Frank Zappa & Neo-Baroque: ‘New Complexity’ of contemporary music, Synclavier

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  • เผยแพร่เมื่อ 15 ม.ค. 2025
  • Mix di 4 brani: The Perfect Stranger, The Girl In The Magnesium Dress, Jonestown, Dupree’s Paradise (dall’album The Perfect Stranger diretto da Pierre Boulez ed eseguito dall’Ensemble InterContemporain, 1984)
    Il gusto di Zappa per l’estremo, la sua predilezione per la densità e l'astrazione e la sua necessità di maggiori performance allinea le sue opere con quelle di Brian Ferneyhough e Michael Finnissy, solo per citare due dei padrini dello stile noto come ‘nuova complessità’ della musica contemporanea. Credo che Zappa avesse qualche interesse specifico per le opere di questi compositori.
    Al contrario, la sua ammirazione per Pierre Boulez, che culminò nella collaborazione con il compositore francese in The Perfect Stranger, sottolinea le sue affinità con un'arte che sarebbe più giusto descrivere come neo-barocca piuttosto che semplicemente come promotrice di vari stili/forme di “densità” e “complessità”.
    E’ il carattere fluido e senza soluzione di continuità dei successivi esperimenti transgenerici di Zappa ad unirlo agli sforzi di altri artisti neobarocchi: riflette il desiderio del compositore di privilegiare il processo e la mobilità rispetto alla giustapposizione e alla rottura.
    Questa tendenza è più evidente nelle composizioni di Synclavier, il cui ingresso nel catalogo Zappa è segnato dalla pubblicazione di The Perfect Stranger, nel 1984. L'album contiene tre brani orchestrali diretti da Pierre Boulez e quattro brani elettronici tra cui “The Girl in the Magnesium Dress"… Attraverso questo brano Zappa si diverte a mettere in discussione i confini tra materia e suono, letterale e figurato, reale e virtuale con polifonie apparentemente infinite del pezzo, raggruppamenti ritmici irregolari e la generale assenza di simmetria, combinata con lo strano fraseggio della melodia principale…
    Nel 1984, Zappa si interessò alla musica del compositore tardobarocco Francesco Zappa, contemporaneo di Haydn e Mozart che, secondo il New Grove Dictionary of Music, “aveva la reputazione di virtuoso (del violoncello). “Francesco Zappa”, interamente eseguito sul Synclavier, è un album di tipo barocco digitale.
    Zappa usava il Synclavier come “macchina desiderante” massimalista, capace di moltiplicare i vettori concettuali della sua opera all’infinito combinando “vari elementi e forze di ogni tipo” (Deleuze e Guattari).
    Bisogna considerare l’ipotesi secondo cui l’investimento di Zappa nella tecnologia del Synclavier fosse una fase necessaria nelle traiettorie di piegamento e dispiegamento di un’arte transmorfica che ha confuso diverse generazioni di ascoltatori lasciandoli speculare sulle origini, le influenze e i limiti del suo lavoro. La fase logica successiva nella costruzione del Progetto/Oggetto fu la creazione di musica che unì l'infallibilità tecnica della macchina e le personalità dei musicisti dal vivo. A questo proposito, la coesistenza di brani di Synclavier e di opere scritte ed eseguite dall'Ensemble InterContemporain di Boulez su The Perfect Stranger anticipa i successivi esperimenti misti di Zappa che tipicamente esitano tra gestuale e meccanico, autenticità di esecuzione “organica” e necessità di esecuzione accurata.
    (dal libro “Frank Zappa, Captain Beefheart and the Secret History of Maximalism” di Michel Delville e Andrew Norris, 2005, Salt Publishing)
    Mi pongo una domanda che non troverà risposta: lo Sconosciuto Perfetto (che Zappa presenta come un venditore porta a porta accompagnato dal suo fedele aspirapolvere industriale gitano mutante) è legato, in qualche modo, anche al Synclavier? 'Perfetto' perché in grado di ottenere performance umanamente impossibili? 'Sconosciuto' perché Zappa doveva ancora conoscerlo a fondo?
    Il venditore con l'aspirapolvere.... Tutta l'opera di Zappa era concepita come hoover, un’aspirapolvere che risucchia i relitti e i detriti della "civiltà" prodotta in serie assemblando da tutto questo una gigantesca "scultura spazzatura" (come disse Zappa a Gary Steel nel 1990). Frank Zappa ha distrutto l’idea di ascolto della musica come ‘educazione’ sostituendola con ascolto di musica come ‘esperienza’...
    Il venditore con l'aspirapolvere potrebbe essere una figura simbolica e l'aspirapolvere in questo caso potrebbe essere legato al Synclavier come mezzo tecnologico per 'risucchiare i relitti e detriti della civiltà prodotta in serie' e passare ad una nuova fase musicale, quella tecnologica, elettronica.

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