Alle radici dello Yoga

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  • เผยแพร่เมื่อ 26 ม.ค. 2025

ความคิดเห็น • 33

  • @SaundaryaYogaMarga
    @SaundaryaYogaMarga ปีที่แล้ว +1

    Ho ascoltato con piacere il Prof. Bergonzi che non conoscevo. Non capita spesso di trovare chi ha una profonda conoscenza dei testi ed è anche un praticante. Grazie 🙏

  • @giuseppepappalardo7799
    @giuseppepappalardo7799 4 หลายเดือนก่อน +2

    Grazie Maestro ❤

  • @marcog.580
    @marcog.580 2 ปีที่แล้ว +1

    Meraviglioso! Un nutrimento per l'Anima...Grazie 🙏

  • @SuSEr1976
    @SuSEr1976 7 ปีที่แล้ว +12

    Grazie davvero al professor Bergonzi e a chi ha organizzato l'incontro. Ogni volta che assisto (virtualmente) alle sue conferenze o leggo i suoi libri mi si chiariscono le idee e aggiungo un pezzo al puzzle. Grato!

    • @roberto61ism
      @roberto61ism 7 ปีที่แล้ว +2

      Grazie a voi che avete partecipato all'incontro numerosi, contribuendo alla buona riuscita dell'evento! Giriamo il commento al professore che sarà sicuramente felice, da sincero divulgatore qual'è.

  • @paolotoniolo3126
    @paolotoniolo3126 2 ปีที่แล้ว +2

    Grazie al prof. …. Non solo profondo e chiaro…

  • @irenebaggetto6104
    @irenebaggetto6104 3 ปีที่แล้ว +3

    Grazie per averla pubblicata!

  • @bettyloop3067
    @bettyloop3067 3 ปีที่แล้ว +1

    meraviglioso grazie

  • @alinaburchakova5457
    @alinaburchakova5457 5 ปีที่แล้ว +2

    Grazie mille .

  • @pietroripoli7678
    @pietroripoli7678 5 ปีที่แล้ว +2

    meravisgliosamente chiaro

  • @kafidiolo
    @kafidiolo 7 ปีที่แล้ว +9

    Bergonzi è un gigante !

    • @roberto61ism
      @roberto61ism 7 ปีที่แล้ว +2

      Grazie, siamo in contatto col Professore per proporre un Satsang a Ravenna nella primavera prossima. L'evento sarà pubblicizzato sulla pagina FB del centro yoga.

    • @kafidiolo
      @kafidiolo 7 ปีที่แล้ว +1

      Purtroppo abito lontanissimo da Ravenna., spero che lo pubblicherete su questo canale, io mi iscrivo subito :)

  • @luigiioverno6478
    @luigiioverno6478 5 ปีที่แล้ว +8

    Salve professore, ho ascoltato con molta attenzione la sua conferenza e devo farle i complimenti per la profondità dei contenuti e la chiarezza della sua esposizione, devo però dissentire su una conclusione che lei cita in merito alla “liberazione” cui arrivano la maggior parte degli autori che scrivono in materia, e cioè: “…il meditante, che grazie allo yoga è riuscito a interrompere il film mentale ha un'esperienza diversa rispetto a quella del Samkhya dove invece nella migliore delle ipotesi lo studioso comprende solo razionalmente di essere il Purusha!”.
    Tutto questo è senz'altro vero ma secondo me è errato pensare che a furia di ripetere l'esperienza diciamo del “samadhi” , cioè continuando a interrompere il film mentale prima o poi si ottenga “la liberazione”.
    La realtà credo sia diversa ma la si può comprendere solo se si fa la distinzione tra “illuminazione” e “realizzazione”.
    L'illuminazione non è il risultato finale come tanti pensano del percorso yogico (di qualsiasi tipo esso sia); di fatto ESISTONO MOLTE FORME DI ILLUMINAZIONE che consistono nei diversi gradi della presa di coscienza di essere il Purusha; come anticipato, lei ne ha accennate due: quella del Samkhya dove il soggetto che capisce dice: "Io sono Io! E questo che vedo è solo un film!" e quello dello Yoga dove il soggetto che riesce a spegnere addirittura il film dice: "Io sono Io! E questo era solo un film!". Posso ammettere che siano magari due livelli di illuminazione di intensità diversi (come due lampadine a diverso voltaggio) ma tutt'e due sono “solo” illuminazioni, “la liberazione vera” invece si ottiene solo quando questa presa di coscienza viene messa in pratica e cioè trasferita nella pratica quotidiana.
    In che modo?
    I modi sono tanti, per esempio il Buddha preso spesso come parametro di riferimento, non si è liberato dopo aver ottenuto l'illuminazione, per liberarsi ha dovuto realizzare questa sua presa di coscienza, come? Ritornando alla vita sociale e iniziando la divulgazione del suo sapere, attraverso l'insegnamento e la costituzione di gruppi orientati a rifare il suo percorso. In questo modo la liberazione (il Nirvana) l'ha poi verosimilmente ottenuto dopo la sua morte naturale.
    Tutto questo per dire di non fare lo stesso errore della psicoanalisi, o della psicologia in genere, dove molti credono che la guarigione dalla malattia mentale avvenga già solo con la presa di coscienza delle proprie problematiche, no, la guarigione si ottiene soltanto mettendo in pratica ciò che si è capito e, nel caso dello Yoga, LA LIBERAZIONE SI OTTIENE METTENDO IN PRATICA LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE TUTTI UNO (ovvero che noi e gli altri siamo davvero la stessa entità) il che significa, o si traduce, con il mettersi al servizio degli altri in maniera altruistica e disinteressata (in molti modi come ho detto) come se appunto gli altri fossimo noi stessi, proprio come ha fatto il Buddha.
    Grazie per l’attenzione,
    dr. luigi ioverno

    • @fabrizioocchetti6675
      @fabrizioocchetti6675 3 ปีที่แล้ว +2

      Sono d’accordo con te tutti gli insegnamenti dei maestri poi mancano di un qualcosa che io percepisco così: e ora che ho fatto esperienza della liberazione dello stato mentecorpo domani che si fa ?

  • @sybilcarbone8859
    @sybilcarbone8859 4 ปีที่แล้ว

    Grazie🌸

  • @patriziolampariello6826
    @patriziolampariello6826 6 ปีที่แล้ว +1

    Bergonzi è illuminante

  • @Colakat22
    @Colakat22 5 ปีที่แล้ว +1

    La cosa piu importante prima di respirare con la schiena dritta, e di Capire la domanda, Sono sufficenti I sensi, linteletto e il corpo per investigate questo universe infinito. Ognuno deve fare una seria valutazione di questi tre . E importante scoprire senza auto da libri e maestri.

  • @marcoschiazza7481
    @marcoschiazza7481 5 ปีที่แล้ว +1

    😁

  • @lb7646
    @lb7646 4 ปีที่แล้ว +1

    Che rottura di palle