Tecniche vintage: come si scatta un ritratto ottocentesco con il collodio umido

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  • เผยแพร่เมื่อ 15 ธ.ค. 2024

ความคิดเห็น • 6

  • @verbena33
    @verbena33 4 ปีที่แล้ว

    Mi sono appena innamorata. Vorrei un sacco farlo anch'io!!

  • @argentum_on_glass
    @argentum_on_glass 3 ปีที่แล้ว

    Super nice video grazie

  • @heroshimaONE
    @heroshimaONE 3 ปีที่แล้ว

    KING

  • @gianlucafaletti1287
    @gianlucafaletti1287 3 ปีที่แล้ว

    Salve, ho intenzione di acquistare un banco ottico 8x10", quale cavalletto e testa utilizza lei ? Spero in un suo feedback. Grazie

  • @FasoTheBoss
    @FasoTheBoss 4 ปีที่แล้ว +1

    Video incredibilmente interessante. Una domanda: dallo scatto alla procedura di sviluppo, quanto tempo deve passare? Nel senso, se io scattassi una foto in un prato, dovrei avere una camera oscura a portata di mano per procedere immediatamente allo sviluppo o potrei scattare una serie di foto e a distanza di tempo (ore o addirittura giorni) potermi dedicare allo sviluppo?

    • @MashableItalia
      @MashableItalia  4 ปีที่แล้ว +1

      Il collodio umido si chiama così perché il supporto fotosensibile deve essere esposto e sviluppato quando ancora bagnato. In inglese infatti il termine è "collodion wet plate process". Motivo per cui per motivi di praticità, nel passato come oggi, la maggior parte dei ritratti sono scattati in studio. Per ritratti all'aperto è necessaria una camera oscura portatile che permetta lo sviluppo immediatamente dopo l'esposizione della lastra. Una volta che il collodio si è essiccato non è possibile né esporre né sviluppare la lastra. Per maggiori informazioni può contattare l'artista.