Grazie per dividere questi vasti e credibili studi. Io più che studio mi diverto di seguire i tracci linguistichi dei"lapponi" o i sami meridionali della Svezia e m'avvicino sempre di più all'Italia. I sami meridionali erano commercianti, pescatori, artigiani ma certi di loro tenevano anche le renne, in misura molto più minore dei sami settentrionali."Goabph vadtsah? Quo vadis?" Var de första orden jag startade med. Ma siccome i sami non raramente venivano chiamati "troll" in modo peggiorativo, ma anche amabile ho continuato di seguire questa parola. E si. Troja è una parola che assomiglia . Poi ho scoperto i trulli! I tiroli. Quello che potrebbe essere intressante sapere, che questo gruppo di sami, non portavano armi. Ed avevano modi di condurre scambi commerciali che erano più tipici per i popoli del Mediterraneo, che i popoli del Nord.
Interessante! Una domanda sulla civiltà nuragica? Gli antichi Sardi sono Indoeuropei oppure no? Da dove sono giunti Io ho notato e letto che sono una mescolanza di africani e iberici roba simile ma non ho mai capito con esattezza la loro provenienza! Che ne sa,Mattia? 😊
Sorprendente! Che i Proto-etruschi avessero fondato colonie commerciali oltremare penso che nessuno se lo aspettasse. Gli Etruschi classici di qualche secolo dopo in Corsica, va bene, ma i loro antenati Villanoviani in Sardegna?... Oltre tutto, questo presuppone una capacità marinara insospettata. Non è che, magari, sulla scia di quanto da Lei stesso ipotizzato in precedenza, si può trattare di una "joint-venture" con i Fenici?
Effettivamente joint-venture con i fenici sono attestate altrove, ma per quanto riguarda Tavolara, per ora sembrerebbero solo Villanoviani. Comunque bisogna dire che la porzione scavata è davvero ridotta, quindi potrebbero uscire altri dati.
Una archeologa in una live afferma "La Sardinia era abitata fin dal Pleistocene (quindi prima dei circa 12 Ka B. P.) ed all'epoca era collegata da un ponte di terra alla penisola": intanto il professor A. Broglio: "Posso parlà da i banco? Io lo dico a Voi che siete in commissione, voglio la libertà di andare all'armeria. Ed un'ultima parola: viva il Dux, l'Archeologia Preistorica e la Libertà. Risorgeremo, prima o dopo!!!" Perdona la satira GioPizziana dell'errore di quell'archeologa in live e dell'emerito professor Broglio: ei fu uno dei fondatori del mio campo di studi in Italia ed il maestro del mio relatore, tuttavia la mia capocantiere allo scavo di Corna Fessa mi narrò che avesse anche politicamente certe...ehm simpatie!!! Quanto all'errore di quell'archeologa è grave ma non imperdonabile: la popolazione sarda "autentica" ha effettivamente un 17-20% di DNA "WHG" (Tutto il resto è "Farmers"), tuttavia nell'isola non è mai stata trovata alcuna traccia finora di popolamento "H-G" né paleolitico né mesolitico, prima del popolamento farmers del Neolitico (in età olocenica) ed anche i dati genetici (ovvero il paleoDNA dei primi coloni anatolici dice che la parte "H-G" era già presente da molte generazioni prima dell'arrivo nell'isola, dunque doveva essere stato acquisito probabilmente in Sud Italia) indicano un esclusivo popolamento anatolico e neolitico. Comunque complimenti per il video di autocritica ❤! Io ricordavo anche dal corso di "Cronologia e culture dell'età dei metalli" con la professoressa Migliavacca che dovrebbe essere stata ritrovata una donna villanoviana in seno ad un'aristocrazia sarda o viceversa (purtroppo ora non ricordo il sito e non ho sotto mano le slides). Riguardo i santuari volevo umilmente aggiungere che essi son importanti anche per l'archeoastronomia (che è un altra mia passione) dato uno di essi (purtroppo non ricordo quale) era stato congegnato dimodoché la luna si riflettesse nel suo pozzo, affinché fosse possibile studiarne le fasi!!!
Una curiosità che spero non risulti troppo sciocca. Quando ho visto per la prima volta i soffitti di alcuni nuraghi, con le finte travature scolpite nella pietra a imitazione di travi di legno, ho subito pensato a strutture simili in tombe etrusche (mi pare a Cerveteri) di certo, però, molto più recenti. Si può trattare di un sintomo di influenza diretta della civiltà nuragica su quella etrusca oppure è una semplice coincidenza?
Non mi vengono in mente soffitti di nuraghi corrispondenti alla tua descrizione, ma alcune Domus de Janas si: in quel caso si tratta di tombe utilizzate anche in epoca romana (a cui risalgono le decorazioni conformate a tetti di case); quindi si, sicuramente una tradizione etrusca filtrata attraverso i romani.
No Mattia, quei tetti delle domus non sono stati modificati in epoca romana e le domus, in ogni caso, sono pre nuragiche. Fra tutte, vedi ad esempio "s'Incantu"... L'unica domus radicalmente "colonizzata" in epoca romana è quella di Sant'Andrea Prius@@HumanisticValley
@@HumanisticValley Mattia, anche se presenti in altri siti mediterranei, le domus de Janas sull'isola acquistano un carattere di unicità e straordinarietà per l'accurata lavorazione, per i caratteristici aspetti architettonici e le ricche decorazioni che richiamano quelle che furono le case dei vivi, dando una precisa idea di come in realtà fossero costruite le abitazioni cinquemila anni fa. Si possono perciò trovare grotticelle a forma di capanna rotonda, ma anche con spazi rettangolari e a tetto spiovente, anche con l'incisione di travi, provviste di porte e di finestre, e di tutti gli arredi di una "casa" dell'epoca. Le pareti poi venivano spesso ornate con simboli sacri in rilievo, rappresentanti corna taurine stilizzate, spirali ed altri disegni geometrici. Ma stiamo parlando comunque della fine del Neolitico. Quindi nessuna connessione è data al periodo etrusco e romano. Saluti!!!
Il geografo Claudio Tolomeo riporta l'esistenza in Sardegna in tempi remoti di una città chiamata Feronia, situata forse nel territorio del comune odierno di Posada, sulla costa poco a sud di Olbia. Forse il nome deriva da un tentativo di colonizzazione etrusco-falisca, dato che nel territorio falisco esisteva una località che aveva il nome della dea Feronia, facente parte della sfera di influenza di Veio, prima della distruzione di questa ad opera dei Romani.
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Davvero interessante e apprezzo particolarmente la regia!
Grazie!!!
Grandioso Mattia! Hai fatto benissimo a raccontarlo!
Complimenti Mattia, video bello e interessante
Bravo Mattia ottime analisi e interessanti congetture, da studiare ulteriormente, tienici aggiornati, pls
Grazie Paolo, non mancherò!
Grazie per dividere questi vasti e credibili studi. Io più che studio mi diverto di seguire i tracci linguistichi dei"lapponi" o i sami meridionali della Svezia e m'avvicino sempre di più all'Italia. I sami meridionali erano commercianti, pescatori, artigiani ma certi di loro tenevano anche le renne, in misura molto più minore dei sami settentrionali."Goabph vadtsah? Quo vadis?" Var de första orden jag startade med.
Ma siccome i sami non raramente venivano chiamati "troll" in modo peggiorativo, ma anche amabile ho continuato di seguire questa parola. E si. Troja è una parola che assomiglia . Poi ho scoperto i trulli! I tiroli.
Quello che potrebbe essere intressante sapere, che questo gruppo di sami, non portavano armi. Ed avevano modi di condurre scambi commerciali che erano più tipici per i popoli del Mediterraneo, che i popoli del Nord.
Bravissimo Mattia !
Grazie Giuseppe!
Bel video!
Bel video e giuste considerazioni.
Interessante!
Una domanda sulla civiltà nuragica?
Gli antichi Sardi sono Indoeuropei oppure no?
Da dove sono giunti
Io ho notato e letto che sono una mescolanza di africani e iberici roba simile ma non ho mai capito con esattezza la loro provenienza!
Che ne sa,Mattia? 😊
Sorprendente! Che i Proto-etruschi avessero fondato colonie commerciali oltremare penso che nessuno se lo aspettasse. Gli Etruschi classici di qualche secolo dopo in Corsica, va bene, ma i loro antenati Villanoviani in Sardegna?... Oltre tutto, questo presuppone una capacità marinara insospettata. Non è che, magari, sulla scia di quanto da Lei stesso ipotizzato in precedenza, si può trattare di una "joint-venture" con i Fenici?
Effettivamente joint-venture con i fenici sono attestate altrove, ma per quanto riguarda Tavolara, per ora sembrerebbero solo Villanoviani. Comunque bisogna dire che la porzione scavata è davvero ridotta, quindi potrebbero uscire altri dati.
Una archeologa in una live afferma "La Sardinia era abitata fin dal Pleistocene (quindi prima dei circa 12 Ka B. P.) ed all'epoca era collegata da un ponte di terra alla penisola": intanto il professor A. Broglio: "Posso parlà da i banco? Io lo dico a Voi che siete in commissione, voglio la libertà di andare all'armeria. Ed un'ultima parola: viva il Dux, l'Archeologia Preistorica e la Libertà. Risorgeremo, prima o dopo!!!"
Perdona la satira GioPizziana dell'errore di quell'archeologa in live e dell'emerito professor Broglio: ei fu uno dei fondatori del mio campo di studi in Italia ed il maestro del mio relatore, tuttavia la mia capocantiere allo scavo di Corna Fessa mi narrò che avesse anche politicamente certe...ehm simpatie!!! Quanto all'errore di quell'archeologa è grave ma non imperdonabile: la popolazione sarda "autentica" ha effettivamente un 17-20% di DNA "WHG" (Tutto il resto è "Farmers"), tuttavia nell'isola non è mai stata trovata alcuna traccia finora di popolamento "H-G" né paleolitico né mesolitico, prima del popolamento farmers del Neolitico (in età olocenica) ed anche i dati genetici (ovvero il paleoDNA dei primi coloni anatolici dice che la parte "H-G" era già presente da molte generazioni prima dell'arrivo nell'isola, dunque doveva essere stato acquisito probabilmente in Sud Italia) indicano un esclusivo popolamento anatolico e neolitico.
Comunque complimenti per il video di autocritica ❤!
Io ricordavo anche dal corso di "Cronologia e culture dell'età dei metalli" con la professoressa Migliavacca che dovrebbe essere stata ritrovata una donna villanoviana in seno ad un'aristocrazia sarda o viceversa (purtroppo ora non ricordo il sito e non ho sotto mano le slides).
Riguardo i santuari volevo umilmente aggiungere che essi son importanti anche per l'archeoastronomia (che è un altra mia passione) dato uno di essi (purtroppo non ricordo quale) era stato congegnato dimodoché la luna si riflettesse nel suo pozzo, affinché fosse possibile studiarne le fasi!!!
Si beh, la questione all'inizio dell'età del ferro è un tantino diversa 😅 e per la luna calcola che i santuari delle acque in antico erano coperti
Una curiosità che spero non risulti troppo sciocca. Quando ho visto per la prima volta i soffitti di alcuni nuraghi, con le finte travature scolpite nella pietra a imitazione di travi di legno, ho subito pensato a strutture simili in tombe etrusche (mi pare a Cerveteri) di certo, però, molto più recenti. Si può trattare di un sintomo di influenza diretta della civiltà nuragica su quella etrusca oppure è una semplice coincidenza?
Non mi vengono in mente soffitti di nuraghi corrispondenti alla tua descrizione, ma alcune Domus de Janas si: in quel caso si tratta di tombe utilizzate anche in epoca romana (a cui risalgono le decorazioni conformate a tetti di case); quindi si, sicuramente una tradizione etrusca filtrata attraverso i romani.
No Mattia, quei tetti delle domus non sono stati modificati in epoca romana e le domus, in ogni caso, sono pre nuragiche. Fra tutte, vedi ad esempio "s'Incantu"... L'unica domus radicalmente "colonizzata" in epoca romana è quella di Sant'Andrea Prius@@HumanisticValley
@@HumanisticValley Mattia, anche se presenti in altri siti mediterranei, le domus de Janas sull'isola acquistano un carattere di unicità e straordinarietà per l'accurata lavorazione, per i caratteristici aspetti architettonici e le ricche decorazioni che richiamano quelle che furono le case dei vivi, dando una precisa idea di come in realtà fossero costruite le abitazioni cinquemila anni fa.
Si possono perciò trovare grotticelle a forma di capanna rotonda, ma anche con spazi rettangolari e a tetto spiovente, anche con l'incisione di travi, provviste di porte e di finestre, e di tutti gli arredi di una "casa" dell'epoca. Le pareti poi venivano spesso ornate con simboli sacri in rilievo, rappresentanti corna taurine stilizzate, spirali ed altri disegni geometrici. Ma stiamo parlando comunque della fine del Neolitico. Quindi nessuna connessione è data al periodo etrusco e romano.
Saluti!!!
Ti consiglio Roma colonia sarda,e Il latino è la lingua dei Sardi
Il geografo Claudio Tolomeo riporta l'esistenza in Sardegna in tempi remoti di una città chiamata Feronia, situata forse nel territorio del comune odierno di Posada, sulla costa poco a sud di Olbia.
Forse il nome deriva da un tentativo di colonizzazione etrusco-falisca, dato che nel territorio falisco esisteva una località che aveva il nome della dea Feronia, facente parte della sfera di influenza di Veio, prima della distruzione di questa ad opera dei Romani.
Molto interessante, chissà su che basi il geografo Tolomeo lo ipotizzava....