Io ho smesso di guardare 'wuella roba da anni' se la Massa facesse uguale, sparirebbero in un batter d'occhio.Vorrei urlare per Riavere trasmissioni Serie, purtroppo mi rendo conto che il popolo si divide Altrimenti non esisterebbero I Partiti Divisori per eccellenza.Personalmente.non mollo
Certo che devono essere preparati...sono solo loro che possono dare la svolta ad un indagine...questo e un lavoro di squadra...dove ognuno ha un compito preciso...
@@claudiosirocchi6748 mi dispiace contraddirla ma l Italia e piena di ciarlatani piu che di professionisti e proprio per quelloche professionisti come questo Balzano all occhio sono l eccezione non la regola
@@monicafabiani8371 Se la persona in questione ha in tasca una tessera con distintivo della Polizia Di Stato,stia pure tranquilla che ha di fronte una persona con tutti i santi crismi,visto che la selezione per farne parte e abbastanza rigorosa....
In effetti, quando ci si raffronta con i tecnici di altri paesi, quasi tutti purtroppo, ci si rende conto cosa significa essere professionisti preparati
C'è un altro errore del video. Al tempo 12:57 Viganò dice che "non aveva niente di certo da fare". ERRORE! Nel video hanno omesso di dire che Simonetta aveva appuntamento con la sua estetista per le ore 12, in via Albricci, per i soliti trattamenti estetici prima del mare (cerette, manicure, ecc.). Quindi non aveva molto tempo, perché se non fosse stata aggredita e uccisa in quel bagno della Cattolica, verso le 11,30, sarebbe uscita dall'università verso quell'ora e calcolando un quarto d'ora per andare dal tappezziere e lasciargli la campionatura di stoffe, e poi un altro quarto d'ora per andare a piedi dall'estetista, sarebbe arrivata là verso mezzogiorno. Insomma, è una PESSIMA ricostruzione avere omesso di dire che Simonetta doveva andare dall'estetista alle ore 12, perché questo dimostra che lei quel giorno era molto indaffarata e si stava muovendo di fretta, da un negozio all'altro. E ciò esclude che avesse appuntamento con qualcuno in Cattolica. Lei alla Cattolica ci entrò solo per andare un attimo al bagno, nulla di strano.
Albert Ma lei è un genio .. Dov'è il suo canale TH-cam, dove spieghi il caso .. chissà quanti like prenderebbe con tutti questi dettagli sul caso. Ha oltretutto mai pensato di investigare nuovamente sul mostro di Firenze? Con la sua acutezza intellettuale son sicuro che quel mostro sporcaccione verrebbe finalmente smascherato. Ci faccia il piacere di mostrarci come sarebbe in grado di mettere su queste storie.. caro signor alber Sherlock Holmes 😅😅😅 Aspettiamo numerosi pronti ad iscriverci
@@salvitiello2738 Io aspetto solo che parecchi ignoranti - che parlano solo per fare prendere aria alla bocca - si decidano a togliersi dalle pelotas e ad impiegare meglio il loro inutile tempo...
Ma viene detto che aveva appuntamento alle 12 dall'estetista... non aveva nulla di certo da fare è riferito al fatto che è entrata in cattolica, nessuno sapeva che sarebbe andata lì. Può essere che avesse semplicemente bisogno del bagno o che si dovesse vedere con qualcuno x un saluto veloce. Alla fino dall'ora dell'omicidio all'appuntamento ci passa mezz'ora, non credo l'estetista fosse troppo distante dall'università
Ho sempre pensato che Simonetta sia entrata lì per il bagno , molte persone vogliono utilizzare un bagno conosciuto , che in quel luogo abbia visto qualcosa che non doveva … un religioso in atteggiamento equivoco? E per questo sia stata uccisa ! 40 coltellate dimostrano odio , non tanto verso lei ma quanto verso qualcosa che ha visto e che non si doveva vedere !
Belli??? Non mi sembra l'aggettivo adatto! Parlano di morte. Dici belli solo perché stai a guardare: pensa se una storia riguardasse tua madre. Un po' di rispetto! Che siamo, completamente senza pietà??!
@@helgazubiz1750 mamma mia oh che palle….belli per dire fatti bene e che cazzo…poi te nn sai nulla d me e delle catastrofi che ho subito quindi nn esprimerti al riguardo fermati al aggettivo belli e fine…. In sei mesi sei la prima che si ferma a sta cazzata comunque
@@legiopretorian si che par d cazzi oh mamma mia…..uno dice na cosa e subito a rompere le palle ohhhh….belli e uno subito pensa che sono una sadica fuori di testa con i cadaveri sotto il letto ohhh
Attenzione! La misurazione mostrata dal dr. Silio Bozzi (dopo il tempo 37:25 del video) è imprecisa. Infatti la maniglia di una porta di un paio di metri non è a 115 cm. dal suolo, ma a meno di 105 cm. Quindi l'impronta insanguinata della mano dell'assassino fu impressa ad una distanza NON di 147 cm., ma attorno a 135 cm. dal suolo. Pertanto qualunque persona di statura "media" - e non necessariamente un individuo di statura alta, sopra 180 cm. - avrebbe potuto lasciarla.
ma quella non era una porta regolare, era fatta artigianalmente, dicono, inoltre anche la dimensione della mano fa pensare a qualcuno di grossa statura
Resto dell'idea che qualcuno ha voluto nascondere la verità. Sembra una fortezza dicono, be' in una fortezza è facile nascondersi se si sa' come. Sono convinto che è qualcuno interno non qualcuno che l'ha seguita. Troppo sangue, statisticamente davvero difficile che nessuno lo vedesse, presuppone che avesse un cambio proprio lì nel bagno delle donne, insomma sembra strano. Inoltre ci sono i custodi. Per me è qualcuno interno alla Cattolica.
Secondo me.. Nel bagno c'erano 2 uomini o un uomo con una giovane donna. Uno era un prete oppure uno dei custodi, l'altro chissà un adolescente. Il bagno dei maschi era più pericoloso perché c'erano in giro gli operai. Per me è qualcuno di chiesa diciamo che con una tonaca non dava nell'occhio. O un custode che 'era del posto'. Quando c'è di mezzo la chiesa non si trova mai il colpevole, mai testimonianze serie.. Poi sicuramente mi sbaglio e sarò malpensante e cattiva. Un vero giallo. Fa pensare che trovarsi nel posto sbagliato potrebbe essere che è l'ultimo giorno che si passa su questa terra😢😢😢
In uno dei suoi romanzi, Andrea Camilleri, descrive esattamente ciò che è accaduto in questa università Ma in quel caso il solerte commissario Salvo Montalbano viene a capo dell'intrigata vicenda. Purtroppo non ricordo il titolo del racconto ma è davvero simile a tutto quanto accaduto in questa triste storia
@@63Mash1fa parte della raccolta "Gli arancini di Montalbano" e si intitola "Salvo amato...Livia mia" poichè è in forma epistolare, Livia che scrive (anni fa...) dalla sua Genova è amica della vittima (il delitto avviene appunto a Genova non all'Università ma in una scuola linguistica), naturalmente è sconvolta e prega Salvo di dare qualche suggerimento in aiuto agli inquirenti locali. Lui per impegni non può muoversi da Vigata e segue il caso a distanza, basandosi sulla descrizione degli ambienti, fino alla soluzione.
@@marcoburgio7622per me è stato lui. Apre la porta del bagno delle donne senza bussare. Si sporca le mani di sangue. Sulla tonaca Scura il sangue non si noterebbe. Su dai.
Dopo aver visto il filmato sono dell opinione che l assassino o fosse un prete o abbia trovato il modo di procurarsi subito dopo una tonaca. Unico indumento che se ci pensate può permettere all assassino sia di nascondere tutto il sangue di cui si era riempito nell aggressione sia di non destare alcun sospetto.
I custodi all’ingresso della Cattolica di cui si parla non si chiamano custodi, sono i bidelli e sono praticamente un potentato. Trovo assurdo che in Cattolica non vi sia neppure una targa dedicata a Simonetta. Ho studiato lì e di questa vicenda sono venuta a conoscenza solo molti anni dopo la laurea tramite TH-cam. Povera ragazza e poveri familiari.
Non so ma all'epoca esistevano i bagni appena entrati a sinistra giù per gli scalini ? Perché non mi spiego, se ci fossero stati, come mai lei sia salita sulla scala G ? Doveva andare in segreteria prima ? Chi doveva vedere ? A luglio la Cattolica è vuota perché le lauree già ci sono state ... secondo me lei doveva vedere qualcuno. Se avesse avuto bisogno del bagno, in via Carducci e Corso Magenta è pieno di bar ... Non potrebbe essere che l'assassino la abbia trascinata nel bagno per ucciderla? Magari la teneva d'occhio e la seguiva... e lei non se ne era accorta. Come mai era stata denunciata la sua scomparsa due giorni prima, da cosa e da chi stava fuggendo ? Spesso dietro una ragazza all'apparenza perfetta si può nascondere qualche avvoltoio che sente odore della preda facile... tra gli operai non direi, per dare 44 coltellate deve essere stato uno che la conosceva e che aveva premeditato di farla fuori. Non è uno stupro, non è una rapina, è stato un amante respinto? Io ho i sospetti che vi fosse qualcuno nell'ambiente dei preti. Consideriamo che aveva uno zio Monsignore. Qualche vendetta per colpire lo zio? Se fosse stato il seminarista? Come mai la ha trovata ed è scappato via ? Misteri su misteri. Molestatori seriali che girano, maniaci... ma lei non era una studentessa, se era uno di quelli si trovava li per caso? Non Ho parole. Un caso che sembra nebuloso ma teniamo conto che per non infangare il buon nome della facoltà qualcuno sa e ha taciuto. L'accusa al sacerdote fa pensare
non conosco la cattolica di milano, ma frequentavo l'università degli studi di firenze (facoltà di lettere, quindi in pieno centro) fra fine anni 90 e primi 2000, e mi sento di dare una risposta pratica sia sul perché "non il bagno di un bar" che sul perché "proprio quel bagno se ce n'erano di più comodi vicino all'entrata". non vai nel bagno del bar semplicemente perché in centro spesso per usarlo chiedono la consumazione, e potresti non avere tempo, voglia, soldi, per trovarti comunque quasi sempre a dover usare dei servizi scomodissimi, minuscoli e in una condizione igienica improponibile. quelli in facoltà non sono più puliti, ma sono più ampi, sono gratis e c'è meno da aspettare. la scelta è piuttostp ovvia. e non usi il primo bagno che trovi entrando in ateneo un po' per lo stesso motivo: se frequenti o hai frequentato, bene o male sai quali sono i bagni che conviene usare e quali è meglio evitare perché sono peggio delle latrine della stazione. in genere quelli vicino all'ingresso, almeno da noi, erano quelli messi peggio, perché venivano usati un po' da tutti, compresi gente di passaggio, fattorini, turisti, perfino diversi senzatetto della zona, che ci si nascondono dai custodi la sera a chiusura per dormirci... e credimi, parlo per esperienza quando ti dico che NON vuoi iniziare la mattina aprendo lo stallo e trovando il barbone coi postumi del tavernello che ti urla contro in una lingua tutta sua... e poi quando nello stabile ci sono più dipartimenti l'abitudine semplicemente ti porta ad usare i bagni di quello che hai frequentato tu, se sono dignitosi. il resto delle considerazioni sulla dinamica lo lascio ai criminologi
E se l'assassino si fosse nascosto finché tutti non fossero andati via? Poteva essere qualcuno che lavorava lì, non un operaio però, qualcuno che sapeva delle uscite nascoste, come il passaggio per l'oratorio o il giardino delle vergini
Però Simonetta non doveva essere all'università quel giorno, anche perché non c'erano né esami né lezioni. Ci è andata per caso..molto probabilmente solo per una questione fisiologia, siccome era vicina rispetto a dove si trovava ha pensato di andare a fare la pipì nei bagni della Cattolica. Tu intendi, uno psicopatico/maniaco che magari aspettasse solo che entrasse una donna casuale?
URCA...vhé....mi tremano le gambe..! Povera ragazza...altro che commenti ironici...é un dolore tremendo per i familiari e una triste storia per tutti...
Penso sia difficile tornare in un universita' che non frequenti da tempo ed e' in un periodo di scarsa attività per soddisfare un bisogno.Sarebbe bastato entrare in un bar per trovare un bagno.Forse davvero aveva un appuntamento con qualcuno poi questa persona o qualche altro malintenzionato l'ha uccisa.
Le ipotesi sono 3 a parere mio: un operaio oppure un addetto alle pulizie perché entrambi avrebbero potuto avere un cambio a disposizione. La 3° ipotesi è che Simonetta entrando nel bagno abbia sorpreso qualcuno intento a fare qualcosa che non avrebbe dovuto, qualche uomo di chiesa, che nel momento in cui entrava Simonetta non indossava vestiti... Ed è stato sorpreso a fare cosacce. Così ha compiuto l'omicidio, si è lavato e rivestito. Si trovava nel bagno delle donne proprio per non essere sorpreso dagli operai. Oppure ancora, la persona che era con lui, non si è sporcata ed è corsa a prendere un cambio, ma questa ipotesi è meno probabile secondo me, perché si sarebbe dovuto trattare di qualcuno che abitava lì vicino oppure che aveva un cambio completo in macchina.
Si va bene ma non giustifica le 44 coltellate. In questo caso sarebbero in 2 ed uno dei due aveva già un coltello , perché? Se fossero stati in due sarebbe bastato uno che la bloccasse e uno che le tagliasse la gola. Punto. Se è uno solo per dare 44 coltellate devi proprio essere fuori di te, devi avere una n forte astio o risentimento verso una persona. 44 sono troppe .
in questo delitto tutto fa pensare a uno studente. La cosa più significativa sono i vestiti. Come ha fatto a cambiarsi? Cambiarsi vuol dire togliersi i vestiti vecchi e mettersene di nuovi. Visto che i vecchi non sono stati trovati, si presuppone che dovesse avere uno zaino in cui metterli. Questo è l'elemento fondamentale che fa pensare che fosse uno studente, o almeno qualcuno che poteva passare per studente. Poi c'è il fatto che sia riuscito a fuggire dalla cattolica senza essere notato da nessuno. Se non fosse stato pratico sarebbe stato estremamente difficile. Sia che abbia trovato un posto in cui nascondersi, per uscire poi più tardi, sia che sia scappato nel più breve tempo possibile, per riuscirci doveva o conoscere bene il luogo o avere molta fortuna. Certo il particolare dei vestiti è molto strano. Chi è che si porta dietro dei vestiti per andare all'università? o in giro per la città? è anche una casualità sospetta, cioè l'assassino aveva proprio bisogno di vestiti per scappare, e ce li aveva lì... Forse è vera la teoria del serial killer che è stata ipotizzata per spiegare questo delitto. è improbabile che qualcuno volesse uccidere proprio Simonetta e l'abbia seguita per quello con uno zaino coi vestiti e il coltello. Lei aveva 26 anni, non si doveva essere laureata da molto, quindi potrebbe essere che conoscesse ancora qualcuno all'università. Magari aveva proprio un appuntamento con quel qualcuno, oppure lui l'ha vista aggirarsi per l'università. Ma sono teorie deboli (eventuali vecchie frequentazioni all'università sicuramente saranno state indagate dalla polizia). è molto più probabile un assassino non correlato a lei, che l'ha uccisa più o meno per caso, o che forse era uscito per uccidere qualcuno, magari appostandosi apposta in quel bagno isolato, con già il cambio nello zaino, e proprio quando gli operai facevano quei lavori rumorosi.
Ho frequentato la Cattolica qualche anno dopo questo orribile delitto del quale ero a conoscenza ed ogni volta che dovevo recarmi in bagno ( devo precisare che spesso non trovavo altre persone ) ero veramente preoccupata.
@@veronica.99 il bagno dove avvenne il delitto è stato eliminato, so che non esiste più, all' epoca in cui io frequentavo la Cattolica( molto anni fa purtroppo) non ricordo se esistesse ancora. Però , come ho detto, soprattutto durante le lezioni pomeridiane, i bagni erano pochissimo frequentati. Non riuscivo a non pensare a quel fatto atroce!!!!! I bagni alla Cattolica erano numerosi, come si può immaginare
Ci sono elementi per escludere che il colpevole sia una donna? Parto dalla circostanza che Simonetta aveva la vescica vuota, per cui verosimilmente ha avuto tempo e modo di usare il wc. Questo esclude a mio avviso che entrando in bagno, abbia sorpreso qualcuno che stava facendo qualcosa di palesemente losco o inopportuno perché in quel caso sarebbe scappata subito. Potrebbero esserci state persone chiuse dentro uno degli altri bagni quando lei è entrata e ipoteticamente nessuno si è accorto della presenza degli altri finché per una sfortunata coincidenza sono usciti contemporaneamente trovandosi faccia a faccia oppure questi presunti terzi sono entrati subito dopo di lei senza accorgersi che lei era nel bagno e si son messi a fare subito chissà cosa senza nemmeno controllare di essere soli (circostanze entrambe altamente improbabili di per sé).Ma anche in questi casi, perché queste persone avevano un coltellaccio di 15cm con sé ? E dove lo tenevano? In tasca non ci sta ed era estate, quindi niente cappotti. Se fossero professionisti del crimine o anche tossicodipendenti e spacciatori con gli zainetti, non credo che avrebbero scelto il bagno delle donne all'università in un momento abbastanza trafficato e se anche fosse, allora, dovevano aspettarsi che entrasse qualcuno e non mi pare verosimile che possano aver perso la testa così per esser stati scoperti
Anche l'ipotesi dell'operaio che la segue e, per un motivo o per l'altro, perde la testa non mi convince per il discorso del coltello (perché l'aveva e dove lo nascondeva?) e anche perché stava lavorando con colleghi. Come poteva pensare di sparire così e per fare cosa poi in un bagno universitario con una che vede passare per caso? Non mi pare tanto credibile nemmeno che Simonetta non si sia accorta di essere seguita (da un maniaco casuale che l'aveva puntata per strada) soprattutto una volta entrata dentro l'università perché non era abbastanza affollata da non rendersi conto di avere qualcuno dietro. Non conoscendo il luogo, non posso escludere che l'ipotetico pazzo si sia fermato ed abbia guardato da lontano dove stava andando e l'abbia raggiunta qualche minuto dopo. Questo spiegherebbe anche perché lei sia riuscita ad usare il bagno nel frattempo. Questa è una possibilità e se uno gira per strada con un coltello e queste intenzioni, poteva avere anche di che cambiarsi.
Tuttavia anche l'ipotesi del maniaco è molto anomala, in pieno centro ed in pieno caos. A me parrebbe invece più probabile uno scenario di questo tipo. Simonetta doveva incontrare un'amica o comunque una donna che non temeva. Sono andate insieme al bagno e lì, quando Simonetta è uscita dalla toilette, l'altra si è fatta trovare con in mano il coltello che teneva nella borsa perché aveva già in programma di spaventarla per qualcosa ( magari una simpatia vero o creduta per lo stesso ragazzo o altro), ne è uscita una discussione che è degenerata fino a sfociare nell'omicidio. Questo spiegherebbe anche la durata della colluttazione che fa pensare ad un certo equilibrio di forze fra Simonetta e il suo assassino. Essendo un sabato mattina, non sarebbe così strano che o Simonetta o l'altra avessero fatto acquisti e fosse quindi disponibile un vestitino per cambiarsi. Quindi questa si è tolta i vestiti sporchi di sangue asciugandosi e lavandosi alla meglio (anche i possibili sandali) , ha indossato il vestito nuovo, messo coltello e vestiti sporchi in borsa ed è scappata. Purtroppo è passato troppo tempo e temo anch'io che non ne sapremo mai niente, ma a me pare che quest'ultimo scenario sia forse il più verosimile
@@littlemoon8790 in una risposta precedente viene detto che sì lei aveva fatto acquisti ma aveva altri impegni poco dopo, quindi aveva un po' di fretta ed è da escludere un appuntamento presso l'Università
@@paoladatodi8626 , si può considerare che avesse già l'appuntamento per questioni veloci e non ritenesse necessario o oramai non potesse più annullarlo. Naturalmente sono mere ipotesi che mi sono venute in mente e che mi portano a pensare ad una donna conosciuta quale possibile colpevole più che ad un uomo/maniaco occasionale
mah, chissà, anche questo... potrebbero anche essersi viste come stabilito per strada (non fatte spese insieme, nei negozi l'hanno vista da sola) e proseguito fino all'Università, entrando e continuando la discussione. Tuttavia, il movente? non sono propensa a credere che fosse di natura sentimentale, semmai volerla coinvolgere, conoscendo la sua generosità ma anche le sue aderenze familiari e da donna benchè giovane "in carriera", in qualcosa che la sua coscienza non trova lecito: dal lato professionale, ideologico...Tutto ciò comunque seguendo la tua ipotesi, ma io personalmente trovo più plausibile l'idea del "qualcosa visto e disturbato per caso". Nessuno sceglierebbe i bagni per drogarsi o fare sesso? perchè no?all'Università di Roma gli uscieri - grandi e grossi - andavano in più di uno a controllare con la prospettiva di quel che potevano trovare...
Come fa una persona alta uni e novanta pieno di sangue a sparire in centro a Milano?? E se si considera che deve essersi per forza cambiato i vestiti.. ma chi va in giro con un cambio?? Deve essere per forza premeditato
Non capisco come si possa parlare di delitto d'impeto il delitto non è avvenuto in cucina e nessuno va in giro casualmente con un coltello di quelle dimensioni
cioè fin da quando è uscita di casa senza poter sapere dove sarebbe andata? un rischio però, di essere notato - dato che se così è evidentemente si conoscevano - fra l'altro lei ha fatto varie soste per acquisti.
@@paoladatodi8626 secondo me seguire qualcuno non è che venga proprio notato da tutti... soprattutto in una grande città.. sicuramente non è un pasticcione dato che non è mai stato identificato... che si conoscessero e fossero relazionati è più che ovvio
Lei non tiene conto dell'elevato numero di omicidi simili commessi d'impulso e da aggressori sconosciuti alla vittima. Il fatto che ci sia stato accanimento non significa necessariamente che l'omicida e la vittima si conoscessero. Esistono soggetti che un giorno escono di casa con un coltello e decidono di uccidere una donna, così come esistono soggetti che un giorno escono di casa con un fucile e decidono di aprire il fuoco a caso sulla popolazione. Questi individui disturbati vedono gli atti di violenza come un modo per ottenere un "risarcimento", una vendetta contro la società o una categoria in particolare (es. le donne), una soluzione ai propri problemi e una sensazione di potere. Cercare sempre di trovare motivazioni razionali per i delitti più atroci è altamente limitante. La maggior parte delle volte gli assassini non agiscono in modo razionale. Personalmente sono convinto che la vittima e l'assassino, in questo caso, non si conoscessero. Simonetta era quella che potremmo definire una "vittima a basso rischio" (per se stessa, dunque "ad alto rischio" per l'aggressore), una che difficilmente avrebbe frequentato una persona capace poi di farle questo. L'assassino aveva già maturato fantasie di violenza e di vendetta contro le donne (solo ed esclusivamente in questo senso si può parlare di un delitto "premeditato") e ha semplicemente colto l'opportunità che gli si è presentata per agire tali fantasie. Avrei approfondito di più la pista del "tipo strano" con evidenti turbe psichiche che brandiva un coltello, infastidiva le ragazze e si trovava nei dintorni dell'università il giorno dell'omicidio, perché in linea di massima corrisponde al profilo di chi mi aspetto possa commettere un simile omicidio.
@@ThomasBisaschi e comunque un raptus più o meno improvviso, occasionale può certo giungere a qualcosa di così "esagerato" anche contro una persona non conosciuta, anzi direi soprattutto contro una persona non conosciuta o di conoscenza superficiale, proprio perchè meno razionale (se per qualsiasi omicidio possiamo usare questo termine) di un delitto con motivi precisi in cui lo scopo è uccidere, non massacrare. Può ad ogni modo essere causato da un diverbio anche per cose apparentemente lievi, che appunto non richiede una consuetudine stretta, un'intimità: un rimprovero, anche appena accennato, un'osservazione, da parte della vittima... Probabilmente non è questo il caso, ma quante persone giovani o meno negli anni successivi a Milano e non solo a Milano furono aggredite e anche uccise per aver detto o fatto qualcosa che a torto o a ragione sembrava denotare un loro orientamento politico, per esempio leggere, rifiutare o commentare un volantino?
@@paoladatodi8626 Raptus è un termine improprio e abusato ma ha ragione, è possibile che la furia dell'omicida sia stata scatenata da una bazzecola. Se però l'omicida soffriva/soffre di un grave disturbo mentale che comprende sintomi psicotici, allora è (anche) possibile che la vittima non abbia fatto assolutamente nulla per "provocare" il responsabile, che ha agito per motivi che non hanno un riscontro oggettivo in quanto risiedono nel suo schema di pensiero delirante.
@cynzia_d No, non necessariamente, esiste una persona che si è presa oltre 50 coltellate dal suo aggressore, lo salvarono per miracolo e ancora lo racconta, per fortuna. L'aggressore non lo conosceva affatto, ne l'aggressore a lui. Il killer in preda al raptus uccide con una ferocia da orso!
Le investigazioni sugli omicidi di questo genere ne hanno da studiare e imparare !! Sono abbastanza mediocri nelle ipotesi e nelle interrogazioni dei sospettati...
Domanda: omicidio occasionale o premeditato (per chissà chi)? Occasionale? Mah! Non si danno 47 pugnalate occasionalmente! Premeditato? Secondo me, si. Probabilmente omicidio a sfondo sessuale, una resa dei conti, una vendetta... Ma come fece l'assassino/a a confondersi in modo tanto stupido? Era un sicario?
Una persona che ha studiato il caso anni fa ha detto che se fosse stato un prete, con una "tonaca scura, nera" si sere be potuto dileguare tra le persone in Cattolica senza farsi notare...bastava lavarsi mani e viso se ci fossero stati stati schizzi...
Alcuno anni fa avevano ipotizzato che se il killer avesse indossato una tonaca tipo un prete, il sangue non si sarebbe visto e si sarebbe potuto dileguare velocemente...
Il ragazzo alto 1 metro e ottanta che scende le scale fischiettando e con le braccia penzolanti corrisponde, quantomeno come stazza, all'identikit fatto dal bravo Silvio Bozzi
Comunque il riferimento che Lucarelli fa alla fine sulla similitudine con l omicidio di Lidia macchi col fatto che anche in quel caso c erano dei lavori di ristrutturazione é del tutto sbagliato. Nel caso di Lidia non c è alcun riferimento a lavori di ristrutturazione.
Mi sembra di aver capito che Simonetta va alla Cattolica a portare o riitare degl'appunti o qualcosa di simile per un'amica, un mese dopo la ritrovano li morta ... secondo me lei in quell'occasione incontra qualcuno , e quel giorno ha li un appuntamento , nn va a fare pipì li a caso , li ha un'appuntamento e approfitta del bagno , e il suo appuntamento la uccide . Chissà invidia , rancori , forse una donna
Io con questo Silio Bozzi a volte non sono affatto d'accordo. Soprattutto quando afferma che SE una goccia di sangue caduta a terra è "tonda" significa che la vittima non si muoveva. Lavoro nel cinema e faccio Effetti Speciali Horror da 14 anni (spesso anche con Dario Argento) e per quanto possa essere sangue finto il discorso non cambia: la goccia può rimanere "tonda" sul pavimento anche se la vittima non è ferma, dipende da due fattori miscelati tra loro: 1) da quale altezza cade la goccia. Se non proviene dal naso ma da dalla mano o meglio ancora dal piede... avremmo una goccia tonda sul pavimento e non a forma di "punto esclamativo" (potrebbe provenire anche dal naso se la vittima viene presa da due persone, uno che la tiene dalle braccia e uno dalle caviglie, la vittima già morta reclina il capo all'indietro e il naso sta a circa 20 centimetri dal terreno e la goccia se è piccola è tonda.). 2) quanto è grande la goccia di sangue. Più è piccola (ed è una sola) e più fa una macchia tonda sul pavimento, anche se la vittima non è statica. Spero che invecchiando Bozzi abbia rielaborato meglio questo aspetto. Poi lasciamo perdere quando in un'altra puntata si parlava della colla che ha bloccato le ante dell'armadio dove era nascosto il corpo della vittima, Lucarelli in un primo momento parlava di Bostik (colla neoprenica/poliuretanica aggiungo) poi Bozzi invece parla di silicone ... ma se il silicone si attacca solamente sul vetro e su se stesso! Come fa a bloccare efficacemente un anta di legno?!! Soprattutto quello a reticolazione acetica che è per i lavandini! Va beh... vuole fare il figo e lasciamoglielo fare, ma io costa roba ci lavoro!
37:40 "la maniglia si trova ad un'altezza considerevole": 115 cm. Per curiosita' ho misurato l'altezza della maniglia della normalissima porta della mia camera da letto: 112 com. Quasi uguale. Non ci vedo nulla di anomalo nelle dimensioni di questa porta. Ma siamo sicuri che sto poliziotto si un vero esperto?
Beh le consiglio di misurare bene le mie maniglie sono 102 cm e sono alta 1 metro e settanta,le garantisco che una maniglia a 1 metro e 12 centimetri è molto alta
ipotizziamo....la simonetta entra in bagno,fa la pipi,ma solo poco dopo,si rende conto che in quel bagno non e sola,,vede qualcosa che non doveva vedere,,,,e testimone di qualcosa di grave,,,,,,a quel punto viene aggredita per cosi spegnere un sapere che non doveva essere...chi l,ha uccisa,e un qualcuno dell,ateneo..per questo non esce dall,universita,,,ma bensi ha un suo luogo,indiscutibile dove cambiarsi dal sangue provocato,,,,ipotizziAMO
Tutte le ipotesi riguardano un omicidio occasionale ma se è così i vestiti? Viaggiava con coltello e valigia. Strano. In più l’acqua che scende dal rubinetto direi che sia scappato velocemente e il rubinetto sia stato lasciato aperto da quando ha aggredito la vittima. Se fosse un assassino seriale avremmo altri casi non solo a Milano ma in altre città come Varese e se sono stati comparati i due casi qualcosa dovrebbe essere emerso. Attualmente se ho letto bene in una rivista si può fare la comparazione dei casi in tutta Italia oltre a quello di Varese. Non possono essere stati due perché la vittima non si sarebbe riuscita a difendere in quel modo. Partendo da un ipotesi che l’assassino o è occasionale oppure conosce la vittima. Mi chiedo Simonetta è una di chiesa che cerca l’uomo speciale una aspetto psicologico e che gli studenti si innamorano dei loro insegnanti e se anche per lei fosse stato così? Tutti hanno uno scheletro nel cassetto e se questo fosse quello di Simonetta. Un appuntamento con il suo insegnate una storia che deve finire un delitto passionale questa può spiegare la rabbia, la ferocia di questa aggressione ma non solo se c’è un appuntamento oppure se è l’insegnate addirittura poteva esserci un cambio. E si spiega anche perché in un bagno c’è del sangue. Perché se lei è stata aggredita al lavandino la macchia più scura la troviamo vicino al corpo nel centro del bagno ma non nel bagno. Lei voleva conquistare la porta non chiudersi in bagno. Poi se fosse stato un delitto a scopo sessuale avremmo trovato pezzi di vestito strappati.
Tempo sbagliato, luogo sbagliatio, seconda versione, piu o meno. Puo essere che lui ha indossato un vestito di sacerdoto e cosi se ne uscito. Dove l'ha trovato? Il sicuro e che conosceva do dove uscire, e non era facile trovare le uscite meno che, era gia stato li.
Ragazza sfortunata vittima di un maniaco, comunque quella del sacerdote killer mi sembra un'assurdità anche perché non ho mai sentito parlare di un sacerdote serial killer
Ci potrebbe essere un'altra ipotesi, solo un operaio sarebbe potuto entrare nel bagno delle ragazze, nessun altro si sarebbe fatto centinaia di metri per andare in bagno, il sangue si sarebbe benissimo potuto occultare con la polvere di cemento e presumibilmente avrebbe avuto un ricambio vestiario visto che il sabato si lavora mezza giornata e magari si era organizzato per cambiarsi ed uscire..
Probabile ma... ci sono delle scale da fare... mi sembra che era al secondo piano, altino direi. Ma potrebbe essere interessante come ipotesi qualora ci fosse stata una scala antincendio esterna...e probabilmente c'era, non lo possiamo escludere.
Omicidio stranissimo,o Simonetta aveva un appuntamento,o ha visto qualcosa che non doveva vedere, perché uno che entra in un bagno femminile con un coltello deve fare qualcosa di losco
Non un appuntamento ma un incontro casuale con un uomo che già la conosce, un balordo di cui Simonetta ha respinto le avanches. Un brutto tipo che gira col coltello. La vede, la segue, ci prova, lei lo respinge, e addio. Per i vestiti sporchi di sangue, non ci si sofferma mai sul momento in cui avviene il delitto. E' piena estate, caldo porco, l'uomo ha addosso probabilmente solo una maglietta e dei pantaloni di tela leggera, se non dei bermuda. Basta sciacquarli, il sangue si lava, eccome, sono gli aloni che non vanno via, ma cosa importa? In una giornata così calda, gli aloni possono sembrare benissimo delle macchie di sudore. Va in giro bagnato? Chi fa caso a un balordo che si è rinfrescato sotto una fontanella? In mezz'ora, è già asciutto. Milano soffoca sotto la canicola, è un mezzogiorno col sole a picco, Metà dei residenti sono in ferie, l'altra metà sta facendo le valigie, chi non è a casa a mangiare porta gli occhiali da sole. Basta girare due angoli, ed è già lontano. Passano due giorni prima che il delitto sia scoperto e se non fosse stato così idiota da scappare lasciando il rubinetto aperto (forse ha sentito un rumore) probabilmente di giorni ne sarebbero passati anche di più.
ma lei ha deciso al momento, occasionalmente, di entrare nell'Università. Quindi questo tale avrebbe dovuto per un caso disgraziato averla vista entrare, riconoscerla e decidere di seguirla. Ma in che modo si sarebbero conosciuti prima, visto che lei appunto non frequentava il luogo assiduamente?
@@paoladatodi8626 Simonetta ha frequentato la zona per anni durante l'università e peraltro, per quanto una persona sia riservata o poco incline ai maneggi, non vive in un convento o in una bolla di sapone. Simonetta lavora, gira, va per negozi, ha degli amici. No? Un balordo lo si incontra a una fermata d'autobus, in metro, davanti a un negozio ...
Vabbè era per dire che era una ragazza un po' complicata da corteggiare, non facile e Molto seria e non particolarmente bella, per escludere il delitto passionale
@@cynzia_d In realtà era decisamente carina, anche se aveva uno stile piuttosto sobrio. Non si truccava, si vestiva in modo serio, non appariscente, abiti più da donna matura che da ragazzina. D'altra parte in 2 anni aveva già ottenuto incarichi di responsabilità nella Montedison, e nel 1971 erano pochissime le donne laureate e con incarichi dirigenziali nelle grandi aziende private.
Passati molti anni pensavo almeno dieci di meno. Comunque per me e uno dei casi più importanti dell Italia di quegli anni doveil potere della curia erano intoccabili sarebbe stata una bestemmia anche solo pensarlo figurarsi dirlo e parlarne e sicuramente lo zio monsignore a giocato un. Ruolo da mediatore.Sono solo mie idee sto solo speculando su un caso,che mi affascina on un Italia che avrei voluto conoscere con i suoi pro e i suoi contro nel momento in cui perdeva la sua verginità sociale
Video che per chi ha visto gli anni e vissuti ricorda sempre, come tanti altri. (Purtroppo). Lucarelli sempre grande empatia e professionalità.
Lucarelli, un bravissimo narratore, ormai la TV non vuole i bravi e competenti, c'è solo l'isola dei famosi, il grande fratello che orrore..!!
Io ho smesso di guardare 'wuella roba da anni' se la Massa facesse uguale, sparirebbero in un batter d'occhio.Vorrei urlare per Riavere trasmissioni Serie, purtroppo mi rendo conto che il popolo si divide
Altrimenti non esisterebbero I Partiti
Divisori per eccellenza.Personalmente.non mollo
La TV è spazzatura, basta spegnerla e non guardarla più.
DAVVERO UN ORRORE 🤮... PROGRAMMI SPAZZATURA
Lucarelli grande narratore elegante ed esaustivo. Complimenti per questi video
Perché non torni più in tele???.. adoro come esponi le storie. .
Salve
Si sa che fine ha fatto? grazie
adoro Lucarelli ❤️
Idem
tecnico forense un Figo allucinante , super preparato
Certo che devono essere preparati...sono solo loro che possono dare la svolta ad un indagine...questo e un lavoro di squadra...dove ognuno ha un compito preciso...
@@claudiosirocchi6748 mi dispiace contraddirla ma l Italia e piena di ciarlatani piu che di professionisti e proprio per quelloche professionisti come questo Balzano all occhio sono l eccezione non la regola
@@monicafabiani8371 Se la persona in questione ha in tasca una tessera con distintivo della Polizia Di Stato,stia pure tranquilla che ha di fronte una persona con tutti i santi crismi,visto che la selezione per farne parte e abbastanza rigorosa....
In effetti, quando ci si raffronta con i tecnici di altri paesi, quasi tutti purtroppo, ci si rende conto cosa significa essere professionisti preparati
@@claudiosirocchi6748 be' non sempre, guarda il G8 ad esempio.
Bravo complimenti Carlo
Grande narratore grazie 💋
C'è un altro errore del video. Al tempo 12:57 Viganò dice che "non aveva niente di certo da fare". ERRORE! Nel video hanno omesso di dire che Simonetta aveva appuntamento con la sua estetista per le ore 12, in via Albricci, per i soliti trattamenti estetici prima del mare (cerette, manicure, ecc.). Quindi non aveva molto tempo, perché se non fosse stata aggredita e uccisa in quel bagno della Cattolica, verso le 11,30, sarebbe uscita dall'università verso quell'ora e calcolando un quarto d'ora per andare dal tappezziere e lasciargli la campionatura di stoffe, e poi un altro quarto d'ora per andare a piedi dall'estetista, sarebbe arrivata là verso mezzogiorno. Insomma, è una PESSIMA ricostruzione avere omesso di dire che Simonetta doveva andare dall'estetista alle ore 12, perché questo dimostra che lei quel giorno era molto indaffarata e si stava muovendo di fretta, da un negozio all'altro. E ciò esclude che avesse appuntamento con qualcuno in Cattolica. Lei alla Cattolica ci entrò solo per andare un attimo al bagno, nulla di strano.
Ma questo infatti é stato detto piú volte
Albert
Ma lei è un genio ..
Dov'è il suo canale TH-cam, dove spieghi il caso .. chissà quanti like prenderebbe con tutti questi dettagli sul caso.
Ha oltretutto mai pensato di investigare nuovamente sul mostro di Firenze?
Con la sua acutezza intellettuale son sicuro che quel mostro sporcaccione verrebbe finalmente smascherato.
Ci faccia il piacere di mostrarci come sarebbe in grado di mettere su queste storie.. caro signor alber Sherlock Holmes 😅😅😅
Aspettiamo numerosi pronti ad iscriverci
@@salvitiello2738 Io aspetto solo che parecchi ignoranti - che parlano solo per fare prendere aria alla bocca - si decidano a togliersi dalle pelotas e ad impiegare meglio il loro inutile tempo...
@@salvitiello2738Ha ragione dai ... questo video è pieno di imprecisioni.
(Per la cronaca ... prendere likes non significa dire cose assennate!).
Ma viene detto che aveva appuntamento alle 12 dall'estetista... non aveva nulla di certo da fare è riferito al fatto che è entrata in cattolica, nessuno sapeva che sarebbe andata lì. Può essere che avesse semplicemente bisogno del bagno o che si dovesse vedere con qualcuno x un saluto veloce. Alla fino dall'ora dell'omicidio all'appuntamento ci passa mezz'ora, non credo l'estetista fosse troppo distante dall'università
Ho sempre pensato che Simonetta sia entrata lì per il bagno , molte persone vogliono utilizzare un bagno conosciuto , che in quel luogo abbia visto qualcosa che non doveva … un religioso in atteggiamento equivoco? E per questo sia stata uccisa ! 40 coltellate dimostrano odio , non tanto verso lei ma quanto verso qualcosa che ha visto e che non si doveva vedere !
,LUCARELLI 🥰....NN SOLO UN FIGO....MA TI TRASCINA CON LA SUO VOCE STAREI ORE AD ASCOLTARLO ❤❤❤
Quanto belli sono sti tuoi video??? Non smettete di condividerli ti pregoooooooo
Belli??? Non mi sembra l'aggettivo adatto! Parlano di morte. Dici belli solo perché stai a guardare: pensa se una storia riguardasse tua madre.
Un po' di rispetto! Che siamo, completamente senza pietà??!
@@helgazubiz1750 mamma mia oh che palle….belli per dire fatti bene e che cazzo…poi te nn sai nulla d me e delle catastrofi che ho subito quindi nn esprimerti al riguardo fermati al aggettivo belli e fine….
In sei mesi sei la prima che si ferma a sta cazzata comunque
@@helgazubiz1750 ma vai a cacare e non rompere.
@@Brenda_Darko lascia perdere questi moralisti senza uscita..
@@legiopretorian si che par d cazzi oh mamma mia…..uno dice na cosa e subito a rompere le palle ohhhh….belli e uno subito pensa che sono una sadica fuori di testa con i cadaveri sotto il letto ohhh
Oramai dopo mezzo secolo,non avrà mai più giustizia.Presumibilmente sarà anche deceduto
Attenzione! La misurazione mostrata dal dr. Silio Bozzi (dopo il tempo 37:25 del video) è imprecisa. Infatti la maniglia di una porta di un paio di metri non è a 115 cm. dal suolo, ma a meno di 105 cm. Quindi l'impronta insanguinata della mano dell'assassino fu impressa ad una distanza NON di 147 cm., ma attorno a 135 cm. dal suolo. Pertanto qualunque persona di statura "media" - e non necessariamente un individuo di statura alta, sopra 180 cm. - avrebbe potuto lasciarla.
ma quella non era una porta regolare, era fatta artigianalmente, dicono, inoltre anche la dimensione della mano fa pensare a qualcuno di grossa statura
Resto dell'idea che qualcuno ha voluto nascondere la verità. Sembra una fortezza dicono, be' in una fortezza è facile nascondersi se si sa' come. Sono convinto che è qualcuno interno non qualcuno che l'ha seguita. Troppo sangue, statisticamente davvero difficile che nessuno lo vedesse, presuppone che avesse un cambio proprio lì nel bagno delle donne, insomma sembra strano. Inoltre ci sono i custodi. Per me è qualcuno interno alla Cattolica.
Piena estate, bagni come tanti altri...insomma.
L'ho pensato anche io...
un ottimo narratore? Il meglio!
Secondo me.. Nel bagno c'erano 2 uomini o un uomo con una giovane donna. Uno era un prete oppure uno dei custodi, l'altro chissà un adolescente. Il bagno dei maschi era più pericoloso perché c'erano in giro gli operai. Per me è qualcuno di chiesa diciamo che con una tonaca non dava nell'occhio. O un custode che 'era del posto'. Quando c'è di mezzo la chiesa non si trova mai il colpevole, mai testimonianze serie.. Poi sicuramente mi sbaglio e sarò malpensante e cattiva. Un vero giallo. Fa pensare che trovarsi nel posto sbagliato potrebbe essere che è l'ultimo giorno che si passa su questa terra😢😢😢
In uno dei suoi romanzi, Andrea Camilleri, descrive esattamente ciò che è accaduto in questa università
Ma in quel caso il solerte commissario Salvo Montalbano viene a capo dell'intrigata vicenda. Purtroppo non ricordo il titolo del racconto ma è davvero simile a tutto quanto accaduto in questa triste storia
@@63Mash1fa parte della raccolta "Gli arancini di Montalbano" e si intitola "Salvo amato...Livia mia" poichè è in forma epistolare, Livia che scrive (anni fa...) dalla sua Genova è amica della vittima (il delitto avviene appunto a Genova non all'Università ma in una scuola linguistica), naturalmente è sconvolta e prega Salvo di dare qualche suggerimento in aiuto agli inquirenti locali. Lui per impegni non può muoversi da Vigata e segue il caso a distanza, basandosi sulla descrizione degli ambienti, fino alla soluzione.
Beh io non riuscirò mai a spiegarmi come mai il seminarista che ha rinvenuto per primo il cadavere non abbia dato l’allarme subito.
@@marcoburgio7622per me è stato lui. Apre la porta del bagno delle donne senza bussare. Si sporca le mani di sangue. Sulla tonaca Scura il sangue non si noterebbe.
Su dai.
Dopo aver visto il filmato sono dell opinione che l assassino o fosse un prete o abbia trovato il modo di procurarsi subito dopo una tonaca. Unico indumento che se ci pensate può permettere all assassino sia di nascondere tutto il sangue di cui si era riempito nell aggressione sia di non destare alcun sospetto.
O era....o trovò... .
Davvero! Il Silio Bozzi é proprio un uomo affascinante e bello come ce ne sono pochi!🤩🤩🤩🤩
Commissario Silio Bozzi!
@@riccardosaracinodemiranda4901 Ora vicequestore aggiunto! ;-)
Forse l'uomo più bello, intelligente ed empatico italiano. Ora è commissario a Pesaro. Meraviglioso Silio 🥰😍💯🌹
Ci piace molto...è un tipo attraente e moltissimo professionale...il nostro sogno 😘❤️😍💋
Abbiam capito che vi sgrillettate tutte sul commissario
Sarà stato qualcuno che non la poteva vedere
I custodi all’ingresso della Cattolica di cui si parla non si chiamano custodi, sono i bidelli e sono praticamente un potentato. Trovo assurdo che in Cattolica non vi sia neppure una targa dedicata a Simonetta. Ho studiato lì e di questa vicenda sono venuta a conoscenza solo molti anni dopo la laurea tramite TH-cam. Povera ragazza e poveri familiari.
I preti tendono a nascondere le situazioni spiacevoli.
ma la parola bidelli non è in disuso? adesso vengono chiamati commessi
@@tamago77collaboratori scolastici è l'attuale terminologia ufficiale
….sì’ politicamente corretto , esatto ….anche i ladri ora vanno chiamati ‘diversamente onesti’ e i gay ‘diversamente uomini’ ….🙄
@@tamago77commessi??
Come lei racconta mi fa vivere in ese racconto
Non so ma all'epoca esistevano i bagni appena entrati a sinistra giù per gli scalini ? Perché non mi spiego, se ci fossero stati, come mai lei sia salita sulla scala G ? Doveva andare in segreteria prima ? Chi doveva vedere ? A luglio la Cattolica è vuota perché le lauree già ci sono state ... secondo me lei doveva vedere qualcuno. Se avesse avuto bisogno del bagno, in via Carducci e Corso Magenta è pieno di bar ... Non potrebbe essere che l'assassino la abbia trascinata nel bagno per ucciderla? Magari la teneva d'occhio e la seguiva... e lei non se ne era accorta. Come mai era stata denunciata la sua scomparsa due giorni prima, da cosa e da chi stava fuggendo ? Spesso dietro una ragazza all'apparenza perfetta si può nascondere qualche avvoltoio che sente odore della preda facile... tra gli operai non direi, per dare 44 coltellate deve essere stato uno che la conosceva e che aveva premeditato di farla fuori. Non è uno stupro, non è una rapina, è stato un amante respinto? Io ho i sospetti che vi fosse qualcuno nell'ambiente dei preti. Consideriamo che aveva uno zio Monsignore. Qualche vendetta per colpire lo zio? Se fosse stato il seminarista? Come mai la ha trovata ed è scappato via ? Misteri su misteri. Molestatori seriali che girano, maniaci... ma lei non era una studentessa, se era uno di quelli si trovava li per caso? Non Ho parole. Un caso che sembra nebuloso ma teniamo conto che per non infangare il buon nome della facoltà qualcuno sa e ha taciuto.
L'accusa al sacerdote fa pensare
non conosco la cattolica di milano, ma frequentavo l'università degli studi di firenze (facoltà di lettere, quindi in pieno centro) fra fine anni 90 e primi 2000, e mi sento di dare una risposta pratica sia sul perché "non il bagno di un bar" che sul perché "proprio quel bagno se ce n'erano di più comodi vicino all'entrata".
non vai nel bagno del bar semplicemente perché in centro spesso per usarlo chiedono la consumazione, e potresti non avere tempo, voglia, soldi, per trovarti comunque quasi sempre a dover usare dei servizi scomodissimi, minuscoli e in una condizione igienica improponibile.
quelli in facoltà non sono più puliti, ma sono più ampi, sono gratis e c'è meno da aspettare. la scelta è piuttostp ovvia.
e non usi il primo bagno che trovi entrando in ateneo un po' per lo stesso motivo: se frequenti o hai frequentato, bene o male sai quali sono i bagni che conviene usare e quali è meglio evitare perché sono peggio delle latrine della stazione.
in genere quelli vicino all'ingresso, almeno da noi, erano quelli messi peggio, perché venivano usati un po' da tutti, compresi gente di passaggio, fattorini, turisti, perfino diversi senzatetto della zona, che ci si nascondono dai custodi la sera a chiusura per dormirci...
e credimi, parlo per esperienza quando ti dico che NON vuoi iniziare la mattina aprendo lo stallo e trovando il barbone coi postumi del tavernello che ti urla contro in una lingua tutta sua...
e poi quando nello stabile ci sono più dipartimenti l'abitudine semplicemente ti porta ad usare i bagni di quello che hai frequentato tu, se sono dignitosi.
il resto delle considerazioni sulla dinamica lo lascio ai criminologi
E se l'assassino si fosse nascosto finché tutti non fossero andati via? Poteva essere qualcuno che lavorava lì, non un operaio però, qualcuno che sapeva delle uscite nascoste, come il passaggio per l'oratorio o il giardino delle vergini
Però Simonetta non doveva essere all'università quel giorno, anche perché non c'erano né esami né lezioni. Ci è andata per caso..molto probabilmente solo per una questione fisiologia, siccome era vicina rispetto a dove si trovava ha pensato di andare a fare la pipì nei bagni della Cattolica. Tu intendi, uno psicopatico/maniaco che magari aspettasse solo che entrasse una donna casuale?
@@simonamonetta7398 si, l' ha notata forse, oppure Simonetta aveva un' appuntamento segreto con qualcuno di cui nessuno ne era a conoscenza.
Bravo Lucarelli 🤠👍
Paura... eeehh!!..
URCA...vhé....mi tremano le gambe..!
Povera ragazza...altro che commenti ironici...é un dolore tremendo per i familiari e una triste storia per tutti...
Grande De Luigi😅
Fatto terribilmente misterioso. Forse riaprono il caso. Simonetta aveva una vita limpida ma forse chi la circondava no...
Nelle università transita moltissima gente...
E invece no, perche' quella non e' Paura...
Quanto era alto il seminarista che ha trovato il cadavere?
la ricostruzione è meticolosa e interessante.Lucarelli è molto bravo è un libro aperto.
Un libro giallo
Penso sia difficile tornare in un universita' che non frequenti da tempo ed e' in un periodo di scarsa attività per soddisfare un bisogno.Sarebbe bastato entrare in un bar per trovare un bagno.Forse davvero aveva un appuntamento con qualcuno poi questa persona o qualche altro malintenzionato l'ha uccisa.
Le ipotesi sono 3 a parere mio: un operaio oppure un addetto alle pulizie perché entrambi avrebbero potuto avere un cambio a disposizione. La 3° ipotesi è che Simonetta entrando nel bagno abbia sorpreso qualcuno intento a fare qualcosa che non avrebbe dovuto, qualche uomo di chiesa, che nel momento in cui entrava Simonetta non indossava vestiti... Ed è stato sorpreso a fare cosacce. Così ha compiuto l'omicidio, si è lavato e rivestito. Si trovava nel bagno delle donne proprio per non essere sorpreso dagli operai. Oppure ancora, la persona che era con lui, non si è sporcata ed è corsa a prendere un cambio, ma questa ipotesi è meno probabile secondo me, perché si sarebbe dovuto trattare di qualcuno che abitava lì vicino oppure che aveva un cambio completo in macchina.
Una tonaca nera sporca di sangue non dà molto nell'occhio
@@Lilith945 giusto, anche questo è vero!
@@Lilith945 non sempre hanno tonache nere, credimi.
Si va bene ma non giustifica le 44 coltellate. In questo caso sarebbero in 2 ed uno dei due aveva già un coltello , perché? Se fossero stati in due sarebbe bastato uno che la bloccasse e uno che le tagliasse la gola. Punto. Se è uno solo per dare 44 coltellate devi proprio essere fuori di te, devi avere una n forte astio o risentimento verso una persona. 44 sono troppe .
La brutalità indica qualcosa di personale... Troppi colpi
Attualmente, con le telecamere, sarebbe stato semplice individuarlo
Credo che fu un operaio !
in questo delitto tutto fa pensare a uno studente.
La cosa più significativa sono i vestiti. Come ha fatto a cambiarsi? Cambiarsi vuol dire togliersi i vestiti vecchi e mettersene di nuovi. Visto che i vecchi non sono stati trovati, si presuppone che dovesse avere uno zaino in cui metterli. Questo è l'elemento fondamentale che fa pensare che fosse uno studente, o almeno qualcuno che poteva passare per studente.
Poi c'è il fatto che sia riuscito a fuggire dalla cattolica senza essere notato da nessuno. Se non fosse stato pratico sarebbe stato estremamente difficile. Sia che abbia trovato un posto in cui nascondersi, per uscire poi più tardi, sia che sia scappato nel più breve tempo possibile, per riuscirci doveva o conoscere bene il luogo o avere molta fortuna.
Certo il particolare dei vestiti è molto strano. Chi è che si porta dietro dei vestiti per andare all'università? o in giro per la città? è anche una casualità sospetta, cioè l'assassino aveva proprio bisogno di vestiti per scappare, e ce li aveva lì...
Forse è vera la teoria del serial killer che è stata ipotizzata per spiegare questo delitto. è improbabile che qualcuno volesse uccidere proprio Simonetta e l'abbia seguita per quello con uno zaino coi vestiti e il coltello. Lei aveva 26 anni, non si doveva essere laureata da molto, quindi potrebbe essere che conoscesse ancora qualcuno all'università. Magari aveva proprio un appuntamento con quel qualcuno, oppure lui l'ha vista aggirarsi per l'università. Ma sono teorie deboli (eventuali vecchie frequentazioni all'università sicuramente saranno state indagate dalla polizia). è molto più probabile un assassino non correlato a lei, che l'ha uccisa più o meno per caso, o che forse era uscito per uccidere qualcuno, magari appostandosi apposta in quel bagno isolato, con già il cambio nello zaino, e proprio quando gli operai facevano quei lavori rumorosi.
Daje bozzi
Ho frequentato la Cattolica qualche anno dopo questo orribile delitto del quale ero a conoscenza ed ogni volta che dovevo recarmi in bagno ( devo precisare che spesso non trovavo altre persone ) ero veramente preoccupata.
Ma andavi nello stesso bagno? 😬
@@veronica.99 il bagno dove avvenne il delitto è stato eliminato, so che non esiste più, all' epoca in cui io frequentavo la Cattolica( molto anni fa purtroppo) non ricordo se esistesse ancora.
Però , come ho detto, soprattutto durante le lezioni pomeridiane, i bagni erano pochissimo frequentati.
Non riuscivo a non pensare a quel fatto atroce!!!!! I bagni alla Cattolica erano numerosi, come si può immaginare
Ci sono elementi per escludere che il colpevole sia una donna? Parto dalla circostanza che Simonetta aveva la vescica vuota, per cui verosimilmente ha avuto tempo e modo di usare il wc. Questo esclude a mio avviso che entrando in bagno, abbia sorpreso qualcuno che stava facendo qualcosa di palesemente losco o inopportuno perché in quel caso sarebbe scappata subito. Potrebbero esserci state persone chiuse dentro uno degli altri bagni quando lei è entrata e ipoteticamente nessuno si è accorto della presenza degli altri finché per una sfortunata coincidenza sono usciti contemporaneamente trovandosi faccia a faccia oppure questi presunti terzi sono entrati subito dopo di lei senza accorgersi che lei era nel bagno e si son messi a fare subito chissà cosa senza nemmeno controllare di essere soli (circostanze entrambe altamente improbabili di per sé).Ma anche in questi casi, perché queste persone avevano un coltellaccio di 15cm con sé ? E dove lo tenevano? In tasca non ci sta ed era estate, quindi niente cappotti. Se fossero professionisti del crimine o anche tossicodipendenti e spacciatori con gli zainetti, non credo che avrebbero scelto il bagno delle donne all'università in un momento abbastanza trafficato e se anche fosse, allora, dovevano aspettarsi che entrasse qualcuno e non mi pare verosimile che possano aver perso la testa così per esser stati scoperti
Anche l'ipotesi dell'operaio che la segue e, per un motivo o per l'altro, perde la testa non mi convince per il discorso del coltello (perché l'aveva e dove lo nascondeva?) e anche perché stava lavorando con colleghi. Come poteva pensare di sparire così e per fare cosa poi in un bagno universitario con una che vede passare per caso? Non mi pare tanto credibile nemmeno che Simonetta non si sia accorta di essere seguita (da un maniaco casuale che l'aveva puntata per strada) soprattutto una volta entrata dentro l'università perché non era abbastanza affollata da non rendersi conto di avere qualcuno dietro. Non conoscendo il luogo, non posso escludere che l'ipotetico pazzo si sia fermato ed abbia guardato da lontano dove stava andando e l'abbia raggiunta qualche minuto dopo. Questo spiegherebbe anche perché lei sia riuscita ad usare il bagno nel frattempo. Questa è una possibilità e se uno gira per strada con un coltello e queste intenzioni, poteva avere anche di che cambiarsi.
Tuttavia anche l'ipotesi del maniaco è molto anomala, in pieno centro ed in pieno caos. A me parrebbe invece più probabile uno scenario di questo tipo. Simonetta doveva incontrare un'amica o comunque una donna che non temeva. Sono andate insieme al bagno e lì, quando Simonetta è uscita dalla toilette, l'altra si è fatta trovare con in mano il coltello che teneva nella borsa perché aveva già in programma di spaventarla per qualcosa ( magari una simpatia vero o creduta per lo stesso ragazzo o altro), ne è uscita una discussione che è degenerata fino a sfociare nell'omicidio. Questo spiegherebbe anche la durata della colluttazione che fa pensare ad un certo equilibrio di forze fra Simonetta e il suo assassino. Essendo un sabato mattina, non sarebbe così strano che o Simonetta o l'altra avessero fatto acquisti e fosse quindi disponibile un vestitino per cambiarsi. Quindi questa si è tolta i vestiti sporchi di sangue asciugandosi e lavandosi alla meglio (anche i possibili sandali) , ha indossato il vestito nuovo, messo coltello e vestiti sporchi in borsa ed è scappata. Purtroppo è passato troppo tempo e temo anch'io che non ne sapremo mai niente, ma a me pare che quest'ultimo scenario sia forse il più verosimile
@@littlemoon8790 in una risposta precedente viene detto che sì lei aveva fatto acquisti ma aveva altri impegni poco dopo, quindi aveva un po' di fretta ed è da escludere un appuntamento presso l'Università
@@paoladatodi8626 , si può considerare che avesse già l'appuntamento per questioni veloci e non ritenesse necessario o oramai non potesse più annullarlo. Naturalmente sono mere ipotesi che mi sono venute in mente e che mi portano a pensare ad una donna conosciuta quale possibile colpevole più che ad un uomo/maniaco occasionale
mah, chissà, anche questo... potrebbero anche essersi viste come stabilito per strada (non fatte spese insieme, nei negozi l'hanno vista da sola) e proseguito fino all'Università, entrando e continuando la discussione. Tuttavia, il movente? non sono propensa a credere che fosse di natura sentimentale, semmai volerla coinvolgere, conoscendo la sua generosità ma anche le sue aderenze familiari e da donna benchè giovane "in carriera", in qualcosa che la sua coscienza non trova lecito: dal lato professionale, ideologico...Tutto ciò comunque seguendo la tua ipotesi, ma io personalmente trovo più plausibile l'idea del "qualcosa visto e disturbato per caso". Nessuno sceglierebbe i bagni per drogarsi o fare sesso? perchè no?all'Università di Roma gli uscieri - grandi e grossi - andavano in più di uno a controllare con la prospettiva di quel che potevano trovare...
Come fa una persona alta uni e novanta pieno di sangue a sparire in centro a Milano?? E se si considera che deve essersi per forza cambiato i vestiti.. ma chi va in giro con un cambio?? Deve essere per forza premeditato
Non capisco come si possa parlare di delitto d'impeto il delitto non è avvenuto in cucina e nessuno va in giro casualmente con un coltello di quelle dimensioni
La contestazione del 68 non inizia alla Cattolica ma a Palazzo Campana di Torino
Uno che l'ha seguita fin lì ma già dalla mattinata.. Secondo me esterno all università
cioè fin da quando è uscita di casa senza poter sapere dove sarebbe andata? un rischio però, di essere notato - dato che se così è evidentemente si conoscevano - fra l'altro lei ha fatto varie soste per acquisti.
@@paoladatodi8626 secondo me seguire qualcuno non è che venga proprio notato da tutti... soprattutto in una grande città.. sicuramente non è un pasticcione dato che non è mai stato identificato... che si conoscessero e fossero relazionati è più che ovvio
44 coltellate??? Secondo me l'assassino conosceva benissimo la vittima.
Eh...parrebbe di sì! Diciamo, ovvio!!
Lei non tiene conto dell'elevato numero di omicidi simili commessi d'impulso e da aggressori sconosciuti alla vittima. Il fatto che ci sia stato accanimento non significa necessariamente che l'omicida e la vittima si conoscessero. Esistono soggetti che un giorno escono di casa con un coltello e decidono di uccidere una donna, così come esistono soggetti che un giorno escono di casa con un fucile e decidono di aprire il fuoco a caso sulla popolazione. Questi individui disturbati vedono gli atti di violenza come un modo per ottenere un "risarcimento", una vendetta contro la società o una categoria in particolare (es. le donne), una soluzione ai propri problemi e una sensazione di potere. Cercare sempre di trovare motivazioni razionali per i delitti più atroci è altamente limitante. La maggior parte delle volte gli assassini non agiscono in modo razionale.
Personalmente sono convinto che la vittima e l'assassino, in questo caso, non si conoscessero. Simonetta era quella che potremmo definire una "vittima a basso rischio" (per se stessa, dunque "ad alto rischio" per l'aggressore), una che difficilmente avrebbe frequentato una persona capace poi di farle questo. L'assassino aveva già maturato fantasie di violenza e di vendetta contro le donne (solo ed esclusivamente in questo senso si può parlare di un delitto "premeditato") e ha semplicemente colto l'opportunità che gli si è presentata per agire tali fantasie. Avrei approfondito di più la pista del "tipo strano" con evidenti turbe psichiche che brandiva un coltello, infastidiva le ragazze e si trovava nei dintorni dell'università il giorno dell'omicidio, perché in linea di massima corrisponde al profilo di chi mi aspetto possa commettere un simile omicidio.
@@ThomasBisaschi e comunque un raptus più o meno improvviso, occasionale può certo giungere a qualcosa di così "esagerato" anche contro una persona non conosciuta, anzi direi soprattutto contro una persona non conosciuta o di conoscenza superficiale, proprio perchè meno razionale (se per qualsiasi omicidio possiamo usare questo termine) di un delitto con motivi precisi in cui lo scopo è uccidere, non massacrare. Può ad ogni modo essere causato da un diverbio anche per cose apparentemente lievi, che appunto non richiede una consuetudine stretta, un'intimità: un rimprovero, anche appena accennato, un'osservazione, da parte della vittima... Probabilmente non è questo il caso, ma quante persone giovani o meno negli anni successivi a Milano e non solo a Milano furono aggredite e anche uccise per aver detto o fatto qualcosa che a torto o a ragione sembrava denotare un loro orientamento politico, per esempio leggere, rifiutare o commentare un volantino?
@@paoladatodi8626 Raptus è un termine improprio e abusato ma ha ragione, è possibile che la furia dell'omicida sia stata scatenata da una bazzecola.
Se però l'omicida soffriva/soffre di un grave disturbo mentale che comprende sintomi psicotici, allora è (anche) possibile che la vittima non abbia fatto assolutamente nulla per "provocare" il responsabile, che ha agito per motivi che non hanno un riscontro oggettivo in quanto risiedono nel suo schema di pensiero delirante.
@cynzia_d No, non necessariamente, esiste una persona che si è presa oltre 50 coltellate dal suo aggressore, lo salvarono per miracolo e ancora lo racconta, per fortuna. L'aggressore non lo conosceva affatto, ne l'aggressore a lui. Il killer in preda al raptus uccide con una ferocia da orso!
Le investigazioni sugli omicidi di questo genere ne hanno da studiare e imparare !! Sono abbastanza mediocri nelle ipotesi e nelle interrogazioni dei sospettati...
le verità sono conosciute a loro ,a noi danno le mezze verità o per niente.
Penso che l'uomo che l'ha uccisa sia stato un tizio che lei abbia respinto
Domanda: omicidio occasionale o premeditato (per chissà chi)?
Occasionale? Mah! Non si danno 47 pugnalate occasionalmente!
Premeditato? Secondo me, si. Probabilmente omicidio a sfondo sessuale, una resa dei conti, una vendetta... Ma come fece l'assassino/a a confondersi in modo tanto stupido? Era un sicario?
Una persona che ha studiato il caso anni fa ha detto che se fosse stato un prete, con una "tonaca scura, nera" si sere be potuto dileguare tra le persone in Cattolica senza farsi notare...bastava lavarsi mani e viso se ci fossero stati stati schizzi...
Alcuno anni fa avevano ipotizzato che se il killer avesse indossato una tonaca tipo un prete, il sangue non si sarebbe visto e si sarebbe potuto dileguare velocemente...
Ti ho risposto 2 volte...scusa
Il ragazzo alto 1 metro e ottanta che scende le scale fischiettando e con le braccia penzolanti corrisponde, quantomeno come stazza, all'identikit fatto dal bravo Silvio Bozzi
5:50 qualcuno conosce il titolo della musica di sottofondo?
Mi sa che sono musiche originali, scritte proprio per questa trasmissione. L' ho letto da qualche parte
Non la si trova da nessuna parte quindi?😮@@marilenac6099
@@silviopellegrino8961 secondo me nei titoli di testa o di coda, dovresti guardare con attenzione
Comunque il riferimento che Lucarelli fa alla fine sulla similitudine con l omicidio di Lidia macchi col fatto che anche in quel caso c erano dei lavori di ristrutturazione é del tutto sbagliato. Nel caso di Lidia non c è alcun riferimento a lavori di ristrutturazione.
Mi sembra di aver capito che Simonetta va alla Cattolica a portare o riitare degl'appunti o qualcosa di simile per un'amica, un mese dopo la ritrovano li morta ... secondo me lei in quell'occasione incontra qualcuno , e quel giorno ha li un appuntamento , nn va a fare pipì li a caso , li ha un'appuntamento e approfitta del bagno , e il suo appuntamento la uccide . Chissà invidia , rancori , forse una donna
Io con questo Silio Bozzi a volte non sono affatto d'accordo. Soprattutto quando afferma che SE una goccia di sangue caduta a terra è "tonda" significa che la vittima non si muoveva. Lavoro nel cinema e faccio Effetti Speciali Horror da 14 anni (spesso anche con Dario Argento) e per quanto possa essere sangue finto il discorso non cambia: la goccia può rimanere "tonda" sul pavimento anche se la vittima non è ferma, dipende da due fattori miscelati tra loro: 1) da quale altezza cade la goccia. Se non proviene dal naso ma da dalla mano o meglio ancora dal piede... avremmo una goccia tonda sul pavimento e non a forma di "punto esclamativo" (potrebbe provenire anche dal naso se la vittima viene presa da due persone, uno che la tiene dalle braccia e uno dalle caviglie, la vittima già morta reclina il capo all'indietro e il naso sta a circa 20 centimetri dal terreno e la goccia se è piccola è tonda.). 2) quanto è grande la goccia di sangue. Più è piccola (ed è una sola) e più fa una macchia tonda sul pavimento, anche se la vittima non è statica. Spero che invecchiando Bozzi abbia rielaborato meglio questo aspetto. Poi lasciamo perdere quando in un'altra puntata si parlava della colla che ha bloccato le ante dell'armadio dove era nascosto il corpo della vittima, Lucarelli in un primo momento parlava di Bostik (colla neoprenica/poliuretanica aggiungo) poi Bozzi invece parla di silicone ... ma se il silicone si attacca solamente sul vetro e su se stesso! Come fa a bloccare efficacemente un anta di legno?!! Soprattutto quello a reticolazione acetica che è per i lavandini! Va beh... vuole fare il figo e lasciamoglielo fare, ma io costa roba ci lavoro!
37:40 "la maniglia si trova ad un'altezza considerevole": 115 cm. Per curiosita' ho misurato l'altezza della maniglia della normalissima porta della mia camera da letto: 112 com. Quasi uguale. Non ci vedo nulla di anomalo nelle dimensioni di questa porta. Ma siamo sicuri che sto poliziotto si un vero esperto?
Così pare. Esperto anche nell'ammaliare, temo.
Beh le consiglio di misurare bene le mie maniglie sono 102 cm e sono alta 1 metro e settanta,le garantisco che una maniglia a 1 metro e 12 centimetri è molto alta
Dice cose molto ma molto ovvie.
ipotizziamo....la simonetta entra in bagno,fa la pipi,ma solo poco dopo,si rende conto che in quel bagno non e sola,,vede qualcosa che non doveva vedere,,,,e testimone di qualcosa di grave,,,,,,a quel punto viene aggredita per cosi spegnere un sapere che non doveva essere...chi l,ha uccisa,e un qualcuno dell,ateneo..per questo non esce dall,universita,,,ma bensi ha un suo luogo,indiscutibile dove cambiarsi dal sangue provocato,,,,ipotizziAMO
Tutte le ipotesi riguardano un omicidio occasionale ma se è così i vestiti? Viaggiava con coltello e valigia. Strano. In più l’acqua che scende dal rubinetto direi che sia scappato velocemente e il rubinetto sia stato lasciato aperto da quando ha aggredito la vittima.
Se fosse un assassino seriale avremmo altri casi non solo a Milano ma in altre città come Varese e se sono stati comparati i due casi qualcosa dovrebbe essere emerso.
Attualmente se ho letto bene in una rivista si può fare la comparazione dei casi in tutta Italia oltre a quello di Varese.
Non possono essere stati due perché la vittima non si sarebbe riuscita a difendere in quel modo.
Partendo da un ipotesi che l’assassino o è occasionale oppure conosce la vittima.
Mi chiedo Simonetta è una di chiesa che cerca l’uomo speciale una aspetto psicologico e che gli studenti si innamorano dei loro insegnanti e se anche per lei fosse stato così? Tutti hanno uno scheletro nel cassetto e se questo fosse quello di Simonetta. Un appuntamento con il suo insegnate una storia che deve finire un delitto passionale questa può spiegare la rabbia, la ferocia di questa aggressione ma non solo se c’è un appuntamento oppure se è l’insegnate addirittura poteva esserci un cambio.
E si spiega anche perché in un bagno c’è del sangue. Perché se lei è stata aggredita al lavandino la macchia più scura la troviamo vicino al corpo nel centro del bagno ma non nel bagno. Lei voleva conquistare la porta non chiudersi in bagno.
Poi se fosse stato un delitto a scopo sessuale avremmo trovato pezzi di vestito strappati.
Tempo sbagliato, luogo sbagliatio, seconda versione, piu o meno. Puo essere che lui ha indossato un vestito di sacerdoto e cosi se ne uscito. Dove l'ha trovato? Il sicuro e che conosceva do dove uscire, e non era facile trovare le uscite meno che, era gia stato li.
Ragazza sfortunata vittima di un maniaco, comunque quella del sacerdote killer mi sembra un'assurdità anche perché non ho mai sentito parlare di un sacerdote serial killer
Ma infatti!!!!
Mi spiace il 24 luglio 1971 era sabato non lunedì.
giuliocaldarola + Infatti lo dice al minuto 9,20. Il lunedì è il giorno della scoperta del corpo.
Una lungaggine e la storia non va avanti.
No, ma non faceva pubblicità a Scerbanenco ai tempi! No, no!
Ci potrebbe essere un'altra ipotesi, solo un operaio sarebbe potuto entrare nel bagno delle ragazze, nessun altro si sarebbe fatto centinaia di metri per andare in bagno, il sangue si sarebbe benissimo potuto occultare con la polvere di cemento e presumibilmente avrebbe avuto un ricambio vestiario visto che il sabato si lavora mezza giornata e magari si era organizzato per cambiarsi ed uscire..
un ambiente intimo ....l'omicidio ha altre origini e secondo me aveva il palo.
Magari non conta nulla ma la finestra nel bagno era in realtà una porta- finestra e forse sarebbe stato più facile scappare da lì....
Probabile ma... ci sono delle scale da fare... mi sembra che era al secondo piano, altino direi. Ma potrebbe essere interessante come ipotesi qualora ci fosse stata una scala antincendio esterna...e probabilmente c'era, non lo possiamo escludere.
e poi la lunghezza delle dita. Peso di avere delle dita medio-corte e la misura mi da' 11 cm. Ma allora sto poliziotti ci capisce qualcosa o no?
Omicidio stranissimo,o Simonetta aveva un appuntamento,o ha visto qualcosa che non doveva vedere, perché uno che entra in un bagno femminile con un coltello deve fare qualcosa di losco
più probabile la 2a ipotesi, cfr. 45.12, e anche, come ho detto in un precedente post, il "Montalbano" che evidentemente ne prende spunto
ma se foste voi il killer, non vi verrebbe di confessarlo anche se solo in punto di morte?
Per me entra all'Università,in quanto ha un appuntamento
Rosa rossa.
Zio monsignore, lavoro alla montedison...
Delitto della rosa rossa.
Doveva essere una persona vestita di scuro, un sacerdote?
Come al solito Lucarelli dice tutto e niente. Solo fuffa
Qualcuno sa quali siano le musiche jazz dei video di Lucarelli? Grazie
per gli amanti di Giorgio Scerbanenco e Silio Bozzi
Non un appuntamento ma un incontro casuale con un uomo che già la conosce, un balordo di cui Simonetta ha respinto le avanches. Un brutto tipo che gira col coltello. La vede, la segue, ci prova, lei lo respinge, e addio. Per i vestiti sporchi di sangue, non ci si sofferma mai sul momento in cui avviene il delitto. E' piena estate, caldo porco, l'uomo ha addosso probabilmente solo una maglietta e dei pantaloni di tela leggera, se non dei bermuda. Basta sciacquarli, il sangue si lava, eccome, sono gli aloni che non vanno via, ma cosa importa? In una giornata così calda, gli aloni possono sembrare benissimo delle macchie di sudore. Va in giro bagnato? Chi fa caso a un balordo che si è rinfrescato sotto una fontanella? In mezz'ora, è già asciutto. Milano soffoca sotto la canicola, è un mezzogiorno col sole a picco, Metà dei residenti sono in ferie, l'altra metà sta facendo le valigie, chi non è a casa a mangiare porta gli occhiali da sole. Basta girare due angoli, ed è già lontano. Passano due giorni prima che il delitto sia scoperto e se non fosse stato così idiota da scappare lasciando il rubinetto aperto (forse ha sentito un rumore) probabilmente di giorni ne sarebbero passati anche di più.
ma lei ha deciso al momento, occasionalmente, di entrare nell'Università. Quindi questo tale avrebbe dovuto per un caso disgraziato averla vista entrare, riconoscerla e decidere di seguirla. Ma in che modo si sarebbero conosciuti prima, visto che lei appunto non frequentava il luogo assiduamente?
@@paoladatodi8626 Simonetta ha frequentato la zona per anni durante l'università e peraltro, per quanto una persona sia riservata o poco incline ai maneggi, non vive in un convento o in una bolla di sapone. Simonetta lavora, gira, va per negozi, ha degli amici. No? Un balordo lo si incontra a una fermata d'autobus, in metro, davanti a un negozio ...
Non si capisce un cazzo co Lucarelli..boh?
"L'assassino doveva essere pieno di sangue" magari non è uscito 🙄🤬
Che orrenda frase "non era particolarmente corteggiata"...
Vero. E odiosi altri giudizi sull’aspetto fisico. Non se ne esce.
@@YAMAgirl1000 nulla di strano
Vabbè era per dire che era una ragazza un po' complicata da corteggiare, non facile e Molto seria e non particolarmente bella, per escludere il delitto passionale
Uffff....
@@cynzia_d In realtà era decisamente carina, anche se aveva uno stile piuttosto sobrio. Non si truccava, si vestiva in modo serio, non appariscente, abiti più da donna matura che da ragazzina. D'altra parte in 2 anni aveva già ottenuto incarichi di responsabilità nella Montedison, e nel 1971 erano pochissime le donne laureate e con incarichi dirigenziali nelle grandi aziende private.
Scala G,l'angolo sbagliato. Descrizione delle impronte di sangue. Forse...Forse...Forse... Che barba.
Donatella
OMICIDIO DI DIFFICILE INTERPRETAZIONE MOVENTE OSCURO E SI PUÒ PENSARE SOLO A UN FOLLE DISTURBATO IN TUTTA LA SUA PERSONALITÀ. CIAO TIZ VOX T P.
Passati molti anni pensavo almeno dieci di meno. Comunque per me e uno dei casi più importanti dell Italia di quegli anni doveil potere della curia erano intoccabili sarebbe stata una bestemmia anche solo pensarlo figurarsi dirlo e parlarne e sicuramente lo zio monsignore a giocato un. Ruolo da mediatore.Sono solo mie idee sto solo speculando su un caso,che mi affascina on un Italia che avrei voluto conoscere con i suoi pro e i suoi contro nel momento in cui perdeva la sua verginità sociale