Grazie per il commento. Mi piacerebbe integrare il video con delle strategie, ma non ne ho i titoli. Non sono laureato in Psicologia e non voglio entrare in argomentazioni dando consigli su come trattare in terapia persone di un determinato tipo, poiché preferisco riconoscere i miei limiti. Esistono molti psicologi eccezionali che potranno darti risposte "accademiche", io mi limito a dare informazioni in pillole rispetto a ciò che ho imparato, ma davvero mi voglio tenere lontano dal millantare ruoli che non ho. Grazie comunque per la stima che trapela dalla tua richiesta.
La ringrazio lo stesso, la ritengo in ogni caso anche se non ci sono titoli ad arrestarlo la sua grande preparazione. Seguirò il suo canale con piacere .Auguri di Buon Natale :)
@@SergioOmassi inoltre gentilmente le chiedo che libri mi potrebbe consigliare per approfondire questa teoria , in quanto amante e appassionata anch'io di psicologia ,a riguardo mi sono imbattuta nella lettura di Attaccamento e amore e Attaccamento e legami di Grazia Attili. Grazie
@@consapevolmente6563 un ottimo testo è "La teoria dell'attaccamento. John Bowlby e la sua scuola " di Jeremy Holmes, di Raffaello Cortina Editore. Grazie ancora!
Buongiorno, è possibile riconoscersi in caratteristiche di due stili di attaccamento differenti?? Ed è possibile esprimerli o con la stessa persona, o con due persone differenti? Grazie in anticipo
Credo sia possibile, anche se uno psicoterapeuta o uno psicologo potrebbe darti una risposta sicuramente più esaustiva della mia. Ipotizzo che comunque sia uno solo lo stile di attaccamento tipico e che, a seconda delle esperienze di vita, si possano presentare sfumature anche di altri stili simili. Credo impossibile, invece, che chi ha uno stile di attaccamento SICURO, possa avere al contempo uno stile ANSIOSO o EVITANTE.
Ciao Georgiana, che bel nome! Tengo corsi in presenza a Brescia e dintorni, e un corso online che inizia il 19 settembre: www.omaxi.net/corsi/comunicazione-relazionale-e-non-verbale-online.html Grazie per il tuo interesse!
@@SergioOmassi Grazie mille per il complimento. È merito dei miei genitori. Io abito in Toscana e mi balenava l'idea di invitarla qui per un corso nell'azienda dove lavoro.
I miei complimenti innanzitutto. Mi farebbe molto piacere sapere dove lavori e se hai dei professionisti di riferimento che ti supportino nell'alleviare i disagi. Faccio il medico di base, mi sarebbe utile avere vicino persone come lei
@@MauroMorganti-og5lj grazie Mauro. Purtroppo non ho alcun titolo per trattare i disagi delle persone. Come coach posso facilitare il raggiungimento di obiettivi o la soluzione di problemi che non siano invalidanti. Per i disagi bisogna rivolgersi agli psicoterapeuti o a chi è almeno psicologo. Quando mi rendo conto che una persona che si è rivolta a me vive un disagio invalidante, la indirizzo, se è della mia zona, a professionisti che conosco e che stimo molto, ma se non vive nella provincia di Brescia, non ho conoscenze particolari da suggerire. Ti fa onore, caro Mauro, questa sensibilità nel voler aiutare i tuoi pazienti in ambiti che non ti competono, indirizzandoli a professionisti di fiducia che ti auguro di trovare presto. Un abbraccio.
@SergioOmassi purtroppo vivo e lavoro in provincia di Sondrio, piuttosto distante da Brescia. Ho serie difficoltà a capire, tra psicologi, quali indirizzi terapeutici abbiano maggiori possibilità di successo nelle diverse patologie. Molti ragazzi avrebbero bisogno di aiuti concreti, e non è facile sostenerli. Spero di trovare l'occasione per fare due chiacchiere e approfondire qualche argomento. Un abbraccio sincero
@MauroMorganti-og5lj prova a leggere il libro MANUALE DI SOPRAVVIVENZA PER PSICOPAZIENTI di Giorgio Nardone. Nel testo, se non ricordo male, c’è un’ottima disamina sui vari indirizzi della psicoterapia e sui loro limiti. Due chiacchiere con te le faccio molto volentieri. Puoi scrivermi un’e-mail (trovi il mio indirizzo nel mio sito), così ci mettiamo d’accordo per vederci in videochiamata. Buona giornata!
Ciao Alberto, che io sappia, se è un funzionamento “acuto” è cosa ottima farsi aiutare da uno psicoterapeuta, viceversa con una certa consapevolezza e impegno può essere possibile calibrarlo e ridurlo. Inoltre la letteratura in merito afferma che avere la fortuna di incontrare una o più persone dallo stile “sicuro” e poterle frequentare, offre una sorta di contagio positivo che spinge al cambiamento. Il problema nasce spesso dal fatto che l’ansioso solitamente tende a legarsi a chi è evitante e questo connubio ahimè esacerba i due stili. Ne parlo anche in queste puntate: 1-th-cam.com/video/G9KfK4GoH_o/w-d-xo.htmlsi=DLnN_YAIacgwHWuv 2-th-cam.com/video/QiH_iIsDzk8/w-d-xo.htmlsi=RuHKxGSs6eBjiYtp Buon cammino!
"Piuttosto raro" e quindi semplicemente non lo teniamo in considerazione? Non è degno di esser reso noto? Così rendiamo ancor più marginale e sconosciuta l'identità di questi soggetti. Chi ascolta potrebbe solo acquisire maggiore consapevolezza e sensibilità sulla tematica.
Lo stile di attaccamento “disorganizzato”, oltre a essere meno frequente da incontrare rispetto agli altri tre, riguarda esperienze molto tristi, in cui non solo la madre era assente ma a volte anche violenta. Credo che su un argomento così delicato sia meglio ascoltare uno psicologo, io sono solamente un coach, seppur abbia approfondito molte tematiche della psicologia. Sicuramente in TH-cam troverà qualcuno più titolato di me da ascoltare.
@@SergioOmassi Assolutamente, comprendo. Seppur, appunto avendo fatto per le diverse tipologie una leggera infarinatura, anche essa potrebbe essere citata in quanto reale. Considerarla meno frequente (possibile, ma comunque discutibile) corrisponde quasi a svalutare/escludere/non riconoscere l'esistenza di questi individui che in realtà fanno sì, parte di questa società. Solo perché TRISTE, escludiamo quindi l'argomento? Non saprei, mi sembra alquanto ingiusto e diseducativo non divulgare. Lancio questo punto di riflessione.
@@ilarialoru Forse non mi sono spiegato, mi scuso. Non lo escludo perché triste, ma evito di trattarlo personalmente poiché ha che fare con gravi disagi emotivi e un vissuto doloroso. Credo che sia terreno di chi ha approfondito in maniera istituzionale gli argomenti, altrimenti si rischia di banalizzare. Ad esempio non ho mai voluto fare un video sul narcisismo, nonostante in rete si trovi di tutto e di più, anche e soprattutto contenuti di chi non è titolato per trattare certi argomenti: alla fine si è banalizzato terribilmente, promuovendo l'idea che i narcisisti siano persone cattive, che deliberatamente fanno del male al prossimo. Pur essendo fuori da ogni dubbio che certi comportamenti agiti da un narcisista siano forieri di sofferenza per altri, si dimentica spesso che si dovrebbe parlare di "disturbo narcisistico della personalità", ovvero di una sorta di patologia. Riguardo allo stile di attaccamento mancante, ribadisco che essendo molto delicato, lascio volentieri la parola a chi è titolato per parlarne, poiché non voglio rischiare di essere complice di cattiva informazione.
@@SergioOmassi Anche io, (30enne) ammetto, insieme ai miei fratelli. Per esattezza entrambi i genitori. Mi scuso allora per la mia insistenza, puramente genuina perché interessata. Oltre ad aver apprezzato gli altri video da lei esposti, è un peccato non leggittimare questa fetta di persone. Molti la trovano una realtà surreale, e invece credo ci sia bisogno di una sensibilizzazione a riguardo. Grazie Signor Omassi, buona serata.
Questo ti dà merito in più, perché molti veri Dottori non sono bravi come te
Grazie Lei e molto preparato e ingamba Semplificando concetti complessi.. Con un linguaggio comprensibile..
Grazie per l'esaustività e professionalità ☺️
Spiegazione davvero semplice e anche superlativa,con meno "paroloni" che spesso confondono,qui invece è tutto molto chiaro e fluibile. Grazie!👏👏👏👏👏
Grazie Dino!
Molto umile e preparato si sente la passione nei suoi discorsi é un piacere ascoltarla
Grazie di cuore per avermi scritto queste parole!
Grazie,
Grazie ⚘️
Grazie a te Tina!
Interessante. Grazie!😊
Grazie a te Silena!
Grazie
Bellissimo video, spiegato molto bene. Complimenti 👏
Grazie Milena!
Complimenti ,spiegato benissimo ,potrebbe integrare il video con le strategie per lavorare su questo stile ? Grazie
Grazie per il commento. Mi piacerebbe integrare il video con delle strategie, ma non ne ho i titoli. Non sono laureato in Psicologia e non voglio entrare in argomentazioni dando consigli su come trattare in terapia persone di un determinato tipo, poiché preferisco riconoscere i miei limiti. Esistono molti psicologi eccezionali che potranno darti risposte "accademiche", io mi limito a dare informazioni in pillole rispetto a ciò che ho imparato, ma davvero mi voglio tenere lontano dal millantare ruoli che non ho. Grazie comunque per la stima che trapela dalla tua richiesta.
La ringrazio lo stesso, la ritengo in ogni caso anche se non ci sono titoli ad arrestarlo la sua grande preparazione. Seguirò il suo canale con piacere .Auguri di Buon Natale :)
@@SergioOmassi inoltre gentilmente le chiedo che libri mi potrebbe consigliare per approfondire questa teoria , in quanto amante e appassionata anch'io di psicologia ,a riguardo mi sono imbattuta nella lettura di Attaccamento e amore e Attaccamento e legami di Grazia Attili. Grazie
@@consapevolmente6563 un ottimo testo è "La teoria dell'attaccamento. John Bowlby e la sua scuola
" di Jeremy Holmes, di Raffaello Cortina Editore. Grazie ancora!
Buongiorno, è possibile riconoscersi in caratteristiche di due stili di attaccamento differenti?? Ed è possibile esprimerli o con la stessa persona, o con due persone differenti? Grazie in anticipo
Credo sia possibile, anche se uno psicoterapeuta o uno psicologo potrebbe darti una risposta sicuramente più esaustiva della mia.
Ipotizzo che comunque sia uno solo lo stile di attaccamento tipico e che, a seconda delle esperienze di vita, si possano presentare sfumature anche di altri stili simili.
Credo impossibile, invece, che chi ha uno stile di attaccamento SICURO, possa avere al contempo uno stile ANSIOSO o EVITANTE.
👏🏻
Salve! Potrei sapere dove tiene i corsi di formazione?
Ciao Georgiana, che bel nome!
Tengo corsi in presenza a Brescia e dintorni, e un corso online che inizia il 19 settembre: www.omaxi.net/corsi/comunicazione-relazionale-e-non-verbale-online.html
Grazie per il tuo interesse!
@@SergioOmassi Grazie mille per il complimento. È merito dei miei genitori. Io abito in Toscana e mi balenava l'idea di invitarla qui per un corso nell'azienda dove lavoro.
@georgianatanase7973 se vuoi ne possiamo parlare 🙂
I miei complimenti innanzitutto.
Mi farebbe molto piacere sapere dove lavori e se hai dei professionisti di riferimento che ti supportino nell'alleviare i disagi. Faccio il medico di base, mi sarebbe utile avere vicino persone come lei
@@MauroMorganti-og5lj grazie Mauro.
Purtroppo non ho alcun titolo per trattare i disagi delle persone.
Come coach posso facilitare il raggiungimento di obiettivi o la soluzione di problemi che non siano invalidanti.
Per i disagi bisogna rivolgersi agli psicoterapeuti o a chi è almeno psicologo.
Quando mi rendo conto che una persona che si è rivolta a me vive un disagio invalidante, la indirizzo, se è della mia zona, a professionisti che conosco e che stimo molto, ma se non vive nella provincia di Brescia, non ho conoscenze particolari da suggerire.
Ti fa onore, caro Mauro, questa sensibilità nel voler aiutare i tuoi pazienti in ambiti che non ti competono, indirizzandoli a professionisti di fiducia che ti auguro di trovare presto.
Un abbraccio.
@SergioOmassi purtroppo vivo e lavoro in provincia di Sondrio, piuttosto distante da Brescia. Ho serie difficoltà a capire, tra psicologi, quali indirizzi terapeutici abbiano maggiori possibilità di successo nelle diverse patologie. Molti ragazzi avrebbero bisogno di aiuti concreti, e non è facile sostenerli. Spero di trovare l'occasione per fare due chiacchiere e approfondire qualche argomento. Un abbraccio sincero
@MauroMorganti-og5lj prova a leggere il libro MANUALE DI SOPRAVVIVENZA PER PSICOPAZIENTI di Giorgio Nardone. Nel testo, se non ricordo male, c’è un’ottima disamina sui vari indirizzi della psicoterapia e sui loro limiti.
Due chiacchiere con te le faccio molto volentieri. Puoi scrivermi un’e-mail (trovi il mio indirizzo nel mio sito), così ci mettiamo d’accordo per vederci in videochiamata.
Buona giornata!
Come correggere questo stile di attaccamento facendolo diventare sicuro?
Ciao Alberto, che io sappia, se è un funzionamento “acuto” è cosa ottima farsi aiutare da uno psicoterapeuta, viceversa con una certa consapevolezza e impegno può essere possibile calibrarlo e ridurlo. Inoltre la letteratura in merito afferma che avere la fortuna di incontrare una o più persone dallo stile “sicuro” e poterle frequentare, offre una sorta di contagio positivo che spinge al cambiamento.
Il problema nasce spesso dal fatto che l’ansioso solitamente tende a legarsi a chi è evitante e questo connubio ahimè esacerba i due stili.
Ne parlo anche in queste puntate:
1-th-cam.com/video/G9KfK4GoH_o/w-d-xo.htmlsi=DLnN_YAIacgwHWuv
2-th-cam.com/video/QiH_iIsDzk8/w-d-xo.htmlsi=RuHKxGSs6eBjiYtp
Buon cammino!
@@SergioOmassi grazie 🙏
❤🙏
Ok, tutto chiaro e tutto giusto... ma quindi? che facciamo? Ci buttiamo in un fosso oppure si può seguire un percorso di redenzione? :-)
Chi si riconosce in questo stile di attaccamento può conviverci, e moltissimi lo fanno, oppure farsi dare una mano da un professionista.
@@SergioOmassi la convivenza non ha dato i suoi frutti. Buona la seconda!
"Piuttosto raro" e quindi semplicemente non lo teniamo in considerazione? Non è degno di esser reso noto?
Così rendiamo ancor più marginale e sconosciuta l'identità di questi soggetti.
Chi ascolta potrebbe solo acquisire maggiore consapevolezza e sensibilità sulla tematica.
Lo stile di attaccamento “disorganizzato”, oltre a essere meno frequente da incontrare rispetto agli altri tre, riguarda esperienze molto tristi, in cui non solo la madre era assente ma a volte anche violenta. Credo che su un argomento così delicato sia meglio ascoltare uno psicologo, io sono solamente un coach, seppur abbia approfondito molte tematiche della psicologia. Sicuramente in TH-cam troverà qualcuno più titolato di me da ascoltare.
@@SergioOmassi Assolutamente, comprendo. Seppur, appunto avendo fatto per le diverse tipologie una leggera infarinatura, anche essa potrebbe essere citata in quanto reale.
Considerarla meno frequente (possibile, ma comunque discutibile) corrisponde quasi a svalutare/escludere/non riconoscere l'esistenza di questi individui che in realtà fanno sì, parte di questa società.
Solo perché TRISTE, escludiamo quindi l'argomento?
Non saprei, mi sembra alquanto ingiusto e diseducativo non divulgare. Lancio questo punto di riflessione.
@@ilarialoru Forse non mi sono spiegato, mi scuso.
Non lo escludo perché triste, ma evito di trattarlo personalmente poiché ha che fare con gravi disagi emotivi e un vissuto doloroso. Credo che sia terreno di chi ha approfondito in maniera istituzionale gli argomenti, altrimenti si rischia di banalizzare. Ad esempio non ho mai voluto fare un video sul narcisismo, nonostante in rete si trovi di tutto e di più, anche e soprattutto contenuti di chi non è titolato per trattare certi argomenti: alla fine si è banalizzato terribilmente, promuovendo l'idea che i narcisisti siano persone cattive, che deliberatamente fanno del male al prossimo. Pur essendo fuori da ogni dubbio che certi comportamenti agiti da un narcisista siano forieri di sofferenza per altri, si dimentica spesso che si dovrebbe parlare di "disturbo narcisistico della personalità", ovvero di una sorta di patologia. Riguardo allo stile di attaccamento mancante, ribadisco che essendo molto delicato, lascio volentieri la parola a chi è titolato per parlarne, poiché non voglio rischiare di essere complice di cattiva informazione.
@@SergioOmassi Anche io, (30enne) ammetto, insieme ai miei fratelli. Per esattezza entrambi i genitori.
Mi scuso allora per la mia insistenza, puramente genuina perché interessata.
Oltre ad aver apprezzato gli altri video da lei esposti, è un peccato non leggittimare questa fetta di persone.
Molti la trovano una realtà surreale, e invece credo ci sia bisogno di una sensibilizzazione a riguardo.
Grazie Signor Omassi, buona serata.