Chi si mette su un piedistallo e giudica gli altri decidendo quali sono gli argomenti che le persone intelligenti trattano e quali no, lascia il tempo che trova secondo me.
Penso che si possa parlare dell'Ulisse di Joyce in modo superficiale e di Sailor Moon in modo profondo... a me, anche restando in ambito letterario, è capitato tante volte di vedere che non venivano "capiti" autori di genere (o registi di genere), oppure opere che per comodità possiamo definire "mainstream". C'è una certa mentalità che tende ancora a dividere i prodotti culturali tra alti e bassi, invece di fare lo sforzo ulteriore di contestualizzare un'opera in quella che è la sua "nicchia di mercato", il suo genere, il contesto da cui nasce, l'importanza storica che può avere. Penso che un atteggiamento sprezzante nei confronti della moda (o del make-up, o del design d'interni, o della trap, perché no...) sia figlio di quella stessa mentalità. Che forse a sua volte nasce da un'insicurezza, da un senso di inadeguatezza per cui ci si sente "ignoranti", a mostrarsi appassionati di prodotti artistici che non appartengano alla cerchia esclusiva della "cultura alta". È una sensazione che ricordo molto bene dall'adolescenza (forse chi ha lasciato il commento era molto giovane): hai bisogno di mostrarti tranchant, di escludere, di cancellare dalla mappa tutto quello che magari, semplicemente, non senti rappresentativo della tua identità e dei tuoi interessi. Per me è "l'effetto Titanic" (definizione che può capire solo la mia generazione 😃): rivisto in età adulta l'ho apprezzato per molti aspetti e ne ho riconosciuto il valore storico. A undici anni invece ci tenevo a manifestare di odiarlo in ogni modo possibile perché era una sbobba melò, indegna del mio cervellino troppo avanti che in segreto guardava Kubrick (e sa il cielo cosa capiva)...
a mio avviso il commento in questione puntava esclusivamente a offendere fingendo di volere criticare, ma tu sei riuscito a cogliere l'occasione per regalarci questo bellissimo video, quindi grazie per le tue argomentazioni 💖
Bellissimo video, aggiungo che in questo fenomeno ci vedo molto anche quel classico relegare a sciocco e frivolo qualsiasi interesse storicamente femminile o associato al mondo femminile di cui moltissimi, donne incluse, sono ancora vittime.
E' il solito atteggiamento di chi si crede impegnato, intelligente e guarda tutti con la puzza sotto il naso. Ma poi sono tutti omologati, pesanti ed egoriferiti. Negli anni '80 in città (Messina) c'era una libreria che vendeva solo libri "intelligenti". Un giorno entrai per chiedere Stephen King e la proprietaria mi guardò disgustata dicendo "noi non vendiamo libri di un certo genere". Ora i frequentatori di quella libreria (che intanto è fallita) scoprono "Stranger Things" e "Squid game"
Mi spiace che ci sia ancora gente che ragiona in modo così superficiale, per assurdo (o forse sta proprio lì) credendo di aver trovato più di ogni altra persona il segreto dell'intellettualità. Si possono chiamare elitisti, "gatekeeper" addirittura, ma in realtà non c'è ignoranza più profonda di chi si preclude a priori di conoscere qualcosa - qualunque cosa - perché la ritiene inferiore.
La moda in quanto forma di espressione è e sarà sempre arte. Poi come in tutte le cose, come hai spiegato benissimo tu, ci sono aspetti controversi e opinabili. Il concetto espresso in quel commento mi sembra molto superficiale.
Molto interessanti il tema e le tue argomentazioni. Trovo che sia molto difficile avere un discrimine tra temi importanti di cui “parlano le persone intelligenti” e argomenti futili, è il modo in cui si discute qualcosa che determina il valore della discussione. Per non parlare poi dell’uso del termine “intelligente” come se ne esistesse un tipo solo. Temo anche che la moda sia stata e ancora venga considerata qualcosa di frivolo e leggero perché all’occhio inesperto di appannaggio prettamente femminile, o perlomeno nata per il mondo femminile (cosa ovviamente non vera: anche gli uomini si vestono, possono interessarsene, possono studiarla ecc)
A me è capitato (e capita tutt'ora purtroppo) di leggere commenti simili legati al mondo della musica, specie quando si tratta di artisti pop che vengono spesso pesantemente criticati da chiunque e accusati di essere "falsi cantanti" e "prodotti del business". Magari da un lato può anche essere vero, perché effettivamente tutto il culto pop nasce come corrente "per il consumo di massa" ma non per questo merita di essere criticato come superficiale solo perché "piace a tutti". Primo la musica che si ascolta non definisce automaticamente il livello di intelligenza di una persona, non è che se a me piace il pop sono un ignorante mentre tu che sei esperto di musica classica sei un Intellettuale™ Secondo, mi sembra ridicolo uscirsene con frasi del tipo "lo fanno solo per i soldi". Insomma, le case discografiche sono comunque aziende, con cosa dovrebbero campare? 😂 Che poi ce ne siano alcune che se ne approfittano è un altro paio di maniche, ma di sicuro i produttori non portano il pane a casa solo coi grazie e i complenti 😅 Insomma, capita di frequente e in qualsiasi ambito di imbattersi in questi soggetti che per auto-proclamarsi alternativi hanno bisogno di sminuire gli altri. Bisognerebbe imparare a fare quello che mi ha insegnato il mio prof di musica di terza media, che diceva: "Piuttosto che dire Questa cosa Fa Schifo, è meglio dire Non mi Piace o Non la Capisco" ma spesso e volentieri qui si campa a chi la spara più grossa fregandosene degli altri e allora 🤷♀
Bellissimo video Matteo! È un argomento estremamente complesso e interessante. Io, ad esempio, ho ricevuto tantissimi commenti così lapidari soprattutto sulla mia passiona per la ginnastica ritmica e il pattinaggio artistico, due sport che sono anche molto legati alla moda. Infatti i body e i costumi degli atleti e atlete molto spesso si ispirano al mondo della moda e dell’arte, diventando essi stessi delle opere d’arte. È anche attraverso i costumi e i body che gli esercizi assumono un carattere! Sono due sport che per questo forte legame con la moda e l’arte vengono considerati ‘sport minori’, non vengono compresi e per questo giudicati. Penso che criticare mondi così complessi senza conoscerli davvero, basandosi solo su pregiudizi, sia davvero triste e spregevole.
Caro Matteo, come al solito i tuoi video offrono degli spunti estremamente interessanti. Sono arrivata ad ascoltarti mentre mi lavo i denti , mentre pulisco casa , mentre mi alleno, sei un piacevolissimo sottofondo che mi carica di novità, stimoli , cultura. Parto dicendoti che la capacità di rendere interessanti argomenti "bassi", è una capacità in genere degli intellettuali o magari di chi, su un determinato argomento sa così tanto da costruirci una poetica. Faccio degli esempi. La comicità di Catalano in " quelli della notte" che si gioca sulle ovvietà, è un esempio di innalzamento del ordinario, del semplice. Calcutta usa immagini legate alla quotidianità per costruirci un'estetica. Tondelli insisteva tanto sul " cercare il proprio odore" nel mondo, proprio perché aveva la necessità di contaminarsi con il turpe, il basso. Per non parlare di tutta una serie di artisti contemporanei che portano alla sublimazione dell'oggetto comune ( Duchamp etc...). Il discorso di cultura nobile e cultura bassa è talmente ampio da meritare un saggio approfondito,magari una seconda parte del tuo libro. Come ho detto prima, ci sono persone prive di spessore culturale che sono in grado di rendere interessanti anche delle cose " non sofisticate." Io ascolterei ore i fruttivendoli, i fioristi, i giardinieri esperti. Non è forse vero che tante volte il discorso artistico nasce proprio dalla semplicità? Non esisterebbero poesie come quelle di Emily Dickinson. Per quanto riguarda la moda, per favore, vogliamo altri contenuti del genere. Credo che a livello culturale sia un'industria poco mainstream, sarebbe interessante apprezzarne una divulgazione.
Caro Matteo, ti stimo sempre di più. Sei riuscito a trasformare un commento offensivo in un' occasione per una riflessione pacata , profonda ed ironica come solo tu sai fare: bravissimo!😀
È sempre un piacere vederti e ascoltarti. Trovo il tuo ragionamento assolutamente plausibile e condivisibile. Ed è applicabile un po' a tutti gli àmbiti d'interesse e a tutte le realtà sociali in generale. Il problema soprattutto nell'epoca attuale è che è venuto molto meno il senso della misura quando si parla... cioè come hai ben detto tu si tende presto e facilmente a sparare giudizi assolutistici ed estremisti, nei confronti di qualcosa o qualcuno che il più delle volte nemmeno si conosce! Invece di confrontarsi, di cercare di capire cosa c'è dietro, di ascoltare l'eventuale storia che la persona avrebbe da esporre, di vedere ricchezza e potenzialità nelle differenze. No, si ha troppa fretta di sentirsi migliori quindi si taglia il discorso emettendo un giudizio lapidario e categorico, filtrato da secolari stereotipi o appunto dalle mode di branco del momento. Credo che questo fenomeno sia stato in negativo amplificato e potenziato dall'uso sconsiderato di Internet... giacché chiunque può usarlo senza che si renda conto di certi limiti. Oggigiorno difatti sempre più persone si sentono in dovere d'esprimere anzi imporre la loro opinione, la trovano un'azione perennemente lecita senza prendersene alcuna responsabilità. Ognuno può ovviamente il libertà pensare quel che vuole...ma ci sono sempre criteri da rispettare quando si comunica cogli altri, tutto qui. Perciò mi piacciono molto le persone come te, concilianti e aperte di mente qualunque sia l'argomento in questione. È bello poter dire la propria, ma ancor più bello farne occasione di riflessione per apprendere qualcosa o, semplicemente, rivalutare le proprie idee da altre prospettive. Apprezzo questo tuo modo sempre deliziosamente semiserio di parlare di qualsiasi cosa, tratti tutto con la giusta dose di profondità intellettuale e leggerezza di spirito, mai troppo coinvolto mai troppo distaccato. Hai la cultura dei libri ma soprattutto quella dei modi e del buonsenso, qualcosa di sempre più raro in questa epoca apparentemente progredita. Grazie d'esserci e d'esser quel che sei: autentico e con visuale esistenziale a 360°. Un carissimo saluto e al prossimo video. ♥
CIAOO! bellissimo video, grazie 💖 credo che chiunque abiba scritto questo commento, ma anche chiunque voglia capire un pò meglio di cosa sta parlando quando parla di "moda" , potrebbe trovare risposte molto esaustive all'interno del saggio di Tim Edwards (da te consiglato); potrebbe capire quanto il suo stesso commento ricschia di cadere nel "frivolo". la Moda è un fenomeno dinamico e mutevole che non riguarda solo e soltato l'abbigliamento, ma che riguarda tutti quanti. è un'industria, è Arte, Bellezza ed Espressione , individuale e collettiva, è rivoluzione ed è politica. Moda come seconda indstria più impattante a livello ecologico, moda che grazie alla sua storia ci permette di trovare dei jeans della nostra taglia in negosi di pret a porter... son felice di sentire la tua riflessione riguardo questo tema alla quale sono molto legata in quanto studentessa di scienze delle moda.
Che bel video Matteo, complimenti! Prendo ispirazione dal tuo discorso per aggiunger per esempio l'iconica Vivienne Westwood. Prima dell esplosione del movimento punk nel 7y con Never Mind The bullocks dei Eex pistols, c'era lei. Parliamo di un vero movimento sociale e rivoluzionario partito proprio dal fenio artistico della Westeood e di Mclaren, che sa suo braccio desteo e diventato pfosittorw musicale iconico. Per non parlarw di come spesso si possa studiare la storia proprio attraverso la moda
Ci sono due aspetti che molti confondono : intelligenza e ignoranza. Il non conoscere un argomento porta a scrivere qualcosa di sbagliato. Lo scrivere un commento così è un po' come non pensare a cosa si scrive. Non posso non farti i complimenti, per me moda significa Arte.
Sentendo i tuoi video (questo e altri) ho capito qualcosa di più della moda, della quale non mi è mail importato niente. Credo che qualunque cosa genera passione sia interessante e sia intelligente parlarne. Non fosse altro per capire come mai si genera quella passione. Grazie per questa riflessione!!
ottimi concetti e amo la storia della moda! personalmente, ho sentito i discorsi più imbecilli e tronfi sui filosofi e i discorsi più brillanti e degni di riflessione sugli argomenti cosiddetti futili! forse perché chi è davvero intelligente sa parlare alla grande di tutto e chi non lo è, ma vuole sembrarlo a tutti i costi, finisce solo per fare discorsi noiosi e stereotipati pieni di paroloni tanto per darsi un tono...
wow... c'è pure da dire che se non si è del campo, quel che filtra di quel mondo è solo una minima parte e la parte più frivola, diciamo. Vedo la stessa discriminazione per i videogiochi^^, ma alcuni hanno storie pazzesche e grazie ad essi ho imparato l'inglese, il francese e scoperto l'amore per la storia, per lo studio... inoltre, anche i personaggi virtuali si devono vestire e come l'arte del cosplay influenzi anche il modo di vestire e di essere di un certo gruppo di appassionati. io personalmente ho sempre usato l'abbigliamento come protesta... inconsapevolmente all'inizio e in maniera più cosciente adesso. La moda è anche legata al design e alla tecnologia, come nuovi materiali ecosostenibili per abbigliamento sportivo ma anche nel campo automobilistico. anche alcuni dei musicisti e attori più famosi sono diventati iconici grazie al loro abbigliamento... insomma, tutta questa filippica per dire che forse siamo noi stessi a rendere un argomento di discussione intelligente o meno... immagino dipenda da come lo si affronta.
La moda è un tema molto complesso, non solo dal punto di vista storico, per come è cambiato l'abbigliamento e di conseguenza ciò che viene considerato moda, ma anche dal punto di vista sociale. Per esempio il nastrino al collo delle nobildonne dal Settecento in poi in realtà è nato come riferimento al taglio sul collo creato dalla ghigliottina. Oppure il tre pezzi maschile che si usa ancora oggi (giacca, pantaloni e gilè) è stato inventato nell'Inghilterra del Seicento. Oppure il cambio "scandaloso" del papillon sull'abito da sera maschile verso gli anni '20 che passò da bianco a nero e in Inghilterra si diceva che i gentlmen sembravano camerieri (che appunto indossavano sempre il papillon nero). Un argomento davvero affascinante.
Come sempre sono d'accordo con te. Inoltre ci tengo a sottolineare quello che hai detto alla fine, ovvero che non è l'argomento a essere superficiale, ma il modo in cui viene trattato. Si può parlare di politica in maniera frivola rendendola superficiale, e del settimanale cioè facendone un'analisi sociologica e culturale profonda. Dipende dalle nostre conoscenze e dalla nostra apertura mentale, qualcosa può essere tanto profondo tanto quanto tu sei disposto a scavare.
Secondo me tutto ciò che è inventiva, cambiamento, creatività, novità, rappresenta l'arte!! Un'altra cosa è la mercificazione...poi se un argomento interessa poco non vuol dire che non valga....I giudizi sono pregiudizievoli in quanto soggettivi...forse sarebbe più stimolante incuriosirsi su quello che non conosciamo e chissà potremmo imparare cose nuove👍😁😁
Se non sbaglio anche Dolce e Gabbana hanno realizzato i costumi per la traviata di Verdi al teatro La scala a Milano, il teatro non è un mondo abbastanza intellettuale, perché collabora con gli stilisti?
quel commento che hai ricevuto sotto al tuo video, per quanto ricco di tecnicismi per farlo apparire un'opinione serissima e quasi "oggettiva", è in realtà un giudizio duro e puro. Il suo personalissimo punto di vista. In quanto tale, lascia il tempo che trova. La riflessione che proponi è interessantissima.
Ciao Matteo, prima di tutto complimenti per il video, interessante come al solito. Visto che hai menzionato che ti piace avere spunti di cui parlare anche leggendo i nostri commenti, che ne pensi di fare un video sull'arte fatta dalle intelligenze artificiali? In questo momento tra illustratori e artisti in generale se ne sta parlando tanto, e i primi esempi di "lavoro rubato" dalle IA è già sotto i nostri occhi (Mondadori ha anche fatto un post evidenziando una copertina creata in questo modo).
Chi ti accusa di non essere intelligente perché parli o ti interessi di un argomento qualsiasi, poi non saprebbe nemmeno darti una mezza definizione di "intelligenza". Affermare che la moda non sia arte è incomprensibile, in quanto la moda stessa si basa sulla creatività e la creazione. Questa gente è la stessa gente che afferma come un certo tipo d'arte (es: arte moderna) non sia arte, soltanto perché loro non la capiscono/non se ne interessano.
Cccciaooooo !!! Posso farvi un n appello? La moda puo essere uno strumento fantastico di sensibilizzazione e anche di crescita personale !!!!!!amore per l ambiente per la natura rispetto e soprattutto amore vero che ti accetta così come sei che ti valorizza veramente In questi anni sono andate di moda tante cose sbagliate che hanno reso infelici tante persone Forse il vero stupore sta nella vera manifestazione dell' essere umano come custode del pianeta e protettore dei veri valori.Pensateci.Avete molto da fare
Io credo che la persona che ha lasciato quel commento non abbia, in primis, colto il significato di "moda". Ne parla come ne parlerebbe un giornaletto di poco conto, in modo estremamente superficiale. Il mondo è cambiato moltissimo insieme alla moda e anche a causa della moda.
D’accordissimo - senza riserve. Mi chiedo solo se il commento che ha suscitato queste tue riflessioni (non l’ho letto) usasse il termine “moda” nell’accezione con cui l’hai inteso tu, o non intendesse il fenomeno per cui in un dato momento di tempo un certo “stile” (in qualunque ambito di espressione arristica) acquisisca una certa popolarità (eventualmente meritata) per venir poi soppiantato entro breve da un altro oggetto di diffusa attenzione…?
il bello è qualcosa di soggettivo, io penso che non si possa imporre il proprio concetto di bellezza agli altri. se qualcuno non ritrova la bellezza nella moda non vuol dire che tutto il resto del mondo debba per forza seguire questo standard e sono fermamente convinta che la bellezza si possa ritrovare in cose diverse a seconda del punto di vista di una persona. il mondo è bello perché è vario :))))
Secondo me la moda è in primis un'industria che dà lavoro a un sacco di persone in Italia. Solo per questo, il settore andrebbe rispettato e non giudicato con superficialità.
Tra i reperti che gli archeologi hanno trovato in caverne frequentate dai primi Sapiens sapiens oltre agli utensili sono presenti anche bracciali e collanine. Ciò significa che il bisogno di aggiungere all'abbigliamento qualcosa di decorativo e non esclusivamente necessario ha origini antichissime e contraddistingue gli esseri umani dalla notte dei tempi. La moda in un certo senso nasce già nella preistoria. La moda è un fatto culturale.
Secondo me chi si pone come superiore esponendo così la propria visione artistica (come l'utente del commento) è l'equivalente dell'idea medievale della distinzione tra arti maggiori e minori, dove si considerava come vera forma d'arte solo la pittura e il resto era poco più di semplice manovalanza.
Secondo me in generale non si dovrebbe avere un giudizio morale sull’arte. Cosa c’entra se un opera è frivola, fine a se stessa, oppure commerciale, come nel caso della moda. Puó essere ma… sti cazzi? Questa idea che esistono arti di serie A o serie B, basandosi su cose a caso non ha molto senso al giorno d’oggi, servono solo ad alcune persone per sentirsi superiori o speciali.
Video interessantissimo. L'unico punto del commento che non hai trattato è la moda come mera mercificazione dell'arte quindi non-arte. In realtà anche l'arte viene mercificata: gli artisti vendono per vivere e per affermarsi (più costa un quadro per es. più è valido l'artista). Ma è un discorso certamente lungo.
La moda alla fin fine è l'unione di tutte le arti. È scultura, grafica, pittura ma anche architettura e ingegneria. È storia e filosofia. La moda non è il top in poliestere di shein. E comunque per quanto sarebbe bello che la moda (ma qualsiasi forma d'arte) fosse gratuita e accessibile a tutti, ciò non sarebbe giusto nei confronti di tutte quelle persone che stanno dietro le quinte che lavorano ore e ore per produrre ARTE
14:50 Anche io mi sono sempre chiesta perchè le donne indossano i pantaloni ma gli uomini non "possono" indossare la gonna? All'inizio era considerato scandaloso che le donne indossassero i pantaloni, ma la cosa è stata accettata poi abbastanza velocemente. Mentre un uomo che indossa la gonna e i tacchi viene ridicolizzato ancora oggi: è rarissimo e visto come strano e inappropriato.
L’arte fa fatica a farsi riconoscere, il punto è questo. Ci vuole cultura, sensibilità ed interesse. Se si studiasse un pochino di storia del costume al liceo, magari integrata a storia dell’arte, ci sarebbe più consapevolezza su quanto sfaccettata sia l’arte. Suggerisco di osservare un po’ il lavoro di Marras o di Yamamoto. Sfido chiunque abbia un briciolo di sensibilità artistica, a non vederci tutti gli stilemi che di solito si usano per definire l’arte e distinguerla da tutto il resto.
Mah, l'intelligenza dovrebbe riguardare le capacità del nostro cervello. Una persona intelligente può benissimo credere in delle stupidaggini, può non conoscere un dato argomento e tanto altro, per me più che "una persona stupida ci metterà più tempo per arrivarci di una intelligente" non si può dire. Ritengo che lo stesso problema ci sia quando si parla di arte. Si tende a caricarlo di significato quando nella realtà è più semplice e, per molti, più deludente. L'arte non va contro il commercio. L'arte non è solo per intellettuali. L'arte è ovunque come sono ovunque i prodotti e/o ciò che riguarda l'attività dell'uomo. Poi c'è roba più commerciale, più autoriale, ma per me sono tutte sottocategorie di ciò che è l'arte. Poi c'è l'arte su cui ci si fa speculazione, con cui si fa politica ed ecc... Quindi tacciare qualcuno come non intelligente oppure un qualcosa come non arte, in realtà non si sta parlando di arte e intelligenza, ma si sta parlando di tutti gli elementi decorativi che le persone hanno messo sopra a questi due concetti ma che con essi in realtà hanno poco a che fare e, alcune volte, sono in vera e propria contraddizione.
L'intelligenza non è data dal cosa ma dal come, la moda è arte ed il commento che ha dato origine al video è senza senso. Se possibile propongo un passettino più in là, una riflessione più estesa su come il mondo del fashion direziona oggigiorno usi e costumi: ad esempio la minigonna era specchio di emancipazione, presa di coscienza, etc... Oggi parlare di fashion ha gli stessi significati? Ed il fast fashion, è anche questo moda e quindi arte o altra roba? Ciao e buon lavoro :)
Approfitto di questo video, interessantissimo come sempre, per spingermi ancora più in là: i videogiochi, tema ancora più complesso e assai dibattuto. Essendo una mia passione e volendola condividere con gli altri mi accorgo che c'è ancora tanta gente che li considera un passatempo fine a se stesso, infantile e poco nobile, oltre a non considerarla una forma d'arte. Comparto tecnico, registico, narrativo, musicale che per questi soggetti sono a priori di dubbia qualità se non inesistenti visto il media in questione! Che poi ci siano prodotti più leggeri e veri e propri capolavori di genere è indubbio e se ne può parlare. Esistono campi che non c'interessano ma che allo stesso tempo ci possono affascinare, e scoprirli nella loro vera essenza, nonostante la mancanza di passione, potrebbe solo arricchirci culturalmente e interiormente.
Chi si mette su un piedistallo e giudica gli altri decidendo quali sono gli argomenti che le persone intelligenti trattano e quali no, lascia il tempo che trova secondo me.
Penso che si possa parlare dell'Ulisse di Joyce in modo superficiale e di Sailor Moon in modo profondo... a me, anche restando in ambito letterario, è capitato tante volte di vedere che non venivano "capiti" autori di genere (o registi di genere), oppure opere che per comodità possiamo definire "mainstream".
C'è una certa mentalità che tende ancora a dividere i prodotti culturali tra alti e bassi, invece di fare lo sforzo ulteriore di contestualizzare un'opera in quella che è la sua "nicchia di mercato", il suo genere, il contesto da cui nasce, l'importanza storica che può avere. Penso che un atteggiamento sprezzante nei confronti della moda (o del make-up, o del design d'interni, o della trap, perché no...) sia figlio di quella stessa mentalità. Che forse a sua volte nasce da un'insicurezza, da un senso di inadeguatezza per cui ci si sente "ignoranti", a mostrarsi appassionati di prodotti artistici che non appartengano alla cerchia esclusiva della "cultura alta".
È una sensazione che ricordo molto bene dall'adolescenza (forse chi ha lasciato il commento era molto giovane): hai bisogno di mostrarti tranchant, di escludere, di cancellare dalla mappa tutto quello che magari, semplicemente, non senti rappresentativo della tua identità e dei tuoi interessi. Per me è "l'effetto Titanic" (definizione che può capire solo la mia generazione 😃): rivisto in età adulta l'ho apprezzato per molti aspetti e ne ho riconosciuto il valore storico. A undici anni invece ci tenevo a manifestare di odiarlo in ogni modo possibile perché era una sbobba melò, indegna del mio cervellino troppo avanti che in segreto guardava Kubrick (e sa il cielo cosa capiva)...
Ed in ogni caso, la leggerezza non è superficialità.
Grazie, qualcuno doveva pur dirlo!
a mio avviso il commento in questione puntava esclusivamente a offendere fingendo di volere criticare, ma tu sei riuscito a cogliere l'occasione per regalarci questo bellissimo video, quindi grazie per le tue argomentazioni 💖
Bellissimo video, aggiungo che in questo fenomeno ci vedo molto anche quel classico relegare a sciocco e frivolo qualsiasi interesse storicamente femminile o associato al mondo femminile di cui moltissimi, donne incluse, sono ancora vittime.
E' il solito atteggiamento di chi si crede impegnato, intelligente e guarda tutti con la puzza sotto il naso. Ma poi sono tutti omologati, pesanti ed egoriferiti.
Negli anni '80 in città (Messina) c'era una libreria che vendeva solo libri "intelligenti". Un giorno entrai per chiedere Stephen King e la proprietaria mi guardò disgustata dicendo "noi non vendiamo libri di un certo genere". Ora i frequentatori di quella libreria (che intanto è fallita) scoprono "Stranger Things" e "Squid game"
Mi spiace che ci sia ancora gente che ragiona in modo così superficiale, per assurdo (o forse sta proprio lì) credendo di aver trovato più di ogni altra persona il segreto dell'intellettualità. Si possono chiamare elitisti, "gatekeeper" addirittura, ma in realtà non c'è ignoranza più profonda di chi si preclude a priori di conoscere qualcosa - qualunque cosa - perché la ritiene inferiore.
La moda in quanto forma di espressione è e sarà sempre arte. Poi come in tutte le cose, come hai spiegato benissimo tu, ci sono aspetti controversi e opinabili.
Il concetto espresso in quel commento mi sembra molto superficiale.
Molto interessanti il tema e le tue argomentazioni. Trovo che sia molto difficile avere un discrimine tra temi importanti di cui “parlano le persone intelligenti” e argomenti futili, è il modo in cui si discute qualcosa che determina il valore della discussione. Per non parlare poi dell’uso del termine “intelligente” come se ne esistesse un tipo solo.
Temo anche che la moda sia stata e ancora venga considerata qualcosa di frivolo e leggero perché all’occhio inesperto di appannaggio prettamente femminile, o perlomeno nata per il mondo femminile (cosa ovviamente non vera: anche gli uomini si vestono, possono interessarsene, possono studiarla ecc)
A me è capitato (e capita tutt'ora purtroppo) di leggere commenti simili legati al mondo della musica, specie quando si tratta di artisti pop che vengono spesso pesantemente criticati da chiunque e accusati di essere "falsi cantanti" e "prodotti del business". Magari da un lato può anche essere vero, perché effettivamente tutto il culto pop nasce come corrente "per il consumo di massa" ma non per questo merita di essere criticato come superficiale solo perché "piace a tutti". Primo la musica che si ascolta non definisce automaticamente il livello di intelligenza di una persona, non è che se a me piace il pop sono un ignorante mentre tu che sei esperto di musica classica sei un Intellettuale™ Secondo, mi sembra ridicolo uscirsene con frasi del tipo "lo fanno solo per i soldi". Insomma, le case discografiche sono comunque aziende, con cosa dovrebbero campare? 😂 Che poi ce ne siano alcune che se ne approfittano è un altro paio di maniche, ma di sicuro i produttori non portano il pane a casa solo coi grazie e i complenti 😅
Insomma, capita di frequente e in qualsiasi ambito di imbattersi in questi soggetti che per auto-proclamarsi alternativi hanno bisogno di sminuire gli altri. Bisognerebbe imparare a fare quello che mi ha insegnato il mio prof di musica di terza media, che diceva: "Piuttosto che dire Questa cosa Fa Schifo, è meglio dire Non mi Piace o Non la Capisco" ma spesso e volentieri qui si campa a chi la spara più grossa fregandosene degli altri e allora 🤷♀
Mi piace tanto come ragioni, è stato un piacere ascoltarti. Leggeró il libro, sembra figo!
Bellissimo video Matteo! È un argomento estremamente complesso e interessante. Io, ad esempio, ho ricevuto tantissimi commenti così lapidari soprattutto sulla mia passiona per la ginnastica ritmica e il pattinaggio artistico, due sport che sono anche molto legati alla moda. Infatti i body e i costumi degli atleti e atlete molto spesso si ispirano al mondo della moda e dell’arte, diventando essi stessi delle opere d’arte. È anche attraverso i costumi e i body che gli esercizi assumono un carattere! Sono due sport che per questo forte legame con la moda e l’arte vengono considerati ‘sport minori’, non vengono compresi e per questo giudicati. Penso che criticare mondi così complessi senza conoscerli davvero, basandosi solo su pregiudizi, sia davvero triste e spregevole.
Caro Matteo, come al solito i tuoi video offrono degli spunti estremamente interessanti. Sono arrivata ad ascoltarti mentre mi lavo i denti , mentre pulisco casa , mentre mi alleno, sei un piacevolissimo sottofondo che mi carica di novità, stimoli , cultura. Parto dicendoti che la capacità di rendere interessanti argomenti "bassi", è una capacità in genere degli intellettuali o magari di chi, su un determinato argomento sa così tanto da costruirci una poetica. Faccio degli esempi. La comicità di Catalano in " quelli della notte" che si gioca sulle ovvietà, è un esempio di innalzamento del ordinario, del semplice. Calcutta usa immagini legate alla quotidianità per costruirci un'estetica. Tondelli insisteva tanto sul " cercare il proprio odore" nel mondo, proprio perché aveva la necessità di contaminarsi con il turpe, il basso. Per non parlare di tutta una serie di artisti contemporanei che portano alla sublimazione dell'oggetto comune ( Duchamp etc...). Il discorso di cultura nobile e cultura bassa è talmente ampio da meritare un saggio approfondito,magari una seconda parte del tuo libro. Come ho detto prima, ci sono persone prive di spessore culturale che sono in grado di rendere interessanti anche delle cose " non sofisticate." Io ascolterei ore i fruttivendoli, i fioristi, i giardinieri esperti. Non è forse vero che tante volte il discorso artistico nasce proprio dalla semplicità? Non esisterebbero poesie come quelle di Emily Dickinson.
Per quanto riguarda la moda, per favore, vogliamo altri contenuti del genere. Credo che a livello culturale sia un'industria poco mainstream, sarebbe interessante apprezzarne una divulgazione.
Mi piace il fatto che tu abbia ricordato Tondelli che (oltre a essere un grande scrittore) aveva studiato al Dams e di certo non snobbava la moda. 👍
Caro Matteo, ti stimo sempre di più. Sei riuscito a trasformare un commento offensivo in un' occasione per una riflessione pacata , profonda ed ironica come solo tu sai fare: bravissimo!😀
È sempre un piacere vederti e ascoltarti. Trovo il tuo ragionamento assolutamente plausibile e condivisibile. Ed è applicabile un po' a tutti gli àmbiti d'interesse e a tutte le realtà sociali in generale. Il problema soprattutto nell'epoca attuale è che è venuto molto meno il senso della misura quando si parla... cioè come hai ben detto tu si tende presto e facilmente a sparare giudizi assolutistici ed estremisti, nei confronti di qualcosa o qualcuno che il più delle volte nemmeno si conosce! Invece di confrontarsi, di cercare di capire cosa c'è dietro, di ascoltare l'eventuale storia che la persona avrebbe da esporre, di vedere ricchezza e potenzialità nelle differenze. No, si ha troppa fretta di sentirsi migliori quindi si taglia il discorso emettendo un giudizio lapidario e categorico, filtrato da secolari stereotipi o appunto dalle mode di branco del momento. Credo che questo fenomeno sia stato in negativo amplificato e potenziato dall'uso sconsiderato di Internet... giacché chiunque può usarlo senza che si renda conto di certi limiti. Oggigiorno difatti sempre più persone si sentono in dovere d'esprimere anzi imporre la loro opinione, la trovano un'azione perennemente lecita senza prendersene alcuna responsabilità. Ognuno può ovviamente il libertà pensare quel che vuole...ma ci sono sempre criteri da rispettare quando si comunica cogli altri, tutto qui. Perciò mi piacciono molto le persone come te, concilianti e aperte di mente qualunque sia l'argomento in questione. È bello poter dire la propria, ma ancor più bello farne occasione di riflessione per apprendere qualcosa o, semplicemente, rivalutare le proprie idee da altre prospettive. Apprezzo questo tuo modo sempre deliziosamente semiserio di parlare di qualsiasi cosa, tratti tutto con la giusta dose di profondità intellettuale e leggerezza di spirito, mai troppo coinvolto mai troppo distaccato. Hai la cultura dei libri ma soprattutto quella dei modi e del buonsenso, qualcosa di sempre più raro in questa epoca apparentemente progredita. Grazie d'esserci e d'esser quel che sei: autentico e con visuale esistenziale a 360°. Un carissimo saluto e al prossimo video. ♥
CIAOO! bellissimo video, grazie 💖
credo che chiunque abiba scritto questo commento, ma anche chiunque voglia capire un pò meglio di cosa sta parlando quando parla di "moda" , potrebbe trovare risposte molto esaustive all'interno del saggio di Tim Edwards (da te consiglato); potrebbe capire quanto il suo stesso commento ricschia di cadere nel "frivolo".
la Moda è un fenomeno dinamico e mutevole che non riguarda solo e soltato l'abbigliamento, ma che riguarda tutti quanti.
è un'industria, è Arte, Bellezza ed Espressione , individuale e collettiva, è rivoluzione ed è politica.
Moda come seconda indstria più impattante a livello ecologico, moda che grazie alla sua storia ci permette di trovare dei jeans della nostra taglia in negosi di pret a porter...
son felice di sentire la tua riflessione riguardo questo tema alla quale sono molto legata in quanto studentessa di scienze delle moda.
Che bel video Matteo, complimenti!
Prendo ispirazione dal tuo discorso per aggiunger per esempio l'iconica Vivienne Westwood. Prima dell esplosione del movimento punk nel 7y con Never Mind The bullocks dei Eex pistols, c'era lei. Parliamo di un vero movimento sociale e rivoluzionario partito proprio dal fenio artistico della Westeood e di Mclaren, che sa suo braccio desteo e diventato pfosittorw musicale iconico.
Per non parlarw di come spesso si possa studiare la storia proprio attraverso la moda
Ci sono due aspetti che molti confondono : intelligenza e ignoranza. Il non conoscere un argomento porta a scrivere qualcosa di sbagliato. Lo scrivere un commento così è un po' come non pensare a cosa si scrive.
Non posso non farti i complimenti, per me moda significa Arte.
Sentendo i tuoi video (questo e altri) ho capito qualcosa di più della moda, della quale non mi è mail importato niente. Credo che qualunque cosa genera passione sia interessante e sia intelligente parlarne. Non fosse altro per capire come mai si genera quella passione. Grazie per questa riflessione!!
A proposito di moda, Matteo questa camicia ha un colore che ti sta da Dio addosso! 😍
ottimi concetti e amo la storia della moda!
personalmente, ho sentito i discorsi più imbecilli e tronfi sui filosofi e i discorsi più brillanti e degni di riflessione sugli argomenti cosiddetti futili!
forse perché chi è davvero intelligente sa parlare alla grande di tutto e chi non lo è, ma vuole sembrarlo a tutti i costi, finisce solo per fare discorsi noiosi e stereotipati pieni di paroloni tanto per darsi un tono...
Interessantissimo. Leggerò il libro
wow... c'è pure da dire che se non si è del campo, quel che filtra di quel mondo è solo una minima parte e la parte più frivola, diciamo. Vedo la stessa discriminazione per i videogiochi^^, ma alcuni hanno storie pazzesche e grazie ad essi ho imparato l'inglese, il francese e scoperto l'amore per la storia, per lo studio... inoltre, anche i personaggi virtuali si devono vestire e come l'arte del cosplay influenzi anche il modo di vestire e di essere di un certo gruppo di appassionati. io personalmente ho sempre usato l'abbigliamento come protesta... inconsapevolmente all'inizio e in maniera più cosciente adesso. La moda è anche legata al design e alla tecnologia, come nuovi materiali ecosostenibili per abbigliamento sportivo ma anche nel campo automobilistico. anche alcuni dei musicisti e attori più famosi sono diventati iconici grazie al loro abbigliamento... insomma, tutta questa filippica per dire che forse siamo noi stessi a rendere un argomento di discussione intelligente o meno... immagino dipenda da come lo si affronta.
La moda è un tema molto complesso, non solo dal punto di vista storico, per come è cambiato l'abbigliamento e di conseguenza ciò che viene considerato moda, ma anche dal punto di vista sociale. Per esempio il nastrino al collo delle nobildonne dal Settecento in poi in realtà è nato come riferimento al taglio sul collo creato dalla ghigliottina. Oppure il tre pezzi maschile che si usa ancora oggi (giacca, pantaloni e gilè) è stato inventato nell'Inghilterra del Seicento. Oppure il cambio "scandaloso" del papillon sull'abito da sera maschile verso gli anni '20 che passò da bianco a nero e in Inghilterra si diceva che i gentlmen sembravano camerieri (che appunto indossavano sempre il papillon nero). Un argomento davvero affascinante.
Come sempre sono d'accordo con te. Inoltre ci tengo a sottolineare quello che hai detto alla fine, ovvero che non è l'argomento a essere superficiale, ma il modo in cui viene trattato. Si può parlare di politica in maniera frivola rendendola superficiale, e del settimanale cioè facendone un'analisi sociologica e culturale profonda. Dipende dalle nostre conoscenze e dalla nostra apertura mentale, qualcosa può essere tanto profondo tanto quanto tu sei disposto a scavare.
Secondo me tutto ciò che è inventiva, cambiamento, creatività, novità, rappresenta l'arte!! Un'altra cosa è la mercificazione...poi se un argomento interessa poco non vuol dire che non valga....I giudizi sono pregiudizievoli in quanto soggettivi...forse sarebbe più stimolante incuriosirsi su quello che non conosciamo e chissà potremmo imparare cose nuove👍😁😁
Un qualsiasi manuale di visual design potrebbe riportare il tuo discorso, sei molto in linea col pensiero di Falcinelli! Bel video.
Se non sbaglio anche Dolce e Gabbana hanno realizzato i costumi per la traviata di Verdi al teatro La scala a Milano, il teatro non è un mondo abbastanza intellettuale, perché collabora con gli stilisti?
quel commento che hai ricevuto sotto al tuo video, per quanto ricco di tecnicismi per farlo apparire un'opinione serissima e quasi "oggettiva", è in realtà un giudizio duro e puro. Il suo personalissimo punto di vista. In quanto tale, lascia il tempo che trova. La riflessione che proponi è interessantissima.
Ciao Matteo, prima di tutto complimenti per il video, interessante come al solito.
Visto che hai menzionato che ti piace avere spunti di cui parlare anche leggendo i nostri commenti, che ne pensi di fare un video sull'arte fatta dalle intelligenze artificiali?
In questo momento tra illustratori e artisti in generale se ne sta parlando tanto, e i primi esempi di "lavoro rubato" dalle IA è già sotto i nostri occhi (Mondadori ha anche fatto un post evidenziando una copertina creata in questo modo).
Chi ti accusa di non essere intelligente perché parli o ti interessi di un argomento qualsiasi, poi non saprebbe nemmeno darti una mezza definizione di "intelligenza". Affermare che la moda non sia arte è incomprensibile, in quanto la moda stessa si basa sulla creatività e la creazione. Questa gente è la stessa gente che afferma come un certo tipo d'arte (es: arte moderna) non sia arte, soltanto perché loro non la capiscono/non se ne interessano.
Cccciaooooo !!!
Posso farvi un n appello?
La moda puo essere uno strumento fantastico di sensibilizzazione e anche di crescita personale !!!!!!amore per l ambiente per la natura rispetto e soprattutto amore vero che ti accetta così come sei che ti valorizza veramente
In questi anni sono andate di moda tante cose sbagliate che hanno reso infelici tante persone
Forse il vero stupore sta nella vera manifestazione dell' essere umano come custode del pianeta e protettore dei veri valori.Pensateci.Avete molto da fare
Ma la gente sta bene?! 🤣 È il classico caso di "se non interessa a me che credo di essere intelligente allora non è interessante o intelligente"
video molto interessante, grazie!
Io credo che la persona che ha lasciato quel commento non abbia, in primis, colto il significato di "moda". Ne parla come ne parlerebbe un giornaletto di poco conto, in modo estremamente superficiale. Il mondo è cambiato moltissimo insieme alla moda e anche a causa della moda.
D’accordissimo - senza riserve. Mi chiedo solo se il commento che ha suscitato queste tue riflessioni (non l’ho letto) usasse il termine “moda” nell’accezione con cui l’hai inteso tu, o non intendesse il fenomeno per cui in un dato momento di tempo un certo “stile” (in qualunque ambito di espressione arristica) acquisisca una certa popolarità (eventualmente meritata) per venir poi soppiantato entro breve da un altro oggetto di diffusa attenzione…?
il bello è qualcosa di soggettivo, io penso che non si possa imporre il proprio concetto di bellezza agli altri. se qualcuno non ritrova la bellezza nella moda non vuol dire che tutto il resto del mondo debba per forza seguire questo standard e sono fermamente convinta che la bellezza si possa ritrovare in cose diverse a seconda del punto di vista di una persona. il mondo è bello perché è vario :))))
La moda, così come il cibo, è cultura, è lo specchio della società, additarlo come “superficialità” lo trovo abbastanza ridicolo
Secondo me la moda è in primis un'industria che dà lavoro a un sacco di persone in Italia. Solo per questo, il settore andrebbe rispettato e non giudicato con superficialità.
Tra i reperti che gli archeologi hanno trovato in caverne frequentate dai primi Sapiens sapiens oltre agli utensili sono presenti anche bracciali e collanine. Ciò significa che il bisogno di aggiungere all'abbigliamento qualcosa di decorativo e non esclusivamente necessario ha origini antichissime e contraddistingue gli esseri umani dalla notte dei tempi. La moda in un certo senso nasce già nella preistoria. La moda è un fatto culturale.
Secondo me chi si pone come superiore esponendo così la propria visione artistica (come l'utente del commento) è l'equivalente dell'idea medievale della distinzione tra arti maggiori e minori, dove si considerava come vera forma d'arte solo la pittura e il resto era poco più di semplice manovalanza.
Bravissimo Matteo
Noi pensiamo che hai perfettamente ragione su tutto!
Secondo me in generale non si dovrebbe avere un giudizio morale sull’arte. Cosa c’entra se un opera è frivola, fine a se stessa, oppure commerciale, come nel caso della moda. Puó essere ma… sti cazzi? Questa idea che esistono arti di serie A o serie B, basandosi su cose a caso non ha molto senso al giorno d’oggi, servono solo ad alcune persone per sentirsi superiori o speciali.
Tocca citare un capolavoro:
"C'è un cartello di ricchioni che ha deciso che
l'anno scorso andava il rosso e quest'anno il blè"
Video mooolto interessante !
Leggerezza non è superficialità!
Video interessantissimo. L'unico punto del commento che non hai trattato è la moda come mera mercificazione dell'arte quindi non-arte. In realtà anche l'arte viene mercificata: gli artisti vendono per vivere e per affermarsi (più costa un quadro per es. più è valido l'artista). Ma è un discorso certamente lungo.
La moda alla fin fine è l'unione di tutte le arti. È scultura, grafica, pittura ma anche architettura e ingegneria. È storia e filosofia. La moda non è il top in poliestere di shein. E comunque per quanto sarebbe bello che la moda (ma qualsiasi forma d'arte) fosse gratuita e accessibile a tutti, ciò non sarebbe giusto nei confronti di tutte quelle persone che stanno dietro le quinte che lavorano ore e ore per produrre ARTE
Solo applausi per questa riflessione.
14:50 Anche io mi sono sempre chiesta perchè le donne indossano i pantaloni ma gli uomini non "possono" indossare la gonna? All'inizio era considerato scandaloso che le donne indossassero i pantaloni, ma la cosa è stata accettata poi abbastanza velocemente. Mentre un uomo che indossa la gonna e i tacchi viene ridicolizzato ancora oggi: è rarissimo e visto come strano e inappropriato.
Solo applausi per te ❤️
Gli Stati Uniti con i Forrester... 🤣
Quello che ho capito di questo video è che devo andare a comprare una giacca blu di lana.
L’arte fa fatica a farsi riconoscere, il punto è questo. Ci vuole cultura, sensibilità ed interesse. Se si studiasse un pochino di storia del costume al liceo, magari integrata a storia dell’arte, ci sarebbe più consapevolezza su quanto sfaccettata sia l’arte.
Suggerisco di osservare un po’ il lavoro di Marras o di Yamamoto. Sfido chiunque abbia un briciolo di sensibilità artistica, a non vederci tutti gli stilemi che di solito si usano per definire l’arte e distinguerla da tutto il resto.
Gli 'intelligenti, ogni tanto, si riposano. Tu? 😂
La moda è arte.
Mah, l'intelligenza dovrebbe riguardare le capacità del nostro cervello. Una persona intelligente può benissimo credere in delle stupidaggini, può non conoscere un dato argomento e tanto altro, per me più che "una persona stupida ci metterà più tempo per arrivarci di una intelligente" non si può dire.
Ritengo che lo stesso problema ci sia quando si parla di arte. Si tende a caricarlo di significato quando nella realtà è più semplice e, per molti, più deludente. L'arte non va contro il commercio. L'arte non è solo per intellettuali. L'arte è ovunque come sono ovunque i prodotti e/o ciò che riguarda l'attività dell'uomo. Poi c'è roba più commerciale, più autoriale, ma per me sono tutte sottocategorie di ciò che è l'arte. Poi c'è l'arte su cui ci si fa speculazione, con cui si fa politica ed ecc...
Quindi tacciare qualcuno come non intelligente oppure un qualcosa come non arte, in realtà non si sta parlando di arte e intelligenza, ma si sta parlando di tutti gli elementi decorativi che le persone hanno messo sopra a questi due concetti ma che con essi in realtà hanno poco a che fare e, alcune volte, sono in vera e propria contraddizione.
A me l'unica cosa poco intelligente pare il commento stesso
L'intelligenza non è data dal cosa ma dal come, la moda è arte ed il commento che ha dato origine al video è senza senso. Se possibile propongo un passettino più in là, una riflessione più estesa su come il mondo del fashion direziona oggigiorno usi e costumi: ad esempio la minigonna era specchio di emancipazione, presa di coscienza, etc... Oggi parlare di fashion ha gli stessi significati? Ed il fast fashion, è anche questo moda e quindi arte o altra roba?
Ciao e buon lavoro :)
Chi è intelligente non parla di moda? Ahahahaha
Approfitto di questo video, interessantissimo come sempre, per spingermi ancora più in là: i videogiochi, tema ancora più complesso e assai dibattuto. Essendo una mia passione e volendola condividere con gli altri mi accorgo che c'è ancora tanta gente che li considera un passatempo fine a se stesso, infantile e poco nobile, oltre a non considerarla una forma d'arte. Comparto tecnico, registico, narrativo, musicale che per questi soggetti sono a priori di dubbia qualità se non inesistenti visto il media in questione! Che poi ci siano prodotti più leggeri e veri e propri capolavori di genere è indubbio e se ne può parlare. Esistono campi che non c'interessano ma che allo stesso tempo ci possono affascinare, e scoprirli nella loro vera essenza, nonostante la mancanza di passione, potrebbe solo arricchirci culturalmente e interiormente.