad allestire strumenti di misurazione oggettiva delle istituzioni scolastico-occupazionali europee. Dopo il diametro dei piselli e la curvatura dei cetrioli non ci sarebbe nulla di strano se standardizzassero pure le misure ideali del diplomato medio europeo e dei loro formatori. Sarebbe l’annichilimento della loro autonomia professionale. I docenti diverrebbero dei semplici passacarte.
I docenti sono già passacarte ... nei ritagli di tempo provano a insegnare: mi sono bastati quattro anni di precariato per capirlo.
grazie! molto brava! purtroppo comunque io ho conosciuto insegnanti che mi hanno passato solo nozionismo senza darmi competenze....
sto preparando il concorso straordinario 2019 e i tuoi video mi sono di enorme aiuto. Grazie
cioè quello che è poi diventato lo straordinario 2020? :-D
Ma quanto sei brava!!!! Grazie!😘😘😘
ah se tutti i video fossero chiari come questo...brava!
Un video sulle valutazioni e le verifiche.Grazie.
Grazie mille per e tue preziose perle..Qualcosa sulle mere metodologie laboratoriali delle discipline tecniche.
Bravissima. Molte grazie per condividere, ti auguro un grande successo nel concorso!
Grazie,mi hai chiarito i dubbi che avevo... sei bravissima, molto chiara , esaustiva e concreta
Grazie mille 🤗
Bravissima, chiara, pulita, centri l'argomento. Grazie.
Grazie mille
complimenti .Mi sarebbe molto utile una lezione sull'autonomia
Complimenti lezione esaustiva e molto chiara!😊😊
Ti chiedo se potresti trattare " come sviluppare la motivazione e l'autoefficacia negli alunni"
Grazie e ti seguo con interesse😊😊
L’immagine della speaker sul video a volte ‘impalla’ i testi delle slides
Le faccio sentiti e sinceri complimenti per il lavoro che ha fatto e sta facendo per divulgare online tali argomenti e per l'entusiasmo con cui lo fa.
A distanza di quasi 20 anni dal corso di vari anni di SSIS che feci (compreso il sotegno) da cui ne uscii con altrettanto entusiasmo, dopo la mia esperienza di insegnante, e dopo aver ben rielaborato, imparato ulteriormente, e soprattutto disimparato, le confesso che sono pie-idiozie, la scuola oggi diviene sempre più ingovernabile, l'alunno reale ha una sua volontà cultura che non ha niente a che fare con l'alunno potenzialmente virtuoso e interattivo col bulbo della passione multi-culturale perenne.
Spero che la cosa non le cada dolorosamente e pesantemente sulle spalle come nel mio caso.
Grazie, purtroppo lo so ne faccio esperienza tutti i giorni in classe 😉
Dipende da noi insegnanti ..fatevela una domanda se non riuscite a gestire una classe
@@monicazora4218 Vede cara signora, io di domande me ne faccio di continuo, se fosse così anche per lei forse cambierebbe la solita riposta a buon mercato.
Se un'insegnate non è un demente, conosce l'argomento, lo sa illustrare, sa ascolatare le domande, ha esperienza nel capire il perchè degli errori e delle carenze concetutali dell'alunno, allora la classe avrebbe il DOVERE di essere diligente.
Se la scuola, la cultura, della scula, la cultura della società, abolisce l'idea dell'impegno, del sacrificio, del senso del dovere, toglie gli strumenti disciplinari per imporre una legge (declinata come Foucoltiana struttura disciplinare del dispositivo) e pretende di sotituirlo con la gioia creativa, divertente, in base all'affermazione positiva del desiderio, e non il dovere essere che chiede il sacrificio.
Ebbene fallisce, perchè ha nascosto dietro un pomposo linguaggio pseudo-pedagistico uan visione utopistica (retaggio di un deleuzianseimo 68-esco e altro) che purtroppo lei non coglie, e come lei la stragrande maggoanza dei docenti.
Perchè non solo ho queste conoscenze, competenze, esperienze, ma le ho anche studiate per 3 anni, e vi ho fermamente e lungo creduto finchè non mi sono crollate addosso.
Vede cara signora, al contraio di lei, io riconosco che alunni sono persone, con una loro volontà, autocoscenza, libertà e reposnsabilità, hanno uno spazio di libertà
una loro anima se vogliamo in cui possono decidere.
Lei invece presuppone a priori che "Dipende da noi insegnati, fatevela una domanda..", l'insegnante ha il dovere di spiegare una disciplina e di saper aiutare secondo le sue difficoltà A APTTO CHE l'alunno si comporti adeguatamente, percè se l'alunno noon fa il suo divere (neanche segue) non ha senso colpevoiolizzare l'insegnate. Invece è proprio così: se l'alunno non segue è segno che...l'insegnate è aducatore! Deve aver carisma!
In sostanza l'alunno nno ha la responsabilità della propria responsabilità, perchè se è così è spontaneo e giusto, si vede che non ha la motivazione, ma è l'insegnate che dovrebbe crearla, allora si che l'alunno seguira e diventerà spontaneamente diligente.
L'insengante educatore? Assurdo! Io non poropongo i miei valori morali, la mia visione di uomo e di mondo, questo e non altro significa educare, non sarebbe giusto, ma soprattutto non sarebbe possibile, perchè siamo storie incommensurabili!
Carism? Allora questi scienziati dell'educazione, guardano un'esempi eccellente di lezione! Oppure come un cialtrone che andava al nome di PRof. ROsati "GAlileo diceve: l'insengante non insewgna alcunchè, egli ispira!"
In sostanza dicono: queste eccelenze di relatà-llezione sono dovute al carisma dell'insegnante che crea quella realtà!
Questa è la chiave!
DIciamo che il carisma diventa un qualcosa di ineffabile, irrazionale, che quindi si può sempre evocare "Ebbeh, si vede che non ha carisma..) ma ha una funzione demagogica e ideologica precisa, cioè l'apprendimento non deve essere sviluppato nel piano del dover-essere, dover-studiare sacrificante, del dover-impegnarsi, appollinea. Ma nel piano del Io-VOglio desiderante, dionisiaco, tradotto con "creare la motivazione"
QUesto miracolo richiede qualità magiche dette "Carisma".
Ora il carisma, o autorevolezza è come la bellezza "nell'occhio di chi vede-, ha a che fare con quanto di più ineffabile è dentro la prsonalità, e dipende dalla cultura di chi è sensibile a tale "carisma" o fascino, in questo senso professori giovani ed avvenenti suscitano talvolta notevole carismo (proprio per l'avvenenza) e moptivazione (indiretta) da parte degli studenti, forse dovremmo fare un concorso di belleza a riguardo.
Se io mi comportassi come si comportano un sacco di studenti (che ho avuto e che non ho avuto) lei non riuscirebbe neanche lontenamente non dico a studiare, ma neanche a comportarmi in modo rispettoso, perchè non me ne frega neienete, so che posso farlo, i provvedimenti non contano niente, basta che butti la un minimo di cosette, che poi ti salvano, se ha 2 in una disciplòina X smetti di studiarla tutto il quadrimestre, poi a febbraio ti fanno fare un compitino, facilitato con cui recuperi tutto! Prendi un rapporto, 2, 3, 4, intanto fai scoppiare quei fessi malpagati dei doventi, al massimo di darwanno 7 a condotto invece che 9, oggi si sa che è la scuola a accusarsi, e ad accusare l'insengante se tu vai male e fai così! Oggi se purtroppo dei ragazzi si suicidano un pedagogista univeritario raccoglie le storie e incentra nella scuola la corresponsabilità maggiore, descrivendo gli insegnanti come dei despota rigidi incapaci di insegnare, mille anni luce dalla famosa "FInlandia", oggi gli stessi alunni , specie i pessimi, nella loro immoralità ti dicono "Ebbe, ma se io faccio così è perchè è con lei che non mi va di impegnarmi, dopende da lei, con l'altro mi viene meglio!"
Però non c'è niente da fare, la scuola andrò aventi così, finche non si aprirà il terreno sotto i piedi.
MA già accade, anni fa giravano clip su yutube dui insegnati insultati, dileggiati, bullizzati, da alunni arroganti nelle risa generali, li hanno tolti tutti conl pretesto della privacy scolastica, ma la vera ragione è altra, che non si deve sapere, perchè le cuase di ciò sono nalla demenzialità che regge e governa la scuola.
CIoè
@@sergiobuschi4201 empatia si chiama empatia e non si impara facendo corsi di aggiornamento ... ora capisco perché i miei alunni mi adorano . Buone vacanze
@@monicazora4218 Ma che anima bella! La coppia classe-proff più bella del mondo che ci dispiace per gli altri!
Immagino che sia accessoriata con afirismi alla Don Milani.
Quando le passa l'enfasi di autoamirazione provi a per comprendere che il problema è generale, io non parlo da frustrato che non riesce ad interagire positivamente con la classe, io curo eccome l'aspetto psico-pedagoco, ma non sono un demagogo, perchè si tratta di una vera e propria ideologia messa sotto le pieghe, di stampo deleuziano.
Io gli auguro di continuare così, con questi successi, con queste convinzioni, perchè è molto probabile che lei incontri il negativo, che non è un potenzaile positivo che però deve essere guidato, aiutato a comprendere se stesso, la negatività non è conseguenza di un errore che compromette la positività.
In tal caso, così come ora è bella soddisfatta, e crede al suo bel paradigma, poi si sentirà molto affranta dato che quel bel castello le crolla addosso, e ci vorrà molto prima che riesce a capacitarsi del "come è possibile?", finchè le va bene penserà "SOno io che sono brava, che curo l'ìaspetto psico-relazionale, so ascoltare, dire la buona parole,sper sorridere, incoraggiare, richiamare e correggere ma senza mortificare dando l'esempio, senza far dell'errore una colpa ecc. ecc. Sono gli altri che..."
Le auguro di continuare nella sua presunzione.
I miei non sono stati corsi di aggiornamento, ma 3 anni di SSIS, e vi erano docenti universitari molto più accaniti e specializzati nel ribadire concetti e idee cioè la sua. MA tali argomenti ho continuato a studiarli anche dopo tale periodo.
Non cosa significa Empatia, ma cosa vogliamo intendere, quale funzione vogliamo dare a queta parola, dal punto di vista didattico-pedagogico?
UNa sorta di Abra-catabra, infatti si faun viraggi di significato, mi spiego:
Allor non è il conoscere, il saper spiegare, il saper rispondere e comprendere i le cause degli errori e misconoscenze ecc.
CIoè il problema non deve essere posto nel piano del'apollineo, ma su quello del dionisiaco
cioè si deve cogliere la coplessità affettivo.emotiva marasmatica del mondo interno dell'alunno, a chiave è l'emozione, il desiderio, quindi l'approccio "empatico" vuol tradurre proprio questa idea, attraverso il dionisiaco poi veicoli quello che prima di questa straordinario salto evoluzionistico avvweniva nel piano apollineo (lo studio e l'elaborazione dei contenuti, che si sviluppa con il sacrificio, non con con un'approccio positivo desiderante).
PEnsare che questo sia possibile, che sia il compito che sidstematicamente deve prefissarsi il docente, e che se è un bravo docente raggiunge è come credere che Dragon Ball è realistico. Io lo chiamo "Il miracolo del dionisiaco", un film a rpoposito è propio "l'attimo fuggente" credere a quel film è come credere al signore degli anelli, perchè non è vero che l'italiano è noioso perchè ci sono alcune pagine tediose, ma poi lo rende come un'essenza di vita, gioia passione, tensioni grandiose che grandi uomini da giovani hanno vissuto proprio come opra cari giovani ecc. ecc. credere che sia così, ma che purtroppo gli insegnanti non hanno e non sanno trasmette questo entisuasmo ecc. ecc. è gravissimo!
Poi dovrebbe sapere che l'empatia è trasmessa da mille vari fattori, in modo proprio si parla di ciò in ambito pubblicitario, devo creare empatia, suggestione, non concetti, o se devo proporre una presentatrice.
MA però ci sono le anime belle, che dicono "E si è proprio così, infatti a me riesce" .
Poi c'è il viraggio, cioè si pretende che attraverso il dionisiaco dell'empatia si veicolino concetti, nozioni.
Non si può imperare il pianoforte perchè suonare alla grande come Michelangeli senza sforzo, trasportato dalla bellezza e dal desiderio di farlo...perchè non esiste! PEr suonare qul brano decentemente occorrono anni e anni di studio tedioso, di sacrificio, di umiltà, di obbedienza, di disciplina e autodisciplina. Il maestro può sostenere, cercare di appagare la motivazione SE ce l'hai, non te la crea!
Consigli di riflessione:
Anna Donise "Critica della ragione empatica" (su YT)
Grazie mille. I tuoi video sono molto chiari e utili. Dei video sulle principali metodologie didattiche costruttiviste sarebbero davvero interessanti. Oppure un rapido excursus sulle maggiori novità introdotte dalle riforme scolastiche dal '77 ad oggi 😊
ma non soltanto discipline del gruppo storico-filosofico!!! Grazie del contributo.
Grazie, complimenti! 🤩
grazie per la tua disponibilità, sarebbe interessante un video sulle leggi e riforme scolastiche .grazie
Molto brava...complimenti!!
Completa e sintetica, brava!
molto interessante, per niente noiosa se penso a quella seguita in un corso di preparazione al concorso precedente. grazie
Bravissima, chiara, preparatissima!
Completamente d'accordo con te. Grazie
Bravissima e molto esaustiva.Complimenti
ottimo video , chiarissimo . grazie mille!
Buongiorno, se può fare un video su Uda, come compilare una scheda progettuale. Grazie
Brava, riesci a trasdurre la tua conoscenza in maniera chiara. Grazie!
brava e preparata. mi puoi aiutare meglio a capire come trasmettere bene le competenze o a cosa far riferimento
Interessante e funzionale!!
Complimenti! Le volevo chiedere: al min 12 ca introduce le Indicazioni nazionali del 2012: si riferisce alle Indicazioni per il I ciclo? Se sì (come credo), traguardi di competenze e obiettivi di apprendimento riguardano scuola primaria e secondaria di primo grado e non licei, istituti tecnici e professionali. Grazie.
Troppo brava.
Grazie ! Sei bravissima !
Salve e complimenti
Differenza tra griglia e rubrica di valutazione
La trovo nei tuoi video?
Grazie
Complimenti.
Spiegazione limpida e ottimamente organizzata. Molto brava. Faresti un video su una lezione spiegando i differenti metodi attivi di insegnamento? Grazie
Bravissima! Utile e chiaro!
Grazie, molto interessante
Bravissima molto chiara e concisa
grazie dei tuoi video, sei molto brava,mi interesserebbe un video sulle verifiche e valutazione appena sarà possibile
Potresti fare un video con esempi pratici per le scuole primarie? Grazie
Buongiorno c’è un video sugli stili cognitivi?
Sei bravissima.....spero vederti in altre lezione!!
ciao! si possono scaricare le tue slide?
Molto brava complimenti e molto utile al mio studio
Sei davvero molto competente e brava nel trasmettere i contenuti. Complimenti!!!
scusa a cosa ti riferisci con "Riforma Fioroni DL. 296/2007"? Guardando online si tratta della legge finanziaria la 296/2007. Le indicazioni e gli allegati sulle competenze di cittadinanza che citi non sono invece nel D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 a firma del ministro Fioroni?
www.miur.gov.it/obbligo-scolastico
Il Decreto Ministeriale che tu citi è corretto e dà attuazione alla legge, art. 1, comma 622 che prevede la distinzione tra obbligo scolastico e obbligo formativo
È possibile avere le ottime slides che ha presentato?
Citi le schede e l' info box. Dove li trovo? Grazie
Salve, in un laboratorio, che strategie si utilizzano? E quali strumenti di verifica utilizzare? Grazie
Grazie mille! queste video lezioni mi tengono compagnia a ferragosto per la preparazione al TFA....... ci sono anche video sulla preparazione per il concorso Storia e Filosofia?
Che onore e complimenti per studiare anche a Ferragosto 💪🏻😉 trovi qualche lezione simulata una di storia e una di filosofia per l'orale del concorso
Ciao! Ho sentito che i presocratici sono impegnati a risolvere problemi etici. Ti riferivi alla scuola eleatica o quella ionica? E soprattutto, al fatto che ci fosse la necessità di emanciparsi dalla casta sacerdotale o di partecipare alla democrazia della polis? Grazie in anticipo
A proposito hai poi fatto un video a parte sulle tecniche attive? A 18:25 parli di questa possibilità Grazie per tutto!
Ok a didattica per competenze!!
Grazie per i tuoi video, esaustivi e ben fatti, in cui è chiara la passione di insegnamento.
Ti chiedo cortesemente , se puoi, una simulazione di progettazione di attività didattica (SCUOLA PRIMARIA) comprensiva delle scelte contenuntistiche, didattiche, metodologiche e con esempi di utilizzo pratico dei TIC. Grazie infinite.
Grazie per il complimento, purtroppo la scuola primaria non è il mio campo non posso esserti utile
Bravissima :)
Grazie mille!
Mi piacerebbe che facessi degli esempi anche per la scuola dell' infanzia
Studierò insieme a te! 😍
Solo una precisazione: le Raccomandazioni sono adottate/emanate solo dal Consiglio Europeo e non dal Parlamento
Grazie per la precisazione 😉
Mi sono innamorato di te
Oggi per la prima voltami sono connessa. BRAVISSIMA
Bravissima
Bravissima...
Competenze for skills?
Buongiorno. Potrei chiedere se (e come) e possibile avere le slide che propone nei suoi video? Ringrazio anticipatamente.
Mi spiace le slide non sono disponibili trovi tutto nei video
Ciao @Insegnanti Si Diventa ma la riforma Fioroni non è il D.M. 139/2007?
La legge 296 2007 è la legge dove vengono inserite le competenze,il DM 139 del 2007 è il regolamento che disciplina la legge
Ciao scusa ma dove si possono leggere questi concetti in modo strutturale, consigli qualche testo, in particolare questi sono contenuti per la seconda prova scritta del prossimo concorso ordinario vero ?
Manuale delle metodologie e tecnologie didattiche - Simone Editore. Sono contenuti utili a tutte e 3 le prove. In parte anche per l'eventuale preselettiva.
sei bravissima
Buonasera. Complimenti, i tuoi video sono veramente utili. Volevo dirti che cercando la Raccomandazione sulle competenze chiave del 2006, ho trovato che a maggio scorso il Consiglio d'Europa ne ha adottata un'altra, in realtà non molto diversa, che ha sostituito la precedente. Ti risulta? Grazie ancora
Rosa famà si è un aggiornamento che però come notavi anche tu non propone sostanziali novità
Ciao! Mi sto preparando per il TFA. Potresti spiegare i sillogismi? Grazie
molto interessante! mi diresti che tipo di programma usi per fare le video lezioni?
Uso screencastomatic
Ciao, sei bravissima. I tuoi powerpoint non sono scaricabili. Grazie. Gianni
Ciao grazie del complimento. I power point non sono scaricabili trovi tutto nei video
Brava
lei è indubbiamente brava e preparata, ascoltarla è piacevole. Peccato però che utilizzi in abbondanza il famigerato "piuttosto che" nell'accezione errata attualmente molto di moda: cioè impiegandolo col significato disgiuntivo di o, oppure, mentre l’unico significato dal punto di vista etimologico e storico di piuttosto che è quello avversativo, come sinonimo di anziché, invece di. La prego per lei e per i suoi allievi di non cadere più in questa orrenda abitudine e utilizzare correttamente il termine, lei è brava non si perda in questi trabocchetti.
Grazie ha ragione purtroppo sì sono consapevole del fatto che questo è un mio punto debole, proverò a fare più attenzione
Certo! Lei è sveglia e brillante, non farà fatica! Complimenti, io la seguo sempre con molto piacere
Mi servirebbe un video di come si articola un curricolo nella scuola dell'infanzia
Non è il mio campo mi spiace
Il video è interessante e ti proponi bene i miei complimenti sono Andrea e sono un freelance per il futuro vorrei vederti nel mondo ICT se volessi sono 20 anni che sto nel mondo ICT potremmo collaborare
Grazie :)
Grazieee
Condivido..le competenze danno senso alle conoscenze...le conoscenze sono la base.
buonasera
grazie
Buongiorno, non mi è chiara una cosa. Il programma didattico lo fa la scuola (ministero) oppure ogni insegnante ha il suo programma personale?
Il programma, o meglio le linee guida per competenze e conoscenze, sono stabilite a livello ministeriale nelle Indicazioni Nazionali poi l'insegnante prepara il proprio piano di lavoro ma con un minimo margine di scelta
Povera scuola italiana
bravissima, grazie
PUOI AGGIUNGERE UNA LEZIONE SUGLI ISTITUTI TECNICI PROFESSIONALI
Brava. Video e presentazione ben fatta. Per nulla noiosa, concreta, diretta al punto della questione.
Brava, però anche tu con "piuttosto che" usato come se significasse "oppure"! Piuttosto che NON VUOL DIRE OPPURE
Hai ragione, farò più attenzione
O
Troppe chiacchiere inutili...preferisco video più sintetici
Sei brava, ma l'intercalare ehm ti rovina la presentazione
Grazie del consiglio, proverò a migliorare
Quante baggianate formali vengono costruite per consentire a tutti di parlare di niente
Grazie!!!
grazie