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Bravissimo come sempre nel parlare e nello specifico, spiegare chiaramente l'argomento,,,..ma il finale di non averci capito niente è fantastico😂 ..le difficoltà che ci sono in questo paese riguardo soprattutto le armi, non c'è ne per nessuno siamo unici .... complimenti per tutto👊
Questa delle armi sportive è una colossale buffonata tipicamente italiana. Non credo esista in nessun altro Paese al mondo. Oggi in forza di tale normativa si possono detenere 3 armi corte + 12 sportive per un totale di 15 tra rivoltelle e pistole. A questo punto, sarebbe più semplice togliere l'assurdo limite delle 3 comuni e lasciare poi all'utente finale la decisione di quale arma portare per difesa o quale usare in poligono.
Sarebbe troppo facile. Con la nebulosità delle leggi si ottiene che esse possano essere "interpretate" dando così maggior potere a questori e prefetti. Secondo me è una cosa voluta.
Grazie ancora una volta per aver fatto chiarezza, specialmente sul cambio di classificazione che era un dubbio che prima o poi avrebbe potuto emergere.
In effetti no, non ci si capisce niente in tutto questo marasma di norme normette e cavilli vari che metà bastano. Ma quello che si è capito di sicuro, è che in fatto di armi, non ci capiscono niente nemmeno i luminari del banco di prova nazionale, i legislatori, e tutti quelli che mettono mano alle normative in materia. La domanda che sorge spontanea, è: se uno ha la licenza di porto d'armi per difesa personale, quale differenza può mai passare fra una pistola classificata sportiva e una comune da sparo? Entrambe le armi svolgono la medesima funzione, ovvero quella di sparare, e possiedono i medesimi effetti, visto che, se sparo con una 357 Magnum classificata sportiva, il medesimo calibro ha effetti uguali anche su una classificata comune. Cosa ci sarebbe quindi di diverso? Non mi si venga a dire per carità che la differenza può essere quella della maggior precisione per le armi sportive, perché penso che in tal caso quella non dovrebbe pregiudicare nulla, ma anzi dovrebbe semmai essere un pregio di non poco conto anche in ambito di difesa personale. Solo nel nostro paese siamo dei veri campioni nel complicare la vita dei cittadini in qualunque modo possibile. Però siccome in questo periodo va tanto di moda lo sbandierare teoremi di un certo tipo, allora voglio divertirmi anche io in questo sport nazionale: giova ricordare a chi solleva le questioni sulle armi, e la loro limitazione alla detenzione e il loro uso a qualunque titolo si voglia, cercando di ostacolare tale diritto specie alla difesa personale, che fu proprio il ventennio fascista a voler imporre tali limitazioni, e che vietò ai cittadini italiani di poter detenere armi soprattutto per difesa personale limitandone l'attribuzione di tali licenze solo a soggetti particolarmente privilegiati. A libera interpretazione. Un saluto
La mia famiglia ha gestito una delle principali armerie della mia città tra gli anni '20 e gli anni '70 e posso confermare che fu proprio Benito Mussolini (attraverso il "Codice Rocco" del 1930) a voler *vietare* il porto delle armi ed a voler regolamentare il commercio, la detenzione e l'uso di di questi strumenti al fine di *controllare* e *disarmare* la popolazione. I fascisti erano riusciti a conquistare il potere proprio grazie al fatto che, fino al 1930, la legge ha consentito loro (come ai loro avversari) di acquistare, detenere ed usare qualunque tipo di arma, senza particolari limtazioni. Fino al Codice Rocco del 1930, la legge *italiana* sulle armi era praticamente identica a quella attualmente in vigore negli Stati Uniti. Ovviamente, appena arrivati al potere, i fascisti si sono premurati di impedire che altri seguissero il loro stesso esempio. BTW: con l'avvento del Codice Rocco, la mia famiglia (convintamente fascista) si trovò con l'acqua alla gola ed i miei avi (sansepolcristi) furono costretti ad emigrare in Belgio ed a lavorare per FN per sbarcare il lunario. Tutto questo, nel bel mezzo della crisi economica del 1929... Di nuovo, a libera interpretazione...
@@freespirit7279 bene, quindi dal mio punto di vista chi non garantisce il diritto dei cittadini a possedere armi è a tutti gli effetti un fascista in quanto tale diritto era negato dal Codice Rocco.
La confusione aumenta per l'uso di armi per difesa casalinga. Ricordo la sentenza avversa di Cassazione al Tizio che aveva sparato in aria per spaventare il ladro con pistola comprata con titolo di Polizia sportivo. Infatti il giudice decide che il titolo di polizia con cui Tizio aveva acquisito l'arma in detenzione, porto di fucile per uso sportivo, è finalizzato alla attività di poligono e non di difesa; segue relativo sequestro etc.. A questo punto per la difesa bisognerebbe richiedere il possesso specifico di detenzione (anche senza titolo di porto o trasporto d'arma) per qualunque oggetto da detenere per la difesa casalinga.! Poi c'è il caso che la detenzione di Tizio di alcune armi avvenga a titolo diverso. prima come cacciatore, poi senza titolo ma con liberatoria della Poilizia di detenere l'arma comune, poi altre di uso sportivo acquisite con titolo specifico. A questo punto Tizio potrebbe difendersi solo con l'arma comune acquistata senza titolo di porto d'arma ma su concessione di Polizia a richiesta specifica. Insomma un bell'imbroglio, Meglio non difendersi a questo punto...
e dai....cosa c' entra sparare IN ARIA A SCOPO DI INTIMIDAZIONE con la legittima difesa????? NON C' ENTRA NULLA!!!!! Non avrebbe potuto farlo in alcun caso. Se non si riesce a capire la definizione di legittima difesa è meglio le armi non averle proprio e affidarsi a bastoni coltelli e cucchiai da cucina... Ciao!
@@alessandromigliorini3435 ...ma veramente??? Sai cosa vuol dire "legittima difesa"'??? Cosa c' entra adesso questa fantomatica "difesa personale"....cosa c' entra sparare in aria??? Cosa vuol dire sparare in aria, quale senso ha secondo il vostro ragionamento ????? Non capisco. Ciao!
Il video è chiarissimo..... ma non risponde alla domanda che avevo fatto: io come GPG posso portare/utilizzare in servizio un'arma classificata sportiva?
Buongiorno, se ho conseguito il porto d'armi per difesa (gpg) ma ora ho cambiato lavoro e voglio conseguire il porto d'armi sportivo, devo rifare il maneggio o è rimasto valido? Inoltre, per il cambio porto devo fare richiesta di rinnovo o di primo conseguimento? Grazie in anticipo
Prudenzialmente il porto d armi sportive non è ammesso. IL PORTO.....che sappiamo cosa vuol dire vero? Ovvero SPECIFICANDO, per chi ha il PdA per difesa personale, non si possa tenere addosso e andare in giro con un' arma "sportiva" carica e pronta al fuoco per difesa. Quindi....meglio per il porto adoperare un' arma comune ovvero...titolari di PdA per difesa personale e GpG alla fine NON USATE MAI UN' ARMA SPORTIVA IN FONDINA...prudenzialmente.... in quanto la legge come sempre è nebulosa e passibiile di diverse "interpretazioni" da parte dei giudici di turno (non è espressamente vietato farlo... e non è scritto chiaramente che non si possa farlo.) e anche se poi si riuscisse a dimostrare che è possibile farlo ovvero che non ve ne sia specifico divieto, nel frattempo ti tolgono tutto e ti ci vogliono anni e svariate migliaia di euro per vedersi fatta ragione. Discorso differente SE un' arma che si aveva in denuncia come COMUNE viene poi successivamente ridefinita sportiva....se si ha in denuncia come COMUNE si potrà sempre portare....se si vuole trasformare in sportiva, vista la possibilità....per liberare un posto nelle comuni, si potrà farlo ma automaticamente cadrà il discorso del porto e sarà valido il discorso della prudenzialità appena fatto....ovvero tenerla come sportiva evitandone il porto (ma non certo il trasporto). Resta sempre valido invece il discorso della legittima difesa, ovvero che qualsiasi arma possa essere adoperata per questa estrema ratio....chi l' ha in casa può adoperarla in caso di malaugurata legittima difesa cosi come un fucile da caccia per esempio. Fatto sta che la distinzione fra armi sportive e comuni ad oggi non ha proprio più senso e sarebbe auspicabile una lesta revisione, magari rendendo possibile la detenzione di TOT armi corte (che non sono CACCIA) ovvero pistole e revolver, superando una volta per tutte la definizione di "sportive" e "comuni". Ciao!
Premetto che in caso di difesa domestica si puo' usare qualsiasi arma,sia comune che sportiva ma, per il porto va usata unicamente un'arma catalogata comune. Nel caso che si abbia una pistola denunciata comune e poi viene ricatalogata come sportiva, occorre apportare una correzione nella denuncia ovviamente confermata dalla questura o dai CC. e la pistola si potra' solo trasportare. Non sono d'accordo sulla divisione in armi sportive e comuni che secondo me, se ne dovrebbero detenere attualmente max 15( 12 sportive e 3 comuni) ma tale differenza e' stata creata per consentire la detenzione di piu' armi con un giustificato motivo ossia, che servono come mezzi per esercitare lo sport del tiro a segno sotto varie discipline. A tal punto, con le normative vigenti, le max 12 armi sportive deteninibili, sono destinate per un uso prettamente sportivo e percio' sono state acquistate. Viceversa, un'arma classificata comune, puo' essere usata anche per attivita' sportive, oltre che per porto per difesa. Da cio' si evince il timore delle istituzioni nei riguardi dell'opinione pubblica e di una particolare frangia politica antiarmi,che va tenuta sempre in uno stato di tranquillita' senza allarmarsi se un privato cittadino detiene un certo numero di armi: servono solo per il tiro a segno, attivita' concessa e non per difesa, attivita' di fatto 'proibita' nel nostro Paese.
Una domanda OT: cosa dice la legge in materia di porto (non trasporto)di armi di libera vendita (potenza inferiore o pari a 7,5j) per i possessori di porto sportivo?
Potreste fare per cortesia un episodio dedicato ai casi di forza maggiore? Per esempio, se affronto con un bastone un pazzo scatenato armato di coltello che aggredisce la gente per strada, mi possono contestare il porto abusivo di oggetto atto a offendere, visto che la difesa è esplicitamente esclusa dal giustificato motivo?
Se afferri un bastone che trovi sul posto e lo usi per difenderti, no. Non c'è il "porto"... Se invece ti *porti* appresso il bastone "giusto nel caso che un pazzo cominci ad acoltellare la gente", allora sì: è porto abusivo (non giustificato) di oggetto atto ad offendere. La legge esclude esplicitamente la difesa dall'elenco dei motivi che giustificano il porto di un oggetto atto ad offendere proprio per evitare che, con la scusa della difesa da un sempre possibile attacco, la gente si metta a girare per piazza con una scure appesa alla cintura...
Se ci pensi ti sei risposto da solo. Inoltre la tua vita, de facto, finirebbe in un mare magnum di 💩anche se tu neutralizzassi un delinquente dentro casa tua ... figurati per strada!
Hanno catalogato come sportive armi militari di ottant'anni fa: ha senso vietarne il porto dal momento che sono nate per essere usate nei campi di battaglia? Per me no, e non è giusto punire chi usa armi sportive per difesa abitativa quando non ne ha di comuni a disposizione.
Una domanda per curiosità....gli appartenenti alle FdO, hanno anche loro il libretto di porto d'armi per difesa come per esempio le gpg, oppure per loro il porto per difesa è, passatemi il termine, "implicito"?
No, non hanno nessun titolo. La loro qualifica di agenti di pubblica sicurezza gli consente il porto esclusivo dell'arma individuale anche liberi dal servizio. Gli ufficiali di P.S., invece, assieme ai magistrati e altre categorie reperibili nell'art.73 del TULPS possono anche acquistare altre armi per la difesa personale (sempre presentando la sola tessera di riconoscimento).
Sarebbe ora che il legislatore mettesse mani a chiare e ad annullare questa inutile classificazione, che naturalmente abbiamo solo qui nel nostro paese. Tutto il resto del mondo divide armi corte ed armi lunghe, noi abbiamo comuni, sportive, venatorie, storiche etc etc 😢
Funziona così (quasi) solo in Italia. Negli altri paesi (anche Europei) si seguono quasi sempre altri approcci alla classificazione delle armi ed alla gestione delle licenze per cui questo problema non si pone. Per esempio, in alcuni paesi la licenza di *porto* dell'arma per uso di difesa viene rilasciata solo per una *specifica* arma, identificata dal numero di serie, e quindi il problema viene "risolto" alla radice. In altri paesi, invece, non esiste proprio il concetto di "arma sportiva" o di "arma da caccia". Le armi sono solo "da guerra" (a raffica o di calibro superiore ad un certo limite) oppure "civili". Come al solito, siamo solo noi a fare 'sto casino...
Le sportive sono una sottocategoria delle comuni, ergo, se qualcuno ha licenza di porto di armi comuni dovrebbe implicitamente poter portare pure le sportive 🤔.
Ritengo che la questione sia di facile risoluzione, almeno personalmente. Io non porterei MAI un l'arma sportiva per difesa personale, perché hanno caratteristiche diverse, scatto alleggerito, sicure particolari (la CZ sp 01, ad esempio, la sicura s'inserisce solo con il cane alzato e non agisce sul percussore). Considerato che l'arma, in questo caso la porti per difenderti da eventuali aggressori e per salvarti la vita, a meno che sei altamente addestrato, con la sportiva rischi di spararti addosso. L'attuale mercato delle armi ormai ha una vasta scelta, quindi prendetene una di vostro gradimento e addestratevi, addestratevi.
Ma perché con il porto x armi sportive non si possono avere armi comuni? Credo che il porto per difesa personale nulla ha a che vedere con il porto sportivo.
@@freespirit7279 il titolo porto d'armi per fucile uso tiro a volo(dicitura corretta per intendere il porto d'armi uso sportivo), consente ed autorizza anche l'acquisto e detenzione sia di armi comuni da sparo che armi classificate sportive, oltre a fucili classificati da caccia.
Sorvolando il fatto se si possa o no legalmente portare un'arma sportiva, perché uno dovrebbe portare un'arma nata per "fare il tempo", con uno scatto inferiore al kg e magari solo in singola azione, senza sicure aggiuntive perché tanto nelle gare non servono...io mi preoccuperei più del fatto che un'arma "da corsa" sia pericolosa in uno scenario di difesa personale per l'utilizzatore.
Abbiamo proprio una legislazione del menga. All'atto pratico, che differenza c'è tra un colpo sparato da un'arma comune o una sportiva? E che differenza c'è tra un ladro colpito da una pistolettata sparata da un'arma sportiva o una comune?. Legislatori da ricovero
@@armietiro di armi sportive ne esistono anche a canna lunga. Io ho un sovrapposto Beretta Silver Pigeon acquistato quando avevo il porto d’armi per tiro sportivo. Adesso ho quello uso caccia. Con quel fucile ci posso andare a caccia?
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Bravissimo come sempre nel parlare e nello specifico, spiegare chiaramente l'argomento,,,..ma il finale di non averci capito niente è fantastico😂 ..le difficoltà che ci sono in questo paese riguardo soprattutto le armi, non c'è ne per nessuno siamo unici .... complimenti per tutto👊
tu sei bravissimo, capisco sempre tutto, ma ci rendiamo conto di essere in balia di incapaci
Questa delle armi sportive è una colossale buffonata tipicamente italiana. Non credo esista in nessun altro Paese al mondo. Oggi in forza di tale normativa si possono detenere 3 armi corte + 12 sportive per un totale di 15 tra rivoltelle e pistole. A questo punto, sarebbe più semplice togliere l'assurdo limite delle 3 comuni e lasciare poi all'utente finale la decisione di quale arma portare per difesa o quale usare in poligono.
Anche 8 antiche
Sarebbe troppo facile. Con la nebulosità delle leggi si ottiene che esse possano essere "interpretate" dando così maggior potere a questori e prefetti.
Secondo me è una cosa voluta.
Esiste eccome in altre parti del mondo dove le chiamano ad esempio da tiro e da difesa
@@christianpugliese1401 me ne può indicare un paio? La ringrazio!
Il problema è che in Italia non ci si può difendere, questa è la verità
È piacere ascoltarla! Un saluto
Grazie ancora una volta per aver fatto chiarezza, specialmente sul cambio di classificazione che era un dubbio che prima o poi avrebbe potuto emergere.
In effetti no, non ci si capisce niente in tutto questo marasma di norme normette e cavilli vari che metà bastano.
Ma quello che si è capito di sicuro, è che in fatto di armi, non ci capiscono niente nemmeno i luminari del banco di prova nazionale, i legislatori, e tutti quelli che mettono mano alle normative in materia.
La domanda che sorge spontanea, è: se uno ha la licenza di porto d'armi per difesa personale, quale differenza può mai passare fra una pistola classificata sportiva e una comune da sparo? Entrambe le armi svolgono la medesima funzione, ovvero quella di sparare, e possiedono i medesimi effetti, visto che, se sparo con una 357 Magnum classificata sportiva, il medesimo calibro ha effetti uguali anche su una classificata comune. Cosa ci sarebbe quindi di diverso?
Non mi si venga a dire per carità che la differenza può essere quella della maggior precisione per le armi sportive, perché penso che in tal caso quella non dovrebbe pregiudicare nulla, ma anzi dovrebbe semmai essere un pregio di non poco conto anche in ambito di difesa personale.
Solo nel nostro paese siamo dei veri campioni nel complicare la vita dei cittadini in qualunque modo possibile. Però siccome in questo periodo va tanto di moda lo sbandierare teoremi di un certo tipo, allora voglio divertirmi anche io in questo sport nazionale: giova ricordare a chi solleva le questioni sulle armi, e la loro limitazione alla detenzione e il loro uso a qualunque titolo si voglia, cercando di ostacolare tale diritto specie alla difesa personale, che fu proprio il ventennio fascista a voler imporre tali limitazioni, e che vietò ai cittadini italiani di poter detenere armi soprattutto per difesa personale limitandone l'attribuzione di tali licenze solo a soggetti particolarmente privilegiati.
A libera interpretazione.
Un saluto
La mia famiglia ha gestito una delle principali armerie della mia città tra gli anni '20 e gli anni '70 e posso confermare che fu proprio Benito Mussolini (attraverso il "Codice Rocco" del 1930) a voler *vietare* il porto delle armi ed a voler regolamentare il commercio, la detenzione e l'uso di di questi strumenti al fine di *controllare* e *disarmare* la popolazione. I fascisti erano riusciti a conquistare il potere proprio grazie al fatto che, fino al 1930, la legge ha consentito loro (come ai loro avversari) di acquistare, detenere ed usare qualunque tipo di arma, senza particolari limtazioni. Fino al Codice Rocco del 1930, la legge *italiana* sulle armi era praticamente identica a quella attualmente in vigore negli Stati Uniti. Ovviamente, appena arrivati al potere, i fascisti si sono premurati di impedire che altri seguissero il loro stesso esempio. BTW: con l'avvento del Codice Rocco, la mia famiglia (convintamente fascista) si trovò con l'acqua alla gola ed i miei avi (sansepolcristi) furono costretti ad emigrare in Belgio ed a lavorare per FN per sbarcare il lunario. Tutto questo, nel bel mezzo della crisi economica del 1929... Di nuovo, a libera interpretazione...
Appunto, il vero problema è che il cittadino non ha il diritto di possedere un arma , si può solo ed insidacabilmente per concessione del prefetto.
@@freespirit7279 bene, quindi dal mio punto di vista chi non garantisce il diritto dei cittadini a possedere armi è a tutti gli effetti un fascista in quanto tale diritto era negato dal Codice Rocco.
@@AndreaFranchi1968 sembra così, questa è la legge è non si è mossa da lì.
La confusione aumenta per l'uso di armi per difesa casalinga. Ricordo la sentenza avversa di Cassazione al Tizio che aveva sparato in aria per spaventare il ladro con pistola comprata con titolo di Polizia sportivo. Infatti il giudice decide che il titolo di polizia con cui Tizio aveva acquisito l'arma in detenzione, porto di fucile per uso sportivo, è finalizzato alla attività di poligono e non di difesa; segue relativo sequestro etc.. A questo punto per la difesa bisognerebbe richiedere il possesso specifico di detenzione (anche senza titolo di porto o trasporto d'arma) per qualunque oggetto da detenere per la difesa casalinga.! Poi c'è il caso che la detenzione di Tizio di alcune armi avvenga a titolo diverso. prima come cacciatore, poi senza titolo ma con liberatoria della Poilizia di detenere l'arma comune, poi altre di uso sportivo acquisite con titolo specifico. A questo punto Tizio potrebbe difendersi solo con l'arma comune acquistata senza titolo di porto d'arma ma su concessione di Polizia a richiesta specifica. Insomma un bell'imbroglio, Meglio non difendersi a questo punto...
e dai....cosa c' entra sparare IN ARIA A SCOPO DI INTIMIDAZIONE con la legittima difesa?????
NON C' ENTRA NULLA!!!!!
Non avrebbe potuto farlo in alcun caso.
Se non si riesce a capire la definizione di legittima difesa è meglio le armi non averle proprio e affidarsi a bastoni coltelli e cucchiai da cucina...
Ciao!
@@IZ5MJQDunque, suggerisci che doveva sparare direttamente al ladro per considerarsi "Difesa personale" ?
@@alessandromigliorini3435 ...ma veramente???
Sai cosa vuol dire "legittima difesa"'???
Cosa c' entra adesso questa fantomatica "difesa personale"....cosa c' entra sparare in aria???
Cosa vuol dire sparare in aria, quale senso ha secondo il vostro ragionamento ?????
Non capisco.
Ciao!
@@IZ5MJQ Si
Il video è chiarissimo..... ma non risponde alla domanda che avevo fatto: io come GPG posso portare/utilizzare in servizio un'arma classificata sportiva?
👀
Buongiorno, se ho conseguito il porto d'armi per difesa (gpg) ma ora ho cambiato lavoro e voglio conseguire il porto d'armi sportivo, devo rifare il maneggio o è rimasto valido?
Inoltre, per il cambio porto devo fare richiesta di rinnovo o di primo conseguimento?
Grazie in anticipo
Il maneggio no presenti le fotocopie del vecchio porto d'armi per il resto è un nuovo rilascio
Prudenzialmente il porto d armi sportive non è ammesso.
IL PORTO.....che sappiamo cosa vuol dire vero?
Ovvero SPECIFICANDO, per chi ha il PdA per difesa personale, non si possa tenere addosso e andare in giro con un' arma "sportiva" carica e pronta al fuoco per difesa.
Quindi....meglio per il porto adoperare un' arma comune ovvero...titolari di PdA per difesa personale e GpG alla fine NON USATE MAI UN' ARMA SPORTIVA IN FONDINA...prudenzialmente.... in quanto la legge come sempre è nebulosa e passibiile di diverse "interpretazioni" da parte dei giudici di turno (non è espressamente vietato farlo... e non è scritto chiaramente che non si possa farlo.) e anche se poi si riuscisse a dimostrare che è possibile farlo ovvero che non ve ne sia specifico divieto, nel frattempo ti tolgono tutto e ti ci vogliono anni e svariate migliaia di euro per vedersi fatta ragione.
Discorso differente SE un' arma che si aveva in denuncia come COMUNE viene poi successivamente ridefinita sportiva....se si ha in denuncia come COMUNE si potrà sempre portare....se si vuole trasformare in sportiva, vista la possibilità....per liberare un posto nelle comuni, si potrà farlo ma automaticamente cadrà il discorso del porto e sarà valido il discorso della prudenzialità appena fatto....ovvero tenerla come sportiva evitandone il porto (ma non certo il trasporto).
Resta sempre valido invece il discorso della legittima difesa, ovvero che qualsiasi arma possa essere adoperata per questa estrema ratio....chi l' ha in casa può adoperarla in caso di malaugurata legittima difesa cosi come un fucile da caccia per esempio.
Fatto sta che la distinzione fra armi sportive e comuni ad oggi non ha proprio più senso e sarebbe auspicabile una lesta revisione, magari rendendo possibile la detenzione di TOT armi corte (che non sono CACCIA) ovvero pistole e revolver, superando una volta per tutte la definizione di "sportive" e "comuni".
Ciao!
Premetto che in caso di difesa domestica si puo' usare qualsiasi arma,sia comune che sportiva ma, per il porto va usata unicamente un'arma catalogata comune.
Nel caso che si abbia una pistola denunciata comune e poi viene ricatalogata come sportiva, occorre apportare una correzione nella denuncia ovviamente confermata dalla questura o dai CC. e la pistola si potra' solo trasportare.
Non sono d'accordo sulla divisione in armi sportive e comuni che secondo me, se ne dovrebbero detenere attualmente max 15( 12 sportive e 3 comuni) ma tale differenza e' stata creata per consentire la detenzione di piu' armi con un giustificato motivo ossia, che servono come mezzi per esercitare lo sport del tiro a segno sotto varie discipline.
A tal punto, con le normative vigenti, le max 12 armi sportive deteninibili, sono destinate per un uso prettamente sportivo e percio' sono state acquistate.
Viceversa, un'arma classificata comune, puo' essere usata anche per attivita' sportive, oltre che per porto per difesa.
Da cio' si evince il timore delle istituzioni nei riguardi dell'opinione pubblica e di una particolare frangia politica antiarmi,che va tenuta sempre in uno stato di tranquillita' senza allarmarsi se un privato cittadino detiene un certo numero di armi: servono solo per il tiro a segno, attivita' concessa e non per difesa, attivita' di fatto 'proibita' nel nostro Paese.
Una domanda OT: cosa dice la legge in materia di porto (non trasporto)di armi di libera vendita (potenza inferiore o pari a 7,5j) per i possessori di porto sportivo?
Il porto è vietato
Tutto chiaro, grazie
Salve: è possibile cambiare una categoria da sportiva a comune di un arma già registrata? Grazie
Potreste fare per cortesia un episodio dedicato ai casi di forza maggiore? Per esempio, se affronto con un bastone un pazzo scatenato armato di coltello che aggredisce la gente per strada, mi possono contestare il porto abusivo di oggetto atto a offendere, visto che la difesa è esplicitamente esclusa dal giustificato motivo?
Se afferri un bastone che trovi sul posto e lo usi per difenderti, no. Non c'è il "porto"... Se invece ti *porti* appresso il bastone "giusto nel caso che un pazzo cominci ad acoltellare la gente", allora sì: è porto abusivo (non giustificato) di oggetto atto ad offendere. La legge esclude esplicitamente la difesa dall'elenco dei motivi che giustificano il porto di un oggetto atto ad offendere proprio per evitare che, con la scusa della difesa da un sempre possibile attacco, la gente si metta a girare per piazza con una scure appesa alla cintura...
@@AlessandroBottoni pensavo al proprietario di un bar che assiste alla scena e corre fuori armato di un manico di scopa...
Se ci pensi ti sei risposto da solo. Inoltre la tua vita, de facto, finirebbe in un mare magnum di 💩anche se tu neutralizzassi un delinquente dentro casa tua ... figurati per strada!
Hanno catalogato come sportive armi militari di ottant'anni fa: ha senso vietarne il porto dal momento che sono nate per essere usate nei campi di battaglia? Per me no, e non è giusto punire chi usa armi sportive per difesa abitativa quando non ne ha di comuni a disposizione.
Classificato, non catalogato. Ed è un mero motivo commerciale.
e infatti nessuno potrà mai punirti in caso di legittima difesa.
Non certo per sparare in aria all' impazzata.
Ciao!
Una domanda per curiosità....gli appartenenti alle FdO, hanno anche loro il libretto di porto d'armi per difesa come per esempio le gpg, oppure per loro il porto per difesa è, passatemi il termine, "implicito"?
No, non hanno nessun titolo. La loro qualifica di agenti di pubblica sicurezza gli consente il porto esclusivo dell'arma individuale anche liberi dal servizio. Gli ufficiali di P.S., invece, assieme ai magistrati e altre categorie reperibili nell'art.73 del TULPS possono anche acquistare altre armi per la difesa personale (sempre presentando la sola tessera di riconoscimento).
Solo burocrazia
Ma nel resto della nostra beneamata Europa gli altri stati come si comportano?
Sarebbe ora che il legislatore mettesse mani a chiare e ad annullare questa inutile classificazione, che naturalmente abbiamo solo qui nel nostro paese. Tutto il resto del mondo divide armi corte ed armi lunghe, noi abbiamo comuni, sportive, venatorie, storiche etc etc 😢
Senza contare che se uno possiede una pistola.. ne potrebbe avere anche cinquanta.. non vedo cosa cambi
È una cosa solo italiana o funziona cosi anche all'estero?
Funziona così (quasi) solo in Italia. Negli altri paesi (anche Europei) si seguono quasi sempre altri approcci alla classificazione delle armi ed alla gestione delle licenze per cui questo problema non si pone. Per esempio, in alcuni paesi la licenza di *porto* dell'arma per uso di difesa viene rilasciata solo per una *specifica* arma, identificata dal numero di serie, e quindi il problema viene "risolto" alla radice. In altri paesi, invece, non esiste proprio il concetto di "arma sportiva" o di "arma da caccia". Le armi sono solo "da guerra" (a raffica o di calibro superiore ad un certo limite) oppure "civili". Come al solito, siamo solo noi a fare 'sto casino...
Le sportive sono una sottocategoria delle comuni, ergo, se qualcuno ha licenza di porto di armi comuni dovrebbe implicitamente poter portare pure le sportive 🤔.
Appunto... dovrebbe. Tu ci scommetteresti il porto d'armi?
@@armietiro
Già fatto..
Ritengo che la questione sia di facile risoluzione, almeno personalmente. Io non porterei MAI un l'arma sportiva per difesa personale, perché hanno caratteristiche diverse, scatto alleggerito, sicure particolari (la CZ sp 01, ad esempio, la sicura s'inserisce solo con il cane alzato e non agisce sul percussore).
Considerato che l'arma, in questo caso la porti per difenderti da eventuali aggressori e per salvarti la vita, a meno che sei altamente addestrato, con la sportiva rischi di spararti addosso.
L'attuale mercato delle armi ormai ha una vasta scelta, quindi prendetene una di vostro gradimento e addestratevi, addestratevi.
Ma perché con il porto x armi sportive non si possono avere armi comuni? Credo che il porto per difesa personale nulla ha a che vedere con il porto sportivo.
@@freespirit7279 il titolo porto d'armi per fucile uso tiro a volo(dicitura corretta per intendere il porto d'armi uso sportivo), consente ed autorizza anche l'acquisto e detenzione sia di armi comuni da sparo che armi classificate sportive, oltre a fucili classificati da caccia.
I cataloghi sono da eliminare
È abrogato dal 2012...
Sorvolando il fatto se si possa o no legalmente portare un'arma sportiva, perché uno dovrebbe portare un'arma nata per "fare il tempo", con uno scatto inferiore al kg e magari solo in singola azione, senza sicure aggiuntive perché tanto nelle gare non servono...io mi preoccuperei più del fatto che un'arma "da corsa" sia pericolosa in uno scenario di difesa personale per l'utilizzatore.
Ed è QUESTA la ratio originaria della norma...
K
con porto difesa personale con arma lunga si può portare in servizio un fucile canna liscia CLASSIFICATO CACCIA?
Sportivo no
Abbiamo proprio una legislazione del menga. All'atto pratico, che differenza c'è tra un colpo sparato da un'arma comune o una sportiva? E che differenza c'è tra un ladro colpito da una pistolettata sparata da un'arma sportiva o una comune?. Legislatori da ricovero
Ci tantissimi casi di armi che sono classificate sia sportive sia uso caccia. In questi casi come ci si deve comportare?
In questo caso specifico parliamo evidentemente di armi corte, che non possono essere caccia.
@@armietiro di armi sportive ne esistono anche a canna lunga. Io ho un sovrapposto Beretta Silver Pigeon acquistato quando avevo il porto d’armi per tiro sportivo. Adesso ho quello uso caccia. Con quel fucile ci posso andare a caccia?
@@maurotrecci4070quando l ha acquistato come era classificato ?sportivo o caccia
@@qontotron sportivo
È impossibile, se sono sportive non sono da caccia. Non esiste la doppia classificazione.