Commento pericoloso: L' ordine servirà anche a buttare fuori a calci in culo professionisti di altre aree che vengono assunti come "educatore professionale". Assitenti sociali che si spacciano per educatori. L' ordine servirebbe a definirci professionisti della salute, finalmente. L' ordine servirebbe anche a evitare che cani e porci diventino educatori e pedagogisti... ignoranti come la merda e senza nemmeno un'idea di giustizia, salute e cambiamento. Bravo, dottore! Come sempre il suo pensiero si dimostra sovversivo e rivoluzionario.
Grazie Pier Paolo per questo intervento veramente esaustivo. Concordo su tutto. Quello che mi auguro è che in tempi brevi si giunga alla definizione di un albo professionale, con quelle caratteristiche che hai indicato; tra queste il riconoscimento e la definizione di un'identità di "classe", che definisca il nostro spazio di azione, senza la paura di sconfinare in altre professioni e che serva anche a tutelare lo spazio di azione pedagogico, che spesso viene eroso da molti altri soggetti professionali. Trovo fondamentale anche il riferimento al Ministero della Salute, perché la salute non è solo la mancanza di malattia, ma "uno stato di benessere fisico, mentale e sociale" (OMS, 1948) e questo altri lo hanno capito da molto tempo e si sono strutturati in ordini forti e coesi, occupando spazi e acquistando visibilità. Infine occorrono la forza e la convinzione che spesso mancano. La partita è ancora tutta da giocare e da vincere , perché l'interesse degli altri è che l'ordine dei pedagogisti non nasca e che resti in questa palude parcellizzata.
Molto interessante. Sicuramente l'albo può essere d'aiuto per la nostra identità..e alla domanda chi siamo, potremmo rispondere facendo riferimento a un riconoscimento ufficiale senza sembrare ogni volta "degli alieni che a parole loro cercano di spiegare cosa ci fanno sul pianeta terra".
Abbiamo bisogno di definirci . Fra noi colleghi esistono pareri e definizioni talmente lontane e discordanti che sembra di essere catapultati in una macedonia : frutta si, ma da alberi diversi . La nascita di un albo è anche il mio sogno nel cassetto . Teniamo le dita incrociate e auguriamoci che sia la volta buona !
Pier Paolo, ti seguo con piacere da tempo e passami il termine mi sono "divertita" ad ascoltare la tua opinione. Condivido pienamente questo pensiero, spero vivamente che l'albo diventi qualcosa di concreto, io ero convinta della sua utilità anche quando in molti mi rispondevano che non servisse a nulla, e mi auguro ancora di più che si prenda coscienza della necessità di remare tutti dalla stessa parte, con questo non intendo non avere confronti e opinioni diverse, ma sono veramente stanca di vedere tanti orticelli mal coltivati. Grazie e alla prossima.
Interessante, tra le altre, la proposta che l'albo sia in continuità con l'università, per migliorare anche i curricula "formativi", che in alcuni casi sono un'insalata mista! E poi la formazione continua obbligatoria, come E.C.M., è un altro vulnus della nostra professione...
Complimenti per i concetti espressi nel video, è quello che penso anch’io da anni. Svolgo la professione di educatrice da 13 anni in comunità terapeutica ed educativa. Lavoro con e per le persone, con e per i bambini, questo è di grande responsabilità e dovrebbe bastare come motivazione per la creazione di un albo specifico. Grazie per il suo impegno dott. Cavagna.
Pier Paolo, ho ascoltato sorridendo qualcuno che finalmente la pensa esattamente come me (...o io come te!), parolacce comprese, quando necessarie. Ma qs l avevo scoperto eseguendo alcune tue lezioni in un certo corso....... Muoviamoci. Ecco cosa dobbiamo fare: non lasciamo tutto in mano a chi arriva prima e si mette il cappello che meglio gli sta. Muoviamoci!
Con i miei tempi vedo questo video 😂 Albo si ok ma non come lo stanno proponendo Albo no da chi lo sta pompando( soprattutto il perché ) narcisismo è eufemismo 😂 Quindi SI se è una vera realtà dei professionisti.
Hai sviscerato davvero molti punti importanti , soprattutto un punto che reputo saliente ovvero l’idea comune che “tutti educano”, quindi finalmente smetteranno i profili social “mamma e pedagogista in formazione presso mio figlio” Scherzi (piu o meno) a parte, condivido in pieno quanto detto, io sono una pedagogista in formazione, spero di svolgere questa bellissima professione e la seguo con piacere per i numerosi spunti che offre.
Ottimo intervento, concordo con tutto ciò che hai detto. In modo particolare, non perché il resto abbia un peso minore, sulla scelta di coloro che gestiranno l'albo e sono d'accordo a coinvolgere l'università. Grazie
Complimenti per la grinta Pier Paolo! A te e a quelli come te l’eredità. Fortunatamente sono a fine carriera e la pensione di vecchiaia mi aspetta. Spero prima che qualcuno venga a dirmi come devo fare il pedagogista….
Eh Igor, al di là della pensione (che non è poi così imminente!), mi sa tanto che tu sei una di quelle mosche bianche che qualcosa da dire sulla pedagogia ce l'ha sicuramente. E male non ti vedrei come presidente nazionale di un ipotetico albo.
Buon pomeriggio PierPaolo, Mi chiamo Raffaele, volevo porle una domanda a nome della mia ragazza Teresa. La mia ragazza ha una laurea triennale e magistrale in psicologia e il titolo di specializzazione per le attività di sostegno nella scuola secondaria è riuscita ad accedere alla laurea magistrale LM-85 in scienze pedagogiche a breve ad ottobre conseguirà il titolo di studio, la mia domanda non solo mia ma anche di tutti che sono solo in possesso del titolo magistrale LM-85, è se lei potrebbe iscriversi nell'albo degli educatori socio pedagogisti? al momento nelle disposizioni transitorie della legge non è presente nessuna risposta in merito in quanto nomina solo la laurea triennale, grazie. Le pongo tale domanda perchè ora per chi si vorrà iscrivere in via transitoria per un limitato periodo di tempo dall'entrata in vigore della legge non sarà previsto l'esame di stato per un periodo limitato per chi vuole iscriversi all'albo degli educatori socio pedagogisti, mentre il problema non si pone per i pedagogisti in quanto la laurea LM-85 è abilitante e quindi potrà iscriversi tranquillamente. Saluti Da Raffaele e Teresa.
Buongiorno Raffaele. Fino all'emanazione dell'eventuale legge definitiva non sono in grado di fornirle alcuna indicazione certa. Posso comunque dirle che, da un punto di vista prettamente legale, a seguito dell'emanazione di una legge per la creazione di un nuovo ordine professionale con relativo albo sono sempre previsti 90 giorni per regolarizzare la propria posizione.
Ebbene signori e signore,dopo anni di essere nessuno pare che l'albo dei pedagogisti e degli educatori sociologia verrà creato. Ma mi chiedo: perché solo per gli educatori socio-pedagogici soltanto? Esiste anche l'educatore l-19 prima infanzia e non è che per noi sia sto gran carnevale di Rio, nonostante sulla carta abbiamo il diritto di essere assunti in asili privati. Questo diritto serve a ben poco poiché non ci sono abbastanza controlli e negli asili privati viene assunto chiunque,anche senza laurea. Inoltre, sarò sicuramente ignorante io, ma non riesco a capire perché noi educatori di prima infanzia non possiamo lavorare nel settore pubblico dell'infanzia e non mi riferisco al ruolo di educatore a scuola ma di essere inseriti come maestre all'infanzia. la fascia d'età è diversa lo so,ma penso che con gli studi in scienze dell'educazione si sia adeguatamente preparati per insegnare anche nella fascia 3-5. Lì le discipline non sono contemplate ma si lavora sui campi d'esperienza ed e' quello che un educatore fa in sostanza nelle scuole dell'infanzia paritarie. Basterebbe insegnare nei corsi di laurea a fare le UDA e le altre attività di programmazione e aggiungere qualche materia sulla pre scrittura, invece che propinare altre materie meno utili, e studiare le indicazioni nazionali,che personalmente mi sono state conoscere durante il mio percorso formativo. Detto ciò spero che l'albo serva almeno a creare dei controlli che vogliono su vari diritti: stipendi, ruoli ecc. È ora di fare valore ad anno di studio che attualmente sono spesso e tristemente butti all'aria
Sarebbe un errore gravissimo. Faremmo la medesima fine degli psicologi, completamente implosi in una epistemologia riduttiva, chiusi alle influenze teoriche in modo quasi ridicolo. L'albo è chiusura, non è riconoscimento.
Buongiorno Sabina. Qui posso portarle la mia esperienza da psicologo e psicoterapeuta, ovviamente soggettiva e come tale parziale e sicuramente non esaustiva. Francamente, anche in questo frangente, non percepisco questa implosività epistemologica (anzi, probabilmente una sorta di sintesi tra le oltre sessanta correnti attualmente presenti nel campo internazionale non sarebbe cosa cattiva). Ma anche tenendo conto di questo meccanismo ad reductio di cui lei parla credo permangano tutte le altre variabili in gioco, di non trascurabile impatto e importanza. A parere suo quale potrebbe essere una alternativa valida?
L'Ordine è legge. Le seguenti non sono critiche a te, che apprezzo, ma lo sono alla ennesima gestione all'italiana di problemi reali come quelli che tu indichi nei video. Non mi sembra che nella legge vi sia alcun riferimento al fatto di essere discipline sanitarie, risultando tra l'altro evidente che non essendo tali non ci sarà obbligo di ECM (creando una enorme diseguaglianza tra i professionisti); se anche l'Ordine decidesse di rendere obbligatoria la formazione ci troveremo di fronte alla qualunque, riempiendo la domanda con corsi sulle pedagogie della fuffa (non essendoci nemmeno l'obbligo di azione evidence-based). Per gli educatori è chiara la sovrapposizione di compiti nelle strutture socio-sanitarie (buona fortuna a tutti con i futuri concorsi in sanità, a cui peraltro potranno partecipare anche quelli con i 60 CFU senza obbligo di ulteriore formazione); per il coordinamento delle strutture socio-educative saranno contenti tutti i sanitari (psicologi e non) che attualmente hanno questo compito. Non parliamo nemmeno dei sanitari le cui funzioni sono completamente sovrapponibili tra psicologia e pedagogia. La legge, formulata così, aggiunge problemi, e ne risolve ben pochi. Sopratutto, cosa che fa ancora più incazzare, non rappresenta un reale guadagno per l'utenza. Sono molto amareggiato.
Commento pericoloso:
L' ordine servirà anche a buttare fuori a calci in culo professionisti di altre aree che vengono assunti come "educatore professionale".
Assitenti sociali che si spacciano per educatori.
L' ordine servirebbe a definirci professionisti della salute, finalmente.
L' ordine servirebbe anche a evitare che cani e porci diventino educatori e pedagogisti... ignoranti come la merda e senza nemmeno un'idea di giustizia, salute e cambiamento.
Bravo, dottore! Come sempre il suo pensiero si dimostra sovversivo e rivoluzionario.
Grazie Pier Paolo per questo intervento veramente esaustivo. Concordo su tutto. Quello che mi auguro è che in tempi brevi si giunga alla definizione di un albo professionale, con quelle caratteristiche che hai indicato; tra queste il riconoscimento e la definizione di un'identità di "classe", che definisca il nostro spazio di azione, senza la paura di sconfinare in altre professioni e che serva anche a tutelare lo spazio di azione pedagogico, che spesso viene eroso da molti altri soggetti professionali. Trovo fondamentale anche il riferimento al Ministero della Salute, perché la salute non è solo la mancanza di malattia, ma "uno stato di benessere fisico, mentale e sociale" (OMS, 1948) e questo altri lo hanno capito da molto tempo e si sono strutturati in ordini forti e coesi, occupando spazi e acquistando visibilità. Infine occorrono la forza e la convinzione che spesso mancano. La partita è ancora tutta da giocare e da vincere , perché l'interesse degli altri è che l'ordine dei pedagogisti non nasca e che resti in questa palude parcellizzata.
Molto interessante. Sicuramente l'albo può essere d'aiuto per la nostra identità..e alla domanda chi siamo, potremmo rispondere facendo riferimento a un riconoscimento ufficiale senza sembrare ogni volta "degli alieni che a parole loro cercano di spiegare cosa ci fanno sul pianeta terra".
Abbiamo bisogno di definirci . Fra noi colleghi esistono pareri e definizioni talmente lontane e discordanti che sembra di essere catapultati in una macedonia : frutta si, ma da alberi diversi . La nascita di un albo è anche il mio sogno nel cassetto . Teniamo le dita incrociate e auguriamoci che sia la volta buona !
Concordo appieno, si tratta di tutela bidirezionale, che interessa noi professionisti e gli utenti!!!
Condivido pienamente Pier Paolo. Ci serve qualcosa di legale e strutturato ora !!!
👏🏻👏🏻👏🏻Ho ascoltato sino alla fine, e concordo in tutto e per tutto con lei Dott. Cavagna 💪🏻
Grazie grazie e grazie!!!! Grazie per la sua onestà, la sua chiarezza e per la condivisione! Concordo pienamente in tutto!
Pier Paolo, ti seguo con piacere da tempo e passami il termine mi sono "divertita" ad ascoltare la tua opinione. Condivido pienamente questo pensiero, spero vivamente che l'albo diventi qualcosa di concreto, io ero convinta della sua utilità anche quando in molti mi rispondevano che non servisse a nulla, e mi auguro ancora di più che si prenda coscienza della necessità di remare tutti dalla stessa parte, con questo non intendo non avere confronti e opinioni diverse, ma sono veramente stanca di vedere tanti orticelli mal coltivati. Grazie e alla prossima.
Interessante, tra le altre, la proposta che l'albo sia in continuità con l'università, per migliorare anche i curricula "formativi", che in alcuni casi sono un'insalata mista! E poi la formazione continua obbligatoria, come E.C.M., è un altro vulnus della nostra professione...
Complimenti per i concetti espressi nel video, è quello che penso anch’io da anni. Svolgo la professione di educatrice da 13 anni in comunità terapeutica ed educativa. Lavoro con e per le persone, con e per i bambini, questo è di grande responsabilità e dovrebbe bastare come motivazione per la creazione di un albo specifico.
Grazie per il suo impegno dott. Cavagna.
Pier Paolo, ho ascoltato sorridendo qualcuno che finalmente la pensa esattamente come me (...o io come te!), parolacce comprese, quando necessarie.
Ma qs l avevo scoperto eseguendo alcune tue lezioni in un certo corso.......
Muoviamoci.
Ecco cosa dobbiamo fare: non lasciamo tutto in mano a chi arriva prima e si mette il cappello che meglio gli sta.
Muoviamoci!
Con i miei tempi vedo questo video 😂
Albo si ok ma non come lo stanno proponendo
Albo no da chi lo sta pompando( soprattutto il perché ) narcisismo è eufemismo 😂
Quindi SI se è una vera realtà dei professionisti.
Hai sviscerato davvero molti punti importanti , soprattutto un punto che reputo saliente ovvero l’idea comune che “tutti educano”, quindi finalmente smetteranno i profili social “mamma e pedagogista in formazione presso mio figlio”
Scherzi (piu o meno) a parte, condivido in pieno quanto detto, io sono una pedagogista in formazione, spero di svolgere questa bellissima professione e la seguo con piacere per i numerosi spunti che offre.
Mi trova d’accordo su tutto! Complimenti!
Ottimo intervento, concordo con tutto ciò che hai detto. In modo particolare, non perché il resto abbia un peso minore, sulla scelta di coloro che gestiranno l'albo e sono d'accordo a coinvolgere l'università. Grazie
Niente da aggiungere, sempre esaustivo!
Niente d’aggiungere
Ottimo intervento. Condivido tutto e spero qualcuno si svegli
Grazie!!
Concordo con te ma non nutro grandi speranze per le persone che andranno a rappresentarci.
Grazie Pier Paolo
Intervento Perfetto !
Grande 👏👏
Complimenti per la grinta Pier Paolo! A te e a quelli come te l’eredità. Fortunatamente sono a fine carriera e la pensione di vecchiaia mi aspetta. Spero prima che qualcuno venga a dirmi come devo fare il pedagogista….
Eh Igor, al di là della pensione (che non è poi così imminente!), mi sa tanto che tu sei una di quelle mosche bianche che qualcosa da dire sulla pedagogia ce l'ha sicuramente. E male non ti vedrei come presidente nazionale di un ipotetico albo.
Buon pomeriggio PierPaolo, Mi chiamo Raffaele, volevo porle una domanda a nome della mia ragazza Teresa. La mia ragazza ha una laurea triennale e magistrale in psicologia e il titolo di specializzazione per le attività di sostegno nella scuola secondaria è riuscita ad accedere alla laurea magistrale LM-85 in scienze pedagogiche a breve ad ottobre conseguirà il titolo di studio, la mia domanda non solo mia ma anche di tutti che sono solo in possesso del titolo magistrale LM-85, è se lei potrebbe iscriversi nell'albo degli educatori socio pedagogisti? al momento nelle disposizioni transitorie della legge non è presente nessuna risposta in merito in quanto nomina solo la laurea triennale, grazie.
Le pongo tale domanda perchè ora per chi si vorrà iscrivere in via transitoria per un limitato periodo di tempo dall'entrata in vigore della legge non sarà previsto l'esame di stato per un periodo limitato per chi vuole iscriversi all'albo degli educatori socio pedagogisti, mentre il problema non si pone per i pedagogisti in quanto la laurea LM-85 è abilitante e quindi potrà iscriversi tranquillamente.
Saluti
Da Raffaele e Teresa.
Ho mandato un email, ho riproposto il contenuto nel commento in attesa di un urgente riscontro, grazie.
Buongiorno Raffaele. Fino all'emanazione dell'eventuale legge definitiva non sono in grado di fornirle alcuna indicazione certa. Posso comunque dirle che, da un punto di vista prettamente legale, a seguito dell'emanazione di una legge per la creazione di un nuovo ordine professionale con relativo albo sono sempre previsti 90 giorni per regolarizzare la propria posizione.
Cacchio, quella dell'OMS, non se la ricorda quasi nessuno...
Ebbene signori e signore,dopo anni di essere nessuno pare che l'albo dei pedagogisti e degli educatori sociologia verrà creato.
Ma mi chiedo: perché solo per gli educatori socio-pedagogici soltanto? Esiste anche l'educatore l-19 prima infanzia e non è che per noi sia sto gran carnevale di Rio, nonostante sulla carta abbiamo il diritto di essere assunti in asili privati. Questo diritto serve a ben poco poiché non ci sono abbastanza controlli e negli asili privati viene assunto chiunque,anche senza laurea. Inoltre, sarò sicuramente ignorante io, ma non riesco a capire perché noi educatori di prima infanzia non possiamo lavorare nel settore pubblico dell'infanzia e non mi riferisco al ruolo di educatore a scuola ma di essere inseriti come maestre all'infanzia. la fascia d'età è diversa lo so,ma penso che con gli studi in scienze dell'educazione si sia adeguatamente preparati per insegnare anche nella fascia 3-5.
Lì le discipline non sono contemplate ma si lavora sui campi d'esperienza ed e' quello che un educatore fa in sostanza nelle scuole dell'infanzia paritarie.
Basterebbe insegnare nei corsi di laurea a fare le UDA e le altre attività di programmazione e aggiungere qualche materia sulla pre scrittura, invece che propinare altre materie meno utili, e studiare le indicazioni nazionali,che personalmente mi sono state conoscere durante il mio percorso formativo. Detto ciò spero che l'albo serva almeno a creare dei controlli che vogliono su vari diritti: stipendi, ruoli ecc. È ora di fare valore ad anno di studio che attualmente sono spesso e tristemente butti all'aria
La proposta di albo interessa anche gli educatori professionali ad indirizzo infanzia
@@pierpaolocavagna ah dal video non lo avevo capito
Sarebbe un errore gravissimo. Faremmo la medesima fine degli psicologi, completamente implosi in una epistemologia riduttiva, chiusi alle influenze teoriche in modo quasi ridicolo. L'albo è chiusura, non è riconoscimento.
Buongiorno Sabina. Qui posso portarle la mia esperienza da psicologo e psicoterapeuta, ovviamente soggettiva e come tale parziale e sicuramente non esaustiva. Francamente, anche in questo frangente, non percepisco questa implosività epistemologica (anzi, probabilmente una sorta di sintesi tra le oltre sessanta correnti attualmente presenti nel campo internazionale non sarebbe cosa cattiva). Ma anche tenendo conto di questo meccanismo ad reductio di cui lei parla credo permangano tutte le altre variabili in gioco, di non trascurabile impatto e importanza.
A parere suo quale potrebbe essere una alternativa valida?
L'Ordine è legge. Le seguenti non sono critiche a te, che apprezzo, ma lo sono alla ennesima gestione all'italiana di problemi reali come quelli che tu indichi nei video.
Non mi sembra che nella legge vi sia alcun riferimento al fatto di essere discipline sanitarie, risultando tra l'altro evidente che non essendo tali non ci sarà obbligo di ECM (creando una enorme diseguaglianza tra i professionisti); se anche l'Ordine decidesse di rendere obbligatoria la formazione ci troveremo di fronte alla qualunque, riempiendo la domanda con corsi sulle pedagogie della fuffa (non essendoci nemmeno l'obbligo di azione evidence-based). Per gli educatori è chiara la sovrapposizione di compiti nelle strutture socio-sanitarie (buona fortuna a tutti con i futuri concorsi in sanità, a cui peraltro potranno partecipare anche quelli con i 60 CFU senza obbligo di ulteriore formazione); per il coordinamento delle strutture socio-educative saranno contenti tutti i sanitari (psicologi e non) che attualmente hanno questo compito. Non parliamo nemmeno dei sanitari le cui funzioni sono completamente sovrapponibili tra psicologia e pedagogia.
La legge, formulata così, aggiunge problemi, e ne risolve ben pochi. Sopratutto, cosa che fa ancora più incazzare, non rappresenta un reale guadagno per l'utenza.
Sono molto amareggiato.