Da sciatore super principiante, caricavo il gambetto semplicemente spostandomi in avanti. Domenica scorsa ho cercato di ricercare questa sensazione flettendo la caviglia come descritto: impressionante la solidità del piede risultante, e la maggior sensazione di appoggio. Grazie ad Andrea e ad altro noto canale italiano che mi stanno accompagnando in questo percorso :)
Un maestro di sci mi ha detto una volta di fare la prima pista con gli scarponi molto lenti per sentire meglio l’apertura e chiusura della caviglia e trovare centralità. Effettivamente noto che aiuta a recuperare coscienza del movimento . Continuo ad essere una sega però faccio più caso a questo movimento adesso.
Bravo Andrea!!! Finalmente qualcuno che spiega il movimento corretto!! Basta dire premere sul gambetto, corretto dire di attivare il tibiale anteriore!!
Grande maestrooo ho usato i tuoi consigli ieri sul carosello3000 e ho trovato i tuoi consigli preziosissimi... In particolar modo le curve cristiania e la posizione antro Prost e arretratuta..per la prima volta sono riuscito a scendere dalla pista polvere senza cadere... grazzzieeee!
sei un vulcano di nuove informazioni ben definite e comprensibili . I figli me lo ripetono ma è difficile la comprensione , che avviene sul campo . Bene invece la tua su video , che si memorizza meglio . Sempre grazie . Non vedo l'ora che aprano gli impianti , lo stagionale è già in tasca .
Ottima spiegazione, per me molto chiara perché ritengo di usare molto le caviglie quando scio, per inclinare il più possibile gli sci facendo presa di spigolo. Pratico questo sport da 55 anni con intensità e costanza e a fine giornata sciistica (e ancor di più i giorni successivi della settimana quando sono fermo con gli sci... ma non con gli altri sport ) ho indolenziti quasi esclusivamente i muscoli degli arti inferiori, polpacci e adduttori per l'uso intensivo che faccio delle caviglie che oltre alla presa di spigolo, sono deputate a dare direzionalità agli sci nelle curve condotte e carvate.
Bellissimo video, grazie !! Fondamentale per salite di livello (a Febbraio lo proverò anche io)... Aggiungerei che solo con il baricentro basso è possibile eseguire curve veloci e strette (da eretti sarebbe quasi impossibile contrastare la forza centrifuga ) ...si veda effetto autobus vs auto ribassata....l'entità del trasferimento di carico è proporzionale anche all'altezza del baricentro. Grazie ancora
Bravissimo Andrea!!!! Una spiegazione che in diverse lezioni di sci prese dai maestri non ho mai avuto............necessita quanto prima una giornata insieme, ciao
la stessa appertura della caviglia e' molto molto accentata nella sciata di Petra Vlhova.(sta cosa che fa imparare Magoni anni fa) +++ Bravo Andrea, finalmente abbiamo un focus di movimento molto fine!
Bravissimo, preciso e anche simpatico. Suggerisco i termini FLESSIONE e ESTENSIONE della caviglia grazie ai muscoli flessori ed estensori. Ciao e grazie,!
Molto, molto utile. La mobilità delle caviglie mi sta aiutando tantissimo a gestire meglio le inclinazioni e la sciata sulle nevi più difficili: paradossalmente aiuta a tenere sul duro e aiuta a cambiare meglio sulla neve sfatta. Lo Ski Bum ci vizia con la qualità dei contenuti dei suoi video!
Sarebbe interessate analizzare in ogni fase della curva, "frame by frame" come deve essere gestito il movimento di apertura/chiusura della caviglia. Idem per tutti gli altri movimenti che coinvolgono le altre parti del nostro corpo. Credo che un allievo possa imparare tanto non solo se ha ben chiaro cosa deve fare, ma anche e soprattutto quando lo deve fare. Almeno per quella che è la mia esperienza i maestri spesso sottovalutano questo aspetto... spero possa essere uno spunto interessate
Purtroppo non è così semplice. Lo sci è uno sport molto complesso dal punto di vista coordinativo, movimenti all'apparenza semplici sono impossibii da mettere in pratica per un non esperto e in ogni caso è la coordinazione dei vari movimenti a fare la sciata completa. Ci sono già studi riguardo l'angolo delle articolazioni nelle varie fasi di curva ma non sono poi così utili a livello didattico. E comunque non esiste un solo modo per fare le curve, vedi il video sull'angolazione che ho appena pubblicato.
@@LoSkiBum Certo, però esistono casi (come il mio) in cui lo sciatore ha già una buona/ottima confidenza con ogni tipo di neve e pendio e che potenzialmente potrebbe fare un gesto tecnico molto più evoluto rispetto a quello che fa, se solo avesse ben chiaro anche i timing corretti dei movimenti fondamentali. Ricordo un tuo video, se non ricordo male, in cui parlavi della differenza tra tecnica e tattica, ecco io sto parlando di problemi tattici, cioè non sapere semplicemente quando fare un certo movimento, perché magari lo si anticipa o lo si posticipa e questo porta poi ad altri inevitabili errori. Il mio esempio è che sono stato una vita a cercare la mia massima inclinazione dopo la massima pendenza, e mi ritrovavo sempre seduto ed in ritardo nel nuovo ingresso curva. Ci ho messo decine di ore di lezione perché questa cosa mi fosse fatta notare, ma è bastato appunto che mi fosse detto, per cambiare drasticamente la sciata quasi in un batter d'occhio. Sarebbe meraviglioso un tuo video in tal senso, un po' come su skiforum Giampa ha postato "La curva secondo giampa..." tanto per intenderci.
@@MATT-wg6ne Hai ragione, l'aspetto tattico è fondamentale ed è quello che ti fa migliorare nel minor tempo. Non credo però che illustrare una mia idea di curva possa essere di aiuto a tutti, lo sarà solo per alcuni che troveranno in quella spiegazione la soluzione al loro problema. Insomma fare una spiegazione "universale" comporta giocoforza trascurare alcuni elementi a favore di altri, sarebbe in altre parole una spiegazione soggettiva. Diversa da quella di Gianpa e da quella di altri. Al momento sono concentrato sulle analisi tecniche e tattiche in base alla mia esperienza sugli allievi e su ciò che vedo in pista, oltre che su di me. Ne uscirà una anche domani. In futuro, perché no, si potrà trattare l'argomento dal punto di vista generale. E non dimentichiamo mai il detto "quando l'allievo è pronto, il maestro appare". Spesso lavoriamo per anni su una cosa e poi un giorno ci sembra di aver capito all'improvviso. Magari però quel momento è arrivato solo grazie al lavoro apparentemente infruttoso durato anni.
Molto, molto interessante! ...La prima "chicca tecnica" del 2023 direi che parte come il tappo dello spumante! Auguri di Buon Anno Caro Andrea! (ps: la prima volta che hai affrontato il rapporto ..."apertura caviglia/inizio curva=chiusura caviglia/chiusura curva" è stato en passant in un video sui pattini in linea. Lì accennavi che S. Belingheri ti aveva consigliato di chiuderla a fine curva, mentre Marco ti aveva suggerito di aprirla all'inizio)
Ciao Andrea, Grazie per questo video. Come spunto per un prossimo video: io troverei molto interessante un approfondimento sul movimento di chiusura/apertura della caviglia lungo tutta la fase di curva (non solo prendendo a riferimento due istanti) e magari per i tre archi.
E in nostro aiuto giunge l'esercizio con i pattini in linea su lieve pendenza! (Nel frattempo ho conseguito brevetto Maestro Roller pure io che si aggiunge a quello di maestro pattinaggio di base fisr che già possedevo dal 2013..). Complimenti per il tuo canale sempre interessante..
Grazie. Io sono neofita ma devo fare un'uscita sugli sci presto. Mi hai tenuto attaccato al video dall'inizio alla fine . Anche se cono sco soltanto lo spazzaneve, proverò senz'altro gli esercizi che hai consigliato. HO uno scarpone della salomon (70) e dovrebnbe aiutarmi a 'chiudere' e 'aprire' bene . Sono curiosissimo nel riuscire a farlo. !!!!
Buongiorno Maestro Tibaldi, senza piaggeria, complimenti per la competenza e chiarezza. Vengo al punto, in altri video faceva riferimento al fatto di avere uno sci sbagliato, tanto da compromettere l'apprendimento della curva carvata. Temo di essere tra chi ha uno sci troppo strutturato per il proprio livello. Ho esagerato, ho preso uno sci che non so sfruttare. Però chiedo a lei, sicuramente più competente. Nel 2018 ho comprato un HEAD WordCup Rebell I-Speed 175cm raggio 17, anche con la piastra, per non farmi mancare niente. Sono alto 184cm e peso 81kg, pratico a livello agonistico triathlon, quindi un po' allenato, ma non specificamente per lo sci. Sarebbe meglio uno sci meno tecnico e più slalom, tipo 165cm e raggio 14? Mi sono dilungato. La seguo con interesse, e primo o poi dovrò venire da lei. Grazie.
Lo sci che hai preso è sicuramente troppo strutturato ma ha mercato riuscirai a venderlo facilmente. Lascerei stare lo sci da slalom, tuttavia, punterei su uno sci intorno ai 170 cm, categoria allround, raggio intorno al 14.
Perla tecnica a dir poco illuminante. Ho provato a chiudere la caviglia e ad anticipare il carico sullo sci interno mettendo "sul binario" gli sci prima di entrare nella nuova curva ed è stato davvero sorprendente! Sui tratti non particolarmente ripidi riesco a "rollare" i piedi senza estendermi troppo! Sullo stretto è più complicato "comandare" la caviglia in maniera reattiva, avresti una strategia da suggerire? (oltre all'allenamento ovviamente) Grazie
Per uno sciatore intermedio basso (lv. 4) è più importante concentrarsi maggiormente sul movimento di supinazione e pronazione oppure apertura e chiusura delle caviglie? Oppure consigli di provare a già da subito a mettere tutto insieme? Grazie mille per l'ottimo video come sempre!
Inizi provando a mettere gli sci sugli spigoli (pronazione - supinazione) poi puoi provare a chiudere le caviglie abbassando il baricentro e vedrai che raggiungerai escursioni maggiori.
Ciao, complimenti per il canale e per i consigli tecnici, tutti utilissimi. Sono uno sciatore di 34 anni che ha ripreso a sciare dopo vent'anni di inattività. Il mio problema principale è sempre stato la centralità, e tutti i maestri mi hanno sempre detto di spingere le tibie sullo scarpone, cosa che non sono mai riuscito a fare correttamente. Direi che questo video e la spiegazione che hai dato sono stati illuminanti. Per un sciatore della domenica come me, che non ha tempo per sciare in settimana, avrebbe senso allenare il movimento a casa, da fermo? Porterebbe dei vantaggi o si rischia di affaticare i muscoli per nulla?
Il movimento da fare a casa è lo squat profondo e andrebbe fatto a prescindere dallo sci ;) "Spingere sulle tibie" è un consiglio fuorviante perché produce sciatori troppo sbilanciati in avanti e poco attenti a generare le giuste pressioni sotto al piede.
@@LoSkiBum Grazie per la risposta! Essendo ciclista amatore, sto facendo lavori di forza in palestra, in preparazione alla stagione estiva, fra cui anche squat, quindi dovrei esserci. La mia idea è inglobare qualche sciata nella preparazione invernale, perchè da quello che so, lo sci alpino aiuta parecchio a potenziare le gambe.Appena possibile, cercherò di mettere in pratica i tuoi consigli sulle piste da sci! Grazie ancora!
Anche in questo caso, come per la mano a "raccogliere" ,ho applicato la lezione, avendo utilizzato oggi sci da speciale mi è stata particolarmente utile per mantenere la centralità (da speciale commerciali, non gara....)
Ciao e grazie per le lezioni che ci regali. Domanda: ma arretrando mantenendo il baricentro sugli sci non garantisco implicitamente una chiusura della caviglia?
In linea di massima sì, però potresti per esempio inclinare molto il busto in avanti garantendoti la centralità con quello, senza chiudere le caviglie. Flettere busto e caviglia ci porta avanti, flettere le ginocchia ci porta indietro.
Salve! Grazie per il video. Avrei un domanda perche credo di essere un po confuso. Pensavo sempre che prr chiudere le cavigle devo sedermi ed per non cadere dietro che devo spingere le gambe e il corpo avanti. Ora, se devo spostare il bilancamento in avanti (dalla posizione seduta) tirando gli piedi come posso poi andare ad appogiarmi sullo sci esterno? A quel punto devo mettere presione tramite i piedi, non devo cercare di solevarmi (chiudere). Grazie e saluti dalla vicina Slovenia!
Quello che ho mostrato è un esercizio per "sentire" la chiusura della caviglia, ovviamente non si deve sciare appesi agli scarponi col dorso del piede perché altrimenti si scierebbe arretrati. Ma d'altronde è anche sbagliato (probabilmente ancor più sbagliato) mettere la gran parte del carico sul gambetto dello scarpone generando una forte pressione sulla tibia. Quel che bisogna fare è dimenticarsi di avere gli scarponi ai piedi, dimenticarsi del gambetto e badare a ciò che accade sulla pianta del piede, cercando di generare una forte pressione sull'avampiede interno dello sci esterno, la cosa si ottiene sbilanciandosi un po' avanti e poi azionando il polpaccio come ad andare in punta di piedi. Comunque nulla ti vieta di appenderti agli scarponi col dorso del piede E mettere tutto il carico sullo sci esterno. La ripartizione dei carichi tra le due gambe è indipendente dal fatto che tu sia arretrato o meno. C'è chi sta avantissimo ma scia col carico 50-50-
La seconda foto al min 3.10 però è in fase di cambio spigoli più che di inizio curva che è la fase successiva. Io avrei detto che a inizio curva sei all'inizio della chiusura della caviglia, a centro curva la massima chiusura e poi cominci a riaprire la caviglia che a fine curva (dove inizia il cambio spigoli) è già aperta.
Ok, l'inizio curva sarà qualche frazione di secondo dopo, la caviglia sarà ancora tendenzialmente aperta. Non direi che a centro curva sei alla massima chiusura: le immagini mie e di Colombi rappresentano il fine curva e la caviglia è ancora bella chiusa. Possiamo dire che alla fine del piegamento la caviglia è alla massima chiusura, poi a seconda del tipo di curva il piegamento lo farai di più o di meno, e finirà prima o dopo.
Riguardando alcuni video mi è venuto in mente che non ho trovato niente sull'influenza che il platform angle ha sulla scorrevolezza dello sci esterno, né sull'effetto che la distanza tra i piedi che aumenta all'aumentar della piega ha sul raggio effettivo della curva tra sci esterno ed interno.
Sinceramente ho imparato a sciare così: curvando a dx a spingere con la punta del piede sx, l’ interno a sollevare la punta di quello dx, per cercare lo spigolo appoggio la tibia sx avanti, molte volte però prende lo sci interno e cado, soprattutto quando c’è un po’ di neve fresca sulla pista
Molto interessante questo discorso. Solo che mi viene un dubbio. Da un po di anni la tecnica italiana suggerisce di evitare "cedimenti" verso il basso. Specie nella fase finale di chiusura della curva. Perciò non mi è chiaro come combinare questa esigenza di avere la caviglia chiusa a fine curva senza però cedere verso il basso.
Inoltre un'altra cosa non mi è chiara. In chiusura curva non occorre aumentare l angolazione perché siamo in favore di pendio, giusto? L angolazione per una buona presa di spigolo è necessaria soprattutto ad inizio curva quando siamo in sfavore rispetto al pendio. Dunque se l obiettivo di tenere la caviglia chiusa e' quello di favorire una buona angolazione, forse sarebbe più utile farlo ad inizio curva e non in chiusura? Grazie in anticipo per la risposta :)
Non bisogna confondere piegamento con cedimento. Il cedimento è un piegamento delle ginocchia che comporta uno sbilanciamento all'indietro, cosa che si previene e si evita proprio chiudendo la caviglia. La fase iniziale di curva secondo Cotelli è la fase di "estensione/angolazione" proprio perché le articolazioni si aprono in questa fase: la gamba esterna si estende in questa fase e di conseguenza la caviglia si apre. Se esaurisci il movimento di piegamento in questa fase poi come fai a continuare a muorverti nella seconda parte di curva?
Ok, solo un'altra domanda: se in chiusura curva bisogna togliere spigolo, quali benefici si hanno con la caviglia chiusa? Immagino sia soprattutto per recuperare da un eventuale arretramento. E non per avere più spigolo. È così? Ma se è così, con la caviglia chiusa in chiusura curva ci ritroviamo più centrali, ottimo ovviamente, ma non si rischia di avere troppo spigolo proprio a causa di questa caviglia chiusa? Rischiando così di rimanere troppo ancorati al vecchio spigolo e rallentare un po la fase di cambio spigoli? C'è il rischio di questa specie di effetto collaterale non voluto?
@@enzocupo Ogni movimento può essere fatto in tre modi: correttamente, troppo, troppo poco. Quindi c'è sempre il rischio di sbagliare facendolo troppo, andando incontro ai problemi che hai elencato.
L'uso della caviglia potrebbe costituire un elemento fondamentale per migliorare la mia sciata considerato che, soprattutto sul ripido, dopo poche curve mi ritrovo con il baricentro più basso ma allo stesso tempo arretrato. Mi manca però un tassello. Mi è sempre stato insegnato che ad inizio curva dovrei iniziare a spostare il peso sul vecchio interno e in particolare sulla parte anteriore del piede quasi fosse un acceleratore per poi spostare via via il peso verso la parte posteriore del piede manoa mano che si percorre la curva. Come si concilia questo movimento con la dorsiflessione della caviglia che dovremmo usare per recuperare la centralità? In altri termini se ad ingresso curva devo spingere sul metatarso come posso nel contempo attivare i muscoli tibiali che "tirano" verso l'alto il piede per chiudere la caviglia? Spero di essere stato chiaro.grazie
A inizio curva la caviglia si deve aprire, ergo usi il polpaccio, il che è perfettamente coerente col fatto di andare ad aumentare la pressione sull'avampiede. A fine curva quando si chiude la caviglia la pressione può spostarsi verso il tallone e quindi tutto torna, fermo restando che puoi anche sciare sempre con la pressione sull'avampiede, anche a fine curva, dipende dall'assetto globale che hai. Quando ho mostrato l'uso del tibiale per chiudere la caviglia l'ho fatto solo per far vedere che chiuderla non significa "premere sul gambetto" o almeno non come lo intende la maggior parte degli sciatori. Inoltre considera che tu la pressione sull'avampiede la vai a cercare sul piede esterno. E nel frattempo, l'interno che fa? Eheheh...
Me lo spiegavi proprio il 22 dicembre sulle piste, dopo la lezione ci ho provato ma un enorme signore polacco mi ha travolto rompendomi almeno 4 costole (frattura scomposta e se n'è pure andato via). Fra un mese ci riprovo....
Domanda, chi usa scarponi gara tipo i tuoi RS, gli ZB o addirittura gli ZC (flex 140-150) con temperature sotto zero, praticamente ha pochissimi gradi di flessione delle caviglie. Guardando infatti gli atleti, si nota che sono spesso in posizione seduta, e mantengono il baricentro centrato piegando bene anche il tronco sul bacino. Su scarponi gara, raffreddati pure a volte mettendoli nella neve come si vede fare agli atleti di coppa, come si può parlare di movimento di flessione dorsale (chiusura) della caviglia? Faccio fatica a capirlo nonostante mi renda conto che le alte velocità a cui sciano trasmettono anche ovviamente alta energia alla plastica del gambetto... ma piegare un pezzo di marmo per più di pochi gradi non capisco come si possa farlo. Come si fa? Grazie e... vorrei anche fare un salto a Campiglio Marilleva per una lezione di ripasso con te, se mi dici come si può fare a contattarti per programmare la lezione te ne sarei grato.
Si flette anche uno scarpone da gara, ma molto meno, il vantaggio è quello di trasmettere immediatamente tanto carico allo sci, in avanti appoggiandosi con la tibia, o indietro appoggiandosi col polpaccio, lo svantaggio è che la posizione della caviglia è piuttosto statica, non hai escursione "libera da carichi" a disposizione, quindi se la tua posizione di base nonché in angolazione non è perfetta (ginocchio e anche non hanno gli angoli giusti) ti troverai in difficoltà. Insomma sono più performanti ma meno permissivi.
Sto iniziando a provare a fare "carving" o per lo meno mettermi di più sullo spigolo,. Il problema che ho riscontrato è che non riesco a caricare il piede interno alla curva, e di conseguenza appena la pista si fà più pendente l'esterno inizia a saltellare/vibrare, mentre sul poco ripido diciamo che va meglio. Qualche consiglio?? Grazie
Non sono maestro e sicuramente il nostro skibum ti saprà rispondere meglio di me.ma per come hai esposto il problema è proprio il contrario di come dici. cioè l'esterno vibra e saltella (in pratica non conduce) perché non caricato abbastanza che vuol dire che tu stai sciando proprio sull interno. Probabilmente sei troppo inclinato verso il centro della curva rispetto la velocità con la quale la stai eseguendo.
@@alessandrodalben8618 no, anche perché l'interno lo sento proprio scarico, a volte si alza anche e se guardo dietro la traccia vedo che la lamina interna ha scalfito la neve molto meno. Credo che il saltello sia dovuto dal troppo carico, ma non ne sono sicuro. Aspetto Andrea. Grazie lo stesso
La tua deduzione "sci esterno saltella e vibra" in conseguenza del non riuscire a caricare lo sci interno è abbastanza illogica, ancora più illogica è l'influenza che attribuisci alla pendenza.
Non male come video ma attenzione a dire che nella prima parte di curva la caviglia è aperta è un grosso errore. Nella prima parte di curva si va a ricercare la perpendicolarità del pendio con i movimenti di antero e alto (movimenti di andata) chiudendo proprio l'angolo della caviglia e aprendo quello del ginocchio, mentre nella seconda parte di curva si hanno i movimenti di ritorno ovvero postero e basso aprendo l'angolo della caviglia e chiudendo quello del ginocchio. 3:07
A 3:07 mostro semplicemente una cosa che mi pare palese (se non sono diventato orbo): a fine curva la caviglia è chiusa e a inizio curva è aperta. A meno che io non scii al contrario (il che può essere), ma poi glielo vai a dire te a Colombi che scia al contrario 🤣. Posso capire il tuo discorso ma va spiegato meglio perché altrimenti risulta essere palesemente in contraddizione con la realtà.
Non ho capito se c è un momento in cui bisogna aprire la caviglia. Il maestro mi ha detto di spingere sulla punta dell esterno in curva, che mi porterebbe ad aprirla
Si apre a inizio curva e si chiude alla fine. Puoi spingere sulla punta dell'esterno e contemporaneamente chiuderla, così come puoi fare uno squat mantenendo il carico sull'avampiede: mentre fai la fase di discesa "spingi" sull"avampiede mentre chiudi la caviglia.
Inclinare le tibie senza inclinare la caviglia la vedo un po' dura, quindi ovviamente non è sbagliato, il video spiega proprio questo: per inclinare di più devi flettere di più.
Pronazione/supinazione e apertura e chiusura della caviglia sono movimenti che coinvolgono il sistema piede/caviglia, poi ci sono altri movimenti come quelli delle dita o dell'arco plantare che sono "specifici" del piede... Ma insomma stiamo parlando di movimenti del sistema "piede-caviglia". Cosa non ti è chiaro?
@@LoSkiBum Ok, quindi possiamo dire che per la maggior parte dei movimenti di questa parte si può parlare di sistema piede-caviglia, senza poter nettamente distinguere tra l'uno e l'altro?
Da sciatore super principiante, caricavo il gambetto semplicemente spostandomi in avanti. Domenica scorsa ho cercato di ricercare questa sensazione flettendo la caviglia come descritto: impressionante la solidità del piede risultante, e la maggior sensazione di appoggio. Grazie ad Andrea e ad altro noto canale italiano che mi stanno accompagnando in questo percorso :)
Un maestro di sci mi ha detto una volta di fare la prima pista con gli scarponi molto lenti per sentire meglio l’apertura e chiusura della caviglia e trovare centralità. Effettivamente noto che aiuta a recuperare coscienza del movimento . Continuo ad essere una sega però faccio più caso a questo movimento adesso.
Primo video del 2023....che dire....la qualità dei contenuti continua ad alzarsi ! Grazie Maestro !
Bravo Andrea!!! Finalmente qualcuno che spiega il movimento corretto!! Basta dire premere sul gambetto, corretto dire di attivare il tibiale anteriore!!
bravissimo..questo l'ho imparato da te e sono riuscito a metterlo in pratica con un netto miglioramento
Grande maestrooo ho usato i tuoi consigli ieri sul carosello3000 e ho trovato i tuoi consigli preziosissimi... In particolar modo le curve cristiania e la posizione antro Prost e arretratuta..per la prima volta sono riuscito a scendere dalla pista polvere senza cadere... grazzzieeee!
Grazie a te!
sei un vulcano di nuove informazioni ben definite e comprensibili . I figli me lo ripetono ma è difficile la comprensione , che avviene sul campo . Bene invece la tua su video , che si memorizza meglio . Sempre grazie . Non vedo l'ora che aprano gli impianti , lo stagionale è già in tasca .
Ottima spiegazione, per me molto chiara perché ritengo di usare molto le caviglie quando scio, per inclinare il più possibile gli sci facendo presa di spigolo. Pratico questo sport da 55 anni con intensità e costanza e a fine giornata sciistica (e ancor di più i giorni successivi della settimana quando sono fermo con gli sci... ma non con gli altri sport ) ho indolenziti quasi esclusivamente i muscoli degli arti inferiori, polpacci e adduttori per l'uso intensivo che faccio delle caviglie che oltre alla presa di spigolo, sono deputate a dare direzionalità agli sci nelle curve condotte e carvate.
Bellissimo video, grazie !! Fondamentale per salite di livello (a Febbraio lo proverò anche io)... Aggiungerei che solo con il baricentro basso è possibile eseguire curve veloci e strette (da eretti sarebbe quasi impossibile contrastare la forza centrifuga ) ...si veda effetto autobus vs auto ribassata....l'entità del trasferimento di carico è proporzionale anche all'altezza del baricentro. Grazie ancora
Bravissimo Andrea!!!! Una spiegazione che in diverse lezioni di sci prese dai maestri non ho mai avuto............necessita quanto prima una giornata insieme, ciao
la stessa appertura della caviglia e' molto molto accentata nella sciata di Petra Vlhova.(sta cosa che fa
imparare Magoni anni fa)
+++ Bravo Andrea, finalmente abbiamo un focus di movimento molto fine!
Bravissimo, preciso e anche simpatico. Suggerisco i termini FLESSIONE e ESTENSIONE della caviglia grazie ai muscoli flessori ed estensori. Ciao e grazie,!
Molto, molto utile. La mobilità delle caviglie mi sta aiutando tantissimo a gestire meglio le inclinazioni e la sciata sulle nevi più difficili: paradossalmente aiuta a tenere sul duro e aiuta a cambiare meglio sulla neve sfatta. Lo Ski Bum ci vizia con la qualità dei contenuti dei suoi video!
Sarebbe interessate analizzare in ogni fase della curva, "frame by frame" come deve essere gestito il movimento di apertura/chiusura della caviglia. Idem per tutti gli altri movimenti che coinvolgono le altre parti del nostro corpo.
Credo che un allievo possa imparare tanto non solo se ha ben chiaro cosa deve fare, ma anche e soprattutto quando lo deve fare. Almeno per quella che è la mia esperienza i maestri spesso sottovalutano questo aspetto... spero possa essere uno spunto interessate
Purtroppo non è così semplice. Lo sci è uno sport molto complesso dal punto di vista coordinativo, movimenti all'apparenza semplici sono impossibii da mettere in pratica per un non esperto e in ogni caso è la coordinazione dei vari movimenti a fare la sciata completa. Ci sono già studi riguardo l'angolo delle articolazioni nelle varie fasi di curva ma non sono poi così utili a livello didattico. E comunque non esiste un solo modo per fare le curve, vedi il video sull'angolazione che ho appena pubblicato.
@@LoSkiBum Certo, però esistono casi (come il mio) in cui lo sciatore ha già una buona/ottima confidenza con ogni tipo di neve e pendio e che potenzialmente potrebbe fare un gesto tecnico molto più evoluto rispetto a quello che fa, se solo avesse ben chiaro anche i timing corretti dei movimenti fondamentali. Ricordo un tuo video, se non ricordo male, in cui parlavi della differenza tra tecnica e tattica, ecco io sto parlando di problemi tattici, cioè non sapere semplicemente quando fare un certo movimento, perché magari lo si anticipa o lo si posticipa e questo porta poi ad altri inevitabili errori.
Il mio esempio è che sono stato una vita a cercare la mia massima inclinazione dopo la massima pendenza, e mi ritrovavo sempre seduto ed in ritardo nel nuovo ingresso curva. Ci ho messo decine di ore di lezione perché questa cosa mi fosse fatta notare, ma è bastato appunto che mi fosse detto, per cambiare drasticamente la sciata quasi in un batter d'occhio.
Sarebbe meraviglioso un tuo video in tal senso, un po' come su skiforum Giampa ha postato "La curva secondo giampa..." tanto per intenderci.
@@MATT-wg6ne Hai ragione, l'aspetto tattico è fondamentale ed è quello che ti fa migliorare nel minor tempo. Non credo però che illustrare una mia idea di curva possa essere di aiuto a tutti, lo sarà solo per alcuni che troveranno in quella spiegazione la soluzione al loro problema. Insomma fare una spiegazione "universale" comporta giocoforza trascurare alcuni elementi a favore di altri, sarebbe in altre parole una spiegazione soggettiva. Diversa da quella di Gianpa e da quella di altri.
Al momento sono concentrato sulle analisi tecniche e tattiche in base alla mia esperienza sugli allievi e su ciò che vedo in pista, oltre che su di me. Ne uscirà una anche domani. In futuro, perché no, si potrà trattare l'argomento dal punto di vista generale.
E non dimentichiamo mai il detto "quando l'allievo è pronto, il maestro appare". Spesso lavoriamo per anni su una cosa e poi un giorno ci sembra di aver capito all'improvviso. Magari però quel momento è arrivato solo grazie al lavoro apparentemente infruttoso durato anni.
molto bravo-una spiegazione veramente da grande maestro--complimenti
Video utilissimo, non penso sia possibile spiegarlo meglio. Grazie mille!!!
Molto, molto interessante! ...La prima "chicca tecnica" del 2023 direi che parte come il tappo dello spumante!
Auguri di Buon Anno Caro Andrea!
(ps: la prima volta che hai affrontato il rapporto ..."apertura caviglia/inizio curva=chiusura caviglia/chiusura curva" è stato en passant in un video sui pattini in linea. Lì accennavi che S. Belingheri ti aveva consigliato di chiuderla a fine curva, mentre Marco ti aveva suggerito di aprirla all'inizio)
Grazie. Avevo provato a non stringere troppo lo scarpone per flettere la caviglia e in effetti la angolazione e la tenuta migliora. Grazie ancora.
Il problema è che dopo te di ad andare in dietro se non sono belli stretti
Ciao Andrea, Grazie per questo video. Come spunto per un prossimo video: io troverei molto interessante un approfondimento sul movimento di chiusura/apertura della caviglia lungo tutta la fase di curva (non solo prendendo a riferimento due istanti) e magari per i tre archi.
Grande sempre sul pezzo, hai trattato alla grande un argomento molto importante e delicato per certi versi.
Brava o
Grazie. Ottima spiegazione.
Fenomenale!!! Grazie Davide... Seguendo i tuoi video sono migliorato nell
Grazie a te! Mi chiamo Andrea, comunque ;)
E in nostro aiuto giunge l'esercizio con i pattini in linea su lieve pendenza! (Nel frattempo ho conseguito brevetto Maestro Roller pure io che si aggiunge a quello di maestro pattinaggio di base fisr che già possedevo dal 2013..). Complimenti per il tuo canale sempre interessante..
Grazie!
Grazie. Io sono neofita ma devo fare un'uscita sugli sci presto. Mi hai tenuto attaccato al video dall'inizio alla fine . Anche se cono sco soltanto lo spazzaneve, proverò senz'altro gli esercizi che hai consigliato. HO uno scarpone della salomon (70) e dovrebnbe aiutarmi a 'chiudere' e 'aprire' bene .
Sono curiosissimo nel riuscire a farlo. !!!!
Grande, veramente utile come consiglio!
Buongiorno Maestro Tibaldi, senza piaggeria, complimenti per la competenza e chiarezza.
Vengo al punto, in altri video faceva riferimento al fatto di avere uno sci sbagliato, tanto da compromettere l'apprendimento della curva carvata. Temo di essere tra chi ha uno sci troppo strutturato per il proprio livello. Ho esagerato, ho preso uno sci che non so sfruttare. Però chiedo a lei, sicuramente più competente. Nel 2018 ho comprato un HEAD WordCup Rebell I-Speed 175cm raggio 17, anche con la piastra, per non farmi mancare niente. Sono alto 184cm e peso 81kg, pratico a livello agonistico triathlon, quindi un po' allenato, ma non specificamente per lo sci. Sarebbe meglio uno sci meno tecnico e più slalom, tipo 165cm e raggio 14? Mi sono dilungato. La seguo con interesse, e primo o poi dovrò venire da lei. Grazie.
Lo sci che hai preso è sicuramente troppo strutturato ma ha mercato riuscirai a venderlo facilmente. Lascerei stare lo sci da slalom, tuttavia, punterei su uno sci intorno ai 170 cm, categoria allround, raggio intorno al 14.
@@LoSkiBum Grazie.
Perla tecnica a dir poco illuminante. Ho provato a chiudere la caviglia e ad anticipare il carico sullo sci interno mettendo "sul binario" gli sci prima di entrare nella nuova curva ed è stato davvero sorprendente! Sui tratti non particolarmente ripidi riesco a "rollare" i piedi senza estendermi troppo!
Sullo stretto è più complicato "comandare" la caviglia in maniera reattiva, avresti una strategia da suggerire? (oltre all'allenamento ovviamente)
Grazie
I laccetti per gli sci del Bimbo sullo sfondo però sono il 🔝🔝🔝😂😂
Per uno sciatore intermedio basso (lv. 4) è più importante concentrarsi maggiormente sul movimento di supinazione e pronazione oppure apertura e chiusura delle caviglie? Oppure consigli di provare a già da subito a mettere tutto insieme?
Grazie mille per l'ottimo video come sempre!
Inizi provando a mettere gli sci sugli spigoli (pronazione - supinazione) poi puoi provare a chiudere le caviglie abbassando il baricentro e vedrai che raggiungerai escursioni maggiori.
@@LoSkiBum Grazie mille! Domani sicuramente proverò sulle piste!
Ciao, complimenti per il canale e per i consigli tecnici, tutti utilissimi. Sono uno sciatore di 34 anni che ha ripreso a sciare dopo vent'anni di inattività. Il mio problema principale è sempre stato la centralità, e tutti i maestri mi hanno sempre detto di spingere le tibie sullo scarpone, cosa che non sono mai riuscito a fare correttamente. Direi che questo video e la spiegazione che hai dato sono stati illuminanti. Per un sciatore della domenica come me, che non ha tempo per sciare in settimana, avrebbe senso allenare il movimento a casa, da fermo? Porterebbe dei vantaggi o si rischia di affaticare i muscoli per nulla?
Il movimento da fare a casa è lo squat profondo e andrebbe fatto a prescindere dallo sci ;)
"Spingere sulle tibie" è un consiglio fuorviante perché produce sciatori troppo sbilanciati in avanti e poco attenti a generare le giuste pressioni sotto al piede.
@@LoSkiBum Grazie per la risposta! Essendo ciclista amatore, sto facendo lavori di forza in palestra, in preparazione alla stagione estiva, fra cui anche squat, quindi dovrei esserci. La mia idea è inglobare qualche sciata nella preparazione invernale, perchè da quello che so, lo sci alpino aiuta parecchio a potenziare le gambe.Appena possibile, cercherò di mettere in pratica i tuoi consigli sulle piste da sci! Grazie ancora!
Se vuoi allenare il tibiale piuttosto che squat fai direttamente esercizi per i polpacci ad ampia escursione del movimento.
Ottimo video grazie!
Bentornato
Grazie mille !
Anche in questo caso, come per la mano a "raccogliere" ,ho applicato la lezione, avendo utilizzato oggi sci da speciale mi è stata particolarmente utile per mantenere la centralità (da speciale commerciali, non gara....)
Ciao e grazie per le lezioni che ci regali.
Domanda: ma arretrando mantenendo il baricentro sugli sci non garantisco implicitamente una chiusura della caviglia?
In linea di massima sì, però potresti per esempio inclinare molto il busto in avanti garantendoti la centralità con quello, senza chiudere le caviglie. Flettere busto e caviglia ci porta avanti, flettere le ginocchia ci porta indietro.
@@LoSkiBum si giusto non ci avevo pensato. Grazie per la risposta!
Salve! Grazie per il video. Avrei un domanda perche credo di essere un po confuso. Pensavo sempre che prr chiudere le cavigle devo sedermi ed per non cadere dietro che devo spingere le gambe e il corpo avanti. Ora, se devo spostare il bilancamento in avanti (dalla posizione seduta) tirando gli piedi come posso poi andare ad appogiarmi sullo sci esterno? A quel punto devo mettere presione tramite i piedi, non devo cercare di solevarmi (chiudere). Grazie e saluti dalla vicina Slovenia!
Quello che ho mostrato è un esercizio per "sentire" la chiusura della caviglia, ovviamente non si deve sciare appesi agli scarponi col dorso del piede perché altrimenti si scierebbe arretrati. Ma d'altronde è anche sbagliato (probabilmente ancor più sbagliato) mettere la gran parte del carico sul gambetto dello scarpone generando una forte pressione sulla tibia. Quel che bisogna fare è dimenticarsi di avere gli scarponi ai piedi, dimenticarsi del gambetto e badare a ciò che accade sulla pianta del piede, cercando di generare una forte pressione sull'avampiede interno dello sci esterno, la cosa si ottiene sbilanciandosi un po' avanti e poi azionando il polpaccio come ad andare in punta di piedi.
Comunque nulla ti vieta di appenderti agli scarponi col dorso del piede E mettere tutto il carico sullo sci esterno. La ripartizione dei carichi tra le due gambe è indipendente dal fatto che tu sia arretrato o meno. C'è chi sta avantissimo ma scia col carico 50-50-
@@LoSkiBum Grazie per la risposta.
La seconda foto al min 3.10 però è in fase di cambio spigoli più che di inizio curva che è la fase successiva.
Io avrei detto che a inizio curva sei all'inizio della chiusura della caviglia, a centro curva la massima chiusura e poi cominci a riaprire la caviglia che a fine curva (dove inizia il cambio spigoli) è già aperta.
Ok, l'inizio curva sarà qualche frazione di secondo dopo, la caviglia sarà ancora tendenzialmente aperta. Non direi che a centro curva sei alla massima chiusura: le immagini mie e di Colombi rappresentano il fine curva e la caviglia è ancora bella chiusa. Possiamo dire che alla fine del piegamento la caviglia è alla massima chiusura, poi a seconda del tipo di curva il piegamento lo farai di più o di meno, e finirà prima o dopo.
Riguardando alcuni video mi è venuto in mente che non ho trovato niente sull'influenza che il platform angle ha sulla scorrevolezza dello sci esterno, né sull'effetto che la distanza tra i piedi che aumenta all'aumentar della piega ha sul raggio effettivo della curva tra sci esterno ed interno.
Ciao Andrea, mi sto sforzando a chiudere la caviglia ma mi capita che lo sci esterno tenda a restare molto più arretrato. È normale?
Sinceramente ho imparato a sciare così: curvando a dx a spingere con la punta del piede sx, l’ interno a sollevare la punta di quello dx, per cercare lo spigolo appoggio la tibia sx avanti, molte volte però prende lo sci interno e cado, soprattutto quando c’è un po’ di neve fresca sulla pista
Chiedo scusa se mi intrometto mi sembra un grande video anche per chi fa sci di fondo... Non vedo l'ora di fare qualche prova cogli sci stretti.
Ottimo!
Molto interessante questo discorso. Solo che mi viene un dubbio. Da un po di anni la tecnica italiana suggerisce di evitare "cedimenti" verso il basso. Specie nella fase finale di chiusura della curva.
Perciò non mi è chiaro come combinare questa esigenza di avere la caviglia chiusa a fine curva senza però cedere verso il basso.
Inoltre un'altra cosa non mi è chiara. In chiusura curva non occorre aumentare l angolazione perché siamo in favore di pendio, giusto? L angolazione per una buona presa di spigolo è necessaria soprattutto ad inizio curva quando siamo in sfavore rispetto al pendio. Dunque se l obiettivo di tenere la caviglia chiusa e' quello di favorire una buona angolazione, forse sarebbe più utile farlo ad inizio curva e non in chiusura?
Grazie in anticipo per la risposta :)
Non bisogna confondere piegamento con cedimento. Il cedimento è un piegamento delle ginocchia che comporta uno sbilanciamento all'indietro, cosa che si previene e si evita proprio chiudendo la caviglia.
La fase iniziale di curva secondo Cotelli è la fase di "estensione/angolazione" proprio perché le articolazioni si aprono in questa fase: la gamba esterna si estende in questa fase e di conseguenza la caviglia si apre. Se esaurisci il movimento di piegamento in questa fase poi come fai a continuare a muorverti nella seconda parte di curva?
Ok, solo un'altra domanda: se in chiusura curva bisogna togliere spigolo, quali benefici si hanno con la caviglia chiusa?
Immagino sia soprattutto per recuperare da un eventuale arretramento. E non per avere più spigolo. È così?
Ma se è così, con la caviglia chiusa in chiusura curva ci ritroviamo più centrali, ottimo ovviamente, ma non si rischia di avere troppo spigolo proprio a causa di questa caviglia chiusa? Rischiando così di rimanere troppo ancorati al vecchio spigolo e rallentare un po la fase di cambio spigoli? C'è il rischio di questa specie di effetto collaterale non voluto?
@@enzocupo Ogni movimento può essere fatto in tre modi: correttamente, troppo, troppo poco. Quindi c'è sempre il rischio di sbagliare facendolo troppo, andando incontro ai problemi che hai elencato.
L'uso della caviglia potrebbe costituire un elemento fondamentale per migliorare la mia sciata considerato che, soprattutto sul ripido, dopo poche curve mi ritrovo con il baricentro più basso ma allo stesso tempo arretrato. Mi manca però un tassello. Mi è sempre stato insegnato che ad inizio curva dovrei iniziare a spostare il peso sul vecchio interno e in particolare sulla parte anteriore del piede quasi fosse un acceleratore per poi spostare via via il peso verso la parte posteriore del piede manoa mano che si percorre la curva. Come si concilia questo movimento con la dorsiflessione della caviglia che dovremmo usare per recuperare la centralità? In altri termini se ad ingresso curva devo spingere sul metatarso come posso nel contempo attivare i muscoli tibiali che "tirano" verso l'alto il piede per chiudere la caviglia?
Spero di essere stato chiaro.grazie
A inizio curva la caviglia si deve aprire, ergo usi il polpaccio, il che è perfettamente coerente col fatto di andare ad aumentare la pressione sull'avampiede. A fine curva quando si chiude la caviglia la pressione può spostarsi verso il tallone e quindi tutto torna, fermo restando che puoi anche sciare sempre con la pressione sull'avampiede, anche a fine curva, dipende dall'assetto globale che hai.
Quando ho mostrato l'uso del tibiale per chiudere la caviglia l'ho fatto solo per far vedere che chiuderla non significa "premere sul gambetto" o almeno non come lo intende la maggior parte degli sciatori.
Inoltre considera che tu la pressione sull'avampiede la vai a cercare sul piede esterno. E nel frattempo, l'interno che fa? Eheheh...
@@LoSkiBum Chiarissimo grazie!!
Sarebbe sbagliato dire che se all'inizio curva premo sugli alluci, dopo posso sentire gli alluci che vengono "tirati su" per piegare la caviglia?
Me lo spiegavi proprio il 22 dicembre sulle piste, dopo la lezione ci ho provato ma un enorme signore polacco mi ha travolto rompendomi almeno 4 costole (frattura scomposta e se n'è pure andato via). Fra un mese ci riprovo....
Cavolo mi dispiace tanto...
Domanda, chi usa scarponi gara tipo i tuoi RS, gli ZB o addirittura gli ZC (flex 140-150) con temperature sotto zero, praticamente ha pochissimi gradi di flessione delle caviglie.
Guardando infatti gli atleti, si nota che sono spesso in posizione seduta, e mantengono il baricentro centrato piegando bene anche il tronco sul bacino.
Su scarponi gara, raffreddati pure a volte mettendoli nella neve come si vede fare agli atleti di coppa, come si può parlare di movimento di flessione dorsale (chiusura) della caviglia?
Faccio fatica a capirlo nonostante mi renda conto che le alte velocità a cui sciano trasmettono anche ovviamente alta energia alla plastica del gambetto... ma piegare un pezzo di marmo per più di pochi gradi non capisco come si possa farlo.
Come si fa?
Grazie e... vorrei anche fare un salto a Campiglio Marilleva per una lezione di ripasso con te, se mi dici come si può fare a contattarti per programmare la lezione te ne sarei grato.
Si flette anche uno scarpone da gara, ma molto meno, il vantaggio è quello di trasmettere immediatamente tanto carico allo sci, in avanti appoggiandosi con la tibia, o indietro appoggiandosi col polpaccio, lo svantaggio è che la posizione della caviglia è piuttosto statica, non hai escursione "libera da carichi" a disposizione, quindi se la tua posizione di base nonché in angolazione non è perfetta (ginocchio e anche non hanno gli angoli giusti) ti troverai in difficoltà. Insomma sono più performanti ma meno permissivi.
@@LoSkiBum ok grazie,capito.
Per eventuali lezioni sul campo basta rivolgersi alla scuola sci di Marilleva chiedendo di te?
@@robi5722 no, devi contattarmi direttamente info@skibum.it
Sto iniziando a provare a fare "carving" o per lo meno mettermi di più sullo spigolo,. Il problema che ho riscontrato è che non riesco a caricare il piede interno alla curva, e di conseguenza appena la pista si fà più pendente l'esterno inizia a saltellare/vibrare, mentre sul poco ripido diciamo che va meglio. Qualche consiglio??
Grazie
Non sono maestro e sicuramente il nostro skibum ti saprà rispondere meglio di me.ma per come hai esposto il problema è proprio il contrario di come dici. cioè l'esterno vibra e saltella (in pratica non conduce) perché non caricato abbastanza che vuol dire che tu stai sciando proprio sull interno. Probabilmente sei troppo inclinato verso il centro della curva rispetto la velocità con la quale la stai eseguendo.
@@alessandrodalben8618 no, anche perché l'interno lo sento proprio scarico, a volte si alza anche e se guardo dietro la traccia vedo che la lamina interna ha scalfito la neve molto meno.
Credo che il saltello sia dovuto dal troppo carico, ma non ne sono sicuro.
Aspetto Andrea.
Grazie lo stesso
La tua deduzione "sci esterno saltella e vibra" in conseguenza del non riuscire a caricare lo sci interno è abbastanza illogica, ancora più illogica è l'influenza che attribuisci alla pendenza.
Non male come video ma attenzione a dire che nella prima parte di curva la caviglia è aperta è un grosso errore. Nella prima parte di curva si va a ricercare la perpendicolarità del pendio con i movimenti di antero e alto (movimenti di andata) chiudendo proprio l'angolo della caviglia e aprendo quello del ginocchio, mentre nella seconda parte di curva si hanno i movimenti di ritorno ovvero postero e basso aprendo l'angolo della caviglia e chiudendo quello del ginocchio. 3:07
A 3:07 mostro semplicemente una cosa che mi pare palese (se non sono diventato orbo): a fine curva la caviglia è chiusa e a inizio curva è aperta. A meno che io non scii al contrario (il che può essere), ma poi glielo vai a dire te a Colombi che scia al contrario 🤣.
Posso capire il tuo discorso ma va spiegato meglio perché altrimenti risulta essere palesemente in contraddizione con la realtà.
Se Dio vuole, vengo a Cortina. E spero di fare una lezione con te
Non sono nel tempio dello sci, ma in Val di Sole! ;)
Non ho capito se c è un momento in cui bisogna aprire la caviglia.
Il maestro mi ha detto di spingere sulla punta dell esterno in curva, che mi porterebbe ad aprirla
Si apre a inizio curva e si chiude alla fine. Puoi spingere sulla punta dell'esterno e contemporaneamente chiuderla, così come puoi fare uno squat mantenendo il carico sull'avampiede: mentre fai la fase di discesa "spingi" sull"avampiede mentre chiudi la caviglia.
da ignorante ho sempre pensato che la caviglia debba effettivamente essere chiusa ma anche inclinata rispetto al terreno .... è sbagliato?
Inclinare le tibie senza inclinare la caviglia la vedo un po' dura, quindi ovviamente non è sbagliato, il video spiega proprio questo: per inclinare di più devi flettere di più.
Ben detto...ben fatto è più complicato.
Non mi è molto chiaro quale sia la differenza tra movimento dei piedi e movimento della caviglia 🤔
Pronazione/supinazione e apertura e chiusura della caviglia sono movimenti che coinvolgono il sistema piede/caviglia, poi ci sono altri movimenti come quelli delle dita o dell'arco plantare che sono "specifici" del piede... Ma insomma stiamo parlando di movimenti del sistema "piede-caviglia". Cosa non ti è chiaro?
@@LoSkiBum Ok, quindi possiamo dire che per la maggior parte dei movimenti di questa parte si può parlare di sistema piede-caviglia, senza poter nettamente distinguere tra l'uno e l'altro?
@@andreamillefiorini9868 senz'altro
@@LoSkiBum Chiarissimo. Grazie mille!
Ma come ti permetti di paragonarti a Colombi? tu sei di molto superiore 😁
Ma cosa vai raccontando..... ????
Spiegati meglio istruttore ...please !
Posso chiederti cosa intendevi dire con questa risposta? L'opinione di un istruttore nazionale potrebbe soltanto arricchire la discussione
ottimo video, secondo me sarebbe utilissima una tier list dei movimenti corporei nello sci