UNA NUOVA FISICA ESOTICA CHE DOBBIAMO ANCORA SCOPRIRE! IO GUARDEREI ALLE INTERAZIONI GRAVITAZIONALI SU GRANDISSIMA SCALA PER CERCARE DI CAPIRE SE SI CONCILIANO CON LA TEORIA DEL BIG BANG!
Grazie. Mi chiedo il vero senso di "galassia primordiale". La nosttra non è primordiale? È avanzata? Con le ultime scoperte scientifiche, che riguardano anche il tempo, si può definire cosa è prima e cosa dopo? Se questa domanda non ha senso, scusatemi, sono solo un principiante, molto interessato a questi argomenti.
Vorrei una conferma: Osserviamo una galassia lontana 98 milioni di anni luce; quindi ciò che vediamo è nel passato giusto? Esattamente 98 milioni di anni fa,il tempo che la luce da quella galassia ha viaggiato fino a noi. Supponiamo che in 98 milioni di anni si sia sviluppata una vita intelligente la quale ha costruito delle città talmente luminose da poter essere viste con JWT, bisogna aspettare altri 98 milioni di anni per vederle?
@@morpheoist si .. ma il JWST non può vedere le luci di città su un pianeta...forse a mala pena vede un pianeta come un pixel sfocato ..però può studiare la firma spettroscopica dell'atmosfera di un pianeta e vedere se nella sua composizione chimica ci sono gas sentinella di una biosfera attiva come ossigeno e metano, o addirittura di inquinamento se c'è una civilità come la nostra....ma sono cose che potrebbe fare con pianeti dentro la nostra galassia. non a 98 milioni di anni luce .
Risposta intuitiva (con enormi semplificazioni che ucciderebbero qualunque fisico) Quando osserviamo qualcosa distante 98 Milioni di anni luce, vediamo con un ritardo di 98 milioni di anni, quindi se nascesse “adesso” una civiltà lo potremmo rilevare solo tra 98 milioni di anni, lo scopriremmo oggi solo se fosse avvenuta prima di 98 milioni di anni fa Quali semplificazioni abbiamo adottato? 1) L'approssimazione è distante 98 milioni di anni luce, quindi ci ha messo 98 milioni di anni ad arrivare sarebbe vera se l'universo fosse statico, ma l'universo si espande, quindi in realtà bisogna aggiustare i conti (ci ha messo meno di 98 milioni di anni). Esempio per capirci il punto più distante dell'universo osservabile e circa a 46 miliardi di anni luce, ma la vita stimata dell'universo è di poco meno di 14 miliardi di anni e noi lo vediamolo stesso. 2) Abbiamo trattato due punti diversi dello spazio come se avessero un tempo in comune, abbiamo parlato di “adesso” riferendoci contemporaneamente a noi e ad una galassia lontana. Questo principio è stato demolito dalla relatività di Einstein, non esiste la “simultaneità degli eventi” e quindi neanche un “presente condiviso”, a livello intuitivo possiamo parlare di “adesso” in comune per luoghi diversi, ma nella realtà fisica questa cosa non ha alcun senso.
@@gallucc ok,lasciando perdere i presenti condivisi o meno,a intuito avevo capito quindi. A questo punto direi che è abbastanza inutile cercare civiltà lontane ( o sperare di trovarle) milioni di anni luce .... Però,ho un altro dubbio,non l'ho espresso prima per non complicare. La luce sono fotoni. Non materia. Quindi lo spazio-tempo non è il solito che viviamo noi.... ......ma mi bastava comunque la conferma che,a prescindere il telescopio possa o non possa vedere delle luci di città,mettiamo lo possa fare. Quello che vedo adesso è una foto di 98 milioni di anni fa... Mi basta questo come risposta
L'età dell'universo sara molto più grande del tempo che si può calcolare considerando la distanza delle galassie più lontane che noi possiamo vedere, se oggi possiamo guardare sino ad una certa distanza non è detto che abbiamo guardato ai confini dell'universo che potrebbe essere più esteso, solo il nostro mezzo visivo ha quei limiti. Le galassie più remote dette primordiali possono essere galassie simili alla nostra da dove si vedono altre "galassie primordiali" più lontane che potrebbero raddoppiare tempo e distanza.
@@alessandroparrone9444 si ma gli scienziati hanno considerato questo favore ...oggi l'universo dovrebbe essere largo 93 miliardi di anni luce...le galassie ai bordi non le possiamo vedere...ma stanno così lontano perché l'espansione cosmica ha corso più veloce della luce,
@AntonioLoiacono grazie per l' informazione, io ho sempre letto che l' età dell' universo iniziato con il big bang e' stimato a 12...15 miliardi di anni, ciò mi faceva ridere, poi che la espansione sia più veloce della luce non ne ero a conoscenza. Per questa teoria bisogna presupporre che vi sia stato realmente un big bang e che lo spostamento verso il rosso della luce delle galassie, dovuto alla loro velocità di allontanamento, sia corretto. Ma si può determinare in quale direzione sia il centro dell' universo?
@alessandroparrone9444 c'è stato un momento iniziale chiamato inflazione in cui l'espansione è stata velocissima, poi ha rallentato. Non esiste un centro...ogni singolo punto dell'universo è in espansione...anche dove siamo noi adesso ...
@alessandroparrone9444 funziona così.... si fa una teoria e poi si osserva nel cosmo se quello che vediamo corrisponde a quello che pensiamo dovremmo vedere....e questa cosa sta funzionando da quasi tutti il XX secolo...con i nuovi telescopi stiamo vendendo Ancora più lontano e più in profondità, quindi ora le teorie sono messe alla prova delle osservazioni
somma sto red shift è come il vangelo ...io da povero opinionista spaesato dico che il red shift è una grossa grossa baggianata......la velocità della luce non è costante, un oggetto tendente al rosso non necessariamente si allontana e probabilmente neanche più lontano di altre, pensiamo ad una nana rossa e una supergigante blu osti ai limiti dell'osservabilità, potrei scambiare facilmente una nana rossa per un ammasso galattico, certo a 10anni luce questo è impossibile, ma a un milione di anni luce? s se una galassia vi fosse una prevalenza di nane rosse rispetto a delle super giganti blu.....la storia delle oservazioni è semplicemente da riscrivere perchè basate sul no sense.....io ho sempre immaginato l'universo come una galassia di galassie, soteanti attorno ad un centro cosmico e continuo a pensarlo così e leosservazionimi quagliano, oltre tutto la diversa velocità della luce e la sua polarizzabilità la vediamo quotidianamente con la rifrazione, i eaggi laser ecc. quindi mettiamo che guardo un oggetto x posto ad una distanza y bsata uncampo gravitazionale z per sistorcere la luce, uno dice e il campo gravitazionale dove sta? il sole la terra il nostro buco nero, le galassie che ci circondano.....quindi è impossibile che la luce di una galassia remota arrivi a noi senza influenze,,,,,,ela prova che la luce è influenzata dalla gravità è il buco nero stesso per cui messo che n è la gravità che serve per catturare la luce se noi dividiamon per m ovvero la gravita di un corpo o un sistema attraversato dalla luce in transito avremo un valore per cui dividere la velocità della luce in transito....che uno direbbe essere una percentuale ridicola, ma ripetiamo loperazione per tutti icampi gravitazionali attraversati.....se parlassimo di un milione di anni luce, si potrebbe dire che la variazione diventa apprezzabile, se poi parliamo di un miliardo di anni luce......diciamo che ci potremmo mettere la costante di hubble....ovvero il vero uso della costante di hubble dividere la velocità della luce per il valore della costante di hubble per mega parsec....ergo non è l'universo che si espande ma la luce che rallenta saluti
Grazie per questo importante video.
Molto interessante grazie!
Più si va avanti con la conoscenza, non si trovano risposte, ma si moltiplicano le domande !
@@cristinacapuzzo4881 e beh si prende consapevolezza di quanto è complesso l'universo ...
Si, da riscrivere, si naviga nel buio dell'energia oscura e nel buio della materia oscura.
Mi scusi professore, quale software usa per le slides: è molto carino
@@giuseppecacopardo4823 Power point...un normalissimo Power point
UNA NUOVA FISICA ESOTICA CHE DOBBIAMO ANCORA SCOPRIRE! IO GUARDEREI ALLE INTERAZIONI GRAVITAZIONALI SU GRANDISSIMA SCALA PER CERCARE DI CAPIRE SE SI CONCILIANO CON LA TEORIA DEL BIG BANG!
Grazie. Mi chiedo il vero senso
di "galassia primordiale".
La nosttra non è primordiale?
È avanzata? Con le ultime scoperte scientifiche, che riguardano anche il tempo,
si può definire cosa è prima
e cosa dopo? Se questa domanda
non ha senso, scusatemi, sono
solo un principiante, molto
interessato a questi argomenti.
col termine priomordiale, intendo le prime galassie che si sono formate , o che già esistevano nel primo miliardo di anni dell'universo
Vorrei una conferma:
Osserviamo una galassia lontana 98 milioni di anni luce; quindi ciò che vediamo è nel passato giusto? Esattamente 98 milioni di anni fa,il tempo che la luce da quella galassia ha viaggiato fino a noi.
Supponiamo che in 98 milioni di anni si sia sviluppata una vita intelligente la quale ha costruito delle città talmente luminose da poter essere viste con JWT, bisogna aspettare altri 98 milioni di anni per vederle?
@@morpheoist si .. ma il JWST non può vedere le luci di città su un pianeta...forse a mala pena vede un pianeta come un pixel sfocato ..però può studiare la firma spettroscopica dell'atmosfera di un pianeta e vedere se nella sua composizione chimica ci sono gas sentinella di una biosfera attiva come ossigeno e metano, o addirittura di inquinamento se c'è una civilità come la nostra....ma sono cose che potrebbe fare con pianeti dentro la nostra galassia. non a 98 milioni di anni luce .
Sbagliato
Tu non vedi 98 milioni fa vedi adesso
Teoria della relatività non contemporaneità degli eventi.
@@Panebiancomaurizio si ...tu li vedresti tra 98 milioni di anni ....l'ho dato per scontato
Risposta intuitiva (con enormi semplificazioni che ucciderebbero qualunque fisico)
Quando osserviamo qualcosa distante 98 Milioni di anni luce, vediamo con un ritardo di 98 milioni di anni, quindi se nascesse “adesso” una civiltà lo potremmo rilevare solo tra 98 milioni di anni, lo scopriremmo oggi solo se fosse avvenuta prima di 98 milioni di anni fa
Quali semplificazioni abbiamo adottato?
1) L'approssimazione è distante 98 milioni di anni luce, quindi ci ha messo 98 milioni di anni ad arrivare sarebbe vera se l'universo fosse statico, ma l'universo si espande, quindi in realtà bisogna aggiustare i conti (ci ha messo meno di 98 milioni di anni).
Esempio per capirci il punto più distante dell'universo osservabile e circa a 46 miliardi di anni luce, ma la vita stimata dell'universo è di poco meno di 14 miliardi di anni e noi lo vediamolo stesso.
2) Abbiamo trattato due punti diversi dello spazio come se avessero un tempo in comune, abbiamo parlato di “adesso” riferendoci contemporaneamente a noi e ad una galassia lontana. Questo principio è stato demolito dalla relatività di Einstein, non esiste la “simultaneità degli eventi” e quindi neanche un “presente condiviso”, a livello intuitivo possiamo parlare di “adesso” in comune per luoghi diversi, ma nella realtà fisica questa cosa non ha alcun senso.
@@gallucc ok,lasciando perdere i presenti condivisi o meno,a intuito avevo capito quindi.
A questo punto direi che è abbastanza inutile cercare civiltà lontane ( o sperare di trovarle) milioni di anni luce ....
Però,ho un altro dubbio,non l'ho espresso prima per non complicare.
La luce sono fotoni. Non materia.
Quindi lo spazio-tempo non è il solito che viviamo noi....
......ma mi bastava comunque la conferma che,a prescindere il telescopio possa o non possa vedere delle luci di città,mettiamo lo possa fare. Quello che vedo adesso è una foto di 98 milioni di anni fa...
Mi basta questo come risposta
L'età dell'universo sara molto più grande del tempo che si può calcolare considerando la distanza delle galassie più lontane che noi possiamo vedere, se oggi possiamo guardare sino ad una certa distanza non è detto che abbiamo guardato ai confini dell'universo che potrebbe essere più esteso, solo il nostro mezzo visivo ha quei limiti. Le galassie più remote dette primordiali possono essere galassie simili alla nostra da dove si vedono altre "galassie primordiali" più lontane che potrebbero raddoppiare tempo e distanza.
@@alessandroparrone9444 si ma gli scienziati hanno considerato questo favore ...oggi l'universo dovrebbe essere largo 93 miliardi di anni luce...le galassie ai bordi non le possiamo vedere...ma stanno così lontano perché l'espansione cosmica ha corso più veloce della luce,
@AntonioLoiacono grazie per l' informazione, io ho sempre letto che l' età dell' universo iniziato con il big bang e' stimato a 12...15 miliardi di anni, ciò mi faceva ridere, poi che la espansione sia più veloce della luce non ne ero a conoscenza. Per questa teoria bisogna presupporre che vi sia stato realmente un big bang e che lo spostamento verso il rosso della luce delle galassie, dovuto alla loro velocità di allontanamento, sia corretto. Ma si può determinare in quale direzione sia il centro dell' universo?
@alessandroparrone9444 c'è stato un momento iniziale chiamato inflazione in cui l'espansione è stata velocissima, poi ha rallentato. Non esiste un centro...ogni singolo punto dell'universo è in espansione...anche dove siamo noi adesso ...
@@AntonioLoiacono non è che tutte queste teorie siano un tentativo di aggiustamento del nostro concetto di universo?
@alessandroparrone9444 funziona così.... si fa una teoria e poi si osserva nel cosmo se quello che vediamo corrisponde a quello che pensiamo dovremmo vedere....e questa cosa sta funzionando da quasi tutti il XX secolo...con i nuovi telescopi stiamo vendendo Ancora più lontano e più in profondità, quindi ora le teorie sono messe alla prova delle osservazioni
È possibile che l’universo sia più antico di quanto noi pensiamo cioè più di 13 miliardi di anni?
per adesso tutti i dati in possesso indicano un età di 13,7 miliardi di anni.
somma sto red shift è come il vangelo ...io da povero opinionista spaesato dico che il red shift è una grossa grossa baggianata......la velocità della luce non è costante, un oggetto tendente al rosso non necessariamente si allontana e probabilmente neanche più lontano di altre, pensiamo ad una nana rossa e una supergigante blu osti ai limiti dell'osservabilità, potrei scambiare facilmente una nana rossa per un ammasso galattico, certo a 10anni luce questo è impossibile, ma a un milione di anni luce? s se una galassia vi fosse una prevalenza di nane rosse rispetto a delle super giganti blu.....la storia delle oservazioni è semplicemente da riscrivere perchè basate sul no sense.....io ho sempre immaginato l'universo come una galassia di galassie, soteanti attorno ad un centro cosmico e continuo a pensarlo così e leosservazionimi quagliano, oltre tutto la diversa velocità della luce e la sua polarizzabilità la vediamo quotidianamente con la rifrazione, i eaggi laser ecc. quindi mettiamo che guardo un oggetto x posto ad una distanza y bsata uncampo gravitazionale z per sistorcere la luce, uno dice e il campo gravitazionale dove sta? il sole la terra il nostro buco nero, le galassie che ci circondano.....quindi è impossibile che la luce di una galassia remota arrivi a noi senza influenze,,,,,,ela prova che la luce è influenzata dalla gravità è il buco nero stesso per cui messo che n è la gravità che serve per catturare la luce se noi dividiamon per m ovvero la gravita di un corpo o un sistema attraversato dalla luce in transito avremo un valore per cui dividere la velocità della luce in transito....che uno direbbe essere una percentuale ridicola, ma ripetiamo loperazione per tutti icampi gravitazionali attraversati.....se parlassimo di un milione di anni luce, si potrebbe dire che la variazione diventa apprezzabile, se poi parliamo di un miliardo di anni luce......diciamo che ci potremmo mettere la costante di hubble....ovvero il vero uso della costante di hubble dividere la velocità della luce per il valore della costante di hubble per mega parsec....ergo non è l'universo che si espande ma la luce che rallenta saluti
@@veronicaelenagrazia puoi scrivere un articolo scientifico e porlo all'attenzione, ma soprattutto alla verifica della comunità scientifica globale .
@@AntonioLoiacono non male come idea